Festa della CGIL per l'addio a Guglielmo Epifani e per dare il benvenuto al nuovo segretario generale, Susanna Camusso

Allora
Buonasera buongiorno
Buongiorno
Dunque abbiamo iniziato sulle note di un frammento musicale
Della
Cantata dei cento anni composta da Nicola Piovani per il centenario della CGIL avvalendosi dei testi scritti da Vincenzo Cerami
Adesso procederemo invece con la proiezione di un breve spot ideato
E realizzato da ultimo arpioni per la CGIL e subito dopo con l'intervento che la Presidente del patronato INCA Morena Piccinini che saluterà gli ospiti e tutti i partecipanti grazie
Furono
Allora aprono aprono allora lavoro
Allora
Buongiorno a tutti e a tutti
Ieri è stata una giornata molto importante per la CGIL
Con lei lezione di Susanna Camusso a segretario generale della Confederazione generale italiana del lavoro
Abbiamo eletto all'ottavo Segretario generale della storia della nostra organizzazione dal dopoguerra
Succedendo a Giuseppe Di Vittorio Agostino Novella Luciano nato dramma Antonio Pizzinato Bruno Trentin Sergio Cofferati e da ultimo Guglielmo Epifani
è stata eletta dal comitato direttivo in rappresentanza di cinque milioni settecentoquarantasei mila centosessantasette donne e uomini iscritti alla CGIL
Oggi vogliamo condividere in questa occasione con tutti voi l'emozione la gioia e l'orgoglio di questo evento
Ringraziamo tutti calorosamente sinceramente per aver voluto accettare il nostro invito e partecipare a un momento così importante per la nostra organizzazione e pensiamo per tutto il Paese
Ringraziamo i gentili ospiti i rappresentanti delle istituzioni delle forze politiche delle associazioni sindacali
Delle associazioni sociali e del volontariato delle associazioni datoriali presenti qui con i loro massimi dirigenti
Ringraziamo le personalità del mondo della cultura delle arti dello spettacolo della informazione
Ringraziamo davvero caramente tutte le amiche e gli amici che hanno voluto essere con noi qui oggi a condividere questa emozione
L'avvicendamento tra epifanie Camusso avviene in forza dello Statuto della CGIL che fissa in otto anni il tempo massimo di durata per gli incarichi dirigenti di natura elettiva
è un principio che pare
Potrebbe apparire vincolante se raffrontato ad altre realtà istituzionali politiche ed anche sociali
Ma che in realtà mette in luce ed espressione della straordinaria ricchezza di esperienze di potenzialità di personalità dirigenti della nostra organizzazione
Ed è la volontà di misurarsi sempre senza timori con il nuovo
Ho un grande e sentito ringraziamento vada a Guglielmo Epifani
Per il lavoro svolto nella sua lunga militanza nella CGIL
E in particolare
In questi anni da segretario generale
Un arco di tempo tre in più difficile nella storia del dopoguerra del nostro Paese
Per gli sconvolgimenti politici economici e sociali che l'hanno contraddistinto e continuano a contraddistinguere no otto anni
Nei quali è Pisani ha sempre operato per mantenere salda l'unità della CGIL
Per rafforzare l'organizzazione nei rapporti interni ed esterni
Per affermare la centralità del lavoro e la sua dignità
I diritti e le tutele
Per qualificare difendere al tempo stesso un modello sociale solidale inclusivo
Capace di rispondere alle nuove e crescenti richieste di protezione contro i rischi posti da una realtà in frenetiche evoluzione
Guglielmo ha rappresentato una CGIL
Impegnata in un'azione costante per fare avanzare la democrazia il Progetto tra il progresso sociale in un'Italia troppo spesso malata di trasformismo e di ambiguità
Valorizzando un forte legame con gli ideali i valori la storia ricca e complessa di questi oltre cento anni della CGIL
Un mandato esercitato nella costante consapevolezza della ricchezza importanza delle forti culture sindacali che le tante categorie esprimono
Dei pluralismo i che la contraddistinguono in quanto organizzazione democratica che valorizza la dialettica interna per il rafforzamento del suo profilo unitario e della collegialità
Fermo nell'azione ogni qual volta mio picchiassi dirigenti si sono illuse di poter ignorare peggio di poter cancellare il lavoro la sua dignità e la sua funzione sociale
Di poter derubricare la sua centralità dall'agenda politica del Paese
Con grande stima e affetto ci rallegriamo che Guglielmo continui nella CGIL nell'Istituto Bruno Trentin
A dare il suo contributo di studi ricerca e formazione
Per un arricchimento politico e culturale sui grandi temi di trasformazione del Paese del mondo che esigono sempre più elaborazioni e decisioni di natura strategica
E continuerà Guglielmo in questa nuova CGIL di Susanna Camusso da lui e da noi voluttà come Segretario generale
L'aggettivo che io è ricorso in queste settimane nei media per definire il cambio alla guida della nostra organizzazione eh storico
Ebbene sì anche noi condividiamo profondamente questa definizione e siamo fieri di avere letto una donna la Segreteria Generale del più grande sindacato italiano
Consapevoli
E ripeto orgogliosi della novità della portata storica non solo per il sindacalismo confederale ma per tutto il Paese nelle sue rappresentanze sociali e politiche
Esploriamo tutti sia di buon auspicio per le future relazioni sindacali
La particolare coincidenza che vede per la prima volta nella storia due donne alla guida rispettivamente della maggiore organizzazione sindacale e della maggiore organizzazione imprenditoriale
Siamo orgogliose come donne in un Paese che continua ad essere dominato da processi di selezione dei gruppi dirigenti a tutti i livelli nella politica nell'economia e nel sociale
Che non hanno ancora interiorizzato la pratica delle pari opportunità Manzi continuano troppo spesso ad essere caratterizzati da discriminazioni esplicite o implicite
Siamo orgogliosi come donne e uomini della CGIL
Perché questo processo è stato costruito da donne e uomini che a volte non senza contraddizioni
Hanno praticato percorsi di crescita comune nella realizzazione di una reale valorizzazione delle compagne a tutti i livelli di territorio e di categoria della nostra organizzazione
Siamo certe che la pratica e la cultura di genere che hanno sempre contraddistinto il lavoro di Susanna saranno di grande stimolo per tutto il Paese
Per l'affermazione è piena di quelle pari opportunità rese sempre più difficili non solo nel rapporto di genere ma tra giovani e anziani tra italiani migranti tra insider e outsider
Alcuni anni fa
Era stata prodotta una pubblicazione in CGIL sui percorsi di carriera delle donne nel sindacato dal titolo è brava puntini di sospensione manca
Tende anche a dimostrare ed effettivamente dimostrava come ci fossero con troppa frequenza ostacoli e resistenze di varia natura
Alla piena affermazione delle donne nei ruoli dirigenti nonostante le indiscutibili capacità e qualità
Oggi finalmente possiamo scrivere un nuovo capitolo dal titolo è brava quindi quindi diventa segretario generale della CGIL
Perché in primo luogo Suzanne apprezzata per le sue qualità di dirigente sindacale
Le diverse importanti responsabilità sindacali che ha esercitato in grandi categorie come la FIOM era Fly nella più grande regione la Lombardia e poi nella segreteria confederale nazionale
Testimoniano della grande competenza acquisite in tutti i campi di contrattazione di categoria di territorio nonché di capacità di integrazione di questi ambiti con la funzione altrettanto essenziale della tutela individuale
Questo ci dice nella determinazione nel raccogliere il testimone continuare la battaglia
Per la valorizzazione e la dignità del lavoro ed è la capacità di innovare strumenti e metodologie per estendere e allarga allargare il ruolo del movimento sindacale in una società che appare sempre più distante
Il temperamento di Susanna e l'attitudine al lavoro collegiale rappresentano l'idea di confederali tacche è stata al centro anche del dibattito dell'ultimo nostro congresso
Anche in questo misura la forza della nostra organizzazione
Che a differenza di altri soggetti della rappresentanza politica e sociale trae alimento dalla capacità dei suoi leaders di valorizzare la responsabilità collettiva
E la grande rete fatta di milioni di iscritti militanti dirigenti a tutti i livelli
Siamo certi tutti insieme
A fianco di Susanna che saremo in grado di riuscire a far fronte alle nuove sfide
E che sapremo trasmetterà i giovani lo stesso amore per il sindacato che hanno trasmesso a noi coloro che ci hanno preceduto buon lavoro a Susanna vuole lavora Guglielmo buon lavoro a tutti noi e a tutti voi
Mamma mia quanti siete
Dunque io mi presento sono Massimo Wertmuller
E faccio l'attore
Odio
Vorrei farlo
Poi lo faccio tanto come vorrei sicuramente da una parte per colpa mia
Dall'altra perché
Esiste un
Un attacco sistematico ha un termine che dovrebbe interessare un po'tutti i cittadini di qualsiasi livello sociale perché non solo migliora la qualità della vita
E oppure un grado di civiltà di un Paese ma un indotto di lavoro in cui praticamente si ritrovano hanno lavorato tanti rappresentanti della società non solo artisti ma anche
Artigiani
E questo termine si chiama cultura
Ecco forse perché un popolo più imbecille far comodo senz'altro di più e questo è uno dei motivi per cui io
Attore casualmente ma insomma mi trovo qui perché trovo che questo luogo poteva essere un luogo giusto per portare anche questo tema
Ma l'altro motivo generale che mi vede qui è perché
Mi nel mio piccolo modestamente penso che ci sia un'Italia seria molto seria più seria
Di un'altra Italia unitaria che probabilmente costretta spesso a lavorare per sopravvivere non a vivere
Che fa fatica a mantenere una famiglia
Per esempio con due bambini
è un'Italia per cui il termine tempo libero per esempio è un termine che va usato con cura per cui il disimpegno diventa quasi un evento e un'Italia che
Che non ha che non vive che non è nata non vive
Non ha vissuto nel nel bene stare e per questo è più fragile protetta e da proteggere
è un'Italia che si riconosce nella CGIL è un'Italia
Che sente la CGIL come un riferimento protettivo io ho avuto l'onore di vedere questa Italia negli occhi il giorno del quattro aprile al Circo Massimo ed è un'Italia fatta
Da gente bella ecco passatemi questo termine allora per me stare qui sopra e poi chiudo questa vero protagonisti care un po'esagerata egoistica presentazione
è questo uno dei grandi motivi per cui
Mi fa piacere di essere qui perché soffra gente per bene che si occupa di questo
E perché mi sento soprattutto vicino a quella gente più bella
Gente che si rifiuta di credere che le prospettive che si riservano con un certo fatalismo vero alle nuove generazioni sia come lavoratori che come futuri pensionati siano le conseguenze di una sorta di di di di casualità
Di una volontà superiore piovuta dal cielo la quale non si può sfuggire e non invece il risultato di precise scelte politiche
Compiute dagli uomini che sembrano
Ma abbiano smarrito la via
La via
Dell'equilibrio della saggezza della civile convivenza allora tra persone che svolgono un lavoro nobile come voi ed esaltante come ebbe ad affermare
Di Vittorio nell'ultimo discorso che fece presso la Camera del lavoro di lecco il tre novembre
Di cinquantasette anni fa prima di morire
Ecco
Io cento il desiderio di leggervi
Un breve frammento per ricordare di Vittorio e questo suo discorso
Lavorate sotto
Dunque
E soprattutto lottato insieme rimanere uniti il sindacato vuole dire Unione
Compattezza
Uniamoci con tutti gli altri lavoratori in ciò stava nostra forza questo e il nostro credo lavorate con tenacia
Con pazienza
Come il piccolo rivolo contribuisce a ingrossare il grande fiume
A renderlo travolgente così anche ogni piccolo contributo di ogni militante confluisce nel maestoso fiume della nostra storia serve a rafforzare la grande famiglia dei lavoratori italiani la nostra CGIL
Strumento della nostra forza garanzia del nostro avvenire
Quando sia la piena consapevolezza di servire una grande causa
Una causa giusta ognuno può dire a se stesso dire alla propria donna ai propri figli uomini affermare di fronte alla società di aver compiuto tutto il proprio dovere
Buon lavoro compagni
Ora assisteremo alla programmazione di un video
Una giornata di un uomo
Che fino a poche ore fa è stato segretario generale dalla CGIL e di una donna che da oggi al timone di questa grande organizzazione
è una carrellata di alcuni momenti salienti di questi
Otto anni
Mi auguro che l'agricoltura
Alle e speriamo continui sempre a migliorare le sue innovativa e favorire i diritti dei lavoratori valido sono molto turnazione da spendere vada betoniera personali Moldova verde disponibili al dialogo meglio adeguandola sembra Nannini mi sembra che abbia una grande dote
La saggezza e l'equilibrio
Devono dare fondamentale in questo momento
Difficile dove eccelle sterminio due delle varie
Nelle sue venti milioni
Pensa che siano sempre stata frutto di una grande contrattazione da tutti
Jonica andare un centro di democrazia
Molto preparato rimanga
Carne magari non riguardano da vicino
No mi pare
Fino agli anni Settanta se a questa nostra programmazione abbiamo
Però
Non posso criticare Epifani
Vederla soddisfazioni trentacinque anni
Del desiderabili dove ho fatto una tragedia della l'abbiamo
Mi riferisco all'organismo
Vorrebbe il Segretario che ho trovato le maggiori difficoltà
All'idea che una CGIL
In un momento critico senz'altro
Per per le note del Segretario generale delle categorie varie della CGIL è sicuramente un ruolo
Confalonieri membri
Mi sembrerebbe poco vorrei esprimere
Inviarvi spiegherete deve lasciare questo posto
Abruzzo ha dovuto Segretario ti ha sbattuto un punto di vista invece sarebbe molto concreto
Sociale segretario
Dai fantastico
Punto devo dire di più
Un
Discuterne
Chiuso
Insomma
Signori
Oggi
Signora significa
Noiosissimi dunque
Trovandosi
Signor
Scappi via
Ma
Rimane
Da
Da
Da
Di
Momento di cambiare
E allora non se ne vanno
Io l'ho conosciuta e una a una donna valida
Spero che le donne prendilo più possesso di questi posti perché secondo me sono quelle che riescono più a conciliare e a concertare certe situazioni per quello che chiediamo è un maggiore impegno da parte
Della CGIL su certe vertenza del progresso
Il baluardo per i prossimi anni sicuramente sarà all'altezza della situazione
Posso solo augurarmi
Di continuare a sostenere le radici profonde
Riunioni interne ai livelli
Se aspettiamo
Contini Pigozzo della CGIA l'ha fatto quest'ultimo periodo senza demmo
Speriamo esercitando rimborsi Ministro
Spero che la caldissimi
Faccia la stessa percorso che l'Italia
Nei quali in cerca l'alito ecco rilevanti leggendo
Pensa che
Gliela navigabili nella finanziaria nei prossimi anni
Dovrò cercare di tenere uniti loculo con un ruolo centrale nel
Invece per l'assegnazione di purtroppo strangolando
Allora chiamata Franco allora e allora avevano paragonato Valagussa sono qual è allora che la riunione
A voi
Tutto quello che stava succedendo in questo Paese credo che
Il ruolo di grande di grande responsabilità che l'obiettivo di dare la CGIL in questo momento
Agorafobia Camusso a sabbia
Cani media disse abbastanza debbano entrare cambiare l'Italia
Che ne abbia bisogno i cambiamenti viene pensionati giovani
Della gente che ha lavoro precario figlioli quella gente lì
Ne abbiamo bisogno di questo
All'unisono esercitata tra i sindacati la divisione esercitata sui contratti la divisione esercitata separando il nord dal sud di questo Paese i giovani dalle giovanile rispetto al lavoro le donne e così via guardasse s'
Come
In questi due anni dall'emissione introdotta solo
Con le
E
Devo
Era di far pensare ad ognuno di noi ed associati e quello che c'è improntate e Olivieri col suo concorrente
Ma nel momento in cui sarei riuscito a far passare il messaggio e quello tecnico dal territorio e dei conduttori concorrente ognuno di noi sarà tempo le
E nuovi in grado di rimontare la situazione e allora un sindacato che sta
Nelle aziende
Si è staccata deve dare un fondamentale nel saggio insieme possiamo cambiare la situazione da soli veniamo invece sconfitti Paesi più deboli vale per il lavoro
Navale perché noi abbiamo il grande problema se non capiamo questo atteggiamento su quello ci sono
Fatta la coltura è tutt'altra introdotta anche in quella definizione trentuno persone facciamo un'operazione davvero grave quella di dire ai ragazzi e ragazze in questo Paese tendono ad adiuvandum pubblico è un Paese in cui non si dà un futuro ai ragazzi e ragazze il Paese reintegrata vive siccome due agosto paesaggi tra gli argomenti crediamo allungare nostra capacità del nostro mi auguro addirittura i lavoratori e delle persone e credo che era sappiamo che per farlo davvero dobbiamo dire ragazze la ragazza che quello che vogliamo tutto quello che per loro avvertire certezze e nucleo occupazione individualisti
Tanti
Prima impressione a caldo riflettere
In quegli anni
Malgrado questo edificio
è partito da una cosa che normalmente non consideriamo ma la vittoria al referendum per difendere la Costituzione
Senza l'impegno della CGIL non avremmo
Non avremmo avuto il cuore
E non avremmo avuto così penso che uno dei punti più alti sia stato l'accordo sul web
Sortendo soprattutto poi a quello che è successo negli anni dopo
Quello è stato davvero un
Risultato importante un accordo importante gli straordinari è stato un referendum che lo stesso
Perché fu il referendum su un accordo sindacale interconfederale
Che ha registrato la più alta partecipazione dei lavoratori italiani come importante all'inizio la raccolta dei cinque milioni di firme
Così come
è stato secondo me è un segno di grande coerenza e non è stato facile dire no alla riforma dei contratti
Proposta da Confindustria
Io credo che sia stata una scelta
Profondamente giusta profondamente
Rammarico più grande che
Di fronte alla divisione
Non si è mai voluto dare un terreno democratico di discussione mai affrontare insieme a viso aperto assemblee confronto quei lavoratori punti delle divisioni ma
L'aver firmato più di cinquanta contratti unitariamente dopo l'accordo separato stato mezzo mira
Del quale io voglio dare atto al gruppo dirigente delle nostre categorie
Biki c'è riuscito quasi tutti di chi non c'è riuscito la FIOM
E non è riuscito perché
Si è concentrato lì nel settore metalmeccanico
Quelle posizione che ci hanno impedito di firmare l'accordo la conclusione
La lotta alla precarietà non ha fatto questa si chiamavano
E per metà però anche un motivo di sconforto vedere quello che succede proprio in questi giorni e dei precari dell'Università della scuola delle pubbliche amministrazioni
Questa perdita di risorse per il futuro questo abbandono di
Di speranze di vita
Di Giovanni che
Che possono dovrebbero costituire una delle parti delle leve fondamentali per far riprendere
Naturalmente non sono anni facile fare sindacato
Che rappresentare una complessità del mondo del lavoro in una fase
In cui non è più una dimensione nazionale in cui la globalizzazione senza regole non non ha freni e in cui come si è visto con la bolla speculativa dei mercati finanziari
Non è morta
L'illusione di ideologia di far soldi attraverso i suoi
Non il solito diciamo la passione che guida le scelte della CGIL del suo personale
Ma c'è anche molta intelligenza molta competenza
Molta volontà di capire di discute
E questo che arricchisce
E alla fine di questa esperienza resto convinto di una
Di una cosa
Che sapevo ma che naturalmente adesso permette semplici conferma
Che la CGIL che farà
Che fa importanti sub iudice
Non bisogna mai dimenticarlo qualsiasi livello
Cioè quello che ti rende così come sa che la CGIL ricordo quando lama saluto alla CGIL congresso dall'ottantasei
Cosa disse la CGIL mi ha fatto così commesso sono diventa
Questo
Ma che il tecnico è valida
Se la carica tocca curarsi
Salvamento una pasticca più vicino celere però x volevo molto bene
Quel soggetto confederale
Che nasce quel giorno primo ottobre del mille novecentosei è costituita una Confederazione generale del lavoro e altro
E più delle rappresentanze di categoria professione arte mestiere e del mutuo lirismo periodici non è altro perché diverso e non è più perché sovraordinato
Ma perché l'identità confederale richiede inevitabilmente una ricerca permanente di valori e politiche di unità partendo dalle differenze
E un'idea alta di autonomia comunque espressa né via per me fasi che hanno segnato la storia dei rapporti fra partiti e sindacati solo un sindacato confederale quello di ieri e quello di oggi
Può tenere unite dentro di sé le ragioni dei lavoratori della terra e quelli dell'industria quelli pubblici e quelli privati quelli del sud quelli del nord gli emigranti e gli immigrati i giovani che studiano i disoccupati gli anziani e di pensionati
Tutto
Proprio tutto della vita centenario del sindacato italiano sta qui
In quell'atto in quella scelta in quell'inizio in quell'idea come ci ricordava Vittorio Foa
Per la quale battendo civil per i propri diritti si pensa insieme sempre ai diritti degli altri la storia del lavoro in questi cento anni
Non è stata una storia lineare e semplice retta
Ogni conquista è costata ogni diritto pagato a caro prezzo
E spesso siamo stretti a a riconquistare quello che era stato poi perso anche le grandi trasformazioni degli anni Cinquanta e Sessanta quelle che cambiano il volto del Paese
Hanno significato per i milioni di persone
Il distacco in viaggio una rottura
Lavoreremo
Care compagne e cari compagni perché il futuro
Abbia il cuore
E la forza di questa storia e storia del Paese rinnovando riformando la accettando le sfide come sempre abbiamo fatto quando la sfida a appunto età
Una posta importante
Guglielmo Epifani per il centenario della CGIL
Ora seguirà un breve stacco musicale di un complesso jazz
Bravissimo aggiungo io diretto dal maestro Stefano Di Battista
Composto da Stefano Di Battista stesso al sax da Dario Rosciglione contrabbasso da Roberto Terenzi al piano da Roberto Pistolesi al tram e che seguirà
Dei brani composti proprio per la CGIL dal titolo
Walter so a un momento i bravi sono composti per questa occasione e insieme ad altri bravi al video su Epifani
Saranno faranno parte di un cd che diffonderanno e che verrà stampato dai giovani della per i giovani e per i giovani dell'Aquila per riaffermare che quella città deve produrre e ritornare rapidamente aprile
Grazie buongiorno a tutti
Volevo dire due paroline siamo ovviamente molto orgogliosi di essere qui suonare questo stacco musicale volevamo dire che i brani sono stati composta di tre giorni fa
Che uno di questi brani verrà poi introdotto oltre che in questo ci dia anche un altro lavoro che si chiama uomo ins Land lavoro Christoph portando avanti da alcuni mesi insieme a Gino Castaldo sulla figura femminile storica
Nella quale ovviamente uccisi sentivamo di aggiungere anche un nuovo nome il titolo Susanna il brano che noi interpreteremo
In chiave già
Grazie a tutti
Detto
Non
Bene
Del
E
Per
De da
Dei
Niente
Del
Per
Da
La
Con
L'avvenire
Pensavo sommario apparteneva UTAP
Poi ci siamo detti infatti ho fatto quei tre passeggeri che non ho capito
Con lo scusarmi col tecnico era una battuta o solo va notato anche
Il nome scusami tanto
Ve lo leggo tale signor Renato Brunetta
Scusa relatore era era fatture
Allora
E va beh va bene ora diamo la parola
A uno dei due protagonisti di questi eventi questo evento un signore che ha fatto tanto per la CGIL e che ha lasciato l'incarico per scadenza del mandato
Signori
Guglielmo Epifani
Che vorrà fare certamente un Consiglio
Passare il testimone
Permetto di dire perché debbo farlo che prima di parlare
Richiamerei sul palco la signora Manuela taratura Folon Segretario generale della Camera del lavoro di Matera per consegnare ad Epifani
Un omaggio floreale qua dove sta
Ringrazio tutti per alla presenza questo creazione
Grande
Qui è sempre quello di prima
Sì sì va bene grazie ringrazio tutti per la presenza questa occasione con la quale si lago saluta un segretario che lascia l'incarico e ci si stringe intorno alla nuovo segretario
Facemmo la stessa cosa molti se lo ricorderanno otto anni fa quando salutammo Sergio Cofferati
A dimostrazione della serietà della serenità con la quale si operano gli avvicendamenti al vertice della CGIL
Io credo che queste modalità sia non segno non secondario è un esempio non marginale
Di come si può prestare un servizio in un ruolo di grande responsabilità la guida del più grande sindacato italiano e poi al termine degli anni previsti per il mandato farsi da parte
Favorire il rinnovamento mettersi a disposizione in un'altra modalità
Così come fanno anche molti sindacati europei
Faccio gli auguri più forti come ho fatto ieri convinti al nuovo Segretario generale letto ieri
A Susanna Camusso per la prima volta una donna la guida della CGIL
Per noi e voi sapete è una grande soddisfazione questa scelta e anche la condivisione che questa scelta avuto nel gruppo dirigente della CGIL
Per me
Il coronamento di un obiettivo che da tanto tempo mi sembrava necessario soprattutto pensando al ruolo che le donne lavoratrici hanno avuto la storia del movimento sindacale della CGIL
Pensiamo alle mondine alle lavoratrici tessili a cui si deve la battaglia delle otto ore
Pensiamo alle maestre che tra la fine dell'Ottocento all'inizio del Novecento portarono l'alfabeto ha il futuro a milioni di bambini e ragazzi figli di famiglie poverissima e analfabeti
Pensiamo alle donne impiegate in tutti questi decenni nei servizi di cura verso le persone verso i bambini verso gli anziani
Pensiamo al contributo dato dalle donne della Resistenza alla riconquista della democrazia della libertà
Alle tante donne deportate nei campi di concentramento
Pensiamo alle tante precari della scuola della ricerca dell'Università del commercio della sanità alle donne che lavorano nelle cooperative spesso in attività faticose o sfruttate nel lavoro nero e irregolare
Alle tante anziane pensionate sole espresso povere
Pensiamo alle lotte per i diritti civili per l'uguaglianza dei diritti del lavoro e nel welfare allo sforzo per difendere la dignità della donna del suo corpo della sua libertà
è un segno questa scelta
Anche per il Paese come il nostro in cui la parità è ancora lontana dal realizzarsi e in cui le donne sono troppo residuali negli incarichi che contano
E di cui al contrario si affermano stereotipi immagini simboli che offendono spesso degradano la condizione e la dignità delle donne
Sono stati questi otto anni molto difficile per il mondo del lavoro
Una globalizzazione senza regole spinge a ribasso diritti e salari
L'assenza di vere politiche industriali infrastrutturali formativi accompagnato un lento ma inarrestabile declino industriale del Paese
E l'assenza di una vera politica europea ha finito per indebolire un Paese come il nostro e la crisi purtroppo
Finirà per pesare da noi più di altri Paesi tanto più
Se il nuovo patto di stabilità sarà fondato sul contenimento del debito e non come era fino a oggi sul criterio del deficit
La disoccupazione che abbiamo e conseguenza di tutto questo e dell'assenza di qualsiasi intervento disegno programma da parte del Governo
Mi ha molto colpito ad esempio che commentando il risultato elettorale ieri Obama abbia detto la prima priorità e lavoro e qui ho sbagliato bisogna ripartire da lavoro e dall'occupazione
Stupisce nel nostro Paese come si scambino causa effetti senza alcun fondamento
Se la FIAT non vende o vende poco non dipende da come si lavora ma dei modelli che si producono e dagli investimenti
Se la produttività si mantiene bassa non dipende dalla produttività aziendale generalmente
Ma da quella bassa di sistema fatta di costi dell'Energia dei servizi della burocrazia dell'inefficienza dei mercati e delle infrastrutture dallo Stato dalla nostra ricerca nella nostra capacità di innovazione
E aggiungo dal peso delle mafie e dalla lentezza dei processi civili se non si attraggono investimenti esteri è per questi motivi e non per il costo dei salari o per la flessibilità del lavoro
Sei infine
Il Paese non cresce
Come gli altri principali Paesi europei e perché siamo un Paese ingessato senza mobilità sociale senza uguaglianza dei punti di partenza pieno di difese corporative di privilegi
Ed è insopportabile
Che proprio chi sta in basso nella scala dei redditi
Paghi proporzionalmente più tasse di chi sta meglio e che restiamo l'unico Paese in cui parlare di tassazione dei patrimonio delle rendite finanziarie e fonte di polemica così forti quante motivate
Questi ultimi mesi poi sono tre più incredibile dalla nostra storia mesi e mesi in cui il Governo e la maggioranza hanno pensato ad altro litigato fino ad affogare su temi che nulla hanno a che fare con le emergenze problemi del Paese
Siamo come ho detto qualche volta un Paese allo sbando in onde deriva che ci allontana sempre di più dagli altri Paesi siamo sempre più provinciali e sempre più rilevanti purtroppo e per fortuna
Che abbiamo al Quirinale un uomo che svolge il suo magistero con grande probità e rettitudine è vicino alle condizioni dei lavoratori
A Giorgio Napolitano che ci ha mandato un messaggio anche questa mattina I suoi predecessori Carlo Azeglio Ciampi Oscar Luigi Scalfaro il ringraziamento mio e di tutta la CGIL
Leggo anche per questo e non credo di sbagliarmi una reale preoccupazione accenti veri nelle parole con cui il presidente di Confindustria ha parlato ultimamente dello Stato del Paese
E anche della scelta di aprire dei tavoli di lavoro tra tutte le parti sociali
Proposte da avanzare al Governo non mediate riservatamente come è stato fatto fino a oggi e con il coinvolgimento pieno della CGIL ter muta maldestramente volutamente fuori dai confronti e dalle scelte che si sono prese scelte non a caso discutibili e senza Progetto
Se il confronto porterà risultati condivisi dovremmo riflettere tutti come riaprire il confronto sul modello contrattuale e prima ancora arrivare un accordo in materia di democrazia
E di rappresentanza sindacale
Sono stati questi cari ospiti cari compagni e cari compagni anni di divisione sindacali molto pesanti
Ma non era cominciato così anzi
Dal due mila e due al due mila otto avevamo ripreso a lavorare assieme a condividere accordi e piattaforme e sono tanti gli scioperi generali le manifestazioni che abbiamo promosse fino a quel periodo unitariamente
Perché allora le divisioni dolorose di oggi
Dal nostro punto di vista dal mio punto di vista
La divisione inizia in un pomeriggio del giugno del due mila otto
Dopo una straordinaria manifestazione unitaria sulla scuola la più grande forse mai fatta piena di bambini genitori insegnanti con un accordo che si fece nello stesso pubblica ligio sui contratti pubblici da quel giorno
Una progressiva separazione alimentate e fomentate esplicitamente dal Governo
Le vicende sono poi conosciuto
L'accordo separato sul modello contrattuale la divisione successiva al tavolo dei contratti dei meccanici
L'accettazione del rinvio contrattuale nei settori pubblici fino alla vicenda di Pomigliano e alla manifestazione separata di CISL e UIL sul fisco
Per fortuna però molte situazioni di crisi si stanno affrontando unitariamente
In molti territori si sono fatti iniziative anche manifestazioni assieme e oltre cinquanta contratti nazionali di lavoro sono stati fermati da tutte le grandi confederazione
Mi domando si può evitare questa deriva
Possiamo abbassare i toni della polemica fare prevalere quello che dovrebbe unire come spesso è capitato nella storia del passato
Io credo
Che si debba lavorare in questa direzione
Ma per non far torto a nessuno e dei cessare una discussione di merito esplicito un confronto ravvicinato su quello che ci ha diviso e indicare il primo passo da compiere
Per noi il primo Capasso da compiere deve essere quello delle regole
Ripartire innovando lo dall'accordo fatto tra di noi su democrazia rappresentatività
Provando così ad evitare che ogni divisione porti a una balcanizzazione delle relazioni industriali
Fatta di assenza di legittimazione di mandati di infinite proprio in procedure giudiziarie o infinito ricorso al conflitto da parte di chi subisce un accordo separato
E bisogna
Che il Governo la smetta di operare per dividere perché così forse potrà vere qualche vantaggio momentaneo per l'esecutivo
Ma dividendo i lavoratori si divide il Paese e si destabilizzarlo le in prese e quello che si pensa di guadagnare oggi lo si perde di più e per un tempo più lungo
Ai segretari di CISL e UIL che ringrazio di essere qui con noi e hai quale rinnovo la solidarietà mia e della CGIL per gli attacchi e le intimidazioni subite
Mi permetto di rivolgere l'invito a riflettere insieme sulla nostra situazione e di come essa finisca per indebolire la condizione dei lavoratori portiamo tutti
Una responsabilità che ci deve far riflettere tanto di più di fronte a un degrado così profondo del Paese e della sua vita pubblica
Quello che ci ha mosso in questi anni e noi pensiamo a ragione e l'idea di difendere l'autonomia di proposta di rappresentanza del sindacato
Capace di confrontarsi con le funzioni gli interessi di impresa e di lavorare per accordi e soluzioni condivise e democraticamente votate dai lavoratori
Un sindacato che lavora per accordi e compromessi massa anche quando si deve fermare se in gioco ci sono diritti fondamentali o gli viene chiesto di sottoscrivere semplicemente quello che l'azienda propone
Un sindacato che vive di contrattazione di estensione dei suoi ambiti di confederali TA
Che include e non esclude e non soggiace alle spinte corporative
Un sindacato insieme del Progetto
Progetto di società e progetto per il Paese e che in autonomia si raccorda alle scelte agli indirizzi programmatici dei Governi
Noi scegliemmo indo a priori ma facendo sempre valere il suo punto di vista
Proprio il degrado del Paese mi fa pensare a quanta riserva di valori di passioni di moralità conserve esprime la CGIL il mondo del lavoro e in generale tutto il Sindacato italiano
Tutti quelli che tirano avanti con il loro lavoro loro fatica la loro professionalità
Quelli che pagano le tasse per intero che pagano la crisi con la cassa integrazione e licenziamenti la perdita spesso di un lavoro precario hanno diritto a un Paese che si occupi di loro
Dei loro diritti delle loro condizione
Vale per il Governo vale per le forze politiche perché a volte si ha l'impressione che la condizione di chi lavora sia meno interessante di quella di un'impresa o di un interesse o di un potere forte
Ma questo
E proprio il lascito di quelle di Urologia che ci ha portato alla crisi di oggi con trenta milioni di posti di lavoro persi quell'ideologia che punta a far soldi attraverso i soldi
Se è così ed è così
Ritornare ad occuparsi di chi lavora dei precari disoccupati e la via giusta per dare un senso la lezione che viene da questa crisi e per impedire che possa ripresentarsi diritti
Dignità
Valore del lavoro
Il fatto che continuiamo a parlarne la prova che ancora non ce l'abbiamo fatta
Ma il tempo che passa conferma che al di fuori di questo riferimento anche se non esclusivo non ci può essere identità o futuro per le forze progressiste per quelle riformatrice
Bisogna solo convincersi e convincere che questa
E la strada giusta
Per questo la CGIL facendo il suo mestiere in piena autonomia indica anche alla politica che rappresentare il lavoro è una sfida che non si può più rimandare e che per uscire realmente della crisi bisogna ripartire da cui
Noi faremo la nostra parte
Con la guida di Susanna di tutte le compagne e compagni del gruppo dirigente continueremo a rappresentare un fattore decisivo per il cambiamento e le riforme
Ma ci vuole davvero che tutti coloro che hanno responsabilità e doveri si muovano per arrestare il declino per cambiare registro per ridare speranza al Paese dei nostri giovani e ci vuole una cosa in più
Ripartire dal lavoro dalla sua dignità dalla sua moralità
Declino del Paese in fondo inizia con la sballo Rizzo azione del lavoro e l'infatuazione verso gli altri modi di produrre ricchezza
La crisi della moralità e la crisi dell'etica pubblica cominciano anche essi in fondo dallo stesso smarrimento
Non verso il mercato ma verso l'idea di mercato in cui scompare il lavoro e scompaiano i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e spesso la condizione in carne e ossa di coloro che lavorano
Per questo penso
Che lavora e la cittadinanza debbono tornare a costituire il perno di ogni politica di cambiamento
Il tema naturalmente interroga anche noi
Perché il sindacato senza una rappresentanza adeguata finisce per non avere alcun senso e pone il senso del nostro rinnovamento nelle politiche
Nelle strutture nel nostro lavoro verso i giovani precari i meno garantiti
E anche della ricerca e della nostra cultura il compito a cui vorrei dedicare il mio impegno
Quello che mi permetterà di stare accanto al mondo del lavoro continuando una scelta che presi tanti anni fa ed è capace di dare senso ancora alla mia vita dopodiché Landi onore che ho avuto di dirigere una grande organizzazione e soprattutto una straordinaria comunità di persone di valori e di moralità
Leggevo l'altro giorno una lettera di Cesare Pavese a Fernanda Pivano scriveva pavese che la vita cara Fernanda a molti giorni
Per questo chiudo qui Como chiuso al Congresso e ripeto di fronte a voi ospiti amici compagne e compagni buongiorno CGIL
Allora
Scusate devo fare un'operazione perché
No perché me l'hanno detto voi ho capito perché ma hanno detto infatti questo
Uso questo tecnico
Renato Brunetta
Non
No
Ma bisogna alzare un po'
Ha messo tutto a misura capito
Allora
Signori
Stefano Di Battista e Niki Nicolai
Le
Se
Dopodomani
Viene
Bensì
Ripeto
Mettiamo caso
Dissente esito
Dico
Luoghi abbandonati
Un genere bene non
Novembre a
A
Belli presenza
Sarebbe
Ma anche sottolinea un
Però inglese
Svizzera
Già viene del mondo
Siamo al
L'uomo
Queste aree dedicata Guglielmo
Grazie grazie
Se non ha molta contenta di essere stata invitata ad una occasione così speciale pennoni donne
Veramente tanti auguri
A
Questa nuova promessa nella
Bene nel film femmine Opel femminile italiano io
Vorrei dire che anche un'altra che ha bisogno per mia figlia di una bambina piccola piccola chissà se un giorno
Avremmo
Un Presidente del Consiglio anche donna
Se a me sembra che le premesse iniziamo
Adesso io prima di lasciarvi di
Non era
Ed è un brusio ho detto qualcosa che gli ombrelloni
Ne ha
Possiamo fare è una cosa resta festeggiare questo momento tutti insieme
Questa era dedichiamo a lei a scusarmi
Penso che un sogno così non ritornino
Mai di
Dipinge nella faccia
Prima dentro peso Mannino rallentamento atti
Ugualmente se
Dollaro come
In c'è sa
No
Produrre in cui
Manca ancora
A favori
L'Italia migliore
Felice densità
A seguito
Barnaba Barnaba vorrei leggervi ordinata
Sauber manca mentre nel mandare cambiano Manni
Nella
Sì
Realizzazione
Marsala scaricavano negli elenchi fa
Perché
Bersani non recandosi a
Va bene
Intende aprire tinelli eccetera
Nucleare prima Verdi cioè dimostrare
No
Grazie
Tanti lavori grazie
Viva l'Italia grazie
Sento sempre di più
Quello che Giuseppe Di Vittorio ha rappresentato per me nella mia formazione e di uomo politico
E mettendo da parte ogni retorica nella mia formazione
Di buono avverto la sua forza e la sua giovinezza il suo ottimismo intellettuale sempre provocatorio come una delle cose più ricche che mi abbiano trasformato in questi ultimi anni a volte spesso negli ultimi tempi
Questa forza diventava meno razionale di ingenua e più volentieri polemica ma anche in in questi casi rimaneva comuni esigenza come un richiamo a un certo linguaggio fresco e stimolante
Come l'affermazione polemica di un metodo che sento sempre più vivo è valido non si può mettere in crisi alcuni sistema in una società come in un uomo
Se non fidandosi dell'elemento positivo progressivo illuminato che ne ha motivato l'esistenza
Se non sottolineando l'incapacità di una società o di un uomo a realizzare vittoriosamente la sua ragione di essere
Anche il modo in Gemmo Di Vittorio vedeva nella società capitalistica italiana la ricchezza che poteva essere prodotta
E che non lo era
Piuttosto che la povertà che esisteva
Ed era l'idea della ricchezza che lo entusiasma per questo motivo non poteva essere un fatalista o un positivista da quattro soldi per questo voleva disperatamente da autodidatta essere un uomo del suo tempo
Era entusiasta delle macchine della televisione dei nuovi modelli di automobili rispettava come dei profeti gli scienziati e i medici voleva sempre essere partecipe
Temeva con angoscia in quanto uomo in quanto CGIL di essere escluso di non avere una parte riconosciuta nello sviluppo della società contemporanea
La sua morte è veramente per l'Italia alla fine di un'epoca quella un po'populista e romantica del dopoguerra e l'inizio di una nuova e luglio ha saputo essere l'uomo del passato e quello della transizione
Capisco adesso che è morto
Quanto la mano
Non c'è nessuno del suo calibro per sostituirlo i migliori hanno una statura molto più modesta sono e rimarrò credo fino alla mia morte uno dei pochi
Ho dei molti Lusi che ritengono che il rinnovamento dei gruppi dirigenti cammina con la coerenza delle idee
Con l'assunzione delle responsabilità
Con il coraggio della proposta del Progetto e ciò proprio perché sono convinto che presto o tardi con la forza delle idee e delle proposte anche le forze culturalmente minoritaria di oggi se dimostrano coerenza e rigore
Possono diventare maggioranza domani ed essere davvero il futuro della nostra organizzazione c'è bisogno specialmente oggi
Di una deontologia del sindacato che dia credibilità e certezze ai lavoratori e che l'ANCI ai giovani che vogliono cimentarsi con questa prova il messaggio che lavorare per la CGIL egli nella CGIL
Non è un mestiere con un altro ma può essere può diventare
Una ragione di vita
Bruno Trentin
Signore e signori siamo alla fine
Di questa di questo di questo evento questa manifestazione
Tutti si voleva possa avremmo è però fare
Stiamo assistendo ad un evento di carattere epocale che vede per la prima volta nella storia CGIL una donna alla testa
Della maggiore organizzazione sindacale del nostro bellissimo Paese
Dopo aver ascoltato le parole di incoraggiamento pronunciate da Guglielmo Epifani all'indirizzo di Susanna Camusso conoscendo la complessità dei problemi Paese le difficoltà che introduce che incontreremo per risolverli
Non ci resta che augurare a Susanna Camusso
Buon lavoro
E
Vorrei farlo
Come dire
Usando una una immagine simbolo Gica mente significativa che cavalca noto vecchio molto che ci ha accompagnato per tanto tempo prego Susanna Camusso
Vengo subito
Io non so quanto l'abbia voluta
Ma ritorca
Pedalare sia garantita
E anche di fronte a un'errata improvvisa avrai sempre i
Office spinge il sellino compiti lancia un avvocato
Ho prima questa tradotto
Prima di
Andare avanti grazie infinite
Vorrei invitare
La signora semi ricche in
Perché vorrebbe offrite un messaggio floreale prima del tuo discorso prego signora
La signora sale can e segretaria regionale delle Marche e
Grazie
Buongiorno a tutti a tutti
Care compagne cari compagni
Cari e gentili ospiti care amiche
è tutto tranne che è facile salutare un capo un capo vero il Segretario generale di una grande organizzazione collettiva che l'unica diretto in una stagione così difficile intensa
Difficile anche da paragonare a quelle precedenti
Perché se è facile paragonare una fase economica ad un'altra
Ci riesce difficile invece paragonare l'attuale degrado morale ed etico del nostro Paese un degrado che ci appare devastante e senza precedenti
Ma se parto da questa parole parto dalle parole più recenti di Guglielmo
E vorrei invece insieme a voi tornare a otto anni fa
Se non erro al diciotto ottobre sciopero generale
Anche allora eravamo nel pieno di una lunga stagione di mobilitazione
Quello sciopero fu caratterizzato dalla parola d'ordine fermare il declino del nostro Paese
Parlare di politica industriale
Cassandra fu uno dei termini più gentili che salutarono con la parola d'ordine
Ora
è una parola comune comune nel nostro linguaggio comune del linguaggio del Paese una preoccupazione che attraversa tutti quanti lo stesso sistema delle imprese
Ma il Governo no per carità per questo Governo il Paese e altro un estraneo rispetto ai compiti che ha in agenda si occupa di governare se stesso
Guglielmo si può descrivere con l'attenzione all'economia la lettura prima di altri di quanto si va preparando e poi accade coll'individuare le conseguenze da contrastare gli obiettivi da proporre la CGIL i lavoratori e le lavoratrici i pensionati
Un rigore di analisi
Che lo porterà più avanti nel tempo del suo mandato a indicare i rischi di diciannove ISMU di questo Paese mentre si preparava la crisi a guardare con attenzione a denunciare i rischi di una possibile implosione di un Governo Prodi se non assume con l'idea di referente sociale
Qualche esempio di un periodo denso di tensioni di una politica prima sconosciuta per tutti noi di sistematica divisione del Paese
Sì cogliendo è stato segretario della CGIL in un'epoca davvero difficile in ogni slittamento verso la disgregazione
Quella disgregazione che propone ogni giorno il difficile compito di tenere fermo l'orizzonte
Di ribadire principi fondanti di usare la ragione di sollecitare mozioni con la qualità delle parole senza mai cedere la volgarità alla rissa a quel che ogni giorno domina consegnando ad ognuno solitudine di individualismo
Guglielmo insegnato ogni giorno a tutti noi il gusto dell'argomentare da ragionare de la politica pacata delle parole misurate
Ha frenato l'impazienza di coloro tra noi che faticavano ignorare gli insulti ne abbiamo ammirato la tranquillità con cui veniva riproposta l'educazione la serenità di una grande organizzazione
Ma vorrei dire che oggi in verità noi salutiamo l'incarico di cogliere il no non lui che resterà con noi iniziando un viaggio nuovo
E come si addice a che ha sempre vissuto la CGIL come luogo di impegno e di passione
Bisogna dirlo una passione che spesso maschera dietro un volto impenetrabile ma sarà per lui un viaggio impegnativo di studio di ricerca
Ma soprattutto per tessere il filo di quella nostra identità
Del senso di quel quadratino rosso che deve essere da noi ogni giorno definito un compito Bennardo quando tutto intorno a noi indebolisce la crescita di un'idea propositiva solidale confederale
A tutti coloro che pensano che dopo le grandi fatiche da segretario generale Guglielmo sei scelga un ruolo più riparato un luogo più protetto diciamo che tutto sarà tranne che un riposo
Deve essere per noi un punto del futuro di questa organizzazione di elaborazione di pensiero
Tante cose mi vengono in mente per descrivere il nostro Segretario spesso siamo portati a ragionare sull'oggi su quel che preme nell'impegno del fare nel nostro legge G come organizzazione di donne di uomini che attraversate non può che essere così
Da tutte le tensioni le prove le Gioia le amarezze che attraverso le società
Un'organizzazione che della crisi assegnata dalla preoccupazione principe del lavoro ma che non può accettare non può pensare che lavoro possa significare violazione dei diritti e della dignità delle persone
Per questo resta dal centro del ricordo di Guglielmo delle immagini vivide dei suoi racconti
A partire da quell'iniziativa che fece a San Nicola Varco un luogo dove troppi hanno voltato le spalle alla civiltà al lavoro all'accoglienza alla riduzione delle diseguaglianze
E per questo resta per noi un riferimento alla Conferenza di programma di Chianciano di cui vorrei citare due passaggi delle conclusioni del nostro Segretario
Esistono però fondamentale di diritti che appartengono all'individuo che va assunto come un punto fondamentale
Anche vent'anni fa c'è una discussione nel gruppo dirigente parlare di diritti a persone non risolveva automaticamente i problemi
Serve invece una chiave di lettura per separare diritto dall'interessa
Questa discussione che sembra semplice in realtà è molto complessa
Spesso si usa la parola diritto al posto della parola interesse ciò che fonda il diritto e l'idea di università l'universalità reciprocità di questo diritto quando tu lo puoi spendere sia aperte che per gli altri
E ancora continuava quando si parla di carità i filantropi via e non di diritti sociali o quel foro universale di quale modernità si parla
Questo ci riporta indietro quando i diritti non c'erano per nessuno è nata così con l'assenza di libertà nei luoghi di lavoro il processo di liberazione che ci ha portato alle conquista di questi secoli
Non c'è modernità se non si ascolta la condizione di schiavitù di oggi che ripudia ogni persona di ispirazione democratica
Che modernità c'è nella legge che respinge migranti è un'idea corporativa della dignità e rispetto delle persone una misura profondamente iniqua
Non c'è nessuna modernità
Neanche nell'impianto corporativo del Libro bianco il terreno principe
è la condizione dei migranti se questa fosse un'associazione dei lavoratori però non troveremmo un'assemblea dei lavoratori però non troveremmo la stessa passione ed entusiasmo c'è un problema diceva Guglielmo come riconquistare i lavoratori iscritti alla CGIL
La risposta e coltivare il gusto del dibattito politico non si possono temere opinioni diverse ma bisogna battersi per conquistare
Se mi è permesso in questo clima di una festa ma di una festa impegnata
Vorrei dire che Guglielmo che il tema del tuo viaggio l'avevi già trovato la declinazione dell'uguaglianza della democrazia l'orizzonte tutto quello che trova il suo luogo nel quadrato rosso della CGIL a cui ci onoriamo di appartenere
Otto anni la misura che giustamente ci siamo dati un tempo lungo
Non vorrei qui ripercorrerlo tutto siamo sempre stretti fra ricordare e l'annunciare il che fare tra la lettura del tempo e la promozione del cambiamento ogni selezione ovviamente personale lo anche questa e prevedo tutti rimbrotti le dimenticanze gli errori e le omissioni
Anche in questo nel ricordo di una certa entrati da ricordare siamo un'organizzazione plurale e abbiamo avuto otto anni di una segreteria ricca ricca di suggestioni idee di proposte
Ma di un altro tema però non voglio tacere l'autonomia e l'unità della CGIL
La Segreteria di Guglielmo attraversato una fase complessa possiamo dire buia della politica tutti noi lui per primo
Siamo conservatori gelosi dell'autonomia della CGIL non l'abbiamo però mai pensato né praticata come autosufficienza
Abbiamo sempre visto i pericoli del sostituirsi
Scegliendo coerentemente di non farlo
Alla politica pensiamo che sarebbe il nostro più grande errore ancor più grande sarebbe l'errore di farci partito fosse anche del lavoro non è il nostro compito
Anzi abbiamo semmai la missione si uso questo termine di salvaguardare quel ruolo di rappresentanza sociale che vorrebbe veniva negato da questo Governo che non può che essere dialettico diverso dalla rappresentanza politica
Una concezione alta di importante di autonomia che Guglielmo ha difeso e tutti noi dovremmo continuare a difendere a rendere una ragione collettiva
Anche per i sindacati confederali nostri colleghi di Ventura che qualche volta preferiscono semplificare semplificare sciopero generale sciopero politico riducendone così il potere di cambiamento e trasformazione sociale
Che invece io insisto e ruolo è compito di un sindacato confederale rappresentante del lavoro pieni diritti del lavoro in quelli sociali di cittadinanza vede legge il destino di emancipazione libertà e democrazia di un Paese
Un'autonomia che è stata messa alla prova da un processo di trasformazione permettetemi di frantumazione della sinistra del centrosinistra che a volte ci è parsa smarrire il lavoro come il fondamento della politica
Per questo Guglielmo e noi con lui ha sempre voluto portare un contributo a quella discussione esportando sempre il lavoro e il suo valore al centro dicendo che da lì bisogna ripartire trovando ogni giorno quella linea di confine
Per quel bene prezioso tracciato contemporaneamente per noi dalle Volver della nostra organizzazione della nostra democrazia interna dopo lo scioglimento delle correnti voluto da Bruno trentini
Un'idea di dialettica interna dettata dal merito sindacale e non dalle dinamiche della politica
Questa autonomia oggi ci viene lasciati in eredità e di questa autonomia dobbiamo essere orgogliosi difensori
Troppe tentazioni ci sono di trasferire nella CGIL le balcanizzazione i presenti fuori di noi
Noi non vogliamo mai confondere il nostro spenderci per una casa comune per un progetto di alternativa di cambiamento del nostro Paese collo schierarci per appartenere
La CGIL non può avere vocazione minoritaria siamo dei tessitori abbiamo sempre l'idea di allargare convincere confrontarsi a partire da noi da quella rappresentanza sociale che tanta parte della democrazia di un Paese
Ed autonomia si accompagna unità della nostra organizzazione
Anche qui quante sirene abbiamo sentito diretta Guglielmo rilanciate in questi giorni quanti profeti di rotture dentro la CGIL sirene che non hanno incantato Guglielmo e non in canteranno noi
Nella frase che voglio ricordare per la sua rilevanza
Non lasceremo mai solo la FIOM non c'è la separatezza il noi e voi che qualcuno purtroppo utilizzati immagina ma l'idea della nostra organizzazione di quella tessera che abbiamo tutti e che appunto quella di iscritti alla CGIL
E cioè l'idea
Che la confederali età e sintesi dell'insieme dei lavoratori che nessuno per noi può venire escluso e tutti tutti davvero devono concorrere unità della CGIL all'unità della nostra organizzazione
Che ha saputo nei suoi più che cent'anni di storia trasformarsi
Da organizzazione dei braccianti al sindacato industriale senza perdere il suo insediamento nelle campagne e che deve oggi guarda la nuova trasformazione
Che bilancia diversamente l'industria e servizi lavoro pubblico le campagne è un compito più arduo perché non vi è oggi una nuova figura che di per sé le racchiuda tutte
Non vi è una figura che parli ai giovani e precari alle giovani donne scoraggiato e la ricerca del lavoro nel Mezzogiorno che parli I nuovi e anche a quelli meno nuovi disoccupati
Ed è in questa in questa ricerca che sta al messaggio di vita dell'organizzazione il cambiamento continuo di cui abbiamo bisogno
E questo cambiamento tale sarà sullo proporremo tutti insieme senza perdere nessuno senza cercare delle strade che vengano lette da qualcuno come delle esclusioni
Agendo così quel senso collettivo dello sperimentale di innovare
Perché all'origine di tutti noi del nostro fare non ci può essere diffidenza ma la grande idea di essere soggetto di cambiamento e contrattazione
Nel passaggio di fase di un'organizzazione si accendono le luci in qualche caso si appiattisce anche tutto
Noi vorremmo questo l'impegno che vogliamo prendere Conte Guglielmo che si sappia invece valorizzare quel senso continuo di trasformazione della nostra organizzazione
Che però non demorde mai dei principi dei diritti che preferisce cercare l'unità dei lavoratori il confronto la chiarezza alla prospettiva della sola autoconservazione di se stessa
E questo il senso di unità questa la ragione per cui alla nostra unità interna deve accompagnarsi sempre e comunque la ricerca dell'unità sindacale e non è una frase rituale
Per noi l'unità sindacale un bene irrinunciabile perché un sindacato unito e più forte perché cogliamo nel cresce di critiche difficoltà tra i lavoratori la voglia di cambiare lo spartito
I lavoratori conoscono bene quell'antica regola uniti sia più forti
Per questo se non ci uniscono in questa stagione le scelte se il pluralismo viene vissuto così profondamente come identitario bisogna trovare dei modi ovvero quelle regole certe per stare insieme
E priorità diventano credo per tutti noi anche per le altre organizzazioni la democrazia e la rappresentanza l'esercizio della responsabilità delle organizzazioni ma soprattutto la partecipazione il diritto a decidere dei lavoratori
E questo
è questo il primo impegno di dialogo di confronto con CISL e UIL che dobbiamo assolvere assumere proporre
Tanti hanno riconosciuto giustamente
A Guglielmo di aver voluto da tempo proporre l'idea che nel futuro della sua e nostra CGIL ci fosse la possibilità di una direzione femminile
Che non era stato possibile dei cent'anni della nostra storia precedente
E che è il riconoscimento di un percorso che la CGIL è stato per merito collettivo di tante compagne iscritte militanti dirigenti
Che non hanno mai vissuto la propria appartenenza alla CGIL come separabile dalle mille forme della militanza di genere del movimento delle donne
La CGIL ha saputo cominciare a trasformarsi
E quindi riconoscersi in un'organizzazione composta di donne di uomini
Dobbiamo dircelo Guglielmo non è un femminista sarebbe durato una grottesca caricatura di luglio descriverlo così
E invece un uomo che ha accolto voluto leggere questo processo ha usato gli occhi di un uomo attento alla parità curioso rispettoso delle differenza
E non possiamo che essere profondamente grati per la scelta simbolica ma permettetemi anche perché ha permesso a tante compagnie di sentirsi davvero parte del futuro della nostra organizzazione
E non possiamo
Non ringraziare quelle tante scritta delegate dirigenti
Che contraddicendo luogo comune dell'incapacità femminile di fare rete hanno saputo o voluto scelto di sentirsi parte di un grande cambiamento di valorizzare per valorizzarsi
Non minoranza debole come troppo volte veniamo indicate ma soggetto del cambiamento cittadine senza bisogno di nessun altro aggettivo
In questa triste epoca di mercificazione
Di disprezzo del corpo e della mente delle donne un segnale che credo tutti insieme vogliamo dedicare ad uno nuovo stagione di libertà femminile di cui sentiamo un gran bisogno per la democrazia di questo Paese
E che pensiamo che sia possibile per noi per le nostre lotte per il movimento delle donne ma anche perché ci sono gli uomini con gli uni Guglielmo che nel suo tratto educato gentile di colui che ascolta rielabora non c'è dalla passione della pancia
Ha permesso a noi a tutta la CGIL un'idea che non c'è dal degrado all'abbrutimento
Soggetti Guglielmo la CGIL che vogliono caparbiamente ogni giorno affermare la cittadinanza di ognuno come diritto primario
Un'organizzazione possiamo dire di essere così che guarda anche alle emozioni e sentimenti ma quelli della ragione ma anche ad altri
Vorrei in punta di piedi ad tranne che fare la nostra manifestazione del ventisette novembre l'urgenza l'impegno delle prossime ore
Poche settimane ci separano
Devono essere di grande impegno
Il nostro slogan il futuro dei giovani e del lavoro si dimostra di giorno in giorno quello del vero cambiamento della gente politica
Una luce di speranza l'idea di un futuro per un Paese che affoga nel non fare nulla per il lavoro per le persone per il sociale e sprofonda bisogna dirlo nel fango di comportamenti di totalitarismo da bassa lega
E vorrei dire che la nostra mobilitazione quella che Costella gli anni alle nostre spalle quella che fa scherzare Guglielmo dicendo sono Segretario che ha fatto più comizi quella mobilitazione che continue continuerà
Non è stata solo testimonianza resistenza difesa necessarie non sufficiente è e sarà continuamente proposta quella proposta che vediamo può favorire
Query articolarsi di un blocco sociale che sembrava granitico il futuro del Paese lo sanno in molti non può essere più affidata a questo Governo e alla sua agenda politica
Per queste
Dobbiamo sentirci protagonisti di questa stagione anche del confronto tra le parti sociali forti delle nostre proposte del nostro non aver subito l'esclusione di chi ha operato per dividere il sindacato e che voleva sancire questa esclusione
Lo ribadiamo ogni giorno indefesso a mente e lo faremo il ventisette novembre in piazza San Giovanni ribadiremo le nostre proposte
Ribadiremo a chi vuole dividerci a chi vuole escludere a chi ha prodotto accordi separati e lesioni di diritti chi produce leggi che stravolgono il diritto del lavoro
Tutti coloro che hanno cercato di dipingere la CGIL il suo segretario come il signor no
La CGIL non è il signor no non organizzazione con la schiena dritta che difende i diritti e la contrattazione e come Guglielmo ci ha ricordato ogni giorno è sempre stato il merito che ha deciso delle nostre scelte
Non siamo al signor no
Perché abbiamo sempre messo una nostra proposta e continueremo perché ci deve essere sempre in campo una proposta che deve molto rare mostrare l'altra strada l'altra possibilità quella possibilità che ha sempre al centro il lavoro
Quello che c'è il lavoro che va difeso e quel lavoro che non c'è e che è urgente bisogna creare
E lo dobbiamo fare anche noi facendo la nostra parte con la contrattazione
Nei confronti del Governo con le piattaforme che abbiamo presentato nella politica industriale per un Paese verde ambientale sostenibile nel confronto sui modelli organizzativi per un Paese che ragioni sul cosa produrre e come produrlo
Per la prospettiva di questo Paese
Direi anche per la sobrietà
Per il lavoro al centro della produzione di ricchezza ma anche al centro dell'identità della dignità della vita delle persone
La contrattazione quindi tutte le sue caratteristiche per ridurre la diseguaglianza la contrattazione perché nessuno si è lasciato sole condannato alla marginalità
La contrattazione perché le famiglie l'invecchiamento attivo sono per noi cose fondamentali non ammortizzatori sociali mascherati una contrattazione cioè sociale confederale
Perché non vogliamo e non vogliamo che si possa da contrapporre i soggetti della crisi del territorio
La contrattazione
Perché si riconquista il contratto nazionale di lavoro il luogo dei diritti e delle tutele universali delle regole e per questo va messa in campo una nostra proposta nella quale ricordiamo il centro deroghe e non regole
Deroghe certezze per lavoratori e imprese non solo ciò che è stato determinato dal modello separato e quindi bisogna partire dalle regole non dalle deroghe scusate la confusione dello scritto perché bisogna proporre
A lavoratori
E alle imprese stesse nella stagione della crisi che noi la bussola di riferimento ce l'abbiamo e vogliamo tenerla
Ma abbiamo detto che vogliamo regole non delego dicendo anche che vogliamo innovazione e non conservazione
E quando diciamo questo
Diciamo che noi vogliamo una proposta
Che allarghi a quei giovani
Ai lavoratori alle lavoratrici e tanti precari ai tanti che magari stanno del sommerso hai tanti che ha un contratto nazionale non sanno nemmeno cose
A tutti coloro a cui bisogna offrire quel punto di certezza che la ragione per cui noi continueremo a dire che il contratto nazionale di lavoro e lo strumento fondamentale di difesa e dei diritti perché ci deve essere
Quel luogo in cui i diritti e le tutele sull'universali
Quel luogo in cui a un Paese che ha voluto esercitare la divisione tra giovani e anziani tra lavoratori stabili lavoratori non stabili tra precari tra donne tra uomini tra lavoratori migranti e lavoratori inattivi
Dove si risponde dicendo che ci sono diritti uguali per tutti se non nella conquista di un contratto generale
Unico per l'insieme dei lavoratori un modello che guardi a pubblico-privato un contratto che guardi a tutti i lavoratori un contratto che guardi anche a coloro che oggi pensano di non averlo e che a Luino non parli
E questa idea dell'allargare il contratto nazionale come luogo di riferimento per l'insieme dei soggetti
è un'idea di innovazione che guarda al tratto confederale della nostra organizzazione
Perché la nostra confederali TA ha in sé un compito fondamentale che quello di produrre una sintesi nuova diversa più avanzata e che riesca a tradurre quell'uguaglianza
Che deve avvenire attraverso la riduzione sistematica delle diseguaglianze e che deve fare di noi continuare a essere noi quelli che nell'esercizio quotidiano guardano alle persone all'idea
Ha un'idea comune nel territorio agli BOT all'eguaglianza come riduzione delle diseguaglianze ha un'idea di futuro
A un passaggio continuo del testimone quello che c'è nella CGIL ogni giorno
Tra uomini e donne cento tra generazioni tra persone che vengono da tanti Paesi con tante storie diverse e che noi vogliamo trovino nella CGIL una casa comune in cui non si sentano mai diversi in cui si sentano davvero compresi
Ne abbiamo discusso molto con Guglielmo
I confederali età di uguaglianza di prospettive nella Conferenza di organizzazione la conferenza di programma nel congresso e abbiamo sempre detto che per noi tutto ciò doveva essere l'occasione di ricostruire spazi di confronto di confronto con tutti e in questa stagione potrebbero aprirsi degli spazi di confronto con la Confindustria le parti sociali
Hanno un obiettivo questo è l'obiettivo che noi indichiamo quello di costruire un'altra agenda per il Paese
Forti del fatto che non è il costume di un grande sindacato avere paura non ci si sottrae mai al confronto perché abbiamo la certezza che deciderà in ogni occasione il merito delle questioni proposte e delle soluzioni trovate
E sapremo discutere ogni volta e decidere insieme negli organismi dirigenti del merito e della qualità delle soluzioni
E se il merito io volta deciderà in misura dagli avanzamenti del confronto
Ogni risultato possibile allargherà un sentiero permetterà di traguardare il cambiamento rafforzerà l'idea della contrattazione strumento per migliorare la condizione di lavoratori di pensionati di cittadini
E per questo dobbiamo continuare a misurare le possibili aperture possibile risultati le distanze e le differenze e contemporaneamente incalzare con la mobilitazione
Perché dovremmo dirci riconoscere a tutti noi la nostra tranquillità di chi ha saputo fare scelte difficili
E di chi onestamente oggi si guarda intorno
E sa che dei vincoli costruiti da altri con gli accordi sindacati da quello noi non abbiamo nulla da perdere
Abbiamo invece un grande obiettivo che quello di provare a rilevanza are nuovamente un'idea generale di contrattazione un'idea differente di paese
Provando a partire
Dalle nostre proposte
Provando a essere quelli che si combinano le carte
Quelle che sono state servita in questi due anni non ci paiono utili e non ci hanno portato lontano
Il ventisette novembre sarà ancora una volta la piazza della CGIL per il futuro che vogliamo
Una piazza aperta a tutti coloro che auspicano con noi una diversa agenda per il Paese una piazza del lavoro del futuro dei diritti della democrazia e quindi del welfare e della cittadinanza
Caro capo permettimi ancora una volta di chiamarti così forse non ha rispettato rituale ma non riesco davvero a pensare a un saluto voglio dirti
Che tutti noi il gruppo dirigente la CGIL ti vogliamo bene ti vogliamo bene davvero e so che è scelto di continuare con noi ad essere parte di questa CGIL in un ruolo diverso sicuramente non meno importante
Ti dico e penso di dirlo a nome di molti che ci teniamo molto che tu resti nella grande famiglia e per questo a domani che un altro giorno di lavoro per tutti noi per tutti noi insieme