Gaetano Salvemini e la scuola

Dunque
Buonasera a tutti
Grazie per essere qui stasera
Come sapete
L'incontro sarà dedicato al tema di Gaetano Salvemini la scuola
Un tema che
Non fosse altro che per l'attualità politica
Porta ad un dibattito dovrebbe portare almeno
Ad un dibattito quanto mai vivace e interessante
Ne parleremo stasera
Con
Il direttore Valter Vecellio direttore di notizie radicali
Il Professore Giuseppe Parlato che ordinario di Storia contemporanea presso l'Università internazionale di Roma il professore Gaetano Pecora che ordinario di Storia delle dottrine politiche
Presso l'Università del Sannio e per essere Silvio Berardi che Professore associato di storia contemporanea presso l'Università degli Studi Niccolò Cusano
Prima però di entrare nel merito ci sono alcuni ringraziamenti doverosi e molto sentiti che vanno fatti innanzitutto agli enti che hanno permesso questo incontro il Centro di Studi storici politici e sociali Gaetano Salvemini
La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e l'Istituto italiano per gli studi filosofici che merita particolari riconoscimento non solo perché
Ci ospita
Ma anche perché lo fa in un momento di particolare disagio della propria vita
Purtroppo l'Istituto sta vivendo un momento di grave crisi finanziaria che al di là
Del coinvolge le loro attività coinvolge in prima persona
I tutti i dipendenti dell'Istituto dovuto tra l'altro ad un errore burocratico uno dei tanti che purtroppo la burocrazia italiana commette
E non possiamo che auspicare lui tutti i relatori e gli enti o che organizzano questa serata a parte l'istituto che questa situazione venga risolversi quanto prima
Un particolare ringraziamento va anche a Radio Radicale che sta registrando i nostri lavori come sempre meritoriamente
Ci offre uno spazio
Per i nostri lavori e di questo gli siamo veramente particolarmente grati
E infine
Una menzione a tutti gli studiosi che nei giorni precedenti hanno fatto vi arrivare i loro saluti e loro complimenti per questa iniziativa molti dei quali
Afferenti alla Fondazione Ernesto Rossi Gaetano Salvemini di Firenze
Tra i quali
Ci piace ricordare il professore pipe
Mi in qualità di segretario del Comitato per la pubblicazione delle opere di Gaetano Salvemini
Dunque entriamo in argomento perché questo incontro l'occasione ci viene dalla pubblicazione di un inedito di Roberto Vivarelli
Proprio dedicato
A Gaetano Salvemini nella scuola un inedito che viene dato alle stampe dalla rivista nove storica
E che offre diversi motivi di riflessione non solo sul
Argomento in sé cioè quello
Del problema dell'istruzione nella scuola anca della missione di Salvemini nella scuola laica ma da un lato
Subito alcune riflessioni sul rapporto tra Roberto Vivarelli
E Gaetano Salvemini Vivarelli
Insigne storico del fascismo fu allievo a Firenze di Gaetano Salvemini e quello che più importante disse una parabola di vita molto particolare
Perché Furet pubblichi sino quindi aderì alla Repubblica sociale
E dopo non dico che mutò le proprie opinioni ma sicuramente si confrontò in maniera critica con altri orizzonti ideali proprio a partire dal solo da un solo giorno soggiorno Fiorentino e dall'incontro con Salvemini
Ora io
Non
Voglio assolutamente entrare troppo nell'argomento perché lo faranno meglio e più propriamente di me i singoli relatori offro solo alla vostra riflessione e a quella
Vi relatori alcuni
Piccoli spunti sul testo e sull'argomento
Innanzitutto quello della vicenda umana cioè
Mentre c'è un brano del testo di Vivarelli nel quale si dice Salvemini aveva l'attenzione soprattutto per quanto riguarda gli storici non solo all'insegnamento inteso come attività didattica
Ma al modello di vita che insegnante doveva offrire
Come a dire un insegnante si trova in una posizione per la quale non può obbligare la propria professione
Limitatamente solo alle ore di studio e nemmeno nelle ore di studio può immaginare che il suo comportamento le sue attitudini morali
Le sue idee pregresse non abbiano
Un influsso sui propri allievi
Questo è interessante alla luce
Della vicenda personale di Vivarelli che
Viene a contatto con un maestro come Salvemini e si trova subire
L'influenza critica a trovarsi di fronte a un
Da
Non snodo importante della sua vita in un certo qual senso facendo della teoria
Ho un un esempio di vita poi concreto
La seconda riflessione
Faremo riferimento ad un altro passaggio del testo e quale Salvemini dice
Non si dovranno
Offrire
Agli studenti insegnamenti che non siano frutto di una riflessione critico razionale
C'è il senso Salvemini aveva in mente l'idea che l'insegnamento dovesse generale delle coscienze libere coscienze libere significa coscienze capace di
Farsi un'idea propria del mondo
Questo però provoca tutta una serie di problemi perché
Al di là della discussione se possono esistere o meno insegnamenti basati esclusivamente su una riflessione critico razionale
C'è da chiedersi
Che cosa ne di quegli insegnamenti che critici razionali per definizione non fu non solo un uomo di fede
Si badi bene Salvemini difese il diritto dell'insegnamento al clero spada tratta
Come si concilia l'affermazione dell'insegnamento basato solo sulle basi critico razionali con l'insegnamento basato per definizione sulla firma
E l'ultima riflessione
Appunto sono proprio dei punti
Dei piccoli flash che che sto cercando di offrire a voi e
Poi i relatori sperando che se ne avranno voglia li potranno li possano approfondire
Il ruolo della storia
Il ruolo e la storia essenziali in Salvemini non solo per l'ovvia ragione che
Cui stesso erano sorte storico e quindi si trovava diciamo
Nel pieno dell'argomento ma perché si rendeva conto che la storia è un potentissimo mezzo di
Per generare quell'attitudine critico razionale che lui andava cercando per una semplice ragione non perché la storia possa insegnarci qualche cosa sul nostro futuro sul nostro presente non era questa tanto la prospettiva di Salvini
Quanto per una questione di confronto nel leggere un libro di storia ci rendiamo conto che la nostra realtà non è sempre stata la realtà ci sono state realtà diverse nel tempo
E ovviamente anche nello spazio
E questo ci porta a riflettere su
Quanta validità possiamo dare gli schemi mentali ai contenuti di valore alle nostre prese di posizioni che sulla nostra realtà si basa una realtà che appunto e transito
è interessante come e proprio nel testo Vivarelli lo ricordi Salvemini abbia
Su questa posizione un atteggiamento che non solo su questa un atteggiamento che potremmo dire ondivago
Per esempio in relazione alla storia contemporanea proprio la storia contemporanea dovrebbe essere quella che
Proprio per il suo essere recente capace di offrire i maggiori stimoli critici ad uno studente pure
Nella tarda età Salvemini dice no la storia contemporanea non andrebbe insegnata non andrebbe insegnata perché c'è il rischio che le passioni non ancora sopite gli avvenimenti troppo recenti in generino parzialità
In genere un insegnamento che non è obiettivo in quanto tale incapace
Io fino allo studente di turno la possibilità di riflettere improprio
Ecco questi sono
Giusto
Piccolissimi
Riferimenti che mi sembravano molto rilevanti per il tema trattato
E i ma non voglio andare oltre e
Cedo immediatamente la parola al nostro primo relatore cioè al direttore Valter Vecellio
Sperando che appunto questa breve introduzione possa essere stata di una qualche utilità
Spero che mi sentiate sì ma sì l'introduzione è stata Bella ricche corposa e cercherò di essere spero di essere
All'altezza e di corrispondere ma con una riflessione innanzitutto un po'amara mentre cercavo di raccogliere qualche qualche idea qualche elemento per questo convegno
Mi partiva dal fatto che in uno scaffale alla sinistra del mio studio
Tengo
Quei libri che in caso di disgrazia sarebbero i primi che cercare di salvare si tratta delle opere di Ernesto Rossi di Piero Gobetti Di Carlo Rosselli
Di Altiero Spinelli e appunto anche quelle di
Di Gaetano Salvemini e perché dico questo perché tra quei volumi
Ci sono anche le opere complete che vennero pubblicate tra il mille novecentosessantuno e il mille novecentosettantotto
Da Feltrinelli un oggetto editoriale voluto e concepito dal suo allievo prediletto
Ernesto Rossi e seguito dallo stesso anno esporsi fino a quando non è scomparso nel mille novecentosessantotto e si tratta
Di nove sessioni diciotto volumi complessivi
Età agli altri il primo è il terzo
Volume quello quelli sugli sugli scritti sul fascismo curati appunto dato dal professor Vivarelli e sono letture
Che se posso dire uno non si stanca mai di di leggere e rileggere e qui
Apro una parentesi
è vero
Che qua anche oggi si trovano
Qua e là
Degli dette volumi degli scritti dei di libri di Salvemini ma quell'edizione Feltri negli anni e mi pare che dopo la prima tiratura
Non non sia stata mai più gli evitata io almeno ho dovuto faticare parecchio per procurarmi
L'edizione completa tra librerie antiquarie e anche libreria bancarelle dell'usato ci si dovrebbe forse chiedere come mai è perché un editore come Feltrinelli non ha più mostrato un segno di interesse la pubblicazione
Di quell'opera ma lo stesso discorso non si può fare per altri autori
E peraltro a questo filone San Giminiano
E per altre case editrici penso alla terza e ai inaudito che hanno
Un catalogo ricchissimo un filone politico culturale e straordinario che per anni e anni è stato confiscato
E ancora oggi è confiscato credo che sia molto difficile per esempio pur curarsi volumi di De viti De Marco
Ecco è una grande responsabilità e lo dico ahimè perché ci lavoro anche
E ancora
Lavorandoci tutto sommato
O ancora amore per quell'azienda che è la RAI e i mezzi di comunicazione hanno una grande
Tremenda responsabilità da questo punto di vista
Perché sono rarissimi i programmi come per fare un esempio
Quel
Socialismo come libertà la storia lunga di Gaetano Salvemini Gaetano Pecora
Aveva partecipato a quella trasmissione ecco vengono trasmessi ad orari impossibili in canali che
Solo per pochi intimi
è davvero un peccato perché
Ignorare la nostra storia
Da molte spiegazioni sul nostro presente e certamente condizionerà il nostro futuro
E il nostro presente ecco venendo qui a Napoli per esempio mi chiedevo che cosa Salvemini avrebbe scritto ma anche dove lo avrebbe scritto fossili
Sarebbe stato costretto a scrivono sui muri perché non c'è più un'altra una rivista equivalente al mondo di Mario Pannunzio nord e sud di Francesco Compagna tempo Presidente di
Di Ignazio Silone Nicola Chiaromonte o il ponte
Ecco cosa avrebbe scritto a proposito della scuola di oggi
E delle continue riforme annunciate predisposte e messe in cantiere
Io lo dico subito non è che sia
Un un fante di Matteo Renzi io
Diffido molto dei rottamatori ho grande fiducia nei vecchi che ho imparato ad ascoltare il da cui ho sempre ricavato degli utilissimi insegnamenti
Uno poi
Che lascia morire giornali e riviste del suo partito e comunica solo con Twitter con sms ecco mi lascia quantomeno lo perplesso non
Non stringo la mano a uno che chiede il cinque ecco io la mando gliela do e
Ecco
Dicevo non spasimo per le riforme iniziale direi sostanzialmente non c'è nessuna che mi trova d'accordo
E credo che abbia una ragione Alfredo Reichlin quando dice
Che chi compone questo Governo attuale non ha idee e non ha una cultura politica perfino Matteo Massimo Cacciari ragione quando parla di Renzi
Quindi
Non mi sento di dare completamente tolto a professori e studenti quando si sentono frustrati e
Non accettano
Di
Che venga scaricata sulla loro schiena tutto il peso di colpe gli errori che non sono solo i loro
E e tuttavia per tornare a Salvemini e all'attenzione alla molta attenzione
Chi è prestata alle problematiche della scuola ecco
Mi sono chiesto che tipo di riflesso avrebbe avuto forse
Salvemini non avrebbe
Condiviso IG dissi a Sky e anche un po'demagogici simili permettete del tipo questa riforma è una deriva autoritaria
Salvemini probabilmente non avrebbe condiviso la Resistenza e l'ostilità verso tutto quello
Che ha un sapore di
Meritocrazia
Salvemini fosse forte della sua esperienza oltre oceano avrebbe ricordato che in America il termine meritocrazia non è un insulto
Che ha un conto che non è un qualcosa per esorcizzare ma al contrario ha qualcosa da valorizzare ed esaltare
Probabilmente ci avrebbe detto che una cosa buona e giusta
Valutare in modo attento e rigoroso gli studenti e professori
E di conseguenza premiare o sanzionare se del caso sia gli uni che gli altri sulla base
Delle loro effettive capacità
Non è che lo voglio tirare per la giacchetta figuriamoci se ad una presunzione è una cosa illegittima ma da quelli bene alle e da quel socialista utenti cocchiera non a caso si definiva passo malinconico
Io credo che Salvemini ci avrebbe ricordato che per esempio la Corte suprema della California che è uno Stato democratico per eccellenza uno Stato progressista
Quanto nessun altro negli Stati Uniti ha stabilito che i cittadini delle minoranze etniche e disagiate sono più danneggiati proprio dalla inamovibilità degli insegnanti non meritevoli
E Luigi che tanto per tanto tempo quando l'Italia era dominata dal regime fascista aveva trovato rifugio degli Stati Uniti e insegnava attardata
Ci avrebbe ricordato la denuncia di una sessantina
Di associazioni asiatico americane
Al dipartimento per l'educazione
Per violazione del quattordicesimo emendamento della Costituzione sulla eguale protezione delle leggi perché a loro dire di queste associazioni
Da vent'anni
Tipo eccessi di selezione che sono in vigore ad Harvard discriminano i cittadini di origine asiatica in nome di una malintesa
Come dire concezione
Dell'uguaglianza sociale nel senso che una serie di norme spinge l'Ateneo a privilegiare le domande di ammissione di ispanici e di afroamericani
E loro rifiutarlo questa sorta di pietismo delle quote etniche
Pur consapevoli che corporativa mente
Quindi di punteggi gli aiuta di tutela e chiedono proprio in nome dell'uguaglianza selezioni che tengono conto della rendimento scolastico del reddito della meritocrazia
Che viene definito uno dei valori fondanti che hanno reso l'America il più grande Paese al mondo
Ecco
Credo che fosse Salvemini pensando alle cose di oggi ci ricorderebbe questo e ho la presunzione di dirlo avendo ha riletto dopo tanto tempo devo ringraziare Giammarco perché
Con il convegno mi ha spinto a rileggerlo gli scritti tanti iscritti che Salvemini ha dedicato
Alla scuola dell'estratto della sua relazione che è stata anticipata
Dal garantista di domenica a un certo punto troviamo un'affermazione che credo dica tutto di Salvemini e che dovrebbe
Costituire una sorta di stella polare per tutti noi
La scuola laica non deve imporre agli alunni credenze religiose filosofiche o politiche in nome di autorità sottratti al sindacato della ragione
è laica la scuola in cui nulla si insegna che non sia frutto di ricerca critica e razionale in cui tutti gli insegnanti sono i volti
A educare rafforzare degli alunni le attitudini critiche
E razionali
Pensate all'attualità di queste di queste parole che sono state scritte nel mille novecentosette per una rivista che non so se esca ancora
Certamente se esce ben diversa da come
Era al tempo di Salvemini la rivista critica sociale e poi la togliamo in quelle opere Feltrinelli chiave di cui ho fatto cenno prima
E per restare
In tema possiamo citare un altro scritto di Salvemini anche quello è del
Del gennaio del mille novecento sette
La scuola laica è la
Scuola indipendente da tutti i parenti
Neri verdi Rossi di tutti i colori
è la scuola che chiamasse i migliori uomini che siano disponibili sul mercato
Che la misura dagli stipendi che permette di attirare senza preoccuparsi delle idee politiche o religiose o scientifiche di ciascuno
Senza badare se pestano la tonaca nera o portino la cravatta rossa se abbiano per copricapo Vittori corno o il triangolo o il berretto fuorigioco
Affinché essi insegnino agli alunni non quello che essi o il Governo credo non sia la verità
Ma in che modo con la forza della ragione con animo libero da pregiudizi e da preconcetti ognuno debba cercare
La verità
Una
Su quota che non pretenda per sé nessun privilegio e si esponga alla libera concorrenza di tutte le altre scuole con nessun'altra difesa
Che la fiducia nella superiorità del proprio indirizzo educativo e la cura di rendersi senza tregua
Migliore di qualunque altra
Una scuola aggiungeva Salvemini che il partito clericale che sono tanti nessuno di tanti colori i clericali allora ma anche ora che debba odiare a morte
Perché
Educatrice di libere e forti coscienze avversa tutti dopo mi in dimostrati e a tutte le tirannie
Bene
Si capisce allora forse
Perché Salvemini anche oggi non avrebbe
La vita facile che non ha avuto e perché forse le sue opere sono
Sostanzialmente clandestinizzati
è il Salvemini che già allora vedeva quello che poi sarebbe accaduto
Ed è
Una grave disgrazia
Avere non solo ha ragione ma averla cinque minuti prima degli altri il
Salvemini che a proposito della scuola privata
Metteva in guardia dallo sfacelo
Che si preparava e che incombeva
I privati fondano le scuole che meglio credono
Vi mettono a insegnare chi essi meglio credono
Impongono agli insegnanti le idee che credono impongono agli alunni le idee che credono
E lo Stato sta a guardare lascia fare mette la firma e paga per tutti
Quale posto i manca in questo sistema per le scuole dello Stato nessuno riuscirà mai a vedere la verità è che per essere non c'è posto
I clericali non ESA non osano dire questo si contenta hanno di impedire
Con la loro resistenza passiva
Che lo Stato migliori le scuole pubbliche all'arresto ci penseranno essi migliorando le scuole e loro con i quattrini dello Stato dopo vent'anni di questo sistema le scuole pubbliche
Saranno tutte morte e le scuole private saranno le sole vive e chi dirà scuole private dirà novantanove volte su cento scuole clericali perché fra tutte le associazioni private
La sola Chiesa cattolica dispone delle forze finanziarie
E del personale occorrente
A prendere il posto della scuola pubblica sono concetti sono parole sono pensieri
Pensate un po'del mille novecentodieci più di cent'anni fa direi che
Dopo cent'anni le cose sono si leggermente cambiate ma non oserei dire
In meglio perché la resistenza da passività se fatta attiva
La scuola pubblica nonostante i vari Ministeri dell'istruzione pubblica che si sono succeduti e i Governi che li hanno espressi respira ancora però con enormi
Difficoltà e non c'è solo la Chiesa cattolica ormai ci sono anche altre chiese che sono in grado di mettere in campo risorse e persone che vadano nella direzione
Che Salvemini aveva visto
E ci avete indicato
Giammarco nella relazione ci ricorda come come Salvemini
Intendesse la storia come una sorta di attacchi così si può dire capace di generare le coscienze critiche a patto ovviamente di saperne ricavare il giusto senso
Che dalla storia può venire
La consapevolezza che nel venire a sapere sto citando sempre Salvemini che la propria realtà non è l'unica possibile
L'alunno possa sperimentare quel salutare il senso dell'irrequietezza
Che
Con il quale tutto comincia
Pericolosissima questa scuola Salvemini aria perché è vero mi sto avviando alla conclusione
Parlando dell'istruzione che si dà nelle scuole
Salvemini annota che il suo scopo non è quello di ottenere il rendimento massimo
Dell'intelligenza mentre tale istruzioni dura
Ma quello di assicurare il rendimento massimo durante il periodo che segua la scuola
E che dura quanto dura la vita
Il valore di un'educazione
Si misura non dal numero delle mozioni che nel momento in cui
L'educazione finisce l'alunno può avere nella sua testa
Ma da quanto la scuola lasci lui di giusto di slancio di attitudine istruirsi con un lavoro indefinitamente continuo
E ora comincia anche a essere chiaro
Perché Salvemini cent'anni dopo aver scritto queste parole nel suo volume la riforma della scuola media
Continua a essere lo straniero
In patria
Che in sostanza è stato un po'per tutta la vita grazie
Grazie Walter
Otto
Questa
Una riflessione estremamente Venza
Soprattutto
Per l'anno chiuso decide
Opportuno sollecitazioni Salvemini anche
Spesso e volentieri si rischia di mettere le proprie idee davanti a quelle degli autori di cui si parla invece
La buona abitudine di citarli direttamente ci preserva da questo pericolo
Lascio la parola al professore parlato
E che credo
Si soffermerà principalmente nel sud Vivarelli sul suo rapporto con Gaetano Salvemini
Sì grazie va bene ci si sia ispirati
Pregressi il
Intanto vorrei ringraziare
L'istituto l'ente che ci ospita
Rimane il nostro moderatore ci ha raccontato che ci ha spiegato le cattive acque
Del di questo istituto che sono un po'le cattive acque ma questo non è un elemento positivo anzi un elemento semmai
Ulteriormente negativo di tutte le istituzioni culturali dalla maggior parte quelle più serie sono quelle che hanno le carte e quelle che fanno
Attività di carattere scientifico
Sì perché poi in fondo no
è stato detto prima così bene da
Valter Vecellio
Forse
Anche al vertice
Di questo governo di questa società e quindi anche di questo Governo Società poi ai Governi che si merita sostanzialmente non come si è sempre detto
La cultura
Quella seria non funziona funzionale sms funziona
No il messaggio breve
Più o meno pubblicitario il lavoro va approfondito serio faticoso
Delle carte non paga non porta voti non è di moda e quindi questo auguri casco sulle istituzioni culturali
Che i danni sono sostenute dal Ministero dei beni culturali ma in maniera episodica in maniera
E sempre meno sostenute dicendo voi dovete
Fare da soli
Perché perché oggi siamo nel sistema
Del concorrenza
Chi non si regge da solo non ha diritto di vivere questo un po'la logica che passa in queste cose la cultura e invece altra cosa
La cultura non avrebbe bisogno dovrebbe avere bisogno di pubblicità dorme avere bisogno di serenità di tranquillità di studio di riflessione
Perché non è funzionale a questo o quel Governo ma è funzionale alla coscienza dei cittadini e questo
Non lo capiamo non tutti lo capiscono
Speriamo
Che prima o poi lo si capisca
Quindi ringrazio ovviamente a maggior ragione l'istituto studi filosofici di Napoli che è una realtà importante noi come fondazione spirito siamo piccola cosa anche noi abbiamo i nostri problemi ovviamente
Di carattere
Economico
Il centro studi qui rappresentato possono pecora centro studi Salvemini anni è un una realtà importante ringraziamo anche loro perché l'idea
Venuta da loro di fare questa di fare questo mini convegno questo incontro
E l'occasione come giustamente ha detto il nostro moderatore e nata da questa rivista da nove storica la rivista che ha ripreso da qualche mese
Un certo taglio di carattere scientifico
E io volevo cogliere l'occasione per portare i saluti degli altri tre direttore oltre mentre la professoressa Colarizi il professor Sabatini il professor Bonini
Perché insieme
Poi ne parlerà meglio l'amico
Professor Berardi abbiamo deciso di rimettere insieme di metterci insieme discipline di mettere insieme discipline diverse per cercare
Di realizzare una rivista scientifica piuttosto importante e il colpo come si dice in questi casi l'abbiamo fatto strappando un inedito
Allora di Roberto Vivarelli al figlio che ringrazio dottor Nicolò unico Nicolo Vivarelli
E un inedito scusatemi io sono doppiamente contento primo perché
Vivarelli è stato il professore che mi ha portato l'ordinaria ATO fra le tante colpe anche questa
E tra le poche colpe devo dire rivale linea poche ma sicuramente questa è una di quelle
E diciamo la il fatto che sia sulla rivista ci sia sulla rivista un articolo un saggio su Salvemini che è una relazione a un convegno
Che Vivarelli fece nel due mila quattro a Firenze per il CIE di dieci anni dalla morte di Spadolini beh insomma questo mi sembra che sia molto importante e il saggio ve lo raccomando e molto interessante
Io non sono uno studioso di Salvemini quindi ci sono persone ben più titolate di me in questa questo tavolo
E quindi io mi limiterò a dire quattro cose su Vivarelli perché mi sembra importante questo discorso delle gambe è stato già anticipato molto bene
Vivarelli è noto per la trilogia
No la storia dell'origine del fascismo l'Italia dalla Grande Guerra alla marcia su Roma e uno dei classici della storiografia moderna tre volumi per un totale di mille rotte pagine se non anche di più
E il primo del mille novecentosessantasette l'ultimo del due mila tredici danno dopo poi il professor Vivarelli morirà
E c'è un arco di studi e di ricerche di un cinquantennio solo mezzo secolo ecco questi erano gli storici di una volta che dedicavano mezzo secolo a uno
Se uno pensa adesso alle regole dell'Amburgo e ci possiamo tirare un colpo perché nelle gole dell'ancora
E sappiamo che cosa vuol dire questa è la cosa non è una medicina magari
E una è un ente che disciplina quello che noi pubblichiamo quanto pubblichiamo
E c'è una logica produttivistica anche lì no ecco cinquant'anni io mi sono laureato con un professore di Torino che ha studiato per quarant'anni i moti del mille ottocentoventuno
E Mentone molto famoso
Però mai segnato il mestiere e poi sono stato allievo di Renzo De Felice che ha dedicato altri cinquant'anni e lo studio di Mussolini questi erano i professori di una volta oggi abbiamo invece dei docenti che magari
Cambiano
Radicalmente tema
E si e fanno del loro Bini piccole perché gli editori più di duecento pagine non vogliono perché non interessa a nessuno l'opera in più volumi
E questo è un altro aspetto di questi poco gradevoli ma torniamo
Torniamo arrivare edili
In questo arco di tempo io segnalo anche un'altra opera che il fascismo facilmente dove l'Italia del due mila otto che direi per certi versi risente molto di Salvemini
Forse anche più rispetto alla trilogia
I tre volumi della teologia però sono dedicati I due maestri di vivere a Gaetano Salvemini da una parte e a Federico Chabod dall'altra
E
Sono i due
Che hanno capito mi pare
I pareri ventenne nei primi anni Cinquanta Garelli era un ventinove di tassi di nascita
Era reduce è stato già ricordato dalla tragica esperienza della Repubblica sociale italiana Vivarelli
A
Diciamo coperto questa breve questo breve brevissimo però della sua vita
Da quattordici a diciassette anni è stato Repubblica Sociale aveva quattordici anni con un fuggi di casa
Insieme con il fratello che aveva tre anni più di lui per andare a combattere ad Anzio insieme con i tedeschi contro gli americani
E dopo la guerra
Gli unici due questo
Me lo disse molto esplicitamente anche lo stesso Vivarelli gli unici due che stavano ad ascoltare un ragazzo che da due anni aveva abbandonato le insegne della RSI ed aveva anche
Incomincia ad un processo di maturazione politica che poi
Lo porterà ben distante da quelle sponde
Gli unici due che lo stavano ad ascoltare erano viva erano Salvemini diciamo
E non si può dire eccetto che avessero simpatie fasciste né l'uno nell'altro no Salvemini se ne vada l'Italia
Nel venticinque perché il fascismo di rendere la vita impossibile mentre diciamo sarà poi prefetto della resistenza ad Aosta partigiano antifascista eccetera
E Vivarelli proprio per quella R sei vissuta tra i quattordici e diciassette anni quando i ragazzi vanno in giro con le fanciulle o vanno a ballare Vivarelli aveva in questo caso una
Un problema
Personale e politico che lo aveva portato a saldo
C'era posto alcune domande
Che erano per lui e non soltanto per lui ragioni di vita
Primo
E cosa era stato il fascismo
Secondo perché in soli tre anni il fascismo aveva preso il potere
Terzo perché gli italiani sia un affidate Mussolini in maggioranza De Felice poi avrebbe parlato di consenso qualche anno dopo
Tralascio ovviamente il lungo percorso di Vivarelli ma la conclusione dopo cinquant'anni di studi cui Vivarelli giunse
Era che il fascismo non era stata la causa della fine del regime liberale
Ma l'effetto
La soluzione
Di quella crisi incominciata ben prima del fascismo
A noi oggi questa conclusione sembra banale
Direi quasi direi ovvia quasi banale ma
Negli anni Cinquanta e Sessanta
Quando il fascismo si analizzava soltanto attraverso
Le testimonianze degli antifascisti questa ad tutt'altro che una considerazione banale
Il fascismo allora aveva due interpretazioni fondamentali che sono durate fino ecco a questi studi di Vivarelli e agli studi De Felice
I due non andavano particolarmente d'accordo io essendo stato
Allievo di uno e
Così beneficiato dall'altro per via del concorso
Ordinario ho cercato poi di di di capire i due non si sopportavano nemmeno umanamente
Non erano personaggi facile nessuno dei due poli semmai c'è una certa alle doti in caso di due ma non è il caso di
Usarla qua
Però allora il fascismo aveva due interpretazioni fondamentale una era quella della bolletta
Il fascismo è stata una cosa stupida una finta messe in scena costruita da un branco di idioti incapaci ignoranti furfanti e dei fascisti
Era il fascismo che si liquidava con le barzellette o con i racconti sull'euro sulle amanti dei gerarchi a cominciare da Claretta oppure l'altra
Versione l'altra interpretazione del fascismo era quella di un fenomeno
Male assoluto no
Interpretato come la feroce reazione del capitale contro il mondo operaio erano queste le due interpretazioni prevalenti una diciamo più liberale la prima quella che cercava di esorcizzare il fascismo con le battute con le barzellette
E la seconda quella invece
Tipicamente marxista del fascismo come braccio armato del grande capitale
Che il problema è che la prima aveva un tallone d'Achille tutte e due avevano un tallone d'Achille la prima scende
Uno ci ragionavo un attimo insieme a Saint fascismo era
Soltanto una banda di cretini malfattori ignoranti
Come che è stato che è riuscito a sconfiggere un antifascismo che invece era formato dalle menti più colte
Dagli elementi più illustri della cultura italiana e questo è un problema che
C'è ancora in qualche misura l'altro era quello che poi diventò appunto il prato il consenso ma se fascismo era questo braccio armato del capitale contro la masso Perahia perché poi il fascismo avuto questo consenso
E quindi bisognava andare a cercare altrove rispetto a queste due interpretazioni che erano l'interpretazione prevalente
Quest'altro Vivarelli lo ricerca
Nella analisi della crisi dello Stato liberale una crisi che per i pareri incomincia presto abbiamo detto comincia dall'interventismo sostanzialmente
E cioè dalla
Polemica tra interventisti neutralizzati alla vigilia della prima guerra mondiale
E
Qui incomincia a qualcosa di serio intanto c'è
Un vulnus che quello stesso della guerra
E c'è una guerra scelta non c'è un colpo di Stato ma c'è certamente una forzatura del sistema politico
Non è un colpo di Stato perché sappiamo benissimo che dallo Statuto Albertino il sovrano aveva posto e il potere di dichiarare guerra e di fare la pace anche a prescindere dal Parlamento però il sistema era un sistema monarchico costituzionale
E la Costituzione prevedeva comunque un impegno un parere
Una scelta del Parlamento su questa cosa che non ci fu come ben sappiamo
Ci fu silenti di maggio un Parlamento che si arrese sostanzialmente dicendo va bene quello che fa il capo del Governo va benissimo ma prima c'era stato dell'altro
E quindi questo fu per arrivare
E ovviamente non solo per il primo elemento il primo vulnus alla credibilità dello Stato liberale più che alla sua più che alla sua struttura
Ma c'è dell'altro in fondo la classe dirigente liberale con questa vicenda con la vicenda della prima guerra mondiale non è più l'elemento centrale della politica italiana
E non lo è più per un motivo molto semplice dice Vivarelli
Finché l'Italia liberale finché la classe dirigente liberale poteva appoggiarsi a uno Stato che aveva un suffragio ristretto
Un suffragio elettorale risponde colpo elettorale ristretto ricordiamo che
Nel mille ottocentosessantuno vuota ha diritto di voto il due per cento della popolazione italiana di questo metà non vota perché cattolico quindi si regge sull'un per cento con qualche decimale
E un po'poco no però fintanto che l'Italia liberale sì appoggia su questo ceto su questi ceti no i colti e i ricchi
Chi sono quelli che costruiscono Italia liberale B il ceto dirigente liberale regge
Ma nel mille novecentododici noi sappiamo che Giolitti inventa il suffragio universale e questa cosa che si vedrà nelle elezioni del tredici rappresenta
Una rottura del sistema politico perché lo sappiamo perché Giolitti lo fa lo fa per attirare
I socialisti riformisti a cui sappiamo parleremo anche di questo do e non gli riesce ovviamente
Però di fatto mette in moto un meccanismo per cui non si può più dire che la classe dirigente liberale si basa su lettorato distretto
Il quale elettorato vede nella classe liberale la sola che possa in qualche modo difenderlo
E poi dopo la guerra nel mille novecentodiciannove c'è un altro elemento istituzionale di rottura la proporzionale che inventa Nitti
Poverino anche lui lo fa come Giolitti lo fa però o per obiettivi diversi lo fa perché vuole
Creare una stabilità nel Paese vuole dare forza I partiti di massa socialisti popolari soprattutto
Poi
Poiché si sa
Che la
L'opzione proporzionale l'abbiamo capito poi dopo determina una forte un forte legame verso l'identità di partito
E l'identità di partito finisce con l'essere meno disponibile alle collaborazioni di fatto liberali socialisti popolari tra il mille novecentodiciannove mila centoventidue non trovano uno straccio d'accordo
E permettono al fascismo di arrivare al potere quindi
Però abbiamo suffragio universale e proporzionale anche
Cambiano completamente il sistema e liberali non sono più al centro del sistema
E che cosa c'è invece
Di più rispetto a prima c'è una forza socialista molto forte la quale però e questo e qui arriviamo al punto di congiungimento di collegamento con
Il magistero di Salvemini
Questa posizione socialista non è
Mai
Riformista in senso
Compiuto
Cioè in Italia il riformismo e talmente una parolaccia a livello politico che dura da un certo punto è costretto dire noi siamo riformisti perché siamo rivoluzionari
Che vuol dire che allora va be'd'accordo capiamoci allora che cosa vuol dire no c'è una certa
Una certa riluttanza ad accettare il discorso riformistico oserei dire
Qui qualcuno ne sa più di me
A questo tavolo e nel pubblico oserei dire che il riformismo si spegne con lo spegnersi della cultura positivista
Cioè nel momento in cui la cultura positivista dica
Che quella che è in grado
Di operare
Per la popolazione anche per i ceti
Più piccoli senza fare la rivoluzione facendo le riforme io penso alla Milano di Turati per esempio no
Che mette a posto le fogne invece di fare la rivoluzione con questo è il positivismo riformista ma quando dal mille novecentotrentanove centoquattro riformismo viene
Colpito un po'da tutte le parti tecnicalità al neo idealismo dal D'Annunzio Nesi voi da quant'altro
Beh
Anche l'opzione politica del positivismo viene viene meno
E venendo meno questa emerge
Ricordiamoci congresso di Reggio Emilia del Partito Socialista del mille novecentododici emerge prepotente la posizione massimalista rappresentata
Nel dodici dal futuro Direttore davanti da quello che diventa in quel momento direttore dalla
Benito Mussolini
E da questo momento in poi c'era deriva massimalista
Una deriva massimalista che la faccio breve e viene viene surrogata viene sostenuta
Viene supportata non solo grata scusato svogliato dal dalla rivoluzione d'ottobre
Vivarelli a questo momento di avere capito quanto la rivoluzione d'ottobre ha influito sulla crisi del regime liberali in Italia e sulla
Conseguente nascita del fascismo
Perché in realtà la rivoluzione d'ottobre così e ne stiamo un attimo a vedere in un paio di passaggi poi ripeto non vado troppo nel dettaglio ma
In la prima diciamo il primo giudizio ci viene dato sulla rivoluzione d'ottobre a livello del socialismo europeo e quello di un signore che si chiama Valentina
Il quale da Berna nell'autunno del mille novecentoquattordici
Lancio un messaggio con due elementi questa è una guerra imperialistica secondo a questa guerra imperialistica si può rispondere soltanto con una rivoluzione con la guerra civile
Allora
Questo doppio messaggio
Trova una inaspettata adesione in Italia
Non la trova in Francia non la trova in Germania non la trova tanto meno in Inghilterra la tra verità de quella prova ovviamente in Russia dove questo messaggio viene tradotto nella rivoluzione vera e propria
Ma da questo momento e mi riferisco soprattutto la figura di serrati
Che diventa il punto di riferimento centrale e lui che fa pubblicare Zimmer Wald sull'Avanti forzando neanche le posizioni Zimmer Valdera posizione
Dell'Internazionale socialista che poi non è più internazionale a quel punto le è saltato tutto sulla prima guerra sulla prima guerra mondiale
Ma comincia da quel momento l'idea
Che se la rivoluzione
Si sviluppa in un Paese tradizionalmente arretrato come la Russia
Quindi contravvenendo a alle regole che Marx aveva fissato su questo punto beh a maggior ragione si può anche realizzare nell'Europa progredita dell'Occidente
Questo è il messaggio che passa
Questo messaggio diventa un messaggio che continua dal mille novecentodiciassette fino a tutto il primo dopoguerra
Dove il Partito Socialista cavalca Blonda del successo della rivoluzione d'ottobre il mito di fare come in Russia lo sappiamo bene informa il biennio rosso in Italia in Germania non a caso
E questo alla fine
Determina
Una situazione paradossale
Paradossale perché in realtà il Partito socialista non è pronto per fare la rivoluzione dice Gaetano Arfè nella sua storia dell'Avanti
Che il Partito socialista e come un bue troppo grasso che non riesce più uscire dalla porta della stalla perché
Ha un consenso enorme ha una struttura estremamente articolata e farraginosa e lo si vede in occasione della settimana rossa di Ancona
La incapacità del Partito Socialista di arrivare
Alla rivoluzione
è la settima Arossa che convince Mussolini che il Partito socialista al potere non ci andrà mai e lui lo scrive su Utopia la rivista dei sindacalisti rivoluzionari bene
Questo discorso e il discorso che fa iniziare in maniera concreta il dopoguerra massimalista
Cioè l'incapacità del socialismo di accettare attraverso la proporzionale di miti un discorso di collaborazione
Io voglio dire pensiamo anche quello che succede nel secondo dopoguerra con i fronti popolari ci sono delle strane assonanze no e se vogliamo ragionare come Salvemini potremmo dire
Questa rigidità ideologica anzi riformista permesso l'avvento del fascismo del mille novecentoventidue a permesso cinquant'anni di potere democristiano nel mille e novecentoquarantotto no Salvemini avrebbe detto questo probabilmente
E quindi la responsabilità di un mancato riformismo per Vivarelli e fondamenta ma non è solo il riformismo attenzione Vivarelli e questo è un altro elemento che
Io credo sia molto importante sottolinea anche un altro aspetto del socialismo
Altrettanto forse ancora più deleterio ai fini di questo discorso
E cioè il rifiuto della cultura nazionale
Cioè il socialismo massimalista
Inveisce contro lo Stato nazionale e contro i suoi simboli
La bandiera
Vivarelli cita il caso ho voluto lo sono appuntato perché è un caso estremamente emblematico a mio avviso il quattro novembre mille novecentodiciannove
A Firenze fu considerato un pericoloso gesto di sfida
Scusi gli ATO tra l'altro vivamente dal prefetto
Che a me che Amelia Rosselli madre Di Carlo Di Lello e anche di Aldo che era morto nella Carnia nel mille novecentosedici
Esponesse alla bandiera alla sinistra il tricolore
Guardate che questo e
Carissimo
Cioè
L'azione non è soltanto massimalista per fare la rivoluzione e anche un'azione delegittimante lo Stato nazionale e questo succede questo determina la rottura con il resto del fronte neutra vista perché Giolitti e che i popolari
Che erano anche essi intravisti non si sono mai permessi
Di
Offendere i reduci
Di bloccare i treni sui quali c'era un militare o un prete oppure di insultare appunto la bandiera questa cultura che è tipica cultura diciamo leninista nel senso del Progetto di guerra civile
A parte della cultura socialista di quel periodo non sono non sono cioè voglio dì c'è qualcuno che si oppone
Vi sono atti si oppone Salvemini si oppone Matteotti si oppone allo stesso Nenni si oppone che non è un socialista massimalista
Tant'è vero che sono poi va a vedersi diari di Nenni che io raccomando come lettura perché sono estremamente interessanti
Lei mi dice l'abbiamo sbagliato tutto offendendo alla nazione nel mille novecentodiciannove noi abbiamo aperto la porta al fascismo
I pareri che questo discorso lo storicizzate e lo rende diciamo serio quindi debolezza dello Stato liberale massimalismo Espirito antinazionale del socialismo ufficiale di marca massimalista ovviamente
Debolezza dello Stato nel contrastare le azione sovversiva
Il fascismo destinato a sostituire lo Stato nella difesa dei valori della nazione e quindi mette la propria candidatura
Alla successione al potere
Con la marcia su Roma
Questo è il lo schema che Vivarelli costruisce uno schema non solo convincenti a mio avviso e per questo io vi ringrazio di
Averci permesso avendo il permesso di di di parlare in questa sede ma
Questo saggio ci dà la possibilità questo saggio pubblicato su nove storica ci dà la possibilità l'occasione di ricordare no
Una non casuale sottolineature sottolineatura degli elementi
Degli elementi diciamo riformisti di Salvemini
In una sua tradizione risorgimentale perché a quello che Vivarelli si riferisce quando parla del senso dello Stato ed è il concetto di nazione non è il nazionalismo fascista ovviamente e non è neanche quello dei nazionalisti
Ma il senso dell'appartenenza nazionale
E il senso dello Stato e voglio concludere con una brevissima citazione sono fuori tempo
No no no perché qui è autorevole anche gentile ma io non vorrei poi
Io mi guardo dalla
Dall'AIEA dei gentili perché no che si sono terribili
Anzi proprio
Va bene gratis all'orologio che però per ore ancora Clementi va bene meno il punto quei due effettivamente al avevano questo chiariamo questo è davvero loro annuncio in zone dove non del tutto marginale
Il senso dello Stato vuol dire quello che diceva prima dicendo così bene che lo Stato devi creare una coscienza critica attraverso la scuola e questo è lo stato che è cresciuto con la destra e con la sinistra storica
Scrive in questo saggio Salvemini Vivarelli lo riporta tra virgolette
Egli insiste no questo non è virgolettato prima insiste dice Vivarelli ripetutamente nel ritenere abusi gli interventi del Ministero sul che cosa si debba insegnare e sul come si debba insegnare
E da parole sferzanti contro l'esercito dei pedagogisti Giagnoni di cui Ministero si circonda allora solo allo
Solo allora non vuole lo scrive più volte che l'insegnante sia considerato un menestrello che vuole cambiar canzone secondo il capriccio della Castellana e fantastico questo pezzo
Virgolette a questo punto Salvemini che parla ieri così scrive Salvemini c'ero ministro anticlericale e io cantavo la breccia di Porta Pia
Oggi c'è un Ministro clericale io canto la conciliazione del mille novecentoventinove
Quando c'erano Giovanni Gentile e Cesare Maria De Vecchi di machismo verificavo la marcia su Roma oggi debbo provvisoriamente glorificare il venticinque luglio mille novecentoquarantatré estasi armi per l'arrivo di Togliatti a Napoli lo darlo per avere votato il concordato rallegrarmi con De Gasperi che l'abbia estromesso dal Governo dopo averli fatti inghiottire concordato naturalmente
Tutto questo secondo che volgerà hanno le fortune e sfortune dei politicanti
L'insegnamento e uno strofinaccio da cucina questo non l'avrebbe pensata neanche Renzi devo dire come no lo chiama le frasi ad effetto questa ricchezza del Mila battuto devo dirlo
Ma chissà che cosa è lecito aspettare per l'educazione della gioventù da insegnanti ridotti a strofinaccio da cucina e su questa domanda
Vi ringrazio della paziente
La ringrazio professore
Soprattutto credo
Il suo intervento ci abbia
Introdotto quello che può essere l'effetto delle convinzioni Salvemini anni in termini sia di istruzione che di storia cioè come
Determinati eventi che sono stati ricostruiti per una vita intera sempre nello stesso modo debbano poi essere sottoposti a quel famoso
Vaglio critico razionale
Per potersi
Un minimo perché poi
La presunzione della verità e qualcosa di molto pericoloso ma se non altro avvicinarsi a qualcosa che sia più vero ora lascio la parola al professore pecora che
Ci ha promesso una sorpresa sul sull'analisi del del rapporto tra somme minime la scuola e quindi uno ascolteremo con la dovuta attenzione
Grazie
Marsilio intanto vorrei
Ricordare che
L'ho scritto di Vivarelli insomma a tanti meriti
Però ce n'è uno è stato già detto ma lasciatemelo ripetere ce n'è uno che spicca sul tutti quanti gli altri ed è
E come debbo dire
Ed è il richiamo insistito al tema della scuola nel magistero disattenti
Un tema questo della scuola che è rimasto
Così un pochino ombre è rimasto in penitenza perché perché Salvemini è stato conteso da mille altre interpretazioni
Mille altri perpetrazione se lo sono disputate quindi
Cosicché è rimasto in ombra quello che forse il carattere il suo più tempo
Tanto più bello questo carattere che
Che in tarda età quando gli fu chiesto al signor bellissima lei come come vorrebbe essere ricordato
E lui così
Molto in maniera molto dimessi in maniera molto semplice io vorrei essere ricordato come un'insegnante
Come un educatore
Perché vedete di questo si tratta
Salvemini fu innanzitutto un
Educato
E proprio come educatore
Le pagine sui dove veramente
Lo ricordava benissimo
Il professor Parlato le pagine sulle dove veramente respira l'aria del capolavoro sono appunto le pagine che egli scrisse sulla scuola sulla scuola laica intendiamoci
Dove per scuola laica bisogna intendere un paio di cose
Intanto bisogna intendere la scuola che non assegna allo Stato il
Monopolio
Dell'educazione vanno benissimo le scuole pubbliche
Purché in concorrenza con le scuole privati dunque anche con le scuole confessionali
Poi
Per scuola laica bisogna intendere l'ASP anche questo è stato già detto ma
Insomma chi parla dopo alla scrittura di dover ripetere concetti già espressi di altri per scuola laica bisogni intende la scuola atti
Non esclude i preti dal ruolo degli insegnanti statali
Anche se questo magari se volete
Ne potremo parlare dopo anche se per includervi Salvemini qualche volta si trovava costretto dirò così hanno rimanere intimità hanno rimanere bilanciato con le premesse stesse del suo ragionamento
Ma soprattutto per la scuola ricca
Bisogna intende la scuola che non impone nulla agli alunni in nome dell'ipse dixit e che anzi li mette in condizione vedremo subito come
Li mette in condizione di formarsi da sé
Quel particolare convincimento politico o religioso filosofico che meglio risponde alla loro personalità insomma per Salvemini la scuola Lanca è la scuola indipendente
Indipendente badate bene non neutrale
Formula in felicissima questa della neutralità che addirittura Salvemini schiantò cito come un'autentica scempi ANCI
E mi aveva di più
E ne aveva di chi perché
Secondo Salvemini
Se la sua la scuola non vede l'unicità di parare dietro queste formule asettiche neutrali appunto che non esistono e che se esistono fanno solo il male degli alunni
La scuola invece secondo cui deve organizzare
La sterzata del contraddittorio deve assecondare
Questo dice soprattutto il primo Salvemini deve assecondare lutto tra le passioni più calde peschi
Perché è precisamente da questa da questo contraddittoria e precisamente da questo punto che può scoccare la scintilla della verità
Insomma mettiamola così
Per Salvemini la scuola laica e la scuola che sotto la protezione dell'indipendenza dell'indipendenza giuridiche
Che sotto la protezione sotto l'usbergo dell'indipendenza giuridica non abbatte il docente
E non lo costringe con la multa sia della chiusura a tacere la verità la sua verità
Dedita si
Purché però esposta con la stessa precisione
Lo stesso scrupolo vorrei dire la stessa onestà semplicità con cui lui quel docente meglio ancora con cui
Gli altri docenti di diverso avviso dovranno rappresentare
Le verità opposte
Nessuna delle quali sarà deformata per amore di polemica
E nessuna delle quali
Sarà
Comunicata con una specie di Dinho sulle labbra
Conseguenza che non ci sarà più per nessuno l'obbligo di concentrarsi su un solo lato del Polito ma posti dinanzi a questo universo variopinto e multicolore ognuno a cominciare appunto dal docente
Potrà indicare secondo scienza e coscienza quell'ipotesi interpretativa quella concezione del mondo
Quella determinate interpretazioni di un istituto giuridico quello e quell'altro potrà indicare che meglio gli pare sì in grani
Con i requisiti della verità
Di qualunque verità
Di qualunque verità ecco l'indipendenza fosse anche la verità che spiace
Ai potenti di turno
Perciò l'indipendenza fosse anche la verità e spiace al capriccio o del potente di turno
La
Co. o Hitler si Astico che sia questo potente l'ampio Weekly si assicurò ricordava prima Valter Vecellio
La scuola laica sono parole di Salvemini
E la scuola indipendente da tutti i preti neri verdi Rossi di tutti i colori
Di tutti i colori intendiamo
Da qui la polemica doppia pure dire così il passo doppio della polemica di Salvemini che insieme speciale
E generale
E speciali questo insomma va quasi da sei
E speciale contro le chiusure dei clericali
Che patto per tutta risposta avrebbero detto teste invito pelle di lui
Il quale
Insomma proprio per aver promosso questo universo multicolore variopinto le varie opinioni che cozzano tra di loro nelle aule delle scuole proprio per questo Salvemini
Fu accusato dai clericali di fomentare cito di fomentare la Babele universale così la Civiltà Cattolica del mille novecentosette
E poi
Sempre la Civiltà Cattolica
Un suo ambito delicatezza lo accusò di promuovere lui Gaetano Salvemini lo accusò di promuovere cito
Niente mi nulla strage degli innocenti
Volendo nuovi Salvemini la scuola non più di Moro della verità peritali rigorosamente scritta con la P maiuscola bensì tirocinio pericoloso e pericolosa appunto perché aperto a tutte le passioni politici
Quindi in questo senso è speciale la polemica di Salvemini contro i clericali ma è anche in generale
E anche in generale quando Salvemini il rompeva contro le unilateralità degli intolleranti di altra specie
Di altra specie pure come vedremo subito oppure così affine completi carisma insomma quando Salvemini
Irrompe Eva e polemizzano con quegli intolleranti che pure loro come
I clericali di contro alla scomposizione della verità
Di contro alla conflittualità delle opinioni
Di contro alla pluralità delle interpretazioni pure loro di contro a tutto questo gonfiano il petto di
Indignazione eppure loro riserva vinse andavano tutto nel fortilizio d'oro dell'unità
Ecco L'Unità
L'unità dei pensieri l'unità dei sentimenti l'unità dell'educazione L'Unità sempre l'unità e ancora l'unità
E insomma gira e rigira noi rimaniamo sempre lì lasciatemi dire così rimaniamo al
Verso liberò Salvemini contro le lime obbligati
Rimaniamo alla difformità contro l'uniformità
Rimaniamo ai pluralisti che combattono in un istituto
E insomma gente rigidità siamo sempre lì a Napoli anno di grazia mille novecento sette
Si dirà ma ma che c'entra a Napoli
In questa lotta di tendenze contraddittorie e centro è volge succinto
C'entra perché vedete se è vero che quel contrasto il contrasto tra i comunisti e pluralistico
Stracci agli uomini dal tempo dei tempi è veramente
Veramente non c'è questione che non possa essere tirato dentro questo ma debbo dire questo cerchio di fuoco che oppone
Li chiamerò così che è un po'uniti uniti cisti alcun Flick polisti
Se è vero dunque che non c'è questione che non possedere essere tirata dentro questo questa opposizione tra pubblicisti e conflitto artisti seppero piuttosto
Eppure è vero che mai come a Napoli in quel famoso sesto Congresso degli insegnanti delle scuole medie manicomi all'ora
I termini della contesa si illuminano di una luce vivissima
Che ancora oggi quei pensieri contrapposti tornando a voi caldi e puliti e in maniera calda il pulita ci indicano
Cioè la cellula primigenia del liberalismo di Salvemini o per carità io lo so bene che il liberalismo di Salvemini sia di chi di motivi democratici
Sì complicò di suggestioni socialiste però si tratta di un socialismo e di una democrazia
Che non dei campo mai da quel primo nucleo di verità liberali che lui Salvemini aveva lavorato guarda caso proprio nella fucina della politica scolastica ed è per queste
Che io dicevo all'inizio che la scuola anche quando rimane sullo sfondo la fa da cassa di risonanza delle sue idee politiche
Voi provate a mutare la sua concezione della scuola capite per ciò stesso cambiato anche il verso delle sue opinioni più direttamente più immediatamente militanti
E allora
E allora
Preso l'abbrivio dati Garelli e quindi dall'importanza che a giusta ragione egli attribuisce alla scuola nella sensibilità di Salvemini
Confortato dunque da ciò io vi chiedo il permesso di dovrei dire di di di tornare ma siccome siamo qui di rimanere a Napoli anno di grazia mille novecentosette e di indugiare un po'
Su quel congresso che
Che veramente si portò dietro qualche cosa di ex novo qualche cosa di etico che neppure la labile memoria degli uomini è riuscita del tutto cancellato
Bene
Per molti aspetti dire Napoli mille novecentosette
Significative Gaetano Salvemini e Giovanni Gentile
O per meglio dire significative Giovanni Gentile contro Gaetano Salvemini
Due nomi
Due studiosi
Dunque individualità che poi della individualità conservavano tutte le caratteristiche personali il che però messe in quel luogo e messi in quella circostanza dipendono addirittura due tipi ideali
Diventano due tipi ideali tanto magnificamente bene Gentile e Salvemini
Riassume i vani vinsi due modi opposti di sentire la libertà e quindi due modi opposti di organizzare la scuola laica
Quella di Gentile come del resto la laicità di salute niente non escludeva le scuole confessionali
E quindi in questo senso anche Gentile si apriva al soffiò della libertà la libertà delle scuole
E proprio come Salvemini anche Gentile pensava che le scuole pubbliche dovessero concorrere con le scuole dei prefetti
Ecco la concorrenza ma e quindi
Che i due peraltro amicissimi in quel momento e poi il fascismo interverrà a dividere il più tardi ma dicevo e qui che i due sul modo migliore cioè per fronteggiare la concorrenza dei preti e quindi che i due formulano pensieri scrivono pagine
Che veramente sembrano
Sembrano cadute giù dai inchiostri completamente diversi
Eccone
Argomentava vigoroso e debbo riconoscere due almeno per me anche insolitamente chiaro Gentile
Ma
Come pretendete di sconfiggere il Peretti cingendo ridà assedio con un metodo il metodo della coesistenza di opinioni plurime e contraddittorie
E
Ma è ter uno continuava Gentile che nelle scuole confessionali gli animi escono tutti riscaldati da un'unica sede
E voi che cosa vorreste fare
Vorreste sostituire a quella fede magari infantile
Magari inferiore Maruccio un sacco visiva come solo le fedi sanno essere voi a quella sede che cosa dovesse sostituire un metodo
Il metodo della questi stili nel metodo della libertà
Ma codesta libertà escludeva Gentile cito è la ricchezza di chi non ha nulla
è la castità degli è un utile è la virtù degli innocenti e poi aggiungeva
Voi volete realmente combattere la religione nella scuola entrate voi al posto di quella
Bovoli ragione libera voi incidenza
Ma se scacciata e quella fede non la sostituite con nulla d'altro resterete con il voto
E la vostra libertà sarà né più nemmeno che una parola
Libertà allora sia pure purché ma anche indotta a me era forma a vuoto contenitore
La libertà proclamava ancora Gentile cito deve avere il suo contenuto altro che formale
E questa contenuto che deve informare i
Tutta la scuola pubblica si potrebbe formulare così
La ragione della vita è dentro e non fuori la vittima
Nulla trascende il nostro mondo concepito razionalmente
E poi Brusco confuso concludeva così i misteri sono la negazione dell'autonomia e quindi di ogni valore dell'uomo
Ora
Fermato a questo punto
Che cioè
Per riuscire a vittorioso dal cimento nella scuola pubblica era necessario che il rompesse
Voglio dire così un filotto di vitalità atti solo le credenze di un'unica alcuni cinismo che solo le credenze di un'unica fede poteva assicurare
Infilata questa via gentile non svolgeva in fondo in maniera assolutamente consequenziale con una consequenzialità che addirittura è brutale nei suoi sviluppi
Brutale per esempio è la reazione controlla pluralità degli insegnanti statali e quindi contro la pluralità delle opinioni che questi insegnanti plurimi si tirano appresso
Idea questa della pluralità che proprio
E
Un'immagine tattile
è l'idea che che indicava dal questa della pluralità di cava dal dall'anno i morti più stizziti ragione dal suo punto di vista
Dal punto di vista degli uni cista perché lui vedeva lì giustamente la base guasta della scuola pubblica la pluralità
Come suona male nelle corde di Gentile questa pluralità è infatti
è infatti
Ecco lo avventandosi contro questa pluralità senza mise senza misericordia quasi a volte si ha l'impressione che quella sia una cattiva azione la pluralità del whisky Carli a terra come si trattasse di un peccato
Se è una fede cito
Se è una fede deve aleggiare in una scuola si intende che una scuola non ne può avere anche una Lunik cinismo di Gentile e dunque
E dunque nei collegi dei professori devono cercarsi e debbono svegliarsi quelli affinità elettive che facciano di una scuola uno spirito solo
Uno spirito su
Dal
E come una confidenza che la dice lunga sulla scuola i viali di ma ideale veramente senza alcun ombra senza neppure una macchia d'imperfezione
L'ideale della scuola sono ancora parole di Gentile l'ideale della scuola e che essa abbia un solo maestro
E quando proprio non è possibile quando proprio necessario
Concedersi ai gli organi collegiali cioè gli organi composti da più persone va bene pure gli organi purché si tratti di collegi armonici
Dove tutti cantano nello stesso coro guai alle voci dissonanti
Guai alle fede scomposte guadagni
Guai perché
Cito Gentile
Nessuna sede così egli replicava Salvemini e nessuna fede di quelle che animano gli insegnanti si può destare nell'animo degli alunni
Perché non appena una fede si accende essa viene spenta dal soffio che li manda contro la fine dei conti la fede opposta
Quindi la pluralità delle opinioni è il preludio
Di cose
In undici è il preludio dello della smorfia scettica e il preludio del nulli Small scettico appena una sede si accende viene spenta dalla voce contraria
Ho badate bene
Tutto questo viene posto da Gentile sotto il dettato della libertà libera
Cioè
Anzi lui dice della concreta Bellar reale libertà liberale che lui gentile scopre in conflitto con l'altra libertà l'altra libertà liberale che falsa che è astratta il termine di Gentile de astratte falsa perché troppo compiacente con la concorrenza
Perché troppo generosa con l'antagonismo
Se non che
Se non che quando tutti lasciatemi passare questo immagine senonché quando tutti impingono la penna nello stesso campo
Quando tutti compita hanno sullo stesso sillaba
Insomma quando lui mi sono sempre compagni degli altri
E non c'è screzio non c'è dissonanza nulla cioè che turbi la loro volontà beh
Quando capita tutto questo
Lasciatemi pur dire che quando capita tutto questo la libertà liberale cade sotto una luce equivoca
E la scuola ma più in generale la società
Prende quel non sottende dolciastro che è proprio
Delle sacrestie che proprio dei conventi
E ricorda da vicino le
Tante città del sud dove che costellano l'universo delle utopie delle utopie capiamoci bene negative delle di stupire
Perché perché almeno dal punto di vista liberale in questi ordini compiuti definitivi in questa specie di paradiso in terra dove tutto fila liscio
E nulla deve essere mai contestato semplicemente perché manca il contestatore ma anche il ribelle ecco in questi paradisi illiberali almeno lui
Vorrebbe della peggiore delle morti
Della Morte Del Noce
Insomma io io cito sempre a questo riguardo quello che diceva Vittorio vota spinti
C'è solo una cosa dal punto di vista liberale che è peggiore di un inferno dove si soffia
Ed è un paradiso dove ci siamo
Bene
A conforto di questa ripugnanza per un mondo dove tutti dicono di sì
E non c'è nessuno che si leghi con chiarezza dire noi non ci Stoccolma file unica a conforto di tutto questo guarda caso sta proprio la replica di Salvemini
Il quale come
Come
E come se prendesse dal fondo il ragionamento di di Gentile ero rovesciasse all'incontrario
Sì che quello che l'uno a bassa gentile a bassa Salvemini innalza e quello che Gentile denunzia come vizio l'urto di opinioni differenti
Salvemini saluta come virtù anzi come la più
Preziosa virtù della scuola laica
Il massimo vantaggio della nostra scuola così Salvemini parlo a Napoli il massimo vantaggio della nostra scuola e appunto questo scontro sereno di pensieri diversi
Lo scontro sereno di pensieri diversi anatema
Pullmini
Da parte di Gentile qui invece appunto questo scontro sereno di pensieri diversi la principale virtù a cui essa la scuola fa assistere gli alunni via via che essi procedono negli studi e attenzione
E via via che si moltiplica il numero dei loro insegnanti
Infine l'ideale è avere una scuola con insegnanti solo qui è bene che si moltiplichi numero degli insegnanti perché
Così diceva Salvemini più facilmente gli alunni smetteranno i pregiudizi infantili
Non è un male aggiungeva ma è un bene
Che già nella scuola gli alunni abbiano una conoscenza vivente dei contrasti nei quali saranno travolti non appena entreranno nella vita
è un bene che di questi dissidi essi abbiano la prima notizia da uomini di cultura e non dal primo imbecille in cui si imbatte in anni in un comizio
Ora questo pensiero
Pur tra tante ripensamenti tra tante aggiustamenti tra tante correzione questo pensiero afferma un'esigenza che rimarrà costante in Salvemini
E costantemente egli la ribadita ma mai così bene
Vorrei dire Mancusi accorato come in una delle pagine più belle di quello utenti co capolavoro che la riforma della scuola media anno di grazia mille novecentotto bene in questa pagina Salvemini
Se la piglia alcuni x bigotti dell'unità gli uni cistico contro il conflitto rivisti e in quella pagina scrive così
Lasciate
Lasciate che i giochini imparino come certi problemi hanno sempre tormentato e tormenti erano sempre l'animo umano
Come certe formule e certe dottrine altro non siano
Che veicoli comodi ma provvisori
Su cui l'umanità procede e che poi abbandonerà quando ne avrà consegnata di più rapidi lasciato lasciate che essi si avventano quanto sia facile uomo ad entrare e soprattutto
Lasciate che essi imparino a sopportare le contraddizioni
A riconoscersi fallibili e a praticare
Quella che deve essere considerata come la più doverosa tra le virtù dell'uomo moderno
La tolleranza
Ecco la tolleranza siamo arrivati altrui
Precisamente quella tolleranza che Gentile condannava quale difetto dei piccoli e dei deboli precisamente quella tolleranza lì Salvemini
Accoglie
Accetta esalta quali appunto virtù dei forti e degli adulti
Ancora una volta quello che per Salvemini è la prima virtù per gentile è il principale difetto dell'uomo moderno e ciò che Salvemini riporta nella partita degli attivi Gentile segna nel registro dei possibili
Ho intendiamoci
Non è che poi bisogna prendere grande scandalo di questo dissidio
Perché ogni tema ogni grande tema e questo della tolleranza e tema grandissimo ogni tema viene sempre svolto così in mille maniere diverse
Non non bisogna appunto scandalizzarsi è il ritmo spesso delle vicende umane che procede in questo modo sullo tanto discorde come sono le vicende degli uomini insomma essa
Quindi non facciamone
Non facciamo un caso ciò detto però ciò detto però c'è una cosa che pungerla nostra curiosità e la cosa che stimola la nostra curiosità si riassume tutta in questa domanda
Ma come è possibile che sul percorso della tolleranza finiscano per
Intralciare assi autori come Gentile e Salvemini
Tutti e due i fautori della laicità e tutti e due preoccupati di incastonare questa laicità Meli trovati della libertà insomma signori se
Tutto procede dalla libertà
Se tutto procede dalla libertà ma come si spiega
E d'onda vengono fuori pensieri così vorrei dire sparpagliati così mal Maritati e mal ma ritardi sulla laicità se
Tutto procede dalla libertà
Sì tutto procede dalla libertà soltanto lo avrete capito ma insomma consentitemi di insistere sul punto soltanto che per salvare mia libertà è una cosa completamente diversa dalla libertà di Gentile
Perché per Salvemini e distingui discorso ora alla alla politica scolastica per Salvemini la libertà è doppi
A un duplice profilo
Questa libertà è insieme interna ed esterna alla scuola pubblica
E l'una procede sempre sempre gemella con l'altra è interna questa libertà la scuola pubblica perché come abbiamo visto Salvemini accetta carezza dei suoi favorirla pluralità
Degli insegnanti la pluralità contraddittoria delle opinioni
Ed è esterna alla scuola pubblica perché i Salvemini gli stessi favori li rivolge alla concorrenza delle scuole privati insomma in Salvemini cioè
Mettiamola così cioè sia la libertà nella scuola pubblica
La pluralità delle opinioni c'è sia la libertà nella scuola pubblica sia la libertà delle scuole private
In gentile no in Gentile sordo come
Ai richiami della pluralità la libertà a un solo un ritmo a un solo colore è solo e soltanto la libertà delle scuole
Dalle scuole private in concorrenza con la scuola pubblica ma mai ieri accetta la pluralità nella scuola pubblica
è la libertà
Delle scuole non mai lui c'è la libertà
Nella scuola
E per la verità la stessa libertà delle scuole
Dite incentiva e si
Ma vive di vita stenta
Vive di vita pericolante vive di vita destinata a spegnersi
Non appena le scuole statali creata questa nuova rocciosa fede comune Sbai renderanno con l'Ariete di questa nuova sede le ultime resistenze opposte dei preti quello
Sarà il giorno della vittoria strappo tenta
Che dovrà essere extra potente lascerà le scuole pubbliche
Padrone assolute del campo
In quel giorno non ci saranno più scuole private
Non essendoci più scuole private non ci sarà più concorrenza pur tra le scuole pubbliche alle scuole dunque non ci sarà più neppure la libertà delle scuole
Sì venti e due parlavano di libertà però intanto la libertà di Gentile è monca rispetto alla duplice libertà di salute e poi pure transitoria eppure caduca
Non è permanente è destinata a finire
Esattamente come i clericali
Esattamente come i clericali
Confessiamo lupus francamente ebbe a dichiarare uno dei loro maggiori esponenti di quel tempo Antonio Boggia nomi per mezzo della libertà vogliamo giungere alla religione unico
Esattamente un po'come i clericali i quali pure loro dovevano per lanni pulizia dei tempi accettare la libertà e l'accettava ma non come un ideale da affermare in permanenza
Ma come un espediente tattico per raggiungere L'Unità L'Unità loro si capisce
Opposta e simmetrica a quella di Gentile ma pur sempre di unità si tratta
E quindi
Pur sempre di cosa dove non si poteva sorprendere il guizzo diciamo così della libertà libera
Per questo
Per questo Salvemini a Napoli non si fece illusioni sul conto di Gentile certo lo sapeva compagno darmi lo vedeva impegnato contro lo stesso nemico il clericalismo
Però contro quello spesso bersaglio e Salvemini sapeva bene che Luigi Gentile escludevano munizioni diverse sparate da postazioni differenti
Mentre per mettere il bellissimo Salvemini e ho concluso mentre per me
La libertà è
Tutto
è sia mezzo che fine
Per lui per gentile la libertà non è che un mezzo non è che la via necessaria a raggiungere l'unità
E poi Salvemini proseguiva
Proseguiva con uno di quei pensieri che a distanza di anni tu trovi sempre verde i giovani
E ti fa piacere leggerlo perché quando lo leggi ti si rinnova dentro la sensazione che provasse la prima volta quando quasi tutti in parte di volersi scattare in un applauso
Diceva Salvemini
Fino a quando il nostro il nostro nuovi Gentile il nostro consenso oppure di soglie sia destinato a durare nessuno può dire
Secondo me
E come si sbagliava Salvemini secondo me tanto lui che io moriremo prima che si rompa la nostra alleanza perché la unificazione di tutti i nostri pensieri
Attraverso la libertà noi non la toccheremo mai e aggiungeva
E se anche per un istante solo dovessimo toccarla quell'unità bene noi in quell'istante dovremmo augurarci che subito nascesse tra di noi un eretico
Un eretico che sconvolge esse l'equilibrio conquistato e che gettasse insiemi di nuovi sviluppi
La rete
Più tardi da cui lo scrittore rapidissimo che era Salvemini resi ancora più svelto il suo pensiero e luogo so addirittura in forma di sentenza
La libertà disse eh il diritto di essere eretici
Niente di più
Ma anche niente di meno è il diritto di essere eretici precisamente quelle di sia che non ha a che non può avere diritto di cittadinanza nel lunghissimo gentiliana e non solo gentiliana
La libertà e il diritto di essere eventi queste sono parole di mille novecento trentacinque
Nel frattempo dai giorni di Napoli la sbarra nera è la calata giù
E aveva diviso gli antichi sodali in amici e nemici
Il solco scavato da quella divisione di uscì così profondo o simbolo prossimamente profondo anche Pertini nel giro della libertà erano convenuti idee
Troppo reciprocamente depressive sulla scuola
Presto queste idee sulla scuola si sarebbero separate e avrebbero finito per tagliarsi la strada le une con le altre
Una prova se mai ve ne fosse bisogno che veramente che veramente la scuola è
Dirò così è l'Anagnina
Dove si annotano gli antagonismi della politica
Che è veramente la scuola è il luogo che emette in fermento i conflitti tra gli opposti
Salvemini e gentile e ora anche di variabili stanno appunto lì a ricordarci e tutto grazie
Io ringrazio
Il professore pecora
E ritengo che non ci sia molto da aggiungere alle sue riflessioni su un punto credo vada sottolineato un po'come
Una sorta di monito per noi tutti
Stare attenti a quando si pronunciano certe frasi come libertà materiale libertà sostanziale democrazia materiale democrazia sostanziale costituzione
Materiale Costituzione sostanziale perché normalmente vuol dire che la prima parte
Del composto sta stretta chi la sta pronunciando Sessa libertà sesta democrazia sia essa costituzione quindici devono aggiungere qualcos'altro per potersene uscire
Ora cedo la parola al professore Berardi che
Ci darà uno spunto su l'organizzazione innova e storica e
Soprattutto in particolar modo su questo fascicolo
Grazie tant'
Atteggia Marco grazie all'Istituto italiano di studi filosofici per l'invito e sì io sono particolarmente contento di essere qui anche perché
Essendo nel Comitato scientifico della Fondazione Ugo Spirito Renzo De Felice ed essendo il Comitato scientifico del Centro di studi Gaetano Salvemini e per me è un doppione
Qui parlare
Ma nello specifico però cosa di poco le poche parole che dirò sono legate al mio ruolo di coordinatore di relazione di nove storica e qui se c'è
Un un errore del direttore lettura mi potrà redarguire
La rivista punto è stata rilevata da un anno e questo è il terzo dalla gestione precedente delle professor De Matteis è una rivista che a un'impostazione completamente diversa rispetto alla precedente anche perché
Sì predilige un obiettivo molto difficile quello cioè di coniugare
Tre di Scip tre diciamo prospettive disciplinari diverse la storia contemporanea rappresentata nella direzione dal professor Parlato dalla professoressa Simona Colarizi
La storia delle istituzioni politiche che ovviamente vede nella redazione nella nel nel della direzione la presenza di Francesco Bonito elettore della LUMSA Francesco Bonini e poi appunto la storia la storia economica
Che vede nella direzione del professor Gaetano Sabbadini dietro Università di Roma Tre quindi ecco l'uditiva ambizioso che la rivista si prefigge quello di coniugare queste tre anime queste tre sensibilità
Rivista scientifica quindi rivista politica rivista trasversale rivista che circa che avverta ogni tipo di contributo che ovviamente scientifico
Rivista che è attualmente considerata scientifica in tre aree diverse della classificazione che viene fatto dall'Amburgo e cioè nell'aria undici cioè di quella delle scienze storiche anzi
E voglio qui ricordare che la scientificità dell'aria undici cioè nelle scienze storiche è stata ottenuta proprio con la nuova gestione già all'indomani di un numerosa dell'ultimo numero del due mila e quattordici la Mura accreditato la rivista come scientifica nelle scienze storiche quindi per quanto riguarda l'aria undici e accanto all'aria undici la rivista e scientifica per l'aria tredici cioè per le scienze economiche e per l'aria quattordici cioè alle scienze sociali politologi e quindi
è
Molto ambizioso ovviamente
Molto ambiziosa la missione di nove storica che nel prossimo futuro ambisce ovviamente ha non solo essere rivista scientifica ma diventare rivista di fascia per queste tre per queste tre aree disciplinari
Dicevo
La rivista
Vorrei qui ricordare che
E questa è un'altra caratteristica sono è molto importante e che si prefigge di ospitare i contributi dei giovani
Si sa della grande difficoltà che hanno i giovani e nell'inserirsi nel sistema universitario e della difficoltà che hanno nel trovare i visti scientifiche
Che pubblicano i loro contributi ebbene diciamo che la nuova gestione di nuove storica è particolarmente attenta invece appunto I dai giovani talentuosi
E in questo numero ce ne un duplice esempio perché abbiamo tra le note il il bel dal contributo del nostro Giammarco puntano Altavilla
Su appunto la natura e la comunità del movimento nazione patriottico tedesco e quindi appunto
Questo è appunto che il lezione di diciamo che stavo in qualche modo accennando e poi
C'è anche e qui mi piace ricordarlo
Interi il contributo del nostro Matteo Antonio Napolitano che qui in sala contributo scritto insieme a me però insomma che vorrei mettere quello ricordare lui
Perché è un intervento interessante sul ruolo tra positivi tra Rappo orto tra positivismo giuridico il fascismo e nello specifico si sofferma il saggio sulla le esperienza di Enrico Ferri e Raffaele Garofalo tra l'altro qui vorrei anche cogliere l'occasione appunto parlando di giovani talentuosi per
Fare i complimenti al dottor Napolitano che fresco vincitore di un dottorato geopolitica quindi insomma cono cerchiamo di ospitare
Giovani ma ovviamente è che abbiano talenti e che quindi possano poi offrire dei contributi importanti
Dicevo la rivista si compone di varie sezioni la prima è quella di Licata quella dedicata i saggi
Per impostazione scientifica di la rivista a differenza di altre valutazioni e di altre diciamo così di altre riviste scientifiche nove storica si prefigge di non avere un limite vedi battute molto stretto per quanto riguarda i saggi perché la rivista ritiene che la sinteticità non per forza debba essere considerata uno il requisito di valore ma che anzi contributi
Ben strutturati che abbiano anche una diciamo lunghezza così dire superiore anche alle cinquanta sessanta mila battute evidentemente possano esprimere dei contenuti Ariu sì corposi quindi salta la prima Sezione praticata i saggi nello specifico quelli di questo numero uno ovviamente l'abbiamo ricordato più volte quello di Roberto Vivarelli su Gaetano Salvemini
E questa è un'altra caratteristica della rivista la rivista ha un respiro e si prefigge di avere un respiro di internazionalità
E ospita contributi anche stranieri ad esempio in questo numero tra i saggi c'è un saggio molto interessante di Eric viale
Su gli Stati Uniti visti dalle comunità italiane in esilio in Francia tra fronti popolari inizio dalla seconda guerra mondiale
Intervento scritto ovviamente in lingua francese
E
E proprio lo dico non ne abbiamo parlato indirettamente lunghe lardo di Giovanni Gentile il terzo saggio che questo numero presenta eri della professore Alessandra Calcaterra su il rapporto tra Giovanni Gentile l'enciclopedia italiana negli anni soprattutto drammi novecentoquaranta dirmi novecentoquarantaquattro questa è la prima Sezione la Sezione di saggi
Poiché la sezione dedicata le note le discussioni tra l'altro e abbiamo già ricordate perché in questo numero ci sono i due by saggi adeguerebbe due delle note di ed il nostro Giammarco contrada villa e Di Matteo Napolitano scritta assieme a me e poi un'altra Sezione
Interessanti la rivista è quella dedicata agli osservatori
Osservatori che sono uno dedicato alla non ho detto e lo dico adesso che la rivista ha una cadenza trimestrale quindi sono quattro numeri all'anno di cui uno ha una struttura monocratica e gli altri ovviamente no
Essendo tre le discipline rappresentate della rivista un osservatorio all'anno e delicato a quella determinata materia in questo caso est la di turno distilla storia delle istituzioni politiche infatti nel numero di questa di questo Checcucci dovrebbe adesso c'è un saggio di Francesco Bonini
Sul rapporto tra istituzioni politiche di istituzioni sportive nell'Italia liberale le radici di un modello
In questo numero c'è solo questo osservatorio negli altri numeri di solito gli osservatori sono due uno ripete quello
Dice di disciplina
L'altro e quello legato al rapporto tra la storia e il cinema o la storia e l'Uepe insomma cercare diconsi tirare
La prospettiva storiografica accanto ad altre prospettive che condizione anche condizionano incidono la ricerca storiografica
Questo per quanto riguarda la sezione degli osservatori
Infine è un'altra sezione per diciamo a cui nove storica tiene particolarmente che la sezione documentare perché appunto gli storici devono anche lavorare sugli archivi e quindi magari
Magari mi tanto insomma dovrebbero quantomeno e all'interno di ogni numero della rivista c'è proprio la sezione devi
Cada documenti d'archivio inediti ovviamente in questo in questo numero ne abbiamo due uno è sempre de la Nostra Alessandra cava terra sul carteggio e qui ritorniamo a bomba
Giovanni Gentile Guido Mancini è una lettera inedita Di Fortunato Pinter a Giovanni Gentile quindi siamo sempre dal quarantatré il quarantaquattro documenti
Appunto inediti e poi oltre alla
Aldo quali documenti inediti tradizionali quindi come dire
Cartacea abbiamo anche documenti fotografici che vengono pubblicati perché tra gli inediti possono essere interessanti anche i documenti fotografici
Nello specifico in questo numero c'è l'inedito di Federica proposto da un saggio introduttivo di Federica Formica sui manifesti della Grande Guerra nuovi prodotti di Dorian per la propaganda ecco questa è la
Quarta sezione ripeto archivistica documentaria che prevede anche reperti fotografici inediti
Inoltre e questa è un'altra
Peculiarità diciamo della rivista di nove storica è e la sezione nove storica segnala
Cioè una sezione dove la rivista cerca di fare il punto della situazione sui principali eventi convegni seminari che vengono in qualche modo organizzati nel panorama italiano ed internazionale
Voglio qui ricordare anche che la rivista ovviamente è aperta a ogni tipo di contributo nel senso che ne abbiamo una meditazione che R. d'azione nove storica chiocciola pagine puntualmente
Alla quale ovviamente chiunque voglia può inviare il suo contributo
Sul sito che è www punto nove storica punto com ci sono poi le regole editoriali che debbono essere seguite per l'invio di contributi
Vien da sé che essendo la rivista rivista scientifica come tutte le riviste scientifiche adotta un sistema di revisione double Blanc peer review cioè col doppio leveraggio anonimo con gli esperti revisori che valutano ovviamente i vari lavori e indicano se
I lavori sono più o meno pubblicabili e se appunto sui lavori prima della pubblicazione
è necessario o meno fare degli interventi quindi questo è
In qualche modo il progetto ambizioso che che la rivista diciamo si prefigge e qui ci sono gli obiettivi che
Nove storica hanno possono futuro cioè
Quelli di diventare una rivista di fascia secondo appunto anche quelli che poi sono i criteri fissati dal nostro AMBUR
A prima di concludere lasciatemi
Proprio permettetemi due minuti di di porre due minime riflessioni anche sul lavoro di Vivarelli
Ovviamente visti gli illustri relatori non posso aggiungere niente di particolare però
Vorrei solamente sottolineare come il saggio che Vivarelli dedica Salvemini sulla scuola permette anche secondo dal mio punto di vista di comprendere il Salvemini politico e non solo il Salvemini appunto insegnante
E nel saggio di Vivarelli si evince si vincono quelli che sono alcune può delle matrici
Che non sono solamente legato al Salvemini insegnanti ma Salvemini politico una di queste radici rimanda inequivocabilmente alla figura di Giuseppe Mazzini
E che è un punto costante nella vita di Salvemini il primo lavoro che Salvemini dedica Mazzini è del mille novecentocinque poi ce ne saranno altre dizioni pubblicare dalla voce
E al tempo stesso la matrice mazziniana il repubblicana di Salvemini evviva già da fine Ottocento
Perché se prendiamo il carteggio di Gaetano Salvemini con un illustre repubblicano che risponde al nome di Arcangelo Bisleri in questo carteggio già nel mille ottocentonovantanove Salvemini propone a Bisleri
La nascita di un partito che Salvemini definisce essere neo repubblicano cioè né socialista né repubblicano secondo diciamo così la struttura dei due partiti già all'epoca esistenti ma un partito capace di superare le distanze tra i socialisti repubblicani e di il diciamo così punire insieme gli elementi comuni questo per dire che già
Da prima del Novecento esista una forte matrice repubblicana
Nella prospettiva Salvemini appena
Una prospettiva
Che viva quando giustamente nota Vivarelli Salvemini intende la storia come strumento di educazione civile e quindi come insegnamento come diciamo educazione delle collettività
è questo un leit motiv che continua per tutta la vita e anche per tutta la produzione politica di Salvemini tanto che l'ultimo Salvemini quello anche
Del mio novecentoquarantaquattro quarantacinque colo che ritorna poi
Dall'America è un Salvemini che ripropone nuovamente la nascita della consociazione repubblicano socialista e quindi ancora una volta a distanza di oltre quarant'anni Chance Salvemini il tentativo di unire la matrice socialista con la matrice Repubblica
Certo non è questa matrice socialista la matrice marxista dalla quale Salvemini si è ormai allontanato non potrei
Beh essere altrimenti basta leggere qui quello che ricorda Roberto rivalere magari il concetto della tolleranza della e che è stato qui ricordato superiore cioè
Il congedo della tolleranza anche nell'ambito dell'educazione scolastica un concetto che si allontana completamente dalla dialettica marxista
E avvicina evidentemente Salvemini ad tumori o comunque ad una matrice socialista che non è comunque quella marxista di oserei dire è una matrice del delegato al socialismo italiano ma su questo si potrebbe discutere
è una matrice di un socialismo che ha le sue origini in Autorità gli anni
L'altra suggestioni che
E con questo concludo che che si evince in qualche modo anche dalla prospettiva di insegnante del nostro Salvemini
Se da un lato c'è Mazzini dall'altro c'è Carlo Cattaneo Carlo Cattaneo che è considerato un punto di riferimento da dire da parte di Salvemini
Soprattutto per la ripresa di quello che ha il suo metodo empirico l'analisi dei fatti i fatti che non possono ovviamente parlare da soli perché dice Salvemini fa ti presi da soli sono
Disarticolati e non possono in qualche modo esprimere un concetto un'idea Salvemini dice bisogna avere un'idea
Che va anticamente
Verificata sul terreno della quotidianità dell'esperienza e in questo Salvemini mutuati riprende la lezione di Catania quindi Mazzini e salvate Mazzini e Cattaneo come due elementi costanti la produzione
Di in sterline diciamo della vita di insegnanti di Salvemini ma anche inevitabilmente due maestri di Salvemini nella sua prospettiva politica io vi ringrazio
Ringrazio anche il professore Berardi e sono convinto che nove storica porterà avanti adeguatamente in realtà faccio Cicero pro domo mea è perché ciò pubblicato
Quindi non sono
Minimamente interessato ma
Comunque per quanta obiettività mi rimane da spendere
Sono convinto che il progetto potrà andare avanti
Secondo gli intenti della direzione della
Della redazione
Ora mettiamo a disposizione di chiunque voglia
Esprimere qualche osservazione qualche domanda i microfoni sia dell'ICI
Tutto che di Radio Radicale e si eccetera appunto qualche domanda qualche osservazione l'invito però a venire qui in modo che viene tutto registrato e
La documentazione nell'incontro e quanto mai completa
Nessuno
Per prendiamo il silenzio come una un fatto concludente di
Accettazione delle con considerazioni dei nostri relatori almeno resta che ringraziarvi ringraziare ancora una volta l'Istituto italiano per gli studi filosofici il centro studi ci sono domande a prego
Vorrei domandare se
Beh ma è stata una riflessione del Salvemini su sul valore legale del titolo di studio
Anche in relazione poi a quanto
Lei non iscrisse nel
Nel suo noto volume prediche inutili
Credo
Sì
Gli altri relatori sono d'accordo possiamo passare al al professore pecora vecchia l'avevamo
Il compito della riscossione
Sì sì assolutamente sì io debbo dire che
Su questa questione sulla questione del valore legale del dei titoli di studio
Al tempo di Salvemini ma grosso modo la cosa non è granché cambiata GE si fronteggiano si disputano il campo tre posizioni
La posizione giuridica
La posizione di salute IMI e come debbo dire la posizione dei libera liberisti dipingo conio alla immaginabili
è significativo che sul punto tra i due
E ci fu contrasti
Vedremo perché quindi anche quando il cosiddetto libera liberismo di Salvemini raggiunse legge sui tinte più vivaci anche allora con Einaudi ci fu la vicinanza
Come debbo dieci fu vicinanza dico unito non di anima che i due un giorno potettero essere
Ecco inquilini ma mai familiari e vedremo perché ma intanto fermiamo la differenza tra i temi caldi e Salvemini poi verremo a Salvemini penale
Dunque
Per i clericali la posizione clericale da questa la posizione clericale era che tutte le scuole
Non solo le scuole pubbliche ma tutte le scuole dovessero poter concedere e certificati aventi valore di legge
Tutte le scuole non solo li pubblica ma anche le private dovessero poter attestare la capacità del dello studente e questa attestato vero valore il giuridico
Quindi
La
Il la la certificazione non era più una funzione di diritto non era monopolio dello Stato
Non era più una funzione di diritto pubblico
Salvemini Sigurtà frontalmente contro questa posizione perché io dicevo nel mio intervento edilizio che lui esclude il monopolio dell'educazione
Ed è vero ma monopolio uno solo macerie lui lo accetta
Ed è per l'appunto il monopolio della certificazione cioè dice Salvemini solo e soltanto lo Stato deve poter concedere certificati aventi valore di legge solo e soltanto lo Stato deve come diceva lui trasformare
E i titoli di studi in valori economici sono solo lo Stato deve poter aprire le le le porte delle carriere delle professioni testi
E Pertini perché quando Salvemini diceva sì lo Stato ed ENI che ci sia concorrenza tra le scuole pubbliche le scuole private
Dicevo qualcosa che rimandava a qualcosa d'altro le scuole private in Sardegna vi sono veramente i privati
Quella formula scuola privata e non è una formula dai contorni incerti negli usi che Stalin pelle per
Ingannare e i Consigli no le scuole private sono private veramente testi nel sistema di Salvemini perché quelle scuole sono sostenute sono pagate
Direttamente e immediatamente dagli utenti
Con le scuole sono sostenute sono pagati direttamente e immediatamente dagli dai discenti e quindi dalle loro famiglie che cosa succede
Se il docente questo il ragionamento di Salvemini sei docente direttamente e immediatamente pagato dal discendente
Ma che razza di Commissario potrà mai essere
Quale
Serena
E quando imitato tra mai avere per valuta
Perché vede
Può Scarpis carta conoscendo gli uomini per come sono scatta un meccanismo di questo genere in quelle scuole lì private veramente fino in fondo privata scatta un meccanismo di questo tipo ma
Io ti pago io discendente titanico
Ti pago gli agi
I par condicio notti tanto il pane e tu docente commissario stai lì sulla porta delle professioni a rinviare ad inviare convincente
E grazie di sistemi ma in questo ma io o altro mi aspetto dal mio beneficato ma aspetto
Il centro d'intesa mi aspetto la stretta di mano e soprattutto mi aspetto che non
Come debbo dire non verrà alle intanto da tanto scrupoloso sottilizzare venga giù immediato fulmineo questo Stramare nettissimo certificato
Della della della produzione e se quel certificato della produzione tarda a venire
Ma io me ne vado da un'altra parte
è andandomi da un'altra parte io ti metto alla fame
Quindi nelle aule di una scuola privata alla Salvemini privata cioè veramente si respira un'aria che prende alla pompa il docente e lo stringe nella morsa di questa tenaglia o la produzione e il pane
O la bocciatura e la fame
E quindi su quello che dovrebbe essere gli umori della libera concorrenza che cosa spunta
E spunta diciamo così la muffa del dumping
Dove tale la svendita degli studi
E tale la
L'altezza faccino una degli esami che tutto insomma che si si si conclude
Pure dire intuisce noto la scuola prima
Ada che diventa un semplice diplomi silicio se mi consentite salve mi aveva una concezione un po'più alta della scuola per accettare che tutto questo e adesso
Questa era la polemica con
I clericali perché e cosa lo divideva dall'altro libera liberismo dal liberismo di Einaudi
Opposizione diranno vi era questa
è la posizione appunto di un liberal liberista coerente cioè lui diceva la logica del monopolio analogica fatta
Se noi ci agganciamo al primo
Vengo al monopolio della certificazione state pur certi che il monopolio della certificazione si tirerà indietro anche
Il monopolio della educazione non è vero
Diceva in ambito quello che pensa Sabelli che il monopolio della certificazione posso stare lì
Che nasce e muore lì no il monopolio della certificazione produce delle conseguenze produce un effetto domino si tira presso il monopolio dell'educazione perfetti
Dunque supponiamo dice nautiche solo nelle scuole di pubbliche sono nelle aule di una scuola pubblica si svolga un esame avente valore giuridico che cosa succede
Che gli studenti delle scuole private dovranno
Per forza di cose
Studiare sui libri che verranno pregiati dai commissari governativi
Dovranno pregiate gli argomenti chiesti commissari governativi prendiamo
Dovranno affrontare gli argomenti come li affrontano i commissari governativi perché i perché se così non facessero
E si verrebbero bocciati
Semplicemente
E quindi l'asta quella scuola privata che non sia e sento la
Sulla scuola pubblica quella scuola private nel giro di pochi anni decade nella stima pubblica decade anche il povero di eterni sconfitti decade ha sentina di eternit bocciati
E quindi costretto a chiudere se vuole vivere sì
Uniforme era alla scuola pubblica
Ecco perché diceva la cosa peggiore di penali diceva la cosa peggiore del monopolio legale dei certificati
Non è tanto l'assoggettamento alla legge è l'assoggettamento ad una fonte unica ideale precisamente a quella fonte unica che prendi ASPER
Che corre che scorre copiosa nelle
Nelle scuole pubbliche
Il ragionamento dinanzi sia consentita questa breve possibile poi mi taccio
Banale in generale
Ma non prendete il caso di Salvemini perché non voglio ritornare su quello che ho detto prima perché la scuola laica di Salvemini si caratterizza proprio per questo
Per l'assenza di una fonte unica al suo interno si caratterizza proprio perché c'è una pluralità conflittuale di opinioni in contrasto
Quindi potrà portarsi che la scuola privata si è sempre da
Si uniforme era la scuola pubblica ma proprio perché si uniforma la scuola pubblica di Salvemini la scuola privata sarà essa stessa conflittuale sarà essa stessa pluralistica
E quindi nel caso specifico di Salvemini insomma diciamolo pure in autunno anche il versante
Qualche altra domanda
Se
Pubblico
Antistorici
Quella della
Di questa
Di questo fenomeno della sanatoria delle precarizzazioni cioè in questo caso il introdotto
Senza preoccupazione occupo anche Salvemini di cui
Confesso la
La mia
Quasi ignoranza se c'è stata una con questo sistema di diciamo reclutamento importante nella scuola di reclutamento del personale
E questo diciamo questo questa enorme sanatoria dei dei precari che risponde probabilmente è un atto di giustizia Olivi però
A forse è un aspetto un aspetto diciamo
Di di perplessità
Certamente un
è una la grazie probabilmente può essere considerato un grande
Promozione di uno di democrazia c'è un avvento di note visto oggetti non reclutati però né
Fatto che non sono reclutati non
Potrebbe potrebbe ritenersi che non siano stati correttamente selezionati ecco quindi questo siccome è un fenomeno enorme che che porterà a delle conseguenze
Nella scuola lesi sarebbe il documento per decenni quegli acquisti è il primo aspetto che
Volevo sottoporre il secondo secondo spunto voglio dire quello
Anche di meno anche studi grande attualità e questa diciamo voglio dire io non
Olmo letto qualcosa ma non dite che sia proprio del tutto piena cognizione della delle riforme però
Una critica e si fa questa questo concetto questo non riguarda il reclutamento ma riguarda una certa gerarchizzazione del sistema
Cioè
E questo punto sì mi rifaccio produce profitto del comma del conflitto necessario che ci deve essere ideologico della della
Della grande dicevate che deve essere alimentato della scuola
E anche su questo punto di reclutamento può essere condizionato da questa
Supremazia diciamo degli ordini in concreto gli organi gerarchici all'interno del sistema nel sistema dell'organizzazione scolastica
Fatto a
Punto della sanatoria posso dirle se lei mi interroga come storico suppongo e come storico mi stavo interrogando io le posso dire soltanto che Salvemini
In quel tempo si trovò a combattere contro la sanatoria degli insegnanti che delle scuole private
Che dopo aver svolto un certo anno certo numero di anni le scuole private senza sapere come senza sapere perché è capitato anche adesso è
Si trovano ad acquisire un ruolo nelle scuole pubbliche questo sa bene non avrebbe accettato
Non avrebbe accettato mai
Così come non avrebbe accettato la stabilizzazione dei precari che non avessero prima superato un concorso pubblico il concorso ISEE sale era se mi permettete severamente Ferrucci era semplicissimo
Lui si si si si si dilunga nei particolari perché poi insomma lui era convinto che quindici è così la scuola è insegnanti
Per non vedenti mila scuole fatte dagli insegnanti se gli insegnanti sono selezionati bene voi avrete una buona scuola se nella lettura di testa vede un conducente anzi no assegno saranno appunto quelli che non si
Questo posso dirle da storico poi per il resto guardi non
Nervoso la seconda domanda non non so non non non non so darle una risposta molto onestamente
No no e per fortuna non ci occupiamo di cose strane ma io non mi occupo di quelle scolastiche quindi
Credo che insomma in questo modo non peggiorare in una situazione più di tanto
Però mi sto occupando dei soldi pass il passo sono delle cose piuttosto pesanti fumi
Per corsi abilitanti speciali che fanno le università
Per i docenti di scuola media inferiore o superiore che devono prendere l'abilitazione ci sono i key F Ra che sono i tirocini formativi attivi e ci sono i passi che sono appunto i percorsi abilitanti speciale
E i questi sono i precari no
Beh io mi rendo conto che sarà che ormai l'età mia ormai
Matusalem unità ma io mi rendo conto che
Mi si pongono di mi si sono posti mi si pongono dei problemi di coscienza
Quando io devo pensare di dare l'abilitazione presiedendo una Commissione di questo genere ad un docente che insegna da dieci anni
E che mi scrive ognuno con lei o non sa andare a capo oppure non sa usare le regole della grammatica più evidenti io ricordo che parlando in un tema parlando di
Satana e di Dante diceva che Satana era un diavolo caduto
A a strapiombo sulla terra no
Ora che
Bucare già sulla terra di suo tanti a strapiombo non so perché beni per uno strapiombo con l'ABI
Ora questi adesso potremmo fare facili e alleggerire il clima della serata con tutto ma se ci vediamo a cena semmai vi racconto delle cose
Io o delle prove di coscienza cioè questi insegnamenti togliamo il pane
Però
Io dare l'abilitazione a uno gli scrivo ognuno con lei ci pensa un attimo di italiano non di matematico di educazione fisica Italia
Allora io non lo so io credo che chi lo diceva Valter Vecellio meritocrazia non è una brutta parola no
E forse bisogna fare dei discorsi c'è la crisi della scuola non è soltanto quello ne vediamo quelli che arrivano universitari che confondono
La Macedonia la mettono in Africa o cose di questo genere immagino la frutta anche in Africa sono convinto ma la Macedonia non è quella lì è un'altra
Beh
Forse bisogna che la scuola dia delle garanzie
Di serietà e di merito perché poi questi vanno ad insegnare c'è queste persone noi diamo l'autorizzazione a queste persone e con un porto d'armi no
Diamo l'autorizzazione a persone ad andare a
A fare macelli nel nelle scuole medie inferiori e superiori
In un momento nel quale a differenza che non nel mille novecentosette
La famiglia cioè se io arrivavo a casa con un pronto io me le prendevo da mio padre
Chiaro adesso la famiglia denunce professore quindi se ribaltato il discorso e in questo ribaltamento di discorso c'è un livello scientifico
Ma dico scientifico grammaticale sintattico
Molto pesante e molto grave
Non lo so se questo
Ci foto rizzare a pensare che tutti devono diventare cavalieri ecco non so
Posso
Una battuta
Che allora quello che diceva professor Parlato
Sistema di reclutamento e di controllo del reclutamento che invece
Ha delle regole molto rigide nel sistema universitario perché invece il sistema universitario ci sono anche diciamo delle valutazioni costante che vengono fatte nei riguardi del corpo docente
Mentre
E quindi questo forse un po'stride no perché da un lato sistema di reclutamento universitari successivo anche di valutazione del del corpo docente strutturato è un sistema evidentemente anche giustamente
Legato a delle valutazioni cicliche sulla produzione scientifica e sull'anche didattica e viene fatta dal dal docente universitario
Dall'altro lato il problema è che forse questo mi auguro che non sia questo lo spirito anche della riforma
La scuola viene forse ancora considerato come una sorta di come dire di strumento di ammortizzazione sociale ecco questo problema che e allora se la scuola viene considerata alcuna forma di autonomia di diciamo ammortizzatore sociale
è evidente che dopo la prospettiva della meritocrazia anche tanto auspicata Salvemini se ne va a farsi benedire e quindi resta appunto come dire una sorta appunto strumento di come dire che l'azione del consenso e di pacificazione sociale e questo ovviamente è un po'la morte anche della
Sfugge
Un'arma soltanto per così
Minniti faccio al
Al professor spalanca la nota di colore perché vorrei chiudere in allegria
Alla nota di colore del che così fatto capolino per un attimo nella nell'intervento del
Colore amaro colore amaro
Ecco
E ed è appunto proprio a proposito di colore a mare io credo che sia proprio la sua perché
Lui autore scrupolosi si può non cita la fonte e ANCI alto punto Salvemini
Gavagnin un po'così che scrisse riporta ma credo che sia la sua Napoli sì o con la sulla laurea
E ed è questa banale la laurea
Ecco undici persone fanno gli stessi addurre infisse
E si giudicano un testone per la tesi che non scrisse non l'ha letta il relatore se ne fregano gli astanti
E gabbati tutti quanti si proclama il mio dottore ecco questo era anche saldamente
Credo che su questo incoraggiamento che garantirà che a qualsiasi studente sia in prossimità della laurea possiamo chiudere i nostri lavori
Ringraziandovi
Per la vostra pazienza il vostro tempo ringraziando ancora una volta agli enti organizzatori
E Radio Radicale che ci ha registrato grazie