Fortezza Europa - Osservatorio delle politiche europee dell'immigrazione

Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale benvenuti alla nuova puntata di fortezza Europa l'altra selezione di critica
Delle politiche di chiusura sull'immigrazione del continente europeo e anche del nostro Paese
Questa settimana visto proliferare di sbarchi e purtroppo anche di naufragi nel Mediterraneo di fronte alle nostre coste e allora prendiamo
Come documentazione degli articoli che abbiamo scelto per descrivere quello che è avvenuto nella settimana l'articolo dell'unità del di ieri ventisette maggio di Umberto Di Giovannangelo ancora naufragi
Nel mediterranea salvati quattro mila cento migranti dice De Giovanna Angeli una gigantesca fossa comune chiamata Mediterraneo ancora uno fra aggio
Di migranti nel Canale di Sicilia trentacinque miglia dalle coste libiche un barcone con un centinaio di persone a bordo si è rovesciato l'allarme è stato dato non vedi foro
Di ora frammezza la missione dell'Unione europea sul posto anche motovedette della Guardia costiera secondo le prime stime i morti sarebbero
Venti trenta ottantotto migranti sono stati soccorsi salvati da due motovedette
Guardia costiera da una nave è una forme d'inviata nella zona dalla centrale operativa
Della Guardia costiera è stato un velivolo lussemburghese che partecipò l'operazione Sofia è una forme d'
A localizzare a circa trentacinque miglia da Zuara il barcone capovolto con circa
Un centinaio di migranti in accordi l'APPA dello scafo è stato dato subito l'allarme sul posto è intervenuto un secondo velivolo
Io no forme da questa volta spagnolo che ha lanciato in mare kit di salvataggio in zona anche due motovedette delle capitanerie di porto e una nave spagnola
Nella missione Unione europea la Reina Sofia
Che estasi soccorrendo emigranti fonti della guardia costiera parlano del rischio
Che possano essere sino a ottanta
Sulla canto iter è una forme da pubblicato alcune foto in cui si vede un barcone semi affollato e una cinquantina di migranti alcuni ancora appoggiati al barcone altri già in acqua che chiedono aiuto all'aereo Christa sorvolando sventolando le magliette
è il secondo naufragio in due giorni l'altro ieri cinque persone erano morte in seguito rovesciamento di un barcone e in legno al largo della Libia
I superstiti parlano però di un centinaio di dispersi nel naufragio Ina prodiano raccontata i mediatori culturali che sul peschereccio si erano imbarcati in seicentocinquanta ma sulla Betti ca erano circa cinquecentoquaranta persone
All'appello mancherebbero dunque oltre cento persone
Intanto nel Canale di Sicilia la Guardia costiera italiana ha coordinato ventidue operazioni di soccorso le cosiddette search and rescue il bilancio ieri ammontava a circa quattro mila cento migranti recuperati
E per far fronte a questa situazione vediamo cosa in settimana aveva pensato l'Italia con un incontro
Con i rappresentanti del continente africano vendiamo quest'articolo
De il Manifesto del diciannove maggio di Carlo l'ANIA
Dieci miliardo di in dieci miliardi di Euro investiti dall'Europa in alcuni Paesi africani per fermare i flussi di migranti
Ma anche nuovi otto Spoto oltre cinque già esistenti da aprire in Italia anche su strutture mobili galleggianti come varie piattaforme
Si muove su queste due gambe la strategia messa a punto da Palazzo Chigi alla ricerca di una soluzione alla crisi dei migranti con il premier Matteo Renzi che chiede l'Europa
Mettere fine a interventi spot come la costruzione di muri e recinzioni che non risolvono il dramma di chi è costretto a lasciare la propria terra causa di una guerra o della miseria in cui vive lasciando però allo stesso tempo il Ministro degli Interni
Angelino Alfano libero di ripetere l'aveva già fatto il ventisette aprile scorso
Proposte scioccanti dal sapore tutto elettorale come quella di identificare i migranti in mezzo al mare senza far fuggire nessuno questa ha detto il ministro senza spiegare cosa accadrebbe a quanti non potessero presentare domande di asilo domanda di asilo
La stragrande maggioranza dei migranti che arrivano oggi il nostro Paese provengono dai Paesi del Nord Africa e dell'Africa occidentale del proprio a quel continente che il Governo ha deciso di rivolgersi organizzando la prima Conferenza ministeriale Italia Africa
Chiarimento a Roma i ministri degli esteri di oltre cinquanta Paesi
Per ora non ci sono emergenze ha detto il ministro Gentiloni introducendo i lavori ma proprio per questo dobbiamo lavorare adesso che abbiamo lo spazio la possibilità per mettere in campo una strategia prima
Che comincia la situazione di maggiore emergenza la strategia prescelta e quel migration compatto già presentato poche settimane a Bruxelles
E che prevede finanziamenti destinati a progetti di cooperazione utili a contenere le partenze per ora si parla di dieci miliardi di euro da investire in Tunisia Senegal Ghana Nigeria Egitto Nigeria e Costa d'Avorio e come primo passo
L'Italia ha cancellato la parte di debito che il Chadha nei suoi confronti Paesi sicuri destinatari
Dei rimpatri con i quali si possono fare accordi bilaterali altro discorso sono i Paesi in guerra gli Stati falliti
Con quelli è molto difficile avere rapporti di questo tipo aggiunto il ministro degli esteri non si tratta però di un regalo visto che anche i pesi beneficeranno dei finanziamenti europei
Che i Paesi che finanzia in benefici erano il pay dei finanziamenti europei dovranno fare la loro parte in particolare quello che a Roma e presto che Roma è presso l'Europa chiede
è un impegno nel rafforzare i controlli confini maggiore cooperazione nei rimpatri degli irregolari
E una gestione nei rispettivi territori di flussi migratori distinguendo così fin da subito tre richiedenti asilo emigranti economici in pratica
La riproposizione seppure in termini diversi dell'accordo siglato il diciotto marzo scorso con la Turchia
Renzi allo Stato il piano il Premier olandese marca brutte Presidenti ed uno dei loro crea e dell'Unione europea ma Alitalia chiederà al Consiglio europeo in programma a giugno di allestire un piano operativo e di ampio respiro in modo da poter
Partire quanto prima con dei progetti pilota non è la prima volta che l'Europa cerca di coinvolgere l'Africa nella gestione di miranti a novembre dell'anno scorso si tende a la Valletta un vertice dell'Unione Europea Unione africana proprio su questo tema ma con scarso successo
Bruxelles e mise sul piatto aiuti per uno virgola otto miliardi di euro per quei Paesi disposti a collaborare per impedire la partenza senza però ricevere le risposte sperate
Troppi pochi soldi specie se paragonati tre miliardi di euro destinati alla Turchia
Dei quali già si comincia a parlare ma soprattutto ne sulla disponibilità aprire i campi dove trattenere i migranti l'esperienza spinto Roma lavorare su un approccio diverso che puntasse davvero allo sviluppo dell'economia locali una scelta che sembra aver fatto breccia
Ministri riuniti a Roma dobbiamo rafforzare il processo di industrializzazione in Africa e offrire opportunità di lavoro per dare uno sbocco i giovani al Comitato ieri la Presidente ed Unione africana
Con sala da Mimì giubba se noi riuscissimo a valorizzare le nostre risorse naturali minerari del cinquanta per cento potremmo creare ben sette milioni di posti lavoro ogni anno
Oltre che per mettere fine agli sbarchi di migranti la partita sta giocando con l'Africa è fondamentale per bensì
Anche per un altro motivo Italia esentati candidata un seggio come membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU
Per il due mila diciassette diciotto si vota il ventotto giugno e presenti bisogna conquistare i due terzi dei voti nell'Assemblea generale è chiaro quindi che per Renzo è fondamentale avere dalla propria parte se non tutti almeno la maggioranza dei cinquantaquattro Stati africani
Questa è una considerazione di l'ANIA a conclusione di questo articolo che vi abbiamo letto adesso era
Della settimana scorsa ma come sapete fortezza Europa non è andata nell'appuntamento settimanale la scorsa settimana perché
Rispettando la programmazione di Radio Radicale dedicata interamente al ricordo di Marco Pannella
E e però quindi questo articolo che è stato scritto dopo il vertice Italia Africa e quindi il diciannove maggio
Abisso poi uno seguito a queste decisioni
Il Nabucco selle il ventitré maggio infatti ci riferisce l'Ansa
I ministri europei hanno approvato all'unanimità le conclusioni del Consiglio esteri sull'immigrazione in cui viene sottolineata l'urgenza di rafforzare l'approccio comune dell'Unione europea di accelerare il lavoro sugli aspetti esterni dell'agenda europea
Per l'immigrazione nel testo si pari vento al piano di interventi
Su misura per i Paesi africani descritto che il Consiglio accoglie la presentazione
Delle innovative proposte di tutti gli Stati membri compreso in migration compatta proposto dall'Italia
Fonti europee specificano che non è stato ancora finalizzata l'entità del finanziamento del piano che si fonderà sul riorientamento dei fondi europei già stanziati per cooperazione allo sviluppo con garanzie della Banca Europea degli Investimenti intervento
Di privati sulla falsariga del Piano Juncker per gli investimenti europei
La comunicazione dei vicepresidenti time mense Mogherini sarà presentato al sette giugno per poi passare al vaglio del Consiglio esteri del venti prima della discussione al vertice dei leader del ventotto e ventinove di giugno
Solo questo Piano appunto che strada diventando un piano europeo l'ingresso compatta però ci sono anche dei delle perplessità
Per esempio riprendiamo dall'articolo di Repubblica del venticinque maggio
Di Vladimiro porti c'è Federico so da direttore dell'organizzazione internazionale per le migrazione nel Mediterraneo che dice questo piano ci preoccupa
Chi gestirà i centri con quali standards di campi profughi in Africa già ce ne sono troppi perché aprirne altri il più grande del mondo e ad DAB e il Governo che ignaro vorrebbe chiudere la vera scommessa sono i re insediamenti
Questo appunto dice l'Organizzazione internazionale delle migrazioni e veniamo un articolo che ci dice quello che poi
Sta avvenendo a parte i salvataggi
E che comunque può essere appunto criticato perché continuano le politiche della fortezza Europa e Fulvio Vassallo
Un professore di Palermo che scrive
Chiamo blog si intitola diritti e frontiere ci fa questo quadro sembra di ritornare al due mila dieci quando dopo li spinge enti collettivi in Libia eseguiti direttamente da mezzi della Guardia di finanza italiana a partire dal sette maggio due mila nove in base agli accordi tra Berlusconi e Gheddafi
Sì in viale Libia agenti della Guardia di Finanza per istruire la Guardia costiera libica
Nell'operazione di blocco dei migranti che erano riusciti a fuggire imbarcando sì sul mezzo esse mezzi sempre più fatiscenti seguirono arresti indiscriminati davanti alle cose camuffati da operazioni di salvataggio torture e abusi
Nei centri di detenzione nei quali i migranti vengono ricondotti diverso stragi in alto mare e anche un incidente quando pattugliatore libico con a bordo genti italiani aprì il fuoco sul peschereccio siciliani impegnato in una battuta di pesca al largo della costa di Tripoli
Oggi per i migranti in transito la situazione in Libia ancora peggiorata rispetto al due mila dieci chi riesce arrivare porta sul proprio corpo e nella propria anima segni in torture fisiche psicologiche
Indicibili piuttosto che rafforzare l'immissione di ricerca e soccorso che si preferisce lasciare
Hai pochi mezzi inviati dalle organizzazioni umanitarie tre navi
Di Medici senza frontiere so se mediterranei due battelli più piccoli dissi watcher com'è la funzione di sorveglianza
I vertici dell'Unione europea spalleggiati da Renzi che ha rilanciato il processo di cartoon con limiti lascia un compatta propongono di nuovo l'invio di agenti europea a bordo delle unità della guardia costiera libica per rafforzare le operazioni di blocco dei migranti in mare
Anche se è una guardia costiera libica oggi non esiste come non esista un Governo centrale unitario dell'Inter e Libia
Dilaniata dal conflitto che da ottobre hoc ed Bengasi ha scatenato il generale affittare spalleggiato dall'Egitto contro il Governo riconosciuto
Dalle Nazioni Unite con sede a Tripoli mezzi navali dell'inizio locali dimostrando i Paesi occidentali quanto sono già capaci di bloccare
Le partenza verso l'Europa la guerra al terrorismo diventa un pretesto per affermare supremazia territoriale di una fazione contro l'altra
Negli stessi giorni in cui l'Unione Europea anticipa il progetto di inviare in forza alla Guardia costiera libica centinaia di migranti vengono arrestati in mare rigettata in i centri di detenzione gestiti
Dalle diverse milizie che si spartiscono attualmente il territorio libico sono le stesse milizie che stanno chiedendo armi agli Stati europei sventolando la promessa di riuscire a bloccare le partenze dei migranti verso l'Europa
E e l'unione europea
Piuttosto che aprire ca Ancarani umanitari o ampliare le possibilità di ingresso da paesi terzi di transito con visti umanitari sembra pronta inviare a questo stesso scopo inviare agenti mezzi addirittura
Allestire grandi campi di raccolta il confinamento in Africa ad esempio in Niger sulla scorta di un vecchio progetto risalente i tempi di Maroni
Nessuno ricorda che sono già mille trecentosessantanove le vittime dell'immigrazione
Quest'anno in questo modo si pensa di riuscire a raggiungere gli stessi risultati che in passato sono stati raggiunti da respingimenti collettivi
Coordinati nel due mila e nove del Governo Berlusconi poi condannati nel due mila dodici con la sentenza fondamentale dalla Corte europea dei diritti dell'uomo nel caso Iezzi contro l'Italia
Sempre più importante conclude Vassallo e difficile in questo mutato contesto
Il ruolo delle navi umanitarie che certamente
Non saranno testimoni inerti dell'operazione di blocco e di riconduzione a terra dei migranti che ancora cercano di fuggire dalle coste libiche prefetto di queste politiche dei blocchi
Delegate dall'Unione europea i Paesi di transito le rotte si allungano diventano sempre più pericolose e il Mediterraneo si continua
A morire
Dal Mediterraneo
Passiamo a a la Grecia e I Domenico perché
Questa è stata la settimana dello sgombero prendiamo
Un articolo del manifesto di ieri venerdì ventisette maggio
Di Monia Cappuccini che dice tre giorni appena con largo anticipo sui dieci annunciati inizialmente tante abbassato la polizia greca per smantellare l'ultimo avamposto della disperazione migrante della vergogna europea
Da ieri il campo di domenica una landa deserta desolata dove ruspe bulldozer e camion lavorano già a pieno ritmo per rimuovere ogni traccia del passaggio delle oltre dieci mila persone in fuga da guerra povertà
Sul terreno rimangono solo oggetti segni di vita strappati alla speranza cataste di coperte tende ancora montate taniche di acqua vuote per i vestiti cassette di plastica passeggini legna immondizia ma c'era e quant'altro da oltre la rete del confine
La polizia di frontiera ma cedono assistano smantellamento del campo non nascondendo qualche sollievo stavolta è finita per davvero sembrano dire con lo sguardo
Secondo fonti ufficiali della polizia sino a mercoledì sera erano stati trasferiti nei siti istituzionali
Tra i tre mila trecento tremila tremilacinquecento migranti divisi INAIL sessantadue pullman altri sono partiti ieri mattina per un totale di cinque mila persone in tutto ne mancano all'incirca ancora mille cinque
Per le quali si provvederà a stretto giro di pullman rimosso anche il vagone abbandonato sui binari che era diventato il simbolo della resistenza di domenica sino all'ultimo atto del diciotto maggio scorso quando era stato spostato spinta nell'estremo tentativo di sfondare il confine è chiuso
La compagnia Trai sono schegge sì ce l'avete Ferrara mandato intanto gli operai per la manutenzione dei binari
E quindi questa la situazione
Viene detto
Che il vento alza la polvere nel campo sollevando con sé altre incognite sul destino delle oltre trentamila persone rimaste intrappolate nella Grecia settentrionale sul posto è arrivato anche il Vice Ministro della protezione civile
Micos Toscana s'perseguire operazioni da vicino andato tutto come previsto e nel rispetto dei diritti umani ha dichiarato
Non siamo stati noi a impedire a queste persone di proseguire il loro cammino verso la meta desiderata com'è stata la Grecia regge vigere recinti
Hanno ritoccato gestire una situazione di emergenza rispettare i diritti umani non significa
Lasciare che migliaia di persone vivano nel fango aggiunto per poi confermare
L'esistenza di numero imprecisato di persone che si è allontanato nei giorni scorsi dai domenica per raggiungere altre destinazioni centinaia se non migliaia dirittura tremila secondo il quotidiano greco
E ti merita ton sinta con i numeri si rincorrono senza che nessuno sia in grado di dare loro una conferma di fatto le cifre ufficiali qui non coincidono quasi mai con il dato reale la forbice del sommerso non poche mantenersi
Ampia
Su questo però è intervenuto
Save the children è che ha denunciato il venticinque maggio le condizioni disumane
E la mancanza di servizi adeguati compresi cibo acque riparo che hanno trovato i primi bambini profughi dei loro famiglia trasferiti
Dal campo di domenica in altri campi del nord della Grecia quando le famiglie sono arrivati i nuovi campi molti bambini anche piccolissimi
Hanno trovato pessimi condizioni di accoglienza con pochissimo cibo e acqua disposizione solo quattro servizi igienici completamente sporchi per più di duecento persone ora destinate aumentare dichiarato ENI Frost responsabili Save the children in Grecia
E adesso noi vogliamo tornare nel nostro Paese e proporvi una intervista che abbiamo realizzato su una proposta alternativa alle politiche di Fortezza Europa
Radio radicale ci occupiamo di immigrazione
Le politiche decise dall'Europa particolare per il nostro Paese
Sono le politiche che hanno visto la creazione degli hot spot una una situazione che ha visto dividere
Immigranti che arrivano sulle nostre coste in tre categorie collettive in cui tre nazionalità siriani iracheni eritrei
Godevano della possibilità di oltrepassare di andare oltre il Trattato di Dublino e quindi essere ridistribuiti negli altri Paesi europei poi la realtà è stata ad indi Verza oppure gli altri che invece
Non appartenevano a questi tre Paesi si dividevano tra quelli
Che potevano ottenere un asilo una protezione
Ma dovevano rispettare l'accordo di Dublino e quindi rimanere nel nostro Paese come Paesi troppo approdo e in terza
Posizione i cosiddetti migranti economici
Che avrebbero dovuto essere rimpatriati
E questo questo sistema ha creato in realtà una cosiddetta fabbrica della
Clandestinità perché in particolare per i migranti economici ci sono poco pochi Paesi che hanno
Stipulato accordi per i rimpatri
E poi per coloro che hanno fatto domanda di asilo nel nostro Paese ci sono stati
Ti dinieghi e e anche i cosiddetti diniegati sono andati a come dire ad affollare il numero già grande degli irregolari nel nostro
Paese per far fronte a questo che si può definire un
Disastro la Conferenza episcopale italiana attraverso la
Fondazione Migrantes a fatto una proposta alla il Governo
Italiano una proposta che vede
La possibilità di concessione di un permesso di soggiorno Mani Dario per tutti i migranti ospitati nei centri di accoglienza straordinaria no abbiamo in collegamento telefonico monsignor Giancarlo Perego direttore
Generale della Fondazione Migrantes che salutiamo buon pomeriggio ovvero voi
Allora ci vuole spiegare questa proposta come dovrebbe appunto intervenire in questa situazione che abbiamo cercato di descrivere
La proposta nasce da un dato
Realistico dischi ma nel corso di quest'anno il ruolo delle Commissioni che stanno analizzando le domande d'asilo tra le persone che sono sbarcati
E che si sono fermate nel nostro territorio soprattutto nei centri di accoglienza straordinaria oltre novanta mila persone a cui si aggiungono le persone che hanno
Oltre ventimila rifugiate sono seri SPRAR
Partendo da questa situazione l'esame di Commissione si
Stima che entro la fine dell'anno quaranta mila persone anche dopo il ricorso saranno diniegati e cioè non riceveranno nessun il permesso di protezione internazionale e neanche di protezione umanitaria
Partendo dalla situazione di queste persone per la loro storia dalla loro dal loro vissuto drammatico la maggior parte provengono dall'Africa subsahariana
La proposta in linea con quanto stabilisce la legge sull'immigrazione
Il testo unico all'articolo venti che prevede un permesso di soggiorno temporaneo umanitario per persone che sono in fuga da disastri ambientali da situazioni di conflitto di grave
Situazione
Umanitaria di concedere un permesso di protezione umanitaria si tratta quindi di sanare la situazione di questi quaranta mila persone entro la fine dell'anno per evitare questo
Popolo entri sostanzialmente nel sommerso nell'irregolarità diventi manodopera a basso costo per sfruttamento lavorativo soprattutto
Nel corso di questa città tenere Campania diverse
E
Peggio ancora entri ad esempio in una situazione di
Irregolarità che porta anche a a
All'ingresso in situazione di microcriminalità o addirittura di criminalità
Mafiosa tutelando così sul piano sociale somme sanitario dei giovani che comunque
Sappiamo benissimo hanno vissuto una tragica e drammatica dei loro Paesi
E comunque non possono essere qualificate semplicemente come migranti economici ma come persone che
Erano magari lavoratori in Libia o in altri Paesi oggi
Sono stati costretti dalla situazione drammatica lasciare questi Paesi
Ecco tra l'altro leggevo punto nei miei agenzie che riferivano di questa nostra proposta che giustamente voi dite che le commissioni territoriali di fatto stanno operando sulla base di una lista di paesi SICU puri e e questo aggiungo io vorrei chiederle se appunto d'accordo questa in realtà viola poi
Un principio base che sta alla base e mi scuso per la ripetizione della
Legislazione sull'asilo cioè la domanda dovrebbe essere una domanda individuale ogni ogni cittadino del mondo potrebbe fare la sua domani dividere e deve essere esaminata individualmente non può essere
Catalogato rispetto a una essere messo i in una collettività che
Come dire rende la sua storia individuale diciamo non non importante come invece deve essere per l'esame
Del del del dell'ASI non o della protezione anche umanitaria giusto unire
Ogni situazione individuale
Ho presentare queste caratteristiche dicevo di persecuzione denti conflittualità dei Paesi di violenza e anche di situazione i cambiamenti climatici e porta necessariamente esaminare la storia personale
Senza rischiare come sta avvenendo che di fatto soltanto persone di alcuni Paesi hanno la strada spianata per la richiesta d'asilo e per l'accettazione di essa
E tutti gli altri Paesi non dimentichiamo che ci sono sessantacinque
I Paesi da cui le persone che sono sbarcati in Italia provenivano non sono neppure considerati anche se i
E situazioni in questi Paesi sono drammatiche da diversi altri punti di vista
Ecco per conclude così su vorrei farle una domanda un po'di tipo più generale insomma questa vostra proposta Miran somma a sanare una situazione già
In corso nel nostro Paese però vorrei da lei un anche un un commento se
Lo vuole fare sulla impostazione generale che il continente europeo sta dando alla questione immigrazione dall'accordo dell'Unione europea solo Turchia
Al così detto migration compatti proposto dall'Italia che però vede per esempio
Già abbia visto il quattro maggio un accordo tra Unione europea e il Niger che dà l'idea insomma di una replica in qualche modo del CRA del e l'accordo con la Turchia cioè come dire paghiamo
Dei Paesi terzi per trattenere opere accettare rimpatri di migranti e quindi
Come dire risolvere così la questione
La politica europea di fatto è una politica che scatti localizzando in Turchia e in altri paesi la responsabilità del riconoscimento di un diritto d'asilo e di tutela di chi fugata guerra disastri ambientali da persecuzione politica religiosa
Questo significa
Non diciamo aprire la responsabilità della tutela di un diritto fondamentale all'interno del nostro Paese europeo
Ed i singoli Paesi quindi era venuta meno di una responsabilità importante in una democrazia qual è l'Europa
E al tempo stesso c'è il rischio che questo
A rimandare di fatto in altri Paesi questa responsabilità è una forma nascosta sia respingimenti che questo francamente
Va contro il diritto internazionale va contro la tutela di persone
Non dimenticando che poi
L'Europa oggi sta raccogliendo un milione duecento mila richiedenti asilo e rifugiati in un continente di cinquecentocinquanta milioni certamente questo non può essere qualificato come un'emergenza
C'è ancora spazio in molti almeno venti Paesi di ventotto Paesi europei che ancora non hanno strutturato un piano nazionale asilo all'accoglienza e forse è una responsabilità maggiore sarebbe andare in questa direzione
Nessuno mette in dubbio poi che ci possa essere anche il progetto come già è stato proposto dei rimpatri assistiti
Questo chiede un impegno un investimento lo abbiamo chiamato Piano Marshall dall'Africa che permette effettivamente un rimpatrio a delle condizioni importanti sul piano del lavoro dalla scuola
Per la tutela della salute di molte persone che hanno anche il diritto di rimanere la propria terra ma ad alcune condizioni particolari
Molto chiaro io ringrazio molto il direttore generale della Fondazione emigrante se monsignor Giancarlo Perego grazie e buon lavoro vorrei conoscere
Con questa intervista si conclude la puntata odierna di fortezza Europa
Vi ricordiamo che potete contattarci attraverso la mail generale di Radio Radicale io ascolto chiocciola Radio Radicale punto it
Potete anche visitarci attraverso il sito di Radio radicale che Cannone la sezione
Rubriche cliccando su fortezza Europa dove troverete anche bene precedenti puntate della
Rubrica e infine
Vi ricordiamo che noi che fortezza Europa va in onda ogni sabato alle tredici e trenta e in replica il mercoledì alle sei di mattina buon proseguimento con i programmi di Radio Radicale