Intervento di Adelaide Aglietta sui rapporti tra la CEE e i paesi dell'Europa dell'Est

Con il
Grazie
Signor presidente grazie signor commissario
Lei ha sottolineato l'importanza che hanno avuto i mutamenti incorsi nell'Europa del Centro e dell'Est in questo periodo è quanto la nostra comunità
Si sia sforzata in termini di solidarietà concreta di fare fronte di supportare questi cambiamenti
E credo che proprio per questo noi oggi ci troviamo a fare i conti con delle situazioni economiche gravissime che come sappiamo possono mettere in discussione anche l'evoluzione democratica di questi Paesi
Fino ad oggi i rapporti che noi abbiamo avuto con i Paesi dell'est e si sono limitati e questo c'era nella sua esposizione ai trattati di cooperazione che sono stati sottoscritti con tutti i Paesi ad eccezione della Romania che un dossier particolare particolarmente delicato su cui forse ameremo anche sentire da parte della commissione che cosa ne pensa
Ora noi vorremmo dire da parte del nostro gruppo e l'abbiamo già detto detto in altre occasioni che limiti di questi aiuti sono stati sia qualitativi che politici
Cioè c'è stata ovviamente senza disconoscere lo sforzo che è stato fatto dalla Commissione dalla nostra comunità
Da una parte abbiamo avuto l'impressione che vi sia stata una sorta di imposizione del nostro modello di sviluppo che in una certa misura la cui crisi è già evidente anche nei nostri Paesi
Che è stato dato come l'esempio migliore possibile e in una certa misura come condizione degli aiuti invece di fare dell'occasione che noi avevamo
Il tentativo di un ripensamento comune con i Paesi dell'est con l'Unione Sovietica a livello paritario per immaginare un modello di sviluppo futuro
Dell'Europa tutta e anche un modello ovviamente di costruzione istituzionali
E quindi le conseguenze da sotto un profilo ambientale sono evidenti ma non solo sotto un profilo ambientale le conseguenze rischiano anche di essere conseguenze gravi sul piano sociale che necessitano di risposte urgenti
Ora partendo da questi problemi e partendo anche dalle osservazioni che lei faceva sulla necessità di essere pronti a far fronte rispetto appunto a tutte le evoluzioni che sono in corso in Unione Sovietica
Io credo che il problema che noi abbiamo sia di superare questi limiti ma superare questi limiti significa rendersi conto di quello che un limite nostro
E cioè per dare delle risposte concrete efficaci e puntuali e rapide cioè che rispettino i tempi politici delle risposte noi abbiamo bisogno
Di fare innanzitutto un salto di qualità noi in quanto Europa
Perché fino a quando noi non riusciremo ad avere una risposta univoca politica e quindi non è una risposta che nasca da una dimensione intergovernativa di patteggiamenti nazionali ma che sia la risposta politica dall'Europa
Che oggi è chiamata non solo nei confronti dei Paesi dell'Est ma nei confronti dei paesi in via di sviluppo e dei problemi
Conseguenti che da questo divario fra il Nord e il Sud del mondo esistono
Che sono evidenti oggi anche nei problemi che derivano dalla crisi del Golfo ecco questi problemi ci dicono che mai come oggi il ruolo autonomo politico motore di pace e di solidarietà
Verso gli altri Paesi è affidato all'Europa
Io credo che in questo senso il pessimismo rispetto certo alle buone intenzioni al buon lavoro che si vuole fare da nostra dalla nostra parte esiste perché vediamo in questi giorni
Ieri spesso alla conferenza interistituzionale l'altro ieri era evidente quanto la dimensione intergovernativa e non la dimensione dell'unione politica europea di tipo federale
E democratica stia in realtà avanzando
E secondo noi mettendo gravemente in crisi la prospettiva di avere nell'Europa un interlocutore
Rispetto ai processi del mondo in corso in un mondo che sempre più è interdipendente autonomo autorevole e in grado di gestire una politica ecco io
Evidentemente non mi sono limitata agli aspetti strettamente economici su cui certamente noi abbiamo delle critiche riteniamo che i problemi dell'ambiente oggi debbano avere una centralità che i problemi della solidarietà sociale debbano avere una centralità che probabilmente bisogno urgentemente affrontare il problema del debito di questi Paesi dei problemi
Dei paesi dell'Est e su questo forse nella sua replica ci potrà dire qualche cosa ma riteniamo che da un punto di vista politico
Noi vorremmo in questo Parlamento e da parte dei governi e della Commissione un input molto grosso nella strada dell'unione politica europea della
Preferisco giusta
Allora l'ultima FIOM