Non basta a placare lo sgomento quando ti senti dire che hai un cancro al polmone, speranze di sopravvivenza 0,0.
Non basta a Mimmo Candito, inviato per decenni sui fronti più caldi del pianeta, dall'Afghanistan al Libano.
Non basta, eppure aiuta a chiamare per nome la paura, a resistere al dolore.
Così come non basta eppure aiuta l'amore per lo sport che Candito ha sempre avuto, lui che da ragazzo è stato vicecampione juniores di … sciabola e pivot in una squadra di pallacanestro che è stata Nazionale italiana all'estero.
E soprattutto queste due esperienze - in guerra e come atleta aiutano a guardarsi dentro per andare a scovare quelle energie nascoste che permettono di affrontare a testa alta la battaglia per la propria vita, per le persone che si amano.
"55 vasche" è un memoir da in cui Candito racconta la sua lotta contro la malattia, intrecciandola con i ricordi toccanti di trent'anni da inviato.
E spiega perché, e come, davanti al tumore abbia scelto di essere combattente e non condannato.
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