Violenza sulle donne: verso la ratifica della Convenzione di Istanbul del Consiglio d'Europa

Benvenuti
A questo seminario parlamentare sulla violenza sulle donne
Questa iniziativa si svolge a ridosso del venticinque novembre
Tramite la risoluzione numero cinquantaquattro centotrentaquattro del diciassette dicembre mille novecentonovantanove l'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Ha designato il venticinque novembre come la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne ha invitato i Governi e le organizzazioni internazionali le ONG
Ad organizzare attività volti a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno
Nell'aprile nell'aprire questo seminario dedicato a dare impulso al processo di ratifica della Convenzione di Strasburgo del Consiglio d'Europa sulla violenza contro le donne
Vorrei innanzitutto ringraziare quelle donne componenti della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa che hanno pensato l'iniziativa e con l'appoggio della stessa della gara dell'aggregazione che ho l'onore di presiedere
Hanno organizzato questo evento gli onorevoli del Deborah Bergamini Federica Mogherini
Nonché la senatrice Anna Maria Carloni che sono a questo tavolo e presenteranno congiuntamente il manuale per i tre parlamentari sulla convenzione di Istanbul
Il sito naturalmente ringraziare il Ministro del lavoro delle politiche sociali
La professoressa Elsa Fornero che la sua presenza testimonia l'interesse del nostro Governo del nostro Paese
Su questo tema e per questa iniziativa specifica a presentare invece il Consiglio d'Europa nel cui ambito è stata pensata e scritta la convenzione provvede ai massimi livelli
La dottoressa Gabriella Battaini Dragoni vice segretario generale di questa organizzazione internazionale
Mi corre anche l'obbligo non non non non non aveva
La si sia della dottoressa Maria Latella che comunque ha garantito la sua presenza direttore del settimanale ha e giornalista SKYTg ventiquattro che illustrerà il ruolo dei media nella prevenzione della violenza sulle donne
La dottoressa Titti Carrano Presidente del dire donne in Rete contro la violenza
La dottoressa Simona Lanzoni coordinatrice della piattaforma CEDAP in Italia
Desidero infine ringraziare per la partecipazione per il contributo che ci offrirà concludendo il seminario sottosegretario agli affari esteri Marta Dassù
La recente firma della convenzione da parte dell'Italia avvenuta il ventisette settembre di quest'anno è un primo importante passo verso la ratifica di questo strumento internazionale che lo scopo principale per cui è stato organizzato questo seminario
Purtroppo la violenza sulle donne non conosce confini geografici culturali sociali sono vittime di violenza alle donne europee americane africane anche dove c'è il benessere cultura progresso la donna è sempre in difesa vittime
La cosa che più mi ferisce però e il fatto che la maggior parte di queste violenze avvengono tra le mura domestiche per mano di mariti compagni fratelli o padri che dovrebbero invece protegge la casa dovrebbe essere per tutti il luogo più sicuro rifugio per definizione
Ma proprio perché è inviolabile e spesso il teatro dove vanno in scena i crimini e gli atti più efferati e violenti
La violenza contro le donne compresa purtroppo la violenza domestica
è una delle più gravi violazioni dei diritti umani anche in Europa spesso ancora la pressione sociale forte le denunce non vengono fatte si stima che in Europa una donna su cinque sia stata o sia vittima di violenza
è arrivato il momento di andare oltre alla condanna pubblica di tagli odiosi comportamenti credo che sia arrivato il momento di agire
Il Consiglio d'Europa alla lotta alla violenza contro le donne fra le sue massime priorità fin dagli anni due mila sei due mila otto quando venne lanciata la campagna Stop alla violenza domestica sulle donne
In parallelo l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa promosso in tutti i Parlamenti dei Paesi membri dell'organizzazione una campagna di sensibilizzazione sul tema in questa occasione è stata creata una rete di parlamentari di riferimento che lavorassero sull'argomento e potessero riferire a livello
Paneuropeo delle attività e dei problemi dei propri Paesi network assunto nel due mila dodici la denominazione donne libere dalla violenza
è arrivata la dottoressa Latella che abbiamo salutato prima rinnoviamo i saluti e ringraziamenti
Per la sua presenza
In questa legislatura del metrò che fanno parte l'onorevole Bergamini la senatrice Carloni
Fin dal due mila sei dunque i membri di questa rete operano per la sensibilizzazione presso la lotta alla violenza sulle donne sia all'interno dei rispettivi Parlamenti che presso l'opinione pubblica questo seminario è solo l'ultima in ordine di tempo delle notizie
Delle molte iniziative intraprese l'impegno adesso tutto concentrato sulla promozione della convenzione di Istanbul che il prodotto più importante del Consiglio d'Europa sul tema
Questa convenzione è un potente strumento internazionale prevede la prevenzione la protezione delle vittime perseguimento penale degli autori del reato
Chiede anche l'elaborazione di politiche specifiche in materia fornisce dunque lo strumento per l'azione in quanto parlamentari in quanto parlamentari e il momento di moltiplicare gli sforzi per sostenere dapprima la ratifica e in seguito alla completa applicazione
Purtroppo fino ad oggi sono ventiquattro Stati dei quarantasette del Consiglio d'Europa hanno firmato la convenzione ed uno solo la Turchia la ratificata
Negli ultimi tempi
Si è assistito ad una certa accelerazione presento l'Albania adottato la legge di ratifica e se me l'attesa della definizione toh formale la Francia ha dichiarato che ratifica avverrà in tempi brevi il Portogallo
Ha cominciato ad esaminare la legge si prevedono anche qui tempi brevi ma non basta ancora perché per l'entrata in vigore sono necessarie almeno otto ratifiche per quanto riguarda l'Italia al Senato sono stati presentati tre diversi disegni di legge di ratifica
Uno Finocchiaro Pitti Allegrini P.D.L. carni noi Italia dei Valori
E sono stati già assegnati alla Commissione esteri
Resta dice auspicabilmente inizierà l'esame al più presto alla Camera è stata la collega Mogherini a presentare una proposta di legge che ancora non è stata assegnata
Credo di aver adempiuto diciamo così alla presentazione di questo evento passo senz'altro la parola al ministro forme
Grazie
Grazie voglio intanto ringraziare il Presidente Fini per capire dato ospitalità a questo seminario e le donne del delegazione parlamentare che in occasione della giornata internazionale
Della violenza sulle donne hanno voluto organizzare questo importante seminario
Volto proprio a promuovere possibilmente in tempi rapidi ratifica della convenzione di Istanbul del Consiglio di Europa
Alla quale come è stato ricordato l'Italia ha diritto il ventisette settembre scorso con una firma che io stessa ho orgogliosamente apposto a Strasburgo
Insieme alla dottoressa Battelli
Le la presenza di autorevoli rappresentanti qui del mondo istituzionale la presenza di molto tempo associazioni molto attive in questo campo
Conferma da necessità da un lato di riflettere su un fenomeno che non conosce confini
Perché come ha detto lo storico orientalista Bernard Lewis la violenza contro le donne è una violenza locali ed è una violenza contro il mondo
Ma occorre anche agire e agire su molti fronti anzitutto sul piano delle regole
Sul piano delle regole e del loro rispetto
Negli ultimi trent'anni il nostro Paese ha introdotto sulla scia soprattutto di indicazioni europee internazionali importanti modifiche normative
Volti a tutelare le tante donne vittime di violenza e a garantire il pieno raggiungimento di una uguaglianza sostanziale tra i generi
Penso alla legge sessantasei del novantasei recante norme contro la violenza sessuale che ha riconosciuto il reato di violenza sessuale come reato contro la persona e non più contro la morale
La legge più recente del due mila nove che ha introdotto nel nostro comportamento il reato di atti persecutori
La cosiddetta legge sullo stalking
Quella legge di ratifica della Convenzione di Lanzarote
Che tra numerose e rilevanti modifiche previste raddoppiato i termini di prescrizione per i maltrattamenti in famiglia
E per il reato di violenza sessuale riducendo in tal modo la possibilità per il colpevole di restare impunito
Ciononostante i comportamenti i
Le modifiche normative non basta
Occorre che queste regole si traducano in comportamenti effettivamente consoni al raggiungimento dell'obiettivo di pari opportunità
In ambito sia pubblico sia privato come stabilito dall'articolo tre della Costituzione
E quindi Hackett consone a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti
All'organizzazione politica economica e sociale del Paese
La ratifica della Convenzione di Istanbul potrà quindi senza dubbio costituire un importante passo avanti nella giusta direzione consapevole di ciò
Fortemente sensibilizzato i miei uffici affinché d'intesa con le altre amministrazioni interessate grazie
E cioè agli esteri e sono contenta che oggi qui agli esteri siano rappresentati dal sottosegretario Marta Dassù che era presente con me a Strasburgo per la firma e abbiamo quindi condiviso quella
Giornata
Importante
Gli interni la giustizia la salute il Dipartimento delle pari opportunità affinché quindi tutti insieme si possano predisporre intenti primati il necessario disegno di legge di ratifica
Che dovrà adattare le norme del nostro ordinamento e per vedere ulteriori misure di difesa delle donne vittime di violenza e in particolare delle donne vittime di violenza domestica
L'intervento normativo si muove su un triplo binario quello fondamentale della prevenzione tramite la previsione di norme che potenzierà hanno gli strumenti già esistenti
Quello sanzionatorio repressivo
Che dovrà essere
Chiedo scusa
Gas dei accolga saltati
Ne ha
Le non c'entra ovviamente pasti unico solo
Alle ore
Quello sanzionatorio e repressivo che dovrà essere rafforzato nel rispetto elimina con i contenuti della convenzione ma anche quello di tutela e di protezione delle vittime della violenza
Questo approccio trova giustificazione nel fatto che tra gli aspetti principali della Convenzione rientra la necessità di individuare azioni coordinate
Tra tutti gli attori a vario titolo coinvolti
Tesi a prevenire e contrastare il fenomeno a rafforzare le misure di sostegno
Alle vittime e i servizi a loro dedicati il tutto in un'ottica non solo di assistenza ma anche qui empowerment femminile
Le misure repressive fondamentali non bastano dunque a
Chiudere il cerchio occorre infatti rafforzare i meccanismi
Che consentono di impedire il verificarsi di questi reati
O di limitarne le conseguenze sensibilizzazione e prevenzione sono dunque elementi altrettanto importanti del sistema di risposta alla violenza sulle donne
Sì si impara a comprendere e a riconoscere un fenomeno della sua sintomatologia
E più semplici mettere in campo azioni tempestive per chi ne è vittima sarà più semplice avanzare una richiesta d'aiuto
E anche in questo senso sono contenta di confermare qui l'impegno del Dipartimento Pari opportunità per una approfondita analisi
Che abbiamo esigua abbiamo già svolto e svolgeremo ancora
In collaborazione con l'Istat quindi l'Istituto centrale di statistica perché ogni azione può avvenire maggiore efficacia si basata su una seria e approfondita conoscenza del fenomeno
Al tempo stesso occorre ripensare il sistema di risposta in modo da renderlo davvero incentrato sulla necessità di con loro a cui ha destinato ossia delle vittime delle aziende della violenza
Non è infatti immaginabile che una persona impaurita e traumatizzata intraprenda da solo un percorso complesso del quale non conosce precisamente l'iter
I servizi per le vittime debbono essere quindi facilmente accessibili
Devono garantire sicurezza fornire il supporto psicologico ma forse anche economico necessario a metterle gradualmente in condizioni di scegliere e di determinare liberamente il senso della propria vita
Abbiamo sentito anche in questi giorni moltissime testimonianze di quanto sia difficile recuperare la propria vita quando si è stati vittime di violenza
E quindi perché ciò accada occorre investire della creazione di vere e proprie reti disservizi
Che siano in grado di affiancare queste persone per un periodo
Che molto frequentemente non coincide con il nero superamento della situazione di emergenza
Ma che va oltre comprende ad esempio il sostegno psicologico necessario superare gli eventi traumatici che si sono assunti
Come pure l'affiancamento nelle fasi più impegnative del procedimento giudiziario
Che qualche volta aggiunge incomprensioni a incomprensioni
Ma anche nella soluzione di aspetti pratici
Nella ricerca di un alloggio Titti un lavoro e anche in questo caso abbiamo sentito molte testimonianze non sono in questi giorni su quanto sia difficile recuperare la normalità di identità
Questi priorità peraltro ribaditi anche nel corso della recente Conferenza europea sulla violenza contro le donne
Tenuta sia circa l'otto e il nove novembre scorso abbia visto in quella sede i rappresentanti di vari Paesi porre l'accento sulla necessità proprio di interventi multidisciplinari integrati
Da più parti Spagna Belgio Inghilterra è stato affermato che per arginare il fenomeno della violenza contro le donne serve l'impegno comune impegno coordinato di tutti
Delle forze dell'ordine degli operatori sanitari e sociali dell'amministrazione giudiziaria
Del mondo dell'associazionismo della società civile
Nella medesima se vi è stata anche sottolineata l'importanza di sensibilizzare i singoli Paesi sull'urgenza di aderire e conseguentemente i TIR rettificare la menzionata Convenzione sappiamo
Che potrà entrare in vigore solo quando avrà ricevuto dieci ratifiche sappiamo che molti Paesi stanno procedendo in questa direzione
E speriamo che l'Italia possa contribuire anch'essa presto al raggiungimento del numero necessario
Il documento conclusivo de il riunione
Di Cipro secondo quanto ha riferito la delegazione italiana contiene tra l'altro proprio un esplicito richiamo agli Stati membri sull'importanza di firmare e ratificare implementare la convenzione con Istanbul
E sarà presumibilmente presentato è adottato nel prossimo Consiglio ex co previsto per il sei dicembre Consiglio al quale io conto di partecipare
Per prevenire e contrastare la violenza contro le donne è necessario quindi un impegno maggiore di un impegno di tutti
Decisiva e le dimensioni educativa e culturale del nostro impegno nel senso di educare la società
E a cominciare dai bambini ai valori dell'uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione di sesso
è il valore contenuto nel già richiamato articolo tre della Costituzione ai valori della non discriminazione cui ci vincola l'articolo ventuno della carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
Il mio auspicio mentre il mio impegno e quindi questo
Promuovere un cambiamento culturale che nel rispetto delle diversità attributi al pieno riconoscimento dei diritti umani e del
Dignità della libertà di ogni individuo
Rispetto
Che non hanno avuto le tante donne uccise dall'inizio dell'anno
Libertà che è stata negata per esempio alla giovane pachistana ma dalla Yusuf fai gravemente ferita la settimana scorsa dai talebani per avere rivendicato a gran voce il diritto allo studio
Dignità che è stata calpestata break scemenza e allo Shin butta madri figlia ribellati sì a un matrimonio forzato
Ogni atto di violenza contro le bambine contro le donne da chiunque e ovunque sia commessa e dunque un crimine che impedisce al godimento dei diritti della persona
Delle libertà fondamentali delle donne dell'intera collettività e quindi a noi tutti spetta il compito di agire in tal senso in modo determinato e costante
Ringrazio moltissimo
Il ministra forme eroi
Da subito la parola a Gabriella Battaini Dragoni vicesegretario generale del Consiglio d'Europa
Eccellenza
Signor ministro
Presidente onorevole Bergamini
Prima di passare alla lettura del
Testo che
Avevo preparato per questo intervento
Volevo innanzitutto precisare che questa è la mia prima visita ufficiale in Italia
Il mio nuovo ruolo come
Vice segretario generale dopo trentasei anni utili carriera al Consiglio d'Europa e sottolineare che si è possibile questa mia presenza o
E grazie al fortissimo sostegno che ho avuto innanzitutto dalla delegazione parlamentare
Ridata presieduta dall'onorevole vitali nonché anche dal fortissimo sostegno del ministero degli affari esteri e della sua rete diplomatica che ha
Assolutamente appoggiato la mia candidatura quindi è con una certa emozione che
Sono con voi oggi
Il tema odierno
è appunto quello della violenza sulle donne
E noi diciamo in modo estremamente forte e deciso che la violenza sulle donne
è una violazione dei diritti umani
E anche purtroppo un riflesso brutale
E a volte mortale
Della persistente diseguaglianza tra gli uomini e le donne
Ogni donna può diventare una vittima
Della violenza di genere
Le stime che provengono dai Paesi industrializzati mostrano che almeno una donna su tre
è stata picchiata
Oppure costretta ad avere rapporti sessuali
Ho è stata vittima di altri abusi nel corso della sua vita
La violenza sulle donne e la più diffusa formati abuso sulle donne nel mondo
Senza distinzione di paese
Di cultura di etnia di educazione di classe sociale o di religione
Le donne che subiscono la violenza non sono solo vittime di abusi
Sono anche vittime del silenzio
Vittima dell'indifferenza
Vittime delle disattenzione
Quelle che sopravvivono spesso sono segnate da cicatrici fisiche e psicologiche che le perseguitano per il resto della loro vita
Questa violenza orribile non colpisce solo le donne maltrattate
Colpisce anche i familiari gli amici i colleghi in ultima analisi l'asse città nel suo insieme ne risente
I minori esposti alla violenza domestica spesso patiscono in silenzio
Molto spesso crescono nella convinzione che la violenza sia qualcosa di
Normale in una relazione e ne sono assegnati per tutta la vita
Sono più esposti al rischio di soffrire di problemi mentali e sociali e non tirato diventano una nuova generazione di fitti me e di aggressori
Affermiamolo con chiarezza
Non possiamo accettare questa violazione dei diritti umani a cui esposta la metà della popolazione mondiale
Dobbiamo dire in modo chiaro essenza ambiguità che non c'è alcuna scusante accettabile per questa minaccia che grava sulle donne e sulla società nel suo insieme
Mettiamoci tutti d'accordo per esigere una tolleranza zero
Per la violenza sulle donne
L'adozione antistante nulla della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta
Contro la violenza nei confronti delle donne il violenza domestica
è stata una risposta seria a questa sfida
Un questo testo la comunità internazionale ha fatto un passo decisivo verso la protezione effettiva del diritto delle donne di vivere al sicuro dalla violenza al sicuro
Dalla paura
L'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha contribuito attivamente alla stesura della Convenzione di Istanbul e il suo sostegno a questo seminario
Conferma la presa di posizione ferma dell'Assemblea contro tutte le forme di violenza sulle donne
Di recente l'Assemblea ha lanciato un manuale sulla convenzione che si rivolge ai parlamentari
Raccomando vivamente di usare questo strumento di grande utilità per promuovere la convenzione a livello nazionale ed accelerare né l'entrata in vigore
Vi invito a consultare il manuale per familiarizzare con le norme della Convenzione in maniera più approfondita
Adesso se mi permettete vorrei sottolineare solo alcuni dei suoi aspetti principali
Apro la cartella perché effettivamente il testo al quale mi riferisco il manuale e proprio a vostra disposizione
Un primo punto che vorrei sottolineare
I Governi che ratificano il trattato dovranno e lo abbiamo proprio inteso pochi minuti fa
Criminalizzare e perseguire atti di violenza che troppo spesso rimangono impuniti
Stupro violenza fisica e psicologica matrimonio forzato mutilazioni genitali
Femminili molestie sessuali aborto esteriorizzazione forzati che limitano crimini d'onore
Secondo punto non saranno più accettate
Giustificazioni basate sulla cultura i costumi la religione o i cosiddetti crimini d'onore
L'obbligo di introdurre specifici reati esprime chiaramente che la violenza sulle donne non è
Un fatto privato ma un problema che richiede l'intervento delle autorità
Un terzo punto
Lo Stato
All'obbligo di fornire servizi per le vittime di violenza
Questi includono rifugi linee telefoniche di emergenza accessibili ventiquattro ore su ventiquattro ore nonché consulenze mediche e legali
Questi servizi devono essere messi a disposizione tanto nelle grandi città quanto nelle aree rurali
Senza alcun impegno per chi ne fruisce
Un quarto punto
I Governi devo dire investire in attività di formazione approfondita per le forze di polizia e la magistratura inquirente il giudicante
Affinché le donne che sono vittime di violenza siano trattate con rispetto e dignità evitando la vittimizzazione secondaria
Un altro punto importante la convenzione contiene un'ampia gamma di disposizioni sulla prevenzione la protezione l'assistenza e la perseguibilità penale
Allo scopo di assicurare il rispetto e la tutela dei diritti dei minori che sono vittime o spettatori della violenza
Inoltre la Convenzione renderà le nostre società un posto migliore più sicuro per le donne immigrate
Quelle che sono richiedenti asilo ed è rifugiate
Il testo vieta che le sue disposizioni possono essere applicate in maniera discriminatoria a secondo che ritiene abbiano lo status di immigrate o di rifugiate
Punto ulteriore la convenzione assicura un maggior riconoscimento e supporto del ruolo delle organizzazioni non governative e della società civile
I Paesi firmatari della Convenzione hanno l'obbligo di al di destinare risorse umane e finanziarie adeguate a sostegno delle attività condotte dalla società civile
Last but not least
Come dicono gli inglesi la convenzione prevede un meccanismo di monitoraggio che ci aiuterà a identificare li lacune nell'applicazione della Convenzione stessa e a proporre delle soluzioni per far fronte
Ai problemi che potrebbero insorgere
Dopo aver ricordato alcuni dei punti salienti della convenzione permettetemi di sottolineare che per me evidentemente un gran piacere celebrare
La giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne partecipando
Proprio a questo seminario dedicato alla Commissione di Istanbul un testo convenzionale senza precedenti e per di più un testo aperto
Non a destinazione esclusiva dei Paesi europei ma aperto a qualunque altro Paese che desiderasse poterlo ratificare
Questo mi dà anche l'opportunità di esprimere il mio apprezzamento per l'azione del Parlamento italiano che ha messo all'ordine del giorno la firma della convenzione di Istanbul
Il fatto che il Parlamento abbia adottato una risoluzione appunto lo scorso giugno come lo ricordava il Presidente vitali l'onorevole vitali
Per richiedere al Governo italiano di accelerare la firma della convenzione è stato a mio avviso semplicemente esemplare
Mi compiaccio anche della relazione estremamente sollecita immediata direi del Governo italiano il mese scorso come lei ricordava
Signor ministro
Ero seduta accanto a lei nel mio ufficio a Strasburgo per ricevere l'atto di firma della convenzione mi permetto quindi di esprimerle pubblicamente tutta la mia gratitudine per il suo impegno
Ad oggi la convenzione come è stato ricordato è stata firmata da ventiquattro Stati membri del Consiglio d'Europa è stato sottolineato che la Turchia
Ad aprire proceduto alla ratifica
Altre nove ratifiche sono quindi necessarie per la convenzione perché la convenzione entri in vigore
Estremamente incoraggiante sapere che Paesi come l'Albania la Francia Portogallo e anche alcuni Paesi nordici si stanno ora muovendo rapidamente per cui speriamo nei prossimi mesi poter contare su alcune limitate ratifiche
Il mio auspicio per quanto riguarda l'Italia e che continuiate a fare l'eccellente lavoro che avete fatto fino ad ora e che l'Italia possa avviare il processo di ratifica al più presto
Questo dovrebbe essere possibile perché molte misure richieste dalla convenzione sussistono come abbiamo sentito poc'anzi sussistono già in Italia per esempio la criminalizzazione dello stalking
Un illecito che ha natura penale nell'ordinamento italiano
Non così in alcuni altri
Paesi europei
Naturalmente non intendo dire che la situazione in Italia si è perfetta e che non sia necessario nessun altro intervento anche qui le disposizioni della convenzione correttamente applicate avranno un effetto reale e tangibile
Per concludere la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza nei confronti delle donne Rachida Magno è stata in visita in Italia lo scorso mese di gennaio
Nel suo rapporto con la relatrice speciale ha scritto che benché e cito il quadro normativo
Fornisco una protrazione largamente sufficiente dalla violenza di confronti delle donne
Esso e caratterizzato da frammentarietà
Sanzioni insufficienti per gli autori di violenza e mancanza di un'effettiva riparazione per le donne che la subiscono
Sono sicura
E le attività di adeguamento in vista della ratifica della convenzione di Istanbul terrà conto di questi elementi non solo le donne italiane ma l'intero Paese ne trarrà un enorme beneficio grazie
Voglio ci tengo moltissimo a ringraziare davvero tre persone che sono sedute a questo tavolo perché grazie al lavoro e alla determinazione di queste persone del ministro Fornaro del sottosegretario Dassù del Presidente della delegazione italiana il Consiglio d'Europa onorevole collega vitali
Della vice segretario generale del Consiglio d'Europa Gabriella batteri Dragoni della collega a Federica Mogherini con la quale abbiamo davvero voluto organizzare
Questo questo incontro dalla senatrice Carloni che anche lei membro del network
Contro la violenza alle donne del Consiglio d'Europa grazie all'impegno di queste persone la determinazione che siamo riusciti
Affermare questo importantissimo atto questo libricino che ho visto così sembra un
L'opuscoletto e che invece contiene al suo interno
Io credo una potenza straordinaria esorbitante dell'attuale questo è il mio invito dovremmo tutti farci portatori ambasciatori
Nelle nostre realtà nelle realtà in cui lavoriamo in cui svolgiamo un'azione sociale nelle nostre associazioni nel nostro ruolo
Vedete questo testo ecco il coronamento e allo stesso tempo un punto d'inizio importantissimo
Per la lotta la violenza alle donne era dell'ANSA domestica un coronamento perché conclude un percorso iniziato negli anni Novanta da parte del Consiglio d'Europa un percorso che mirava anche qui con grandissima determinazione
A rendere il tema della violenza alle donne non più un fatto privato
Ma appunto la presa d'atto di un processo discriminatorio contro le donne che doveva terminare
Lavoro che sia intensificato con la decisione nel due mila sei di costruire proprio network di donne parlamentari all'interno dei quarantasette Paesi membri del Consiglio d'Europa che lavorassero insieme che mettessero in collegamento i vari Paesi e le istituzioni dei vari Paesi
Proprio con l'intento di disseminare
La coscienza di che cosa sia oggi la violenza alle donne
Abbiamo fatto tante campagne insieme sensibilizzazioni numeri ce li hanno raccontati che per la maternità Ragoni abbiamo tutti chiaro
Che di che cosa parliamo oggi quando parliamo di violenza contro le donne ma non basta non basta dello chiara non basta ricordarci i numeri non basta sapere che in Italia ogni anno centosessanta donne vengono uccise
E di queste centosessanta donne che perdono la vita a cento
Perdono la vita a causa di violenza domestica non basta non basta ridurre tutto al numero anzi a questo punto ne approfitto perché siccome mi sembra
Qua
Ormai ci sia la necessità quando affrontiamo i temi della collettività
E anche i temi dei diritti che ci sia questo imperio
Quantificare quantificare ridurre il numero
Vi dico anche che dentro questa convenzione c'è anche un esercizio che il Consiglio d'Europa ha fatto qual è il costo sociale della garanzia alle donne il costo sociale la violenza alle donne ogni anno ammonta a trentaquattro miliardi di euro
Per i Paesi del Consiglio d'Europa che significa cinquecentocinquantacinque euro attesta
Parlo di quantificazione perché siamo abituati ormai
Calcolare tutto in termini numerici allora
Oggi l'imperativo dominante delle nostre performante lo stretto
Da io credo che al di là dello spread tra BTP e Bund forse
Ci siano delle presento mostrando ben più importante cioè quello fra
I diritti scritti sulla carta i diritti sanciti in via di principio e la realtà quotidiana che viviamo ogni giorno e che tanto diversa da quella su carta
E che riguarda in particolar modo i temi legati alle donne
Tra questi naturalmente il tema della violenza prevalenza domestiche dalla carenza contro le donne ecco quello stretto proprio a causa delle grandi crisi di valori della crisi economica finanziaria che investe i Paesi dell'Occidente
Rischia di allargarsi
Voi sapete molto bene perché siete tutti attivi in questo ambito
Che la transizione verso i processi denoti Ines discriminazione confronti delle donne non alla transizione una sola direzione registra puntini morti
Punzi statici addirittura regressioni ecco noi dobbiamo assolutamente evitare che tutto questo avvenga
Ecco perché ritengo che questo
Lavoro sia anche
Un punto di inizio importantissimo del lavoro che dobbiamo fare tutti insieme la convenzione di Istanbul parla
Di prevenzione
Del fenomeno attraverso importanti campagne di sensibilizzazione che dobbiamo fare tutti insieme ecco perché è molto importante anche la presenza di una delle leader
Nella comunicazione il nostro Paese oggi Maria Latella che ringrazio di essere venuta
A portare la sua testimonianza
Che tale di cooperazione
Che parla di sostegno alle vittime
Che parla di sostegno a quelle che sono maggiormente le vittime le donne immigrate nella nostra Europa dei diritti che parla naturalmente anche di variazioni sostanziali I nostri codici
Che non è una banalità
è un passaggio di grande importanza lo ricordavamo poco fa e che ci chiede d'impegno vero reale determinato completo di tutti
Ecco perché
Vorremmo davvero che questa convenzione accompagnasse il lavoro di tutti i parlamentari dei senatori che gli europarlamentari
Di tutti gli esponenti che lavorano nella società civile nelle ONG
Di chi fa informazione comunicazione sancisce le priorità dell'agenda di questo Paese perché questo lo strumento che dimostra che si può lavorare insieme con grandissime prospettive ma in modo concreto per superare quello stretta
Dunque da questo punto di vista io
Penso che il messaggio che noi vogliamo darvi anche che la ratifica di questa convenzione da parte di uno Stato importanti influente nell'Europa dei diritti come l'Italia è un passaggio sostanziale che dobbiamo
Rapidamente effettuare e completare
Per questo
Voglio come rappresentante del del gruppo parlamentare Popolo della Libertà prendere formalmente l'impegno di fare in modo che entro la fine di questa legislatura si possa
Giungere alla ratifica sarebbe davvero un segnale di grandissima importanza grandissima compartecipazioni di tutto il Paese
è un tema che per troppo tempo
è stato trattato appunto come un fatto privato
E vedete anche una verifica del lavoro per noi parlamentari
Se
Nella mail nel Consiglio d'Europa abbiamo una media di ventuno per cento di donne nei Parlamenti
Che devono rappresentare il cinquantuno per cento tra popolazione perché queste sono le donne B anche lì c'è una stretta facciamo fatica a portare all'attenzione di lavoro parlamentare i temi che sono prioritari per le donne lo facciamo ancora di più oggi
In tempi in cui le
Sosta diminuiscono e dubbio aumentano c'è anche tanto ecco questa è la prova che invece
Dove si vuole dove veramente essenziale si può essere non ideologici si può essere non divisi si può essere determinati insieme e si possono raggiungere risultati straordinari io credo e lascio subito la parola Federica
Noi in questi anni abbiamo lavorato insieme su questo tema insieme a tutte le altre colleghe parlerà anche tra poco la senatrice Carloni della della delegazione italiana al Consiglio d'Europa e credo che abbiamo fatto un buon lavoro per una volta voglio dire la politica ha fatto un buon lavoro
Credo che dobbiamo continuare insieme credo che dobbiamo essere capaci
In questo Parlamento di
Superare questo passaggio importante e credo che dobbiamo lasciare alla prossima legislatura la responsabilità importante di rendere questo lavoro
Sempre più concreto sempre più misurabile ma non soltanto in termini numerici in termini proprio di capacità umana
Grazie
Chiedo scusa chiedo scusa al ministro Visco voglio purtroppo abbandonata per questo
Per il fatto compendio perché giù in aula sta votando diciamo così il voto finale del proprio sullo sulla fiducia quindi sull'asciutto mi scuso come i partecipanti soprattutto converrà Trichet e quindi sono costretto a lasciare OSCE
Ne approfitto allora cercheremo di fare la senatrice Carloni per favore a raggiungerci
Grazie
Grazie a una
Molte cose sono state dette io vorrei iniziare con un ringraziamento perché veramente se siamo arrivati qui oggi cioè con l'Italia che ha firmato la convenzione cosa fino a un anno fa lontana
E se oggi siamo in condizioni di dire che forse riusciremo a ratificarla prima della fine della legislatura che vuol dire prima di due mesi sostanzialmente
Questo è stato possibile grazie ad un lavoro di sinergia che raramente avviene su altri temi tra forze politiche in Parlamento
Tra forze parlamentari Parlamento e Governo tra
Parlamento Governo e istituzioni internazionali come il Consiglio d'Europa società civile
Poi sentiremo le voci di chi si lavora giornalmente sulla violenza sulle donne
Mezzi di informazione una sinergia che se noi riuscissimo ad applicare ad altri settori penso dovrebbe moltissimo al nostro Paese vorrei iniziare quindi con un ringraziamento veramente non formale e con due notizie
Credo che ci siamo ancora qualche giornalista in sala ne approfitto
La prima è che Presidente vitali diceva una legge di ratifica è stata le tre leggi di ratifica sono state già assegnata in Commissione al Senato bene proprio stamattina è stata assegnata alla Commissione esteri della Camera anche la legge di ratifica
Della convenzione qui alla Camera appunto ed è una legge che porta la mia prima firma ma che insieme a mia firma vede la firma di esponenti di tutti gli altri gruppi parlamentari proprio
A simboleggiare L'Unità delle forze politiche dietro a questa a questo impegno
Cosa che mi fa ben sperare sul fatto che riusciremo a fare un percorso in Commissione molto rapido e a calendarizzare la ratifica per l'Aula io spero già nel mese di dicembre almeno questo è
L'impegno che il nostro capogruppo sono del gruppo del PD Dario Franceschini ha già richiesto in capigruppo in questi giorni quindi io credo che
Tra Camera e Senato
Spero sopramenzionato tra dicembre e gennaio riuscirà a farlo ma credo anche che come
Gruppi parlamentari come forze politiche dovremmo fare un passo in più
Ovvero quello di fare un ultimo sforzo l'ultimo miglio sempre più difficile almeno così ci insegnano i maratoneti
Dovremo fare uno sforzo in più soprattutto come donne impegnate su questo nel parlare nel convincere i nostri colleghi e alla Camera e al Senato sulla necessità
Di fare questo passaggio in fretta per portare a compimento un lavoro che appunto nell'arco di quest'ultimo anno abbiamo voluto tutte con molta forza
Credo che sia fondamentale e dico soltanto due parole sul perché è fondamentale in questi giorni prima del venticinque novembre giornata internazionale
Contro la violenza sulle donne è un fiorire di iniziative
Giusto bello bellissimo
Spero che questo avvenga anche dopo il venticinque novembre perché non è che il ventisei novembre la violenza sulle donne cessa purtroppo
Ma
Io credo che sia importante sottolineare il valore onnicomprensivo che giustamente hanno sottolineato se mi soffermerò siano tre sopperire Dragoni della cui presenza qui sono particolarmente felice perché avere
Una donna italiana in quella posizione fosse Europa è stata veramente una vittoria di tutti noi una vittoria importante
Ma l'aspetto onnicomprensivo della collezione di Istanbul e quindi l'importanza della sua ratifica della sua entrata in vigore è centrale rispetto anche altre iniziative che si stanno portando avanti oggi perché
Perché c'è sì il tema della
Diciamo così della
Della tutela giuridica della punizione ma
Di chi commette violenza ma c'è il tema del cambio di mentalità
C'è il campo c'è il tema dei la messaggio culturale del lavoro culturale fondamentale c'è il lavoro della prevenzione quindi perché se parliamo soltanto di criminalizzazione che pure è contenuta nella convenzione arriviamo sempre il momento dopo
Mentre dobbiamo aspirare ad arrivare al momento prima anzi negli anni prima in cui si commette violenza io dico sempre questo problema che non riguarda le donne questo problema riguarda tutta la società perché ogni volta che c'è una donna vittima di violenza
Spesso quasi sempre all'interno delle mura domestiche spesso sono ugualmente vittima di violenze i bambini che vivono all'interno di quelle mura domestiche ed io arrivo a dire
Spesso è vittima di violenza l'uomo che fa violenza perché spesso porta sulle sue spalle storie di violenza a sua volta e spesso le trasmette
A chi gli sta intorno allora si tratta veramente di toccare non soltanto il cinquantuno per cento poi non sarebbe poco delle potenziali vittime in questo mondo ma si tratta di fare veramente tutta la società come dato ricordava giustamente prima c'è un tema anche di costi
Se la nostra società non può permettersi di sopportare
Allora c'è un tema di prevenzione c'è un tema culturale
C'è un tema di cambio di mentalità
E per questo credo che si è fondamentale
L'elemento fondamentale la convenzione credo che sia quello di preparare formalmente la violenza sulle donne una violazione dei diritti umani questo mette il messaggio culturale iniziale fondamentale ce ne dobbiamo smettere di
Di ricordare
Poi c'è anche il colmare le lacune giuridiche appunto la penalizzazione del matrimonio forzato le mutilazioni genitali femminili lo stalking che nel nostro ordinamento saggia
Effettivamente l'Italia su questo ha fatto in questi anni alcuni passi avanti alcuni sono incompiuti credo che la legge sulla violenza sessuale se ferma al Senato e credo che
Un piccolo sforzo in questo senso potremmo anche assumercela tra di noi
C'è il tema del rapporto tra istituzioni media ONG associazionismo che è fondamentale anche nel sistema di monitoraggio e c'è last but not least il tema delle risorse
Perché in un momento di crisi come questa e difficile allocare riservare risorse ad un tema che sembra marginale che invece è centrale nella vita della nostra società
La convenzione invita
Diciamo possibilmente non saranno femminismo i Paesi
A allocare
Un giusto quanto sto quantitativo di risorse al funzionamento presenta dei centri antiviolenza alla prevenzione all'assistenza alla protezione delle vittime credo che questo sia un elemento non secondario perché poi né possiamo scrivere per l'appunto tutte le leggi che vogliamo
Il che è fondamentale ma poi la concreta realizzazione degli strumenti se ne mettiamo in campo passa anche attraverso di dare
Gambe braccia a quelle persone a quelle strutture che poi si occupano giornalmente di lavorare sulle vittime sulla prevenzione
Credo quindi che da oggi possiamo uscire
Sentiremo agli altri però già abbiamo l'impegno dei due principali gruppi parlamentari alla Camera al Senato
Su questo credo che questa possa essere
La notizia con la quale noi al nostro modo festeggiamo i venticinque novembre di provare a fare in modo che
E Camera e Senato entro alla fine della legislatura
Rettifiche i no la convenzione Istanbul grazie
Grazie a Federica Federica Mogherini adesso vorrei lasciare la parola alla senatrice Carloni mi
Non vorrei mai Carlo ma mi sembra di aver capito che Gabriella tendere con il Ministro tornare o forse devono
Lasciare questo tavolo rimesso ordine Dorigo
Letteralmente capisco gli impegni che avete
Sarebbero dieci accolte che allora se ne sono ne sono molto contenta perché così ci sarà l'occasione anche di ascoltare ovviamente reale per la senatrice Carloni e quanti Maria Latella quindi
Cosa fare
Grazie
E innanzitutto mi unisco ai ringraziamenti che sono stati fatti in particolare alle colleghe della Camera che hanno voluto questa giornata
Al Ministero al vice segretario e anche per le parole che sono state stesa in questa occasione che è un'occasione molto importante perché una frattura occasioni di impegno
Una occasione di impegno istituzionale di impegno del Governo a fare qualcosa di molto concreto a fronte di una fenomeno che in Italia sta acquisendo un profilo veramente allarmante
Ecco io credo che la
La ratifica
L'impegno registri di legge di ratifica parlamentare in sostegno chiederà questo impegno da parte del Governo attraverso Ministro le parole che qui ha speso il ministro la signora ministro Fornero
Sia veramente molto importante perché la visura della responsabilità che ci prendiamo
A fronte di un fenomeno che veramente molto molto preoccupante
Per i dati che tutti noi conosciamo e che contraddistinguono il nostro Paese
Io faccio parte della Rete del network europeo di parlamentari in di cinquantun parlamentari impegnati
Per promuovere iniziative di contrasto alla violenza sessuale e la ratifica appunto della convenzione ho chiesto di far parte di questa rete solo lo scorso anno nel due mila undici
Ma chiedendo alla delegazione di poter accompagnare il lavoro già svolto molto bene dall'onorevole Bergamini per la Camera
Dei deputati con un lavoro che anche impegnasse il Senato così come avviene in altri paesi per esempio la Francia
In effetti veniva induce
Una dato
Dicevo fortemente preoccupante relativo alla nostra realtà nazionale che poi è stato
Denunciato indagato anche con toni e con parole molto forti
Minerva il rapporto della nel rapporto che veniva prima citato della commissaria dei diritti umani dell'ONU
A proposito del nostro Paese in un certo ritardo invece nel lavoro parlamentare negativamente accanto alle iniziative
Per la firma e per la rettifica che abbiamo poi recuperato nel corso di quest'anno congiuntamente attraverso le mozioni che sono state approvate sia alla Camera che al Senato
Prima dell'estate successivamente appunto una firma come è stato qui ricordato
E molto importante la responsabilità che le istituzioni assumono in ordine a questo fenomeno
Non è irrilevante io ritengo che in questi anni ci sia stato in realtà dal punto di vista
Culturale dal punto di vista dell'iniziativa della politica delle istituzioni in generale forse un abbassamento della guardia non ne faccio questione di polemica politica mi faccio una questione anche di atteggiamento culturale
Delle classi dirigenti della della politica
Probabilmente conseguente a danni di grandissimo impegno femminile prevalentemente ma anche delle forze politiche
Per diciamo modernizzare la nostra legislazione che fino a sessantasei prevedeva appunto ancora il delibera delitto contro contro la morale
Contro la morale pubblica e non contro la persona e ricordo che fino all'ottantuno noi avevamo ancora il delitto d'onore come attenuante nella nostra legislazione nazionale e quindi diciamo veniamo da una storia legislativa
Che che ha comportato un grandissimo impegno femminile in particolare di movimento
Delle donne e una lentezza delle istituzioni probabilmente questo grande impegno questa straordinario modifica anche culturali nelle relazioni tra i sessi
Nella quale le donne della mia generazione si sono particolarmente impegnate hanno dedicato tanto della loro vita
Ci ha fatto intendere che Fuda probabilmente qualcosa di più profondo potesse essere cambiato non è vero
Questo questo rapporto della cioè dell'ONU per me è stato molto scioccante per la fotografia di noi donne italiane che ne emerge e mi sono chiesta ma io dove vivo
Ma è questa la realtà se questa la realtà e purtroppo il fatto che gli omicidi o il femminicidio hanno questo aumento esponenziale ogni giorno
E i dati ICI allora abbiamo bisogno veramente di portare questo no come una emergenza tra le tante emergenze perché noi siamo in emergenza da tanti punti di vista
Ma come un fenomeno molto preoccupante per quanto riguarda le basi
Comunitarie del nostro Paese
Qualcosa di molto profondo che riguarda il rapporto tra i sessi abbiamo parlato dei bambini l'altro giorno nella giornata del nono oggi
Parliamo delle donne teocon con questa qualità di impegno secondo me che noi dobbiamo sostenere che cosa dal punto di vista istituzionale prima di tutto per ratifica
Saremo il secondo Paese a livello europeo benissimo benissimo speriamo che di potere fare di poter dire
Che noi proprio perché ci facciamo carico di un problema tanto preoccupante in Italia vogliamo spingere anche altri Paesi a ratificare nel più breve tempo possibile
E poi questo manuale e concludo perché occupato già abbastanza del mio tempo questo manuale manuale ci dà dei suggerimenti importantissimi per il nostro Paese a parte ricchissimo oltre che di tutte le cose
Sulle quali si è adesso fermata la dottoressa Bettarini anche di buone pratiche alle quali attingere da altri Paesi io penso che per esempio il tema che sollecitava dal ministro Fornero di una impegno particolare sulle statistiche sia molto importante
Perché è qualcosa che veramente in vita non soltanto noi donne anche gli uomini a fare i conti con questa distorsione dell'aggressività maschile che diventa ancora proprietaria
Ha qualcosa di molto profondo che riguarda quindi gli assetti primari della nostra società le forze di polizia
Hanno già dato tanta buona prova immettere sempre nel nel campo della lotta contro la tratta per esempio nel campo della lotta contro la pedofilia
Un impegno per chiamare i vertici nazionali di polizia a produrre unica una esperienza che sia di vero supporto
Al l'atteggiamento da tenere nei confronti delle vittime e
E di attrezzarsi dal punto di vista dei servizi sarebbe molto importante io credo si possa fare moltissimo pur sapendo
Che in questo momento abbiamo drammatici problemi di risorse attraverso la rete tra di noi e la convinzione comune
E che molto si può fare se dialoghiamo nel modo giusto porre forse di ONG di volontariato che sono già tanto impegnati nel nostro Paese ma qui un po'di Soldini bisogna che li troviamo tutti i costi
Perché se no i servizi per esempio importanti a livello di comuni che accoglieva in se c'era sul fondamentali per dare protezione salteranno tutti
Grazie all'azione scrisse Carlone dicevamo poco fa quanto importante primaria sia il ruolo dei media
Nel nella prevenzione soprattutto nella sensibilizzazione contro i fenomeni di violenza alle donne allora
E io lascerei subito il mio posto
A Maria Latella no no no tanto non erano cedolini e ascolto meglio a Maria Latella direttrice di are giornalista rispecchi G ventiquattro per portarci a stazioni anzi viene Maria
Buongiorno a tutti buongiorno ministro
E
Buongiorno Marta Dassù e a tutte voi
Sì come direttore di un settimanale prevalentemente letto dalle donne qualche anno fa per l'esattezza cinque anni fa io mi posi il problema
Della rappresentazione delle donne nel nostro Paese
Perché qui tutte tutte hanno sottolineato come sia un fattore culturale quello che dobbiamo per cambiare quindi quattro cinque anni fa mi posi questo problema e comincia in una campagna definita contro i senza talento
Per cercare di far passare il principio che anche nel mondo dello spettacolo
Le donne non dovessero essere rappresentati come
Quarti di bue esposti
Soprattutto in tv anche nel cinema ma come persone che a fronte di un talento dimostrato facessero una carriera nel mondo dello spettacolo come
In altri campi purtroppo
Vivevamo ancora una condizione di sostanziale indifferenza quella che
Qui avete richiamato e a questa campagna contro i senza talento inizialmente
Non fece seguito nessuna attenzione non dico da parte degli altri media perché inedia purtroppo non si accorgono delle campagne di un altro giornale per
Sciocche lasciatemelo dire un po'meschine gelosie di settore
Ma non se ne non se ne parla proprio perché quella era ancora guardate cinque anni fa l'epoca in cui
La alle donne si chiedeva di essere sostanzialmente stupide
E possibilmente molto vistosa è molto belle
Perché io parlo di quella campagna perché secondo me
C'è una relazione tra la violenza che si esercita sulle donne e la rappresentazione delle donne come
Quarti di due
Esposti in una specie di di macelleria così vistosa
E e metaforica se non cambiamo
Questa concezione delle donne che è una cosa molto italiana la dottoressa Battaini mi mi mi darà conferma di questo negli altri Paesi in Europa non si sognerebbe rom mai di dare una rappresentazione delle donne in termini
Così poco rispettosi né sui media e e nelle tv se non si cambia questo se non si interviene su questo temo che sarà
Utilissimo per carità firmare la convenzione indispensabile ma purtroppo molto più faticoso incidere su quel
Processo di cambiamento culturale dal quale dipende il fatto che invece di avere più di cento donne uccise
Ogni anno in Italia si spera se ne debbano avere
Per molto meno avete giustamente citato il fatto che ho preso appunti mentre mentre tutte parlavano avete giustamente citato la prevenzione ma la prevenzione passa attraverso qualcosa che non posta
La prevenzione passa attraverso il l'opera che noi giornalisti e giornaliste e dico lo possiamo fare attraverso il il nostro lavoro quando raccontiamo una storia di violenza quando raccontiamo uno undici io si può farlo nel mille nel solito modo data cronaca nera oppure si può farlo mettendo in luce quanto poco ci fosse
Di normale nell'atteggiamento dell'uomo che per rivalsa dell'insicurezza per fragilità a rovescia la propria in i propri problemi interiori nella nella nel gesto di violenza talvolta appunto nell'omicidio
Nei confronti delle donne quindi sulla prevenzione io credo che i giornali eletti fu e spero che come dire con la la Presidente Anna Maria Tarantola che è la Presidente della RAI servizio pubblico darà quanto mai successione alle alle parole che hanno segnato proprio l'esordio del del suo
Nuovo ruolo qualche mese fa ecco la prevenzione eh un affare di media e la prevenzione
Non posta un Euphon la prevenzione posta la coscienza di ciascuno di noi che lavoriamo nei giornali e nelle tv non considerare di serie B il fatto che una donna venga ammazzata non
Rinchiudere sempre tutto nel fatto che ad Albenga quelle la cultura pachistana così come si diceva
Quarant'anni fa avvenga il delitto d'onore va bene in Sicilia è chiaro così attenzione non
è giusto quello che è che la convenzione prevede cioè non c'è giustificazione per questo se ne siamo convinti noi per primi come giornalisti e ripeto questo non costa veramente un euro
Chi legge i settimanali femminili chi guarda i telegiornali chi segue anche le le forme di comunicazione più di massa questo concetto lo ripeto lo recepisce
Gli uomini che uccidono hanno avuto madri e padri che non hanno insegnato loro la sacralità del rispetto verso un individuo questa cosa tocca farla a tutti noi oggi agli insegnanti nelle scuole
Alla politica per quello che cosa la politica e ai giornali e giornalisti per quello che io credo
Io credo sia anche
Come dire non un dovere
Ma una necessità se vogliamo modernizzare questo Paese il Paese si modernizza con l'accesso delle donne
Hai centri di decisione
E con rispetto delle donne i doni loro in ogni loro diciamo ruolo certo
Io mi offendo moltissimo per esempio qui faccio una parentesi del tutto personale io mi offendo moltissimo per esempio quando vedo un Ministro della Repubblica un Ministro che sta facendo quello che deve fare
Trattata al da alcuni organi di di stampa come se fosse appunto solo una donna io mi offendo mi arrabbio ma non per solidarietà femminile mi offendono mi arrabbio
Perché ci leggo una sottile violenza lasciatemelo dire maschilista
Sì
Grazie a Maria Latella
Credo che adesso il Ministro Fornaro prestata in milioni debbano appunto lasciare questo tavolo io ringrazio moltissimo per essere stata e continueremo a impegnarci con grande determinazione che i figli
Anzi mettendoci insieme sono sicura che ce la faremo grazie mille
Non adesso ma alla fine della della sessione si loro durissima continuiamo con ma forse
La farina e basta
Sì fino no assolutamente no perché abbiamo previsto una serie di interventi previsti e dopo alla fine sicuramente sì lasceremo lasceremo la parola anche alla anche al pubblico anche perché adesso inviterei a raggiungerci
Salutando appunto
Prestazioni non era permesso non era lasciare la scena il centro della nostra scena alle a chi si occupa effettivamente tutti i giorni grazie efficiente e tutti i giorni di lavoro sulla sulla prevenzione e sull'assistenza alle vittime le
Due importanti voci TT Carrano signora Lanzoni due importanti voci di quel mondo dell'associazionismo delle leggi del volontariato che tanto è strutturato e tanto a importanza nel nostro Paese
Scusate un po'a tutti vini
Trambusto per il cambio di di Cavalieri che tutti i giorni quotidianamente si occupano di questo
Colgo l'occasione della del cambio anche per ringraziare alla senatrice Francesca Marinaro che è stata qui fin dall'inizio con noi
Che al Senato si occupa molto di questo stanzi lavorando la Commissione esteri del Senato per provare a portare a casa ratifica al Senato cosa che non è semplice
E per scusare in qualche modo le tante i tanti deputati che avrebbero voluto essere qui che forse ci raggiungeranno
Appena sarà possibile perché contestualmente in Aula qui alla Camera c'è il voto finale sulla legge di stabilità e quindi i tantissimi le tantissime che hanno manifestato interesse e che forse riusciranno dopo raggiungerci sono in questo momento è in aula a votare
Do subito la parola Titti Carraro Presidente di dire donne in Rete contro la violenza
Sì grazie buongiorno a tutte forse non ho accesso sì
E ringrazio innanzitutto le onorevoli Bergamini e Mogherini per aver organizzato questa giornata molto interessante un seminario di notevole importanza nel quale
G usciamo
A parlare a confrontarci sui diritti delle donne vittime di violenza sui quali diritti l'Associazione nazionale dire donne in Rete contro la violenza da anni dedica studio ricerche ed elaborazioni
Mi presento brevemente l'associazione è un'associazione nazionale che al momento rappresenta sessanta centri antiviolenza in Italia
E che operano a livello locale la nascita dell'associazione segnato un traguardo importante per il movimento delle donne in Italia e dagli anni Novanta che dei primi anni Novanta che esisteva una rete informale
I centri antiviolenza sono luoghi di donne nascono con uno specifico obiettivo di aiutare le donne a uscire dalla violenza attraverso percorsi individuali e sostenute da operatrici specializzate
è un'attività specifica che nasce dalla considerazione che la violenza contro le donne è un fatto culturale tipico di una società
Ancora patriarcale e che coinvolge la dimensione della relazione tra i sessi quindi necessita di essere affrontata con una particolare attenzione in una prospettiva di genere
Per questo motivo i centri antiviolenza in tutto il mondo non coincidono con qualsiasi altro
Modello di carattere assistenziale in tutto il mondo
Questa precisazione necessaria perché vanno distinti i centri antiviolenza che hanno appunto questo approccio un'ottica di genere da tutti gli altri servizi di assistenza pubblici o privati
I centri antiviolenza non sono soltanto attivi nell'accoglienza delle do per le donne vittime di violenza
Ma rappresentano dei luoghi di progettualità e di protagonismo femminile rappresentano
Un luogo di saperi e di speranze sono davvero dei laboratori sociali dove si cerca dove si produce sapere ed esperienza e dove grazie alla sinergia tra le donne si è costruita una cultura nuova negli anni
Il perché è stato sottolineato finora l'importanza dell'aspetto culturale che incide sulla violenza contro le donne ed è lì nei luoghi e nei centri antiviolenza che vogliamo produrre una cultura nuova
Dire lavora in sinergia anche con altre reti sia a livello nazionale che internazionale
A livello internazionale in sinergia con la Rete Europea guerra lui me ne gangster violence Europe
Con la quale già da ottobre due mila undici chiediamo la ratificare la firma e la ratifica della Convenzione di Istanbul come impegno prioritario di ogni Stato europeo
E il Global Network decente Vernetti violenza che la Rete internazionale mondiale
è stata già citata innominato al rappresentante la Special Rapporteur delle Nazioni Unite Rachida mangio che è stata dissi in visita in Italia ne è nata nel gennaio due mila dodici
E il quadro che purtroppo disegna la special rapporteur ed era veramente desolante perché la violenza contro le donne rimane un problema significativo in Italia a dirlo e la special rapporteur
In un contesto sociale patriarcale dove la violenza domestica non viene sempre percepita come un crimine
In Italia sussidi persistono ancora attitudini socio-culturali che condona no alla violenza domestica
Ed è questo quindi un problema fondamentale di carattere soprattutto culturale affrontarlo quindi è un obbligo internazionale un obbligo fondamentale che ogni Stato ha
è un fatto pubblico non è un fatto privato e la convenzione di Istanbul su questo punto è molto chiaro
Lì dove chiede la dew diligence ogni Stato nell'apportare qualsiasi tipo di modifica che sia legislativa che sia
Di carattere culturale di prevenzione per affrontare il tema della violenza contro le donne
E quindi
Di fronte a questo quadro ancora preoccupante è sicuramente la risposta è la ratifica dalla che della convenzione di Istanbul
Perché la protezione delle donne di Nitti né di violenza è al centro della politica del Consiglio d'Europa fin dalle raccomandazioni del due mila due
Ma la convenzione di Istanbul fa un passo avanti da oltre rappresenta davvero un traguardo significativo nel panorama internazionale in materia di protezione delle donne e di discriminazione
L'approccio olistico della convenzione di Istanbul si fonda sul presupposto che la violenza contro le donne richiede interventi integrati interventi che richiedono un lavoro multidisciplinare tra attori diversi
E finalmente si parla di violenza come lo è contro le donne come violazione di diritti umani e discriminazione di genere
Le priorità quindi sono state già evidenziate prevenzione e protezione delle vittime e punizione degli autori per quanto riguarda la prevenzione
Lento e molto importante la sottolineatura che la convenzione di Istanbul fare nelle politiche coordinate e di coinvolgimento delle ONG di donne
Per quale motivo perché naturalmente come vi dicevo prima i centri antiviolenza sono proprio il luogo di elaborazione per circa di superare l'aria non solo la violenza contro le donne ma al ottenere un cambiamento culturale che e quella l'unica chiave di lettura
Gli atti di violenza previsti dalla convenzione sono molto anti
E vorrei sottolineare lei fa sì che è stata data alla identità di genere come categoria culturalmente e socialmente orientata
Il carattere discriminatorio di ogni violenza che si è diretta contro una donna perché è donna o che colpisca le donne in misura sproporzionata
Quindi volere un un passo Adanti ed è un un un una chiave questa che mai si era vista in nessun trattato internazionale o in nessuna disposizione di legge nazionale
Importante anche chiaramente come vi dicevo l'empowerment delle donne la la convenzioni di Istanbul lo sottolinea in più parti
Un'uguaglianza di genere per legge e di fatto che quella la chiave proprio di lettura per prevenire la violenza contro le donne
In Italia invece emerge un basso tasso di occupazione un basso tasso di reddito sempre per le donne e un crescente numero di violenza sulle donne
L'aspetto a sfasciare apportare delle Nazioni Unite fa appello anche all'economia come strumento di prevenzione e quindi rimuovere tutti gli ostacoli che incidono sull'occupazione femminile e che ancora ad oggi consentono una disparità ritenete riduttiva
La situazione economica e politica in Italia non giustifica la mancanza di attenzione e la diminuzione di risorse per combattere la violenza contro le donne dice la special rapporteur
Particolarmente oggi in un contesto in cui il numero delle violenze fondate sul genere sta aumentando
Quindi da parte dei centri antiviolenza c'è una forte preoccupazione perché chiaramente le riduzioni dei servizi conseguente i tagli di bilancio porterà sicuramente a da un mare ad un aumento della quantità della violenza contro le donne
Perché le misure intraprese per ridurre il deficit di bilancio notiamo che hanno una forte valenza di genere nel senso che i tagli di spesa incidono a livello di governi locali
Sul i servizi sulle privatizzazioni dei servizi e tutto ciò ricade inevitabilmente sulle donne
E il risparmio sulla spesa pubblica potrebbe essere anche riparametrato sulla base dell'ingente costo sociale della violenza e quindi vanno riviste l'efficacia va rivisto l'efficacia dei servizi
In questo modo la crisi potrebbe fornire un'opportunità di disegnare nuovi modelli di welfare basati su Standard specifici che prevedano Budget specifici persi servizi per contrastare la violenza
Sempre su una base e un'analisi fatta sul rapporto costi benefici
La risposta e quindi a la alla condanna come combattere la violenza contro le donne sono sicuramente i centri antiviolenza
Fin nell'ultimo periodo in quest'ultimo periodo i centri antiviolenza hanno avuto di e hanno beneficiato di finanziamenti molto importanti
Da parte del Dipartimento delle pari opportunità con la possibilità di rafforzare azioni già esistenti in centri antiviolenza
E dare la possibilità invece di di far nascere e creare nuovi centri antiviolenza soprattutto lì dove c'era e si verificava una carenza di di centri
Sono dei finanziamenti questi molto importanti
Che dovrebbero però aggiungersi anche ad una politica locale da parte dei Governi locali di un sostegno economico costante ai centri antiviolenza
La materia e chiaramente una materia
Devoluta diciamo di politiche sociali che è devoluta alle autonomie locali e quindi è importante che ci sia questa assunzione di responsabilità anche a livello locale
E la i centri antiviolenza di dicevo non hanno al momento un'equa distribuzione geografica sul territorio e vorrei darvi una breve panoramica di quella che è la nostra situazione
Sono quasi quattordici mila le donne che ogni anno si rivolgono ai centri antiviolenza aderenti a dire e si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di donne italiane che subiscono violenza da uomini italiani
Sottolineo questo dato perché molte volte si pensa che la violenza non sia in qualcosa che
Ci appartiene ma che ci viene da altre culture o da altri Paesi
In Italia non tutti i centri antiviolenza possono offrire ospitalità alle donne vittime di violenza i loro figli i centri ed eventi a dire con case rifugio sono solo trentuno e diciannove sono i centri che hanno un progetto contro la prostituzione coatta
E questa anche un'anomalia che ne verifichiamo della nostra situazione italiana rispetto ai Paesi europei
Dove
In Europa vengono chiamati quelle scelte del dove essi dà per scontato che ci sia anche la possibilità di aprire un luogo di ospitalità per le donne vittime di violenze loro figli questo purtroppo non accade ancora in Italia
Complessivamente noi qualunque da ora raccomandazione del Consiglio d'Europa raccomando appunto un centro antiviolenza ogni dieci mila persone
E un centro di emergenza ogni cinquanta mila abitanti quindi dovrebbero esserci cinque mila settecento posti letto ne abbiamo ancora soltanto cinquecento
Quindi le richieste di aiuto di tante donne restano purtroppo senza risposta e molte sono a rischio di vita
Verifichiamo un aumento costante delle donne uccise dal due mila cinque ad oggi c'è un aumento costante del ventisei per cento
Ma voglio sottolineare che anche sotto questo aspetto noi non siamo in un'emergenza
Perché la violenza contro le donne è un fatto strutturale della nostra società ogni anno vengono uccise oltre centoventi donne solo perché donne molte di loro hanno
Già per esempio prima di essere uccise si sono rivolti a centri antiviolenza hanno fatto denunce hanno procedimenti giudiziari in corso
E e allora è qui che bisogna chiaramente dare una risposta molto chiara e sono anche molto d'accordo su ciò che ha detto prima
Maria Latella perché le
Violenze contro le donne le uccisioni devono essere anche rappresentato in un modo giusto
Non sono raptus non sono delitti passionali ma sono soltanto l'ultima punta di un iceberg di violenza e di un continuum di violenze che per anni le donne hanno subito
Non abbiamo il numero certa o di quante siano le donne uccise perché chiaramente noi non abbiamo una raccolta dei dati nazionali sul fenomeno non sappiamo quante e la raccolta del dato non è mai di
Aggregato per genere e quindi la Casa delle donne di Bologna che un un'associazione che aderisce alla rete e dire ogni anno fa questa ricerca e quindi è chiaramente un dato molto sottostimato perché la ricerca nasce soltanto da notizie di stampa un'ultima cosa che vorrei sottolineare è l'aspetto della punizione degli autori
Importante nella convenzione di Istanbul però mi auguro che con la ratifica della Convenzione ci sia un completo cambio di rotta sotto questo aspetto le leggi ci sono in tanti interventi normativi sono stati fatti negli anni
Un aspetto però che forse ne dobbiamo completamente abbandonare è l'idea che intervenire a protezione delle donne debba essere fatto all'interno di provvedimenti che hanno a che fare con la pubblica sicurezza
La violenza contro le donne non hanno nulla a che fare con la sicurezza pubblica non c'è relazione tra sicurezza pubblica e libertà delle donne
Quindi necessità le leggi come vi dicevo ricorso anche al continuo strumento penalistico nuove fattispecie di reato aggravanti
E sono importanti sicuramente ma non è questa la soluzione del problema
Occorre invece che ci sia una concreta applicazione delle leggi una formazione dei magistrati degli avvocati di tutti coloro che intervengono a sostegno delle donne vittime di violenza
E soprattutto dobbiamo abbandonare e l'idea della emergenza
E io che volevo fare soltanto un ultimo passaggio diciamo su quello che può essere l'importanza della raccolta del dato che è stato sottolineato
So che adesso comincerà una nuova verifica da parte dell'Istat in collaborazione con il Dipartimento delle pari opportunità per cui ci sarà un un po'una una riprendere la ricerca del due mila sei ma è importante che quella ricerca però ossia una ricerca integrata
I dati devo integrativa di adire devono essere messi a confronto tra i vari invitate dei vari ministeri salute giustizia
Noi per esempio a livello giudiziario non sappiamo ancora
Come la legge sull'ordine di allontanamento di né applicata nei vari tribunali quindi se non conosciamo e non abbiamo esattamente la dimensione del fenomeno quantitativo e qualitativo
Non ci possono essere delle politiche idonea per fronteggiare il problema
Grazie
Raffinatissima Ficarra nominare la parola signora Lanzoni rileggo un breve messaggio che Cervato da Giulia Bongiorno Presidente la Commissione giustizia della Camera che comunque dovrà dare il parere alla legge di ratifica dice purtroppo a causa di sopravvenuti e improrogabili impegni sono stata costretta a mancare un così porti importante appuntamento
E dispiacere per l'intervista senza amplificato dal particolare interesse suscitato da questo seminario parlamentare diretta a promuovere la pronta a ratificare la Convenzione di Strasburgo
Ritengo infatti che il dialogo all'interno delle istituzioni arricchito dal confronto con i rappresentanti delle associazioni e dell'istituzione del Consiglio d'Europa costituisca lo strumento ideale per sottolineare l'urgenza di un'azione di contrasto l'incontenibile sequenza di violenza perpetrata nei confronti delle donne
Ratifica della Convenzione peraltro è di cruciale importanza giacché scientifica con estrema chiarezza quella cosa pertanto essere l'origine del fenomeno sia il fattore culturale di stampo prettamente discriminatoria
Soltanto il raggiungimento dell'uguaglianza di genere de iure de facto permetterà di prevenire la violenza contro le donne Giulia Bongiorno
Do subito quindi la parola signora Lanzoni coordinatrice della piattaforma salito in Italia e vice presidente Fondazione pancia grazie Simone
Grazie grazie a voi grazie a tutte
Le persone che oggi hanno organizzato questo questo importante evento grazie per averci chiamato
Appunto sono Simona Manzoni coordino la piattaforma quando nella piattaforma si dà o che è una realtà della società civile che riunisce diverse organizzazioni che nel due mila undici hanno presentata a New York il rapporto ombra sul i diritti delle donne in Italia
Da cui poi che è stato preso in considerazione dal comitato si dà un po'che il Comitato per che monitora
L'applicazione della Convenzione per l'eliminazione di tutte le discriminazioni sulle donne che è una convenzione del settantanove ratificato dall'Italia nell'ottantacinque
All'interno di questa convenzione e all'interno delle raccomandazioni del Comitato sono stati due i punti su cui è stato chiesto al Governo italiano di intervenire in maniera particolare
E sono stati in particolare la questione degli stereotipi e quindi della cultura di cui si è già parlato oggi e la questione della violenza proprio perché in Italia
A sua volta Rachida Manciuria relatrice speciale dell'ONU sulla violenza contro le donne
Ha sottolineato la questione della violenza è un vero punto fondamentale ed è parte della struttura della società non è una questione d'emergenza e che va affrontata
Proprio per questo la piattaforma si davo in questi ultimi mesi è convenuta chiaramente dentro di alta formazione anche dire
è convenuta con altre organizzazioni che non erano parte della piattaforma ma che da anni si occupano di violenza nella creazione di una convenzione che si chiama convenzione non Moro che Serena Dandini a
Ribattezzato Mombasa e ve lo dico perché è importante
Riuscire a creare un punto mettere un punto su questa situazione all'interno chiaramente per la convenzione non morte cito quali sono le altre realtà di l'UDI che mi associazione storica
L'Unione donne in Italia Giulia anche all'Associazione delle giornalista autonome e libere proprio perché riteniamo fondamentale che la comunicazione sia parte
Di questo di del della promozione di un altro tipo di linguaggio di rappresentazione delle donne
Chiaramente c'è il dire anzi la casa internazionale delle donne e la piattaforma si dava che formata da da tantissime associazioni non solo Fondazione mangia
A Action Aid Fratelli dell'Uomo l'ARCI nella sezione cooperazione abbiamo tantissime realtà
Io ringrazio oggi perché ho sentito che ci sono dei linguaggi comuni tra istituzioni e società civile e questo per noi è veramente importante
Quello che sta promuovendo la convenzione non morì in questo momento che nell'arco di un mese raccolto quasi oltre duemila firme tra persone singole associazioni
è
Un messaggio importante le istituzioni si devono relazione prendere atto innanzitutto è oggi qui è stato fatto del problema della violenza
Devono prendere atto e quello che ne dite a me fare politiche basta con le parole le leggi devono essere applicate non devono e si deve essere resi inefficaci come ricordava prima Titti le leggi ci sono
La questione
Quindi non va apposta solo sulla sicurezza ma soprattutto sulla prevenzione ricordiamoci che in Spagna Zapatero nel due mila quattro ha investito moltissimo sulla violenza
Grazie alla prevenzione perché hanno investito soprattutto nella prevenzione
C'è stata una riduzione altissima
Di violenza all'interno del proprio Paese sì sì calcola di una riduzione del settanta per cento insomma non parliamo di cose piccole bisogna investire nella prevenzione e la prevenzione sicuramente l'opinione pubblica con i mass media
Ma la prevenzione anche lavorare all'interno delle scuole con nuovi testi scolastici con la formazione delle insegnanti degli insegnanti di tutto il corpo accademico
Nel mettere in all'interno delle università di curriculum universitario lo studio della Sita o lo studio delle questioni di genere
E non fare con una semplice noi non dobbiamo creare l'ora di religione come l'ora delle discriminazioni sulle donne perché le donne sono parte della società
E quindi essendo la metà della popolazione italiana la questione del re come dire essere onnicomprensiva sulle discrasie tra uomini e donne
Ulteriormente volevo solo devi punti della convenzione non Moro la convenzione non morta Arlav della questione dei dati non solo come ricerca semplice che sicuramente è stata fatta di nuovo e quindi siamo strategici di sapere che
C'è stato un rifinanziamento della convenzione dell'area della ricerca dati dell'Istat ma va fatta anche in maniera coordinata quello che ci piacerebbe che annualmente i ministeri di salute giustizia
Misteri del tende all'interno con le forze dell'ordine ma anche tutti gli altri fossero coinvolti nel
Convergere i dati che devono essere aggregati per genere a un
Un ente che in questo caso potrebbe essere l'Istat per poter fare delle pubblicazioni annuali sul sui dati
Che ci sono relativamente alla violenza al momento non abbiamo questi ABI sappiamo che il quindici ventidue ogni sei mesi dai dati relativamente al quindici ventidue
Però in realtà noi non abbiamo ancora in mano dati annuali su tutti i vari Ministeri rispetto a
Le violenze i dati di genere edili discrezione igiene
Dopodiché poi abbiamo i servizi sociali servizi socio sanitari eccetera che vanno chiaramente affiancati esce in precedenza non si può lasciare il centro antiviolenza da solo
Sappiamo che questo già viene fatto territorialmente ma non su tutto il territorio ci deve essere un coordinamento a livello di regioni e comuni
Sui servizi socio sanitari che affiancano i centri ingerenza che volesse un po'il perno dell'azione del contrasto alla violenza
E infine abbiamo la formazione di tutti gli operatori
Tutti operatori che sono dei tribunali degli avvocati
Tutto quello che è il settore giustizia quello che è il settore dei servizi socio sanitari tutto quello che il settore della sanità
Queste persone vanno formate alle forze di polizia vanno formate in continuazione affinché possano affiancare il lavoro di chi nella società civile sta
A fare sta accompagnando le donne all'uscita dalla violenza altrimenti non si potranno avere effetti reali
La questione della giustizia ma non mi non mi addentro a questa la questione dei mass media che già la dottoressa Latella a
Chiaramente ben rappresentato speriamo quindi che visto che oggi qui ci sono moltissime parlamentari che hanno firmato la convenzione non muore
Che quella convenzione passa veramente essere un momento di dialogo
E infine anche di discussione aperta anche sul piano della nazionale contro la violenza che vada chiaramente
Monitorato Elvira nel due mila tredici lunedì tredici scade e andrà sicuramente ridiscusso speriamo con il coinvolgimento di tutta la società civile a partire dalle realtà che promuovano Moro
Per capire che cosa fare contro la violenza sulle donne grazie
Grazie a Simona
Però subito la parola al sottosegretario Marta Dassù che è stata la prima
In nell'aula proprio questo fatto alla Camera dare diciamo se la disponibilità al Governo a comunicare il poeta del Governo a firmare la convenzione di Istanbul grazie
Grazie grazie
Mille anche sia Federica Mogherini che ha dei POR
Bergamini
E naturalmente Francesca Marinaro non è a Carlo mito tre parlamentari che insieme al Governo hanno permesso di firmare la convenzione di Strasburgo ventisette settembre la firma è stata molto importante prima di tutto perché non c'è dubbio che tratteggia vanno
Molti altri Paesi europei sono diciassette i Paesi europei che hanno firmato hanno firmato prima di noi quindi eravamo
Mi come Italia in ritardo e da questo punto di vista allo stimolo bypartisan del Parlamento è stato davvero importante per il Governo insieme lo sforzo personale del ministro fornirò
Da più importante di per sé perché parlavo ieri per capire meglio connivente contenzioso diplomatico del Ministero degli esteri
La firma di una convenzione internazionale anche prima della ratifica impegna comunque il Paese ad applicare a recepire tutti quelli ordinamenti che sono già indignato di proprio ordinamento interno quindi noi siamo già impegnati
Rispettare viepiù diciamo così tutte quelle parti dalla Convenzione di Strasburgo che possiamo applicare senza modificare i nostri ordinamenti interni altri altri altri pacchetti
Altre parti dei nostri ordinamenti del Codice Penale andranno invece modificato
Quindi la firma è stata molto importante
E e sarà importante anche una ratifica rapida e semplice viceministro Fornero io mi associo a questo
Auspicio del Governo soprattutto perché lavoreremo insieme in Commissione esteri
E quindi ancora una volta io credo che la sinergia fra Parlamento e Governo in Commissione esteri e poi in Aula sarà molto importante per riuscire ad ottenere un obiettivo che io personalmente condivido presso il Governo nel suo insieme condivida
Di potere traffico per ratificare i il più rapidamente possibile lasciatemi aggiungere due parole in più più generali
Primo abbiamo detto avete detto tutte ringrazio voi che siete così impegnati sul terreno ben più di ben più di me
Che la violenza sulle donne è una violenza sui diritti umani fondamentali non ci sono
Giustificazioni che tengano sul piano culturale sul piano dell'ispettore tradizione questo è un passaggio mentale e culturale
Molto importante una battaglia culturale quello che stiamo facendo
Per il secondo punto abbiamo anche detto che l'Italia indietro su questo i dati sono allarmanti anche sull'agenda al gatto
C'era un ottimo rapporto di Dida posso suggerirle larga che leggevo in cui l'Italia addirittura all'ottantesimo posto a questo punto per il gender Gatti due fenomeni in un certo senso sì
Sì rafforzano a vicenda io vorrei aggiungere questo che mi sembra importante dirlo
In generale
Che la battaglia contro la violenza sulle donne la battaglia contro il gender riapre una battaglia per una società italiana nel suo insieme
Più giusta più equa e meno violenta cioè la battaglia
A favore delle donne o per il rispetto della
Sicurezza alle donne che non è una battaglia solo per le donne
è fatta dai donne in prima persona questo è molto importante perché abbiamo visto anche in questa occasione e quant'
Quanto Guazzini ergeva fra donne
Abbia dei risultati ma non è una battaglia solo per noi era battaglia per fare dell'Italia un Paese migliore
Per educare meglio i nostri figli per avere dei partner fiuto derivanti interrompere il dei monopoli e le chiusure del mercato del lavoro
Per costruire insomma tutti insieme un futuro migliore quindi questo io credo sia
Molto importante da dire alle altre donne anche agli altri uomini ai nostri figli e non si padri e i nostri mariti o chicchessia
Non è una cosa che riguardi soltanto noi riguarda la società italiana nel suo insieme io mi occupo di più delle cose internazionali le cose economiche il minor delle
Degli aspetti
Di cui vi occupate voi degli aspetti giudiziari penali sociali eccetera eccetera ma ritengo che questo sia un punto fondamentale per far capire
Secondo punto che volevo dire le convenzioni internazionali gli accordi internazionali e i piani d'azione nazionali voi l'avete detto molto bene sono di per rafforzarsi a vicenda cioè non esiste una convenzione
Outing aggiunte scali sulla Luna se non c'è un piano nazionale decente credo che lo sostenga questa è una cosa fondamentale da capire per capire come funziona la politica internazionale
Italia su questo sta facendo uno sforzo per esempio facciamo un grande sforzo
Per abbiamo fatto un grande sforzo che ha avuto successo per aprire la risoluzione all'ONU presenta tra i Paesi africani contro le mutilazioni genitali femminili
Ma questo non è uno sforzo di bandiera e uno sforzo importante sul piano internazionale perché sappiamo
Che ancora centoquaranta milioni di donne al mondo vengono colpite da questa pratica assolutamente profittare ma lo sforzo anche per noi perché trenta Mina casi all'anno sono anche in Italia a causa dei fenomeni migratorie quindi
Stiamo cerchiamo di insistere su questo c'è una mutua Energia cioè a livello internazionale e quello interno bisogna che si rafforzino vicenda
E infine lasciatemi dire che questa è un'occasione importante con questo manuale anche per capire finalmente che il Consiglio d'Europa il Consiglio europeo non sono la stessa cosa questa è una
La prima battaglia culturale che dovremmo riuscire a fare
Sarà
Stessa cosa
Apparentemente tratto difficile da capire ma io spero che il manuale si apra anzi ho visto che si apra con la spiegazione
Del fatto che il Consiglio d'Europa contiene quarantasette Paesi strato sta Strasburgo mentre il Consiglio europeo è l'insieme dei CAA di Stato e di governo dell'Unione Europea quindi se quando quando ma questa differenza fra Consiglio e dall'altro il Consiglio europeo sarà finalmente ricettività
Avremmo fatto un passo avanti grazie
Miller stradale da solo
Che credo debba lasciarci adesso ma se ci sono interventi domande
Dal pubblico li prendiamo molto volentieri
Prego grazie nelle davvero ma tante perché devo dire la verità l'impegno personale detti molte delle persone che sono state su da questo tavolo in sala apportato veramente finora ad un risultato insperato e speriamo di
Arrivare a quello successivo prego che troviamo un gelato microfono sale
Lo presenta rappresentato
Sviluppare
Se esiste una stima nei lavori che l'hanno portato la convenzione della del differenziale economico come fattore di violenza vale a dire in Italia come in quasi tutta Europa le donne guadagniamo meno degli uomini
Se la crisi ma questo la dottoressa Dragoni va detto che non esistono stime purtroppo ha incentivato con gli episodi di violenza
E se soprattutto gli interventi legislativi che possono comprimere salario redditi delle donne
Possono essere fonte di violenza o di tensione familiare per fare questo col grazie
Sarebbe stato bello che avesse risposto pure il ministro
No
Mentre intanto grazie perché la domanda entra proprio coglie il punto in realtà
No no no non è assolutamente così pena ed ero là dove c'è la domanda fare il punto se esista i dati riscontrabili di una relazione fra crescente crisi economica si cade sulle spalle delle donne sostanza perché allora
Il Consiglio d'Europa non non ha
Evidenza di questo evidenza numerica tra è vero
Che cosa
Noi partecipiamo lo potrà credo confermare al collega Mogherini quando partecipiamo al al lavoro delle stante l'Assemblea parlamentare e nelle Commissioni
Noi riscontriamo perché molto interessante il Consiglio dovrà pur raccogliendo quarantasette Paesi da ovviamente una fotografia molto ampia molto più ampia anche di quella dell'Unione europea
Noi riscontriamo che questa domanda che lei fa arriva sovente evidentemente c'è una sensazione nei nei vari Stati che ci sia una forte correlazione e aggiungo un altro elemento non si tratta solo di questa correlazione ma anche di un ulteriore ovvero corrisponde a crescente emancipazione delle donne sul piano salariale sul piano occupazionale sul piano sociale
Una aumento della violenza tu quella donna fa più paura l'uomo e quindi si perché si liberasse autonomizzazione al CIPE quindi
Ripeto è una sensazione comune è un tema di dibattito costante però se lei mi chiede dati oggettivi che dimostrino che c'è questa correlazione io nomino
Lascerei la parola perché forse fosse sia Titti Terranostra Lanzoni Amato chiaramente riguardo aggiungo una parola tireranno faceva giustamente prima una sottolineatura che avrei fatto io stessa se ne avesse avuto l'opportunità e che mi ha fatto piacere sentire da lei
Ovvero il fatto che il fenomeno doglianza sulle donne e violenza domestica non riguarda solo e anzi riguarda marginalmente nel nostro Paese le donne straniere riguarda italiani e le italiane innanzitutto ed io aggiungerei
Anche se non ho dati concrete riguardo ma credo che ne esistano che riguarda tutte le classi sociali indipendentemente dal reddito dal censo spesso si pensa che la violenza sia maggiorenne situazioni di degrado
Sociale ed economico invece purtroppo anche qui fatti di cronaca ci raccontano che non è affatto così quindi credo che il tema della relazione tra
Quel gender gap che in ambito lavorativo in ambito economico vediamo tutte noi
Tra uomini e donne
Influisca
Forse ma non in maniera né direttamente né inversamente proporzionale rispetto alla violenza sembra essere un fenomeno totalmente trasversale che tocca tutte
Le fasce sociali ed economiche della società
Anche se credo che appunto loro che sono più a contatto diretto con la la realtà della violenza possano saperne di più e credo che su questo in particolare sia la dimostrazione concreta del fatto che effettivamente un investimento sulla ricerca dei dati
In modo integrato possa fornirci poi anche degli strumenti che possono essere utile la potestà legislativa perché chiaramente fotografare una realtà con diciamo così fondatezza aiuta poi a prendere decisioni legislative mediorientale Titti
Sì
La la domanda è molto importante ed è anche mi dà anche la possibilità di di aggiungere delle cose che non ho aggiunto prima
Allora noi ci troviamo sicuramente in un momento di crisi economica e
Vorrei dare una risposta sotto due profili
Uno rispetto alle donne la disoccupazione la mancanza di lavoro genera violenza perché la dipendenza economica delle donne non libera dalla violenza e quindi esatto e quindi insondabile stanno legate all'uomo violento anche per questo motivo
Soprattutto poi quando ci sono figli quindi c'è l'incertezza cioè la mancanza di risorse
Non non hanno una cassa e chiaramente e quindi l'aspetto diciamo della violenza la la violenza aumenta
E
In relazione alla disoccupazione delle donne
La crisi economica però non può essere una giustificazione alle violenze quindi il fatto che ci possa essere una perdita di lavoro in ambito familiare che coinvolge anche gli uomini non è una giustificazione
Per l'aumento di violenza perché la violenza contro le donne come lo diceva prima dare neanche Federica
è
Assolutamente un fenomeno trasversale colpisce tutti
Senza alcun tipo di distinzione di fascia culturale economica
E di di di di religione è davvero un fenomeno universale e quando noi ci troviamo nei Comuni in confronto nei confronti ma diciamo di di analisi del fenomeno con altri Paesi europei noi crediamo che l'unico filo conduttore che unisce tutti i Paesi è la violenza contro le donne
E anche quelle che sono le dinamiche che stime fanno nascere e aumentare la violenza contro le donne
è stata fatta anche un riferimento all'emancipazione delle donne al rapporto con la violenza noi verifichiamo quotidianamente e anche dalle nostre ricerche i nostri dati ma ripeto sono dati parziali perché sono quelli dei centri antiviolenza
Che il fenomeno letti il numero più elevato nello riscontriamo nelle regioni del nord sia per quanto riguarda la violenza sia per quanto riguarda il numero delle donne uccise
Ma per un semplice motivo perché lì dove la donna esce dall'urna ruolo stenotipato nel quale è stata collocata per anni c'è una risposta e una reazione maggiore
Lì dove la donna decide e sceglie di reagire a questo sistema che purtroppo è ancora patriarcale
è chiaro che la risposta e la violenza quindi sono diciamo spero di aver risposto alla sua domanda sotto varie angolature
Se
Dai indice statistico un acuirsi degli episodi di violenza in correlazione agli ultimi diciotto mesi trentuno centri in Italia hanno avuto una dimensione
Il cambiamento percentuale degli episodi di violenza le
Motivazioni che chi ricorre a voi di quindici mila persone dicevate prima mi pare
Vengono imputate in maggior ragione notte lo so il fenomeno il fenomeno è un fenomeno strutturale della società può la crisi economica a
Gatta maschietto
Poi ci si sente benissimo purtroppo no
Purtroppo no infatti è io la capisco se chiaro anche per noi capire se ci sono delle motivazioni aggiuntiva
La domanda allora visto che sono a voler se non c'era quasi onerosità ci sono altre la violenza è sempre la forse l'unica cosa che veramente cambiato e che i mass media hanno iniziato a pubblicare queste notizie
Cosa che prima non si faceva
E cosa che invece
A
Diciamo è stata data rileva rilevanza uno dei problemi veri della violenza che c'è un sommerso e norme
Quindi in realtà il fatto che i giornali hanno iniziato a darne notizia è la notizia
Perché non possiamo come ha detto Titti imputare
La violenza a la crisi a sono cose che succedono ma iniziamo a dirle
E questo lo la vera cosa il problema è anche come il giornale e lo dice
E quindi bisognerebbe cambiare linguaggio dei giornalisti per far aiutare l'opinione pubblica a crescere insieme alla società e insieme a le risposte delle istituzioni e al lavoro che noi stiamo facendo quindi la vera notizia è che i giornali ne parlano
E quindi realtà se sembra che i numeri aumentar le realtà i dati che voi prendete dalla Casa delle donne di Bologna tutti quelli che noi diciamo sono i dati che vengono rilevati dalla stampa sono dati
STU nazionali rilevati da quello che i giornali riportano bisognerebbe fare un altro tipo di lavoro perché poi ogni centro cioè sui dati locali
In realtà è per questo che noi chiediamo un lavoro sui dati coordinato non solo fare un'indagine sfottono a fare un lavoro coordinato
Tra tutti i vari ministeri per cui ognuno ha una sfaccettatura perché una donna che va al pronto soccorso a volte non vale forze di polizia e viceversa
E quindi
è questo il problema di mettere in rete questi dati per un'unica pubblicazione annuale che cita l'idea del fenomeno i dati e di centro inferenze sono dati qualitativi
Non sono dati quantitativi ecco perché è importante
Sì se posso aggiungere rapidissimamente in effetti nel nel tasso la convenzione
Non c'eravamo prima ci sono anche delle buone pratiche che sono state evidenziate in singoli Paesi su singole iniziative molto interessante è quella relativa la Spagna che nel due mila tre
Cosciente dell'importanza di svolge alcuna attività di monitoraggio sistematico
Nel due mila tre ha costituito proprio un osservatorio che dipende dal Ministero del lavoro spagnolo volto proprio a raccogliere evidenzia cercare di sistematizzare un po'
Questa era questa necessaria raccolta di dati e inefficienti io credo che questo sia uno dei punti forti forse tra i più forti della convenzione è chiaro che noi oggi quando parliamo di osservatori
Riteniamo Sunday vediamoli richiamo come costi perché costano tutto costa eccetera però in realtà
Sul fenomeno violenza al alle donne proprio perché così sfaccettato così
Poco omogeneizzati le così complesse sono
Svolge lei quindi raccogliere l'invito di questa convenzione che più
Va infatti un invito
Di sistematizzare nell'ambito dei Paesi membri un lavoro di monitoraggio diventa prioritario chiaro è un investimento che i Paesi clima pari diritti deve fare in alcuni casi è già accaduto e sta funzionando come nel caso della Spagna
Ci sono altri domandarsi nell'
Sì mio non è proprio una domanda volevo fare un commento mi dispiace vedere che tre relatori ci sono solo donne
Questa è una con grande tristezza perché credo che il passaggio culturale più forte quello che gli uomini parlino del fenomeno da violenza contro le donne io dissento questo dal lontano onorevole perché avevi sul fatto che non sono le donne a difendere le donne ieri come parlamentari che io credo che una persona che abbiano coscienza dei diritti debba difendere tutte le forme di violenza che tutte le persone da forme di violenza diverse
Quindi credo che forse su questo dovremmo lavorare tanto sul fatto che comunque la violenza e
Generale in un mondo violento perché il mondo violento anche comunicativo il mondo della tv che comunque porta
Parlare di attività
Contro la violenza con un atteggiamento violento e questo fosse l'errore più grande grazie
Sì lei dissente da me ma in realtà credo che diciamo proprio la stessa cosa è chiaro che il mio nonno strisciavano fotografia
Dobbiamo essere coscienti del fatto che ad oggi sono le donne che nei Parlamenti non è un caso solo italiano si fanno portatrici di tematiche legate all'universo femminile e spesso incontrando pesanti resistenze
Da parte dell'universo ma Stival se non voglio fare la solita retorica però questo è un fatto è come se implicitamente delle tematiche femminili si devono occupare le donne
Ed è il primo limite allo straordinario potenziale di risultati che
Sto parlando ovviamente a livello politico potremo raggiungere veri ripeto al netto delle posizioni ideologiche politiche partitica perché siamo spesso
Non uso una parola forte non è neanche giusto le confusioni ma c'è una sorta di ghettizzazione non delle persone ma dei temi incidentalmente contrattare per cui molto spesso ci ritroviamo fra donne a parlare a una platea femminile
Perché a me dispiace anche moltissimo vedere seduti
La stragrande maggioranza donne AICCRE quando credo che invece il famoso opuscoletto dovrebbe sarà nelle tasche in particolare degli uomini ne conosciamo bene perché lo viviamo e studiamo e sappiamo bene quanto sia urgente
E drammatico e provare a valenza le donne forse loro ne sono meno consente forse ritengono che non sia prioritario su questo sì assolutamente
Il lavoro da fare è in ordine
Se posso aggiungere una parola sono perfettamente d'accordo e credo che ci aiuti a superare questo questa difficoltà intanto riconoscere il fatto che è un problema sia tra gli oratori sia al pubblico sia nel lavoro parlamentare che facciamo anche se
Qualche firma di parlamentari uomini ce l'abbiamo e credo che vada valorizzata di più
Noi stessi dobbiamo farlo ma credo che ci aiuti a superare il problema innanzitutto il fatto di riconoscere che è un problema cioè che vogliamo che si è che questa cosa non sia soltanto trattata dalle donne ma che sia riconosciuta come una questione che riguarda anche gli uomini
E anche sottolineare il fatto che il problema in questo caso della violenza sulle donne ma poi
è la stessa cosa quando parliamo di lavoro femminile di
Di reddito euro tre che riguarda tutti interni relativi alla alla discriminazione
O alla non è uguaglianza sottolinea il fatto che non sono problemi che riguardano le donne
Cioè per questo all'inizio lo accennavo i prevale la violenza sulle donne è un problema riguarda l'intera società quindi sottratto piacere sentire le stesse parole doveva sottosegretari dosso e quindi il lavoro sulla prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne
è un lavoro che serve non a tutelare una parte a migliorare l'intera società se non riusciamo a fare questo salto concettuale che non è propriamente scontato
Anzi
Credo che sia la base fondamentale e indispensabile necessaria sicuramente non sufficiente ma necessaria per fare in modo che anche gli uomini si prendano si facciano carico della loro parte di lavoro che la loro parte di responsabilità poi si tratta anche a volte da parte nostra
Di non adagiarci in qualche modo nell'idea che abbiamo il nostro recinto che in qualche modo può anche a volte essere comode rassicurante quindi anche una sfida sul fronte per alcune delle donne che se ne occupano
Condividere tra virgolette questa responsabilità con gli uomini io penso sempre
Lo dico spesso sulla sul sulla genitorialità avvale speri lavoro vale per la violenza
Produciamo l'ottica
Titti
Prendiamo il fatto chiesti se ha un diritto degli uomini occuparsi pienamente il ditemi che normalmente globalmente ci occupiamo le donne
In questo modo forse noi saremo più libera di occuparci di Terni come alla difesa interni l'economia lavoro eccetera
Ci sono altre altri interventi altre domande dove c'era tutto Susanna Cenni
Che è un'altra delle parlamentari molto attive su questo tema immagino quindi che siano finite le votazioni in Aula questo
Credo che voglia dire non so se ci sono altri interventi ho altre domande
Altrimenti credo che siamo arrivati alle conclusioni di questo nostro incontro però
Possiamo continuare a parlarci c'è un piccolo buffet nel corridoio proprio l'ho qui davanti prendiamo come estorsore undici e quarantadue con un branchi
E ringrazio moltissimo tutti quelli che sono e che hanno partecipato e speriamo di ritrovarci
A breve con la celebrazione dell'avvenuta ratifica da parte dell'Italia della fondazione di lista grazie