26 GEN 2014
rubriche

Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:00 Durata: 2 ore 1 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella" di domenica 26 gennaio 2014 condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Massimo Bordin (giornalista di Radio Radicale), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 2 ore e 1 minuto.

Questa rubrica e' disponibile anche nella sola versione audio.
  • Introduzione

    Massimo Bordin

    giornalista di Radio Radicale

    Le iniziative radicali e l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Il dibattito sulla legge elettorale. Il Partito radicale nonviolento transnazionale e transpartito
    17:00 Durata: 1 min 4 sec
  • Pannella, la giustizia e “l’assenza di dibattito, dovuta anche alla necessità di regime di impedire che la nostra voce venga conosciuta e discussa nel Paese”. “La voce massima di ieri è stata quella del Presidente Giorgio Santacroce, con una disavventura a mio avviso: lui si è pronunciato per l’indulto, non per l’amnistia. Allora tutto quanto il messaggio del Capo dello Stato era destinato a illustrare come i problemi di queste misure, indulto e amnistia e le altre, sono necessarie, urgenti e strutturali. Allora mi pare una piccola gaffe”. Perché invece nella posizione radicale e in quella del Presidente della Repubblica “c’era l’analisi strutturale: la lentezza della giustizia è quindi giustizia negata, come presupposto esplicito che viene dalla giurisdizione europea”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Marco Pannella: “C’è una singolarità. Ieri le istituzioni, e quindi anche la comunicazione di regime, ha dovuto mettere all’ordine della giornata la giustizia. Con nientepopodimeno che le maggiori autorità della giurisdizione italiana che hanno dedicato la giornata a questo tema, al tema giustizia, carceri e altro. Su questo in diversi posti siamo riusciti anche ad avere una presenza formale. Ma di certo viene fuori un connotato: l’assenza di dibattito, dovuta anche alla necessità di regime di impedire che la nostra voce venga conosciuta e discussa nel Paese”. “La voce massima di ieri è stata quella del Presidente Giorgio Santacroce, con una disavventura a mio avviso: lui si è pronunciato per l’indulto, non per l’amnistia. Allora tutto quanto il messaggio del Capo dello Stato era destinato a illustrare come i problemi di queste misure, indulto e amnistia e le altre, sono necessarie, urgenti e strutturali. Poi, in una lettera che lui ha mandato a me e a Rita Bernardini per il Congresso di Padova, ripeteva ‘non c’è da perdere un solo giorno per arrivare alla soluzione di questo blocco’. Allora mi pare una piccola gaffe”. Perché, a differenza che nel ragionamento di Santacroce, nella posizione radicale “c’era l’analisi strutturale, la lentezza della giustizia è quindi giustizia negata, come presupposto esplicito che viene dalla giurisdizione europea”. Il riferimento è alla “non ragionevole durata dei processi” che, secondo il Consiglio d’Europa, fa sì che “lo Stato italiano sia inferto nella sua caratteristica di Stato di diritto e che la gente italiana soffre di questo diritto umano negato. Allora mi posso permettere che togliendo l’amnistia all’indulto, quella analfabetica conoscenza che c’è in questo dibattito in Italia… Ci sono quelli che ripetono ‘tanto c’è l’indulto e l’amnistia e dopo un mese ci si ritrova punto e daccapo…’; mentre la posizione Cedu, Consiglio d’Europa e nostra è proprio quella ‘strutturalista’ potremmo dire”. L’esclusione dei Radicali dal dibattito, così come avviene da parte di alcuni partiti quali la Sel di Nichi Vendola. Sul Congresso della Sel trasmesso integralmente da Radio Radicale e il mancato riferimento ai Radicali e alla Radio. “Noi continueremo lo stesso, malgrado le posizioni di colui che è la massima autorità di garanzia del diritto, il Presidente della Repubblica che ha esercitato questa funzione. Io devo ringraziare, l’ho fatto: cinque giorni fa ho sospeso lo sciopero della fame e della sete quando è stato confermato da Renato Brunetta quanto annunciato, cioè che su loro iniziativa finalmente la Conferenza dei presidenti dei gruppi che fanno gli ordini del giorno ha deciso che entro la fine di gennaio ci sarebbe stata una seduta d’aula per discutere del messaggio di Napolitano. Per ringraziamento ho sospeso la lotta nonviolenta. Adesso almeno formalmente ci deve essere questo dibattito”
    17:01 Durata: 10 min 49 sec
  • Pannella sulle iniziative transnazionali del Partito radicale: “Il 18 febbraio è stato convocato, nell’ambito del lavoro su ‘diritto alla verità’ e ‘Iraq Libero’, un seminario con straordinarie adesioni per costituirsi sostanzialmente in Comitato di promozione, per discutere di Stato di diritto e ragion di Stato, di diritti umani e ragion di Partito”. Le adesioni annunciate di Tajani, Cancellieri, Verhofstadt, monsignor Marchetto e altri

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La “evoluzione rivoluzionante” di alcune prese di posizioni internazionali contro “la rivendicazione della liberazione nazionale”. Il processo di integrazione europeo e il “no” dei Radicali all’approvazione del Trattato di Maastricht all’inizio degli anni 90: “Perché tradiva il rapporto Spinelli del Parlamento europeo del 1985”. L’attualità del Manifesto di Ventotene e le posizioni del Dalai Lama e di Rebiya Kadeer che nascono “grazie alla collaborazione con il Partito radicale”: “Loro hanno annunciato di fatto, clamorosamente, che non vogliono l’indipendenza nazionale, ma la strada migliore per lo Stato di diritto e i diritti”. “Il 18 febbraio è stato convocato, nell’ambito del lavoro su ‘diritto alla verità’ e ‘Iraq Libero’, un seminario con straordinarie adesioni per costituirsi sostanzialmente in Comitato di promozione, per discutere di Stato di diritto e ragion di Stato, di diritti umani e ragion di Partito”. “Coloro che danno l’annuncio che il 18 febbraio si recheranno a Bruxelles e fanno sapere ad altri di questa opportunità sono Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, Anna Maria Cancellieri, ministro della Giustizia italiano, Guy Verhofstadt, già Presidente del Consiglio belga e attualmente leader del gruppo Alde al Parlamento europeo, poi Bakhtiar Amin, già ministro nel Governo di transizione iracheno, e ancora Monsignor Marchetto che è riconosciuto come una delle massime autorità della giurisdizione della Santa sede, è stato nunzio apostolico in un numero impressionante di Stati”. “Rinaldi, uno dei leader del Parlamento europeo; poi Stevenson, conservatore inglese e presidente della delegazione del Parlamento europeo per l’Iraq e altri che magari arriveranno”. “Ci sono stati dei primi riscontri, a Pechino, sul fatto che si dà atto di queste novità tibetane e uigure. Ne stanno discutendo a livello formale nel Partito comunista cinese”
    17:11 Durata: 15 min 33 sec
  • Un articolo su Giornalettismo sulla relazione del Tesoriere di Radicali Italiani, Valerio Federico. Pannella: “Esiste una serie di numeri dai quali risulta che c’è un tesoretto nel Partito radicale che piange miseria. E partendo da questo, la funzione è trasparente: quella di sputtanare attraverso delle notizie delle quali dovranno rendere conto”. “Adesso ho preso l’iniziativa, perché ritenevo lo meritasse, di inviare a un indirizzario di oltre 40mila persone, un articolo di Tricarico. Ho ritenuto che di questo virus non ne fossimo abitati solo in qualche centinaio di militanti radicali ma appunto fosse presto atto di questo virus trasmettendolo a tutti e a molte persone, contrariamente a quello che normalmente si fa su questo cose ‘antipatiche’ o denigratorie”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella poi passa a commentare il Comitato di Radicali Italiani che “ha preso una decisione, proposta dal suo Tesoriere”. “Ricordo che dal Congresso sono stati eletti presidente Laura Arconti, segretaria Rita Bernardini e poi tesoriere Valerio Federico”. “Adesso ho preso l’iniziativa, perché ritenevo lo meritasse, di inviare a un indirizzario di oltre 40mila persone, un articolo di Tricarico (apparso su Giornalettismo, ndr). Questo articolo, che ho ritenuto fosse conosciuto, questa roba circola tanto più la conoscono i direttamente interessati. E siccome in quell’articolo c’era scritto che ‘fonte di tutte le nostre cose è la relazione formale del Tesoriere di Radicali Italiani’. Siccome c’erano echi minimi e minori di questa cosa, ho ritenuto che di questo virus non ne fossimo abitati solo in qualche centinaio di militanti radicali ma appunto fosse presto atto di questo virus trasmettendolo a tutti e a molte persone, contrariamente a quello che normalmente si fa su questo cose ‘antipatiche’ o denigratorie. Entro stasera tornerò a rivolgermi ai 40mila, perché ho letto personalmente 290 email di risposta e una prima considerazione vorrei farla. 290 risposte non sono molte ma quello che mi ha sorpreso – le pubblicheremo tutte, tutelando la privacy – è che ci sono tutti gli elementi perché segnalando che questo Tricarico non risulta esistere un giornalista che corrisponda a questo nome”. “E soprattutto il direttore del suo giornale ha affidato a questo nome già quattro interventi molto espliciti sul Partito e direi contro di me”. “Esiste una serie di numeri dai quali risulta che c’è un tesoretto nel Partito radicale che piange miseria. E partendo da questo, la funzione è trasparente: quella di sputtanare attraverso delle notizie delle quali dovranno rendere conto. Anche se c’è stata una certa abilità, nel senso che alcune delle cose da cui è partito tutti dicono ‘le ha rivelate lui’, invece no, erano cose da noi pubblicate sulla stampa nazionale a termine di legge come rendiconto”. Su Valerio Federico: “Lui ha fatto una critica direi quasi ideologica: ‘Che ci sia questa Lista Pannella noi vogliamo che cambi’, è legittimo e ha dato un giudizio; poi però una parte rapida e inequivoca della sua relazione consiste nel fatto che non aveva critiche da fare alla concreta gestione della Lista”. “La fonte alla quale ci riferiamo – c’è scritto in maniera inequivoca nell’articolo – è la relazione del Tesoriere”. “Se c’è una responsabilità giuridica, anche configurabile come penale e con dolo nei nostri confronti, si tratta di vedere chi è. E se sono 10 persone diverse collegate che si danno a questo tipo di opere da un po’ di tempo, credo che la verità potrà anche essere accertata”
    17:27 Durata: 14 min 3 sec
  • Pannella si rivolge a chi chiede elezioni anticipate: “Preso la giurisdizione internazionale potrebbe dirne qualcosa”. “Rischieremmo, con tutti i primati negativi che lo Stato italiano continua ad accumulare sul piano ufficiale e riconosciuto, che si aggiunga anche il fatto che – essendo chiaro che dalla giurisdizione europea è venuta per esempio una condanna esplicita alla Bulgaria perché non aveva rispettato l’anno di preavviso tra cambiamento della legge elettorale e voto, e lì in Bulgaria non c’era stato nessuno che aveva adito alle massime giurisdizioni bulgare ed europee -”, ci possano essere ricorsi rapidi ed efficaci in Italia in caso di elezioni anticipate

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Sulle insistenze di anticipare le elezioni: “Presto la giurisdizione potrebbe dirne qualcosa”. “Rischieremmo, con tutti i primati negativi che lo Stato italiano continua ad accumulare sul piano ufficiale e riconosciuto, che si aggiunga anche il fatto che – essendo chiaro che dalla giurisdizione europea è venuta per esempio una condanna esplicita alla Bulgaria perché non aveva rispettato l’anno di preavviso tra cambiamento della legge elettorale e voto, e lì in Bulgaria non c’era stato nessuno che aveva adito alle massime giurisdizioni bulgare ed europee -”, ci possano essere ricorsi rapidi ed efficaci in Italia in caso di elezioni anticipate. La citazione di Pannella nell’editoriale di Sartori sulla prima pagina del Corriere della Sera, nel quale ai Radicali è attribuito il referendum per abolire le preferenze. “Una firma fiorentina. Non è nuovo. Dieci anni fa aveva fatto delle critiche molto gravi evocando delle posizioni come nostre, ma in realtà non nostre. Tentammo inutilmente, mandammo lettere, scrivemmo al direttore e non furono mai pubblicate. Lui continua imperterrito e impunito, ritenendosi un gran pontefice”. “Erano quindici referendum in cui qualcuno, Craxi in quel momento, disse ‘andate al mare’. Comunque noi contro i preferenziali siamo sempre stati in modo patente. Il preferenziale implica le liste di partito, mentre noi siamo per l’uninominale maggioritario. Ti pare possibile che questo non venga scritto da nessuno?”. “Lì discutono dello spagnolo, del tedesco, dell’anima de li mortacci loro come si dice a Oxford, e il fatto che noi stiamo sulla stessa posizione, con argomenti sconosciuti nei dibattiti televisivi e dagli altri partiti, noi non siamo per il preferenziale e il voto di partito, ma innanzitutto per il voto personale”
    17:41 Durata: 12 min 44 sec
  • Ancora sul Comitato di Radicali Italiani: “Questo signore, il nostro compagno tesoriere, ha fornito delle cifre. E ha fatto un’operazione che trova il suo massimo di credito e di rilancio nel signor Tricarico che non esiste probabilmente come tale ma è il nom de plume di un’associazione, di Giornalettismo”. “Politicamente è possibilissimo che il Tesoriere e l’autore di questo articolo condividano gli stessi obiettivi e le stesse analisi”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Ancora sui rapporti tra Lista Pannella e galassia radicale. “Un'associazione non fa i congressi, ma si giudica sul prodotto che ha fatto. E noi come Lista Pannella abbiamo regolarmente pagato, per evitare che accadessero fatti spiacevoli, allora era presidente del Comitato dei referendum Benedetto Della Vedova, e questo Comitato era fuori per oltre un milione di euro, e noi ce lo siamo assunto su di noi…”. “Questo signore, il nostro compagno tesoriere (Valerio Federico, ndr), ha fornito delle cifre. E ha fatto un’operazione che trova il suo massimo di credito e di rilancio nel signor Tricarico che non esiste probabilmente come tale ma è il nom de plume di un’associazione, di Giornalettismo”. “Politicamente è possibilissimo che il Tesoriere e l’autore di questo articolo condividano gli stessi obiettivi e le stesse analisi”. “Se viene fuori che questa campagna si fonda sulla calunnia, sulla diffamazione e su interpretazioni che possono essere come quelle di Danilo Quinto per intenderci…”
    17:54 Durata: 6 min 5 sec
  • L’accordo in fieri sulla legge elettorale: “E’ nell’ordine delle cose, e dunque nel disordine delle cose. E su questo l’ottimo sindaco di Firenze ci sguazza, perché non avendo convinzioni se non di congiuntura, non durerà molto”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L’accordo in fieri sulla legge elettorale: “E’ nell’ordine delle cose, e dunque nel disordine delle cose. E su questo l’ottimo sindaco di Firenze ci sguazza, perché non avendo convinzioni se non di congiuntura, non durerà molto”. “Con il Centro d’Ascolto possiamo dimostrare che Renzi, prima di diventare il segretario eletto, è stato per mesi in assoluto o il primo in termini di ascolti che gli sono stati consentiti, o il secondo o il terzo, pur essendoci il Presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio e tutto il resto. Il regime, dopo aver scelto – come noto – Grillo, perché lui non andava in televisione ma la televisione andava da lui, fornendogli gli ascolti più alti”, adesso sceglie Renzi? “Adesso forniremo i dati: bisogna vedere se, come per Grillo, il suo successo non si fondi su una scelta di regime. Prima che lui fosse segretario del Partito, quando era sindaco di Firenze, lui è stato negli ultimi due-tre mesi l’uomo politico primo assoluto rispetto a qualsiasi tipo di concorrenza, istituzionale o Berlusconi che fosse”
    18:00 Durata: 4 min 26 sec
  • Ancora sul Comitato di Radicali Italiani: “La relazione del Tesoriere è chiarissimamente tutta contro il partito, contro i suoi metodi e la sua gestione”. “Sto facendo il possibile affinché la relazione del Tesoriere, la fonte ufficiale dell’articolo di Tricarico, sia conosciuta”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Ancora sul Comitato di Radicali Italiani: “La relazione del Tesoriere è tutta chiarissimamente contro il partito, contro i suoi metodi e la sua gestione”. “Sto facendo il possibile affinché la relazione del Tesoriere, la fonte ufficiale dell’articolo di Tricarico, sia conosciuta. Ci sono delle aggiunte nell’articolo, ma di cose che già in precedenti articoli del signore in questione fanno un tutt’uno e che quindi come un tutt’uno faremo conoscere, sperando che abbiamo la serietà di fare lo sforzo di analizzare questa produzione che forniamo all’opinione pubblica”
    18:04 Durata: 5 min 20 sec
  • La questione informazione: “Possibile che non ci sia un sociologo, un intellettuale attento e onesto, che di fronte al fatto che Emma è sicuramente la più popolare delle personalità italiane, certamente anti-populista, e anche lei nei dibattiti non c’è mai; che Emma Bonino, con questo grado di popolarità che è testimoniato da 30 anni, si presenta alle elezioni in Basilicata e ha 41 voti. Io, è diverso, ne ho 38. Ma qualche spiegazione?”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il dibattito sul tema giustizia. Il possibile ruolo delle doppie tessere radicali presenti in Parlamento come Compagna e Manconi. “Possibile che non ci sia un sociologo, un intellettuale attento e onesto, che di fronte al fatto che Emma è sicuramente la più popolare delle personalità italiane, certamente anti-populista, e anche lei nei dibattiti non c’è mai; che Emma Bonino, con questo grado di popolarità che è testimoniato da 30 anni, si presenta alle elezioni in Basilicata e ha 41 voti. Io, è diverso, ne ho 38. Ma qualche spiegazione?”. I precedenti storici delle incursioni radicali a livello di elezioni locali. Il dibattito nel partito di Nichi Vendola in vista delle elezioni europee e l’interlocuzione di Tsipras. “Già è successo con Rifondazione, quando i Radicali non erano mai nominati se non per dire che c’era questa ‘sinistra radicale’”. Fausto Bertinotti è tra i partecipanti all’iniziativa radicale del 18 febbraio, ricorda Pannella. I Radicali e le iniziative dei liberali europei in vista delle elezioni europee
    18:10 Durata: 10 min 35 sec
  • Sempre sul dibattito innescato dal Tesoriere di Radicali Italiani e sui criteri di nomina ai vertici della Lista Pannella: “Abbiamo, con le nostre singolarità, fatto quello che altrove viene assicurato o negato dalle trasmissioni dei Lord, addirittura familiari o altro”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Ancora sulla relazione del tesoriere Valerio Federico e sul ruolo della Lista Pannella. Sulla campagna radicale contro lo sterminio per fame nel mondo e sulla proposta di gestione di risorse collegate. Sui criteri di nomina ai vertici della Lista Pannella: “Abbiamo, con le nostre singolarità, fatto quello che altrove viene assicurato o negato dalle trasmissioni dei Lord, addirittura familiari o altro”. La proposta di riforma della Camera dei Lord prevista da Lord David Steel. I Radicali e la loro presenza politica anche in Ucraina, per esempio attraverso Nikolaj Khramov. La necessaria “semplicità” delle regole democratiche e la popolarità del maggioritario uninominale tra gli italiani. La “classicità” delle soluzioni proposte dai Radicali, dalla lotta alla fame alla giustizia, passando per la legge elettorale. Il regime mediatico che impedisce ai Radicali di comunicare. “Quindi le elezioni sono dello stesso carattere di quelle di quei Paesi totalitari in cui votare era obbligatorio, in cui non c’era facoltà di essere davvero elettore ma se non votavi eri condannato. Tutti, inclusi i grillini, vogliono le elezioni subito: e ci credo, sono garantiti dalla non democraticità di queste elezioni”
    18:20 Durata: 31 min 2 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L’iniziativa a Bruxelles su ragion di Stato e Stato di diritto, le partecipazioni annunciate. Gli appuntamenti della settimana e il messaggio da inviare ai simpatizzanti radicali per informarli ancora sull’articolo apparso su Giornalettismo e sulle “iniziativa per accertare le verità e anche le parti in causa in questa storia”
    18:51 Durata: 9 min 52 sec