Intervista a Filomena Gallo sui centri che si occupano di fecondazione assistita nel Lazio

Parliamo ancora di fecondazione assistita di procreazione medicalmente assistite soprattutto dei centri che la fanno nel Lazio ieri c'è stata una nota di Filomena Gallo che c'spiega Co. soprattutto denuncia cosa non va nel Lazio io ho proprio la segretaria dell'Associazione Luca Coscioni ai nostri microfoni Filomena Gallo benvenuta su Radio Radicale
Grazie grazie
E allora Filomena dicevamo cos'è che non va nel Lazio con i centri di fecondazione assistita ma sicuramente
Molto che non vada se facciamo un passo indietro la legge quaranta sulla fecondazione sulla procreazione medicalmente assistita prevedeva
Che fossero autorizzati dalle Regioni centri che applicano queste tecniche
E nonostante i centri che applicano le tecniche di procreazione medicalmente assistita nel Lazio avessero inviato tutto era la documentazione necessaria in Regione
Questo
Non ci sono meno Stato e i controlli e le autorizzazioni dobbiamo Tiziana sei a ecco pertanto scusami se ti ho interrotto madornale lei riusciranno ad hoc con l'unica Regione d'Italia
Dopo dodici anni con la nuova Giunta di Ungaretti siamo arrivati finalmente
Ad un inizio di verifiche e controlli e e di autorizzazioni quindi
Qualcosa di positivo è arrivato dopo dodici anni dodici anni in cui i centri nella c'erano comunque tutti
Registrati e accreditate Registro nazionale sulla fecondazione medicalmente assistita fornivano i dati continuavano la loro attività
Ma c'era un'adempienza da parte della Regione Lazio che non aveva
E autorizzato legalmente come previsto da legge quaranta questi centri
A nulla è valso anche il lavoro dei consiglieri regionali Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita che hanno sollevato in Regione e più volte questa problematica tramite interrogazioni regionali la Polverini non aveva mai risposto
E avevano sollevato anche questioni importanti relativi
Al servizio farmaceutico all'erogazione di farmaci
Che prevedono fogli illustrativi non in linea con quello che accade Quaglia negli altri Paesi che hanno un costo elevatissimo
E che quindi incidono incidevano direttamente sul servizio farmaceutico regionale
Per la preparazione ormai cioè utica preparazione medica farmaceutica forse sbagliato come eternit
Preparazione medica occorre stimolazione farmacologica dei pazienti che si apprestano a sottoporsi a tecniche di fecondazione medicalmente assistita
Quindi un lavoro radicale a cui non c'è mai stato risposta nella precedente amministrazione regionale
Cambiago di governo adesso con dei ghetti iniziano ad esserci controlli autorizzazioni marzo c'è un paradosso
Il diciotto maggio esce fuori una circolare a firma del direttore regionale Vincenzo Panella che prevede un nuovo elenco dei centri che posso sono prescrivere i farmaci utilizzati nelle tecniche di fecondazione medicalmente assistita è una questione tecnica c'è una nota dell'Agenzia italiana
Del farmaco che si chiama nota altrettanta quattro che prevede
Che
I farmaci per la fecondazione assistita possono essere prescritti in un piano terapeutico solo di alcuni centri prescrittori che Quinci dono con chi applica le tecniche di fecondazione medicalmente assistita
Bene dal diciotto maggio assumono elenco che cosa fa esclude il tutte le strutture private individua tutti i centri pubblici ma esclude un centro pubblico che il Sant'Anna che è uno dei centri che applica tra l'altro
Maggiormente tecniche di fecondazione di norme assistita individua i reparti di ostetricia e ginecologia per per la prescrivere questi farmaci allora l'effetto immediato è
Che i pazienti che sono in trattamento
Non possono più avere i farmaci tramite il servizio sanitario regionale perché i centri dove loro sono in cura non rientrano in queste lecco quindi un primo danno
A chi si o veramente grave i pazienti che mano con la prescrizione è non viene erogato
Per la fornitura del farmaco e questi farmaci per un ciclo di fecondazione assistita ma hanno dei mille mille cinquecento euro quindi un'attività
Bloccata anche su trattamenti in corso allora
Immediatamente appena abbiamo avuto notizia tramite i pazienti che si vedevano negata una prescrizione
Che praticamente vanno al proprio medico per trasformare quella prescrizione in ricetta e il medico dice non posso perché mi è arrivato un nuovo elenco e il medico dovesse in cura per fare fecondazione assistita quindi già
Stai assumendo dei farmaci e che ti portano poi ha un iter successivo quel medico non rientra tra queste in questo elenco questa è una cosa di una gravità inaudita
Tra l'altro a parte
L'aggravio di spesa che avranno i pazienti questi pazienti a questo punto che fa no in altre regioni un'ulteriore migrazione di pazienti in altre regioni e i costi saranno maggiori per la Regione Lazio quindi
Ho voluto immediatamente sollevare la problematica e chiedere conto al più in fretta di inerenti di quello che è accaduto perché c'è un errore
Interpretazione della circolare si faccia chiarezza essi emanato un atto che del
Che chiarisca la situazione non si è così zone bisogna capire perché insieme proceduto in questo modo Ermanno soprattutto dei pazienti
E delle strutture che risultano autorizzata ad applicare questi queste tecniche ma non possono prescrivere i farmaci necessari per queste tecniche due avuto qualche tipo di risposta
Beh abbiamo sollevato la questione riesca ad oggi non c'è stata nessuna risposta chiederemo anche un incontro al presidente della Regione Galletti
Non siamo qui a fare scontri noi vogliamo un dialogo che sia costruttivo e che sia risolutivo soprattutto di problematiche che vengono sollevate
E non so se per errore o per volontà politica ma se parliamo di
Risorsa sanitaria per la stessa farmaceutica e è una questione ma che non deve andare incidere sui diritti dei pazienti
Ma non è che la spesa farmaceutica si risolve restringendo i centri prescrittori perché aumenterà i pazienti andiamo in altre
Giovanni rarissimo certi se invece c'è una volontà politica mentre cinta di creare ulteriori ostacoli
Co e che per dodici anni hanno dovuto subire la legge quaranta non ci sono più i divieti che siamo riusciti a cancellare con l'intervento della Corte costituzionale
Per tutti i cittadini quindi modificando di fatto una legge che il Parlamento non ha mai voluto toccare
Oggi i divieti non ci sono più vengono introdotte nuove nuovi ostacoli burocratici amministrativi cioè pagare mille cinquecento euro
E di farmaci dai mille ai mille cento cento euro in un ciclo di fecondazione assistita è un aspetto impegnativa
E non è che questi farmaci sia esso su un buono perché la gente non sa a che fare e prendere farmaci così a Daria no sono prescritti in base ad un piano terapeutico ben preciso che porta ad un intervento di fecondazione medicalmente assistita
Quindi facciamo chiarezza fece chiarezza da fare o troviamo una soluzione visto quello che è stato determinato con questo nuovo elenco
Che è stato previsto dal settore farmaceutico a firma del dottor Pannella
Allora anche su questo Radio Radicale continuerà a seguire questa questione almeno rimane che ringraziarti ringraziamo fino mena Gallo che ricordiamo
La segretaria dell'Associazione Luca Coscioni grazie grazie a voi