Oikonomia

Come noto gli ascoltatori di questa radio i radicali sollevare il problema del crescente debito pubblico italiano fin dall'ingresso in Parlamento negli anni Settanta e quella battaglia politica fu di natura tutt'd'altro che contabile oggi infatti sotto svariate forme paghiamo anche i dazi e di avere un debito pubblico enorme che supera i due mila cento miliardi di euro
E quindi centotrenta per cento del prodotto interno lordo
Da qualche tempo per esempio Marco Pannella e torna ad insistere sulle gambe tra debito pubblico italiano intestazione fiscale della ricchezza privata dei cittadini
Ecco cosa diceva nell'ottobre del due mila tredici Pannella non ci siamo mossi per denunciare l'urgenza del problema debito pubblico ma allora come ci si rispondeva sì lo Stato ha un debito pubblico ma abbiamo il risparmio delle famiglie
Quell'ente mente con questa tesi dell'ex Ministro dell'Economia Giulio Tremonti che trovava sinistra delle corrispondenze ricorda Pannella si sono accorti che dove c'era da succhiare il sangue non era più lo Stato che era indebitato e rischiava il fallimento mere il ceto medio italiano
Ancora nel luglio di quest'anno Pannella se posso poi una domanda retorica hanno detto questo in Europa cioè che le famiglie italiane sono ricche e di conseguenza cosa hanno fatto risposta sottintesa le hanno tassate nel tentativo di ripianare così il debito
La legge di stabilità per il due mila quindici approvato dal Governo Renzi e attesa al varco che il Parlamento domani
Non sfugge totalmente a questa tendenza anzi se disponiamo l'attenzione delle misure finora più pubblicizzate come la conferma del bonus ottanta euro alla riduzione dell'IRAP
La decontribuzione sulle nuove assunzioni misure positive emerge però una serie di inasprimenti fiscali proprio i danni dei risparmiatori italiani
Già nella prima metà dell'anno appena entrato in carica del Presidente del Consiglio Renzo aveva ridotto l'IRAP del dieci per cento ma per trovare le necessarie coperture
Aveva alzato l'aliquota sulle rendite finanziarie dal venti al ventisei per cento escludendo i soli titoli di Stato che rimase lo tassati al dodici virgola cinque
Nella lista Mario seminario ha fatto una simulazione sull'impatto di quella norma
Si prenda il caso di un risparmiatore che abbia cento mila euro in un deposito bancario vincolato che gli garantisce un rendimento annuo lordo del due per cento perché anche questa è rendita finanziaria
Il reddito da interessi a fine anno sarà quindi di duemila euro quella sottratta la ritenuta d'imposta ora al ventisei per cento quindi cinquecentoventi Euro
A reddito da interesse va poi sottratta l'imposta di bollo un altro balzello che pesa sui risparmiatori italiani dal due mila dodici sotto forma di prelievo del due per mille sul capitale investito e sono altri duecento euro
Fanno in totale settecentoventi euro in meno sul due mila euro di reddito da interessa cioè una pressione fiscale effettiva del trentasei per cento
Nazione innalzamento poi dell'aliquota dal venti al ventisei per cento sui rendimenti dei conti correnti perché anche di questo parliamo quando parliamo di rendite finanziarie secondo Renzi il Governo nel due mila quindici si attende circa settecentocinquanta milioni di gettito fiscale
Nella legge di stabilità di governo previde adesso anche l'aumento del prelievo fiscale sui rendimenti annui dei fondi pensione l'aliquota passerà dall'attuale undici virgola cinque per cento al venti
Questo ridurrà ovviamente le prestazioni finali della previdenza complementare che per anni tutte le parti politiche hanno detto di voler incentivare intacchi era così la rendita accumulare del lavoratore
Non è finita qui per i risparmi degli italiani come è noto i lavoratori dipendenti durante il rapporto di lavoro
Maturano ogni anno il TFR il trattamento di fine rapporto ma forma di retribuzione differita nel tempo che viene corrisposta al termine del rapporto di lavoro
Il Governo Renza dato si la possibilità nel settore privato dividersi anticipare in busta paga il TFR ma pure alzato la tassazione su chi preferisce continuare ad accantonarlo la tassazione sulla rivalutazione annua del TFR è passata dall'undici al diciassette per cento
Anche le rendite delle casse professionali saranno tassate al ventisei per cento e non più il venti
Ed ora in poi saranno tassate al ventisei per cento anche le plusvalenze delle polizze vita cioè guadagni maturati dalla sottoscrizione del contratto incassate dagli eredi l'assicurato che finora erano esenti
Tasse di questo tipo servono a trovare le coperture per misure giudicate più efficace più popolari ma non è tutto
La maggiorazione delle tasse su tutto ciò che il risparmio può rientrare anche la categoria di quella che gli economisti chiamano repressione finanziaria
L'espressione fu coniata all'inizio degli anni Settanta ma poi riportato in auge più di recente dagli economisti e RAI inerte Rogoff
Per le pressioni finanziaria si intende la cattura dei capitali e dei risparmi domestici in una sorta di recinto nel tentativo di indirizzarli tutti sull'acquisto dei titoli del debito statale
Tale processo può avvenire in vari modi per esempio con restrizioni sul movimento dei capitali o imponendo particolari requisiti regolamentari ad alcune istituzioni finanziarie ma anche attraverso la tassazione
Se infatti è vero che negli ultimi anni in Italia le tasse su quasi tutte le attività finanziarie sono aumentate è altrettanto vero che l'unica aliquota a non essere cresciuta in quella del dodici virgola cinque per cento sugli interessi che si ottengono dei titoli di Stato italiani
Questi trasferimenti fiscali dunque è stato creato un incentivo ad acquistare Bot BTP garantendo una posizione di vantaggio per lo Stato rispetto a tutti gli altri tipi di investimento su cui ipoteticamente convogliare i risparmi
Proprio questo processo condiviso da tutti gli ultimi Governi e assimilato da qualcuno una forma di repressione finanziaria strisciante
Grazie per l'ascolto da Marcovalerio Lo Prete nella prossima pubblico economie su Twitter in cerca di dei consigli e suggerimenti l'account e Marcovalerio Lippi