Manifestazione organizzata dai Radicali in occasione della Giornata mondiale contro la tortura

La giornata mondiale ONU contro la tortura
è il Partito radicale ha pensato dice a lavorare come anche altre volte questa questa giornata
Qui nella piazza abbiamo voluto rappresentare gli ottanta morti che sono avvenuti nelle carceri italiane in quest'anno in questo due mila e dodici
Nel corso di questa manifestazione verranno lette però
Tante storie ad Alessandro Haber
Toni che Errani
Che raccontano di come nel nostro sistema carcerario purtroppo oggi moltissime persone sono vittime di un sistema dura
Crediamo anche perché si è importante ricordare in questa giornata che nel nostro ordinamento manca un reato che è appunto quello di dal reato di tortura
Un reato ma che invece andrebbe introdotta nel nostro ordinamento in quanto chi perpetua questi gravi
Nipoti e questi
Reati purtroppo oggi come oggi non può essere sanzionato
E noi crediamo che a distanza di venticinque anni il nostro Parlamento non possa continuare ad ignorare questo problema
Ora darei la parola attonite Errani
A Alessandro Haber primato ci leggerà alcune storie e sono storie che molti di voi già conosceranno che sono
Come dire arrivate all'opinione pubblica per l'atrocità delle
Dei fatti che sono accaduti
ONU è il caso più chi ha aperto un varco ma sappiamo anche
Che di questi casi purtroppo a molti a anche e soprattutto poco conosciuti vengono ogni giorno senese leale notizia
Alessandro Haber
Katiuscia riferiva particolari inquietanti nell'officina punizioni somministrazione di farmaci
La moda dalla donna sedici novembre due mila cinque è annunciata la madre Patrizia con una telefonata
Signora su altri vi ha fatto la birichinate succitate
Katiuscia è stata approvata nel cortile impiccata un lenzuolo bagnato legato a una recinzione
Come ha fatto Aldo gente al veggente a uscire visto che l'accesso serale nel cortile vera precluso
Come ha fatto impiccarsi a me recinzione
Bassa e cadente
Perché sul collo perché sul collo c'era il segno di un
Coro di no
Non compatibile con un lenzuolo
Perché a una ferita dietro la testa
Perché ai pantaloni sporchi fa
Ma le suole delle scarpe pulite
Non ha bisogno di uccidersi Catiuscia dopo qualche giorno sarebbe uscita
La madre la rete dove si è impiccata eravamo una di quelle
Da pollaio
Cassetti appetibili viene giù
Le maglie troppo strette per infilarci il lenzuolo
E noi tutti
Questo è un altro caso
Grazie
Il suicidio
Di Marco per i tu detenuto al San Sebastiano di Sassari trovato agonizzante nella sua cella il diciotto novembre due mila sette
E archiviato in un primo tempo come il suicidio
Ha avuto un colpo di scena quattro anni dopo nei due del due mila sette vengono arrestati un agente e due detenuti
Il primo lascio la porta aperta dalla cella dopo il rutti si ritrovava Timis dovete dirlo che si trovava in isolamento
Dati e due entrare o non la cella avvolta intorno al
Tali istituti al mentre piccolo ma l'avete dato
Aspetto ho perso il segno
Allora
Il primo lascia la porta aperta dalla cella dopo io tutto sì
Questi ITO anche male ragazzi qui proprio c'è proprio
Dopo che io valuto si ritrovava dove non dopo dove io non ho avuto si ritrovava in isolamento gli altri due entrambe nella cella e soffocare uno io
Testimone scomodo in una storia di sequestri negli anni ottanta
Con un sacchetto di plastica volto intorno alla testa il poliziotto dopo l'omicidio richiusa la cella e la morte di quello M.O.F. fu archiviata come su undici io
Anche se non tutti ci avevano creduto dopo che il medico legale scoprì nella sua bocca lembi di coperta tagliata a pezzi
Fu scoperta solo perché è uno degli assassini ha confessato il lutto
Prima di morire aveva scritto una lettera alla Procura dicendo di temere per la sua vita
Essendo a conoscenza di elementi relativi al sequestro di un ragazzo di vent'anni
Mai più tornata a casa
Questo è il caso Ruffo
Il pentito
Di camorra
Ciro Ruffo ex affiliato per il clan dei Casalesi e ammesso al programma di protezione se impiccato nel carcere di San Michele di Alessandria
Tre ore dopo esserci arrivato da quello di Ariano Irpino
Così descrive la salma del marito pentito
Una settimana dopo l'arresto decida di collaborare la moglie che vive sotto protezione quei figli dopo aver reso omaggio all'obitorio
Prima il naso rotto un livido sotto l'occhio destro tanti altri tipi di sulla schiena sulla pancia in faccia
Ha perso sangue dagli occhi e dalle orecchie
Per il direttore del costrette al pettine del
Per il terziario grazie grazie
Per vedere dove per il terziario si è trattato di suicidio per impiccagione
Ma lui non aveva motivo di uccidersi
Come ha deciso di collaborare per amore per la propria famiglia e aveva penalizzato la moglie di un imminente trasferimento che avrebbe consentito di vedere più sovente la donna ed i suoi due figli
In quelle ore al San Michele era tranquillo
Si era rivolto alla direzione per fare una telefonata emergente aveva chiesto un accendino per fumare
Il Polo C otto sia assente qualche minuto
E quando torna trovo l'uomo morto
Il suolo allegato alle sbarre stretto al collo incredibilmente
Il suo potrà rivolto verso le grate della finestra ma chi si impicca in questa maniera viene trovato così in genere la faccia è rivolta all'esterno la schiena contro il muro
Questo è un altro caso per caso Gatti
Niki
Aprirle Gatti ventisei anni
Come un sarto della morte ha confezionato un cappio notando le stringhe delle scarpe a strisce di stoffa tagliate per i jeans
Poi
Si è infilato né il vaglio della cella e si è impiccato
Era scritto nel carcere di Sollicciano diciannove giugno termine duecentootto nel due mila otto
Ne è uscito il suicidio cinque giorni dopo
Era coinvolto in una truffa una storia più grande di lui un volume di affari di dieci milioni di euro finiti al resto in società off-shore
La morte subito dopo l'interrogatorio del G.I.P. che gli aveva respinto gli arresti domiciliari
Vi anzi no
I falegnami altopiani Zino Fauré Stato perché nell'orto avevamo coltivato alcune piantine di canapa indiana
Erano per diciassette e trenta di venerdì dodici ottobre del due mila sette
Quarantotto ore dopo l'ingresso nel carcere di capanne a Perugia poco dopo le nove di domenica Mori
Un agente è stato processato per non aver chiamato la guardia medica nonostante le ripetute richieste del detenuto che si sentiva male
La compagnia Mori poco dopo il titolone la nonna paterna pure e il figlio rimase solo
Ha trovato
E il figlio rimase solo al mondo
All'apparenza la sua morte paro dovuta a un malore segni esterni di violenza del resto non sono stati trovati ma
Un interrogativo inquietante emerso dal risultato dell'autopsia
Vi anzi m'aveva la rottura di un almeno risma cerebrale
Ma aveva anche Regioni al fegato alla milizia e due costole rotte e presenza di sangue nella donne e prego
Come sono state causate queste lacerazioni interne
Le indagini non lo so
Non le indagini un anno curato con esattezza
Ma non solo azzardato un'ipotesi chiedo alle rationes sono epatica sia stata procurata dalle manovre
Rianimatorie
Alla moglie che ancora non sapeva dalla sua morte e chiedeva quando avrebbe potuto vederlo
In carcere hanno risposto martedì dopo l'autopsia
Grazie
Grazie
Adesso a dare la parola al senatore Marco Perduca che è membro della Commissione giustizia al Senato
Durante questa legislatura in Senato si è presentato un disegno di legge su questo tema
Che proprio in questi ultimi tempi è stato incardinato nella Commissione si sta cercando di definire un testo unico unificato e credo che Marco Perduca su questo possa chiarirci meglio come stanno le cose Marco
Grazie
Non so se ci sia una risposta a questa domanda fatta adesso da Irene testa certo è che questa è la legislatura che più si sta avvicinando finalmente all'inclusione nel Codice penale italiano del reato di tortura
L'Italia alla fine degli anni Ottanta come molti altri Paesi ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite per
Non soltanto codificare a livello globale ciò che si ritiene essere il reato di tortura ma per poi andare a modificare i codici penali tutti gli Stati membri dell'ONU e finalmente
Arredi recuperare un minimo di possibilità per il semplice cittadino di portare di fronte al giudice i rappresentanti delle istituzioni che violano sistematicamente i diritti umani
E noi poco fa abbiamo ascoltato alcune di queste testimonianze drammatiche
Sapete anche che l'Italia oltre che avere la fama nel mondo di paese che è la patria del diritto penale in modo particolare o comunque del diritto in virtù di quanto abbiamo ereditato dagli antichi romani è stata anche
Il Paese dove nel mille novecentonovantotto si è adottata
La lo Statuto della Corte penale internazionale
Che ha a che fare con crimini contro l'umanità genocidio e crimini di guerra ma che ha
Al proprio interno un ulteriore
A definizione di ciò che sono crimini di grandissima portata e tra questi c'è anche la tortura
Nel mese di luglio dell'anno scorso quando in Commissione esteri e giustizia della Camera si è passati ad affrontare l'adeguamento delle norme della nostro Codice per metterle ai più alti Standard del diritto penale internazionale
Matteo Mecacci e Rita Bernardini ritirare un emendamento che chiedeva l'inclusione della tortura in quel contesto e quindi finalmente la codificazione di quel reato nel nostro Codice penale
Strappando un impegno al Governo Berlusconi di arrivare entro la fine del due mila undici con
Il passaggio in Commissione giustizia Camera e Senato per la definizione e l'inclusione finalmente del reato di tortura
Sapete come è andato a finire due mila undici non c'è stata la possibilità di portare a termine molte delle promesse fatte anche dal Governo Berlusconi perché c'è stato un cambio di
Di colore chiamiamolo così all'interno di Palazzo Chigi bene adesso siamo in Commissione giustizia a buon punto per l'iter di finalmente conclusione del dibattito che dovrebbe portarci all'inclusione della tortura
Conclusione perché in Senato avevamo già iniziato alla fine del due mila otto primi è mesi del due mila nove questo dibattito generale
Che si era addirittura spostato in Aula perché anche all'interno del centro destra di allora ben diverso dal centrodestra di oggi esistevano persone attente a quella tipo di
Necessario affermazione dei principi di uguaglianza e di rispetto e tutela dei diritti umani e quindi si era arrivati in Aula
Con la possibilità già nella alla fine del due mila nove di arrivare a una voto favorevole anche lei chiaramente e ebbe
Su tutti i priorità il pacchetto giustizia e non si riuscì a includere in quelle fasi
Il reato di tortura
Due mesi fa quando anche al Senato è arrivata la legge per l'adeguamento
Dello statuto della Corte penale internazionale abbiamo ripresentato gli stessi emendamenti presentati alla Camera
Il Governo Monti nella persona della ministro sederino ha chiesto ciò che fu chiesto
A l'anno scorso cioè di ritirare quegli emendamenti facendo proprio che cosa non più l'ordine del giorno dell'anno scorso ma
Dando una sorta di corsia preferenziale al dibattito che era già avviato in Senato e quindi adesso siamo in queste ore molto probabilmente domani o giovedì concluderemo il dibattito generale su un testo come diceva
Irene testa poco fa che fa la rassegna di tutti i nostri disegni di legge ma che soprattutto recupera la definizione delle Nazioni Unite di tortura in modo che non vi siano
Ulteriori scuse o alibi per andare a modificare qua e là o a migliorare
Che in Italia vuol dire sempre peggiorare
La definizione di uno dei crimini più gravi di cui le istituzioni si possano macchiare dopodiché passeremo agli emendamenti e poi passeremo al voto in Aula
C'è anche un altro iter legislativo che è iniziato alla Camera grazie a Matteo Mecacci che è iniziato
Inizierà domani al Senato grazie al Presidente della Commissione diritti umani Pietro Marcenaro che quello che vuole a ratificare il protocollo addizionale a quella convenzione degli anni Ottanta sulla tortura
Che aprirebbe le istituzioni italiane alla monitoraggio alle ispezioni del comitato ONU sulla tortura immaginate voi
Se le carceri italiane gli oltre duecento istituti di pena si dovessero aprire alle Nazioni Unite che cosa verrebbe fuori verrebbe fuori che in Italia si pratica
Non soltanto
Quella che
Maurizio Turco e Sergio D'Elia hanno definito essere una tortura democratica cioè il famoso quarantuno bis che non esiste fine nessun altro
Stato del mondo ma se si dovessero avere accesso ai dossier che sono stati letti che adesso
Verranno ulteriormente approfonditi da tonica Errani sicuramente si andrebbe a
Certificare
Con il più alto bollino quello delle Nazioni Unite la violazione sistematica dei diritti umani degli italiani in particolare
Degli oltre sessantasei mila reclusi ma anche di altre persone che vengono est fermati e che magari senza neanche entrare in carcere escono cadaveri dalle nostre caserme ecco
Oggi siamo qua
Più che a celebrare qualcosa che abbiamo finalmente portato a casa a ricordare le vittime della tortura in Italia mai milioni di vittime di torturati in tutto il mondo noi qui abbia amo fortunatamente centinaia di casi fortunatamente lo dico relativamente ai numeri ma solo un caso di tortura una vergogna per lo Stato dove questo avviene
Ma immaginate che cosa avviene nelle carceri
Cinesi iraniane irachene saudite vietnamite
Che cosa avviene nelle caserme di polizia di tutte le ex Repubbliche della Unione Sovietica ecco questi sono
Allora violazione dei diritti umani all'ordine del giorno
Contro le quali uno Stato si può battere l'Italia si batte per il rispetto dei diritti umani all'interno delle Nazioni Unite solo se a casa propria ha saputo praticare ciò che predica all'estero ecco noi vogliamo ulteriormente armare l'Italia
Di
Reputazione visto e considerato che purtroppo la reputazione nel campo dell'amministrazione della giustizia e del rispetto dei diritti umani degli italiani d'Italia non ce la
Che la Corte europea dei diritti umani pressoché quotidianamente ritiene che non si sia al di fuori della certezza e dello stato di diritto per quanto riguarda le convenzioni
Regionali europee
E magari farla tornare alle Nazioni Unite con un minimo di credibilità in più
Le prossime settimane sono settimane fondamentali
Credo che questa manifestazione sperando che passi sui giornali sui telegiornali per quello che e cioè non una protesta ma una richiesta afferma di adeguare il nostro Codice penale alle norme
Delle Nazioni Unite che sono già valide in buona parte del mondo e grazie a questa sensibilizzazione dell'opinione pubblica questi non ride mancano
Temi Kharja chi ha subito in famiglia questo tipo di violazioni o su se stesso questo tipo di violazioni ma che rientrino come un vero e il pieno argomento di politica quotidiana nel nostro Paese
Invito
Tonica Errani a raggiungerci sul palco più avanti quando avranno dato i loro privo di fiducia saranno con noi anche i deputati radicale in questa serata che si svolgerà
Ancora per un paio d'ore a tentoni la parola
Grazie
Fra un po'mi dicono a più tardi allora
Primo gennaio due mila e dodici Aurelia trentasei anni Torino
Due gennaio due mila e dodici Bruno Baldini Genova
Davide Bonaventura trentun anni otto gennaio due mila e dodici
Dodici gennaio due mila e dodici detenuto ignoto quarantasette anni Augusta
Gabriele ventinove anni diciotto gennaio due mila e dodici Firenze Sollicciano
Zauri Ahmed ventisette anni ventotto gennaio due mila e dodici Firenze questura
Gianfranco Farina trentotto anni due febbraio due mila e dodici eravamo
Gobbi anche i Giuseppe cinquantotto anni tredici febbraio due mila e dodici mila no opera
Detenuto ignoto quarantacinque anni diciassette febbraio due mila e dodici Cremona
Alessandro gallerie ventuno anni diciotto febbraio due mila e dodici San Vittore
Ottavio Mastrochirico trentasei anni ventuno febbraio due mila e dodici Foggia
Romano
Fa Francesco ventisei anni ventisette febbraio due mila e dodici Catanzaro
Salvati dare a Messina quarantun anni ventinove febbraio due mila dodici Palermo Pagliarelli
Pata assieme Roberto quarantanove anni diciotto marzo due mila e dodici Viterbo
Rossi Stefàno venticinque anni ventidue marzo due mila e dodici Parma
Detenuto ignoto di quarantasei anni trenta marzo due mila e dodici Taranto
Ivo Ariano detenuto Marcello di ventitré anni dodici aprile due mila e dodici Modena
Alina Diaco GIP trentun anni sedici aprile due mila e dodici Trieste
Davo ora brand tic trentotto tre anni dieci maggio due mila e dodici Ancona monta acuto
Cristiana Popov Virzì la trentotto anni tredici maggio due mila e dodici Lecce
Costa Calogero quarantadue anni tredici maggio due mila e dodici Novara
Messina Pietro cinquantadue anni venticinque maggio due mila e dodici Firenze
Sebastian venticinque anni primo giugno due mila e dodici Vercelli
Forensi Maurizio al cinquantacinque anni undici giugno due mila e dodici Ancona monta acuto
Questi sono i nomi delle persone che si sono
Tolti la vita in questo i due mila e dodici sono i detenuti suicidi nelle carceri italiane
Ora do la parola torni garganiche CIPE anche l'UDC leggerà alcune storie in particolare una
Scritta da lui stesso ed altre storie che introdurrà tra l'altro una riguarda il caso di
Mastrogiovanni e poiché
Prenderà la parola Grazia Serra che è la nipote di Mastrogiovanni
Allora
Ferrara
Ventiquattro dicembre due mila cinque
Immaginate di essere genitori di un bel ragazzo di diciotto anni
Dall'Argot sorriso simpatico riaperto
Un ragazzo normale che va a scuola come tutti i ragazzi che non dà grossi problemi tranne quelli che danno alcuni ragazzi della sua età
In discoteca venerdì sera qualche bicchiere ma non troppi una pasticca per o fuori sassi un focus
Qualcosa per passare la serata come fanno tanti ballando e divertendosi tra amici
Sì certo è un problema ma è di quei problemi da affrontare con calma con pazienza con intelligenza e con amore
Per il resto Federico un bravo ragazzo incensurato ma è una rissa un guaio con la polizia
Insomma un normale diciottenne di Ferrara che ha solo voglia di staccare il venerdì sera tirando tardi in discoteca
E poi siamo sotto le feste di Natale non c'è la scuola ci si può andare ci si può dare anche così qualche sregolatezza in più
Immaginate però che quella sera del ventiquattro dicembre del due mila cinque
Vostro figlio esca di casa come sempre ma per non fare più ritorno
Quando al mattino vi accorgete della sua mancanza di preoccupate lo chiamate al cellulare ma il cellulare suona a vuoto abbandonato su una panchina di un giardino vicino casa
Vi preoccupate ancora di più
E fate bene
Perché Federico è morto
Ammazzato da quattro Ribaldi che lo hanno preso immobilizzato pestato a sangue e lo hanno lasciato morire sull'asfalto come un cane
Una quattro di malavitosi
Degli spacciatori soddisfatti del pagamento
Cosa è successo
è successo che alle cinque del mattino Federico si è fatto accompagnare in auto da alcuni amici è sceso vicino all'ippodromo di Ferrara poco distante da casa sua per fare due passi forse per sbornia dire i postumi della nottata
Lì su quella strada alle cinque quarantasette del venticinque dicembre
Da un'auto sono scesi tre uomini e una donna che hanno preso Federico lo hanno buttato a terra gli hanno spaccato la faccia
Lo hanno picchiato con dei manganelli così forte da spezzarlo e due
Gli hanno schiacciato i genitali gli hanno stretto il collo col manganello sotto la gola come presso fu Carlo gli hanno dato calci e pugni e alla fine gli sono montati sopra fino ad ucciderlo per compressione toracica
Ora immaginate che voi di tutto questo non sapete ancora nulla mentre alle undici ancora cercate di rintracciare vostro figlio con l'angoscia che sale fino in gola col suo sapore amaro
Poi arriva la chiamata dall'ospedale
Federico e all'obitorio serve il riconoscimento ufficiale
Immaginate di arrivare all'ospedale di vedere steso sul tavolo di metallo vostro figlio ricoperto di sangue e di ecchimosi
Morto
Ma chi può averlo ridotto così
Perché
Questo è l'urlo che immaginate di sentire uscire dalla vostra bocca chi chi è stato drogati extracomunitari spacciatori rapinatori sanguinari sadici assassini immaginate che un dirigente della Polizia di prenda da una parte
Ed i Comuni che che Federico è morto di overdose durante un controllo di routine
Della pattuglia al fattore
Verso le sei del mattino
Perché era in stato di un fuorigioco e non aveva i documenti con sé
Provate a immaginare
La rabbia
Immaginate il dolore
L'impotenza
Il senso di sgomento
Federico è stato torturato e ucciso dalla polizia
E adesso che si fa
Come si combatte contro coloro che ci dovrebbero difendere
Come si lotta per fare emergere la verità che dovrebbe essere appurata proprio da coloro
Che tenteranno di nasconderla in tutti i modi
Ventuno giugno due mila dodici dopo tre gradi di giudizio la Corte di Cassazione ha confermato le sentenze precedenti e ha riconosciuto gli agenti Enzo Fontani Luca Pollastri e Monica segato e il sovrintendente Paolo Forlani
Colpevoli di omicidio colposo e li ha condannati a tre anni e sei mesi di reclusione
Il Procuratore Generale di Cassazione Gabriele Mazzotta nella sua requisitoria ha definito i quattro poliziotti schegge impazzite in preda al delirio
Sottolineando come Federico sia morto per il trauma torace chiuso provocato gli con percosse da schiacciamento quando era già ammanettato
Immaginate
Che durante tutto il periodo intercorso dall'omicidio a oggi anni
I quattro non sono stati sospesi dal servizio
E grazie all'indulto intercorso nel frattempo per i sei anni per italiani comminati oggi dovrebbero contare solo i sei mesi residui
In questi giorni sulla bacheca prima difesa due di Facebook dove scrivono esponenti di un'associazione che difende legalmente Forze dell'ordine sono comparse frasi di questo tenore rivolte alla madre di Federico
Se avesse saputo fare la madre non avrebbe allevato un cucciolo di maiale
E Paolo Forlani il sovrintendente Paolo Forlani uno dei condannati dice
Una falsa e ipocrita spero che i soldi che ha avuto ingiustamente dallo Stato possa non godesse lì come vorrebbe adesso non sto zitto
Dico quello che penso e scarico la rabbia di sette anni di ingiustizia ma chi lo ha ammazzato sfido chiunque a trovare negli atti dove si dice che Federico
Cui va il massimo rispetto è morto per lesioni
Immaginate
Alcuni altri casi di morte sospette
Riccardo RAS Manna trentaquattro anni muore il ventisette ottobre due mila sei nel suo appartamento a Trieste ammanettato a terra provano con le caviglie legate da un fil di ferro
A un arresto respiratorio
La polizia era intervenuta a seguito della sanità inizio dalla della segnalazione di alcuni vicini perché Riccardo teneva il volume della musica troppo alto e aveva lanciato due petardi nella corte interna dello stabile
Giulio Comuzzi ventiquattro anni muore suicida il ventotto febbraio due mila sette in un centro di riabilitazione mentale di Trieste
Secondo il padre parte di responsabilità per il gesto del figlio sarebbero imputabili ai medici che lo avevano in cura per un problema psichiatrico
Stefano fra porti cinquant'anni muore suicida il ventuno luglio due mila nove nel carcere di Rovereto
Era un muratore provetto è stimato con la legge non aveva mai avuto problemi fino a quando una pattuglia di carabinieri lo ferma contestandogli una manovra errata in bicicletta
Gli perquisiscono la casa dove li trovano dell'hashish e lo arrestano
Il giorno stesso viene ritenuto morto impiccato in cella
Simone la penna trentadue anni muore il venticinque novembre due mila nove nel carcere di Regina Coeli
Era in carcere per reati legati alla droga e soffriva di un'anoressia nervosa che gli aveva fatto perdere oltre venti chili di peso in due mesi a Regina Coeli dove non poteva essere curato
Era arrivato dal reparto medico per detenuti dell'ospedale del Belcolle di Viterbo
Aldo scarrella ventiquattro anni muore suicida il due luglio mille novecentottantasei
Nel carcere di Buon Cammino di Cagliari era stato arrestato il ventinove dicembre dell'ottantacinque dopo una rapina non marchetta nel corso della quale perse la vita il titolare del negozio
Dieci anni dopo la sua morte nel novantasei altre persone sono state condannate per quella rapina e per quell'omicidio
Aldo era stato arrestato sulla base di sospetti infondati e messo in isolamento dove si è tolto la vita prima di essere processato
A tutt'oggi la famiglia attende di avere spiegazioni su alcune circostanze misteriose legate alla sua morte e di un pronunciamento postumo di innocenza
Giuliano Dragutinovic ventiquattro anni morì il sette marzo due mila nove nel carcere di Velletri sembra si sia ucciso impiccandosi ma tante sarebbero le incongruenze che porta i suoi familiari a dubitare di una tale ricostruzione
Infine Ricardo Boccaletti trentotto anni muore il ventiquattro luglio due mila sette nel carcere di Velletri
Era detenuto in attesa di giudizio per reati legati alla droga dopo il suo ingresso in carcere ha cominciato ad accusare inappetenza vomito astenia e progressivo peggioramento anoressico arrivando a perdere oltre trenta chili in pochi mesi
Nonostante le sue scadenti e precarie condizioni di salute nei suoi confronti non sono stati approntati tutti quegli interventi specialistici che il grave disperato quadro clinico avrebbe richiesto grazie
Allora sulla storia di Francesco Mastrogiovanni alcune cose da aggiungere la nipote Grazia Serra a cui do la parola Grazia
Vasco Rossi quello permessi adesso la facciamo così Ilaria la racconta lei e poi dopo si è mai avvenuta
Buonasera buonasera a tutti io sono grazie a Serra
Mi poteri Francesco Mastrogiovanni
Mio zio il trentuno luglio del due mila e nove è stato portato dell'ospedale di Vallo della Lucania in provincia di Salerno in seguito al trattamento sanitario obbligatorio ancora non sappiamo quali siano le motivazioni di questo ricovero
Portata in ospedale la famiglia non viene avvisata noi ci siamo recati io personalmente sono andata in ospedale due giorni dopo
I medici non mi hanno fatto entrare in ospedale dicendo che la presenza dei familiari lo avrebbe agitato che noi i e avremmo fatto del male invece che aiutarlo
Però quello che noi non capivamo e perché mio zio fosse ricoverato che io infatti chiedevo cosa potevamo fare volevo sapere perché mio zio stava lì dentro
Bene io sono stata Louis tre luglio siamo stati avvisati neanche dall'ospedale ma del Sindaco del nostro Paese
Che mia zia il quattro o quattro agosto era morto
Bene e mio zio è morto dopo quattro giorni di ricovero in ospedale
Noi sappiamo perché è morto mio zio perché per fortuna nella sfortuna in quel reparto era presente un un una servizio di video sorveglianza e quindi abbiamo scoperto un po'alla volta dal da un video un video dell'orrore
Le torture che hanno riservato a mio zio
è in corso il processo sono indagati diciamo ci sono diciotto imputati dodici infermieri e sei medici che hanno hanno lasciato mio zio abbandonato l'hanno legato mentre dormiva e l'hanno slegato do solo dopo la morte ora stiamo assistendo al processo ad una delle cose terribili dicono di mia zia agitato quando si vede che nel video mio zio era tra l'mi disse Simo non l'hanno nutrito era agosto faceva caldo non gli hanno dato da bere come lui altre persone sono morte cioè erano legate
Nella se nelle sue stesse condizioni
E dopo la morte di mio zio per fortuna hanno aperto quel reparto perché è stato definito dal Tribunale del Riesame un reparto l'ATR
Mio zio quindi è stato torturato noi li spero che abbiate ci sarà la sentenza definitiva credo per ottobre e quindi sono qui in rappresentanza della mia famiglia del Comitato verità giustizia per Francesco Mastrogiovanni
E fare in modo che non c'è una norma una morte che non mio zio nessuno se lo ridarà però questa è una battaglia che ne portiamo avanti per gli altri perché mia zia è morto in ospedale dove le persone dovrebbero essere al limite a cura fate non uccise perché mia zia abbia cinquantotto anni era un insegnante che aveva lavorato fino a giugno entrato sanno in ospedale non sappiamo perché è uscito morto ed è stato slegato dopo cinque aree che era morto
E credo sia una vergogna e come lui noi facciamo porti avanti questa battaglia per tante altre persone che in questo momento in vari reparti psichiatrici in vari ospedali sicuramente si trovano legati e questo non è non non si può nel due mila euro dodici non non è ammissibile grazie
Il caso Francesco Mastrogiovanni
Vittima di trattamento sanitario obbligatorio illegale
E di contenzione fisica farmacologica immotivato illegale disumana
Ricovero Francesco Mastrogiovanni maestro elementare cinquantottenne originario di Castelnuovo Cilento il giorno quattro agosto due mila nove muore nel reparto di psichiatria dell'ospedale pubblico San Luca di Vallo della Lucania
Dopo un sequestro di persona una contenzione illegale legato mani e piedi ad una branda durata oltre ottanta ore
Francesco è stato ricoverato presso il reparto di Psichiatria in esecuzione di un'ordinanza di trattamento sanitario obbligatorio disposta dal Sindaco di comune del Comune di Pollica il giorno trentuno luglio alle ore dodici quindici circa
Le motivazioni del trattamento sanitario obbligatorio non sono del tutto chiaro il sindaco del paese di Pollica Vassallo
E lascia varie versioni ai giornali locali
Francesco giunge nel reparto alle ore dodici e quindici del trentuno luglio due mila nove non è per nulla Telecinco e accetta che gli venga praticata la quarta iniezione di sedativi
Si siede a letto consuma un pasto e poi cade in un sonno profondo
Alle quattordici circa mentre dorme
Viene legato polsi e caviglie Alletto e dopo qualche minuto gli viene applicato anche il catetere
Ma sono Giovanni sarà slegato soltanto alle sette e trenta del quattro agosto circa cinque ore e trenta dopo la morte avvenuta intorno alle due di notte
Ad un tratto si sveglia
Non accetterà mai la condizione imposta si sente legato si dimena era in un tentativo estremo quanto inutile di liberazione
Tenta varie volte di alzarsi dal letto ma inutilmente non viene alimentato non gli danno da bere l'unica terapia consiste nell'applicazione di flebo
La prima delle flebo alle ore ventuno del giorno trentuno luglio la seconda soltanto alle nove circa del due agosto
Non viene mai visitato da un medico gli infermieri lo avvicinano soltanto per occuparsi delle fasce di contenzione e per far rimuovere da una detta delle pulizie uno spazzolone con uno spazzolone le copiose macchie di sangue sul pavimento
Per i primi giorni Francesco viene lasciato addirittura nudo nel suo letto senza neanche un lenzuolo solo in un secondo momento gliene fatto indossare un pannolone per incontinenti che sarà sostituito una sola volta
Già nella serata del tre agosto due mila nove il maestro inizia ad agonizzare e manifesta chiaramente seri problemi respiratori
Morirà nella più completa solitudine la notte del quattro agosto due mila e nove intorno alle due
Soltanto intorno alle sette e trenta gli infermieri si accorgono che il paziente è spirato che tentano di rianimarlo
Nei primi giorni la sorella del maestro Caterina per avere notizie sul suo sta solo sullo stato di salute si rivolge al sindaco del comune di residenza della famiglia che presta la sua opera in qualità di medico presso l'ospedale pubblico di Vallo della Lucania
Il pomeriggio del tre agosto al nipote Grazia che si reca presso il reparto di psichiatria non viene consentito di fare visita allo zio perché a dire del medico di turno
Francesco sta dormendo
E adesso voglio leggervi una cosa che ho scritto qualche tempo fa
Se io vi dicessi che in un Paese di tradizione democratica
Ad un parlamentare è giunta notizia che in un carcere si stavano applicando pestaggi e violenze fisiche ad alcuni detenuti di origine straniera
Se vi dicessi che questo parlamentare si è immediatamente recato nel carcere a verificare l'informazione e se vi dicessi che egli scandalizzato per quello che ha visto
Detenuti con addosso segni chiari di violenze subite dalle forze dell'ordine ha prontamente denunciato il fatto ecco seguirà con tassi questi fatti cosa di verrebbe in mente
Probabilmente per sareste che questo è un Paese fortunato in cui esiste ancora un controllo civile sugli strumenti che il potere usa nei confronti dei cittadini
Diverrebbe forse in mente il caso di Genova degli abusi sui money manifestanti del G otto magari Abu Ghraib e provvedeste forse solidarietà nei confronti di quel parlamentare e delle vite e delle vittime delle violenze in carcere
Almeno quello che penso io e questo
E se vi dicessi che questo è successo in Italia che il parlamentare protagonista della vicenda si trova oggi subissato di violenze verbali e scritte di attacchi alla persona di discredito politico di insulti a sfondo sessuale
Il parlamentare si chiama Rita Bernardini
E la sua colpa è di essere andata a verificare le percorse subite dai detenuti rumeni accusati dello stupro di Guidonia
E allora
Cambia qualcosa nel vostro metro di giudizio
Rita Bernardini
Io ringrazio veramente tutti i cittadini che si trovano qui
Per questa che non è una
Semplicemente una rappresentazione
Noi sappiamo
Che ci sono persone che in questo due mila e dodici ma potremmo fare la storia di tutti gli anni precedenti hanno deciso disse di togliersi la vita in carcere
E non sono solo detenuti sono anche agenti di Polizia penitenziaria
Sono persone
E che non hanno avuto diritto
Di avere l'attenzione dei mezzi di informazione se succede qualsiasi altra cosa
Da qualsiasi altra parte
Fa scandalo
Se succede dentro il carcere deve essere immediatamente dimenticata
Perché ormai danni uno stato letteralmente criminale nel senso che si comporta da criminale
Cerca di coprire i reati che quotidianamente vengono commessi nelle nostre carceri
E guardate cui è sto
è uno dei motivi se non il principale
Per il quale in Italia ancora non è stato introdotto nel nostro Codice penale il reato di tortura
è solo questo che li ha frenati e guardate che non dovrebbero essere puniti in alcuni casi sono colpevoli quelli
Che magari hanno indotto al suicidio
è capitato no da parte degli agenti o di forze di polizia ma quelle sono le mele marce
Sul banco degli imputati dovrebbe sfinire
Uno Stato che non rispetta la sua propria legalità
Non c'è l'artista solo l'articolo ventisette nella nostra Costituzione
Che dice che il carcere deve tendere alla rieducazione del condannato ci sono altri articoli
Eppur Mita ogni violenza fisica o morale
Con messa nei confronti delle persone private della libertà
Purtroppo
Questa punizione
Raramente avviene spesso cade in prescrizione spesso
Quando si trovano i colpevoli quando vengono riconosciuti colpevoli sono condannati appena irrisoria
Questo è quello
Che accade
Noi stiamo oggi qui
Celebrando questa giornata mondiale e internazionale
Contro la tortura
L'Italia dovrebbe rispettare questa convenzione non lo fa da ventuno anni
Così come l'Italia eh perennemente costantemente condannata in sede europea siamo ai primi posti da questo punto di vista
Sostanzialmente per due motivi
Innanzitutto per l'irragionevole durata dei processi
E in secondo luogo
Per i trattamenti disumani e degradanti che vengono praticati nelle nostre carceri
Voi direte ma che cosa vuol dire
Irragionevole durata dei processi
Vuol dire che la sentenza
Quando arriva se non c'è la prescrizione arriva
Ad anni e anni di distanza dal fatto
In questo momento sulle scrivanie dei magistrati ci sono oltre cinque milioni di procedimenti penali
E naturalmente non riescono a stare dietro alle cose che I reati che sopravvengono non riescono a celebrare come dovrebbero fare i nuovi
Processi nuovi procedimenti
Per non parlare del civile
Cioè noi abbiamo una arteria una infrastruttura
Quella della giustizia che è letteralmente intasata
Che dove non scorre
La giustizia quello il
Quelle senso della giustizia quella forza della giustizia chi è elemento fondamentale per la convivenza civile e umana
Non è questo abbiamo cercato di farlo capire al Governo abbiamo anche portato alcuni dati alcuni dati ci sono stati forniti da altri che non da noi e voi pensate
è stato
Studiato
Che se fosse ridotto il contenzioso civile del dieci per cento in un anno
Lo Stato guadagnerebbe l'uno per cento del PIL
E noi siamo a cinque milioni e cinquecento mila procedimenti civili
Un Paese paralizzato un Paese
Dove nessuno viene ad investire se sacche per risolvere un contenzioso civile ci vogliono anni
Dove
Si sa che per avviene ragione perché sia ragione
Passano anni tanto che si rinuncia magari a riscuotere un credito o altro e allora noi questo abbiamo cercato di farlo capire al Governo ma il Governo
Da questo punto di vista in un momento di crisi economica finanziaria gravissima sembra
Non volevo capire e non volere essere attento quanto dovrebbe ma pensate noi abbiamo cercato
E lo abbiamo invitato un anno fa il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un convegno che è stato fatto al Senato
Riuscivi ad usare parole sicuramente più forti e più convincenti di quelle che abbiamo usato e usiamo noi
Visse
Che sul tema della giustizia dell'irragionevole durata dei processi e delle carceri illegali
Occorreva intervenire con una prepotente urgenza
Una frase molto bella molto pregnante parlò di orrore riferendosi agli ospedali psichiatrici giudiziari
Ebbene è passato tanto tempo
è passato quasi un anno
Ma il Presidente della Repubblica che è garante della Costituzione
Sembra essersi dimenticato di tutto questo
Ma questi corpi
Che noi
Vediamo qua in questa piazza
Sono una minima parte dei corpi che vengono straziati nel nostro Paese perché dove c'è strage di legalità
Strage di diritto c'è strage di popoli prima o poi ci sarà strage di popoli
E dobbiamo riconquistare questa fiducia fiducia nella legge nel diritto nella democrazia ecco perché non ci stanchiamo
Di stare a fianco a quelli che dovrebbero essere
Gli ultimi
Quelli per i quali
Politici leghisti
O dell'Italia dei Valori dicono che bisogna buttare via la chiave
Lasciarli lì a marcire anche se al quarantadue per cento sonno inattesa di giudizio e quindi considerati non colpevoli fino alla sentenza definitiva
Ed è giusto quell'articolo della nostra Costituzione perché
All'esito del processo la metà di coloro che sono in attesa di giudizio saranno riconosciuti innocenti e noi abbiamo il doppio della media europea
Di persone in custodia cautelare in carcere
Ma chi c'è nelle nostre carceri dice
A parte un nucleo certo consistente ma riguardante il sei sette mila persone che sono veramente criminali
Ci sono persone
Al trenta per cento ci sono tossicodipendenti cioè persone
Chi sono indotte a delinquere dal proibizionismo vigente in Italia che hanno bisogno perché sono malate di procurarsi la dose
Di droga di sostanza stupefacente delinquono per questo e anziché curarli li si mette in carcere essi comiche dopo quel trattamento disumano e degradante torneranno fuori
E saranno costretti per la loro malattia
A delinquere
Quindi ci sono tossicodipendenti ci sono il venti per cento di malati psichiatrici
Questa è un'altra realtà
Perché con quel trattamento si diviene malati psichiatrici quanti entra nostrani in carcere e divengono malati in carcere io ricordo sempre che
Lo psichiatra
Del carcere di Padova quando lo ha incontrato un paio di anni fa mi disse
Ma io Missouri cineraria il giorno dopo essere entrato in una struttura così il che è detto dallo psichiatra deve farci riflettere
Perché non ci sono educatori
Non ci sono psiche psicologi sono stati letteralmente aboliti mentre è obbligatorio per legge in base all'ordinamento penitenziario avviene il colloquio con lo psicologo
Sono stati abolite altre figure con il passaggio alla sanità penitenziaria si muore di carcere quindi in Italia c'è una pena di morte subdola noi abbiamo cancellato
La pena di morte
Ma abbiamo
La morte per pena per quello che avviene nei nostri istituti penitenziari bene
Io credo
Che con questa manifestazione stiamo dando un volto a quelli che vengono dimenticati Marco spesso quando viene quando va in carcere
Riesce a parlare e allo stesso modo con il detenuto con la gente con lo psicologo e con e ci si intende perché fanno parte di un mondo dimenticato
E io sono convinta della validità
Di quel principio che viene
Attribuito a più persone a Voltaire
A Dostoevskij che la civiltà di un Paese si misura da come vengono tenute persa le persone negli istituti penitenziari
Ebbene non posso che concludere e per questo vi dico dobbiamo lottare ed essere uniti anche con la non violenza
Non posso non dirvi
Che nelle nostre carceri e direi nella nostra giustizia
Siamo ancora molto indietro non c'è civiltà e dobbiamo fare questa strada insieme per la civiltà lo stato di diritto la legalità
Io direi in fondo
Fare entrare nei nostri cuori il metodo la ragione l'obiettivo anche della non violenza
Grazie
Grazie a Rita Bernardini
Rita fa un
Un lavoro
Che non non so definire per quanto grande prezioso sia il lavoro che
In questa legislatura compiuto
Ha visitato
Sicuramente più dalla metà degli istituti di pena nel nostro Paese è tante volte mi è capitato di visitarle con lei
Credo che affermare appunto che è nelle nostre carceri
Esiste una forma di tortura anche se non fisica
Ma per le condizioni in cui queste persone sono costrette a vivere credo che non sia un'esagerazione ora vorrei dare la parola a Gianfranco Spadaccia allungo parlamentare radicale e negli ultimi anni è stato anche garante dei diritti dei detenuti di Roma
Gianfranco
Grazie Irene io
Voglio innanzitutto ringraziare
Le persone che con questo caldo
Hanno dato il loro corpo
A questa testimonianza
E alla memoria di questi alla testimonianza e alla memoria
Dei tanti suicidi in carcere quei per terra davanti a questo parco
Una testimonianza e una disponibilità
Tanto più
A cui dobbiamo dato più gratitudine né in una giornata i caldo come queste
Io non parlerò oggi di carcere ne ha parlato ne parlano Irene ne parlerà poi
Di nuovo tonica Errani
Ricordando
E dando voce ad altre tragedie che si sono
Verificate in carcere
Io voglio ricordare un altro fatto
Sempre legato alle questioni di tortura
E il fatto quello che è stato testimoniato
Ricostruito puntigliosamente da un film recentemente
è quello
Che si è verificato
A Genova
Nella scuola Diaz
In una sera
Durante un G otto
Quando
Forze di polizia frustrate
Dall'inutile è sbagliata caccia I black bloc che avevano animato inutilmente nelle ventiquattro ore precedenti
Si sono scagliati
Contro
Si sono gettate
Contro di Ezinne diecina centinaia di persone di tanti Paesi che con i black bloc blocchi non avevo assolutamente nulla che possa
Su quel film ci sono stati polemiche ci ha detto che
Le responsabilità politiche non sono state messe
In evidenza sufficienza
Che sono rimaste dietro le quinte sottaciute
Io trovo però che quel film
In realtà attraverso la ricostruzione puntigliosa di come è avvenuta
La decisione
Nel dibattito fra le forze dell'ordine
E poi nei particolari del massacro perché di questo
Si pensi che si può tranquillamente parlare di quella notte
Ha avuto un grande merito
Per responsabilità politiche saranno rimaste dietro le quinte sottaciute
Ma sono evidenti
Sono evidenti gittata già dall'arrivo
Dalla tesa del funzionario che è arrivata a Roma a cui forse senza tanta immaginazione si può dare un nome un cognome ed è un nome è sicuramente un cognome assai importante
Ebbene badate
Quello che si verifica nei casi si è verificato nei casi in molti casi citati da aperti
Ordine del
Pichì agito
Ha raccontato dalla Pella
Narrazione di toni che Errani
Del ragazzo di notte
Che incontra una squadra di poliziotti e rimane
Sul terreno massacrato è morto
Ed è oggetto di questi giorni e la tortura è questa
E l'uso
Ritenuto legittimo della violenza oltre limite da parte dei rappresentanti dello Stato che dovrebbero assicurare e tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini
E questo è il motivo per cui
Dopo aver firmato la Convenzione dell'ONU
Contro la tortura
Il nostro Paese non è riuscito in due legislature
Ancora a introdurre il reato di coltura nel nostro Codice penale
Si parla di introdurre il reato di omicidio stradale
Non è che noi
Sì facciamo arrivare nulla vanno si tratta di traditi risolvere i problemi con i reati
Ma il reato di tortura no
E quando è arrivato un passo dalla discussione che doveva essere decisiva
Sia al Senato un deputato della lega attive sì ma solo la seconda volta dopo che è stato reiterato
Ecco io credo che invece
Un Paese civile
Si misura proprio dalla propria capacità non soltanto di fermare le convenzioni
Ma poi di tradurle nella propria legislazione interna e di applicarle nell'interesse dei cittadini
Ma anche nell'interesse di un corretto rispetto della legge e delle loro funzioni
Da parte della polizia e degli organi dello Stato
Toni Gardani ci leggerà un suo scritto sul caso Di Stefano Cucchi
Sabato
Sabato primo maggio due mila dieci
Leggo con rabbia le conclusioni dei magistrati inquirenti sul caso Cucchi
I pubblici ministeri Vincenzo Barba e Francesca Loy hanno deciso il rinvio a giudizio dei sei medici tre infermieri del Pertini con le accuse di favoreggiamento abbandono di incapace abuso di ufficio e falso ideologico reati per i quali si rischia fino a otto anni di prigione
I tre agenti di custodia responsabili dell'infame violenza che ha portato il Cocchi prima al Pertini edili alla morte
Hanno invece vista alleggerita la loro posizione che è passata dall'accusa di omicidio per R.ETE preterintenzionale a quella di lesioni abuso di autorità
In sostanza l'attenzione dei magistrati sia centrata sul fatto che la morte di Stefano Cucchi sia stata dovuta solo ad una sostanziale Commissione di soccorso da parte del personale sanitario del Pertini che poteva salvarlo
Somministrando gli semplicemente un poco di acqua e zucchero
Leggendo queste conclusioni della Procura ho sentito un sulfureo odore di malafede dovuto alle ovvie considerazioni che credo ognuno di noi abbia fatto nel suo intimo e che si ricavano dalla sequenza dei fatti
Un uomo est in stato di fermo affidato agli agenti carcerari viene da essi violentemente pestato mentre attende l'udienza di convalida durante l'udienza che poi convalida il fermo si constata l'evidente malessere dei Cucchi
Due giorni dopo pochi viene ricoverato al Pertini dove i medici che firmano la cartella clinica del ricovero definiscono buone le sue condizioni omettendo la gravità delle lesioni presenti
A quel punto sappiamo con certezza che il cookie chiede con insistenza al personale del Pertini di parlare col suo avvocato al quale vuole evidentemente denunciare le violenze subite
E pare accertato tenta anche di far recapitare una lettera al suo legale lettera che non uscì mai dall'ospedale inoltre viene negata i parenti la possibilità di vederlo di avere alcun contatto con lui
Con chi si rifiuta di assumere alimenti iniziando una disperata lotta per riuscire a far trapelare all'esterno la notizia del suo pestaggio delle sue violenze
Da quel momento il cookie viene abbandonato a se stesso senza cure senza la minima assistenza medica fino al giorno della sua morte che viene certificata ancora una volta mentendo come morte naturale
Orbene io non sono un magistrato
No no cultura giuridica
Sono un semplice cittadino in possesso solo delle notizie che ricava dalla stampa eppure
Eppure mi sembra quasi solare che esista un filo rosso che collega con consequenzialità questi tragici e venti
Diceva Pasolini io non ho le prove ma conosco la verità
E la verità è che Cucchi venne brutalmente pestato da agenti che si accanirono su un essere inerme che probabilmente richiede rivendicava solo i suoi diritti
E la verità è che quando si accorsero della gravità delle lesioni procurate aspettarono due giorni prima di farlo ricoverare al Pertini dove cookie arrivò in uno stato già assai precario
La verità è che gli agenti contrattarono con il personale sanitario il falso in atto pubblico delle sue buone condizioni di salute al momento del ricovero per scagionare si dall'accusa di pestaggio
La verità è che il personale sanitario accetto di buon grado di firmare quel falso per non avere noie e forse per inveterata acquiescenza nei confronti dell'ente carcerario poiché corre parto del Pertini è un reparto protetto ha detto cioè alla salute dei detenuti
La verità è che quando i cookie tentò disperatamente di fare emergere all'esterno quello che aveva subito in cella di sicurezza il personale medico in stretta connivenza con le guardie carcerarie decise di far sì che il Cucchi facesse per sempre
Per seppellire colui ogni prova dei crimini commessi firmando poi il referto di morte naturale
La verità è che ancora una volta apparati dello Stato uomini delle istituzioni uomini a cui sarebbe affidata la nostra sicurezza e la nostra integrità hanno complottato per insabbiare le prove dei gravi crimini commessi contro un cittadino inerme
Che in un crescendo intollerabile di abusi fatti per coprire altri abusi lo hanno condotto alla morte
La verità perché ancora una volta come diceva Pasolini io non ho le prove ma conosco la verità
Grazie la parola Matteo Mecacci deputato radicale Presidente diritti umani oscene tra l'altro Matteo è anche primo firmatario di un disegno di legge per l'introduzione del reato di tortura
Grazie viene grazie a tutti verrà essere qui oggi
Il fatto di trovarsi a fare la manifestazione nel due mila dodici per l'introduzione del reato di tortura nell'ordinamento della Repubblica italiana credo di per sé
Testimonia come questo Paese debba ancora fare tanta strada nel rispetto dei diritti umani dei diritti delle persone comuni che si trovano ad avere a che fare con le istituzioni del nostro Paese
Con le forze di polizia naturalmente con alle istituzioni carcerarie che hanno un compito delicatissimo che è quello di privare
I cittadini italiani e del bene che a loro più caro dopo quello della loro vita cioè la loro libertà
Il fatto che non sia prevista una tutela forte in questo Paese nel momento in cui ogni cittadino è privato della sua libertà perché si trova a essere ristretto in una
In una cella oppure in una Camera
Di sicurezza purtroppo testimonia come
La cultura giuridica di questo Paese che è stata al lungo considerata e propagandata anche a livello italiano non solo come una cultura sviluppata il Paese decidere Beccaria di coloro che hanno
Dato un contributo comunque allo sviluppo dei diritti della persona e realtà siamo ancora
Molto molto indietro e questo lo riscontriamo ormai da da decenni perché la discussione sull'introduzione del reato di tortura
Vecchia molti anni lo riscontriamo su tante altre questioni che riguardano i diritti delle persone i diritti delle minoranze e questo per una cultura
Chi è presente anche
All'interno delle istituzioni politiche ma anche delle strutture organizzative dello Stato in particolare
Del Ministero degli Interni che da decenni semplicemente nega che vi sia
Questa esigenza che è stata riconosciuta a livello internazionale perché noi
Ci stiamo occupando di una questione che riguarda
Questo Paese ma la questione della tortura è una questione che riguarda decine centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo
In questo momento ci sono organizzazioni internazionali dalle Nazioni Unite all'OSCE al Consiglio d'Europa che hanno sviluppato dei meccanismi proprio per far sì
Che ci siano dei meccanismi
Di controllo su come di Stati appunto si occupano dei loro cittadini quando li privano della loro libertà quindi noi siamo
In una situazione che non è purtroppo paradossale è che è tipica
Di un Paese che dice di avere magari la Costituzione e più bella del mondo ma che non è in grado di farla vivere di farla
Rispettare trova un cittadino che appunto si trova in condizione di difficoltà
O nelle mani appunto dell'autorità statale senza strumenti di tutela noi abbiamo preso delle iniziative questa
Sicuramente ci potrà dare una mano nel cercare di far sì che per una volta
Il Parlamento si sappia far carico di un'iniziativa politica che sappia anche a prescindere dalle resistenze burocratiche dall'esempio resistenze degli apparati giudiziari
E di sicurezza che non voglia o no che si garantisca la possibilità di mettere gli occhi dove appunto i cittadini sono nelle mani dello Stato quindi
Alla Camera abbiamo depositato un disegno di legge che ratifica
Una protocollo opzionale a questa Convenzione sulla tortura che stava introdotta ratificata nel nostro Paese nell'ottantotto
Ormai stiamo parlando quasi
Di venticinque anni fa e ancora non ha visto l'introduzione di questo reato quindi la speranza ci sono già cinquanta deputati di tutti i gruppi che hanno sottoscritto questo disegno di legge e che si possa arrivare
Tramite l'iniziativa che è stata
Preso al Senato alla ratifica l'introduzione di questo reato che lo ripeto non mira a mettere sotto accusa nessuno ma mira semplicemente a farsi
Che laddove i cittadini siano privati la libertà non siano nelle mani di persone che si possano considerare i responsabili ma che debbano rispondere all'autorità giudiziaria e al diritto
Per la difesa del cittadino di fronte atti poi possa rendergli giustizia quindi grazie continuiamo in questa battaglia tutti insieme
Mario Staderini segretaria di radicali Capponi
Grazie bene
Grazie
Beh grazie anche a tutti le donne gli uomini che sono ormai da più di un'ora e mezza sdraiati qua davanti per chi ha la radio non può non può vedere
E lo fanno credo perché a loro modo trovano e cercare un anno che cercano di
Di trasformare quello che hanno compreso quello che hanno saputo grazie magari a Radio Radicale grazie al lavoro di rene grazie al lavoro di Rita grazie a Marco grazie agli altri compagni quello che hanno avuto la possibilità di comprendere
E quello che hanno compreso loro non hanno potuto però comprendere tanti tanti milioni di italiani ed è questo l'unico motivo per cui in Italia ancora oggi
Magari il novanta per cento degli italiani non sa che non esiste il reato di tortura e il novanta per cento degli italiani non sa quanto e come un provvedimento di amnistia potrebbe intervenire per restituire
Alla giustizia italiana la dignità di chiamarsi giustizia ma secondo voi come mai
E in Italia andiamo alle ragioni di fondo non esiste il reato di tortura in Italia non esiste il reato di tortura per gli stessi motivi per cui l'America
Non ha ratificato il Tribunale internazionale dei crimini di guerra gli Stati Uniti non hanno ratificato quel trattato perché hanno paura
Che per come gestiscono loro le loro missioni di guerra o altro
Fuori dall'in Stati Uniti i loro soldati sarebbero si troverebbero molto spesso o a volte soggetti a un procedimento per crimini di guerra e per crimini contro l'umanità
In Italia accade la stessa cosa le istituzioni italiane sanno benissimo che la gestione dell'ordine pubblico oggi in Italia e la gestione di tutte quelle che sono le privazioni delle libertà
Da parte delle istituzioni italiane nei confronti di cittadini italiani o non italiani sono fatte attraverso metodi anacronistici e privi di qualsiasi garanzia del rispetto dei diritti umani
Se accadono i casi Aldobrandini casi Cucchi si accadono se accadono situazioni per cui l'ordine pubblico non è stato formato
In maniera tale da prevenire reazioni che sono dice lo dicevamo prima con un compagno qui accanto sono relazioni a volte sicuramente psichico psichiatrica mente dai intaccare
Quelle che portano a comportarsi in quella maniera suo alto grandi su Cucchi
E sono quelle situazioni che lo Stato non ha voglia non ha la forza non all'interesse a prevenire attraverso una formazione adeguata chi gestisce
Le situazioni in cui un cittadino viene privato della libertà e deve essere messo in forma coatta per lo stesso identico motivo
Le istituzioni sanno che il reato di tortura
Potrebbe essere applicato in tanti casi di mala gestione dell'ordine pubblico e dei fermi di polizia in Italia così come dovrebbe essere applicato nei confronti di chi nelle carceri
Si trova a vivere una situazione che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha chiamato e ha definito disumana e degradante ma che al tempo stesso di fatto si trasforma in una vera tortura come quella che hanno subito centinaia e centinaia
Di detenuti ma non solo anche operatori penitenziari che in questi anni si sono suicidati e che le persone che oggi vediamo qua ai miei davanti a me di fronte al Pantheon
Rappresentare al loro modo con questi con questi teli bianchi e ricordando il nome e la data allora ancora una volta ci troviamo con la le persone che sono qua davanti quelle centinaia di persone che sono potute passare
Davanti al Pantheon in questa giornata in questo può in questo fine serata
Per cercare di
Riuscire a inventarci ancora una volta qualcosa il nostro problema è doversi inventare qualcosa affinché
Gli italiani e non solo quelli che sentono Radio Radicale o quelli che vedono le piccole trasmissioni che a volte dedicano tempo a queste a queste situazioni le che italiani siano informati
Così come tanti italiani sono stati informati
Della condizione
Di tortura che si è verificata nei commissariati o nella Diaz son Bolzaneto grazie magari a un film che ha qua potuto circolare in un milione di copie
Così sono semplicemente uno due milioni gli italiani che attraverso trasmissioni come ancora come Linea notte qualche volta hanno potuto comprendere perché nelle nelle carceri SIT ci si trova in situazioni di torture perché la giustizia italiana
è una giustizia che crea oggi problemi seri e fondamentali alla democrazia italiana distruggendo nello Stato di diritto
E perché la giustizia oggi così distrutta
Va a finire che crea problemi anche economici perché non esiste più quell'infrastruttura che permetterebbe ad esempio al mondo del lavoro di essere competitivo
In tempi in tempi certi sia perché subito e chi subisce un licenziamento che per chi lo
Promuove ma sia soprattutto a quegli imprenditori che si vedono impossibilitati a ricevere oggi
In qualsiasi Paese europeo una concorrenza adeguata perché il francese l'imprenditore francese si ritrova
Ho
Semplicemente dieci dodici mesi come tempo necessario per recuperare un credito per risolvere una controversia commerciale mentre invece
L'imprenditore francese tranquillamente gli imprenditori italiano scusate ha bisogno di quattro anni per lo meno per il primo grado allo
Il provvedimento di amnistia che vorremmo poter spiegare in televisione agli italiani è quel provvedimento che sì costituirebbe la prima riforma per rimettere in moto tutta la giustizia e se la giustizia funzionasse avremmo anche la possibilità che quelli che sono reati di tortura
Sarebbero reati che
Non vedrebbero probabilmente anche a leggi invariate
La situazione così com'è una situazione cioè che gli fa passare magari nei tempi della prescrizione
E non evitando anche quell'effetto deflattivo o deterrente che la pena stessa oggi può avere e tutto questo avviene come in una situazione di totale illegalità
Devo dire su questo veramente non sappiamo più cosa inventarsi noi nel luglio dello scorso anno quando il Presidente Napolitano disse appunto che la giustizia era una situazione abbiamo ottenuto un provvedimento dall'Autorità garante quella che si deve occupare
Delle dei diciamo così della tutela tra rispetto delle norme sull'informazione un provvedimento che diceva i radicali Marco Pannella in particolare non hanno potuto in alcun modo essere conosciuti dagli italiani
Privazioni le motivazioni che perché hanno fatto sostenere a quaranta mila persone sciopero della fame il provvedimento di amnistia e la ripartenza della giustizia e bene
Dopo quel provvedimento dell'autorità che è deputata in Italia a dire alla RAI quello che deve non deve fare e quando ha violato le leggi non siamo riusciti più a ottenere che quel provvedimento diventasse provvedimento serio provvedimento realizzato
Cioè la stessa Autorità ha scritto nei giorni su dei mesi successivi altri tre volte alla RAI dicendo sì ma lo state facendo adeguatamente il vostro dovere
Non vi potete eliminare Ali limitare agorà Linea notte cioè trasmissioni in cui solo cinquecento mila persone vedono e sentono servirebbero trasmissione
Ballarò trasmissioni come che tempo che fa trasmissioni che facessero milioni di ascolti e che dessero il tempo
Di far confrontare anche le altre forze politiche su quali sono le loro idee per riprendere e rimettere in moto la giustizia allora ci troviamo in un cavolo di paese in cui l'Autorità che deve far ridere Autorità che deve tutelare quella che chiamano libertà di informazione pluralismo è un ad un'autorità che non riesce neanche a fare rispettare i suoi provvedimenti rispetto alla quale
Batte il gatto che si morde la coda se uno si rivolgesse i tribunali avrebbe bisogno di quattro tre quattro anni per arrivare alla prima sentenza nei confronti di una semplicemente decisione a tuo favore che non è stata rispettata ecco
L'ho fatta forse lunga ma perché credo che sia importante come radicali stanno cercando da fare da tanto tempo far comprendere per enti che riguardano la tortura che riguardano la giustizia che riguardano le carceri chiari
Democrazia sono i ti
Che sta che fanno sistema tutti quanti insieme
Ho
Curve
Dalla prima
Dal primo provvedimento di amnistia arriverebbe con certezza quasi oserei dire
Tutto il resto perché le forze politiche che avrebbero dovuto che magari si metteranno la faccia su quel provvedimento dovranno poi giustificare con gli altri provvedimenti che quella dall'inizio allora si tratta ancora una volta noi ci abbiamo provato
In vario modo fatto anche voi magari scrivete
Alla RAI scrivete al vostro giornalista differimento su Facebook sui criteri chiedete magari a Floris gli scrivete gli dite scusa Floris
Ma
Oltre a non avere mai invitato i radicali almeno due anni neanche la Bonino e Pannella figuriamoci e va bene lasciamo stare ma perché non è mai fatto una trasmissione sulla giustizia sulla tortura e che non si che non fosse
E in qualche modo legata o ai processi ad personam di Berlusconi o le leggi ad personam di Berlusconi ecco se ciascuno di quelle persone che oggi sta qua o chi è in casa chi alla radio
E ci sta ascoltando magari fa questo gesto come se come si dice oggi una cosa su Facebook una cosa su Twitter sono piccole cose ma equivalgono un po'alle lettere sui giornali
Alle lettere sui giornali che magari converrebbe mandare e che una volta che escono siate tranquilli vengono lette ecco dobbiamo
In attesa di trovare il modo di far tornare la legalità le stesse istituzioni italiane
Intanto aiutarci e darci una mano in questa maniera
Buon buon prosegue allora di battaglia tutti quanti grazie
Altre quattro storie verranno lette dato nega Ranieri
Un lenzuolo al collo alcune macchie di sangue su una scarpata ginnastica
è giallo la morte di Carlo Saturno che ha ventidue anni per stessa ammissione della Polizia penitenziaria aveva più volte compiuto gesti autolesionistici ingoia andò la mette tagliandosi i polsi o tentando il suicidio
In più
Saturno nel due mila sei aveva denunciato violenze e sevizie subite quando aveva sedici anni al carcere minorile di Lecce da parte di nove agenti il cui processo
Era ancora in corso ma avviato la prescrizione il trenta marzo del due mila undici quando il giovane si impicca
Cinque giorni dopo il suo suicidio il cinque aprile era prevista la sua testimonianza d'accusa al processo agli agenti accusati di abuso sui minori
Nonostante i suoi precedenti tentativi di togliersi la vita che dunque era un detenuto ad alta sorveglianza
è rimasto appeso proprio davanti allo spioncino della cella ha letto a castello alto poco meno di due metri lui che era alto un metro e settantadue
Per mezzora prima che qualcuno si accorgesse di quel che stava accadendo
Tenuto conto della lunghezza del solo cappio diventa difficile pensare che possa essere rimasto appeso senza toccare i piedi per terra
Poche ore prima alle undici era rimasto coinvolto in una colluttazione con un agente perché rifiutava il trasferimento in un altro padiglione a mezzogiorno era entrato in fine infermeria fino alle quattordici e trenta resta in una cella in compagnia di un altro detenuto che poi esce
Alle quindici dopo mezzora si impicca
Il diciotto marzo aveva scritto una lettera la sorella denunciando di sentirsi vittima della prepotenza delle guardie e di aver molta paura perché temeva di essere picchiato
I medici che lo hanno seguito nella rianimazione del Policlinico di Bari avevano manifestato qualche dubbio che fosse in coma per asfissia mentre la polizia della Procura avrebbe concluso che i segnali collo
Sarebbero compatibili sia con un salto nel vuoto con un cappio al collo
Sia con uno voi eventuale strangolamento
Elia Antonio
Qui in carcere mi ammazzano di botte almeno una volta alla settimana
Lo aveva scritto in una drammatica lettera la madre Emmanuel Elia Antonio
Mi riempiono di psicofarmaci mi ricattava sto male
Manuela li Antonio ventidue anni venticinque luglio due mila otto è stato trovato morto sul pavimento della sua cella nel carcere di Marassi a Genova con una bomboletta di gas butano in mano
Adesso soltanto un occhio nero ma di solito
Quando mi danno gli psicofarmaci quelli che riescono li ingorgo e appena posso li sputo
Ma se non li prendo nevicata no
Mi tengono in isolamento quattro giorni alla settimana Mancio poco niente sto male
Trattato come una bestia anzi peggio stando alle sue lettere
Domenico Del Duca ventisette anni è morto il ventitré dicembre due mila e quattro l'ospedale Cotugno dove era arrivato in coma proveniente dal carcere di Secondigliano
Sì ero positivo la notte del ventuno dicembre si era barricato in una cella per un motivo apparentemente banale
Gli agenti di Polizia penitenziaria decido di fare irruzione e utilizzano gli idranti per riportare ordine la cella viene inondata di acqua e ruggine come il suo occupante il giorno dopo il giovane entra in coma
Il medico ne dispone ricoveri in ospedale pare abbia avuto una polmonite fulminante
Marcello Leon sì ventinove anni ufficialmente morì d'infarto l'undici luglio del due mila tre nel carcere delle sul subire a Livorno
Ma sul suo corpo ci sono segni di lesioni in particolare sulla faccia poco compatibili con una crisi cardiaca dovuta ad aritmia maligna instaurata si su una ipertrofia ventricolare sinistra
Lesioni non sfuggite anche all'autopsia ovviamente ma sono state giustificate come delle ferite che il giovane si sarebbe procurato cadendo a causa dell'infarto sbattendo il viso contro le sbarre della cella
Il suo corpo senza vita come dimostrano le foto della scientifica è stato trovato in un lago di sangue
Il cadavere appare segnato da traumi ecchimosi il cranio spaccato all'altezza della fronte della tempia destra
Il volto gonfio con lividi ovunque segni di bruciature otto costole rotte polso sinistro fatturato lo accertato l'autopsia nella cella e fuori dalla cella tracce di goccioline di sangue
Insomma una classica morte naturale
Allora anche per consentire veramente a queste straordinarie persone di tirarsi su
Adesso vi presenterò l'ultimo intervento di questa manifestazione per noi radicali è una persona veramente speciale
è il Presidente della Provincia di Nuoro
E da una caratteristica e del PD e dalla doppia tessera con il Partito radicale non violento transnazionale e tra spartito
E conduce con noi queste battaglie che sono battaglie di libertà di liberazione di affermazione dello stato di diritto
Quindi
Sono veramente
Felice che questa serata possa concludersi con le parole di Roberto deriva
Grazie Rita
Veramente tristissima la serata dobbiamo essere tristi e piangere per queste persone che noi vediamo qua ma sono morte
Sono morte a volte in lenzuola pietosa ma nessuna pietà hanno ricevuto dai loro carcerieri
Nessuna pietà ricevano nemmeno i loro carcerieri dai loro governanti perché la nostra è una Repubblica fondata sull'ingiustizia e sulla illegalità
Dove la suprema legge la costituzione di tutti gli italiani
Prescrive il divieto assoluto di ogni violenza fisica e morale all'articolo tredici per coloro che a qualunque titolo sono privati della libertà personale
Le nostre leggi proclamano dei meravigliosi principi la salvaguardia addirittura della dignità morale della libertà morale
Che non può essere in nessun caso conculcata nemmeno a chi si è macchiato dei più terribili delitti
E invece lo Stato che produce crimini nel voler li punire che produce ingiustizia nel comminare e somministrare la giustizia
Questa realtà italiana oggi e gridata da questi corpi avvolti nelle lenzuola pietosa che nascondono delle tragiche morti di Stato
Noi dobbiamo piangere come italiani per queste morti tragiche che Mega hanno il diritto che negano la Costituzione che meritano la libertà di una Repubblica che ho ritrovato la serietà
Ho ritrova il rigore della giustizia e della legge o è destinata a infrangersi nella violenza del nulla perché strage di diritto e strage di popolo
Strage di libertà e morte delle persone e queste persone sono morte e muoiono ogni giorno da carcerati ed ha carcerieri grazie
Questa giornata è conclusa io devo ringraziare tutti i tutte le persone che sono rimaste Cuapio di donare per terra sdraiate credo che sia stata davvero una gran fatica immagino che però
Direi hanno queste persone pezzo non gli viene neppure destinato rigo sui giornali
Quindi davvero grazie a tutti colgo anche l'occasione per ricordare che Marco Pannella
Esce opera dalla fame dall'otto giugno richiedere un provvedimento di amnistia un provvedimento di amnistia che ne riteniamo indispensabile per risanare il sistema della giustizia italiana e ovviamente anche per il sistema carcerario
Quindi grazie a tutti
Arrivederci a presto