Passaggio a Sud Est - La realtà politica dell'Europa sud orientale dai Balcani alla Turchia

Noi chiediamo
Che si proponga formalmente e quindi si renda possibile
Alla Repubblica jugoslava
Di associarsi alla comunità europea pieno titolo ordine rifiutare con quello che
Comporta questa soluzione
L'associazione alla Comunità Europea significa
La scelta di un certo tipo di diritto interno
Significa all'asta scegliere di fatto la democrazia politica
Significa scegliere il rispetto del federalismo e diritti delle popolazioni
Se noi continuiamo a lasciare circolare in Jugoslavia e nel mondo
Ma soprattutto in Jugoslavia se costringiamo la cultura jugoslavi
Se il costringiamo la politica di cosa
Se li costringiamo ad essere ancorati ad una illusione una fandonia cioè quella della sufficienza del quadro nazionale in economia o in qualsiasi altra cosa
Noi non facciamo altro e sta accadendo che sospingere verso la catastrofe la Jugoslavia e quindi
I Balcani e quindi la situazione europea
Buona sera da Radio radicale buona sera da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto di passaggio a su destra puntata del ventidue maggio due mila e sedici una puntata un po'particolare una puntata speciale
Marco Pannella non c'è più Marco Pannella come sapete ci ha lasciato giovedì scorso da oggi da qualche ora riposa a Teramo nella nella città dove era dove era nato nel mille novecentotrenta
Marco Pannella non c'è più fisicamente ma naturalmente ci resta c'era stata la sua persona ci resta la sua dimensione umana e politica che poi la stessa cosa
Per la Coppa nella non c'è mai stata separazione tra appunto il PIL personale e il politico tra il pensiero e l'azione
Tra la posizione politica anzi non ha mai avuto imposizione ma Marco Pannella sempre fatto politica sempre fatto battaglie politiche
Questa trasmissione fin da quando è nata più di dieci anni fa ha sempre avuto una posizione europeista e federalista europea abbiamo abbiamo creduto e continuiamo a credere anche in questo momento di crisi dell'Europa di crisi della dimensione
Del Progetto di Unione dell'Europa in in questa prospettiva
Marco Pannella ha fatto di questa
Di questa visione è un cardine della sua azione politica facendo riferimento al manifesto di Ventotene
E a tutte le personalità che nel nel dopo la fine la seconda guerra mondiale hanno costano cercato di costruire appunto l'unione europea e il e Marco Pannella
è stato uno di questi
E tante volte abbiamo citato le sue parole ogni volta che denunciava il risorgere il ritorno
Dell'Europa delle patrie contro la costruzione invece di una patria europea una patria federalista e democratica
Ed è ed è da da sempre la Lella la visione federalista dell'Europa che ha caratterizzato da sempre l'azione politica di di Marco Pannella
Noi questa sera in questa puntata un po'speciale che abbiamo un po'improvvisato in questa giornata
Particolare
Vogliamo proporvi una documento sonoro tratto dall'archivio di Radio Radicale è un documento che risale a ventotto anni fa era il sei maggio del mille novecentottantaquattro
Ed è in corso la campagna per le elezioni europee i radicali partecipavano alla il Partito Radicale partecipava quella campagna elettorale non esisteva ancora il Partito radicale transnazionale
E Marco Pannella Marco Pannella quel sei maggio del mille novecentottantaquattro
Tenne un comizio a Trieste
Poi come sempre accadeva nei comizi di Marco Pannella
La dimensione locale era la lo spunto per a inserirle in una dimensione
Globale la lotta alla partitocrazia in Italia diventava lotta la partitocrazia europea a quella partitocrazia che cercava di bloccare appunto la costruzione
Dell'Europa di un'Europa unita di un'Europa federale come era stata prefigurato dal Manifesto di Ventotene in questo comizio di Trieste del sei maggio mille novecentottantaquattro cioè tutto questo c'è appunto la dimensione locale che diventa dimensione europea
E globale
Dunque si parte dalla questione di Trieste del Trattato di Osimo dell'iniziativa politica anche radicale negli anni precedenti sul Trattato di Osimo il trattato di pace tra Italia Jugoslavia
E si parla di federalismo e di un'idea dell'Europa si parla di pacifismo di non violenza
E essi viene si lancia proprio la l'idea di una Jugoslavia integrata nell'Unione europea anzi all'epoca non esisteva ancora l'Unione europea esisteva la comunità europea
Una associazione della Jugoslavia al della loro Jugoslavia all'Unione europea non come
Alla con la Comunità europea non come un'utopia come un un'idea come dire un po'umanistica se volete ma come una precisa prospettiva politica con un preciso significato politico per la Jugoslavia ma soprattutto per per l'Europa
Pannella in questo comizio attaccava per chi in Europa voleva esaltava il non allineamento della Jugoslavia
La Jugoslavia con di Tito era stata appunto era il Paese guida dei così detti Paesi non allineati che non si allineava un appunto né col blocco occidentale guidata dagli Stati Uniti né col blocco comunista guidato
Dall'Unione Sovietica Marco Pannella diceva con grande perspicacia con grande lungimiranza
Che proprio quella dimensione di un allineamento e dunque la dimensione nazionale sarebbe stata nefasta per la Jugoslavia per tutti i Balcani e anche per il l'insieme dell'Europa
Tito era morto da qualche anno e si cominciava allora si cominciavano ad avvertire i primi scricchiolii della Federazione jugoslava non sarebbe passato molto tempo
Di Lia a soli cinque anni sarebbe crollato il muro di Berlino e dopo pure la caduta del muro di Berlino quella fase storica epocale dell'Unione europea che sembrava
Aprire appunto a uno futuro di integrazione di pace
In Europa con il crollo dei regimi comunisti invece preparava nei Balcani il crollo della Jugoslavia e il crollo nella maniera più sanguinosa con il ritorno dei nazionalismi
Con l'esaltazione della dimensione nazionale che diventava poi dimensione etnica e con la religione usata come pretesto per armare le armi amare rimane appunto di chi
Voleva appunto alzare alzare barriere alzare i confini nell'illusione che la dimensione della piccola patria potesse risolvere i problemi contro tutto questo
Di Marco Pannella si scagliò in questo in questo comizio naturalmente non era un'invettiva ma era un preciso ma precisa visione politica un preciso programma un programma politico
Calato naturalmente nella realtà di quegli anni e dunque con dei ricco riferimenti storici a quegli anni ma non solo anche alla storia europea ma con questa dimensione di
Proiezione per il futuro purtroppo la le parole di Marco Pannella che prefiguravano la il rischio di una di un disastro di una catastrofe tra Jugoslavia per i Balcani cadono nel vuoto furono pochi in Europa
H a capire quello che si stava preparando in Jugoslavia Marco Pannella fu tra questi e nel decennio decenni successivo
Di un la la stessa Europa
Nel frattempo si era data al Trattato di Maastricht la stessa Europa che aveva di era diventato un giorno europea
Assistette in maniera possiamo dire quasi impotente al disastro del aiuto Slavia e a quello che accade né con le guerre jugoslave
Ecco noi questa sera in passato su dati in questa puntata di passaggio sud-est di questo ventidue maggio due mila e sedici
Vogliamo proporvi questa parte del comizio di Trieste di Marco Pannella del sei maggio mille novecentottantaquattro laddove appunto si parla di Jugoslavia di dimensione nazionale necessita di un'associazione di un'integrazione Jugoslavia
Nell'Europa unita nella Comunità europea
E dei rischi che la dimensione nazionale la
Illusione del non allineamenti jugoslavo stava preparando appunto per il futuro quel futuro che purtroppo si sarebbe realizzato nella peggiore delle ipotesi di lì a a qualche anno
Bisogna credere ed errori bisogna credere alle idee bisogna non aver paura di sostenere queste cose
E vedete così veniamo
A
Dichiarandoci già un pochettino verso la fine alle cose che avevo preannunciato e che mi importa essere oggi perché costituisce se volete
L'elemento anche giornalisticamente
Più preciso più puntuale di questa
Manifestazione di questa mattina
E come dicevo riguarda
La Jugoslavia riguarda l'Europa
Ma riguarda semplicemente anche la politica estera oltre che la politica interna dei valori
Credo che
Da due giorni si sta discutendo sui giornali pro o contro Craxi
A questo punto il PC difende affondo Craxi perché Craxi ha detto a Lisbona
Che si potrebbe trattare ad esso si russi fossero d'accordo
Sui missili per il momento sospendendo il loro incremento meno e via dicendo
E l'unità
Difende gravi
La come vedete ci vuole poco
E la vignetta di Forattini oggi sulla stampa è bellissima
Cioè Bettino
A tavola che si fa un enorme spaghettata dice sospendiamo la per il tempo del posto
No i missili a zero è vero il fondo è diventata vuole cosa significa il Presidente Consiglio italiana
Ma perché per lui è quello che il merito la copre averli fatti installare allora vuol dimostrare che adesso che i missili abbiamo possiamo meglio fare azioni di mediazione di intermediazione con tangenti forse anche lì sulla pace fra le stelle Ovest
E che mentre i cattivi democristiani magari se fanno installare i missili lo fanno a fare per disegnare i denti guardando l'avversario
Cioè i missili
Invece il buon socialista lo fa per accarezzare l'avversario censore cioè Misiti posso anche accarezzare vedete ecco vogliamo ci bene
Al di là di queste e tutti i giornali a parere di questo io devo dire che su questo sul non sono d'accordo invece con Craxi tanto per cambiare
Non c'è la deroga per la nostra posizione
Di non violenti e voi lo sapete diesel misti unilaterale eccetera
è la posizione di chi ritiene di potere meglio difendere il proprio Paese la propria vita e quell'altro lui la sicurezza con la non violenza e con le armi attenzioni
Della non violenza che con iniziali
Noi
Dal sessantasette settanta settantuno settantadue autorizziamo la Trieste Aviano ogni anno
Non era semplice
Armati di non violenza ne abbiamo mai scherzato armati di libertà armati di giustizia e negli anni passati
C'erano quelli che così quegli altri così no ero tutti vincenti anno dopo anno attaccassero
Passata Santin
Passa le buone Presidente e tanti passano e noi
Fragili e marginali eccoci qua restiamo testardi passa Toni Negri passa in tutto ma resto alle battaglie di sostanza di valori
Che non riusciamo ad incardinare
E al quale Tronchetti diciamo di stabilire col vostro comportamento
Se devo avevamo essere battuti o se volete invece con questo vincere insieme convincere il resto del Paese
Dunque
Noi quindi siamo
Non violenti perché riteniamo che si può battere la violenza la guerra e la morte con la non violenza e non con la violenza
Se noi non saremo non violente
E però non siamo non violenti come altri non violenti come certi pacifisti
Proprio perché noi siamo pacifisti certi
Non siamo pacifisti a periodi a seconda degli strappi Elena astratte siamo Luciana Castellina devo dire esteticamente nuovo rammaricare rammaricarsi nella politicamente e devo dire sono felici
Io Luciana Castellina conosciuta nel quarantotto pensate un congresso università della quale lei allora si è alleata con il Movimento Sociale essendo partito comunista stalinista allora l'università per imporre con una certa maggioranza
I missini così grazie al voto di tutta la catena dei comunisti di allora si imponeva di discutere delle possibili amnistie quarantotto delle amnistie
Nei confronti dei reduci da Repubblica di Salò
E il Partito Comunista grazie al voto dell'MSI si riusciva a imporre o imporre di discutere alla conversione settario romano e nazionale dell'appello di Stoccolma invece che quello che gli enti Gegè che era quello dei pacifisti di allora
No ecco così come si andava e quindi con violenze ed era infatti dico partigiana della pace allora partigiana la pace adesso intermittente nel frattempo
Problema però è serio ed è grave
Lui pacifisti degli anni trenta e è indubbio che erano bravi buoni almeno quanto noi ma hanno indubbiamente usato hanno
Aiutato Mussolini e di Hitler
Perché il pacifista che riesce nella sua serietà nella sua bontà a frenare l'armamento del proprio Paese riesce a fare questo auspicando che altri lo facciano gli altri Paesi
è indubbio che compie un atto moralmente apprezzabile ma politicamente suicida
Perché il pacifista e quello che deve
Nelle gerarchie io dei pericoli impegnarsi contro i pericoli e le strutture di guerra
Ed è indubbio che struttura di guerra è ogni struttura dittatoriale ogni struttura anche edifica il Governo in un Paese sulla guerra civile che l'edificato sulla oppressione interna sulla violenza
E non era in dubbio che in quel momento combattere in concreto innanzitutto contro la Linea Maginot contro le spese militari in Francia mentre si appoggiava per Paesi firmo la politica del fatto compiuto
Di Chamberlain dalla Direzione nei confronti di Hitler e di Mussolini delle altre cose ed pacifiste di allora è stato sicuramente qualcuno che ha dato un grande contributo
Alla guerra
Perché è indubbio
Che i pacifisti lottavano nei Paesi democratici e non riuscivano a lottare e non sapevano lottare dei Paesi democratici per battere perché i loro Paesi battesse del Paese antidemocratico
Questo ed è la tragedia
Cioè il pacifista il non violenta era giustamente per il disarmo unilaterale del proprio Paese
Ma invece di chiedere al proprio Paese a questo punto conseguentemente di essere aggressivo nei confronti
Del violento del bellicistica della struttura nazista se Niger occupava la loro i suddetti e via dicendo ogni volta ti quali no no però non reagiamo con troppa durezza
E siamo andati a finire nel quaranta poi con quello che
Preposizione tutt'altro
Noi diciamo che
L'esistenza stessa della struttura sovietica e dell'impero sovietico è garanzia di morte di guerra
E che bisogna impedire l'inganno della distensione il non violento non si distende ma
Nonviolento negli anni della distensione lottava più degli altri capiva che vedeva giusta
Nella distinzione dei Paesi democratici la distrazione non si possa poi mettere tasse per aumentare gli armamenti no pesce ma come c'era distensione certo le elezioni fra le spese sociali
Contemporaneamente a dall'altra parte non è né problema di elezioni né problemi di libertà di stampa il Paese il popolo di operai non sanno nulla
Ecco temporalmente metti in preparazione come hanno fatto dal mille centosettantanove in piena distensione gli asset serventi certi prepari a fregare storicamente l'avversario democratico perché il
Punta di preparare la pace non abbiamo quindi questa convinzione
E che le armi fanno usate e si debba sparare tutte le armi non violente non di morte vanno sparate vanno spara anche il giorno dopo giorno nei confronti degli Stati che mortifica la libertà e quindi sono garanzia di guerra
Come ma c'è l'arma tecnologica c'è l'arma commerciale c'è l'arma finanziaria c'è l'arma della propaganda quante volte lo stiamo ripetendo il terrore
Dice di Mussolini non era la potente Linea Maginot tant'è vero in dieci giorni poi la gira
RAI ciclostilato era la voce di Londra che qualcuno prendeva di questo aveva paura i dittatori e i partiti dittatoriali
E l'arretratezza tecnologica il fatto che l'avversario diventa sempre più potente in tecnologia quindi in fondo in potere economico il potere di controllo inciviltà
E invece cosa abbiamo qui da noi
Si continua con la Maginot i missili e
Quindi l'ho messo il
E poi gasdotto collaborazione tecnologica collaborazione nucleare
Trenta milioni c'è reale
In un anno da New York a Mosca mentre con quattro cinque sei si salda libro tutti e trenta i milioni quelli che si stanno assassinando in un anno per sterminio per fame da che mondo Falck
E noi chiediamo invece che si doti della sicurezza l'abbiamo detto noi vogliamo che l'Italia Bombardini
Se l'Afghanistan non ci può far finta a si approva la bellezza la resistenza afgana è un atto di responsabilità dell'Occidente perché poi chi muore con questi eroi che resistenze tutti contadini afgani Morra hanno
Perché c'è la Resistenza
L'Afghanistan si libera in un altro modo
Non mandando
Ogni anno trenta milioni di cinesi di di tonnellate di cereali per cui alla Russia per stabilizzare i Governi per stabilizzarli a livello economico per poterli permette di mantenere cento duecento mila soldati in Afghanistan al fine di tutto il resto del mondo
In questo modo si fa una politica di vita e di pace
E non è quella dell'Occidente
Non è l'anno e quella che noi vogliamo realizzare come radicali e credete
Come sul divorzio e altre cose ormai anche a livello internazionale sappiamo che perfino la CIA e crediamo sicuramente il KGB ma sicuramente da ogni parte si è molto attenti
A questa politica che ne proponiamo in Parlamento europeo nazionale ed in giro pur nella censura e vedete la riflessione credete niente applauso niente esaltazione chi vuole riflette
Perché attraverso la riflessione che si possono scegliere con se volete
Soluzione giusta
E questo è tutto giuste sono quelle ideali il decreto di vita ma allora ecco allora io denuncio il fatto
Che nello scorso Parlamento europeo
La linea ufficiale di tutti gli altri partiti ed in modo particolare di quello liberale attraverso
Enzo Bettiza si trovino appunto fare che anche
è stata questa di collaborare con la Jugoslavia
Esaltando il carattere di non allineamento e il carattere di vocazione all'indipendenza nazionale economiche e politiche
Ho fatto parte sotto presidenza voluta evidentemente l'arresto del Parlamento e poi di Enzo Bettiza della delegazione Parlamento europeo
Parlamento Ducos la
E ho avuto dei violentissimi scontri con Bettiza e tutti i nostri colleghi per un motivo molto semplice
Il dogma state attenti e vi chiedo punto e poi ce la potremmo fare il problema urtavo dagli altri canali le paure e via dicendo del polizia si devono fare
La linea politica ufficiale dell'Europa e di tutta l'Occidente è questo
La Jugoslavia è un fatto particolare
Non può
Venire con noi
Bene quindi noi dobbiamo difendere il suo non allineamento atti di questa storia
Cioè c'è
I Paesi di un'alleanza come la NATO pennuto del Parlamento europeo quei mille trentotto non tratto diventano innamorati essi mi
Del non allineamento su di loro degli altri Paesi
E la legge provinciale
Se io dicevo
E adesso lo dico qui oggi fermamente da Trieste
Noi chiediamo
Che si proponga formalmente e quindi si renda possibile
Alla Repubblica jugoslava
Di associarsi alla comunità europea pieno titolo ordine rifiutare con quello che
Comporta questa soluzione
Tutto qui
L'associazione alla Comunità Europea significa
La scelta di un certo tipo di diritto interno questo input
Quello che dovremmo garantire trattano italiani non è che quello che avete avuto
Significa all'asta scegliere di fatto la democrazia politica
Significa scegliere il rispetto del federalismo e di ritiro delle popolazioni SerT
Bisognerà porre il problema del bilinguismo magari anche di là
Ma devo dire forse che era meno sembra difficile che poi l'ho qui
Dove non ci sono le speculazioni
Degli zuavi pontifici
E degli atti
Ogni volta complicare le cose
Ma se noi continuiamo a lasciare circolare in Jugoslavia e nel mondo
Ma soprattutto in Jugoslavia se costringiamo la cultura jugoslavi
Se costringiamo la politica di cosa
Per questo i calcoli metterne Ciani no questi calcoli le
Se li costringiamo ad essere ancorati ad una illusione una fandonia cioè quella della sufficienza del quadro nazionale in economia o in qualsiasi altra cosa
Noi non facciamo altro e sta accadendo che sospingere verso la catastrofe la Jugoslavia
E quindi
I Balcani e quindi la situazione europea
Belgrado potrebbe insegnare
Allo stato Londei padroni no che cos'è il rigore e il tetto
La politica di Belgrado da due o tre anni e una propria di feroce rigo
In questo accette consigliera Banca Mondiale la Banca europea della Comunità europea
E a una stretta autoritaria conseguente a questa sua necessità di fornire garanzie di meritare il mantenimento del credito
E dei crediti internazionale
Quindi stretta
Anche in italiano dalle conoscesse le asperità il rigore si dice bisogna poi lavorare di più parlare meno eccetera nemmeno avere meno Grilli per la testa
Malgrado questo lei cosa ma non può farcela perché non ce la può fare lo Stato francese di per sé non ce la può fare lo Stato tedesco non ce la può fare lo Stato inglese britannico
Lo sta perché la Comunità europea perché l'euro
Perché la dimensione nazionale è una balla
Il grande capitale il danaro la finanza la tecnologia
Le programmazioni vanno avanti a livello regionale e mondiale non a livello nazionale
Sì che voi l'avete un bel potere che ha potere nazionale e tutte le cose che contano sono invece molti nazionale
E quindi quel potere vuol servire semplicemente appunto per garantire poi la disoccupati che ci sia disoccupazione senza rivolte sociali che ci sia e via dicendo del profitto e multinazionale la servitù nazionale
è quindi di una gravità immensa se voi vedete anche questo dramma di gira si gira si continua a ripetere cose in modo vecchio giuste se dobbiamo essere socialdemocratici invece che
Così pesanti turisti
Ma questo non vuol dire non è abbastanza non è questo
Perché poi si presenta timori socialdemocratici Jumblatt socialdemocratico dell'Internazionale Socialista quello lì quello che vediamo in televisione le carote agli occhi e di del Libano insomma e socialdemocratico voce sulla demografia mere tirata per tutti che cosa vogliamo che niente è una balla
Il problema se mai dovesse democrazie ma il problema si pone in termini altri
Noi stiamo come Comunità Europea spendendo Umma marea di denaro Jugoslavia e facciamo bene solo spendiamo male era lontana non può trarne profitto
Noi dobbiamo esigere porre soggettivamente come Radicali lo facciamo da oggi incalzeremo il nostro Governo e l'Europa la provvedono già fatta se volete nel Parlamento europeo
Incalzeremo per porre questo problema storico alla Jugoslavia e allo Europa
Non
Dobbiamo essere solidali con la Jugoslavia europea
Cioè dobbiamo essere solidali con la Jugoslavia che accetta i Trattati di Roma e la i nuovi trattati che accetta quindi la Carta dei diritti dell'uomo europea che non gli ho la vogliamo io li chiamo ma non è un la ragione per cui da violare anche
Belgrado ecco e che quindi pongo il problema della riforma democratica pacifista della riforma
In senso democratico della Società riguardava come lo poniamo per la società italiana
Ma drammaticamente dobbiamo dire che ad essere non allineati essere con gli altri non non siamo neutraliste non c'è opposizione neutrale prevista da assumere
Fra la realtà del regime sovietico e la realtà dei regimi di democrazia politica
I regimi democrazia politica producono anche Clini ed errori immensi dividiamo le denunce
Ma possono produrre altri
Nella lentezza della storia producono
I regimi invece di tipo sovietico nazista e fascista dittatoriali e totalitari
Producono invece seriamente al di là della bontà dei propri dirigenti necessariamente catastrofe morte sterminio
Perché portano con sé questo in quanto
Già sono strage di legalità stragi di diritti come situazioni di potere
Quindi questa posizione per la quale si ritiene che sia giusto che gli africani da una parte gli algerini o jugoslavi o magari noi stessi
Dobbiamo essere non allineati è una posizione per mi Sosa della partitocrazia italiana contro a quanto abbiamo combatte
Bisogna alligna
Occorre avere la forza dei propri valori delle proprie idee
Bisogna essere convinti che il problema è quello dei diritti civili e umani dappertutto delle libertà dello stato di diritto
Dobbiamo andare oltre sapevamo e dicevamo quando ci si menzionava che la battaglia per la libertà per il diritto a Trieste e di Trieste
Era di già la battaglia per il diritto e i diritti e libertà e la cultura degli sloveni non solo in territorio italiano ma anche in territorio jugoslavo
Questo deve divenire formale ed ufficiale dobbiamo proporre questo grande alleanza storica questa integrazione ma proporla appunto sotto l'ideale
Della Carta europea dei diritti dell'uomo dei diritti di libertà in fondo non sappiamo che se c'è un Paese
Dove
La concezione stessa federale federativo e di uno Stato ha storicamente un ancoraggio profondo e l'aspetto positivo se voi volete
Del ittiturismo Helen Clark e dove sappiamo quindi che in Jugoslavia il federalismo democratico l'anti nazionalismo l'attenzione ai problemi dei diritti della persona oltre le minoranze
Una battaglia che dobbiamo condurre anche lui ecco quindi dicevo votare radicale scegliere
La posizione radicale è sicuramente ancora una volta continuare nella direzione nella quale andammo connaturato Sorelli altri compagni
Nel mila centosettantuno
Quando ne faceva dove marcia anti militariste le facevamo prendendo anche di passare dall'altra parte della frontiera Gorizia
Quando andavamo fiorente i cimiteri anche quelli sloveni ma anche quelli italiani e austriaci ed altri consapevoli che la battaglia di vite alle battaglie di libertà
è una battaglia che si combatte su tutti i fronti con drammaticità e che innanzitutto va combattuta come dicevo prima
Contro le strutture oggi dell'est strutture sovietiche mentre purtroppo di questo la nostra classe dirigente Craxi per primo mi pare non sono sufficientemente consapevoli tutto qui
Abbiamo come vedete è finito questa
Sostanzialmente questa fatica reciproca domenicale e vi devo ringraziare molto dell'essere intervenuti qui e a campagna non è ancora iniziata e senza il calore quindi delle polemiche
Ma
Devo anche dirvi
Che io ho molte speranze ho bisogno di avere molta fiducia in voi
Nelle prossime ore
Avremo le nostre liste
Se
Sarò candidato sarò candidato ovviamente anche a Trieste per le elezioni europee
è indubbio
Ed a Trieste che ho voluto iniziare questa campagna elettorale non ne hanno fatto altre manifestazioni
Torno dirlo non perché Trieste verso due non so che cosa è certa
Ma per
Le scelte puntuali in questo ultimo ventennio scelte di civiltà scelte laiche scelte democratiche di Trieste quindi scelte radicali per quel che ci riguarda
Vi chiediamo adesso essere conseguenti
Di rendervi conto
Che la serenità della riflessione deve accentuare la nostra convinzione che viviamo un momento drammatico della nostra storia personale sociale
E come Paese e che forse bisogna vecchia storia mutare meglio un po'se stessi se vogliamo che motiva in meglio le condizioni di vita che muti in meglio in fondo il nostro avvenire nostro presente
Ed è per questo quindi che vi dico che è drammaticamente
Scandaloso
L'assenza di radicali a Trieste
O la presenza solo di venti o trenta
Iscritti serio magari ecco gli nemmeno venti o trenta iscritti nella città di Vieste
Bartoli una guardata dentro
E decidete quel che si deve fare io credo
Che poi noi democraticamente dovremmo semplicemente prendere atto un po'di quello che vorrete in questo modo deciso
Né possiamo dire che non promettiamo nulla una volta di più in occasione di queste elezioni di promettere una sola cosa
Che se saremo di più faremo di più e meglio le cose che abbiamo fatto in meno nel passato
Su tutte le cose
Inquirente moralizzazione del calo di Spadolini anni e via dicendo voi sapete
Che voi abbiamo già fatto quello che gli altri dicono che si deve fare l'abbiamo fatto però in troppo pochi perché troppo pochi erano i radicali
Anche a Trieste e ovunque quindi questo è l'appello ad un comportamento ragionevole nel dirli Buona domenica nel dirvi anche buone elezioni europee
Vi dico anche grazie se vorrete non respingere la mano che da radicali e anche personalmente vi porgo
Per una ripresa radicale è una ripresa delle lotte per i diritti civili e di speranza anche organizzata anche Trieste grazie
Avevo
E vi ricordo anche
La necessità
Contribuire
Era il sei maggio del mille novecentottantaquattro era in corso la campagna per le le elezioni europee la campagna elettorale alla quale partecipava il Partito radicale non ancora diventato transnazionale
E questo era il comizio che tenne ma Marco Pannella in quella nella Trieste di ventotto anni fa una parte del di quel comizio una Pannella parte in cui come te sentito Marco Pannella parlava di di Europa di Jugoslavia di illusione
Del non allineamento di illusione che la dimensione nazionale
Potesse risolvere i problemi che la Jugoslavia al suo interno
E anche l'Europa si trovava ad affrontare una Jugoslavia in cui erano evidenti gli scricchiolii della tenuta che denunciavano il venire meno della tenuta della Federazione dopo la morte del maresciallo Tito che appunto era scomparso di lì
A qualche anno purtroppo quella catastrofe che la dimensione nazionale avrebbe avrebbe provocato in Jugoslavia con poi tutti anche
Gli affetti al di fuori anche dei confini dei Balcani
Purtroppo quel quell'allarme quella denuncia che Marco Pannella lancio in quella occasione in tante altre occasioni
Si si concretizzò perché pochi in Europa ascoltavamo Pannella pochi in Europa insieme a Pannella si resero conto di quello che si stava preparando
Nella nell'ex Jugoslavia e nei Balcani queste parole di Marco Pannella di oggi vedi scusate queste parole Marco Pannella di ventotto anni fa risultano a a nostro parere estremamente
Attuali anche oggi proprio oggi dove
Il Progetto federalista il Progetto dell'unione politica dell'Europa
Rischia di venire meno con il ritorno dei confini con il ritorno
Dei delle frontiere delle bandiere dei reticolati con leader politici europei che all'Est e all'Ovest tornano dire che Cube piccoli è bello che la dimensione nazionale il ritorno alle monete nazionali e ritorno al sovrani ISMU
Il ritorno alla dimensione governativa nemmeno più nemmeno quella intergovernativa risolve i problemi e la storia proprio la storia europea degli ultimi
Venti venticinque anni la storia della Jugoslavia dei Balcani ha dimostrato esattamente il contrario è questo
E lo diceva appunto Marco Pannella la metà degli anni ottanta di lì
Di lì a pochi anni avremmo assistito appunto al a quella catastrofe della Jugoslavia che Marco Pannella
Paventava in questo comizio del sei maggio mille novecentottantaquattro a Trieste
Questo è stato il nostro modo in questa puntata un po'speciale
Di passaggio sud-est di
Salutare Marco Pannella naturalmente sarebbero tantissime le registrazioni che potremo trarre dall'archivio di Radio Radicale
Per ricordare l'impegno l'iniziativa politica debba la battaglia federalista federalista europea di Pannella
L'impegno concreto poi anche nella negli anni novanta nelle nella nell'ex Jugoslavia in guerra ne abbiamo parlato tante volte tanto materiale c'è nel nostro archivio
E non mancherà occasione sicuramente di riproporre lo o di segnalarlo alla vostra attenzione intanto così un po'un po'a caldo in questa giornate in cui abbiamo dato
L'ultimo saluto Marco Pannella Marco Pannella che da qualche ora riposa appunto nella sua Teramo
Abbiamo così avuto un po'improvvisare questa puntata e ricordarlo in questo modo anche in in questo modo perché nelle parole di Pannella non c'era
Ma non non era una visione pessimista certo Panella diceva attenzione che il si può presentare preparare una catastrofe jugoslave ma lo diceva come è sempre stato
In tutta la sua vite tutta la sua azione politica in senso positivo proprio per evitare per impedire quella quella catastrofe come sempre il possibile contro il probabile era possibile evitare
La catastrofe jugoslava che si e che era invece probabile per i segnali che arrivano
Anche oggi possibile evitare la catastrofe dell'Unione europea ed evitare appunto la la probabile implosione del Progetto federalista europeo di quel progetto che fu delineato del manifesto di Ventotene
è stato il modo con cui noi da passaggio sud-est chi vi parla Marina si corra partono ora abbiamo voluto ricordare Marco Pannella Marco Pannella che resta naturalmente con noi e resterà sono con noi anche nelle prossime puntate di passaggio sul desta nel lavoro di Radio radicale nel lavoro che continueremo a fare da questi microfoni scusate c'è un po'alla retorica scusate c'è un po'l'emozione
Ma di emozioni in questi giorni ne abbiamo vissute tante Marco Pannella insomma ci hanno azionato nel corso della sua vita cioè emozionato in questi giorni continua sicuramente a a farlo anche in futuro
Grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli è un buon proseguimento con i programmi di Radio Radicale