Sono stati discussi i seguenti argomenti: Banche, Economia, Esteri, Finanza, Fisco, Governo, Inflazione, Moneta, Politica, Savona, Storia, Tasso D'interesse.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
vicedirettore de "Il Foglio"
Buongiorno agli ascoltatori in un suo libro del Duemila intitolato alla ricerca della sovranità monetaria l'economista Paolo Savona già ministro della Repubblica e già dirigente della Banca d'Italia precisava cosa dovesse intendersi appunto per sovranità monetaria
E lo faceva in maniera preveggente fornendo indicazioni utili ancora per l'oggi
Innanzitutto scriveva che è sovrano chi decide impone la sua volontà con la forza con la legge poco la creazione di uno stato di fatto
Quale aggiungeva che queste forme di sovranità hanno caratterizzato nell'ordine la storia dell'evoluzione della moneta la sovranità monetaria un contenuto in senso stretto di tipo analitico con un codicillo di tipo pratico e uno in senso lato di tipo storico politico
Con il primo si intende il potere la capacità dei governanti di fissare il prezzo cioè il tasso di interesse o alternativamente la quantità di moneta
Con il secondo la capacità degli stati di fare scelte di governo indipendentemente dall'insolenza estrassi è di tipo politico generale
Cioè di tipo strettamente monetarie e finanziarie
Il codicillo pratico legato all'ampiezza dei contenuti delle grandezze monetarie dei tassi di interesse per cui il potere di fissare si deve intendere in realtà come il potere di influenzare
Dopodiché Savona sottolineava come a dispetto di certe letture che erano in voga quel tempo
Il tema della sovranità monetaria si lega oramai strettamente a quello della fornendomi Lanza cioè del dominio sterno e non a quello della fiscal dominanza cioè del dominio fiscale
In parole più semplici a un Paese non basta disporre di una banca centrale indipendente dal Governo e del suo obiettivi di politica fiscale per essere pienamente sovrano dal punto di vista monetario
Inflazione variazione dei rapporti di cambio e altri elementi che hanno il potere di alterare le condizioni economiche dipendono sempre più da fattori esterni i nostri confini
In Italia con la cessione e la condivisione della politica monetaria con la Banca centrale europea ormai lo sappiamo bene
Quel che più curioso che perfino gli Stati Uniti d'America il cui dolere considerato da decenni la valuta di riserva globale devono oggi scendere a patti con forme di vincolo esterno alla propria politica monetaria
Lo dimostra per esempio il fatto che l'Amministrazione democratica di Barack Obama se tentando di seguire quello che definisce uno storico cambiamento di approccio agli accordi di libero scambio in fieri
Ho scelto infatti per la prima volta vorrebbe utilizzare la stesura di questi accordi come quello in discussione con i Paesi del Pacifico
Pure in prospettiva il TTP con l'Unione europea per convincere gli altri Paesi ma non manipolare le proprie valutazioni di avvantaggiarsene in maniera ingiusta
Un'idea secondo la ricostruzione del quotidiano finanziario volse giorno sarebbe quella di obbligare tutti i Paesi a fornire un numero maggiore di dati e indicatori sull'andamento delle proprie politiche monetarie e delle proprie valutazioni
In questo modo secondo il Tesoro americano si potrebbe fare il nuova luce sulle politiche di cambio di un Paese
Alcuni parlamentari americani però prima di concedere l'Amministrazione Obama la cosiddetta fast cioè autorizzi che assegna maggiori poteri al Presidente per la conclusione di questi accordi di libero scambio
Vorrebbero andare oltre la mera sorveglianza rafforzata delle politiche di cambio altrui
Presidente De inserire per esempio delle dure sanzioni per chi manipola il cambio per avvantaggiare le proprie esportazioni
Questa incongruenza citano studi peraltro autorevoli come quello di fare benestante
Direttore del PD azionisti sofferenza nessuna ricorrono x secondo cui la manipolazione della valuta cinese al ribasso da parte di Pechino negli ultimi anni sarebbe costata agli Stati Uniti qualcosa come cinque milioni di posti di lavoro in meno
Ovviamente le diplomazie degli altri Paesi cioè dei Paesi partner incluso un alleato storico dell'America come il Giappone tutto muoiono
Fuorché farsi imporre un'ulteriore ed ennesima forma mi fornendomi Renzo condomini esterno da parte degli Stati Uniti
Grazie per l'ascolto da Marcovalerio Lo Prete rubrica o economia torna lunedì prossimo nel frattempo è su Twitter la counter Marcovalerio eletti per raccogliere critiche consigli e suggerimenti
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