La scuola italiana e il caso Italia.

Radio Radicale torniamo sul caso Italia o con categoria più radicale sulla peste italiana stavolta parliamo di scuola non ci capita spesso anzi a dire il vero ci capita purtroppo raramente
Al punto che qualche ascoltatore potrebbe pensare che la scuola sia tutto sommato riservata dall'illegalità diffusa che governa il nostro Paese condannato non ci stancheremo mai di ricordarlo non si sa più ormai quante volte dalla giustizia europea
Anche per fugare questo possibile equivoco diamo oggi spazio a una lettera al Corriere della Sera o meglio inviata al Corriere e diciamo così in non fiduciosa attesa di essere pubblicata
Ce l'ha fatta vere per conoscenza chi l'ha scritta Nicola pellicciai docente di italiano e latino in un liceo classico di Roma l'augusto
Si tratta di una reazione a un articolo di Gian Antonio Stella uscito sul Corriere di sabato ventiquattro gennaio
Intitolato i professori più vecchie d'Europa più della metà sono over cinquanta un'inchiesta che qualche giorno prima si era occupata anche di università per denunciare che lì l'età media sale a sessant'anni
Se i dati i numeri le statistiche solo come probabilmente sono giusti difficile polemizzare verrebbe da dire Costella
Anche se ci permettiamo di rimarcare abbinare università e scuola nella stessa denuncia è un'operazione discutibile perfino ambigua se viene dal fustigatore delle caste d'Italia
Non è poi così gratuito quindi leggere tra le righe firmate da Stella che anche la scuola ai suoi intoccabili incollati alla serie alla cattedra i professori over cinquanta per l'appunto
Per aiutarvi a valutare se gli argomenti del professor pelliccia siano abbastanza solidi un paio di cose vanno dette intanto che Gian Antonio Stella non è comunque oggettivamente un esperto di scuola
Al limite estimatore e dei Ministri della pubblica istruzione a cominciare da Luigi Berlinguer prima e Maria Stella Gelmini poiché in occasione di polemiche dell'epoca
Attorno a una trovata che a stella non sembrò balzana premiare i professori milioni scuola per scuola
Chi si occupa di scuola sa che la priorità non è certo premiare il merito l'eccellenza e tanto rimane eccellente anche senza medaglie
Ma colpire il demerito mettere cioè nelle condizioni di non nuocere chi fa danno stando in cattedra
Noterete poi nella lettera del professor Pellizzari un riferimento al caso faraone dal nome del Sottosegretario alla pubblica istruzione o all'educazione come si dice adesso
Sottosegretario targato PD Partito Democratico che lo scorso autunno sin uscì pubblicamente con una lettera alla stampa il quotidiano difendendo giustificando le cosiddette occupazioni scolastiche anzi
Tessendo né le lodi
Chi dovesse avere difficoltà a crederci digiti faraone e occupazioni su internet
Dichiarazioni lunari da parte di un rappresentante delle istituzioni con responsabilità di Governo per di più
Magari ci torniamo su dopo aver letto la lettera perché il caso faraone non è un dettaglio né nella lettera del professor pellicciai nella deriva italiana
Allora la leggiamo integralmente perché al di là della polemica contingente è il punto di vista di che oppone la propria deontologia e la propria responsabilità di insegnante
A una crisi anche l'identità sempre più grave della nostra scuola
Scrive e il professor pelliccia rivolto a Ferruccio De Bortoli
Egregio Direttore non le scrivo per chiedere la pubblicazione della mia lettera anzi
Le chiedo ufficialmente di non pubblicarla so bene che è troppo lunga che sarebbe necessariamente tagliata se inserita in un numero del Corriere
Io desidero che chi la leggeranno salti nemmeno una virgola e se gliela invio e perché lo sento come un dovere nei suoi confronti
Perché chi dirige un Giornale con la diffusione del Corriere non può non essere chiamato a riflettere su quanto sia sconsolante perché lavora nella scuola vedere con quale approssimazione
Ne siano affrontati i problemi
Gianantonio Stella e una firma di punta del Corriere eppure oggi leggendo il suo articolo non ho potuto trattenere la mia rabbia tanto da improvvisare una rassegna stampa la prima ora di lezione
Ho sessantun anni ho cominciato ad insegnare nel mille novecentosettantacinque e al momento sono docente di italiano e latino in un liceo classico di Roma nel quale arrivano generosamente ogni mattina le copie del quotidiano di via Solferino il più famoso importante d'Italia
Per questo ho potuto leggere subito mentre salivo le scale virgolette la scuola con i prof sempre più anziani
Annunciato in prima pagina e poi dispiegato per la quasi totalità di pagina ventitré Gianantonio Stella e una delle firme di punta del Corriere
Non avrà dunque in ragione del suo grido di dolore per virgolette i professori più vecchi d'Europa più della metà sono over cinquanta non avrà ragione per questo dato che virgolette mette i brividi che ci allontana dall'Europa visto che per gli insegnanti con meno di quarant'anni ancora virgolette
Con un umiliante dieci virgola tre per cento siamo ultimissimi
Tutto il suo lungo articolo insiste su un punto molto chiaro chi lo legga non può avere dubbi i mali della nostra scuola dipendono dall'età degli insegnanti e l'allarme al riguardo è lanciato con un vero bombardamento di argomentazioni e dati statistici
Gian Antonio Stella è una delle firme di punta del Corriere
Alla conclusione dell'articolo compare due trattino fine
E questo significa che siamo alla seconda puntata di un'inchiesta sicuramente molto seria che esaminata nel suo insieme darà certamente un'informazione dettagliata esaustiva a trecentosessanta gradi degna del Corriere delle sue famose firme
Io ho letto solo questo articolo come posso esprimere la mia rabbia se non conosco la puntata precedente ebbene
Io rivendico questo diritto e provo ad argomentare inserendo il grido di dolore di Stella nel quadro di un più ampio sistema di riflessioni
La scuola italiana è malata anche perché chi se ne occupa a partire dal più alto livello istituzionale
Talora lo fa in modo estemporaneo facendo spesso nascere il dubbio che lo faccia senza competenza uso il termine del suo valore più tradizionale ovvero di preparazione per parlare di qualche cosa
La scuola italiana è malata anche perché un Sottosegretario si può permettere di difendere il valore formativo delle occupazioni degli edifici scolastici
Dicendo che proprio grazie alle occupazioni la politica lo ha acquistato come protagonista che perfetti insegnanti sarebbe vista la sua giovane età
Gian Antonio Stella è una delle firme di punta del Corriere ma quando il suo articolo sembra lanciare il dubbio quel messaggio
Che perché gli insegnanti sono vecchi virgolette i nostri giovani non possono affrontare ad armi pari concorrenti stranieri
Io mi interrogo sulla strana ragione per cui chi come me a sessantun anni
E debba essere additato più o meno indirettamente come un peso pubblico e mi chiedo quanti anni ha Papa Francesco quanti anni aveva il precedente Presidente della Repubblica quanti anni avrà il prossimo Presidente
In base a quali inoppugnabili dati gli insegnanti italiani sarebbero poco preparati in quanto vecchi
C'è forse qualche statistica c'è forse qualche test INVALSI che ha messo a confronto le classi di età degli insegnanti concludendo che quei pochi meritevoli di restare ad insegnare sono sotto i quarant'anni
Gian Antonio Stella è una delle firme di punta del Corriere
Ma è accettabile e la sua ironia sul possibile virgolette inferno delle nonne sessantenni magari con le caviglie gonfie il fiatone chiamati ciascuna per ore a gestire venti nipotini
Costituisce un esempio del modo in cui rivolgersi alle donne alle norme alle insegnanti agli esseri umani dove collocare le maestre sessantenni
Per restare in servizio dovranno misurare una volta al mese le caviglie e salire di corsa quattro rampe di scala intonando subito dopo mi chiamano Mimì
Gian Antonio Stella e una delle firme di punta del Corriere e allora dico che sono fortemente tentato di chiedere al dirigente scolastico del mio liceo di inviare una comunicazione al Corriere della Sera ringraziando per la generose fornitura di copie
Del quotidiano che rinunciando contestualmente ad accettarne ancora
Egregio direttore ripeto quanto detto all'inizio non desidero la pubblicazione sul Corriere della mia lettera a meno che non sia riportata interamente che so che al novantanove virgola novantanove per cento è impossibile
Desidero però raccontarle ancora qualcosa nel caso in cui abbia avuto la pazienza di leggermi fin qui
E per lo zero virgola zero uno per cento di probabilità rimanenti la autorizzato ad eliminare questa parte della lettera troppo dilagante rispetto a quello che ho detto prima
Conosco bene il gusto si stimola Contri Giovanni Mosca con cui Stella comincia il suo pezzo
è un capolavoro ma francamente lo ritengo un modello di Novella e non un nel resoconto veritiero e comunque non credo si debbano rimpiangere gli anni in cui gli insegnanti per imporsi dovevano mostrare i muscoli oli fionde
Oltre trentacinque anni fa con mio caro amico che insegnava come supplente in un liceo di Roma in una zona a quel tempo particolarmente calda
Alla prima ora di lezione fece uscire dall'Aula un suo studente che era entrato senza permesso interrompendo lo perché voleva parlare con una ragazza
Lo studente si ripresentò ricreazione insieme ad altri tre tenendo in mano una bottiglia dicendo ho portato l'amici
E disponendo sì con loro intorno alla cattedra il mio amico si alza in piedi si mise con le braccia conserte davanti al gruppo e rimase silenzioso era giovane era alto e robusto la posizione che aveva assunto era una posizione base del carattere
I quattro ragazzi se ne andarono senza lanciarsi in altre provocazioni e nei giorni successivi il protagonista iniziale della vicenda
Più volte si mise a parlare familiarmente con il mio amico io non ero presente ma
Prestai presto fede a quella versione dei fatti perché in altre occasioni vi di quel giovane insegnante allora trentenne comportarsi in modo analogo
Il mio commento è infelice la scuola che ha bisogno di chiedere agli insegnanti di saper fare anche questo
Un'ultima considerazione Giovanni Mosca pubblico anche un libro di vignette con la caricatura di alcuni momenti della storia d'Italia da qualche parte devo ancora avere quel libro una delle vignette metteva in scena Antonio Stoppani che dopo avere scritto il bel Paese sconsolato diceva
Mi è venuto tanto bene che ne hanno fatto un formaggio
Ecco ancor prima di leggere quello che c'era scritto nel documento ha pensato che il logo la buona scuola andasse benissimo per un formaggio
La saluto assicurandole che sul piano personale non mi sento offeso da quello che Stella ha scritto
In romanesco potrei dire ma rimbalza
Come insegnante invece ripeto di essere sconsolato al vedere ancora una volta che in Italia non c'è nessun metodo nessuna strategia forse nessuna preparazione degli addetti ai lavori per affrontare i problemi di una scuola che rischia di scivolare ancora
Firmato Nicola pellicciai docente dicevamo di italiano e latino nel liceo classico Augusto di Roma
Ecco così la lettera al Corriere della Sera non necessariamente scritta come abbiamo visto per essere pubblicata
Chi di noi è allergico alla retorica giovanilistico avrà trovato un motivo supplementare per simpatizzare con l'autore di questa lettera supplementare rispetto alla denuncia dell'incompetenza della superficialità dei responsabili delle politiche scolastiche
Ed è l'andazzo della scuola italiana dei suoi spazi di legalità addirittura rivendicati sponsorizzati da un sottosegretario all'istruzione
Gioverà
Allora ricordare che a parte Pierluigi Magnaschi su Italia Oggi e Alex correlazioni sul fatto quotidiano
Nella stampa né il regime per così dire hanno saputo o voluto veramente reagire alla sortita di faraone in sostegno alle occupazioni scolastiche
Non le grandi firme ma nemmeno i politici sicuramente no il Ministro Stefania Giannini e il Presidente del Consiglio Renzi senza il cui nulla osta o più probabilmente input
Il Sottosegretario Davide faraone classe mille novecentosettantacinque non se ne sarebbe uscito come se ne è uscito ribadendo successivamente il concetto a più riprese
Evidentemente la buona scuola di Renzi è del tutto compatibile con l'illegalità delle occupazioni
All'epoca reagì solo il gruppo di Firenze promotori danni di iniziative a favore della scuola del merito e della legalità alcune delle quali recuperabili nel nostro sito
Raccogliendo firme per chiedere le dimissioni di faraone per così c'era scritto per gradi inadeguatezza
Del allo ruolo istituzionale ma fu un'iniziativa di nicchia mancano infatti in quella petizione i più bei nomi dell'intellighenzia del giornalismo non manca solo Gianantonio Stella e della politica
Diversi presi di invece tra i firmatari a cominciare da Valerio Vignoli preside dell'Istituto Alberghiero Saffi di Firenze a cui lasciamo chiudere
Faraone ha fatto intendere che occupare illegali che la scuole da superare attraverso un certo movimentismo perché e apatica vecchia priva di stimoli ma non è assolutamente così le occupazioni sono un rito che ormai si ripete da quarantacinque anni
Sempre la stessa zuppa
La scuola non appartiene i presìdi agli studenti agli insegnanti e genitori ma delle regole da rispettare da parte di tutti
Se c'è un'occupazione ovviamente qualcosa si infrange si occupa un suolo che non è proprio ci si sta in orari che non sono quindi canonici spesso si impediscono le elezioni e l'ingresso i compagni che vogliono entrare in aula questa non è illegalità
In questo paese c'è bisogno di tutto ma non di abituare i giovani a non rispettare le regole i ragazzi si ribelli no ad un potere politico e ad una casta di politici che non ha saputo trovare spazio organizzativi per loro al di fuori delle scuole
I politici alla faraone fanno demagogia facile e demandano alle scuole il compito di recuperare le loro distrazioni nei confronti di una politica giovanile inesistente