Festival dell'Economia di Trento - Migranti e rifugiati: esperienze e progetti a confronto

Buon pomeriggio e benvenuti un ringraziamento agli organizzatori del Festival per l'invito e per aver
Dedicato questo spazio all'approfondimento e al dibattito su un tema di grande attualità come quello dell'immigrazione e della questioni rifugiati
Un tema che purtroppo è diventato ostaggio non solo del populismo
Che in crescita in Europa ma anche di una disinformazione direi imbarazzante un conflitto politico ideologico che mette in ombra quelli che sono invece fatti
E dati concreti per spiegare il fenomeno non qui spero in questa sala oggi approfittando della presenza di
Due ospiti di peso perché
Del tema se ne occupano da vicino
Carlotta summit portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati con aria del sud Europa e Federico Sodano direttore coordinatore dell'Office for deleghe deve Mediterranean dell'OIM
Cercheremo di far luce su queste ombre anche se abbiamo sessanta minuti proverò in modo con massima sintesi di farlo provvederemo a fare il punto
Della situazione con numeri dati e progetti tenendo sempre bene a mente la differenza tra
Questione rifugiati e quella degli immigrati e in un secondo momento
Una volta fotografata questa realtà invito i nostri relatori di cercare di dare anche delle proposte a questa sfida epocale
Dove molti si affrettate etichettare raccontare come il problema tra virgolette invece che la risorsa e l'opportunità vorrei anche sicché si cercasse di e spiegare questo
E questo lo vediamo anche né i nostri giornali c'è una vera e propria schizofrenia
Ultimo dato è quello sulle pensioni abbiamo visto che da una parte si parla di pensioni per quanto riguarda gli immigrati come una risorsa invece dall'altra parte
La cosa inversa
Vorrei quindi cercare da tutte le due parti da tutti i nostri due ospiti
Fa fare le giuste differenze quindi inizio proprio dalla Federico sorda inizio quindi dalla questione immigrazione
Questo movimento continuo di persone no che si dimentica spesso come sia come faccia parte della storia dell'umanità
E e oggi sappiamo ormai anche
Che una volta chiuse le porte per un arrivo legale rimangono le vie illegali disperate
I morti del mar Mediterraneo che anche in questi ultimi giorni abbiamo assistito sono la più drammatica prova di questo l'OIM
Dalla sua parte segue questo fenomeno anche a livello
Globale noi qui vogliamo cercare di parlare del caso italiano
Degli sbarchi sulle nostre coste e capire
Che intanto questi arrivi in questi ultimi mesi sono soprattutto arrivi che da parte del insomma sono arrivi dal continente africano
Arrivi che secondo le statistiche aumenteranno sempre di più e quindi vorrei capire
Cercare di capire anche con voi come prepararsi e questi eventi quali sono i dati concreti di questi flussi quali le previsioni i progetti in campo gli ostacoli
E in un continente come in il nostro che è un continente che sta invecchiando e davvero possibile descrivere questi flussi come una minaccia e non come una risorsa prego
Grazie mille cari ma
E grazie al Comune di Trento al la Provincia autonoma di Trento al tutti gli sponsor per aver organizzato questo bellissimo Festi vale per l'invito all'OIM
Cari saluti anche a a Carlotta ormai un'amica sono molto contento di essere
Qui insieme a voi oggi
La situazione si veramente complessa
Forse
Siamo solo all'inizio della del del complessità direi
Iniziamo un attimo con i dati anche per mettere un po'inquadrare un po'la questione perché
Secondo me i dati dicono già molto a riguardo se questo è un un'invasione o no
L'anno scorso Solaris sono arrivate centocinquantatré mila persone in Italia tramite di balconi di al Mediterraneo
è un totale di poco più un milione in tutta l'Europa se includiamo la rotta balcanica dalla Grecia a la Turchia la Grecia verso l'Europa più a nord d'Italia
Quest'anno
Siamo più o meno allo stesso livello durante lo stesso periodo dell'anno scorso c'erano quarant'circa quarantasette mila ai parchi fino ad oggi dal primo gennaio
Che come
A esattamente quasi esattamente lo stesso di lo stesso numero di di arrivi durante allo stesso periodo due mila quindici
E dalla Grecia cioè dalla via della dalla rotta Della Valle dai Balcani e dell'Europa e del Mediterraneo orientale
Ne sono arrivati circa centocinquanta mila persone sono sicuro che Carlotta parlerà anche di più di questi flussi perché esso molto diversi da quelli che osserviamo nel Mediterraneo centrale verso l'Italia
Per il momento quelli verso la Grecia sono abbastanza fermi perché abbiamo questo accordo tra l'UE e la Turchia che
State ente mantenendo un po'la situazione per il momento
Ferma diciamo anche se
Negli ultimi giorni osserviamo degli spostamenti che ci preoccupano molto dalla Turchia verso a Creta
E anche dalla Turchia tentativi di raggiungere l'Italia direttamente verso Creta per poi raggiungere l'Italia infatti oggi io non ho gli ultimi dati sono sicuro che Carlotta ce l'ha più precisi di me perché questo è tocca il suo lavoro più direttamente il mio come portavoce
Ma si parla di centinaia di morti dalla rotta
In questi giorni da Creta giusto sì non è ancora certa magistratura naufragio potrebbero esserci circa un centinaio di queste sono le notizie di qualche ora fa
Quindi e i morti in mare anche nel Mediterraneo un notevole aumento l'anno scorso duemila più circa due mila fino fino ad oggi nel due mila sedici
Un una rotta che sta diventando più pericolosa
Nonostante una forte presenza di
Navi e di operazioni sia dagli eserciti
Che dalla guardia costiera ovviamente e anche da navi commerciali una rotta sempre più pericolosa perché i rischi sono sempre più i rischi che diciamo i trafficanti costringono questi migranti e rifugiati a prendere sono sempre più
Alti la settimana scorsa se capovolta una nave un barcone che
Lo stava trainando un altro barcone il secondo quello che
Trainava no
Era senza motore perdeva acqua già quando parte è partito e la se l'ottava pompa l'acqua dopo qualche ora esse capovolto e su molte centinaia di persone quindi
Troppo un modo cioè è allucinante che nel due mila e sedici la gente si sposti in questi Mori
E che muoia non solo nel Mediterraneo ma anche probabilmente molti di più Moreno attraversando il deserto
Allora in tutto questo
Quali sono le prospettive beh
Innanzitutto
Non possiamo illuderci di cercare di
Fermare questi flussi anche se quello fosse il risultato che vogliamo ottenere ed è sicuramente non quello che mantiene la mia organizzazione ma anche se fosse quello
Diciamo mission impossible
A abbiamo delle pressioni
Dei driver segni in Africa che sono diciamo epocali
Innanzitutto un continente con uno virgola due miliardi di persone
Oggi
Ne avrà circa due virgola due o due virgola quattro nel due nel due mila cinquanta quindi stiamo osservando un raddoppiamento della popolazione africani nei prossimi trent'anni più o meno
Queste questa crescita di popolazione è impossibile che sarà assorbita da la crescita economica solo in Africa non è non importa alla velocità col cresce l'Africa anche se fosse come la Cina negli ultimi quindici anni non non ce la farebbe ad assolvere tutte queste nuove questi nuove persone che entra nel mercato di lavoro
Dall'altra parte abbiamo come sta piovendo Europa del un
Un tasso di fertilità basso
In tantissimi Paesi una contrazione della forza della forze del lavoro
Soprattutto in Paesi anche a anche del nord ma anche la Germania nei prossimi nei prossimi
Dodici o tredici anni avrà scucita otto milioni di persone in meno nel mercato di lavoro quindi
C'è una contrazione notevole
E non possiamo per anche in Italia e non possiamo permetterci una contrazione nel della forze lavoro perché abbiamo dei sistemi
Di welfare che vanno mantenuti tramite tasse altra par altri Parlamenti e ovviamente non possiamo entrare in un ciclo di continua perpetua contrazione senza senza
Senza manodopera
Se no non facciamo una una bella fino a quell'epoca quelle oppio
C'è anche una di spugna diseguaglianza ma enorme non solo tra
Diciamo i Paesi del del sud e quelli del nord cioè i paesi dell'Africa e e i paesi
Europea io occidentali
Ma queste questa diseguaglianza è fortissima tra il nord e sud ma è anche forte ins delle subregionali dell'Africa in ogni ogni regione dell'africani dell'Africa ad occidentale dell'Africa orientare o del Sudafrica abbiamo
Delle economie forti che attirano ma anche per conto loro migranti e popoli che cercano lavoro e migliori opportunità
E quindi abbiamo degli enormi venti grandissimi flussi diciamo interna la intraregionali in Africa
Che paragonati a quelli che arrivano in Europa fanno abbastanza ridere anche la verità perché
Non parliamo degli della gente che è costretto a spostarsi e a che esso arriviamo velocemente nei dei milioni Carlotta magari ci indica ce ne ci dirà di più di questo ma anche per ragioni economiche
Nell'Africa occidentale nell'Africa orientale ci sono di continuo milioni e milioni di persone in movimento che non lasceranno mai l'Africa non hanno nessuna intenzione di lasciare l'Africa
Quindi il fatto che ci fa che all'Europa fa
Paura
Un arrivo di quello che l'anno scorso con poco più di un milione di persone rappresenta il virgola due per cento dalla popolazione europea
Sinceramente abbastanza imbarazzante e imbarazzante che questo continente non abbia la capacità e la forza
Di
Fare meglio di quello che sta facendo e di gestire questa situazione nel modo migliore
E di attrezzi ce ne sono tanti
I cambiamenti climatici
Mi preoccupano molto perché
A
Io sono
Sono sedici anni che faccio questo lavoro non solo in Italia sono in Italia solo diciotto mesi però posso dirvi che anche solo
Dieci anni fa non se ne parlava molto della dei cambiamenti climatici dell'emigrazione
E invece oggi giorno
Possiamo
OSP vederle vedenti vederli questi impatti possiamo già osservare l'impatto dei cambiamenti climatici proprio in queste regioni dell'Africa occidentale da cui vengono moltissimi dei migranti che arrivano in Europa perché
In questo periodo fino adesso quest'anno la grandissima parte sono nazionalità dell'Africa occidentale
A proprio i posti che sono anche colpiti da da certi cambiamenti climatici
La tecnologia ai social media a un ruolo importantissimo
Ah rimpicciolita o il mondo in un modo in tutti modi lo sappiamo bene tutti noi però anche in come la gente decide
E decide di spostarsi e dove spostarsi ormai la cura la Monica la comunicazione dei migranti a che stanno facendo il percorso o che sono arrivati
In Europa istantanea e questo anche determina molto le decisioni di quelli che li seguono gli seguiranno
E anche questo è un aspetto l'altro aspetto molto negativo e anche che ha usato moltissimo e trafficanti per vendere informazioni false promesse e speranze che
Tante volte noi non so non si realizzeranno e in più ovviamente che non considerano mai a agli altissimi rischi di questa migrazione
Tononi irregolare
Ormai gli eventi quindi
La cui abbiamo globalizzato tantissime delle nostre attività dei nostri settori economici sociali eccetera però la globalizzazione la bella globalizzazione la migrazione
è andato un po'per conto suo cioè se realizzata anche questo si è realizzato anche questo
Ma in un modo finora molto più disordinato
Gli eventi che
Succedono in Paesi che sembra lontano
Ma ci toccano direttamente molto molto rapidamente e sto pensando ad esempio
Di dei giovani somali che sono arrivati in Italia qualche settimana fa
Che ci hanno raccontato che erano lavoravano i erano nati dalla Somalia allo Yemen per questioni di lavoro
E
Stavano discretamente bene Igna man cioè meglio ogni emendi che in Somalia lavoravano guadagnavano qualche cosa
Poi con la situazione mi hanno anche peggiore di continuo
Non hanno non potevano più sopportare il conflitto la guerra il pericolo eccetera e hanno deciso di lasciare lo Yemen non per tornare in Somalia dove sapevano già cosa li aspettava ANIE nulla nulla cambiato da quando
Ce ne sono andati e quindi si sono spostati verso nord
Ed è così che a anche i conflitti e le guerre che non toccano solo ovviamente i popoli di quei di quegli stessi Paesi
Ma di di gente che si che si sposta verso quei Paesi poi si trova in pericolo dopo
Quando una volta interi con una volta che ci non discostarsi nuovo sovente si spostano in in una direzione diversa da loro pareri espressi Giori d'origine in questo caso in Europa e di guerre e di conflitti ne abbiamo una lunghissima lista
Non è risolviamo quasi nessuno ma una lista che diventa sempre più lunga conflitti sempre più complessi dall'Afghanistan alla all'Africa centrale alle situazioni Nigeria Al Maliki
A
E quindi possiamo cioè se non se non
Se non ci dedichiamo seriamente a
Una serie di aspetti
La che appunto creano questi questi questi driver schegge agenti erano generano questa migrazione davanti sia sia nell'ambito sociale economico sia nell'ambito di socio-politico di conflitti di guerre
Sicuramente continueremo andare avanti in un grandissimo dito disordine quelli che soffrono di più sono assolutamente i popoli di questi Paesi immigranti e i rifugiati che rilasciano e in questo momento sono abbastanza abbandonati
La abbiamo dei programmi in Europa
A che cercano di diciamo distribuire un pochettino questo peso ma sinceramente
Non stanno andando avanti non non sono portati avanti Talita i Governi in un Paese in una in un modo serio quindi li stiamo abbastanza bloccati per il momento
Ed è una stima ed è un quadro molto molto deprimente questa non è una sala uscirà probabilmente piena di gioia purtroppo
Non deve essere utilmente però ed è quello che secondo me l'aspetto
Molto difficile del del nostro del nostro lavoro
Innanzitutto
L'Europa ha bisogno di questa gente
Ovviamente non ne ha bisogno nel senso in in come sta nel modo in cui stanno arrivando questo non è nostra aiutando nessuno eccetto i trafficanti
Che si arricchiscono spostando la gente in pericolo il molto irregolare
E in modo disordinato che colpisce molto
Il Illy i popoli europei secondo me siamo in un ciclo vizioso dove l'elettorato ha tanti Paesi ha perso le la compila la fiducia nel loro leader di gestire la situazione
E qui quindi e quindi questo anche se
Probabilmente adesso sta risultando in una grande frammentazione in Europa su questi teme
Quindi
Abbiamo bisogna anzitutto di canali legali
Non solo per le persone che hanno il diritto alla protezione internazionale ma anche per diciamo i non rifugiati perché
Non tutti quelli che arrivano
Avranno il diritto alla protezione internazionale
Però avremo bisogno anche come ho detto prima di di altri di altri tipi di di migrazione per gestire questa situazione dobbiamo fare di più nei paesi di origine e nei Paesi di transito innanzitutto si può fare molto di più nei Paesi di transito per cercare di proteggere la gente prima che arrivi
Arrivi alle sponde della del Nord Africa per attraversare il Mediterraneo si può anche fare molto di più per per
Per diciamo filtrare ed aiutare le vittime di tratta i minori non accompagnati due flussi che anche lì
Anche lì stiamo no stiamo osservando uno il notevole aumento che ci preoccupa
E poi dobbiamo la lavorare in intera partnership con questi questi Paesi
Origine
Per creare opportunità economiche per proteggere il Paesi che sono su un buon percorso ma sono fragili e ce ne sono tantissimi non voglio non la lista la lista è lunghissima l'Africa occidentale
Praticamente è una collezione dei Paesi più poveri del mondo quindi c'è moltissimo lavoro da fare su
Su sostenere la loro la loro la loro crescita alla loro stabilizzazione e creare opportunità lì la migrazione dovrebbe essere una scelta
No
L'unica opportunità per un giovane di a migliorare la propria vita
Dovrebbe essere una scelta e dovrebbe essere percorsa tramite canali regolari
Se
Lavoriamo
Verso questo
Obiettivo
C'è moltissimo da guadagnare dalla migrazione
Leggevo un articolo di un economista americano qualche giorno fa che diceva appunto che per l'America
La migrazione è un tipo di al di là ha detto a risse porta
Cioè un bottone che riattiva l'economia
Ed è proprio questo che i migranti possono portare
Propriamente in Europa abbiamo bisogno di politica ed integrazioni serie in Italia non abbiamo neanche un piano di integrazione nazionale su una cosa che io considero importantissima
E dobbiamo creare delle condizioni che permettano a queste persone
Di contribuire non solo a
Le nostre alle nostre economie non assoluta il nostro alle nostre crescita ma anche da un punto di vista appunto fiscale dei sistemi di welfare eccetera
Grazie
Grazie per
Walter modo eccellente
Anche con dati fatti numeri abbiamo bisogno di canali legali ha ripetuto certamente ne abbiamo un bisogno e lo chiedano in molti non solo i migranti
Ma io ho avuto nella nella mia quotidianità nel lavoro che faccio come giornalista mi occupo di immigrazione ho realizzato diversi reportage
Suo il tema immigrazione e legato al all'Italia e quindi a famiglie italiane decapitato spessissimo di incontrare storie per esempio di
Famiglie che avevano una badante piuttosto che
Un lavoratore straniero e che non potevano le
Insomma regolarizzare perché era difficile accedere a questi canali legale questo è veramente
Non sono deprimente ma è uno scandalo vero e proprio perché
Da una parte c'è la richiesta c'è la domanda ma non c'è la l'opportunità non c'è la possibilità di poter agire in un
Diciamo un un cammino legale quindi troviamo
Ci sono delle statistiche che parlano di almeno cinquecento mila clandestini ma questi cinquecento mila clandestini e realtà
Lavoro alla quindi
Contribuiscono a un'economia ormai invece che contribuire a un'economia legale contribuiscono alle o con la mia che che sotto tracce che legale che non lo fa bene assolutamente al Paese
Purtroppo la macchina della legalità per quanto riguarda l'immigrazione ormai inceppata da un bel po'ed è l'unico tema che è veramente trova un muro pazzesco
Da da da battere eppure continuano gli arrivi e continuano insomma i drammi poi abbiamo anche una migrazione sud-sud ne parlavo prima
Io sono di origine marocchina sono figlie di
Immigrati una delle prime famiglie di marocchini che arrivarono qui in Italia negli anni la fine degli anni Settanta
E il mio Paese di origine è diventato un Paese di emigrazione nel senso che arrivano
Altri
Diciamo persone dall'Africa e trovano
Questo Paese come la come una possibilità una opportunità per poter comunque accedere al lavoro o avere portare avanti la proprio sogno
Oppure sfuggire a una guerra ci sono anche rifugiati siriani insomma
Una trasformazione in questi cinque anni che pazzesca
E addirittura adesso si sta discutendo sulla cittadinanza quindi mentre qui
Dopo vent'anni forse anche di più non si riesce a
A cambiare la legge sulla cittadinanza abbiamo Paesi del sud che con tutti i drammi con tutte le difficoltà e la povertà che hanno si trovano oggi a rispondere al tema immigrazione quindi
Davvero no è un mondo molto complesse sono che però ha bisogno di una visione a
Ha bisogno di di di risposte
Adesso passiamo all'altra parte di questa
Di questo incontro e quindi parlare invece di rifugiati che è un'altra parte un altro fenomeno di immigrazione ne abbiamo sentito parlare soprattutto e abbiamo visto il settore scende si soprattutto su questo tema
Per quanto riguarda le prime avere arabe
Con gli sbarchi
E e queste diciamo cosiddette primavere arabe realtà poi hanno messo anche alla un poco non solo la solidarietà della Comunità europea ma anche
Quanto davvero continuo poco
Quelle parole scritte nero su bianco nei trattati europei
E e che da sempre sono state però fiore all'occhiello dell'Unione a quei us sempre attenta ai diritti umani
Colonne invece questo rimbalzare delle responsabilità abbiamo scoperto purtroppo ce lo dirà ancora meglio
La portavoce Carlotta sanno di quanto è difficile poi
Far sì che queste parole a queste parole seguano dei fatti e quindi ci troviamo oggi ancora discutere sulle quote
Su quanti
Di queste persone che rischiano la propria vita per
Aver riconosciuto opere se riconosciuto un loro diritto che è quello di rito dell'asilo
Ci troviamo a delegare o un Paese terzo che alla Turchia per fare il lavoro che dovremmo fare noi
E poi ci troviamo la guerra dei numeri e io vorrei qui anche qui
E in questo secondo intervento capire realmente perché da questi numeri che possiamo raccontare questa realtà numeri che vengono raccontati come qualcosa di impossibile da accogliere
Mentre invece troviamo
Numeri molto più alti accolti da Paesi del sud
Nordafrica pachistane eccetera che hanno molti più problemi di nomi quanti sono quanto sono veri questi numeri
E come questa diciamo questo tema questo grande rebus può essere realmente risolto prego
Grazie e buonasera a tutti
Intanto lasciatemi dire che molto importante e credo saggio è anche un segnale di
Speranza al fatto che il tema dell'immigrazione il tema dell'asilo siano così presenti in questo Festival oggi s'solo oggi credo che siano almeno quattro
Gli incontri in cui si parla in diverso modo di questo aspetto e se ne parla dal punto di vista delle soluzioni dell'azione umanitaria ma se ne parla anche dal punto di vista degli investimenti economici e queste estremamente
Utile ed è poi importante che a voi sia fa
Forse è la prima volta sia data questa opportunità anche di avere informazioni su questo fenomeno giustamente da due punti di vista cioè dal punto di vista dell'immigrazione per motivi economici e dal punto di vista
Dell'immigrazione forzata perché per motivi di richiesta d'asilo
Questi due aspetti vengono costantemente ma non soltanto dei media in maniera magari superficiale
Ma anche scientemente e alle volte consapevolmente per obiettivi precisi confusi è in realtà questa confusione R beh impossibile trovare delle soluzioni soluzioni che riportano sempre delle strategie che mettano elementi di legalità
Nella gestione dell'immigrazione economica nella gestione dell'asilo
Allora veniamo al tema della dell'asilo dei rifugiati i rifugiati sono migranti ma non tutti i migranti sono rifugiati perché perché il rifugiato è quella persona che è costretto a fuggire dal proprio Paese
IRI per motivi di persecuzione di carattere religiosa di genere
O perché nel proprio paese c'è un livello di violenza intollerabile per Torre per terrorismo o per l'esistenza di un conflitto
I migranti forzati cioè coloro che lasciano le proprie case
Nel mondo oggi sono sessanta milioni di cui quaranta milioni sono sfollati interni cioè persone che non vivono comunque più nella propria città nel proprio villaggio sono rimasti nei confini del proprio Paese ma si sono spostati pensate
In Siria non abbiamo circa otto milioni di sfollati
E in media ogni siriano si è spostato in questo modo dieci volte
Dopodiché abbiamo venti milioni di rifugiati persone che vivono fuori dal proprio Paese
Bene la maggior parte di queste persone non vivono affatto in Europa o negli Stati Uniti o in paesi di economie avanzate mia vivono nei Paesi poveri si può sia in quei Paesi che immediatamente confinano quel Paese in guerra
Di Porto alcune stime gli sfollati interni appunto sono quattro i quaranta milioni sono circa sette milioni in Siria sono sei milioni in Colombia non so se lo sapevate perché pochi lo sanno
In sud Sudan a Paese poverissimo sono due milioni insieme ma sono due milioni e in Iraq sono tre milioni
Gli altri i rifugiati i venti milioni di rifugiati nel mondo vivono solo e prevalentemente in sette otto Paesi del mondo che sono i Paesi più poveri il novanta per cento di loro vive in paesi poveri quindi
Quello che diceva Federico solo da poco fa cioè il pensare che qui ci sia un'invasione e assolutamente lontano da una verità fattuale lontano dai fatti è lontano dalla realtà
Perché questo venga come dire propagandato in qualche modo perché si crea un circolo vizioso determinato innanzitutto dal fatto che questi flussi che sono aumentati perché effettivamente dal due mila undici
E qui veniamo le primavere arabe anche in poi
Il numero delle persone che sono state costrette a fuggire dal proprio Paese è passato da circa undici mila persone al giorno in media a quarantadue mila cinquecento persone al giorno oggi quindi questi flussi sono aumentati sicuramente
Ma
è davvero una minima parte quella che riesce ad arrivare qui eppure nonostante sia una minima parte
Le istituzioni europee non sono stati in grado di trovare una soluzione gli strumenti che hanno in mano ancora adesso le istituzioni europee i Paesi europei non sono adeguati non sono funzionali perché sono stati pensati
Diversi anni fa quando la situazione a livello mondiale era completamente differente ma non era possibile pensare che la mobilità della quale godiamo tutti in qualche maniera non avrebbe
Se pur malamente beneficiato anche tanti migranti e tanti rifugiati
I sistemi non funzionano e quindi nel momento in cui l'anno scorso sotto una pressione determinata da cinque anni di guerra in Siria
E
Circa cinque milioni di rifugiati che vivono tutti in Libano Iraq Giordania in Turchia in una situazione che si faceva anno dopo anno sempre più disperata
Questo ha fatto sì che circa un milione di siriani si sia spostato da questi Paesi verso l'Europa
L'Europa non è riuscita ad affrontare questa situazione perché perché in Europa non esiste un sistema di accoglienza dei rifugiati che sia omogeneo
è un sistema
Di accoglienza come quello italiano è pieno di diciamo di difficoltà e di falle ma non esiste nessun altro Paese europeo
Noi abbiamo cento tredici mila postina accoglienza in euro in Italia
Questa situazione non esiste nessun altro Paese europeo hanno dovuto metterle in piedi in fretta e furia in alcuni altri Paesi ad esempio la Germania
Ad esempio la Svezia la Grecia ancora sta lottando contro il tempo sostanzialmente contro una crisi umanitaria
Preoccupa molto preoccupante perché ci sono cinquantaquattro mila rifugiati e migranti adesso in Grecia
Stanno lottando appunto contro il tempo nel creare ventisette campi rifugiati ma pensate che a giugno dell'anno scorso parliamo di un anno fa quando questo flusso si cominciava a manifestare ormai già da un paio di mesi invece erano disponibili mille e cinquecento posti
In accoglienza ora è chiaro che se arrivano ottocento mila persone novecento mila persone
Che si informano come me come voi che leggono
Voi pensate che il trentaquattro per cento dei siriani che sono arrivati in Grecia l'anno scorso ha un diploma ha una laurea
Quindi voi immaginate che come si fa immaginare queste non sono persone che non leggono non si informano sanno benissimo che un sistema di accoglienza e migliore in un Paese europeo piuttosto che un altro
Se non c'è un sistema omogeneo che sia in grado di rappresentare una sicurezza un'accoglienza reale per tutti
Queste persone si muovono
Allora abbiamo visto questi flussi incontrollati attraverso la cosiddetta rotta balcanica
Sino a quando i singoli Paesi non si sono come dire opposti con delle anche delle iniziative estemporanei di chiusura delle frontiere
Con delle forze di polizia messi a controllare in maniera totalmente inefficace la la pressione di migliaia e migliaia di persone il nascere di scontri fisici anche violenti
Tutto questo chiaramente spaventa spaventa le persone perché dimostra spaventa i cittadini europei nonostante ci sia un rifugiato ogni mille euro pay
Perché dimostra un'incapacità nella gestione e poi
Dall'altra parte chiudiamo il circolo vizioso ci sono alcune forze politiche che trovano estremamente utile utilizzare questa parola questa paura con delle parole di di intolleranza
E che non hanno nulla a che fare con i fatti per spostare l'attenzione da alcuni problemi che esistono in Europa perché in Europa non dimentichiamoci che tutto questo si inserisce in una crisi del welfare una crisi finanziarie una crisi del mercato del lavoro
A cui occorre dare delle risposte ma che evidentemente a cui non si dà delle risposte perché il focus dell'attenzione viene spostata sull'invasione
E si sposta tutto sul tema del i rifugiati portano via il lavoro agli italiani ed europei oggi per fortuna iniziano a esserci però e questa forse la nota un po'più positiva
Iniziai intanto esserci una presa di coscienza perché vi assicuro che due anni fa
Io mi ricordo incontri a Bruxelles in cui si cercava in maniera insomma nostre sono agenzie che porti cercano di portare delle soluzioni non non facciamo politica facciamo
Portiamo delle soluzioni si prospettavano delle soluzioni
Il rimando che si aveva era quello di una sorta di negazione quasi psicologica della realtà
Una sorta di diniego della realtà
Oggi questa consapevolezza crediamo che ci sia e se pur con un certo disordine ci siano dei tentativi di portare avanti delle soluzioni
Vediamo sempre più istituti fra cui lavora benché del Fondo monetario internazionale e diversi studiosi che hanno incominciato a bacca vedere in alcuni Paesi
Come l'integrazione dei rifugiati nell'economia abbia portato una dei benefici in termini di investimento proprio poche settimane fa è stato pubblicato uno studio
In cui si dice che a fronte di sessantanove miliardi di euro viene valutato
L'impegno che potrebbe investire l'Europa nell'accoglienza di al PD circa un due milioni di rifugiati si avrebbe un ritorno in cresce in termini di crescita del prodotto interno lordo di centoventisei miliardi di euro questo perché
Perché si dovrebbero adottare delle soluzioni che al momento non ci sono ossia valutazione delle competenze delle capacità di ciascuno dei richiedenti asilo che arriva immediatamente iniziare un'attività di insegnamento della lingua e di indirizzò delle di ciascuna persona nei luoghi laddove c'è bisogno di dette date figure lavorative e quindi la crescita di nuove imprese che danno lavoro anche a cittadini europei o inserimento di rifugiati i lavori che gli europei non fanno dando la possibilità agli Europei di sviluppare altre altri canali di carriera insomma
E le modalità ci sono
Il problema è che siamo davanti a una situazione epocale che richiede delle soluzioni molto veloci
E le soluzioni sono veloci ma i benefici si potrebbero vedere molto più in là quindi questo è il paradosso è la difficoltà della politica che invece vuole dare ha bisogno
Per avere diciamo sostegno di dare soluzioni immediate soluzioni immediate con benefici immediati su questo tema purtroppo non ce ne sono però
Come e diceva appunto Federico noi sappiamo come vi dicevo che
Il il tema forte è soprattutto quello del FUS della presenza nel sud del mondo di migranti e di rifugiati
Ci sono molti Paesi come il Niger ma anche il Kenya che sono già Paesi poveri estremamente poveri
E che ospitano e sopportano la responsabilità di centinaia di migliaia di rifugiati
Allora è chiaro che se voi pensate un rifugiato stanno ormai mente fuori dal proprio Paese in media circa diciotto vent'anni
Parliamo di almeno una generazione è chiaro che se noi non diamo una soluzione di sviluppo
è a rifugiato e al Paese che lo ospita prima o poi questa persona si sposterà insieme a questa persona se ne sposteranno altri
Allora dal nostro punto di vista le soluzioni che si possono e si devono mettere in campo sono duplice innanzitutto una forte complementarità quelle politiche di
Legalizzazione della migrazione per motivi
Economici
Poiché un intervento nei Paesi che sono in conflitto se voi ci fate caso L'Aquila brande difficoltà ci si trova a fronte di fronte da circa vent'anni è la totale incapacità di portare pace nei Paesi in guerra
Noi siamo di fronte soprattutto a Paesi che hanno conflitti interni
Dove però ci sono interessi di molti Paesi
Fuori da quelli interessati ma non c'è capacità di portare pace allora per noi è fondamentale che in quei Paesi si aprano però degli dei canali
Per l'intervento umanitario vi dicevo quaranta milioni di sfollati nacque gli sfollati di dobbiamo supportare dobbiamo essere in grado di portarvi degli aiuti
Altrimenti sicuramente poi diventeranno rifugiati e diventare rifugiati non è solo una questione così
Pratica materiale è una questione che cambia radicalmente la condizione di una persona ne cambia la nazionalità e la cambia per le per decenni
Quindi è importante stabilizzare quelle situazioni pensate insidia ci sono dei villaggi a cui abbiamo avuto accesso proprio in questi giorni dove non si riusciva a portare un aiuto da quattro anni
Quindi
Stabilizzare queste situazioni in molti Paesi non solo la Siria non solo l'Iraq ma anche tanti Paesi africani veramente tanti Paesi africani
Dopodiché aiutare i Paesi che stanno loro attorno
Quindi tutte le iniziative che mirano adesso finalmente a considerare i il supporto ai Paesi in via di sviluppo dal punto di vista anche della migrazione di rifugiati sono e benvenuti
Fino adesso si pensava che sempre i rifugiati erano solo a questioni d'emergenza ma se un rifugiato e che rimane tale per almeno vent'anni è chiaro che ci dobbiamo mettere in un'ottica più di
Di sviluppo quindi parliamo di scuola parliamo di economia parliamo di lavoro
E poiché i famosi canali legali appunto canali legali per l'immigrazione certo non esistono ma voi dovete immaginare che canali legali per l'asilo anche non esistono
Se pensiamo alla seconda guerra mondiale ci ricordiamo che tantissimi antifascisti perseguitati
Per motivi di generi di religione sono scappati anche da dall'Italia e all'interno dell'Europa
Grazie ai trafficanti ma i trafficanti di allora non come i trafficanti di oggi
E oggi nessuna richiedenti asilo ha modo di arrivare legalmente anche se ne avrebbe diritto io conosco una storia di una rifugiato siriano che è arrivato in Italia i
In modo irregolare e che per riunirsi con la propria famiglia ha dovuto rifare il viaggio da capo
Quindi ha attraversato il Mediterraneo su un barcone due volte la prima da solo e la seconda con la famiglia il che è inconcepibile
è una sconfitta assoluta per la capacità di implementare delle norme che sono
Sacrosante
Quindi fare arrivare in modo regolare chi è più vulnerabile e si può fare vi faccio l'esempio del Canada che poi nel Paese di Federico
Adescava da deciso il nuovo Primo Ministro di far arrivare
In modo regolare ventisei mila siriani lo ha deciso a novembre
E a marzo erano arrivati in Canada tutti ventisei mila siriani io stessa li ho visti partire dal
Dal Libano
Quindi si può fare però sono ancora troppo pochi nel mondo su in questo modo riescono a partire solamente settanta mila persone all'anno
E io va detto che ci sono venti milioni di rifugiati ora abbiamo chiesto a novantadue Paesi del mondo di accogliere in modo regolare quattrocentocinquantamila siriani a voi non sembrerà
Nulla
Eppure rappresenterebbe già un orizzonte di speranza per molti che a quel punto potrebbero decidere di non prendere più le barche
E poi l'ultimo punto è il tema del migliorare come vi dicevo il sistema europeo il sistema europeo dell'asilo al momento non funziona
Devono essere migliorate cambiate completamente le regole
E deve esserci finalmente una presa di consapevolezza che o si fa tutti assieme oppure le soluzioni non si trovano e il danno di queste mancate si soluzioni ricadrà invece sulle spalle di tutti questa crediamo noi sia la situazione
Ultima
Domanda ricollegandomi al al discorso fatto prima perché io ho avuto
Una segnalazione di di una signora che è un'immigrata
Marocchina in Siria
Da dodici anni sia si era sposata con un siriano con la guerra ha perso al marito ha una figlia di quattro anni e non riesce a uscire dalla Siria
Come si fa ad aiutare le persone che sono però dentro la sia come il caso di questa signora che non è riuscita a non riesce ad uscire dalla Siria perché uscire per lei con una bambina di tre quattro anni significato
Rischiare di morire o in questo caso di
Di di di perdere la propria figlia lei mi ha spiegato che approvato diverse volte a me ha rischiato molto
Ne ho anche scritto sulla stampa mi dicono tutti che deve uscire ed arrivare in Libano questa è una situazione veramente drammatica
Le persone che si trovano in Siria ci sono tanti migranti si trovano in Siria
Non hanno sono intrappolate
Non hanno modo al momento di uscire dalla Siria perché
La presenza di o dai su e di altre milizie comunque est di estremismo islamico hanno fatto sì che i Paesi confinanti
Sviluppasse un timore fortissimo di una diciamo fuoriuscita del conflitto nei loro Paesi parlo del Libano e della Giordani innanzitutto ma parliamo anche della Turchia anche se la Turchia molto più
Complesse diversa quindi Libano l'anno scorso ha deciso di non registrare più nessun rifugiato siriano cosa significa e la registrazione la facevamo noi noi registriamo ogni rifugiato Cyrano che in Libano
E questa registrazione consenta rifugiato di avere accesso all'assistenza
In Libano c'è un rifugiato siriano ogni tre li Bagnesi potete immaginare come se ci fossero quindici milioni di siriani in Italia
Quindi è impossibile appunto uscire in modo legale della Siria e per questo che e così importante per le persone che in questo momento non possono uscire riuscire ad avere ad avere accesso a loro e aiutarle anche se non possono uscire
Riuscire a stabilire dei corridoi che permettano di di proteggere il più possibile non esiste in modo per uscire in modo legale da un Paese in guerra in questo momento
Una proposta invece posta per far sì che questo avvenga concreta
I canali questi cosiddetti mediaticamente corridoi umanitari cioè fare arrivare le persone più vulnerabili più vulnerabili cosa significa persone malate donne da sole con bambini
Bambini perché ci sono anche molti bambini
E giovani soli e farli arrivare direttamente
In modo sicuro in un Paese sicuro questa è la proposta concreta non il trenta di marzo abbiamo avuto una Conferenza mondiale in cui abbiamo avuto novantadue delegazioni di Governi ma abbiamo anche coinvolto gli imprenditori
Perché uno dei modi anche legali per fare arrivare le persone così potrebbero essere delle borse lavoro messe diciamo in relazione con dei visti procurati dai Ministeri degli esteri vari Paesi facendo arrivare le persone così i canali illegali sono la via principale per intervenire su situazioni così drammatiche
Grazie noi abbiamo ancora un po'di tempo quindi ne approfitto per magari dare lo spazio qualche domanda dal pubblico
Visto che abbiamo questa opportunità per altre domande ai nostri relatori
Andrà
Che volevo fare al tempo Mary Pierce prese il primo luogo rifugiati economici dove sappiamo
Che
Piazza
Va bene mi alzo sembra ed è così
Il problema mi e questo noi sappiamo che il ventotto Paesi dell'Unione europea
Dal Polo più piccole doveva poi passare una piccolissima parte mi pare zero sette per cento qualcosa del genere a favore di investimenti nei Paesi sottosviluppati tre terzo mondo quarto mondo come vogliamo non ha importanza
Il problema a Parma è questo o questi investimenti
Onde evitare
Mentre l'azione futura o questi investimenti sono troppo piccoli o inefficaci ogni inefficienti o tutte e due eseguono risposta grazie
Innanzitutto una
Piccola correzione rifugiati economici è un po'una concezione contrizione di terminologia fra diciamo che quelli che
Dovranno chiamiamo quelli che non hanno il diritto alla protezione internazionale
Non rifugiati tanto per semplificare un pochettino la terminologia oggi
Allora questo i finanziamenti in gran parte questi dati finanziamenti non arrivano mai al target del punto in virgola sette per cento non so quanti paesi ci sono arrivati europei lei ovviamente a dei dati molto più precisi di me
Però sospetto che una gran parte dei Paesi europei non non arrivano mai a questo virgola sette per cento
Gli investimenti
Probabilmente sono troppo piccoli
Sicuramente ci sono degli sprechi
Però
A prescindere da quelle da quei due punti li
I risultati
Come diceva Carlotta prima ci vorrà molti anni ha a ad osservarli era venuta da provvedere a dei frutti da questi investimenti
In più
Questo tema di sviluppo
è molto strettamente collegato anche a le questioni di barriere di commercio e tariffe tasse eccetera
E qui anche qui ci sia siamo in un in cui in un contesto secondo me è un mesto paradossale abbiamo per esempio migranti dall'Africa occidentale che arrivano in Europa a che erano contadini in in Africa
Ma più ma non riuscivano a vendere il loro prodotto e piuttosto di
Soffrire non riuscire andare avanti dove erano vengono in Italia a raccogliere la frutta qui
Quindi anche questo questa è una questione di rapporti non di migrazione tre paesi ma è una questione di rapporti economici
C'è un c'è un'ottima c'è un ottimo piano per a di creare delle zone al
Economiche in Giordania per i rifugiati siriani
Una delle condizioni è che questi prodotti appena sono in linea con istante abbia europei abbiano immediata
Accesso al mercato europeo
E questo solo questo punto sto blu bloccando tutta l'iniziativa quindi
Possiamo ovviamente dobbiamo creare opportunità ma creare questo opportunità
Vuol dire anche essere più aperti a livello economico
Di di di di scambi di merci e di di riduzione di di di di tasse da per i prodotti da paesi che vengono dall'estero
Eccetera
Non è una questione solo di metterci dei soldi dentro e farli crescere i pomodori perché poi se i promotori compra nessuno se ne andranno comunque
Sì io buongiorno volevo fare una domanda di questo tipo
Noi sappiamo che una volta che le persone sono qua sono un po'come bambini cioè dobbiamo accompagnarli a conoscere il nostro Paese no tra ecco è come avere dei grandi che però sono bambini nella conoscenza dei il luogo dove risiedono e perché per poterli dare la possibilità poi di integrarsi anche culturalmente c'è bisogno di indirizzarli allora io volevo sapere se ci sono grandi progetti di integrazione culturale che stanno partendo perché la cultura e la conoscenza della cultura del Paese dove vivi sicuramente è un modo per aiutarci a integrati in quel Paese ci sono sicuramente piccole cose che vengono fatti in tante città d'Italia però volevo capire se anche
Altri Paesi hanno fatto magari grandi progetti di integrazione culturale che noi possiamo in qualche maniera mutuare
Purtroppo non ci sono grandi progetti di integrazione però
Anzi non ci sono delle strategie forti però va tenuto anche presente un aspetto
Non so non solo non ci sono dei grandi progetti di integrazione delle strategie forti ma alle volte integrazione come dire frenata anche da alcune pratiche
Tantissimi i migranti che stanno nel nostro Paese come altrove in realtà arrivano per conto proprio voi dopo trovano lavoro
E ci sono ovviamente più facile per loro entrare in relazione con persone del loro stesso della loro stessa nazionalità quindi ci sono dei gruppi culturali che si creano
In Italia questo è abbastanza diffusa non ci sono grossi ghetti in Italia divisi per per nazionalità
Però c'è anche l'altro aspetto cioè tutti quelli che invece arrivano in maniera che viene in un modo che viene in qualche maniera intercettato su protocolli via mare
Non vengono sicuramente stimolati ad una lavoro ad un percorso di integrazione dal dalle prime ore cosa che invece dovrebbe avvenire purtroppo
Anche se sono passate adesso delle leggi che permettono ad esempio i richiedenti asilo di lavorare appena presentano la domanda eccetera
In realtà servirebbe uno stop a una metodicità molto maggiore nell'insegnamento della lingua
Nella accettazione di determinati incarichi di lavoro nell'entrare in relazione molto prima adesso invece c'è tutta una fase di assistenza che può durare anche un anno un anno e mezzo due anni
Il cui rischio e di
Tenere sempre le persone fuori in questo si paragonano alcuni modelli quello iper assistenziale ad esempio della Svezia con quello americano che invece assiste per un breve periodo e dopo
Da alla persona diciamo la la responsabilità di rimettersi
Dimette di inserirsi nel mercato del lavoro molto può in maniera molto più otto autonoma il progetto adesso di integrazione tedesco proprio fresco di qualche settimana fa
Che impone ai rifugiati un percorso molto molto diciamo condizionato
In termini di apprendimento della lingua tedesca lingua inglese di accettazione di alcuni lavori in maniera obbligatoria addirittura di residenza indeterminati città
Perché in quelle città è stato valutato che c'è la possibilità di assorbire nuova forza lavoro quindi ci sono delle spinte diciamo che vanno verso una progettazione
Migliore nel nostro Paese l'elemento che si è fatto abbastanza sul termine in termini di accoglienza immediata ma l'elemento dell'integrazione ancora molto fragile
Sì aggiungo solo una cosa
E fragile per quanto riguarda i rifugiati che dovrebbero essere somma
Ed è assente per quanto riguarda immigrazione proprio non ci troviamo oggi
E comunità appunto sinora abbiamo dei ghetti ma persone che vivono in Italia da vent'anni ma che lo Stato no parlare italiane poi si dice loro va in proprio e lo sapete si pretende che per la richiesta della cittadinanza sappiano
Gli articoli della Costituzione c'è delle cose veramente assurde non perché si giustifica il fatto che o una
Un immigrato non sappiano insomma i valori la cultura eccetera ma proprio perché c'è dall'altra parte c'è realmente un vuoto
Non c'è un programma di integrazione che effettivamente dia la possibilità a queste persone di conoscere il il Paese dove vivono la cultura le leggi i diritti doveri eccetera quindi
E come se non ci fosse veramente
Una coscienza una consapevolezza del fatto che questa realtà sì arriva da lontano ma sta facendo parte della mia comunità queste persone hanno figli che nascono crescono e non nel nostro Paese
Forse grazie loro finché qualcosa riusciranno a conoscere anche l'italiano perché vediamo dei bambini che insegnano le madri l'italiano ma perché dall'altra parte non c'era la mente nulla e questo è veramente un punto
Di domanda è una riflessione sulla quale veramente bisogna insomma che ci siano delle risposte concrete
Un pomeriggio
Salve in primo luogo volevo ringraziare i per i vostri interventi che per me sono
Molto formativi e lo sono perché io esco proprio in questi atti ma né da un progetto di
Italiano come lingua seconda è di interculturalità quindi sono molto contenta molto sollevata accade dalle vostre bocche esca una parola preziosissima che quella della lingua
La metafora che ho usato la persona che ha parlato prima in riferimento al
All'adulto migrante che arriva da noi ed è come un bambino
Assolutamente calzante nel senso che se i nostri bambini quando entrano a scuola nascono una seconda volta perché nascono per la società e non solo per la famiglia
I migranti adulto quando arriva in Italia eh e lo dico dopo tre mesi di tirocinio presso un centro di istruzione per adulti la cui pensa oggi al novanta per cento di migranti che
Hanno la assoluta necessità di imparano strani iniqua queste persone secondo me nascono tre volte
Nascono tre volte perché appunto rivelano un contesto che non conoscono specialmente del quale non conoscono la lingua e io
Semplicemente do questo piccolo contributo e lo do come come appello perché ad oggi la situazione dell'italiano come lingua seconda che dovrebbe essere il primo strumento per queste persone
Perché imprescindibile la lingua per iniziare qualsiasi percorso vista dinanzi Sant'
Ad oggi ha affidato
Adelphi pure che non hanno le professionalità giuste che sono ancora oggi maestri elementari che andavano benissimo agli anni Sessanta quando volgarmente alle serali ci andavano gli italiani che per vari motivi motivi
Che ci portava dietro la seconda guerra mondiale non avevano concluso la scuola quindi ci stava tutto che ci fosse mai stato aumentare in queste scuole oggi non più
Oggi occorrono professionalità nuove occorre uscire dall'ottica del volontariato che è una cosa preziosissima ma che non è sufficiente specialmente non crea percorsi a lungo termine quindi io
Sono qua per per perché vorrei che tutti riflettessimo su questo al di fuori della lingua non è possibile iniziare niente
E non è possibile andare avanti senza un mare
Visione veramente accurata di quelli che sono i centri provinciali l'istruzione per adulti che hanno bisogno di figure che sappiamo veramente cosa significa insegnare una lingua seconda tra significa intercultura e quindi spero veramente che questo rientri
Nelle linee di un più di una revisione dei protocolli di accoglienza grazie
Grazie
In continuità con
Con l'ultimo intervento e anche con elevata quello che ha affermato all'ad andare giornalista
Viene io veramente sono molto dispiaciuto proprio che dopo oltre dieci anni in Italia
Non si sia ancora arrivati veramente a un progetto e la la ricerca così di una via per aiutare
Per integrare anche se integrare indubbiamente rimane una parola
Un po'equivoca
Io però sono stato molto colpito dalla quello che ha detto lui la Carlotta sani in merito che se l'Europa investisse circa settanta miliardi va bene
E per raccogliere i rifugiati questo genererebbero ben un giro va bene quindi con un ritorno di cercare oltre centoventi miliardi
Ora io penso che che visto che qua siamo al Festival dell'economia
Questo potrebbe
Va bene in questo luogo deve generare
Una uno stimolo veramente così capace di di divulgare in fondo quello che può essere un una un ritorno importante
Il tutto con tutti invidia in fondo non fanno altro che allarmare non fanno altro che viene che sottolineare questi arrivi sembra quasi che siamo
Sull'orlo del collasso per questa invasione
Mentre invece mancano veramente dati certi io penso che questo festival le con i suoi obiettivi e comune e come ha giustamente sottolineato il fatto che ci siano quattro incontri
Oggi va bene su questo tema debba davvero alzare la voce lanciare un messaggio altro rispetto a quello
Che normalmente ascoltiamo dai media e quindi visto che sarà la presenza anche di rappresentanti del Governo
Penso che sia una per l'opportunità anche per per loro per sottolineare va bene per lanciare queste sfide
E per dare questi dati in fondo che possono davvero aiutare
Da una parte va ben al lavoratore bene in questo lavoro d'accoglienza indispensabile e dall'altro far vedere anche che questo può avere dei risultati dei risvolti economici interessanti
Posso l'ultima domanda posso intervenire nostra ultima
Allora
Se più di due terzi degli attuali immigrati irregolari in Italia sono passati da periodi più o meno lunghi di presenza irregolare e sono stati sanati
Oppure con delle sanatorie vere e proprie oppure con dei decreti flussi che nascondevano delle sanatorie sappiamo tutti che erano già qua e che lavoravano e e quindi hanno approfittato poi del decreto governativo per regolarizzarsi come erano arrivati questi qua in Italia non sui barconi
Erano arrivati
Attraversando i varchi di terra di Della di aeroporto deve
Di mare in maniera regolare con regolari visti di ingresso Schengen
E con permessi che poi potevano durare fino
Sino al tre mesi
Non essendoci la possibilità di regolarizzasse se non
Aspettando la sanatoria hanno fatto l'irregolarità ove astenga e poi alla prima occasione sono andati a regolarizzarsi perché non avviene così anche con quelli che vengono dal sud del mondo
Quelli che abbiamo adesso e che ho descritto venivano in gran parte dall'est
Europeo non più un facente parte dell'Unione europea ma perché non avviene così perché ai loro è negato dall'ambasciata del del Paese in cui si trovano il visto di ingresso per
Perse un visto di ingresso che persegue richiede tutta una serie di garanzie
Che vengono riconosciute nel momento in cui sono provate a ai cittadini degli Stati Uniti o dei
O di altri Paesi ma quelli del Senegal dello Sri Lanka o della Cina non vengono non vengono regolarizzati
Perché non va non viene dato il visto di ingresso a loro e qui senza nessuna spiegazione perché si prevede che non venga data nessuna spiegazione al diniego
Perché c'è la paura dell'invasione ma questa paura dell'invasione sappiamo benissimo che creata in maniera in maniera artificiosa allora
Cos'è che si potrebbe fare per a allentare per abbassare l'allarme
L'allarme invasione su e soprattutto in riferimento al mercato del lavoro che bisogna dimostrare che è incapace di assorbirli allora pensando a un
Combinato disposto di stranieri di di di tre provvedimenti uno quello del visto di ingresso per motivi
Di turismo negato non negato ad alcuno negato a nessuno
Purché ci siano le garanzie la lettera del Parenti il
La cauzione cauzione eccetera eccetera
Due
Il secondo è
La convertibilità del permesso di soggiorno mentre è in corso di validità sul territorio in permesso di soggiorno per motivi di non di ricerca di lavoro ma di lavoro che c'è che è dimostrato che c'è come quando con le sanatorie si va a in Prefettura a datore di lavoro e che in e emigrante a firmare gli accordi e terzo con tutti i soldi che si risparmiano dai le da da dal contrasto all'immigrazione come avviene adesso in maniera praticamente inefficace
Si possono anche mettere in atto quelle misure
Di espulsione di chi non ha i diritti di chi non è stato ai I patti
Per quanto riguardava il visto di ingresso per motivi di turismo e
La conversione del di del del visto d'ingresso per motivi di turismo in permesso di la in permesso di lavoro
Così che possa essere efficace come espulsione esemplare sarebbe riguarderebbe tutto sommato pochi casi perché in
Immigranti lo sappiamo tutti
In gran parte nella stragrande maggioranza non solo il venti nei delinquenti ma neanche deficienti cioè sanno dove vanno
A a collocarsi migliorando le proprie condizioni di vita oppure no quindi se li trovano la la possibilità di migliorarle
Rimangono altrimenti se ne vanno da un'altra parte
Grazie grazie anche quest'ultimo intervento che diciamo che riesce ancora di più che abbiamo anche un pubblico che ha delle proposte e quindi non è solo sul pubblico insomma che ascolto io le dico
Per finire questo diciamo questo incontro ringraziando i nostri
Relatori per aver veramente
In settanta minuti cercato di
Raccontare attraverso fatti i dati
Dati il complesso tema dell'immigrazione visto ossia da
Da una parte di rifugiati sia immigrazione quindi
In senso insomma molto più allargato le dico che io sono qui con voi oggi grazie anche un ricongiungimento familiare alla legge Martelli
Mio padre arrivato con mia madre attraverso un visto negli anni finali settanta senza documenti
E poi però non è successo niente lavorano o fratelli sono tranquilla ho avuto la mì anni ho proposto professionale e non credo di di essere un'invasione e quindi di non far male a nessuno quindi c'è una possibilità di un'immigrazione che sia insomma anche una risorsa per questo Paese la mia storia
Una delle tante che ci sono in Italia che spero ne valga la pena anche di raccontare grazie ancora a tutti voi