Valorizzare la memoria, produrre innovazione: il ruolo delle Fondazioni culturali nel XXI secolo (2ª ed ultima giornata)

Questa quarta e ultima
Sessione prima del
E
Nell'articolazione la programmazione del convegno quando abbiamo iniziato a lavorarci avevamo pensato come effettivamente poi da un fatto di destinare la seconda giornata del convegno
Alla presentazione di esempi concreti di azioni di fondazioni
Culturali sul fronte da un lato della conservazione del patrimonio culturale archivistico in senso più ampio possibile del termine e la loro valorizzazione è una seconda sessione
Sul
Fronte versante della formazione e della innovazione
E in realtà poi ovviamente questa come emerso dalla sessione di questa mattina ma anche da quelle da quelle di ieri
In realtà questi due aspetti non sono pienamente e nettamente divisibili uno dall'altro e come abbiamo visto questa mattina il la valorizzazione
Della memoria del patrimonio archivistico il patrimonio culturale passa inevitabilmente
Attraverso l'innovazione e metodologica e tecnologia così come l'innovazione si innesta necessariamente su
Un po'esistente patrimonio culturale e nello specifico di questa sessione l'aspetto dell'innovazione viene affrontato attraverso due
Fronti diciamo il primo quello di
Come la Fondazione può essere un soggetto provengano gli ottica confronto anche internazionale con esperienze culturali diverse innovative
Come può diventare il luogo di dibattito logo di confronto e
Nel mio che le case anche luogo
Deputato la costruzione di network internazionale
Il secondo aspetto che mette quello
Più brevemente la formazione del capitale umano cioè dei soggetti che sono destinati poi concretamente ad operare per creare produrre questa innovazione
Ne discutiamo con tre con gli oratori Domenico da Empoli andrà gravose Pasquale Gagliardi
E
Iniziamo con il suo Domenico da Empoli che docente di Scienza delle finanze alla Università Sapienza di Roma collaboratore di lunga data e la fondazione in auge è stato lungo Presidente come lo scientifico della Fondazione
Che parlerà del contributo della Fondazione Luigi Einaudi di Roma alle per la diffusione della public choice Tivoli in Italia insomma
Naturalmente accendere questo affare non è
Hai accesso dunque no io ho un
Vorrei siccome si è parlato di public choice qualcuno ha detto ma insomma che consenta oggetto misterioso teso per quanto vorrei un po'spiegare la situazione nella quale noi ci siamo trovati
Alla fine degli anni Settanta devo dire
Salvatore Carruba era già presente in fondazione quando io sono arrivato con
L'introduzione da parte di Antonio Martino che fu quello che mi coinvolse originariamente nelle attività della Fondazione
E
C'era questo che inizi ISMU imperante che però non era vero che firmo tant'è vero che già in quegli anni mi ricordo c'erano autori anglosassoni che
Scrivevano articoli tipo cose che in sé e chi inizia nel c'è perché c'era un'interpretazione di che INPS completamente distorta cioè l'idea che
Che era
Co comune diffusa in tutte
Non solo i nuovi politici ma anche le le università cioè che un pesante essere ben sistemato un bilancio pubblico doveva essere in disavanzo perché questo l'aveva detto che in sé quindi così dice doveva fare
Qui c'era questa idea assoluta che invece nel mondo anglosassone
Ricordiamoci che l'Inghilterra la Gran Bretagna è stata il primo Paese al mondo che ha applicato le ricette keynesiane
Con il risultato aggiunta naturalmente le politiche laburista di nazionalizzazione
Che l'Inghilterra colonia britannica era quella che meno crescere l'Europa che investe al
C'è evidentemente queste cure interpretata in questo snodo così ecco
Preciso rispetto a quello che diceva che in sé negli anni Trenta quando c'era
Non ricordo una disoccupazione del venticinque per cento perché se vi sia una cosa che gli oggi ripeterei
Ai nostri politici in particolare al signor Monti
Cioè il fatto che
Quando un'economia in depressione
Il pareggio di bilancio non è proprio il primo obiettivo il costo né oggi né nel due mila tredici io effetti secco quindi
Diciamo pesa però ecco quando nella cultura italiana degli anni settanta contro
Poi questo messaggio distorto era quello che era stato recepito mentre invece
Nel mondo anglosassone cominciando dalla Camera ma anche
Negli Stati Uniti erano già emersa e queste teorie
Dell'anno nuova economia come dicevano i francesi che poi valuta i francesi bravissimi
Chiamammo aria e pace non mi ricordo cena
Però loro che fanno loro aggiungo lo smalto ha idee americane prevalenti presento insomma questa è la loro la loro funzione e sono bravissimi in questo noi non siamo strumenti in grado di neanche di raggiungere insomma un livello paragonabile negato l'abilità di dare smalto a queste queste idee a queste
Visioni
Quindi
Quello che
Questi
Comunisti
Punto il canone Gordon Palocco accorpabili ciò is ma poi c'è una all'altra parte c'è la Milton Friedman io lo Stato studente di Friedman a Chicago e ricordo che firma elogiava in classe Luigi Einaudi perché
Siccome
La lo slogan diffide Manera mani ma attraverso
La moneta importanza
Lui inauditi aveva fatto la manovra del settembre ottobre quarantasette che aveva bloccato la l'inflazione contraendo la festa di qualità e quindi per lui
Einaudi era un pilastro è un esempio proprio vivente della della della
Successo delle politiche quantitative
E e quindi diciamo negli Stati Uniti tra di canna arredo Anna poi paia Eca che era
Ormai emigrato negli Stati Uniti commise essere anche lui emigrato questi grandi liberali avevano sia pure con grandi differenze
Avevano perché vedete affido andava grandissima importanza al controllo della quantità di moneta e poca al controllo dei bilanci mentre decana Anna
Aveva come principio quello del pareggio di bilancio anche se un pareggio veramente da vedere in modo intelligente
Così separando la parte corrente della spesa pubblica dalla parte di dalla spesa per investimenti
Qui
Queste queste teorie negli anni Cinquanta e anni Sessanta erano pian piano siano del piano di uno parte
Ma è ancora in Italia non c'era stata
Alcuna alcuni recepimento di queste
E
Come mi ricordavo Carruba questo convegno del settantotto di via Libertà che è stato molto voluto da Franco Mattei che io appunto ricordavo le norme
Rispetto
E che aveva rapporti soprattutto mi sembra non tanto col mondo americano quanto col mondo britannico e soprattutto con l'Istituto economica Bears
Ci fu questo questo convegno di grande rilevanza che veramente
Anche se
Falsato pure un'occasione perduta perché non ha cambiato l'Italia ma
Cambiare l'Italia se quella famosa frase di Mussolini
Effettive non è che sia tanto facile
Però certamente ha lasciato un segno perché ha introdotto
Queste nuove teorie che poi sono state riprese un po'a livello accademico e qualche volta anche un po'a livello politico quindi
Sono la cosa è stata
In tutto sommato non non del tutto inutile
Lei con le cose che abbiamo fatto è stato in parte sono state dette poi si trova nel capitolo rivendere volumetto della brochure che abbiamo distribuito io non vorrei
Soffermarmi molto sul tutto quanto siffatto i vari convegni appunto che hanno
Introdotto questa teoria delle scelte pubblica questa teoria che
Riporta il comportamento politico e quindi in qualche modo il comportamento macro economico all'amico economia agli individui Cerri responsabilità individuali quindi finisce ma
Anche il politico e un cose
Un massimizzazione di utilità e quindi bisogna
Anche qua quando si fanno progetti programmi bisogna tener conto di questo elemento quindi che il politico nel caso migliore
Di maggiore onestà e di maggiore correttezza tenderà quantomeno a massimizzare i voti quindi il partito politico diventa un'impresa
Che invece di massimizzare il profitto massimizzare lotti quali qualche caso cerca quei massimizzare il profitto rivali in quanto spaziamo appelli pertanto situazione quindi
Questo questo tipo di impostazione ecco in qualche modo si riallacciava certi dei diavoli
Che
Come è stato anche detto stamattina insomma
Negli anni settanta è stato praticamente dimenticato perché non aveva i modelli ma anche economici nelle sue opere non aveva la matematica anzi dichiarava più volte
Dichiarò esplicitamente di essere negato per la matematica per cui
Lui non aveva sostanzialmente mai
Studiato l'equilibrio economico generale di Pareto perché
Aveva sempre avuto una forte litro sia
A a leggere le formule matematiche quindi nautica invece Einaudi
Diciamo e e tornato piano piano sulla scena perché
Perché c'è un'idea di base che proprio a fondamento del missione di Napoli
L'idea
Dei diritti individuali e particolarmente dei diritti proprietarie proprie tira x che sono alla base
Di tutto quello che gli economisti americani inglesi ma sotto americani hanno detto negli negli anni di cui ho parlato
Quindi l'idea che il non so che il bilancio essere equilibrio ma che
Le imposte le spese pubbliche devono essere
Decise
Dai cittadini sia pure nella forma indiretta
Del rappresentanza politica che certamente è una necessità di cui nessuno
Dubita perché sappiamo che poi insomma
Le formule referendarie insomma no non è che abbiano poi questo grande successo quando si tratta soprattutto di
Problemi di carattere tecnico allora i diritti di proprietà sono colpiti in modo
Lo entro diciamo
Dalle imposte ecco allora che
Questo fatto di regolare in qualche modo
Questo fenomeno del del bilancio pubblico che interferisce con il mercato diventa
Un compito fondamentale per gli economisti in generale per gli economisti liberali generale secondo ai e che solo gli economisti liberali meritavano la qualifica di economisti
Altro
E e quindi la teoria dei veri pubblici il fatto che ciascuno paghi in base alla utilità marginale di quello che diceva lo Stato insomma in questa visione di
Chamot
Teoria del beneficio come si chiama cioè per cui c'è una visione contrattualistica per cui
Il cittadino ha un rapporto con non è un suddito che deve subire qualsiasi cosa decida di governo ma è un cittadino il quale
Come va al mercato a comprare i beni privati così la nel mercato politico per comprare i beni pubblici somma isoletta e con grandi semplificazioni perché sappiamo come complicato il mondo politico
E e quindi
I profeti RAI Sat sono alla base insomma ecco di tutto questo e direi che
Ne
L'avete
Ed essersi fatti a avevamo Smith alle origini della teoria economica quindi a questo il individualismo metodologico e è stato un punto di forza mi pare perché in fondo
Quello che si chiaro capitalismo manchi in realtà
Noi preferiamo il termine economia di mercato e il sistema che negli ultimi duecento anni ha dato all'umanità un benessere che
Nelle molte migliaia di anni precedenti neanche ci si sognava insomma quindi non è
Un sistema che si possa
Buttar via magari perché
Negli ultimi tempi è stato usato male e ci sono le regole del gioco non sono non sono state rispettate
Ecco e quindi direi che
Insomma questo elemento
Della tutela dei diritti individuali Presidente liti proprietà accomuna il pensiero di rigenerare lo dicono i nuovi sviluppi
Del anglosassoni che noi abbiamo cercato che che la Fondazione insomma cercato
Nel corso del tempo partendo dal convegno del settantotto dando voglio settantanove a quel
Primo volume sulla sulla Papi Cioce che diventato per un libro nel
Nel nell'ottantaquattro con la leva o niente
E poi conico vari convegni che si sono succeduti ecco si è cercato di appunto
Non so portata avanti ma di difendere insomma questi questi principi purtroppo ecco quello che si poteva io non lo dico nella conclusione di questo capitoletto lo stesso più che andranno ad oggi fatta pensiamo che in America hanno questo disavanzo gigantesco insomma anche loro malgrado
Lei le abilità lego alla capacità degli economisti che che si trovano nei loro paesi non è che siano in una situazione particolarmente brillante anzi tutt'altro siamo quasi a livello italiano solo che c'è il piccolo particolare
Che quel qualunque cosa faccia degli Stati Uniti gli va comunque beneficeranno Ortale capacità
Di tenuta che magari influenzare
Gli altri Stati che riescono sempre a a trovare il salvagente
E nel nostro caso invece le cose sono un po'più complicate perché se noi diamo per esempio la rosa attuale situazione
Noi vediamo che ce l'avevamo un patto con
Con lo Stato non lo Stato Ciro tu dichiara tutti tra i redditi sarai tassato in questo modo a un certo punto da circa un anno a questa parte
Lo Stato dice sai che ti dico io ti do minori servizi però aumento del prezzo questo insomma dico la verità a me non sembra proprio che nell'ambito Händel di questo contrattuali smorza che dovrebbe ispirare a insomma i rapporti Stato cittadino sia proprio un sistema i ideale
Ecco e noi
Insomma in questo momento
Gran parte della stampa sempre al servizio dei potenti perché adesso dobbiamo dirlo insomma non si può non dire
Trova che
Il colpevole
Non è chi ha
Deciso di aumentare le tasse in modo sproporzionato rispetto ai crediti è risparmio dei cittadini ma è l'evasore fiscale
L'evasore fiscale
Dice Bersani dice si paga molto sì ma si paga molto perché qualcuno non paga
Ora
Se noi guardiamo le statistiche
Vediamo che l'Italia
E il Paese più tassato in Europa a pari credo della Svizzera Norvegia che comunque hanno altri servizi perché non possiamo fare soltanto il confronto in percentuale delle imposte possiamo e dobbiamo farlo anche per i servizi che vengono resi perché questo è il il patto stato cittadino tutti ed io ti tasso attivo il servizio
Quindi
Se noi abbiamo rispetto al PIL che tra l'altro tiene conto anche del sommerso una pressione fiscale che grosso modo del cinquanta per cento ma secondo alcuni calcoli sarebbe il cinquantaquattro cinquantacinque
Mi sembra che il primo problema non può essere l'evasione ma è qualche altra cosa anche vecchie quando lo Stato recupera qualche miliardo non è che lo istituisce ai cittadini che hanno pagato
Ma lo mette nel calderone generale anzi addirittura molto spesso nel Bilancio si calcola per certe
Spesse già il gettito del recupero dell'evasione decreti questa è una visione dei vettori mentre diciamo bisogna naturalmente come dire svolge in un'azione pedagogica verso i contribuenti che devono pagare eccetera cioè però bisogna anche le svolge un'azione pedagogica verso l'APPA amministrazione pubblica presso il Governo
Per spiegare che anche lì ci sono dei dei diritti che devono essere rispettati lo Stato lo lo
Se noi non paghiamo entro il diciassette dicembre l'IMU avremo una sanzione di non so quanto
Marcel lo Stato non paga per anni non succede nulla non dà neanche gli interessi quindi
Mi sembra che questo discorso dell'evasione debba essere
Erice anzi io proporrei che magari la stessa fondazione faccia su questo un convegno chiamando un po'tutti insomma da una parte e dall'altra insomma non si è sia quelli che
Dicono che si pensi paga troppo poco sia per il DPEF perché è bene che il problema sia di spigola democrazia insomma un problema del genere pure e se affrontato in modo neutrale in modo però son logico
Ecco quindi
A me sembra che tutto sommato
Questo tipo di politica
Abbia non so non so mi sembra ma da studi recenti che sono stati effettuati sulla base di metodologie applicate a diciassette paesi OCSE sembra che in una situazione di crisi
La la la cura non sia assolutamente se si vuole riequilibrare il bilancio non sia assolutamente di aumentare le imposte ma di ridurre la spesa pubblica questo è un fatto assolutamente sacrosanto
Se poi
Lo si fa questo e siamo intorno imposte come è successo risorse si rallegrano tutti i giornali perché il piè il il gettito dei posti aumentato del quattro virgola qualcosa per cento quest'anno viceré pur essendo un anno di crisi ma
Cosa che succede che
Che l'economia abbiano diano muore
Per cui noi adesso cioè
L'obiettivo fondamentale del Governo conti e del della della Germania e la Merkel e di ridurre il rapporto tra lo stock del debito pubblico è il prodotto interno lordo
Questo è un e un rapporto molto semplici che chiunque può capire che se il PIL perde due o tre punti come succede quest'anno
Con tutto il la tassazione a morte dei cittadini
Il rapporto debito nella cresce
Prima di tutto perché il numeratore che esce un po'perché c'è sempre un deficit e va bene ma soprattutto perché il PIL diminuisce
Allora io penso io una mio piccolo scritto che io mandato all'aria di troppi annata perciò is society per il prossimo convegno che si terrà nel due mila dieci
Io ho intitolato un articolo di pale ad Oxford con Monti Gallo mentre c'è il paradosso che
Devono dovevano ridurre il rapporto debito PIL e l'hanno aumentato sarà voglio dire
Tornando a a Luigi nato dichiarava Biccio issare discorsi che ho fatto prima
E dico ma non gli hanno pure tener conto dica dica delle riflessioni che questi economisti ma partendo da che in
Che diceva
In momenti di depressione
Il pareggio di bilancio o quanto meno
La riduzione del disagio non è l'obiettivo primario assolutamente no ecco questo il punto quindi io credo che così l'insegnamento che ci viene
Da dalla dalla queste scuole
Soprattutto americani ma
Poi
Attraverso queste scuole anche filtrando sale il pensiero di Luigi Einaudi sono delle indicazioni per le politiche di oggi e sono le indicazioni che purtroppo disattese
Sarà stata colpa nostra perché non abbiamo perso l'occasione però insomma fertili queste sono concetti che
Tutto sommato ecco almeno a livello elementare dovrebbero essere un po'più diffusi io invece vedo delle cose strane c'è un articolo una decina di giorni fa sul Corriere ha sei articolo di fondo di un grande giornalista Dario Di vico
Che diceva le fabbriche chiudono la disoccupazione aumenta livelli senza precedenti
La spesa viene
Alla cultura viene tolta eccetera cioè dice quindi bisogna proseguire con l'agenda Monti ed a me sembra appeal quasi una barzelletta cioè l'esposto però
Io adesso mi fermo qua perché non vorrei troppo
Insistere sequestri o c'è richiami penso penso di avere in qualche modo otto delineato poi se ci sarà un dibattito mi farà piacere sentire quello che
Si dirà grazie
Ringrazio chi ha perso tempo lì per questa della
Ne
Di questo in questo periodo i passo la parola al dottor nell'agosto del Direttore scientifico dell'atto Direttore Fondazione Agnelli e
Il titolo della violazione investire sul capitale umano l'attività di ricerca della Fondazione ANIA
Grazie mille tanto grazie davvero la
Per l'invito piacere per me
Per trovare molti amici in passato diciamo in un'altra veste ho collaborato con la Fondazione Einaudi di Roma in particolare con Giovanni Orsina
Quello che è appunto vi racconto oggi sono i temi
Di lavoro della Fondazione Giovanni Agnelli io sono dirigo la Fondazione Agnelli tra
A poco più di cinque anni ormai grazie all'azione il Torino fondazione che come probabilmente molti di voi sanno non nasce
In ambito liberare la Fondazione fu voluta quasi cinquant'anni fa
Diciamo nella e alla fine del sessantasei inizio sessantasette
Dall'avvocato Agnelli con
Sostanzialmente gli obiettivi il primo è quello di avere un dialogo e la norma anni diciamo complesse da molti punti di vista
Un dialogo con la mondo dalla sinistra il mondo cattolico
Ladina ispiratrice dei primi anni la Fondazione Agnelli sicuramente Valerio Zanone se lo ricorderà cattocomunista pensiero riferirci non Valvo scarsa dell'ATI eccetera minacciato sicuramente non
Di ispirazione liberale
I tempi per fortuna sono cambiate e quindi siamo questi problemi abbiamo ampiamente ormai alle nostre spalle
Il secondo obiettivo della fondazione Agnelli mutuato dalle freni fondazione americana ad esempio Fondazione Ford
Per quello di importare strumenti di analisi scientifica tipici delle scienze sociali
Che allora cominciano a diffondersi anche in Italia e devo dire che ci sia questo secondo
Motivazione della nascita Fondazione Agnelli rimane noi punto circa cinque anni fa
Abbiamo deciso Fondazione Agnelli in passato ci occupate di molti temi immigrazione italiane immigrazione in Italia terzo settore eccetera e ho deciso di
Seguendo sostanzialmente il nostro Statuto che ci
Impone di fare attività di ricerca per contribuire al progresso
Della Società italiana di concentrarci sul tema della
Dell'istruzione della formazione l'abbiamo fatto perché appunto riteniamo ed è quasi
Una banalità che gran parte del futuro di questo Paese diciamo andando noi al di là della contingenza diciamo della crisi economia al momento ci giochi sostanzialmente sulla
Sull'insieme di conoscenze di competenze
Che i nostri giovani ma non solo i nostri giovani
Possono disporre e e quindi sostanzialmente tutta la nostra attività di ricerca ha come filo rosso quello della
Del punto della ricerca non c'è una Fondazione di ricerca gli in campo spero riuscì a far funzionare sì
In campo la educativo abbiamo anche con iniziative che vi farò vedere brevemente
Essenzialmente perché è importante a nostro avviso
Gli investimenti e le istruzioni per un due motivi uno noto di cui si dibatte
In maniera più consueta il fatto che punto l'insieme di conoscenze di competenze determina il livello di competitività di un paese diciamo nell'economia
Della conoscenza ovviamente quello che si sa chi sa fare e cruciale il secondo aspetto che
L'importante nostre ricerche forse un po'meno presente nel dibattito pubblico sulla scuola e su università e che l'istruzione e la strada maestra anche per per la mobilità sociale per creare diciamo come dice anche la nostra Costituzione
Perché capaci e meritevoli possono a scendere hai attraverso
Diciamo l'istruzione ai massimi livelli sociale e questo secondo aspetto come vedremo in realtà non solo
Un po'dimenticato nel dibattito ma
Ci segnala anche che il ruolo appunto di
Facilitatore della mobilità sociale che
La scuola in tutti i Paesi in Italia nell'ultima diciamo venti venticinque anni
Si è interrotto e questo è a nostro avviso un serio problema
Sul primo fronte l'investimento in competitività investire in istruzione conviene conviene a livello individuale vedete
Pannelli in alto a sinistra
Sono estive la Banca d'Italia che ci dicono che un anno di istruzione misurato in termini di aumento del
Delle retribuzioni lungo l'arco di vita ha un rendimento di intorno al nove per cento che ovviamente ben di più di quello che uno possa ottenere oggi da uno strumento finanziario
Oggi ma forse anche ieri da uno strumento finanziario quindi
Investire in istruzione conviene innanzitutto
Per gli individui
Conviene per i paesi fra gli economisti Ciampi evidenza ormai che
Un diciamo migliori risultati migliori esiti in termini quello che
Che le competenze diciamo della popolazione della forza lavoro portano a una maggior crescita del PIL quindi sicuramente
è un investimento per il Paese ma non è solo un investimento di tipo economico c'è anche qui ampia letteratura economica
Che ci dice che chi è più istruite normalmente a miglior cura disse a lo stato di salute migliore e anche un miglior cittadino da molti punti di vista più fiducia negli altri partecipa di più al
Alla vita politica attiva voto a eccetera eccetera quindi
Anche tenendo conto diciamo del fatto che normalmente che ha un elevato grado istruzione ha un reddito più elevato quindi per il solo fatto di essere istruiti si è migliore cittadini quindi sicuramente comunque la vediamo gli investimenti in istruzione
Coluccia alle per il futuro del Paese
Come siamo messi qui dimostro dei risultati ancora inediti di uno studio che stiamo svolgendo insieme all'OCSE per misurare e all'Istat in Italia per misurare
Il livello del capitale umano quindi l'insieme delle conoscenze e competenze che è un Paese a
La misurazione complessa e si basa sostanzialmente anche in questo caso sulla
Diciamo sul mobile la maggiore retribuzione maggior reddito il corrisponde a un più elevato grado di istruzione
Quindi ovviamente è una misura ancora largamente imprecisa però
Il capitale umano è molto importante di fatto
Molto più importante del capitale finanziario del capitale ambientale o dello stesso capitale fisico in un Paese e noi siamo indietro fra i Paesi
Diciamo europei siamo chiaramente uno dei Paesi con un minor livello di capitale umano forse questo non vi sorprende
Completamente però rispetto i Paesi con cui ci confrontiamo abbiamo netto ritardo
Quindi sostanzialmente
Il
Scusate
Dove intervenire dove approfondire la ricerca
E quale indicazioni diciamo di politiche scolastiche effettuare
Cominciamo dalla scuola su cui noi pubblichiamo annualmente un rapporto sullo stato
Della scuola in Italia che diciamo è un po'il centro è nostro interesse scientifico allora
Se guardiamo storicamente quello che è successo in Italia in termini di scolarizzazione cioè di anni di scuola della popolazione vedete che
Diciamo l'Italia ha compiuto notevoli progressi nel mille ottocentosettanta la media popolazione aveva ma la per un anno di scuola adesso sostanzialmente
Superiamo i dieci anni di scuola abbiamo recuperato avevo recuperato soprattutto nel secondo dopoguerra
Abbiamo siamo però manteniamo però un ritardo nei confronti dei Paesi più avanzati se volete il caso più interessante del Giappone che ha investito diciamo
In scolarizzazione molto prima di noi e quindici ha raggiunto come dire il plotone di Tristano e siamo ancora indietro però diciamo sicuramente è stato compiuto un progresso asse lo misuriamo
Come anni di scuola e
Frequenza ormai diciamo l'ottanta per cento dei nostri ragazzi termina
All'istruzione secondaria di secondo grado diciamo la
La mille medie superiori che ancora insoddisfacente rispetto agli altri Paesi però come dire comunque è un passo avanti rispetto alla dove arriviamo
Qual è il problema il problema è la qualità di questa istruzione cioè la qualità dei nostri degli apprendimenti e dei ragazzi
Vedete come
Per citare una delle tante possibili misure nei confronti internazionali il testo Pisa somministrato i quindicenni
Dall'OCSE
Noi siamo ben al di sotto della media
Dei Paesi sviluppati e sostanzialmente siamo poco insieme alla Grecia alla Spagna al Portogallo di nel
Diciamo nel gruppo
Di coda dei grandi Paesi quindi
Io la il testo misurano appunto il grado di competenza cioè non tanto che cosa si Sama come si applicano le conoscenze acquisite a scuola quindi come si applicano
Nel mondo del lavoro nella vita quotidiana e su questo abbiamo la nostra scuola dei enormi ritardi enormi ritardi che s'non sono tanto alle elementari
Sostanzialmente diciamo sia in matematica i centri dove abbiamo dei confronti internazionali
I nostri bambini e le nostre bambine
Sono hanno dei risultati superiori alla media dei Paesi avanzati alle elementari
Il problema comincia con la scuola media quella che adesso è stata ribattezzata scuola secondaria di primo grado vedete come
Il livello cada e ci porti nettamente al di sotto della media dei Paesi OCSE che cinquecento
Poi
C'è una diversificazione nel senso che e questo è
Grande
Vuole grandi problemi delle superiori chi frequenta il liceo sostanzialmente risale
Chi frequenta gli istituti tecnici rimane più o meno livello costante chi frequenta l'istruzione professionale invece continua a peggiorare di fatto quando parlavo diciamo del
Del ruolo sociale della scuola di fatto oggi è chiaro che
Ai licei vanno personale principalmente figli di persone istruite mentre
All'estremo opposto i l'istruzione professionale raccoglie sostanzialmente
Casi di ragazzi
Che partono da Belgrado fortemente svantaggiati e hanno speso problemi questo è un problema perché
Mettendo insieme diciamo nello stesso luogo fisico in molti casi nella stessa scuola ragazzi con problemi Conforti svantaggi e chiaro che
Come dire il rischio di abbandono scolastico di di dispersione scolastica cresce molto infatti molti di questi ragazzi non completano di quelli che vanno
All'istruzione professionale non completano in Cina il ciclo di studi
Questo dato è confermato da un'altra nostra ricerca che fa vedere come effettivamente
Il forte peggioramento diciamo dalle dalle elementari alle medie sia legato sostanzialmente al titolo di studio per migliori indicatore diciamo nel background socio economico della famiglia
Dei genitori vedete come infatti if chi viene da famiglie svantaggiate abbia una fortissima caduta tali elementi che non viene poi recuperate questi sono appunti ragazzi destinate ad abbandonare a non andare all'università quindi diciamo
Una perdita di capitale umano permanente per il Paese
Tra l'altro è paradossale in una squillo un ordine che la scuola media che vi ricorderete
Diciamo il dibattito a di fatto negli anni Cinquanta nasce
E
Esattamente con l'obiettivo di portare tutto il Paese a un determinato livello di istruzione quindi il
Da quel punto di vista la scuola media dà dei risultati fallimentari
Dà dei risultati fallimentare anche avrei cambiato il concetto di equità
Mentre un tempo lo pur diciamo l'equità era misurata dalle opportunità d'accesso nella scuola quindi anni scolarità a titolo di studio raggiunto che
Ahimè una convinzione ancora molto forte nell'ambito del del nostro Paese
Non si scusi non importa alle famiglie molto spesso che cosa i figli sanno importa in titoli di studio raggiunto
E Coggi e sempre più evidente che la vera equità si ottiene con insuccesso cioè quello che io ho effettivamente imparato le competenze con cui escono a scuola questo concetto ovviamente anche nel mondo la scuola
Stenta a a penetrare ed è uno dei grandi problemi
Della nostra scuola e anche del del rapporto con i professori
Come intervenire brevemente non abbiamo una serie di
Proposte
Il punto nei nostri rapporti e anche nei rapporti che intratteniamo con
Con l'autorità scolastiche sicuramente la valutazione
La scuola italiana fortissimi ritardi e forse l'unica scuola nei paesi avanzati che non è che non ha un sistema di valutazione
A qualche Brione bis sistema di valutazione ma in cui le scuole non vengono valutate per quello che
Insegnano agli studenti e quindi abbiamo
Promosso diciamo un sistema di valutazione state in parte recepito in una sperimentazione del ministero che stiamo eseguendo noi pubblichiamo anche delle graduatorie
Regionali
Adesso speriamo nazionali sulle scuole superiori sulla base di come preparano per l'università
Credo che sia la primo caso in cui vengono pubblicate dei
Quello che invece nati paese Comune cioè delle delle tavole delle graduatorie sui giornali con dei range in di scuole
L'altro tema su cui stiamo lavorando con la ricerca è d'accordo vediamo i risultati miglia printer negli apprendimenti delle scuole però ancora si sa molto poco di quali sono le pratiche di dati e che funziona e quindi abbiamo avviato un grosso progetto
In centinaia di scuole per
Osservare
Che cosa fanno gli insegnanti quando sono scuole quindi capire quali sono le pratiche di dati che funzionano meglio o che funzionano non bene
L'altro grande tema su cui diciamo facciamo advocacy e quello degli insegnanti ovviamente gli insegnanti sono il cuore della scuola e il loro reclutamento allora
Gli insegnanti in Italia hanno una serie di particolarità di anomalie intanto hanno un'età media molto elevata la più elevata fra i Paesi avanzati
Soprattutto alle medie di nuovo vedete come sostanzialmente molti degli insegnanti siano stati assunti negli anni settanta
Quando
Diciamo il baby boom portava ogni anno circa un milione di nuovi studenti nelle nostre scuole ma il livello dell'insegnante è rimasto più o meno costante da allora
Mentre il numero di ingressi nel sistema scolastico si è più che dimezzato adesso siamo poco più di quattrocento mila re bambini che entrano ogni anno nel nostro sistema scolastico di cui peraltro quasi cento mila stranieri quindi diciamo capite anche con
Come sia cambiato il Paese tra
Non solo la scuola italiana
Quindi gli insegnanti sono rimasti lì dagli anni Settanta e sono invecchiati diciamo l'anzianità di per sé non è un male però dal punto di vista delle pratiche di dati che nella relazione soprattutto con bambini piccoli questo è chiaramente potenzialmente un problema
Gli insegnanti in Italia sono reclutati attraverso un sistema di graduatoria adesso ci sarà un pensionamento un concorso però sinceramente è un sistema di graduatorie rigorosamente basato sull'anzianità di servizio
Con dei punteggi quindi non c'è nessuna valutazione della qualità del segnale
Conta solo diciamo il punteggio acquisito ogni anno vale tre punti luce
è un sistema che non funziona non funziona perché ovviamente non fa nessuno screening alla qualità
Ma non funziona neanche perché
In realtà non risponde alle esigenze della scuola vedete per esempio come in alcune materie in alcune regioni non ci siano più insegnanti materie scientifiche nel nord
E praticamente quasi impossibile trovare
Persone che siano disposti a dare ad insegnare tanto è vero che
Si verifica questi tema dei fenomeni di immigrazione tipicamente dal sud al nord per cui gli insegnanti di matematica e le scuole del Nord provengono quasi tutti dal sud quindi è un sistema
Totalmente inefficace
Quello che noi abbiamo proposto ed ovviamente fortemente osteggiato dal mondo della scuola e di procedere verso
Una chiamata diretta quindi sostanzialmente sia la scuola ha scelto scuola che poi verrà valutata nei suoi risultati
A avere la possibilità di scegliere insegnante che serve oggi sostanzialmente a scuola non ha nessun margine di scelta dei
Cede linguistica e un po'come le vecchie liste di collocamento al mercato del lavoro il primo nella graduatoria vada insegnare nella scuola x
E chiaramente il sistema non funziona così come bisognerebbe
Pensare a maggiore differenziazione le retribuzioni e anche dare la possibilità c'è stato recentemente un dibattito sull'orario di lavoro degli insegnanti
Ci sono molti insegnanti che lavorano tantissimo il problema che lo fanno per spirito volontario cioè
Lavorare tanto e bene o lavorare poco e male non cambia nulla in termini di retribuzione che esclusivamente legata all'anzianità alla Siria anche quello non funziona e quindi anche lì bisognerebbe avviare dei percorsi anche di carriera differenziate
Abbiamo dei nuovi progetti uno riguarda l'edilizia scolastica l'altro l'altro tema Tolaj dolente della formazione degli insegnanti in Italia il Ministero spende dieci euro all'anno per formare
Per per insegnante diciamo di formazione per insegnanti capite bene come
Diciamo non sia sufficienti
Chiudo diciamo un altro filone chiudo qui termite nella scuola molte altre iniziative
I temi di studio potremmo discutere ma non voglio tediarvi l'altro filone che ovviamente si chiama quello dell'università in particolare abbiamo pubblicato non molto tempo fa un rapporto
Che cerca di fare un bilancio del tre più due nella riforma dice anni fa voluta dal ministro Berlinguer recepito in generale
Annoverare
Lo spirito la riforma tre più due piaciuto
Ma diciamo che avvicina tra l'altro l'Italia ai sistemi anglosassoni
Cosa non ha funzionato non ha funzionato
Per esempio il numero di immatricolazioni vedete come dopo la riforma ci sia stata un'impennata anche per altri motivi legati passaggi vecchi e nuovi ordinamenti eccetera
Nel numero immatricolati cioè di
Rispetto alla popolazione diciannovenne
E e qui c'era chi ha dichiaratamente l'obiettivo della riforma portare un paese che
A malapena arriva al venti per cento dei laureati nella popolazione al di sotto dei trentacinque anni la riforma voleva e tra l'altro l'obiettivo anche diciamo Europa venti venti e arrivare a raddoppiare
Il numero di laureati per questo questo era uno degli obiettivi della riforma
Sembrava esserci riuscito nei primi anni vedete come in realtà all'entusiasmo iniziale del sia succeduta una forte disillusione nel senso che ormai
Stiamo tornando a una a livello di immatricolazioni complice anche
La crisi economica che sostanzialmente analogo a quello che pre-riforma quindi qualcos'diciamo le famiglie hanno accolto
La diciamo la riforma con un certo entusiasmo ma adesso ci stanno ripensando e ci stanno ripensando essenzialmente per due motivi a nostro avviso il primo e che
Le lauree soprattutto le lauree triennali non sembrano garantire
Un migliori possibilità di impieghi in termini di impiego stabile il tasso diciamo di lavori tipici diciamo di precariato è molto alto fra laureati
E anche in termini retributivi vantaggio retributivo dell'essere laureato sta calando
Dove si è lavorato rispetto a un impiegato quindi sostanzialmente banalizzo un po'ma le aziende tendono a usare soprattutto i laureati triennali
Per i lavori do contempo usavano gli impiegati Pieri ti eccetera quindi sostanzialmente la Laura soprattutto triennale è stato valutato questo fa sì che in realtà
Quasi tutti proseguano mentre nello spirito originale la vera laurea come nei Paesi anglosassoni il bacio lor cioè la laurea triennale
In quasi tutti i soggetti in Italia ormai la vera lauree la laurea quinquennale certamente le ha finito con l'allungare
Il tempo universitario anziché restringe quindi diciamo anche qui non abbiamo delle proposte che sono quelle di
Marcare più nettamente
La distinzione fra una laurea triennale che dovrebbe essere più allargata possibile è una laurea specialistica
Che non dovrebbe essere consentito a tutti gli atenei bisognava vere diciamo degli accreditamenti scientifici per poter fornire l'amore master lauree magistrali e anche questo magari col ingressi a numero chiuso
è chiaro che
Volendo garantire comunque un allargamento la platea dei per gli studenti che vanno
All'Università c'è il tema del diritto allo studio
Quindi un'iniziativa teschi abbiamo stiamo sviluppando che abbiamo lanciato per esempio a quelle che in Italia e poco nota ma è molto diffusa nei paesi anglosassoni e quella dei prestiti d'onore mai finanzieremo
Garantiremo anzi Banca Sella che finanzierà
A direttamente gli studenti perché investano in istruzione secondo ma è anche un principio giusto
Poiché investire in istruzione rende come abbiamo visto è anche giusto che i ragazzi cominciano a capire che investire in se stessi la loro istruzione però costruita e il futuro è un investimento sane quindi
Per cui vale anche magari contrarre un debito seppure diciamo a tassi favorevoli con una banca quindi secondo noi anche da quel punto di vista culturale
Per far partire i prestiti d'onore in Italia punizione iniziativa a cui teniamo molto io fermo
Grazie dottor gravoso dov'era
Prima dell'istruzione della formazione del capitale umano sono temi che ricorrono in pace fondamentali di di Gela o di ma anche perché la stessa fondazione
Farà che negli anni settanta e l'inizio degli anni Novanta dedicato al problema dell'istruzione e della riforma scolastica una serie di iniziative grazie
Innanzitutto al ma non solo al
All'impegno lodevole ma di tutti
Quindi un tema che sicuramente pietra fra gli interessi della fondazione
Adesso dal nord-ovest passiamo al Nord Est società fondazioni in A o di dalla Fondazione Agnelli scusate alla fondazione vicini do la parola alla dottor Pasquale Gagliardi che Segretario generale della Fondazione e chi vicini e che ci parlerà dell'attività di alta formazione della Fondazione Giorgio
Grazie
Semplice diceva esempio piacere parlare delle cose che si fanno con entusiasmo e passione
E questa di qui attività di cui parlerò è una delle attività che hanno caratterizzato la trasformazione che la Fondazione Cini ha subito negli ultimi dieci anni
Parto da una piccola premessa
C'è un motto che usiamo da dieci anni che mettiamo come siglare nostre mail che è una frase di Gustavo Aler che dice tradizione non è culto delle ceneri ma custodia del fuoco
Tanto mi sembra una bellissima parafrasi del titolo stesso di questo convegno valorizzare la memoria per produrre innovazione
Questo rischio che invece punti giacimenti culturali o i patrimoni di memoria diventino dei cimiteri o dei mucchi di cenere e altissimo io credo
E lo questo rischio la corso la stessa Fondazione Cini
Qualche anno qualche anno faticoso almeno noi qui abbiamo preso responsabilità il professor Bazoli come Presidente io come Segretario generale ormai undici anni fa
Perché questo posto meraviglioso che era un posto
Ho frequentato in occasione di convegni specifici ma sostanzialmente bello solitario cioè c'era qualche cosa in una fortezza dei Tartari non
Nella forte si è detto dei Tartari c'era un luogo molto bello
Che ogni tanto arriva qualcuno
Esile centri cose anche molto belle ogni tanto però c'erano questi istituti con chiusi dove i tanto arriva qualcuno a custodire questi giacimenti
Ora io non so se sapete gli addetti lo sanno ma credo la gran parte delle persone non sanno che Nencini a un patrimonio documentale archivistico e artistico straordinario c'è davvero un grande giacimento vi posso fare soltanto qualche esempio che dà l'idea
Ce ne abbiamo per esempio in ognuno degli istituti sia per il tredici la Fondazione Cini a garantire tutti e tre studi umanistici quindi parlo delle deve differenziare gli studi umanistici nel campo dell'arte
Nel campo dell'arte abbiamo a parte le più Dellai biblioteca di storia e l'arte italiana abbiamo la foto teca dell'arte veneta che è un milione di esche che documentano la produzione di artisti le reti esistenti al mondo troppo immaginate che cosa può significare per uno studio su uno strumento di questo genere
Nel campo della musica abbiamo i fondi gli archivi di tutti i principali musicisti italiani del Novecento da Respighi via mali pena Malipiero ad ogni rotta
Case ci vuole studiare questi musicisti divenire affonda Cenci
Nel campo del teatro abbiamo a parte l'archivio Duse ce ne abbiamo tutto ciò che appartenuto alla Duse dai dall'India abiti di scena i copioni annotati da lei con le note di ricettazione
Alla collezione Roland che trend la correzione trentacinque mila libretti d'opera che documentano la storia di quattro secoli di opera tra Napoli e Venezia
Ecco allora
Per niente ne cito ancora qualcuno istituto di storia di Venezia il primo Direttore Istituto di storia di Venezia che era Cozzi e dove si deve straordinaria siccome Venezia voi sapete che cerchi di Stato che è un
Un caso incredibile c'è uno Stato pre moderno perché le nel nel Settecento dopo Cristo aveva gli archivi che gli archistar viene c'è un patrimonio unico al mondo
Avrà avuto l'idea di faremmo dunque dei microfilm di tutti i documenti delle cancellerie che non ho avuto rapporti con la Serenissima nel corso dei secoli per cui si può studiare alla Cini la storia di Venezia vista dall'altra parte
E così via non so però valide l'attivazione di rivedere gli altri e forte presente ed abbiamo anche l'archivio dagli Lu dello Carlo sto grande musicologo che ha documentato in trecento mila schede in sanscrito
La storia del pensiero musicale India
Ha
Cela diventar matti a un certo punto di vista però quando voi avete tutte queste cose le custodite benissimo come erano più sentite le cinema sotto la specifico oltre che li protegge
Marco ecco una scatola di gioielli in qui gioielli non brillano quindi il problema di valorizzarlo cioè non ha nessun senso avere questi giacimenti se lo si valorizza e queste cose erano difficilmente accessibili e fruibili per una ragione molto semplice
Che c'erano delle persone che chiedevano di venire a studiare a Venezia fra uno poteva dire vale forse ti trovo una scrivania però poi aranceti la Repice Cipriani fianco capelli ce li sapete cosa vuol dire vivere a Venezia che prima costosissimo quindi noi ci siamo immediatamente messe la prospettiva
Che dovevamo creare le condizioni perché la CIA diventasse da un luogo visitabile una comunità viva di residenti
Ecco
Quindi su questa isola che voi vedete
Ecco abbiamo creato
Questo io nel mio due mila dieci questo Centro internazionale di studi la civiltà italiana che abbiamo intitolato Vittore Branca voi sapete era un grande italianista ed è stato per trentacinque anni segretario la Fondazione Cini
Questo
Bush questo cedette nazionale offre a studiosi italiani e stranieri la possibilità di trascorrere un periodo di ricerca a Venezia per lavorare nei Dio tecniche negli archivi della fondazione
Allora gli archivi come dice né una grande artista che chi è poi l'elezione a ovviamente Loverre codici Tiepolo
Dice solo dice basta sfiorare lì con una piuma perché sbocciano come fiori e questa che invece abbiamo immagino anch'io con un luogo polveroso invece trovo che questa immagine la cifre bellissime molto poetica mai vera
Perché vi è accordo sugli episodi una delle ragioni perché vi ha creato il centro di studi Vittore Branca
è nata dalla circostanza abbiamo dato per puro caso la possibilità di risiedere da voi per qualche settimana un musicologo che studiando il carteggio tra Malipiero e materna
Ero tutto il mio ufficio va detto credo di sapere dove è finito il grande rete ma di Maderna materna da composto a venticinque anni un grande Repin per due cori orchestra che è andato perduto e lì è morto con rammarico che il suo nella partitura fosse sparita
Sono attraverso l'analisi del carteggio questo unico lo doveva scoperto
Che questo partitura stata mandata un direttore di cori di avere una consulenza sulla la parte del coro
Ed era finito in un piccolo conservatori del mio dire metto se mi paghi il viaggio io forse ho trovato l'archivio la Mary il grande vecchio di Maderna
Ed è mi ha telefonato poi da da New York dicendomi che l'aveva trovato in una cantina abbandonato promette il giorno dopo abbiamo cominciato a ricevere telefonate di Scelli dissenso ottanta esco gli altri direttori che voleva essere i primi eseguite tre veniva detto
Però si tratta di
Se appena appena si fa così dico succedono delle cose straordinarie altri a moltiplicare le occasioni che queste cose siano consultate valorizzate studiate
Allora
Chi viene accolto in questo centro
Chi presenta un progetto
Un progetto di ricerca sulla città italiana in special modo veneta perché questo è lo scopo della fondazione e la valorizzazione della cultura veneta
Con un orientamento interdisciplinare in uno dei seguenti ambiti storia dell'arte letteratura musica teatro libri antichi storia di Venezia civiltà spiritualità comparate qui ci sono le principali aree di studio della Fondazione
Questi che vedete sono le di produzioni di alcuni poster che vediamo stampato perché sono gli oleandri gli ambiti più richiesti cioè rappresentano presepio gli americani sono interessati si
Io studiare i figli i libri illustrati antichi dei quali esistono che ricorre c'è una pulizia straordinaria alla
Alla Cina esiste la colazione il principe esso degli acquisti aggiunta quella dell'avvocato Carassiti di Milano
Cinque anni fa
Ci ha dato duecento incunaboli e seicentocinque centinaia che giunti alla collezione TG pressing rappresento la più importante collezione al mondo di libri antichi illustrati
Poi c'è Vivaldi perché le abbiamo istituto specializzato per il da Antonio Vivaldi che non abbiamo quasi nulla di originale però qualunque cosa Vidal di abbia scritto o sia stata scritta sui dal dio documentata per cui chi vuole studiare Vivaldi anziché
Migrare un viaggiare trattori inoltre sta eccetera viene restituita additarci dietro a tutto ciò che è stato scritto da Rivaldo sugli alti
Devo andar veloce perché ecco allora cosa vuol dire dare la possibilità di studiare dicevo prima che quando ho ricevuto alcune richieste mi si diceva possiamo trovarci in una una scrivania in ufficio
Gli atenei e ho bisogno di creare un grande luogo di studio questa che vedete è la nuovi di Ortega che è stata creata nel dormitorio benedettino spero che qualcuno di voi l'abbia vista chi l'ha vista basso al nostro vicepresidente ed altri credo soltanto
Un posto straordinario ed è stata un'operazione arditi stiva perché si tratta di un intervento moderno fatto in un edificio antico voi potete immaginare una città consegna città conservatrice come Venezia che cosa abbia significato questo
Però ci siamo riusciti ed è un luogo perfetto per studiare perché lungo centotrenta metri ci sono le cinquantasei celle
A scaffale aperto cioè si prendono i libri in essere nel giusto ci si siede al tavolo sia in una cella il più vicino e lontano quindici metri quindi c'è una condizione
Assolutamente perfetta per la concentrazione e lo studio chili con questo abbia creato la piazza la biblioteca in realtà la rubrica di storia dell'arte però abbiamo notato che la maggior parte degli studiosi
Anche riprende libri delle altre biblioteche digitalizzate che abbiamo che sono musica teatro melodramma e studi religiosi prendi i libri e va a studiare nella manica lunga questa si chiama la manica allungare il nome del del dormitorio
Dopodiché qui ci sono alcune altre immagini della il progetto è stato fatto dall'architetto Michele De Lucchi di Milano dette qui c'è quest'idea di tra versare le celle creando questa sorta di effetto labirintico che è morto molto bella
Era stato ha vinto un qual era stato fatto un concorso inviti a cui ho partecipato architetti tutto il mondo
Ecco però non basta
Voglio dire non bastava avere il luogo dove le persone potessero studiare via dagli la possibilità di risiedere
Ecco allora in questa zona per cui tutti sull'isola voi eviti dietro i duetti Ostuni c'erano le vecchie officine professionali perché cinquanta fatto la Fondazione Cini aveva anche degli degli obiettivi filantropi ci
Per cui aveva creato delle scuole professionali per tipografi meccanici e di un istituto nautico per gli orfani di guerra
Poi che queste cose con lo sviluppo economico sono rapidamente sparite ci siamo trovati un po'sulle spalle metà dell'isola con questi edifici per i per le idee scure professionalità da restaurare conservare trasformare
E quella parte che indicato sul sul sulla slide è stata trasformata senza toccare i volumi perché sarebbe stato impossibile Italia iniziale era di distruggere che costruire
Ma dato che né le cornici è riuscito a far l'ospedale né franchi ieri l'aeroporto né eccetera eccetera che ha capito rapidamente che era molto meglio fare una dia conservare i volumi e crearla residenza
Ecco questi però sono voluti abbastanza belli perché vedete evocano un'architettura industriale perché so che sto e finestre lesina atte
Quella sullo sfondo invece e la il fronte della manica lunga e quel campanile di San Giorgio e questa è un'idea della della ristrutturazione che abbia fatto all'interno cioè praticamente c'è una sta ognuno la stanza con la sua cucina
Alla posizione di distributori ce la lavanderia è una la specifici macchine per risiedere
Con grande importanza attribuita agli spazi collettivi rischi vi dirò poi perché
Questo è una specie di Calle che è stata creata per un
Dare luce a a un gruppo di stanze diversa ogni stanza una sua cucina mio scrittorio una libreria è una stanza sala bagno evidentemente
Ecco poi c'è una libertà i luoghi comuni c'è questa cappella del Quattrocento che in realtà era stata utilizzata come sala macchine che abbiamo restaurato e che diventate nessun luogo l'Auditorium uno uno con una sala di lettura o di conferenze
Poi c'è quella bellissima palestra ecco che cosa voi ho visto le del programma è scritto una scuola di alta formazione
Vuol potete dirmi cosa a che vedere questo con una scuola questo è soltanto una struttura fisica questo è vero
Però
Questo centro Vittore Branca noi l'abbiamo concepito come un contesto formativo questo è un concetto che è stato formulato da dal Sahara cioè chi fieno ha messo al centro branca non frequenta una scuola nel senso tradizionale dove ci sono dei maestri
E che trasmettono il sapere degli allievi è l'abbiamo definito un contesto normativo c'è una combinazione di strutture fisiche occasioni di incontro e pratiche sociali che facilitano e promuovono un approccio trasversale al proprio tema di ricerca
Mi spiego in che senso
Questa trasversalità riguarda tre dimensioni prima di tutto
Lo studioso di una disciplina specifica che sia la storia dell'arte la storia di Venezia Musicologia eccetera
Lavora fianco a fianco con studiosi di altre discipline umanistiche è invitato a presentare sistematicamente a discutere con loro quindi con persone che non appartengono alla sua comunità scientifica i risultati del suo lavoro
E ogni Presidente invitato a partecipare ad attività culturali promosse dai diversi istituti tra fondazione anche se sono al di fuori dei suoi stretti interessi disciplinari
La cosa consolante voglio dire che
Ci dice che sia sulla strada giusta e che sentirci dire a questi ricercatori che hanno ricevuto da colleghi che non le sanno quello che loro tema del loro ambito disciplinare osservazioni che non hanno mai avuto i loro colleghi
Quindi la potenza dell'approccio dà ricchezza degenerativa di idee dell'approccio multidisciplinare e qualche cosa che stiamo sperimentando il giorno dopo giorno
C'è un secondo tipo di trasversalità lo scambio intergenerazionale cioè noi favoriamo il fatto che siano presenti nel centro contemporaneamente
Studiosi affermati anche persona giuridica di nome assolutamente una grande reputazione internazionale e giovani ricercatori perché questo contatto quotidiano
Favorisce quella che chiamiamo la transazione fra due forme di conoscenza la conoscenza esperta che tipica del ricercatore senior della conoscenza più ingenuo intuitiva e tacita dei più giovani
Questa è una cosa che anche questa funziona molto bene anche qui la cosa interessante sentirsi dire
Da studiosi affermati di reputazione internazionale che hanno ricevuto dei giovanissimi colleghi degli asserzioni che non hanno mai avuto o dei loro colleghi e più esperte
La terza è un'altra caratteristica distintiva un po'di tutte le attività della cinque sta attenzione al rapporto tra conoscenza intellettuale esperienza estetica
Cioè noi non ospitiamo solo studiosi ma anche artisti residenza li abbiamo atti scrittori
Che cercano ispirazioni per le proprie performances nel patrimonio artistico e archivistico Della Fondazione ICI e dico qui nella stessa atmosfera del riso ha visto di San Giorgio
Lo scambio tra la conoscenza analitica del ricercatore la conoscenza intuitiva che nasce da esperienze estetica è un'altra forma di relazione trasversale che arricchisce
Questo se volete un po'come dire sul fondamento teorico di questa concezione
Per cui noi pensiamo che questo sia un contesto Foti ossia una scuola anche se non ci sono nel senso tradizionale gli allievi e gli insegnanti
C'è ovviamente all'interno della School del centro Branca la possibilità che ciascuno abbia una guida scientifica specifica da parte dei direttori degli Istituti quindi storia dell'arte musica Vivaldi atto Musicologia storia di Venezia
Ricerca documentale sul teatro il melodramma e centro studi di civiltà spiritualità comparate
Vi do qualche informazione su che cosa è accaduto in questi primi due anni di funzionamento del Centro Branca
Ne abbiamo avuto in questi due anni centottantatré studiosi tra ricercatori indipendenti persone che l'ONU ricevuto la borsa di studio da noi o da altre istituzioni e artisti presidenza
Poiché ho avuto centosettanta studenti di Sama scultura solo università straniere importanti che chiedono di fare delle scuole estive
Sul patrimonio veneziano quindi perfettamente in linea con la nostra vocazione quei Facci in questo caso molto volentieri ospitiamo restammo sculture che hanno a disposizione questo patrimonio straordinario di cui ho parlato
Ecco la nazionalità tra
Vedete che ci sono la maggiore il maggiori persone di reperire da Alitalia però subito dopo ci sono gli Stati Uniti alla Gran Bretagna la Francia
E comunque le Sama scuri invece sono state organizzate da Stanford Columbia darò iracheni partite sono Association di Londra
Ecco discipline vedete
Le le le discipline più interessanti per rivisitare studi quindi vedo male ma ci sono la storia di Venezia credo che sia la la maggiore poi dice la
Dunque storia dell'arte
Ma in questo è l'ordine di grandezza di circa le leggi le cose più tradizionali sulla storia di Venezia correlate
Tutto per la musica credo se
Comunque la musica un ruolo importantissimo avete visto che c'è un istituto per la musica in generale con tutti i fondi dei compositori del Novecento cioè istituto specializzato predizione critica le opere di Vivaldi e cioè l'istituto di è tono Musicologia cioè di studi musicali comparati
Allora
Che cosa facciamo come fondazione per favorire la frequenza di questo centro
Abbiamo delle istituzioni che finanziano borse di studio o di treno di sei mesi per dottorandi apposto dottor posso dopo
Spero si volgere le ricerche sui fondi documenti custoditi presso le nostre biblioteche quindi questo caso la borsa di studio è data con intenzioni favorire coloro i quali studiano in modo specifico le nostre cose
Ci sono però anche finanziamenti per studiosi dipendenti cioè delle persone che chiedono di lavorare su dei temi che voglio dire di sempre che riguarda civiltà italiana presentano i progetti interessanti allora mi faccia modulo le condizioni molto speciale
Cioè sostanzialmente la persona può vivere
In queste condizioni avendo l'accesso a tutti gli archivi questo appartamenti gli ho fatto vedere con l'accesso a tutte le strutture con
Venticinque e trentacinque euro
Che mi sembra una grossissima opportunità immaginatevi per cosa vuol dire per un giovane studioso avere queste con
Giorni in un'isola così bella in questo contesto tranquillo senza la folla di Venezia nel silenzio più assoluto con la disposizione più belli di oltre che del mondo qua credo di avervi comunica spero di avervi comunicato un po'di entusiasmo grazie
Grazie
Dottor Gagliardi credo che
La scelta di
Chiudere l'ultima sessione del convegno che alla tavola rotonda con questa relazione
Sia stata ottima perché sintetizza credo al meglio quello che voleva essere lo spirito e
Di questo convegno appunto questa unione tra
Passato innovazione sta
Memoria e il modo di
Mette che rende che fruibile la memoria
Questo caso specifico della scelta veneziana ma non solo
E allo stesso tempo in che modo la fondazioni riesce attraverso un programma di borse di studio benda organizzato e ben gestito a farsi ad attirare anche capitale umano
In modo tale da poter diciamo portare avanti approvata la ricerca
E sulla questione le borse di studio è stato già richiamata l'attenzione da parte del
Del presidente Lupo speriamo che la Fondazione Aldini riesca a Pietro varie
Trovare risorse necessarie per riattivare quella ma di borse di studio ma di questo vi daremo conto speriamo in maniera positiva quando il presidente Lupo si convoca tutti per festeggiare i secondi cinquant'anni della Fondazione Napoli
Grazie e cedo la poltrona di comando a Franco Chiarenza
Sto Ribbentrop alla professoressa Rummo che credo di nutro ma noi siamo in anticipo sulla nostra tabella di marcia
Venne sette minuti che è abbastanza raro in queste occasioni
Cominciamo adesso questa
Tavola rotonda
Con l'impegno invito chiudere tassativamente alle ore diciassette per consentire al Presidente grandi fare le sue conclusioni
Il titolo
Di questa
Tavola rotonda in Finanziaria una cultura in tempo di crisi problemi attuali e proposte per il futuro
Problemi attuali ahimè
Ne conosciamo tutti
Le proposte per il futuro sono un problema invece sempre e non da oggi all'ordine del giorno
Io
Io sono abituato che quando si tratta di un tema avanti che parla di soldi
Ne come quello di cui noi dobbiamo trattare mi chiedo sempre per qualunque cosa chi paga
Chi paga che cosa
E perché lo paga
Se noi non risolviamo questo problema poi rischiamo di fare dei discorsi astratti allora chi paga fino ad oggi ha pagato lo Stato
Per quelli che sono normalmente le nostre attività culturali almeno ha pagato lo Stato il larga misura
Perché cosa
E qui viene il problema del perché deve pagare lo Stato
Io credo che lei ragioni per cui le nostre iniziative le nostre fondazioni danno in qualche modo pagate
Per tre fondamentali molti libri noi abbiamo un senso di esistere
E che poi non è detto che si debba per forza resistere ma noi abbiamo un senso di esistere abbiamo visto in una interessantissima sessione tratta chiedi che cosa avviene all'estero abbiamo visto che alla se lo si fa moltissimo nel campo delle fondazioni culturali indipendenti come in qualche modo siamo di convinti di essere
Io vedo soprattutto tre grandi finalità
Quella di facilitare la mobilità sociale
E cioè che attraverso l'attribuzione delle borse di studio noi in passato abbiamo svolto debbo dire con buoni risultati questa funzione
E oggi nel dibattito sia di oggi che di ieri è venuto fuori quanto sia stata importante questa funzione da prima cosa che ci chiediamo e come mai oggi noi non riusciamo più
Allo stesso modo di ieri a svolgere questa fu
Commenti qualcuno deve finanziare la mobilità sociale Picano mobilità sociale passa attraverso l'assegnazione di borse di studio
E qualcuno deve finanziario è questo è il primo problema il secondo problema è sicuramente quello di produrre ricerca
Non a caso il nostro convegno si chiama oltre che valorizzare la memoria che dato un importantissimo ma anche in qualche modo scontato ed anche produrre innovazione
Se noi non produciamo innovazione è uno dei nostri compiti fondamentali viene meno Nannucci produrre innovazione non è
è una cosa che si fa gratis è una cosa che si fa attraverso fa ricerche le ricerche se sono fatte bene sono costosi
Attraverso la mobilitazione il contatti col mondo universitario
Senza confondersi con le università perché la nostra specificità e il diversa da quella universitaria proprio perché non comprendo il momento didattico che invece è quello centrale per di università e il permetterei di dire per quanto riguarda le nostre fondazioni che hanno una
Una una caratterizzazione di cultura politica
Promuovere la cultura politica di questo Paese
Politica in senso alto questo Paese ha un grande deficit di cultura politica
Tutti credo no di fare politica una politica se una sedia a conoscenza di quelle che sono le culture politiche
Che in qualche modo si confrontano nel mondo occidentale c'è una grande carenza
Su questo noi nei limiti delle nostre possibilità abbiamo cercato di fare di tutto anche con delle scuole di liberalismo per quello che ci riguarda essendo noi una fondazione di cultura liberale e spero e però davvero poco perché noi scopriamo continuamente abissini di ignoranza e di non conoscenza divieti dei fondamenti della cultura politica e della cultura economica
Io credo che senza questo non si va da nessuna parte ecco perché la nostra funzione secondo me è importante allora essendo importante vai in qualche modo finanziata
Non l'ha finanziato Stato e ci va più che bene hanno i liberali che non ci finanzino Stato allora forse lo Stato deve fare altre cose deve fornire strutture
Facilitazioni alto chi finanzia la cultura come ha detto benissimo prima di me nel corso del convegno il presidente Lupo e il Presidente Zanone che fatto un'analisi precisa di questo sin dagli
Perché questo è lo snodo attraverso cui si passa possiamo anche non volere soldi però abbiamo bisogno di una serie di aiuti
Indiretti cominceranno perfino dalla legislazione del lavoro ma voi già sapete che noi per
Il nostro personale modestissimo dobbiamo amplificare il contratto del commercio
Come se noi fossimo un supermercato forse c'è qualcosa che non va forse bisogna dal punto di vista fiscale le nostre borse di studio sono tassate in una maniera assurda
Ecco si potrebbe cominciare da queste cose e su queste cose cioè proprio sulle cose anche concrete che si possono secondo me si devono fare
Io comincerei al nostro il nostro giro
E io comincerei proprio con Paolo annunziato che il direttore generale del CNR il Consiglio nazionale delle perché e che quindi la massima istituzione nazionale il campo delle ricerche poi naturalmente a tutti voi nota
Scusa
Ma stia giusto
Attacca strettamente graduale avrebbe ricordato fossero di stesura
Grazie lenta ringrazio come prima cosa proprio per l'invito sicuramente per la Fondazione Luigi Einaudi in particolare per il professor Domenico da Empoli che è stato
Mio professore all'Università uno dei più come gli anni più cari che sicuramente ha influito i più nella generare fa un amore per l'economia poi convincerne quanto negli studi
Uno un debito proprio perché appunto grazie
A una borsa di studio della Fondazione
Ho avuto la possibilità di frequentare l'università di Chicago appunto la stessa che citava per sbaglio Empoli e tra le altre cose conto portare costruire un bagaglio di
Di conoscenze ma anche di convinzioni sul sul ruolo anche in un certo modello economico
Basato certamente
Sulla sul mercato sulla conoscenza indubbiamente
Ecco questo per metodo importante perché tornando poi in Italia dopo un po'di anni finito miopi eccidi tra diversi anni serviti tornato in Italia però sono son sempre tornato con la convinzione del ruolo fondamentale per lo sviluppo
Della conoscenza e Chicago
Fumoso certamente per la scuola interisti new classico ma Economics
Ma certamente erano anche e la scuola anche dei dei personaggi come come joystick saltare intimando bocca ARSAN a Lester tenta tutti professori
Che hanno
Approfondito il ruolo nonché naturalmente BA blu cascano sviluppato appunto il ruolo dello sviluppo tecnologico dell'innovazione ed economia
Mandelli quindi
Un po'in tutta la mia carriera professionale ho cercato di di promuovere
Vari in vari modi le e l'attenzione verso la ricerca l'innovazione come motore di sviluppo e quindi le politiche per la ricerca e quindi naturalmente
In questa nuova per me perché da pochi mesi e che sono appunto direttore del CNR per me è una grande opportunità
Il tema naturalmente di finanziare la Corte lo cultura in questa veste dell'ente lo interpreto appunto come finanziare la ricerca e e punto proprio perché
Per tanti anni o
Studiato cercato di
Promuovere il finanziamento alla ricerca
Purtroppo la situazione in Italia è una situazione certamente di debolezza sul fronte del finanziamento e la ricerca l'Italia come
Sapete bene è un Paese in cui la ricerca e finanziata poco sia a livello pubblico
Sia a livello privato
Il finanziamento privato su chi proporzione rispetto pesi industriali e più basso e questo naturalmente riflette
Una struttura industriale fatta da piccole intese e da una specializzazione in settori diciamo così a migliori contenuto ecologico la combinazione delle due cose pasticche
L'impegno nella ricerca e decisamente migliore
Rispetto ad altri Paesi
L'impegno pubblico purtroppo almeno spiegabile da un punto di vista
Economico naturalmente punto abbiamo un numero di ricercatori
Che purtroppo più basso di quello dei principali Paesi industriali sia in termini assoluti sia in termini percentuali rispetto alla popolazione
Di Ministro Profumo giustamente ricorda spesso che noi siamo dei
Pagatori netti
In Europa per ciò che riguarda per esempio l'utilizzo dei fondi alla ricerca noi contribuiamo che circa il quattordici per cento
A
Alla alla alla costruzione anche alla costruzione dei fondi per la ricerca ma l'Italia
Ne usufruisce soltanto per circa l'otto virgola cinque per cento
E quindi in qualche modo come sprechiamo alcune opportunità il problema
Però non sta tanto nella qualità dei nostri ricercatori pubblici o privati fa perché i nostri ricercatori rappresentano circa il sei per cento dei ricercatori europei
E quindi naturalmente la la la Lazio la capacità dei nostri ricercatori anche di vincere progetti tutto sommato superiore alla media europea
Ma il numero è troppo basso e quindi questo è un punto da cui partire se non si costruisce una massa critica maggiore
Nella ricerca chiaramente
Non potremo mai raggiungere neanche la capacità di sfruttare le opportunità
E questo quindi è un doppio ritardo
Ha detto questo il come funziona oggi il finanziamento della ricerca in un ente come il CNR il CNR è
Un seguente il maggiore degli enti di ricerca
Che viene finanziato
O il Baggio il complessivo circa un miliardo di euro all'anno
E per circa il sessanta per cento
Viene finanziato con un trasferimento dallo Stato
Per il resto è finanziato quello che io diciamo definisco attraverso il mercato della ricerca il mercato della ricerca è composto fondamentalmente da i dai bandi da fondi a competizione bandi che sono anche finanziaria fondente dal pubblico o dalle Regioni dalla Comunità europea e naturalmente dal mercato delle proprio che è rappresentato dalle commesse di di di ricerca che vengono appunto da da vari soggetti principalmente da soggetti privati
Questo è interessante da capire perché negli anni negli ultimi anni quello che è successo direi a livello europeo ma in Italia ancor di più si è passati da un modello in cui
E gli enti di ricerca venivano finanziati con un maggiore più importanti trasferimento dello Stato e poi veniva lasciato agli enti
Diciamo un ruolo di Agenzia cioè di distribuire poi queste risorse in base a delle logiche e delle strategie di ricerca più o meno più o meno ottone
Col passare del tempo si è andato riducendo l'ammontare di risorse trasferite direttamente agli enti tra cui anche il CNR
Una parte di queste risorse trasferite è stata finalizzata a determinati progetti di ricerca
Ha degli obiettivi scientifici e tecnologici ben definiti
D'altro canto è andato aumentando il complesso alla dimensione del mercato della ricerca e quindi diciamo questo spintone spinge continuamente sempre più
Il CNR e in alcune insieme al CNR anche gli altri enti di ricerca
A sviluppare una capacità di competere sul mercato della ricerca
E quindi uno dei fattori sempre più rilevanti diventa la capacità di un ricercatore di moltiplicare le risorse che gli vengono trasferite direttamente
Diciamo dall'Amministrazione centrale dal centro
Quindi ogni ricercatore ogni unità di personale ogni mq di spazio di laboratorio ogni risorsa per acquistare macchinari attrezzature e materiali
In qualche modo dovrebbe cercare dovrebbe portare ad una
A aumento della attrazione di nuove risorse
A questo
In qualche modo è un bene per molti aspetti è un bene almeno io così lo leggo molti ricercatori nuove non lo vedono così permane per due motivi uno perché naturalmente
Porta ad una selezione molto forte
Diciamo quei meccanismi di valutazione che naturalmente esistono all'interno degli enti comunque molto spesso per molte ragioni sono operativamente inefficienti
Una un confronto continuo con il mercato significa sottoporsi continuamente a processi di selezione di valutazione
Che sono appunto generalmente abbastanza abbastanza rigidi soprattutto quello quando vengono fatte a livello internazionale
L'altro aspetto positivo questa trasformazione del modello di funzionamento della ricerca e che aumenta la quota di ricerca applicata
Perché chiaramente la maggior parte di questi fondi sono fondi che sono ciò sono progetti bandi all'interno di programmi finalizzati a raggiungere alcuni obiettivi e risponde a determinati obiettivi
Certamente questo il caso della dei fondi europei
Che per una parte molto rilevante hanno degli orientamenti
Appunto molto orientati all'applicazione della ricerca ma per esempio il caso moltissimo anche dei fondi di fondi PON per esempio o se pensate per esempio gli ultimi
Bandire usciti i appunto in Italia per esempio quelli perciò che riguardano i smaltiti se piuttosto che quelli che riguardano i cluster
Quindi fondi abbastanza ingenti piuttosto ingenti ma che punto spingono il ricercatore a muoversi sempre più verso
La ricerca applicata ecco tornerò poi alla fine rapidamente su una riflessioni sulle proposte per ciò che riguarda il funzionamento di ricerca del paese però
La cosa che
Mi sembra importante sottolineare anche in questa sede
è il fatto che
Dicevo questo processo
In qualche modo accompagna in genere causa ed effetto allo stesso momento di un aspetto molto importante nell'autorganizzazione della ricerca che
La l'interdisciplinarità da un lato
E
Il corollario dell'interdisciplinarità che la costruzione di reti
Oggi di fatto la
Tutte le discipline scientifiche
Richiedono una forti indici interdisciplinarità ma direi ancora meglio
Che la soluzione o perlomeno alla la la alla discussione il trattamento dei grossi problemi economico-sociali
Del Paese ma direi dell'umanità richiede una forte indice interdisciplinarità
E devo dire che su questo fronte il CNR un ente come il CNR fortemente avvantaggiato perché avendo al proprio interno tutte le discipline scientifiche da quelle umanistiche
A quelle fisiche a quelle chimiche
Quelle mediche eccetera
E giù tende naturalmente direi a ad aggregare ad integrare le discipline diverse sullo stesso sullo stesso problema e quindi si generano spunti attraverso questa intervista finalità
Una generalmente o più facilmente delle soluzioni veramente innovative dei problemi ad problemi
Antichi d'altro canto punto
Questi progetti proprio perché richiedono almeno le tre categorie tre grandi categorie
Diciamo della società e cioè diciamo l'aspetto pubblico quindi generalmente lo Stato gli enti locali
L'aspetto della ricerca quindi le università gli enti di ricerca e
L'asta sulle impresa e quindi le ricadute sul sul mondo produttivo
Cioè richiedono la costruzione di reti ecco il partecipare a questi progetti significa generare reti produrre lesa reti lavorare in una logica di reti anche questo è fondamentale perché in qualche modo spinge il il CNR a svolgendo un ruolo non meramente reattivo
Ad una richiesta di contributo scientifico e tecnologico soluzione di un problema
Ma svolge un ruolo proattivo nel cercare di costruire queste reti e di interagire con i soggetti che da cui nascono questi questi bisogni
Etiche cui naturalmente questi programmi questi bandi vivamente cerco di dare una risposta
Un esempio diciamo di di questo modello virtuoso chiamiamolo così di finanziamento della ricerca
Io sono per esempio gli accordi che il CNR affidiate sta siglando con le regioni
Ormai abbiamo accordi quadro con quasi tutte le regioni italiane ma in alcune regioni come per esempio con la Lombardia
Agli accordi di cooperazione hanno non sono stati particolarmente efficaci
Abbiamo firmato già un un primo accordo nel due mila e sei per circa quaranta milioni di euro con la Regione Lombardia
Di cui venti a carico delle Regioni ed enti a carico del CNR e pochi mesi fa ne abbiamo abbiamo rinnovato questo accordo per altri venti milioni di euro ecco la cosa interessante di questo accordo e che Timossi parte si è partiti in tutte e due casi dai bisogni del territorio
Allora si parte dalla esigenza del territorio che cerca di interpretare quelle che sono le esigenze del territorio e su queste esigenze si è cominciato a costruire
Quello che potrebbe essere potevano essere le risposte
Della scienza e della tecnologia per affrontare questi questi problemi
Naturalmente quali sono questi brani comprate da immaginare in generale le tematiche più importanti il tema dell'ambiente per esempio il tema dell'energia e della produzione di energia con
Con le fonti alternative
Il tema della salute naturalmente il tema dello sviluppo economico che riguarda il mondo l'agricoltura prima riguarda il mondo dell'industria naturalmente mi riguardante il mondo del turismo
E
E non sulla base di alle riflessioni su quelle che erano le specificità del territorio si è costituito naturalmente una serie di gruppi di lavoro misti
Che hanno coinvolto la Regione il CNR ma anche l'impresa e l'Università del territorio
Sono stati stabiliti una serie di programmi uno riguardato appunto le nuove tecnologie di strumenti per l'efficienza energetica un secondo le risorse biologiche le piogge negativi per il sistema agroalimentare
Un terzo filone erano i processi hi-tech orientate la competitività del settore manifatturiero lumbard quindi orientate le specificità alla specializzazione del sistema di fatto è lombardo
Un quarto riguardavano le in hanno scienze dei materiali e le applicazioni biomediche
Mi sono generati circa dieci i brevetti circa sono stati pronto costituiti sei laboratori che continuano a lavorare
Circa trenta prototipi centocinquanta pubblicazioni scientifiche ecco il ma ma la cosa più importante era che in questo caso alla ricerca e il sistema di ricerca CNR e gli altri enti coinvolti
Diciamo in qualche modo svolgevano la loro funzione di soggetto
Di sviluppo in questo caso di sviluppo del territorio e
Creavano attraverso questi processi quel continuum tra
Ricerca di base quindi l'avanzamento di conoscenza e l'applicazione di questa ricerca di base a specifici problemi quindi questo è un modello che io
Quindi mi auguro avvenga in un certo senso potrebbe emergere già da questa
Prima così rappresentazione comuni potrà dicono dall'ideale in cui esiste un finanziamento della ricerca più avanzata quella più al lungo periodo
Diciamo quella più creativa quella più libera
A chi poteva essere finanziato quindi con fondi soprattutto a livello nazionale a fondi europei
E in qualche modo una sorta di dimensioni più applicata che si tratta ripeto di applicazioni di trovati della ricerca avanzata
Sud dimensioni presenti più territoriale più locali che possono di nuovo essa il livello nazionale ma in modo particolare a livello a livello territoriale quindi pronto per questo io considero
Il ruolo delle regioni molto importante a questo proposito c'è uno strumento molto importante
Che siamo in Italia non è ancora molto diffuso occhi
Assolutamente no no media non cito soltanto questo che è molto interessante molto importante che si chiama il Prix commercio perché ovviamente
Alcuni anni fa dalla riflessione del confronto tra il modo in cui linea finanziata delizie che negli Stati Uniti
E in Europa si
Era evidente che negli Stati Uniti l'assenza o di un problema più cogente di mercato unico di tutela della concorrenza
Portava ad un
Collaborazione stretta tra
Dipartimento dell'Energia Dipartimento del Commercio il Dipartimento della Difesa e le aziende nell'elaborare dei progetti di ricerca che venivano poi cofinanziati
Questo in Europa non era possibile quindi è stato generato un nuovo strumento che sia metri commercio perché gli oralmente cosa significa per i commerci apre duramente significa che
Le pubbliche amministrazioni tipicamente le Regioni
Possono avviare delle attività di ricerca quindi finanziare e della ricerca che finalizzata
A identificare le soluzioni tecnologiche necessarie
Per risolvere un po'spetti uno specifico problema del territorio
E quindi questa parte di finanziamento della ricerca iniziale
Viene poi fatto seguire da una parte invece più tipicamente commerciale in cui la Regione poi fa c'è un procurement di carattere più tradizionale
Per produrre poi appunto il che sono il prodotto pensate per esempio al caso della salute tipicamente
Utilizzando però il Trovatore proprietà intellettuale degenerata in una prima fase per significare introdurre nel Codice degli appalti
Della normativa europea appunto sul mercato unico uno strumento di finalizzazione della ricerca ecco io credo che questo sia il in qualche modo un po'la sfida dell'Europa in particolare dell'Italia
Cioè quella di finanziare la ricerca ma anche quella infinita di più ma anche quella di riuscire a trovare gli strumenti più corretti più efficaci
Per far sì che la ricerca finanziata abbia poi una applicazione in termini di innovazione come appunto ci dava prima ecco
La ringrazio molto non era mia intenzione interromperla ma essendo questa una tavola rotonda se riusciamo a stare interventi
Diversi punti di vista ci sono due punti che lei ha sollevato che trova importantissimi quello del superamento dei comporta dei compartimenti stagni dentro la ricerca e quindi
Questo discorso dei la della di rendere delle reti che siano tra di loro comunicanti mi sembra un modo nuovo e serio di fare la ricerca e l'altro punto è questo che ha concluso adesso dare quando si può una la ditta anche
Alla ricerca che possa trovare una corrispondenza di
Di utilizzazione del risultato della ricerca in termini in poi
Concreti ed immediati io darei adesso la però la professor Valdo Spini che è il Presidente Dellai ci
Questa sigla che non tutti conoscono significa associazione delle istituzioni di cultura italiana e una struttura molto importante evacuare anche noi
Della quale anche noi naturalmente siamo partecipi e di cui nel comitato esecutivo fa parte del nostro Presidente onorario Roberto in a lo dico e che raccoglie tutte le associazioni culturali che prevarrà Statuto privato va bene anche perché
Che ci sono in questo Paese per esserci
Lega menti alla Fondazione Napoli Roma per il suo ai giovani cinquant'anni
Prima di trattare i temi che mi sono stati assegnati vorrei anche dire che sono diventato Presidente della Associazione italiana delle istituzioni culturali
Oltre che il Presidente del Coordinamento riviste culturali partendo dalla posizione di Presidente della Fondazione Circolo Rosselli
E quindi brevissimamente vorrei ricordare che il ritorno delle salme dei fratelli Rosselli dalla Francia avvenuto a Firenze nel mille novecentocinquantuno avvenne con una manifestazione a cui volle presenziare presenziare
Il Presidente della Repubblica di allora Luigi Einaudi ed è un connubio molto felice che io ricordo insieme all'indicazione pericolosi sono stati un po'adesso studiati gli archivi delle preparazioni questa manifestazione
E la preoccupazione il terrore generale di tenere buono Gaetano Salvemini che doveva fare della
Discorso di fronte al Presidente della Repubblica credono esorbita se naturalmente da quelle che erano il problema residenziali ma quindi io allo studio del professor giaccone per chi fosse interessato e veniamo un po'i nostri temi
Non c'è dubbio che il tema politica cultura è un tema che la cosiddetta seconda Repubblica fortemente incrinato
In qualche modo il nuovismo tra chiuse le virgolette voleva dire ricominciare come da zero a spazzare via
I precedenti filoni culturali ideologici operazione che è stata in questi termini quanto mai superficiale negativa
Noi abbiamo cercato di reagire per esempio il due ottobre abbiamo portato alla Camera dei deputati una iniziativa politica e cultura appunto un divorzio punto interrogativo
E in cui abbiamo portato un parterre guarda io vorrei che andava da Marte Lazzaro Nadia Urbinati e altri presenti un solo senatore
E per poco tempo
Per carità erano in corso votazioni importanti sia alla Camera che al Senato
Però noi avevamo convenuto la l'allora e la col Presidente della Camera quindi ecco il tentativo dire mezz'ora prima mezzora dopo insomma dare
Il fatto che portare della Camagni deputati un dibattito del genere aveva il ricevuto di una presenza autorevole
Questo non c'è riuscito noi siamo tenaci ci ritroveremo naturalmente torneremo alla carica ma può essere estremamente significativo di una condizione a fronte del fatto che in Paesi europei come la Germania il finanziamento pubblico a una netta prevalenza sulle fondazioni che si chiamino Adenauer che si chiamino e Bertè che si chiamino col nome del
Esattamente
E addirittura diciamo
Non sarebbe concepibile un fenomeno come come si chiama l'usino quelle tesoriere diciamo
Perché diciamo in sé il il flusso principale del definanziamento va proprio alle fondazioni culturali
Cioè si ritiene che diciamo programmaticamente che e questo
è un aspetto del finanziamento pubblico che si alle fondazioni culturali che debbano fare in qualche modo aggio sulla vita dei partiti
Viceversa negli Stati Uniti ci intente che sono finanziati privatamente hanno una grandissima importanza nei programmi elettorali dei presidenti candidati alla Presidenza o dello svolgimento dei Presidenti
Vedere in Italia diciamo così seccare in qualche modo l'albero delle fondazioni che fanno un tramite fra politica e cultura è qualcosa che fa parte
In qualche modo della decadenza del nostro Paese contro la quale
Dobbiamo cercare di ricucire io devo dire
Spero di non averli portato sfortuna per carità che ieri ho avuto la possibilità di essere ricevuto dal Presidente Monti e di parlare a fondo di questi tempi
Può essere un segno dei tempi come presidente dell'ACI io ho pensato di chiedere udienza al Presidente del Consiglio al Ministro dei beni culturali ed altri personaggi che vi risparmio è significativo che il Presidente del Consiglio mi abbia dato l'appuntamento in ventiquattro ore
Cioè non ventiquattro ore dopo il venti ventiquattro e mi ha detto viene il tale giorno che poi è stato ieri
Ad oggi il Ministro mi spiace per la Roma se verrà ad oggi il Ministro dei beni culturali questo appuntamento non me l'ha dato ecco siccome presumo che il Presidente Monti sia un pochino più impegnato diciamo anche a livello
La cosa fa naturalmente un qualche
Si dovrebbe però devo dire che il Presidente Monti ha preso uno per uno l'impegno di farmi parlare sia con il Ministro dei Beni culturali che col ministro e la coesione per una serie motivi che cercherò di dare quindi spero che la visita sia
Produttiva io gli ho anche suggerito queste perché non fai in una sede pubblica una riunione delle fondazioni istituzioni culturali e anche perché no delle riviste ma da il segnale che questa via di una sede del Governo
Lui mi ha risposto Valdo pensi che avrò il tempo di o cioè avrò il tempo su non di farlo sufficiente
E io gli ho fatto gli auguri di sì perché può darsi anche appunto che se si arriva a primavera una riunione del genere venga fatta credo che sarebbe
Sarebbe molto importante perché allora come soldi Bruti contributi statali gli istituti che erano finanziati dal MIBAC siamo passati
Dal
Quasi nove
Milioni di euro del due mila tre due mila cinque al poco più di cinque del due mila dodici due mila quattordici insomma bella botta
Per quanto riguarda finanziati gli enti invece finanziati dal MIUR siamo passati a una riduzione di contributi meglio del sessanta per cento
E quindi la situazione le riviste di cultura nel due mila
Dieci non hanno avuto cioè non è non è sparita la voce ma hanno avuto zero contributi zero zero euro
Nel due mila undici questo una buona notizia che posso portare ieri il segretario generale l'architetto Recchia mi ha detto
Che
Per il due mila undici ha ripristinato una voce simbolica ma comunque importante che ci sia
Di duecentocinquanta mila euro e che pertanto la Commissione che deve dare questi contributi entro l'anno dovrebbe decidere come ripartirli assegnarli ma rispetto allo zero del due mila dieci come la matematica
Il CNR ci insegna non c'è non è nemmeno un multiplo duecentocinquanta è comunque il ripristino
Di una voce che speriamo possa essere
Possa essere ripristinata il problema vero
E che al pubblico si chiede non soltanto dei soldi
Ma specialmente se i soldi se un po'che si chiede una visione cioè di vedere di accompagnare i vari soggetti che operano in vari campi su verso obiettivi che siano individuati e che siano non dico condivisi da tutti ma
Almeno largamente condivisi
E quello che vediamo mancare cioè vediamo mancare i soldi ma vediamo mancare anche la visione
E vediamo invece che in che senso questa visione potrebbe potrebbe utilmente potrebbe utilmente dirigersi beh fra le poche interventi in positivo del Governo c'è l'agenda digitale
Allora
La digitalizzazione la messa in rete del patrimonio storico culturale e di memoria dei nostri istituti
Potrebbe essere una occasione in cui non si fa diciamo così non assistenza ammesso che questo questo vocabolo abbia un significato
Massi coinvolgono gli istituti e le informazioni e le istituzioni culturali in un'azione generale di modernizzazione quanto mai opportuno e utile per il Paese la messa in rete di un patrimonio
Storico culturale di grande rilievo
Questo è un capitolo che riguarda il Ministro dello sviluppo economico pertanto noi appunto chiedevamo al Presidente del Consiglio di farsi promotore
Di un'iniziativa interministeriale poi c'è un altro capitolo che può riguardare il Ministro della coesione territoriale
All'interno delle provvedimenti che vengono presi in particolare mirati per il Mezzogiorno non c'è dubbio che ci può essere un capitolo e istituzioni fu e formazioni culturali che è di grande rilievo e di grande interesse MIUR e MIBAC vada se naturalmente dovrebbero essere assolutamente coinvolti allora facciamo un esempio concreto il MIBAC non ha soldi per le riviste
Però che cosa avviene noi come nella mio altro cappello di Presidente del Coordinamento e ve li siete leali culturali italiane
Io organizzo un stende collettivo delle riviste al Salon delle review di Parigi cioè le singole riviste non avrebbero evidentemente i mezzi con una piccola quota si organizzano stende le riviste italiane
Devo dire il Ministero degli Esteri altro soggetto da coinvolgere ci dà una mano perché ci finanzia in Janet tre biglietti da aerei andata e ritorno
Naturalmente poi a Parigi ma deve stare sulle sue spese però insomma perlomeno c'è questo incoraggiamento dei tre biglietti terapie ci consente di aprire l'oste di stare lì
Ebbene l'apertura di quest'anno
Il rappresentante del ministro del Santo di Libero e della francese ha citato dei dati secondo cui il santo Dio di francese finanzia duecentocinquantasei riviste
Da noi avvenuto una guerra fra i poveri a imitazione della Francia da qualche anno anche noi abbiamo il cento per il libro e la lettura
Cioè decentrare fuori del ministero un'attività di questo rilievo siccome però evidentemente il Centro del libro della lettura italiano pensa di avere avuto pochi soldi ha deciso che non si occupa delle riviste
Decisione che secondo me dovrebbe essere riviste a livello politico
Mi sembra di avere capito che il Centro del libro italiano circa due milioni di euro dotazioni quarantenne noi anche ventimila vorrebbe dire qualcosa no sono molto modesto ma voglio dire anche una piccola cosa vorrebbe dire qualcosa
Ma l'idea che il centro di una lettura programmaticamente dica riviste fuori della porta io credo che un ministro mi dispiace che non c'è la rumore la vedete come l'ho detto anche a quattrocchi
Dovrebbe non accettare una cosa di questo genere oppure se il ministro l'accetta allora tira fuori noi Borsellino
Ma non è possibile i l'idea che le riviste di cultura vengono del tutto estromesso il perché perché lo spirito italiano è certamente quello di aiutare molto il volontariato
Ma perché allora non considerare volontariato culturale
Diciamo la verità tranne qualche rivista di qualche banca particolarmente potente chi sta nelle relazione rivista lo fa volontariamente lo fa gratis e perché non deve essere a avere per lo meno incentivo perché dobbiamo disperdere
Un volontariato culturale così importante così significativo forse al trattamento ecco la relazione
Giuseppe
Come va giornata complicata
Di concedete trenta secondi di di riepilogo per
Dicevo a Rossana Rummo che penso lo condividerà con me che dopo avere fatto a somiglianza della della Francia il Centro del libro e della lettura
L'idea che programmaticamente questo libro non di questo centro non viene meno un Euro alle riviste è assolutamente inaccettabile
Assolutamente ministro dovrebbe rivederlo darebbe uno per cento invece del cinque per cento ma non escludere le riviste
Così come in Francia le riviste non sono escluse se poi il ministro è d'accordo nell'escluderle dovrebbe mettere mano al borsellino allora del Ministero cosa operazione non facile
Ieri ho avuto appunto la conferma che questa
Per il due mila undici verrà riattivato il capitolo riviste che era stato azzerato nel due mila dieci viene con duecentocinquanta mila euro riattivato e queste già una buona notizia
Però siccome le riviste sono nuclei di volontariato culturale e si pensa che si in genere si stimola si protegge il volontariato in tante cose credo dovremmo stimolarlo e proteggerlo anche la cultura e venga l'ultimo capitolo e sto zitto
Dal punto di vista del finanziamento privato in Italia non solo non c'è un incentivo ma c'è un disincentivo
C'è un vero per esempio si dice riviste modernizzato e dei andate sulla Rete andato sulle piattaforme
Sapete che la rivista paga un'IVA del quattro per cento ma se va sulla piattaforma digitale paga il venti sarà anche un incentivo ma mi sembra ecco
O mi sembra un grande incentivo
Esista in Italia una disciplina delle sponsorizzazioni
Purtroppo la giurisprudenza sta dando un'interpretazione molto restrittiva
Cioè che la sponsorizzazione può essere fatta solo se ha carattere aiutatemi sinallagmatico dico bene dico vuol dire che chi data deve dimostrare
Se è un commerciante di prosciutti
Che questo ampi alimenta veramente la domanda di prosciutti ma ora io faccio delle idee ma insomma ma perché il commerciante di prosciutti non può da una sponsorizzazione slegata dal prosciutto
Ecco e mi sembra assolutamente assurdo ora tutti questi temi dovrebbero far parte di una riflessione come si dice organica quando si dice organica significa che in genere se non se ne fa di nulla ma insomma
Io ho provato a dire al Presidente del Consiglio che si è prima di andar via
Mette in una sede pubblica tutti insieme tutti i soggetti tutti Ministeri soggetti le agenzie che possono essere interessati
E si sposta il focus dal finanziamento all'investimento ma si cominci a capire che cosa può essere questo investimento
Credo che sarebbe qualcosa di molto importante e al passo con i tempi mi accorgo che vi ho tediato anche troppo e ringrazio molto per questa
Assoluto
Cito un contributo fondamentale ma dato che
Il suo intervento è stato principalmente centrato sul problema il rapporto tra le fondazioni culturali in particolare quelle di cultura politica perché noi abbiamo questa questa specificità
E lo Stato io darei subito oltre che dare il benvenuto darei subito la parola alla professoressa Rossana Rummo che direttore generale
Per gli Archivi del Ministero per i beni e le attività culturali in realtà non solo archivi credo mandare gli atenei credibile oltre
Appunto e quant'altro diciamo che è la nostra interlocutrice diretta al livello a livello di governo
Prego
Questo forse a qualcuno
Allora intanto volevo ringraziare appunto per l'invito è
Anche mi sembrava
Giusto e opportuno che appunto il Ministero ci fosse
Credo che anche se il momento è molto complessa e molto difficile è una ragione di più per non sottrarsi diciamo a mio avviso a al dialogo e alla al confronto anche
Sul sul presente ma anche sul futuro perché a questo punto
Forse ci conviene concentrarci sul futuro su come ci dobbiamo riorganizzare io circa un anno fa mi ricordo circa un po'di mesi fa parlando col presidente
Spini avevo c'eravamo detti quando preso diciamo le funzioni di direttore per le biblioteche gli istituti culturali ed erano appena finiti terminati quei processi valutazione interni sulla tabella triennale
Su tutti questi strumenti
Che la legge
Direi molto vecchia del ministero molto
Ormai superata si secondo me
Cc dicemmo forse sarebbe il caso di cominciare a lavorare di lavorare rapidamente però anche su
Una riforma una riforma che dovrebbe
A mio avviso è essere un'autoriforma possibile se ce la facciamo perché
Io che vedo le cose chiaramente all'ATO dell'amministrazione del dell'amministrazione della cosa pubblica eccetera
Vedo in questo settore delle fondazioni e degli istituti una enorme c'è un'importanza enorme per la cultura italiana è questo secondo me è un settore da salvaguardare e da rilanciare
E da salvaguardare però per prima perché effettivamente io sto assistendo perché ogni giorno ricevo
Moltissimi rappresentanti istituzionali di queste di questi istituti che stanno in difficoltà che ormai
Non ce la fanno più attenere la biblioteca mantenere aperti i servizi anche che venivano dati
Abbiamo negli anni diciamo fondamentalmente se io guardo gli ultimi tre anni di finanziamento tutto sommato è rimasto abbastanza stabile però cos'è accaduto
Quando il presidente Spini prima diceva non le pubblicazioni non sono state era il capitolo era stato azzerato era stato azzerato
Per dare priorità agli alla tabella triennale o agli istituti perché i fondi sono pochi quindi noi abbiamo la possibilità in qualche modo di all'interno di un bacino diciamo economico di
Determinare alcune priorità e chiaramente ci sembrava sembrato e forse anche correttamente che fosse più giusto diciamo
Dare un po'di ossigeno agli istituti che altrimenti avrebbero mi avrebbero chiuso molti però quali sono le considerazioni che io mi sento di fare diciamo in questo momento intanto secondo me
è fondamentale che
Non so se questo Governo o il prossimo Governo affronti in maniera
Come dire forte vigorosa la necessità di una riforma di questo settore
Una riforma che in qualche misura a mio avviso per la mia esperienza diciamo
Mi mi suggerisce di che debba andare in diverse direzioni la prima
E chiaramente un sostegno economico più rilevante al settore però un sostegno che poi diventi anche più selettivo perché all'interno di questa voce istituti culturali
Credetemi c'è di tutto cioè di tutto
Allora noi abbiamo una serie di istituzioni a livello nazionale che hanno un rilievo nazionale e internazionale che secondo me vanno salvaguardate
Svolgono un lavoro diciamo di IVA di memoria storica di questo Paese ma anche di valorizzazione di questa memoria e come tale a mio avviso vanno salvaguardate
Vanno salvaguardate ed hanno anche un po'ottenute diciamo in una sorta di un
Di non di di di corridoio separato ma
In qualche modo come dire isolate quelle che hanno un valore nazionale
E non sono tantissime sono sono notevoli in Italia perché c'è una grande tradizione culturale storica ma non sono non è un'operazione impossibile
Quindi la prima cosa da fare identificare quali sono i criteri in base ai quali un istituto può essere a mio avviso definito di rilevanza nazionale e internazionale aggiungo
Secondo
Distinguere all'interno di della del del grande la grande famiglia diciamo degli istituti culturali quelli che hanno una vocazione maggiormente di ricerca
E quelli che hanno una maggiore vocazione ad esempio di
Per esempio perché hanno una grossissima biblioteca perché quindi hanno un valore hanno una diciamo una vocazione più
Di servizio al pubblico
Servizio diciamo agli studiosi e ricercatori ai giovani
Per esempio quelli che hanno una notevole attività Bibo se di studio che in questo momento io trovo sarebbe un indirizzo molto importante perché le università non ce la fanno più a reggere diciamo
La necessità di idea dell'alta formazione della specializzazione quindi forse
Uno spazio per gli istituti culturali su questo settore è molto importante oppure quelli che hanno per esempio un altro un altro bacino potrebbe essere quello delle grandi pubblicazioni che a questo punto diceva il Presidente
Il discorso di internet sicuramente noi abbiamo chiesto anche questo discorso dell'IVA e assurdo del del del è una cosa sulla quale bisognerebbe
Come dire intervenire io per me o per il mio piccolo ho anche suggerito diciamo di
Che sarebbe una misura questa in media immediata e che potrebbe dare un largo sfogo diciamo questo settore
Però in questo momento quando si parla di diva sembra che essi tutto quello che riguarda le finanze voglio dire l'economia se mai ci sia proprio un muro comunque
Io sto dicendo noi parliamo di una prospettiva a mio avviso poi non tutto si potrà fare si potranno fare alcune cose ma a mio avviso gli istituti devono incamminarsi in una direzione di riforma
L'altro aspetto diciamo e quello della valutazione io ricevo moltissimi come dicevo prima
Rappresentanti autorevolissimi di istituti autorevolissima che
Io mi chiedevo più volte dico ma come mai vengono da noi e non vanno al Ministero dell'università e della ricerca perché in fondo sono istituti prettamente più di ricerca
Allora lì chiaramente se un vuoto chiaramente probabilmente nel tempo larga legislazione italiana affidato questo grande settore diciamo è chiaro che la ricerca anche cultura però
Abbiamo molte differenze all'interno allora che succede la valutazione che viene fatta al Ministero e per la prima volta quest'anno
è stata fatta secondo dei criteri
Molto quantitativi io una un settore una una valutazione devo dire che ho trovato e
Quindi non lo pensata io io l'avrei pensato un pochino diversa
Ma è stata fatta con criteri prettamente quali-quantitativi e dire prettamente da Builder diciamo da valutazioni di una biblioteca
Ora gli istituti non tutti hanno questa caratteristica quindi hanno bisogno anche ci vuole una flessibilità e quindi anche
Probabilmente all'interno di questo serbatoio così grande
Una la scelta di criteri differenziati a secondo diciamo delle grandi famiglie gli istituti culturali
Quindi
Anche la valutazione ha creato per esempio in cui in questo momento anche di difficoltà economica molti molti problemi vedo il professore che mi guarda con il professor Milan perché con cui abbiamo avuto
Diciamo anche un un indiano un confronto anche interessante però e così
Quindi e anche la natura della legge come è scritta
I criteri che in qualche modo suggerisce anche la legge che restringe molto il campo di applicazione e la diciamo il campo di arbitrarietà quindi io credo che bisogna prepararsi diciamo
A un
A una riforma una riforma che che va fatta secondo me in tempi brevissimi perché noi abbiamo davanti a noi iter per chi entrato nella tabella triennale tre anni inamovibili sperando che non ci sono tagli ulteriori
E per gli altri veramente un se un settore che si riduce a pochi spiccioli
Io mi auguro che l'anno prossimo anche il settore delle pubblicazioni possa non essere sacrificato perché è stato sacrificato per dare spazio appunto al alla gestione al funzionamento di alcuni istituti
L'altro aspetto però che volevo segnalarvi e qui forse
Il contributo diciamo autonomo vostro come come rappresentanti delle istituzioni culturali sarebbe molto importante che noi abbiamo una
Polverizzazione di questi istituti che un po'anche anacronistica cioè ci sono alcune situazioni
Che effettivamente potrebbero
Diciamo essere oggetto di una razionalizzazione di una
Io vedrei bene alcune federazioni per esempio papera penso agli istituti storici che potrebbero in qualche modo federati si e organizzarsi a livello nazionale in maniera più
Organica e probabilmente meno dispersiva
All'interno di uno stesso territorio anche per raggiungere alcune economie trovare degli accordi tra istituti per condividere diciamo alcune spese di gestione di funzionamento
Penso per esempio all'apertura delle biblioteche penso ad alcuni
Alla all'attività di di pubblicazioni di convegni eccetera quindi
Questo può essere una strada ad esempio da da da almeno sperimentare
Con alcuni già
Abbiamo avviato diciamo un discorso in questa direzione
Perché è più facile all'interno di alcune famiglie diciamo disciplinari muoversi in questa direzione con altri a mio avviso c'è un percorso da fare
Quel una cosa è certa che credo che non si possa diciamo immaginare un futuro dove pioveranno soldi anzi io credo che
La situazione per il due mila tredici a una situazione molto
Molto seria a mio avviso i nostri finanziamenti già lo sappiamo perché abbiamo visto le tabelle diciamo
Sono molto ridotti quindi
Se non vogliamo che istituzioni prestigiosissima
Debbano chiudere in alcuni casi già abbiamo alcuni casi clamorosi casi però anche mi mi permetto di dire che si sono appoggiati su una penso al caso di Napoli del dell'Istituto degli studi filosofici prestigiosissimo ma che per anni come dire ha beneficiato di fondi anche rilevanti e credetemi perché le cifre le ho viste
E però si trova in una situazione gestionale spaventosa ora
Lo Stato non non dimentichiamoci che lo Stato agli enti pure gli enti locali potranno come dire
Sopperire alle alle difficoltà quindi dobbiamo metterci in una condizione di trovare quegli strumenti comuni di diciamo
Per razionalizzare che non vuol dire necessariamente solo tagliare vuol dire anche riorganizzarsi
E quindi io in questo senso auspico che
Magari presto noi per l'anno prossimo per non per la tabella triennale ma per l'articolo otto e gli altri strumenti io sto studiando
Un sistema di valutazione
Un po'diverso perché trovo che è quello di quest'anno ha penalizzato
Diciamo in maniera corretta per carità nel senso che non s'è tutto molto legittimo ma da adottare un criterio unico per tutta questa miriade di tipologie di enti secondo me può essere
Può essere non equo diciamolo perché tua analitico se ciò una un grande istituto che c'è una più una biblioteca meravigliosa e mille postazioni magari verso un altro istituto altrettanto prestigioso a livello di ricerca
E che però magari non fa quell'attività legata al pubblico e quindi non lo posso
Valutare allo stesso modo
Chiameremo anche a questo tavolo diciamo congiunto proprio per valutare un tavolo tecnico per valutare quali possono essere gli strumenti
Di valutazione chiameremo anche il Ministero dell'università e della ricerca perché sicuramente e importante che tra il Ministero dei beni culturali il Ministero dell'Università ci sia
Una collaborazione in questo senso perché spesso e volentieri anche molte istituzioni sono comuni entrambi i Ministeri quindi è giusto anche
Adottare alcune diciamo alcuni strumenti alcune risorse comuni quindi questi sono diciamo alcuni del degli spunti che io mi sentivo di dare
Sull'ultimo punto che sollevato dal dal presidente Spini sulle sponsorizzazioni
Io trovo che c'è l'aspetto che lui sottolineava importante ma c'è un ulteriore aspetto che riguarda
Tutto il mondo dei beni e delle attività culturali questo è un paese che o affronta il tema della
Detrazione fiscale cioè del dei vantaggi fiscali
Diciamo per la riduzione dei per incentivare il privato a partecipare o dimentichiamoci che i poveri privati diciamo la verità tartassati a tutte le parti possano intervenire non hanno alcun beneficio ancora di più
In istituzioni culturali così lontane tra virgolette dalla visibilità
Quindi lo Stato a mio avviso non può non può delegare al privato diciamo in questo settore diciamo sono istituzioni di ricerca di studio
Di quindi evidente che un privato per quanto generoso diciamo non ha questa visibilità questa attrattività diciamo mediatica che può avere su un monumento sul Colosseo piuttosto che
Su uno sulla Galleria degli Uffizi insomma al Pepe per un grande restauro però è vero che oggi se tu a un privato che fa approfitto eccetera gli dai la possibilità di detrarre diciamo dal dal suo dalla dalla sua dichiarazione quello che dà un po'a un
Ha un'istituzione culturale questo può essere un elemento come d'altra parte tutto questo è avvenuto in altri Paesi penso alla Francia dove ho vissuto per quattro anni dove ben il sessantaquattro per cento viene detassato quindi
Quando quando un un
Sul privato interviene può detta starsi il sessantaquattro per cento del contributo che ha dato quindi voi capite che già questo è un incentivo gigantesco ora io mi auguro che diciamola e questo ci fa capire perché il Louvre perché grandi istituzioni culturali francesi o la si Demattè ecco grandi istituzioni che poi hanno avuto sempre devo dire la continuità dello Stato perché
C'è da dire ecco che poi lo Stato non è che
Ha lasciato mano libere privati diciamo che i privati hanno consentito l'amplificazione di un finanziamento che già lo Stato assicurava
La certamente la centralità della cultura in questo Paese per quanto predicata purtroppo non è praticata
E quindi io mi auguro e auspico che
Nella nella prossima legislatura a questo punto dobbiamo immaginare
Finalmente si passi ai fatti perché diciamo e dimostrato che la cultura in questo Paese può dare lavoro può dare sviluppo può dare occupazione giallo da in maniera precaria spesso ma ma lo dà
E quindi si tratta di puntare veramente con strumenti semplici agili che favoriscano l'ingresso dei privati ma che facciano funzionare bene la macchina anche dello Stato
Con finanziamenti adeguati
In questo settore perché io poi non ho citato il Settore delle biblioteche statali che noi stiamo tentando di salvare una Rete immensa
Quarantasei biblioteche dello Stato che che Champion di centocinquanta archivi
Sparsi in tutte le province italiane che soffrono enormemente e quindi anche lì lo Stato continua intervenire faticando annaspando dico io però
Veramente il compito è un compito enorme e quindi dobbiamo come dire io vorrei dare da questo da questa occasione che mi è data
Proprio lanciare una un messaggio attacca tutti i rappresentanti delle istituzioni culturali da
Cane di mettiamoci intorno intorno a un tavolo capiamo come possiamo cambiare questa legge
Ognuno un ultimissimo appunto voi sapete che poi c'è le famose istituzioni ex legge
Ormai tutti stanno ambo vogliono andare in questa in questa direzione purtroppo quella sarà una strada chiusa ben presto nel senso che
Io mi rendo conto che quello come dire un passaporto più tranquillo rispetto alla alla la tabella triennale o l'articolo otto alle pubblicazioni e convegni
Però io non credo che quella sera e la strada da perseguire anche perché quello creerebbe inevitabilmente anche alcune distanze anche bisognerebbe individuare dei criteri per cui tu metti alcune istituzioni
Ex legge altre no
Quindi sono tanti temi che a mio avviso possono e devono essere affrontati se io credo col contributo di tutti e con anche come dire la
La voglia di e l'arresto e la consapevolezza che dobbiamo trovare delle soluzioni
Ed è meglio che le troviamo in maniera come dire concorde e subito perché poi dopo in degli iter parlamentari
Voi sapete che vi è una legge va cambiata con una legge quindi poi ci saranno le Commissioni ognuno dice la sua ognuno fa il suo istituto da
Da sponsorizzare o da o da sostenere alla fine poi c'è la paralisi quindi se arriviamo invece a una soluzione condivisa una soluzione che in qualche modo
Almeno stabilisca dei criteri oggettivi il più possibile oggettivi e che risponda a queste norme domanda diciamo di cultura
Di ricerca di formazione che viene da da
E che che è necessario garantire a questo Paese grazie
Generale Rummo per
Non maniera formale l'appunto in maniera sostanziale perché ci ha offerto un'alleanza
Io la leggo come tale un'alleanza per procedere verso una proposta concreta che non può che essere
Ampia deve riguardare una
Una rivoluzione culturale perché offre disattenta una nuova politica culturale per questo Paese se lo facciamo insieme
Certamente ci sono maggiori possibilità di sentita e questo vale innanzitutto per noi
Perché naturalmente anche tra le associazioni e le fondazioni culturali non sempre c'è poi se questa unità di intenti qualche volta c'è la tentazione
Alla ricerca di soluzioni più o meno privi dei già a temi che rischiano poi di complicare ulteriormente il quadro del tutto però lei ha detto una cosa molto
Giusta e che si richiama anche
A quanto il nostro Presidente onorario zone ha detto ieri in un suo intervento cioè anche nel campo della cultura bisogna cominciare a fare delle distinzioni
E nell'ambito delle distinzioni indiscutibilmente ci sono alcune priorità che lo Stato deve favorire rispetto ad altre
A fronte di risorse limitate e non si può pretendere che lo Stato copra tutto l'arco delle
Del dell'immenso mondo della cultura di questo Paese ci sono delle cose che può fare solo lo Stato su quelle vanno indiscutibilmente concentrata la maggior parte delle risorse
Che sono disponibili ce ne sono altre sulle quali dello Stato forse più che le risorse materiali deve offrire una rete di sostegno esterno
Che fatta di strutture fatta di facilitazioni fiscali fatta di tutto quello che più o meno ci siamo detti per aiutare poi all'tali finanziamenti a a trovare una convenienza ad arrivare sulle fondazioni culturali lei ha detto una cosa molto giusta non dobbiamo cercare di filantropia
Dobbiamo cercare un rapporto di convenienza
Se il il solo così potremo uscire dalla retorica e andare poi nel concreto dei provvedimenti e naturalmente qui l'interlocutore
Diventa necessariamente alla professoressa Mariella nonché che
è vicepresidente della Fondazione Cariplo qui devo dire un ringraziamento al presidente Guzzanti dei più presente Guzzanti so che avrebbe voluto essere qui con Guzzetti scusi scusi scusi ne voleva essere qui con noi oggi e invece poi non nonna pronto pittore Guzzanti è tutt'altra storia e perché poi Presidente molto sensibile a questo questo tema
Il qui noi questo convegno abbiamo sollevato al lungo il problema del contributo che possono dare le fondazioni bancarie
Si è fatta la storia si è ricordato come sono nate
E ce ne sono anche ricordate alcune
Distorsioni di ricaduta che ci sono state
Cioè la concentrazione del sistema bancario nelle regioni settentrionali del Paese ha provocato per una serie di ragioni mi
Anche nel nelle nel nelle destinazioni per dei fondi delle fondazioni culturali
Una forte il privilegio per le visone dove le banche erano insediate a livello
Centrali cioè a livello delle delle fondazioni
Questo è una cosa che sostanzialmente ha penalizzato le regioni meridionali
Che invece hanno bisogno di una grande supporto proprio nell'ambito della cultura prima ancora che in ogni altro settore allora qui è stata poi accennata questa fondazione
Per il sud non è per il sud
Per il Sud no è stato corretto connesso con il suo
Perché noi poi ci divertiamo al queste differenze terminologiche però vorrei che avessero poi anche a una una una ragione sostanziale questo punto non resta che s'intitola
Azione e con il sud e comunque è nata proprio perché siamo stati ben consapevoli che il nord poteva essere avvantaggiato quindi questa fondazione è finanziata dalle fondazioni
Sta svolgendo a nostro avviso un'ottima attività
E sta anche facendo un buon lavoro di far lesi cioè man mano che si sviluppa sono sempre c'è sempre più attenzione anche nel suo operato
Devo poi anche dire che non c'è mai stata una totale disattenzione
Per quello che avveniva in altre Regioni almeno da parte di Fondazione Cariplo né ad esempio Fondazione Einaudi che qualche contributo anche se non grandiosa ma insomma l'aborto
E certamente il presidente Guzzetti sarà attenta ma tutta la fondazione anche in futuro
Per la fondazione Cariplo parlare di cultura oggi e soprattutto parlare di innovazione
Quando io sono arrivata in fondazione
La cultura era molto intesa come il restauro di opere d'arte alcune borse di studio
Ma ed è difficile andare al di là di questo tema le fondazioni erano molto orgogliosi e che restaurare palazzi dimettere targhe ET dare visibilità alla loro azione
Nel corso di questi anni e molto cambiata la cultura all'interno delle fondazioni che certamente di quella che io conosco per la fondazione Cariplo
Per noi ci la cultura rappresenta sostanzialmente un fattore in grado di favorire il pluralismo
La crescita intellettuale e il miglioramento della qualità di vita dei cittadini nonché una condizione utile per favorire la coesione sociale e contribuire allo sviluppo economico del territorio
Per questo oggi sul tema cultura i nostri bandi e i nostri progetti si sono molto diversificati
Con quattro accezioni importanti prima di tutto né vogliamo avere un ruolo innovatore cioè ne vogliamo promuovere la sperimentazioni di metodologie nuove di intervento
Capire che cosa si può fare DT verso rispetto al passato
Intervenire sulle
Accessi sulle cause strutturali quelle azioni dimostrative piuttosto che Cogne l'ambizione di risolvere i problemi
Allora se la Fondazione Cariplo che pure eroga una cifra importante e a mantenuta anche in questi anni di crisi lo stesso livello di erogazione degli anni passati pensasse di risolvere i problemi della cultura in Italia
Gli si potrebbe dare della pace della follia quindi noi cosa possiamo fare come fondazione
Noi possiamo e dobbiamo fare alcune azioni che dimostri Bruna modalità diversa una modalità possibile e sostenibili di fare degli interventi
Quindi per noi è importante oggi tale la dimostrazione di una buona gestioni di buone pratiche che poi possono essere ripetute
Io vi dico ad esempio abbiamo fatto in questo momento un bando sulla nuove modalità di restauro
Perché voi sapete che si faceva anche molto restauro che aveva poi una breve durata
Allora ripensare anche alle modalità con cui si fa restauro e finanziare questi progetti è un modo innovativo di fare comunque cultura
Di essere un soggetto catalizzatore
Noi non possiamo più agire da soli
Non abbiamo nessuna ambizione di essere i protagonisti di un'attività
A noi importa essere invece un soggetto che è capace di riunire intorno a sé
Altri fondazioni altri soggetti anche internazionali soprattutto internazionali per fare insieme alcune azioni
Quando ogni fondazione bancaria volevi suo progetto voleva il suo riconoscimento era veramente un modo per utilizzare al meglio le risorse
E soprattutto noi non vogliamo sostituirci a quello che deve fare il pubblico ma bene un'azione di sussidiarietà quindi lavorare insieme
La dottoressa Rummo diceva il rapporto pubblico-privato RAI che non può da sorridere se penso a tutte le polemiche che a Milano sono state fatte quando si è detto che la Fondazione Cariplo più secchietto privato un po'particolare comunque soggetto privato intendiamoci bene ma un po'particolare
Sarebbe entrata ter nel Brera
E qui sono state fatte infinite polemiche quindi secondo me ci anche ancora anche tanto ideologismo e da togliere al di là poi dall'aspetto fiscale perché se ne contiamo pensare che priva atto invece che un mecenate come state nei secoli passati è soltanto un distruttore di cultura B intanto diamo una cattiva fama e i nostri concittadini e questo non mi sembra già molto bello
E secondo da soli non ce la facciamo sia in mecenatismo in Italia ha fatto grandissime cose non capisco perché oggi non si può sa anche ritornare a questa cultura e a questa stima anche delle persone che credo
Noi alla Fondazione Cini e qui c'è il Segretario generale
Abbiamo in questo momento una mostra del vetro determinata e poi si e resa possibile da un grande mecenate non italiano ma va bene lo stesso
Quindi la fondazione oggi a
Questo primo compito e il secondo è di promuovere la riduzione l'interazione e rinnovamento dell'offerta culturale e di favorire l'accesso alla cultura e la partecipazione del pubblico
Promuovere razionalizzazione in questo tavolo è stato detto e anche in quelli precedenti e chiaro che oggi un sistema frammentario non riesce a più a stare in piedi ma non per una questione soltanto che mancano le risorse economiche e proprio perché
Culturalmente non si può più vivere nel piccolo
Se un'azienda per stare in piedi dire comunque mettersi in rete con altre aziende è impossibile che tutte le piccole inizi attiva e culturali di cui ciascun è profondamente innamorato perché era pensate l'ha fatta vogliono vivere in solitudine
Ecco il fatto di mettersi in rete non è rinunciare a qualcosa di proprio ha una propria originalità è invece capire i valori meno allora e dell'altro
E quindi non pensare mai di esserlo unico assoluto prima della classe devono finanziare metterti in assoluto sono il più bravo ma trovare a confrontarmi con gli altri e a vedere con gli altri tutto quello che è possibile condividere
Perché allora questo sistema effettivamente da una possibilità di lavorare
Con un delle sinergie che diventerà anche economica
Noi abbiamo fatto come fondazione Cariplo questo progetto dei distretti culturali che sembrava un progetto molto difficile ma in realtà ci siamo guardati attorno e abbiamo visto che in alcune zone c'erano
Molti emblema ci cita culturali di vario livello dall'arte vera e propria le biblioteche agli archivi alle culture
A siti industriali ormai storici che potevano avere valore allora abbiamo detto
Agli enti che fanno domanda bene costruite insieme comuni
Enti culturali
Università tutto quello che sul territorio c'è e che di questo si occupa o perché se ne vuole occupare o per dovere
E prelati a fare un sistema e non abbiamo finanziato questi sistemi con diversi milioni di euro quindi non con poco
E questi sistemi cosa stanno producendo
Stanno producendo anche un grande ritorno economico perché è difficile che io visite un sito se non solo gli uffici differente
Solo per andare a vedere una cosa massivo dentro un territorio tolto attivo culturalmente nel grande nel piccolo nel vedere quello che è più importante e quello che forse un po'più di nicchia
Io su questo territorio crea allora un ritorno economico quindi quella cultura diventi una cultura che ha a disposizione del pubblico ed è una cultura che non è soltanto per pochi eletti
Ma invece veramente un fenomeno no di massificazione perché non è questo che si vuole
Ma umile nome noti apertura alla cultura
Perché il secondo punto e proprio questo non capiamo aprire di più la cultura
A persone diverse ai giovani e fare capire che cos'è noi stiamo tentando coi teatri dei giovani con la musica per i giovani
Con finanziare siti teatrali ormai abbandonati in mano a compagnie anche i giovani di rilanciare questo gusto e questo progetto veramente culturale
Perché c'è anche un problema generazionale
Molte delle nostre istituzioni non hanno fatto un sufficiente ricambio generazionale per quel questo diventa patrimonio che è un patrimonio di mantenimento ma non è un patrimonio come diceva l'amico Gagliardi
Di incremento del fuoco
Quindi noi abbiamo bisogno di far sì che questo fuoco si alimenti e le fondazioni bancarie sono qui per questo non solo dei bancomat dai quali si va con un bel progetti in testa dicendo il mio è il più bello del mondo e come mai non mi finanche cattivissimo Buzzetti cattivissimi Larino cattivissimi tutti no allora si porta un Progetto che aderente a un bando che noi ad chiamo fatto e che abbiamo studiato su cui abbiamo interpellato le persone chi più ne sapevano di questo e che diventa però un'espressione di vita
Anche di apertura
Della cultura
Io ho sentito in questo periodo su questo tema
Un grande bisogno di un richiamo a ritrovare il gusto della cultura perché è vero si dice che i giovani
Io l'apprezzo né i giovani fanno soltanto certe cose ma noi che offerta culturale viva abbiamo in realtà ha fatto i giovani
Che offerta culturale fascina anche lui li abbiamo chiamati ecco Fondazione Cariplo vuole fare questo
E voglio dire anche a tutti gli operatori in questo campo sarò brevissimo di essere di fare sostiene l'idea della sostenibilità di quello che fanno
Inoltre lo ripeto perché le risorse sono poche ma soprattutto perché abbiamo il dovere di tutti di usarle bene
Io sento una responsabilità grandissima nel gestire un grande patrimonio come quello della fondazione Cariplo per potere dare
A beneficio di questo patrimonio
Tutte le sere vale bonifici e donare il motto della fondazione Cariplo ma per fare questo ci vuole grande trasparenza grande capacità nell'individuare chi veramente merita
Questi fondi e grande capacità di capire se poi dati questi fondi fatta di iniziativa che poi la capacità di sostenere il bar perché troppe volte
Partono grandi iniziative grandi idee che da poco tempo falliscono perché non si sono saputi dare sostenibilità economica e l'accessibilità economica e non è voglio dire
La cultura non può fare i soldi la sostenibilità economica voglio dire fare bei progetti aprirsi
Provare a guardare al di là e trovare a vedere quali sono anche le risorse autonome che ciascuno di noi si può dare
Io credo che allora
Quella capacità delle istituzioni culturali
Di quale dare con attenzione anche i propri bilanci cercando di non dire mai ma noi abbiamo sempre fatto così ma lo Stato ci ha sempre finanziati male fonda se ogni ci hanno sempre finanziati perché queste il passato non è l'innovazione il futuro è diverso e tutti dobbiamo essere convinti comunque le fondazioni sono vicine alla cultura
Grazie ancora una volta
Grazie veramente di cuore per
Thuram hanno un problema culturale e cioè che c'è veramente un
Problema di maggiori sensibilizzazione al problemi della cultura la cultura e da troppi ancora considerato un fatto di nicchia che riguarda soltanto delle piccole
Minoranze di intellettuali o di persone variamente interessate nodo diamo trasmettere una concezione di cultura profondamente diversa e dovremmo tutti essere impegnati in questo campo
E soprattutto la cultura e non è un compito esclusivo dello Stato perché questa è un'altra cosa fortemente radicata nella nostra cultura per cui siano quelle reazioni che si sono avute nel caso Brera
Che lei ha giustamente
Sede è stata
Veramente una cartina di tornasole sonde venuto fuori tutto una concezione culturale
Che pensavamo sepolta non più esistente invece ha dimostrato quanto ancora e radicata nel nostro paese
E quindi la capacità gestionale anche la cultura al suo deve dimostrare la sostenibilità delle cose che propone e delle cose che poi li realizza anche questo è molto lontano dalla nostra cultura siamo tutti convinti che arrivano i soldi si spendono non se ne deve mai rendere conto a nessuno del responsabile di nulla
Anche questa è una distorsione che va profondamente corretta io chiudo questa tavola rotonda esattamente come quindici minuti di ritardo di cui mi scuso con il presidente Lupo ma con la soddisfazione di avere sto una convergenza non formale non su quattro più o meno concetti retorici ma su alcune cose estremamente concreto ed estremamente precise per cui la chiudiamo nuova era questo rappresenta un appuntamento è un impegno per il futuro in cui insieme al presidente Spini riusciremmo forse al coinvolgere
Anche molte altre molte altre rivisitazioni culturali grazie a tutti prego il Presidente di concludere
A
Cioè c'è risorse
Sì sì sarà anche qualche riferimento dicevo alle cose sensatissime
E
Di grande di grande stimolo che sono venute da questa tavola rotonda conclusiva innanzitutto assicurate vi anche se il
Il programma reca l'indicazione minacciosa di conclusioni delle Presidente non ci proverò nemmeno attrarli e
Primo perché questo convegno è stato così ricco così articolato che vires me ed efficiente o proprio non non ho le forze per trarre delle conclusioni
E poi per
Non infierire sadica mentre sulla
Sulla stanchezza che legittimamente tutti voi provate perché dopo un giorno e mezzo di lavori
Le si è un po'affaticati
Però desideravo
Trarre qualche spunto non di conclusioni organiche male
Se conservo lente di di riflessione di considerazione a voce alta
Prima cosa
Sarà forse che abbiamo selezionato bene
Ecco il partecipanti a questo nostro convegno
Ma
Io non ho percepito ceneri ho sentito invece tanto fuoco
Di
Di idee di iniziative
Di intendimenti non frustrati dalla penuria delle risorse dalla scarsa considerazione che hai me un mondo preso da menta tante esigenze materiali fatalmente a verso la cultura
E quindi questo credo che ci incoraggia ad andare avanti è un
Così un supporto spirituale Keci
Portiamo anche noi dalla Fondazione promotrice organizzatrice come
Come viatico per i nostri prossimi cinquant'anni
Le votazioni culturali hanno un ruolo questo possono avere un ruolo debbono avere un ruolo questo mi sembra essere il senso ecco che possiamo trarre da questo nostro convegno
Hanno di fronte a sé
Molti problemi problemi gravi problemi seri problemi esistenziali ma
Hanno un ruolo da svolgere debbono trovare il FAS la forza dell'Energia per svolgerlo
Facendo però le cose giuste che vanno fatte
Debbono intanto razionalizzare
Il loro modo di essere la loro presenza
Perché non c'è dubbio che non soltanto
Per un problema di risorse scarse e sono scarse e saranno scarse non soltanto il versante del pubblico ma credo anche sul versante del privato
Quindi dobbiamo rassegnarci operare in un regime di risorse scarse per quanti sforzi noi possiamo fare per
Ingenerare occasioni anche di intervento di finanza privata dobbiamo rassegnarci a operare in un regime di scarsezza di risorse
Allora in un regime di questo schede di scarsezza di risorse ma non è soltanto un problema di scarsezza di risorse ma anche di adeguatezza
Delle singole strutture a produrre
Innovazione a produrre prodotti culturali utili
Non tutte le dimensioni sono adatte per qualsiasi tipo di produzione che si chi si è occupato chi è
Stato attivo nel campo dell'industria o comunque della dell'impresa sa benissimo
Che ci sono imprese adatte per fare alcune cose imprese assolutamente non adatte a fare le medesime cose a produrre gli stessi risultati
Allora io credo che ci sia innanzitutto un dovere al quale noi dobbiamo assolvere
Cioè di adeguare il nostro modo di essere nostre strutture alla
A queste due esigenze queste due realtà scarsezza di risorse e adeguatezza delle dimensioni dei
Delle fondazioni degli istituti di ricerca a produrre risultati significativi
Io credo che qui il nostro il nostro referente essenziale la nostra la nostra associazione ho sperimentato queste esigenze di
Trovare il modo
Di fare rete di fondersi di riunirsi
In agli altri mi esperienze professionali
Sono percorsi molto difficili
Tutti quanti quando si fanno questi discorsi assentiamo ma pensando che a ridursi era stremato si affonda si debbano essere gli altri è invece qui dobbiamo renderci conto che
Questo tocca tutti
Dobbiamo però cercare di sperimentare modalità nelle quali mettiamo anche a fattor comune alcune attività alcuni servizi non è facile non è semplice ma io credo che dobbiamo
Dobbiamo mettercela tutta
Ci sono problemi di quadro normativo
Che credo che dobbiamo portare avanti
A attraverso la la nostra associazione ma anche dando i contributi che ciascuno di noi pensa di poter dare in termini di proposte in termini di sollecitazione
Ma credo che
Lo accennavo ieri nel mio breve intervento introduttivo
Dobbiamo anche
Mettere a punto la normativa che nelle attività culturali consenta
L'espletazione utile di forme di partenariato pubblico-privato
Questo è un modo non facile non semplice
Di
Fare
Di di di creare delle sinergie in cui il privato fa AIDA quello che più in condizione di fare di dare
E il pubblico altrettanto
Ne ho fatto
Personale esperienza
Nel campo delle infrastrutture dove e
La via attraverso
La quale si cerca non soltanto
Di dare una risposta al problema della scarsezza delle risorse
Perché il privato tipicamente viene chiamato a dare un contributo di tipo finanziario alla realizzazione dell'opera ma si cerca anche di mettere a profitto
Della realizzazione della gestione dell'opera le qualità di
Intrapresa di efficienza che talvolta il privato possiede in misura superiore al pubblico
Quindi queste sono strade che il convegno che abbiamo
Che stiamo per concludere ci ha indicato che io credo noi dovremmo battere piuttosto che
Trarre conclusioni cosa che ho
Saggiamente rifiutato di trovare perfino a fare io credo che però una cosa la Fondazione Einaudi può impegnarsi a conclusione di questo convegno a fare
Provare certamente poi pubblicheremo anche gli atti del convegno quelle arrivano tardi sono e sono cose destinate alla biblioteca
Sono un po'più cenere che non fuoco
E
Viceversa una cosa possiamo provare a fare ce ne possiamo assumere l'impegno per poi farlo circolare fra i partecipanti al convegno
Provare a
Tracciare un documento conclusivo
Che cerchi di valorizzare di fare tesoro degli spunti più interessanti più innovativi
Che il convegno ci ha consegnato farli circolare ovviamente da tutti i partecipanti perché ci diano un loro contributo di correzione di messa a punto
E poi utilizzare questo documento relativo do l'occasione in cui importanti non marginali ma importanti
Istituzioni della nostra tipologia si sono trovate insieme
Per portare avanti quelle quelle azioni politiche che il presidente Spini
Ci anticipava
E
Che ho sentito
Evocare anche dalla dalle parole della professoressa lungo la professoressa ENAC
Io
Qui terminerei rinnovando ancora un ringraziamento anche il mio assolutamente non di maniera
A tutte le persone che con tanta buona volontà con tanto dispendio di energie né di tempo il tempo e risorsa scarsa per tutti noi
Ecco ANCI hanno dedicato per una riflessione che io credo importante se è vero che la cultura del mondo moderno importante
Per cultura intendendo sì e lo ripetiamo soprattutto ricerca
L'innovazione e poi
La ricaduta naturale di queste due attività che la formazione dei giovani ringrazio moltissimo appresta