«Che tempi viviamo oggi in Italia?» Intervista di Valter Vecellio ad Aldo Masullo

Professore per andare subito alla carne delle questioni
Che vorrei affrontare con lei
Che tempi stiamo vivendo mi spiego
Non è esattamente un non è tecnicamente una dittatura almeno quella che
Solitamente viene intesa come dittatura
Ma non possiamo neanche parlare di democrazia
Se per democrazia si intende la possibilità
Di
Poter non solo partecipare ma anche di conoscere i processi decisionali di potervi in qualche modo controllare e sorvegliare dunque che tempi viviamo in questo Paese oggi
Non possiamo
Certamente
Dimenticare illusi
Che viviamo in un tempo
In cui le società
Non possono non di Russi società di massa
Vecchia categoria
Entrata anno il discorso filosofico politico nella negli anni tra l'altro prima e la seconda guerra mondiale
E che diventa secondo me sempre più
Pesante nella lettura della realtà sociale
Perché la massa oggi dispone di strumenti di comunicazione di interazione estremamente più potenti di un tempo
Oggi abbiamo i famosi soci al Nettuno e certamente questo Po è un elemento insieme a tutto ciò che
Si collega con la perché non logica delle comunicazioni molto avanzata
Con
Il problema politico
Perché
Si tratta da un lato
Di conoscere meglio
Dall'altro lato di non confondere l'informazione con la conoscenza
Certamente oggi noi abbiamo una informazione di massa
Allora il primo problema e cercare di capire quanto
Alla informazione di massa come sponda una conoscenza dei mass
E questo credo che sia
Un elemento di estrema problematicità
E evidente
Una democrazia autentica non può non essere
Una
Situazione che non è solo di informazione ma anche di conoscenza
Il vero problema oggi della democrazia e a realizzare un potere
Che sia popolare diffuso e che sia però un potere non del semplice diversi o no
Ma un potere che non sia soltanto di essere informato sui fatti ma sia un potere
Di diffusa in che l'esigenza critica
Su ciò che avviene e quindi non sia soltanto di informazione sia di conoscenza e quindi lei ha sollevato scusi sulla questione vi era già stata affrontata le ha fatto cenno adesso c'è un network e a tutti
I siti internet
A queste nuove tecnologie già era stata sollevata trent'anni fa per esempio puntiglioso libero da un non so come chiamarlo polemista filosofo editorialista del giornalista si chiamava già conosciamo Novelli e ora
Un po'conservatore scriveva sul settimanale L'Express pure un settimanale francese che si chiamava le pone
E il suo libro la conoscenza inutile quattrocento pagine dove già allora quando questi mezzi di comunicazione non siano ancora né diffusi neanche fusi di si concepiva
Metteva in guardia dal fatto che si conosceva una quantità di cose in realtà non si sapeva nulla e si poneva appunto il problema
Delle fonti di questa conoscenza chi controllava questa conoscenza della manipolazione delle notizie che venivano dati come se ne esce
Innanzitutto il
Occorre
Nel richiamare il tono di un atteggiamento
In genere quando
Sì
In bocca
La difficoltà della conoscenza di massa quando si
In qualche modo
Condannano i mezzi di comunicazione di massa che oggi abbiamo
Lo si fa
Con l'atteggiamento di respingere tutto questo lo si fa con l'atteggiamento del considerare tutto questo un pericolo che va fermato
Io credo
Che questo atteggiamento non porti da nessuna parte
L'atteggiamento che credo si debba assumere
E quello non di condannare il mezzo Nardi
Impegnarsi nell'assunzione
Della nostra capacità critica di
Porsi all'altezza dei nuovi mezzi
Cioè occorre che si venga formando una cultura che sia cultura del governo di questi mezzi
L'informazione estremamente diffusi estremamente capaci di far correre anche le luci
Il problema e appunto quello di lavorare credo che questo sia oggi la vera questione
Della cultura quelle che noi chiamiamo cultura perché cultura anch'esso come è come si sa un termine polivalente
Equivoco
è certamente cultura ogni formazione
Di
Mentalità
Ma
La formazione di mentalità
Va lasciata a se stessa e alle proprie dinamiche spontanee o in qualche modo va
Guidata
Vado
Portata verso
Una
Critica di massa e non una massa critica
E questo io credo sia oggi il vero problema
Di cui si potrebbe IMI investire una
Una
Nuova
Società della cultura
Società dalla cultura del cinquantuno era ancora una Società della cultura che si trovava di fronte a una realtà estremamente poco diffusa
Ad una realtà in cui c'era soltanto
Una
Ignoranza di massa una
Dispersione imposizioni e di fronte a questo
Mi associo alla cultura invocava la libertà da che cosa dal
Dall'unico nemico che allora sembrava essersi sale cioè
I regimi dittatoriali le repressioni della libertà quindi
Una difesa della libertà della cultura contro
La
Dettatura
Nei suoi vari modi di essere Poggi la difesa della libertà della cultura la difesa della
Cultura emergente cultura di massa cultura attraverso i mezzi di comunicazione informatica che corre il rischio di implodere
Allora il problema non è quello di opporsi a questa cultura ma è quella di riuscire viceversa a investire sulla
Di un potere critico che
E credo la vera responsabilità di coloro che in qualche modo per la loro posizione
Esercitano una funzione che potremmo chiamare di alta cultura io chiamerei più semplicemente di cultura critica
Lei ha fatto cenno
Poc'anzi alla prima associazione per la libertà della cultura cosa pensi l'onore di emanare e di tanti altri e sono gli stessi anni più o meno cui Luigi Einaudi nelle sue prediche inutili all'inizio
Parla di conoscere per poter deliberare
E quindi la conoscenza come presupposto fondamentale della democrazia ecco
Si può dire dunque che non c'è democrazia senza conoscenza
Certo non c'è democrazia senza conoscenza
E non c'è conoscenza senza
Appropriazione critica di ciò che si sa
Questo il punto più delicato di tutta la questione
Come
Assodato dunque che la conoscenza il presupposto fondamentale per la democrazia qui
Veniamo a toccare un punto che mi pare
Sia come si può dire
In modo ancora tutto da sciogliere cioè la conoscenza
è un presupposto anche dello stato di diritto
Però c'è anche uno diritto dello Stato
Cioè non tutto può essere conosciuto non tutto deve essere conosciuto immediatamente c'è un qual una schiera
Di azioni di comportamenti che è bene che lo Stato non faccia conoscere subito è questo
Diventa un confine labile fin dove ci si può spingere in questo diritto hanno conoscenza fino a qui c'è un diritto dello Stato
E come si fa a governare questa situazione dai possibili abusi che se ne possono
Verificare
Qui subito emerge
In questa questione che è una questione molto dura che lei adesso adesso opposto tuo
Subito
A questo punto energie la necessità
Che
Perfino il limite
Faccio che si può conoscere ciò che non si deve riconoscere in una visione di Stato organizzato
è un discrimine
Che deve essere
Oggetto della coscienza popolare che deve essere oggetto della conoscenza cioè
Non è che lo Stato possa dire
Ci sono delle questioni riservate voi non potete conoscerle e basta
Ma
Si deve viceversa formare una coscienza collettivo una coscienza di massa che pronto il nome della libertà collettiva
Non possono essere se non
Tenute in un luogo riservato
Naturalmente questo significa
Che non sei tu Stato che gli impedisce di conoscere ma sono io soggetto collettivo
Che
Acquisto tanta incoscienza del potere della collettività che mi rendo anche conto che ci sono momenti e cose che non si possono immediatamente mettere
Alla
Vetrina
Aperta a tutti i
Cioè in fondo anche qui è una delega
Che solo chi conosce
Può dare
Cioè non siete voi Stato che mi dovete venda negli occhi sono io
Collettività soggetto collettivo
Che proprio perché e ho una conoscenza critica della realtà di cui faccio parte mi rendo conto che c'è nella funzionalità dello Stato
Una
Zona che va tenuta riservata cioè di cui si deve discutere
Dopo e con calma barche l'istante immediato bisogna che venga gestita da alcuni ai quali io do fiducia
Ecco
La limita la conoscenza non può essere limitata se non dalla conoscenza stessi
Qui c'è la questione andare sul concreto del segreto di Stato cioè ci possono essere senz'altro questioni che bene
Che siano coperte tra virgolette dal segreto di Stato
Che viene revocato dopo un x di anni
Viviamo attualmente una situazione dove non sappiamo neppure a quanti sono i segreti di Stato
Quindi c'è
Sì il rapporto fiduciario
Ci sono materie su cui è bene
Ci sia una riservatezza un segreto ma
Come faccio a impedire che
Il segreto via venga opposto anche in materia e che effettivamente non meritano di essere secretata
Questo è un dilemma tra cui
Non credo che ci dice sia facile districarsi sette ma centralmente
Anche l'opposizione del segreto di Stato e un'opposizione
Che deve nascere da una consapevolezza critica e non da un atto di imperio dello Stato stesso
Cioè
Dobbiamo
Io
Personalmente non conosco quali sono le materie in cui
Lo Stato si riserva di mantenere il segreto
Chi lo dice
Inutile determina queste materie ecco questo è un tema di discussione questo è un tema di dibattito democratico cioè la democrazia non deve negare la possibilità del segreto
Ma deve viceversa dibattere diventare consapevole di quali siano le condizioni
Alle quali soltanto
Un segreto può essere dallo stato invocato
Cioè le regole stabilisco io
Non lo lo Stato questo ente più o meno leggendario che essi
Impone ardori
Marco Pannella i radicali da tempo stanno lavorando perché il diritto umano alla conoscenza sia sancito
Anche nelle più alte sfere istituzionali
Come l'ONU per esempio al pari del diritto alla vita del diritto alla libertà di opinione di professare una religione e le libertà fondamentali ecco
Lei è d'accordo che debba esserci questo diritto umano alla conoscenza essi deve esserci in che modo poi dopo immagina che debba essere regolamentato governato
Ma che ci sia un diritto umano alla conoscenza credo che sia
Una
Un'esigenza fondamentale
Anche perché
In linea di principio proprio
L'uomo dove
Scopre la propria dignità
Della conoscenza
La prima fornita in cui si
Estrinseche alla dignità umana e la conoscenza un'altra non fosse a viver come bruti potete seguire virtute e conoscenze anzi dice Carlo scienza
Dunque l'essere umano eh tale cioè l'essere umano in quanto conosce
Nella Bibbia chi vuole conoscere viene condannato
Beh ma alla media dai tempi di Adamo quel poco fa Boso
Se e la conoscenza però anche lui
Ci si riferiva alla conoscenza del divino
Non è un segreto di Stato anche quello
E appunto il segreto di Stato non è il divino segreto di Stato attiene all'umano quindi nel momento in cui
Dal Rinascimento in poi a dir poco noi non
Contestiamo nulla di ciò che riguarda il divino se la vedano coloro i quali si occupano del divino
Quello che noi contestiamo degli uomini moderni
è l'atto del curiosi ombre
Del conoscere
Che riguarda le cose umane cioè riguarda le cose che sono quelle che noi
Giorno per giorno dobbiamo gestire realizzare per essere degli stessi
Ecco dove
Sta
La
Diciamo
Non
Non
Pertinenza della Bibbia
Anche per chi vuole giurare nella Bibbia
è chiaro che si tratta quando si parla dell'albero del bene del male quando si tratta di una conoscenza
Che non può
L'uomo
Costruisci da sé si parla della conoscenza del divino siccome noi non siamo competenti in questa materia le
Confesso mi interessa assolutamente nulla
A me interessa come gestito in mano
Il terreno il mondani le cose di questo mondo
Per tornare alle cose di questo modo mi rendo conto che non è liquidabile in poche battute perché la questione complessa ecco appunto da dove cominciare
Ma
Io comincerei dalle corse senza le quali
L'uomo non si riconosce come uomo l'uomo si riconosce come luogo nel momento in cui si accorge
Che la sua stessa valenza
Non dipende
Dall'unico individuo naturalmente inteso io quando nasce co che cosa sono sono un individuo di una specie di zoologia che noi chiamiamo homo sapiens
Ma rimarrei puramente e semplicemente
Una un indirizzo di una specie di zone oggi che a sé non ci fosse qualcuno che li accoglie
Nel mondo della cultura cioè della società organizzata è capace di costruire regolare secondo gesti che comunicano con i gesti degli altri
Se mia madre non mi avesse allevato io non sarei entrato nella società umana non sarei diventato parlarne
Non sarei diventato ragiona tre quindi non sarei diventato uomo quindi non essere un uomo non dipende né dalla natura fisica né da una mia proprietà
Puramente individuale ma dipende dal fatto che quando parlo il nei parlano tutti coloro che hanno avuto relazione commi e copie e che mi hanno quindi in qualche modo modellato
Per cui io sono
Quello che nessuno un soggetto capace di responsabilità che significa responsabilità significa
Impegno a rispondere
E qui c'è
Un
Passo di San Paolo che potrebbe utilizzare trasferendolo al nostro tema
Paolo nella lettera i romani dice che la fede
Ettari all'ENEL per coloro che hanno un diritto
Ecco
Io posso considerarmi uomo
Prescindendo dalla vero un titolo a parole degli altri e quindi prescindendo dal fatto che io sono
Coinvolto nel rispondere alla parola degli altri
è questa struttura plurale
Propria dell'uomo diventato uomo del rapporto con gli altri che essa alla base della cittadinanza
Essere cittadino non significa solo essere cittadino di uno Stato civile solo Mario sul fumo
Ma essere cittadino significa essere membro di una comunità di persone che possono comunicare fra di loro e questa comunità e limitato
Perché anche un cinese
Può comunicare come io posso comunicare il con lui
Imparando ciascuno la lingua dell'altro facendoci aiutare da un interprete utilizzando una lingua che abbiamo in comune oltre quella nostra materna
E quando un cinese mi dice io lo capisco
Perché
Debbo rispettare una regola le impostato
E io debba rispondere
Per rispettare la regola del mio stato serie nel territorio su cui questo Stato a sovranità già
Ma
Questo io non capisco vi dice lui ma al viva dei confini del tuo Stato come al di là dei confini del mio stato ci sono regole che dobbiamo rispettare e io dico sì
Ci sono mai con che noi dobbiamo rispettare se
Vogliamo essere o vogliamo continuare a essere umani
Essere umano significa
Essere membro di questa comunità che lo si riduce a quella di uno Stato è una comunità
Universale illimitata
Che
Si può anche immaginare estendibili ad altri esseri umani onorevoli che eventualmente si trovassero su un altro
Corpo celeste
Questo tra l'altro Giordano Bruno aveva intuito quando aveva parlato di
Abitanti di altri mondi
I fondi sono infiniti chissà che
Tra questi mondi infiniti non ce ne siano alcuni abitanti abitanti da individui con i quali non riusciamo a stabilire una comunicazione quindi alla comunicazione
Che rende possibile la comunità
A per tornare
Un attimo poi concludiamo questo capitolo al diritto umano alla conoscenza quello che lei prefigura e si augura c'è un qualche modello da qualche parte che si avvicina
Appunto quello che
Lei si augura sia un giorno
Che possa
Che si sente di indicare
Ma
Un modello quello che
Non e già
Dei
Tutte poco compiuto perché quali modelli compiuti sono modelli morti massiva via via facendo se noi pensiamo appunto
All'idea della ONU dei diritti umani universali sanciti appunto nel famoso documento dell'olio sui diritti umani e quei limiti
Ecco da chi sono stati proclamati
Certamente sono stati proclamati già una
Con me in missione di Stati diversi
Che convengono si accordano nel riconoscere dei principi che debbono valere in ciascuno degli istanti
Di loro che convengono ma che
Vengono convenuti come diritti che potrebbero e dovrebbero essere riconosciuti in via via che altri Stati
Entro giugno in questa
Concordia
Quindi sono diritti che si vanno riconoscendo
Diritti non sono mai riconosciuto una volta e per il sette
Perché la storia umana
E nella storia fornisce del riconoscimento progressivo che l'uomo fa della sua umanità non limitata e quindi
Non riducibile a questo a quel diritto
Ma esposta a essere via via allargata così come vengono allargati riconoscimenti dei diritti
Sento evocata vorrei sollecitarle
Sulla questione che
Chiedo scusa mi pare più che mai attuale dati i tempi che viviamo ed è questa quella della responsabilità dell'intellettuale e più specificatamente
Dell'uomo di cultura scienziato la scienza rispetto al potere
Cioè è qui presente arriviamo
Al punto cruciale di tutta la questione
Sapere
E potere
Certo più Sissa più si può
Ma
Il potere
Nel suo costituirsi come il potere e sociale
Non
Deriva
Puramente e semplicemente dal sapere
Per quindi ci troviamo di fronte ad uno scontro
La famosa
Società per la libertà della cultura eh
Una
Denuncia di questo scontro
La società per la libertà della cultura
E
Uno una raccolta di uomini tutti consapevoli che occorre la libertà e tutti consapevoli però che questa rinvenuta il minacciata
Dalla
Presenza reale di fatto effettiva dello Stato quindi il problema del rapporto
Fra irreale idealmente concepito e il reale come effettività
Della società costituita
La società costituita è effettuo effettuale cioè
Ha un potere
Questo potere
Può espresso si scontra
Con
L'idea
Alle
Della cultura come libertà del sapere
Ed è in questo gioco che forse sta l'aspetto più profondo della politica
L'aspetto più profondo della politica stessa nell'affrontare
Il nome
Della libertà ma non di una libertà popolo USA ma di una diversa ben definita
Un potere che esso stesso non è vaporoso mai tanto definito da essere in grado anche di soffocare la voce dell'anno della cultura libera
Rispetto alle sì scusi no dico qui e Napoli
Lei certamente ha letto la scomparsa di Majorana di Ettore Majorana di Leonardo Sciascia ora qui interessa poco se Maiorana si sia tolto la vita se abbia deciso di scomparire nascondendoci in un convento
La questione di quel libro sembra essere che Maiorana aveva intuito aveva previsto
La scoperta dell'atomica viveva sotto il fascismo con il nazismo imperante temeva l'uso
Che queste dittature avrebbero potuto fare di questo terribile o di io si è posto la questione della sua responsabilità rispetto al potere
Che lo
Camping che dominava dei Paesi in cui lui viveva
E c'è un passaggio del libro LUISS dimostrato più libero vivendo in un Paese oppresso di scienziati che invece vivevano in Paesi liberi a cui è trasparente la polemica
Con nota mai con i ragazzi di via Panisperna che invece hanno realizzato poi la bomba atomica
Delegando la responsabilità dell'uso senza porsi fosse il problema di quello che poi
Sarebbe accaduto ecco
Qui
In quel libro si dice lo scienziato non può invocare una neutralità lo scienziato e responsabili si o addirittura complice
Di quello che lui scopre di quello che l'UE realizza e quindi ha una responsabilità ben precisa e deve farci i conti pare questa l'essenza di quel libro
Come mai di trenta trent'anni fa qui
Quindi si affaccia
Un problema molto sottile
Ed è il problema del rapporto
Tra
La libertà della scienza come terra assesta sarà la libertà dell'arte e la responsabilità
Politica
Io scrissi nel mille novecentosessantaquattro un libricino che è stato pubblicato ripubblicato proprio qualche mese fa intitolato alla storia eravamo
Quel libricino fu scritto sotto
La mia emozione personale
Per la morte di una reazione ma
Sotto la mia emozione di circa il listino
Di fronte
A
L'episodio estremamente
Significativo della
Dello scontro tra l'America
E
La Russia
Quando si stavano per collocare i missili a Cuba
E ci fu un minuto un momento in cui
Il mondo fu sullo sull'orlo della tragedia
Nucleare
Quello scontro mi fece ricordare
Quello che sostiene croce per concludere sul problema della libertà della cultura
Quando dice la storia non può morire perché
Poi
Non esclude che ci possa essere un cataclisma consci unico lo scontro con un corpo celeste per cui finiamo tutti ma
In quel caso lui dice
La morte
Viene dall'estero
La storia non c'è storia finché c'è c'è
C'è poi viene schiacciato l'umanità l'anello a volte della storia la morte dell'umanità
E io osservo
Che questa tesi tutto sommato ottimistica liberale viene smentita dalla scomparsa dalla bomba atomica perché perché in questo caso
Noi ci troviamo alla possibilità
Che la morte
Venga
Non
Dall'esterno della storia ma dalla storia stesse
Cioè il gesto di un nuovo e il quale
Problema un bottone e distruggono una vita
E distrugga la storia è un gesto
Che avviene nella storia
Quindi è la storia che continua ad essere Estonia e nella storia però che indecisione della soppressione dalla storia stessa
Quindi è una prospettiva nuova catastrofica non solo nel senso materiale ma catastrofica nel senso morale
Perché e la decisione
Che
Un uomo un gruppo di uomini assumono
La follia di un gruppo di uomini o la decisione
Focalizzare razionale di un gruppo di luoghi sopprimere la storia
Questo
Ci fa mettere al mondo quello che lei diceva prima cioè la responsabilità
Dello scienziato
Ancora una volta la distinzione
Che giunge alla sua maturazione nell'ambito della cultura
Moderna
Più raffinata la cultura liberale la cultura crociana la distinzione no io nel momento in cui faccio anzi se
Faccio qualche cosa che è responsabile solo verso se stessa
Cioè devo fare altre buonanotte bella non me ne debbo non devo curarmi se quello che io faccio eh ormone
Piacevole dal punto di vista morale ecco questo crollerà
Cioè io come artista continua a essere libero ma liberano nell'artista nella
Io a fare questa distinzione cioè latte in se stessa non può obbedire che alla sua esigenza di produrre il bello Mazzillo
Chi fa la
Ancora un essere umano cioè l'artista aver distinguiamo tra l'arte e l'artista l'arte non è il cittadino e quindi è libero nel senso più assoluto della parola
Ma chi fa la un cittadino
Il quale deve rispondere agli altri cittadini il ciò che l'arte chiesi infatti comporta come attacco difesa alla libertà di ciascuno
E ma
Pervenire ai giorni nostri
è un'impressione e ha un suo fondamento
Che da una parte la libertà della cultura in senso più ampio del termine è tremendamente minacciata e al tempo stesso viene anche sempre meno sempre
Uso un termine che non è bello più o meno il senso di responsabilità da parte degli uomini di cultura
La questo
Ecco
Questo
Poi problemi male perché il problema che oggi
Diventa estremamente accurato
Nel rapporto
Fra
Il sapere critico
E la potenza tecnologica
Perché quello che costituisce
Minaccia
Non è la tecnologia come tale
Ma il fatto che il potere che la tecnologia da
Diventa il potere sociali
Cioè
Non soltanto
La tecnologia è un insieme di conoscenze
Ma è un insieme di conoscenze e capaci di introdurre esserti di potere
Che
Vengono adesso è a mia disposizione non di tutti democraticamente
Ma a disposizione di quei centri di ricerca e
Soprattutto di quei centri di potere finanziario che finiscono per diventare così potere al sociale
Questo e
L'elemento che oggi pongono il problema della libertà della cultura in termini completamente diversi da quello in cui si imponevano questo problema i nostri amici del mille novecentocinquantuno
Tra le
Vorrei raccogliere una sua riflessione
A partire dal caso del povero Giovanni Lo Porto questo cooperante sì che muove
Vittima di un di un'idonea americano perché non sapevano che era in quel luogo pensavo di trovare dei terroristi
E non ce ne siamo accorti tra virgolette perché riguardava un italiano ma esempi di quel tipo se ne potrebbero fare una lista
Infinita si è calcolato che
Chiedo scusa ancora
Però ogni terrorista ucciso in quel modo una trentina di persone innocenti sono molte appunto in modo analogo
E c'è chi dice è il prezzo che bisogna pagare per la guerra al terrorismo
è un discorso piuttosto duro da digerire è il prezzo che bisogna pagare
Per la lotta al terrorismo
Un effetto collaterale beh insomma
è molto burocratico ed è molto cinico anche come espressione non è non è
Non voglio dire insomma
Non è delle migliori per come per come la intendo io però
Ecco è il plesso che dobbiamo pagarli
Ma è un prezzo che non dobbiamo pagare marchetta ieri
Cioè distinguiamo tra il dovere il fatto pagheremo fin quando non riusciremo a risolvere il problema del rapporto
Tra
Il potere
Nella sua
E infatti l'inserzione tecnologica e la democrazia
Cioè chi controlla il potere tecnologico
Quando i centri si costituiscono
Sulla base di un potere tecnologico che sfugge al controllo democratico
La questione stessa del terrorismo
Anche qui
E la questione di
Un potere che magari
E anche un potere
Di
Diciamo rivendicazione di diritti e di libertà che noi occidentali abbiamo
Sistematicamente conculca carte ma che adesso dispone di un potere tecnologico
Che
Costituisce un pericolo allora noi abbiamo
Un potere al tecnologico dell'Occidente alcun potere al tecnologico di altri gli altri popoli di altre culture e di altri soggetti che si scontra
E questo non è facilmente risolvibile questo significa che noi tutti dobbiamo intraprendere un cammino che finora non abbiamo voluto iniziare
Ente il cammino lì una progressiva conquista razionale critica è un potere che potremmo tanto per intenderci chiamare illumini sosta Tito
E che nei beni inventare però non più soltanto di un po'chi ma deve diventare di nuovo deve diventare di tutti
E il problema quindi di una
Pedagogia illuministica universale che ognuno di voi ogni gruppo ogni persona nel suo piccolo deve cominciare
A professare a esercitare
Altrimenti non se ne esce fuori perché non possiamo ecco la Bibbia diceva
Voi
Il sapere dello debbo dare io e solo io figlio no noi però non abbiamo nel mondo un figlio a cui rivolgerci
Ci dobbiamo costruire nove
Pezzo per pezzo con grande pazienza
Non è che noi possiamo
Ignorare che c'è il pericolo
Terroristico e dire va beh no c'è
Dobbiamo cercare di
Banale che possiamo eliminarlo con i terroni
Così non li possiamo difenderci o qualcuno si può difendere
Il problema e cominciare la costruzione di una nuova visione democratica della realtà
Ecco ma volevo chiedere
L'accordo
C'è un ragionamento che fa qualcuno
Volete viaggiare tranquilli Nevio senza correre il rischio di un ordigno che lo fa esplodere
Volete stare in un palazzo senza il rischio che ci sia qualcuno che lo fa saltare per aria
Non volete attentati
Certe persone in qualche modo vanno neutralizzati noi lo stiamo facendo e abbiamo individuato una lista di personaggi di terroristi
Che con operazioni doni operazioni sporche eliminiamo
Però
Senza processo senza possibilità neanche di difesa da parte del
Della persona che viene dichiarata terrorista ciò
Diventa un arbitrio a fin di bene se vogliamo ma un qualcosa che un marchio velinismo d'accatto riassume avrebbe il fine giustifica i mezzi
E e non è esattamente
Una cosa da liquidare come presso che dobbiamo pagare perché per villa del possiamo
Fosse accettare che venga eliminato senza processo però una volta che si attua questa breccia ci può passare di tutto
E in quanto il problema essendoci decidiamo a riconoscere o no ad essere in stato di guerra
La guerra si fa contro uno secco terreno allora il punto è questo
La guerra
Da grossi fuori
Non è positiva di regole
Cioè
Cicliche per alcuni non è guerra incidentalmente il pulizia polizia pulizia quindi al di fuori niente dalle regole
Riconosciamo invece che è guerra
Ma
Conservando conservando cifre dei alla nostra cultura diciamo che anche la guerra alle sue regole
Dice ma le regole della guerra debbono essere riconosciute da ambo recarsi
Già
Siccome però questa è una guerra
Che
Non ha un punto di partenza non sappiamo quando Pansa come tale quindi di fatto c'è la guerra non possiamo
Stabilire quindi una specie di impatto sulle regole prima di fare la guerra la guerra e cioè
Ciò è caduta addosso
Quindi
Dobbiamo semplicemente dire non lui
In base
Alla coerenza con la nostra cultura assumiamo delle regole
Se voi non le rispettate
Dimostrato di essere diversi
Valori dobbiamo fare veramente quindi
Io credo che
La linea di condotta sia quella
Di
Rifiutare
L'operazione di polizia
Dobbiamo riconoscere che siamo in guerra
Ma
In base alla nostra cultura dobbiamo dire noi facciamo la guerra rispettando delle regole
E lo stiamo facendo no
Senta questioni più domestiche
Queste riforme che stava parlando il Governo Renzi soprattutto quelle nella parte elettorale e dall'altra costituzionale che giudizio d'età
Quali anche qui il giudizio non può essere
Facile e immediato cioè fazioso mi pongo però occultammo
Altrimenti non sarebbe un giudizio
è una presa di posizione
E purtroppo nella nostra vita politica sono più le prese di posizioni che i giudici
è vero anche qui
La guerra non si fa con
I giudizi ci fa con la presa di posizione sono o col popolato un però con loro abbiamo detto che anche
No Guerra per chi ha una certa cultura si fa con delle regole
Allora
Cominciamo col dire
Non lo utilizziamo in linguaggio
Come ci fa comodo
Ci assumiamo il linguaggio dobbiamo rispettarlo allora qual è il linguaggio che la politica
Democratica assume il linguaggio che assume è che
Bisogna decidere a maggioranza formato una maggioranza la minoranza deve seguire
Quello che si è deciso concorso dell'ente formando una maggioranza e quindi una minoranza
Se
Si decide qualche cosa qualcuno Naldi neppure mettere in atto quei
Vive
La minoranza istanza schiacciasassi
Stiamo parlando della minoranza del Pd invia in Francia esigenze
Poi ognuno applica casa sua quei se c'è
Se ci
Il punto di partenza
è
La forma devo la forma democratica la procedura non procedura democratica per eccellenza anche dove non c'è democrazia quando deve decidere se aveva la maggioranza e minoranza qui se
In un partito sì è formata una maggioranza democraticamente la minoranza secondo me si degrada sa
Secondo
Se
Si deve realizzare qualche cosa in base a una decisione della maggioranza
è ovvio che ci deve essere
Uno che dirige la esecuzione
Allora in utile dire noi siamo contro
La dei l'uno solo al potere no senta ottiene democratico anche il signor Soru bolognese deve realizzarlo lei affiderebbe l'automobile in cui
Viene trasportato a
Tre persone che guidano contemporaneamente il console volanti diversi e contrastare il sedile Angela
No
Cioè cioè siamo ragione io allora io con questo che cosa voglio dire
Che dobbiamo essere coerenti nell'uso del linguaggio
Perché solo se siamo coerenti dell'uso del linguaggio cominciamo intenderci anche sul piano politico
Quindi se noi
Questo evidenze che anche una critica certe posizioni a certe espressioni
All'interno del PD
Per esempio al dettaglio
No cioè vuol ma deve anche avere ragione sul piano
Della saltare giù ma sul piano della procedura se sì decide a maggioranza e la minoranza che ha giocato poteva essere messa la maggioranza è risultato alla minoranza nelle stanze
E se
Una cosa si deve realizzare e non potendo dire che bisogna analizzarla con molti alcova al comando ci deve essere uno purché
Quell'uno sia stato
Nemo praticamente delegato a quella
E e questo è chiaro realizzazione abbiamo comunque
Un'opposizione del PD credo
è quella che e che è sotto gli occhi di tutti e abbiamo un vuoto che viene riempito da un quasi vuoto d'accordo però nella sostanza delle riforme
Noi dovremmo trovarci con un Senato
Ho svuotato
Espressione di Regioni che sono quello che sono e a molti fanno dire meglio abolirle
Una Camera che sarà ancora probabilmente una camera dei nominati in buona parte
E degli strumenti di democrazia diretta sempre meno accessibili perché viene alzato
Il numero delle firme per avere
Un referendum per poter indire un referendum ma nel contempo non viene abolito il quorum e gli stessi progetti di legge di iniziativa popolare richiederanno più di cinquanta mila firme necessarie ora
E non ci sarà l'obbligo di calendarizzazione
Non ha tolto Chiti Lucio dice vedetevela voi non vado più a potrà
Strutturati cento
Nell'Unione si vanificherebbe fare il partito del mutuo bianco
Per dare un senso politico che stupì dobbiamo andare a votare
Io andrò a votare
E
A volte penso molto scheda bianca e mi rendo anche conto della inutilità del gesto ieri sarebbe utile sei si formasse un movimento
De voto bianco allora
Il voto scheda bianca non il non voto ma il voto scheda avrebbe un significato politico sarebbe un giudizio di condanna nei riguardi di tutti coloro che
Chiavola al voto
Senza avevo il prodotto nulla che garantisca che
Quello che faranno sarà coerente con i principi democratici che vengono astrattamente programmati ecco questo
Questo ente
Uno stare e uno stare sui coltelli io mi rendo conto della perplessità ma
Cerchiamo in
Ecco
Quando si dice né in casa che si sono fatte si stanno facendo
Per esempio il caso del Senato è un caso secondo me veramente clamoroso
Perché pop il Senato lo si abolisce
Prego
Facciamo un'unica camera punto e basta
Ho
Fare un ircocervo avrebbe detto Colucci ma peggio chiude il coacervo perché visionando così come viene adesso immaginato
è un
Pur Turri di fonti elettorali diverso se
Sindaci
Io consiglieri regionali e cioè ex novo io ritorno minacce attento acciaierie e primo dico R USA di coerenza cioè
Un ecco il problema del
Del potere che nasce dall'avvento lega
E il potere nasce dalla delega e innanzitutto se
Si tratta di una fonte omogenei a livello legale
Se tutti i cittadini italiani vanno a votare quella è una fonte omogenea di lei ma se invece
Un consesso come il Senato immaginato oggi
Alle ipotesi però queste ipotesi vengano delegati non fondi diverso
Questo secondo me
Veramente un'assurdità logica prima ancora che il nostro dignità costituzionale professione abbiamo eseguito il nostro tempo un'ultima domanda alle prossime elezioni tutto bianco
No non sono ancora non lo so cento nessuna delle candidature mi convince
Sono candidature infatti il pasticciate
Messe insieme senso un criterio
Non dico in viale neanche ideologico uno un criterio nazionale quello potete mettere insieme vero il bianco insomma
Rosso
Bene
Uno un minimo di coerenza che ci vuole perché
Una
Proposta elettorale sia crediti ecco il punto è questo
Anzi direi di si riducono gli elettori a clienti
Noi avremo
Un numero di voti forse perfino al
Sono volti di persone che sono andati
A votare perché c'era quel candidato che amiconi quell'altro candidato che forse mi promette qualche cosa quell'altro candidato con cui ho rapporti nuovi di amicizia magari sia nello stesso condominio perché non votando per non fargli uno sgarbo
Ecco
Un un corpo diciamo politico che viene fuori da decisioni elettorali
Che sono decisioni magari di non fare sgarbo certamente non va nessun affidamento porge grosso problema secondo me
Problema di fondo
è
La qualificazione delle Regioni certa come Regioni così come sono non possono funzionare questo era un punto che va benissimo seriamente in considerazione
Ne parleremo la prossima volta grazie commesso grazie a lei