Big Society, una storia italiana...proiettata al futuro - Convegno del Forum Terzo Settore

Però
Faceva riferimento
L'idea era quella di
Anche perché vorremmo riuscire a fare
Così avete anche un
Va bene
Va bene colui il rapporto stavano benissimo
Sono cosa
Il ritorno
Quelle che sono qui indicati
Sui abbastanza cioè non non ce la Marcegaglia come oggi
Tutti noi non sapevo ancora
Ritengo un sinistro come oggi
Pongo ai voti
Quindi
Norme
Siccome resterà
Bene buongiorno buongiorno a tutti benvenuti vediamo avvio a questo nostra importante Assemblea del forum nazionale del del terzo settore
Che come voi tutti avete visto sono divise in due giornate questa prima giornata più a carattere convegnisti co di riflessione ma
Naturalmente
Anche di riflessione programmatica
Volta ad individuare alcuni dei nodi cruciali per all'azione politica sociale e culturale che
Il forum e le organizzazioni del Foro svolgono
E quindi sarà assolutamente propedeutica e e connessa fortemente ai contenuti che svilupperemo POIN nella Assemblea di domani
Che avrà il compito invece di andare a determinare le linee programmatiche e anche di determinare
Gli organismi che dovranno guidare il Forum del terzo settore per
Il prossimo biennio
E quello odierno un appuntamento che abbiamo fortemente voluto come coordinamento ma anche come Assemblea
Del forum nazionale in quanto
Abbiamo ritenuto che fosse necessario da parte nostra un approfondimento una riflessione comune sulla
Tema della cosiddetta big society che ci è stato presentato a più riprese in questi mesi come
Grande soluzione altrove è stata trovata per interpretare in maniera originale
Una terza via
In qualche modo una strategia nuova per pensare a un diverso rapporto tra cittadino tra cittadini e istituzioni
Noi abbiamo voluto e fin dal titolo L'avete colto rompere questo schema esterofilo
La big society per noi non è l'intenzione di Cameron ma è una storia italiana riteniamo è qui esattamente oggi
Discuteremo di questo aspetto riteniamo che
In realtà sia una espressione del del vissuto della terzo settore e più in generale della società civile italiana che
A tanti problemi a tante difficoltà lo sappiamo perfettamente Marche è riuscita in questi decenni a costruire una infrastrutturazione notevolissima ed è oggi in grado
Di presentarsi come un soggetto ricco importante molto strutturato
Abbiamo però ho pensato di farlo con un'ottica che fosse appunto propriamente quella di un'organizzazione che va a congresso che fa appunto un'Assemblea programmatica cioè un'ottica di futuro
Ci interessa chiaramente la storia l'analisi di quello che è il dato di realtà presente ma ci interessa anche vorrei dire soprattutto andare a guardare quali sono le sfide di fronte a noi
E andare ad individuare
Un modo nostro del terzo settore di interpretare il valore della sussidiarietà
Avrò modo poi di parlarne più avanti nella tavola rotonda del pomeriggio
Oggi la prova sussidiarietà e una parola molto utilizzata anche nel dibattito politico
Avete tutti certamente letto dei mesi passati nell'estate passata anche un grande dibattito giornalistico il Corriere della Sera ha dedicato tante giornate a questa tematica ebbene
Noi crediamo che ci sia un nostro specifico pensiero che fino ad oggi emerso poco peraltro nel dibattito pubblico e che invece crediamo sia necessario elaborare con dividere insieme ma anche per
Andava a portare nel dibattito e soprattutto a trasformare in realtà concreta con azioni conseguenti eh
Il più possibile anche articolate abbiamo tanti amici quest'oggi che ci aiuteranno in questa riflessione lo avete lo avete visto innanzitutto
In questo primo momento della giornata il professor Gregorio Arena che già ci ha aiutato nei mesi scorsi in un seminario interno del coordinamento che proprio in preparazione di questo odierno convegno
Che
Appunto è il fondatore coordinatore di lapsus laboratorio per la sussidiarietà oltreché
Professore onestà di Trento e che appunto si sta aiutando anche per provare ad innovare questi denari crediamo che
Di essere un grande laboratorio di sussidiarietà e con questa prospettiva anche oggi affrontiamo la tematica
Insieme a lui ci sarà intervento anche di Lucca Ceglie
Luca Ceglie anche lui proveniente dal Mondo del del terzo settore
Dove ha svolto diversi compiti in diverse organizzazione nel tempo è attualmente Presidente del gruppo terzo terzo gruppo della Comitato economico e sociale europeo
In rappresentanza proprio della società civile
E ci aiuterà
Dando uno sguardo un po'più ampio al tema
Abbiamo compensato appunto che
Fosse necessario comunque non limitarci alla Dixon sarete italiana ma Ouattara pur do quali sono i confronti con alle altre realtà le altre esperienze valutando anche soprattutto su ciò che sta cambiando in Europa
Sappiamo perfettamente che questa situazione di crisi
Crisi non soltanto economica ma anche crisi per molti versi dissenso
Di alcuni modelli statuali sta portando a profondi cambiamenti e innovazione nei diversi modelli che si erano codificati in Europa nei decenni passati quindi
Chiederemo allocati aiutarci enti introduce appunto un po'
In questo in questo contesto poi seguirà una tavola rotonda
Coordinata dal
Professor Becchetti e con molti altri interventi che appunto aggiungeranno delle riflessione delle analisi rispetto
A quelle che via via vanno portate poi ci sarà lo spazio per
Il dibattito il contributo di tutti coloro che lo vorranno dico già subito in apertura invito quanti o desiderano a
Anche
Fornire al tavolo di di Presidenza poi la richiesta di intervento che avremo
Nella tarda mattinata nel pomeriggio
Di darei la parola a tutti coloro che lo vorranno con tempi attualmente un poco contingentati ma insomma credo che siamo tutti ormai abituati sotto questo profilo a condensare condensare il pensiero il momento ribadisco convegnisti coma anche congressuale quindi naturalmente ci teniamo più ampia partecipazione più ampia partecipazione possibili cosce possibile segnalo che e previsto l'intervento del Ministro del Welch Fava
Del lavoro del Welfare nella tarda mattinata quindi dovrebbe concludere i lavori di questa mattina l'intervento del del ministro poi
Invece come avrete avete visto appunto gli interventi delle altre figure istituzionali innanzitutto al padrone di casa del Presidente per la Camera dei deputati sarà nel pomeriggio in apertura della tavola rotonda che
Appunto vedrà coinvolti soggetti rappresentanti di altre parti sociali
Per io do subito la parola al professore Gregorio Arena col quale come dicevo abbiamo fatto già un lavoro preventivo e quindi
Che attualmente parlerà da professore da studioso Marche
A sono orsetto anche ha già fatto anche un poco tesoro di quello che è stato il dibattito emerso nella coordinamento del Forum
Al quale come dicevo abbiamo chiesto un po'di fa lo Stato e l'arte ma anche di lanciarsi qualche provocazione salutare qualche proposta che in qualche modo possiamo anche far nostra
Discutendone insieme in queste giornate di convegno e di congresso ecco con questo spirito e con questa strategia
Grazie la parola al professore grazie Presidente
Benvenuti e benvenuti a tutti entro subito nel merito perché la mia relazione parte da un dato drammatico e secondo me
Assolutamente inaccettabile e cioè l'aumento dell'in giustizia e della disuguaglianza in Italia negli ultimi venticinque anni e la relazione
Io mi domando se e in che modo la sussidiarietà possa contribuire a invertire questa tendenza riducendo ingiustizie e disuguaglianze grazie ad una ripresa dello sviluppo civile ed economico
C'è un bel saggio di Mauro Magatti intitolato controrivoluzione per una rivoluzione liberale popolare
Che ci mette di fronte dati impressionanti sulla base di questi dati sviluppa poi un'analisi fa delle proposte molto interessanti dico per inciso che questa in questa relazione
Sarà pubblicata lunedì sul sito di lapsus e all'interno della relazione troverete poi link i vari lavori che cito quindi anche a questo lavoro di
Magatti che in un sito non facilmente accessibile
Magatti ci segnala che negli ultimi venti anni le disuguaglianze cresciuta del trentatré per cento e oggi il dieci per cento delle famiglie dispone del quarantacinque per cento della ricchezza mentre il cinquanta per cento dispone solo del nove virgola otto la disuguaglianza continua Magatti non separa soli benestanti dell'ente vulnerabili ma anche le diverse aree del Paese oggi il PIL per abitante delle regioni meridionali non raggiunge il sessanta per cento di quello delle regioni settentrionali
Un divario identico a quello degli anni Cinquanta
Anche per ridurre il peso del debito pubblico che negli anni incrementarla disuguaglianze anche su cresciuto fino a raggiungere il centodiciotto per cento del PIL bisogna assolutamente rimettere in moto il Paese perché solo se c'è sviluppo si può sperare di ridurre le ingiustizie e disuguaglianza
La stagnazione attuale da questo punto di vista non fa altro che aumentare il divario fra i pochi che stanno bene molto bene a volte e molti che stanno molto male
Su questi altri problemi evidentemente sentiremo nel corso della giornata molte autorevoli voci anche dal mondo dell'economia ma anche il terzo settore credo si domanda come con quali strumenti le organizzazioni della società civile possono contribuire alla ripresa del Paese
E perché i principi su cui si fonda il terzo settore sono i principi di sussidiarietà solidarietà e responsabilità la questione che in questa sede vorrei affrontare
Riguarda appunto le modalità con cui questi principi possono essere interpretati così da diventare motore di sviluppo civile ed economico
Adotto come punto di partenza di questo ragionamento la tesi di fondo
Del saggio di Magatti
Secondo il quale in un mondo aperto solo le collettività che sapranno essere integrate vitali possono sperare di continuare a esistere
Senza una vita sociale prospera nella quale possa ancora fiorire la grande ricchezza personale che ha fatto ancora fa grande l'Italia impossibile pensare di reggere il confronto con i mondi che stanno emergendo
Lo sviluppo dice Magatti non è mai solo una questione tecnica e di efficienza ma è sempre la combinazione di molteplici fattori tra i quali non può mancare quello riferito al senso
Il momento difficile come questo per mobilitarsi
L'energie migliori hanno bisogno non solo dell'appello all'efficienza alla meritocrazia ma anche del riferimento ad un'idea orgogliosa di italianità vista come un modo di vivere dividere di stare al mondo unico originale
Credo che in questi dell'orgogliosa di italianità rientri anche la nostra antica e ricca tradizione di impegno nel volontariato in genere nella sua associazionismo che vede su tutto il territorio nazionale migliaia di donne e uomini impegnati al servizio della comunità
Come certamente sapete esistenza di questa realtà straordinaria di cui come italiani possiamo andare orgogliosi è stata finalmente riconosciuta nel due mila uno anche dalla Costituzione
Il cui articolo centodiciotto ultimo comma riconosce legittime cittadini attivi come alleati delle istituzioni nel perseguimento dell'interesse generale
Che io sappia la nostra è l'unica Costituzione europea e forse mondiale che contengono riconoscimento così esplicito del principio di sussidiarietà né del ruolo attivo dei cittadini come agli atti dell'Amministrazione
Ovviamente non è questa la sede per ripercorrere le tappe che hanno portato all'approvazione di quella norma
Su quelle vicende rinvio alla profondità ricostruzione di perfino couture il volume che abbiamo curato insieme per Carocci intitolato il valore aggiunto
Ma importante qui mettere in rilievo che senza l'impegno delle organizzazioni della società civile quel principio forse non sarebbe mai entrato in Costituzione
Non sono passati molti anni da quella mobilitazione e la lezione che se ne può trarre valida anche per l'oggi in sostanza se il mondo del terzo settore in generale le organizzazioni della società civile decidono di essere fattore di innovazione i risultati si vedono
Il riconoscimento costituzionale del principio di sussidiarietà non è stato solo la presa d'atto sul piano istituzionale e giuridico del ruolo fondamentale dei cittadini attivi nel nostro Paese
è stato molto di più perché ha consentito proprio sul piano tecnico giuridico di valorizzare immense risorse civica fino a quel momento inutilizzabili
Mi rendo conto che il parallelo che sto per fare forse un partito ma insomma si può dire che metaforicamente principio di sussidiarietà stalle capacità dei cittadini come motore a scoppio sta al petrolio
Infatti finché non è stato inventato il motore a scoppio il petrolio non aveva nessun valore era un liquido maleodorante vischioso buono tutto al più per le lanterne
E invece è diventato una risorsa preziosa quando si è scoperto che era il carburante ideale per un nuovo motore intorno a cui si è sviluppata poi l'intera nuova civiltà
Bene fino a quando nella nostra Costituzione non è stato introdotto il principio di sussidiarietà orizzontale né molteplici risorse di cui sono ricchi cittadini non avevano dal punto di vista istituzionale solo da quello ma dal punto di vista importante praticamente alcun valore
Tutto è cambiato come sapete con introduzione nel Titolo quinto della costituzione di una disposizione centodiciotto primo comma che ribalta due secoli di diritto amministrativo
Sul piano giuridico questa disposizione avuto nei confronti delle risorse civiche la stessa funzione che sul piano tecnologico il motore a combustione interna ebbe nei confronti del petrolio
Rende cioè giuridicamente possibile valorizzare i fini dell'interesse generale le competenze le idee il tempo in generale tutte le risorse di cui sono ricchi cittadini
Che invece il paradigma scientifico dominante fino al due mila uno condannava dal punto di vista dell'interesse pubblico all'irrilevanza
Quindi in sostanza la Costituzione oggi riconosce anche sul piano istituzionale quello che sta già sapevamo sul piano dell'esperienza cioè che gli italiani sono ricchi di capacità di intraprendere di inventiva di intelligenza di tante altre doti
Che possono essere messe a frutto non soltanto nell'interesse individuale ma anche in quello della comunità
La sussidiarietà quindi sotto questo profilo è stata ed è
Un principio letteralmente rivoluzionaria
Ma chi sono i cittadini di cui parliamo formalmente come sapete i cittadini sono i titolari di quello che una volta si definiva uno Stato sullo status di cittadini
Oggi le cose sono molto cambiate senza entrare nei dettagli il punto essenziale e che dalla cittadinanza come mera appartenenza ad una persona ad uno Stato si passa ad una cittadinanza intesa come nucleo essenziale intorno al quale sviluppare
Altre sfere di diritti e di libertà
Oggi la cittadinanza più che uno Stato se una sorta di patrimonio della persona che afferisce alla persona e se cresce man mano che si è anche la sua sfera di libertà
Pensate per esempio a quella che è stata definita la cittadinanza sociale pensate la cittadinanza europea
Ma nell'essere cittadino rimane fondamentale l'appartenenza ad una comunità
Sì e cittadini in quanto si è in una comunità ma non basta star dentro una comunità per essere cittadini ci sono modi e modi di stare dentro una comunità
In quanto cittadino abbiamo nei confronti della comunità dei diritti cui corrispondono altrettanti obblighi degli altri membri nostri confronti ma come ci ricorda l'articolo due della Costituzione abbiamo anche dei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale
Certo i doveri basilari che sono richiesti per essere un buon cittadino non sono poi molti rispettare le leggi pagare le tasse leggeri governanti la maggior parte dei sessantun milioni di cittadini italiani si colloca su questo livello
Ma ci sono molti per fortuna
Che si assumono responsabilità che vanno molto oltre questa soglia minima cittadinanza e che danno alla comunità più di quanto ricevono
Da tempo questi cittadini così diversi dagli altri vengono indicati col termine volontari per indicare che fanno volontariamente cose che nella concezione tradizionale formale della cittadinanza e cittadini normalmente non fanno
I volontari aggiungono la propria sfera di doveri cittadinanza doveri nuovi senza che nessuno li obbliga a fare
Nel mondo regolato dello schema di poco bipolare la presenza di questa tipologia di cittadini era inspiegabile quasi un'anomalia
Di qui la definizione che riprende quella di coloro che in guerra si offrivano spontaneamente per compiere azioni particolarmente rischiose
L'articolo centodiciotto tutto ultimo comma invece riconosce che il volontariato non soltanto è uno dei modi migliori in cui si può stare dentro una comunità cioè se i cittadini
Mai pienamente legittimato all'interno del nostro ordinamento giuridico tant'è che questa antico insieme nuovo modo di essere cittadini e così importante per la Costituzione dispone che debba essere favorito dalle istituzione
Grazie legittimazione derivante dal principio di sussidiarietà i volontari non sono affatto terzi cioè residuali rispetto allo Stato al mercato terzo settore bensì solo il punto massimo di realizzazione del modello del cittadino attivo
Sono in altri termini il cuore stesso del nuovo paradigma della sussidiarietà sulla base del quale si sta cominciando a sviluppare un nuovo modello di società
Fondato non più soltanto sul bipolarismo pubblico-privato
Bensì anche sul pluralismo delle formule organizzative e sulla collaborazione fra cittadini attivi in prese e pubblica amministrazione
Naturalmente i volontari per così dire tradizionali non sono l'unico modo in cui si può essere cittadini attivi ci sono infatti molti modi diversi per applicare il principio di sussidiarietà più o meno impegnativi ma tutti potenzialmente preziosi per la comunità
Questo è importante perché grazie a voi da questa concessione pragmatica laica dell'impegno civico tutti possono sentirsi ed essere effettivamente utile alla comunità di cui fanno parte
Le vie della cittadinanza attiva sono infinite c'è posto per tutti indipendentemente dalle condizioni personali dalle capacità dalla disponibilità di tempo ed energie
C'è posto persino che per coloro che formalmente non sono cittadini perché anche gli immigrati se si attivano per l'interesse generale possono essere soggetti della sussidiarietà
Se infatti un gruppo di stranieri immigrati nel nostro Paese decidesse autonomamente di prendersi cura cura di un bene comune del territorio in cui vivono e lavorano perché mai restituzioni indurrebbero sostenerli
In cosa consistono però quelle che l'articolo centodiciotto ultimo comma definisce le autonome iniziative dei cittadini singoli e associati per lo svolgimento di attività di interesse generale
E in che senso questa disposizione innovativa rispetto alla lunga tradizione del diritto amministrativo non solo italiano per cui le amministrazioni possono attribuire privati lo svolgimento di funzioni pubbliche
Il punto è che non sia applicazione del principio di sussidiarietà
Laddove amministrativa amministrazione attribuisca soggetti privati remunera andò nell'attività lo svolgimento di funzioni pubbliche
L'esternalizzazione di funzioni e servizi pubblici nelle varie forme in cui essa può manifestarsi e un modo di amministrare che rientra nell'ambito del tradizionale paradigma bipolare non del nuovo paradigma della sussidiarietà
Perché l'Amministrazione rimane anche in tal caso l'unico soggetto legittimato al perseguimento dell'interesse generale e private solo suo strumento indipendentemente dal fatto che operi for profit o no
Il soggetto privato cui viene affidata dietro compenso l'erogazione di un servizio pubblico si attivasse ed in quanto da tale attività ricavi un vantaggio il suo obiettivo non è la massimizzazione dell'interesse generale secondo quanto previsto dall'articolo centodiciotto bensì del proprio
E l'Amministrazione opportunamente fa leva su tale motivazione per ottenere una logica di mercato il miglior servizio possibile al costo minore
Il modello sociale fondato sul principio di sussidiarietà presuppone invece un convergere di soggetti pubblici e privati verso il comune obiettivo rappresentato dall'interesse generale
I privati in tal caso non sono selezionati dall'amministrazione bensì si attivano tono ma mente il loro scopo non consiste nel ricavare vantaggi economici dalle proprie iniziative
Che sono finalizzate soprattutto se non esclusivamente al perseguimento dell'interesse generale
Infine si non sono strumenti dell'amministrazione bensì suoi alleati che liberamente scelgono di esser tali in seguito ad un'assunzione di responsabilità le cui motivazioni possono essere le più varie
La novità contenuta nell'articolo centodiciotto ultimo comma ridico riguarda dunque non il fatto che dei privati possono attivarsi nell'interesse generale ma che possano farlo autonomamente di propri iniziativa
Senza aspettare che la pubblica amministrazione che autorizzi a farlo li chieda di fare e l'altra grande novità anche se i cittadini si attivano in tal modo le amministrazioni devono sostenerli
In sostanza aspetta i cittadini l'iniziativa per dar vita al principio di sussidiarietà non è soggetti pubblici sebbene questi possano anzidetta no
Certamente assumere iniziative per promuovere la conoscenza e l'attuazione di tale principio da parte dei cittadini come più avanti si vedrà
In questo contesto con evidente problema fondamentale riguarda la definizione dell'interesse generale che cittadini intendono perseguire attuando il principio di sussidiarietà orizzontale Rizzon tale detto in altri termini come si fa a stabilire che quello che fanno i cittadini attive nell'interesse generale
Non è questa la sede
Casomai nella relazione scritta lo farò meglio per entrare in dettagli tecnici della distinzione fra concezioni soggettiva oggettiva dell'Amministrazione fra il nostro interesse pubblico il public interest dalla tradizione anglosassone
Fra un'Amministrazione concepita come apparato servente del Governo e una concepite invece al servizio della comunità articolo novantotto della Costituzione
Che non propone pure a toccare un tema potenzialmente dirompente sul piano pratico perché teorico e c'è la possibilità che i cittadini attivi medesimi in quanto soggetti che agiscono interesse generale determini un essi stessi così
Il contenuto dell'interesse generale
Ma capite che sono tutti temi che che hanno bisogno di un approfondimento in un'altra sede concretamente se si osservano le attività svolte e dei cittadini applicando il principio di sussidiarietà si vede che alla fine quello che loro fanno
E prendersi cura dei beni comuni
I beni comuni sono quei beni
Come il territorio l'ambiente l'acqua l'aria la sicurezza
La fiducia nei rapporti sociali la legalità l'integrazione sociale la salute l'istruzione e altri simili a questi qui ciascuno può godere liberamente ma che proprio per tale motivo sono continuamente minacciati da un uso egoistico
Il loro arricchimento arricchisce tutti così come loro impoverimento equivale ad un provvedimento di tutta l'acqua Società
Dunque l'utilità che i cittadini attivi recano alla comunità consiste nel prendersi cura per dei beni comuni è una cosa molto concreta molto semplice
Come dicevo prima le vie della cittadinanza attiva sono infinite chiunque può impegnarsi non tanto per l'inserimento del per il perseguimento del bene comune che è un concetto astratto come interesse generale
Ma per prendersi cura nel senso letterale del termine di beni che essendo di tutti e potendo da tutti essere utilizzati nel territorio in cui si vive sono continuamente a rischio di un uso predatoria
Dicevo prima che i tre principi sono sussidiarietà solidarietà responsabilità
Vediamo un attimo vediamo un momento come si collegano fra di loro sussidiarietà e solidarietà
Perché c'è un rapporto molto stretto fra questi due principi partendo dall'etimologia del termine solidarietà che viene dal latino soli plus
Che vuol dire intero comparto unito da cui per estensione il significato di coesione sociale reciprocità
E in Francia con la rivoluzione del mille settecentottantanove che il termine solidarietà assunto la valenza laica odierno di sentimento di fratellanza che devono provare tra di loro i cittadini di una stessa nazione libera e democratica
In questa accezione
La solidarietà diventa una parola d'ordine che ci riguarda tutti
Non è soltanto la solidarietà nel senso più diffuso del termine cioè quella che chi sta meglio deve provare verso chi sta peggio dico pure c'è gran bisogno in questa fase di generale impoverimento per sostenere tanti vecchi e nuovi poveri
E la solidarietà intesa come fratellanza fra pari uniti nella resistenza contro avversari che sono sia fuori di noi e si chiamano disoccupazione impoverimento riduzione di opportunità
Aumento dell'ingiustizia delle disuguaglianze sia dentro di noi si chiamano sfiducia incertezza paura del futuro
Sono avversari terribili ma non più di quelli che abbiamo già affrontato e vinto in passato nella storia del nostro Paese
E anche questa volta come nella ricostruzione postbellica la risposta dipende essenzialmente danno i cittadini perché grazie al principio di sussidiarietà le nostre risorse e capacità e idee saranno risolutive per vincere questa battaglia
Una parte importante di questa battaglia si combatte proprio di sul campo dove sono più presenti volontari e in generale i cittadini attivi ovvero nella cura di sviluppo dei beni comuni
E in questa prospettiva che sussidiarietà e solidarietà sono strettamente intrecciate perché cittadini attivi che si prendono cura dei beni comuni contribuendo a loro miglioramento contribuiscono al miglioramento della vita dei loro concittadini
Ne beni comuni sono strutture relazioni servizi non sono persone in che modo all'ora quelle dei cittadini attivi che si prendono cura dei beni comuni sono azioni solidali
Lo sono perché beni comuni vanno pur dette sviluppati non in quanto siano un valore in sé bensì in quanto essi hanno un ruolo essenziale nel garantire a tutti condizioni di vita migliore
E dunque prendersi cura dei beni comuni e come prendersi cura indirettamente delle persone che grazie quei beni possono meglio realizzare se stesse le proprie aspirazioni i propri progetti di vita secondo quanto prevede l'articolo tre secondo comma della Costituzione
Dietro i beni ci sono le persone e quello che conta non sono i BOT i beni ma ciò che i beni consentono di fare i beni comuni consentono a milioni di persone di vivere in condizioni infinitamente migliore di quanto sarebbe possibile senza di essi
Per questo prendersi cura dei beni comuni equivale a prendersi cura delle persone che stanno dietro per così dire tali beni
La sussidiarietà e la solidarietà dei cittadini attivi che si prendono cura dei beni comuni per così dire una solidarietà di secondo grado ma è pur sempre espressione di attenzione verso gli altri le loro esigenze attraverso l'applicazione del principio di sussidiarietà
Del resto lo stretto rapporto fra sussidiarietà e solidarietà e messo in luce anche dalle in cicli ca Caritas in veritate
Che definisce la sussidiarietà manifestazione particolare della carità il criterio guida per la collaborazione fraterna di credenti e non credenti espressione della inalienabile libertà umana
La sussidiarietà dice l'enciclica e prima di tutto un aiuto alla persona attraverso l'autonomia dei corpi intermedi
Tale aiuto viene offerto quando la persone soggetti sociali non riescono a fare da sé e implica sempre finalità emancipati dice perché favorisce la libertà le partecipazioni in quanto assunzione di responsabilità
La sussidiarietà rispetta la dignità della persona nella quale vede un soggetto sempre capace di dare qualcosa agli altri
Riconoscendo nella reciprocità all'intima costituzione dell'essere umano la sussidiarietà è l'antidoto più efficace contro ogni forma di assistenzialismo paternalistico
Essa può dar conto sia della molteplici articolazione dei piani e quindi della pluralità dei soggetti sia di un loro coordinamento
Capite come completamente diversa all'interpretazione del principio di sussidiarietà che da questa enciclica rispetta la quadra divisi padre giù esimo anno del minore centotrentuno lì la sussidiarietà era tutto in chiave difensiva nei confronti dello Stato totalitario
Qui non a caso questa definizione di sussidiarietà questa parte riflessione sulla sussidiarietà inserite all'interno del capitolo delle in ciclica che tratta della grande famiglia umana
Su questo di nuovo rinvio cose costruito su questo tema che trovate nella relazione ritrovati link della serie relazione scritta scritta
Ma volevo sottolineare questo aspetto per cui appunto fra sussidiarietà solidarietà c'è un rapporto molto stretto ed è un rapporto intrinseco non è un rapporto forzato
Ultimo dei tre princìpi e poi arrivo alle due proposte finali di cui non ho parlato nella scaletta perché volevo vedere le vostre facce quando quando le proporre
E il principio di responsabilità molto brevemente su questo punto non è un caso che abbia inserito questo terzo principio accanto alla sussidiarietà e alla solidarietà
Perché quello che rende veramente la sussidiarietà così radicalmente innovativa rispetto al modello sociale cui sono abituati
E l'assunzione di responsabilità cioè se il cuore della rappresentanza della delega il cuore della sussidiarietà e la responsabilità
I cittadini attivi non delegano fanno
Si prendono responsabilità
E questo è
Che veramente il punto cruciale e di nuovo per non prendere troppo tempo rispetto a chi verrà dopo di me su questo rinvio alle cose che ci sono la relazione scritta
Ma ricordiamoci che responsabilità viene dal latino che dà la parola risponda respondents e dare risposte ne siamo troppo abituati a pensare a responsabilità in termini negativi cioè chi paga per un danno
Ma responsabilità assumersi responsabilità vuol dire dare risposte i volontari cittadini attivi sono persone che danno risposte
E in questa prospettiva allora vengo alle due proposte e con cui chiudo la mia relazione
Aveva detto all'inizio che volevo cercare di capire se e come la sussidiarietà e la solidarietà ed ha responsabilità possono diventare motori di sviluppo economico e civile
Ora dovrebbe essere chiaro a questo punto che la sussidiarietà può contribuire alla rinascita del Paese perché grazie a questo principio migliaia di cittadini attivi possono allearsi con le amministrazioni nella cura e sviluppo dei beni comuni
Ho usato non a caso la metafora del motore a scoppio per far capire che il principio di sussidiarietà una funzione tecnica che libera risorse civiche che il paradigmi tradizionali invece congela
E queste risorse civiche se mobilitate nell'ambito di un movimento nazionale per la cura dei beni comuni possono avere un ruolo fondamentale da un lato nel contrastare il saccheggio di questi beni dall'altro soprattutto nella vichinghi arricchiti pignorare
Se si riuscisse a collegare fra di loro i tanti cittadini che già oggi inconsapevolmente applicano il principio di sussidiarietà
Facendo loro comprendere che non sono isolati ma sono parte di un fenomeno importante di ampia portata che potrebbe avere effetti fondamentali per il futuro dell'Italia
Se altri che oggi sono frenati dall'insicurezza dallo scetticismo anche dall'egoismo individualistico capissero che nel loro stesso interesse mobilitarsi per la cura dei beni comuni
Perché vivere una comunità convegni comune di elevata qualità e meglio per tutti anche per i ricchi
Se l'Amministrazione soprattutto quelle locali capissero che i cittadini non sono soltanto amministrati portatori di bisogni da soddisfare manca alleati potenziali ricchi di risorse preziose dall'idea le competenze dell'esperienza del tempo
Risorse potenzialmente a disposizione della comunità e dell'amministrazione locale purché quest'ultima abbia l'intelligenza e l'umiltà di saper di valorizzare
E cos'è il terzo res settore riuscisse a far sì che tutto questo si realizzasse darebbe un contributo essenziale alla rinascita dell'Italia e come potrebbe fare
Se avanzano qui due proposte ma ovviamente sono soltanto due fra le tante innanzitutto c'è un problema enorme di informazione
Sembra quasi che le istituzioni dopo aver inserito il principio di sussidiarietà in Costituzione si siano pentita
Avendo fosse capito che la sussidiarietà opera un radicale ribaltamento dei rapporti fra soggetti pubblici e cittadini
Avete presente proverbio contadino non far sapere
Al cittadino non far sapere quante ben bello l'impegno civile deve se è stato questo il motto che è spirato
Perché sono passati dieci anni dal due mila e uno e a tutt'oggi sia nella classe dirigente sia nella
Opinione pubblica il principio di sussidiarietà praticamente sconosciuto
Una prima proposta riguarda quindi il lancio con l'aiuto delle istituzioni dei mezzi di comunicazione di massa e di internet di una campagna nazionale di comunicazione per far conoscere a tutti
E la possibilità di attivarsi prendendosi cura dei beni comuni del proprio territorio quadrate cosato di proposito il termine comunicazione non informazione
Perché nell'informare si trasmette semplicemente un dato ammontare come l'orario ferroviario l'informazione nel comunicare si permette una visione del mondo cercando di convincere destinatario a modificare i propri comportamenti
Se accetta quella visione del mondo quindi la campagna revisionata penne di comunicazione mirata a convincere i cittadini altrimenti poco propense mobilitarsi non basta informale mi ha convinto
E se posso un giochino semantico approvata scrivere convincere con un trattino con vincere e
Per vincere insieme contro tutti quei nemici dico abbiamo parlato prima
La televisione la radio e la stampa sono ovviamente strumenti cruciali per comunicare con grandi numeri di persone e altrettanto cruciale internet
Sia per comunicare
Sia come strumento operativo per i cittadini attivi faccio un solo esempio e contenuto nel saggio di Christiania rione nel volute abbiamo curato con Pepino colture
Negli Stati Uniti è possibile andare sul sito inserire proprio cutter codice di avviamento postale e scoprire se nel proprio quartiere ci sono dei cittadini attive dei volontari delle associazioni con cui si collabora
Il terzo settore potrebbe creare un social network
Della sussidiarietà permettimi reti cittadini attivi singoli associati raggiungendo fra l'altro così i giovani che ormai vivono in Rete gran parte delle loro relazioni
Accanto a questa campagna di comunicazione di organizzazione del terzo settore dovrebbero lanciare neanche una sia interna sia esterna di formazione alla sussidiarietà
Anche chi opera in questo realizzazione a volte non è consapevole della portata rivoluzionare del principio di sussidiarietà
Fare formazione fa bene sia chi la fa sia chi da chi la riceve dunque bisognerebbe incentivare il più possibile questa attività in tutte le organizzazioni della società civile
Parlando di formazione il pensiero corre naturalmente alla scuola sotto questo profilo vi ricordo credo che motivo e lo conoscono la novità rappresentata dall'insegnamento introdotto circa due anni fa denominato cittadinanza e Costituzione
Tutti gli studenti italiani delle elementari alle superiori hanno adesso nel proprio piano di studi un'ora alla settimana di educazione alla cittadinanza
Per evitare che faccia la fine della vecchia educazione civica bisognerà bisognerebbe dargli un taglio il più possibile operativo e concreto in modo che ragazzi si diverta non mentì imparano essere cittadini fare i cittadini il modo migliore per essere qui c'è un vecchio slogan stanziati
La seconda proposta sta avviando le conclusioni
Riguarda invece lo sviluppo della riflessione teorica sui beni comuni perché vedete il punto è che gli strumenti concettuali che ne usiamo per parlare dei beni
Non sono adeguati non del tutto comunque per parlare per capire che cosa sono i beni comuni perché i beni comuni sono beni né pubblici né privati nei loro confronti non vale il diritto di proprietà ma semmai il diritto di cura
Quindi considerata la centralità dei beni comuni dal punto di vista economico sociale e civile considerato quanto detto prima sulla necessità di una mobilitazione per il loro sviluppo e cura
Essenziale che il terzo settore si faccia carico di promuovere una riflessione approfondita sull'economia e il diritto dei beni comuni
Che è un tema centrale anche a livello europeo fra l'altro
Con il supporto delle fondazioni interessate e quello di università e centri di ricerca
Si tratta di dar vita a progetti di ricerca di alto livello scientifico per accompagnare sul piano teorico la mobilitazione civica di cui si è detto
Perché una buona teoria se tale serva la pratica tanto quanto se non di più dei finanziamenti
Aggiungo solo su questo punto
Che queste proposte sono evidentemente nell'interesse generale e pertanto applicando il principio di sussidiarietà esse dovrebbero avere il sostegno delle istituzioni secondo quanto previsto dalla Costituzione devono appunto favori io torno iniziative dei cittadini per l'interesse generale
Dicevo prima che
Non è la prima volta che dobbiamo affrontare delle difficoltà
La generazione di mio padre nostri padri ha saputo non solo ricostruire l'Italia ma ha saputo anche inserirlo a pieno titolo fra i grandi Paesi industrializzati dell'Occidente garantendo a milioni di italiani un benessere una prosperità diffusi come mai si erano visti nella nostra storia
Abbiamo poi saputo superare senza eccessive limitazioni alle nostre libertà democratiche anche i terribili anni di piombo
Con tutto il dolore e le lacerazioni che pure la minoranza violenta fu capaci di infliggere un'intera nazione
Nel mille novecentonovantadue siamo riusciti a tirarci indietro appena in tempo ma ci siamo riusciti dal baratro in cui stavamo per precipitare a causa della crisi delle nostre finanze pubbliche
E infine al momento dell'entrata nella moneta unica abbiamo dimostrato che se i dirigenti autorevoli e credibili ci chiedono dei sacrifici per un obiettivo condiviso noi italiani siamo capaci di sacrificarsi come più di tanti altri popoli
Adesso siamo di nuovo in difficoltà
Una maniera diversa da come lo siamo stati nelle situazioni precedenti non ci sono macerie da rimuovere non c'è un nemico da combattere che pure c'è un malessere generale una sorta di percezione diffusa che le cose non vanno
E come se da qualche tempo tutto si fosse colorato di grigio sono aumentate di insicurezza nel presente l'incertezza del futuro
Soprattutto non sembra esserci nessuno in grado di indicare una via d'uscita degli obiettivi nobili alti per cui valga la pena impegnarsi
Non è certo la prima volta che attraversiamo un brutto momento ma questa volta il Paese sembra spossato svuotato di energie incapaci di reagire
Si tratta dunque di dare una scossa all'Italia di ripartire riducendo ingiustizie e disuguaglianze grazie non ho la fase di sviluppo
La responsabilità principale in questo senso aspetta la classe dirigente chiamata così non a caso perché il suo compito consiste nel guardare avanti indicando una via d'uscita
In genere si identifica la classe dirigente con la politica li indusse la finanza del sindacato ma non con i soggetti organizzati nella società civile
E invece soggetti del terzo settore sono a pieno titolo parte della classe dirigente di questo Paese non certo nel senso di privilegi che non hanno e non hanno mai avuto bensì delle responsabilità che si sono sempre accollati
Dunque anche ad essi spetta indicare una via d'uscita con gli strumenti e principi e secondo i principi questi si ispirano sussidiarietà solidarietà responsabilità
La cittadinanza attiva dossier visto si realizza prendendosi cura dei beni comuni quei beni qui arricchimento arricchisce tutti ma il cui impoverimento impoverisce tutti sotto questo profilo anche il nostro futuro come singoli e come collettività è un bene comune
Di cui tutti dovremmo prenderci cura perché dal fatto di avere un futuro più o meno ricco di possibilità dipende la qualità dell'unica vita di cui ciascuno di noi dispone
Cominciamo subito dunque prenderci cura del nostro futuro grazie
Ringrazio
Il professore
Arena come
Avevo immaginato sia lanciato delle proposte anche molto concrete oltre che
Si aiutato a fare una riflessione molto
Utile molto ampia
Appunto sul valore della della sussidiarietà tanto saluto quanti sono arrivati nel nel frattempo avremmo modo e tempo di salutare ciascuno durante questa giornata in particolare
Mi limito soltanto assoluta ai due predecessore portavoce almeno due che ho visto nel senso che
No tessuti chiamiamo i meriti una volta cedono ex ma tenete il più bello l'onorevole Gysi Bobba e
La amica Maria Guidotti che sono qui con noi penso altri
Si aggiungeranno ancora in questa in questa giornata ecco che
Hanno assunto responsabilità
Per lungo tempo anche nel nostro nel nostro forum e poi tutti gli altri amici appunto via via saluteremo durante la giornata la parola alloca Ceglie che
Si appunto porterà anche
Questa riflessione ulteriore
Dell'Europa guardando un po'allargando lo sguardo al contesto europeo il tema appunto big society
Immediatamente ci riporta ci porta a Londra ma credo che appunto il tema in sé sia
Un tema importante e rilevante in tutto il nostro continente
E credo che dalla Comitato economico e sociale europeo tu abbia uno sguardo
Particolare che
Appunto ti chiediamo di andare a indicarci a illustrarci in questo momento grazie
Grazie Andrea grazie all'età presentazione grazie per l'invito e
Comunque un piacere tornare ogni tanto da questa parte del tavolo a cercare di
Alimentare la riflessione comune dal dal punto di vista delle cose sto facendo ora
E introdotti tornato al mio intervento avevo concordato con Andrea in modo un pochino più specifico e dopo la lezione magistrale di Arena io forse scenderò un pochino più ai piani bassi diciamo così
Ma anche dandogli un po'un contorno le cioè il tema della crescita la tesi che vorrei partecipare con poiché
La crescita enorme
E
Anche Arapi dissi ma di ciò che
Si definisce dal gergo europeo lo spazio pubblico europeo
E che cosa in che termini esso rappresenta una sfida per la reazione stessi vile CS ora sigle che ritorna
Del nostro discorrere europeo soprattutto dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona che recentissimo e che come voi ben sapete solo per un incidente di percorso non si è mai chiamato Trattato di Roma
Fu bocciato da due referendum francese
E olandese quindi si riapre un negoziato del porto qualche aggiustamento marginale tolse riferimento trattato costituzionale
Ne lascio la sostanza esitiamo quindi trattato di Lisbona ma se no avremmo avuto il secondo Trattato di Roma
Dopodiché
Che era
Di non poco conto insomma
Questo è fa parte della storia io vorrei intanto ovvero cercare di trasmettervi questi dei è che i dieci anni che abbiamo alle spalle sono stati l'Unione europea
Un'accelerazione straordinaria dell'apertura di uno spazio di dialogo coinvolgimento protagonismo riconosciuto istituzionalmente
Del del rapporto con la città si riorganizzato nelle sue diverse articolazioni
Certo vi sono delle premesse prima ne farò cenno ma questi dieci anni lo sono stati in un modo straordinario
E debbo dire che con qualche anche
Come dire misura di gratitudine che
Mi ritrovo a anche a ringraziare chi nel due mila allora presidente delle ACLI
Dieci Boban mi chiese dopo un congresso
Delle a chi a Bruxelles al Congresso nazionale del sei italiani a Bruxelles non è usuale non ne conosco altri
Di prenderli in carico delle politiche europee
Perché esattamente dal quasi fallimento del Trattato di Nizza anno due mila che si apre un processo che ci ha portato dove siamo oggi cioè
Ho vissuto un po'per caso mi sono trovato su questo scenario prima da neofita l'apprendista e oggi con qualche ruolo da protagonista
A vivere dal di dentro questa trasformazione norme
Che secondo me è persino più ampia nelle sua portata nelle sue conseguenze possibili di ciò che in Italia noi raccontiamo come
L'inserimento del principio di sussidiarietà e la Costituzione con tutto ciò che ne deriva dalla nostra riflessione
Dopo il fallimento del
Del del Trattato di Nizza doppio fallimento vorrei ricordare primo perché entrato inizia tentò per la seconda volta di completare quello che ha mastri non si riuscì a fare e cioè di
Dare una gamba in maggiore strutturazione strutturale politica europea e non non ci si è riusciti
E secondo secondo fallimento perché Nizza voleva rifare un'operazione dalla dei loro per dirla chiara così come dell'ora compagno
L'atto unico
Che creava la grande prospettiva mercato interno e apriva la porta alla moneta con
La perdurare la gamba sociale l'Unione europea
Verso Nizza
E
Si apprestava l'entrata in vigore della della moneta unica la grande idea era quella di rilanciare una gamba dei diritti fondamentale ne europea la Carta dei diritti fondamentali l'Unione europea che a Nizza
Non è non ebbe nessun valore legale ma ve ne sono proclamata neppure tanto ufficialmente perché all'inizio si forma un po'di
Pasticci no-global assalti alla diligenza e quindi
La presidenza francese allora fece un piccola conferenza stampa lato dicendo che c'è una carta ma che non ha nessun valore legale
Dopo quel fallimento su iniziativa dell'allora Presidente la Commissione Romano Prodi
I capi di Stato nel dicembre due mila uno alla chiari
Un bel castello vicino a Bruxelles qui decisero di lanciare un nuovo metodo per provare a completare quello che da Maastricht si tentava con ASL e cognita poi di fare mosse a Ruscitti
E deciso di convocare una Convenzione sul futuro dell'Europa
Una struttura molto particolare quindi di rompere il meccanismo al negoziato intergovernativo e aprire una convenzione che vedeva al suo interno non solo rappresentanze parlamentari dei Governi nazionali
Ma anche delle parti sociali europee e anche del Comitato economico e sociale europeo
Che
Sotto la co-presidenza vorrei ricordare di gialli De Anna
Di Giscard esterne copresidenti Echelon De Anna e Giuliano Amato condusse il lavoro preparatorio di quella che poi divenne il trattato
Costituzionale per l'Europa Trattato di Roma poi bocciato il travaso di Lisbona
Con questo metodo straordinariamente innovativo sia aperta una nuova dinamica democratica che ha consentito di arrivare a leggere due anni ad un testo con proposte largamente innovative certo forse non all'altezza
Dell'aspettative del mondo del movimento federalista europeo
Ma sicuramente nel senso di una maggiore trasparenza e partecipazione dopo la mancata ratifica di questo Trattato che istituiva una costruzione per l'Europa Trattato di Roma
Fu avviata in me una procedura nuovamente intergovernativa di mediazione quindi segreta poco trasparente poco partecipata ma che consentì di salvare l'ottantacinque per cento del Trattato di Roma avrebbe quindi quanto è uscito la convenzione
E di giungere il tredici dicembre due mila sette al Trattato di Lisbona entrato in vigore il primo dicembre due mila
E nove
In dieci anni si è fatto dunque un processo straordinario
Ora tralasciando i commenti su reparti largamente innovative sia compito istituzionale che dell'ulteriore trasferimento di competenze o assegnamento o l'ASP assegnazioni competenza europea
Vorrei soffermarmi appunto sul punto più particolare che concerne noi ce la cresta dello spazio pubblico europeo
E credo che il passaggio più radicale più innovativo ancora in larga parte misconosciuto sia nella sua
Come dire la sua articolazione legislativa e sia nel suo significato politico è il fatto
Che nella nei trattati europei oggi e iscritta parole di fuoco
Come tavole della legge accanto alla democrazia rappresentativa il principio nelle sue quattro articolazioni pratiche della democrazia partecipativa
Non è un caso la collocazione pure sopra nativo su questo sia all'interno del Trattato sapete che una delle grandi critiche fughe sono due libroni entra il Trattato interprete compagnia attori eccetera sono
Ebbene questo articolo che riguarda Grazia partecipativa e l'articolo undici del Trattato quindi non è alla fine in qualche allegato sperduto o parte di articoli che bisogna richiamare
E sta all'interno del Titolo secondo del Trattato che composto di quattro articoli
Che sono quelli che hanno per titolo disposizioni relative ai principi democratici
I quattro articoli sono l'articolo nove sulla cittadinanza ed europea l'articolo dieci che qui riporto nel mio appunto sulla democrazia rappresentativa
L'articolo undici sulla democrazia partecipativa e l'arte all'articolo dodici sul ruolo dei Parlamenti nazionali
Fa voi vedete che nella collocazione
Di questo principio largamente innovativo non esistono un principio analogo nella
Nell'articolazione che poi vedremo in nessuna delle costituzioni vigenti e tanto meno nessuno dei trattati internazionali
Sia nei primi
Articoli del del del Trattato e
Tra
L'articolo sulla democrazia rappresentativa e l'articolo sul ruolo dei Parlamenti nazionali
Quindi da democrazia rappresentativa si potrebbe anche dire o arguire sotto controllo dei giuristi che sono sempre molto attenti a queste cose forse ecco ha persino ruolo più importante
O di cerniera anche rispetto i Parlamenti nazionali
Potremmo anzi dire che anche un ruolo all'interno stesso del processo della democrazia rappresentativa cioè quella fatta su principi di delega
Se infatti voi leggete il quattro commi dell'articolo dieci
Sulla democrazia
Rappresentativa essi restano così sono molto su
Sintetici primo il funzionamento e l'Unione si fonda sulla democrazia rappresentativa secondo i cittadini sono direttamente rappresentati dell'opinione nel Parlamento europeo eccetera
Terzo
Ogni cittadino siamo nel nell'articolo sulla democrazia
Rappresentativa ai diritto di partecipare alla vita democratica dell'Unione
E fin qui niente di nuovo
Seconda parte del comma le decisioni sono prese nella maniera il più possibile aperta e vicina ai cittadini
Dentro l'articolato dei quattro commi della mia zia patto rappresentativa
Vi è il principio cardine che legittima già lì all'interno di con lo stesso processo dalla grazia rappresentativa il ruolo dell'inerzia partecipativa che poi è un all'articolo successivo che lo sviluppo le sui quattro livelli
Il più possibile aperta e vicino ai cittadini era la preoccupazione di latente
Di dovere a riconciliare le istituzioni con i cittadini
Dovere rileggi trimarano non soltanto democraticamente come
Taluni impropriamente han detto perché europee e assolutamente legittimata democraticamente sia Traverso negoziato intergovernativo i governi sono eletti dai
Dei rispettivi Paesi che si attraverso il Parlamento europeo ma attraverso una vera adesioni cittadino
L'articolo undici
Istituisce e riconosce i quattro livelli della regola sia pre-CIPE attiva
Primo il dialogo civile orizzontale
Le istituzioni danno ai cittadini alle associazioni rappresentative
Attraverso gli opportuni canali la possibilità di far conoscere e di scambiare pubblicamente le loro opinioni in tutti i settori di azione dell'Unione
E il riconoscimento formale del ruolo di piattaforme che rappresenti no gli interessi dei cittadini e le loro formazioni sociali le associazioni rappresentative
Nel partecipare
Al dibattito sulle questioni europee
Non ancora nel mio stile nel partecipare alla processo legislativo
Secondo il dialogo civile verticale
Le istituzioni mantengono un dialogo aperto trasparente e regolare con le associazioni rappresentative e la società civile
In questo Ezio nel piccolo diavolo ma non
Non ci sia addentriamo all'interno
Perché
La versione trasi Roma era le elezioni rappresentative della società civile
In questo c'è il piccolo demone che potrebbe consentire di ridurre lo spazio dei dei corpi intermedi per riferirsi direttamente al popolo
Allora
Ceres lo strumento del dei sondaggi che permetta di capire cosa pensa al popolo e quindi c'è il dialogo diretto con il popolo ma questi sono
I dettagli che buono presentati come problemi di traduzione
E poi si deve fare i problemi di sostanza e questo è il testo oggi definitivo
Questi due articoli sono largamente innovativi e straordinariamente
Aperti ad un futuro gigantesco oserei dire il terzo comma di fatto rilancia una prassi già fortemente sviluppata in questi passati vent'anni
E che la procedura di consultazione ma gli dà una riforma costituzionale
Al fine di assicurare la coerenza e la trasparenza delle azioni dell'Unione qui per questo fine la Commissione europea procede ad ampie consultazioni delle parti interessate
Oggi dalla Commissione realizza ogni anno circa trentamila consultazione
Tra quelle on line tra quelle dirette quindi non è una
Questione nuova
Qui viene iscritta nei trattati non lo era ma è stato il principio della dall'obbligatorietà dalla consultazione viene scritto nei trattati e obbligherà io credo anche ad una revisione del
Del modello attuale che rischia di essere
Talora inefficace il quarto comma
Che quello più noto ormai come l'iniziativa europea dei cittadini che è una sorta di pseudo legge popolare presiedo all'italiana perché
Nona lo stesso valore ma viene iscritta nuovamente all'interno di un trattato internazionale perché il Trattato dove europea è comunque tra interazione per la prima volta mostro mentre i democrazia diretta
Che oggi è normato il Consiglio e il Parlamento hanno
Concordato pochi giorni prima di Natale sulla versione definitiva del Regolamento che istituisce che nel che norma come si può realizzare l'iniziativa liste europee quindi come si raccolgono le firme quante firme la procedura e quant'altro
Ci sarà un tempo un po'più lungo per la sua entrata in vigore ma è uno strumento di democrazia diretta non equiparabile legislativo polare perché un milione i cittadini
Che ha raccolto le firme su un argomento di fatto in
Obbligando la Commissione a come dire esprimersi
Sul quell'argomento e cioè decidere se adottare poi iniziativa legislativa o meno quindi non è con i Ministri legge popolare che deve essere esaminata la legge in quanto tale dal Parlamento ha un peso diverso ma è un'apertura
Quanto mai
Importante
Questo quadro
Un quadro io credo di straordinaria importanza e che sancisce ormai come un punto di svolta
Da un un passaggio molto importante
Molto importante perché il punto di arrivo di una crescita costante dell'intenzionalità
Politica giuridica istituzionale pratica di allargare l'area di coinvolgimento strutturato alta civile non solo di fare
Qualche i ring in più o qualche sondaggio di eurobarometro in più o di lanciare come fece la l'allora vicepresidente della Commissione qualche strumento in più di dialogo e di informazione per i cittadini come se la democrazia si risolve semplicemente
Estendendo i le campagne informative ma è
Il punto di arrivo di un processo determinato di allargare gli spazi strutturati
In cui la società civile europea nelle sue diverse forme e articolazioni a il diritto
Di esprimersi
A il diritto ristrutturarsi per esprimersi
A il diritto di essere ascoltata a il diritto di essere implicata nelle procedure legislative a il diritto di essere consultata nella procedura ascende ente nella formazione delle leggi
E da il diritto di organizzarsi per sollecitare in questo caso chi ha il potere in sede legislativa sulla Commissione ad assumere un'iniziativa qualora su quell'argomento cittadini
Dell'Unione ritengano che vi sia un bisogno di assumere l'iniziativa e l'apertura di uno spazio
Credo anche di quadro giuridico straordinario che corrisponde
Ad una lettura e ad una intenzionalità politica
Di largo respiro e cioè al riconoscimento non solo strumentale tattico quale parola qualora potrebbe apparire ma che il dialogo strutturato con le reazioni del tessile
Europea diventa strategicamente rilevante per lo sviluppo delle Società europee e per la stessa credibilità del processo decisionale europeo
Che come è noto
Diventa sempre più pervasivo
Noi continuiamo a raccontarci una bella favoletta che ha sue vasi di fondamento che su alcune politiche sono di esclusivo dominio nazionale Margherita anche quelle in cui Manco per il rotto della cuffia l'Unione europea ha un ruolo come
La famiglia ed evitare entrano o dalle questioni intra frontaliere sul riconoscimento le sentendo sul divorzio od altro entra normative apparteniamo una comunità più ampia
Non è possibile immaginare che ciò che accade vorrei
Nostre frontiere non abbia Udre prudenziale e
Sempre di più
La gran parte della nostra legislazione nazionale e di fatto recezione di normative o di orientamenti che derivano europea
Peraltro ai più è sfuggito avuto modo di dirlo già in qualche altra sede che con l'inizio di questo semestre
è partita anche una nuova procedura su ciò che riguarda la gente una materia che era finora ritenuta di esclusivo competenza nazionale cioè l'adozione dei bilanci
La legge di bilancio nazionale che ora non viene più soltanto valutata ex post qualora sfori ma è soggetta anche ad una procedura che verrà sperimentata per la prima volta sotto presidenza ungherese di valutazione ex ante cioè il Bilancio
Io ogni Stato nazionale
Prima che venga approvato per la sua proposta di ENEL ed esaminato
Ed è sottoposto ad una istruttoria di merito rispetto alla rispetto dei parametri europei i nove tutti mentre il deficit in ordine a tutte le raccomandazioni le conosciamo questo Candy ulteriormente al grado di interrelazione
E il grado di
Condivisione chiuso che trovate le sovranità
Coreana rapidamente su quelle che sono secondo me le questioni sul tappeto le accenno solo perché il tempo
Ovviamente molto
Limitato questo passaggio dico solo per inciso è un passaggio istituzionale di straordinaria importanza ma
Delle sue applicazioni pratiche
Ora deve essere interamente tradotto bisogna passare ad una nuova fase non è più quella rivendicazione di spazi perché ormai quasi istituzionale chiaro ma è quella costruzione
Concreta dell'applicazione di questi spazi che prevedono sia passaggi normativi ma per sprechi tono anche una grossa capacità di mischia politica
Facendo in alto parallelo altrettanto evidente il riconoscimento fortissimamente voluto da Dell'Orco a metà degli anni Ottanta che si è poi concretizzato
Ogni serrato di Maastricht del dialogo sociale europeo sarebbe rimasto sulla carta se i protagonisti di quel dialogo cioè i sindacati europei e il patronato europeo non avesse costantemente lottato
Sia per ampliare gli spazi delle norme applicative sia per darsi i propri strumenti per diventare all'altezza di gestire quella partita
Il sindacato europeo ai tempi dell'avvio del processo di Valduce S mille novecentottantacinque era poco più di una ufficio di rappresentanza non riconosciuto praticamente era sulla confederazione
E diventato sotto la gestione di un italiano peraltro Emilio che abbaglio una confederazione capaci di negoziare accordi con il patronato europeo a su titolare di azione europea questo non è dipeso da norme concessioni del potere pubblico e di peso la capacità
Iniziativa di trasformarsi in un soggetto di rappresentanza quindi la procedura interna
Le questioni sul tappeto che so che sono oggi davanti a noi primo la questione dell'identità dei soggetti titolati ad essere protagonisti di questo dialogo
Non è una questione di secondo conto
Perché se in qualche misura pur con molta fatica e chiare in Europa chi sono Lorenzi padronali le loro diverse configurazioni quelle private viste sicuro quelle pubbliche il c'è poi una piccola media impresa ardua apre
Chi sono gli interlocutori sindacali
Chi sono gli interlocutori e cooperative oggi ricordo precedute dall'italiano già portavoce del Forum Terzo Settore felice scalini cooperativi europeo la confederati che ha vissuto un processo straordinario di unificazione di tutte le famiglie settoriali
Per costruire a livello confederale che non esisteva esistevano le
Le federazioni settoriale coperti Europa non esisteva una delega di rappresentanza totale delle cooperative destra costruite in questi dieci anni con un processo di costituzione straordinario di cui fruisce scalini
è stato uno dei protagonisti indiscutibili lottando contro anche burocrazie interne del mondo le cooperative non è che le siamo semplici qua per fare i processi di trasformazione
Non è affatto chiaro chi siano le identità
Dell'insieme degli altri monti dallo infinita articolazione che rappresentano spesso le liste quindi il nodo delle identità
Ivi comprese le più antiche le ONG di sviluppo per arriva al volontariato l'associazionismo alle fondazioni è un nodo tuttora frontale
Secondo strettamente correlato il nodo la rappresentanza
Per esercitare
Il diritto all'iniziativa esteri europea o per essere consultati il tema della rappresentanza può essere largamente baipassato come abbiamo fatto tutto in questi anni
Del resto ad oggi
Siamo iscritti tutti più o meno in un registro anche me meno ridire ma si chiama euro previsto delle lobby che in modo da poter avere lì dall'essere riconosciuti come interlocutore al quale bisogna dare pubblicamente una serie di dati registro e l'obbligo di noi
C'era iscritti come le chiese come i produttori bulloni come rappresentante della massoneria contraddittore lotte trenta mila circa i soggetti iscritti
Tracce dal Parlamento e per
Potere essere titolati di mandare un contributo di costruzione e la Commissione
Ma fin qui ci siamo
Per dare vita
Alla traduzione concreta di quello che il primo comma articolo undici cioè la costruzione di spazi di dialogo strutturato riconosciuti come tali europea e per diventare parte
Pregnante
Di un negoziato nel dialogo civile verticale
è necessario sapere chi ha presentato il coso
Non solo per le istituzioni anche per gli altri corpi sociali che come voi ben potete capire a torto o ragione pongono ogni sorta di legittima in questo caso quesito
Certo non è legittimo i due criteri quanti soldi avete imprenditoriale o quanti o quanti tesserati avete sindacale ma è legittimo chi rappresentata
Questo noto e
E praticamente all'anno zero
Il Comitato come sociale europeo con la relatore allora uno svedese veniva mondo le cooperative le principali gruppi di lavoro per tre anni lavoro ho fino al due mila cinque per un primo parere sulla rappresentatività e sui criteri rappresentatività oggi informalmente adottato come riferimento
Dalle istituzioni
I principali oppositori o di con grande franchezza ad affrontare questo problema non furono le istituzioni
Furono le reazioni a Sacile europea le reti le piattaforme e un tema spinosissimo
è un vaso di Pandora ma e uno delle questioni sul tappeto se noi non affronteremo questa questione sul livello europeo e vi assicuro che mille volte più complicata delle questioni che si affrontano in questa sede di forum
Per definire i pesi
Per comporre domani coordinamento al Forum per essere concreto perché i perché i ventisette Paesi Unione solamente differenti
E abbiamo Paesi gigantesche Paesi piccolissimi che non si possono solo pesare per la dimensione
Quindi il definire criteri di rappresentatività che sia in grado di comporre questo quadro e una sfida vera
Vera sulla quale toccano e lavorare altrimenti i cani sono due o saranno altri che lavoreranno per legge oppure semplicemente i due primi livelli
Di questa apertura enorme nel dialogo civile strutturato europeo semplicemente non si potranno aprire
Terza sfida
Quella del rapporto tra livello europeo nazionale e locale
Non sono solo le istituzioni europee che sono Borgazzi allontana Bruxelles
Anche le nostre burocrazie delle reti di relazioni europee sono percepite da nostri del locale comune a Roma che sta lontano insieme
Anche noi abbiamo un problema di capire come costruire un'interlocuzione reale tra un livello locale nazionale ed europeo perché
Non è soltanto cattiva volontà i livelli i tempi dei dibattiti sono straordinariamente lunghi la la reazione a livello locale sulle politiche dell'immigrazione e la costruzione del situazione loro prima del processo di Stoccolma
Che deriva ancora protesi precedenti dura per dieci anni ora soltanto la differenza di questi tempi crea la distanza tra livello locale delle nostre realtà non parlo di istruzione
Quarto sfida sul tappeto è il passaggio che Gianni nell'ordine delle cose
Dalla partecipazione al processo ascendente della formazione delle decisioni cioè la consultazione su detto sui progetti direttiva sulle comunicazioni sui libri verdi tutto che volete voi sui regolamenti
Alla implicazione crescente nella valutazione on Going delle politiche
Questo sta già avvenendo basti pensare al al metodo di coordinamento aperto che lei conosce molto bene applicato alle principali politiche sociali europea
Basti pensare al metodo applicato la strategia di Lisbona basti pensare all'istituzione del Forum europeo dell'integrazione che
Su base stabile associa cento stakeholder europee tre Comitato come sociale Commissione chi viene intesa che partecipa alla formulazione di tutte le proposte legislative l'integrazione dell'immigrazione da parte la commi e via di questo passo potremmo ancora andare oltre
Basti pensare al ruolo che ha il Comitato follow up
Sullo stesso io nell'ambito dell'accordo di Cotonou e concerne il monitoraggio sull'applicazione delle parti l'Accordo di Cotonou sui Paesi ACP concernenti quelli che lì si chiamo gli attori non statali
I rischi i rischi sono
Molto precisi uno è quello di essere definitivamente confinati nel modello lobby
Un po'perché è più facile
Un po'perché vi sono comunque dei problemi le burocrazie è un po'perché non Stanà le nostre contraddizioni con la sua incapacità di rispondere a chi siamo le nostre identità e i nostri sistemi di rappresentanza e organizzazione
Secondo rischio che alla fine tutto questo diventi una sorta di grande sistema di consultation prassi come lo chiamiamo nel gergo cessi
Si faccia qualche operazione di di maquillage la consultazione esistente e che e tutto quanto si fermi
Cosa che potrebbe ripeto per non puntare sempre di Tom far comodo anche a molte nostre alta che nel frattempo ha costruito posizioni di rendita
No e quindi come dire sponsor hanno una posizione che vuol dire anche finanziamenti assicurati per gestire questi processi di consultazione urna passare ad altro che rimettere in discussione anche le rendite
Terzo il rischio di trasformare l'unica innovazione pratica però normata ciò iniziative stradine una roba troppo complessa Regolamento troppo complesso troppo lungo dunque l'efficacia di basti pensare che
Regolamento
Approvato a dicembre un anno di tempo perché i Governi nazionali si adeguino
Poi bisognerà partire poi c'è un anno per raccolte le firme e poi ci sono sei mesi per la Commissione per la rete all'impatto questo è un tempo troppo lungo per vedere qualche risultato pensando le dinamiche espressive
Quarto del ricondurre tutto a qualche
Grande evento
Passerella
I mille i ring le conferenze oltre civile che accompagnano mai tutti vertice europea o
La più recente agorà del Parlamento europeo che non servono niente spesso e volentieri
Vado a stringersi
Vorrei andando a concludere dire ancora alcune cose qualcuno che queste sfide più proprie della parte istituzionale si incrociano con altre sfide che oggi stanno sul tavolo la politica europea
Le cito soltanto la revisione del modello sociale europeo dovuti alla duplice questione demografica e dei deficit pubblici che apre un'inevitabile qualunque sia la la nostra logica ribilanciamento del rapporto strategico tra pubblico e privato
Qui europea tre paletti rilevanti oltre allo strumento istituzionale l'articolo uno sugli obiettivi dell'Unione e che
L'articolo undici e dell'articolo due scudetti riunione che sono la Carta dei diritti fondamentali ed europea la clausola sociale orizzontale e il protocollo sui servizi di interesse generale
Questo passaggio è sul tavolo Della discussione esserci dentro e se ci fuori dipenderà determinerà anche l'esito
Per dirvi semplicemente ricordarvi quello che è sul tavolo di questi mesi così tra le cose secondarie
In questi mesi è il tema certamente l'impresa sociale che uno dei temi assunto dei commissari Barnier Tajani all'interno dei cinquanta misure annunciate del single market act presentato due mesi fa
E l'apertura ad ottobre delle procedure per la revisione del bilancio degli europea per il quadro finanziario post due mila tredici e la riforma della PAC e per tutto quello che questo comporta tre temi tra gli altri di grandissimo rilievo
Volevo fare se me l'ha me lo consenta ancora Andrea una battuta sulla big society
E volevo Fardella
Denuncia il tempo di ripresentarvi alcune logiche secondo me visto che ha interesse
Siccome il dibattito di sta strutturando anche nelle intenzionalità
Del Governo britannico ma volevo farglielo con tre note positive quattro rischi che mi derivano da colloqui con un mio collega britannico si Stewart è attento anche nel
Cifre esecutive dell'atto del terzo settore britannico dai Silvio
E che un oggi il principale interlocutore del Governo sulla costruzione di questo progetto avviso sette
Lui nel in un colloquio sintetizzo così questo nostro colloquio su quali sono oggi le prospettive alla big society in in Gran Bretagna primo il tema posto al Governo
Nel modo in cui ha posto e nella forza con cui ha posto alla sua articolazione può generare domanda politica e dunque può promuovere nuovi impegno volontario di espansione della filantropia
Il Governo parla anche di
Nuove misure volte ad allargare l'area delle donazioni sto pensando al cinque per mille magari potremmo suggerirglielo a loro ma stabilizzando noi però intanto
Seconda nota positiva possibile espansione degli investimenti sociali anche attraverso sistemi innovativi
Come con la banca per la DC society
Terzo riconoscimento formale del ruolo del terzo settore nella riforma dei servizi pubblici
I quattro rischi che intravede
Questa persona che ha un ruolo forte nel lavoro primo che alla fine diventi una straordinaria operazione il camuffamento di forti tagli nel sociale
è indubbio che qualunque operazione di grande riforma quell'immaginata costa tanto all'inizio e risparmia dopo non risparmia subito
Secondo e quello che nonostante la determinazione e gli intenti formale del Governo in loco sono documenti ufficiali non solo dichiarazione del mille documenti di governo
Vi è una sorta secondo e perito di cinismo generale in ordine ai reali intenti del Governo e un non sufficientemente coinvolgimento dell'insieme della struttura governativa non delle forze politiche del Governo
Terzo ed è significativo anche per noi
Secondo lui vi è un nodo dovuto la debolezza della classe dirigente del Terzo Settore
E della sua infrastrutturazione e capacità me ne Ceriale di fronte alla portata della sfida il trasferimento di potere e di gestione verso questi soggetti secondo cui e a rischio per debolezza dei soggetti
E quarto e il possibile fallimento in ordine alla necessaria rapida produzione di risultati apprezzabili e se non vi saranno tenute deprezzati nel breve periodo rischia di fallire l'intero disegno
Che pure rimane un disegno straordinariamente innovativo e in quella logica di allargamento radicale degli spazi
Dei soggetti dello strascico che è iniziata in questo dialogo con le istituzioni grazie e chiedo scusa per aver sforato
Grazie
Grazie di cuore a Lucca ciò gli è per questo quadro così articolato e così interessante
La la giornata come avete visto a programma è assolutamente incalzante abbiamo tantissime cose da ancora da da ascoltare io ringrazio davvero di cuore
Qui nostri due esperti che ci hanno introdotto così bene e cedo immediatamente la parola a Leonardo Becchetti che andrà a guidava il Pannella
Successivo perché appunto che avrà lui stesso appunto i diversi interlocutori che
Se ci saranno con noi ora per questa tavola rotonda grazie Leonardo e ancora buon lavoro a tutti
Grazie Andrea buongiorno a tutti
Declinati non se ci sono i
I partecipanti so che Mauro Magatti era in arrivo ma forse non ancora arrivato
Dico solo una parola per introdurre e poi dare la parola al primo relatore
A
Oggi faccio l'economista quello delle la scienza triste nucleo della felicità nel senso che riporta un attimo sul problema dei vincoli no è stato detto anche ultimamente le preoccupazioni sulla big society eccetera
Mi viene in mente la un articolo recente di Galli Della Loggia che diceva giustamente ricordava i diritti economico sociali a differenza dei diritti politici
Dipendono dalle risorse cioè non esistono tanti di noi dicono ma i diritti dobbiamo garantire diritti diritti
Economico sociali li possiamo garantire se abbiamo risorse per garantirli se non abbiamo le risorse e diritti non possono essere garantiti
E sappiamo che negli ultimi quattro cinque anni ho di fronte la tabella
I fondi per il sociale sono stati tagliati di quasi due milioni e due
Miliardi di euro penso per esempio al fondo per la non autosufficienza da quattrocento a zero penso al fondo per le politiche sociali il totale dei tagli sono due miliardi in
Tre anni dal due mila otto al due mila undici quindi cose fondamentali l'agevolazione genitori per figli con portatori di handicap altre cose essenziali no
La questione quindi che io mi pongo è le idee alte le conosciamo tutti no e ne ne parleremo anche io stesso l'ho formulata in vari ambiti sappiamo tutti dopo la crisi economica hanno riconosciuto che
La società civile il terzo settore non solo produce beni e servizi ma fa cultura produce quel capitale sociale
Di cui l'economia ha bisogno per sopravvivere l'economia senza capitale sociale senza fiducia non sopravvive quindi
Tutte le organizzazioni dell'economia ci si civile solidale non producono solo beni e servizi ma fanno anche cultura producono tra virgolette volontari producono senso civico no
Sappiamo anche che
La l'economia civile civilizzare il mercato lo rende luogo dove si può non solo realizzare un guadagno di efficienza ma anche promuovere solidarietà inclusione pari opportunità
Sappiamo che le energie della società civile grazie alle sue motivazioni intrinseche alla sua maggiore produttività determinata da queste emotiva se ogni possono fare meglio spesso del diciamo dell'operatore pubblico possono aiutare lo Stato ha per risparmiare risorse
Il problema però di oggi ripeto è questo no e quindi io lo pongo direttamente la nota la nostra tavola si pare si chiama idee per la sussidiarietà allora qui io da economista voglio idee concrete nel senso che
Ci sono due piani
C'è un piano aggregato dove evidentemente il terzo settore deve avere una rappresentanza sempre più forte
Per poter negoziare ovviamente con il Governo ma anche a livello internazionale adesso c'è tutta la questione della tassa sulle transazioni
Deve negoziare una quantità di risorse maggiore perché lo stesso
Cameron qui dice nella sua grande invenzione la Bizzo Saidi per lo Stato deve deve finanziare poiché l'abrogazione di questi sostenere questi diritti quindi
Il terzo settore deve deve e diciamo le organizzazioni del terzo settore come dico io devono rendersi conto che devono anche
Fare delle impegnarsi in delle attività
A livello aggregato a livello di sistema perché altrimenti come dicevo una volta rischiano di avere sempre più feriti da curare con sempre meno risorse per
La seconda questione se volete a livello micro
Poniamo che diamo per date per costanti le risorse che abbiamo adesso in che modo le organizzazioni di terzo settore le imprese sociali stanno fronteggiando la nuova situazione cioè quale
Il laboratorio Italia quale quale soluzione ha prodotto ha partorito a fronte della riduzione no
Del del sostegno dallo Stato in che modo il terzo settore riesce sta riuscendo a rendersi indipendente
Migliorando la sua capacità di fare Fund resi Inge la sua capacità di accedere
A di creare attività che creino valore economico io ne ne sento tante in giro no di tutti i tipi
Su questo però quello che è certo e lo voglio riportare cui Bebo voi lo sapete perché se deve primi rappresentante
Avendo girato molto l'Italia in queste settimane il appunto grido di dolore di tutta una serie di organizzazioni che si trovano a tagliare le risorse a dovere dove i
E i volontari o chi ci lavora si riduce lo stipendio per poter Fazio bravi e l'organizzazione quindi
Io credo che il tema idee per la sussidiarietà oggi abbia un significato molto concreto non astratto molto calato nella nella situazione di oggi che è una situazione
Che dobbiamo affrontare e risolvere ripeto due livelli a livello aggregato e qui il Forum è fondamentale e anche a livello di laboratorio di nuove idee io credo che gli interlocutori di questa tavola rotonda abbiano tutte le caratteristiche
Per aiutarci AA ad affrontare questo problema e passo la parola per primo ha pregando di rispettare più o meno il quarto d'ora che ho calcolato ognuno dovrebbe avere a disposizione per restare nel tempo e lasciare spazio al dibattito
Passo la parola quindi a Luca Antonini vicepresidente della Fondazione sussidiarietà
Sì buongiorno e grazie
Allora credo che l'idea di big society siano ed è estremamente strategica che viene formulate guadagnato spazio nel dibattito europeo
Un'idea che riprende appunto
Formule antiche cioè come quelle del principio di sussidiarietà orizzontale va evidentemente capita nel contesto che dicevi cioè che è un contesto chi è radicalmente cambiato
E radicalmente cambiato va a livello globale e chiesta anche cambiando a livello nazionale allora io cerco di inserire il mio percorso dentro queste
Direttive Ciamician queste coordinate
Evidentemente
Siamo di fronte a cambiamenti epocali che avvengono in tempi estremamente rapidi cioè nel giro di vent'anni realmente l'intensità di cambiamento un'intensità decremento così grande noi non l'avevamo mai provata
Cioè
Cambiamento che si sta verificando cambiamento paragonabili a quello che la scoperta dell'America so che la scoperta l'America apportate affetti in duecento anni qui noi
E stiamo vedendo in un periodo di tempo che è estremamente più limitato la grande crisi che arriva all'inizio del due mila sette
è l'esempio del dell'impatto e che il tempo veloce con cui questi cambiamenti si realizzano cioè lo scenario geopolitico radicalmente cambiato
L'ingresso della Cina nel WTO del la lo scenario diciamo globale del
Chi detiene il potere economico è radicalmente cambiato in pochissimo tempo
Pochissimo tempo diceva e la crisi secondo me e come la dimostrazione di quello che sta avvenendo
Evidentemente in un contesto che determinano la competizione fra sistemi fra sistemi radicalmente diverso
Sistemi non democratici competono con le sistemi democratici che questa è il dato di fatto e competono con strumenti di mercato no
Allora la la spiegazione che può essere data alla crisi per esempio economica che si è creata non è una spiegazione che non ha conseguenze sulle cose che ci troviamo ad affrontare oggi
Semplicemente nasceva potevamo dei mutui subprime etc dall'idea di poter finanziare con il debito in questo caso debito privato
Quello che era uno sviluppo i sociale cioè i mutui subprime nascevano con l'idea di garantire a tutti gli americani la casa in proprietà
Questa era al motivo con cui si è sviluppata la crisi sono stata abbassate difese eccetera i controlli
E da lì si è creato quel gigantesco fenomeno che poi si è riverberato con l'effetto domino sui mercati io vado con grosse sentiti semplificazioni
Quindi si può finanziare con l'economia finanziaria ultimamente a debito applicando modelli di economia finanziaria che erano stati studiati da fior di economisti che hanno ricevuto il Nobel e quant'altro
Sperando che il debito sarebbe stato poteva attraverso l'economia finanziaria distribuire in modo tale che alla fine praticamente tutelare di più il rischio di uscita spalmare rischi in modo da eliminarlo
La realtà è andata diversamente il rischio non si è eliminato c'è caduta addosso ha creato con l'affetto traumatico di cui ancora non siamo usciti
L'ideologia precedente in fondo che è quella che è stata la base del welfare State italiano era la stessa cioè io finanzio con il debito pubblico il lo sviluppo sociale
Cioè l'indebitamento pubblico italiano negli anni Settanta in poi cresce in una maniera esponenziale dell'Europa che ci costringe a rientrare a mettere sotto controllo
I conti pubblici cioè definisce l'idea della finanza allegra che può essere alimentata con il debito pubblico
Quindi il primo fattore ideologico che giustificava il modello qua il passetto il debito pubblico l'idea che tanto Tullo spalmare in avanti e non ha restituito mai farci i conti
Secondo grande
Diciamo illusione è quella del debito privato perché appunto quello che accade negli Stati Uniti dimostra questa tentazione e prevede debito privato gli Stati Uniti nasce dalla competizione con la Cina
C'è la competizione con la Cina che invade il mercato agli Stati Uniti per cui prima producevano adesso comprano indebitandosi c'è questa un po'la la sintesi che si può fare spese
Chiedendo perdono ovviamente per in un quarto d'ora dobbiamo dire le cose impatto all'impatto traumatico giudice evitargli subiti
I tagli subiti però non sono una fenomeno nazionale è un fenomeno che in tutta Europa si è verificato
Camere una proroga che propugna la big society taglia quattrocentocinquanta mila posti di lavoro nella pubblica amministrazione inglese che era già praticamente molto privatizzata
L'Irlanda mentre non è affatto tagli appunto alle Regioni per quattro miliardi Comuni da due miliardi e mezzo
Attaccata dei mercati e costretta a fare una manovra economica di tagli di trentasei miliardi di euro tre dodici miliardi di euro all'anno l'Irlanda è un quarto della Lombardia come Pino
Qui per dare un'idea del dodici miliardi di euro quattro miliardi per tutte le regioni italiane dodici ogni anno
E un quarto dalla Lombardia
Cioè questo dà l'idea del contesto in cui ci stiamo muovendo evidentemente è un contesto in cui bisogna fare i conti con lo scenario economico
Che ha cambiato radicalmente
Diciamo le basi del sistema verbale del sistema la ricchezza non c'è più come c'era una volta bisogna prenderne atto
E allora bisogna capire dove sono i punti di attacco reali rispetto a questa situazione che
è inevitabile dico non dipende da una volontà nazionale dipende da un contesto globale che spinge in quella direzione
Allora qui dentro secondo me i criteri con cui si può agire diventano selettivi allora bisogna cominciare a capire dove c'è la spesa produttiva e dove c'è la spesa improduttiva
Si può ragionare pensando che ci possa essere sempre la stessa spesa di prima perché questo è un dato di fatto che non c'è più
E allora con quali strumenti e con quali idee nuove si può intervenire parola me l'idea di big society piace molto perché dicevo riprende in fondo un termine antico che il termine sussidiarietà
Cioè l'idea che si parta da un'antropologia positiva non più dava Antropologia negativa cioè l'ideologia Belsiana dell'homo homini lupus come luogo all'altro uomo quindi ci vuole la gabbia perché della socialità non ti puoi fidare
La gabbia lo Stato che
Per definizione morale secondo me ha fatto a suo tempo aveva fatto a suo tempo ideologicamente ha fatto a suo tempo anche economicamente ormai
E
Quell'ideologia non può più essere sostenuta a prescindere dalla verifica ce lo può più essere sostenuta come ideologia occorre che sia verificata cioè bisogna vedere appunto chi
Genera dove le risorse diventano produttive dove le risorse diventano improduttive
Allora
Qui si aprono parecchi scenari un in America si sta parlando di filantropiche Big Bang
Venire ferimento alle iniziative per esempio di alcuni miliardari iniziativa keeping per legge
Dove praticamente decido io volgere i loro patrimoni a favore di opere sociali questo è un fenomeno che interessante da
Costatare cioè questo tipo di fermento
Il Libro bianco del Ministro Sacconi si fonda tutto su questa idea dell'antropologia positiva se quindi su superare diciamo l'idea dell'homo homini lupus
Recentemente anche e l'altra prospettiva prefigurata da Tremonti della riforma dell'articolo quarantuno la costruzione alla stessa matrice antropologica
Dove l'idea è bisogna combattere l'eccesso di regole che bloccano l'iniziativa quindi la pletora le
Il surplus di regole che bloccano l'iniziativa partendo da uno sguardo positivo rispetto all'azione umana rispetto all'essere insieme
Dentro questo tenete questa secondo me una matrice che va considerata no l'ideologia o anziana l'homo homini lupus portava a tentare di nazionalizzare per esempio l'opera di Don Bosco successe nel mille ottocento
Don Bosco Crispi voleva nazionale nazionalizzato tutte le opere pie per un puro caso dalla storia o per qualche intervento provvidenziale o quant'altro non venne nazionalizzato anche Don Bosco insieme alle altre opere pie
Do Mosca ha tirato fuori cinquecento mila ragazzi dalla strada
Ecco questo è un dato di fatto allora qual è la risorsa produttiva qual è la risorsa improduttiva questo il discorso che bisogna
Incominciare da considerare
Evidentemente
Dentro questo contesto c'è un altro fattore dicevo primo fattore interno io lo chiamo federalismo fiscale se ne sta parlando molto in questi giorni è al di là di quello che se ne dica o dalla mala informazione
Dovuta certe volte ignoranza dovute molto spesso anche a mala fede F daremo fiscale realizza un imponente opera di razionalizzazione della spesa pubblica
Cioè sì bisogna andare a vedere dove la spese produttive dove la spesa improduttiva faccio un esempio molto banale perdonate da Roma la sola regione Sicilia spende un miliardo e settecento milioni di euro per il personale
Contro duecento milioni che spende Lombardi e centocinquanta milioni che spende il Veneto quindi da sola spende più di tutte le Regioni ordinarie messi insieme
Se lei prende la spesa per ferrovie della Regione Sicilia è quattordici milioni di euro quella della Regione Lombardia e settecento milioni di euro
Allora avete
E giusto creare occupazione un assetto crei occupazione che nonna futuro
Che non genera servizi che non può rilanciare l'economia e tant'è vero che per creare quell'occupazione Strozzi gli investimenti produttivi quattordici milioni Ferrovie se devi prendere un treno da
Taranto a Catania
Da scusate da Palermo a Catania ci metti cinque o sei ore sono duecento chilometri
è questa e poi un problema grave dove la spesa produttive dove la spesa improduttiva
Non è tutto sud così la Basilicata che alla popolazione che un decimo della Sicilia la superficie che un terzo spende novantaquattro milioni di euro in ferrovie è una piccola Svizzera nel cuore del Mezzogiorno no allora ci sono degli esempi virtuosi e ci sono altre cose che
Riflettono politiche di spesa di un passato che non possono essere più aggettante
Non lo ha detto che il federalismo fiscale e una razionalizzazione e qui lancio l'idea visto che le Province i fabbisogni standard ed in più ogni Comune dal due mila e tredici vedrà pubblicato sul suo sito la spesa ottimale
Calcolata attraverso un procedimento di coinvolge la Società per gli studi di settore IFEL ragioneria dello Stato l'Istat
Fabbisogni standardizzati non per ognuna delle sei funzioni fondamentali di un Comune calibrata su quel Comune quindi sono sei mila settecento comuni le Regioni ordinarie interessati che dovranno indicare la spesa efficiente
Allora se un asilo gestito direttamente dal Comune costa quattro volte di più di un asilo gestito dalla cooperativa sociale questo è un dato che emergerà dentro i calcoli che dovrà fare un sindaco
Se il finanziamento era spesa storica cioè dirmi quante speso ottanta Riva ripiano statale che ti ti garantisce quarti serve PESC per la tua Spesal a prescindere da quanti sede per i servizi
Il Sindaco poteva anche non interessarsi della cosa poiché faccio comunque l'asilo gestito direttamente non mi interessa che ci arriva cooperativa sociale che magari con un quarto metà del costo può svolgere questi servizi dette ecco
Domani non è così perché se lui vorrà dire io aumento l'addizionale IRPEF viene sbloccata di uno zero due e i cittadini vedranno sul sito che lui è fuori i fabbisogni standard e non credo che sarà tanto facile
Oggi può dire siderale se vado tagliare i servizi ma domani
Tutto è razionalizzate scritta
Quindi non diventa più facile fare così ecco allora io credo che nel processo di razionalizzazione della spesa si aprono enormi opportunità
C'è un'enorme opportunità e bisogna decidere qual è la spesa produttiva e qual è la spesa improduttiva la spesa produttiva sì deve deve emergere cioè qui dobbiamo trovare anche i meccanismi con cui possa
Essere misurata quella che è la spesa produttiva improduttiva tenendo conto anche evidentemente della qualità del servizio che erogata a parità di qualità quali sono i costi quali sono i vantaggi cioè credo che siccome
La ristrettezze economiche inevitabile la selezione sospesa produttive e spesa improduttiva diventa un fattore decisivo
E su questo bisogna realizzare sì secondo niente su questo bisogna organizzarsi da avendolo
Cioè la accettando la sfida di dimostrare
Il vantaggio di massa in vantaggio dimostra lo spreco questa secondo me è la prospettiva
Che si apre un discorso a cui non siamo abituati da un sistema che era abituato sulla spesa storica non non fa i conti sulla spesa razionale secondo me invece un filone estremamente importante che si apre è quello della
Spesa razionale che va dimostrata e del controllo di qualità delle prestazioni e l'altro aspetto decisivo al controllo di qualità delle prestazioni
è chiaro che questo al mondo non profit apre una sfida straordinaria
Perché allora e qui bisogna come essere in grado di affrontare quelli che saranno i termini della sfida ultimissima battuta riforma fiscale
Non è abitare abbiamo duecentottanta forme diverse di deduzioni detrazioni eccetera la riforma fiscale partirà sulla semplificazione di questo quadri questa selva
Anche qui bisognerà incominciare a distinguere quali sono le deduzioni clientelari e quali sono quelle invece
Relative ha un valore costituzionale come per esempio non profit e e no dove però appunto vale lo stesso criterio cioè bisogna incominciare a distinguere
Perché le risorse diventano scarse diventando scarse le risorse devono cambiare i metodi con cui
Si affrontano i problemi controllo di qualità
Razionalità della spesa secondo me diventa lo ivi fattori decisivi su cui ci si può muovere grazie grazie
Assolutamente d'accordo in tutti i progressi che sono stati indicati e segnalati
Sempre nella dialettica adesso Del Duca resto dell'idea che forse quei quattrocento milioni di euro si potevano ricavare né molti altri modi quelli intagliati al fondo non autosufficienza
Tra l'altro è indicato anche come in vari vari interventi resto dell'idea che c'è comunque un problema lo dice lo dice il Camerun a cui nel suo alla sua big society dice
Terzo fornire i fondi riteniamo perché offre un servizio pubblico vada vada pagato e qui c'è un problema come sappiamo di pubbliche a media amministrazioni locali che pagano con due anni di ritardo quindi
Gli anticipi fatture diventeranno i nuovi mutui subprime e cioè ecco diciamo
Quindi io passo la parola per avere qualche squarcio di speranza da Carlo Borgomeo che sicuramente lui ha ha di fronte tutta una serie di di idee di fantasie di innovazioni
Di modi in cui il mondo del sociale sta cercando di risolvere questo problema sia dall'ATO reale che finanziario il suo sicuramente un punto di vista privilegiato e quindi sono sicuro che ci saprà dare qualche qualche speranza da questo punto di vista
Ti ringrazio per il diciamo il modo in cui ha presentato sicuramente deluderò speranze
Io vi dico quello che penso quindi il titolo delle idee sulla sussidiarietà che io dico alla mia piccola idea sulla sussidiarietà
Basato sull'esperienza sul lavoro che facciate come sapete
E riferito prevalentemente assoluto anzi esclusivamente assoluto
Penserei senza fare grandi discussioni teoriche che possiamo tutti partire dal
Presupposto che il tema ci vede complessivamente
Un po'in ritardo cioè culturalmente il nostro Paese in ritardo su questo tema della sussidiarietà
Da tutte le parti penso che non sia il caso fare l'elenco dei buoni e dei cattivi complessivamente forse non abbiamo venne capito dei che si parla di che cosa dovremmo parlare soprattutto
La cartina di tornasole di questo ritardo secondo me sono una serie di giudizi di comportamenti di cose date per scontate che si intercettano continuamente
Io a costo di apparire banale voglio raccontare un episodio che mi è capitato a Gela dove era andato a Roma a ragionare di fondazione di comunità correggeva diciamo un posticino
La stanza tosto stavamo parlando di questi dati non certo un duro Assessore amministratore locale ha detto una cosa assolutamente giusta nel contenuto ma assolutamente insopportabile nel tono e cioè lui rivolto in maniera
Autorevole di più
Ai gli esponenti del volontariato presenti in sala hai chiesto ragione di quello che loro facevano rispetto ai problemi sociali del territorio
Diciamo dal suo intervento emergeva in maniera chiarissima di questo signore non Babar persone ovviamente però carente sullo schema assolutamente dato
Per cui quando lui ce la faceva
Poi dopo chiamava qualcuno che gli stava simpatico quando lui non ce la faceva non è che pretendeva che il terzo settore facesse la supplenza in una gerarchia assoluta
Questo comportamenti diffusi cogliere un po'antipatico padre periodo interrotto gli ho detto scusi ma lei che gliene frega scusate la volgarità e ho preso l'ovazione naturalmente perché era era assolutamente insopportabile ma era la punta di un iceberg diffusissimo
Questo è un è un esempio seconda questione
Ho visto la la relazione la sintesi dell'azione di Andrea ma penso che siamo tutti d'accordo su questo meno Stato più società
L'altro io pure ho partecipato che sia stato un dibattito col ministro ad ci siamo messi d'accordo subito che significa più società diverso stato
Siamo tutti sicure
Io penso che io diciamocelo noi che
Però non è così c'è una specie di aut-aut io sono figlio di una cultura
Che tette no aut-aut
Ma
Chi di voi racconta sa quanti di quelli fuori da questa sala che sono dette lavori sa che per esempio c'è una relazione diretta non inversa tra risorse che gli Stati spendono per il welfare e volontariato
C'è una relazione diretta
E invece sembrerebbe che al contrario se c'è meno Stato c'è più volontariato non è così storicamente
La mappa dell'Europa da questo punto di vista è così al nord i Paesi non c'è più Welfare più volontariato al centro un po'di più è un po'di meno assurdo e non solo italiano sul decoro meno Stato volontaria
Allora queste cose le dico e guardate assolutamente il mio contributo non vuole essere quello di dire ci dovete dare i soldi per andare avanti assolutamente no
Però segnalo segnalo che in questa fase di grave scarsità di risorse
C'è questo pericolo per cui
Aut aut dice va beh ci sono pochi soldi ciccia non dirò va bene così ma siamo in un percorso evolutivo in cui dovete capire che i soldi non ci saranno più se è così non mi piace
E penso che non piace a nessuno
Se invece è che dobbiamo ridetti lineare i rapporti tra pubblico e privato
Quando parliamo di welfare sia ad una discussione importantissima
E direi molto concreta
Al centro di questa
Di questo lavoro di questo confronto Dio mettere una parola che abusato evidentemente però c'è una messa che innovazione da una parte e dall'altro
Dei soggetti in campo
Innovazione nel mondo del terzo settore del volontariato
Innovazione nella pubblica amministrazione
Ce ne sono chiacchiere non sono chiacchiere
Non sono chiacchiere
Io o dico sembra fin quando qualcuno non mi rimprovera esplicitamente io continuo a chiedermi perché mai qui si è parlato di risorse sprecate siamo tutti d'accordissimo
Quest'Area attento non lo dico Antonini che ha parlato ma mi riferisco al dibattito già starei attento a fare un'equazione welfare risorse sprecate cioè quando lo assume in una regione a tanta gente non è uguale all'altro altra cosa non c'entra niente
Però sappiamo tutti che ci sono razionalizzazioni da fare sulla spesa ma anche innovazioni stavo dicendo mi chiedo sempre nessuno ha spiegato bene
E io non so formulare bene la domanda forse ma i soldi del Fondo sociale europeo che le regioni meridionali si apprestano a mandare indietro a Bruxelles non c'entrano niente con questa discussione
Non c'entrano perché non c'è dove sta scritto che al centro
Sta scritto nel fatto che c'è incapacità a fare innovazione
Io non penso che su tutti i cattivi scendi clientelari ce ne sono delle tre categorie da del tutto però è chiaro che la la questione da esaminare è una
Pigrizia rispetto all'innovazione cioè che nessuno decide di provare a sperimentare modelli interventi nuovi in cui non c'è una separazione come sappiamo concretamente tre interventi per la formazione cosiddetta
Si potrebbe dire per i corsi Fici in certe situazioni e gli interventi sul sociale che sono molto vicini a tantissime delle esperienze che faccia
E innovazione da quest'altra parte
Fa parte del terzo settore a guardare io penso complessivamente a guardare con maggiore attenzione di sforzi innovazioni che si fanno
Che è una cosa difficile complicata in cui ancora una volta rischia di vincere l'inerzia rischia di vincere la beffa che cosa pensa di essersi inventato invece mix cioè se riteniamo
Che c'è una cultura insufficiente su questo tema tra i rapporti tra pubblico e privato per il welfare dovrebbe essere molto più interessati tutti ovviamente a partire da tutti
Ad andare a cercare le innovazioni ad e ha rilanciato il più possibile sapendo che se uno crede nell'innovazione mette nel conto che qualcuno è sbagliata perché sono l'innovazione
E questo io penso che sia un atteggiamento culturale da parte di tutti da recuperare
Innovazione significa seguire le cose io sono rimasto colpito quando Antonio ha detto i salesiani perché ho pensato ma che è successo che in tanti salesiani sono rimaste in Piemonte in Sicilia e basta
è successo qualcosa
Oltre
Che in questo rapporto pubblico-privato è successo una cosa non credo che sia da attribuire solo alla crisi delle vocazioni che pure i salesiani già
Probabilmente il rapporto pubblico privato di quel tipo ha trovato qualche grande difficoltà di innovazione e di rapporto
L'altra questione finisco rapidamente
E questa sì è condizionata dall'esperienza che faccio
Già l'esperienza che faccia che facciamo alla fondazione per il Sud esperienza bella con qualche punto di innovazione che cerchiamo di
Di fare i conti progetti esemplari che se il quale però la chiave interpretativa del nostro lavoro qual è la questione del nostro lavoro
è uno squilibrio
Patologico tra domanda e offerta
La fondazione del sud non è più
Se dicessi che ha una capacità erogativa piccola mentire
Clamorosamente ma domanda impressionante
Crescente
Questa cosa bisogna dirlo o non bisogna dirlo
è fuori moda no così siamo tra l'altro per
Aderire a una cose visionato stiamo tentando di fare una specie di
Fondo di garanzia per garantire i crediti delle piccole cooperative volontariato rispetto la pubblica amministrazione che non è proprio nostro vestirlo promuoviamo naturalmente voglio facciamolo
Però questo è un dato che in questo dibattito va detto cioè c'è una
Crisi incredibile
E questo ripeto vorrei che il mio intervento fosse siamo archiviato dicendo A B ha bussato a casa pubblica cedono però non dirlo e elusivo della realtà
Il tema e cioè che c'è uno una un fabbisogno di intervento
Fortissimo e allora me in questo gioco pubblico privato secondo me la la chiave prevalente quella del innovazione
La seconda e questo secondo me riguarda molto al mondo del del terzo settore
Testate insistito molto nell'intervento precedente sul tema della rappresentanza
Io penso che c'è un passaggio preliminare che il tema del darsi regole
Molto chiare per presentarsi all'esterno
Intendo io sono contrario a fatti che ci siano autorità terze che farò la graduatoria delle associazioni di volontariato non avrebbe alcun senso ma penso che sia importantissimo che dall'interno
Del mondo del volontariato ci si pongono alcuni criteri
Auto auto dei sistemi in piena autonomia come dice la parola stessa tecnologia
Delle norme che essi dallo stesso settore per riconoscersi perché sappiamo tutti che nel confronto coi pubblico privato ci sono delle situazioni che non vanno bene
E non vanno bene in in mancanza di questi criteri
Minimi e non vanno bene
Per colpa qualche volta di qualche associazione ma spesso per colpa di operazioni diciamo politiche di cucina bassa o bassissima che in mancanza di un quadro di regole ripeto che non deve dare
L'esterno al mondo del volo del terzo turno ma che si deve dare una solo rischia di avere gioco facile
Non ho altro da dire
Si potrebbero elencare e io peraltro non sarei in grado di farlo bene le possibili innovazioni dal punto di vista finanziario dal punto di vista dei modelli di gestione dal punto di vista di realizzazione delle reti
Le innovazioni sono tante
Io vorrei invece aggiunge un'altra cosa che
Diciamo
Finale un'osservazione finale che spero non appare un comizio finale
Tutto questo ragionamento presume però
Una diversa cultura dello sviluppo in generale
Percepiamo ancora a tutti probabilmente la la mia generazione anche qualcun appena dopo è figlio di questa
Cultura e fa fatica a liberarsi
Continuiamo a immaginare che il sociale l'obiettivo della coesione sociale sia questione da tempi di vacche grasse
C'abbiamo in testa uno schema per cui lo sviluppo ovvero se raggiunto può determinare interventi nel sociale lo sviluppo del sociale eccetera
Tutti siamo pronti a dire noioso però nella prassi dei comportamenti questo appare una questione assolutamente diciamo obbligata è vero il contrario
Ci dobbiamo convincere dobbiamo convincere che lo sviluppo tout-court e questo guardate che per il Mezzogiorno vale dieci volte di più
A me e la coesione sociale una condizione
No l'obiettivo una condizione
Non ha alcun senso immaginare a percorsi di sviluppo come si dice
Attrazione di investimenti dall'estero in alcune aree in cui i livelli di coesione sociale sono minimi
E quindi ripeto la questione di cui stiamo parlando oggi presume anche una riflessione più vasta
Sul fatto che e probabilmente in questo la crisi può paradossalmente aiutare di capire
Che il lavoro che facciamo noi il lavoro che fanno tanti di voi
E una questione non diversa dall'obiettivo dello sviluppo in generale ma non è una precondizione e quindi in quanto tale assolutamente essenziale recuperarne la centralità
Come
Passare la parola
Al nostro prossimo relatore lancio una pillola che forse vi farà sorridere no nell'articolo sulla Bixio sai dire trovate sulla sulla sulla rivista che vi è stata data
A un certo punto camerunense staticamente dice creeremo una banca della Bixio Saidi per aiutare a finanziare imprese enti benefici e gruppi di volontariato pare divertente vedere che un paese che prima con la sua cultura deve desertificato il panorama economico
Diciamo annullando tutto ciò che c'era tra banca banca d'affari e volontariato arriva alla fine al nostro e ha pagato questo con la crisi e con l'aggravamento del debito pubblico per i comportamenti delle se banche ritorna nostro punto di partenza
Magari ci sono altre cose su cui infatti è bello il titolo di questo convegno big society Una storia italiana
Ci sono sicuramente altre cose dove forse non siamo più indietro però sicuramente a questo punto di vista mi pare che il nostro sistema bancario non annullata imparare dal diciamo da da da questa reinvenzione dell'acqua calda
Di Cameron ma solo che le parole inglesi sono meglio alla big society e ne abbiamo parlato economia civile da dieci anni ma insomma adesso l'ha detto lui e quindi un'altra cosa
Allora
Sentiamo invece adesso appunto Giuseppe Coturi che ci dirà dove
Ecco non lo vedevo acque dove siamo avanti e dove forse siamo indietro
Intanto io volevo fare anch'io una battuta sulla dibattito che da questa estate divagazione una formula
Big society
è stato già ridimensionato anche nello dal Paese da cui proviene evidente che è un
Accordati uno discorso pubblico nonno fotografa neppure una realtà in quel Paese
Eppure nella discuterne la prima osservazione che è stata fatta in Italia che c'è una grande differenza tra Inghilterra Stati Uniti in cui la quantità di
Fondi privati destinati a sostenere ma
Attività filantropiche e quattro volte cinque volte di più di quella che è nel nostro
In aggiunta a questa le analisi come quella già ricordanza grandi magazzini alcuni dell'insistenze anche qui oggi di Antonini su un dato di crisi
Restrizione comunque delle risorse
Cui fare riferimenti a qua se ci spinge a una battuta un rovesciamento noi dovremmo dire Small society nel nostro Paese del tutto evidente che c'è una piccolissima parte del Paese società
Che
Si fanno carico di interessi generali rappresentano la speranza rispetto a una gran quantità di soggetti forti siano
Definiti come i poteri forti siano definiti come interessi private siano definiti come interessi criminali o Evan presenze
Evanescenti al fisco noi abbiamo a che fare con una tendenza inversa per cui è una sfida che messa in questi termini sembra quasi che si nata
A evocare o
Immagine sarà Davide e Golia oppure fare sorridere nella sua
L'eccessiva speranza e io credo che Andrea Olivero introducendo
Voleva riportare su un terreno concreto di valutazione di un'esperienza storica la nostra società a forse adulte ecco piccole ma adulte piccole ma che prendono responsabilità
E questo significa qualcosa Gregory Arena ha parlato di modello sociale forse un modello che l'Europa guarda ora con più attenzione stiamo cercando di costruire una una realtà in cui anche soggetti sociali intervengono nella definizione e nella realizzazione di interessi generali beni comuni e quindi intervengono su un piano di parità
Che spesso allora poteri delegate alle autorità istituzionali anche perché questi storicamente e non solo nel nostro Paese mostrano di non farcela
Quindi un modello
Di costruzione di una società ma anche di un rapporto
Con le istituzioni diverse questo è il dato lo sottolineava con forza
Nell'esempio di Gela
Non Romeo e credo che questo è il punto più originale dell'esperienza nostre su cui dobbiamo fare parecchi passi avanti
Questo lo dico perché nella polemica diciamo o nella discussione degli ultimi dieci anni e ancora oggi presente una forte enfatizzazione di quello che un'altra attività lo dici
Va bene la sua scoperta scoppiettante relazione gregoriano avena la esternalizzazione di servizi pubblici
Non è la sussidiarietà di cui la Costituzione parla come un nuovo ingresso nella definizione dell'interesse generale e sempre il pubblico che dirige sempre pubblico che propone nel pubblico che
Autorizza fa contrasti fa bandi dirige
Non è detto che questo corrisponda alla a più ricca capacità di progettazione di intervento di una società che noi sappiamo essere assai articolata è anche capace di originalità invenzione
Quindi da questo punto di vista è un punta
Non polemica ma di precisazione io sento da tempo bulletto convegni fatti in Lombardia verso l'altro anno con partecipazione di studiosi della
Ci sono Kings University che enfatizza nel modello lombardo quello non rientra in questo
Principio progressive ed espansiva di sussidiarietà
Da questo punto di vista il governatore della a Lombardia Formigoni
Ancora ora pubblicamente diceva bisognerebbe introdurre un po'di Lombardi zonazione nel resto del Paese non sono cose che io critico anche in quelle qualcosa
Ma
Rispetto a ciò di cui c'è bisogno tanto più in una crisi con i caratteri di che Antonini ha così ben descritti forse bisogna convergere tutti su obiettivi e definizioni e progetti che ne i privati da soli nelle pubbliche amministrazione da soli sono capaci né di concepire né di portare avanti
La sussidiarietà e questo può essere questo e quindi il primo passo da fare in avanti è una convergenza verso un modo di intendere il rapporto all'iniziativa sociale e la funzione di stimolo e accompagnamento non di direzione
Da parte del pubblico
Per questo punto di vista
Il riferimento è il quadro che ci ha fornito l'Italia e per la prospettiva europea e di forte sostegno è una prospettiva ma anche qui c'è uno scarto fortissimo e non certo a mollo
Nascondeva tra un modello che si sta definendo
E le possibilità concrete
Per quel che riguarda il modello c'è un singolare paradosso
Cito questo non per fare solo riflessione ma per individuare un secondo livello di impegno di spostamento
In avanti
Diceva sei è in realtà Annese alla Progetto europeo la democrazia partecipativa e all'interno di questo idea sussidiaria e contenuto un po'Appennino tra due norme una delle quali fa riferimento al principio rappresentativi generale l'altro fa riferimento Alli organi di rappresentanza cioè al Parlamento ai Parlamenti
è vero se facciamo una lettura diciamo giuridica di quel testo si può dire che nella formulazione li contenuto dall'interno
I meccanismi rappresentative sembra giornalisti germogliare una possibilità di funzione sussidiaria di per
Democrazia partecipativa in qualche forma articolata
In realtà come
Nelle gioco delle Matteo cosche
Ogni bambola può incastrarsi nell'altro se hanno la stessa forma
E questo si vede con grande chiarezza rispetto al fatto che una volta individuato
Nella democrazia partecipativa una delle voci principale della costruzione del processo europeo poi si chiede ma che rappresentatività avete questo è il grande nodo
Attorno a cui gira la difficoltà di tradurre quel progetto europeo vino pratiche
Condivise e che non respingono verso pratiche lobbistiche queste realtà
Rispetto a questo io credo che la questione sia posta da tempo con grande
Chiarezza e anche qui mi allaccio a quel che diceva Antonini perché serve
Il
Problema per associazioni che sono o gruppi o iniziative sicuramente minoritarie ma che individuano bisogni socialmente diffusi e beni comuni di rilevanza generale non è
Assume dei criteri di rappresentatività perché non ce n'è bisogno
Ma
Definire i criteri di rilevanza e questi criteri di rilevanza
Sono definiti non in termini di quantità di radicamento di diffusione
O di delega ricevuta
Ma di attività svolta di risultati conseguiti e di rilevanza nei programmi di governo politico vedi quel farse pure riformato dell'istituzione europea
I primari obiettivi di riferimento e quindi il criterio di rilevanza e per la porta un progetto condiviso da questo punto di vista
La proposta di Arena di impegnarsi tutti anche su un piano teorico credo che in questo nodo specifico in che modo in Europa
Dare peso alle attività rilevanti per la costruzione dell'Europa non tanto al numero o alla filiera di
Associazioni che si collegano e hanno un ufficio a Bruxelles e uno dei temi principali di iniziativa
Occorre un cambiamento di cultura verso le culture del risultato questo la capacità di valutazione delle attività le cose che diceva Antonini
Bisogna saper valutare quale delle attività e rilevante per il Comune progresso e qual è il criterio di spessa produttiva e non invece
Clientelare o di spreco da questo punto di vista dell'ultima battuta
Uno spostamento verso culture di questo tipo richiede convergenze anche sul piano della ricerca e delle
Linee di riflessioni generale
Io nel conflitto
Nord-sud vedono e
Della rete
Non solo c'è una parte del Paese che immagina di poter fare a meno ecco lei considera il sud del Mezzogiorno
Come una palla al piede non solo c'è un conflitto sul trattenere il massimo di risorse pubbliche nell'area ricca e magari anche a spese del Mezzogiorno per quel che riguarda i progetti e gli interventi europei
Ma c'è una di discussione teorica faccio riferimento a studi come quelli di Luca Ricolfi
Che dà per scontato che le due parti si contrappongono e basta e si debba fare una conta del dare e della pere come se la separazione fosse interamente consumata
La verità è che non si mette nel conto nel bilancio una serie di voci che si possono individuare è che a questo punto contabilizzare
Se si sieda invece
Importante e da difendere lo stare insieme i beni comuni
La contabilità dei beni comuni che in questo Paese nonostante le incuria ebbe governativi e vengano preservati che rappresentano il principale capitale di una delle attività economiche principale l'attrazione del nostro Paese
Di un flusso di turismo culturale è
Evidentemente affidata a chi dei beni comuni prende cura e da questo punto di vista i beni comuni lo diceva bene ma io lo sottolineo sono un'auto tema una grande sfida di elaborazione
Perché non è per la porta alla proprietà pubblica o privata che si definiscono comune
Ma alla idoneità di soddisfare bisogni condivisi e richiedono un consumo indiviso
Da questo punto di vista non solo bisogna sviluppare e rafforzare la nuova le normative le direttive di intervento relativamente all'uso e
Tutelare e sostenere le forze che prendono cura ma noi abbiamo una Costituzione
La Costituzione in realtà da questo punto di vista proprio la parte che si chiama costituzione economica
Conteneva principi in cui la funzionalizzazione della proprietà alla funzione sociale era uno dei principi e così anche le attività di impresa ma è la parte di Costituzione che non è stata mai attuata
Che è stata addirittura dichiarata
Estinta senza
Neanche bisogno di combattere tale cito Cassese uno degli attuali giudici costituzionali
E che tuttora è oggetto di un contendere in cui non si capisce il rapporto tra il conservare una economia di mercato la libertà delle iniziative dell'impresa
E dei gli interessi privati e però
Quali sono i confini i limiti e diciamo l'orientamento la capacità di controllo pubblico rispetto al fatto che esiste una parte di beni che non possono essere più sottratti al godimento dal valorizzazione della crescita delle nostre società
Ministro
Il Ministro Sacconi ci ha raggiunto quindi volentieri gli cediamo la parola in questa tavola rotonda
Abbiamo detto stamattina il titolo di questo incontro la big society Una storia italiana quindi abbiamo detto che la big society noi già ce l'abbiamo soprattutto in alcune regioni
Piuttosto che in altre quindi come valorizzarla
Esaltando nelle potenzialità
E Ministro e cosa signor ministro intanto le
Porto
Saluto il saluto del del Forum
Nazionale del terzo settore quest'oggi come lei ha potuto vedere stiamo facendo in avvio dalla nostra Assemblea congressuale una riflessione approfondita sul tema della sussidiarietà
Sul set sul tema della big society ma andando là a vedere come è già una grande realizzazione italiana
Che certamente necessità di essere potenziata di essere rafforzata di diventare un patrimonio collettivo ma che pure e e già una grande acquisizione
Noi sì stiamo interrogando sul come esserne parte sempre più attivo all'interno di questo società e di come riuscire ad interpretare il valore della sua ci dia retta fino in fondo le relazioni che sono succedute questa mattina ci hanno profondamente interrogato e stimolato a intraprendere un percorso rinnovato
Naturalmente
E ci confrontiamo oggi ci vogliamo confrontare anche in prospettiva futura con le istituzioni innanzitutto con lei
Con il Ministero del Welfare nella convinzione che ci siano delle responsabilità nostra ma che ci siano delle grandi responsabilità pubbliche oggi emerso anche con chiarezza nel discorso
E che la sussidiarietà un valore così grande
Al punto da non poter nascere e svilupparsi soltanto perché siamo in una situazione di crisi è
C'è necessità di ricoprire degli spazi nuovi crediamo che ci sia molto di più nel valore della sussidiarietà e appunto chiediamo al Paese nella sua interezza e alle istituzioni che lo guidano di darci dei segnali forti a questo riguardo
Il nostro mondo non è un mondo che viene attivato dalle istituzioni lo sappiamo perfettamente la libera scelta oggi cielo ricordava ancora posso amena e la libera scelta dei ci Dini che ci fa sviluppare appunto attività che ci spinge ad assumerci responsabilità però è chiaro che il contesto in cui questo avviene
Gli stimoli
O le chiusure da parte delle istituzioni sono decisivi per lo sviluppo di una società la quale valore della sussidiarietà e effettivamente
Un elemento che unisce che ci fa crescere insieme quindi
La richiesta che noi le facciamo oggi ma che sappiamo perfettamente per quanto lei ha già dichiarato in questi mese in questi anni e sono un tema cruciale che nelle facciamo anche in prospettiva futura è quella di sostenersi e di
Ulteriormente procedere su questa strada con
Vorremmo dire ancora più determinazione nell'ambito dell'Uefa la ma anche in altri ambiti strategici che stanno a cuore al terzo settore
Per farsi appunto che non rimanga per nulla punto questa vaga impressione che lo si fa soltanto
A fronte di un restringimento degli Investimenti Manzi che si colga che intorno a questo valore si vuole andare a costruire un diverso modello sociale per il quale noi lo diciamo subito siamo disposti fino in fondo lavorava grazie
Grazie io sono particolarmente lieto che abbiate voluto
Intitolare il vostro congresso alla big society perché
Sottolineate credo in questo modo la
Dimensione credo non esagerato dire epocale della riflessione che è in corso
Sotto diverse latitudini anche geografiche e politiche culturali voi citate il termine di un leader conservatore
La cui tradizione culturale non corrisponde molto a quella dimensione sociale che nella nostra cultura
Vorrei dire che non corrisponde molto nemmeno a quella idea
Di persona come essere in relazione che nella nostra cultura ma non è
Nella nella cultura dei Tories britannici
Io ne ho parlato recentemente con fili Blondet il consigliere iter di Cameron per la BIC society da persone che cioè
Guida questo pensatoio o che si chiama res pubblica e che
Presumo abbia concorso a scrivere anche il messaggio alla nazione che Cameron nel giugno scorso ha per la prima volta fatto a proposito della
Della big society utilizzando addirittura un linguaggio
Che io non non credo si possa facilmente trovare nei loro nei loro testi mentre si trova nei nostri testi cioè in quell'occasione Camerun parlo alla Società dei liberi e forti
Usando il linguaggio di don Sturzo del mille novecentodiciannove
E confini Blondet dicevo in fondo in fondo oggi le idee della politica sono come la cucina moderna cioè Fuci al
Cioè cerchiamo di fare sintesi dei di buone esperienze di buone pratiche enti
Se vogliamo
Non solo in pratiche immediate ma di di buone tradizioni anche
Con una disponibilità a meticcia are a
A cercare nuove sintesi maggiore che nel passato rendendoci conto che
Siamo in presenza di un salto di paradigma
L'origine per David Cameron come per noi come per il dibattito nordamericano sulla mio governance
è sempre la stessa cioè la fine di un'epoca coincidente con la crisi del debito sovrano
Con la fine dell'impunità del debito sovrano dell'illusione che questo potesse essere utilizzato Space montata mente senza limiti nella presunzione che i mercati finanziari l'avrebbero comunque poi assorbito convinti CO della solvibilità di per sé
Del soggetto emittente i titoli che lo rappresentano
Questa illusione eh definitivamente
Tramontata non c'è speranza a questo proposito se speranza
è giusto che è giusto che sia e
Tutti sotto diverse latitudini insisto geografiche politiche culturali quanto meno nell'Occidente di vecchia industrializzazione
Ci interroghiamo sui modi con i quali
Crescere senza la leva smodata del debito
E crescere non solo economicamente ma socialmente civilmente
Come per fare di necessità virtù nel momento in cui viene meno la leva del debito ci si interrogare le società anglosassone anche come fare a meno dell'uso smodato del debito privato problema che
Per fortuna non è della nostra della nostra esperienza
E dell'idea della big society che Cameron mutua in realtà da da esperienze come come la nostra
Fu veramente a mio avviso stucchevole l'osservazione
Di chi disse sul Corriere della Sera io risposi con una con una garbata polemica
Che l'Italia non era il Regno Unito che l'Italia non era idonea alla big society quando invece lo stesso file Blondet può intervistato dal Corriere dalla sera qualche giorno dopo disse all'Italia un modello un punto di riferimento
Cito la Lombardia dire il vero Vacca credo non volesse limitarsi
Non vuol essere invitarci ad essa anche se io poi una considerazione sul Mezzogiorno lavolta specifica la vorrei rapidamente fare e
Quindi la convenzione che al contrario e nella nostra tradizione nella nostra cultura questo tra l'altro nell'ambito delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
Dio posto certo io sto promuovendo mi auguro attraverso anche una collaborazione Governo Santa Sede
Una iniziativa sulla legge Crispi
Perché è bene ricordare ma non solo per chiudere una ferita
Che si determinò con il processo unitario anche per una riflessione o su un'esperienza che abbiamo avuto quella delle Nardella nazionalizzazione forzosa
Delle opere pie che sia risolta formalmente soltanto nel mille novecentottantotto sono ricordo male
Ma che soprattutto ci ha consentito
Di sperimentare anche in un tempo nel quale non avevamo quel vincolo del debito sovrano o non ritenevamo di averlo che come
La sostituzione del pubblico alla privato sociale non sia stata certo una scelta positiva ancorché possa essere collocata storicamente
Nel conflitto anche politico se vogliamo tra lo Stato e la Chiesa al momento dell'unità
Ma riflettere quindi sulla legge Crispi aiuta per il futuro ed è un modo di celebrare anche
Il nostro percorso unitario
Fatto di tante ho fatto di tante opere e riconoscendo se vogliamo nella nostra big society uno dei tratti
Visti i motivi della società italiana e della e della dimensione anche unitaria del nostro Paesi valori
No io sono molto meno di visivi della storia
Che come tali a mio avviso devono essere richiamati
A nella nell'occasione della celebrazione unitaria io per primo non leggo la storia come non amo leggere la storia come le tesi piemontesi dominanti e quindi
Mi affido molto di più ai
Per un mio amico torinese che
E
Che
Che possono come dico insolita del tessuto unitario
Quindi
L'idea della big society non è un una un modo con il quale lo Stato fugge dalla propria responsabilità
Ne l'idea del meno Stato più società evoca un'idea di Stato minore evoca un'idea di Stato migliore
Abbiamo detto più volte che meno Stato significa stato strategico Stato federale
Cioè
Stato che boom che pecche ha un pensiero lungo che guarda all'interesse strategico della nazione
Che lo afferma nelle relazioni internazionali Stato federale più prossimo gli amministrati e più responsabile nell'amministrare ma è stato anche capacità attore Stato relazionale
Stato che scatena labile Talita sociale e che con questa vitalità sociale intende collaborare ovviamente pensa di realizzare il bene comune
Scatenando quanto più la vitalità sociale ed esaltando la propria funzione regolatoria del bene comune
Questo significa
Che
Dobbiamo lavorare
Nel momento in cui viviamo il protestiamo siamo io mi auguro alle soglie di decisioni importanti per nel processo di federalismo fiscale non solo per la sussidiarietà verticale
Lo dice sempre usiamo Cameron come non perché sia
Perché tutt'altro che perfetto ma perché
Ci aiuta una dimensione ripeto così diversa culturalmente alla nostra
Trasferimento di potere dal centro al territorio dal centro al territorio e quanto importante che perfino un conservatore britannico e chi ha presente la storia del Regno unito sottolineo
Sa quanto è
In qualche modo sovversiva questa affermazione che gli fa di parla di un trasferimento epocale dal centro al territorio ma aggiungiamo noi dal pubblico alla società io non ho voglia delle via Tano fuori dalla porta di casa
Dello Stato pesante fuori dalla porta di case interpreto penso che insieme interpretiamo il federalismo con lei la sussidiarietà verticale che rappresenta come occasione per una grande sussidiarietà orizzontale
Altrimenti dovremmo pensò se pentirci sempre sulla
Dell'operazione ma invece la vogliamo fare proprio in questa in questa chiave
Quindi lo Stato non
Non fugge dalle proprie responsabilità anzi le assume ancor più ambiziosa mente quando abbiamo disegnato
Mi permetto di dire insieme al di là della condivisione del risultato finale perché il Libro Bianco sul futuro del modello sociale insieme per la consultazione pubblica alla quale avete
Diffusamente partecipato abbiamo fatto proprio questo ragionamento di onde non di uno Stato certo uno Stato che
Deve far di conto più e meglio di prima ma che si pone un problema ancor più ambizioso di bene comune proprio chiamando a mobilitazione una società più attività nella quale si realizza la vita buona
E l'esempio più tipico è quello del servizio socio sanitario assistenziale integrato riavere un'idea
Ovunque nel Paese di integrazione della dimensione sociale sanitaria e assistenziale
E come se come più volte mi ho avuto occasione di dire
E soprattutto come ho avuto modo di cercare di operare nell'anno e mezzo in cui ho avuto la responsabilità della salute della salute pubblica
E
Quanto tempo quanto è importante
Che tutti servizi socio sanitari regionali assumono una dimensione integrata con quella assistenziale e che quel perseguano quei processi di razionalizzazione che almeno sulla carta sono unanimemente in modo bypartisan condivisi
Cioè sistemi fondati sulla presa in carico simboleggiato anche dallo stesso fascicolo elettronico della persona
Dello stato di salute o dalla persona fondati sulla quindi sulla valorizzazione dell'assistenza delle cure primarie della sulle attività di prevenzione
Su tutto una capacità di riabilitazione
Sulla sull'attenzione a non ha non ho avuto a sufficienza soprattutto di tipo domiciliare eccetera eccetera in cui l'ospedale si a esalta nella funzione di risposta ai bisogni acuti come luogo quanto più concentrato di tecnologia di professionalità questo significa una spesa
A che è stata stimata al CUS al quarantaquattro per cento per essere precisi per l'ospedale e il resto del territorio il resto del fatto cento la spesa integrata di un territorio
E in questo modello che c'è che nulla è tempo dobbiamo perfezionare ma che c'è che nella mia provincia per fortuna c'è
Non in tutto il Veneto quando la mia provincia per fortuna c'è e c'è perché abbiamo cominciato chiusa degli ospedali presto già nel settantadue il primo mi ricordo
Cioè per questo perché abbiamo chiuso gli ospedali perché abbiamo saputo chiudere gli ospedali oggi abbiamo una bellissima spedalità
E abbiamo territoriale e abbiamo una forte dimensione di volontariato e di e di
Espressioni della Società che collaborano con questo sistema
Questo non è me è meno Stato sotto un certo profilo mai migliore è stato
E soprattutto è insieme anche più società e il saldo finale il bene comune e molto più è molto più garantito rispetto a quel Mezzogiorno o a quella
O a quel centro sud
Perché qui comincia il problema in questa Regione
Nel quale invece la Sperlari il servizio è si concentra sono state fatte o di ospedali
Per fatto di ospedali spesso pericolose spesso marginali certamente costosi
Che in quanto offerta dette esperto offerta eccessiva determinano la domanda la sua inappropriatezza risolvono un non autosufficiente sbattendo l'una corsia ospedaliera per acuti dove abbandonato a se stesso ma costa
Dieci volte una risposta appropriata di tipo domiciliare che chiama in gioco anche il
Il volontariato o l'impresa sociale
E l'esempio più tipico cioè per cui nelle regioni più efficiente si spende di meno e si dà di più
E c'è una mobilitazione della società tanto quanto questo si realizza meno nel Mezzogiorno non perché nel Mezzogiorno ci sia meno attitudine
Ma perché le condizioni di contesto di riconoscimento del ruolo della società sono sono purtroppo diverse per il vizio di una sanità autoreferenziale
In
Frainteso oltretutto anche come strumento o di consenso politico elettorale e o di
Manni ripeto Marin tesissima coesione sociale
Allora se si è questo il contesto e allora quanto dobbiamo lavorare insieme per a
Cogliere appieno le potenzialità di questo salto di paradigmi
Di questo cambiamento al quale siamo tutti impegnati dal punto di vista innanzitutto del ridisegno del perimetro delle funzioni pubbliche
E del rapporto tra queste e la società abbiamo aperto un tavolo tra l'altro per le modalità di accreditamento o di altro modo con il quale identificare
I criteri in base ai quali il Pubblico riconosce il privato sociale
In termini di linee guida che possiamo produrre credo in termini in tempi molto brevi ci sono altri aspetti regolatori che nel corso di quest'anno possono essere intensificati
In quanto hanno dedicato non solo al centocinquantesimo dicevo prima ma anche al volontariato
Penso alla riforma del Codice civile
Ci sono aspetti anche
Certo di tipo finanziario che non mi sfuggono ma che non sono più legati soltanto i gatti alle cifre al margine del nostro modello sociale
Nei giorni scorsi nei ci sono state le ci sono state le giornate della statistica noi abbiamo presentato
Come welfare un dossier sulla spesa sociale combinando soprattutto due elementi di essa la spesa fiscale e le ha spesa per prestazioni soprattutto amministra me amministrati dallo Stato attraverso in particolare l'INPS per indicare i grandi volumi
Che so io la spesa per la famiglia vengono sui sessantacinque miliardi da stima di voci che in qualche modo sono abbastanza direttamente riferite alla famiglia sono circa nella valle nel sul due mila nove sui quindici miliardi di spesa fiscale
Ma quanto c'è da fare per scomporre e ricomporre queste grandi voci per agire
Non al margine non solo i cinquanta milioni di euro non sono i cento milioni di euro al margine e al margine di una modalità complessivamente inefficiente di sostenere la famiglia perché non tenne
Questi sessantacinque miliardi non tengono sufficientemente conto della composizione del nucleo familiare della numerosità del nucleo familiare quindi è su questa su questa dimensione macro che bisogna agire non con l'illusione di correggere al margine
La inefficienza dell'asse della grande di me della grande dimensione
Vanno bene così degli elementi di spesa fiscale cioè di detrazioni deduzioni
Che
Che ci sono o non devono essere scomposti e ricomposti e ciò su cui si stanno esercitando anche i tavoli delicate la riforma fiscale presso il Ministero dell'economia ma
Ma la lettura va fatta nell'insieme tra l'altro noi abbiamo preso non a caso la decisione di rendere comunicanti queste l'agenzia delle entrate con l'INPS per poter
Per poter
Arrivare a identificare
L'apposizione della singola persona e la posizione della singola famiglia perché l'idea
E anche in quel caso di avere una sorta di fascicolo elettronico della persona attiva per un verso e della famiglia per l'altro per poter
Leggere insieme tutte le voci che
Agiscono spesso in modo inefficiente
Sulla persona e sulla famiglia
Ma questo è l'occasione quindi per il terzo settore di partecipare
Di un'operazione epocale nel centro a partire dal centocinquantesimo anniversario
Del ridisegno del rapporto fra Stato e società e sottolineo credo ci debba essere dato atto di non avere mai usato il termine tra Stato e mercato
Io non avere usato il termine di meno Stato più mercato in più mercato se volete anche una componente ma di un concetto più ampio che è quello appunto del più società
Nella
Faremo la Conferenza nazionale
A Venezia come come prima programmata dovrà essere occasione di lavoro di lavoro
Cercheremo di far convergere verso quel giorno la possibilità di prendere decisioni insieme
Quindi non io penso
Ad una conferenza sostanzialmente a porte chiuse e di lavoro non
Non altro perché possa essere cioè il luogo nel quale ragionare
Sulla base di
Percorsi realizzati prima quanto più prima che in quel momento possono anche arrivare ad definire dei punti di arrivo
Pensavo prima ho fatto l'ipotesi alle alle linee guida per il l'accreditamento nel rapporto fra Stato e
E dimensione privato sociale
La stessa questione del cinque per mille
Nasce da un'idea Giulio Di Giulio Tremonti all'inizio non tanto capita
Si inserisce in una scelta che con il Libro Bianco abbiamo fatto e che vogliamo continuare a fare di dare dimensione pubblica al dono
Il dono non va confinato in una dimensione privata questa è la scelta che abbiamo compiuto esplicitamente
Se volete la stessa dove io non amo citare le campane comunicazionali alle quali affido sempre una funzione molto relativa
Però avere inteso anche quest'anno una campagna aiuta l'Italia che aiuta è stato un modo per sottolineare l'idea del dono del dono di seguito l'ordine di mezzi finanziari
Il riconoscimento che c'è un'Italia che aiuta che ha bisogno di essere a sua volta incoraggiata allargata
E il cinque per mille che si inserisce in questa idea dell'ATP dell'ente la dimensione pubblica del dono
Però deve essere barile leggiamolo insieme si dice stabilizziamo lo certo sarebbe cosa buona e giusta anche fonte di salvezza per molte
Per molte associazioni
Non so se è nostro dovere ma dov'è nelle condizioni di finanza pubblica nelle quali operiamo
Perché noi abbiamo tanti meccanismi a orologeria che sono in movimento e che improvvisamente emergono esplodono pensate i debiti sommersi di alcune grandi municipalità per fare un esempio
O al diritto che in questo Paese non sta mai fermo e che quindi ogni tanto ti fa emergere una sopravvenienza negativa
Per
Come dire sentenze molto creative quasi sempre a carico del bilancio dello Stato
Ma
Cinque per mille
In ogni caso anche per il mento sanissimo stesso che lo caratterizza anche fosse stabilizzato nella sua dimensione macro
Per i la dimensione micro di un singolo soggetto del
Pironti o di un singolo soggetto del terzo settore è una sopravvenienza attiva cioè un'eventualità perché tu non sai quanto te ne viene
E allora come tale va vissuto non può essere vissuto in funzione dei costi fissi
Del mantenimento della della
Della tua forma associativa della tua struttura da quel punto di vista è una posso provenienza attiva per finanziare
Attività aggiuntive in più che ti vengono consentite
Da a questo rapporto con i cittadini che convinci a sostenere tempio tosto che un altro
Non può essere un modo di appunto per coprire costi fissi
E
Dopodiché più riusciamo a precisare la platea a definire non è l'altra no abbiamo detto non lo si usi per la campagna pubblicitaria
Nel terribili meccanismi di auto alimentazione finanziati dallo stesso dallo stesso dono mi dispero e credo che abbiamo fatto bene a espungere la possibilità di impiegare queste risorse per
Perfino per per finanziare campagne promozionali non lo so se possiamo affrontare il tema del tetto ragioniamoci non lo so è molto opinabile come
Come come criterio ma non escluderei di discuterne
Insomma l'agenda ci consente molti molti temi ma dobbiamo fare in modo di a fare renderla quanto più pervasiva e quanto cioè di non limitarci alla pure importante dimensione specifica settoriale
Di
Di dobbiamo cercare di rendere il terzo settore un interlocutore di quei processi di cambiamento di cui
Di cui di cui ho detto
Finisco solo con l'osservazione del nostro Mezzogiorno tutti i discorsi che facciamo sulla crescita italiana
Devono muovere dalla constatazione lo ha fatto molto bene la Fondazione Edison anche nei giorni scorsi che il nostro sentire se l'Italia fosse il nord centro
Sarebbe
Tra le sarebbe forse l'aria più performante devo d'Europa se potesse sempre un attimo si facesse un Confort se si fa il se si realizza a tavolino un ideale confronto con
Altri sistemi Paese
Il nostro problema si concentra sul Mezzogiorno
E sul Mezzogiorno io credo che noi presto vareremo il piano per il Sud
Ma che si tratti molto di individuare come fare comunità come fare società e come disegnare un pubblico lo dicevo prima a proposito dei servizi sanitari
Tale da scatenare Società da scatenare vitalità sociale da fare da fare comunità da fare relazioni da promuovere contenuti relazionali
Non è che manchino i contenuti relazionali nel senso nel Mezzogiorno acché lascio vedere a certi contenuti relazionali reparto sostituiti ovviamente ovviamente altri più virtuosi
Per cui quello che vorrei proporvi nel corso di quest'anno è una specifica iniziativa nell'anno cioè del volontariato specifica riferita riferita al Mezzogiorno
Con un focus sul Mezzogiorno perché insieme insieme
Possiamo tentare si possa tentare insieme con le Regioni c'è anche l'opportunità vi dico pratica soli fondi FSE e che le Regioni non tirano a sufficienza e che possono essere
Ricollocati adeguatamente anche nella dimensione sociale quindi
Non è solo come dire un'occasione può essere non solo un'occasione politico culturale ma anche con un
Colonna con un risvolto molto pratico
Perché
Anche questo è un modo opportuno di celebrare L'Unità grazie grazie
Grazie ministro queste questi stimoli moltissimi stimoli che ci ha dato a questo punto
Credo che Mauro Magatti nome
Cappello lo vede terrestre cioè venissero allora a questo punto cedo cedo a lui la parola Mauro Magatti lo lo ricordo brevemente perché ne siano sono coinvolto anch'io e molti altri
Ha fatto ha avuto una idea molto bella quella di
Costruire una una fabbrica della generati vita cioè andare un po'guardare quelle che sono le migliori pratiche del Paese per cercare di dare appunto idee di speranza come dicevo prima
Introducendo intervento e Carlo Borgomeo e quindi scoprire quello un po'il genio si loci dell'Italia
E quindi chiedo anche a Mauro in un contesto come dicevamo di risorse sempre
Meno disponibili dal punto di vista del del debito pubblico del gol del del bilancio pubblico per il terzo settore
Se dal suo punto di vista da questo osservatorio particolare che ha costruito ci sono idee creative che consentano di risolvere questo problema di partenza cedo la parola
Sì grazie
Cioè questo visto che voto da
La cortesia di citarlo
Con l'Istituto Sturzo abbiamo creato questo che si chiama archivio Della se nell'attività genio slot cerchi vedrà se nell'attività
Che è on line potete andare a
Vederlo non raccoglie solo terzo settore ma anche in prese capace di generare valore oltre che politiche
Innovative capace di generare valore
Ma devo dire che
Avendo ascoltato Sacconi su tutta la prima parte mi risparmia
Di dire alcune cose che volevo dire
Nel senso che sono molto d'accordo con lui sul fatto che
Big society significa sono finiti gli ultimi trent'anni
Poi le implicazioni sono pesante però
E quindi in in Inghilterra Cameron parla di society americane gli Stati Uniti Obama sta facendo un discorso sulla sanità
La Merkel punta sulle relazioni industriali il tema è la ridefinizione dei rapporti tra l'individuo il contesto sociale circostante se stesso sociale e istituzionale
Questo è il tema perché è chiaro che
Nella nuova
Stagione della globalizzazione la quale siamo immersi i Paesi occidentali si sono resi conto che
Se non trovano tenore nuove forme di collante sociale vanno a picco
Questa è la sostanza il modello neoliberista che ai guidato gli ultimi trent'anni ha cambiato il mondo lo ha cambiato tante punto che
A questo punto è una minaccia per gli stessi Paesi occidentali
Quindi la questione o si ridefinisca ostile definisce un patto
Tra cittadini imprese istituzioni oppure guai sono tanti queste da queste nell'abisso Saiti
In giro per il mondo se la stanno ponendo tutti
La questione ovviamente
Che ci vuole uno Stato meno pesante
Che faccia una serie di cose
Che ci vuole un mercato
Che sia efficiente ma che mantengo un rapporto con il territorio e non svolazzi di qua e di là
Ci vuole una maggiore capacità di mobilitazione delle forze sociali e diffuse
Questi rischi queste il perimetro diciamo così della questione politica
Che nei Paesi più avanzati in occidente si sta ponendo
E che come dire riguarda anche l'Italia
Allora messo sette non è uno slogan
Diciamo così mi fu sai che la questione
Come nei singoli Paesi è possibile immaginare di ridefinire questa relazione tra lo Stato che deve rimanere in forme diverse riorganizzandosi
Le imprese che devono essere competitive ma devono mantenere un nesso col territorio con dimensione o di appartenenza diciamo così e la capacità di mobilitare i cittadini cioè sostanzialmente bisogna ridefinire un patto sociale
La la base del legame sociale nella seconda età della globalizzazione
La direzione di fondo è quella della capacità di
Generare
Valore integrale
Cioè
Nel quadro delle relazioni
Internazionale che si sono andate formando
La Cina la Russia Brasile l'India cioè Paesi continente interi che si sono mossi e hanno una forza un'energia vitale che in Occidente necessariamente non abbiamo più perché siamo molto più maturi
Allora la via che si identifica e queste società avanzate hanno la possibilità di stare al mondo se sono in grado di
Attivare valore integrale
Dove la parola valore non è solo un profitto evidentemente
La parola valore riguarda la capacità di
Realizzare un modello che un modello di sviluppo nuovo
Che produca qualità umana qualità di significato oltre che qualità economica e tecnologica
Qual è il parco quindi sul quadro siamo tutti d'accordo foot così il quadro è questo ed è il quadro capite impegnativo per cui la cosa adesso Staiti non è e anche questo sia rivolta al settore di sì perché cavolo c'entra tutto questo per settore c'entra perché
Il terzo settore in Italia per quello che è stato negli ultimi trent'anni e per quello che potrebbe diventare nei prossimi trenta
Perché negli scorsi trent'anni il terzo settore in Italia è stato
Come dire se infilata in uno spazio lasciato vuoto tra
Uno Stato che non era capace di fare il suo mestiere pur essendo molto invasivo
è un mercato che era sostanzialmente mercato privato è scarsamente interessato a questa dimensione del valore integrale
Allora
Come è stato detto anche qui lo ricordava prima il Presidente
E tutti lo sanno le persone che sono qui essendo questo il Forum Terzo Settore il terzo settore in
Questo momento in Italia e larghissimamente dipendente dalle risorse pubbliche che sono declinante
Allora è chiaro che
è necessario diciamo così porre la questione che questa
Non sto non si può semplicemente tagliare ecco ma
Il tema è
Che se
Non sia anche una visione di futuro resistere sulle risorse che non vanno tagliate troppo poco
Allora il tema big society eh come decliniamo questa questione del valore integrare il mio italiano
A partire dall'osservazione che
Il federalismo di cui si parla anche in questi giorni un federalismo tutto verticale si sta parlando semplicemente dal rapporto tra Stato Regioni Comuni
Non c'è nient'altro diciamo così all'ordine del giorno per il momento
Ecco qui se mi consentite
è stato anche nominato prima cito Sturzo
Perché il problema di fondo di questo nodo in Italia è la diffidenza che storicamente abbiamo costruito tra lo Stato le imprese e cittadini
Dieci anni fa quando abbiamo cambiato quando abbiamo ci siamo dati un assetto più federalista
Ci siamo dati un affetto su di federalista sostanzialmente mantenendo il controllo centralizzato delle risorse o meglio
Le Regioni potevano spendere lo Stato ripianata che è stato un ed è abbastanza brillante per realizzare il federalismo diciamo così
Oggi
Lo vediamo in questo progetto di riforma sul federalismo ma lo vediamo a proposito dell'autonomia universitaria che è stata fermata anni fa ma che nessuno sa esattamente cosa sia in Italia esiste questo grande nodo quando si parla di big society o di questi temi
E cioè che
Dato che la società nella tutta una serie di problemi
Lo Stato ogni volta che prova a dare spazio alla società
In realtà attiva tutta una serie di forma di controllo perché non si fida dalla Società oppure scopre che la società non si comporta come si dovrebbe comportare
Quando dieci anni fa per fare un esempio concreto non la riforma universitaria sono stati fatti i concorsi locali i costi professore universitario e cioè io i miei colleghi ci siamo comportati nel modo peggiore
Non è stato utilizzato una possibilità di autonomia reale che concorso locale rendeva possibile
E accaduto nell'ordine la stragrande maggioranza degli atenei italiani che il concorso locale voleva dire che vinceva
Il
Quello portato dal barone locale
E questo lo dico perché attorno a questo nodo si giocano gli spazi e le possibilità di realizzare questa famosa big society
E di uscire dallo scambio clientelare nel quale rischia di finire anche il terzo settore con tutte le sue buone intenzioni
Allora
Ed è stato citato dicevo cito anch'io Sturzo
Che mi sembra
Non solo
Il
Politico ma anche il pensatore che di questo Paese ha capito di più anche se è stato abbandonato molto tempo fa
E cioè c'è un unico punto in cui in Italia si riesce a costruire qualche cosa che assomigliano sfera pubblica
E questo punto la dimensione municipale
L'unico punto in Italia che ha speranza di diventare un contesto ragionevolmente pubblico la dimensione municipale
Sopra quella dimensione in Italia anzi e da centocinquanta anni e che ci proviamo tutto ciò che possiamo come pubblico non solo statale
Tutto ciò che possiamo come pubblico ha una serie di problemi
Nello stesso tempo la questione scheggia Sturzo aveva posto che oggi nel due mila dieci non possiamo non porci
E che tutto è come dire che la dimensione municipale
Rischia di essere del tutto inadeguata
Per proporzioni per dimensioni per capacità di visione per orientamento universalistico diciamo così per capacità di proiezione di capacità di competizione quindi il problema che abbiamo e da una parte di recuperare questo luogo come luogo
Per la ricreazione di quel tessuto morale senza al quale nessuna big society è immaginabile in questo Paese
Fatta di costumi di riconoscimento di Cipro ci di fiducia di stima e di scambi come dire sufficientemente
Trasparenti ricondotti e come dire
E controllati dal contesto
Ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di non di non fare rovinare questa dimensione nel localismo più bieco
Che nell'epoca della globalizzazione è francamente del tutto risibile
Allora e vado alla conclusione
Il terzo settore può diventare un grande soggetto del cambiamento istituzionale che questo Paese ha bisogno
Il cambiamento istituzionale non verrà delle forze politiche perché le forze politiche necessariamente sono legate al consenso elettorale che quello che le forze politiche fanno soprattutto come dire in contesti che hanno abbandonato da tempo di riferimento ha un tessuto morale comune come nel nostro Paese
Le forze politiche appunto no al consenso elettorale domani mattina
Allora in Italia c'è bisogno che le forze sociali aggregate
E il terzo settore
Che sono due mondi che non si parlano tanto curiosamente
Quindi i sindacati il mondo dell'industria come dire
Pezzi del mondo delle piccole impresa diciamo così
Queste mondi
Farli comincino a parlare col terzo settore per settore comincia a parlare con questi mondi tutto la politica che costruiscano proposte concrete in cui la direzione di fondo sia quella che per dire un adattamento perché il discorso sarebbe lungo sia quella di testa per
Pensare socializzato cioè il problema è in Italia l'Italia il Paese che ha una spesa pubblica tra le più alte del mondo
E a
In Occidente e alle varie disuguaglianza
Sono inferiori a quelle di Stati Uniti e Inghilterra allora mediante il Canada la spesa pubblica se posso dire amici perché io vengo da questi mondi di lì non si passa
Cioè Sturzo questo l'aveva capito
Chi ha cuore diciamo così i valori della giustizia il valore della solidarietà il valore della coesione sociale deve secondo me capire perché che per quella strada non si passa in Italia
La spesa pubblica è un fattore di disuguaglianza di rafforzamento di ceti che intermediano la spesa pubblica al sud di tutta una serie di questioni di cui adesso non parliamo
Io credo che il tema di siamo così bravi society in Italia in questo momento sia la capacità delle forze che sono sul territorio quelle che io chiamo generati venti
Quelle che producono valore quel quel valore integrale dei quel gran bisogno sia la capacità di queste forze ritornare a parlarsi e diventare loro come dire capaci capaci di proposta ed innovazione
E di trasformazione del Paese
Perché se ci aspettiamo che il meccanismo invece sia quello tradizionale che siano come dire i partiti politici che conta ricompongono come dire la domanda è la richiesta e poi la trasformano in legge ecco se se
Me
Sostenuto tutto questo processo da
Un un perdurante abuso diciamo così della spesa pubblica io credo che la capacità italiana di creare una big society nei prossimi anni sia veramente bassa grazie
Mauro Magatti Graziano toccato anche il tema interessante del rapporto tra l'impresa privata approfitto le imprese hanno for profit
Nel passare la palla al prossimo relatore Andrea Mancini direttore centrale dei censimenti dell'Istat
Mi viene in mente ancora questa incredibile diversità regionale del nostro Paese no e questa dettato un po'le ultime due tappe che ho fatto erano Siena e Napoli
A Siena c'è una fondazione che con suo dividendo può dare un potrebbe in teoria dare uno stipendio a ciascun abitante inclusi i bambini
A Napoli c'è un'Amministrazione che non paga da due anni e ovviamente questo credo influenzi anche il terzo settore la società civile ovviamente è un portato di una storia no di capacità di creare trattenere ricchezza sul territorio
Però è evidente che la la la la i dati sulla società civile sono influenzate anche da questi elementi ecco passo la parola
Grazie credo e si possa reinterpretare dal punto di vista statistico il titolo di questa giornata con un ma è una storia italiana Bix society Small institutions
Tra le istituzioni di piccole dimensioni per prepararmi a questo intervento sono andato a rivedere questo volume che porti risultati del primo censimento fatto dall'Istat nel mille novecentonovantanove sul settore
Che qui viene chiamato del terzo settore ma che in realtà poi nell'ambito della statistica ufficiale internazionale viene chiamato settore delle istituzioni non profit
E vorrei richiamare alla vostra attenzione in qualche modo quegli aspetti che il professor Becchetti prima all'inizio
Citava e cioè quelle delle caratteristiche macro strutturali di questo settore in Italia e delle sue caratteristiche anche micro organizzative della caratteristiche micro delle organizzazioni che ne fanno parte
In qualche modo reinterpretare quindi quello che ha detto all'inizio il professor Arena di quel famoso motore dove dentro ci si mette il petrolio
Quale possiamo immaginare essere la forza energie di Energia che deriva dalle persone che partecipano a questo settore in particolare quelli che svolgono attività di tipo volontario che tipo di motore abbiamo
Dentro cui mettere questa Energia
Questa questo lavoro e queste persone che si vogliono occupare che vogliono partecipare
Ecco da questo punto di vista la mia mio intervento sostanzialmente fondato molto brevemente su quattro considerazioni su quattro gruppi di considerazione primo di tutto le dimensioni
Purtroppo devo fare riferimento ai dati del novantanove perché il censimento prossimo sarà appunto alla fine del due mila e undici riguarderà il due mila undici si svolgerà nei primi mesi del due mila dodici
E riguarderà ovviamente tutte le impresse tutte le istituzioni pubbliche e tutte le istituzioni private che esistono in Italia
E quindi i risultati di confronto che avremo fra
Più o meno un anno
Saranno fatti nei confronti dei dati del censimento del mille novecentonovantanove per quanto riguarda le istituzioni non profit
Sulle dimensioni dicevo in Italia nel novantanove avevamo duecento ventuno mila istituzioni non profit
Il censimento del due mila e uno ne confermano duecentotrentacinque mila quindi con un segnale di forte espansione insomma in due anni svariate decine di migliaia di nuovi istituzioni
In queste operavano tre milioni di volontari
Cento mila religiosi sedici mila obiettori cinquecentotrenta mila dipendenti
Questi dipendenti erano presenti soltanto in trentatré mila
Istituzioni sul duecentoventuno mila
Quindi la gran parte delle istituzioni faceva meno si fondava su un lavoro che non è il classico rapporto di lavoro dipendente
La media dei volontari attivi nelle istituzioni con volontari
Era di diciotto persone
Queste le dimensioni in termini di come dire opera prestazioni hanno
Lavoro in termini di entrate
Le istituzioni con entrate superiori a duecentocinquanta milioni di lire di lire
Erano trentuno mila cioè il quattordici per cento del totale
Quelle con entrate minori di dieci milioni di lire erano cinquanta mila il ventitré per cento del totale
Quindi chiaramente questo anche da un punto di vista senza voler
Dare a questi dati niente
Nessun significato di similitudine con quello dei bilanci delle imprese questa evidente perché la funzione di produzione completamente differente tuttavia nel confronto interno mostra una concentrazione delle entrate piuttosto consistente
E una miriade di diciamo di istituzioni che invece lavorano con poche entrate
Con un basso livello di entrate ma ancora di più sotto il profilo organizzativo
Le istituzioni che centesimo l'alto nel novantanove appartenevano a un gruppo organizzato Ivo più ampio soltanto al trentuno per cento delle dei casi
Le altre erano fuori da gruppi organizzativi in qualche modo possiamo dire che brevemente proprio per andare a in termini molto semplici se volete diretti
Il sessantanove per cento di quelle istituzioni censite erano diciamo a agivano da sole agivano noni in contesti di gruppi maggiori di associazioni maggiori
A livello organizzativo
Il novantaquattro per cento dell'Est
Ciani censite svolgeva la propria attività in una sola unità locale
Quindi era locale localizzata sul territorio in maniera molto molto specifica non aveva altre
Sedi l'ottantotto per cento delle istituzioni censite aveva come soci ho iscritti soltanto persone fisiche
Quindi questo è sulle dimensioni le offro come riflessione sul ruolo della sussidiarietà
Dopodiché abbiamo la dislocazione territoriale anche qui direi che sapete già tutto perché è stato citato molte volte oggi la differenza fra nord e sud ma vi cito un dato per tutti e passo oltre
Perché mi sembra che è stato evocato questo elemento più volte
Nel novantanove sempre ogni dieci mila abitanti
Nelle regioni del nord i volontari erano settecentocinquantanove al sud duecentottantanove ogni dieci mila abitanti cioè la lo scarto in termini di lavoro volontario di presenza di volontari nelle organizzazioni
Tra Mezzogiorno e nord era più del due volte e mezzo quindi una differenza consistente assolutamente consistente
Quarto considerazione i profili economici
Allora in quel lavoro facemmo un
Tentammo di ieri definire dei confini all'interno del settore delle organizzazioni non profit
Perché è un settore estremamente composito differenziato per tipologia ci sono le fondazioni ma ci sono anche le organizzazioni di volontariato ci sono le cooperative sociali
E quindi era ovvio che la nostra curiosità andasse
A esplorare le differenze all'interno dell'universo censito
E venne fuori come primo elemento di confine piuttosto elevato piuttosto significante insomma
Che e il la divisione tra prevalente finanziamento pubblico cioè finanziamenti che provenivano prevalentemente da fonte pubblica o da fonte privata dava questi risultati
Il trentasei per cento delle unità istituzionali venivano prevalentemente finanziate attraverso fonti pubblica
E nell'altro caso al sessantaquattro per cento ovviamente attraverso una prevalenza di fonti private
Una secondo confine importante era quante di queste istituzioni agivano sul mercato cioè avevano no una percentuale di ricavi non inferiore al cinquanta per cento delle stesse
Che dire se volete un confine convenzionali Simo che però ha il vantaggio di essere coerente con quello
Che viene adottato dal sistema europeo dei conti nazionali il SEC novantacinque della guida della
Diciamo dei conti nazionali in sede europea e più in generale internazionale
E qui viene fuori che
Il cinquantaquattro per cento di quelle istituzioni era Marchetti
Cioè agiva con a ricavi che superavano il cinquanta per cento delle spesse
E l'altro ovviamente quarantasei per cento era invece non market non raggiungendo questa soglia
Ancora l'ottanta sette per cento era prevalente finanziamento
Privato il trentatré per cento destinarvi servizi prevalentemente ai propri soci ed era il terzo confine cioè erano di genere di tipo mutualistico
Vado all'ultima considerazione che è quella dei settori di attività dei servizi perché sussidiarietà su che
Cioè sussidiarietà perché cosa andiamo a vedere che cosa fanno queste istituzioni ovviamente possiamo pensare a prospettive future pensando appunto alle innovazioni che sono state citate ma questa era la realtà di allora
Avevamo quattro settori in cui erano forti queste istituzioni
Forti nel senso che erano concentrate la loro presenza era concentrate il primo settore di gran lunga il più grosso era quello della cultura dello sport della ricreazione
Che operare in via prevalente
Il sessantatré per cento delle unità istituzionali censite avevano il diciassette per cento delle entrate l'otto per cento dei dipendenti e il cinquantadue per cento dei volontari
Questo è un punto a mio avviso di riflessione che può dare luogo a spunti interessanti in base a quel che ho sentito oggi
Perché in realtà in questo settore di attività questa grossa rappresentanza in termini di cultura di sport di creazione di uso del tempo libero verrebbe da dire
è molto e molto connaturato a quell'esercizio delle cittadinanze attive
Del partecipazione alla società a quella di diciamo aspetto che non è soltanto di sussidiarietà in termini di offerta di servizi a tradizionale offerta pubblica
Questo è un punto che a me sembra estremamente interessante proprio per quella missione che è stata da alcuni dei relatori qui evocata oggi
E poi seguivano come settori importanti l'assistenza sociale con il nove per cento delle istituzioni ma il venti per cento delle entrate il ventotto per cento dei dipendenti quindi comincia a essere una maggiore organizzazione
Istruzione ricerca con il cinque per cento delle istituzioni ma con il tredici per cento delle entrate il diciassette per cento dei dipendenti
E pochi pochissimi volontari in percentuale il quattro per cento e infine tra questi primi quattro settori prevalenti la sanità
Dove operava il quattro per cento delle istituzioni ma con il diciannove per cento delle entrate il ventitré per cento dei dipendenti il dieci per cento dei volontari
E quindi da questo punto di vista sarebbe ulteriormente interessante capire che il sessantun percento di queste istituzioni era attivo in un solo settore quindi una scarsa diversificazione presentava
Il resto invece era più diversificato nelle proprie attività
Ma era una minoranza delle istituzioni le istituzioni attive in più settori tendevano a diversificare le attività in ambiti settoriali comunque tra loro contiguità
Perché ho fatto questa diciamo rete Sciascia del del dei dati del novantanove beh in primo luogo perché non siamo in grado di darvi di più nuovi in quanto nel corso di questi dieci anni non sono stati svolti non sono state svolte rilevazioni censuaria la prossima come dicevo è del due mila e undici serve un finanziamento consistente
Ma soprattutto
Perché in realtà quando si pensa all'attivo di sussidiarietà che può esprimere questo settore rispetto alla big society
Beh insomma voglio dire credo che bisogna fare degli approfondimenti per creare delle strategie
Che in qualche modo Diano supporto anche a una rafforzamento della struttura organizzativa interno al settore che mi sembra un elemento di riflessione e fin qui non particolarmente sollevato oggi ma che invece
Preoccupa sicuramente chi poi deve operare no con i Comuni con le regioni con le Province magari anche in competizione con le imprese
E vorrei finire citando un elemento
Diciamo importante che è quello
Che fa che si ricollega alla relazione del dottor bisogna inermi
Perché in realtà da un punto di vista della conoscenza di questo settore gli elementi sono estremamente poveri
E a livello europeo bisognerebbe intervenire per sensibilizzare nello spirito appunto di Lisbona a mio avviso anche le autorità del si se ma statistico europeo in particolare Eurostat in quanto è evidente che il sistema statistico europeo è schiacciato da regolamenti statistici
Che non nulla hanno a che vedere con questo settore del non profit e che quindi diventa la Cenerentola dell'informazione statistica come abbondantemente
Dimostrato dal fatto che l'Istat non è riuscita in dieci anni a dare continuità e sistematicità all'informazione settoriale grazie
Ringrazio il dottor Mancini
Siamo stati un possa decine chiedergli di commentare i dati del censimento nel due mila undici perché insomma son passati difese proprio l'anno peggiore per farla qua l'anno prossimo sarà con dati
Freschissimi passo la parola all'ultimo intervento previsto che quello di Carlo molti si smonti Presidente del Forum della pubblica amministrazione
Grazie un patto speri Mangone tredici minuti così chiudiamo le all'una trenta che occorra un'ora decente
E quindi però dovete sopportare che parla un po'per assiomi perché se dobbiamo parlare della pubblica amministrazione rispetto al tema della sussidiarietà in tredici minuti ovviamente dovremo parlare per alcune
Per alcune per alcune frasi fatte quindi né non le potremo argomentare bene lasciarli l'argomentazione ovviamente trovata sul nostro sito un'ampia discussione su questi temi e quindi se vi interessa la possiamo fare dopo
è ovviamente la pubblica amministrazione un pezzo importante parlando di big society di sussidiarietà io mi occupo di come cambia la Pubblica amministrare a vent'anni e penso che sia questo perché la ragione per cui mi hanno invitato
Parto da un primo assioma la pubblica amministrazione è diceva Gregorio Arena stamattina dobbiamo tender cura dei beni comuni ecco la Pubblica vessazione è un bene comune
è un bene comune ricucire abbiamo prende cura perché ha la caratteristica fondamentale dei beni comuni se si arricchisce se migliora c'è richiamo tutti noi
Se si impoverisce se peggiora ci impegniamo tutti noi
Come tutti i beni comuni da sola oggi vi ricordate il vecchio paradosso la tragedia dei beni comuni da sola non vanno non ce la fa da sola auto curarsi deve essere curata dall'insieme della società
Se questo è vero non l'abbiamo curata molto perché il secondo punto di cui non possiamo non tener conto che la piastra male
Sta male da molto tempo non è una cosa recente
Non sembra migliorare in maniera sensibile nonostante le cure io mi occupo di riformare la pubblica amministrazione più o meno la gli anni Novanta anzi dalla fine degli anni ottanta
E nonostante le le le iniezioni continue di riforme non sembra esserci cambiata così radicalmente quanto l'impianto delle riforme avrebbero probabilmente consentito
Basta pensare ad alcuni la esplicito spesso e mi scuso chi l'ha già sentito ma alcuni
Esempi di grandi fallimenti di politiche pubbliche
Pensate alla all'impossibilità di creare opere quali il un opere pubbliche
Con per l'effetto Nimby la pubblica amministrazione la politica dietro ma la pubblica amministrazione che ne molto spesso braccio non è in grado dispiegare una comunità per quale ragione è necessario un inceneritore per quale ragione necessaria una linea di alta velocità
Al di là del giudizio sull'opera stessa certamente ci troviamo di fronte a un fallimento le politiche pubbliche
Ci troviamo di fronte al fallimento delle politiche pubbliche è un altro esempio che si può citare via Triboniano certamente gli zingari che varia
Le comunità rom ma che vengono spostate in maniera
Diciamo in Consulta attraverso
Conflitti continui da tra competenze diverse di amministrazioni diverso certo sono un altro esempio di politica pubblica fallita un terzo esempio potremmo tira fuori quello
Abusi attivissimo dei rifiuti a Napoli
Insomma le politiche pubbliche molto spesso non trovano amministrazione non
Trovano dei grandi fallimenti non tavola delle amministrazioni in grado di
Supportarle perché ed è il terzo punto quindi il primo è che bisogna bene comune il secondo che stanno male che la piastra male il terzo perché
Io direi che
Che falliscono molto spesso perché usano dei modelli
E sono vecchi non vanno bene
Per la nostra società complessa sono modelli semplicistici Morelli che probabilmente un
Potevano essere validi né strutture sociali diverso
Ne faccio faccio tre esempi di di modelli fallimentari il primo modello fallimentare il modello cosiddetto gerarchico la pubblica amministrazione che pensa faccio tutto non solo
è il modello caratteristico che ha avuto delle delle derive molto importanti basti pensare ai tentativi di fare delle S.p.A. non so basta pensare a protezione civile pro abbassa pensare faccio tutto lo solo non ha bisogno nel mercato non ho bisogno che la società civile mi faccio tutto da solo
Un
Modello che non funziona non avrebbe mai funzionato ma in questo momento non funziona per cento è una ragione una perché non ci sono le munizioni il cannone spara lo sparo perché non ci sono molti non ci sono più soldi
Non ci sono più soldi per poter far tutto da soli e quindi modello gerarchico che comunque non avrebbe funzionato in nessun caso ovviamente non funziona perché mancano le risorse
Il secondo modello a quelli che hanno letto di corsa imparando lo per l'esame del giorno dopo solamente la sera il modello americano del melting localmente
E hanno pensato che voler dire di passare la pubblica amministrazione deve remi al timone volesse dire esternalizzare qualsiasi cosa ed è il modello Vescio le faccio tutto io fate tutto voi
E hanno venduto non solo i reni mando son venuti remi son venuto il timore questo avvenuti la barca sono andati da un'altra parte
Ed è il modello dell'Amministrazione esternalizzata in cui molte amministrazioni abbiamo degli esempi chiari molte esternalizzazioni hanno
Dal la non
Ha non devoluto ma abbandonato pezzi di amministrazione perdendo nel controllo perdendo e quindi la garanzia democratica della qualità e della garanzia del servizio per tutti i cittadini soprattutto le fasce deboli
Il terzo modello è quello del della dell'Amministrazione frammentata l'Amministrazione frammentata è la la quindi la presa in giro della FAO della dell'Amministrazione diciamo il paradosso dell'amministrazione leghista scusatemi il termine
Divulgata non è una una tipo non è un giudizio su un partito ma un giudizio su un tipo un su un
Topos diciamo così mettiamola come un topos
Ecco certamente l'Amministrazione che vede la sua comunità interno la sua comunità come un'isola è molto difficile che possa fare amministrazione
Di una di una società complessa allora qual è se questi tre modelli non funzionano più un modello gerarchico il Morello esternalizzato e il modello frammentato
E come come ci muoviamo che cosa cerchiamo il
Qual è il modello che potrebbe funzionare
Noi stiamo studiando molto il sistema del Governo per la attraverso del Governo con l'ariete che vuol dire al Governo con la Rete
Cerco bel libro di lui chiama Eggers che vi consiglio stato edito in Italia per renderle più leggibili dell'Istituto Bruno leoni ve lo consiglio caldamente un libro molto interessante
E cosa vuol dire governare con la Rete vuol dire sfruttare la complessità
L'eterogeneità dei soggetti in campo non come debolezza ma come forza quindi creare delle stelle delle connessioni per cui
La per cui la Rete costruisca una capacità di sinergia tra i soggetti che riporti ad essere forza
Ce la fa la pubblica amministrazione in questo senso secondo me ha ora ha delle possibilità la prima possibilità che ha è quella di essere
Molto spesso in moltissimi territori nel Po nella nella condizione di esse Energia ed è la condizione di chiamare al tavolo la pubblicamente tale può chiamare i tavoli
Normalmente tavoli rispondo non può essere l'unica componente del tavolo abbiamo letto né può essere solo quella che la chiama e poi se ne va né può essere quella che chiamo un tavolino piccolo e delle colleghe alle amministrazione frammentata ma può chiamare tavole quindi può chiamare i soggetti
Se la pubblica amministrazione riesce a governare con la Rete allora diventa la pubblica amministrazione che noi vogliamo fatemi citare dopo è Ghiazza che conoscono pochi un autore che probabilmente conosciamo tutti
Ed è una
Amministrazione abilitante e l'Amministrazione che abilità capability is per parlare come Sen
Allora le abilitare capability es è proprio il senso della del migliore della big society quella che interessa a me per lo meno è un'Amministrazione che
Dando spazio alla società abilità abilità i soggetti di questa società a sviluppare le propri progetti noi progetti l'Amministrazione i propri progetti è dandogli degli strumenti
Il
Quando abbiamo chiesto alla pubblica amministrazione perché questo non succede
Perché ne facciamo gli osservatori non gli studiosi abbiamo chiesto gli osservatori pubblicamente azione perché non succede abbiamo una ricerca che trovate sul nostro sito e che mi prende all'altro le di cinque minuti che mancano
La pubblica amministrazione ci risponde in questo modo gliele ma ho chiesto perché non riesce a governare cucita Dini in realtà la pubblica amministrazione dovrebbe ha il succo all'articolo centodiciotto ultimo comma della Costituzione
Alla
Alla necessità perché non ha più fondi alle necessità di tira fuori
Le ricchezze diceva di utilizzare il petrolio diceva che stamattina ecco di metterlo nel modo che sono dove io non ha più benzina mettiamoci il petrolio cittadini perché non riesce a farlo
E l'abbiamo chiesta loro hanno risposto al solito mille canonico per poter avere delle risposte e rappresentative
La prima risposta che ci danno e che
Mancano
Le competenze
Allora qui secondo me è un grossa si riprende un pezzo delle proposte fatte da Rina stamattina è un tema fondamentale mancano le competenze vuol dire che la pubblica amministrazione non ha avuto d'altra parte ci abbiamo messo dentro nella gran parte
Dei giuristi che si sono formati sul paradigma bipolare è chiaro che in questo momento poveracci fanno fatica
E quindi la prima cosa che dobbiamo cercare
Di
Di capire che una questa pubblica amministrazione non ha le competenze interne e non altri nelle competenze della cultura le risposte che riguardano le competenze la cultura sono il sessantacinque per cento le risposte le nostre rispondenti quindi
Sono grandissima mente maggioritaria
Mentre un la risposta immediatamente dopo ci dice che non ci sono degli strumenti per la partecipazione ma sono ovviamente legate se tu non hai le competenze e non ai e non ai la cultura molto difficilmente vorrei Carratelli degli strumenti
In quando abbiamo chiesto alla a
Ci sono dei temi sull'open data matte Littell in non ve li risparmio
Gli abbiamo chiesto perché non riuscite a
A staccare lordi da Dynamic e in un qualche modo in con a mettervi a un timone tenendo Ailey miccia usando utilizzando la forza del del del della Società del deve
Il il nostro no sto pubblico risponde ancora sostanzialmente quello che manca è un'immaturità di
Di competenze all'interno la pubblica amministrazione
è una mancanza di regole
Allora qui io credo che vada fatto un lavoro profondo non
Non non vado più a lungo per rispettare la per la promessa ma io credo
Che se chiediamo veramente che la pubblica amministrazione sia un bene comune se crediamo veramente che non può governare
Con nostro ne sento gerarchica né essendo esternalizzata né essendo frammentata ma solamente utilizzando come forza la Rete se pensiamo che quelle il modo in cui possa abilitare capability o possa essere usando un altro grande
E mio
Ispiratore maestro di vita che è stato il liceo e quindi può essere veramente conviviale ecco se pensiamo questo l'unico modo è quello di aiutarla ad avere la cultura
E ad avere le competenze quindi io propongo se volete al Forum del terzo dottore
Nella di ragionare insieme propongo al portavoce ma propongo un po'tutti noi che abbiamo il
Voi certamente voi parlate anche voi con la pubblica amministrazione ma noi abbiamo un contatto così capillare con la pubblica amministrazione lavoriamo insieme per un ciclo che dia alla pubblica amministrazione le competenze
Per per per noi per lavorare
Per essere per governare con la Rete per dirla come grazie perché in questo modo stiamo cercando di svuotare il mare con un colino
è lealtà e
OPA se volete un'alta metafora stiamo versando l'acqua dentro un colino più acqua verseremo PIL cercheremo di avere di creare delle leggi e più quest'acqua circa il successo ANIA perché il colino su cui la stiamo versando non è in grado di contenerla grazie
Grazie
Sembra un'ottima esortazioni vengono in mente in tanti progetti adesso i dipendenti della Provincia che devono diventare erogatori di file di finanziamenti di microcredito e hanno bisogno di formazione non sanno neanche esatta non hanno però non nascono proprio da quella cultura
Ecco credo che faccio piacere a tutti dicendo che a questo punto al momento della pausa dopo disarmo ben due ore di dibattito che non credo nessuno moglie la voglia di parlare adesso siamo tutti distrutta
Ci chiediamo riprendiamo quindi lavori tardi all'elettore mezzo perché io si vedovi volevo ricordare appunto mi sembra che i lavori riprendono oggi alle quattordici e trenta
E volevo pregarvi alla puntualità perché ci sono o molto interventi in molti
Che sono iscritti a parlare
E volevo ricordarvi che poi
Poco più tardi alle sedici ci raggiungerà che il Presidente della Camera per un suo saluto
Quindi ci vediamo qui alle quattordici e trenta
Sensibilizzare
Dove
Se ci accomodiamo possiamo dare inizio ai lavori del pomeriggio
Prego
Allora i lavori come sapete prevedo
L'apertura del dibattito
Ci sono numerose richieste di intervento che sono già pervenute
Alla al tavolo della Presidenza
Nella cartellina che avete ritirato stamattina ce la
Il modo di richieste di intervento per chi volesse
Decidere ora di intervenire prego di compilarlo e lasciarlo lì a alla segreteria
La discussione
Gli interventi che abbiamo avuto oggi approfondimento che abbiamo avuto stamattina
Immagino solleciterà hanno molti di noi a intervenire nel pomeriggio e tuttavia devo a chiedervi proprio per rispetto
Dei tempi che in parte sono già sforati infatti e ho previsto anche l'apertura di una finestra
Di interventi della mattinata devo chiedervi però di mantenerlo sin qui assolutamente nei tempi previsti di cinque minuti diversamente avremo delle difficoltà a fare intervenire
Tutti ho il massimo possibile di coloro che hanno chiesto appunto
Di poter parlare
Ricordo ancora che
Fra poco nel pomeriggio verrà il presidente e la camorra Gianfranco Fini a cui naturalmente ci citeremo la parola al momento in cui
Simile a noi e poi naturalmente successivamente vi sarà la possibilità per continuare il dibattito continuare con la serie di interventi
Allora iniziamo do la parola a Giampaolo guarda Bonaccini
CTO
Sì quindi
Sì dove voi
Intanto si può preparare Fausto Casini chiude seguirà
Sì grazie dell'opportunità intanto un osservazioni io sono rimasto molto contento dalla
Da stamattina dalla dalle relazioni che abbiamo sentito dal dibattito dalle relazioni dall'intervento il ministro mi sembra che sia un livello
Molto elevato
Mi sembra che sia una un livello che mette in evidenza le diverse sensibilità e come tutta questa problematica Bix a di sussidiarietà
Non è qualcosa per cui qualcuno alla ricetta in tasca che risolve tutti i problemi ma è un lavoro che tutti insieme siamo chiamati a fare quindi sono rimasto molto contento
Da questa mattina
Dico subito
Una cosa
Mi mi sembra dagli dalle relazioni sentite anche e dall'intervento anche il ministro rispetto come l'obiezione che c'è sotto ma non si riesce più società meno Stato insomma
La sussidiarietà non è il nemico dello Stato
Qui non si tratta che lo Stato deve fare un passo indietro si tratta che lo Stato deve ritornare come dire alla sua vocazione originaria che è quella appunto di
Indirizzare che quell'appunto di coordinare di stabilire alcune regole ma teso a riconoscere tutto quello che c'è
Quindi questo mi sembra che non è un passo indietro anzi a due passi avanti perché è uno Stato che fa vivere tutta le realtà del privato sociale che ci sono e questo mi sembra un un'osservazione interessante
Dico subito appunto uno Stato regolatore capace di dare indirizzi capace di porre regole
Ma sulle regole per esempio questo un dibattito che si aprirà a breve
Forse è meglio che ci siano delle regole come dire ex post rispetto all'attività che ex ante perché
Esposte e la possibilità di
Essere valutati per quello che le reti del sociale del privato sociale fanno costruiscono oggi in Italia rispondendo ai bisogni di di tanti
Ex ante come dire è tutto problematico non è sfuggito a nessuno
L'intervista di due mesi fa di Muhammad Yunus il banchiere dei poveri agreement benché che ha detto avremmo voluto aprire in Italia sul Corriere della Sera ma le leggi che ci sono per aprire una filiale l'agreement anche sono così complicate che abbiamo dovuto rinunciare
Non è possibile hanno dovuto rinunciare
C'è un mio amico che a mo'di battuta dice che da un punto di vista appunto delle normative e de e delle direttive che ci sono anche nel nostro mondo dice son più le trappole che i topi e questa è una situazione
Che
Come dire grave perché per tanti aspetti appare difficile costruire probabilmente un un don Bosco se nascesse oggi
Visto che ha cominciato con quelli che sono chiamati oggi troppo alte al presso l'oratorio ad occupatori non Don Bosco oggi non avrebbe avuto nessuna autorizzazione nessuna possibilità di cominciare a fare quello quello che ha fatto
Men che meno un bel grezze sapete che l'attività dei che se la la incominciata nel garage di casa sua sicuramente autorizzazioni sulla sei due sei e cose varie non le aveva
Quindi qui c'è una in cambio di mentalità di concessioni per lo Stato ma anche per noi e qui vengo a quello che ci riguarda dando per noi appunto le reti del non profit
Del sociale nel mondo dell'associazionismo del volontariato
Che è un mondo che come dire
E è una è una miniera di creatività intelligente che nel corso degli anni dei secoli in alcuni casi
Si è messa a rispondere ai bisogni di tanti
Che c'erano nel nostro Paese
Questa è una è una cosa tipica del DNA del nostro popolo però c'è un c'è un però che io vorrei
Vorrei sottolineare
Io credo realmente che senza un ideale qualunque esso sia
Senza una tensione ideale
Non c'è nessuna sussidiarietà a me piacciono molto i film di don Camillo e Peppone
Non perché mi piacciono i film ma perché mi piacevano Don Camillo e Peppone
Mi piace una tensione ideale di quel genere opposta diversa contrapposta ma come una cosa in comune
Un'attenzione a costruire per un bene per tutti tant'è vero che i due i film sono noti di un canile per porre tiravano la corda l'inverosimile con un'attenzione mai romperà
Questa cosa cioè
La tensione ideale attenzione reale vuol dire una visione positiva della realtà positiva Di Chio vicino che dà fiducia a chi o vicino che fa fare che incoraggia a fare che capace di far sacrifici
è capace di sopra di sopportare pesi difficoltà questo e ciò
Fattore ITS si diceva qualche e dell'altra sera con qualche amico
Questo è ciò che sta sotto l'abisso Saidi e la sussidiarietà
L'avviso Saidi come stamattina c'è stato ricordato eterna da assai probabilmente finito Mirko è andata sei probabilmente sotto la spinta del cambio prendo un po'di tempo di Fausto
No ho finito è nata come ci è stato ricordato stamattina sei proprietà che sotto la spinta della grande crisi molo economica del due mila otto no quindi lo Stato deve dimagrire
Il terzo settore non profit in Italia non è nato sotto la spinta della crisi mondiale c'era da molto prima in alcuni casi ci sono rappresentanti di associazioni che hanno un'origine giura che risale al mille duecento mille trecento al Medioevo
Quindi
Non siamo nati come supplenza di qualcuno dico che su questo fattori ideale
E guardate che questo la perdita di questa tensione ideale è una cosa che tra di noi è un rischio
Perché atti senza questo fatto di dati non c'è su si realizza non c'è bisogno Saiti non c'è possibilità di costruzione queste comune una domanda che do a ciascuno di noi e questo non è una cosa che riguarda le istituzioni riguarda l'assetto umano con cui noi facciamo tutto quello che facciamo questo credo che sia
Il punto che sostiene anche
Tutto il nostro lavoro per una piena attuazione del principio di sussidiarietà e per un come dire un una dinamica nella direzione
Dell'abisso sai che anche lanciata la camorra grazie
Grazie
Allora Fausto Casini impasse
Segue Elide tisi
Ma il terrore di gomma sfruttando anche alcuni interventi di questo ma fino a prima
E credo che dovrebbe che sia necessario precisare un elemento che
Il termine big society un poco così sulla persona che picchiò può essere grande possa Grasso cioè semplicemente considerando un valore negativo il fatto che la possono stia bene salute allora il il tema di fondo secondo me quale il il metodo uno il tipo di società in cui c'è un grande una grande attività da parte delle organizzazioni
I corpi intermedi che noi vogliamo
Questo è sulla sostanza faccio un esempio di big society che in Italia già molto sviluppato e protezione civile
Rose civile quando da quando l'esercito non c'è più
Non c'è più esercito di leva non interviene più il lei secco che faceva prima l'esercito quindi lo fa e il volontariato perché non esiste un'altra struttura in grado di mobilitare tante risorse in modo
In modo così capillare per poter fare un intervento come è stato fatto il volontariato è cresciuto
Si è assunto le sue responsabilità perché si è formato per poter intervenire coerentemente quelle che erano le esigenze in caso di ci va a mutare un campo tentato le cucine le cose da fare che servono nel caso dell'emergenza sto parlando
Della Protezione Civile approccio sbagliato secondo me ma classico quello che mette le pezze come succede qualcosa il cos'è accaduto però contemporaneamente che il sistema
Del volontariato voleva autodeterminarsi
La legge prevedeva un Comitato in cui volontari dovevano in un qualche modo organizzarci uno spazio di una centrale operativa all'interno del Dipartimento per organizzare le cose tutte queste cose ci state perse per strada perché non erano efficaci non erano funzionali
E quindi ci siamo trovati tipo all'Aquila che state fatte delle scelte
Dalla dirigenza senza neanche parlarne quindi con la musica modi society secondo me si chiami in un altro modo però quello è un'esperienza che ho paura che nella testa di molti
Sia quella la vizio Saiti
Allora siccome noi invece abbiamo gli anticorpi e per questo che voglio dire che
Secondo me noi dobbiamo però chiarire cosa vuol dire per noi Biccio sono aiuti
Questa mattina ho letto il Ministro Sacconi siccome ha fatto l'esempio di quello che per me non è più society le di un cinque per mille
Giochiamo Dolo
Non è più society
Il cinque per mille si chiama sussidiarietà fiscale significa che io grazie al fatto che con questo la fiducia dei cittadini
Che sanno che sono bravo perché sono contenti di opere sul loro territorio mi lasciano un po'di soldi sperando così di amplificare la mia capacità di intervenire in autonomia sul territorio non è un dono vedono un'altra cosa
Allora se io chiamo con le parole sbagliato dopo rischio di usare anche la sussidiarietà al posto di terziarizzazione e cose di questo tipo
Faccio un altro esempio di big society il servizio civile
Lo dico perché
Nel servizio civile gli enti sono
Hanno fatto un lavoro storico importantissimo addirittura l'hanno salvato da delle leggi che potevano
Distruggerlo nel due mila uno quando c'è stata la riforma della leva c'era dimenticati che facendo la riforma della leva non essendoci più l'obiezione di coscienza nel modo in cui ci può essere non ci sarebbe più stato il servizio civile
C'erano enti il che è da settantadue lavoravano costruire giovani per la difesa della patria
D'intervento per difesa della patria la costruzione delle condizioni di sicurezza all'interno della patente la sicurezza avviene attraverso la coesione sociale tutte le cose si facciano gli obiettori di coscienza
Che hanno fatto una battaglia hanno conquistato una legge la Santa quattro del due mila uno vere sono quattro anni che i giovani che partono sono sempre meno e sapete perché non abbiamo trovato spunto dalle Regioni
Lo aveva trovato sponda regioni perché qualcuno ci voleva dire che nel servizio civile
Siccome è una risorsa pubblica non ha risorse in cui si segna giovani ad essere cittadini attivi a fare una serie di attività doveva essere orientato negli ambiti di intervento sull'OPA le esigenze di questo o quel piano sanitario sociale o quant'altro Rita Asfor mando ci in una sorta di pezzo sui problemi del welfare
Ora questo è uno dei problemi ora l'altro l'un l'altro elemento che secondo me è venuto fuori questa mattina e che non è indifferente antico uso un caso specifico e vado verso la fine in Toscana voi sapete che
C'era una normativa siccome tutto il trasporto sanitario in Toscana ha fatto per pubbliche assistenze dalle misericordia
Poco dalla Croce Rossa c'era una legge che affidava il servizio attraverso un meccanismo di convenzione che la Corte dei conti cioè la la Corte europea ha sancito non essere in regola
Siccome secondo la Corte europea Susa un meccanismo tariffa quindi faceva scattare l'obbligo di appalto non era corretto aver fatto un sistema di affidamento diretto dei servizi
Se voi parlate con i funzionari europee io chiunque
Tutti i di color non è un punto importante la gara d'appalto quando si fa quando non c'è un un una tariffa non c'è una rendita da un intervento quindi cosa significa significa sostanzialmente che se io vado rimborso spese come previsto dalla legge
Sul volontariato non ci deve essere la gara
Quindi non c'è bisogno di fare nocciolo della Scala
Per fare tutta una serie di cose che sono state fatte lo dicono tutti i giuristi europea i giuristi italiani o spendono tutti molto bene perché non si fa in quella direzione perché non ce la formazione della pubblica amministrazione
E qualcuno il funzione e il politico di turno che non ha un funzionario sotto che gli dice facendo la scelta di affidamento fare la scelta politica c'è il volontariato perché ha un valore di coesione sul territorio per fare un'attività che ha una ricaduta sociale
Noi quindi tu fai la scelta politica io ti metto nelle condizioni di fare quel funzionario dice non lo si faccia la gara d'appalto lo corriamo nessun pericolo escludiamo puro al volontariato dal servizio
Però allora siccome questa dinamica invece sotto il sole c'è la la segnalo per sottolineare l'altro elemento che
Se vogliamo parlare di big society dobbiamo parlare del complesso industriale la pubblica amministrazione
Usato questo prodotto ieri al CNEL deve perché guardando solo quando voi guardate il documento dell'Europa sul semestre
Sul semestre europeo che riguardi ci dice esattamente come dovremmo fare i conti per essere in regola
Volendo adesso andate a vedere vi accorgerete che ci ha chiesto di
Calare le spese sostanzialmente di semplificare le procedure per l'insediamento delle imprese di lavorare sul scuse sul sociale in modo più serio di quello che stiamo facendo tutta una serie di Roma riceva come faccio
Che non ho i soldi o un debito pubblico ti se voi mi dite anche di eliminare il debito pubblico qualcuno dice facciamo la patrimoniale no questo è risposto tipica bene
Perché non ragionare sul fatto che
Semplificare procedure vuol dire liberare risorse all'interno della pubblica istruzione cosa che non accade mai c'è una legge di semplificazione dove prima c'era dice personalizzare dei permessi ce ne vanno dieci annusare della documentazione
Quindi aumenta il pericolo cambiano le responsabilità e sostanzialmente la spesa pubblica continua a rimanere allo stesso livello per quell'attività che non c'è più quindi
C'è bisogno di una ricorso industriale finisco davvero con una battuta negli ultimi dieci anni la spesa per la parte gestionale della pubblica amministrazione è aumentata di dieci volte di più rispetto la proporzione di aumento che ha avuto il PIL
Questo significa che una delle spese fondamentali da cui tagliare e la spesa inefficace ininfluente significa intervenire sulla politica contro logiche di clientela
Credo che noi però su questo abbiamo forma ragionata al nostro interno per vedere se fra di noi non utilizziamo le stesse dinamiche che perché dobbiamo essere esemplari se vogliamo per chiedere agli altri di comportarsi così con noi
E quindi invito tutti a fare un ragionato di stupri domandiamo anche leggere il coordinamento del Forum a fare una ragionata su come organizzi
Diamo e ci e e ci mettiamo a disposizione Stato-Regione mentuccia stamattina Luca Ceglie sulla identificazione della nostra rappresentatività della nostra eleganza
Grazie Fausto
Direttissime
Federsolidarietà
Segue Paolo beni
Sì grazie quanto tempo cinque cinque minuti e cerca di sta nel tempo anche se si possono facilmente proponeva prima agli annali era alternata facile alle pari opportunità dovrei avere qualche minuto in più
Va bene io ritarda un po'dalle riflessioni di questa mattina in particolare del professare Arena è un po'se tutto il tema della sussidiarietà che mi sembra veramente il clou
Di questa giornata intanto con un'affermazione
Io penso che la sussidiarietà non è una questione di modelli organizzativi ma è prima di tutto una questione di approccio culturale qua approccio culturale nella relazione tra le istituzioni alla società civile
Non è sufficiente che esistano a relazione conoscenza tra istituzioni pubbliche e società civile perché esista sussidiarietà sembra banale
Ma credo che nella pratica ci siamo resi conto di come alcuni processi di programmazione partecipata
Quali per esempio sono stati in molte parti del nostro Paese quasi tutte le nostre organizzazioni credo li hanno vissuti tavoli
Dei piani di zona hanno in realtà messe in evidenza come la presenza e la partecipazione non sempre sono come dire garanzia di sussidiarietà
Ma bensì talvolta creano un alibi a forme di mani intesa sugli sussidiarietà
Al terzo settore talvolta basta essere invitati per gratificare il proprio desiderio di contare
E qui faccio anche un po'di autocritica che credo in una fase assembleare sia doverosa e al pubblico limitare a talvolta assolto obblighi di legge sono di Stato direttivi formali di partecipazione
Ma cosa dice la nostra Costituzione come già veniva ricordato questa mattina la nostra Costituzione dice Stato Regioni Città metropolitane Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati
Per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà quindi
L'idea che permea la nostra Costituzione l'idea di sussidiarietà è un'idea che mette al centro le persone quindi in una logica di sostegno alle potenzialità dei singoli affinché possano essere parte attiva nella loro vita e nella società
Creando però un sistema di protezione e di garanzia è intorno ai soggetti più fragili andiamo anziani in indaghi di indigenti
Un concetto di sussidiarietà che parte dunque ancora prima che dalle formazioni sociali dal singolo
E che si coniuga fortemente con quella di solidarietà e su queste si costruisce tutto al modello di welfare che vede comunque nello Stato il garante del diritto delle persone di svilupparsi rimuovendo gli ostacoli
Che rientra la possibilità di svolgere attività di interesse generale a tutta l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati riconoscendone di fatto la funzione pubblica
Quest'idea di solidarietà è strettamente collegata al concetto di bene comune di cui si è parlato anche questa mattina parola ahimè usata e abusata di cui restiamo persino di perdere significato più profondo
L'idea di sussidiarietà non si può dire giungere dalla solidarietà ed è pure strettamente collegata con i concetti di comunità e responsabilità
Il tema della comunità infatti centrale per una migliore qualità della vita delle persone ma le comunità vanno costruite pazientemente con attenzione tessendo fili di relazioni creando la solidarietà conoscenza fiducia
Vivere in uno stesso territorio non significa essere comunità avere buoni servizi non significa fare comunità
Per far crescere le nostre comunità occorre creare connessioni interessi che le organizzazioni le nostre organizzazioni di terzo settore siano attente e aperti
E questa costruzione di comunità non può che passare attraverso una nuova cittadinanza responsabile quella che dovrà nascere dalla piena attuazione del principio di sussidiarietà i passi da fare sono ancora molti
Sia da parte delle istituzioni che la parte dei cittadini
Malgrado ciò in questi ultimi decenni molto è stato fatto le parti più vive della società alle organizzazioni di categoria quelle politiche sindacali di promozione sociale di volontariato
Hanno avuto e hanno sia pure faticosamente a volte un ruolo fondamentale nello sviluppo civile e politico del nostro Paese
Troppe cose sono state e sono attribuite all'esclusiva responsabilità dello Stato e degli enti pubblici siano essi territoriale di altra natura
E questo se vogliamo è uno dei punti culturali e politici da riequilibrare nell'attuazione che è stata data ai principi costituzionali
è necessario trasferire attività ma forse anche responsabilità dal sistema pubblico alle organizzazioni di cittadini solo in questo modo tra l'altro
Raggiungeremo anche la possibilità di semplificare sburocratizzare il sistema e si potrà rafforzare il ruolo di governo territoriale degli enti pubblici
Occorre rafforzare forme di coinvolgimento dei cittadini alla vita del Paese che facciano leva per l'appunto sull'assunzione di precise responsabilità diverse da quelle dello Stato ma complementari a quest'ultime
Ma perché questo sia possibile occorre che le nostre organizzazioni sul terreno a spetti talvolta di bricolage associativo si professionalizzati non si rafforzino rafforzino alla loro rappresentanza
Per diventare certi e solidi punti di riferimento per i cittadini
Siano consapevoli dei rispettivi ruoli in una logica di complementarietà senza concorrenzialità impropria il volontariato sia volontariato secondo logiche di gratuità
La società dell'Ilva aggreghi e promuova cittadinanza la cooperazione sociale utilizzi al meglio
E al servizio delle comunità locali gli strumenti imprenditoriali e del lavoro
Come ho detto all'inizio non sono i modelli che fanno la sussidiarietà ma le culture e le persone
Le organizzazioni di terzo settore devono dimostrare di saper essere aperti innovative non autoreferenziali è disponibile ad accogliere ogni segnale del cambiamento dei bisogni di un territorio attivando risorse pubbliche ma anche private
Le istituzioni e tre si debbono governare i processi garantendo risposte adeguate i cittadini e mettendo a disposizione le risorse necessarie valorizzando e coinvolgendo nella Rete e tutto quanto un territorio sa esprimere
Oggi le persone esprimono vado chiudere
Necessità che aderiscono all'area del Welfare nella sua accezione più ampia dei servizi alla persona lavoro e su quest'ultimo tema una brevissima valutazione
La ricetta che in alcuni Paesi sta facendo sì avanti come strumento anticrisi a partire dagli Stati Uniti di Obama
Sembra essere quella della cooperazione come un modello di impresa partecipata che valorizza l'altra organizzazione democratica di persone che attivano risorse ed energie virtuose legami col territorio
Anche qualche Paese del nord Africa sta guardando la cooperazione come modello organizzato per far fronte alla crescente richiesta di interno grazia oltre che politica anche economica
Credo dunque che queste siano ulteriore conferma e che la sussidiarietà declinata in una società a vita sia lo strumento per far fronte ai problemi del nostro tempo in particolare dei giovani capace di dare fiducia e desiderio di futuro grazie
Grazie
Attenzionate un padreterno scusa situ se siamo costretti a
Comprimere i vostri interventi ma questi metri necessità organizzative naturalmente Paolo beni ARCI prova
Segue Michele Mangano
Essere rapidi e veloci
Ma guardate io vorrei
Fare semplicemente una breve riflessione proprio sugli stimoli molti perso per usi dal
Dalle relazioni e di stamani dai contributi della tavola rotonda e anche del ministro
E quindi
Punto it entriamo dentro
A questo ragionamento sulla centralità della della sussidiarietà io penso che tutti abbiamo la consapevolezza
Di quanto oggi
L'esigenza di una grande riforma sociale sia centrale rispetto alla prospettiva di futuro del Paese
La fase che attraversiamo delle difficoltà che il Paese attraversa
E dobbiamo essere anche consapevoli di quanto immaginare un nuovo modello di welfare la dico breve per
Perché non c'è il tempo significhi misurarsi anche con l'idea di società
Che noi che noi abbiamo
E penso che il terzo settore come dire devi metri definitivamente i piedi nel piatto di questa discussione
Esprimere un suo protagonismo
Proprio in quanto è portatore questo lo diceva bene
Gregorio Arena stamani di una sua peculiare idea di sussidiarietà
Di un approccio culturale al tema
Sussidiarietà intesa come espressione
Della responsabilità umana
Come idea dell'emancipazione dell'individuo nella dimensione del vivere sociale
Come idee antitetica all'assistenzialismo paternalistico
Vedere cioè in ogni persona la capacità di fare da sé
Il sentirsi tutti responsabili di tutti
Sussidiarietà come libera scelta di concorrere al bene comune e di cura dei beni comuni e non sono la stessa cosa
Come processo svincolato dall'interesse privato
Dal concetto del diritto proprietario
E invece come principio che in quanto sale diventa Progetto a società non è un principio astratto
è un progetto fattivo che coinvolge le persone un progetto antitetico all'egoismo sociale con al centro le persone la loro dignità l'idea dell'emancipazione umana
E guardate in questi noi abbiamo nel mondo del terzo settore una grande opportunità che quella di valorizzare quanto
Questi valori questi questi obiettivi derivano dall'esperienza concreta dal fare
Del nostro mondo delle nostre realtà
E d'acqua e valorizzare il fatto che questi concetti sono comuni tanto alla dottrina sociale della Chiesa
Per esempio
Quanto ai movimenti popolari della tradizione laica e socialista di questo Paese ragioniamo su questo in un'epoca di grandi divisioni di questo Paese no
Però io penso anche che il principio di sussidiarietà così come l'ha ben descritto Arena stamani si attua pienamente
Diventa non più soltanto principio ma Progetto concreto nel momento in cui la propensione individuale diviene esercizio collettivo della responsabilità
Cioè quando
L'idea di essere volontario si traduce nell'idea di essere cittadino attivo
Che si fa carico con gli altri dell'interesse generale
Allora in questa accezione la sussidiarietà orizzontale come azione svincolata dall'interesse particolare e orientata all'interesse generale non è separabile a parer mio dal concetto costituzionale di uguaglianza dei diritti dei cittadini
E questo è un punto fermo
Perché se diciamo questo dobbiamo anche interrogarci su come individuiamo la garanzia di tutto questo chi si fa garante
Della utilità in funzione dell'uguaglianza
Non può essere che la Repubblica come recita la Costituzione alla secondo comma dell'articolo sei
Per questo alla sussidiarietà non può corrispondere
Un arretramento delle responsabilità appunto e allora il dibattito sulla big society sulle cose che diceva stamani il ministro che sono a parer mio condivisibili in larga parte bisogna andare fino in fondo sul significato delle parole che bisogna
Dirci cosa intendiamo per grande società io penso serve più società serve una società civile responsabile più forte più strutturata più attiva più capace di fare rete
Ma non serve l'arretramento dello Stato nessuno di garantire dell'uguaglianza dei diritti dei cittadini allora bisogna trovare un punto di equilibrio
Grande società non vuol dire
Meno Stato ma vuol dire più democrazia sociale magari meno burocrazia statalista
Anzi più capacità dello stato di svolgere la sua funzione costituzionale coi cittadini che ne implementano l'attuazione
Cioè in qualche modo rompere quello schema
Dualistico pubblico-privato
Ho stato mercato se volessi con la società civile eternamente ruota di scorta di questo moderni io penso che il terzo settore non possa limitarsi ad affermare dei princìpi da questo punto di vista di a condividerli
Ma debba anche provare a darsi parametri certi e condivisi per attuare
Debba anche provare a riflettere sulle forme con cui opera
Debba provare ad affrontare la relazione fra i principi e la verifica delle azioni svolte
Le banche senza reticenti affrontare il conflitto fra la vocazione alla cura del bene comune che è propria di tutte le nostre organizzazioni e quella spinta all'Autority produzione che pure sappiamo esiste nelle nostre organizzazioni
Parlandosi francamente allora esprimere e arrivo subito a concludere una propria capacità di autoregolamentazione non aspettiamo soltanto le regole che Cicala qualcuno dall'alto
Una autoregolamentazione condivisa che e partecipata il rivendicarne il riconoscimento da parte della sfera politica istituzionale
Dobbiamo superare un certo atteggiamento di soggezione recuperare capacità abbiamo advocacy
Sono due strade diverse alternative quella di un terzo settore corporativo sostanzialmente subalterno al potere di turno qualunque esso sia e quella di un terzo settore partecipativo democratico soggetto autonomo di rappresentanza sociale
Di un terzo settore che esista con nettezza impegnato a sostegno dei più deboli per esempio
Io penso che un'accezione sbagliata nelle conseguenze del concetto di sussidiarietà non comporta soltanto un arretramento delle responsabilità pubbliche ma anche il rischio che il terzo settore diventi cavallo di Troia di interessi privati
Mentre invece un approccio positivo
Comporta non soltanto una convenienza per le nostre comunità ma la piena realizzazione dell'idea di per Tamara del diritto alla cura dei beni comuni cioè dei diritti di terza generazione in qualche modo
Qui ci sono e concludo con questo responsabilità che attengono al mondo della politica ci sono le responsabilità della libera iniziativa sociale ci sono le nostre responsabilità io penso che abbiamo tutti chiaro la debolezza
Delle istituzioni in questo momento in questa fase storica nel nostro Paese un'Europa la debolezza di una politica che sostanzialmente non riesce ad andare oltre la mediazione degli interessi
Io penso che il terzo settore possa farsi interprete di una missione diversa più ambiziosa
A patto che metta in campo con il suo patrimonio culturale
Che accomuna che è capace di accumulare anche esperienze provenienze molto diverse fra loro di fronte alla divisione del Paese e noi dobbiamo dirci e dire pubblicamente
Che dimostriamo siamo la dimostrazione che è possibile unirsi partendo anche da culture pratiche molto diverse in nome della cura del bene comune dell'interesse di tutti e questo penso possa essere un contributo importante al futuro del Paese grazie
Grazie Paola
Michele Mangano
Segue Pietro Barbieri
Ma io
Seguendo
Anche adesso alla discussione di questa mattina vorrei però
Riportare anche la nostra attenzione sul fatto che come ricordava
Olivero nella sua introduzione noi siamo in un'Assise congressuale in qualche modo cioè nel senso cioè stiamo facendo un'Assemblea congressuale nella quale
Non c'è solo al centro il tema ovviamente è quello di questa mattina quello sulla sussidiarietà
Ma c'è nel modo come
Si attrezza forno dal terzo settore rispetto allo scenario attuale le prospettive future all'impegno
Che deve assumere
Soprattutto io credo che sia utile in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo è questa che investe tutti i settori dell'economia del vivere sociale
Con effetti devastanti sulla vita delle famiglie
Sui giovani oggi la disoccupazione è arrivato al ventinove per cento l'altro giorno in un'iniziativa a Bologna ho sentito e la cosa mi ha profondamente colpito che Bologna sessanta mila disoccupati
è una cosa incredibile cioè incredibile fino a qualche tempo fa ce l'ho dati del Mezzogiorno
Prevalentemente quindi c'è un grande dramma del tema dalla disoccupazione il tema appunto della
Nuovo Mondo in mobilità degli anziani dei lavoratori quindi il forno del terzo settore
Si pone si sieda laddove si l'interrogativo su quale modello di sussidiarietà bisogna portare avanti trovare ma io penso che si debba porre come peraltro ha fatto anche l'interrogativo su un nuovo progetto di società
Fino ad oggi il modello economico si è costruito quasi esclusiva il modello e di conseguenza il modello di società si è costruito quasi esclusivamente come estiva Dahrendorf sullo sfruttamento delle risorse naturali
Senza pensare a loro limitata disponibilità nel tempo con sprechi inutili assenza di limiti
Tutto ciò in uno scenario nel quale l'apertura dei mercati globali globali ha determinato la sigla crescita delle opportunità
Mi ha ridotto notevolmente la tutela dei diritti universali e inarrivabili diritti che però alcuni vengono considerati oggi è un lusso e non ci si può permettere io penso che non siano un lusso
Oggi lo scambio più evidente avviene tra lavoro quando c'è lavoro quando cioè
Diritti
E al classico con conflitto tra capitale e lavoro che non si alternano del solito si aggiunge l'incapacità di rappresentare in modo organico le varie molteplice forme disagio della povertà del lavoro precario
E ciò vale a maggior ragione del Mezzogiorno io sono otto accollo come considerazione che faceva Carlo Borgomeo questa mattina
La forte speculazione finanziaria peraltro è ripartita rischia di condizionare profondamente l'economia di tanti Paesi è questo nonostante l'intervento rissa
Di risanamento fatto con i soldi dati degli Stati perché quell'isolamento delle bolle bancari avvenuto attraverso un intervento massiccio allo Stato per questo lo sta questo non è un lusso che lo Stato si può permettere per esempio
La fame la povertà secondi altri fanno fanno insorgere profonde contraddizioni in tanti Paesi a noi vicine con l'esplosione di tensioni sociali che sfociano in autentica rivolte le cosiddette rivolta dal pane
E sono vicini ai nostri confini non lontano molto lontano da noi
Vi è inoltre al nostro Paese questo è stato richiamato una caduta dell'etica dava dell'etica della politica dalla morale che spinge ad tantissimi cittadini
A chiudersi in se stessi a scegliere la solitudine la Oto seduzione dell'impegno politico e sociale che indebolisce il fronte delle si sono dei sostenitori dei principi dei valori dell'uguaglianza posti nella Costituzione tra bene
è proprio in questo scenario che il Forum del terzo settore
Settore sta svolgendo la sua Assemblea
Si presenta la discussione avendo definito non se ne parla più io collega se ne parlasse anche in questa sede un Libro verde che approvata misurarsi con questo
Degradato
Non limitandosi ovviamente solo alla denuncia ma indicando dalla strada una strada che è quella di proporre in alternativa al Circolo dietro un virtuoso vizioso tra crescita competitività e dipendenza
Il circolo virtuoso tra sobrietà sostenibilità e autonomia
Ponendo così un'idea di società più sobria attenta e rispettosa dei valori etici associare i posti
Nella Costituzione italiana aperta multietnica e multiculturale sensibile ai temi ambientali e della sostenibilità i cui anche dentro il fondo si parla poco
Concretamente a solidale poi con i bisogni delle persone della famiglia una società dunque dove l'idea di responsabilità sociale abbia una concreta
Attinenza con la tutela dei beni comuni che ricordava per stamattina Gregorio Arena acqua aria territorio biodiversità saperi diritti umani una responsabilità sociale
Che richiede il contributo all'impegno di tutti
Dell'impresa dalla cooperazione delle forze sociali in primo luogo dei cittadini
In questa direzione il ruolo del terzo settore del Forum e appare fondamentale molto importante per quello che fa per quello che rappresenta per come lo fa
Qua non è che spesso si dimentica che nel panorama nella vita sociale del Paese il Forum non il terzo settore rappresenta è composto da circa quindici mila organizzazioni
Trecentosessanta mila dipendenti
Dieci milioni di fatturato di affari dieci milioni di euro di fatturato caro decede alte scusate o di fatturato otto milioni di utenti
Imprese sociali associazionismo volontariato solo un punto di riferimento importante per l'economia di questo Paese era possono rappresentare una risposta strutturata la crisi
Sia per i servizi di cura alla persona sia per l'housing sociale sia complessivamente per l'economia sociale
Stiamo parlando di un'esperienza ormai consolidata del nostro Paese e che come è stato richiamato questa mattina l'Inghilterra lanciato con
L'espressione appunto con l'idea di David Cameron della big society che significa esattamente il trasferimento a comunità locali
E I volontari di una notevole parte della responsabilità
Di gestione dei servizi sociali
Notevole parte che non significa sostanzialmente per l'appunto a privatizzare sicché spetti simpliciter in questo in questo contesto e mi avvio alla conclusione entra in gioco l'idea della sussidiarietà
La sua corretta interpretazione declinazione come è stato qui richiamato in base all'articolo centodiciotto
Della Costituzione immesso Sindico un modello di partecipazione di ingresso dei soggetti sociali dal terzo settore nell'esercizio della funzione pubblica svolto nell'interesse dei cittadini
Anche in una discussione come quella di oggi è opportuno ribadire che nella declini
Declinazione Parma e corretta
Della sussidiarietà orizzontale deve essere chiaro che il principio della titolarità della funzione pubblica per la garanzia e l'esigibilità dei diritti essenziali è insostituibile
E quindi la differenza con quanto sostiene il Ministro Sacconi e qui la differenza
Perché messo Sacconi non dice dice
Meno
Rinaldi cioè meno Stato meno Stato più alla società
E declina poi il concetto di me lo Stato non come un arretramento dallo Stato ma non dice come lo Stato deve realizzare questa sua presenza questo suo impegno per evitare che si dà e che invece nei termini in cui molti lo avevano allora questo è un punto importante diritti quindi essenziali che sono in sala che vanno determinati arresti esigibili in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale
Poi il sistema complessivo di protezione sociale deve mantenere una titolarità o il tubo ricca una titolarità che deve essere aggi vita attraverso il coinvolgimento dei corpi intermedi anche qui il ministro ha parlato di tanti tavoli questa mattina
Ma questi tavoli chi riconosce
Scusate non mi pare che noi stiamo partecipando a tutti questi tavoli a cui faceva riferimento il Ministro Sacconi questa mattina scusa perché saper competeva questo significa
Un coinvolgimento dei corpi intermedi sindacato per la contrattazione sociale i soggetti del terzo settore per la Coppa programmazione e la coprogettazione sociali in un'ottica di integrazione dei compiti e dei ruoli di ogni soggetto che deve rendere appunto visibilmente circolare il principio della sussidiarietà
Ecco io penso che in questo modo si agisce correttamente il principio costituzionalmente garantito che riconosce i corpi intermedi un ruolo comprimario
Nelle politiche sociale dando valore riforma di autorganizzazione alla forma di auto-organizzazione democratica dei cittadini grazie
Grazie
Barbieri
Finisce
Poi si può preparare Vittorio Ferla
Ma devo dire che il dibattito assembleare
Di quest'anno del Forum ha un senso molto
Molto importante anche per le nostre organizzazioni per le persone che cerchiamo di
Tutelare rappresentare
E proprio riprendo alcune delle parole iniziali che mi sarebbero quasi sufficienti come dire dire ciò che
Esprimere ciò che noi
Che sul noi intendiamo fare insomma ditemi pubblica di questo Paese solo sussidiarietà solidarietà e responsabilità
Sul tema la coniugazione di tre parole che devono stare insieme
In una società civile orientata esprimere un chiaro no carta a un assistenzialismo paternalistico
E che invece è orientata a liberare persone
Credo che io potrei interrompere questo punto direi mi trovo perfettamente su questa linea su questa opzione
Dove ci sono una serie di criticità che credo che
Ci dobbiamo raccontare
Perché altrimenti rischiamo che la tensione morale davvero finisca a una semplice Don Camillo e Peppone una raffigurazione della nostra comunità
Che un modo antico novecentesco di di raccontarla
Mentre io credo che la tensione ideale sia altro sia quella di capire qual è la società civile di cui stiamo parlando
è quella che si riconosce in questi valori
In tutti questi valori non in uno solo
E quella che li mette in campo di mettere in opera
E con la società civile che quindi la con un'ora perché
La libertà equivalga
Autodeterminazione equivalga diritti
La parola diritti della parola che non può essere messa in contrapposizione la sussidiarietà
Do un può essere ammesso
E le relazioni questa mattina credo che l'abbiano chiarito con estrema franchezza e questo deve essere
Estremamente chiaro e poi diede dire automaticamente bene
Chi riconosce
Che
Uno organizzazioni della società civile è in grado è in grado
Di saper interpretare questi principi e queste e queste idealità
E qui viene un punto in un punto nodale su qual è la funzione della Repubblica dello Stato ha detto bene Paolo
Esiste esistenti ed è gerarchia all'interno della nostra Costituzione ed esiste una parte come dire che la riforma del Titolo quinto che
Dice chiaro e tondo che lo Stato deve determinare
I livelli essenziali dei diritti i diritti di cittadinanza
E questo è il terreno entro il quale si deve poter scorgere la sussidiarietà la solidarietà e la responsabilità dell'organizzazione e la società civile
Ed è qui e da questo punto che bisogna partire questo è un elemento centrale perché altrimenti
è giustificabile qualunque tipo di azione
A cosa mi riferisco mi riferisco testé con estrema chiarezza e lo dico perché serve l'assemblea
Che sa conosce e partecipe
Dico ciò che accade
Intendo dire che questa genere di di azioni non contempla la possibilità di costruire la Gare per anziani dei luoghi di contenzione per per anziani non autosufficienti evidentemente o luoghi di contenziosi per persone che vivono esperienze la salute
Mentali problemi di salute mentale o della disabilità
Parole come contenzione segregazione devono uscire dal dizionario di questa società civile questo è un elemento che io ritengo che noi riteniamo uno sia
Sia fondamentale allora se se questi sono sono sono i paradigmi su cui su cui si articola
La sussidiarietà è chiaro
Che bisogna poi dopo come come è stato detto anche in precedenza a chi avere estrema chiarezza su quali sono le funzioni dei diversi rete delle tre
Più grandi aree del terzo settore e quindi
Sulla funzione delle associazioni di promozione sociale della cooperazione sociale e della volontà del volontariato prima
Da Presidente di federsolidarietà le vetture di ridefinizione preciso e che credo che vada
Recuperata con estrema forse a chi fa impresa sociale
La gratuità del volontariato la capacità aggregativa delle associazioni di promozione sociale dei cittadini
Ecco credo che abbiamo bisogno anche noi di quella di quella attenzione morale e a cui faceva riferimento in particolare il Paolo quando diceva che dobbiamo
Contribuire a una nostra autoregolamentazione grazie
Grazie
Vittorio Ferla cittadinanza attiva
Diciamo il primo dei dei dei contributi esterni diciamo esterni per modo di dire perché forse cittadinanza attiva non fa parte diciamo formalmente del formazione del terzo settore comunque in un
Un pezzo importante quanti sono storicamente molto importante della
Nel nostro mondo il terzo settore italiano eccetera e quindi
Ci fa piacere averlo qui con noi dialogare con loro continuare questa roba dialogo con loro prego
Grazie Maurizio
Lo stesso da parte nostra
Davvero un piacere partecipare a questa iniziativa
Dei ringrazio per l'invito
Sia perché è una bella iniziativa sia perché
I contenuti che emergono ci trovano davvero diciamo sulla stessa lunghezza d'onda
Io partirei diciamo dal da quello che dal nostro punto di vista e il punto principale diciamo della sfida della big society che
Credono e dobbiamo raccogliere
Davvero con coraggio come una una opportunità
è il punto è quello che dice Cameron
Nel discorso appunto della lanciata che l'allarme che hanno un comune di il quale lanciata ed è esattamente il trasferimento di poteri e risorse ai cittadini
è questo il punto d
Di partenza per ragionare sulla Bix IT
E mi fa particolarmente piacere diciamo questa
Questa frase perché
Cittadinanzattiva l'aveva scritta in particolare il Presidente Alesso terzi nel due mila sei in un manifesto
Della cittadinanza attiva proprio per una nuova classe dirigente
Questa è la sfida di fronte alla quale alla quale ci troviamo davvero
Un ente va ballottaggio una prima domanda va fatto sul contesto
è evidente che ne siamo in un contesto di tagli alla spesa pubblica e questo diciamo è stato detto in vari in vari modi e tuttavia
Ci sono modi e modi per farlo
E c'è soprattutto da interrogarsi sulla questione della qualità della spesa pubblica ancora una volta c'erano
Cosa molto interessante che è successa
Nel Regno Unito
Cameron avviato questa spending Challenge c'è sostanzialmente una attività di consultazione dei cittadini con la quale ha raccolto centinaia di migliaia di suggerimenti e di proposta
Ora voi capite bene che i tagli lineari che noi invece abbiamo avuto diciamo nella finanziari in Italia
Costituiscono un approccio che completamente
Diverso rispetto rispetto a questo sentire oggi parlare di cinque per mille quando poi sappiamo che quando c'è bisogno di mettere
Le mani alle risorse non si guarda in faccia niente nessuno
Sentire diciamo questa retorica della big society quando mi ha preceduto appunto delle barbe ieri la finisce le altre organizzazioni
Di cittadini sono dovute scendere in piazza per protestare contro Italy sull'assegno di invalidità
Ecco credo che ci dica molto allo stesso tempo bisogna fare i conti con la fine del mito che una crescita progressiva della spesa pubblica
Della tassazione possa in automatico risolvere i problemi non c'è dubbio che questo invito ad una maggiore compartecipazione da parte dei cittadini
Sia sia cruciale
E tuttavia io credo vi siano almeno tre condizioni perché vi possesso una Bix society la prima
Promuovere una diventa dimensione civile allargata nel paese dove per dimensione civile non intendo banalmente
La questione del senso civico che ridurrebbe tutto questo ad una
Questione moralistica sostanzialmente
La dimensione civica riguarda diciamo quell'ambiente favorevole allo sviluppo della cittadinanza attiva e fatto di atteggiamenti
I comportamenti di norme e regole di schemi professionali di modelli culturali
Di mentalità delle amministrazioni pubbliche
Da questo punto di vista c'è uno scarto molto importante nel nostro Paese perché tutte le indagini ci dicono che mentre l'organizzazione dei cittadini godono di una
Ampia fiducia nella popolazione lo stesso non si può dire per tutte quelle categorie
Professionali e amministrative politiche che viceversa dovrebbero così contribuire a costruire questa dimensione civica
La seconda condizione una presenza di organizzazioni civiche forti
Capaci di svolgere completamente il proprio mestiere in questo senso non è sicuramente abbiamo in Italia un patrimonio
Ricchissimo lo dimostra una giornata come questa e gli interventi che oggi abbiamo sentito ma c'è sicuramente un problema di struttura un problema di risorsa
Ancora una volta emerge dall'indagine si visto seri Index del due mila otto dice esattamente che un punto di debolezza delle organizzazioni civili in Italia esattamente
La questione delle risorsa potente non sia più solo di risorse economiche si dota di risorse strutturale di risorse tecnologica e via dicendo
Su cui ovviamente bisogna bisogna lavorare
Il terzo punto riguarda
L'efficacia l'efficienza la trasparenza delle istituzioni politico-amministrativa
In questo senso qualcosa sembrava essersi mosso c'è una decreto legislativo sulla trasparenza è la performances
Che mette vicino esattamente queste cose quindi da una parte la trasparenza dell'azione amministrativa dall'altra il suo collegamento
Con la performances dell'azione amministrativa
Ancora una volta i tagli della manovra finanziaria hanno sostanzialmente depotenziato questa riforma l'anno ridotta ai minimi termini
E questo è un punto ancora una volta di snodo perché
Se è un ruolo
Le istituzioni devono avere nel contesto alla big society è certamente un ruolo
Di capacità azione di catalizzazione
Esattamente la missione che è indicato nell'articolo centodiciotto ultimo comma della Costituzione
è evidente è una missione difficile da accettare perché nell'articolo centodiciotto della Costituzione c'è scritto una cosa molto precisa cioè che le istituzioni pubblica
Sono anche in qualche modo chiamata a perdere potere a vantaggio di una crescita diciamo del potere delle delle organizzazioni CPA e questo ovviamente non è non è facile a far passare
E allora per concludere
Due due questioni cioè che su quelli che a mio avviso sono appunto i nodi irrisolti le sfide su cui appunto bisogna lavorare
La prima riguarda il ruolo dello Stato rispetto all'empowerment dei cittadini se l'empowerment dei cittadini sei rafforzamento dei poteri dei cittadini
A sono gli obiettivi
Della Big della big society
è evidente è evidente che bisogna prendere sul serio il principio di sussidiarietà e questo richiede un impegno
Da parte delle istituzioni
L'attività di capacità reale
Le organizzazioni dei cittadini è una politica pubblica
Ed è sul piano delle politiche pubbliche anche a livello regionale a livello locale
Che bisogna capire se si raccoglie davvero la spina e in questo senso il tema della scarsità delle risorse un nodo un nodo cruciale cruciale nella Bixio saliti Bank
E nemmeno diciamo la verità la Fondazione per il Sud
Sono in questo momento nelle condizioni di poter esprimere come dire la
A ecco la quantità di risorse che sarebbe necessario diciamo per sviluppare
Queste capacità il se lo il il secondo nodo sfida con questo concludo
Riguarda esattamente
Il livello qualitativo della della risposta e le garanzie minime di omogeneità territoriale
Noi lavoriamo molto per esempio anche sul piano del federalismo sanitario e sappiamo perfettamente che la questione dell'accesso dell'universalità della tutele quelle dei diritti è
è una questione aperta
Ed è una questione che in questo detto sta a cuore principalmente alle organizzazioni dei cittadini non ci sono istituzioni le istituzioni politiche amministrative fanno fanno fatica ormai ragionare in questi termini perché ragionano
Principalmente in termini di
Di risorse dispersa
Di controllo dei conti pubblici e via dicendo quindi questo mettono abbiamo una responsabilità enorme ma allo stesso tempo questa responsabilità non può essere soltanto delle organizzazioni da una parte c'è una dimensione di quadro generale è stato detto prima
La voce di definire i livelli essenziali delle prestazioni anche qui parliamo di costituzione e parliamo di Costituzione che non è che non è stata attuata
E dall'altro c'è un problema di non semplicemente di esternalizzare alle organizzazioni alle cooperative
è un volontariato una serie di attività di assistenza ma anche il tema di integrare nei sistemi di controllo e di valutazione dell'azione amministrativa i cittadini
I cittadini cioè dovrebbero essere sempre più chiamati a partecipare
Alla valutazione dell'azione amministrativa la valutazione dei servizi dei servizi pubblici proprio perché sono soltanto i cittadini anche in qualità di utenti nelle condizioni
Di verificare che quei servizi siano accessibili siano uguali sul territorio nazionale nazionale appropriato
E d'altra parte diciamo a
Almeno questo ruolo delle istituzioni cioè quello di
Lavorare diciamo così per accompagnare il Paese unito verso degli obiettivi condivisi è qualcosa che non può non avere a che fare con la big society
Grazie grazie
Mohamed sa di
ANOLF
Segue Paola Mennitti
Io vorrei soltanto esprimere
Alcune
Sembrerebbe definizione anche
Come contributo al dibattito
Partendo da la domanda che io letto né un del documento
Lei sa nella cartella
Se il sussidiarietà possa contribuire a ridurre
L'ingiustizia
Le diseguaglianze
Io credo
Che raggiungere questo risultato
Per tutti
è un obiettivo veramente tanto complessa
Per il semplice motivo in una fase in cui tutti si devono misurare
Contante insicurezze minacciose
Partendo dalla crisi economica
Alle forti tensioni e incomprensioni culturale religiose
La categoria che io stesso rappresento sarebbe quello di immigrati
Viene spesso accusata deve essere la causa della crisi del sistema sociale
Nel Paese invece
Deve conoscere con coraggio
Le difficoltà come criticità delle regolarizzazioni e sociale già esistenti
Questo insieme ad altri motivi
Sono stati
Le motivazioni della domanda del rappresentanza degli immigrati
Che attengono a pelle più alle esigenze o idee vedere soddisfatte i propri bisogni collegati alle diversità collegate alle diverse manifestazioni della vita sociale
Partendo dal lavoro la richiesta per le prestazioni nel carattere socio assistenziale e attività
Di
Politiche sociali
Assolvendo le forme di un riconoscimento reale
Sociale
O politico
All'interno della società nel suo complesso
In questo senso l'associazionismo degli immigrati rappresenta l'emblema di un chiaro desiderio di integrazione
Sono stati
Per loro i primi accerchiare di organizzarsi
Per rendere
Costruttivamente visibili
La loro figura di cittadino
Facendo così emergere le proprie ricchezze
Culturali
E i propri interessi la propria esigenza di partecipazione
Tali obiettivi si realizzano
Soltanto nella concretezza nelle relazioni e sociale
Nel promuovere attività e informativa di consulenza assistenza finalizzate alla promozione dei diritti dei cittadini emigrati
Sono forme di aggregazione sociale che
Ricevano spesso un sostegno in termini finanziarie
Dall'esterno in misura molto minore
Rimane la maggiore risorsa di sostegno delle loro attività per e il perseguimento delle finalità e il contributo operativo dei volontari
Legato a necessità specifiche
E in funzione delle iniziative promosse spesso da carattere
Interculturale o CIPE socio-assistenziale
Sviluppando spesso la capacità di intervenire in modo anticipatorio rispetto a problemi bisogni nove o scoperti grazie al buon radicamento nel territorio
Ma l'avete detto spesso e l'abbiamo denunciato spesso se il ruolo dei lavoratori immigrati
E in alcuni ambiti di lavoro è stato assente rinviato
All'indebolimento delle politico sociale
Per le famiglie
E i minori gli anziani assumendo una reale
Anzi assumendo un ruolo dal CONI è stato sempre definito ONU nel fare nascosto
Anche io il Timi anni
L'aumento dell'utenza straniera
Ha messo in difficoltà non poche organizzazioni del volontariato
Che
Si trovano costrette aderì organizzare le proprie risorse umane e materiali
A dire che hanno a disposizione per fronteggiare le situazioni di disagio totale e in cui versano gli immigrati no
In modo particolare nel settore della prima accoglienza
Vassallo citare ogni esempio di Napoli dove
La smetta la sesta cessazione Ralph continua a dare assistenza alle persone che hanno bisogno di accoglienza senza recedere finanziamenti da parte del comunicato
A fronte di Onna devo una persistente inadeguatezza
Dei servizi sociali esistente
Ho
Della presenza di ostacoli di natura giuridica o culturale che impediscono o limitano notevolmente le possibilità di accelerazione
Se tutti noi concordiamo che le politiche dell'integrazione per essere efficace debbano essere organica
Debba non essere
Alle specifiche esigenze dei cittadini
Ma a queste esigenze
Non corrispondono alle misure decise dal Governo stesso
D'Italia e le fonti finanziarie che penalizzano
Consigliere attività
Servizi resi dal volontariato alle persone debole è bisognose
Facendo ci trovare davanti a un
Spirale possono essere insostenibile di proposte e controproposte deposizione contro posizione
Io credo che la condizione fondamentale e concludo per il processo di integrazione possono prosegue il mente puntare
Ha una buona riuscita che e il Governo torni a ripristinare il fondo nazionale delle politiche di integrazione
Pio i fondi di sessioni al mondo del volontariato
Affinché possa
E in questo momento di crisi continuare ad essere quell'attore sociale che esprimiamo una vocazione effettivamente
Poi mi pare poi grazie ogni versa lista presso il piano dei diritti di sostegno
Alle fasce deboli della società
Lo Stato
è vero lo Stato che non entra in quanto tale come parti in gioco nel processo di integrazione
E come attore sono invece le persone la società civile è chiamato piuttosto passo svolge una funzione di garanzia
Per questi processi sia rendendo effettive le condizioni che ne fanno possibile possibile l'avvio è lo svolgimento
Sia promuovendo spazi e canali di dialogo in cui e se si possano
Svolgersi senza degenerare eletti degenerasse in conflitti che mirano la cui sedersi sociale credo
E chiudo che il terzo settore
Deve trovare
Strumenti materiale e e materiale
E innovativi che rafforzino il proprio ruolo sociale
è
Deve essere o un attore
Che possa
Al volgere Onassis Nesci visiva
Nel condizionare le scelte
Le decisioni politiche
Che determinino e il nuovo modello sociale
Che si vuole realizzare che potrebbe essere anche minacciose per quanto riguarda gli obiettivi che noi abbiamo in mente lì raggiungere tasse
Grazie
Come avete visto ci ha raggiunto il Presidente Fini naturalmente ringraziamo di essere qui con noi mi pare che i tempi
Aver capito che i suoi i i tempi a disposizione di consentono comunque stare qui come qualche minuto in più quindi ascoltare qualche intervento quindi procederei come avevamo previsto dando la parola a Paola menti Legacoop sociale
Buongiorno a tutti
Adesso sembrerà anche una
Una qualche piaggeria però mining mi sento di
Osservare che una cosa positiva che il Presidente della Camera si trattenga da scontare alcuni interventi né perché al di là voglio dire del fatto che
Forse non diremo cose interessantissime magari non le dirò di sicuro io
Però l'intenzione e la necessità e l'obiettivo è di avere interlocutori per noi
Non di avere soltanto visite di passaggio che poi non
Non ci ascoltano e con le quali non possiamo parlare detto questo
La giornata è stata molto ricca di di contenuti e anche gli interventi dei colleghi prima hanno
Puntualizzato in mente per quello che riguarda il versante della cooperazione sociale l'intervento
Di è lite per federsolidarietà in cui mi ritrovo
Direi proprio in larghissima parte
A me sembra che
Una giornata come oggi ci faccia fare alcuni passi avanti dei quali abbiamo grande bisogno
Ovviamente questioni sulle quali poi ritornare e secondo me questo è molto importante perché fra le infinite cose per le quali siamo in grado di dividerci e come è noto il terzo settore non è esente dalla
Del rischio della divisione ce ne sono però una quantità sulle quali
Facendo anche la nostra parte di fatica ma stiamo
Evidenziando invece una condivisione importante
Su questa idea di sussidiarietà in primo luogo perché fortunatamente certamente forse su alcune questioni non abbiamo
Proprio esattamente gli stessi percorsi le stesse esperienze forse neanche
Approcci immediatamente simili ma ci sono
Alcuni aspetti nei quali ci ritroviamo il primo il fatto che nel nostro mondo esiste una condivisione di scopo che è quella non tanto e solo di lavorare
Per
Le comunità e per l'interesse generale ma di lavorare con le comunità dentro le comunità insieme alle comunità il fatto che la nostra idea di
Sussidiarietà
E di ruolo dei qui perché prima ancora dei soggetti sociali sia così profondamente connessa un'idea di partecipazione delle persone
E dei cittadini e ha un'idea di
Relazione fra persone cittadini che poi quella che ci consente di dire
Siamo soggetti che possono sviluppare legame sociale coesione sociale quindi comunità questo mi sembra sia un punto importante la nostra noi siamo soggetti privati ma non abbiamo un'idea
Come dire separata privatistica della rapporto con le comunità e con i territori non per ma prima di tutto con
La seconda questione il fatto che consideriamo ci ritroviamo in questa definizione di bene comune rispetto alle tante questioni delle quali
Ciascuno di noi si occupa e
Tutto sommato penso che dentro questo
E nella sua origine costituzionale che ritroviamo
Anche la possibilità di
Provare a mettere coi piedi per terra o comunque in maniera un pochino meno astratta questa questione del il ruolo del pubblico e il ruolo del privato
Non si danno beni comuni credo almeno partendo dalla nostra Costituzione se non c'è un sostanziale fondamentale
Non solo riconoscimento ma esercizio del ruolo pubblico che è un ruolo
Sostanziale
Così come dice la Costituzione non si danno beni comuni se c'è solo quel ruolo pubblico e quindi solo se c'è ruolo dei cittadini della loro capacità di fare di organizzarsi di partecipare
Di costruire relazioni quei beni sono effettivamente comuni perché se ne prendono cura
Da una parte le istituzioni nelle loro diverse articolazioni e dall'altra i cittadini non ci sentiamo fra quelli che se ne prendono cura e penso che questo ci aiuta anche
Come posso dire
A ragionare ma con maggiore concretezza di questa questione
Che in molte situazioni finisce per collocarci fra quelli che sono a favore della dell'aria che tira e delle maggioranze attuali e quelli che invece sono contro questa vicenda dei livelli essenziali
Connessa alla questione dei diritti perché
Oggi se si nomina la parola diritti certamente non si è governativi almeno così nel
Nel sentire generale e se si parla di livelli essenziali sia addirittura fuori dal tempo per via del fatto che non ci sono i soldi e non non non ci sono
Le risorse io penso che
Al di là dell'inevitabile polemica contrapposizione posizionamenti poi viviamo ognuno di noi ha le sue storie le sue opinioni ma
Come si fa
A dire che ci occupiamo di beni comuni
Partendo dalla Costituzione
Se non si posta attizza il fatto che sono comuni in quanto riguardano tutti i cittadini non solo qualcuno che più fortunato di altro nasce in un luogo piuttosto che in un altro non solo quello che alla fortuna di stare in un posto dove ci sono soggetti sociali
Che si organizzano che fanno che magari hanno anche capitali alle spalle che gli consentono di fare o addirittura magari in qualche altro posto che trovano come dire soggetti disposti a fare
Fra virgolette del bene i beni comuni esistono nel momento in cui ci si mette nelle condizioni che
Riguardino tutti i cittadini e siccome tutto non si può fare perché ci sono dei limiti di risorse chiedere oggi che finalmente sì affronti questa tematica dei livelli essenziali a me pare una questione che non è più
Legata al dividersi rispetto
A a chi per illo tempore fu
A favore di di una legge piuttosto che dell'altra mi pare un dato indispensabile per parlare
Di sussidiarietà
Detto questo io penso che ci siano due questioni però correlate la prima
Correlata anche ragionamenti che abbiamo sentito stamattina del Ministro Sacconi anch'io ho colto
Molto favorevolmente il fatto che c'è stato detto si stiamo lavorando su molti versanti ha citato anche questo dei livelli essenziali come oggetto di un confronto con la Conferenza Stato-Regioni ha parlato del sud dicendo
Lì ci sono grandi potenzialità di sviluppo e di lavoro e di strutturazione di un sistema orientato alla sussidiarietà stiamo discutendo di
Iniziativa in questo senso
Sono cose importanti ma come si fa a costruire sussidiarietà
Relazione
Se non ci si parla
La richiesta di luoghi di tavoli di un processo o nel quale si comunichi e si contribuisca mi pare che
Sempre di più diventa
Diventa sostanziale in questa ottica di sussidiarietà di cui anche i professori lo dico perché sono tali
Che intervenivano questa mattina poi cc richiamavano l'attenzione e cioè
Non pubblico e privato fotografati nel loro statico ruolo ma sussidiarietà come pubblico e privato entrambi importanti non quindi non più uno più l'altro
Ma dei quali si valorizza soprattutto l'aspetto relazionale processuale la sussidiarietà come processo da costruire
Se pensiamo al sud anch'io penso che lì ci siano molte potenzialità e un grandissimo ruolo da sviluppare ho finito ma penso che dobbiamo discuterne insieme e penso anche che
Difficilmente si può evitare di pensare sono molto d'accordo con quello che diceva
Carlo Borgomeo
Difficile che dove c'è pubblico debole cresca un forte sistema
Orientato alla sussidiarietà e quindi soggetti sociali forti sono due aspetti per via dei beni comuni che si aiutano l'uno con l'altro che hanno bisogno uno dell'altro allora rispetto al sud
Ma è un ragionamento che si potrebbe allargare io credo che parlo del sud per fare un esempio
Oggi
La pratica i fatti dicono che si sta andando in una direzione contraria nel sud non si sta rafforzando il pubblico e si sta
Fortemente indebolendo impoverendo
Il mondo del dei soggetti sociale del terzo settore
Io lavoro nella cooperazione sociale voglio fare un solo esempio
Non esiste che si possa sviluppare sussidiarietà in un posto nel quale
A fronte di servizi svolti le fatture il pubblico paga forse pagherà per adesso a trentasei mesi ancora non paga
Queste sono questioni che fanno morire i soggetti sociali economici non che li fanno sviluppare e in un contesto di questo genere quei soggetti che si sviluppano
Come dire che Dio ce la mandi buona
Grazie Paolo
Maurizio Gubbiotti Legambiente
Sì grazie ma anch'io penso che
La discussione che stiamo facendo oggi l'incontro che
Che oggi stiamo tenendo sia un incontro particolarmente positivo per diverse cose
Perché stiamo riuscendo ad avere un confronto
Utile per noi per noi il mondo delle
Terzo settore che domani oltretutto come Forum è anche degli anche una giornata Internal
Diciamo le nostre cose alle questioni organizzative e nostre ma perché il confronto anche tra noi il mondo un po'più ampio oggi è credo fino ad Orio fino ad ora Stato
Di un livello anche molto
Buono molto positivo con una buona partecipazione e e anch'io non per
Piaggeria penso che
La presenza delle Presidente Fini al Presidente della Camera la disponibilità anche ad essere un po'con noi sia
Un elemento che
Che rafforza noi che rafforza questo i ragionamenti che stiamo facendo lo dico perché sicuramente in questi anni
Noi abbiamo pagato stiamo pagando una situazione del nostro Paese che è una situazione complicata che dorme oltretutto
Non lo dico perché il laddove diversa sono osservatorio che quell'ambientalista per un'associazione come Legambiente che si occupa di ambiente ma dove oramai sciamo cosicché le questioni
Siano legate tra loro e che quindi il tono un po'a ragionare di welfare di sussidiarietà di
Questioni sociali senza unirla le questioni ambientali e viceversa ma anche come dire la necessità di riuscire a parlare di queste
Cose dal punto di vista di diritti io credo che questa sia anche ed è un altro dato importante oggi che abbiamo di fronte cioè una situazione di crisi
Non solo nel nostro Paese ma europea mondiale forte di crisi ambientale di crisi sociale occupazionale economica ma che poi
Diciamo al tempo stesso come dire
Non è
Non è possibile affrontare se non in maniera
Unità e con alcune drammaticità che esso anche Paola ricordava ma credo riguardino alcune porzioni nostro territorio molto forti noi
Durante i mesi estivi abbiamo
Realizzato delle
Delle iniziative che abbiamo chiamato castelli di pace e nel nostro meridione e beni dati
Che li abbiamo fornito in quelle occasioni c'hanno mostrato come il numero di persone che oggi lascia
Il nostro meridione per andare a cercare lavoro al nord e tornato ad essere lo stesso numero che c'era negli anni Quaranta negli anni Cinquanta quindi
Come dire alcune questioni sono molto più
Drammatiche anche un po'troppo vicino dei punti di non ritorno di quello che spesso
Che a volte ci viene detto
Ma al tempo stesso credo anche che la discussione di oggi mostri come davvero ci sia
Portato un valore aggiunto nelle iniziative che il nostro mondo fa ogni giorno quotidianamente molto molto importanti
Lo dico perché anch'io ho apprezzato delle novità diciamo nelle cose che diceva il ministro questa mattina sicuramente utili ma credo che ci siano state almeno due questioni
Sulle quali però non ci siamo davvero e cioè il ragionare del cinque per mille ancora come se fosse
Un regalo che si fa
è una concessione in più che si fa al nostro mondo ma soprattutto come dire spiegarlo come
La cosa alla quale bisogna essere stare attenti e che non serva a a coprire le spesi organizzative
Del nostro mondo
Non solo non voglio dire vo vuol dire non conoscere il nostro mondo perché questo fondo che si paga tutto da solo da tanti tanti anni e da
Come dire un lavoro che davvero sotto gli occhi di tutti ma soprattutto che come dire facendo in quel modo si nega
Una cosa molto importante il cinque per mille che la il protagonismo del cittadino delle delle persone che vogliono e possono sottoscrivere donare
In questo caso sì dei propri soldi a coloro che incontrano ogni giorno che gli danno e fiducia allora credo che questo insieme a ad altre cose rispetto anche alla sanità la la al nostro meridione e la sanità siano
Cose ancora che ci fanno capire
C'è una difficoltà vera che c'è e che è
Chiudo su questo lo scollamento come dire la distanza molto forte che c'è ancora tra questo mondo e la politica
Lo dico perché anche come associazione io credo che
Tra le tante cose che abbiamo tenuto in più questi anni una cosa non abbiamo ottenuto e cioè
Che le associazioni avessero diritto di parola in quanto associazioni
E non legate alla politica tradizionale alla politica dei partiti noi come lei ammette ci facemmo un congresso tanti anni fa che intitola mo'proprio così
Il diritto di parola in quanto associazione su questo non abbiamo vinto in questi anni siamo ancora
Molto
Il ritardo e credo che però questa debba essere
Davvero
Insieme alle altre una di quelle scommesse importanti per i prossimi mesi e per i prossimi anni grazie
Grazie Maurizio
Allora come gli avevo già preannunciato l'inizio del nostro dibattito all'adesso sospendiamo a l'intervento di saluto delle autorità che ci hanno raggiunto e quindi dopo cedo il posto
Al momento e passo la parola ad Andrea Olivero nell'introdurrò
Bene sono qui con noi come abbiamo già visto e e salutato il Presidente della Camera dei deputati
Onorevole Gianfranco Fini
E Logli invitiamo a fomentare posto allo scanno che gli compete quello di padrone di casa in questa in questa sala
E insieme colui
Ecco e con noi il vicepresidente
Del Senato senatore Vannino Chiti che salutiamo anche
Ringraziamo farla per la sua presenza
Voi
Va bene abbiamo sanato il mese
Il padrone di casa del nostro prevalsa in possesso di questo bene tanto io lascio subito la parola alla al Presidente Fini
Sto ma vorrei poi odi Rodo alcune parole dopo il termine
Dei loro interventi ma volevo certamente però in ausilio ringraziare ringraziare per l'ospitalità in questa sala ringraziare per la loro presenza
E per l'attenzione anche dimostrata nei mesi passati durante questo mandato del del Forum abbiamo più volte
Richiesto e ottenuto udienza alla Presidente della Camera e avuto attenzione rispetto alle istanze che noi presentavamo quindi
Questo è stato per noi un mo'aspetto molto importante
Il Forum del terzo settore in
Qualità di parte sociale ricerca con convinzione il confronto con
La politica e in particolare con le istituzioni la cava i deputati evidentemente
A questo punto di vista per noi un'interruzione preziosissimo ringraziamo anche il senatore Chiti per il suo ruolo
Il suo ruolo anche a favore a sostegno della sussidiarietà nel nostro Paese trattore fa parte la Fondazione sussidiarietà nel dell'intergruppo e a lavorato in questi anni rimaneva costante per affermare
Il valore della sussidiarietà e per sostenere le azioni e che il terzo settore sta portando avanti proprio a far sì che questo venga concretamente riconosciuto all'interno del nostro Paese
La parola alle trasferte grazie grazie autorità signore e signori
Ospitalità lo dico in modo amichevole ad Andrea Olivero da parte della Camera nei confronti del Forum Terzo adesso del terzo settore è ovviamente una disponibilità doverosa
Ma
Almeno per quel che riguarda
La Camera ma conoscendo la sensibilità di chi ti posso dire anche il Senato è una sensibilità che non è soltanto
La conseguenza del fatto che
Essendo le massime istituzioni rappresentative del Paese ogni qualvolta ci sono dei convegni così rilevanti è buona educazione ospitarli magari porgere il saluto no è qualche cosa di più perché
Inizio con questa considerazione che è un po'al di fuori della traccia del mio breve intervento perché viviamo in una fase
In cui chi rappresenta le istituzioni deve essere consapevole
Che ci sono tanti modi attraverso i quali una democrazia crescerlo si indebolisce
E occorre avere la capacità di cogliere nell'ambito di quella che la società
Se c'è una forma crescente di attenzioni e di partecipazione per quel che accade all'interno delle istituzioni o se al contrario ci sono segnali che vanno della direzione esattamente opposta
E non credo di dire cose particolarmente polemica né particolarmente innovativa se dico
Che oggi coloro che hanno onestà intellettuale per guardare in modo sincero quello che
Lo stato dei rapporti tra la società e le istituzioni B
Se sono intellettualmente oneste colgono più segnali
Che stanno ad evidenziare un
Certo distacco e la crescita di una certa disaffezione
Verso forme di partecipazione alla vita civile quindi alla democrazia di un Paese piuttosto che segnali che vanno nella direzione opposta
Questo è chiaro che chiama in campo la responsabilità della politica nel senso ampio del termine
Non è questa la sede per parlarne chiama in campo le responsabilità
Dei partiti ma al di là di queste responsabilità che ci sono
Credo che chi rappresenta le istituzioni debba innanzitutto ricordare che
Soprattutto nella fase storica in cui stiamo vivendo se debole il livello di partecipazione del cittadino alla vita dalla polis attraverso i partiti attraverso le istituzioni fino a ieri deputate a questo scopo
è al contrario fortemente in crescita rispetto al passato una forma di partecipazione che vede proprio nelle organizzazioni del cosiddetto terzo settore il punto di riferimento più immediato e più efficace
Per l'esperienza personale di tipo politico soprattutto a livello giovanile credo che
Non occorrono grandi analisi per rendersi conto che e sempre più debole il numero dei giovani che partecipano alla vita della polis e quindi all'interesse generale
Attraverso forme tradizionali di impegno e sempre più alto il numero dei giovani che al contrario tenta di raggiungere quel bene comune
Che in qualche modo è
O dovrebbe essere l'obiettivo della partecipazione democratica attraverso il cosiddetto volontariato sociale non profit del terzo settore tutto quello che in qualche modo
E si muove in questo in questo grande importante segmento della nostra società
Quindi credetemi non è soltanto uno ospitalità doverosa
Le istituzioni accolgono coloro che fanno domanda
è una ospitalità che deriva anche dalla consapevolezza del patto che non solo occorre saper interloquire ma occorre saper cogliere
Le nuove vie di partecipazione chiamiamole così
La politica del terzo millennio e per certi aspetti anche la democrazia nel terzo millennio visto che in questa fase siamo chiamati ad operare non necessariamente si dovrà abbassare sulla centralità dei partiti ci sono ormai forme in qualche modo
Collaterali e in alcuni casi addirittura sostitutive che hanno una loro ricchezza e hanno anche un loro oggettivo contributo una loro oggettiva qualità
Né i contributi che sanno fare
Fatta questa premessa che dicevo in un po'fuori fuori dallo schemino che mi ero preparato
Inizio con una considerazione apparentemente bizzarra nel senso che è notorio soprattutto a voi che il convegno si svolge alla vigilia del rinnovo delle cariche associative del Forum del terzo settore
Posso fare teorico lo mette in difficoltà non so
Ma si svolge il convegno in una giornata un po'particolare perché come ormai universalmente noto
Qualche ora fa la Commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale ha sostanzialmente respinto il parere governativo sullo schema del decreto legislativo in materia di federalismo fiscale municipale
Un uso l'espressione sostanzialmente respinto per non annoiarvi ma chi conosce il Regolamento della Bicamerale sa che in caso di pareggio si intende respinto il parere che Ai sensi di legge la Commissione deve dare sullo schema
Del decreto presentato dal Governo ma non c'è un parere alternativo sostitutivo siamo in una situazione in qualche modo
Senza precedenti
Perché mette in correlazione i due eventi perché il tema del federalismo fiscale è un tema sul quale giustamente il terzo settore ha più volte avuto modo di esprimere le proprie osservazioni
E anche questo è uno degli aspetti che mi confermano nel punto di ragionamento del punto di partenza il mio ragionamento
Federalismo fiscale federalismo inteso come riorganizzazione dello Stato non può essere prerogativa esclusiva delle forze politiche che ovviamente sono chiamate essere magna pars nel processo di identificazione di questo sistema federale
Non sono unicamente prerogative degli enti locali che sono chiamati credo che sia stato importante sia importante il dialogo comunque il confronto anche col terzo settore
E
Credo che la relazione sia in qualche modo inevitabile sia destinata proseguire anche nel futuro cioè la relazione tra
La vostra attività i la riorganizzazione in senso federale dello Stato confronto diciamo così
Sia inevitabile perché i
Inevitabilmente trasformare le autonomie locali ridefinire in qualche modo di loro poteri
Pone e detto oggi è evidente delle questioni alla dibattito politico
Ma pone anche delle questioni altrettanto rilevanti agli operatori del terzo settore
E ovviamente carica di nuove in alcuni casi diverse responsabilità gli amministratori locali
Forse si potrebbe tentare una prima schematica sintesi dicendo che sono in gioco almeno tre fattori che interagiscono tra di loro
Maggiori o comunque diversi poteri agli enti locali un assetto autenticamente federale non può prescindere da questa
Dislocazione di competenze da questo trasferimento di
Quote in qualche modo di intervento di sovranità un maggior rigore nella spesa pubblica
Essendo una congiuntura quello in cui siamo chiamati ad operare che non può prescindere da questo dato
E il terzo aspetto che voglio sottolineare perché credo che sia l'aspetto su cui maggiormente può essere importante il vostro contributo una migliore qualità dei servizi erogati
Partendo però dalla consapevolezza che non se ne può ridurre troppo o troppo drasticamente la quantità soprattutto se si considerano il fatto che in molti ambiti questi settori erogati risultano già
Ho insufficienti o comunque al livello minimo della sufficienza
Credo che nella sua relazione tra questi tre elementi e ci sia in qualche modo l'oggetto del confronto tra istituzioni e terzo settore nell'ambito del cosiddetto federalismo fiscale o meno citati
E dicevo è un quadro quelli in evoluzione il nuovo assetto federale dello Stato che
è destinato ad incidere sulla realtà del terzo settore
Per il quale peraltro terzo settore non sono mai state previste risorse finanziarie in abbondanza e lo dico soltanto en passant
Anzi per certi aspetti credo di non essere lontano dal vero affermando che il cosiddetto volontariato sociale nel corso della sua evoluzione nel corso anche delle profonde trasformazioni degli ultimi tempi
Ha dimostrato la sua vitalità in primo luogo perché è sempre stato chiamato a fare i conti con una scarsezza di fondi sostanzialmente cronica
E si è dovuto in più misurare il terzo settore con diciamo così le sensibilità alterne o a intermittenza degli interlocutori istituzionali
E anche questo è a mio modo di vedere uno dei piccoli paradigmi che dimostra il rischio di distacco che c'entra le istituzioni politiche e la società perché perché mentre
La sensibilità delle istituzioni nei confronti del terzo settore
è diciamo a corrente alternata o è in ragione voglio dire proprio in modo palese anche della ricorrenza o meno degli appuntamenti elettorali è in qualche modo frenata di collateralismi in alcuni casi di evidenti strumentalizzazioni strumentalismi
La società italiana
Anche in ragione della sua identità anche in ragione ad esempio
Della
Plurisecolare storia di solidarietà insita nella cultura cristiana ma certamente non solo in ragione di quello
Se c'è un ambito di impegno in cui si comprende come
Le migliori culture i laiche e cattoliche siano chiamate a interagire e
A raggiungere un obiettivo comune è proprio quello del volontariato sociale ma dicevo al di là di questa parentesi se c'è un settori in cui
La Società italiana si è sempre mostrata molto molto sensibile molto attenta a tutto ciò che si muove nell'ambito
Del volontariato sociale è proprio questo a differenze
Dicevo invece
Della
Intermittente attenzione da parte delle istituzioni
Lo dico perché non credo che sia un caso
Che
E sono stime prudenziali l'otto per cento della popolazione italiana dai quattordici anni in su ha svolto o svolge attività in qualche modo di volontariato
Con una dimostrazione evidente di maggior sensibilità rispetto a quella della politica o delle istituzioni
E dico en passant proprio le polemiche che ci sono state sul cinque per mille credo che siano state proprio la riprova
Di questa di questo iato che c'è
Personalmente mi sono meravigliato dell'altro nella vita quando qualcuno Osama Cilente visto che polemica che è scoppiato nello stesso momento ma mi chiedo dove vive chi non aveva messo in conto che inevitabilmente si sarebbe stata da parte
Della Società reale della società più viva una sollevazione che
Non poteva che essere bypartisan molto trasversale non è un problema di come si vota è una diversa sensibilità la società avvertiva come profondamente ingiusta una certa scelta
Che
è stata considerata tale e quindi è stata corretta ma soltanto dopo che c'è stata levata di scudi se ci fosse stato una maggior e sensibilità una maggior vicinanza
Magari non soltanto in occasione dei convegni ma una maggior capacità di ascoltare di capire di verificare di persona che cos'è
Il mondo che voi rappresentate dal probabilmente
Non si sarebbe
Nemmeno compiuto quel primo passo
E
Questo lo dico nonostante
E lo voglio sottolineare da un punto di vista giuridico o addirittura da un punto di vista di precetti costituzionali non ci sia poi sostanzialmente nulla netta
Inserire nel nostro ordinamento né per certi aspetti nulla da innovare profondamente
Perché ricordiamolo è la Costituzione che riconosce l'importanza di quei principi di solidarietà e di sussidiarietà che oggi soprattutto dopo il Trattato di Lisbona
Sono diventati anche un pilastro delle nuove istituzioni europee ma se vogliamo cogliere soprattutto per illustrarle i più giovani
Alcuni di quei principi che dimostrano l'attualità e la freschezza per alcuni aspetti culturale della prima parte della Costituzione beh credo che
Proprio qui si possa partire da qui si debba partire perché
Se il principio di sussidiarietà è stato giustamente salutato da molte pubbliche opinioni europee
Come un importante momento di affermazione dei valori connessi al rispetto della dignità della persona umana soprattutto dopo che
Nel Trattato di Lisbona sia inserito questo principio beh nella nostra Costituzione
è iscritto a qualche decennio prima il principio era chiaramente già individuato ed era in qualche modo una stella polare e che dalla quale e bisognava parti
E credo che anche questa sia la ragione per la quale
Le realtà che si sono organizzate negli ultimi tempi che muovono in qualche modo nell'ambito
Del del così detto terzo settore ormai siano realtà importanti anche da un punto di vista numerico
E almeno ho trovato personalmente piuttosto efficace lo slogan per il due mila undici l'anno del volontariato
Volontari facciamo la differenza uno slogan diciamo efficace proprio per ricordare
Come ogni qual volta ci si incontra per aiutarsi vicendevolmente e sostenere i più deboli e l'intera società che ne trae vantaggio
Se lo slogan questo voleva significare mi sembra che abbia colpito nel segno
Non è la filantropia non è la moglie caritatevole nei confronti del debole è un investimenti in qualche modo sulla qualità complessiva della società che fa davvero la differenza
Perché senza scomodare dibattiti che ci sono stati in altre parti d'Europa se ne parlava ricorderà senatori Chiti in altre occasioni
In Francia il dibattito con la Commissione voluta dal presidente Sarkozy ma affidato ad un uomo di sinistra come a tali
Su cosa si debba intendere oggi come parametro per definire la qualità della vita non è soltanto il prodotto interno lordo che è uno degli elementi ma è la qualità dei servizi e la qualità dell'ambiente
E l'incidenza delle disabilità nelle condizioni di vita e cittadini tutto quello che in qualche modo si muove in una società così complessa quale quelle moderna beh
Può trovare diversi livelli sui fazione anche in ragione
Dell'apporto importante che viene dal terzo settore e che viene dal cosiddetto volontariato sociale quindi un un valore aggiunto per la qualità complessiva della vita del cittadino a prescindere dal fatto che quel cittadino
Abbia delle questioni che in quel modo che in qualche modo chiamano in campo l'azione di chi opera
Nel nel terzo settore
E una una ecco ulteriore ulteriore considerazione
Anche in ragione come dire di temi che sono già al centro del dibattito politico prima di di concludere
Questo un ruolo importante per certi aspetti e centrali del terzo settore nella organizzazione sociale
Risulta di tutta evidenza
In alcuni ambiti e penso in questo in particolar modo ai servizi sociali per antonomasia e alla sanità
L'espressione non è mia ma la giudico efficace si tratta in questi due ambiti Sanità e Servizi Sociali in senso lato di uno strumento che il terzo settore indispensabile per l'umanizzazione
Sia degli ospedali sia di tutti quelli che sono i momenti di assistenza ai disabili agli anziani ai cittadini meno fortunati e
Ecco la considerazione diciamo più puntute in termini politici
Credo che siano questioni sulle quali quando si dibatte di federalismo inevitabilmente e necessariamente ci si debba concentrare non solo in modo più approfondito ma soprattutto deponendo
Le bandiere e più o meno di parte che si sia favorevole o contrari purché e si consideri o meno e ineluttabile la trasformazione in senso federale dello Stato
Personalmente condivido le osservazioni di coloro che hanno messo in evidenza che
Il risultato di quest'oggi
Non è la conseguenza di una valutazione
Unicamente in ragione delle appartenenze politiche è stata una valutazione in ragione del merito di quel provvedimento di come era stato oggettivamente c'è scritto dal Governo e questo forse spiega anche perché forze politiche che pur di opposizioni inizialmente avevano sostenuto e sostengono ancora in termini culturali la trasformazione in senso federale dello Stato si son poi trovate nella condizione obbligata di esprimere un un diniego perché appunto essere un po'più precisi quando si discute di federalismo su queste questioni perché in caso contrario si rischia di agire con un'intenzione che più quella di tipo politico colpo pianistico che quella finalizzata a migliorare l'organizzazione dello Stato italiano per i prossimi decenni
Devo dire
Li faccio gratuite pubblicità sperando di non a fargli un un danno che quando qualche tempo fa ho letto sulla Stampa di Torino
Le osservazioni di uno studioso che tra l'altro è uno studioso serio del federalismo ed è un federalista come Luca Ricolfi quando
L'avrete visto pormi interponeva alcune questioni
Proprio relative a sud al miglioramento o meno della qualità dei servizi in ragione del varo o meno di alcuni provvedimenti ne ho trovato conferma di quelle che erano al mio almeno le mie
Le mie personali valutazioni perché
Perché con il federalismo Sanità e Servizi Sociali
E sono ambiti regionali e locali per eccellenza rischiano di diventare in qualche modo il terreno di scontro tra due diverse esigenze
Che al contrario non possono essere messe in contrasto e peggio ancora in contrapposizione tra di loro
Mi riferisco da un lato all'esigenza di garantire un precetto della Costituzione vale a dire che i servizi debbano essere uguali per tutti i cittadini
Vivano essi a Vipiteno o a Mazara del Vallo e all'altra esigenza altrettanto sacrosanta
E anche se in qualche modo
Compresa in un articolo della Costituzione l'esigenza di garantire costi Standard per
Un effettivo risanamento dei conti e per una
Onesta e trasparente gestione della spesa pubblica il rischio il rischio per certi aspetti drammatico è che queste due esigenze entrambe ripeto
Sacrosante incontestabili costituzionalmente tutelate finiscano per entrare in rotta di collisione tra di loro
E questo è un rischio che non solo deve essere sventato da tutti coloro che
Hanno a cuore un assetto autenticamente federale ma credo che tutti coloro che hanno a cuore
Quella principio di parità del cittadino di fronte alla legge che il pilastro fondamentale di una di una democrazia
E in in a questo confronto virtuoso e qui in questo dibattito
Che ripeto in ruolo il ruolo che può derivare alla politica dal contributo di di proposte di analisi ma di esperienza in particolar modo delle associazioni del terzo settore è certamente un ruolo di oggettiva e primaria importanza
Sono certo e concludo così che non mancherà il vostro contributo dicevo prima
Allora nostro portavoce che seppure a distanza ho seguito questa mattina l'intervento del ministro o ho colto come dire la la serietà del confronto che si è avviato
Lasciatemi concludere non con l'auspicio ma con la certezza che anche nelle prossime settimane nei prossimi mesi quando inevitabilmente con una sorta di fiume carsico il dibattito magari si inabissa rata e poi via rialzarsi e riaprire
Non mancherà ad una politica
Ammesso che la politica voglia avere orecchie per intendere
Non mancherà la politica la possibilità di ascoltare la vostra voce e questo sarà uno di quei momenti di reciproco confronto che non può che far bene alla qualità della nostra democrazia grazie
Grazie grazie Presidente per la
Queste parole noi naturalmente garantiamo il nostro apporto convinto
In questa direzione come lei diceva da ultimo la parola al senatore Chiti vicepresidente del Senato alla pubblica
Sì
Sì grazie conoscere un saluto un saluto cordiale a tutti voi un saluto
Al Presidente della Camera Gianfranco Fini un ringraziamento
Andrea Olivero per questo per questo invito
Quando io vi ho pensato a questo tema pensando a questo tema non a voi che ovviamente lo conoscete bene ma ha detto se oggi chissà se i cittadini del nostro Paese dicessi stiamo discutendo
Di sussidiarietà il nuovo modello sociale potrebbe pensare discutete di questioni astratte invece in realtà
Discutiamo discutete
Di questioni che sono profondamente dentro dovrebbero essere profondamente dentro un confronto con la politica e con le istituzioni
Perché qui si tocca
Uno secondo me dei punti fondamentali per un rinnovamento delle culture politiche sono convinto personalmente
Che oggi ci sia bisogno di un rinnovamento di tutte le culture politiche a destra come a sinistra perché siamo in un nuovo secolo non è un problema di cronologica proprio un problema chiese che sono cambiati gli assi di riferimento
Del mondo e anche i termini i termini dello sviluppo e qui tocchiamo
Dei punti che sono dei punti decisivi
Perché da un lato quando discutiamo appunto di sussidiarietà di nuovo modello sociale discutiamo di istituzioni
E di loro riforma
Tema da tempo al centro e per molti aspetti non concluso in Italia per altro verso discutiamo ditemi che sono dentro anche
Le questioni europee il sistema come diceva che il Presidente Fini della stessa governance europea dall'altro abbiamo
Dicendo queste cose affrontiamo anche temi che sono dentro una diversa qualità diversi fino e diverse finalità dello sviluppo e un rinnovamento
Che almeno a me sta a cuore credo dovrebbe stare a cuore a tutti dell'UE nel far di come oggi può funzionare un modello sociale in un mondo che è profondamente cambiato perché non siamo più
Dentro i grandi agglomerati industriali
Che avevano le catene di montaggio avevano categorie che si formavano fortemente su quella base
E il nostro stato sociale era giustamente è stato un modello importantissimo uno stato sociale che
Puntava sul risarcimento oggi noi dobbiamo ripensare a un modello euro del rinnovato di di Guelfa che abbia al suo centro la costruzione di uguaglianza di opportunità per i cittadini e l'uguaglianza di opportunità cioè dei cittadini
Si forma intanto nel momento dell'istruzione nel momento della formazione poi nel momento anche dell'assistenza e della cura certamente che sono aspetti
Fondamentali si forma per società che sono società pluralistica
Dove ci sono i cittadini italiani o cittadini europei se volete i nati in Italia e nati in Europa ci sono cittadini che diventano cittadini italiani europei venendo da altre parti del mondo sono già qui
Io ricordo sempre Presidente
Ma è vero per esempio una volta stavo prendendo il treno alla stazione Santa Maria Novella ho sentito una bimbi una piccola che parlava in un fiorentino
Che era assolutamente mi sono voltato per questo che vivendo in Toscana non è che mi avrebbe fatto colpo era una bambina
Nera non nera con nelle treccine magnifica ecco questi sono i nuovi cittadini italiani a cui dobbiamo pensare qui dobbiamo guardare quando si pensa alle questioni di cui oggi discutiamo
La sussidiarietà ha una lunga storia
Una storia straordinario un certo punto di vista un'origine cattolica è stata formulata
Nel secolo precedente in modo
Più preciso da da da da da un pontefice nel mille novecentotrentuno la quadreria Simona oggi quello che a noi preme certamente come questo principio è diventato per un verso
Modo su cui si può costruire una governance europea faceva riferimento il Presidente Fini al Trattato di Lisbona cioè a un modello di governo dell'Europa che si fondi
Sono nuovi rapporti tra cittadini e istituzioni questo è un primo punto e sul nuovi rapporti tra le istituzioni tra loro e tra istituzioni che non sono soltanto una nuova statualità che esiste e una nuova politica che esiste e non soltanto dentro i palazzi che dobbiamo
Tutelare e anche rinnovare ma non sono solo quelli i palazzi che ci preme che abbiamo nel in Italia oltre tutto questo dal mille dal due mila uno scusate e anche dentro la Costituzione
L'ultimo comma dell'articolo centodiciotto e la Costituzione impegna lo Stato le Regioni e le città metropolitane e le Province e Comuni
A favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli o associati per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà questo è
La questione con cui ci
Ci misuriamo quindi sono temi che stanno dentro una politica che sta sul concreto della situazione e che vuole rinnovare il proprio il proprio modo
Il proprio modo di essere perché questo significa secondo me almeno non un venir meno dello Stato
A te che oggi presiede discutiamo di federalismo poi dirò anche una cosa
Cioè di riorganizzazione dello Stato sia che discutiamo
Di sussidiarietà e di terzo settore ci sono alcuni che dicono c'è una crisi come questa ma di cosa ci parlate parlateci di come si possono portare avanti le politiche statali
Se questo ragionamento fosse un venir meno dello Stato avrebbe un fondamento quanto man dovremmo dire punto e aspettiamo
Ma qui non siamo di fronte a un discorso che pone il problema di un venir meno dello Stato siamo di fronte un discorso che ci parla di un diverso modo di essere dello Stato non di uno Stato ma un disse di un diverso stato di uno Stato diverso
Seconda questione siamo di fronte a un problema che ci dice a un tema che ci dice questo rinnovamento culturale guardate che l'interesse pubblico
Il bene comune il bene collettivo uso tutti i termini con cui si può coniugare nella cultura laica o nella cultura cattolica questo non è soltanto prodotto dalle istituzioni statali è giusto è una finalità è un obiettivo che si deve tenere presente ma questo obiettivo a una pluralità di soggetti per portare avanti che sono naturalmente quello dello Stato che ha certamente un compito di programmazione ne di controllo e non di indifferenza o o o non di scarsità di risorse ma d'uso di un uso migliore delle risorse e al tempo stesso però oltre oltre a questo
E alla presenza dello Stato quando lo Stato deve essere presente ci sono altri soggetti che possono avere pur avendo una natura diversa non istituzionale
Questi stessi compiti queste stesse finalità e che possono servire a portare avanti altrettanto bene in alcuni casi è meglio
Perché non si chiede al terzo settore a dir la verità non lo chiediamo noi c'è anche chi lo chiede
Di fare da supplenza a uno Stato che si ritira per coprire come una foglia di fico le vergogne
O il disimpegno perché questa è altra cosa e non c'è soltanto nel nostro ordinamento non c'è soltanto quella che si chiama crisi fiscale dello Stato anche se non ci fosse un problema di risorse certe prestazioni certi servizi nella società
Che non ha più il rapporto masse istituzioni ma che ha un rapporto persone solidarietà tra le persone e istituzioni ci sono delle prestazioni di servizi che possono essere per la loro differenziazione
Essere prestati meglio in altre forme in altri modi di essere organizzati e questo ragionamento pone al centro la persona e l'importanza dei servizi cioè
è importante la persona è importante il servizio che deve essere erogato lo strumento con cui si ero se viene erogato il soggetto con cui viene erogato
è secondario deve essere è importante che arrivi alla persona e che abbia quella qualità è un profondo rinnovamento ripeto è un profondo
Secondo me rinnovamento delle culture da questo punto di vista s'intreccia con questioni anche se stanno dentro l'agenda politica
Non è certamente sufficiente
Per lo sviluppo del terzo settore che ci siano comuni e regioni che hanno autonomia e responsabilità ma questo è necessario
Cioè il terzo settore non vive a Roma o o se fossimo se la capitale problema dove vive la capitale dove vive indicando il più importante della politica dei la democrazia della rappresentanza del Governo vive sul territorio e ha bisogno che le interlocuzioni dello Stato le istituzioni siano sul territorio
Allora non è detto che le istituzioni che sono sul territorio faccio un discorso come quello che ho cercato di sviluppare nei confronti del terzo settore
Ma certamente se non avrete comuni in grado di fare se non avete in regioni in grado di fare questo non non ci potrà essere
Da questo punto di vista il decreto che oggi non è stato approvato è stato sostanzialmente respinto nella Commissione bicamerale non è e ho visto già al tentativo venivo da un dibattito televisivo il tentativo è quello di dire
Siccome c'è uno scontro politico di come ci sono ragioni politiche questo decreto è stato bocciato no permetto per me sinceramente può deve esserci il Governo che più mi piacerebbe nella mia testa ma se avesse fatto questo decreto questo decreto meritava di essere bocciato
E meritava di essere bocciato
Merita di essere bocciato
Perché non è che si può tornare al Medioevo la famosa vicenda
Cioè la vigilia devi mangiare il pesce c'è la carne ti battezzo e diventi pesce non non è più così che funziona
Questo decreto che si chiamava di federalismo municipale
In realtà era una patrimoniale secca che aumentava le questa sì davvero una patrimoniale le tasse sulle gli immobili delle imprese e del commercio cose di questo c'è bisogno ditemelo voi
Che aumentava gli squilibri addirittura tra Comuni sede di tutti di di turismo se e magari comuni densamente abitati non sedi di turismo che facevo un'operazione
Che faceva dei Comuni esattori perché essendo stata tolta l'ICI a tutti sulla prima casa e non essendo stato dato I Comuni restituito quello che c'era l'impegno di dare a questo serviva dove stanno autonomia e la responsabilità dei Comuni
Dov'era il fondo di perequazione il fondo di perequazione deve essere quello che serve per i Comuni e domani per le Regioni non autosufficienti perché le prestazioni fondamentali istruzione e formazione sanità vengono datati tra cittadini italiani ovunque abitino ma se il fondo di perequazione diventa immenso
Intanto non si sa come fare a Chieti l'Oriente riguarda con quali risorse e poi
Quanto capiente e poi ammesso che possa essere capiente che cosa cambia se non il nome quel comune continua a vivere di finanza derivata allora noi vogliamo che i comuni
L'opposto del federalismo
Noi vogliamo che invece dentro l'unità dell'Italia dentro l'unità dell'Italia
Dentro la coesione del Paese dentro la solidarietà del Paese ci siano comuni che per le loro competenze
Regioni che per le loro competenze hanno l'autonomia delle risorse o fondi di perequazione per essere per essere autonomi così non era e questo è un punto decisivo anche per voi
Io sono preoccupato e lo fa con un fatto non so se
Cioè rispetta qualche anno fa quando se si discuteva di riforma delle istituzioni Ponzo andava avanti poco uguale
Ma si sentiva una consapevolezza esterna
Del mondo dell'impresa del sindacato anche del terzo settore oggi sembra che il problema delle istituzioni riguardi soltanto chi nelle istituzioni esce quelli che in un modo un altro sono letti per una fase non è così
Riguarda i cittadini italiani e vorrei dire ancora di più riguarda quei cittadini italiani impegnati come voi che in questa direzione svolgono un ruolo svolgono un ruolo importante non si rinnova l'Uefa se non c'è una riforma delle istituzioni
E non ci sarà un ruolo del terzo settore se questa riforma delle istituzioni non ha in mente anche un nuovo rapporto con i cittadini
Ho già detto del bello e il fare
Che abbia di cui abbiamo bisogno oggi abbiamo bisogno di uno e nel fare dell'uguaglianza delle opportunità perché vedete anche qui
è certamente vero noi abbiamo bisogno e nessuno c'è riuscito fino ad ora se non teoricamente
Nessuno davvero di tenere insieme i tre aspetti che possono fare a colpi tra loro a cazzotti tra loro
Entrare in contraddizione tra loro appunto l'uguaglianza del merito e io sinceramente non vi so dire tutta la strada che faccia stare insieme l'uguaglianza il merito
Ma diciamo se non solo scrivere fino alla Z suo certamente scrivere la o se volete l'abbiccì la è
Che un bambino
E una bambina quali che siano la famiglia in cui vivono se sono nati in Italia se ci sono venuti se sono nati da cittadini italiani uno vecchi e nuovi italiani bambini devono a vere quando sono bambini e le differenze
Non mi illudo che possono essere del tutto annullate ma almeno attenuate l'opportunità di istruirsi torna attuale
Come se fosse stato scritto cinque minuti fa quella lettera una professoressa che ha formato le nostre generazioni perché da qui si comincia a costruire
L'uguaglianza e in merito all'uguaglianza del merito si tengono insieme se si va su questa strada ultima considerazione che voglio fare
Anzitutto poi sarà una sottolineatura finale alcune esperienze in questi anni si sono cominciata a fare e alcune sono state purtroppo mortificati
Intanto
Se è importante
Che sia nell'economia l'incisività recente di grande interesse per la cultura politica la Caritas in veritate per la cultura politica cioè come costruisco la fraternità o la solidarietà nell'economia
E come costruisco un nuovo welfare
Allora se questo è e e le risposte non sono facili ma certamente intanto l'intervento il sostegno dello Stato a tutti i livelli
Come viene giustamente dato col dovrebbe essere data un'impresa che ha una funzione sociale che mi crea occupazione potrebbe essere dato anche perché ci sia un pluralismo di soggetti
Chi vive di un profitto legittimo non è scandaloso perché si è fatto nelle regole è importante chi vive di un profitto costruito un altro modo e finalizzato ad un altro modo non a livello individuale soggetti plurali
Nella vita economica è fondamentale e lo Stato deve fare qualcosa non deve guardare soltanto da una parte
Lo stesso è il discorso che riguarda l'Uefa
Non so se a seguito Presidente Fini questa questione del cinque per mille che è un qualche cosa di incredibile perché se voi guardate la proposta di legge per stabilizzare il cinque per mille vedete uno schieramento
Altro che bypartisan di tutti i parlamentari
L'abbiamo costruita e presentata allo stesso modo appunto nel gruppo interparlamentare sulla sussidiarietà sia alla Camera che al Senato e siccome c'era parlo di un anno e mezzo due fa ormai uno spazio libero abbiamo detto partiamo dal Senato
E il Senato aveva dato la sede legislativa alla Commissioni quindi la Commissione poteva farlo mi pare un mese di marzo avevamo già fatto i conti marzo sede legislativa del Senato aprile sede legislativa della Camera
Perché non è andata avanti è sempre lì fermo e non si muove e se non si pone perché il Governo ho sentito che anche stamani il Ministro Sacconi su questo no in non ha sblocca alto
E il Governo non mette una cifra ma la metta minima lamenta insufficiente si vedrà nel tempo ma metta una cifra che dia stabilità al cinque per mille che si esca dal fatto che ogni anno non si sa se ci sarà quando ci sarà come ci sarà verrà dopo ora viene forse con il milleproroghe però i cittadini non lo sanno intanto voi non avete neanche gli arretrati quindi siete esposti con le banche che cosa si programma che cosa programma al terzo settore ed voglio sapere che c'è dieci anzi anche se sarebbe giusto avere trenta ma sapere che almeno dieci c'è e programmare nel corso degli anni su questo bisogna essere intra anzi ente far venire una voce che dica almeno questo facciamolo perché su presto io non credo che ci sarà mai un giorno anche se le tasse bisogna fa un discorso serio anche sulle tasse
Per il problema delle tasse non dico che ognuno di noi stessi tappa proprio la bottiglia di spumante quando paga le tasse non c'è bisogno di ci sia questo ma le tasse sono comunque un dovere che siano giuste
In che c'è un'evasione scandalosa è pure vero bisognerà superarla impegnarci tutta separa superarla e che se c'è una finalizzazione se il trenta per cento mi pare dei cittadini avevano scelto la finalizzazione del cinque per mille
Va beh questo è un modo per dire mici leggo pago delle tasse ciò che è giusto per dare certi servizi per dare l'uguaglianza di opportunità e scelgo anche dell'intero vorrei che l'avranno quelli che vivono a livello nazionale stimo quelli che sono nel mio territorio e che conosco questo bisogna insiste e cioè tali da avere di portarlo avanti
Infine ho terminato io penso oggi nel sia giusto anche però
Tutto questo che riguarda l'istituzione e la cultura politica sia giusto anche una riflessione un impegno forte ancora di più di quello che fate che riguarda il terzo settore perché per questo discorso sul nuovo welfare per questo protagonismo
Cioè di presenza ma è anche di cultura di solidarietà diffusa di un cittadino che non delega soltanto
Anzi non delegate niente si rimbocca le maniche fa giudica e e interviene
C'è bisogno anche che il terzo settore sia all'altezza di questa situazione io conosco avendo seguito da una vita al terzo settore dentro ci sono sempre esempi straordinari di volo di volontariato e di impegno
Ma ci sono poi anche soggetti protagonisti che non sono tutti uguali ci sono dei soggetti che sono efficaci e soggetti che magari lo erano e non lo sono più c'è un problema che si pone di formazione e c'è un problema che si pone di aggiornamento ecco
Allora per essere interlocutori
Di un nuovo modello sociale di un nuovo welfare ci vuole la parte della politica la parte delle istituzioni manca una parte forte che non sarebbe giusto nascondere che riguarda direttamente le chi opera nel terzo settore l'azione stessa del terzo settore
Grazie ancora e buon lavoro
Grazie
Grazie anche al Senato ma è cresciuto
Voglio rassicurare anche su quest'ultima parte che stiamo facendo
Il nostro compito questa Assemblea quest'oggi e anche il proseguo di domani
Non metterà in luce soltanto le richieste del terzo settore alla politica e alla società italiana
Metto anche luce i punti problematici al nostro interno per cercare di affrontarli fino in fondo il lavoro che stiamo facendo anche per prepararci
A essere un soggetto più attivo e più responsabile nell'ottica la sussidiarietà è proprio questo senza sconti tra poco poi ascolteremo
Tra gli altri il presidente Zamagni con anche un controllo rigoroso
Laddove e necessario talvolta costruendo alleanze anche con soggetti diversi le fondazioni bancarie ad esempio che ci stimola a questo riguardo salutiamo i nostri interlocutore il Presidente che
Ore in Aula il senatore
Che passiamo alla parte successiva della
Nostro incontro odierno cioè la tavola rotonda io chiamo anche insieme
Chiamo qui al al tavolo i diversi interlocutori che sono con noi già qui in in sala e che ci onorano della della presenza sono Carlo Fiordaliso segretario confederale della UIL sono
Giorgio Guerrini presidente di Rete imprese Italia oltre che Confartigianato lo ringrazio
Moltissimo voi sapete avete imprese Italia e questa nuova Rete che è nata appunto all'interno del mondo imprenditoriale italiano che è particolarmente importante ecco
Accomunati
Presidente
Sarà e con noi Antonio Miglio
Che e il vice presidente dell'Acri dell'Associazione delle Casse dire se l'avete
Del e delle fondazioni di origine bancaria e non solo
Vera Lamonica segretaria confederale della CGIL
E infine Stefano Zamagni
Che come sapete e Presidente l'agenzia delle Onlus ma
Davvero non deve essere presentato in questo
In questa occasione ecco invito a sedersi
Via via
Grazie
Al tavolo grazie
Noi stiamo
Grazie
Bene introduco pregherei soltanto di ecco accomodarsi poco sopra
Per riprendere i lavori della anche di questa sessione conclusiva della di questa intensissima
Giornata di dibattito di confronto
Chiedo sono ecco sul per favore
Gli amici si possono
Accomodarsi nel frattempo i giornalisti alcuni si lasciano bene io introduco questa tavola rotonda con alcune brevi riflessioni spero anche riuscire a fare un po'sintesi dell'elaborazione dell'analisi fatta questa questa mattina
Questo sforzo
Avviare
L'Assemblea congressuale del fondo il terzo attore in un anno particolarissimo come questo il centocinquantesimo anniversario della fondazione del nostro Paese nell'anno della
In europeo del volontariato
Con un confronto che è culturale insieme politico sulla sussidiarietà si pone in continuità con quella che la nostra storia del Forum nazionale
Probabilmente molti di voi lo ricorderanno il forum nasce e mille novecento novantasette proprio con una petizione sulla sussidiarietà cui fa seguito poi la richiesta pressante
Scusate
Possiamo fare silenzio con la richiesta pressante di inserire questo principio all'interno la Carta costituzionale cosa che avviene come voi tutti sapete e come anche è stato rammentato quest'oggi
Dagli interventi che si sono susseguiti
La sussidiarietà e quindi insieme alla solidarietà alla partecipazione il cuore del terzo settore il fondamento ideale su cui pagina poggia tutta l'azione sociale delle organizzazioni aderenti
Ma noi affermiamo quest'oggi
Ed è anche questa la motivazione del titolo
Del nostro incontro che la big society cioè questa Società ricca questa società garante
Come è stato rammentato
E già presente nel nostro Paese ed è frutto di un lavoro di una passione
Di un convincimento profondo che nel tempo è andato crescendo e che si è articolato assumendo forme strategie funzioni anche riferenti
Ma conservando alcuni suoi aspetti peculiari in particolare esso si è caratterizzato per la sua propensione partecipativa e democratica
La big society italiana non è quindi soltanto un potente strumento per garantire coesione sociale e per sviluppare la sussidiarietà ma anche un potente Mido motore di sviluppo della democrazia sociale
Presupposto per la stessa tenuta delle istituzioni democratiche
La democrazia sociale che spesso oggi denunciano come la grande assente nel nostro panorama del Paese
La sussidiarietà
Che spazio però a
All'interno delle nostre istituzioni qui oggi appunto ce ne ci interroghiamo su questo insieme con interlocutori appunto
Che
Tutti della società civile vedono ambiti differenti per le loro responsabilità
Noi innanzitutto diciamo che siamo profondamente lontani dal vedere affermato pubblicamente il valore della sussidiarietà
Pure inserito appunto nella Carta costituzionale cui noi facciamo riferimento a quel punto essenziali della nostra città
Vi è la nostra organizzazione
Questo deriva da una storia complessa ma anche dall'incapacità della politica da ormai diversi anni di procedere a quelle riforme strutturali che sarebbero necessarie per ridare vitalità alle diverse forze attive nel Paese
Di fronte a questa in passato il terzo settore non è stato fermo ha cercato di costruire perse nuovi spazi ma spesso questo ha prodotto modelli non coerenti efficaci non è un caso che quest'oggi invitiamo
Una avrete
Che si è costituita appunto Rete imprese Italia proprio anche in questa assenza di altra riforma in fondo la società civile
Diana sta in qualche modo cercando di trovare sua la sua visita le strada a fronte del fatto che altri spazi non si o aprono
La stessa cosa lo voglio ricordare lo ha fatto proprio nei giorni scorsi la cooperazione altro passaggio importante vorrei dire per certi versi epocale che ci indica
Appunto una volontari forme Istica autenticata della società civile dei corpi sociali organizzati a fronte però di pochi segnali
Ugualmente convincenti da parte della politica
Ma tutto questo per quale scenario tra le definizioni di sussidiarietà più diffuse che sono ricorse anche quest'oggi
E una in particolare ci ha colpito la richiamata nostre somministrò Sacconi lo slogan meno Stato più società
Se da un lato il terzo settore non può che concordare sulla necessità di dare più spazio alla società civile organizzata e sull'arretramento dello statalismo che ancora caratterizza una larga parte delle istituzioni italiane
Questa definizione foriera di elementi problematici
Non riteniamo infatti che l'affermazione della sussidiarietà
Passi attraverso la riduzione del ruolo dello Stato quanto piuttosto una sua ampia ridefinizione
Lo Stato deve pianificare relazionandosi però con i diversi soggetti sociali troppo poco lo ha fatto in questi anni disconoscendo anche quei pochi passi in avanti che non stati fatti penso alla legge
Tra i due otto del due mila
E garantendo
Anche l'accesso ai diritti ed il rispetto dei doveri al contrario di quanto si tende a pensare più sussidiarietà per noi vuol dire più spazio pubblico
Creato da soggetti privati che si assumono responsabilità pubbliche e non dall'ulteriore allargamento delle istituzioni che già sono molto pervasivi invasive all'interno del nostro Paese
Nell'odierno dibattito sull'introduzione del medesimo del modello federale richiamato poc'anzi dai Presidente Fini e dal vice presidente Chiti
Es il foro del terzo settore esprime un disagio di fondo
Finora si è parlato quasi soltanto di sussidiarietà verticale cioè trasferimento dei poteri dallo Stato centrale alle regioni alle Province i Comuni mentre si è trascurata quasi del tutto quella orizzontale
Il rischio concreto che si costruisca un modello neo centralista in cui i corpi intermedi avranno un ruolo ancora marginale la partecipazione dei cittadini rimarrà assai scarsa
A questo si aggiunga il fatto che il processo in atto di forte contrazione delle risorse destinate le istituzioni territoriali sta ingenerando l'idea che il federalismo si accompagnerà ad un progressivo smantellamento delle garanzie
Rispetto alle tutele universalistiche in ambiti cruciali quali la sanità i servizi sociali l'istruzione
In questa direzione il terzo settore ritiene che non si possa procedere oltre senza la definizione di livelli essenziali ovunque esigibili in tutti gli ambiti riguardanti i diritti fondamentali del cittadino
Nel contesto di profonda crisi che stiamo attraversando da più parti sia dal Ministro Sacconi sia autorevoli organi di stampa si è levata la richiesta di accelerare il percorso verso maggio una maggiore sussidiarietà
Questo elemento che pur ci vede concordi desta in noi due preoccupazioni di fondo che vogliamo appunto condividere con le persone qui presenti quest'oggi a questa tavola rotonda
Innanzitutto la sussidiarietà non è il modo per risparmiare risorse pubbliche in tempi di ristrettezze economiche
Noi crediamo che sia vantaggiosa anche economicamente lo cadiamo col profondamente ma non è facendo tagli togliendo i fondi ad esempio però noto sufficienza piuttosto che sulla famiglia
Che si produce nuova sussidiarietà nel Paese anzi
è stato quest'oggi anche
Indicato speriamo che alle parole seguano i fatti
Le riforme inoltre che devono portarci a definizione di un nuovo modello sociale necessitano di confronto e condivisione noi questo confronto e questa condivisione non la stiamo vedendo
Vediamo anche che alcune parti sociali in particolare appunto il terzo settore e regolarmente escluso dai tavoli che contano
Se è vero che la crisi mette in luce ancor più chiaramente l'inciso destini insostenibilità dell'attuale modello
Non possiamo accettare che quello futuro fondato sulla sussidiarietà sia residuale ovvero nasca solo dai tagli e sacrifici e non anche da nuovi apporti e nuove chance
Non vogliamo peccare di poco realismo proprio noi che
Credo siamo i più realisti di tutti perché ogni giorno ci scontriamo con la realtà dei fatti e cerchiamo di arrangiarsi come c'è stato anche autorevolmente ricordato questo oggi
Ebbene
Credo che non sia
Questo eccesso di realismo ma neppure vogliamo ridurre un passaggio che riteniamo epocale a una pura operazione contabile
E per questo che il terzo settore chiede al Governo di aprire al più presto la fase delle riforme da quelle legislative sul terzo settore a quella a quelle dell'UE nel far
Che debba accompagnarsi ai processi già in parte avviati anche con l'apporto delle altre parti sociali sulla crescita e sull'occupazione
Abbiamo colto con piacere i passi fatti dalle parti sociali crediamo che anche il tema dell'UE il Fava sia da mettere
Appunto tra quelli prioritari
E chiediamo appunto anche su questo al sindacato di darci
Una segnale forte
Infine la crisi non può essere l'alibi per smantellare il sistema sociale costruito nel Novecento ma sicuramente divenire lo spazio per un ampio ripensamento delle strutture delle modalità organizzative
La crisi però va compresa interpretata senza sconti non è soltanto crisi finanziaria di risorse
Ma la constatazione di due fallimenti quello dell'economia competitiva turbo capitalista incapace di avresti distribuire e di assumersi responsabilità sociali in larga parte non tutta lo diciamo con chiarezza
E quello degli Stati onnipresenti e assistenzialistici che arretrato non soltanto per mancanza di risorse ma anche perché deresponsabilizza o le persone e svuotano quindi la democrazia sociale
Per noi sussidiarietà diviene quindi occasione per costruire una nuova visione cooperativa dello spazio pubblico la questione non è tanto o soltanto di
Chi deve gestire i servizi
Ma quale concorso è quale responsabilità ci si assume a livello personale comunitario nei confronti del bene comune
Nel processo di costruzione di un nuovo modello sociale prioritaria deve essere all'attenzione arrendere ogni persona il più possibile protagonista del proprio percorso di vita
La sussidiarietà diviene davvero valore non solo quando ciascuno assume le proprie responsabilità ma anche quando nessuno viene escluso dal protagonismo sociale
Per questo motivo il terzo settore ritiene che i primi ambiti
Da cui debba avviarsi il processo riformatore sono quelli relativi alla povertà all'esclusione sociale ai diversamente abili
Voglio dirlo in conclusione non è che il terzo settore si occupi solo UL fa
Possiamo dare valuta questi pressione perché la maggioranza e nostra organizzazione giustamente e nata in quest'ambito e a questa forte tensione
Ma in qualunque ambito opera il terzo settore è già stato lamentato oggi in dibattito opera con opera per rendere protagoniste le persone
Che sia l'ambito della cultura piuttosto che quello dello sport per tutti che sia quello dell'ambiente della tutela ambientale piuttosto che
Gli ambiti
Della ricerca del sostegno all'innovazione all'interno della nostra società ebbene
Il terzo settore conforme giuridiche differenti con le caratteristiche proprie diverse creando talvolta struttura di impresa sociale talvolta operando
Nella gratuita su tutta del volontariato ebbene punta sempre al coinvolgimento delle persone e al loro protagonismo socio male e per questo che per noi l'idea della sussidiarietà non può ridursi appunto a una logica di ruota di scorta
Di una Paese che non riesce più andare avanti ma invece elemento generale attivo per un nuovo modello sociale per un modello sociale più partecipato e più democratico per un modello sociale lasciatelo dire
Amici nel quale possiamo anche superare quella profonda crisi morale che tutti quanti oggi avvertiamo come elemento di al passo
Che in qualche misura rischia di andare a annientare delle intere generazioni
Parlare oggi ai giovani
Vuol dire parlare di queste cose vuol dire andare a ad offrire loro un protagonismo
Uno spazio nel quale andare a mettersi in gioco dell'interesse del bene comune ecco io offro queste brevi riflessione agli amici di questa tavola rotonda chiedendo loro ciascuno al suo
Ambito di visuale di portarci un contributo che possa del breve tempo ma lo sanno certamente che possa aiutarci ulteriormente a riflettere ma che soprattutto sono soprattutto creare tra noi ponti e legami
In grado di infrastrutturale ulteriormente questa nostra società civile e farsi acquisire consapevolezza del nostro ruolo comune
Di soggetti attivi di soggetti corresponsabili di soggetti che in logica di sussidiarietà non si sostituiscono alle istituzioni ma credo di poter giovare adesso e soprattutto in questa fase nulla del petrolio grazie
La parola subito a Carlo Fiordaliso segretario confederale della UIL
Ringraziamo
Intanto
Un apprezzamento per il dibattito
Che si è sviluppato io
Red socialmente rosse con ritorna stamattina all'inizio dei lavori quindi
Ci sono in grado di
Esprimere un giudizio
Positivo
Ma
Ovviamente
Ancora più positivo sarebbe
Il mio giudizio se oggi
Queste appuntamento rappresenta anch'esse
L'apertura di una nuova fase anche nei rapporti fra il Forum
Che le organizzazioni sindacali cioè
Non possiamo metterci ogni a oggi convocare adesso e poi
Per ricordarci che sarebbe utile una collaborazione reciproca siccome
Ce lo siamo già detti parecchie volte io credo che sia giunto il momento
Di
Mettere
In
Operatività questa Speranza questa auspicio anche perché
Il tema della vostro appuntamento
Che è basato sulla sussidiarietà etnico un'attualità più creste regola
Cioè nel momento in cui le risorse pubbliche diminuiscono
E l'ho citato
Anche per motivi economici e non solo
è costretto a risiedere i suoi spazi di intervento
è evidente che se non vogliamo fare delle pericolosissime rinunce sul terreno dello stato sociale
Dobbiamo
Considerare la sussidiarietà
La terza gamba dello stato sociale quello pubblico quello privato
E il volontariato
Quindi
Parlare di sussidiarietà in questo momento è assolutamente più puntuale
Dobbiamo a mio avviso
Chiarirsi su come vogliamo attrezzarci per vivere questa sussidiarietà
Primo
C'è un problema
Disinformazione vedi operatori
Quando si parla di sanità e assistenza ormai il personale
Ce ne è ricco voglio dire non fa paura a tutti
C'è un problema di formazione
E per fare informazione ci vogliono
Risorse si vogliono
Cercare anzi ieri della qualità della formazione eccetera
Ci vuole
Il comma erano
Dell'organizzazione
Cioè non può essere lasciato all'idea improvvisazione
O
Alle tendenze il che è il momento
La terza cosa e fatemelo dire da sindacalista
Per i dipendenti
Delle vostre impresa sei
Ci sarà pure l'esigenza di stabilire
Di quali i diritti sono
Titolari
Se gli IACP hanno luogo interi normativo che sul piano economico noi abbiamo
In giro per l'Italia
A causa del ritardo
Nel pagamento da parte degli enti pubblici prevalentemente in mano
Abbiamo comunque un sacco di situazioni dove ci sono dipendenti che da mesi
Da mesi sono in sofferenza perché non percepiscono neppure uno stipendio
Ecco io credo che apriamo
Molti di questi argomenti su cui
Soffermarci
Su cui elaborare strategie comuni
E su cui rafforzare la nostra reciproca presenza
Nel mondo della sussidiarietà
Che ripeto
András sempre di più
Sviluppandosi
Nel prossimo periodo
L'alternativa agli non lo sviluppo della sussidiarietà e la comparazione
Dello stato sociale
Cosa sulla quale evidentemente nei suoi nel noi possiamo essere d'accordo
Come ultimo argomento che volevo citare
L'educazione
Alla cittadinanza guardate
Parlando di sanità
Per esempio
E di assistenza l'informazione e l'educazione al cittadino è fondamentale
Molto spesso non si conoscono neppure
I propri diritti
Io penso per esempio
A quel poco
Che si è riusciti tutti assieme a fare del campo
Delle malattie oncologiche
L'informazione agli ammalati di calcolo
Licata quando va bene
Agli interventi terapeutici
Sul
Piano dei diritti
Sul lavoro
Nella società degli ammalati di Caldoro si sa poco
Molto poco
Lei anche gli stessi interessati il suo no al corrente dico una banalità
Quanti saranno che chi fa in ospedale
Per sottoporsi a terapie chemioterapia che
Ha diritto al posteggio auto caratura Vito in quanti lo sanno
Tra i cittadini e tra i vigili urbani
Che danno la multa senza sapere che
Cioè si è l'esigenza anche qui di attivarci tutti
Per fare più informazione più
Cultura a Linda cittadinanza da vendere più civile migliore
Più moderno il nostro Paese io vi ringrazio di nuovo per l'invito Piero prima del vostro prossimo congresso di avere
Nuove occasioni di incontro o meno ma tali assembleari ma finalizzate
A determinante momenti d'iniziativa comune di approfondimento comune di azione comune grazie
Grazie grazie Carlo Fiordaliso
Garantiamo anche da questo impegno peraltro un tavolo in realtà lo abbiamo avuto in questi due anni vuol dire che poi ha concluso i suoi lavori circolano fare poi si è fermato e che bisognava riattivarlo che il tavolo dell'Osservatorio la legge tra due otto che un tavolo estremamente importante
E sul quale chiediamo anche poi appunto di darci un parere sul
La sua ripresa perché crede crediamo possa essere estremamente utile anche a luci adesso appunto della
Riforma
In senso federale do la parola ora a Giorgio Guerrini come dicevo Presidenti rette impresa imprese Italia grazie
Grazie e buonasera a tutti vi chiederete che c'azzecca cosa circa Astra
Un rappresentante del sistema delle piccole e medie imprese dell'artigianato del commercio e dei servizi
Ad una riunione ad un forum ad un'assise di questo genere
Ecco io credo che invece
Centri molto ecco centri molto
Che
Rispetto ad una cultura vecchia
Del secolo passato che divideva gli interessi le rappresentanze per compartimenti stagni
Il sindacato dei lavoratori chi rappresentava l'impresa
Chi rappresentava l'impresa sociale chi rappresentava l'impresa cooperativa
Oggi
Forse
Ancora nella politica ne è una certa rappresentanza si è accorta
Ma nella nostra società vi è una continua contaminazione
Non esistono più
Le rappresentanze a compartimenti stagni
Perché ad esempio nel mondo che rappresento
Che è un fatto di piccoli imprenditori
In Italia tale il commercio l'artigianato dei servizi
Rappresentano più di quattro milioni di imprese
Rete imprese italiane rappresenta oltre due milioni e mezzo
E sono non solo quattro milioni di impresa
Ma sono quattro milioni di imprenditori
Quattro milioni di famiglie
Che svolgono la propria attività
In un determinato territorio
Quindi il legame il rapporto tra l'impresa
La famiglia e il territorio un legame fortissimo
E quindi queste imprese non hanno solo un valore economico hanno sì un importantissimo valore economico perché rappresentano e tutte insieme
Più del cinquanta per cento del PIL prodotto dalle imprese nel nostro Paese rappresentano una importantissima fetta di occupazione rappresentano tutte insieme quasi il venti per cento dell'export
Ma hanno anche uno straordinario valore sociale
Impresa famiglia il territorio
E questa maledetta crisi che da
Più di due anni e mezzo
Imperversa nel mondo anzi
In una certa parte del mondo non è mai arrivato
O perlomeno l'hanno sentita pochissimo in un altro pezzo d'Europa è durata molto meno nel nostro Paese ahimè purtroppo ancora
Fatica a scomparire ma in questi due anni e mezzo uno dei pochi punti prodotti positivi di questa crisi uno dei pochi
Fiori positivi di questa crisi è che ha evidenziato in maniera intangibile
Il valore di questo sistema produttivo che era stato nel passato
Nella migliore delle ipotesi non considerato snobbato
Addirittura io intanto i convegni e sono stato accusato di essere un nano il nanismo di impresa lo chiamavano certi scienziati certi professori che evidentemente
Oggi non lo utilizzano più perché per fortuna questi nani questi quattro milioni di formichine hanno assicurato la tenuta economica e sociale di questo Paese questa è la verità
Perché io ho partecipato a tanti convegni messo nel banco degli accusati
Dicendo che si dovrà si doveva accrescere la dimensione di impresa che di due imprese bisogna farne una di quattro imprese bisogna farne una che era un problema di dimensioni perché le imprese più erano grandi e meno
Potevano fallire ecco questa crisi ha dimostrato l'esatto contrario
E tante volte mi veniva detto il problema dell'Italia e che non abbiamo una general motore che non abbiamo una Chrysler ecco per certi aspetti meno male
Meno male
Perché per salvare la Chrysler e c'è voluta la piccola FIAT respinti già quest'anno ribadisce la dice molto lunga e quindi credo che
Noi entriamo in questa riflessione
Perché
Riteniamo che un Paese come il nostro
Che fonda molta della propria ricchezza economica e anche sociale
Culturale in questo diffuso sistema di imprese in questa cultura di imprese che così radicata nelle nostre Province da vere dei record mondiali
In alcune Province vi è un'impresa ogni dieci abitanti
è una cosa fantastica ecco che che
Che solo un record mondiale che solo che solo l'Italia e quindi questa cultura di impresa anche questa cultura del rischio di impresa che hanno gli italiani
Nonostante il nostro sia uno dei Paesi dove è più difficile fare l'imprenditore
Perché se voi andate a guardare tutte le classifiche che ogni anno puntualmente
Vengono proposte l'Italia si colloca sempre ahimè purtroppo in questi ultimi anni tutti arretrando tra il settantesimo all'ottantesimo posto dove è più facile fare impresa
Perché vi è una giungla burocratica amministrativa pazzesca dei costi della burocrazia enorme che costano alle imprese alle alle piccole imprese italiani quasi un punto di PIL
Dove non viene mai la certezza del diritto do una causa di lavoro può durare cinque sei sette anni una causa civile può durare dieci dodici anni
Ecco quindi è un Paese dove è difficile fare gli imprenditori però per questo straordinario miracolo italiano noi siamo il Paese al mondo che ha più numero di imprese
Allora dicevo il valore sociale di queste imprese
Cosa c'entrano le imprese con sé col terzo settore cosa c'entrano queste imprese con la sussidiarietà ecco centrano molto
Perché innanzitutto noi abbiamo cominciato a riflettere Giada
Sei sette anni
Nel marzo del due mila quattro un nuovo modello contrattuale per il mondo dell'artigianato ha introdotto attraverso gli enti bilaterali quindi
Un
Ambito di accordo tra datore di lavoro e dipendenti e quindi tra chi rappresenta l'impresa e chi rappresenta il sindacato
In maniera non conflittuale ma collaborativa vi è un'altra caratteristica del nostro mondo che in genere noi
Abbiamo sempre avuto rapporti collaborativi con il sindacato si cerca di risolvere i problemi quando arrivano
Non solo agli imprenditori ma anche ai loro dipendenti e un'altra delle caratteristiche del nostro mondo che all'interno delle nostre aziende e la conflittualità padrone
Lavoratore
Veramente minima
Si condivide il successo o l'insuccesso di impresa
Molti dipendenti nel giro di pochi anni se sono bravi e si impegnano diventano loro stessi datori di lavoro e quindi vi è un continuo scambio
Allora noi ci siamo interrogati sette anni fa su come si poteva insieme risolvere quelli che potevano essere i problemi delle
Dei datori di lavoro e dell'impresa quando arrivano le crisi
E ad esempio ci siamo inventati insieme al sindacato gli enti bilaterali
Per ritorni ali regionali che intervengono attraverso un contributo da parte del datore del lavoro e del del Tibet dente durante le crisi
Si è chiamata in questi
Ultimi anni cassa integrazione in deroga e ha funzionato molto bene era stato uno dei motivi per cui ancora nel nostro Paese nonostante due anni di crisi la disoccupazione e a livelli
Accettabili dell'otto virgola sei per cento poi c'è un altro capitolo che è quello della disoccupazione giovanile se c'è tempo ne parleremo
Ma è grazie anche a questo strumento che sia in qualche modo riusciti attenere i dipendenti al lavoro
Uno strumento molto flessibile perché
Il imprenditore il piccolo imprenditore fa della flessibilità la propria ragione di vita all'esistenza stessa della propria azienda
Del tipo che se uno in azienda aveva
Più di un dipendente
La cassa integrazione in deroga agli ha permesso di far fare la cassa integrazione non a tutti in maniera indistinta come avviene ad esempio nelle grosse aziende
Ma magari di farla fare a chi ne aveva dal punto di vista economico retributivo meno bisogno
Ad esempio se io ho un dipendente che ha un monoreddito e alla moglie a carico un figlio che studia
Se è possibile lo tengo a lavorare mentre quello che ha due stipendi senza figli poi mi posso permettere di fargli fare anche di un po'di cassa integrazione e a quello che è successo
Allora come mai in questo strano Paese si dedicano fiumi di parole fiumi di inchiostro
Ad un contratto
Che ha contrapposto una grande azienda italiana al sindacato ma che valeva cinque mila dipendenti
Cinque mila dipendenti in cassa integrazione a Pomigliano da due anni quindi due anni
Che non lavoravano e forse per il prossimo anno e mezzo non lavoreranno
E alla fine
Si stava discutere vi dieci minuti in meno di intervallo pausa tra un turno e l'altro quindi portarlo da quaranta trenta minuti
E cento venti ore di straordinario all'anno quindi dieci ore al mese non concordate con il sindacato
Perché questo è
Stato l'accordo di Mirafiori
Ecco allora noi abbiamo un mondo invece che è quello della piccola impresa dove i rapporti sindacali sono
Più avanzati per moderni dove la flessibilità dove la partecipazione credo debba essere portata all'attenzione di tutti
Nel nuovo modello contrattuale che abbiamo firmato nel luglio del due mila nove viene inserito un ulteriore aspetto altrettanto importante che riguarda
La possibilità
Di poteri insieme gestire pezzi di welfare
La sanità integrativa la previdenza integrativa
Il collegamento tra domanda e offerta di lavoro l'orientamento scolastico
Noi abbiamo un contratto di lavoro che ci consente di occuparci facendo un po'arretrare lo Stato che spesso
è uno Stato un po'troppo vorace che consuma risorse
Producendo spesso dei prodotti non molto adeguati ma assumendoci le responsabilità datori di lavoro e dipendenti gestire improprio alcuni spazi Guelfa
Noi avevamo una straordinaria esperienza che era quella delle mutue artigiane
E che vorremmo riproporre in maniera aggiornata in maniera moderna
Dove l'assunzione di responsabilità e il contributo economico che il datore di lavoro e lavoratore metteva era per
Potersi gestire in proprio un pezzetto di sanità
E lo stesso vale per la previdenza
E perché non si possono collegare questi due mondi della domanda e dell'offerta di lavoro che questa crisi ha evidenziato molto spesso non si incrociano
Perché vi è un problema di occupazione e noi abbiamo tanti settori dove i nostri imprenditori fanno fatica a reperire personale
Perché non c'è personale specializzato perché questo Paese ha smantellato la formazione professionale perché non ci sono dei ragazzi che alla fine del percorso scolastico sanno fare qualcosa
Li abbiamo mandati tutti ai licei
Con i nomi più bizzarri con le cose più strane quando finiscono il percorso scolastico dopo cinque più tredici anni di studi non sanno fare niente
E allora noi abbiamo interi settori dove il reperimento della manodopera è un problema
Nell'edilizia
Nel settore della panificazione in tutta la filiera agroalimentare in molti servizi alla persona
Allora io credo che
Cameron parla di big society ecco noi abbiamo già
Per
Stratificazione culturale ma non da ora
Dai secoli passati e alcuna cultura di
Sussidiarietà
Di
Intervento nei confronti di chi ha i problemi ecco che dovremmo cercare di valorizzare perché non c'è bisogno di inventarla come fa a Cameron
Non ce l'abbiamo già
Ce l'abbiamo già esiste per fortuna è una delle cose credo di cui il nostro Paese debba andare più
Da debba avere più più gloria e deriva dalla dalla nostra cultura umanistica deriva dalle confraternite deriva dalle Società di Mutuo Soccorso deriva poi
Da al terzo settore dalle assistenze e tutto quello e tutto quello che che è avvenuto e credo che
La sfida del futuro
Cercando di essere
Molto meno conservatori
è un pochino più coraggiosi in questo Paese perché di diritti acquisiti tutti difendono i diritti acquisiti e poi abbiamo la disoccupazione al trenta per cento dei giovani tra i quindici e ventiquattro anni
In Germania l'otto e cinque
Noi il trenta per cento il che vuol dire che se la media nazionale del trenta per cento nel Sud arriva quarantacinque
E questi non sono solo
Problemi economici sono problemi sociali perché questi giovani sono in carico alle famiglie e finché l'economia tira le famiglie si possono anche permettere di mantenerli senza lavorare
Ma dato che sono quasi tre anni di economia difficile e quello che risulta dai dati di oggi dell'Istat a meno due virgola sette per cento
Del potere d'acquisto delle famiglie le famiglie cominciano a far fatica e si stanno mangiando i risparmi ti alcune generazioni
E finché dureranno i nonni
Ancora in vita che mantengono in certe famiglie il padre in cassa integrazione la madre che non lavora il figlio che studia
Tanto tanto facendo un po'di debiti si riesce a stare in piedi
Quando quello che ha le maggiori sicurezze il nonno o la nonna pensionata non ci saranno più
Chi la mantiene tutta la famiglia sottostante
Allora io credo che
A volte ascoltando
Qualche telegiornale leggendo qualche giorno giornale ti sembra di vivere in un Paese strano dove ci sono cupa di tutto ma anche dei problemi veri ecco mi sembra che invece chi ha maggiori responsabilità e per fortuna ancora esistono settori dove
C'è una assunzione di responsabilità dobbiamo farci sentire molto di più altrimenti dovremmo non solo abituarci a vivere in un Paese in declino
Perché questo è un Paese in declino un Paese che in uno botto solo e concludo sono sono troppo lungo perde il sette per cento di PIL
In un anno solo e per riguadagnare lo con i ritmi di crescita di ora impiegherà altri sette anni
è un Paese in declino e non c'è niente da fare poi ognuno
Se la canta come vuole e che prospettive diamo ai nostri giovani qualora io credo che
Meno Stato e più società vuol dire assunzione di responsabilità
Una comunità
Che si fa carico di chi sta peggio si fa carico di chi ha le difficoltà si fa carico di dichiari problemi e se ne assume le responsabilità direttamente
Io credo che questo si possa fare perché abbiamo per fortuna ancora un tessuto
Economico e produttivo radicato nel proprio territorio che non è andato a produrre fuori ma nonostante le difficoltà è rimasto lì e che nonostante la globalizzazione la crisi ha saputo resistere
E queste sono e concludo i motivi che ci fanno sperare anche attraverso iniziative come questa
Che ci sia una prospettiva come dice il vostro titolo Una storia italiana proiettata verso il futuro ecco vi è una storia italiana è importante di imprese proiettata verso il futuro grazie
Grazie grazie questo anche noi siamo convinti di questo peraltro
Il tema della responsabilità sociale da responsabilità rispetto a un territorio
è un tema cruciale e sappiamo quanto appunto il nostro mondo il terzo Rettore si senta oggi chiamato anche a una
Responsabilità di collaborazione con il mondo con il mondo dell'impresa
La parola a Antonio Miglio
Vicepresidente dell'Acri grazie grazie Andrea vi porto i saluti dell'avvocato Guzzetti che era previsto fosse presente ma era a Roma ieri ho già avuto degli impegni in Lombardia
E ha mandato me a rappresentarlo aveva preparato un intervento che io non leggerò che poi al limite lasciamo agli atti
Per cui Dio alcune cose personali come e quindi non
Coinvolgono la responsabilità dell'associazione che rappresento in alcune delle cose che dirò
Il primo tema Andrea concluso il suo intervento dicendo che
Bisogna occuparsi prima di tutto di povertà esclusione sociale e diversamente abili
Leggevo in questi giorni è il rapporto due mila dieci della Commissione d'indagine sull'esclusione sociale
Da cui emerge
Che idea con alcuni dati che ci può rapidamente la spesa sociale complessiva dell'Italia in percentuale al pile simile a quella degli altri Paesi europei
La spesa sanitaria sempre in percentuale al PIL vi è un po'più bassa ma simile a quella degli altri Paesi europei
In compenso c'è una spesa pensionistica molto superiore a quella degli altri Paesi europei
E una spesa sociale molto inferiore
Sui temi che ha citato Andrea e cioè povertà esclusione sociale sotto di noi ci stanno solo nazioni come la Lettonia l'Estonia
La bulgare India
E cose di questo genere
Allora
Se parliamo di questi temi cito un dato sull'esclusione sociale secondo questo rapporto
In Italia si spende il tredici per cento rispetto alla media europea
Tredici euro per abitante contro cento che la media europea
Allora un primo tema e quello che visto che la spesa sociale come i problemi di Bilancio e quant'altro impossibile che aumenti anzi tenderà a diminuire
Ho
Lo ripeto lo dico a titolo totalmente personale
O si va a toccare latte Spesal pensionistica storica
Oppure aspettiamo che la riforma delle pensioni tra dieci anni riduca la spesa pensionistica e ci siano risorse per i poveri che nel frattempo saranno morti
Perché uno Stato
Che continua a permettersi
Di pagare il ventisette del mese tensione fa gente che la prende da decenni perché baby pensionato
E dall'altra parte occupa un posto di lavoro guadagnando magari quattro cinque o dieci volte quello che prende di pensione
è uno Stato che se avessi pozzi di petrolio lo potrebbe fare da tutti i pozzi di petrolio non c'era e un lusso che mi a mio modo di vedere non si può permettere scusate la polemica ma io vedo amici che hanno centinaia di migliaia di euro di reddito e prendono al ventisette uno stipendio da ex dipendente statale andati in pensione a trentanove anni oggi ne hanno sessanta
E lo prenderanno ancora per vent'anni continuando a guadagnare come liberi professionisti come dirigenti come imprenditore
E quant'altro
Secondo tema
Che volevo sfiorare era quello della sussidiarietà perché tocca a noi fondazioni qui se ne è parlato molto oggi
La nostra impressione e che la sussidiarietà da parte del pubblico sia intesa come sussidiarietà al contrario
E cioè non quella che laddove la società civile si organizza autonomamente
Lo Stato non interviene ma quella in cui lo Stato dice fin qui sono intervenuto io adesso non intervengo più società civile organizzati autonomamente
Che questa non è la libera scelta della società civile ma è la costrizione alla società civile a occuparsi ditemi di cui non si occuperebbe quindi
Una sussidiarietà al contrario
Cosa stiamo facendo come fondazioni intanto ricordo che
Quando parliamo di sussidiarietà un esempio di sussidiarietà sono state le casse di risparmio casse di risparmio che sono nate per libera iniziativa dei cittadini di una comunità
Che di fronte alla mercificazione del prestito di denaro fatta dalle banche commerciali
Che rifiutavano la piccola clientele alle piccole imprese le famiglie si misero insieme detto ritiene a delle banche perché avevano la caratteristica di occuparci dei piccoli
E il relatore che mi ha preceduto diceva che l'UNIRE
Veniva guardato distorto quando alcuni Soloni spiegavano determina e così è io sono stato guardato per decenni distorto o quando alcuni Soloni ci spiegavano che solo le mega banche internazionalizzate mondiali
Avrebbero avuto futuro
E che invece le banche di territorio non avevano nessun futuro io allora andavo a stessa cultura e la stessa puntuale identico alla Q Tura cappottato al fallimento del sistema anglosassone e che arte fatto sì che per adesso l'Italia nonostante purtroppo questi dati
Sulla diminuzione del reddito delle famiglie due sette è stato detto nel nord-ovest fa oltre il quattro per cento quindi siamo a
A dati che anche nell'Italia cosiddetta ricca stanno portando danni dice vuole le fondazioni arredi di queste casse di risparmio che cosa possono fare intanto
Occuparsi di sostenere il terzo settore
Il terzo settore il motore
Di uno dell'Guelfa e quello che ha le idee e quello che al cuore quello che al calore la voglia di fare
Le fondazioni a fianco del terzo settore sono quelle che hanno delle risorse economiche e con le quali possono dare una mano alla risoluzione dei problemi della società ma
Il la paura delle fondazioni e quella che ci sia l'arretramento dello Stato noi sempre più
Riceviamo richieste anche dal terzo settore che ci viene a dire lo Stato ha tagliato i fondi
E si rivolge alle fondazioni ecco noi non siamo d'accordo noi riteniamo che questa non sia la via per la riforma dello stato sociale anche perché basta un dato la spesa sociale complessive in Italia ci accolto cento miliardi le fondazioni di origine bancaria hanno a disposizione circa uno virgola cinque miliardi all'anno
La la quota che va a a fissiamo destinazioni simili al Welfare e circa il quaranta per cento quindi siamo a
Circa seicento milioni all'anno contro ottocento miliardi di spesa uno impensabile quindi che presidente Guzzetti ama dire che
Se le fondazioni si sostituisse aveva allo Stato nel nel ruolo di stato sociale non arriveremo alla Befana avremmo già completato
Le nostre risorse
Quindi le fondazioni si occupano di questo da alcuni anni abbiamo iniziato a lavorare anche attraverso
L'impiego del patrimonio patrimonio in ad esempio fondi di private equity
La partecipazione
Alla Cassa depositi e prestiti con
Il tentativo che stiamo portando avanti e che ormai a buon punto d
Far sì che la Cassa depositi e prestiti intervenisse non più solo a finanziare gli enti mutui classici agli enti locali ma intervenisse anche a finanziare sviluppo a finanziare infrastrutture
No realizzate da privati quindi diciamo a
Contribuire allo allo sviluppo economico
Ci stiamo occupando di housing sociale la fondazione Cariplo è stata la prima che ha sperimentato questo modello di casa per quelle famiglie
Che non possono più permettersi l'affitto sul mercato
E non sono sufficientemente povere scusatemi il termine per andare nelle cosiddette case popolari
E su questo abbiamo offerto una proposta al Governo che ha portato alla predisposizione del piano casa attraverso gli investimenti della Cassa depositi e prestiti delle fondazioni con l'obiettivo di realizzare venti mila alloggi
A un cannone
Ha ridotto rispetto a quello di mercato del
Tra dal trenta al cinquanta per cento
Devo dire che l'esperienza che partita già con un decreto del due mila otto e un'esperienza estremamente difficile
Proprio perché
E l'ha detto qualcuno stamattina penso che noi siamo bravissimi
A livello di pubblichiamo inedia enti pubblici appagare della gente per impedire all'amministratore di fare quello che hanno deciso di fare e quindi troppo problemi burocratici problemi di ogni ordine e tipo
A tutt'oggi dal due mila otto è partita una costruzione in quel di Parma e non ne sono partite altre ci sono i soldi c'è tutto ma la burocrazia blocca ogni tipo di iniziativa
Il
Secondo
Intervento che abbiamo fatto e che vado a chiudere e quello della Fondazione per il Sud
Insieme al volontariato è al terzo settore un'esperienza di grande interesse e un bell'esempio di sussidiarietà perché
E la Fondazione per il sud si occupa di infrastrutturazione sociale quindi dare
Il fiato dare vita ai progetti del volontariato e del terzo settore nel Mezzogiorno Italia luogo piuttosto difficile
Dove un irrobustimento di questo volontariato e terzo settore è sicuramente uno degli elementi di riscatto grazie si può avere per il Mezzogiorno
L'ultimo elemento che voglio citare quello delle fondazioni di comunità anche qui inventate tra virgolette in Italia da Fondazione Cariplo
Pensate che negli Stati Uniti ci son settecentodieci fondazioni di comunità in Italia siamo a trenta dopo punto le iniziative della Fondazione Cariplo di cui quindi ce le ha fatte la fondazione Cariplo tre la fatte la Fondazione per il Sud e fa di Totti altre dodici sono nate per iniziative di altro genere collazione di comunità
Che sono un molto di ripristinare
Laddove si è persa la cultura Del Donno un po'più robusto non il dono spicciolo
è una volta era la chiesa che riceveva le ereditano poi c'è il caso del Comune di Cuneo riunisce me e Andrea Olivero Pimco Alessia ritrova un cittadino che gli lascia decine di alloggi e molti milioni di euro egli lascia in eredità al Comune ma ecco non solo casi un bravo sindaco fa miracoli dal Sindaco fa miracoli non sono a carico di diffusi dico
Le fondazioni comunità sono un luogo dove la comunità può raccogliere fondi e dove il promotore raddoppia i fondi raccolti per creare un patrimonio
Che dando una redditività consenta poi di avere un soggetto che si occupa di promuovere e di alimentare il terzo settore io chiuderei qui
Ribadendo ancora
La importanza del rapporto che specialmente in questi ultimi due anni
Abbiamo consolidato tra le fondazioni il mondo del volontariato e del terzo settore che potrà vederti a fianco su una serie di tra virgolette battaglie che si dovranno fare perché
E chiudo veramente io oggi ho sentito parlare dei politici spesso sento parlare di politica sono assolutamente d'accordo con loro dopodiché mi chiedo come mai le cose che hanno detto nessuno le fa
Grazie grazie a tale
Gaza particolarmente e ti confermo ancora che anche per noi è la stessa cosa cioè l'esperienza di lavoro con l'Acri con le fondazioni è un'esperienza molto gratificante molto utile
Probabilmente molti di noi si sono avvicinati in questi anni alle fondazioni come a un bancomat oggi proprio nella stragrande maggioranza dei casi non è più così cioè consideriamo le fondazioni ovvero partner
Questo un passaggio strategico perché la vostra cultura il incinte resta esattamente come naturalmente ci interessano anche le risorse economiche che riuscite a dare al mondo al terzo dottor è questo importantissimo la parola ha chiesto un piccolo cambio nell'ordine a Stefano Zamagni che Presidente Agenzia alle Onlus ma è anche una grande amico
Del terzo settore e anche una delle figure di riferimento pare elaborazione Courtois il terzo Ettore quindi Aloui la parola
Grazie molte il
Tempo che ho a disposizione mi consente solo di toccare tre punti specifici
Che giudico peraltro di una certa rilevanza il primo punto e quello che riguarda i la vexata quaestio del modello di terzo settore
Chi vogliamo mantenere o preservare del nostro Paese voi sapete che dal punto di vista riorganizzativo funzionale e organizzativo ci sono due grossi modelli
Il modello Fondazione alé e il modello associativo
Non è qui il caso di dire qual è il meglio quelle peggio bisogna tener conto che i due modelli corrispondono
Ad altrettante storie e ad altrettante matrici culturali chi mi conosce sa che io sono per il pluralismo
Però c'è un rischio che sta emergendo del nostro Paese
E che il modello Fondazione alé prende va prendendo sempre più spazio a quota rispetto a quello associativo e questo è un guaio
Anche se qualcuno non lo pensa ma sbaglia o perché sbaglia perché non conosce le cose o perché ha interessi da difendere però è evidente che la verità è la verità
Ora il modello associativo è un modello che adeguato per chi ha una concezione del terzo settore in chiave produttiva
Il modello Fondazione alé invece
E funzionale per chi vede il terzo settore con un soggetto di redistribuzione
In America prevale il modello fondazione
In Italia e in altri Paesi dell'Europa continentale sempre prevalso il modello associativo
Ovviamente nel dire questo io so benissimo che in America e modello fonda serale va bene va molto bene quello che sto dicendo
E che il sei il giorno in cui nel nostro Paese per ragioni varie il modello fonda stradale mettessi in ombra fino ad espungerlo il modello associativo questo sarebbe un regresso
E non un al anche se
Sotto il profilo dell'efficienza ci sarebbero spazi da guardia questo è il vero punto quando i sostenitori del modello fonda serali mi dicono
Modello fondo azionario e più efficiente io dico ma è evidente che più efficiente
Ma è ovvio c'è bisogno di dirlo
Perché perché la fondazione una istituzione antidemocratico l'associazione invece e democratica ora la democrazia ha dei costi quindi qualcuno dice siccome alla democrazia dei costi e la eliminiamo in certe epoche storiche anche oggi
Queste cose stanno avvenendo però allora bisogna avere il coraggio di dirlo
Perché il modello fondarsi orale non garantisce la democrazia e questo lo sanno tutti
Io parlo di democrazia di principio democratico non delle forme o delle procedure quelle vengono dopo l'affermazione del principio democratico e colora il primo punto bisogna chiede la legislazione
Il legislatore
Che nei prossimi stent io spero tra breve metterà mano alla riforma del Codice Civile libro primo Titolo secondo all'alle alla riforma delle leggi sul volontariato ed è alter de G di settore
Non si lasci prendere la
Smania dalla furia costruttivista
Sapete il termine furia questo il rischio di von Hayek che ha una
Ha un significato molto forte in filosofia politica perché sarebbe questo un guaio è un regresso
Perché non c'è bisogno di dirle ste cose basta in un articolato di legge mettere certe norme certe clausole certe specificazioni che di fatto portano
Alla estinzione del modello associativo chiudo per dire cosa tutti voi nota è ovvio
Che nel modello associativo c'è l'Assemblea in Assemblea fan perder tempo posso benissimo io perché si vuol pazienza bisogna far parlare tutti per arrivare una decisione
Ci vuole il primo livello nel modello fondarsi orale quando un gruppo consiglio d'amministrazione o addirittura il Presidente decide
Quello e deciso
Però questo vuol dire spegnere una elemento fondamentale dei democrazia
Che un Paese che si dice avanzato e civile non può dirmi
Quindi la prima vertenza bisogna che al legislatore da parte del Forum oltre che da altri soggetti
E l'Agenzia che io al momento presiedo sta facendo la sua parte come sapete
Arrivi un segnale del seguente tipo
Visto che qui stiamo
Dentro il Parlamento su una carta
Che non succeda che per ragioni di efficientismo si vada a negare quella che una tradizione storica del nostro Paese perché il modello associativo l'abbiamo inventato noi noi italiani
L'abbiamo inventato già a partire dal mille trecento non l'abbiamo invitato ieri d'altro
Mentre altri Paesi hanno inventato l'altro modello e io ripeto non sono contro sono aperte nere entrambi senza però invasioni di campo dell'uno nei confronti dell'altro il secondo punto invece e quello che
A che vedere
Con il principio di sussidiarietà di quote del quale tanto si è parlato oggi e in altre occasioni ora voi sapete che il principio di sussidiarietà a
Ammette tra i livelli di o tre declinazioni la sussidiarietà verticale
Che tecnicamente significa decentramento e di cui tutti sappiamo la sussidiarietà orizzontale anche oggi state richiamata e però ci si ferma lì
C'è una terza frontiera della sussidiarietà che era CECI detta circolare
Ora voi avete visto che la prima realtà locale in Italia chi ha preso il principio di sussidiarietà circolare è stata la Lombardia
La Lombardia esplicitamente ha
Preso questa decisione tra virgolette politico amministrativa di attuazione della scelta staremo a vedere se ci riuscirà questo è un altro discorso però intanto l'anno Presa
Di che si tratta il punto è questo
Se voi
Pensata la società come costituita da trasferire la sfera degli enti pubblici
Territoriale la sfera della business community cioè della comunità degli affari il mondo dell'impresa e la sera della società civile organizzata
Dove dentro ci sta il terzo settore è il terzo settore magna pars di questa terza sfera
Voi sapete che queste tre sapere per dare risultati di ottima Rita devono interagire fra di loro
Interagire cosa che in Italia non avviene ancora
Perché voi vedete che il nostro il terzo settore o si mette a rimorchio della sfera
Dell'ente pubblici o si mette a rimorchio della sfera della business community non c'è bisogno che io faccio a voi di esempi ma io li conosco tutti uno per uno per affermare questo
Ora io capisco che ci siano delle ragioni specifiche delle questioni di urgenza di emergenze eccetera però questo è un male
Perché vuol dire negare l'autonomia e l'indipendenza del terzo settore
Perché vuol dire che il terzo settore lo mettiamo a rimorchio ripeto
O della sfera pubblica e allora convenzioni accordi vari eccetera il discorso di far pagare meno perché i volontari non si fa un pagante cose che diciamo sempre oppure
Alle dipendenze della business community
Come ad esempio avviene in America
E in America le fondazioni hanno nome e cognome perché
E perché porto né il nome il cognome
Dell'industriale o del ricco di turno occhiata sganciato esatte Bill Gates
E all'accordo divi in plein circa lanciato lui poco tempo fa e che al momento ha raccolto cinquanta cinquanta annega capitalisti americani
Che si sono impegnati a donare il cinquanta per cento del loro patrimonio al mondo del non profit
Il risultato di stanno creando una massa enorme di soldi da fare rabbrividire perché se con questi soldi loro volessero destabilizzare non lo faranno perché sono americani
E io con gli americani che li conosco molto bene metto la mano sul fuoco perché l'americano guai a rinunciare alla libertà e la democrazia però da un punto di vista concettuale questi cinquanta creeranno un network
Che
Metterà assieme tutte le risorse che tutta l'Europa è in grado di destinare a questo mondo e voi capite che siccome loro non rispondono a nessuno ecco il discorso della democrazia è perché i soldi sono loro
Bloomberg
Addirittura detto che darà il settanta per cento
Voi sapete quant'è il patrimonio per calcolate fate la somma è evidente quindi ci troviamo di fronte a dei patrimoni che al modo di mine vaganti non rispondono a nessuno perché nessuno potrà dire
E se loro si mettono in testa di fare una ricerca per studiare come si fa a ricavare una nuova vita oppure sua ambiti dalla bioetica eccetera chi glielo può impedire
Loro dicono mica lo chiediamo soldi allo Stato sono soldi nostri facciamo quello che ci pare
E voi capite cosa vuol dire questi in termini di modello culturale perché poi ti producono evidentemente accordi con lei i laboratori di ricerca con l'università e si crea la cultura ora
Nel caso americano questo non avverrà però è evidente che in un contesto diverso da quello americano potrebbe portare a conseguenze nefaste
Perché viene meno il problema del controllo sociale su questo su questo per attività ecco allora qual è oggi la sfida della sussidiarietà circolare bisogna che i tre vertici del triangolo magico
Sì non solo dialogando tutti dicono odiava Mombasa dialoga bisogna passare ai fatti devono interagire
E allora il punto è qual è la forza o la formazione sociale in grado di fare interagire queste trasferire
La risposta è il terzo settore perché i soggetti del terzo settore sono gli unici che sono in grado di farlo primo perché hanno il know-how secondo perché non attira su di sé i sospetti
Perché se queste iniziative della circolarità se la prende l'uno gli altri di rana per forza qui c'è un interesse e così via
Terzo Settore a oggi questa missione storica che è fondamentale questa è la linea di Gregorio Arena
Di cui mi è stato detto ha parlato questa mattina e che Luigi assieme ad altri ha chiamato amministrazione condivisa
Sabino Cassese è stato il primo nel due mila uno a parlare di amministrazione condite vuol dire esattamente questo
Che li enti locali mondo dell'impresa e mondo della società civile nei confronti delle grosse decisioni di tipo strutturale certo non per le cose minime devono
Condividere responsabilità e potere decisionale altro che
Collaborazione collaborazione al termine general generico non serve a niente cioè stufo io di dire collaborativo di collaborare
Collaborare vuol dire lavorare assieme già ma se lavorare assieme vuol dire che tu di insidie o eseguo quella non è collaborazione o no o mi sbaglio
Quindi a stare attenti quando ci sono le parole collaborarono vuol dire niente è una scatola vuota
Bisogna decidere i poteri e le responsabilità perché la responsabilità e l'altra faccia della medaglia del potere tutti voi assumere un potere ti devi assumere la responsabilità relativa e così via
Questo idea quindi della
Ci si dà retta circolare perché oggi è particolarmente importante da oggi in Italia per una ragione molto semplice
Io qui non ho il tempo ma è verrà vi assicuro che centrale si tratta di questo come tutti sanno e partito anche in Italia da diversi anni a questa parte il modello del cosiddetto
Wi-Fi aziendale
Le impresa con i sindacati
Vedi caso da Luxottica vedi il caso della Barilla Palmares e tanti altri
Non voglio farla leggo perché dimentica
Hanno capito delle imprese come attuazione del principio della compresso sarò sposa Belletti devono
Preoccuparsi ed occuparsi anche
Della condizioni di vita dei propri e si parla di guai farà aziendale
Simili dopo
Testate ragazzi conto Police integrative eccetera benissimo ora io sono a favore di questo però attenzione
Che se il modello di welfare aziendale
Superasse una certa soglia sapete qual è il rischio e di dare l'addio definitivo all'universalismo e allora come la mettiamo
E perché i lavoratori del loro famiglie di chi lavora in quell'impresa alla Barilla
Perché è stato l'ultimo accordo di una certa i sindacati lo sanno
Beati loro che hanno
Diciotto provvidenze lasciano in tante garantiva la le borse di studio per l'universo dei figli eccetera e gli altri
E qui c'è un problema perché qui è in gioco l'universalismo cioè il rischio è di trasformare
Concorrenti il modello di welfare da universalistico selettivi sta ecco allora qual è la sfida bisogna insistere sul welfare territoriale
Perché il welfare territoriale è universalista
Non basta quel Izzo welfare aziendale deve mirare al uguale far territori se vogliamo l'ulteriore
Se qualcuno dice a me lunghe universo diciamo non piace a un altro discorso libero e tutti vanno rispettati però chi afferma certe cose deve avere il coraggio di dirle esplicitamente così gli altri si sanno regolare quando dialogo no eccetera
Cosa che quasi sempre
Quasi mai avviene per le note ragioni è così ebbene
Chi capite perché il terzo settore ha un ruolo strategico
Perché se vogliamo scongiurare il rischio del selettivi scomodo il terzo settore in alcune poi le sue componenti
In quanto reato è una delle prime a questo missione storica di evitare una deriva di questo tipo ecco allora a cosa serve la sussidiarietà circolare
State pur certi che fra un po'a tutti perché la Lombardia l'ha già adottata avete sentito
Non più tardi di tre settimane fa il l'assessore
Lombardo Boscagli e affari sociali l'ha dichiarato apertamente una conferenza stampa l'ha scritto eccetera e ha usato il termine sussidiarietà circola termine che io avevo lanciato mi ricorda a Firenze
Circa dodici anni fa è che nessuno pensava che fosse utile adesso invece si sta diffondendo e cosa che
Ovviamente non può che farmi piacere infine
La
C'è poi un terzo un altro aspetto collegato a questo ma
Adesso si tratta di vedere che fine farà al federalismo fiscale
Perché voi sapete che supponiamo che vada in porto così come
Fuori il federalismo fiscale darà molto più spazio al terzo settore
Non c'è un dubbio
Basta andare a leggere è uno lo in terre però qui nasce un problema perché il federalismo fiscale su base locale
Darà più spazio e i soggetti di Terzo Settore ma cosa ne è di quelle regioni d'Italia
Dove i soggetti di Terzo Settore sono numericamente parlando pochi oppure anche se ci sono molti dal punto di vista numerico non hanno la forza né patrimoniale
Mia reddituale provate a rispondere a questa domanda
Il rischio e lì è un compito straordinario del foro sono sicuro che Andrea Oliviero e tutti i suoi amici del del coordinamento del Direttivo solo stanno ponendo
E perché il rischio è che il terzo settore serva ha ulteriormente allontanare
Non so se capite perché si dà più potere a questi soggetti ora le Regioni di taglio abito Bologna chiaro la mia regione è contento come una Pasqua
I soggetti del terzo settore dell'Emilia Romagna non aspettano altro perché loro il giorno in cui ci dà il via partono a razzo
E in quelle regioni dove non c'è questo due insorgenti generazione la ripeto possono poco
Oppure anche se ci sono non sono sufficientemente addestrati revoca
Capite che questo non è un problema di poco conto bisogna purché se ne parli com'è che nessuno ne parla
Vito
Infine
La terza questione e poi mi concludo e quella che riguarda la metrica del VAS
Cioè del valore aggiunto sociale questa è una questione che a me personalmente un po'come studioso sta molto a cuore
Perché è quella su cui si deciderà il destino del terzo settore italiana il punto è il seguente
A tutt'oggi non abbiamo una metrica metrica vuol dire un modo di misurare il valore aggiunto sociale del terzo settore
Tutti noi sappiamo e tutto il mondo sa
Che i soggetti di Terzo Settore producono capitale sociale producono capitale civile producono capitalistici se lo sanno tutti però lo so se uno ridicesse darmi un parametro
Un accidente che misuri quanto non c'è
E allora adesso capite perché quando ci si siede a certi tavoli se ne esce con la coda fra le gambe
Perché il mondo supponiamo dell'impresa a un parametro che si chiama privi di valore aggiunto
Economico Edis io contribuisco al tre per cento al piglio contribuire cioè ISEE voi cosa contribuite Alice noi contribuiamo molto
Molto quanto babbo BO è vero allora che così e allora è chiaro che si perde bisogna arrivare perché
Perché non è vero che la qualità relazionale dei soggetti di Terzo Settore questa è la cifra del tasso giusto la qualità relazionale non possa essere misurata
Chi afferma questo ancora una volta o è un incompetente e allora vado a studiare
E smetta di pontificare oppure uno che lei sa le cose ed è un mentitore quindi scegliete voi non c'entra perché gli attributi qualitativi si possono misurare benissimo
Oggi c'è la metodologia della oggettività posizionare se volete usare il termine un po'forti no l'oggettività poi Sisal che permette di
Ecco allora
Il terzo obiettivo io mi auguro a breve termine che il terzo settore deve produrre una metrica qualcuno dirà non c'è identità di vedute
Ma dico ma sono discorsi da fare questo
Ma ciò discorsi da fare un idiota può fare questi discorsi perché voi sapete che il PIL
Il PIL di cui tutti parlano
Per circa trent'anni sono andati avanti a litigare studiosi Governi perché c'era chi lo voleva misurare in un modo che l'alto oggi c'è qualcuno che contesta
I metodi Dimic nessuno anzi rileva nuova Bibbia su cui tutti devono accordarsi
Quindi il l'idea per cui ci saranno di identità di vedute diverse non deve spaventarsi perché questo è il bello della dialettica democratica
L'importante però imboccare questa quando noi arriveremo a questo allora vedrete che le cose cambieranno
Perché quando ci si siederà ai tavoli regionali ministeriali eccetera evidente che
Docenti terzo settore porteranno conosce questo Asciano orgoglio di dire noi contribuiamo a creare capitali civile voi sapete
Capitali civile diverso il capitale sociale di tanto e allora sarà la volta in cui l'Istat finalmente adotterà nelle rilevazioni criteri diversi rispetto a quelli adottati fino adesso
Tutto questo è possibile è chiaro che procede io sono sicuro che avverrà non so dire quanto tempo ci vorrà sarebbe bello sei tutti noi che ci stiamo impegnando da diverse angolature
Nei confronti dei temi del terzo settore potessimo accelerare questo processo di convergenza grazie
Grazie grazie allo sforzo Anagni
Il mandato del forum dura due anni il mandato dell'agenzia ancora ci sono almeno un anno e mezzo mi pare due anch'esso quindi abbiamo due anni davanti per realizzare queste piccole cose che ha che ha detto che ce la faremo sicuramente nono non ho il minimo dubbio
A parte le battute credo davvero che siano
Strade che condividiamo che vogliamo cercare di percorrere insieme la parola a Vera Lamonica anche il segretario confederale della CGIL
Alla quale ancora appunto usiamo la preghiera di illustrarci appunto suo posizionamento rispetto alle cose dette ma anche ribadiamo già da subito la disponibilità al confronto come già dicevo con il segretario Fiordaliso e la UIL
Grazie Andrea anche per la disponibilità al confronto adesso essendo io l'ultimo intervento mi sento un po'guardata male e giustamente quindi
Perché perché siete giustamente impaziente idee che si definisca quindi nel taglio con accetta alcuni concetti alle scuso appunto di farlo in maniera abbastanza semplicistica
Peraltro io condivido l'impostazione che ha dato per ultimo il professor Zamagni che
Ci ha consegnato i nodi veri che noi abbiamo davanti i nodi su cui
Bisognerà che si discute e si decida
E sui quali soprattutto mi pare bisogna impedire visto che qui siamo diciamo in una sede io sono un sindacato voi siete organizzazione il terzo settore in cui bisogna impedire che diciamo i processi chiamiamoli così per usare un termine impersonale
Decidano senza di noi e magari malgrado noi
Perché
La prima cosa che mi veniva ascoltando del dibattito che avete fatto pomeriggio e per esempio questa noi facciamo bene e ripeto ha già detto il professor Zamagni e non
Non oso ritornarci ma
Noi spesso ci incontriamo e parliamo ci incontriamo non in questa sede in sede in cui siamo insieme
E parliamo molto di modelli
A volte abbiamo bisogno di aggiornare i termini e le modalità con cui descriviamo i modelli
Nel mentre noi siamo davanti già da qualche tempo direi io
Non solo a modelli che si misurano concretamente nel senso che sono un po'in atto nelle scelte politiche in quello che avviene in qualche luogo del nostro Paese
Ma perfino vorrei dire in quello che accade dal punto di vista della legislazione della normazione di questo Paese lo dico a battuta il Titolo quinto che non è perfetto perché c'ha un mare di problemi l'abbiam detto tutti lo sappiamo
Ma il Titolo quinto o io provo a tenere insieme le parole chiave che usava Andrea nell'al nell'introduzione sussidiarietà solidarietà partecipazione il Titolo quinto trovava un equilibrio rispetto a questo
Definitiva o un modello tra virgolette uso anche il termine modello
Di sussidiarietà tutto da costruire tutto da costruire ma anche poneva alcuni punti fermi
E
O se l'avete la sussidiarietà verticale cosa in orizzontale così se la solidarietà cos'è l'amministrazione condivisa no perché
Perché a quel livello che ovviamente avveniva avveniva ed è avvenuta la discussione in più
Il Titolo quinto è venuto dopo una legge o altre due otto che oserei dire è stata finora la più sussidiaria usiamo il termine delle leggi prodotte in questo Paese
La tre dura otto anticipato anche modalità di non solo di partecipazione
Ma modalità di assunzione di responsabilità e dieci di ruolo quindi di pratica sussidiaria no della programmazione della gestione del welfare territoriale si o no
Ora
La legge tra i due otto ha avuto le difficoltà che ha avuto
Lo dico non perché adesso voglio parlare di questo ma per dire che forse in questo c'è anche un pezzo di nostra responsabilità di tutti di tutti
E che forse questo è il momento anche se non sembra di riprende la parola su quel terreno e di riprenderlo possibilmente insieme l'Osservatorio l'Osservatorio però penso che è una roba che noi che noi dobbiamo fare
E poi in realtà da quel momento in poi e quello che sta accadendo in queste settimane che insomma adesso né inutile descriverlo e attualità io penso che noi siamo arrivati diciamo
A al punto forse più basso o dal punto di vista delle scelte politiche di questo Paese ed è un rapporto tra le scelte politiche di questo Paese e quello che avviene nella società concreta dal punto di vista economico e sociale
Forse più difficile su questo terreno io non penso che questo noi possiamo sottovalutarlo sussidiarietà verticale secondo me e il momento in cui in meno o si esercita sussidiarietà verticale
Sembra un controsenso Pia parliamo di federalismo stiamo ad elaborare un modello di federalismo municipale
E regionale nel mentre la pratica dell'amministrazione condivisa ma persino della consultazione tra amministrazioni è venuta via non c'è più interesse
In più neanche una forma di dialogo preventivo come dire leale e costruttivo tra livello organizzati delle Amministrazioni dello Stato no Regioni Comuni Governo
Qui è un momento bassissimo da questo punto di vista dal punto di vista proprio diciamo di questo rapporto e anche dal punto di vista della sussidiarietà orizzontale
E di quello che avviene io su questo mi permetto di fare semplicemente due osservazioni anche qui con molta molta
Devo citare molta molto anche semplificazione
Allora
Noi siamo in un momento in cui
Nel mentre esplodeva Chrissie diciamola così
E nel mentre i bisogni sociali adesso è brutto chiamarli bisogni sociale a me non piace chiamarlo in questo modo ma nel mentre la realtà sociale esprime una domanda molto più complessa che nel passato
Anche molto più faticosa da raccogliere più difficile
Diciamole o una non siamo più per esempio solo di fronte alla povertà tradizionale solo per usare la povertà perché è stata usata nella discussione
Siamo per esempio di fronte al fenomeno dell'impoverimento progressivo delle persone che è cosa diversa dalla povertà assoluta di tipo tradizionale no
Un processo di impoverimento presuppone politiche sociali economiche politiche di intervento politiche sussidiarie chiamatela come volete che sappiano intervenire in quel per stante lì e nell'evoluzione di quelle di quel meccanismo oppure dite voi la disoccupazione dei giovani ma possiamo ogni volta pure noi organizzazioni di impresa
Organizzazioni sindacali di Lecce tutto questo ci sto casino poi se volete parliamo del logo della disoccupazione dei giovani
No la disoccupazione dei giovani un paradigma attraverso oppure va riletto tutto l'insieme del dell'intervento in cui
Non è un'idea di come dire un modello di welfare in astratto ma un'idea di capacità del welfare e di rispondere alla concreta realtà sociale forse va attualizzato alla luce della Co
Lezione giovanile che mi pare esprime una frattura generazioni chiamiamola frattura generazionale una difficoltà generazionale inedita nella storia che non c'entra nulla con il fatto che le pensioni
Nel senso che sul fatto sul sulla discussione perciò portiamo dietro da vent'anni lasciamo stare
L'abbiamo fatto abbiamo fatto una riforma bella brutto secondo me abbiamo fatto una riforma che ha lasciato aperti problemi prima di tutto sui giovani ma adesso il problema non è più quello su un sistema già riformato come dire di riformare tagliare ulteriormente quel sistema perché così coprire made
Giovani il problema è un altro il problema immaginare una previdenza capace di correggere le distorsioni di un mercato del lavoro impazzito perché non abbiamo un mercato del lavoro tutto precarizzato e quindi per questo co che costruì chez che costruisce questo tipo di situazione quindi con una realtà sociale in movimento in sofferenza rispetto alla quale noi abbiamo il dato secco nudo e crudo e non lo sto facendo propaganda non è la solita CGIL che
Come dire deve per forza fare la critica al Governo perché perché è un luogo comune e perché ci misuriamo quotidianamente perché voi siete gente devo fare oltre che devo dire questa è la vostra forza
E questa è la forza del vostro radicamento di quello che siete nel territorio e di quello che che anche portate come valore aggiunto in questo caso anche alla discussione politica no
E cioè siamo invece in un momento in cui un welfare sta arretrando OPA ma
Che stia arretrando l'insieme dell'intervento di quel fare in questo Paese
E è un dato come dire che non è che si può dire poi dice passiamo avanti discutiamo di modelli io penso lo dico secco
Che è se dovesse continuare già abbiamo ma in un'ottica in cui le risorse pubbliche di guerra pare diminuiscono io non credo che possa crescere un modello alternativo lo dico con grande se non lo facciamo il ragionamento americano o qualcosa del genere ma non mi pareva no che fosse questo
E come dire la
Cioè il nostro e il nostro obiettivo o comunque che fosse questo perché
Come dire le ineguaglianza ingiustizia la mancanza di risposta sociali negli Stati Uniti nonostante tutto sono ancora più forte in Europa no perché sono
Adesso
Però voglio dire e e qui noi non è che se in quel far continua ad arretrare in questo modo con questa velocità
Noi siamo nelle condizioni di costruire un modello come dire alternativo che in qualche modo sostituisce ad uno Stato che arretra che se ne va e un perimetro di spesa pubblica che si riduce
Io son convinta che se i si riduce un guasto al pubblico e la capacità di azione del pubblico sul territorio prima di tutto con quelle caratteristiche
Tutto quello che è nato che nasce che può nascere in termini come dire di risposta
Li risposta organizzata del terzo settore ma diciamo del del territorio e commettiamo la in questo modo a meno condizioni per poter nascesse nasce nasce malato
Nasce malato
E uso il termine malato facendo riferimento alle regioni del sud di cui parlava il prosa
Perché già lì dove tu non è che solo non ha il terzo settore chiediamoci perché non c'è il terzo settore del sud perché c'è un gatto che si morde la coda è nato prima l'uovo nato la gallina prima
Nel sud non c'è il terzo settore perché ad una società civile debole perché è un capitale sociale basso ok
Ma il capitale sociale basso la società civile debole non nascono anche dal fatto che la capacità di fare guerra fare del pubblico nel sud è storicamente sottodimensionato rispetto a quella realtà cioè
E non è che viene prima una cosa e poi l'altra allora io credo che non abbiamo i termini di una battaglia comune per intanto
E la battaglia comune io fosse come dire tra cui la dico così
Io proverei in questo Paese a mettere insieme oggi oggi al di là delle contingenze politiche dello sconto non non non non è quello che mi interessa mentre nessun obiettivo più di prospettiva
Se noi riuscissimo a mettere insieme forse che operano forse di diverso orientamento che siete voi che li avete tante con forza della cultura
In forza del territorio con le amministrazioni locali sindacato organizzazione delle imprese ognuno con suo modello ognuno con la sua idea
Però che tutti insieme riusciamo a dire che è un'esperienza di crescita come dire anche della sussidiarietà della solidarietà della pratica
Di costruzione di welfare nel territorio passa attraverso il fatto che lo Stato non può arretrare oltre
L'arretramento che non abbiamo già avuto in termini quantitativi
E poi l'abbiamo anche da un punto di vista di principio io non scambio illudono con il diritto e lo dico così perché
Presso
Alla fine di tutto poi no alla fine torniamo lì
è perché né è vero che non tutto il diritto no ci arrivo da me che come dire c'è un'evoluzione anche storica dei diritti e che qui è una discussione molto molto ma è difficile adesso da fare in questo contesto dico che però ci sono alcune questioni sulle quali l'individuo non può essere lasciato solo no la salute
L'assistenza agli Statuti delle condizioni di bisogno e la mancanza di lavoro quindi la disoccupazione alloggi per le le cose che conosciamo io so essere messo in condizioni di opportunità appari
è
Per stare in una società in cui appunto se e responsabilità ecco la responsabilità sta nel fatto che per otto mi metti nelle condizioni di poter essere paghino quel rapporto col merito
A cui si accennava prima che molte quale merito cioè se non ci sono o nelle condizioni di partenza non dicono tutti uguali ma comunque che garantiscano diciamo la possibilità di un camminare di un cardinale insieme
Allora ci sono alcune questioni che debbono avere necessariamente debbono avere
La sanzione di e la costruzione diciamo in termini universali non è non è che supporti scontiamo in quali comma qual è il conto fine quale limite come si esercita perché è un diritto può essere universale non esercitato direttamente dallo Stato
Un diritto può essere come dire riconosciuto universale voi come dire costruito diversamente dal dall'altro non abbiamo il fatto che in un contesto in cui invece la sfera dei diritti alla fine si restringe e non la sfera come dire della speranza una restrizione della spesa porta anche a restrizione della sfera dei diritti
E se questo avviene e e che si consolida diciamo come processo nel nostro Paese alla fine le persone sono lasciate sole no alla fine questo succede
E poi è vero che ci sarà sempre una dimensione sussidiaria che quella che voi contatti di come dire i problemi tuttavia provate a rappresentare cioè di una risposta di qualità di una risposta
Dentro l'azione pubblica di una risposta che chiede regolazione che chiede condivisione che chiede costruzioni ma guardate che c'è anche una risposta residuale
E temo che in un meccanismo in cui magari cresco cresca guai far legato diciamo ha un'impostazione più di tipo
Diciamo diverso da quello associativa che non abbia ancora non su tutto accanto diciamo ai processi che ci sono purtroppo è in corso alle scelte che come spesso senza neanche riflettere un po'si fanno nel territorio alla fine di torniamo al fatto che ci sono alcune cose che si superano e altre che diventano invece passate diciamo alla logica del dono alla logica del fatto che comunque se c'è c'è è una cosa è una cosa che si costruisce io penso poi e chiudo
Abbiamo tutti un problema di
Assunzione di responsabilità in questa nuova ottica esiste un problema di responsabilità sociale dell'impresa si
Esiste un problema di assunzione di responsabilità diretta anche delle parti sociali se
Io penso che se lette come dire che di questo punto se ne parla poco e male
Quando lo si enfatizza perché non è tutto Luxottica purtroppo no cioè nel senso che Luxottica rappresenta
Non è tutto Luxottica non è manco il fatto che non ci sia nessun tipo di guastare aziendale anche lì è una guerra però ecco cioè bisogna intenderci su cosa intendiamo
Perché noi di quel fare aziendale ne abbiamo fatto tanto con le imprese no lo diceva lo ha proposto degli arte delle piccole imprese degli artigiani ma anche con le grandi imprese
Ma noi anche Buffon aziendale pensiamo noi pensiamo a un welfare aziendale che li tuteli veri e non sostituisca quello che deve essere il ruolo svolto da altri e non dall'impresa non dal sindacato
Poi tra di noi
Siccome tutte queste cose ne abbiamo fatti unitariamente CGIL CISL UIL le imprese poi litighiamo incerto che litighiamo quando il caso di mitigare
Ognuno ha le sue idee ognuno ha le sue accentuazioni ma finora noi poi adesso ognuno potrà avere un modello pagare un ticket remark su quello ma finora il tipo di welfare che non abbiamo fatto nelle aziende è un welfare e di tipo integrativo
Attenzione
Perché uno invece delle cose che viene fuori e mi meraviglierei se venisse dalle imprese perché finora e non lo abbiamo sentito dall'impresa tutt'altro le imprese hanno condiviso con noi questo carattere
Viene invece una spinta tutta ideologica secondo me è molto poco legata ai alle esigenze diciamo del Guelfa reale ma molto ideologica a costruire diciamo risposte di quel faro aziendale
Che siano quelle si sostitutiva in qualche modo del diritto universale vi faccio un esempio ha ragione
Volle del dottore dirette in prese quando dice quando già abbiamo fatto la cassa integrazione in deroga è verissimo abbia fatto tutte queste cose qua vorrei ricordare però che per esempio non si può non si può
Riconoscerò non riconoscerà un lavoratori il diritto all'Italia la come dire allo strumento di integrazione al reddito a seconda se come dire dato o non dato da uno strumento della bilateralità attenzione
Se lo strumento di sostegno al reddito è uno strumento di carattere universale quello glielo garantisco poi se scegliamo garantisce il pubblico poi se sono nella condizione costruisco misure integrative di sostegno al reddito gestite dalle parti
Costruita dalle parti a livello contrattuale però guardate che già questa società ho chiuso già questa società e come dire segmentata parcellizzata l'ha fatta di ineguaglianza non è che noi da ogni via da cui la prendiamo possiamo costruire nuove ineguaglianza approfondimento dei divari
L'immaginato un mondo in cui alcuni diritti ce li hanno quelli delle aziende che ne so che vanno bene che son forti che esportano e non ce l'hanno tutti gli altri territori dove le aziende non ci sono allora il welfare contrattuale un paio uno strumento piccolo ma è uno su momento che assenso solo se entra in una rete di welfare territoriale io per il welfare territoriale continuo di intendere un luogo in cui si producono politiche di welfare che sono fatte dal pubblico dal terzo settore
Dall'associazionismo dal volontariato dalle parti sociali in un metodo di governo condiviso programmato e che salvaguardi però il principio che sotto quello che spende l'Italia per il welfare non è possibile andare e secondo me questa
Questa e la battaglia che abbiamo insieme in questo momento e che insieme possiamo fare ognuno naturalmente dal posto che Dallas dalla dalla dall'esperienza dalla e dal ruolo che ricopre
Grazie aveva Lamonica che appunto a ulteriormente arricchito questo nostro questo nostro dibattito di questa sera e peraltro sottolineato una cosa estremamente rilevante sulle questo
Necessità come dicevamo già a più riprese quest'oggi che questa nostra sussidiarietà non nasca sulle macerie perché non c'è sussidiarietà che può nascere su questo non è che
Gli spazi vuoti facciamo marcia sussidiarietà facciamo nascere impegno tra i cittadini sono spazi vuoti anzi
Farmacia la paura la preoccupazione il disagio e allentare i legami sociali che sono il presupposto per costruire la sussidiarietà quindi
Ci ritroviamo in questa in questa analisi
A Toso ha necessità di uno Stato che si assuma fino in fondo le sue responsabilità forse gestendo meno ma certamente non me
Tendo meno risorse svuoto su alcuni capitoli dispensa che come ci è stato anche questa sera ha ricordato sono già fortemente deficitario
Non dati alla conclusione di questa sera siamo peraltro in poche domani invece
Il nostro lavoro sarà anche un
Giunti alla conclusione delle cose che abbiamo detto oggi
Nel senso che nel nostro programma biennale per quanto limitato ad alcune scelte strategiche evidentemente cercheremo di riportare alcune delle indicazioni che sono emersi e conforto dall'elaborazione culturale ma anche dal dibattito politico di questo pomeriggio ringrazio di cuore quanti sono stati con noi in particolare quanti sono o ancora insieme con noi il dottor Miglio dell'Acri
Che
Ugualmente appunto vera la Monica che ha finito I parlare per ultima la ringraziamo poche donne o cosa Pata dibattito in un vulnus di non poco conto dovremmo tenerne
Tenerla questa cosa in debita considerazione
Per e Giorgio Guerrini
Che appunto ora ringrazia anche
Buona serata a tutti e ci ritroviamo domani ricordo nove e mezza inizio nell'accredito alle dieci
Alle dieci l'avvio dell'Assemblea congressuale
Via Torino ricordo domani per la sede della
Della Palazzo delle cooperative
Fausto
Accadono diventi norma inventate vale il quello
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