Notiziario del Grande Medioriente

Buongiorno da Francesco De Leo questo il notiziario del grande Medio Oriente approfondimenti e analisi sulle notizie della settimana realizzato in collaborazione con il portale web grande Medioriente punto ITI il Ministro degli esteri algerino mura
Mi del sia annunciato in settimana che la Commissione della lega araba che va al compito di cercare una conclusione alle violenze in Siria trovato una accordo con le autorità siriani su questo importante sviluppo della questione siriana apriamo il nostro notiziario di oggi come consuetudine con l'editoriale
Dell'ambasciatore Antonio Batini
Ha fatto un certo scorporo la notizia di un accordo
Raggiunto trova la Siria e un gruppo di Paesi arabi guidati dal capitano secondo questo accordo
Sulla scia si impegnerebbe a liberare prigionieri politici a ritirare le Forze armate e dunque i carri ed altri mezzi blindati grave
Città principali almeno la Regione
Residenziali che si impegna dentro quindici giorni ad avviare un dialogo che porti ad un consenso nazionale per nuove elezioni per delle riforme
Questo è un piano estremamente importante non è la prima volta
Che si raggiunge un accordo tra la Siria e i Paesi armate a sua volta l'accordo più solenne esso è stato patrocinato dall'emiro del Qatar
C'è un negoziato ancora in corso alcuni dettagli che insomma è difficile questo oltre che la Siria possa ritirarsi e aver fatto quindi per questo accordo solo per guadagnare tempo
Il tempo del resto non lavora più a favore della Siria a qualcosa bisogna arrivare ha fatto perdere la sfida tra accettare
Ma ha preso ha messo dei paletti
Poi chiedendo che la Siria a finora usato la mano forte ma è anche vero
Che c'erano ci sono state delle infiltrazioni e che sono appalti da qualche tempo anche dei mezzi
Militari in mano ai rivoltosi non solo fu Scelli ma mitragliatori ma anche
Delle bombe a mano eccetera dunque
C'è il rischio che questa insorgenza acquisti un carattere militare e questo non certo non potrà certo a lungo tempo favorire Bashar
Sua della Shoah ora qual è il punto importante la Siria è parte fondamentale della Regione controlla ancora molti movimenti che succedono e-mail che hanno sede i nemici le Marche hanno
Movimenti palestinesi movimenti libanesi dunque la Siria è ancora un attore importante cosa può accadere sia dal CdA finalmente accede all'idea di riforme ecco
Il problema è che il dialogo etica sono al potere costituiscono una minoranza ma ci sono altre minoranze dei cristiani soprattutto
Se si riuscisse a immaginare UNAR tutela per queste minoranze industriale minoranze venisse accordato un diritto costituzionale di a vedere una rappresentanza
Solida in Parlamento e nel Governo
Poi però potrebbe essere possibile dopo un periodo
Il forse cinque anni applicare veramente delle e libere elezioni la Siria è un Paese importante è stato finora oggetto di un certo isolamento
Non è escluso che alcune forze hanno
E fisico infiltrate o hanno sottolineato i rivoltosi e la prima volta che una dimostrazione
Duri così tanto e con questa costante il che vuol dire che è un'opposizione che in parte spontanea in parte finanziata e dunque
Niente è comunque importante
Aiuta o di negoziato
Possa anche la Siria ottenere una tutela e si possono definire tutte le questioni interne e internazionali ma anche un impegno arabo a a rafforzare la posizione palestinese
E a
Dare più spinta al negoziato la ripresa del negoziato in condizioni eque il sommarsi alla Siria sì
All'impegno di Acilia ad essere democratico ma anch'essi ad un equilibrio regionale che ridà Israele etc su alcune posizioni intransigenti
La notizia della settimana e quella che arriva da Parigi dove l'UNESCO l'organizzazione dell'ONU per l'educazione la scienza e la cultura accolto a pieno titolo la Palestina un vento storico che restituisce la pristino alcuni dei suoi diritti è stato il commento
Del ministro degli esteri palestinese Riad al Maliki mentre il Consigliere del presidente dell'Autorità palestinese
Ma moda baci Sabri Issac dama ha sottolineato come l'ingresso nell'UNESCO sia uno dei pilastri
Nella nota per l'indipendenza la decisione di ammettere la Palestina nell'UNESCO è stata votata a maggioranza con centosette favorevoli tra cui Francia Cina e India quattordici paesi contrari tra cui naturalmente crede e Stati Uniti e cinquantadue astenuti tra cui l'Italia ascoltiamo a questo proposito quanto detto i nostri microfoni da Mori vizio Massari portavoce del Ministero degli esteri italiano sul perché di questa scelta
L'Italia ammuina ha cercato signor provento di coagulare che l'Unione europea intorno ad una apposizione
Comune
è una posizione che potesse andare verso
L'astensione perché
Te ne Gregorio non europea l'Europa unita
Sui sul tema palestinese credo palestinese per una qualità fondamentale
Purtroppo questa coesione di non europea non è stata possibile raggiungerla ma c'è stata
Divaricazione di posizioni come si è visto
E l'Italia e quindi votato su perché è una scelta nazionale che è appunto quella dell'attenzione perché l'astensione
Per due motivi da un lato occorreva articoli riconoscere palestinesi di aver compiuto comunque dei i progressi
Importante sul terreno con
La realizzazione del piano Fayad per quanto concerne il consolidamento delle istituzioni palestinesi quindi
La legittimità diciamo diversificazioni predefiniti è un dato oggettivo per noi
D'altra parte pone in questo momento o da parte palestinese il tema della membership dell'UNESCO come anche nella
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la domanda lì per la l'adesione alla che unite non ci sembrava che non ci sembra che sia il momento opportuno in quanto
Pregiudica quel clima di fiducia tra le parti che è necessario perché credo di negoziato
Quindi questi due esigenze contrapposte vengono riassunte mila lire in ostensione
Che noi crediamo sia
Sia quella più più giusta che sulla quale praticamente poi sono
Si sono proprio
Tenuti anche la maggior parte dei membri dell'ONU dell'opera
L'ingresso della Palestina dell'UNESCO è stato
Decisamente criticato da Israele e dagli Stati Uniti tanto che alla vigilia del voto gli USA hanno minacciato di non finanziare più l'organizzazione annunciando che
Bloccherà i sessanta milioni di dollari che erano previsti stanziati per novembre la mancanza di finanziamenti statunitense città alla altro potrebbe in futuro creare non pochi problemi all'UNESCO visto che gli Stati Uniti da soli garantiscono ben il ventidue per cento
Del bilancio dell'organizzazione gli americani motivano le proprie ragioni spiegando che il blocco dei fondi una scelta inevitabile perché delle leggi approvate nel novanta e nel novantaquattro da George Bush padre Prina e da Bill Clinton poi impegni discolo il finanziamento organismi internazionali che assegniamo un pieno riconoscimento e palestinesi prima del raggiungimento di un accordo di pace con Israele Benjamin Netanyahu o invece è convocato a Gerusalemme il giorno dopo la decisione dell'UNESCO propri sette ministri principali del Governo e pare che si sia arrivati anche alla decisione di accelerare la costruzione di insediamenti in varie parti della Cisgiordania compreso il rilancio di progetti di librai ICI a
Gerusalemme Este scelte che servono solo ad accelerare la distruzione del processo di pace ha sottolineato
La Presidenza palestinese
Ancora il ministro Massari abbiamo chiesto anche alla luce di queste reazioni se ci sia un ottimismo meno sulla Risoluzione di quella che la questione più importante per l'aria
Quindi volevo dire ottenuto un buon risultato a settembre
A margine di lunga il ventitré settembre con questa riunione del Quartetto che aveva stabilito una una specie di road mappa
Allude ma per la ripresa dei negoziati e c'è stato anche un un primo contatto prenegoziale il ventisei ottobre dei prossimi Tito sono
Fra le due parti per sì qui ieri appunto questa road mappa negoziale da qui alla fine del due mila dodici
Il suddetto è difficile essere ottimisti perché
Perché che c'è questo diceva chiaramente anche la ma ricordo che l'azione del Quartetto come libere in campo e le parti si astenesse con questa
In questa fase da gesti azioni che possono poi insomma
Avvelenare il clima per ridurre la fiducia che necessari che pretende che negoziati
E da un lato dove però ci spiegano alla corsa agli insediamenti che e l'annuncio anche di questi insediamenti che un PON
In effetti uno schiaffo in faccia i palestinesi dall'altro i palestinesi che agiscono con
Alla presentazione della domanda all'ONU all'UNESCO e presumibilmente anche in altre organizzazioni internazionali
Tutto ciò sullo sfondo anche poi del
E sappiamo quanto siano condizionanti le elezioni americane anno prossimo
Non ci portano ad essere particolarmente ottimistici diciamo siamo che li ha visti impegnati non siamo pessimisti ma siamo chiariste
Però alla fine ripresa del del negoziato che è indispensabile per la creazione e lo Stato palestinese dipende dalle due parti dalla buona volontà delle due le due parti speriamo che questo sì
Si regge lo abbiamo sempre detto c'è la questione dei palestinesi e va risolta
Come questione pittori diciamo del popolo palestinese la questione anche etica
E nell'integrazione odiose eccetera e per la sicurezza di Israele
Ed è ormai una questione che non è più
Prorogabile anche alla luce del i Gruppi d'arte la lega araba penalità cabaret cambiato lo scenario mediorientale c'è una piazza
Molto più solo autonoma volto più
Luogo anche diciamo delle proprie manifestazioni e non risolvere questa questione significa mobilità che di fatto tali piazze dei paesi comuni contro il contro l'Occidente quindi non è neanche del punto d'ingresso e l'Occidente speravo che tutte queste Regioni vengano
Capite vecchi deve capirla
Cambiamo pagina quattordici Paesi hanno deciso di cooperare per la rinascita di un Afghanistan stabile e sicuro nell'ambito di una conferenza internazionale per l'Afghanistan cordiali a tarda Turchia e Afghanistan aveva per titolo conferenza di Istanbul sull'Afghanistan sicurezza e cooperazione nel cuore dell'Asia un'iniziativa battezzata processo
Di Istanbul i quattordici Paesi che hanno partecipato sono Afghanistan Turchia Pakistan India Cina Kazakistan Russia Iran Tagikistan
Uzbekistan Turkmenistan Kirghizistan Arabia Saudita ed Emirati non erano soli altri dodici comprimari erano presenti come osservatori la Francia il Canada l'Unione europea la Germania l'Italia il Giappone la Svezia la spada mi ha la Norvegia la Gran Bretagna gli Stati Uniti d'America e le Nazioni Unite intanto lo scorso ventinove ottobre a Kabul un pesante atte Tato rivendicato dai talebani ce ne parla Claudio Bertolotti ricercatore e docente militare di società culture e conflitti dell'Afghanistan contemporanea
L'attacco del ventinove ottobre che a Kabul ha portato alla morte di di tredici persone contro un convoglio americano dove sono morti nove cittadini americani due cittadini inglesi un kosovaro sul dato canadese
Un attacco che è stato rivendicato ufficialmente da Eataly Barmen questo dimostra
Per quanto il livello di violenza sia aumentato anche nel due mila e undici
E quanto non sia prevedibile come le statistiche dati più recenti possono confermare una diminuzione dell'intensità e nel numero di attacchi durante la prossima stagione invernale per tutto il due mila dodici
Stanno ancora una volta al mito dalla guerra stagionale condotta dall'insurrezione afgana come viene spesso presentata da
Da alcuni analisti verosimilmente sulla traccia delle precedenti offensivo esso regionali
è aumenteranno le azioni dirette contro gli obiettivi remunerativi come appunto quello del del ventinove ottobre è stato
Tanto sul campo di battaglia che sul piano mediatico ed è questo il punto principale cioè al di là dei risultati effettivamente ottenuti sul sul campo di battaglia in termini di danni inflitti al nemico
Quello che conta peritali vai riuscire ad ottenere quel attenzione mediatica necessaria per imporsi all'opinione pubblica mondiale certamente a fare comprendere quanto la capacità offensiva dei talebani
Ci ha in grado di portare
Insomma morte e distruzione all'interno
Delle stesse infrastrutture o contro gli stessi obiettivi comunque si capì come nemici nemici invasori gli americani gli occidentali in genere ma anche i nemici interni come gli afgani l'esercito afgano dalla polizia afgana
E così via e dunque attentati suicidi come in quelli recenti nelle ultime settimane come in quest'ultimo
Aumenteranno verosimilmente nel prossimo futuro in intensità in qualità non necessariamente in quantità
Perché è aumento del numero degli attentatori suicidi per ogni singola azione
Per quanto le statistiche dimostrano invece che il numero di singole attentati
Tenda
A diminuire ma sono appunto i tanto temuti comando SICID in quel quelli che rappresentano la vera
Futura minaccia sul campo di battaglia
Dunque come intera rischio di attacchi diretti contro le infrastrutture le caverne le basi avanzate della coalizione ma anche delle forze di sicurezza e governativa piane aumenteranno verosimilmente anche gli attacchi contro neonate forze di polizia locale
Sembra che queste essendo composte anche da ex tali da non decidono di collaborare con
Con le stesse foto insurrezionale
Beh uniche interni potremmo dire che
Considerato che gli americani ritireranno trentatré mila soldati entro il prossimo anno portando una presenza militare e quella pari a quella
Presso la Regione del due mila e nove e questo nonostante il mancato raggiungimento degli obiettivi sul campo di battaglia
A questo risultato si somma quello negativo del relatore Sasco tra Stati Uniti al Pakistan che vi sono deteriorati al punto tale anche la cooperazione tra i due
A livello politico e a qualunque livello esso fosse è stato bruscamente rallentata e due in sostanza eravamo alle questioni di fondo
La prima era annunciato l'impegno militare accelerato che potrebbe portare un vuoto di potere del Governo detto vuol colmerebbe con grande difficoltà
La seconda è il ruolo di retroterra strategico dell'Afghanistan per un pachistano angosciato dalla possibilità di guerra con l'India
Un ritiro gli Stati Uniti agevolerebbe così il controllo pachistano della dell'Afghanistan in tale contesto l'attuale rapporto USA Pakistan si pone proprio come sfida ogni piano di arricchire soluzione negoziale
I notiziario del grande Medio Oriente torna la settimana prossima da Francesco delle un grazie per l'attenzione è un buon proseguimento nell'ascolto dei programmi di Radio radicale