Oikonomia

A giorni probabilmente si terrà un incontro tra il Governo Renzi e le Regioni per appianare i dissidi esplosi la scorsa settimana infatti dopo la presentazione della legge di stabilità per il due mila quindici
I governatori delle regioni sono insorti perché toccati da un taglio delle risorse che giudicano inaccettabile
Il Governo per finanziare infatti alcune riduzioni di tasse ha previsto tra le altre cose i risparmi
Di spesa così distribuiti quattro miliardi di euro dei ministeri due virgola uno miliardi tra gli acquisti di beni e servizi uno virgola due miliardi dai Comuni e Province e infine al punto quattro miliardi dalle Regioni
I governatori di ogni colore politico con un numero impressionante di dichiarazioni interviste hanno insistito su un punto
Riduzioni di spesa di queste entità quattro miliardi sarebbero insostenibili
Costringerebbe alle Regioni già approvate dalla progressiva stretta sui conti a tagliare e a compromettere servizi essenziali come la sanità il trasporto pubblico locale
Ma davvero lasciare acché di cittadini chiudere gli ospedali oltre che aumentare le imposte locali come minacciato spesso in questi giorni governatori e l'unica carta nelle mani delle Regioni giudicare dei numeri no
C'è una spesa pubblica delle Regioni costituisce circa il venti per cento di quella complessiva tra pubblica amministrazione secondo i dati aggregati più di recente dal Ministero dell'economia la spesa corrente delle Regioni
Cioè quella per trasferimenti a sanità trasporto pubblico locale poi stipendi ai consumi intermedi ammonta a oltre centocinquanta miliardi l'anno
La spesa in conto capitale quella destinata ad allargare la capacità produttiva del settore pubblico supera di poco i venti miliardi
Siamo oltre centosettanta miliardi di spesa pubblica all'anno e secondo queste stime dunque un paio di quattro miliardi come quello che esso dal Governo equivarrebbe a ridurre la spesa delle regioni del due virgola tre per cento nel due mila quindici
Tuttavia le Regioni sostengono i governatori sono state già le più colpite dalle recenti manovre di risanamento dei conti pubblici una tesi controversa ma che soprattutto andrebbe valutata guardando un po'oltre gli ultimi due anni
Sostiene infatti Giuseppe Pisauro docente di Scienza delle finanze il presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio che aperte virgolette la spesa delle amministrazioni centrali delle regioni e dei Comuni si muove in modo tutto sommato analogo
I dati non suffragato quindi la tesi secondo cui il peso dell'aggiustamento degli ultimi anni dal lato della spesa se è ricaduto soprattutto sugli enti territoriali chiuse virgolette
Dal due mila uno al due mila nove sostiene sempre Pisauro nel suo rapporto due mila tredici sulla finanza pubblica italiana edito dal Mulino la spesa primaria dello Stato centrale è cresciuta del trentatré virgola tre per cento ma quella delle regioni del trentaquattro virgola tre per cento
Poi la prima ha avuto un tasso di crescita negativo dell'otto virgola uno per cento dal due mila nove al due mila undici la seconda del dieci virgola tre sempre secondo le stime di Pisauro
Ma non solo secondo la Corte dei conti dal due mila tre al due mila otto cioè alla vigilia dell'inizio della crisi la spesa regionale cresciuta dell'otto per cento ogni anno con una frenata soltanto a partire dal due mila nove
Dicevamo dunque non deve essere impossibile realizzare un taglio del due virgola tre per cento della spesa annuale delle Regioni dopo gli aumenti cui abbiamo assistito nel periodo pre-crisi
Ma in realtà il taglio è ancora più contenuto nel luglio scorso infatti con il patto della salute firmato dal Governo Renzi regioni si stabilì che il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale a cui concorre lo Stato sarebbe aumentato
Il finanziamento per la sanità che lo Stato trasferisce ogni anno alle Regioni che Polo dirottano sulle aziende sanitarie locali era pari a sessantasette virgola sette miliardi nel due mila
Poi è arrivato a centodieci virgola quattro miliardi nel due mila nove fino a tre quarti circa della spesa finale regionale
Secondo la Corte dei conti in più nel periodo due mila otto due mila dodici tra spese per la sanità non ha subìto sostanziali deduzioni
Eppure il Governo ha deciso a luglio dicevamo d'intesa con le regioni che questa spesa sarebbe cresciuta
Cento virgola nove trecentonove virgola nove miliardi del due mila quattordici e centododici miliardi nel due mila quindici circa l'anno prossimo dunque il Governo aveva previsto un incremento di due miliardi di trasferimenti alle Regioni per la sanità
Adesso però lo stesso Governo sempre per il prossimo anno chiedere Regione di risparmiare quattro miliardi
Ora si potrà contestare sicuramente l'incertezza creata fatto sta che il taglio reale trasferimenti e dunque di due miliardi di euro per l'anno prossimo
Per su una spesa complessiva di centosessanta miliardi una spesa sanitaria di centodieci miliardi si tratta in definitiva di un taglio di poco superiore all'uno per cento delle uscite
In regioni che spendono ogni anno un miliardo per il solo mantenimento dei Consigli regionali soprattutto alla luce delle cifre complessive citate e dal loro aumento negli anni
Affermare come fanno i governatori che taglio dei costi è sinonimo di taglio del servizio è soltanto una scusa per difendere lo status quo
Oltre che è un affronto per quei cittadini quegli imprenditori privati che in questi anni di crisi hanno rivisto i loro bilanci anche più dell'uno per cento
Per l'ennesima volta vediamo un'azione del nostro Paese è quella che è stata definita legge di Wagner dal nome dell'economista tedesco Adolph Wagner scomparso nel mille novecentodiciassette una legge che tenta di spiegare l'aumento della spesa pubblica nei Paesi sviluppati
Facendolo derivare dalla naturale tendenza espansiva del numero di destinatari dei servizi pubblici
Dalla stessa tendenza espansiva degli impiegati che riforniscono e infine dall'aumento dell'inefficienza dei programmi pubblici che implicano sprechi piuttosto generalizzati
Le Regioni guardino al loro interno non faticano a trovare esempi di questa temibile legge della finanza pubblica
Grazie per l'ascolto e alla prossima la rubrica economia Di Marco le loro prete e su Twitter in cerca di idee suggerimenti e consigli l'account e Marcovalerio Lippi