La crisi dell'editoria: conferenza stampa della FNSI e dell'Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione

Tanta
Come sapete è stata con indetta da nove soggetti doveva
Introdurre questa conferenza il senatore
Bertolucci che però è impegnato nel dibattito adesso in questo momento al Senato
Alcuni parlamentare avevano promesso la loro presenza
Purtroppo abbiamo una difficoltà Dini a causa dei lavori
Per cui in Commissione cultura stanno voltando illustrando una serie di cose poi hanno ulteriormente impegni in Aula
Quindi a
Ma mano che si liberano certamente verranno
Ci sarà un'assenza dovuta a causa di forza maggiore
Che è l'onorevole Lainati che è stato colpito da un'influenza proprio ieri esse non è riuscito aprire a Montecitorio stanca detto in questo momento ci ha chiamato i cinque minuti fa
Intatta la parte sempre stato un deputato impegnato fortemente affianco ai nostri problemi come d'altra parte gli altri che han promesso che verranno qui ma mano che arriveranno
Daremo loro la parola
Per quel che mi riguarda debbo scusare anche la assenza di Vincenzo Vita che doveva parlare per conto di articolo ventuno poiché anch'io sono scritto all'articolo ventuno dirle togliere qualche parola ce qui già responsabile nazionale
Tommaso Furfaro di articolo ventuno che come sapete è un'associazione
Che per anni ed anni si sta battendo per il pluralismo dell'informazione la qualità dell'informazione la correttezza dell'informazione
Accanto a noi è stata molte volte
Nelle battaglie
Che abbiamo condotto per evitare i silenzi Ammendolia con i giornalisti manifestazioni grandi manifestazioni in piazza e annus sito che quotidianamente si batte
Perché siano presenti all'interno dalla comunicazione le battaglie sociale le persone che non hanno voce
E
Pochi l'articolo ventuno fa sempre del tutto perché queste voci
Fenomeno ascoltate
Articolo ventuno sarà accanto vanno in questa battaglia che abbiamo di fronte che voi sapete è una battaglia molto difficile
La situazione economica del Paese la conoscete tutti meglio di me
E quindi abbiamo difficoltà
Pesantissime
Da noi sono chiuse ormai quasi quaranta testate poi qui i relatori su questo saranno più diffusi altre sono a rischio di chiusura
E quello che conta
Perché quelle che restino sarebbe importante che non chiudesse e però la difficoltà di sono sapete che le risorse somme insufficienti
Oggi
Chiederemo che queste risorse vengono potenziate
Anzi spero che non ci sia il rischio che quelle che sono vengono ulteriormente AGCI Marte perché vedete c'è una norma che non siamo riusciti a far cambiare
Che stabilisce che la Presidenza del Consiglio ogni anno deve risparmiare venti milioni
Poiché all'interno alla Presidenza del Consiglio vi sono voci
Come dire stanziate
Per tutta una serie di problemi a partire dalla Protezione civile che rivolti a luglio
Eccetera prevede che a tutto un terreno dove difficili incidere e quindi corriamo anche il rischio che quei cinquanta milioni
Che oggi sono stanziati per coprire le spesi che abbiamo sostenuto lo scorso anno
Vengano ulteriormente ridotte ora spero che a questo rischio non ci sia il Governo ci ha promesso che nulle toccheranno
Ma come dire finché
Non c'è scritto su una legge finanziaria qualcosa di preciso che nell'assestamento di bilancio
Non siamo mai sicuri di quindici fareste reale
Coro che mi dispiace sottolineare e che nel corso degli ultimi sette otto anni ogni anno decidere destinate all'editoria sono state tagliate
Ogni anno
E siamo arrivati ormai come dire a
Contributi diretti a una cifra di cinquanta milioni sette anni fa per i contributi di eterno più di duecentoquaranta complessivamente sette anni fa
Erano circa cinquecento milioni quelli destinati al fondo dell'editoria
Ora
Che cos'è che mi dispiace perché
Vedete dal fondo dell'editoria
Vengono tolti cinquanta milioni ogni anno
Per pagare un debito che lo Stato ha compost
Ogni anno
E in più vengono tolti quarantacinque quarantasei milioni
Da dare alla RAI
Per il contratto di programma
Ora che cosa c'entrino queste due spesi con
Il titolo che stanno il capitolo di bilancio che recita sostegno all'editoria
Che cosa ci intorno a quelle voci col sostegno all'editoria
Ora se tornassimo alla fase iniziale cioè per cui era destinato il fondo dell'editoria si potrebbero risparmiare altisonanti e non ci sarebbe bisogno di chiedere aumenti per noi
Perché stanziali su quel fondo per il due mila quattordici ci sono centoquaranta milioni
Allora mi occorrono ottanta ottantacinque
Quindi sarebbe opportuno che lo Stato debito di Poste lo facesse confluire nel suo debito complessivo
E che il contributo alla RAI venisse dato contro altre risorse
Ricordate che qualche tempo fa il Governo ha tolto alla RAI centocinquanta milioni
Invece di centocinquanta viene toglievano cento e non c'era bisogno di togliere i cinquanta milioni all'editoria per darli alla RAI a tante
E abbiamo appreso proprio questa mattina un fatto nuovo
Che RAI che Mediaset che come sapete per lavoro emittenza pagano Cannone annuo
Ebbene
Questo cammino è determinato l'uno per cento del fatturato
Sia per RAI e per Mediaset
Adesso siccome ha trovato un marchingegno
Fanno pagare diversamente non paga più la RAI come tale ma paga proprietario delle reti di fatto diminuiscono l'esborso per la RAI e per Mediaset
Cioè al loro glieli danno di fatto e hanno
Ce li tolgono cioè mi mi sembra una cosa un po'incongrue insomma
Ecco perché la battaglia che dobbiamo fare credo che debba essere una battaglia molto seria sarà mia cura ma speriamo di farcela anche questa
La conferenza si svolge tra Consiglio e la relazione introduttiva sarà fatta tra Callari che è Presidente dell'ANCI l'associazione delle cooperative italiane e poi a seguire
Avremo altri interventi alla FN sei ed era finisce dalla file e così via
Favoriti ci saranno le domande dei giornalisti e
Mi mi ripeto a mano che arriveranno i deputati e senatori di dare loro la parola vi ringrazio la parola a calare
Grazie Grasu ci grazie a voi per essere intervenuti per
Per confrontarsi con noi su questo che è un momento importante delicato della vita delle nostre associate
E della vita di dello lavoro professionale di tanti giornalisti tanti professionisti che in Italia tutti i giorni cercano di fare giornalismo
D'inchiesta giornalismo di denuncia giornalismo di ricerca giornalismo come dire con
La indipendenza e la capacità la competenza professionale di cui giornalismo ha bisogno del Paese per esprimere effettivamente quel pluralismo che senza del senza queste capacità nove senza questa ricchezza una parola assoluto ente che rischia di essere vuoto
Noi siamo consapevoli di questo abbiamo trovato e credo che anche questo lo sottolineo anche da soli ma si è molto importante sottolinearlo non è normale
Né in Italia né dai trattati che tante sigle tante associazioni abbiano
Delle visioni comuni come quelle che sono espressi in questo appello no che si ritrova o meno ad aver rispetto a un'analisi della situazione Naser rispetto alla denuncia di una situazione rispetto alla sottolineatura di una necessità di rapidamente è svolgere insieme un percorso che ci porti fuori da una situazione anomala
Una situazione gravissima già in generale nel Paese crisi economica non dobbiamo dire niente purtroppo la vivono le famiglie lo viviamo noi tutti i giorni
Ma una crisi profondissima anche per i settori generale dell'editoria sapete i dati meno ventidue per cento nell'ultimo negli ultimi cinque anni il calo delle vendite
Il crollo degli introiti pubblicitari sempre di circa il cinquanta per cento negli ultimi anni quindi una tendenza assolutamente
Molto molto grave e delicata serie con conseguenze che conosciamo anche in generale sull'occupazione del settore molto molto profonde all'interno di questo vivamente
La crisi
Essendo un sistema comunque malato un sistema da ripensare quello della delle ditte dell'informazione in Italia un sistema comunque che essendo molto concentrato essendo molto livore dico polisti cono liberazione atto di solo se capacità per poter esprimere fino in fondo un pluralismo
Adeguato a un livello di un Paese che ha una tradizione democratica che vuole stare al passo coi Paesi principali nello dopo che su questo invece di questo fanno uno degli elementi importante anche l'investimento no Francia Germania
Ma possiamo dire un po'in tutta Europa Finlandia cioè tutti i Paesi che hanno sicuramente delle
In questo una delle priorità della propria azione così come l'Europa stesso ecco qui noi facciamo un po'fatica a prendere atto che questa è un tema della democrazia è un tema fondamentale della democrazia
Sulla quale importante
Pensare ovviamente a quello che è cambiato non lascia le cose come sono i processi si sono avviati e li conoscete sapete che già oggi
Per esempio quello che il contributo diretto all'editoria un contributo che ha passato da una
Serie di elementi di cui abbiamo tutti contribuito fortemente perché siamo i primi a volere credo come firmatari insieme di questo appello
A volere criteri selettivi trasparenza volere
Non essere autoreferenziale cioè volere che sia chiaro che quando si investono soldi pubblici si investono soldi pubblici per
Avere la capacità la volontà di essere trasparenti di farne capire la funzione sociale
E il significato dell'utilizzo no questo è assolutamente così
è già
La normativa attuale che è un risultato diciamo iniziale importante molto selettivo peraltro a dei criteri nei criteri che prevede
è una normativa che
Non ha risolto il problema perché non l'ha inserito in un quadro di riforma più complessiva o cosa che invece indispensabile fare
Ma che comunque intanto permetterebbe avrebbe permesso a tante testate di affrontare i processi indispensabili di riorganizzazione
Di innovazione tecnologica cambiamento che abitativo Colle risorse no e il bagaglio anche economiche necessario per fare questi passaggi
Molto veloci molto importanti e fondamentali con alcuna certezza di fondo
Non abbiamo tolto il diritto soggettivo ma almeno c'era un qua c'è un quadro di riferimento non rispetto al quale si può
Considerata nei anche nelle realtà dell'impresa e questo come un elemento che fa parte dei bilanci voi sapete che siamo nel due mila quattordici per esempio per quanto riguarda i collegati all'editoria
Ad oggi siamo a un'ipotesi di stanziamento che vedete in queste tabelle che sono allegate le cartelle
Che a dispetto quanto erano nel due mila undici e cinquanta milioni di euro sono
Pari a quaranta milioni di euro per il due mila quattordici e cinquantacinque milioni per il due mila tredici ovviamente visto che la decisione viene dopo
E avviene su bilanci che sono diciamole e sono relativi agli esercizi due mila tredici voi capite bene che noi abbiamo delle situazioni imprenditoriali
Di cooperative di giornalisti di realtà del no-profit di realtà in generale del del settore che a hanno diritto perché sono stati dentro questo processo avere questi finanziamenti che
Non hanno la possibilità di iscrivere o di sapere quando avranno queste risorse in che percentuale con quale dimensione soprattutto quando e con quali dimensione quindi siamo di fronte a un'impossibilità molto spesso di proseguire
E già questo elemento da solo è stato è e se non correggiamo in fretta il tiro sarà uno degli elementi che provocheranno la chiusura
Di altre decine di testate locali e non locali e del giornalismo italiano di che fanno del no profit e la testimonianza della ricerca un elemento fondamentale dello versa dello da dire
Che hanno radicamento quei territori che sono importanti per le comunità locali in cui operano che sono un elemento fondamentale del turismo democrazia
Possiamo dire che questo sia un elemento come dire trascurabile dal Parlamento dalla classe politica non credo credo che questo sia uno delle non crediamo perché questo appello
Non è semplicemente non è tanto la rivendicazione economica e la rivendicazione di un ruolo fondamentale che va riconosciuto come dicevo che ne aveva prevedono certo che la stessa legge attuale riconosce
E che però deve essere onorato se il fabbisogno che deriva da quei criteri che sono nella normativa di cento milioni di euro e qui ne sono stati a cinquantacinque
E in più c'è il rischio che non siano cinquantacinque ma che siano anche meno per le cose che fu prima venivano dette anche la gara sul CIP è evidente che siamo di fronte a una situazione drammatica che come dire alle strutture e alla realtà i giornalisti che si lavora e così via
Non c'è nessun elemento di serietà nelle cose che ho state dette poi vedremo fate voi se chiudete lo stesso insomma questo è
Una un appello che dobbiamo fare con grande forza su questo punto ma non perché non è sicura
Metto un appello
Come potrebbe sembrare o come potrebbero come a volte si vizia legato semplicemente al tema delle risorse economiche è un appello legato al pluralismo un appello legato alla volontà di giocare un ruolo tutti insieme Federazione della stampa e tutte le categorie che qui sono
Si riconoscono in questo appello nel ridisegnare il sistema di Trenitalia
E quello che è l'intervento il ruolo pubblico nelle del del dell'intervento del rito che in Italia cioè come vengono fatti con quali criteri con quali modalità rispetta i cambiamenti
Che sono avvenuti tra capo e carta stampata multimedialità innovazione tecnologica come cambia ruolo e la funzione sociale oggi come si declina anche a livello dei territorio oltre che arrivano nazionalmente nazionale e questo la grande scommessa
E ovviamente vorremmo poter giocare
E lo vedete negli ultimi punti di questo appello quando in sostanza di assumiamo intonano menti no gli elementi di
Di proposta operativa no ovviamente che
Fatta questa premessa di carattere generale inserito in un contesto di necessità di una città in cui tutte le testate i giornalisti in esse sono in
Sono necessariamente coinvolti
Proviamo a dire che la cosa di fondo sia e lo diciamo tutti insieme di voler giocare un ruolo fondamentale
Nel definire attorno a un tavolo di confronto che c'è un tavolo permanente con gli operatori dove voglia giocata eguale abbiamo sentito parlare dal Governo in particolare
Dal Sottosegretario lotte di stati generali nell'editoria noi lo noi chiediamo da tempo che è un termine diciamo che può sembrare la sfilata di tutti per non cambiare niente in tanti casi no
Però sappiamo anche che è una scadenza fondamentale che abbiamo bisogno di essere costruttivi di vedere come
Disegnare insieme il futuro ma un futuro che comprenda il pluralismo è che lo rafforza in un futuro che lo con prima o lo annulli completamente nel nostro Paese qui abbiamo bisogno e che in questo tavolo
Queste forze queste realtà siano rappresentate siano già siano in grado di
Poter esprimere proposte
Di rinnovamento che tengano conto appunto di queste realtà abbiamo bisogno che questo tavoli si allarghi sicuramente anche delle espressioni che sono fondamentali nel sistema italiano comunque e anche nei modelli europei di intervento su questi settori che ricordo sono anche lo dico io gli ho detto in altre occasioni e lo dico anche qui sono anche parte
Fondante significativa di quello che le ho la paghiamo industrie culturali creative
Cioè nel senso che non c'è solo l'intervento legato alla tutela del pluralismo c'è anche l'ENEL c'è anche l'intervento legato alla tutela sostegno
Delle impresa in quanto tali delle start-up di quello che è nuovo avanzo dell'innovazione tecnologica che ha un oggetto che i prossimi sei anni consegno alle Regioni ai Piani operativi regionali in modo significativo allora ci dovrà essere
Un confronto un momento di relazione fra Conferenza Stato-Regioni
E il Governo e Parlamento per capire
Ne ha rispetto fondamentale del ruolo nazionale ovviamente su temi come il pluralismo ma anche di convergenza di sinergie fra il ruolo e che invece le Regioni possono essere chiamati a svolgere anche ad ulteriore incremento e tutela di quello che un pluralismo diffuso visto l'importanza
Che le testate tante attestate anche hanno sui territori locali
E ce l'hanno non solo per raccontare il territorio più ci saranno anche per denunciare per fare inchiesta permettere
Per creare coscienza critica per creare cultura informativa non sempre e quindi è un elemento di petto fondamentale che fa sì che pensiamo che questo debba essere un elemento secondo elemento è sul tema dell'emittenza televisiva e radiofonica la riforma della RAI e la ridefinizione del servizio pubblico e qui
Dalle cose che ho detto si capisce che noi pensiamo
Che sia importante di chi riformulare o di pensare che cosa significhi non solo rispetto alla RAI servizio pubblico
C'è altro vogliamo anche capire che rapporto ci può essere in una
Importante e necessaria riforma del servizio pubblico la RAI
Nel rapporto con il sistema informativo complessivo del Paese sul tema della funzione pubblica no del servizio però vogliamo anche capire se si può esercitare come avviene in altri settori o di Claudio vengo anche da un'esperienza settore della cultura dove
Se voi avete un'esperienza conoscenza del mondo dello spettacolo per esempio sapete che la funzione pubblica può essere esercitata anche da soggetti no profit che le esercitano territorialmente nell'interesse pubblico che è un interesse e riconosciuto
Allora un terreno su cui si può avviare un confronto possono delle realtà no profit operative associazioni svolge una funzione pubblica dentro un quadro di regole certezze che vengono definite ovviamente a livelli regionali e nazionali possono questa vorremmo discuterne vorremmo essere in grado di confrontarsi
In un quadro di riforma su cosa significa oggi dei cambiamenti che stanno avvenendo funzione pubblica il ruolo del servizio pubblico
Finisco per la cosa invece più concrete più gente se ne vogliamo parlare contribuire con tutte
Le nostre realtà che vi assicuro sono tante facevamo una battuta prima che sulla carta stampata fosse se mettessimo insieme prateria dice giornali se li mettessimo insieme tutti è una provocazione mi rendo conto
Ma
Noi saremmo forse al terzo quotidiano nazionale al terzo giornale nazionale perché la dimensione è veramente importante significativa nel penso e quello che era prenotiamo non solo
Cioè per tutte le sigle che sono qui no da un punto di ma in particolare anche nel mondo imprenditoriale
Sappiamo che è una ma qua è una è una realtà molto forte e significativa questa realtà però
Per poter contribuire a rinnovare a discutere andare avanti ha bisogno che siano degli impegni presi e che ci sia la sensibilità di interesse del Parlamento del Governo a creare le condizioni perché mentre si discute del cambiamento non
Non ci troviamo nella spiacevole situazione che oltre alle trentadue testate che hanno già chiuso negli anni precedenti può intanto ne chiudono altre trenta e quaranta e mille posti di lavoro che abbiamo perso diventino tre mila
Abbiamo bisogno invece che succeda il contrario cioè che siano innesti uno dei meccanismi
Di fiducia degli impegni congiunte a cambiare la situazione a contribuire a cambiarla cosa che chiediamo con urgenza e che però si ascoltino le categorie di soggetti per contribuire a questo cambiamento
Di questo abbia bisogno di emettere ultimo punto quindi è legge di stabilità recuperare le risorse mancanti
C'è lo spazio per farlo credo che i parlamentari
Che hanno condiviso questo percorso siano
Impegnate disponibili posizione però se lo diranno ma comunque nell'interlocuzione fino ad oggi abbiamo trovato sensibilità in questo senso a darci una mano perché questo possa essere
Una riflessione che avviene mentre si discuteva di stabilità quindi a recuperare le risorse necessarie
Ma in una logica non certo ne corporativa nato per tutte le cose che ho detto ma non logiche che al la premessa fondamentale per poter parlare no di una innovazione di un cambiamento necessario per il Paese a tutela di una risorsa fondamentale che quella del giornalismo di inchiesta del giornalismo in generale in un sistema di tori alle che ha bisogno di un pluralismo che rischia di essere compromesso
No processo
L'onorevole Rampi se si vuole accomodare che poi devono andare di nuovo evitare
Io mi scuso e vi ruberò solo pochi secondi abbiamo in corso dei voti tra l'altro c'è un provvedimento molto importante sul commercio e anche diciamo
Non banale non sconta altissimo però volevo solo segnalare questo che con altri colleghi e qui la collega Avanzi ce ne sono altri della Commissione sono relatore tra l'altro del provvedimento
è sull'editoria presentatore dal Gruppo Movimento cinque Stelle stiamo seguendo
Questa vicenda con il sottosegretario lotti comunque abbiamo fatto una riunione non più tardi martedì in Presidenza del Consiglio
E mi interessa molto ci interessa moltissimo il modo in cui è stata presentata quest'iniziativa oggi da voi per una serie di questi ogni che sintetizzo intanto perché il taglio fondamentale di partenza che io condivido che noi condividiamo e quello del del lavoro per il pluralismo dell'informazione
Voi stessi parlate di un
Di una revisione del sistema complessivo quindi e molto interessanti che ci sia la volontà da parte degli operatori di trovare dei metodi nuovi che effettivamente ci permettano con le risorse che ci sono e che sono andate a scendere negli anni quindi c'è un problema di risorse condivido il tema
Che i bisogna invece tentare
Di andare a crescere di recuperare risorse in legge di stabilità e nel frattempo di fare in modo che i criteri di utilizzo di quelle risorse per renderlo effettivamente efficaci e le facciano andare effettivamente nella direzione
Per cui avrebbero dovuto essere destinate e non sempre così è stato cioè quella del pluralismo in questo senso tra l'altro dalla settimana prossima inizia grazie a quel provvedimento nulla al confronto in Commissione anche con tutte
Gli operatori del settore perché iniziamo un lungo evinco di audizioni che abbiamo voluto tenere ampio e condiviso quindi quella può essere un'occasione
Pur condividendo io la richiesta di quel tavolo che voi proponete con il Governo perché sono due questioni diciamo che devono procedere in parallelo ma col Parlamento concretamente da settimana prossima ci sarà un'occasione di confronto perché ci saranno le audizioni quindi modo di parlare
Con tutti i gruppi di controbattere anche a tante cose non vere che vengono dette su questa materia
Perché è evidente sto passando con degli operatori che fanno insomma del racconto il loro mestiere nel racconto di questa vicenda ci sono state
Tante falsità tante inesattezze e la percezione dei cittadini italiani e molto spesso quell'altro
Che diversa dalla realtà che si finanziano cosa che invece restano solo neanche finanziate tra l'altro e questo quinto ovviamente incide negativamente anche sui rappresentanti dei cittadini perché poi si era spinta popolare va in una direzione
è questo ha una sua negative efficacia
Quindi forse dobbiamo lavorare anche su questo credo che le ho lei audizioni possano servire anche questo se gli daremo anche quella visibilità a cui tutti siamo impegnati io non aggiungo altro non dico altro vi possono garantire queste per quanto mi riguarda come relatore un rapporto una relazione un tentativo di fare un lavoro molto serio molto approfondito e che su questo c'è un dialogo aperti e serio con il Governo c'è un impegno
A a lavorare in questa direzione poi non non voglio prendere io impegni per altri ci sono c'è una divisione
Importante dei ruoli e quindi sono molto contento che sia accaduta questa vostra iniziativa in questo periodo perché è il momento su cui mettiamo nelle prossime settimane nei prossimi mesi provare a prendere insieme delle decisioni importanti grazie di fermo
Salutiamo anche l'onorevole Irene Manzi
E qui anche lei dalla commissione cultura impegnata in tutto questo settore e naturalmente anche lei ci sarà il proprio contributo
Ho la al responsabile della finisce
Francesco Zanotti
Bene grazie di avermi passato la parola io non so credo di averlo già utilizzato questa espressione uno più lacrime per piangere
Ma dire che forse fa capire bene il momento che stiamo vivendo ed è quello di aziende editoriali che ogni giorno faticano ad andare avanti e non sanno dopo domani che cosa accadrà
Fra l'avanzata del web perché ci inquieta e giustamente ci interroga che sul
Sulla quale
CD
Confrontiamo ogni giorno ci interroghiamo sul nostro futuro sulla nostra professione
Sulla nostra attività c'è anche questa incertezza dovuta ai contributi per l'editoria lo diceva adesso benissimo l'onorevole Rampi anzi lo ringrazio purtroppo nell'opinione pubblica passano solo come un privilegio
Soldi dati a una casta di privilegiati ecco noi dovremmo fare in modo io ci provo in tutte le salse non perde occasione per dire
Che invece è un contributo al pluralismo nell'informazione informazione una volta era definita come cane da guardia
Se vengono se togliamo il mangiare al cane da guardia io non so questo cane che fine fa forse si preferisce non avere il cane da guardia
Eravamo penso un paio d'anni fa qui di fianco l'hotel internazionale questo che è qui in piazza Montecitorio e il capo dipartimento di allora
Il Consigliere Sepe disse che i contributi all'editoria di allora che non era un cinquanta milioni di oggi ma erano circa centoventi milioni se non ricordo male non sono soldi nel bilancio dello Stato e lo veniva da vent'anni dei Ragioneria dello Stato non sono soldi nel bilancio dello Stato
Sono una scelta politica
Allora se è una scelta politica dobbiamo avere il coraggio di dire che
Per una scelta politica e non si danno i soldi a chi garantisce aiuta non è che garantisce in totale aiuta e sostiene il pluralismo in questo Paese perché contrariamente a quanto si dice in giro non è vero che negli altri Paesi l'editoria non venga sostenuta viene sostenuta ovunque
Sono rarissimi casi Paesi nei quali
Non viene sostenuto poi Caterina sarà più precisa di me bisogna che ce lo diciamo chiaramente il mercato da solo non è in grado di regolare l'informazione non è in grado
Se noi vogliamo che domani i cittadini possano si trova si trovino con due giornali da andare a scegliere in edicola semmai esisteranno ancora le edicole andiamo avanti di questo passo
Io credo che noi come ufficio Federlazio internazionali i cattolici centottantanove testate quasi un mio di copie settimana una settantina solo in queste testate prendono complessivamente un milione ottocento
Mila euro a dicembre scorso un milione trecento mila euro complessivamente
Io credo che
Togliamo questo Paese la voci dei territori
Togliamo questo Paese la possibilità di uscire di averi e di dare voce a chi non c'era
Di dare voce a chi spesso non viene ascoltato guardate io faccio la spola tutte le settimane avanti indietro dalla provincia italiana mi rendo conto che il circo mediatico che si vive Roma è un tritacarne e ci si dimentica di quello che accade fuori fortunatamente mi dico torno nel territorio e vedo un'altra realtà non che non esista Roma e non esista il territorio esistono tutte e due
Esistono tutte e due è unita neanche quella per l'Italia
Che non che spesso non ha voce in questo mare magnum dei contributi fra l'altro spesso noi rappresentiamo anche giornali che aderiscono ad altre sigle che non sono quei va be ma lasciamo perdere
Dicevo
Una questione che a noi sta molto a cuore della quale parlo spesso che è una sorta di riserva indiana che confini periodici no profit e quelli che prende contributi grazie
Al al comma tre dell'articolo tre della legge due cinquanta e novanta che sono i periodici no profit
Ecco quel cinque per cento ci confina a una percentuale di contributi ormai a visori assi tutti gli altri
Giustamente visti la scrematura che è stata fatta che tutti abbiamo invocato la maggiore trasparenza criteri più selettivi è stata fatta pulizia hanno avuto un
Un taglio del trenta per cento a dicembre scorso nel dovuto un taglio dicembre scorso del sessanta per cento rispetto due anni prima
Del sessanta per cento ecco questa stortura
Va assolutamente
Riparata bisogna che riportiamo il taglio alla stessa misura tutti uguale deve essere la legge deve essere uguale
Per tutti
Sulla trasparenza l'abbiamo già detto noi lo dicevamo queste cose io
E i Presidenti che mi hanno preceduto alla guida della nostra federazione lo dicevano da lungo tempo siamo sul suo mente favorevoli a alla trasparenza a fare in modo che i contributi arriviamo a quei giornali che si trovano in edicola
Che si possono trovare che sono diffusi
E non vengano dati a pioggia a chi non le merci ma credo che su questo sia stato siano già stati fatti molti passi in avanti oggi la vera questione ed è stato detto
A me piacerebbe anche me parlare di sviluppo l'editoria del pluralismo oggi invece garantire un minimo di pluralismo garantire un minimo di pluralismo la vera battaglie qui ma la vera battaglia e anche far passare
Questo concetto che non è per nulla scontato non è per nulla banale l'opinione non so se voi riscontrato su questo io nel parlo in tutte le sedi e trovo sempre tutti contro
Io trovo tutti contro perché l'opinione pubblica e contro
Perché passa un'idea che questo è un regalo un regalo di Stato
Mi ripeto guardate
Noi ci dobbiamo prendere l'impegno e cercare di fare passare un messaggio diverso è una fatica incredibile
Buona parte della stampa
TV qui non ne vedo radio televisioni non ne vedo non lo so non sono favorevole evidentemente c'è qualcosa che non funziona il nostro sistema è un sistema assolutamente chiuso che non fa passare neanche la voce all'interno del del sistema stesso queste guai
Qui è il dato che si morde la coda qualcuno vuole propriamente la nostra morte noi finché avremo voce e ossigeno parleremo di questa questione
Allora
Io ovviamente non posso far altro che seguire quello che è stato detto perché anche noi viviamo tutti la stessa realtà come anche noi come associazioni come testate che sono prevalentemente testate locali territoriali
Che quindi hanno bisogno comunque di un sostegno per poter andare avanti perché conosciamo tutti perlomeno perché opera in settore i problemi che ci possono essere dalla dalle vendite che sono in calo della pubblicità che ovviamente non è più
Una forma di ossigeno per per poter sostenere il tutto
Mi collego al discorso appunto di quelli che sono i punti in Europa perché comunque il discorso della dell'essere solo o d'Italia a ad avere il finanziamento pubblico ai partiti è alla chiedo scusa il finanziamento pubblico i giornali
Non è a appunto solo del nostro del del nostro territorio
In in Austria i contributi introdotti nel mille novecentosettantacinque sono stati modificati pone novantacinque nel due mila due mila quattro sono suddivisi in contributi diretti e indiretti
E tra quelli diretti vi sono aiuto alla diffusione e la tutela pluralismo con un contributo fisso di cinquecento mila euro è uno variabile per ogni copia venduta fino massimo di venticinque mila euro
In Danimarca dal nel mille novecentosettanta viene creato un istituto di finanziamento della stampa quotidiana anche questo istituto distribuisce fondi da un milione trecento mila euro a due milioni di euro
In Francia i contributi diretti ci sono le agevolazioni sui trasporti su ferrovia agli atti le trasmissioni a seconda delle pagine tre trasmesse in numero di copie stampate la modernizzazione della rete di vendita
E la distribuzione stampa francese all'estero i costi di trasporto i settimanali locali e la distribuzione nazionale
I giornali on line sono già noti i prestiti agevolati fino a trecento mila euro e la madre la moderna modernizzazione chiedo scusa tra due milioni e sette ter due milioni e settecento mila euro e quaranta per cento delle spese complessive dell'organizzazione della del giornale
In Germania invece gli autori di questo studio di Oxford dei questi autori dirla di Oxford riportano che è lo Stato federale tedesco non fornisce contributi diretti alla stampa che invece vengono erogati dai Laender
Per per però perché c'era appunto l'incompletezza e quindi non vengono riportati tutti quanti i dati però danno di contributi indiretti sia sulle tariffe postali agevolate
Delle Poste il contributo non è statale ma carico del Servizio statale quindi anche questo punto il discorso delle poste che spendere quale si parlava prima
In Gran Bretagna invece non ci sono aiuti diretti come in Irlanda e la libertà di stampo di espressione garantita in questo modo cioè si può dire si può fare tutto ciò che non ricade sotto il divieto della common law
Per questo motivo non esistono leggi sulla stampa o legge a protezione della stampa
In Italia ovviamente conosciamo già la situazione in Francia inoltre è stato di nuovo prorogato il fondo per gli Investimenti fino a tutto il due mila quattordici quindi ai sono arrivati fino ad un miliardo di euro all'anno
Ovviamente la il problema non è solo uno scandalo italiano cioè l'ennesima violazione del del diritto dell'Unione l'ennesima deroga al regime comunitario
E perché appunto interna in tutto l'Europa abbiamo i
Quasi tutti i Paesi investono sul pluralismo nell'editoria con le diverse forme di contributi
Quello che noi ovviamente chiediamo e cercare di parlare di andare di
Semplicemente su quella che è la vita reale e cercare di a mantenere questi posti di lavoro perché comunque quello degli ammortizzatori sociali che è diventato oramai un leit motiv solo per noi sicuramente molto più oneroso nei confronti della del nostro Governo che non quello di sostenere appunto il pluralismo
A questo io mi fermo su quelle che possono essere i dati
Per me un po'più complicato intervenire paradossalmente perché è oggi la crisi e di tutto il sistema dell'editoria
E quindi io devo pensare a come questo settore
Oggi
è
Un Area rappresento un'aria che concorre a rendere ancora più grave la crisi del sistema
Se qui perdiamo mille persone rischiamo di perdere mille persone per la chiusura di quaranta testate significa che andranno ad aggiungersi alle tre mila che abbiamo perso negli ultimi cinque anni agli ottocento che abbiamo perso addirittura
Negli ultimi otto mesi
Questo che determina un problema enorme dal punto di vista occupazionale ma determina un problema norme anche nel dimagrimento dell'offerta dell'informazione della sua qualità complessiva
Perché fanno le fa in crisi tutto un impianto diciamo così di reti di informazione che dimagrendo vede dimagrire
Top probabilmente il pluralismo
Vede dimagrire la qualità dell'offerta dell'informazione in un mondo apparentemente invece con più disponibilità di informazione nelle quale trova difficile orientarsi
E rischiamo di concorrere
Di essere un pezzo meglio del deragliamento del Paese questo non viene percepito la stampa viene percepita effettivamente comunali a di privilegi
Dove ve ne è costato tutto un privilegio il Corriere della Sera gli stipendi del Corriere
Curzio Maltese che fa questa operazione poco etica di poco comprensibile di andare a fare il parlamentare e cercare di tradite di tenersi in vita anche loro lo stipendio al lavoro
Diversi altro se non lavorano sebbene lo deve avere ma probabilmente avrà una forma diversa visto che parlamentare
E e tutto questo concorre a determinare un'immagine non positiva rispetto all'ambiente si pensa che c'è un ambiente dove comunque le risorse ci sono Cecchi leali tiene può disporre fare quello che vuole quando gli arrivano i soldi pubblici
Si fa un suo orticello Lidia pubblica e questa Regione quanto va in giro non c'è popolarità quando si vanno a chiedere fondi per l'editoria e purtuttavia
Il parlo negli atti del Parlamento oltre che nelle nostre riflessioni c'è chiaro
Che i soldi all'editoria non sono un non sono soldi superiori in percentuale ad altre estese che si fanno e che invece sono sospese diciamo così di vanità non sono spese di impegno civile e culturale
E sono spese oggi modeste modestissime l'Italia e l'avete dimostrato pocanzi è uno dei Paesi che spende meno per supportare vittoria alla sua industria e il lavoro professionale
Tutti insieme questo tavolo insieme anche ad altri interlocutori che qui non ci sono come la stessa fine che in parte abbiamo concorso a modificare le regole oggi le regole sono stringenti
Sono portano ad una trasparenza Massimo quasi nella erogazione dei contributi perché non ci sono più contributi fissi non c'è neanche il greco dove questo c'ha creato e ci crea dei problemi e poi ci ritorno e
Però obbligato tutti a fare i conti con una realtà alla quale non si deve sfuggire la tracciabilità dei pagamenti la impiego delle risorse professionali in maniera corretta insomma la lo
Tagli abusi di chi si crea l'impresa semplicemente Tarchon l'attività e arti artifizio per avere soldi pubblici questo non è possibile l'abbiamo combattuto la continueremo a combattere per discuterlo chiudere quell'impresa
Ma le imprese che stanno sui luoghi
Fa sono presidio di informazione
E attraverso il loro lavoro presidi di legalità penso alla gavetta dove se non ci fossero certe esperienze di cooperative di piccoli
E i gruppi e via otto imprenditori giornalisti e poligrafici e così via non ci sarebbe un'informazione plurale e ci sarebbe un Preside legalità in meno siamo in Calabria vedo arrivato il direttore della
Dell'ora della Calabria che è una vicenda che tutti conoscono
Se lei e non c'è un concorso pubblico per forze vive e vitali dell'informazione affidata però Alli operatori dell'informazione non a piccoli crepe
Operatori anche professionali industriale che lavorano nell'arco alla ricerca dell'artificio per avere il denaro pubblico non c'è informazione diffusa sci ma ci se ci sono un'informazione interessata
E qui molto pericoloso questo che non corrisponde al bisogno di informazioni al bisogno di Prodi fondere attraverso l'informazione pulita legalità quindi un investimento per l'informazione pulita diffusa plurale attraverso la rete non solo dell'imprenditoria diciamo così classica ma dell'imprenditoria di base della
Preti la cooperativa in questo caso eccetera e
Un impegno che deve sentire lo Stato come proprio allora lo Stato finora
è intervenuto ma perché non è intervenuto del tutto
E oggi dobbiamo siamo costretti nella condizione economica e dei conti del Paese a considerare un traguardo che finora nessuno ci abbia scippato questi ci quanto al milione di quest'anno ma ci quale non bastano lo sappiamo se sapessero cinquanta milioni chiuderanno altre testate qui in alcune regioni province
Spariranno delle testate preziose allora lì bisogna chiedere uno sforzo supplementare al Governo e al Parlamento nella nella con la legge di stabilità
Bisogna prendere atto anche che il Governo non è che non sta facendo non li onestamente devo stare attento a non solo perché devo pensare a tutto il giornalismo italiano ma perché alcune cose sono successe
La crisi ha talmente vasta che e il Governo ha stanziato dei soldi per il sistema complessivo vittoria per quanto riguarda gli ampi morti sotto le sociali per quanto riguarda l'occupazione di questo non possiamo
Questo non possiamo non tacerlo anzi li dobbiamo capire come possiamo innestare le nostre politiche se non ci fossero queste risorse oggi molte imprese non potrebbero accedere agli ammortizzatori
Hai prepensionamenti alla solidarietà e cassa integrazione
E non potrebbero è e tutte le imprese comprese le cooperative oggi Carlo succederà tutto tra oggi e domani il decreto credo verrà pubblicato in questi giorni alla Corte dei conti
Ci sarà la prossima chi potrà invece assumere di assumere nuove forze con dei contributi di pagati dallo Stato per
Tre anni e se le assunzioni saranno a tempo indeterminato
è per e per tre anni in totale o a tempo determinato per il cinquanta per cento il contributo quindi alcune cose ci sono c'è bisogno che tutte queste cose avvengono mette insieme per fare sistema
Non è che faccio un'operazione del genere poi faccio morire questa realtà se questa realtà muore e inutile facciamo un'operazione che non tasche non si tiene dobbiamo
Chiedere un'operazione che regga il sistema è chiedere a nulla al Governo e il Parlamento la forza di fare cose innovative
Se i soldi non bastano c'è un modo per averle è il modo per avere non è quello che è stato fatto abbassando l'onere
Per la le concessioni delle reti ai dividendi alle emittenti televisive
Non è quella la strada perché quello significa continuare a favorire
Lo squilibrio che c'è nel Paese tra carta stampata e televisione oggi altri soggetti come Google che avanzano questo non va bene
E questa è solo un riequilibrio interno un sistema televisivo non sta nel sistema abbiamo politiche di sistema
Avevamo dirittura proposto voi lo ricorderete che per finanziare l'editoria di cui si riconosce tutti che c'è bisogno quando facciamo i convegni tutte le parti destra sinistra centro i Governi che succedono
Bisognava magari invece visto che nessun Governo nessun Parlamento è voluto fin qui far trovare una modalità per cambiare la Gasparri e per cambiare e le è il l'assetto del sistema pubblicitario
Applicare una tassa alla introiti pubblicitari delle televisioni anche modesta per
Destina
Per quelle risorse al fondo del pluralismo e della libertà dell'informazione da amministrare in fuori in maniera indipendente in maniera pulita in maniera trasparente con i criteri oggettivi di cui parlavamo abbiamo che sta lo ribadiamo qui
Che venga che affrontata con serietà e il problema non solo del dottore ma delle risorse pubblicitarie della tassazione e quant'altro dei grandi
Dei grandi soggetti di internet e che convogliano traffico e ci fanno circolare l'informazione prodotta da terzi
E allora qui non si possono fare regali occorre trovare un punto di equilibrio nessuno vuole fare fermare Gogu piuttosto chiedo piuttosto che altri soggetti ma occorre che questi soggetti partecipino
Al si sa alla vita di sistema attraverso in questo caso non lo so la contribuzione o attraverso una forma di devoluzione che dovrà essere concordata non è che ma
Nessuno a nessuno va imposto una cosa a prescindere concordata
Come qualche Paese sta cominciando a fare la Francia e la Germania per esempio non è un'eresia io ricordo il Presidente Renzi quando il Governo letta stava cercando di agire su questo fronte
Blocco allora da Segretario il Governo su questo capitolo invece se forse fossimo andati avanti oggi saremmo un attimo più avanti e avremo un bacino nel prossimo
O di risorse sul quale poter contare dobbiamo Peter diversi pezzi
Questo
La politica vuole affrontare anche un altro tema le banche le banche le fondazioni bancarie è un tema è un pallino nel fisso nostro
Nelle fondazioni bancarie
Pur per quanto oggi debbano ricapitalizzare le banche hanno ancora parecchie risorse
Che per legge devono investire in cultura una quota di quelle risorse anche qui l'uno per cento non chiedo tanto venga destinata non
Con la modifica di legge evidentemente perché l'ha già attuale andrebbe modificata non alla alla dispersione diciamo così rischia spesso avviene
In altri casi avviene con più criteri ma in molte fondazioni bancarie no delle risorse del nel territorio per finanziaria varie
Anni iniziative culturali anche interessanti ma continuando a fare quello Mutti criteri di razionalizzazione di partecipazione che viene chiesto a tutti
Ad avviso al alle agli azione per risollevare il Paese per la libertà di stampa
Io credo che mettere insieme tutto questo
I cento milioni che servono a questo mondo arrivano e arrivano anche di più gli arrivano risorse per consentire a tutto il sistema detti a questo più l'altro quello industriale intendo dire tutto l'emittenza locale tutto di misurarsi
Misurarsi con una
Paese che
Sì sente vicino senti un impegno doveroso verso il bene informazione come bene di tutti
è che aiuto è che possa consentire ai soggetti anti così di soggetti minori diciamo così di essere protagonisti non si possono spegnere l'voci le voci vanno invece alimentati il Paese ha bisogno di più voci e nel territorio che ha bisogno di legalità e di informazione di qualità naturalmente i criteri devono essere
Oggettivi ci dev'essere l'impegno industria organizzativo produttivo ci deve essere il rispetto del lavoro
è tutto questo va fatto con correttezza le furbizie non vanno ammesse nessuno vuole furbizie chi dice che qui si fanno incontri per chiedere soldi per distribuire risorse a pioggia sbaglia non è vero non possiamo accettare una descrizione di questo io non mi piace pareti racconti perché un giusto le più che del
Raccontare deve descrivere porta a niente deve raccontare i fatti
Fa sapere come sono le cose oggi le cose non lo sono non sono meno chiare messo sul tavolo noi siamo quindi preoccupati
Siamo vicini acque stare in un modo speciale perché è un'area da sempre
Che deve soffrire
E in qualche modo ma di cui c'è bisogno ci accorgiamo della sua forza allora quando ogni qual volta una testata spendi si spegne che si spenga Cremona piuttosto che a Piacenza
Anna a Cosenza piuttosto che a Taranto e una
Un fa un fenomeno che si sente si avverte
Anche una voce accolte piccola diciamo così concorre ad evitare il silenzio missioni dell'informazione coperture
Che non ci dovrebbero essere che quindi non concorrono a a far sì che i cittadini sappiano veramente come stanno le cose anche nella comunità nella quale vivono questo della somma interesse del Paese
E metterci qualche risorsa pochi milioni di euro è un buon investimento per tutti per tutta la comunità
è presente l'onorevole Enzo lattuga che ringraziamo della presenza anche lui come adesso transitare via perché per i lavori parlamentari siano un po'tutti iscritti comunque lo ringraziamo
Prezzo
Andare a
Ma è molto secca molto semplice voi avete avuto qualche interlocuzione negli ultimi tempi con il Governo
Su questo aspetto qua avete capito quali sono le intenzioni del Governo ha capito che
Il mondo dell'editoria non può
Essere regolato solo dal mercato e che c'è bisogno di un intervento serio non intervento di emergenza come mi pare
Sia avvenuto negli ultimi anni ma un un intervento serio che non riguarda necessariamente solo contributi e finanziamenti a determinate aziende
Ma significa anche pagare per esempio gli abbonamenti e i giornali alle scuole significa dare
Altre con
C'è stato un esempio mi pare di ricordare qualche mese fa della di un di una convenzione per quanto riguarda la sala stampa regionale qua a qua dietro
Ecco allora
Forse alcune alcune in prese editoriali avrebbero bisogno anche di strutture di
Di servizi di non non arrivo a dire bollette il computer però forse si potrebbe anche fare in questo modo però la domanda principale era questa il Governo che intenzioni ha su questo settore qua
Io rispondo per le riserve chiedono al Governo perché noi abbiamo
Siamo tra i sindacati forse più fortunati tra virgolette perché siamo un sindacato che nel tempo in cui il Governo parla poco con i sindacati
Ha parlato con questo sindacato
E parlando anche trovato modo di realizzare alcuni interventi per quanto di emergenza ma di emergenza si lì si cattiva il decreto per gli ammortizzatori e per l'occupazione non è cosa di poco conto questo bisogna dirlo con molta
Sincerità
Ha parlato con il Governo prodotta approvato ha parlato il Governo anche su questo c'è stato detto che si sarebbe fatto una sorta di convention conferenza
E tra settembre e ottobre aspettiamo di vederne questo appuntamento ci è stato detto anche che il Governo
Avrebbe fatto di tutto per preservare i finanziamenti disponibili
Perché riconosce che c'è un problema ma che bisogna cambiare ci è stato detto e quindi aspettiamo di capire le linee del cambiamento evidentemente per quanto ci riguarda e
Abbiamo l'impressione che non ci sia ancora pronto però un disegno organico complessivo perché in questo disegno si deve innestare tutto
Il Governo mi è parso sia consapevole che se si fa qualcosa del genere parla di sistema in cui si tiene conto di tutti i fattori
La carta stampata nella sua dimensione industriale
Diciamo competitiva commerciale la carta stampata nella sua dimensione sociale e culturale delle idee
Delle dei bacini diciamo così di partecipazione anche organizzativa degli organi sociale
La televisione
Con dentro la questione la grande questione RAI e ci è stato detto che si stavano parlando tra Presidenza e il ministero delle comunicazioni e che quindi sarebbe stato assunto un'iniziativa di ascolto
Ecco non so in che modo quindi non mi sto per fare la cosa non su altro resta metronotte che erano al Governo io riferisco spero di aver esperito correttamente ciò di cui sono stato a connesso a conoscenza
Chiedo scusa una un ulteriore perché abbiamo Stam perché ovviamente ne facciamo
Di fronte al fatto che molte delle cose che abbiamo provato a dire nelle occasioni non frequentissima di incontro calcolati contato col Governo non hanno ricevuto diciamo ad ora delle significative risposte ovviamente è importante invece alcune aperture le ricordava adesso sedi
Sono invece state e su questo vorremmo particolarmente insistere sul terreno della costruzione di un'ipotesi di riforma complessiva che non vorremmo però
Trovarsi già fatta e per dire cosa ne pensiamo vorremmo contribuire all'elaborazione come è giusto che sia per quello che rappresentiamo e per le problematiche meno anche adesso ricordate
Quindi però sei mentre noi facciamo questo percorso ci si dimentica del punto anche delle risorse che sono già previste peraltro la legge ma che non sono nate noi rischiamo di impoverire ulteriormente la situazione e di discutere sicuramente in un quadro che che molto molto più drammatico di quanto non sia oggi quindi
Per questa importantissima il Governo da un lato ma dall'altro lato anche il Parlamento nel suo compare quindi ringraziamo moltissimo a tutti i parlamentari che
Hanno condiviso e condivide vanno questo percorso perché è fondamentale che
Il Governo e Parlamento vadano di pari passo a ragionare sull'ipotesi di riforma complessiva di alla quale vogliamo assolutamente partecipare c'è il tempo per un'unica domanda ancora prego perché poi si porti perché finisce il tempo massimo del
Della Sala disposizione prestissimo intervengo conto dell'ATC quindi associazione generale delle cooperative italiane di cui presiedo la parte relativa
Ai giornali
Ma io direi una cosa ne ho parlato anche altre volte dobbiamo decidere che cosa l'informazione in Italia sia un bene pubblico anche se prodotto da privato una merce perché da qui deriva poi la decisione che può essere qualsiasi però dobbiamo decidere
Se un bene pubblico e allora dobbiamo decidere in un certo modo
E a gettare fango sui giornalisti sono stati i giornalisti medesimi perché come voi sapete l'opinione pubblica è stata influenzata da trasmissioni televisive da libri e da inchieste dei grandi giornali che facevano tutta l'erba un fascio
Possiamo fare anche nome e cognome ma insomma siamo tra persone che conoscono queste cose no inchieste televisive libri
Inchieste che generalizzando gettando fango perché teme che l'opinione pubblica correva sapere del meccanismo del finanziamento e quindi dicendo che questo operazione dei finanziamenti piccoli giornali era una vergogna
E bisogna capire quindi chi è titolato a fare informazione italiana c'è soltanto grandi gruppi industriali grandi associazioni oppure anche
Persone libri che si mettono insieme perché nasce tutto da qui
Abbiamo dimenticato il motivo per il quale si è deciso di dare un sostegno a chi non aveva le stalle grandi gruppi industriali gruppi finanziari associazioni di categoria eccetera eccetera eccetera che sono oggi padrone del vapore
Posso
Va bene questa è una delle diciamo
Conseguenze dico io va bene comunque
La soluzione molto e molto molta non l'abbiamo dimenticato noi attento e diciamo no ma dobbiamo ricordare di più a noi perché la struttura noi dobbiamo essere attenti alla struttura dei costi
Chiudo se vogliono anche i giornali senza contributo però possiamo tutti quanti avere anche in Calabria lo stesso contratto collettivo nazionale interviene il sindacato dobbiamo fare contratti differenza
Cioè e molto larga le salme parliamo e non come pagava
Bene pubblico avrebbe il pubblico e diritti di base sette lavorano sì devono sono il punto imprescindibile dopo da lì si parte se si vogliono quasi allora sia molto da lavorare contratti a cinquecento
Non se ne possono allora bisognava perché io ringrazio per i contributi di tutti anche per la vostra presenza che ho detto ovviamente spero vivamente che
Siate tutti portatori diciamo di questo appello dei contenuti che esprime anche proprio nel testo così come l'abbiamo cercato di sintetizzare materia è complessa ma che siamo riusciti a comporre un quadro omogenea unitario di letto ora di questo momento così difficile
Per l'editoria in generale in particolare per l'Italia non so che il tema ANIASA e a livello nazionale e locale credo che sia importante
Quindi grazie a tutti davvero e buona giornata