Oikonomia
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Marco Valerio Lo Prete
vicedirettore de "Il Foglio"
8:53 Durata: 6 min 48 sec
Buongiorno gli ascoltatori
La scorsa primavera mentre leader politici medi europei erano comprensibilmente presi dal dipanarsi della crisi greca in questa rubrica notavo che c'erano almeno due vicende cinesi che avrebbero caratterizzato l'anno in corso
Non soltanto il lancio della Banca asiatica di investimento per le infrastrutture
Ma anche alcune riunioni riservate presso il Fondo monetario internazionale su un dossier apparentemente tecnico
Riunioni riguardanti il peso di Pechino nel sistema monetario internazionale in particolare i cosiddetti diritti speciali di prelievo
Quest'ultimo sviluppo è stato riportato in primo piano dalla svalutazione dello yuan cioè della moneta cinese e dalla modifica della politica del cambio annunciate dalla Banca centrale della Repubblica popolare decisioni che hanno sconvolto le borse mondiali nella settimana appena conclusa
La Banca centrale della Repubblica popolare ha fissato infatti giuridica parità centrale dello yuan orrendi sei virgola quattrocentodieci per dollaro americano
L'uno virgola uno per cento sotto il fixing precedente a sua volta inferiore dell'uno virgola sei per cento rispetto a quello di martedì che era stato fatto scendere dell'uno virgola nove per cento da lunedì
Insomma se all'inizio della settimana cioè lunedì scorso ci volevano sei virgola undici yuan per comprare un dollaro americano alla fine della settimana ce ne volevano di più sei virgola quarantuno arrivando addirittura
Allo stesso tempo la Banca centrale di Pechino ha fatto capire che come punto di riferimento che riuscì Xing quindi per la banda di oscillazione consentita quotidianamente allo yuan d'ora in poi prenderà come riferimento ogni giorno la chiusura dei mercati nella sera precedente
Due le possibili spiegazioni di questa svolta la prima spiegazione chiama in causa la categoria della guerra delle valute OCCAR lenzuola
Secondo questo approccio la svalutazione dello yuan cinese rispetto al dollaro americano e da mettere in relazione al calo delle esportazioni registrato negli ultimi mesi da Pechino
L'export cinese infatti sceso dell'otto virgola tre per cento a luglio rispetto a un anno prima ed egli aveva contrazione anche se si considerano i primi interi sette mesi del due mila quindici
Un deprezzamento dello yuan rendendo più convenienti i prodotti made in China tutelerebbe tutta l'economia che quest'anno dovrebbe crescere del sette per cento nemmeno troppo per gli standards il Paese
Si parla di guerra delle valute perché una ripresa globale ancora sotto tono con i debiti privati pubblici non ancora smaltiti e con l'instabilità politica che si affaccia praticamente ovunque
La salute l'azione del Programma unità non sarebbe una pratica cara al solo partito comunista cinese
Di guerra delle valute si parla infatti nel due mila dieci dopo che uno degli aspetti delle politiche espansive non convenzionali della Federal Reserve sul deprezzamento del dollaro americano
Se n'è parlato a proposito del Giappone del suo gli enti e anche a proposito del calo del valore dell'euro dopo l'annunciato consigliati invisibili Mario Draghi a inizio anno
Anche non volendo prestare ascolto all'Autorità politiche di Pechino e nelle scorse ore hanno precisato di non volere aiutare surrettiziamente trasporto locale alcuni analisti fanno però notare che lo yuan dopo il calo degli scorsi giorni
Resta comunque il dieci per cento più forte di un anno fa rispetta le valute dei principali partner commerciali
Come dire che per rilanciare davvero l'export la svalutazione dovrebbe proseguire nelle prossime settimane
La seconda possibile spiegazione della morsa cinese quella per cui propende per esempio il settimanale inglese Economist ha invece che stare con quelle riunioni riservate delle Fondo monetario internazionale di cui parlavo in aprile
Entro la fine dell'anno l'organizzazione internazionale con sede a Washington deciderà infatti se inserire o meno lo yuan cinese nel gruppo delle principali quattro valuta internazionali con cui calcola il valore dei diritti speciali di prelievo
I diritti speciali di prelievo furono istituiti alla fine degli anni Sessanta funzionano oggi con una unità di conto tra i partner del Fondo monetario possono essere utilizzati per scambi valutare i volontari costituiscono
In teoria soprattutto uno strumento di liquidità internazionale e induce anche una valutate relativa al dollaro
Se lo yuan fosse incluso nel paniere di valute utilizzato per calcolare i diritti speciali di prelievo la moneta cinese assumerebbe davvero lo status di valuta di riserva globale
Tuttavia alle condizioni poste dai dirigenti del Fondo monetario della promozione dello yuan c'era piena convertibilità della stessa moneta in un tasso di cambio decise sempre più in base a meccanismi di mercato non soltanto in base a criteri politici
Quella di diritti speciali di prelievo per la leadership politica cinese non è soltanto questione di prestigio internazionale
Noi dual promosso a valuta di riserva globale contribuirebbe per esempio indirizzare flussi di capitali stranieri verso il settore privato cinese
Ridurrebbe i costi di transazione ingenerare una valuta con un tasso di cambio più libera di fluttuare ridurrebbe alcune imprevedibili distorsioni politiche agli occhi gli investitori e risparmiatori
Ma basta forse una conferenza stampa dei toni un po'Sibillini per assicurare una svolta monetaria simile secondo alcune autorevoli economisti le istituzioni non sono tutto quando si tratta di spiegare lo sviluppo e la crescita soprattutto nei Paesi emergenti
Contano i comportamenti di specifici governi di specifici leader per esempio per ridurre i rischi di espropriazione odio o per aumentare l'efficacia dell'amministrazione pubblica
Andrei Schweitzer professore ad Harvard uno dei fautori di questo approccio
Per dare l'idea di quanto le grandi riforme possa aiutare a mantenere tassi di crescita elevati ma per avviare uno sviluppo robusto conti persino la fortuna una sensibilità di
Singoli leader una volta commentò così la figura di Deng Xiaoping guida indiscussa della Cina praticamente dal settantotto al novantadue autore del socialismo con caratteristiche cinesi
Non c'era nulla di inevitabile a proposito della parabola di tenga
Disappunto questo economista di Harvard negli scorsi anni a proposito di Deng Xiaoping è accaduto soltanto che i cinesi Shenzhen un dittatore che decise di offrire una qualche protezione dei diritti di proprietà chiuse virgolette
Così parlò sarai sulla decennale trasformazione capitalistica dalla Repubblica popolare cinese oggi cercando di leggere tra le righe dell'ultima decisione del Governatore della Banca centrale di Pechino giù sia usuranti
Dobbiamo sperare che al di là di quanto formalmente previsto e annunciato dalle istituzioni locali l'obiettivo riformista sarà quello di fatto prevalente rispetto all'ipotesi di un'eventuale guerra delle valute
Grazie per l'ascolto ma Marcovalerio lo Trento in economia torna lunedì prossimo nel frattempo è su Twitter l'account è Marcovalerio tempi