Un paese al bivio: quale sviluppo? - Festival dell'Economia di Trento

Buongiorno possiamo iniziare questo incontro
Con una grande punto interrogativo credo sia un punto interrogativo che molti si fanno quale sviluppo
Io sono Enrico Giovannini attualmente
Portavoce dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile in precedenza forse che è venuto qui a Trento
Ci siamo incontrati ex ministro del lavoro e l'ex Presidente dell'Istat ma adesso siamo
Sto provando a fare una cosa un po'diversa con la società civile tra cui
Naturalmente le ACLI
Che sono
Un pezzo fondamentale della società civile italiana e oggi abbiamo
Il presidente neo Presidente Roberto Rossini delle ACLI
Che e con il quale vi intratterremo perché gli altri due
Speaker come si dice a Roma
Non sono potuti venire stavo per dire ci hanno dato buca ma
Non sono potuti venire questa e naturalmente una brutta notizia perché non potrete ascoltarli ma la buona notizia che avremo più tempo per discutere
E magari invitarvi a prendere la parola fare domande osservazioni e quindi
Avremo la possibilità di avere un vero dialogo
Con il Presidente Rossini siamo rimasti d'accordo che io introdurrò il tema poi interverrà lui
Il tema che è un tema molto forte
Questo festival si chiama i luoghi della crescita ma la crescita di cosa
E la crescita economica tout court
O invece è una crescita del benessere complessivo
Che è fatto di dimensione ambientali economiche sociali la risposta che penso
Chi è da questa parte del tavolo da
è evidente
Abbiamo bisogno della crescita del benessere complessivo e anche dell'equità
E proverò a illustrarvi alcune di questi punti facendo riferimento
A
Una iniziativa prese a livello internazionale perché
Non Errico Giovannini non Roberto Rossini non l'economista strano
Che dice queste cose ma i grandi della terra il venticinque settembre del due mila quindici hanno detto che il mondo se continua così si va a schiantare
E quindi hanno sottoscritto un impegno tra cui anche l'Italia naturalmente apportare il nostro mondo su un sentiero di sostenibilità
Io l'undici settembre ero in Canada quindi ricordo perfettamente tutto quella giornata
Il venticinque settembre è passato sotto silenzio soprattutto Nemi diete italiani forse avete sentito parlare ogni tanto di questa agenda per lo sviluppo sostenibile o gli ex DG sei sostegni Boldi vero Mengozzi
Non è la solita dichiarazione di intenti ma è qualcosa che riguarda tutti noi questo è il tema che cercherò
Di
Sviluppare comincio con un famoso filosofo gioco ex giocatore di baseball Menaggio ero famoso negli Stati Uniti che dice se non sai dove stai andando a finire ai con l'andare da qualche altra parte
E credo che questa sia la sensazione che molti hanno
Che il pilota
Di questo nostro Paese di questo nostro motivo piloti perché poi non ce n'è uno solo forse non hanno ben chiaro dove stanno andando indipendentemente dalla persona
Io vi invito per un attimo a chiudere gli occhi a pensare cosa facevate quattordici anni fa
Era il due mila due
Era un mondo un po'diverso
In parte
L'Italia aveva un nuovo governo da un anno Governo Berlusconi eravamo alle prese con le banconote
Dell'Euro
Insomma c'era mondo un po'diverso di cellulare non erano quello che sono oggi
Forse eravamo meno stressati
Credevamo di più nel futuro
Perché quattordici anni e non quindici o sedici perché impegni che i grandi della terra hanno preso sono al due mila trenta cioè tra quattordici anni
Quali sono questi scenari futuri la Commissione europea nel Consiglio europeo e il Parlamento europeo hanno quest'iniziativa congiunta
Che ha pubblicato recentemente questa stima queste previsione due mila trenta che ci dicono che le incertezze che abbiamo vissuto in questi anni continueranno
Anzi il mondo futuro sarà un mondo pieno di complessità incertezze e di cambiamenti molto rapidi non necessariamente tutti negativi
Conosciamo il fenomeno del cambiamento climatico le temperature che stanno aumentando
L'anno scorso è stato del l'anno più caldo in Italia l'inverno è stato un inverno più caldo
Continuerà a tutto questo va beh gli scienziati ci dicono di sì
E questo dalle conseguenze importanti vi faccio solo un esempio
Che può portare alle cosiddette non linearità cioè al fatto che le cose cambiano improvvisamente
C'è chi sostiene che se la stempera Tura salisse troppo
Ci sarebbe ancor più scioglimento dei ghiacci del Polo cosa che già sta avvenendo questo potrebbe bloccare
La corrente del Golfo questo metterebbe sotto la neve il nord Europa per sei mesi l'anno e abbiamo risolto il problema del Mezzogiorno
Perché metà Europa
Proverebbe a venire a vivere nel nostro Paese
Questione chiaro esempio di non linearità
Non necessariamente positiva negativa per molti ma magari positiva peraltro
L'emigrazione io sono un po'arrabbiato ogni volta che sento parlare di emergenza migranti perché decise di fare l'economista leggendo un libro al secondo anno di università nel mio novecentosettantasei che già s'quando già si parlava del fatto che intorno a questi anni avremmo avuto non data di migrazioni
Dall'Africa verso l'Europa
Il problema è che gli esperti ci dicono che non sono inizio ma il cambiamento climatico genererà fino potenzialmente a duecentocinquanta milioni di migranti per cause climatiche tensione non solo in Africa non solo verso l'Europa
Ma è un numero enorme vuol dire un cambiamento epocale per un quarto di miliardo di persone le nuove tecnologie grandi speranze grandi opportunità
Non solo le tecnologie informatiche ma
Sappiamo anche che ci sono dei rischi in particolare gli economisti si domandano quale sarà l'effetto sul lavoro
Se queste tre nuove tecnologie come è successo nel passato distrutto distruggerà hanno posti di lavoro ma ne creeranno degli altri
O se questa volta sarà diverso perché perché con l'intelligenza artificiale i computer sì programma era hanno da soli
E quindi non avranno più bisogno degli umani
E allora i rischi sono che avremo un mondo spaccato in due parti
Quelli che avranno degli ottimi stipendi degli eletti level livelli di educazione e quelli che invece faranno lavori molto umili non automatizzate videro BO con stipendi molto bassi quindi disuguaglianze che crescono
Quello che è chiaro
E che se anche non volete credere a questo tipo di pre dizioni
Tutti dicono la crescita sarà minore di quella che abbiamo sperimentato
La cosiddetta ipotesi di stagnazione secolare cioè il fatto che il prodotto interno lordo crescerà l'uno due per cento poco per riassorbire la disoccupazione
E
Questi sono dati dell'OCSE sono previsioni dell'OCSE che non sto parlando in pericoloso
Nucleo degli ambientalisti o di non so che cosa parlando l'organizzazione di trentaquattro Paesi più sviluppati del mondo dice che questo mondo sarà anche un modo un mondo di crescenti disuguaglianze
Tra ricchi e poveri
Legati spesso all'educazione
Queste sono le previsioni
Dell'Unione europea sul tasso disoccupazione al due mila venti se non sbaglio vedete quello basso il tasso disoccupazione delle persone ad alta qualificazione
Quello in alto il tasso disoccupazione di
Quelli meno istruiti
Che non scende per tutti i motivi che ho brevemente citato
Avremo problemi con l'acqua
Avremo problemi anzi già le stiamo avendo di turbolenze politiche intorno a noi in particolare nel continente africano insomma
Più spaventata abbastanza
Ecco per finire spaventare flash
Voi forse avete sentito parlare del Club di Roma Aurelio perché c'è il un grande italiano che negli anni fine anni Sessanta inizi settanta mise insieme degli scienziati che fecero le previsioni
Al due mila del quaranta cinquanta due mila cento
E per tanti anni sono stati presi in giro dicendo allora poli attrattori anche no
Bene
Quei grafici mostrano le previsioni fatte da quegli scienziati del Massachusetts Institute of Technology e le linee continue sono invece i dati effettivi
Parliamo dell'andamento delle risorse in alto questo quale risorse non rinnovabili
Questo è l'andamento del cibo se non sbaglio pro capite queste l'andamento dei servizi questa è l'andamento della l'inquinamento e la curva nera e l'andamento della popolazione
Che era stata prevista crescere fino al due mila trenta intorno a circa otto miliardi di persone e poi secondo questi modelli di sistema
Con la sala
E quindi in quarant'anni si tornava più o meno a quattro miliardi di persone
Dice perché l'hanno chiamati gli attrattori insomma
Il problema è che siamo su quelle curve
Nonostante tutto quello che abbiamo fatto e abbiamo fatto tantissimo in termini di efficienza energetica in termini tecnologia e così via però sembra che siamo ancora su quelle curve
La buona notizia e che
Il futuro non è scritto sulla pietra possiamo ancora cambiarlo ed è quello che ha spinto appunto i grandi della terra a dire dobbiamo cambiare approccio
Cioè lo sviluppo che abbiamo realizzato fino adesso che ci ha consentito di portare fuori dalla povertà miliardi di persone non scordate loro de
Vedo qui una serie di persone della quasi della metà o forse anche
Insomma noi abbiamo vissuto gli anni in cui poche centinaia di milioni di persone si spartivano
Nei Paesi occidentali la ricchezza e qualche miliardo moriva di fame e poi noi ci toglievamo CIP pulivamo la coscienza con i bollettini per il bambino il Biafra o così via
Ve le ricordate queste cose
Bene dobbiamo riconoscere negli ultimi quindici anni hanno portato con la globalizzazione fuori da questa situazione miliardi di persone ma
Se tutti avessero i nostri modelli di consumo ci servirebbero tra tre e quattro pianeti
E non ce li abbiamo
Come si fa a quadrare questo a
Questo cerchio così complicato
La buona notizia dicevo e che il mondo si è finalmente reso conto che avere mezzo miliardo di persone che ha il novanta per cento della ricchezza del mondo
E un miliardo e mezzo che ha solo il cinque per cento non non è sostenibile
Che ha vere ottocento milioni di persone sottonutrite e seicento milioni di obesi
Non va bene che
Il cinquanta per cento delle persone non è un'educazione superiore o che metà della produzione agricola si perde prima di arrivare sulla tavola
Essere consumata
Insomma non va bene non è sostenibile senza parlare dalla parte ambientale senza parlare delle specie a rischio
Qui c'è un passaggio molto pesante che faccio forte a questo punto
Dell'intervento di Papa Francesco Panfrutta Francesco nella lauda Tossi dice che la cultura che ci ha portato a
Costruire e a riempire il pianeta di rifiuti
Fisici
E la stessa cultura che produce i rifiuti umani
Cioè disoccupati i poveri più gli emarginati e la stessa cultura e della cultura della cosiddetta economia lineare
Io ho dei bisogni ho costruito una macchina la Società eccetera per soddisfare quei bisogni e poi si certo se poi produco rifiuti per qualcuno si aggiusterà
Questo è il modello che abbiamo seguito per molti anni
E questo che vogliamo continuare
Con la crescita di cui discutiamo in questi giorni
La risposta è no
La risposta è che finalmente ci siamo resi conto che noi dobbiamo tenere insieme il sistema umano e l'ecosistema
Perché i due sono interrati tra di loro ma anche la società
Non è un pezzo che viene dopo
C'era anche c'è prima l'economia e poi la società e poi viene l'ambiente proviamo a ripulire il disastro ambientale
Questi istituti pezzi sono tutti interrelati e finché le cose riguardavano poche centinaia di milioni di persone potevamo far finta che le discariche
Reggesse ero quando riguardano otto miliardi di persone il modello non funziona più
Questo è un grafico che mi è capitato di disegnare sulla sabbia con un pezzetto di legno in Bhutan ma sull'Himalaya
Qualche anno fa quando il re del Bhutan chiamò degli esperti internazionali a riflettere su questi temi e perché è diventato in qualche modo un riferimento perché prima di tutto
Riconosciamo che ci dobbiamo muovere dentro
Gli ambiti i limiti del pianeta
Ha poi la cosa importante che il mondo ha capito
E che se noi lasciamo consumiamo capitale ma non solo fisico questo telefono
Ma anche quello umano quello sociale quello naturale
E passiamo alla generazione che viene dopo
Un capitale depauperato alla fine la generazione che viene dopo non potrà
Vivere come abbiamo vissuto noi
Questo è il concetto di sviluppo sostenibile
E in questo meraviglioso territorio che il Trentino
Che
E riuscito rispetto a molte altre parti d'Italia a tenere insieme questi pezzi
Socio voi sapete di cosa sto parlando
Ma se anche abbiamo accettato ormai di non vorrei produrre solo PIL solo crescita
Ma di voler produrre migliore salute educazione e tutte le altre cose che compongono il concetto di benessere
La partita non finisce qui
Vedete qui io giunto queste due caselle qui in alto questa è la concetto di felicità uso questo termine perché il re del Bhutan
è stato il primo immaginare di sostituire il prodotto interno lordo con la felicità interna lorda quindi bisogna avere un po'questo concetto
Ma qual è il punto
Il punto è che come religione le religioni c'hanno sempre insegnato una parte delle capacità di trasformare quello che abbiamo in quello che siamo
Si può insegnare
Questo è quello che la così età Psicologia positiva con le neuroscienze ci sta insegnando cioè che il comportamento cambia
Le persone le società
L'insegnamento
E perché è importante perché l'economia ha scoperto che se le persone dice l'acqua calda
Sono più felici più soddisfatte della loro vita sono meno aggressive collaborano di più si fidano di più gli uni degli altri e questo ha a che fare con il funzionamento dell'economia della società e così via
Ecco perché
Quello
Che vediamo spesso in televisione emigranti la disoccupazione
Le crisi finanziarie i cambiamenti climatici la paura del futuro i movimenti politici di un certo tipo tutto questo è tutto collegato
E allora cosa si può cercare di fare si può cercare appunto di cambiare questo modello questo modello complesse e non credo di avere il tempo per raccontarglielo fino in fondo ma vi faccio soltanto due esempi
Queste e
Come funziona il mondo no noi scambiamo con il resto dell'universo l'energia solare il calore
Alla fine poi tutto il resto avviene all'interno della terra queste sono le diverse forme di capitale il capitale umano capitale sociale il capitale naturale il capitale fisico
Che noi combiniamo attraverso un processo di produzione per produrre PIL
Beni e servizi che poi decidiamo a secondo della politica della cultura in parte di consumare in parte di reinvestire per esempio nella scuola nella sanità
Il fatto che mentre facciamo tutto questo noi produciamo rifiuti
Nel senso del Papa
E se consumare beni e servizi cifra più felici ci rende migliore la qualità della vita invece i rifiuti di tutti i tipi
Hanno un effetto negativo
Ma anche il modo con cui produciamo ha un effetto positivo o negativo sulle persone
E l'ultima considerazione di questo schema e che noi beneficiamo di un sacco di cose gratuite
Per esempio le api
Le api ci fanno un servizio incredibile Colleen polli nazione
Di nuovo uso un termine romano a gratis
Pensate quanto dovremo pagare se non ci fossero le api
Che noi stiamo in parte distruggendo
Ma non ci sono solo i servizi dell'ecosistema così si chiamano ci sono anche servizi del quello che ho chiamato socio sistema
La fiducia
è una caratteristica
è un servizio del socio sistema gratuito
Che quando non c'è inceppa tutto quanto
Così quando non ci sono le api si inceppa il meccanismo dell'in polizia
Allora vedete quante complicato questo mondo
Ed è complicato e finalmente ce ne stiamo rendendo conto di quanto è complicato la buona notizia e che
Come dicevo il mondo
Si è dato un'agenda in questa direzione sono questi diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile Coppola
Che trovate su questo depliant
A cui sono associati cento sessantanove sotto bigliettini molto precisi su cui l'Italia si è impegnata
Vi faccio tre esempi tanto per capirci voi sapete che abbiamo quattro milioni e cento
Quattro milioni e cento di persone sono povere in termini assoluti cioè sono sotto la soglia di povertà l'Italia si è impegnata a portare a zero in quattordici anni questa percentuale questo numero
Abbiamo quasi due milioni e mezzo di giovani netta
Cioè giovane che non studiano non lavorano l'Italia si è impegnata a ridurre drasticamente questo numero nel due mila venti cioè domani
L'Italia si è impegnata che tutte le città entro il due mila venti pensate i nuovi sindaci che stiamo per eleggere in giro per l'Italia adottino dei Chiani per gestire per le loro città i cambiamenti climatici
Ridurre i rischi e aumentare la così detta resilienza guardate quello che sta succedendo in Germania in Francia pensate che sia un caso o che sia in qualche modo legato ai discorsi che sto facendo
E se tu non ai piani sei nei guai sono nei guai quelli che ce l'hanno i piani
Ciò voglia dire che la Germania la Francia non avevano i piani ci mancherebbe altro e se non ce l'ha invece i piani
Tanti anni fa un Sindaco Aust di Vienna fu considerato il peggior Sindaco per quasi cento anni perché aveva passato la città per costruire gli argini del fiume
Poi quando il fiume rischio di sondare di fecero restato dicendo ora
Quant'era bravo ma
Tanti anni dopo questo a che fare con la nostra capacità di gestire il rischio
Di incorporare il rischio nei nostri comportamenti
Arrivo alla conclusione voi troverete appunto su questo depliant
Informazioni su questa iniziativa
Avviata solo tre mesi fa che riunisce più di cento organizzazione della società civile dai sindacati e l'organizzazione degli imprenditori dalla WWF la Legambiente alle associazioni femminili da
Associazione del terzo settore del volontariato le ACLI
Più di trenta fondazione italiani per la prima volta tutti questi soggetti si sono messi insieme per direbbe cambiamo l'Italia vuole impegnarsi a fondo su tutto questo e possibile e difficile
Ma se pensate di questa cosa riguardi politici o le imprese o qualcun altro
Ricordatevi con me ognuno di noi consuma
Perché come si dice ognuno di noi poi vota col portafoglio
Quanto stiamo attenti alla gestione delle risorse quanto stiamo attenti al fatto che le imprese rispettino i di impegni per esempio non usare
Minori
Alla
Come cosiddetta responsabilità sociale d'impresa insomma concludo
è una sfida straordinaria
è una sfida molto difficile
A cui non c'è alternativa
E quindi
Sono molto lieto che punto gli organizzatori del Festival ci abbiano dato questa opportunità
Per smentire l'idea che lo sviluppo sostenibile sia sicuramente una questione ambientale
E secondo che tutto questo non debba entrare nel dibattito degli economisti
Del delle persone che poi influenzano la politica perché da questo dipende
Non solo il nostro futuro ma il nostro presente c'era la famosa critica di Marx
Allo sviluppo sostenibile ripresa da Moody'a Groucho Marx
Non Karl Marx cioè l'attore
Degli anni trenta battuta ripresa tra l'altro da VD Allen che diceva perché mi devo interessare delle generazioni future cosa hanno fatto loro per me
Bene la situazione tale per cui anche questa critica e rilevante perché tutto quello che vi ho raccontato riguarda questa generazione non la prossima grazie
Adesso Roberto Rossi
Grazie grazie dell'invito e grazie
Per
Per portare anche la riflessione del della nostra associazione delle ACLI
Su questi temi io
In realtà sono stato invitato per parlare più
Dei termini sociali dei che riguardano
Un altro tipo di alleanza che certamente ha a che fare con la con alleanze di cui parla del ricco che a che fare con l'alleanza contro la povertà un'alleanza che
è costituita da trentacinque associazioni
Che da qualche anno stavano lavorando per
Portare in Italia dico porta in Italia perché in realtà inc tutti i Paesi europee i già esiste una forma di reddito minimo di reddito e di inclusione sociale
Una forma come dire di sostenibilità economica rispetto
Ad un tema che evidentemente l'Italia
Vive come ritardatario in Italia non non esiste nulla anche se come sapete nella
Finanziaria nella legge di stabilità che è stata approvata è previsto un fondo
E quindi presumibilmente nel giro di poche settimane probabilmente avremo anche qualche cosa qualche sorpresa positiva anche se non sarai vorrei se è vero e proprio
Quello che propugna l'alleanza quanto la povertà
Sarà al sia sarà quindi una
Un una forma comunque la peraltro perché
Quello sarà stato io qui no no no sarà una forma
Che molto simile avrei Cynthia
Non hanno grandissime differenze anche se ci sono evidentemente alcuni
Ma che porterà finalmente in Italia
Un reddito di cittadinanza qualche cosa che permetterà di garantire un po'anche una sostenibilità di natura sociale
Io in realtà sono qui appunto per parlare più di una sostenibilità di natura sociale e volevo fare anche una riflessione di natura storica perché sul tema dello sviluppo probabilmente
Forse converrebbe due fatto giustamente riferimento quattordici anni fa ma se noi pensiamo come non lo sviluppo a come pensavamo lo sviluppo cinquanta anni fa ci rendiamo conto forse della parabola che stiamo vivendo
Però prima di dire questa cosa tu mi hai detto una cosa che
Sembrava molto interessante che mi ha fatto venire un rigurgito letterario perché
Mi sembrava che nel tuo nell'altro riflessione sulla sostenibilità
E del papà della della lauda sto si
Io quando ho letto la lauda Tossi
L'ho voluta riassumere in due espressioni
Tutto si tiene tutto si scarta tutto si scarta perché come già detto tu questa una come dire vi diamo una parte di mondo che scarta scarta molto
Perché il paradigma attraverso il quale noi pensiamo che lo sviluppo sia possibile e attraverso il sostegno alla domanda quindi più noi consumiamo meglio è
E ma questa
Perché evidentemente questo consumo
Porta con sé i propri natura ambientale quindi e quindi il Papa giustamente dice attenzione perché
Questo ci porta
Nettamente molto lontana ma mi fece venire in mente questo che
Italo Calvino nelle sue Città invisibili
Utilizza l'icona di leonia siamo negli anni Settanta descrive questo gli iraniani settanta per dire di questa città che
Tutte le mattine si sveglia nelle lenzuola fresche che sono cambiate scarta delle saponette nuovo permettere vestaglia nuove apre frigorifero ci sono prodotti nuovi getta via tutto
E questa è una città che consuma molto
Consuma talmente tanto che espelle i rifiuti fuori disse tant'è vero che dice sui marciapiedi ci sono questi i sacchi dell'immondizia lo che vengono presi nessuno si cura
Dove vanno a finire questi sacchi dell'immondizia tant'è vero che lui dice non si capisce bene se la natura vera di questa città di leonia
Sì alla ricerca del nuovo perché ogni volta appunto camminare sia la ricerca del nuovo oppure sia l'espulsione cioè la vera natura che però è un dilemma che in realtà sta dicendo la stessa cosa perché chi consuma così non è una ricerca della novità
E l'espulsione
Quindi è una
è un modo di concepire il mondo munto molto anticristiano in questo senso il Papa nera lauda tossicologici perfettamente cioè l'idea dello scarto
Delle cose in realtà provoca dal punto di vista mi una sorta di slittamento filosofico provoca lo scarto degli uomini
Tanto è vero dice che non scartiamo e lui usando un'espressione molto pesante quando dice questi scarti umani
Come dire
Usato da un patto nessuna molto pesante perché in realtà critici sul proprio rifiuti umani cioè queste e gente che viene rifiutata e quindi sono dei rifiuti
Ma queste una mentalità che un tolta dal nostro modo di concepire un paradigma dello dello sviluppo
Tra l'altro e chiudo con
E rigurgiti natura letterarie Calvino dice
Anche le città fianco sono così col risultato che siccome c'è tutta questa espulsione dei rifiuti attorno alle città si creano queste montagne di pneumatici liberi
Biro quaderni non c'erano i cellulari negli anni settanta che sono delle montagne delle valanghe di rifiuti che forse basta spostarne una crolla tutto e dice e forse si sta aspettando proprio questo il crollo di tutti i rifiuti così arriverà un rullo compressore
E allora e si ricomincia da zero
Calvino diceva queste cose negli anni Settanta ma per capire che
Il paradigma dello sviluppo come era già cambiato lì
Era già cambiato lì
E dico questa cosa per ma dopo ricorresse dite voi direte la sta prendendo lontana norma
Che è un fatto che se già negli anni Settanta si pensava a questa si pensa fondamentalmente e questa è la novità del Papa
Il tutto si tiene
Che lo sviluppo sociale
Che è quello che interessa a me
Dire non è distante dallo sviluppo ambientale e di tutte le riflessioni che fatto tutta che il Papa dice
Noi chiediamo un mondo in cui tutto si tiene in cui un fatto cioè l'aspetti ambientali sono profondamente connaturati al tema della povertà
E quindi della ricchezza e quindi dello sviluppo e allora noi viviamo in un mondo dove probabilmente anche il nostro modo di pensare
Influisce sul nostro modo di fare e quindi il nostro modo di pensare diventa centrale addirittura nel nostro modo di produrre
E allora questo che detto da un papà mi sembra molto significativo anche perché altrimenti sembra la solita retorica sull'ambiente in cui la natura e bella incontaminata e la cultura purtroppo la
La distruzione in realtà il Papa dice
C'è un passaggio dirittura straordinario per un papà quando dice pensate quante belle un aereo pensate quante belle un grattacielo ma per dire che noi possiamo anche costruire delle cose straordinariamente belle
Architettura né una manifestazione
Ma sappiamo che anche questo a che fare con la costruzione di un mondo non più bello ma più giusto
Questo è un fatto decisivo perché finora li abbiamo sempre pensato che ne costruivano delle cose belle
Perché fossero semplicemente belle e costruite per la ricchezza per la prima volta non riusciamo a dirci con molta chiarezza che la costruzione di cose belle a che fare con l'idea del giusto
Cioè sulla costruzione di una
Società umana più giusta
Quindi il fatto di costruire le cose belle non è solo a servizio della ricchezza ma è servito a povertà è questo un fatto straordinariamente nuovo interessante perché finalmente possiamo dire che se noi costruiamo un valore
Sulla base non esplicitamente di un dato estetico ma di un dato politico
Certo
Naturalmente
Detta così potrebbe apparire banale in realtà è molto profonda la cosa perché
Ci stiamo dicendo una cosa nuova cioè ci stiamo dicendo che il modo in cui non costruiamo le città
A che fare no semplicemente con un fatto razionale ed estetico ma che fare proprio col concetto alla giustizia sociale
Questo è un fatto secondo me straordinariamente bello interessanti ci vuole compatta prima un sociologo per dire una cosa bene ma lo dico anche perché questo è un festival che parla dei luoghi
Dell'economia e c'è una prefazione molto bella libera letto in cui
Si dice che
Oggi noi pensiamo i luoghi che devono essere anche interessanti cioè si produce economia nei luoghi interessanti cioè dove la città dove le persone vengono
Perché si trovano bene perché la città che so produce culturale
Al Wi-Fi
Ci sono degli ambiti relazionali
E anche questo punto attiene il ragionamento della bellezza perché gli effetti se noi riuscissimo a costruire del
Delle città belle ma in questo senso dove le persone si possono trovare relazionarsi trovasse propria genericità non costiamo più giardini ottocenteschi dove c'è scritto che non si può entrare perché si calpesta avrebbe si rovina
Costruiamo dei giardini dove la gente si possa interrelazionali
E questo è un fatto ritira interessate e allora lì appunto eccolo lì l'intuizione secondo me corretta di questo Festival che dice se queste sono le città dove si produce economia sono anche città belle
Il fatto invece e chiudo su questa parte che dice l'Istat e che negli ultimi trent'anni c'è una fuga dalle città
E quindi la fuga dalla città si va nei borghi il
Lecita continuano a spopolarsi si l'hinterland invece aumenta
I piccoli centri aumentar no il numero delle persone certamente costerà meno costruire lì piuttosto che nelle città ma è anche il fatto che probabilmente nei borghi si vive anche meglio si costruisce
Fiducia stima probabilmente circoscritto tutte quelle caratteristiche di bellezza etiche ed estetiche che permettono alle persone di di
Di trovarsi bene
Questo credo che sia una teoria dello sviluppo perché altrimenti andiamo un po'a tentoni su una teoria una vera e propria teoria dello sviluppo
Dico questo perché
E qui mi permetterete di fare un piccolo passaggio storico ma c'è ci tengo a farlo perché sul tema prima di arrivare array se poi concludo
Perché penso che
X noi dobbiamo capire dato che siamo venuti in termini di
Di sviluppo
Lo dico con un piccolo aneddoto che mi è capitato la scorsa settimana in cui ho tenuto una relazione al al Consiglio nazionale delle ACLI però prima di me la relazione ha mandato la mia relazione ho un ex Presidente gli ho detto che
Dammi una controllata se secondo te va bene tutto e questo ex presidente che degli anni Settanta mi scrive no a tutto bene non ho tutto bene va bene però tutti questi riferimenti all'economia civile all'economia di comunione ma
Secondo te sono opportuni c'è un potresti fare una bella citazione sul piano Vanoni del mille novecentocinquanta
E la cosa mi ha fatto venire in mente questo fatto qui appunto che
Se noi torniamo indietro e pensiamo come concepita non lo sviluppo negli anni Cinquanta e Sessanta ci rendiamo conto che lo concepiamo esclusivamente sotto il profilo economico
Dimenticando completamente il sociale
Il sociale era una pura appendice del dato economico perché la teoria prevedeva che se noi avessimo dato il lavoro a tutti
Avremmo effettivamente migliorato le condizioni sociali di tutti
Il dato sociale veniva in qualche misura nascosto Cetto c'era una grande teoria
Che era quella che Inesi Ana che fosse spiegava anche un'idea dello sviluppo e che forse ci diceva dove dove potevamo andare no dico questo perché le attività del periodo li scrivevano che l'obiettivo doveva essere la massima occupazione
Cioè non è che si preoccupano dello sviluppo sostenibile
Ovviamente non c'era
Ma l'idea era che le persone potevano star bene
Se
C'era lavoro per tutti e infatti c'erano i famosi cantieri del lavoro e cantine del lavoro che
Oggi ne non riusciremmo più immaginarsi dice ci dicevamo si diceva no
Facciamo lavorare le persone facciamo rimettere a posto
Rimboschimento il disboscamento il pontile strane li facciamo lavorare a quei lavori che oggi chiameremmo socialmente utili per dar loro un reddito
Perché si diceva
Gli assiomi fondamentalmente io da un reddito le persone questo editto consente loro di acquistare beni
E quindi di aumentare la domanda e quindi aumentare i posti di lavoro permetti dall'editore persone stanno bene tutte e e non c'è problema dimenticando completamente gli aspetti sociali cosa che
Peraltro è un è andato benissimo
Anche se per il Piano Vanoni come sapete è stato un disastro dal punto di vista perché dire dei i risultati quei dieci anni in cui loro pensavano che uno schema di Progetto uno schema siamo schema Vanoni
In cui loro pensavano che avrebbero raggiunto la massima occupazione quattro milioni di posti di lavoro per le scoline diceva uno Vanoni quattro non sono ovviamente arrivati a quattro milioni di posti lavoro
Però l'idea della piena occupazione si sia andati molto vicino certo che era un Paese l'Italia
Che non è che cresceva dello zero virgola qualcosa cresceva del cinque per cento l'anno di PIL cioè stiamo parlando in Italia completamente diverso d'Italia il miracolo economico
Però
Un'idea dello sviluppo c'era ed era chiaro e si fondava semplicemente sul dato economico uno
E si fondava sul fatto che ci potesse essere lo Stato
Questa è la grande questione lo Stato potesse intervenire per garantire lo sviluppo economico
Oggi noi ci troviamo in una situazione completamente diversa uno a parte il fatto che non abbiamo cinque per cento di sviluppo del PIL ma questo sarebbe forse voglio dire il dato un provino ci troviamo in un dato diverso perché abbiamo capito che lo sviluppo
Inteso proprio come sviluppo cioè di una potenzialità di caratteristiche che ruotano intorno al concetto di sviluppo non è dovuto semplicemente al fatto che un amico
Ma molto di più
Uno e questo è un fatto e l'altro fatto che lo Stato
Come possiamo dire che lo Stato può intervenire in economia oggi quando oggi noi chiediamo in realtà tutti chiedono da destra a sinistra che lo Stato intervenga molto meno in economia
Quindi
Non abbiamo più una dimensione dello stato visto come strumento per poter intervenire risolve i problemi
E allora ci manca un'economia ci scusateci ma anche voglio dire un paradigma chiaro dello sviluppo io continuo a pensare che l'economia di comunione eccetera possano essere paradigmi di sviluppo capisco che gli altri
Faccio un pochino fatica a pensare questo
Ma
Sì ma anche una vera e propria teoria procediamo un po'a tentoni lo Stato
è quello che
E soprattutto abbiamo un'economia che sta andando in altre direzioni
Stiamo facendo dei tentativi perché un'economia dove che invece non va bene così come a quella che si descrive il Papa ci porta a dire evidentemente che il dieci per cento più ricco della popolazione guadagna dieci volte di più del dieci per cento più povero questi dati di Oxfam
E quindi è abbastanza chiaro che un'economia così allora ecco perché il Reyes perché il Reyes concludo su questa parte qui il Rally sette
è proprio una misura strutturalmente diversa rispetto ad altre strade prima di tutto perché non postula che lo Stato possa fare tutto
Perché si fonda sull'idea che ci siano anzitutto delle comunità sulle quali
Si possa far leva per costruire un welfare di comunità
E che all'interno di queste comunità ci possano essere non semplicemente gli attori pubblici ma ci siano anche quelli al privato sociale
E allora vedete che rispetto a quello che si pensava negli anni Cinquanta e sessanta questa è un'idea veramente nuova perché
Porta
A un modo diverso di pensare ai soggetti che possa intervenire sullo sviluppo cioè
Va bene lo Stato ma ci sono gli enti locali
Che sono decisivi e c'è
La società civile che in grado di mobilitare le proprie reti per
Dare alcuna possibilità allo sviluppo
L'altra cosa che non è semplicemente un fatto economico perché se si limitasse al trasferimento monetario di una parte del reddito per carità SEA anche questo è perché il resto è semplicemente dice
Guardate noi vi diciamo qual è il minimo per sopravvivere in Italia
Verifichiamo se lo dice l'Istat verifichiamo quanti soldi hai tu e la differenza tra la diamo noi
Ma se fosse semplicemente un trasferimento di natura monetario
Allora ci fermeremo semplicemente lì a dirci ancora allora ancora economico allora stiamo ancora agendo sul lato della domanda cioè sul tema dei consumi
In realtà non è così perché non sta agendo sul tema della domanda dei consumi o perlomeno non solo perché comunque l'economia deve pur andare avanti con i consumi
Ma va avanti pensando che si noti trasferiamo i soldi matti chiediamo anche di i investire sull'atto
Dell'istruzione della formazione la ricerca di un lavoro certo
Ci facciamo carico dell'atto sussidiato situazione e ti proponiamo un lavoro chiaramente per essere all'interno per ricevere il sussidio tu devi garantire che farai qualche cosa perché se non fai allora il sussidio viene a me
Perlomeno in questa fase qui
E il terzo fatto e che dicevo non c'è più fosse un'economia che spiega lo sviluppo nel mondo ma un e con ma uno e con una teoria che spiega un tipo di sviluppo c'è
Ed è una teoria che si basa fondamentalmente sull'idea dello sviluppo delle comunità cioè noi possiamo garantire una sostenibilità delle comunità atti garantisce la sostenibilità di un certo modello di sviluppo
Questo io credo sia una strada interessante perché
Ecco perché noi
Attraverso Reyes
Non non stiamo semplicemente facendo una battaglia come dire di natura
Economico e sociale ma stiamo facendo poco una battelli natura culturale per dire che esistono questi soggetti sui quali si può intervenire per
Come dire per rilanciare un'idea dello sviluppo
Perché guardate che non è banale porsi la domanda con chi costruiamo questo sviluppo perché
Lo Stato eh e lo Stato però noi oggi ci rendiamo conto che in un'epoca un pochino globalizzata un po'tanto globalizzato fosse stato nega di fatto
E allora ecco che alcuni l'idea che possano esistere anche dei soggetti in qualche caso anche transnazionali è un elemento decisivo per pensare a costruire lo sviluppo
E e l'altra e certamente ragionare molto sul tema delle comunità locali e dei luoghi e chiudo veramente perché
Io penso che sia Zancato il titolo di questo Festival dell'economia perché
La ricostruzione di alcuni luoghi di alcune comunità diventa decisivo per pensare
A uno sviluppo che sia effettivamente sostenibile perché poi noi dobbiamo pensare che al di là di tutto
In un luogo viviamo dormiamo e stabiliamo le nostre relazioni ci sposiamo non ci sposiamo troviamo e facciamo quello che dobbiamo fare
Però e comunque in un luogo
E allora il range sette all'interno delle comunità io credo che sia uno strumento veramente interessanti per costruire uno sviluppo positivo non lo so però sicuramente sostenibile sì
Grazie
Grazie abbiamo adesso tempo per domande osservazione e quindi
Come sempre facciamo finta che le prime tre domande siano già state fatte così ghiaccio è stato rotto
I microfoni lei perfetto quindi chi vuole
Prego quindi prima in seconda fila
Funzione
Chiama Antoniazzi
Passaggio che il quadro che lei ci ha tracciato è un quadro
Molto complesso differito in difficoltoso anche da comprendere anche se
Per l'Ulivo plurimi allarmi ne abbiamo ricevuti non basta leggere i giornali basta leggere
Qualche qualche economista qualche ritaglio qualche qualche interesse dire qualche intervista quindi diciamo che c'è una situazione di fondo che discute degli scenari anche inquietanti per per taluni versi
Si tratta di coniugare quindi
Un parametro di risorse finite quelle che proporre il nostro pianeta di fronte a un paradigma di sviluppo che in tutte le sedi specialmente quelle politiche ci propongono come
Doveroso come un passo obbligato crescere cresce cresce riuniti per cento
L'inflazione deve essere possibilmente vicino al due un Paese occidentale deve avere almeno una crescita dell'uno virgola se non del due
I paesi emergenti ci preoccupa perché adesso stanno scendendo da curva del sei per cento dei quali e quant'altro quindi in sostanza si va verso sempre un modello di consumo dove si possa arrivare a consumare
Questo non è dato sapere credo che
Forse qualche studioso si è prefissato dei limiti
Introduco la mia domanda dicendo una suggestione vorrei sapere la sua opinione sul pensiero di un economista francese che fa delle cose un po'particolare che essa ci latouche
Grazie altre domande
Non abbiate paura
No
Allora intanto rispondo a questa domanda faccio qualche ulteriore osservazione su quello che diceva Roberto Rossini
Serge latouche ora a
Proposto quella che normalmente si chiama la decrescita felice
Un amico che di cui non faccio il nome
Quando iniziò la recessione in Italia
Mi disse adesso vediamo se con l'ascesa discese il PIL la gente sarà più felice
La risposta è chiaramente no
Ma non solo perché è sceso del reddito ma perché
Centinaia di milioni di persone di migliaia di persone
Hanno perso il lavoro
E il lavoro è molto più del reddito
Che
Lo paga
E la domanda vera dunque eh
Se non vogliamo
Crescerà in continuazione
La decrescita ci risolve il problema
Se la decrescita è dovuta al fatto che
A causa dell'aumento della tecnologia per miglioramento e la tecnologia
Delle tecniche di produzione la produttività aumenta e quindi c'è sempre meno bisogno di persone che lavorino per produrre la stessa quantità
Vuol dire che la decrescita felice è una decrescita di occupazione i lavori
Oppure una decrescita di ore di lavoro
Per cui chi lavora lavora di meno
In ogni caso e presumibile che potrà
Consumare di meno
Che potrà comprarsi meno cose in futuro
Se però il modello e tutto basato sul fatto che se io non mi posso comprare un cellulare anzi l'ultimissimo tipo di cellulare
Io
Sto male perché non sono riconosciuto perché
E allora meccanismo non funziona
Mauro Magatti sociologo di Milano
Ha scritto recentemente un articolo interessante sulla Corea della sera in cui dice ma se noi da consumatori diventassimo dei contributori
E benissimo valutati per quello che conta su contribuiamo non per quello che sottraiamo
A cosa a quei quattro capitali di cui parlavamo prima cioè il capitale sociale del capitale umano capitale naturale e anche capitale fisico quello economico
Questo è un concetto interessante
Perché allora vuol dire che noi valuteremo le persone perché stanno contribuendo a qualcosa in alcuni casi questo contributo passerà per il mercato
In altri casi passerà da altri meccanismi
Faccio riferimento a un gruppo non di appunto pericolosi comunisti vetero ma un gruppo di capitani d'impresa di scienziati di studiosi austriaci
Che stanno cercando di immaginare quale sarà l'impatto dell'automazione sull'economia era loro conclusione al momento la posso sintetizzare così
Ci sarà come ho detto prima un gruppo di persone che molto qualificate che guadagnerà un sacco di soldi un gruppo di persone che farà lavori non fattibilità i robot
Che però avrà dei redditi molto bassi e poi ci sarà un sacco di gente che sarà fuori
Come facciamo a realizzare portare avanti questo sistema la risposta è il reddito minimo
Per le persone che stanno fuori dal mercato purché contribuiscano attivamente non necessariamente a quei lavori socialmente utili di cui si parlava ma
Contribuiscano all'attività della comunità
Della società e così via
Ma non si ferma qui
Perché dicono questa cosa da sola non risulta ridurrà lei
Differenze tra i ricchi e poveri sapete cosa bisogna fare bisogna distribuire a tutti i diritti di proprietà dei robot
Se cioè sei robot in realtà faranno sempre più attività economica da cui qualcuno ricaverà soldi
E questo che genererà questa situazione l'unico modo per riequilibrare la situazione e che una parte dei diritti di proprietà di questi robot ossia distribuita a tutti qui
Torna in campo Marx non Groucho Carla in questo caso perché torniamo alla questione della propria vita dei diritti di dei della proprietà dei mezzi di produzione
Ma ripeto che non sto parlando di un gruppo politico sto parlando di grandi imprenditori di gente che si domanda ma come funzionerà l'economia domani
Nuova osservazione faccio e poi lascio lo spazio per un ulteriore domande
Il grande vantaggio del Regis o del sia io punto quando ero ministro mi sono battuto
Per l'introduzione del sia e invece dei sette miliardi che servivano al Parlamento di ed è ben quaranta milioni per fare una sperimentazione
Però poi dopo due anni finalmente anche questo Governo ci mette un po'di soldi che c'ho messo io che non avevano lo sa insomma questa no lunga storia
Perché il reddito minimo condizionato alla riattivazione delle persone
E al fatto di mandare i figli a scuola mandarli alle visite mediche cioè
La presa in carico della famiglia così come avviene in un Francia in Germania in tutti i Paesi come tu ricordavi perché questo è superiore
Faccio l'abbiate qualcuno agli ottanta euro
Perché se voi credete che mettendo i soldi in tasca l'economia riparte e tutto e il meccanismo di cui abbiamo parlato ricomincia credete al modello di sviluppo
Che ha tenuto l'economia fino a prima della crisi
Se invece voi pensate come abbiamo detto che il futuro è pieno di incognite che le l'automazione sposterà gente fuori dal mercato del lavoro e bisognerà riformarle cioè che
Lo sviluppo non sarà lineare con qualche piccolo oscillazione ma sarà più complesso allora dovete investire sulle persone
Per costruire resilienza cioè la capacità di reagire agli shock
E il sia o il raìs fa questo
Se
Un tedesco
Sta per perdere il lavoro
In Italia cercherebbe no di difenderlo attraverso la cassa integrazione poi la cassa integrazione straordinaria e poi la mobilità insomma tutti gli armamentari per tentare di
In Germania che dicono guarda attento lavoro sta per finire quindi è inutile che
Buttati nella Rete
E noi tiri buttiamo dentro come fatta questa rete novanta mila persone cercano lavoro ai disoccupati in Italia ne abbiamo settemila molti dei quali hanno contratti a tempo determinato
Hanno un detta Bayliss formato da negli anni per cui queste novanta mila persone hanno
Tutti i curricula sanno l'impresa e chi cerca chi non cerca e certi ti mando i corsi di formazione
Certo deve accettare il lavoro che che offriamo
Se non lo accetti vale la prima volta non succede nulla la seconda volta il sussidio si riduce la terza volta discesa che c'è amico
Faccio una passeggiata accerto ti devi trasferire in certi in qualsiasi posto della Germania ma come con la mia famiglia come faccio a trasferirmi perché non ti ricordi che per tutta la tua vita lavorativa
Tu il tuo datore di lavoro hanno pagato un'assicurazione che ti copre i costi di trasferimento nel caso tutti debba spostare
Beh allora come dire ragioniamo
Questo è un sistema di un welfare moderno che permette le persone al centro
Dare dei soldi pensando che l'economia riparta è un altro modo di pensare
Quindi la mia risposta alla sua domanda è io non so accrescerà decreti masso che dobbiamo inventare investire nella resilienza delle persone dei luoghi delle comunità delle impresa e dell'ambiente perché solo questo
Ci farà a gestire le crisi future che verranno
Qualche altra domanda
Roberto voi aggiungere
E abbiamo spaventato addio spaventato non scusabile spaventato troppo
Prego
Se non
Atto che forse conoscerete che si chiama rivoluzione umana
è stato estrae essa Taggia saltata
Della buddista giapponese lei dopo la Seconda Guerra Mondiale esso concetto è stato che il cambiamento della singola coscienza porta un cambiamento di un'intera nazione e buddismo non è
Cattolicesimo pensate che
Anche il dialogo interreligioso visto il momento attuale possa contribuire a questo sviluppo sostenibile
Roberto
Assolutamente sì
No sul dialogo interreligioso secondo me dobbiamo puntare molto
Atto
Come ripeto
Non c'è semplicemente un dato
Di natura filosofica come noi
Abbiamo
A volte
Abbiamo come dire un effetto di riduzioni sono perché
Riduciamo tutta l'economia ha una dimensione economica ha una dimensione semplicemente i soldi
Il riduciamo la spetti religiosi ha una dimensione
Semplicemente di
E siero fra se fosse una cosa detto tra staccata grazie
In realtà la vera spiritualità
Non è che si incarnata per me cristiane Po in particolare non lo è e molti incarna
Cioè l'idea che la dimensione religiosa
Si incarna profondamente nei destini umani e quindi anche nelle cose quindi figuriamoci se non nell'economia intesa come
La sua sessione di regole da casa cioè di luogo in cui si stabiliscono
Le relazioni tra le persone
Basate sulla cosa cioè in cui noi ci confrontiamo su alcune questure cose perché dobbiamo confrontarci sulle cose
A queste cose dobbiamo dare un valore
Che
Quindi i soldi ci aiutano in questa dimensione ma stiamo
Parlando pulsante di relazioni tra cose quindi tra persone quindi figuriamoci se il tema della religione sente dico rispetto a questo
Il problema è che pitturare dialogo religioso e che rimane confina
A queste cose dobbiamo dare un valore
Che
Quindi i soldi ci aiutano in questa dimensione ma stampato parlando pulsante di relazioni tra cose quindi tra persone quindi figuriamoci se il tema della religione eccentrico rispetto a questo
Il problema è che pitturare dialogo religioso e che rimane confinato squisitamente in una dimensione puramente settoriale
E usando Marx c'è quindi con categorie che sono sembrano sopra strutturali rispetto alla posta in gioco che invece
Davvero tutto si tiene e quindi anche il il ragionamento che ne possiamo fare attraverso il dialogo interreligioso l'ecumenismo
Ci permette forse oggi pensare a quali siano alcune priorità che poi si riflettono anche nelle scelte delle cose
Enrico prima faceva riferimento ha fatto riferimento molto volante al voto col portafoglio dietro questa espressione foto col portafoglio c'è tutta una teoria anche quella
Dell'amico Leonardo Becchetti
E che dice fondamentalmente questa cosa qui la sto riducendo io ma
Dice in un'epoca in cui il voto politico conta relativamente poco quello che noi possiamo effettivamente fare come consumatori
Visto che con lui con cittadini ed elettori forse non è così sufficiente però come consumatori possiamo scegliere
Determinati prodotti piuttosto che altri
E allora ecco qui che il tema del voto col portafoglio si diventa decisivo nel momento in cui facciamo evidentemente scelte economiche
Se noi riuscissimo a pensare in questi termini qui
Allora forse riusciremmo a capire che alcune aziende che hanno una prospettiva ittica molto sviluppata
Potremmo premiale perché il di le relazioni umane sono premiati c'è un'attenzione al tema della di come si consuma di come si
Di come si garantiscono gli strumenti per
Fare economia la lavorare bene il Papa nella Centesimus annus
Ma non è questo pasta campana anche Giovanni Paolo secondo dice una cosa molto interessante sotto il profilo economico dice che o l'azienda è una comunità è anzitutto una comunità di uomini
Come dire
Nell'azienda noi dobbiamo garantire che essi si può certo ovviamente si produca ci sia il profitto perché altrimenti no d'accordo questo lo diamo per scontato
Ma che si anzitutto un'esperienza umana perché è vero che nell'azienda e questa esperienza umana di tutti molte storie sono nate molte relazionale quindi figuriamoci anche la dinamica religiosa
Perché non può essere rispettata anche queste dinamiche qui
Forse dovremmo riprendere riprendere a a fare un una riflessione non strettamente economica per parlare di economia
Credo sia ora di chiudere però io vorrei richiamare il fatto
Che
Se tutti i leader del mondo
Il venticinque settembre
Tra l'altro il Papa è andato proprio
Al summit
Hanno concordato su questi benedetti diciassette Gorla
Vorrei che su sottolineare il fatto che per la prima volta il mondo a un'agenda comune
Ed è finita la logica dei Paesi in via di sviluppo e quella dei Paesi sviluppati siamo tutti come qualcuno ha detto Paesi in via di sviluppo sostenibile
Allora il fatto che per la prima volta il mondo sia dato un'agenda comune non va trascurato
è un evento storico
Dice sì ma questo è un sogno comune ma se anche fosse un sogno comune per la prima volta nella storia dell'umanità abbiamo definito cosa vuol dire un sogno comune
Quindi il dialogo interculturale che comprende naturalmente il dialogo anche interreligioso ci ha portato a questo punto ed è per questo che
Qualcuno ha deciso che forse vale la pena impegnarsi su questo fronte
E per essere estremamente chiari rispetto anche la questione del voto per il vincolo in portafoglio vorrei ricordare che i fondi di investimento sempre più spesso
Investono su soggetti che assicurano l'impegno su questi obiettivi
Ed escono dai mercati
Da dall'impresa e che invece non si impegnano in questa direzione
Nei prossimi giorni anzi ieri
E constato completato la consultazione pubblica il Ministero dell'economia delle finanze sulla cosiddetta rendicontazione non finanziaria cioè una direttiva europea
Che impone alle imprese di rendicontare non solo sulle variabili finanziarie ma anche sull'impatto sociale e ambientale
Questo è un passo avanti gigantesco se le imprese non usano questo con uno specchietto toh per le allodole ma chi dovrebbe poi usare queste informazioni ognuno di noi per decidere
Quali prodotti acquistare uno di questi obiettivi forse l'avete visto e il numero
Mannaggia non ancora imparati tutti i manager l'Obiettivo dodici
Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
Voi come
Vi comportate quando scegliete cosa consumare
Questa è la domanda che questa agenda pone a tutti noi perché ha questo carattere di universalità che non riguarda solo i Governi o l'impresa è una società civile ma riguarda ogni persona all'interno di queste
Di di tutti i Paesi
Io credo che possiamo fermarci qui e come sapete questo tipo di riflessione si concludono sempre
Con due domande
Da dove veniamo e dove stiamo andando e cosa mangiamo stasera visto che siamo quasi allora di scena vi auguro una buona scena