Oikonomia

Mozione di ascoltatori la scorsa settimana ho passato in rassegna le tesi dei pensatori opera un bordo esso americane cioè di quegli intellettuali soprattutto libertari liberisti che suggeriscono l'abolizione delle frontiere come migliore politica per gestire l'immigrazione
Mi interessa di questa posizione radicale anche per il dibattito europeo e nell'uso massiccio degli strumenti dell'economia della statistica per studiare l'impatto di flussi in ingresso
Secondo questi studiosi annullare qualsiasi ostacolo burocratico le migrazioni fra Stati nazionali farebbe raddoppiare il PIL del pianeta ridurrebbe drasticamente la povertà favorirebbe l'innovazione consentendo l'allocazione di persone lì dove servono
Infine incentiverebbe legami tali da sconsigliare guerre fra Stati
Ma è sufficiente dunque sbarazzarsi dei confini del vedere all'opera meccanismi di mercato di cui tutti i Paesi d'origine di destinazione beneficerebbero in realtà fra gli stessi libertari non si iniziano gli effetti politico-culturali tale eventuale scelto
La prossimità economista della France nous Pacific università ragionato di recente sull'impatto politico dell'ipotetica svolta open Borders
I sondaggi Gallup dicono che quasi duecento milioni di persone da tutto il mondo oggi si vorrebbero trasferire in America che gli abitanti ne ha trecentoventi milioni
Ma se il numero di immigrati superasse le attese per qualche ragione scrive Smith non ritengo che il sistema politico americano sarebbe sufficientemente robusto per assorbirli tutti e rimanere identico a se stesso
Alcuni gli americani si che sarebbero perché la loro applicazione diventerebbe sempre più difficile per esempio l'uguaglianza di opportunità per tutti la rete di assistenza sociale il principio una testa un voto o quello di non discriminazione sul posto di lavoro
I cittadini americani continuerebbero a ritenere giusti tali principi ma l'inondazione di nuovi arrivati causerebbe una transizione politica simile a quella che sulla scorta dell'espansione territoriale quindi demografica
Trasformò la Repubblica romana in un intero Po che portò all'intero inglese del diciottesimo secolo
Considerato che qualche centinaio di milioni di nuovi arrivati nell'arco di un ventennio non otterrebbero subito la cittadinanza ecco che la Roma o la Londra imperiali tornerebbero d'attualità
Ovvero sistemi con diritti fondamentali come libertà di espressione di credo garantite
Diritto di proprietà tutelato istituzioni elettive funzionanti e per la minoranza composta di cittadini e con una governance caratterizzata da improvvisazione ed espedienti talvolta autoritari per la popolazione nel suo complesso
Secondo l'economista di fresco
Difesa di un regime politico misto di questo genere sarebbe utile resuscitare tragedia non vorrei per il quale la capacità di generare prosperità e assicurare giustizia sarebbero preferibili alla mera logica delle maggioranze aritmetiche delle democrazie contemporanee
Per la sinistra è plausibile che tribunali pubblici sarebbero all'improvviso operati dal numero di cause che le forze dell'ordine diverrebbero incapaci di reagire ereditate richieste di intervento e che la segregazione geografica di comunità etniche religiose sarebbe da mettere in conto
A quel punto i meccanismi di mercato e di diritto privato tornerebbero in auge sempre in presenza di un regime politico visto in stile impero romano
L'economista Smith secondo cui i diritti fondamentali restano più importanti dei meccanismi democratici contemporanei si dice nonostante tutto ciò favorevole al superamento dei confini
Che arriva a conclusioni diametralmente opposte partendo da dubbi sine die Anselma troppe filosofo tedesco dottorato in Germania con Giuliana Dal Mas poi trasferitosi nel mille novecentottantasei in America è folgorato dal di portare nessun timore l'aerospazio
Il prestatore Marco capitalista pur d'accordo in principio con la tesi volto a morte solleva tre obiezioni
Innanzitutto scrive il concetto di ricchezza e benessere soggettivo ergo un aumento del PIL globale non può diventare l'argomento passepartout per liberalizzare i flussi di persone
Già che qualcuno vorrebbe perché lì la venuta in ore di vita più basso in cambio di una maggiore distanza fra se il prossimo piuttosto che godere di un livello di vita più elevato al prezzo di una maggiore prossimità e gli altri
La seconda obiezione risponda quanti nota una naturale sintonia tra il sostenere la libertà degli scambi economici e la libertà totale degli spostamenti di persone
Però che non vi è nessuna analogia fra libero scambio di dell'immigrazione mentre un soggetto può migrare da un luogo all'altro senza che nessun altro lo voglia merci servizi non possono essere inviati da una parte all'altra senza che chi spedisce chi riceve siano d'accordo
Si arriva così alla terza obiezione quella più radicale del filosofo riguarda la proprietà dei territori su cui le migrazioni hanno luogo una Società Marco capitalista come la vorrebbero tutta la terra di proprietà di individui privati comprese le strade di fiumi gli aeroporti e via dicendo
In tale situazione non vi è distinzione netta fra locali ossia i cittadini del posto e stranieri l'immigrazione possibile solo quando c'è il consenso dei legittimi proprietari della terra
In presenza di un simile ordinamento sociale non esiste cioè libertà di immigrazione un diritto di ingresso in capo all'immigrante
Le politiche migratorie cambiano però quando il Governo è di proprietà pubblica come oggi se governante democratico assomiglia un curatore temporaneo che pone massimizzare secondo forte denaro del potere
In accordo con l'egualitarismo intrinseco della democrazia dovuto al fatto che un individuo dispone del voto governante tenderà a perseguire politiche migratorie di chiaro stampo egualitario sia non discriminatorie
Quando si tratta di immigrazione dunque poco importa che entrano nel Paese vagabondi o produttori scriverò anzi vagabonde individui improduttivi potrebbero essere i residenti cittadini preferiti
In quanto si tratta di categorie che creano il maggior numero dei cosiddetti problemi sociali
I governanti democratici prosperano proprio grazie all'esistenza di tali presunti problemi
Il filosofo sostiene che il risultato di questa politica di non discriminazione consiste dunque in una integrazione forzata
Altro che immigrazione libera quella che si realizza oggi in America Europa occidentale secondo e integrazione forzata bella e buona e l'integrazione forzata scrive e imprevedibile esito della regola democratica di concedere un voto a chiunque
Per correggere questa tendenza Opel propone misure correttive preventive di tipo contrattuale
Ma la prossima settimana nella terza e ultima puntata sul tema vedevo le critiche e libertari del decano dell'economia dell'immigrazione in America Giorgio Gori asse dell'università di Harvard
Grazie per l'ascolto economie su Twitter l'account Marcovalerio lp