Convegno scientifico "Per i sessanta anni della Corte costituzionale" - primo giornata (lavori antimeridiani)

Fine creazione del Presidente della Repubblica
Ha inizio il convegno scientifico in occasione dei sessant'anni della Corte costituzionale prende la parola il Presidente della Corte costituzionale professor Paolo Grossi
Signor Presidente della Repubblica
Signor Presidente emerito della Repubblica signor Presidente del Senato autorità tutte signore e signori
Vorrei iniziare con un sincero ringraziamento per il Capo dello Stato
Che ci ha consentito di tenere in questa sede Augusta la prima sessione del nostro convegno celebrativo dei sessant'anni della Corte
è un privilegio di cui signor Presidente io e tutti i giudici della Corte le stiamo sinceramente grati
Passerei a delle parole introduttive
I nostri lavori di oggi e di domani
Aprile due mila sedici
Sono precisamente sessant'anni di operosità della nostra corte
Ricorrenza che il Collegio degli attuali giudici vuole sottolineare evitando celebrazioni meramente cerimoniali
Si è scelto piuttosto di guardare a ritroso con un'attenzione aliena da atteggiamenti apologetici
Il distendersi di un itinerario giudiziale
Ponendosi la difficile domanda se eccome la Corte si sia dimostrata fedele
Al carattere di supremo organismo di garanzia assegnatole dalla Costituzione
La Corte avuto infatti sin dall'inizio
Pronta coscienza che l'interlocutore dei padri costituenti non sarebbe stato
Né l'individuo astratto delle vecchie carte sette ottocentesche
Negli investiti del potere politico e neppure solo i giudici
Bensì i cittadini
Le persone storicamente concrete colte nell'esistenza di ogni giorno
E per le quali la Costituzione repubblicana avrebbe potuto proporsi come un breviario giuridico prezioso nell'esercizio delle quotidiane fatiche
In questa vicenda storica una consapevolezza è parsa emergere progressivamente chiara all'attenzione della Corte
Che la nuova Costituzione autenticamente democratica
Socialmente e giuridicamente pluralistica non si esauriva in un testo cartaceo non poteva esaurirsi in centotrentanove articoli
Al contrario
Quegli articoli manifestavano una dimensione costituzionale assai più complessa e qui la consapevolezza sia e di volta in volta dimostrata duplice
Innanzitutto che la nostra Carta particolarmente nella prima parte dove il cittadino appare quale vero protagonista
E dove si parla intensamente di lui dei suoi diritti e dei suoi doveri nonché dei suoi rapporti con il potere
Non è
Una sommatoria di disposizione ma un insieme di principi armonica man tutte e dinamicamente coesi ed esperimenti valori e interessi diffusi e condivisi
Principi talora specificamente enunciati ma portatori
Di una dirompente carica espansiva
Tali cioè da permettere di percepire ulteriori sviluppi ben oltre le locuzioni di un testo scritto
Senza contare
Che proprio tra i fondamenti stanno quelle enunciazioni degli articoli due e tre della Costituzione
Che hanno una tale potenzialità da fungere nella loro aperta inclusività quali valvole respiratorie dell'ingegnere ordine giuridico
Proprio in collegamento con la nuova nozione di uguaglianza contenuta nell'articolo tre
La nostra giurisprudenza a del resto elaborato quale canone orientativo e ciò fin dalla prima sentenza del cinquantasei
E con più compiuto svolgimento argomentativo a partire dagli anni Settanta
Quei princìpi di ragionevolezza che superando le rigidezza e di una mera razionalità atteso a misurarsi invece sui fatti di vita
Bilanciando i valori concretamente coinvolti
Ma vedi più
Una seconda consapevolezza è stata guida efficace del nostro Collegio giudiziale
Quei centotrentanove articoli rappresentavano le manifestazioni di una realtà assai profonda
Situata nelle stesse fondazioni ultime e perciò essenzialmente costituzionali della nostra Democrazia repubblicana quasi cuspidi
Emergenti di un ampio continente sommerso un ordine ordinante secondo una felice un felice sinta gomma coniato da alcuni acuti costituzionalisti
Da taluni si crede di poter parlare in proposito di carattere creativo delle pronunce della Corte talora con un netto rifiuto talaltra con un sostanziale compiacimento
Credo invece che si debba parlare convintamente e più correttamente di una hanno sia di invenzione
E di una operosità inventiva che ha percorso da sempre la Corte prendendo però piena forza dalla fine di quegli anni Settanta che abbiamo or ora menzionato
Invenzione inventiva sono termini inconsueti
Ma che si prestano a identificare puntualmente il ruolo della Corte sol che si pensi al significato delle etimo latino in venire ossia cercare e soprattutto
Trovare
Una Costituzione che sia come la nostra autenticamente costituzione ossia che riesca a co figurare una moltitudine quale popolo di persone e quindi a costituirla in ordinamento
Possiede una carica vitale proveniente da radicazione profonde che continuamente l'alimenta nove la feconda no in ogni sua tangibile manifestazione
Imprimendo un tratto caratterizzante e addirittura identitario
Con una precisazione
Fra tutti gli affioramenti testuali quello dell'articolo due
Adesa forse meglio di tutti l'eradicazione i in una dimensione costituzionale molteplice e aperta e tuttavia
Contemporaneamente sorvegliata e partecipe
E perciò naturalmente incline alla prospettiva dei diritti ma sensibile a quella dei doveri
Ed è anche attraverso questa invenzione che la Corte
Nello sforzo di percepire con la necessaria attenzione i segni dei tempi che mutano e che incidono sempre lentamente sul terreno dei valori ha potuto via via ampliare la gamma non già soltanto dei diritti formalmente riconosciuti
Ma delle tutele assicurate effettivamente
Innestando in altri termini la trama delle situazioni giuridiche dei singoli individui nell'ordito della loro multiforme identità sociale
Si è esaltato la persona come creatura relazionale con i diritti non individualistica mente connotati ma socializzare atti in un folto tessuto di doveri
Nel corrispondere
Alle incalzanti istanze di giustizia sul parametro della Costituzione
Il giudice delle leggi e dei conflitti ha infatti il compito con l'ovvia o esclusione del sindacato sulle scelte discrezionali del Parlamento
Di dare spazio da un lato
Ad esigenze non ancora un nuovo adeguatamente soddisfatte o perfino sacrificate nella legislazione
E dall'altro di valutarne la compatibilità con altre contrapposte esigenze nell'ordine costituzionale della convivenza
A un siffatto cammino giudiziale
Troppo Soppani a mente tratteggiato qui a mo'di introduzione dedicheranno specifica attenzione il relatore del nostro convegno
E sono sicuro che sapranno convenientemente mettere in luce un complesso itinerario sessanta Minale non ci resta che ascoltarli
Ora il piacere grande
Di dare la parola al primo dei relatori al professore Enzo Cheli
Un caro amico ma anche un grande studioso che ha dedicato la sua vita ad approfondire temi e problemi fondamentali della scienza costituzionalistica
Fin dal suo primo volume del mille novecentosessantuno
Atto politico e funzione di indirizzo politico
Che è lì mostrava quella ricchezza di intuizioni e quella capacità costruttive che lo hanno sempre assistito nella sua lunga vita dedicata incessantemente alla ricerca scientifica
Sono convinto che sul tema Allulli affidato dalla Corte costituzionale saprà darci un contributo decisivo atti la parola
Signor Presidente della Repubblica
Signor presidente signori giudici della Corte Costituzionale autorità signore e signori
Chi voglia cogliere il senso e misurare di influenza
Che la Corte costituzionale nell'arco di questi sessant'anni ha esercitato una vita nel nostro Paese e nella tutela delle nostre libertà
Può trovare nel percorso della giurisprudenza costituzionale
In tema di libertà di espressione del pensiero un tracciato per molti aspetti esemplare
Esemplare in termini quantitativi per il numero considerevole delle pronunce adottate in questa su questa libertà
Ma ancor più esemplare in termini qualitativi per gli aspetti innovativi e per gli effetti performanti
Degli indirizzi che attraverso queste pronunce la Corte venuta esprimere
Indirizzi che hanno concorso a tracciare spesso in anticipo sui tempi della legislazione le linee dell'impianto complessivo del nostro sistema di informazione
Non sembra dunque improprio parlare con riferimento a questa libertà
Dell'esistenza di una vera e propria dottrina costituzionale che in questi sessant'anni la Corte partendo dalla piattaforma dell'articolo ventuno
Ha avuto modo di definire e consolidare secondo me a dettare la linea di continuità
Dottrina di cui vorremmo cui cercare di
Mettere in luce i tratti essenziali seguendo per quanto possibile il percorso della sua progressiva maturazione nel tempo
Il punto di partenza di questo percorso coincide come ben noto con la stessa nascita della Corte giustizia costituzionale cioè con la prima sentenza che ora veniva ricordata emanata dalla Corte nel giugno del mille novecentocinquantasei
Una sentenza a giusto titolo qualificata come storica per il fatto di aver definito nei suoi termini più estensivi lo spazio riferibile alla giustizia costituzionale
Ma anche una sentenza che per la prima volta utilizza il parametro dell'articolo ventuno
Per cancellare in ragione dell'eccessiva discrezionalità riconosciuta al potere amministrativo
Una norma del Testo Unico di Pubblica Sicurezza del mille novecentotrentuno relativa all'autorizzazione di polizia che allora era prevista ai fini della distribuzione e della fissione ristampati
Dopo questa prima pronuncia la visione che la Corte matura in ordine alla natura a caratteri della libertà di manifestazione del pensiero trova le sue maggiori enunciazione in alcune sentenze che coprono un arco di vent'anni
Dalla metà degli anni Sessanta la metà degli anni ottanta
Vediamo così che nel mille novecentosessantacinque con la sentenza nove
La Corte in un certo principio secondo cui la libertà di manifestazione del pensiero è tra le libertà fondamentali proclamate protette dalla nostra Costituzione
Una di quelle che meglio caratterizzano il regime vigente dello Stato condizione come del modo di essere dello sviluppo della vita del Paese
In ogni suo aspetto culturale politico sociale
Segue nel mille novecentosessantanove la sentenza numero ottantaquattro dove con particolare incisività
Se qualifica la libertà sancita dall'articolo ventuno come pietra angolare della democrazia
Mentre nel mille novecentosettantuno con un'altra sentenza si definisce la libertà di manifestazione del pensiero come il più alto forse dei diritti fondamentali e primari sanciti dalla Costituzione
Si svolge così nel mille novecentottantacinque alla sentenza centoventisei dove in termini ancora più elaborati
Si qualifica la libertà in questione
Come cardine di democrazia dell'ordinamento generale in ragione cito testualmente
Della rilevanza centrale che la libertà di espressione del pensiero assuma i fini dell'attuazione del principio democratico non solo nel nostro ordinamento che in relazione a tale principio si qualifica Ai sensi dell'articolo uno dalla Costituzione
Ma anche nelle più significative espressioni della civiltà giuridica e politica che in esso trova la sua caratterizzazione di fondo
Dal complesso di queste pronunce si può dunque vedere come la Corte fin dall'inizio di questo percorso
Sì si è impegnata a collocare la libertà di espressione una posizione molto particolare in certo senso sovraordinata rispetto alle altre libertà fondamentali
E questo almeno per tre ordini di ragioni
In primo luogo per la stretta connessione di questa libertà con la sfera psichica della persona cioè con la libertà di pensiero dal momento che proprio attraverso l'esercizio della libertà di espressione
Che si realizza il prodotto più alto dell'identità personale
In secondo luogo per il rapporto strumentale che lega queste libertà questa libertà le altre libertà fondamentali
Quali quelli in tema di corrispondenza riunione associazione partecipazione politica professione religiosa esercizio di attività didattica scientifica e artistica
Tutte le libertà che nell'autonomia del pensiero e della sua espressione trovano naturalmente la loro primaria ragione DS
In terzo luogo e questo il profilo che più viene valorizzato con riferimento al mondo dell'informazione
Per il fatto che in questa libertà viene individuata l'architrave destinata a sorreggere l'intero assetto di una dimostrazione DIA a impianto pluralista come la nostra
Dove l'esercizio della sovranità popolare trova il suo fondamento nella presenza di un'opinione pubblica
Che solo se illiberale bene informata può essere in grado di controllare e orientare la sfera del potere politico
Da qui la definizione del rapporto tra libertà di manifestazione del pensiero e informazione che la Corte ricostruisce partendo dal riconoscimento di una sostanziale identità tra pensiero e notizia
Identità fondata sul fatto che nella visione della Corte anche la diffusione delle notizie al pari delle opinioni va ricondotta allo spazio di libertà dell'articolo ventuno
In questa nello di congiunzione tra espressione del pensiero e divulgazione delle notizie la Corte trova pertanto la chiave di ingresso nel mondo dell'informazione
Una chiave che le consentirà di adottare nell'arco di questi sessant'anni una serie molto nutrita di pronunce riferite sia la stampa in quanto mezzo espressamente disciplinato dall'articolo ventuno
Che agli altri mezzi di comunicazione di massa che la Costituzione specificamente lo richiama
Vuoi per una distrazione originaria come era caduta per la radiodiffusione era dimenticati voi per l'inesistenza del mezzo al momento della nascita della Carta costituzionale come accaduto per la
Televisione
In ordine a questa giurisprudenza il primo dato che va rilevato che essa ruota tutta intorno a un perno fondamentale
Rappresentato dal riconoscimento dell'esistenza di un diritto implicito che la Corte viene a desumere dallo stesso articolo ventuno letto in connessione con l'articolo uno
Diritto implicito inteso come risvolto passivo della libertà di espressione
Si tratta come è noto del diritto all'informazione
Dopo la nostra Costituzione non parla ma di cui avevano parlato carte coerente alla nostra Costituzione quali la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata dalle Nazioni Unite nel mille novecentoquarantotto
La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo delle libertà fondamentali del mille novecentocinquanta
Una legge fondamentale della Repubblica federale tedesca del mille novecentoquarantanove tutte carte dove si riconosce al singolo il diritto non solo di trasmettere
Ma anche di cercare ricevere notizie cioè di informarsi
Della presenza di un diritto all'informazione implicitamente incluso nel coste sto della nostra Costituzione
La Corte aveva cominciato a parlare già nel mille novecentosettantadue con una sentenza che porta la firma di Vezio Crisafulli Crisafulli su questo tema aveva già avuto modo di esprimersi prima di diventare giudico giudice in sede scientifica
Sentenza dove viene riconosciuta l'esistenza di un interesse generale interessamento indirettamente protetto l'articolo ventuno che afferma testualmente la Corte
In un regime di libera democrazia implica pluralità di fonti di informazione il libero accesso alle medesime assenza di ingiustificati ostacoli legali anche temporanee alla circolazione delle notizie delle idee
Enunciato quest'ultimo che in una successiva sentenza del mille novecentosettantasette
Viene ulteriormente precisata attraverso un richiamo alla esclusione di interventi pubblici suscettibili di tradursi anche indirettamente contro le intenzioni
In forme di pressioni per indirizzare la stampa verso obiettivi predeterminati a preferenza di altri
Ma l'espressione più completa articolata di questo diritto all'informazione prenderà forma soltanto nel mille novecentonovantatré
Con la sentenza centododici dove la libertà di manifestazione del pensiero comprensiva tanto del profilo attivo della libertà di informare quanto del profilo passivo del diritto essere informati
Viene inquadrata cito ancora testualmente tra i valori primarie assistiti dalla clausola della inviolabilità articolo due
Valori che in ragione del loro contenuto si traducono direttamente e immediatamente in diritti soggettivi dell'individuo di carattere assoluto
Con la conseguenza che il diritto all'informazione dice la Corte va determinato e qualificato
Il riferimento ai principi fondanti della forma di stato delineato dalla Costituzione i quali esigono che la nostra democrazia sia basata su una libera opinione pubblica e sia in grado di svilupparsi attraverso la piena concorrenza di tutti
Alla formazione della volontà generale
Principi questi rileva ancora la corte che conducono a realizzare qualificare il diritto all'informazione in base a taluni requisiti essenziali
Pluralismo delle fonti cui attingere conoscenze notizie obiettività e imparzialità dei dati forniti
Completezza correttezza e continuità dell'attività di informazione erogata rispetto della dignità umana dell'ordine pubblico del buoncostume del libero sviluppo psichico e morale dei minori
Questa pronuncia è appena il caso di sottolinearlo presenta un rilievo particolare
Segnato dal fatto che in essa per la prima volta vengano enunciati in sintesi tutti i principi che hanno di volta in volta concorso a ispirare la Corte
Nelle sue numerose pronunce sia in tema di stampa che di radiotelevisione
Per quanto concerne in particolare la stampa
Possiamo constatare come l'applicazione di questi principi avere intanto la Corte a offrire una speciale protezione al mezzo
In ragione del fatto che fino agli anni più recenti la stampa ha rappresentato se non lo strumento più diffuso sicuramente lo strumento più efficace Ai fini della formazione di un'opinione pubblica qualificata
Da qui l'avvertimento che la Corte ripetutamente enunciati
In ordine al rischio che l'utilizzo incontrollato della pubblicità commerciale da parte della televisione possa condurre gradualmente inaridire dice la Corte una tradizionale fonte di finanziamento della stampa
Recando grave pregiudizio una libertà
Che la Costituzione fa oggetto di energica tutela
Ma sempre a questa finalità primaria di protezione particolare del mezzo possono ricondursi anche altre pronunce quali quelle in tema di responsabilità oggettiva dei direttori di giornali sentenza che risale al mio centocinquantasei
Di professione giornalistica e strumenti per la sua tutela come l'ordine nell'albo di esercizio del diritto di difesa nel reato di diffamazione imputato al giornalista con una sentenza del settantuno
Di segretezza delle fonti giornalistiche con una sentenza del mille novecentottantuno
Pronunce tutte orientate a valorizzare nel bilanciamento tra i diversi interessi costituzionali in gioco la collocazione speciale sia del mezzo che dei suoi operatori
Questa giurisprudenza trovati contro il suo completamento dalla definizione dei limiti che la Costituzione pone all'uso della stampa
Con un limite esplicitamente enunciato qual è il buon costume dove l'interpretazione della Corte
Anche se con qualche oscillazione Insiel per lo più attestata
Verso la lettura penalistica riferita alla sola morale sessuale
E con gli altri limiti implicitamente desumibili dal contesto costituzionale e bilancia Abbili con i contenuti della libertà di espressione in quanto afferenti alla protezione di interessi essenziali
Sia per la sfera pubblica quale l'ordine e la sicurezza pubblica le esigenze di giustizia la tutela del segreto di Stato
Che per la sfera privata quali l'onore la reputazione la riservatezza l'identità personale
Un bilanciamento che peraltro la Corte attraverso un'interpretazione restrittiva dei limiti
Ha sempre cercato Dini di rizzare a favore del mezzo anche ai fini del rispetto di quel solenne divieto di autorizzazioni o censure che l'articolo ventuno esplicitamente denuncia a favore della stampa
Ma ancora più innovativa e penetrante si presenta la giurisprudenza che la Corte sempre a partire dagli anni Sessanta ha potuto elaborare con riferimento al settore radiotelevisivo
è ben noto come questo settore nell'arco degli ultimi quarant'anni si sia sviluppato nel nostro Paese secondo linee alquanto differenziate rispetto a quelle dei maggiori Paesi europei
Assumendo spesso le caratteristiche di un accesso campo di battaglia per il dominio del mezzo di un mezzo che come la corteccia rilevava nel mille novecentottantuno con la sentenza centoquarantotto
Si è sempre caratterizzato per la sua peculiare capacità di persuasione e di incidenza sulla formazione dell'opinione pubblica
Stante dice la Corte la sua notoria capacità di immediata e capillare penetrazione
Nell'ambito sociale attraverso la diffusione nell'interno dell'abitazione e per la forza suggestiva dell'immagine legata alla parola
La conflittualità che si è sviluppata in questo campo nel corso di diverse stagioni della nostra vita politica
Ha impegnato come sappiamo a fondo partiti impresse e istituzioni pubbliche
Ma anche offerto alla Corte la possibilità di svolgere una funzione arbitrale di indirizzò fino a imporsi come driver delle maggiori riforme intervenute a partire dalla metà degli anni Settanta in questo settore
Dalla legge centotre del mille novecentosettantacinque di riforma del servizio pubblico che nasceva sulla scia delle sentenze della Corte duecentoventiquattro e duecentoventicinque del mille novecentosettantaquattro
Alla legge Mammì del mille novecentonovanta istitutiva di un sistema misto pubblico privato adottata sotto la spinta di un'altra sentenza la ottocentoventisei dell'ottantotto
Dalla legge Maccanico del mille novecentonovantasette volta a garantire un'equilibrata distribuzione delle risorse tecnologiche come nomi che tra le varie emittenti che trova la sua matrice nella sentenza quattrocentoventidue novantaquattro
Alla legge Gasparri del due mila quattro e al conseguente testo unico sulla radiotelevisione del due mila cinque
Che nascevano sulla scia del passaggio dalla tecnologia analogica alla tecnologia di vitale ma anche in relazione al vincolo temporale imposto
Per il trasferimento sul satellite in una rissa e privata da una sentenza della Corte la sentenza quattrocentosessantasei del due mila due
Si può quindi affermare
Senza ombra di dubbi che in questi anni la Corte costituzionale è stata il soggetto pubblico che più ha orientato gli sviluppi del nostro sistema radiotelevisivo
Attraverso una giurisprudenza che ha incontrato si resistenze suscitato contrasti tanto dalla sfera pubblica che nella sfera privata ma che alla fine riuscite a imporsi
Sia legislatore che all'impresa sotto il segno del rispetto dei principi fissati in Costituzione
Attraverso questa giurisprudenza infatti la Corte ha potuto accompagnare con le proprie decisioni l'evoluzione tecnologica del mezzo dal terrestre al satellitare o dall'analogico al digitale
Apprendo gradualmente il mercato prima a favore dell'emittenza locale con una sentenza del settantasei
Poi a favore dell'emittenza nazionale con una sentenza del mille novecentottantotto così da consentire il passaggio progressivo
Dall'originario monopolio pubblico a un sistema misto bilanciato tra un polo pubblico collocato nell'area di influenza parlamentare è un polo privato Espresso da più imprese sorrette dalla pubblicità il rapporto di reciproca concorrenza
Ora per definire le basi di questo sistema come è noto la Corte ha fatto ricorso a un criterio basilare il criterio del pluralismo
Riconosciuto e affermato anche a livello europeo criterio desunto dalla Corte dallo stesso modello della nostra forma di Stato
Ma diversamente articolato con riferimento all'emittenza pubblica come pluralismo interno alla fonte e all'emittenza privata come pluralismo esterno afferente al mercato alla concorrenza tra le impressi
Criterio il corrispettivo impone dice la Corte l'adozione di adeguate misure antitrust
In grado di garantire un'equilibrata distribuzione delle risorse che condizionano l'uso del mezzo sia risorse tecnologiche come le frequenze radio elettriche sia economiche come la pubblicità commerciale
Si svolge così alla fase presente a oggi
E in cui dopo le forti tensioni registrate in passato la realizzazione del pluralismo radiotelevisivo sembra aver trovato un suo per quanto precario punto di equilibrio
In conseguenza degli sviluppi più recenti delle tecnologie che hanno arricchito le potenzialità trasmissive delle reti e con la moltiplicazione delle piattaforme modificato gli equilibri del mercato
Nonché in conseguenza della disciplina incisiva apposta di recente a livello comunitario sui media audiovisivi
E questo può forse spiegare il silenzio che negli ultimi anni è dato registrare nella giurisprudenza costituzionale in tema di comunicazione radiotelevisiva
Un silenzio che dopo due sentenze particolarmente rilevanti emanate nel due mila due una in tema di par condicio e una in tema di canone di abbonamento alla RAI
Sembra oggi segnare l'attuale fase come una fase di attesa
Dove gli antichi conflitti ci sono state imperativi mentre le nuove realtà di ordine economico e sociale connesse alla nuova società dell'informazione stentano ancora prendere una forma precisa
All'inizio abbiamo accennato a una linea di continuità
Una linea di continuità che viene a caratterizzare l'intero percorso di questa giurisprudenza chi abbiamo qui cercato di ricostruire
Viene dunque naturale domandarsi
Quali possono essere stati fattori che hanno contribuito prima la nascita e poi al consolidamento di questa linea giurisprudenziale sotto il segno della continuità
Tra i molti possibili fattori causali io mi limito qui a richiamarne soltanto due che a mio avviso presentano un rilievo che è giusto sottolineare
Un primo fattore può essere individuato le stesse caratteristiche del parametro costituzionale che la Corte
In tema di libertà di manifestazione del pensiero e di mass media si è trovata a dover usare una norma quella enunciata nell'articolo ventuno
Molta più come fu a suo tempo osservato da Livio Paladin volta più verso le esperienze del passato che verso le prospettive del futuro
Ma anche caratterizzata da un elevato grado di vasti città ed una forte potenzialità espansiva
In ragione della sua formulazione riferita non solo ai cittadini e non solo alla stampa ma a tutti e a ogni possibile mezzo di diffusione del pensiero
Questa elasticità e questa potenzialità espansiva della norma è stata utilizzata dalla Corte nella misura più ampia possibile così da accompagnare di volta in volta il progressivo sviluppo
Tecnologico economico e sociale dei diversi strumenti della comunicazione
Da quel carattere innovativo evolutivo che il dato riscontrare in questa giurisprudenza come dato dominante e costanti
Un secondo fattore casuale cui vorrei accennare
Di questo indirizzo che si è andato consolidando nel tempo può essere reperito nel forte e continuo sostegno
Che la giurisprudenza costituzionale in tema di libertà di espressione di utilizzo dei mass media ha sempre ottenuto dalla dottrina pubblicistica italiana
Non si può in fatto trascurare il se non si può infatti trascurare il fatto che gli assi portanti di questa giurisprudenza rappresentati come si diceva da due elementi da due idee guida il diritto all'informazione e il pluralismo
Trovino la loro prima enunciazione proprio nella dottrina costituzionalistica italiana
Che si è tenuta a sviluppare nel nostro Paese a partire dagli anni Cinquanta specialmente attraverso i contributi di Esposito Crisafulli Sandulli e barile
Dottrina le cui tracce come sopra si accennava spesso compaiono con particolare evidenza in sentenze che portano la firma di giudici che avevano già avuto modo di affermare le loro opinioni il loro pensiero in sede scientifica
Tutto questo può contribuire a spiegare come questa
Giurisprudenza sei esaminata in parallelo con gli sviluppi della nostra scienza costituzionale
Abbia avuto anche il merito di superare l'antica querelle scientifica intorno alla natura individualista funzionale della libertà di espressione del pensiero una querelle che la Corte con molto realismo ha finito per scavalcare
Quando nelle sue pronunce adottato sia l'una che l'altra visione collocando cioè a seconda dei casi presi in esame la libertà in questione ora tra i diritti inviolabili connessi alla persona visione individualistica
Ora taluni strumenti essenziali per il funzionamento di un regime democratico
A matrice pluralista come il nostro visione funzionale
Vorrei a questo punto concludere con un rapidissimo sguardo rivolto al futuro un futuro che peraltro è già in parte è presente
Vediamo oggi
Quanto le trasformazioni che stanno investendo il mondo dell'informazione della comunicazione siano profonde e minutino completamente il quadro che eravamo abituati a osservare in passato
La rivoluzione digitale ha determinato negli ultimi anni la moltiplicazione delle piattaforme trasmissive la convergenza delle reti con lo sviluppo della loro interattività
La crisi dei mezzi tradizionali il quale la stampa la televisione generalista
Che l'impiego dei social network vanno gradualmente è marginale
Accade così che con l'evoluzione delle più conosci e della comunicazione stanno oggi assumendo profili nuovi anche le nozioni di pluralismo di servizio pubblico e di mercato dell'informazione
Mentre cambiano le modalità dell'offerta e della fruizione dei servizi e dei prodotti sui diversi mezzi
A sua volta la crescente rapidissima diffusione di internet pone problemi inediti in ordine all'accesso alla sicurezza alla tutela di interessi fondamentali quali quelli inerenti alla privacy
Alla tutela dei minori al riconoscimento e alla protezione del diritto d'autore
Da qui l'emergere di bilanciamenti nuovi tra libertà e responsabilità nell'uso del mezzo tra trasparenza e riservatezza nella distribuzione delle notizie
Tra i quali gli ANSA nell'utilizzo dei nuovi media e nuove forme di emarginazione sociale connesse all'analfabetismo digitale
Finora questi problemi ancora allo stato nascente si sono soltanto affacciati all'orizzonte della giustizia costituzionale
Ma non è certo è ragionevole pensare che ben presto saranno in grado di raggiungere attraversare anche questa soglia con il sorgere di questioni in cui il parametro dell'articolo ventuno verrà richiamato sotto angolazioni nuove
Per la soluzione di conflitti relativi a problemi mai emersi in passato
Quando questo accadrà potremo credo ancora una volta misurare il rilievo e l'attualità di questa cifra prudenza che abbiamo qui cercato di ricostruire nel suo percorso storico
Una giurisprudenza
Che per le idee di fondo che l'hanno sin dall'inizio disperata credo che potrà ancora offrirci gli strumenti per una lettura in termini evolutivi
Di una libertà che nel corso del tempo assunto si come abbiamo visto contenuti e forme diverse ma che nel suo nucleo originare un nucleo strettamente connesso con la Corte rileva la forma di Stato
E destinata pur sempre restare la pietra angolare della nostra democrazia grazie
Mentre ringrazio di gran cuore
Il professor Cheli
Per la sua prima relazione del nostro convegno informo l'uditorio che Terim utilizzazione abili impegna il Presidente della Repubblica deve
Lasciare questa sala
Pertanto interrompiamo i lavori per qualche minuto riprende una seconda sessione sotto la presidenza del vice Presidente Carosi e alla fine della mattinata ci sarà più corrette ristorarsi un po'tutti
Grazie
Terribili
Sì
Per favore
Un invito
A tornare ai propri posti per continuare
La nostra sessione di lavoro
Sì
Per cortesia
Ognuno ha pregato di tornare
Al suo posto anche se comprendo che la bellezza di questa tavola e l'occasione spingono alla socializzazione
Cioè
Mi consenta una comunicazione
Che premierà tutti la cortesia del Presidente della Repubblica farà aprire tra poco anche la Cappella Paolina
Restaurata
Nei mesi scorsi e quindi noi potremmo tutti visitarla alla fine
Della sessione della mattina ecco questo credo che interessi tutti
Grazie Presidente
Un saluto e un ringraziamento all'autorità intervenute ringraziamento ha già fatto di persona al Presidente della Repubblica che ci ha dato questa
Possibilità di una
Occasione
Il ripetibile per
Celebrare in modo
Adeguato un momento importantissimo per la nostra vita istituzionale
E per quello che è già stato detto dalla Presidente grossi perché io cercherò in qualche modo di ripetere
Non deve essere occasione di una solennità autoreferente ma di una riflessione
Di cui
Oggi
Tutti a cominciare dai giudici della Consulta sentono necessaria
Alla luce proprio dell'evoluzione della nostra società e del ruolo che la Corte costituzionale avvenuta ad assumere nel nostro Paese
Nel mio breve intervento
Cercherò appunto di porre l'accento sul significato di questa iniziativa
Che non vuole certo essere una celebrazione fine a se stessa autocelebrativa appunto bensì una promozione divulgativa ad e la funzione del ruolo
Che la Corte costituzionale assunto con il tempo nel nostro Paese
Un processo di divulgazione
L'obiettivo inteso nel senso col più alto che quindi non può prescindere dal tener conto del modo con cui la Corte viene oggi percepito dal cittadino
Viviamo in un'epoca di i per informazione nella cui magmatica dimensione si oscura talvolta all'essenza delle istituzioni e delle funzioni più importanti
è quello che capita spesso
Alla stessa Corte costituzionale
Che per buona delicatezza e anche la complessità
Delle proprie funzioni subisce in modo particolare questo fenomeno di oscuramento della propria assenza
Soprattutto nei confronti
Delle cittadino comune che pure spesso tende a percepirla
Come
Una sorta di Cavaliere ultimo a presidio delle sue aspirazioni ma troppo spesso la confonde anche
Forse
Per certo tipo di evoluzione dei mass media con l'agone politico e con l'agone giudiziario che invece sono ad un livello
Del tutto diverso appunto della Corte la quale dovrebbe rappresentare nel nostro ordinamento
L'arbitro un arbitro imparziale e che non c'è niente in campo con lettere con i propri punti di vista
Eppure
Parlavamo di questo oscuramento attraverso un'analisi dei mutamenti intervenuti nella vita degli italiani a partire dal cinquantasei
Appare con nitidezza il rapporto bidirezionale di causalità tra le sentenze della Consulta e l'evoluzione dei rapporti sociali e dei costumi
Sullo sfondo vivamente sto sempre la nostra Carta costituzionale che in modo mirabile vede fusi e saldati al suo interno
La proclamazione dei diritti e dei doveri dei consociati in una
Dizione
Chiaramente personalistica e la disciplina dell'organizzazione dei supremi organi della Repubblica
La Costituzione che i nostri padri costituenti vollero rigida memori del tragico fenomeno di imbarbarimento progressivo della legislazione nel regime precedente
Ma che
Ancorché rigida nella preservare alcuni assunti di base
Risulta incredibilmente flessibile con riguardo a quello che felicemente il presidente grossi poco fa ha definito l'inclusività dei fatti di vita un'interazione appunto reciproca bidirezionale
Senza la nostra Carta fondante tanti principi di civiltà sbocciato io rafforzati tavole drammatica esperienza della seconda guerra mondiale non avrebbero potuto affermarsi
Magari sarebbero rimasti confinati e circoscritti nella dottrina senza una ricaduta effettiva nella realtà di tutti i giorni
Io voglio riconoscere il merito di questa inclusività
Soprattutto alla visione politica nel senso più alto dei padri costituenti
Che gli dettero appunto una connotazione frutto di compromessi ai livelli più alti è bello vedere
I pochi filmati rimasti dell'epoca
E sentirli discutere persone di orientamenti ideologici profondamente diverse di sentirle discutere nel sinergico superiore anelito a comporre un documento riconoscibile per tutti fondante
La Corte costituzionale
Probabilmente ha saputo inverare detti principi sin dalla sua prima sentenza del cinquantasei facendo né di scendere direttamente la dichiarazione di incostituzionalità delle leggi precedenti adesso non conforme
Con l'entrata in funzione dell'alla Costituzione non conformi con l'entrata in funzione della Consulta si è messo in moto un meccanismo circolare
Veramente affascinante soprattutto per uno i giudici che lo viviamo
Quotidianamente nella nostra dialettica collegiale dicevo meccanismo affascinante di interazione tra il testo costituzionale l'ipotesi interpretative le fattispecie concrete
Dietro le quali operano i contributi linguistici culturali scientifici e sociali dei soggetti coinvolti nei meccanismi di impulso della giustizia costituzionale
In questa complessa ed emozionante interazione il linguaggio della nostra giurisprudenza e più in generale le dinamiche dell'argomento al ne giuridica mostrano contiguità con la teoria della scienza e della filosofia pratica io farò un paio di piccoli esempi
In questo senso perché non mi piace rimanere nell'astratto che SPÖ ISPES senso il mestiere di giudice di porta a ritenere normale
Un fenomeno che per la sua complessità per la sua
Rigorosa creatività se mi consentite l'apparente ossimoro
Invece diventa proprio patrimonio del proprio del dell'operare sulle varie questioni che vengono all'esame
L'interpretazione del diritto costituzionale non è una frase miglia ma della giurisprudenza tedesca
Ha probabilmente gli stessi caratteri del discorso ed a quella capacità di elaborare specificare differenziare i concetti che individua nel regolano la nostra vita civile
Queste considerazioni ci permettono di introdurre gli argomenti che caratterizzano la presente sessione di studio
Nelle materie della costruzione di genere e della libertà religiosa la Corte Costituzionale ha svolto un ruolo creativo e allo stesso tempo ricettivo dei fermenti della società
E voglio dire anche dell'evoluzione scientifica
Limite alla creatività
Delle abbiano apparente creatività di alcune
Sentenze è l'inerenza al primo egli effettività cioè quel confronto alla sulla realtà dei fatti che prima appunto venivano felicemente richiamato
Si pensi
Appunto con riguardo ad esempio al primo dei temi che tratteremo
Quello della madre anzi non l'abbiamo già trattato la manifestazione del pensiero e alla libertà di credo religioso
Come
Effettivamente sia
La Corte costituzionale sia stata il fulcro di un percorso bicchiere tale lungo il quale l'interpretazione della Costituzione ha formato il profilo religioso degli italiani ma simmetricamente il profilo
Religioso
E di manifestazione del pensiero degli italiani ha formato l'interpretazione costituzionale
Alcuni passi di una famosa sentenza in termini di obiezione di coscienza
Dimostrano proprio
Questa capacità della giurisprudenza costituzionale di andare oltre lo stretto recinto del giuridico per riempire i concetti base della nostra convivenza civile
E così in termini obiezione di coscienza è stato affermato che la sfera intima della coscienza individuale deve essere considerata come il riflesso giuridico più profondo
Dell'idea universale della dignità della persona umana che circonda quei diritti
Riflesso giuridico che nelle sue determinazioni conformi a quell'idea essenziale
Esigere una tutela equivalente a quella cordata menzionati diritti
Vale a dire una tutela proporzionata alla priorità assolute al carattere fondante ad esse riconosciuti nella scala dei valori espressi dalla Costituzione italiana
Ma se da un lato appunto c'è questo
Atteggiamento estremamente
Promozionale ed esplosivo di un primo piove stava induce che sta in nuce negli articoli due tre dall'altro nel bilanciamento dei valori la Corte ricorda
Che è compito del legislatore ma anche in sede di sindacato della Consulta abbi lanciarla con contrastanti doveri o beni di rilievo costituzionale
E a graduare nella possibilità di realizzazione in modo da non arrecare pregiudizio al buon funzionamento delle strutture organizzative dei servizi di interesse generale
Ed ancora sempre in termini anche di creatività concettuale si dice che la sfera di potenzialità giuridiche della coscienza individuale rappresenta in relazione a precisi contenuti espressivi del suo nucleo essenziale
Un valore costituzionale così elevato da giustificare la previsione di esenzioni privilegiate dall'assolvimento di doveri pubblici qualificati nella Costituzione come inderogabile
Qui siamo veramente nel campo di una creatività vincolata dalla declinazione di alcuni dei principi fondamentali della nostra Costituzione
Ed infine andando invece a una sentenza molto recente la duecentoventuno del due mila quindici in termini
Appunto di identità di genere si nota come venga menzionata una particolare declinazione degli articoli due tre
Che ha consentito
Di
Affermare l'esistenza di un concetto di identità sessuale nuovo e diverso rispetto al passato
Nel senso che ai fini di una tale identificazione viene conferito rilievo non più esclusivamente alla morfologia fisica
Ma
Quelle quale accertata al momento della nascita fu naturalmente voluto sì
Bensì ad una identificazione sessuale che comporta anche la prese in considerazione di ulteriori fattori
A cominciare da quelli di carattere culturale
Ecco concludo appunto con alcuni passi di questa sentenza che non dichiara l'incostituzionalità di una norma risalente mala interpretava proprio alla luce di questa evoluzione
Della
Nostra Costituzione repubblicana proprio a dimostrazione di quella flessibilità
Al verso la vita reale di cui dicevamo
E quindi questa legge abbastanza risalente deve essere interpretata
E che non esista la necessità ai fini dell'accesso al percorso giudiziale di rettificazione anagrafica del trattamento chirurgico il quale costituisce solo una delle possibilità e chimiche
Per realizzare l'adeguamento dei caratteri sessuali
Ecco questo è abbastanza emblematico
Della creatività che io mi permetto di definire vincolata cioè di questo profilo che secondo ne distinguere la giustizia costituzionale dare altri tipi di attività giurisdizionale proprio perché riesce
Più facilmente ad entrare i due mondi che sono esterne al diritto ma che dal diritto presuppongono la conoscenza
Che detto questo io passo la parola alla al primo dei relatori il professor Marco vent'ora
Il quale appunto parlerà della libertà di religione o di credo il lungo percorso della corte costituzionale vi ringrazio
Mi associo anch'io
Preliminarmente al ringraziamento al Presidente della Repubblica per la
Ospitalità
Signor Presidente signori giudici della Corte autorità colleghi signore e signori
Il padre del diritto ecclesiastico Arturo Carlo Jemolo è udito dalla Corte costituzionale il venti febbraio mille novecentocinquantasette
Compare in difesa del pastore evangelico Umberto lasco
Umberto lasco è stato condannato dal pretore di Locri a quindici giorni di arresto
Per aver promosso e diretto una cerimonia di pratiche religiose nel Comune di Sant'Ilario Jonio fuori dei luoghi destinati al culto senza averne dato il prescritto avviso all'Autorità
Il Tribunale di Locri assolto stavamo nel giugno cinquantacinque Umberto lasco perché il fatto non costituisce reato la Corte di Cassazione sul ricorso del pubblico ministero ha sospeso il giudizio
E ha ordinato la trasmissione degli atti alla Corte costituzionale
Si tratta di valutare la compatibilità dell'obbligo di preavviso al questore in caso di funzioni cerimonie o pratiche fuori dei luoghi destinati al culto di nuovo il Testo Unico di Pubblica Sicurezza del trentuno
Unito alle norme sui culti ammessi del ventinove e trenta compatibilità di queste disposizioni con
Le libertà costituzionali in particolare con la libertà di riunione l'articolo diciassette di religioni articolo diciannove
E l'eguale libertà di tutte le confessioni religiose il primo comma dell'articolo otto
Nasce da qui il percorso costituzionale repubblicano della libertà di religione o di cultura questo primo caso che si presenta alla nostra Corte
E do i coglieremo questo percorso anzitutto in questa origine soffermandoci sulla giurisprudenza costituzionale del cinquantasette e del cinquantotto
E poi nella seconda parte dell'intervento ritroveremo questo percorso trent'anni fa
Metà anni Ottanta e poi da lì lo seguiremo fino ad oggi
Dunque ieri molo e davanti alla Corte mille novecentocinquantasette rappresenta il passo l'evangelico calabrese che si rifiuta di avvisare il questore prima delle proprie funzioni religiose
Si propone ai giudici il conflitto tra la disciplina speciale di pubblica sicurezza che prevede l'obbligo di preavviso in caso di funzioni cerimonia o pratiche fuori dei luoghi destinati al culto
E le libertà costituzionali tra cui
L'articolo diciassette ai sensi del quale
Non è richiesto preavviso per le riunioni anche in luogo aperto al pubblico
L'otto marzo cinquantasette la Corte dichiara l'incostituzionalità dell'articolo venticinque della legge di pubblica sicurezza nella parte in cui questo implica l'obbligo del preavviso anche per le riunioni non pubbliche
Nella sentenza la Corte contraddice l'Avvocatura dello Stato per la quale
L'articolo venticinque del Testo Unico di Pubblica Sicurezza congiunto con la disciplina sui culti ammessi
Definisce le riunioni per l'esercizio del culto come la categoria speciale sottratta regime generale dell'articolo diciassette
La Corte replica che la norma dell'articolo diciassette cito si ispirava così elevate e fondamentali esigenze della vita sociale da assumere necessariamente una portata e l'efficacia generalissima
Tali da non consentire la possibilità di regimi speciali fine citazione
Secondo Jemolo lo schema secondo il quale il regime speciale preveda un controllo aggravato del fenomeno religioso è due volte in Congo
Anzitutto perché si scontra ormai con le libertà generali della Costituzione e poi perché cozza specificamente con l'articolo diciannove con la libertà di professare la propria fede religiosa esercitarne il culto in pubblico e in privato
L'Avvocatura dello Stato respinge l'argomento e rilancia
Deduce anzi che il limite di quell'articolo diciannove cioè il limite dei riti contrari al buon costume
Legittimi l'obbligo del preavviso giacché preordinato ad accertare il se nei singoli casi le pratiche religiose rispettino il limite
La Corte ribatte ancora riconducendo la questione specifica relativa al fenomeno religioso a un principio generale
Scrivono i giudici la regola che si vorrebbe dedurre da siffatta interpretazione
Cioè che ad ogni limitazione posta una libertà costituzionale debba implicitamente corrispondere il potere di un controllo preventivo dell'autorità di pubblica sicurezza
Non sussiste nel nostro ordinamento giuridico fine citazione
Chi trasgredisce commette un illecito anche penale
Sanzionato
Al di fuori di questa ipotesi l'attività di prevenzione della polizia limitativa della sfera giuridica del cittadino in ordine ai suoi possibili futuri comportamenti potrà esercitarsi soltanto nei casi e nei modi espressamente indicati dalla legge
Arturo Carlo Jemolo vorrebbe ancor più dalla Corte coadiuvato dal processo a penalista Giuseppe Sabbatini deduce che cito è indispensabile l'esame dell'intero problema
La citazione ovvero la soluzione fin d'ora dell'attenzione esistente nell'ordinamento in forza della sopravvivenza della legge sui culti ammessi
Ed è il dislivello dell'articolo otto tra le confessioni religiose tutte di cui lo Stato garantisce l'eguale libertà
E le confessioni diverse dalla cattolica per le quali il secondo comma dell'articolo otto prevede il diritto di organizzarsi secondo i propri statuti in quanto non contrastino con l'ordine giuridico filamento giuridico italiano
E il terzo comma che i loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze
Io non lo precisa in proposito che il primo comma dell'articolo otto cito prescinde da ogni distinzione tra confessioni che abbiano o non abbiano una organizzazione giuridica espressa da uno Statuto
Tra confessioni che abbiano o non abbiano strette intese con lo Stato e si riferisce a tutte le confessioni religiose inclusa la Cattolica
Ancora ieri molo osserva che la posizione giuridica ad una confessione religiosa e cosa diversa dalla libertà religiosa rispetto alla quale tutte le confessioni la Cattolica e le altre sono eguali
La difesa del pastore evangelico chiede dunque il riconoscimento di questo principio
E in conseguenza la declaratoria di incostituzionalità delle norme della legge sui culti ammessi del ventinove e del decreto di attuazione del trenta in particolare sulla nomina dei ministri di culto
E sull'apertura di templi
Lecito a chiunque afferma ieri molo cito ancora aprire templi senza che occorre occhio occorrano previe autorizzazioni
La Corte segue ieri molo articolo diciannove e articolo diciassette non sono in competizione come suggerisce l'Avvocatura di Stato piuttosto le libertà si rafforzano
E l'articolo diciassette tutela ogni specie di riunione comprese quelle a carattere religioso sussiste per la Corte un
Rapporto evidente di coordinazione tra i due principi quando l'esercizio della religione abbia luogo in forma associata
Cito nel senso che le riunioni a carattere religioso non si sottraggono alla disciplina generale di tutte le riunioni
Per quanto riguarda
E la libertà delle riunioni stesse e i limiti in cui essa nel superiore interesse della convivenza sociale è sottoposta
La Corte dice dunque molto ma non tutto ciò che ieri Volos operata sentire circa l'eguale libertà di tutte le confessioni religiose
Anche la nomina dei ministri di culto e l'autorizzazione ad aprire templi sono per la Corte ben altro e diverso oggetto rispetto a quello del caso in esame
Gli è morto per attendere però poco poco più di un anno
La Corte abbraccia la sua istanza di principio e la sua dottrina con la sentenza del diciotto novembre mille novecentocinquantotto numero cinquantanove
In questo caso la Corte stabilisce cito con chiarezza la distinzione da cui si snodano poi tutte le conseguenze fra la libertà di esercizio dei culti a cattolici come pure la manifestazione di fede religiosa
E la organizzazione delle varie confessioni nei loro rapporti con lo Stato
Distinzione ancora la corte evidente dal punto di vista logico il cui positivo fondamento giuridico e negli articoli otto e diciannove della Costituzione
La formula dell'articolo diciannove precisa la Corte cito non potrebbe in tutti i suoi termini essere più ampia
Nel senso di comprendere tutte le manifestazioni del culto ivi indubbiamente incluse in quanto forma è condizione essenziale del suo pubblico esercizio l'apertura di templi erogatori e la nomina dei relativi ministri
Fino a citazione e dunque legittimo il regime di autorizzazione generale dell'apertura di luoghi di culto dello svolgimento diritti
Diverso invece il caso della regolazione dei rapporti delle confessioni con lo Stato laddove cito ancora così come la confessione religiosa riceve dei vantaggi
Del pari deve subire i limiti che nell'interesse dello Stato ad essi logicamente si riconnettono
Limiti che a loro volta devono essere tali da non violare i diritti già assicurati dalla Costituzione fine citazione
Hanno colto pienamente la novità dell'impianto costituzionale fin dal cinquantasette cinquantotto Arturo Carlo Jemolo che la Corte
La dottrina e la giurisprudenza il diritto canonico ed ecclesiastico e tutta la scienza giuridica
Così interpretato l'articolo diciannove è modello per l'Europa
Che l'articolo nove della Convenzione europea dei diritti dell'uomo del cinquanta solo sette anni prima ha sancito su scala continentale la libertà di religione o di credo
Due settimane dopo la sentenza sul caso del pastore evangelico si firma a Palazzo dei Conservatori poca distanza dal Palazzo della Consulta il trattato che istituisce la comunità economica europea
Pochi mesi più tardi alla Corte si propone il caso di Sebastiano schiacciano certo
Stavolta Arturo Carlo Jemolo non compare giacciono c'è imputato davanti al pretore di Mineo nel Catanese per aver offeso la religione dello Stato mediante vilipendio di immagine sacra
Il pretore ha sospeso il procedimento e ha trasmesso gli atti alla Corte
La domanda è è costituzionalmente legittimo l'articolo quattrocentoquattro del Codice penale
Il ventotto novembre cinquantasette la Corte dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale non fondata
Le fonti invocate dagli emulo nel caso di Umberto lasco sono di nuovo sotto gli occhi dei giudici questo caso interseca quello ma la struttura e diversa
Qui la questione è tutta interna alle fonti del diritto ecclesiastico e riguarda la coerenza del riferimento alla religione di Stato nel Codice di diritto penale del trenta con una Costituzione della Repubblica che scrive il prorettore
Cito non attribuisce un particolare riguardo ad una data religione e addirittura l'articolo otto parla di libertà delle confessioni religiose Chiesa cattolica compresa e di
Parità parità fra di esse
Chiusa fino citazione i giudici definiscono anzitutto il sistema il bene tutelato penalmente precisano non è l'individuo e la sua libertà come nel Codice Zanardelli
Ma il sentimento religioso in quanto interesse collettivo
Essendosi assunto spiega ancora la corte cito ad oggetto autonomo di tutela penale l'idea religiosa in sé e quindi il suo valore sociale si è posta la religione cattolica in una situazione diversa da quella delle altre confessioni religiose
Tale sistema riconoscono i giudici costituzionali cito ancora affondamento nella rilevanza che ha avuto e a la Chiesa cattolica in ragione dell'antica ininterrotta tradizione del popolo italiano
La quasi totalità del quale ad essa sempre appartiene
Il sistema inoltre a fondamento nella situazione giuridica particolare che è stata la Chiesa riconosciuta dai Patti lateranensi del ventinove
Il criterio di specialità qui e soppesato in modo diverso rispetto al caso precedente dell'articolo diciassette anche in virtù dell'articolo sette della Costituzione che quei patti richiamava
Definito il sistema la Corte ne afferma la legittimità e a tal fine giudici costituzionali confutano la tesi del pretore siciliano questi ha dedotto dalle fonti costituzionali un principio di parità
Questo assunto scrive la Corte è infondato
Giacché in realtà il costituente ha dettato negli articoli sette otto della Costituzione rispettivamente per la Chiesa cattolica e le altre confessioni religiose norme esplicite le quali non è stabiliscono la parità ma le differenze era invece la situazione giuridica
Che è il sì di eguale libertà ma non di identità di Regolamento dei rapporti con lo Stato
Fine citazione
Meno di un anno dopo siamo
Al trenta dicembre mille novecentocinquantotto la Corte consolida il proprio indirizzo
La questione stavolta è stata sollevata dal pretore di Martina Franca a carico di Giuseppe Fumarola
Imputato della contravvenzione di quell'articolo settecentoventiquattro del Codice penale
Per avere pubblicamente bestemmiato con invettive contro il crocifisso all'indirizzo del quale spettava
Il passo avanti logico rispetto all'anno prima riguarda il riferimento alla religione di Stato
E il suo secondo la Corte non dà rilevanza a una qualificazione formale della religione cattolica
Bensì è la circostanza che cito queste professata nello Stato italiano dalla quasi totalità dei suoi cittadini
E come tale meritevoli di particolare tutela penale per la maggiore ampiezza e intensità delle reazioni sociali naturalmente suscitate dalle offese ad essa dirette
Fino a citazione
Non vi a distanza per la Corte tra realtà sociale princìpi giuridici cito ancora
Questa universalità di tradizioni di sentimenti cattolici della vita del popolo italiano è rimasta senza possibilità di dubbio immutata con l'avvento della Costituzione
Fino a citazione
Quella di sessanta anni fa e dunque l'Italia
Delle tradizioni e sentimenti cattolici e dei pretori avvocati e pubblici ministeri del sud
Che esigono novità dalla Costituzione e l'Italia del romano Arturo Carlo Jemolo papà siciliano mamma ebrea piemontese battezzato a sette anni fiero liberal cattolico come amava definirsi
E l'Italia dei protestanti pentecostale di che sfidano l'autorità dei bestemmiatori di provincia degli atei che rifiutano il giuramento davanti addio
Vengo alla seconda parte
Nelle sentenze del cinquantasette del cinquantotto si annunciano i noti giuridici con i quali si misurerà la Corte nei sessanta anni successivi
Il percorso costituzionale poteva raccolte a sviluppare alcuni presupposti di quella giurisprudenza altri presupposti verranno invece smentiti
Il primato dei principi generali sulle riserve di specialità già posto nel cinquantasette cinquantotto si consolida
Della prova più ardua
Nel conflitto tra Costituzione per regime concordatario lateranensi
La giurisprudenza costituzionale sul fenomeno che li gioioso diventa laboratorio di un diritto sovrano capace di gestire i rapporti interrogo ordinamentali
Il matrimonio è il test è il grande test
Di sostanza e di procedure
Nel settantuno la Corte statuisce che anche le disposizioni del concordato
Formula celebre non si sottraggono all'accertamento della loro conformità ai princìpi supremi dell'ordinamento costituzionale
Nel mille novecentottantadue la Corte dichiara l'incostituzionalità del riconoscimento civile automatico delle nullità ecclesiastica
Un passaggio della sentenza diciotto rifluisce due anni dopo nell'accordo di villa Madama e laboriosa nel laboratorio costituzionale la giurisprudenza si fa testo di legge
Di origine bilaterale
Tra diritto canonico concordatario e civile
La Corte raccorda diritto domestico autonomia e sovranità delle religioni diritto internazionale appartiene a questa fase anche la sentenza del sei giugno mille novecentottantotto
La Corte dichiara inammissibili le questioni di legittimità relativi al difetto di giurisdizione dei giudici milanesi e confronti di Paul masse in corso Luigi Mennini Pellegrini addestrò bene
La giustizia italiana
Accettando una dubbia interpretazione del diritto ecclesiastico da parte dello Stato di diritto canonico da parte della Santa Sede ritiene gli imputati di concorso
In bancarotta fraudolenta coperti da immunità penale per il fatto di avere agito in qualità di organico rappresentanti di un ente centrale l'olio in questo caso della Chiesa cattolica
Sempre mille novecentottantotto a metà percorso di questi sessanta anni torna a galla il nodo della religione di Stato che nel settantatré
La Corte ancora salvato
In omaggio alla religione più diffusa nel Paese
E al sentimento religioso della maggior parte della popolazione italiana
Ora la richiesta di censura del diritto di bestemmia dai pretori di la Spezia Roma Trento Monfalcone e Sestri Ponente può fondarsi sulla fine dello Stato cattolico sancita nel protocollo addizionale d'accordo di villa Madama dell'ottantaquattro
Nella sentenza dell'otto luglio ottantotto la Corte afferma che benché la religione cattolica resti la più seguita in Italia
Le ragioni di ordine statistico che legittimerebbe con la tutela penale privilegiata per la religione cattolica devono ormai cedere alle ragioni di ordine normativo
L'accordo di villa Madama scrive la Corte
Comporta il superamento della contrapposizione fra la legge la religione cattolica sola religione dello Stato e gli altri culti ammessi e dunque ormai cito inaccettabile ogni tipo di discriminazione
Che si basa se soltanto sul maggiore o minore numero degli appartenenti alle varie confessioni religiosa
Non perciò la Corte dichiara l'incostituzionalità della bestemmia cattolica questa si salva in virtù della constatazione
Cito sociologicamente rilevante che il tipo di comportamento vietato dalla norma impugnata concerne un fenomeno Diba il costume
Due mesi dopo questa sentenza escono in libreria in Gran Bretagna i Versi satanici disarma luce
L'Ayatollah Khomeini pronuncia la sua celebre fattuale contro l'autore anglo indiano le manifestazioni di piazza contro il diritto britannico che vieta la sola offesa contro la religione cristiana
Della Chiesa di Stato ma che non non non protegge i musulmani
I musulmani si conoscono capaci di mobilitarsi per una identità comune e di lottare contro un diritto che li discrimina
Inizia un percorso che porterà alla nascita della legislazione contro l'incitamento all'odio e che nel due mila otto venti anni dopo porterà all'abrogazione del delitto di bestemmia in Inghilterra in Galles
La nostra Corte Costituzionale intanto prosegue il suo lavoro sulla fine dello Stato cattolico
Anche formalmente lo Stato non è più cattolico la Repubblica può andare allora oltre la mera definizione di ciò che essa
Non è più
Nella sentenza dell'undici aprile ottantanove la Corte dichiara che i valori di cui alle norme in materia di religione strutturano il principio supremo della laicità dello Stato uno dei profili della forma di Stato delineata nella Carta costituzionale della Repubblica
Il principio di laicità implica
Cito non indifferenza dello Stato dinanzi alle religioni ma garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione in regime di pluralismo confessionale e culturale fine citazione
La Corte maneggia questioni simboliche di profonda rilevanza per la vita delle persone
In virtù della sua attitudine laica lo Stato comunità si pone al servizio sto ancora citando dalla medesima sentenza di concrete istanze della coscienza civile e religiosa dei cittadini
Deducendo dalle fonti la laicità la medesima nella medesima sentenza dell'ottantanove la Corte deduce il carattere facoltativo dell'insegnamento di religione cattolica della scuola pubblica
Cito per gli studenti e per le loro famiglie esso è facoltativo solo l'esercizio del diritto di avvalersene che ha l'obbligo scolastico di frequentarlo per quanti decidano di non avvalersene l'alternativa è uno stato di non obbligo
La previsione infatti di altro insegnamento obbligatorio perché abbia costituire condizionamento per quella interrogazione della coscienza che deve essere conservata attenta al suo unico oggetto l'esercizio della libertà costituzionale di religione
Fine citazione
Intendeva allora la Corte scongiurare che attività alternative obbligatorie facessero rientrare dalla finestra l'ora di religione cattolica obbligatoria uscita dalla porta
Ci si appella oggi a quella sentenza per sbarrare la strada insegnamenti alternativi non confessionali di cultura delle religioni nella scuola pubblica
Negli anni Settanta e Ottanta grazie alla Corte d'Italia e modello di una bilateralità costituzionale posto totalitaria
Siamo d'esempio dopo l'abbattimento del muro di Berlino per i Paesi cattolici d'oltre cortina
Ma anche più rilevante dei rischi che firmano concordati ovunque in Europa la religione di Stato e le chiese di Stato scompaiono o si trasformano radicalmente mentre si rafforza di conseguenza la libertà di religione o di credo
Meno di un mese dopo la sentenza duecentotre dell'ottantanove la Commissione europea dei diritti dell'uomo adotta un rapporto nel caso darvi in cui ritiene che l'imposta ecclesiastica di Stato svedese
Violino articolo nove della Convenzione europea
La Corte Europea conclude nell'ottobre dell'anno successivo per la violazione
Ma del solo diritto di proprietà non della libertà di religione e comunque la prima decisione della Corte europea in cui l'applicazione del diritto ecclesiastico nazionale sversa in questo caso è ritenuta in contrasto con la convenzione
Bisogna attendere ancora tre anni il novantatré perché la Corte europea di chiari per la prima volta una violazione dell'articolo nove della libertà di religione o di credo dunque
Un testimone di Geova greco Mino SCO china chissà è finito in prigione perché faceva propaganda della sua fede
Il divieto di proselitismo greco è conseguenza della speciale posizione costituzionale della Chiesa ortodossa di Grecia la Corte Europea rinviene la violazione e colpisce ancora un diritto ecclesiastico confezionista
Negli anni Novanta la laicità della Corte Costituzionale italiana prende colore consistenza via via che si precisa la natura qualitativa di coscienza della libertà di religione di credo
La sentenza del diciotto ottobre novantacinque numero quattrocentoquaranta la Corte rende definitiva la svolta avviata nell'ottantotto cito l'abbandono del criterio quantitativo
Significa che in materia di religione non valendo il numero si impone ormai
Lattari protezione della coscienza di ciascuna persona che si riconosce in una fede
Quale che sia la confessione religiosa di appartenenza
Fine citazione emerge nel testo della Corte la consapevolezza di un paesaggio sociale profondamente mutato la Costituzione garantisce cito ancora
Tutte le religioni che caratterizzano oggi la nostra comunità nazionale nella quale hanno dal convivere sedi culture e tradizioni diverse fine citazione
Due anni dopo intanto
Nella sentenza del dieci novembre novantasette la trecentoventinove la Corte sostanzia ulteriormente il principio di laicità
Esso comporta equidistanza e imparzialità della legislazione rispetto a tutte le confessioni
Religiosa
A inizio millennio nella sentenza tredici novembre due mila il principio di equidistanza e imparzialità è unito la cesura più esplicita che la Corte abbia mai pronunciato in materia
Le parole usate dalla Corte nella sentenza del cinquantotto sul caso di Martina Franca che abbiamo richiamato sono riprodotte
Per negarne il senso
Scrive dunque la Corte nel due mila cito l'atteggiamento dello Stato non può che essere di equidistanza e imparzialità nei confronti di tutte le confessioni religiose
Senza che assumano rilevanza alcuna il dato quantitativo della decisione più o meno diffusa a questa o quella confessione religiosa
E la maggiori o minori ampiezza delle reazioni sociali che possono seguire alla violazione dei diritti di una o di un'altra DS
Fino a citazione
In un Paese alle prese con la diversità religiosa immigrata la tensione tra libertà di coscienza identità religiosa maggioritaria si scarica ormai sul territorio
Le leggi degli anni Novanta delle religioni delle Regioni Abruzzo e Lombardia sull'edilizia di culto privilegiano le confessioni religiose con intesa la Corte costituzionale dichiara perciò incostituzionali nel novantatré e nel due mila
Per alla religione dell'altro non è più il protestantesimo con l'ebraismo
L'Italia sempre più secolarizzata e insieme sempre più multireligiosa e ormai il tempo della controversia sul crocifisso
Nell'ordinanza del tredici giugno due mila quattro la Corte costituzionale dichiara inammissibile la questione di lei illegittimità sollevata dal TAR Veneto essa verte secondo la Corte su norme regolamentari dunque prive di forza di legge sulle quali cito non può essere invocato un sindacato di legittimità costituzionale né conseguentemente un intervento interpretativo di questa Corte
La partita sul caso è il caso Lauzi si sposta in Europa
Quando si pronuncia in appello il diciotto marzo due mila undici
La Corte europea dei diritti dell'uomo nel frattempo rinvenuto violazioni a carico dell'Italia in materia di delibazione delle sentenze ecclesiastiche di nullità è il caso Pellegrini del due mila uno
E di impiego dell'Università Cattolica del Sacro Cuore è il caso Lombardi Vallauri del due mila nove in entrambi i casi la violazione riguarda il diritto di difesa
Dunque nel suo giudizio del due mila undici sul caso del crocifisso la Grande Camera della Corte europea non rinviene una violazione della libertà di religione di credo degli alunni non cattolici esposti al crocifisso giacché esso non può influenzarne
Con un'espressione che da sola riassume le ambiguità delle liti sui simboli religiosi il crocifisso e definito essenzialmente un simbolo passivo
La Grande Camera nota i contrasti tra giustizia amministrativa giustizia ordinaria in Italia
E prende atto che la Corte costituzionale italiana non hai messo sentenza
Lo Stato questa Corte scrivono i giudici di Strasburgo decidere circa la compatibilità della presenza di crocifissi delle classi delle scuole statali col principio di laicità quale riconosciuto dal diritto italiano
Fino a citazione
Il rigore procedurale della Corte Costituzionale del suo rispetto per i propri limiti
Finiscono per amplificare le esitazioni dell'Esecutivo e del legislatore nazionale e regionali
Sulle nuove intese sulla loro approvazione sulla legge generale sulla libertà religiosa che è successo che sostituisca la legge sui culti ammessi sull'edilizia di culto sulla dissimulazione deciso
C'è stata negli giurisprudenza della Corte hanno accompagnato il Paese nel cambiamento
Agliate il sparsi ho iscritti al Partito Comunista degli anni Cinquanta si sono sostituiti gli atei agnostici organizzati di oggi
Tesi alla parità di trattamento con le confessioni religiose aperte costali della Calabria sono succeduti i musulmani di Bergamo e Cremona
Alle controversie sul divorzio la nullità ecclesiastica seguono oggi quelle sulla procreazione assistita e il matrimonio dello stesso sesso
Nel cinquantasette al principio di questi sessanta anni la Corte costituzionale riconobbe le elevate fondamentali esigenze della vita sociale cui si ispira tra le altre libertà quella di religione o di credo
Lungo il percorso la Corte ha poi progressivamente messo a fuoco da un lato la libertà di religione o di credo e dall'altro la laicità
Quali definite nella nostra Costituzione e interpretate dalla Corte e se hanno bisogno l'una dell'altra
Su questa rotta si sono incontrate influenzate d'Italia in Europa che dalla scorsa settimana un inviato speciale per la libertà di religione di credo nel mondo
Su questa rotta sia definito il nucleo di una tutela giuridica
Che come la Corte stessa scritto nella sentenza del ventiquattro marzo scorso cito
Deve abbracciare allo stesso modo l'esperienza religiosa di tutti nella sua dimensione individuale e comunitaria indipendentemente dai diversi contenuti di sede
Grazie
Grazie professor Ventura questa in bella esauriente
Assolutamente completo excursus
Nella
Storia della giurisprudenza costituzionale sul tema che ci ha fatto ricordare anche qui
Quanto si sia evoluto il concetto base espresso nella nostra Carta costituzionale
Con ciò do la parola alla professoressa Barbara pizzini in circa la quale ci parlerà di uguaglianza differenza il ruolo della Corte dei Conti costituzionale nella costruzione del genere prego professore
Grazie io innanzitutto intendo ringraziare Presidente
E giudice alla Corte costituzionale
Per l'onore che mi hanno fatto proponendo mi come relatrice in questo convegno ognuno re
Ancora accresciuto dall'occasione poi di parlare oggi in questa sede in questa sala bellissima solenne sufficientemente intimi dente
Il tema del quale mi occupo e al ruolo della Corte costituzionale nella costruzione del genere
La giurisprudenza costituzionale nell'arco di questi sessanta anni ha giocato un ruolo decisivo che è sotto gli occhi di tutti
Anche dei non addetti ai lavori nella
Costruire i rapporti uomo-donna nel nostro Paese del resto questo ruolo decisivo
Corrisponde al carattere fondativo che l'uguaglianza di genere a nella Costituzione repubblicana di cui costituisce la vera profonda novità originaria
Perché la Costituzione repubblicana fondata per la prima volta
Sul suffragio universale con l'accesso autonomo delle donne alla sfera della politica
Costruisce quella premessa che indirizza verso una profonda trasformazione dei rapporti tra i sessi nella società
Ed apre contemporaneamente ad una concezione dell'uguaglianza nuova più complessa
Capace di riconoscere le differenze tra i sessi in modo non discriminatorio ma senza la necessità di occultarle in una dimensione che sia via astratta neutralizzazione
Naturalmente mentre è facile rilevare il ruolo e il peso della giurisprudenza costituzionale è operazione decisamente più complessa ricostruirne documentabili itinerari
In una mappatura che sia contemporaneamente completa ed esplicativa ed offrirle una valutazione complessiva e di insieme
Mi aiuta il tempo ristretto assegnato ai relatori che impone di fare alcune scelte e semplicemente di dovere giustificare
In realtà mi sembra di poter proporre come chiave costante della riflessione che esplora quest'arco di sessanta anni la tensione tra uguaglianza differenza
Nella consapevolezza che proprio la differenza tra i sessi rappresenta un terreno di sfida non soltanto
Per la costruzione dei rapporti di genere
Per la stessa definizione di cosa sia di cosa si debba intendere per genere rapporti di genere
Ma anche per l'elaborazione delle categorie giuridiche del principio costituzionale fondamentale dell'eguaglianza che con questa differenza
Si misura no
La prospettiva può essere osservate ed organizzata la prospettiva di sessanta anni giurisprudenza per temi per strumenti e per pietre miliari
I temi i temi sono i temi chiave che coincidono con i luoghi principali sociali della costruzione del genere la famiglia lavoro la rappresentanza politica
E ciascuno di questi luoghi oggetto di una normazione costituzionale specifica che ci spiega il perché di tanto rilievo e contributo alla giurisprudenza costituzionale
La trama delle norme che nella nostra Costituzione costruiscono un principio anti subordinazione di genere
Segna anche gli ambiti significativi di intervento della Corte costituzionale
Le pietre miliari naturalmente sono quelle sentenze più significative appunto quelle notte spesso citate anche dai non addetti ai lavori che
Hanno segnato i momenti di trasformazione dal punto di vista sostanziale
Dell'ordinamento della disciplina o che hanno segnato innovativa mente la costruzione di strumenti
Ma quello che è interessante nell'osservare le pietre miliari le sentenze pietre miliari è ricostruire la complessità di vicende non soltanto per la frequenza di ripensamenti
Che troviamo nella giurisprudenza costituzionale ma anche per l'incessante processo di dipendenza da processi che avvengono nel tessuto sociale e di influenza sui processi che avvengono nel tessuto sociale
E quello l'analisi che cercano di fare del del dei
Casi dei cui sui quali mi soffermerò
Cogno che era l'attenzione all'evoluzione giuridica con altrettanta attenzione ai contenuti rilevanti ai fini della costruzione di genere non solo i contenuti espliciti ma soprattutto
A quelli impliciti che in quest'ambito sono particolarmente rilevanti
Proprio perché la sfera delle relazioni uomo-donna e la sfera delle relazioni intime per eccellenza in cui giocano in modo particolare nella Precompressi onere di tutti noi presupposizione mi e paradigmi
E faccio anche un'altra precisazione il anche sulla base della tema assegnato mi originariamente io concentro la mia lettura
Specificamente
Sulle rapporti tra i sessi sul genere inteso come relazione tra uomini e donne
In particolare guardando a tutte le forme le circostanze di questa relazione nella famiglia del lavoro
Nei processi di accesso e di costruzione di accesso al potere nel nella sfera pubblica ma anche con una particolare attenzione alla sfera della
Riproduzione che è un ambito privilegiato della relazione uomo-donna
Ma naturalmente bisogna sono assolutamente consapevole che questo costituisce solo il nucleo più interno della questione di genere
E che proprio la ridefinizione del nucleo centrale delle regole che riguardano il rapporto uomo-donna apre poi la porta aperta la porta ripensamento critico anche di ogni altro paradigma
Paradigma che opera nella costruzione di genere delle questioni relative alla definizione dei modelli familiari
Cioè la già ricordato anche l'introduzione delle l'introduzione a questa sessione
Gli strumenti gli strumenti che giuridici attraverso i quali si esprime la tensione tra uguaglianza e differenza
Nelle relazioni di genere sono processi di costruzione aggiornamento di categorie giuridiche dell'uguaglianza e della differenza sono innanzitutto rapporto tra uguaglianza formale e sostanziale
Sono il rapporto che si sta ora ogni volta tra il principio fondamentale di uguaglianza nell'articolo tre
E le declinazioni dell'uguaglianza di genere delle disposizioni specifiche dell'articolo ventinove al trentasette famiglia lavoro al cinquantuno poi nell'accesso alla sfera pubblica
Ma è anche l'elaborazione di strumenti che talvolta vengono chiamati di diritto diseguale o gli strumenti comunque più innovativi
Per costruire l'intreccio tra uguaglianza formale e sostanziale
Quali sono la dritta Vilar con gara l'efficacia dei rapporti interpretati del divieto di discriminazione sulla base di dissenso
Le discariche riconoscimento delle discriminazioni indirette il grande tema delle azioni positive
E l'interpretazione quindi delle pari opportunità come uguaglianza diciamo possa o uguaglianza di risultato e la difficoltà di mantenere
O di costruire un equilibrio soddisfacente fra questi due prospettive
Ma d'altra parte c'è anche un ruolo particolare che il legislatore gioca nella configurazione del degli strumenti quanto e fino a a che punto sia la giurisprudenza
Che può
Forgiare direttamente strumenti su un terreno su terreni
E quanto invece debba attestarsi al nel riconoscimento della discrezionalità del legislatore vi sono casi in cui la giurisprudenza anticipa il legislatore che viene costretto ad accertare il TAR accettare
Il vincolo costituzionale in materia di genere lo l'indirizzo preciso in materia di genere
E altre in cui invece la giurisprudenza legittima
La giurisprudenza costituzionale serve a legittimare a consolidare scelte che il legislatore a
A autonomamente computer penso
Su questo come come esempio di questo
In particolare a tutta la giurisprudenza sull'interruzione volontaria della gravidanza
Che segue dopo la legge centonovantaquattro del settantotto
Ma ci sono anche casi e in cui la Corte costituzionale si arresta di fronte alla discrezionalità del legislatore
Perché consegna alla responsabilità del legislatore stesso la necessità di compiere quelle scelte che accompagnino e indirizzino le trasformazioni dei rapporti di genere
Trasformazioni che la giurisprudenza di cui la giurisprudenza coglie accolti segni della Società trasformazioni di cui riconosce esplicitamente il fondamento costituzionale
E in
Come come esempio di questo richiamo la sentenza della due mila sei la sessantuno del due mila e sei
In tema di trasmissione esclusivamente paterna
Della del cognome esclusivamente paterna I figli in questo caso la Corte riconosce ampiamente
Il contrasto con il principio anti subordinazione di già nel principio di uguaglianza come
è costruito e come ormai vive
Nella anche all'interno dei rapporti familiari ma si arresta consegnare al legislatore
Ahimè invano perché dal due mila sei ad oggi questa
Questa consegna dal legislatore non è stata ancora sbotta
Ma in in un certo senso anche in
In altri casi anche persino nella primissima nella prima sentenza sul reato di adulterio
Femminile la prima sentenza di chiusura quella che rigetta la questione
La Corte non rinuncia a far trasparire della motivazione
Di essere consapevole di una discussione in corso de iure condendo sul tema sulla quale non vuole non ritiene di dover prendere posizione
E la parte forse più affascinante della della riflessione dell'indagine e proprio
Il l'approfondimento
Di quando e quanto
Lo mangia la discrezionalità del legislatore ci ribelli il consapevole e doveroso self restraint della Corte di fronte a processi
Sociali inevitabilmente che essa essere inevitabilmente complesse il cui governo
Spetta essenzialmente alla politica ma quando anche
Il il l'arretramento insomma il rispetto alla discrezionalità
Ci riveli anche di una Corte che resta immerse partecipe degli impliciti di genere e nonna nulli superato
Uno sguardo di insieme sui temi e cercherò di restituirono sguardo d'insieme sui temi
I temi fondamentali sono la famiglia il lavoro l'accesso alla sfera pubblica la gravidanza la maternità
Paradossalmente non tratterò tratterò solo sommariamente famiglia e lavoro che in realtà sono il cuore della costruzione dei rapporti di genere anche delle modificazioni
Ma sono consapevole che anche altre relazioni sono detto d'destinate e dedicate a trattare di questi temi mi concentrerò quindi soprattutto sull'accesso alla sfera pubblica
E poi qualcosa sul luogo essenziale della differenza la gravidanza la maternità il corpo femminile con
Come corpo della differenza
Certe un paradosso la famiglia e il processo di transizione dall'ordine patriarcale della famiglia la costruzione faticosa di un ordine familiare fondato sull'uguaglianza
Giuridica e morale dei coniugi è proprio al centro del
Del contributo anche della giurisprudenza costituzionale alla costruzione del genere
Ma per giustificare l'importanza che annetto alla sfera pubblica
A
Basta forse osservare che lo stesso supera mento della concezione patriarcale quella concezione che costruisce il matrimonio e la sua unità intorno al perno di un capo famiglia marito
E allora conseguente subordinazione della della moglie quinti intorno ad una disparità gerarchizzazione
Di genere il superamento della quota concezione patriarcale imposto in realtà dalle norme della Costituzione è strettamente connesso all'autonomia ingresso delle donne nella sfera pubblica politica
Perché proprio questo autonoma cessa autonoma presenza autonoma parola delle donne nella nella sfera pubblica politica toglie ogni giustificazione plausibilità
Alla necessità che la famiglia abbia a capo un soggetto di sesso maschile
Che nell'ordine di genere precedente alla costituzione il capo famiglia maschia solleva la funzione essenziale di connettere il mondo interno è privato della famiglia al arresto della società
Nella anche per quanto riguarda la sfera del lavoro dirò solo molto sommariamente che qui
Forse anche perché la giurisprudenza costituzionale è anche in un
Colloqui o più stretto più serrato più stimolato agevolato da contributi effettivi
Del legislatore da un lato ma anche dell'autonomia collettiva ai processi di trasformazione all'indirizzare l'evoluzione sociale nel senso voluto
Dalla costituzione del senso di affrancamento dalla dalle condizioni di subordinazione femminile
Ecco forse è proprio l'ambito del del l'ambito lavoristico
Nel quale vediamo e possiamo citare come pietre miliari alcune sentenze nelle quali crediamo affinarsi gli strumenti dell'ONU dell'uguaglianza complessa penso proprio
Alla sentenza sull'efficacia del principio antidiscriminazione diretta diretto efficacia nei rapporti interpretati
La sentenza diciassette del mille novecentottantasette e alle due sentenze cardine
Del mille novecentonovantatré la centosessantatré che offre uno dei pochi esempi di applicazione giudiziale
Della nozione di discriminazione indiretta
A e la sentenza centonove sulle azioni positive
Qualche altra cioè non lo farò se sì ci sarà tempo a sufficienza richiamando con con alcuni richiamo
Più avanti allora la sfera pubblica la sfera pubblica e dunque
Per quanto già detto l'avamposto della trasformazione e della costruzione repubblicana
Dei dei rapporti di genere ma contemporaneamente
L'accesso autonomo delle donne alla sfera pubblica rimane segnato da process e processi complessi processi non scontati
Innanzitutto l'accesso agli impieghi pubblici la Costituzione interviene
Ponendo l'articolo cinquantuno alla norma di garanzia specifica della della rimozione delle discriminazioni in questo ambito
In un ordinamento che nel quale ancora vigeva invece un al limitazioni
Generalizzate introdotte dalla dall'artista alla legge del mille novecentodiciannove in particolare
La limitazione per l'accesso alla magistratura
E anche qui pietra miliare è la sentenza del mille novecentosessanta la sentenza trentatré del mille novecentosessanta chiara veramente l'affetto di
Apertura
Del pieno accesso e quindi di rimozione della della normativa discriminatoria precedente la centella sentenza che tutti e tutte citiamo e ricordiamo come antecedente
Del della legge poi del sessantasei del sessantatré
Ma anche questa sentenza se noi andiamo a rileggerla che pure ha queste ristretto di effettiva apertura
Si ricollega ad una precedente decisamente più deludente sentenza del mille novecentocinquantotto quella che aveva giustificato aveva giustificato il limite
Alla partecipazione pur ammettendo quindi cominciando con una prima cauta apertura come giudici popolari la presenza delle donne ma con un limite numerico non superabile di tre
Perché altrimenti ne sarebbe stata compromessa la possibilità di efficace funzionamento la continuità che nelle argomentazioni si mantiene
è la continuità della
Possibilità
Di che il legislatore possa assumere il sesso come requisito attitudinale accerto
Non in via generale solo in casi determinati
Ma è significativo a distanza di tempo
Che nel
Immersi in Tonia fra le due sentenze quella più di chiusura del cinquantotto è quella che pure appare del mille novecento sessanta
Si
Sì si dica si esprima che identificare i casi in cui il sesso potrebbe diventare un requisito attitudinale Rio
Si può pervenire in via di presunzione senza bisogno di ulteriori prove e qui che residuali ambiguità e qui che ci si mostra una Corte perfettamente immersa nel pregiudizio di genere
è in questa non l'ha bisogno di ulteriori prove che può evidentemente veicolare senza sottoporli al vaglio critico gli stereotipi e pregiudizi di genere sono consapevole che la questione più complessa
Si stavano iniziando a forgiare gli strumenti del controllo di ragionevolezza la dottrina a una riflessione già in quegli anni è già dalla partire dalla sentenza del cinquantotto più articolata e critica
Ma noi troveremo Poglio sto il superamento degli stereotipi in una serie di sentenze di pronunce e queste soprattutto con un contributo soprattutto nell'ambito
Lavoristico
Questa sentenza del mille novecentosessanta si deve coordinare e legare anche a un'ordinanza molto più recente del due mila uno
Che ha escluso l'illegittimità della norma che impone che i due componenti non togati del Tribunale dei minori siano di sesso diverso
Riconoscendo che la presenza di entrambi i sessi è in funzione dell'acquisizione dell'esperienza diversificata dei due generi
Allora dal presupposto implicito di un'incapacità femminile che costruiva la differenza come discriminazione e cinquantotto si è passati al rigetto di ogni discriminazione affermazione della regola della parità di trattamento del mille novecentosessanta e si approda
Nel due mila e uno a riconoscimento della diversità di genere come condizione per la rappresentazione dell'effettiva complessità del reale
In questo modo ed universale che viene ridefinito dalla compresenza dei due generi
Non solo che la differenza di genere assunta in termini di valore positivo va viene superata qualsiasi presso a qualsiasi
Concezione modo di vedere dell'universalità in chiave meramente assimilazione Ustica
Ma la sfera pubblica rimane una barriera anche per quanto riguarda
L'accesso e il significato da attribuire alle pari opportunità in materia elettorale quindi l'accesso nelle alle sedi della rappresentanza politica questo perché
Due anni dopo due anni minima due anni di distanza da una dalla sentenza del novantatré che aveva valorizzato in maniera molto intensa lo strumento delle azioni positive
In riferimento alla legge sull'imprenditoria femminile come più potente strumento per la realizzazione dell'uguaglianza sostanziale la Corte invece chiudere
A
Alla utilizzo di qualsiasi forma di azione positiva nell'ambito in materia elettorale chiude con una sentenza drastica
Molto criticabile e anche sufficientemente criticata perché io qui
Non non non debba ripetersi le critiche ma con una sentenza che postula l'irrilevanza del genere della parte e i sostanzialmente
Al al centro delle qui alla argomentazioni si trova una vera e propria svolto azione dell'uguaglianza di risultati ma dell'uguaglianza dell'effettività
Del dell'uguaglianza
Questa sentenza ha un'influenza profonda e tutta la giurisprudenza costituzionale
A questa sentenza su revirement e la sentenza successiva del due mila e dieci influenzano in maniera particolare l'elaborazione del legislatore la stessa percezione diffusa
Del tema delle pari opportunità in materia elettorale giungendo a mio avviso ad alcuni risultati persino paradossali
Quindi influenza sta nel fatto che
Pur a fronte di molte critiche sulle argomentazioni
C'è lenta
Una orientamento il formarsi di un orientamento favorevole
All'introduzione di espresse modifiche costituzionali quelle che giungeranno dell'articolo centodiciassette due mila uno e del cinquantuno nel duemila e tre
Ma quando nel due mila e tre la Corte con la sentenza quarantanove
Come dire prendere una posizione diversa più aperta su questo tema
Lo farà si richiamando le modifiche legislative ma in realtà valorizzando un principio
Come principio fondamentale un principio di doverosità del riequilibrio del e quindi di garanzia dell'uguaglianza sostanziale lo farà
Procedendo anche ad una sorta di correzione delle argomentazioni del del precedente sia sulla possibilità di distinguere tra candidabilità eleggibilità ossia sulla necessità di distinguere tra le formulazioni
In bidirezionali delle norme ovvero le formulazioni esplicitamente
Come come quote di genere ma anche
Ragionando sulla carattere della rappresentanza politica insistendo sull'assenza di vincoli che vadano cosche si costituiscono
Non ci sono vincoli che si costituiscono tra elettori ed eletti elettrici ed eletti che possano intaccare il carattere unitario della rappresentanza politica anche se si interviene con le quote in materia elettorale
Il avvio Mandel due mila e tre
Ha coinciso però con una misura minima di don di nomina discriminazione
La illegittimità delle quote delle liste di candidati esclusivamente modo genere
Che da quel momento è stata ampiamente poiché inutilizzata nella nella legislazione ma così come quando la Corte nel due mila e dieci
Riconoscerà la legittimazione la non incompatibilità con la la costituzione della doppia preferenza di genere anche questa diventerà una degli strumenti per eccellenza che verranno usati da un da un legislatore che aspetta sempre di avere
L'avvallo a monte e sembra che attenda Monte insomma l'avvallo e la copertura da parte della della giurisprudenza costituzionale
Mappa
L'accento posto sulla nonno possibilità di azioni positive
In questa materia e
Contemporaneamente l'accento sulla formulazione bidirezionale delle norme in materia di equilibrio di genere
Che sono lette
Come misure che bilanciano la presenza di donne e uomini in maniera astratte neutralizzata dal punto di vista di genere consentendo che ciascun senso abbia titolo lo stesso trattamento
Contando semplicemente uomini e donne
Misurando lì da un punto di vista quantitativo senza misurarne invece le rispettive possibilità
O il loro effettivo potenziali sociali ma quanta consapevolezza a esiste nel della ricezione non voglio dire nella giurisprudenza della Corte ma nella ricezione della Corte
Sul fatto che le norme vi direzionali che il questo concentrarsi su norme che siano bidirezionale che valgano quindi per il sesso sottorappresentato senza necessariamente
Doverlo identificarlo nel senso che è ancora
è nel momento in cui si interviene il sesso sottorappresentato cioè quello femminile
Questo ci sta portando ad una visione di una rappresentanza necessariamente duale
Permanentemente duale non BDI domanda duale per superare le lo squilibrio
Ma duale come in in prospettiva permanente
Quindi l'elemento dell'appartenenza di genere delle persone dei rappresentanti e delle rappresentanti eh costruito come sempre rilevante quindi come elemento che qualifica la rappresentanza politica
A smentita capovolgimento dell'assunto peraltro poco argomentato
Della sentenza della novantacinque
E in convergenza forse con quell'ordinanza che abbiamo citato sulla
Sulla
La presenza necessariamente sia di uomini che di donne nella composizione dei Tribunali dei minori
Dirò molto rapidamente perché il tempo che mi ha segnato in
Al termine
Dirò molto rapido aumenta
Del
Tema fondamentale della
Corpo femminile come corpo il luogo per eccellenza della differenza nella gravidanza e nella maternità
Lo sfondo è quello dei processi sociali che ride finiscono la funzione riproduttiva
Che sono processi sollecitare sociali sollecitati dalle trasformazioni dei ruoli di genere in tutti gli ambiti
A partire da quello familiare ma anche sollecitati dalle innovazioni medico tecnologiche che si registrano in questo in questo campo
Il tema della capacità riproduttiva del corpo femminile emerge come luogo e condizione per eccellenza della differenza femminile e la difficile la sfida
è rappresentata dalla possibilità di considerare e conservare la specificità del soggetto femminile di fronte al tema della maternità e all'esercizio delle scelte connesse alla riproduzione
Rendendo la maternità scelta consapevole scelta che coinvolge l'intero unità corpo mente di una donna
Scelta che appartiene alla costruzione del suo personale percorso di vita valorizzato dagli articoli due e tre della Costituzione
E non come mero destino biologico di un corpo femminile
La pietra miliare in in questo campo e certamente rappresentata dalla sentenza ventisette del mille novecentosettantacinque la sentenza
Che
Ridefinisce il quello che allora era il reato di acqua di aborto mettendo al centro la donna
E quindi la protezione della sua salute ma assumendo al centro la specificità dell'esistenza materiale di un corpo femminile e di una donna
A ma credo
Che dobbiamo essere consapevoli che questa sia sentenza preceduta
Dalla dalle due sentenze
Perché sono intervenute
A consentire la
A superare insomma il reato di divieto di a superare il divieto della propaganda degli anti concezione balle
Perché la piena legittimazione sociale e giuridica dell'utilizzo dei mezzi
Anticoncezionale oltre che l'esistenza materiale e lo sviluppo tecnologico diciamo così da questo punto di vista costituiscono la premessa
Tra di per una separazione tra sessualità e procreazione quindi di una diversa possibilità di pensare l'autonomia del soggetto femminile
L'influenza della giurisprudenza costituzionale anche qui è molto significativa
Perché in un momento delicatissimo del dibattito pubblico nel quale si confrontano diversi modelli
Modello di legalizzazione un modello di semplice depenalizzazione
Nel nei confronti della legislazione allora vigente la sentenza ventisette del mille novecentosettantacinque
Offre sostanzialmente nel dibattito pubblico una sorta di modello costituzionalizzato
Anche qui una legittimazione a monte della quale però
Il legislatore farà un uso
Un uso esercitando una responsabilità del la responsabilità della della propria discrezionalità
E sviluppando una legislazione complessa in in materia di interruzione volontaria della gravidanza
Che appunto come ho detto prima la Corte la giurisprudenza costituzionale poi indirettamente contribuirà a consolidare
Con una serie importante di sentenza si in materia di a visibilità di referendum perché di sentenze processuali ma ricche anche di spunti di spunti sostanziali
Non richiamo questo alla la centralità della posizione della donna poi tornerai sarà elaborata anche
Nelle sentenza che interverranno a valle della legge
Quaranta del due mila e quattro in Vietnam materia di procreazione assistita
A reintroducendo diciamo così una maggiore valorizzazione della maternità come risorsa e potenzialità femminile degna di autonomo riconoscimento e valorizzazione rispetto all'impianto normativo della legge
E ricordo ma soltanto andando in chiusura
Le due sentenze che tra il due mila cinque il due mila e tredici
Sonno intervenute sulla questione sul bilanciamento
Tra la regolamentazione del parto anonimo come forma di protezione
E di garanzia di tutela di numerosi numerosi diritti coinvolti aspettative di vita ma anche salute e sicurezza
Del parto e quindi della donna oltre che del nascituro e il diritto invece la conoscenza
Del delle proprie origini
In questo nel revirement che c'è stato è importante la distinzione che si fa tra il progetto meramente biologico diciamo almeno del Progetto riproduttivo
E il Progetto genitoriale sono due distinte assunzioni di responsabilità
Quello che conclusivamente mi pare di poter sottolineare nel complesso di questa giurisprudenza che ha a che fare con il corpo di della differenza
E la capacità della giurisprudenza costituzionale di vedere come la riproduzione amo umana avvenga entro un quadro complesso di relazioni
E
Saper quindi il contributo che la giurisprudenza costituzionale a innegabilmente offerto a riconoscere un valore della maternità
Non perché iscritto in un destino di genere obbligato inevitabile ma appunto in quanto assunzione individuale
Delle responsabilità connesse alla riproduzione una delle possibili opzioni fra quelle che definiscono per ciascuna donna
E per quanto diversamente
Per ciascun uomo il libero sviluppo della della persona naturalmente
Questo è uno dei temi che
Come dire il il sul quale il futuro
Ci richiamerà ad intervenire
E a capire quali saranno gli elementi di continuità e quali invece eventualmente di discontinuità rispetto
A alle
Pietre miliari e alla alle acquisizioni della giurisprudenza di questi sessanta grazie
Grazie professoressa pezzi dietro ha saputo in modo mirabile descriverci questo processo evolutivo che come lei ha sottolineato leggendo in filigrana tutte le sentenze avviene per strappi non
Con delle regolarità continue e questo
Giustificabile proprio in relazione alla complessità di cui parlava nella conclusione ringrazio anche per aver sottolineato il self restraint della Consulta di fronte
Alle soluzioni eventualmente creative
Le prove anche et le pronunce additive avvengono sempre all'interno di un quadro normativo perché lardo ove la Consulta dimenticasse appunto di essere un arbitro all'interno di un ordinamento e non un supplente del legislatore
Probabilmente quel sistema di pesi e contrappesi della nostra Costituzione sarebbe già alterato al vertice
E detto questo ringraziando di nuovo i due relatori
Per le profonde relazioni che ci hanno offerto
Chiudo questa sessione ricordando
Che nella stanza accanto c'è un un buffet e successivamente la visita guidata ricordata dalla Presidente grossi poco fa grazie a tutti quanti
Ad ora scusate
La precedenza viene data alzo ancor prima del prossimo anno
Qui il rinfresco chiamiamolo rinfresco con un bel termine toscano soprattutto ora ce lo ha visitato la cappella Paulina