Intervista a Paolo Berdini sul nubifragio che ha colpito la Liguria e sul dissesto idrogeologico dovuto alla cementificazione

Radio radicale
Ci occupiamo della tragedia che occorsa in Liguria il dissesto idrogeologico in Liguria è un po'le e semi o di quello che
Avviene nel nostro Paese da parecchi anni e ci sono insomma delle analisi e che dicono che questo è legato alla cambiamento climatico alla troppa tropicalizzazione del nostro clima sempre più evidente ma anche ci sono i problemi che da sempre vengono denunciati dagli
Urbanisti democratici e dalle forze ambientaliste di come è stato sfruttato il territorio italiano e come è stato cementificato di questo vogliamo parlare con Paolo Berdini è urbanista
Il mio Scuto dovete attenti a dedicare ricorderanno che da sempre impegnato appunto nelle battaglie per un'urbanistica democratica e anche come
Lui usa spesso dire che rispetti insomma anche
Il modello liberale ecco Berdini innanzitutto buonasera
Buonasera e vorrei Conte affrontare appunto la questione di quanto quello che succede
I le tragedie che succedono le morti che si susseguono solo dovute a cause naturali che pure paiono insomma
è esserci e quanto in realtà all'incuria e e peggio insomma alla
Alla speculazione che c'è stata nel nostro Paese a partire dai vari Sacchi degli anni sessanta in poi
La gran parte delle responsabilità di quello che avviene delle tragedie che avvengono nella stima e purtroppo non sarà l'ultima
Sono dovute
Sicuramente alla cementificazione del nostro territorio questo è il valore elemento che ha devastato
Il territorio italiano
E poi chi c'è un l'altro aspetto che per
Slegato poi vedremo perché
Che è quello dell'incuria cioè noi abbiamo dilatato fino alla loro dovrei nostre città se facciamo il confronto con con le città di di di pari economia insomma del dei Paesi che hanno la stessa nostra ricchezza dalla Francia la Gran Bretagna la Germania vediamo che le loro
Sono molto meno estese della nostra
Questo confortati che noi dobbiamo fare manutenzione di un territorio sempre più vasto e non ce la facciamo più non viene più fatta manutenzione del territorio e dunque i territori vanno avranno alla rovina
Ecco da questo punto di vista la tu hai anche scritto un editoriale ieri che non era su cui insistono sul
Sul manifesto che però
Come dire indicava poi quello che una prassi ormai della nostra politica che invece di nella normalità insomma degli Stati liberali come avviene
In Europa portano avanti insomma un discorso urbanistico che ha delle regole invece qui quando le regole vengono fatte rispettare ci si adombrasse non ci si rivolta è facile esempio della
Ribellione della propria ribellione nel Lazio a partire dalla Presidente la Regione Polverini contro il blocco del Piano casa da parte del Ministro Galan ne voglio parlare un momento
Questa secondo me la domanda principale quella che ci permette di guardare un futuro possibile del nostro Paese perché tutti gli altri Paesi dal territorio ben tenuto ben pianificato in ordine
L'abusivismo con
Con le infrastrutture
Conto delle tecnologie moderne
Attirano Investimenti
L'Italia non attira nessun investimento perché alle periferie più dell'ASP di tutto e di tutta l'Europa e dunque noi non siamo competitivi da questo punto di vista del sistema urbano sintomatica Morgano sarà l'elemento
Che davvero potrà permettessero ripresa economica noi partiamo con il piede sbagliato del resto chi ha permesso tre condoni adesso c'è in discussione il quarto e chi ha permesso che che venga venissero cancellate tutte le regole perché solo così
Legge c'è la ripresa economica è chiaro che adesso paga un prezzo inaudito però purtroppo il prezzo lo vogliamo tutti noi ecco e quindi diciamo quando a quando si può perché naturalmente questo
Una una
Vicenda questa della somma del dissesto idrogeologico della
Della speculazione è una vicenda vecchia non si può ovviamente
Come dire dare tutte le colpe alla fase finale di di questa vicenda che la fase berlusconiana però diciamo si può fare una una sintesi una piccola storia di questo
Degrado progressivo
Dunque paghiamo paghiamo ancora patacche che ebbe perché secondo me emblematica da quando c'è la frana di Agrigento lo sparatore AGESCI e in quella in quel per ricordare l'età scusa vi è l'anno
L'anno nel mille novecentosessantasette quindi Camonica meno o in un momento del del centrosinistra nascente e per comincia a essere potenziato l'ufficio geologico presso il Ministero dei lavori pubblici e addirittura nel mille novecentottantotto comincia la redazione
Nella carta geologica nazionali in una scala di dettaglio cioè così fanno gli Stati appunto che funzionano Francia la Germania
Io posso dire che fino all'anno scorso era pronto il dieci per cento della cartografia geologica dell'Italia da mille novecentottantotto questo secondo me dice tutto di un Paese che non guarda più al futuro perché perché non era difficile non è costoso
è addirittura un investimento per il futuro quello di sapere
Dove non succederanno capace profit Dante al firma alla alla alla alla catastrofe perché perché c'è fondazione non ci vuole molto e quella è quella tra generalità cioè il normale funzionamento di uno Stato non stiamo parlando di
Chissà quali sofisticazioni allora che la la la l'amministrazione pubblica nel suo complesso cioè se lo Stato non riesce a comprendere che solo dalla dalla dal Governo serio di del territorio che non riusciamo a recuperare
Competizione con gli altri assoluto da qui che passa di futuro per le nostre per le nostre
Ecco hai detto l'inizio diciamo però la conclusione per adesso le norme più recenti appunto tutto dicevi condoni ma comunque c'è una normativa che ormai
Permette insomma
Il bene o male di anche delle volte derogare no dei vincoli molto spesso questa avviene no perché ormai questo questo è l'obiettivo questo questo assolutamente bypartisan romano non è che qui c'è già il diavolo Berlusconi
Hanno con la coda quei c'è un accordo trasversale per cancellare le regole del nostro Paese altrimenti perché mai tutte le Regioni avrebbe aveva avrebbero fatto il Piano Casa il piano casa era era una facoltà del regioni in alcune regioni avrebbero potuto rifiutare di in rimandare al mittente il fatto di di derogare di aumentare la la volumetria di un edificio di cambiare però con il volto delle città caso per caso no tenta un piano
L'hanno fatto tutte le Regioni quindi è chiaro che qui c'è proprio una una cultura ormai cosiddetti alla parte del sistema
Politico del sistema di potere del campo e quindi non ci sono anche i grandi grandi potentati economici
Che spingono esclusivamente sul mattone di altri Paesi non per nulla investono in innovazione tecnologica nei loro giovani nella ricerca nell'università noi chiudiamo nell'università chiudiamo e chiudiamo tutta la ricerca la ricerca avanzata
Sì stavo chiudendo al futuro con questa
Perfetti sapete una cosa che non averne Morabito e nel suo ultimo libro eccetera ed
è un Paese è prigioniero del cemento sta diventando immobile come elemento davvero l'Italia rischia di di rimanere
Stritolata
Dall'immobilità del del perché il tema del cemento armato questo l'Italia purtroppo
E in qualche via d'uscita questa situazione quale potrebbe essere
La via d'uscita e che che una è la più grafica mi permetto di dirlo per la vostra apertura culturale cioè quella di dire che c'è un anno di moratoria vediamo vediamo che cosa succederà si sospendono a meno a meno che ovviamente dei lavori in corso si sospendono tout e le validità delle concessioni perché non è possibile questo paese continua
A a riempire di DTP appunto di concessioni l'Italia che invece piena
Gli edifici vendichi dei
Il rendimento abbiamo bordo parla fermarla questa questa emorragia e l'altra quella più a lungo io credo di dire che alcuni territori quelli appunto di rilevanza paesaggistica quelle che sono pericolosi dal punto di vista
Della della della
Proprio fragilità noleggiato geomorfologica
Le economie sono certamente all'aperto e con la realtà
Ripeschiamo perché fa comodo a quell'assessore o quel ministro cioè
Definisce sempre questo gioco di aggredire tutte le parti anche le più straordinari del nostro
Col proprio territorio grazie a Paolo Berdini e buon lavoro
Grazie a voi