Lo sguardo di oggi sull'impresa di domani - XXV Convegno dei Giovani Imprendiori della Confindustria (Seconda ed ultima giornata)

Comunque
La
Quindi
Ma
Allora
Qui
La
Pensiamo
Signore e signori amici colleghi
Piacere di essere qui a porgervi
A nome
Dei giovani imprenditori della Campania
Il benvenuto più caloroso per questa seconda giornata di lavori è l'ultimo anno che vivo il convegno di Capri da questa parte della sala sul palco
Il mio mandato volge al termine e per questo sento il dovere di ringraziare innanzitutto i miei colleghi campani per la fiducia incondizionata che mi hanno sempre accordato
Il supporto che mi hanno dato in questo triennio
Un sentito ringraziamento ai Presidenti regionali del Mezzogiorno con i quali ho condiviso tante iniziative
E che hanno voluto riconoscere in Napoli la sede legale del nostro Comitato interregionale
Un affettuoso saluto
Alla squadra di Presidenza nazionale
E al nostro Presidente Federica Guidi alla quale mi legano sentimenti di stima
Di lealtà e di amicizia
La ricorrente
La ricorrenza e tra le più suggestive
Siamo giunti alla venticinquesima edizione di questa manifestazione
Venticinque anni sono passati da quel lontano mille novecentottantasei
Quando un giovane campano Antonio D'Amato diede forma e sostanza a questo convegno divenuto nel tempo sempre più punto di riferimento e di riflessione tra i più prestigiosi del nostro sistema confindustriale
E anche all'UI ma il nostro sentito ringraziamento
Federica
Federica ci ha abituati in questi anni a trattare nei nostri convegni argomenti strettamente legati alla vita delle nostre aziende
Lo abbiamo fatto nel due mila otto parlando di ambiente ed energia e l'anno successivo ponendo l'attenzione sulle opportunità che il Mediterraneo può offrire alle nostre imprese
E quest'anno ci ha spinto oltre invitando la classe dirigente del nostro Paese a gettare lo sguardo di oggi sull'impresa di domani
E anche io non voglio sottrarmi a qualche riflessione cercando sommessamente di fare alcune considerazioni da giovane imprenditore manifatturiero del Mezzogiorno d'Italia
Il titolo di questa edizione non è scelto a caso
Perché sottende due questioni l'una inscindibilmente legata all'altra alle quali occorre provare a dare una risposta
La prima questione di carattere generale
C'è
Indomani per le imprese
C'è la possibilità e la voglia di confrontarsi con la sfida della creazione di beni e servizi
Oppure come da più parti si sostiene l'impresa rappresenterà uno strumento nelle mani dell'unico vero arbitro artefice dell'economia il sistema della finanza
E possiamo affermare ormai senza prova di smentita che le regole del mercato del sano capitalismo sono state sopra fatte nell'ultimo decennio dalle misure prevalenti delle speculazioni finanziarie
Basti pensare
Che quando il prezzo del petrolio si avvicinava la fatidica soglia di duecento dollari al barile risultò evidente al mondo intero che ciò non dipendeva dall'incremento dei consumi
E pressoché invariati rispetto agli anni precedenti ma da meccanismi di pura speculazione
Basti pensare ancora all'incremento dei prezzi delle materie prime generato anch'esso da fenomeni speculativi
In quel contesto gli investimenti di molte aziende si sono abbassati più sulla leva del debito che sulle reali performances dei propri bilanci
Si è inoltre ampliato il divario tra aspettative dei lavoratori esigenze dell'impresa
I lavoratori da un lato hanno continuato e continuano a rivendicare aumenti salariali
Le aziende dall'altro hanno registrato sensibili aumenti del costo del lavoro per unità di prodotto
All'improvviso nel due mila otto all'insorgere della crisi
Il mondo si è fermato i prezzi delle materie prime sono crollati le aziende che nel frattempo si erano fortemente indebitate sono andate in sofferenza talvolta irreversibile e si è impennata la percentuale di utilizzo di cassa integrazione guadagni
Chi come me è abituato a sentire la musica delle proprie linee di produzione ha dovuto registrare l'assordante rumore del silenzio
In quel momento forse senza nemmeno rendercene conto abbiamo affermato nei fatti l'esistenza dell'impresa di domani
Ci siamo infatti rimboccati le maniche
Senza scoraggiarci abbiamo iniziato a difenderci dalla crisi abbiamo guardato forse per la prima volta la nostra azienda con occhi diversi
E proprio in quel momento abbiamo cominciato a pensare e a lavorare all'impresa del futuro quella che saprà acquistare la propria materia prima senza farsi trovare impreparata di fronte alla volatilità sempre più incisiva dei prezzi
Quella che avrà il coraggio la forza e l'organizzazione di ampliarsi lì dove i mercati lo richiedano
Quella che saprà mettere al centro delle proprie relazioni sindacali la fattiva collaborazione tra il management e le maestranze quella che saprà cogliere il momento giusto per diversificare e innovare i propri prodotti e servizi
Quella che saprà creare il proprio ricambio generazionale senza traumi per la vita dell'azienda e senza ripercussioni negative nel contesto sociale in cui l'impresa si è consolidata nel tempo
Sono questi alcuni dei fattori endogeni che rendono vincente l'impresa del domani e su cui l'imprenditore e i suoi collaboratori sono chiamati a lavorare quotidianamente per affrontare la concorrenza dei mercati
Senza nuove regole globali però non riusciremo a vincere la nostra sfida
è infatti necessario e urgente riscrivere le regole del gioco affinché i nostri mercati non si trovino spiazzati da ferrosi speculazioni
Che provocano danni alle aziende e ai lavoratori che ogni giorno si cimentano con le sfide dell'economia reale
Su questi temi va dato merito a questo Governo e al Ministro Tremonti di aver rimesso al centro dei tavoli istituzionali europei e mondiali il tema della riscrittura delle regole per non ricadere negli errori passati
Il cammino è lungo siamo consapevoli che gli interessi in campo sono tanti ma siamo fiduciosi che qualcosa di incisivo si riuscirà ad ottenere
Ci sono però altri fattori questa volta esogeni che possono influenzare la normale vita di un'azienda di un settore merceologico e che mettono in discussione l'altra faccia della concorrenza quella dei territori
E qui giungiamo alla seconda questione che è in qualche modo la trasposizione della prima in ambito locale
C'è un domani per l'impresa in Italia essercene quali saranno le imprese del terzo millennio nel nostro Paese e nel Mezzogiorno in particolare
Il decennio che con questa edizione di capricci lasciamo alle spalle è stato in Italia assolutamente impermeabile ai problemi delle imprese
L'attenzione pubblica si è concentrata sui temi più svariati il conflitto di interessi l'ordinamento giudiziario il bipolarismo il sistema elettorale
Si è dato origine a un mondo virtuale in cui le aziende e i benefici da esse prodotti non avevano diritto di dimora
L'unica circostanza che in questi anni ha portato l'impresa è all'attenzione del grande pubblico è stata la terribile crisi che ha interessato e ancora interessa il piani
E anche in tal caso però
Il dibattito non si è focalizzato sulle possibili soluzioni quanto sulle attribuzioni delle responsabilità come se trovato il colpevole del disastro
Lo sfacelo si sarebbe magicamente risolto
Ancora oggi è così sono pochi i talk show in cui si dibatte con serenità della situazione economica del nostro Paese
E
E prevalgono quasi sempre gli scontri e i toni da processi mediatici
Come ha ricordato pochi giorni fa da Napoli la Presidente Emma Marcegaglia ci sono priorità e riforme chiare e urgenti da realizzare dall'equilibrio del sud alla burocrazia efficiente ad una giustizia veloci
Su questi temi la rappresentanza confindustriale ai vari livelli ha sempre esercitato e certamente continuerà ad esercitare il proprio ruolo senza subordinazione influenze o secondi fini
Nell'ottica e l'unico interesse di difendere e di dare voce agli imprenditori italiani soprattutto i piccoli e inedito
In questo contesto non può non avere una menzione a parte il nostro Mezzogiorno e la nostra amata Regione Campania
L'anno scorso ad esempio assistevamo con cauto ottimismo alla costruzione della Banca del Mezzogiorno
Che dire oggi che assistiamo con rinnovato cauto ottimismo alla concreta attuazione di questa iniziativa
E ad una nuova illustrazione
Di quel Piano del Sud di quel Piano del Sud di cui già il precedente ministro dello sviluppo ci aveva reso edotti
La scorsa primavera le elezioni ci hanno dato nuovi governi regionali
In questi primi mesi abbiamo avuto la percezione di vedere governatori dimezzati e talvolta commissariati dal Governo centrale
Si badi bene le funzioni regionali dell'articolo quinto della Costituzione saranno finanziate in base alla capacità fiscale pro capite degli abitanti
Lombardia e Veneto oggi sono finanziatrici nette del sistema Italia
E perché spendono meno di quanto i loro stessi abitanti pagano al fisco nazionale al sud tutte o quasi le competenze trasferite dalla riforma del Titolo quinto in materia di sviluppo saranno prive di finanziamento
Sempre più strategici diventano pertanto i fondi FAS se e quando saranno sbloccati e le risorse dei fondi strutturali due mila sette due mila tredici la cui spesa è un enorme ritardo
Sulla qualità e sulla tempestività dell'utilizzo di queste risorse si gioca l'ultima chiamata dello sviluppo del nostro Mezzogiorno
Chiediamo pertanto ai nostri Governatori e saluto il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro riuscire
Dalla morsa che li vede stretti nell'immobilismo tra l'indebitamento lasciato dalle precedenti Amministrazioni regionali lo sforamento del patto di stabilità e le costrizioni del Governo centrale
Si dice da più parti che in Italia manca un vero piano industriale e confesso che non comprendo cosa questo voglia dire
Si dice ancora che ormai le sorti del nostro Paese e in particolare del Mezzogiorno d'Italia sono legate allo sviluppo del turismo
Cerco di riflettere su questi due punti che sembrano quanto meno in antitesi e lasciare al dibattito che seguirà un confronto più approfondito ed autorevole
Sgombriamo il campo da un luogo comune l'Italia non può e non potrà mai fondare il proprio PIL solo per lo più con attività turistica una nazione che non ha nelle proprie imprese
Il proprio cuore pulsante
Non potrà
Mai candidarsi a rimanere nel gruppo ristretto dei grandi della terra se proprio vogliamo approfondire il tema del turismo dobbiamo riconoscere il principio che in fondo stiamo vivendo di rendita
I turisti stranieri sono attratti dalle nostre opere d'arte che risalgono ad almeno alcuni secoli fa
Sono curiosi di visitare il Colosseo gli scavi di Pompei la Cappella Sistina ma non c'è nulla che le nuove generazioni abbiano creato di così rilevante da attrarre nuove forme di turismo
Anche gli imprenditori devono fare autocritica forse sì
E pertanto la sfida da lanciare hanno gli stessi è quella di puntare seppur tra le mille difficoltà della burocrazia
A realizzare grandi opere e attrazioni che ambiscano a caratterizzare il nostro Paese non per una stagione ma per parecchi lustri
E dicevamo del piano industriale
Ho cercato di declinare questo concetto ma il pensiero è andato incessantemente alle precondizioni di sviluppo delle nostre imprese e del nostro territorio
Forse in questo è la chiave di svolta del ragionamento
Chi opera nel nostro Paese gli imprenditori
Non vogliono che qualcun altro si sostituisca alle regole naturali del mercato
Sul piano industriale non può significare che il Governo nazionale o quello regionale decidano quali sono i settori produttivi che debbano svilupparsi attraverso contributi a vario titolo
Piano industriale non può significare individuare per decreto quali sono le aree del Paese in cui debbano trovare collocazioni le nostre imprese
Piano
Piano industriale deve significare creare le precondizioni affinché le nostre aziende tutte piccole medie o grandi che siano trovino vantaggio ad operare in questo territorio
E magari affinché le aziende straniere ritrovino motivi per investire nel nostro Paese
Sarà poi la selezione naturale del mercato a determinare quale settore merceologico trovi ancora le condizioni necessarie per giustificare i suoi investimenti
Non saranno di certo gli aiuti spot che un Governo può dare a far cambiare idea ad un management che tiene allo sviluppo della propria impresa e che vede dare conto ai propri azionisti
Nel caso contrario gli aiuti determineranno solo un prolungarsi dell'agonia differendo nel tempo decisioni già maturate
Quello di cui
Bisogna discutere in maniera chiara e netta sono le precondizioni per il rilancio delle nostre imprese io provo ad indicarne alcune la prima
Un piano infrastrutturale serio e concreto
Che abbia tempi certi di realizzazione
Che non sia bloccato talvolta per futili motivi da questi innumerevoli enti pubblici che il più delle volte si sovrappongono l'un con l'altro e che trovano nel rallentamento delle opere e la loro ragione di esistere
Bene ha detto la Presidente Guidi
Quando ha chiesto a gran voce una vera e profonda delegificazione
Norme più snelle norme più leggibili consentirebbero un rapporto più trasparente e non equivoco tra le nostre aziende e gli innumerevoli enti con cui dobbiamo relazionarci quotidianamente
Comprendiamo che il debito pubblico vada tenuto sotto controllo ma forse
è giunto il momento di garantire per legge che una parte del gettito fiscale venga destinato agli investimenti infrastrutturali
Abbiamo il diritto al pari di qualunque altro cittadino di sapere a che cosa servano le imposte che paghiamo e sono tante
Siamo fiduciosi che un federalismo fiscale e solidale porti la risposta che da tanto tempo attendiamo
è una sfida che accettiamo con grande senso di responsabilità
La seconda
Il sistema della giustizia che funzioni e che tuteli coloro che intentare una causa per la convinzione di avere ragione e di vedersi riconosciuto maltolto
Piuttosto di quanti intravedo no in questo momento sono tanti nel rimedio giudiziale un dilazionamento o peggio ancora un nero raggira mento di adempimenti contrattuali
Una giustizia penale poi in cui
Chi denunzia una illegalità e tanto è stato fatto nel Mezzogiorno con Cristiana Coppola possa contare sulla certezza della pena
La terza una pubblica amministrazione che come accade in un Paese normale
Riconosca e Padi i propri detti
E non pregiudichi la vita delle tante aziende che vivono in questo territorio e che non potrebbero vivere altrove per vendere i propri beni e servizi
Una pubblica amministrazione che non intraveda un nemico o uno speculatore in chi tenta semplicemente di costruire una strada di insediare una nuova attività oggi ampliarne di già esistenti noi non siamo malfattori
Un sistema scolastico e universitario in cui
Riforma ogni riforma che si succederà ad un'altra
Si è aggiudicata nel merito della proposta e abbia come caposaldo imprescindibile quello di alzare il livello di preparazione degli studenti e di ridare consentitemi una dignità perduta al corpo docente
Un sistema scolastico che faccia capire alle nuove generazioni
Che il benessere si guadagna tutti i giorni con la competizione con le idee con il merito e con il sacrificio ammettiamolo con franchezza le nuove generazioni sono meno disposti al sacrificio
Direte che il contesto di incertezza economica rende più difficile più precaria la vita dell'oggi e del domani forse è vero
Ma è pur vero che piuttosto che un Paese che perde siamo un Paese che Starr rinunciando a combattere che si accontenta
è intrinsecamente diffusa tra di noi la consapevolezza che tutto sommato la ricchezza del nostro Paese c'è e continuerà ad esserci e che il problema e solo capire come dividerla di volta in volta
Ciò dobbiamo ricordarlo è quanto di più sbagliato a lungo andare la ricchezza finirà e a quel punto salteranno tutti gli schemi sociali che nel tempo abbiamo costruito duramente
Dobbiamo ritornare a produrre ricchezza a liberare il nostro Paese da quelle lobby e da quei salotti che lo indigesta no favorendo la conservazione a dispetto del merito
Noi
Noi giriamo il mondo tanti di noi abbiamo contatti con i giovani di aziende estere tutti abbiamo notato maggiore motivazione più voglia di arrivare una mentalità vincente una preparazione straordinaria
Non penso solo I soliti matematici indiani bravi nel campo dell'informatica e non solo ma anche i tecnici dell'est Europa I Russia gli israeliani e tanti altri Paesi emergenti
Abbiamo questa sfida da raccogliere non farlo significherebbe alzare bandiera bianca e decretare la resa incondizionata
Mi avvio alla conclusione
Qualche settimana fa
Dal Forum della Piccola industria di Prato il Presidente Boccia ci ricordava che nella consapevolezza del proprio ruolo nella crescita del Paese
Un piccolo imprenditore che entra in azienda non si chiede dove sarà la sua impresa tra tre anni ma dove sarà l'Italia
Lui ha ragione ma un'altra domanda mi pongo e ci poniamo da giovani che hanno ancora dalla propria parte l'opportunità del tempo per agire
Se
Tanti nostri genitori hanno fatto la loro fortuna abbandonando per tempo il luogo in cui vivevano e in cui le opportunità di sviluppo languidi vano
Creando così maggiori opportunità di crescita per sé e per la propria famiglia
Ecco perché la nostra generazione di imprenditori non dovrebbe porsi la stessa domanda ed andare via di qui
In tanti momenti di sconforto abbiamo pensato di farlo
Ma poi
Arriva quel giorno in cui conquistiamo nuovo cliente installiamo una nuova linea di produzione portiamo a termine un nuovo cantiere
E allora ci diciamo che forse
Nonostante tanti ostacoli una prospettiva di cambiamento c'è
Ne vogliamo essere fortemente partecipi e così ritroviamo la forza per andare avanti perché sappiamo che un'alternativa insiste e noi abbiamo il compito di costruirla grazie
Invito invito a salire sul palco
Delegato presidente Conte
Amiche nuovi scenari mondi
Buongiorno a tutti grazie Federica per avermi invitato qui mi fa sempre molto piacere venire a Capri
Con i giovani e anche per me è un'occasione di
Fissa armi le idee e di guardare al nostro futuro con con un'intensità che sennò non avrei
Quindi grazie davvero
Beh quando quando vengo qui a Capri mi vengono in mente un sacco di cose che vorrei dirvi e oggi ho pensato che vorrei toccare un tema molto simile tra l'altro quello di cui parlava il Presidente dei giovani in Campania
E cioè il futuro del nostro Paese no è un momento opportuno per parlare del nostro futuro perché siamo usciti dico io dalla crisi
E siamo parlo della crisi finanziaria e ne siamo usciti molto meglio di quello che almeno io speravo e penso che anche molti di voi pensavano
Dopo anni in cui eravamo la pecora nera dell'Europa cresceva molto poco avevamo tutti i problemi nostro debito pubblico e così via beh
Oggi non so se noi siamo diventati una pecora meno nera o se le altre pecore sono diventate più scure fatto sta ed è
Che siamo usciti da questa crisi finanziaria un po'un po'nel gruppo di testa
Non siamo precipitati nel baratro e
Abbiamo un tasso di crescita
Abbastanza europeo e secondo me è venuto il momento di guardarci avanti
Per vedere qual è il nostro futuro
Bene
Io credo che il tema fondamentale poiché è un tema che si avete già dibattuto qui a Capri e quello di come ricominciare a crescere
Come ricominciare a crescere non solo e non tanto di PIL perché il nostro PIL non è male siamo un Paese ricco
Ma in quanto posti di lavoro io credo che se noi non ricominciamo generare posti di lavoro non andiamo da nessuna parte tra le varie cose che leggo una delle cose che mi ha più colpito ultimamente
è che
Negli ultimi tre anni in Europa si sono persi cinque milioni di posti di lavoro ma questa è una cifra terrorizzante per nello stesso tempo dello stesso periodo di questi tre anni
La Cina né a generati tredici e l'India quasi venti pensate allora va beh non è che possiamo dire un rapporto uno a uno ma il trend è certa pro è sicuro
L'Europa sta andando male
E
Il l'Asia sta andando bene
E quando ci poniamo questo tema di come creiamo il posto di lavoro non è che lo possiamo fare per decreto purtroppo non c'è un decreto che dice da domani ci sono questi posti di lavoro
Nemmeno i finanziamenti ci riescono a creare i posti di lavoro e
Purtroppo nel nostro passato ne abbiamo avuto ampia prova che
I posti di lavoro artificiali creati da finanziamenti pubblici non sono posti sani e prima o poi si ritorcono contro di noi
E poi quando parliamo di finanziamenti siccome i soldi non ci sono sogneremmo
Se parlassimo di finanziamenti beh e allora che fare
Beh e allora dobbiamo entrare in quella competizione mondiale
Per rigenerare posti di lavoro in modo compete io quando solo nel mio ufficio indenni non c'è settimane in cui non ricevo un declino
Da qualche zona del mondo
Il Baden Wildt andare piuttosto che l'olio lasciata parlare solo dell'Europa o lo stato del quindi stradina osta nelle quali mi dicono vieni qui a investire ti dò il terreno grati vestito anche il fabbricato certe volte
L'Energia qui da noi costa molto poco perché nucleare non dovrei essere io a dirlo magari ma insomma l'energia costa poco qui da noi
Abbiamo manodopera
Specializzata di grande qualità oppure qui c'è un clima business plan doveri business plan devo dirvi di accogliamo a braccia aperte
E beh questo semplicemente perché il mercato dei capitali come il mercato delle merci è diventato globale e tutti competono per tutto
Quindi il nostro tema il tema fondamentale come noi italiani anzi vorrei dire come voi giovani imprenditori
Farete in modo che
Capitali italiani capitali internazionali i vostri stessi soldi vengono investiti profittevolmente nella vostra regione nella vostra città
Nel nostro Paese beh questo è un tema vitale perché senza investimenti non ci sarò occupazione non ci sarà futuro per l'impresa non ci sarà futuro per i nostri figli non c'è futuro per il nostro paese
Allora
La prima cosa che dobbiamo fare secondo me
E evitare di spararci una fucilata nei piedi cosa che purtroppo abbiamo un atteggiata tendenza a fare io vorrei farvi perdere un minuto solo per parlare di un caso che conosco purtroppo molto bene
Che è quello di Porto Marghera no ve lo cito come esempio di come si fa a spararci nei piedi in Italia allora da storie breve Porto Marghera
è uno dei più grandi poli industriali d'Europa lo ed all'inizio del secolo scorso
Lo è diventato perché è una posizione geografica fantastica e logistica eccezionale immaginate un importo bellissimo chilometri e chilometri di banchine
Duemila ettari di zona industriale attrezzata dietro quaranta milioni di abitanti quaranta mila abitanti i ricchi che stanno a trecento chilometri di distanza da Porto Marghera B
Per questa ragione tutte le multinazionali della chimica
Del mondo hanno fatto i loro stabilimento a Marghera e Marghera a un certo punto occupava addirittura venti mila persone
Macché venti mila persone ventimila tecnici operai specializzati gente abituata a lavorare a turno voi che siete industriali sapete che non è facile avvenire
Manodopera abituata a lavorare giorno notte e giorno notte a turno B veramente una cosa di cui essere orgogliosi nel nostro Paese
C'erano attualmente la ricerca pacata in prese che servivano questi grandi colossi multinazionali bene improvvisamente per delle ragioni anche comprensibili e cioè la fragilità ambientale della laguna di Venezia
Abbiamo cominciato a porci dubbi sul futuro di Marghera allora il politico di turno diceva
Qui bisogna abbandonare la chimica a Marghera come Palermo alla fine si bisogna chiudere tutto forse
Pensava difatti dei campi di golf al posto del degli impianti petrolchimici e magari trasformare gli operai in che direzione forcing gondolieri visto che siamo a Marghera
Poi c'era invece c'è stato chi
Specula va sulle
Sulle paura della gente e
C'è stato addirittura chi ha indetto un referendum Consulta attivo
Se si voleva o no in forse Gene a Marghera voi non sapete cos'è il Focene siccome non lo sapeva nemmeno lui
Ma certo è che sto nome non è che piaccia molto ci si dimenticati di dire che sporge glielo si produce il ventuno stabilimenti in Europa e quasi cento nel mondo certo è che chi produce le forze in e che era la davo
Ha fatto armi e bagagli e abbandonato Marghera
C'era poi lutto piste il sognatore che diceva no la chimica si a Marghera ma solo la ricerca no dico quindi la chimica senza ciminiere come se si potesse immaginare
Voi siete dell'industriale quindi queste cose lo sapete una ricerca avulsa
Dagli impianti
Insomma a Marghera le abbiamo viste di tutti i colori risultato netto di tutto questo e che tutte le multinazionali hanno abbandonato Marghera quindi lascia la BBC la Paola Rodia potrei fare una lunga lista
Di di cose e abbiamo distrutto
Uno dei poli industriali dell'Italia un centro di eccellenza un centro di competenza
Un centro di benessere un centro per le università lì intorno cioè siamo riusciti veramente a farsi male da soli in un modo
Unico al mondo devo dire che in questo noi italiani siamo degli specialisti perché non vi voglio far perdere tempo ma
Abbiamo fatto la stessa cosa nel nucleare noi siamo l'unico Paese al mondo
Che dalla sera alla mattina chiuso delle centrali nucleari se voi pensate per esempio i tedeschi quando avevano un Governo verde
Era il novantanove han detto chiuderemo le centrali nucleari nel due mila ventuno e adesso dicono non ricordiamo per niente ecco ma proprio chiudano è così crack
è un esercizio che abbiamo fatto solo noi a livello planetario e io faccio parte di quelli italiani che pensano che quando una cosa la facciamo solo noi normalmente è una stupidaggine cioè non è una furbata
Eccezionale
Bene
Allora che fare perché vi ho parlato di Marghera morite ma che credo se possiamo fare qui per anzi io comincerei a dire cosa potete fare voi
Voi giovani industriali
Cosa potete fare voi per attirare Investimenti vostri i vostri colleghi
Stranieri nelle vostre città dove voi lavorate nelle vostre regioni come potete presentare la vostra città la vostra regione ha un potenziale investitore cosa di raccontate beh
Allora io da questo punto di vista dico immaginate anche voi di scrivere un dépliant di presentare un dépliant mettetevi con a fianco voi i vostri colleghi perché è un problema che ci riguarda tutti non è che riguarda solo voi quindi riguarda i politici locali
Riguardo agli amministratori riguarda i sindacati dice cosa scriviamo in questo declino
Per attirare gli investitori qui da noi
Scrivendo i punti di forza i punti di debolezza B avete già fatto un passo in avanti gigantesco
Perché i punti di debolezza sono l'occasione per porvi rimedio e per intervenire sulle cose che non vanno o che sono sono da migliorare
Beh un punto di forza però voglio dire io però voglio dire io subito per è un punto di forza che
Fa parte integrante della mia vita
Allora voi dovete sapere
Che io penso
Che noi italiani siamo della gente speciale e siamo tre agente speciale soprattutto
Come operai tecnici artigiani
Tutta la mia esperienza e vorrei citarvi per esempio l'esperienza che ho avuto alla pittorico lavorato sette anni in Inghilterra in una multinazionale inglese e che aveva un grande stabilimento qui in Italia in Abruzzo a San Salvo
Bene
Gli italiani di San Salvo insegnavano a tutto il mondo della picchetto come fare il vetro io dovunque andavo trovavo un italiano che mi spuntava vede dalla macchina insomma lei cosa fa qua no dice estoni segnando
Allo stabilimento di Dante nonché in Australia come produrre il parabrezza
Diceva ma che orgoglio io ero veramente pieno di orgoglio di vedere queste capacità innate di usare insieme le mani il cervello che noi italiani abbiamo e questo è un punto di forza formidabile su cui noi dobbiamo far leva
Per il nostro futuro e qui e quindi
Leggevo qualche giorno fa
Le dichiarazioni che ha fatto
Marchionne ultimamente sui temi relativi all'Italia io io devo dire che condivido molto quello che lei ha detto Marchionne soprattutto quando parla
Del lavoro di questo assenteismo assurdo che c'è in certe zone del nostro Paese e che va combattuto in tutti i modi
Una cosa che condivido interamente ecco forse io vedo le cose in modo un po'diverso sull'italianità nel senso che io considero che essere italiani è un grande valore
Ed è un grande valore di cui di cui approfitto molto nel mio lavoro inermi perché vedete se è vero se è vero che i livelli
La gran parte dei nostri profitti viene dall'estero e non c'è dubbio però è anche vero che italiane la nostra tecnologia
Italiane la nostra ricerca e sviluppo italiana e la nostra organizzazione italiano il nostro approccio ai Paesi produttori di petrolio anzi vorrei dire che Mattei diano più ancora che italiano
E insomma noi facciamo dell'italianità un punto di forza formidabile perché abbiamo migliaia di italiani nel mondo che portano lì la nostra cultura la nostra tecnologia
E sono la base della dei nostri profitti all'estero quindi
Essere italiani per me è un valore è un punto di forza è una leva su cui noi possiamo giocare ma
Voglio tornare concludere parlando a voi di quello che potete fare voi
Per farsi che in Italia si ricominci ad investire
Si ricomincia a generare occupazione perché senza investimenti e occupazione
Guardate non ce n'è più niente per nessuno non c'è né per noi non ce n'è per i sindacati non ce n'è per i lavoratori non ce n'è per i politici se questo Paese non ricomincia investire non andiamo da nessuna parte allora
Chi meglio di voi può essere
Lo stimolo per lavorare zona per zona
Nelle vostre città con i giovani come voi che occupano gli altri posti di rilievo per cambiare registro per
Tornare a lavorare tutti insieme
Per far sì che il nostro meraviglioso Paese ricominci a essere un posto dove tutti vogliono venire investire grazie
Beh certa sentendo Scaroni categoria
Vic di abbandonare la sala di correre fuori a produrre
Ma
Così facile
Cioè
Abbiamo
Il genio possono consenso e quindi
Quando sento parlare vedete di San Salvo so bene
La fettina anche del mio orgoglio il problema se ho capito bene che noi saremmo i più bravi
Ma nel momento in cui ci mettiamo insieme insomma
Facciamo poi faccia un po'di confusione e allora credo che la tavola rotonda
Che sono stato incaricato di coordinare serva proprio a capire
Ricerche Ronie se non ci sono gli investimenti meglio chiudere perché non si può ripartire e allora
Al rapporto tra impresa e la finanza dedicato questo dibattito per Antonio Catricalà prego
Presidente l'autorità garante
Dalla concorrenza perché il mercato
Poi Fabio Cerchiai presidente dell'ANIA
Antonio Tanda FAS presidente di Confindustria
Roberto Nicastro che è il nuovo direttore generale di UniCredit o
Penso rinviare
Dell'attenti
Benessere International University
E Giorgio Squinzi che Presidente decapitato
Allora
Comincerei da Catricalà
Che
Per mestiere fa le pulci
Al
Fa le pulci al mercato in qualche modo
Non c'è sufficiente concorrenza in Italia
Mi sembra dunque
Non c'è sufficiente concorrenza siamo un Paese fortemente ingessato soprattutto sul settore dei servizi che un settore importantissimo consideriamo
Che quello
Vale costo dei servizi sulla produzione supera il venticinque per cento
Il che significa che per costruire questa penna l'industriale ha bisogno di pagare un venticinque per cento di costi completamente al di fuori della normale logica della sua
Disponibilità
Non c'è concorrenza dove nascono queste venticinque solo opposti professionali i costi
Né di assicurazioni costi di trasporto costi di energie ai costi costi estranee alla materia prima e al pagamento del personale ai costi normali della gestione di aziende all'estero questa venticinque quante
No diciamo che molto di meno questo è il vero problema perché noi paghiamo di più l'energia appaiamo di più il sistema bancario e paghiamo di più il sistema assicurativo e questo naturalmente fa sì che i nostri imprenditori competano
Con una minore capacità e con una minore spinta
E poi c'è un sistema burocratico molto
Molto aggressivo nel nostro sistema che impedisce sostanzialmente alla mongolfiera dell'economia italiana di prendere il volo
Guardi le sole voglio raccontare un episodio di un giovane imprenditore italiano meridionale che aveva deciso di aprire un agriturismo in Calabria
Un agriturismo bisogna comprare il terreno poi bisogna restaurare una catapecchia come ha fatto lui in un bellissimo territorio calabrese che era le serre l'aveva resa un bellissimo albergo
E aveva cominciato già le prenotazioni era sostanzialmente partito con
Lavanda il profumo loro insomma c'era tutto
Quando è arrivato il funzionario dell'asma che ha detto dice un attimo più dobbiamo controllare che l'acqua sia potabile
La Regione che problema c'è controlliamo la facciamo un prelievo c'era un attimo
Controllare la potabilità dell'acqua significa verificare che l'acqua sia potabile tutto l'anno quindi noi dobbiamo fare quattro provenienti uno in ogni regione
Lui ha detto va beh scriverò I miei agrituristico di tornare l'anno prossimo
Cioè è una venga tenuto chiuso per una no poi lui si è rivolta all'Antitrust abbiamo trovato una soluzione di compromesso però c'è un decreto ministeriale che prevede questa procedura
La soluzione di compromesso è stata chiamerebbe aperto in quella stagione salvo poi verificare nei quattro messo il si vede l'acqua era ancora potabile tra l'altro siamo alle serre un posto dove l'acqua è splendida c'è
Una delle migliori attendiamo in Italia
Ma di questi episodi stando all'Antitrust da cinque anni li ho sentiti e visti toccati con mano decine centinaia ecco fatti per parlare di turismo di Spagna in Grecia
La
Potabilità dell'acqua come la misura ma non c'è proprio questo sistema non no cioè noi stiamo parlando di un decreto ministeriale che vanno sul territorio nazionale a prescindere dalla effettiva conoscenza già dei luoghi è chiaro che ogni
Località ogni comunità a all'estero la propria regolamentazione non può essere una regolamentazione nazionale che va a stabilire qua ne in tutti Italia la potabilità dell'acqua in chiaro che ogni situazione altro segreto è ancora in vigore questo decreto è ancora in vigore ma adesso si interpreta seguito il nostro intervento così e quindi per ora diciamo non c'è bisogno di
Non c'è bisogno di abrogarlo
Perché l'abbiamo interpretato in questo modo ma leggendo la lettera scientifica di potabilità un certificato che si ottiene in in un modo in un anno quindi quando ne sentiamo lo slogan ebbe
Facciamo un'impresa in dieci giorni se è un'impresa che ci abbia a che fare anche con l'acqua è un anno più più di dieci giorni
Ma
Sannio visto l'altra volta il problema purtroppo
è un problema sempre di buonsenso o io ho letto sui giornali una conquista incredibile che è stata fatta in Europa il Parlamento europeo a larga maggioranza approva la transato dell'alla direttiva sulle transazioni commerciali
Un successo incredibile bisogna adesso pagare non più i novanta giorni e le pubbliche amministrazioni devono pagare i loro fornitori in trenta giorni altrimenti il tasso di interesse sale
A otto all'otto per cento
Ma
Già
Tra i cento giorni
Di ritardo non siamo riusciti a limitarli dicendo che bisognava pagare in sessanta adesso che bisogna pagare in trenta quei trecento giorni si ridurranno io penso proprio di no anche per quanto si paga
Grazie si arriva in cento giorni ci vogliono nella sanità si poi naturalmente ci sono settori più virtuosi nei quali servono centottanta giorni per pagare ma
Trenta giorni è un'utopia il problema non è stabilire
Evento stabilire per legge gli interessi sa il problema è stabilire se c'è qualcuno che è in grado in Italia di farsi
Che
Le pubbliche amministrazioni e anche le grandi imprese
Paghino in tempi ragionevoli perché
Parliamo di oggi forse io una volta e mi ricordo che un imprenditore che era in difficoltà
Senta portava anche solamente il lodo arbitrale per esempio
In in banca per nel dire guarda che io però ormai credo a farlo
Anche se non c'era il sì
Si pagherà arriverà un po'in ritardo ma questo è uno solvibile quindi ogni rinnovo il fido
Oggi se andate a raccontare incontrando non Franco Ferrante
Il tema di questi termini così nulli così incerti di pagamento che la stessa banca
Se è solo quella la garanzia non si fida allora il tema in come si risolve questo problema io non è che voglio sempre candidarmi a dire voglio tutte le stelle di sceriffo
Però siccome non è che ci stanno tanti soldi nell'Antitrust e c'è il DNA della tutela
Dei piccoli nei confronti dei grandi
Lo facciano fare a noi un po'di pulizia in questo campo perché se uno va dal giudice abrasi una sentenza
Ce l'avrà con tutti i crismi con tutti i bolli che condannerà quel pagamento
Ma condannerà in altri entro i centottanta giorni venderemo trecento Giarritta trecentottanta non è morto l'imprenditore cioè non ce la fa a sostenere questi
Questi costi che sono costi poi e di di di mancata riscossione del proprio credito cioè dei propri diritti altro che far venire gli stranieri in Italia però bisogna tenere gli imprenditori che abbia
Perché
Problema e il dottor Vespa e che in Italia non ci stanno le sufficienti garanzie che una volta che si vuole fare impresa la si può fare liberamente senza tutti i condizionamenti
Che ci stanno nel nostro Paese e con la certezza dei tempi G ha ragione di torto perché se un territorio torto deve torna contenti certi
è un'incertezza che che il PCI che che ci turba che Ricci che e quell'incertezza che non è basata sul rischio di impresa perché l'imprenditore abituato al rischio di impresa
E il rischio giuridico che lo spazio
C'è
L'insieme delle norme delle leggi delle circolare dei decreti di tutte le autorità che intervengono
Io francamente mi spavento io che le conosco
Figuriamoci un imprenditore che comincia un'attività dal nulla ed si trova di fronte a questo labirinto di difficoltà
Deve già fare una spesa enorme secondo me per chiamarsi uno studio di avvocati commercialisti che vi spiegherò quali sono
Tutte le difficoltà poi io sento parlare con gioia ogni tanto di riforme costituzionali che dicono di chi vuole fare impresa la può fare la deve fare tutti devono garantire così dopodiché se ne parla due giorni poi non se ne fa più niente cioè
Dopo due giorni di titoli grandi sui giornali muore
Una riforma costituzionale così fortemente annunciate pure importante
Non so perché non se ne sia parlato in più in ambito governativo si risolve il problema della potabilità dell'acqua con una riforma costituzionale e il suo nome
Sui principi sempre il problema se no bisogna bisogna andare proprio sul campo no però se si assegnasse all'Antitrust il potere di uno
Portare in Corte Costituzionale tutte da leggi regionali che ci sono restrittive della concorrenza
Due
Di aggredire alle pubbliche amministrazioni con la assumendo già esistente della class accasciò di Brunetta
Portando davanti al TAR alla fine con il dare Hilla la sfiducia nei confronti del dirigente che ritarda i pagamenti potendoli
Tardi tutelare nei confronti dei grandi imprenditori
Anche i piccoli e i medi imprenditori perché quando un piccolo imprenditore ha a che fare con una grande banca la verità è che si trova un po'come il consumatore allora non abbiamo la possibilità di tutelare il consumatore
Ma dobbiamo dichiarare una cosa che ogni volta che la firmo mi fate i bravi rabbrividire
Il decreto di inapplicabilità del Codice del consumo alla fattispecie sono perché
Anziché comprare il computer per casa l'hai dovuto comprare quel computer per la tua azienda ma non è lo stesso inganno che c'era non è lo stesso ma la stessa mancata garanzia
Se non funziona la fattispecie la stessa cambia solamente alla figura non è più un imprenditore un professionista siccome un professionista l'Antitrust ognuno può difendere francamente buon senso di impotenza eppure
Basterebbero tre quattro norme che io ho più volte consegnato al Governo al Parlamento
Devo dire un po'nell'indifferenza generale perché se forse si chiamasse diversamente sta benedetta Autorità non ci fosse una parola concorrenza che tanto
Impressiona i nostri politici che invece Armano la parola tutela avviso ogni conservazione
Il suo garbo Catricalà e artiglieria leggera diciamo
Il senso a colpi di scena andiamo ad Amato che artiglieria pesante
La
è inutile che ti faccio le domande perché se ciò avvenisse so benissimo che emettere il giubbotto antiproiettile partiamo dai
No io credo che
Il tema che che sul tavolo
E purtroppo il tema che non è sull'agenda né del Governo né del sistema politico italiano è proprio quello della competitività competitività del Paese e competitività della zona europea
Nel momento in cui stiamo affrontando una vera e propria guerra a livello mondiale
Che si gioca ormai fra i grandi sistemi economici e sulla quale l'Europa davvero un armamentario estremamente ridotto e debole abbiamo un'Europa incompiuta
Chi non ha
Una politica economica
E non ha strumenti per farla con un percorso di unificazione per momentanea
Nella quale Europa l'Italia dovrebbe svolge un ruolo molto più importante e significativo siamo uno dei grandi Paesi fondatori dell'Europa
E I ritardi competitivi dell'Europa assumiamo ritardi competitivi del Paese le cose che diceva prima Catricalà dimostrano chiaramente
Che la politica non è in crisi perché c'è crisi economica e l'economia che in crisi perché c'è l'incapacità della politica a mettere in moto un percorso competitivo vero e utenti con
Badate bene questo non è un problema italiano
è un problema europeo è un problema globale la grande bolla speculativa finanziaria nasce dalla debolezza delle regole e dalla debolezza dei Governi nella capacità di
Controllare verificare sorvegliare
Abbiamo visto che dopo la grande crisi di qualche anno fa si è riaperto un dibattito importante
Il Governo americano ha richiamato i grandi saggi
I grandi esperti degli anni dei decenni precedenti abbiamo visto come anche negli Stati Uniti le stesse regole che dovevano sciogliere i nodi gli intrecci
Che sono ancora tutti quanti lì e che non ci salvano dalla prossima crisi della bolla finanziaria che si sta nuovamente ricreando rimontando da queste regole solo lì scritte ma saranno implementati fra cinque otto dieci anni abbiamo
Ancora oggi in zone di conflitti di interesse zone oscure nel mondo della finanza nel rapporto fra finanza di impresa dove le vecchie regole le vecchie logiche
Che furono introdotte cento anni fa dopo le grandi crisi del mille novecentosette del mille novecentoventinove la crisi della banca romana
Sono ancora tutte quante questi conflitti queste regole sono ancor prima della giustamente il Ministro Tremonti ci ricorda che la politica per riappropriarsi di un ruolo per fare le regole e per dettare essa le regole
Al sistema finanziario e ridurre le aree della speculazione abbia perché lo facciano
E così ma perché non lo faccia
Sono due anni e mezzo che si discute di questa vicenda tamponata la prima grande crisi
Tutto al sistema
Che ha creato la bolla di prima è ancora lì
Non abbiamo fatto passi in avanti le sulla regolamentazione né sulla sorveglianza abbiamo aree di incertezza e di difficoltà
Che sono ancora oggi quelle
Che sulle grandi questioni come anche sulle piccole questioni rendono il Paese inchiodato al palo portarla al momento che la tua recente esperienza americana che mi ha mi ha colpito all'aperto capire come stanno gli investimenti o come si sottraggono gli investimenti gli uni agli altri
Sì lungo di cui abbiamo la derise
Bene abbiamo fatto stiamo facendo un investimento importante degli Stati Uniti avevamo scelto un
Un un gruppo di Stati le quali possibilmente collocarci
Prevalentemente sulla riscossione non avevamo considerato fra questi Stati lo stato dell'UNESCO non se ne abbiamo dei fornitori importanti nel Wisconsin
Che hanno chiamato i loro Governatore hanno detto beh la sera sta facendo un investimento gli Stati Uniti perché non vi muovete il Governatore dove l'ha preso l'aereo è venuto giù con i suoi consiglieri economici
Cioè chiesto l'appuntamento siamo stati insieme a mezza giornata ci ha fatto il caso del discorso l'ha fatto talmente bene che alla fine dell'investimento lo faremo sconsiglio
E quindi fare un investimento di circa centocinquanta milioni di dollari di cui settanta ottanta saranno investiti in corso le prossime settimane
E lo Stato mi sforzo incidente possibile tutta una serie di
Non strumenti fiscali devo dire la verità il massimo possibile l'America non è comparabile
Con quello che era
Possibile in altre parti per esempio il canale era molto più geloso dal punto di vista degli incentivi eccetera
Ma la figlia e quella scelta e la scelta che abbiamo fatto
E noi saremo operativi in produzione a giugno del due mila undici
Quindi
La settimana scorsa abbiamo deciso di andare unisca un se non partiamo adesso in questi giorni nel due mila undici o giugno esami produzione con lo stabilimento abbastanza importante ecco facciamo conto storici dovuto fare un investimento in Campania eccetera della Campania
Quale sarebbe stata la procedure
Ma in Campania continuiamo investire ventilate organicamente Albinoleffe
Alle abbiamo la realtà realtà industriale importante e devo dire
Noi abbiamo il cinquanta per cento della nostra produzione la facciamo ancora in Italia prevalentemente in Campania dove abbiamo una forza lavoro straordinaria che lavora sette giorni l'asse
Terna sempre tutto l'anno voglio dire se necessario anche i giorni di festa comandata quindi cioè quando si vuole sei un vincolo c'è un piccolo partiamo avverto come operatori perché non ci riesce ancora invece si
Aveva
Valorizzare quello che abbiamo evitato di fare gli errori della FIAT preferisce addio fa facendo concessioni e scambi impropri e quindi avendo sempre gestito le aziende al meglio come fanno tutti i
Imprenditori che comunque riescono a competere i problemi poi dobbiamo risolvere perché non ci sia quella di prima questa diciamo perderà la Campania scegli tu il Lazio la Cava no c'era diffidenza fondamentale è la verità è che
Noi investiamo in tutta Europa ed in tutti i Paesi europei
C'è una fortissima spinta
Con strumenti di politica industriale di politiche territoriali per attrarre investimenti anche laddove non ci sono gli obiettivi comunitarie gli strumenti di come dire di fondi strutturali comunitari i territori si attrezzano per varie condizioni competitive alle aziende che si vogliono insediare adesso abbia fatto mi sento molto importanti in Germania abbiamo raddoppiato nostro stabilimento vicino Norimberga
Il le autorità locali hanno comprato il terreno dai privati ha un costo molto alto l'hanno messo a disposizione della nuova area industriale ha un costo molto basso quindi ognuno fa il meglio che può per attrarre investimenti
Naturalmente questo vuol dire che la politica dove può quando fu crea le condizioni perché l'economia vada avanti ritorniamo un attimo al discorso fondamentale
Io credo che la questione che noi oggi abbiamo questa
La stabilità e un grande bene questo convegno emendato venticinque anni fa in un convegno che si proponeva
Di dare spallate forte alla vecchia particole zia e creare un sistema di maggiore stabilità di maggiore governabilità noi oggi abbiamo un sistema di grande stabilità
Non abbiamo il governo del Paese
Io qui lo dico davanti qui c'è un
Governatore ex governatore attualmente ministro di questo Governo che ha fatto battaglie importanti sul suo territorio fatto riforme coraggiose
A fianco c'era un altro via che
Che il governatore della Campania chiaro un compito altrettanto difficile quanto quello che ha investito allora forse ancora più difficile perché i problemi della Campania sono ancora più complessi
Se in cui il Governo oggi non riprende davvero lo slancio di una politica riformista autentica se non si riappropria nuovamente dell'agenda delle riforme del Paese
Avere un governo stabile che non governa non ci fa fare un metro in avanti facciamo solamente tanti chilometri indietro le questo il problema però
Che noi oggi dobbiamo affrontare non possiamo più permetterci di avere una politica
Che non affronta i nodi fondamentali dell'agenda delle riforme necessarie permette il nostro Paese in condizioni di essere
Un Paese che cresce che compete e che svolga in Europa
Un ruolo per mettere l'Europa in condizioni di andare avanti di crescere di competere noi siamo in un'aria sistemica a rischio
Lo stiamo facendo il nostro lavoro né a casa nostra nella nostra casa europea
In questo quadro ricorriamo davvero il rischio di vedere un declino inarrestabile dell'occupazione dello sviluppo non solo in Italia ma in Europa e questo la partita molto importante che ci richiama delle responsabilità molto più grosse molto più complesse
E sulle quali davvero il primato dalla politica quella con la P maiuscola richiederebbe una
Recupero del senso dello Stato delle istituzioni delle vere priorità da affrontare con una capacità io credo da destra e da sinistra di affrontare i problemi con una maturità è una serietà che la gravità della questione davvero ritiro
Dottor Pizzi ritroverà presentate
Siamo a livelli più alti mondo bancario
Mondo assicurativo
Nel quadro generale della competitività di quello che vi aspettate voi
Che cosa si può chiedere
Questi due mondi vari sono i loro pregi e concetti
Ma diciamo che facciamo un'analisi
Di quello che è successo in questi anni in questa crisi
E quali sono le aziende che sono che escono meglio note e se la cavano alla meno peggio sono le aziende dal mio punto di vista che hanno investito
Molto sulla la ricerca
Per fare innovazione sono aziende che hanno investito in percorsi virtuosi di internazionalizzazione
Quando dico virtuosi non mi riferisco
Alla delocalizzazione per costi del lavoro
Quindi noi dobbiamo sostenere questa impresa e dobbiamo spingere in questa direzione ed è per questo che abbiamo bisogno
Sicuramente che il mondo in modo particolare modo dalla finanza mondo bancario
Faccia una valutazione
E qua
Giusta
Di qualifiche sono le aziende che hanno un potenziale qui non si tratta più di finanziare
Sulla base di di puri e semplici parametri anche se mi rendo conto che adesso fondare l'arrivo di Basilea tre anche perché che pone delle grosse i vincoli alle banche sarà sempre più difficili per le banche costi avere quella flessibilità che invece
Sarebbe necessaria ecco ma il mondo bancario in questo momento per voi sta facendo tutto quello che può fare
Ma io penso che buona parte lo sta facendo almeno qui in cui poi
Molto dipende dalle esperienze personali il mio gruppo ha continuato ad avere in questi ultimi due-tre anni sostenga normale su progetti di internazionalizzazione di ricerca di di innovazione che come ha sempre aiuto nel passato quindi io oggi rappresenta qualche cosa di più del suo Gruppo quindi
Dico lei parlavo anch'io fallo interdipendenza comunali come contro di lei
Compreso anche voi impressione in realtà è che niente da chiedere al mondo bancario sto facendo il massimo
No non è distratto veramente facendo il massimo però sicuramente in tempi al non si possa dimenticare che comunque
Una buona parte dei comportamenti del mondo bancario sono comunque
Di collaborativi col mondo dell'impresa in modo particolare col mondo dell'impresa manifatturiera
E il mondo assicurativo
Ma il mondo assicurativo diciamo che sull'impresa manifatturiera è una questione abbastanza tecnica io ritengo che ci siano
C'è una corretta concorrenza non
Non sono a conoscenza di casi in cui il mondo assicurativo agisca come un freno sulla sul mondo al produttivo sul manifatturiero
Testi i vincoli veri del manifatturiero sono altri qui dobbiamo dice che vive in un Paese come il nostro che non ha materie prime
La complicazione normativo burocratiche di questo Paese pazzesca quello che diceva Scaroni prima
Io dal dal presidente di Federchimica quindi dei debiti sul
Italiani e anche ora dei chimici europei
Posso testimoniare che anche Porto Marghera sono successe cose inenarrabili un'azienda alla fine il sei ha chiesto
Il permesso
A raddoppiare il proprio lo stabilimento i chimici a Porto Marghera per fare questi doveva avere evidentemente un via una valutazione di impatto ambientale ha ricevuto questa autorizzazione dopo otto anni dopo la richiesta quando l'azienda
La Ineos inglese aveva già deciso di chiudere tutte le attività produttive in Italia questi sono i problemi io conosco un altro caso proprio farlo qui per dare un'idea di di questo perché spesso sembrano problemi astratti
Un'azienda italiana che ha fatto un investimento di oltre cento milioni di
Euro in produzione di pannelli fotovoltaici e del dell'ultimissima generazione
Per i quali anche qui richiesto il via
Ebbene questo investimento alla fine di tutte le le riflessioni degli imprenditori è stato fatto nel Canton Ticino certamente non per questioni di costo del lavoro
Perché nel Canton Ticino in via lo si ottiene i sessanta giorni in Italia
Minimo sono tre anni euro
Sono questi problemi che contro cui ci dobbiamo battere il problema della finanza dall'assicurazione l'altro
Io qui ancora evidentemente parlo per esperienza personale del mio gruppo noi il costo del denaro più basso l'abbiamo comunque in Italia
Operiamo produciamo il ventisei Paesi nei cinque continenti oltre il settanta per cento delle nostre produzioni sono all'estero
Il costo del denaro più basso l'abbia in Italia
Era un caso quel sorriso di Catricalà venuta dalle assicurazioni
Simpatia
Norme pensavo di consegnandola contento genti ai
Richiamo tosto a promozione oggi qua di essere uno che si fa concorrenza
Io penso che al ricorso alle assicurazioni sia abbastanza alto in Italia perché mi riferisco alla l'assicurazione per il trasporto immagino anche i prodotti vengano poi trasportati da qualche parte
E che molti di questi prodotti vadano su gomma
E questi prodotti che vanno su gomma soffrono il prezzo alto della responsabilità dell'assicurazione della responsabilità civile automobilistica
Più perché abbiamo tariffe stabilite ancora una volta con la vecchia logica raggio forcella
Senza anch'io voglio dire
è dunque io al di là del costo sicura Devole siamo ritornati alla logica dei cartelli autorizzati dallo Stato dal Governo per cui siamo tutti quanti costretti a pagare la distanza dai mercati molto più di chiunque altro modo musica per le non è che non è quello che io sorridevo perché non volevo che adesso ingerita dicesse anch'io voglio difendere sulla salute dati ragazzi
Dice che ci facciamo concorrenza tra di noi interverremo purtroppo diminuiamo ancora questo mi avrebbe preoccupato allora sentiamo c'è dietro
Il il punto del costo dello assicurazione
Non può in una logica proprio Dini dibattito in una sede come questa a prescindere se ci riferiamo a quella
Dei trasporti dalla logica tipica
Propria di tutti gli industriali
Il costo dalla materia prima nessuno di voi nella vostra industria può prescindere dal costo la materia prima la nostra materia prima ahimè e la sinistra Rita
Presidente Catricalà perfettamente a conoscenza di esse c'è un costo nella sicurezza nei trasporti intesa
Come assicurazione della società civile
Più alto di altri Paesi europei e questo è assolutamente vero c'è una sinistra unita ben più alta
Che ne giustificherebbe forse ancora un costo più elevato tanto che questo è uno dei settori
Cui l'industria seguente Rotaliana certamente non guadagna ma sicuramente per
Però non è questo il punto io vorrei portare
Un contributo di altro tipo in questa sede in cui ho la fortuna
Di parlare non solo imprenditori ma anche imprenditori giovani quindi
In
Prospettiva
E il la riflessione che vorrei fare è quello di considerare l'assicurazione come l'imprenditore per la sua mentalità normalmente ha portato a fare non tanto con un costo ma con l'investimento
Perché questo non è un ragionamento da finanzieri non sono un finanziere come assicuratore sono industriale almeno però mi sento
La mia un'industria che trasforma il rischio in una
Protezione insicurezza ma vorrei che vedeste l'assicurazione non solo con un elemento di protezione ma anche con un elemento
Integrativo di una valenza assolutamente importante documento integrativo del capitale
Guardate emerge anche da indagini di mercato che abbiamo fatto assieme in convegni fatti anche con con le banche con Confindustria stessa
Dove abbiamo visto che le aziende quindi riesco alle aziende più piccole quindi quello che forse
Vivono di più il problema della competizione
E della necessità di economizzare sulla risorsa capitale di metterla profitto nel migliore dei mondi
Da un ricorso intelligente sistemico alla copertura assicurativa hanno tratto vantaggi da tutti i punti di vista non solo di valutazione ma anche di ricorso al credito a costi più basse
E a a mantenimento del credito incipit canonici
Avversi perché perché l'assicurazione
Intesa nella sua provocazione complessiva
In effetti è un elemento di intervento sulla capitalizzazione dell'impresa in termini materiali che però
Costa meno di quello che sarebbe impegnare capitale proprio offrì corrette al finanziamenti per
Sopperire a questi rischi
E qui c'è l'opportunità problema che una opportuna problema per tutti compreso l'industria assicurativa
Noi siamo un Paese sotto assicurato
Se noi escludiamo ramo RC auto e prendiamo abbiamo riguarda tutti gli altri rami quelli che riguardano i rischi di impresa i nella spesa assicurativa italiana vale l'uno per cento all'ottanta forno
La media europea e più del doppio questo mutamento di vulnerabilità aumento di criticità che richiede aree di intervento certamente anche da parte dell'industria che rappresento in termini innovazione di prodotto di processo anche questo CIPE
Nella stessa logica che vede tutti gli industriali qui presenti perché nessuno che non può prescindere da investimenti di innovazione di prodotto di processo ma
Ci vede anche in un interesse comune a a superare
Una situazione di debolezza pensiamo che un'analisi condotta sulle piccole imprese quindi sul segmento che vale oltre al novantotto per cento delle imprese italiane piccola e media
Ci dice che il quattordici per cento non è assicurato contro gli incendi
Pensa cosa vale lo stabilimento verrà un imprenditore in termini di investimento e quattro mesi per cento non è assicurato contro la protrazione più più semplice più banale questa percentuale sale al ventidue per cento
Nell'ipotesi di imprese sotto i quindici
Addetti quindi quelle diverse più vulnerabili se andiamo sulle responsabili quindi proprio quella che impegnano il capitale dell'impresa nei confronti di terzi tra pubblica amministrazione
Le proprie vivande se stessi questa persona vive Antonio un terzo delle impotenza
Che non sono sicuramente e sale al quarantadue per cento per le imprese che hanno meno
Di quindici addetti
Quindi
Opportunità problema io qui ripeto una cosa che ho detto alla Presidente Marcegaglia anche recentemente credo che
Proprio abbiamo con Confindustria nella sua globalità di rappresentanza e con i giovani imprenditori le loro specificità di rappresentanza diritti guardare ad oggi allora domani creare proprio degli organismi
Di Consulta su questo punto perché c'è un interesse specifico prospettico immediato ma anche prospettico di promuovere l'utilizzo dell'assicurazione
In termini di sostenibilità capacità di intraprendere
Capacità di presentarsi a una competizione nazionale internazionale con molta maggiore forza di quella che fino ad oggi siamo stati capaci di esperienza
Le banche sono promosse
Abbiamo
Bassi
A breve gli esami poi
Allora
Però
Quinta ritoccare entriamo se funziona perfetto
Al di là del tema i costi che possiamo assolutamente ritoccare Nocera riprendere
Partirei però che c'era un altro punto che sono le nuove sfide che toccano un po'tutti quanti noi in effetti si è parlato di si parla di volta di ripresa di competitività a questo punto importante
Provare a identificare molto chiaramente anche quali sono le aspettative le sfide nuove verso la banca rispetto alla ripresa che che tutti quanti vogliamo
Allora da questo punto di vista di fare questo ragionamento che abbiamo chiaramente un tema di domanda interna no come grande priorità sulla quale cercare di far crescere il Paese però domanda interna da sola non ce la può fare
Non ce la può fare perché la demografia non ci aiuta
Perché comunque noi vogliamo tutti molto più infrastrutture ma dobbiamo anche fare i conti con quella che sono le casse dello Stato
E la redistribuzione di reddito e questo un altro motore di domanda interna lo sappiamo edifici realizzati allora
Pensiamo un attimo la domanda esterna pensiamo un attimo all'export e qui
Mi riallaccio alle parole di Federica Guidi che ieri Ciracì rilievi evocava quanto nel dopoguerra un certo tipo di spirito notti e spirito imprenditoriale che portò tutto un rinnovo
Della prassi pletora del mondo e le imprese italiane ebbene sul faro dell'ex porto un faro una una direzione fondamentale attenzione allora
Inizialmente partimmo come Paese dal fare la Cina d'Europa quindi fa le produzioni a basso costo poi piano piano da lì si possa fare il made in Italy
Qual è la sfida di oggi la sfida ancor più meditati di qualità perché su qualità prezzo me lo possiamo fare i cinesi chiarissimo dobbiamo fare qualità giusto secondo sfida abbiamo cinquecento milioni
Di consumatori benestanti che si stanno formando tra Turchia Russia Cina in via su quei mercati noi dobbiamo andare imporre il nuovo made in Italy allo scusi rispetto a questo tema che è cruciale per la nostra crescita
Sfida completamente nuove per la banca perché si tratta a questo punto poi possiamo discutere se il costo più alto più basso e la cosa abbiamo sentito che forse non è poi così alto come sempre si è detto ma credo onestamente che per il successo del Paese successo delle nostre imprese
Sia fondamentale cosa noi possiamo fare
Per dare una mano forte alle piccole imprese in questa spinta di nuova internazionalizzazione no di crescita in nuovi mercati o dietro questo potrebbe ce la strategia
Che noi stiamo o cercando di portare avanti con la presenza e ventidue Paesi con investimenti e stiamo facendo in Cina perché su queste cose
Che su cui si può costruire come della permanenza del nostro Paese in futuro o nel G otto G venti è quello che sia
E non è semplicemente sul fatto che l'aver il meno due per cento all'otto per cento su una cosa sulla voi accettate di essere coinvolti nel progetto o vedete riporto una domanda nei parametri tecnici diretti dei soldi al profilo
Cioè partecipate a questa
E che ogni tanto viene evocato ingiustamente nella straordinaria stagione che era il dopoguerra diciamo
Teatrale
La seconda metà fondamentalmente degli anni Cinquanta i primissimi anni Sessanta prima che poi andasse tutto per aria
Beh lì c'era un senso di solidarietà nazionale ecco che poi si è progressivamente perso e adesso invece siamo come Gulliver che tiene i lacci da tutte le parti
Allora le banche seguo questi convegni di Confindustria ormai da moltissimi anni e mi ricordo sempre soprattutto tanti anni fa dei convegni terribilmente conflittuali
Adesso son cambiate davvero le cose cioè voi davvero vi sentite parte della stessa sfida
Voi mettete i soldi e siccome non sono soldi nostri dovete tutelarli ma
Certe volte
Insomma certe volte forse un po'più di coraggio un po'più di fiducia
Forse andrebbe andrebbe vista insomma io ricordo sempre nasce abbassati tantissimi anni uno di questi convegni era sponsorizzato da una grande banca e c'era l'amministratore di quella banca e gli chiesi ma lei una buona idea
Senza garanzie la finanzierebbe e lui mai fu sommerso agli insulti e c'aveva successi sta bene
Se io faccio adesso quasi più di vent'anni dopo la stessa domanda che mi risponde
Ma le rispondo con una cosa molto concreta che abbiamo fatto assieme a Confindustria proprio quest'anno a Confindustria giovani che il progetto talento delle idee
In cui insieme abbia fatto una selezione delle migliori dell'impresa presenti in Italia che ci ha portato
A premiare una ventina di idee splendide alle quali abbiamo garantito insieme
La finanza la formazione supporto manageriale e e giusto un esempio e però credo che sia anche un po'l'indicatore di tempi che sono credo molto molto cambia
Quindi voglio dire voi è un caso e d'altra parte se non lo facciamo voglio dire sostanza mettendo al vediamo noi no perché ma abbiamo come gruppo cinquanta per cento il business in Italia se l'Italia non va bene se in verità e non va bene lo facciamo nostro mestiere andiamo andiamo sotto
Non abbiamo alternative nemmeno questione di essere bario cattive cambiamo da capire a proposito quanto riguarda poi la vostra banca sull'esterno
Vi siete sistemati o ci sono ancora delle cose dette da quali sull'Est non solo ci siamo sistemati ma dovrà se ce l'abbiamo perché oggi noi
I quattrini che facciamo li facciamo all'estero siamo un po'in Germania in Austria dove non sono qua Trenitalia quindi De Grazia stendiamo l'est
Ed è tranquillo assolutamente non c'è sotto il tappeto qualche
Al contrario
Zagami consueto la Turchia
Che la Cina d'Europa sta crescendo a a tasse straordinarie anche siamo contentissimi di essere presenti perché tra l'altro anche per le nostre imprese solito se facciamo dei progetti ad esempio
Vigiani assieme con Federlegno su quel fronte perché solamente dei paesi qua Giorgio qua grande testimone ed è stato il primo
Ad entrare in maniera massiccia in quella parte del mondo quella è la Cina vicina no poi c'è anche la Cina lontana da seguire nel tempo però per esempio il tutto il mondo Centro-Est Europa
E diventato nei passati cinque anni la prima aria di sbocco per i prodotti italiani
Lo era la Germania adesso confrontiamo un paese con un'area no però oggi come oggi il diciotto per cento di merci e servizi italiani dell'export va verso il centro Stroppa o a la sfida è lì
Non solo l'animo visto che lei dire continua diligentemente a prendere appunti
I professori e
Che impressione si è fatta e quali sono i punti deboli sui quali consiglia di intervenire
Ma io credo che ci sia
Una
Circolazione diciamo così abbastanza
Diffusa qui nel quello che è stato detto sull'Italia una convinzione comune cioè che la nostra storia in questo momento che ha avuto
Prima del due mila trent'anni di crescita oggi arrivata un punto critico e quindi che siamo in difficoltà per due ragioni
Un po'perché questa storia è stata costruita la storia delle nostre imprese dei nostri distretti della micro imprenditorialità diffusa è stata costruita su premesse che non ci sono più
è stato detto prima per dirla in due parole abbiamo aziende sotto a finanziate
E sotto assicurate no cioè abbiamo tutta una struttura di un sistema che è nato dal basso
Ha avuto la virtù di mobilitare che stipendio dal basso ma comunque non si è ancora organizzato nel modo commedia moderno che si poteva fare
Ma l'altra cosa che in qualche modo
A ci accomuna Botto e quella che io chiamerei la solitudine dell'imprenditore
Cioè qui ci sono stati diverse persone che hanno in qualche modo richiamata questa situazione ma cauto diceva prima
Ma anche D'Amato alla fine l'imprenditore si sente un po'per la crisi che ha reso più un mio vi comportamenti della società più vicini prioritari legati al rendimento immediato ma anche per la politica che non dà le risposte per la pubblica amministrazione
Un po'anche per la finanza insomma nonostante appunto che la sanità ha stabilito che anche loro fanno parte ma
C'è stata questa
Quindi l'imprenditore si sente come uno che sta in trincea
Mentre sostanzialmente il resto del mondo come dire rinuncia combattere è stato detto no
Ecco allora questa situazione noi dobbiamo in qualche modo sbloccarla cioè e credo che queste come che potesse importante anche col suo titolo ambizioso cioè costruire a partire dal Presidente l'impresa di domani
Perché
Se non è l'impresa che fa da svolta a questa situazione sicuramente noi immaginiamo che le altre istituzioni che stanno intorno abbiano la consapevolezza di questa cosa e qui abbiamo due grandi cambiamenti da fare
E su questo io credo che lo scalino c'è ancora elevato da salire anche a livello di cultura imprenditoriale
Il primo cambiamento che
Matura i nostri distretti nelle nostre piccole imprese diffuse è il passaggio dall'investimento materiale a quello immateriale
Perché la gran parte non si ricorre invece ancora un investimento di capitale
Sul capannone
Sull'impianto sul magazzino cioè su una storia che allertato ma oggi no come è stato detto da più parti quello che conta per vincere e l'investimento sull'immateriale cioè sulle conoscenze
No prima diceva Nicastro dobbiamo forzare il nuovo made in Italy nel mondo ma attenzione non ho mai dire nel mondo non si porta facendo un prodotto buono e sapendo che il popolo di dovendo committente stanno lì lo conoscono
Ci porta Bacelli marchi ci porta facendo le reti di vendita si porta facendo la logistica e innovativa eccetera e cioè tutte cose che costano un sacco di soldi
Allora qui è un punto chiave che questi immateriale nelle nostre aziende ce n'è poco ancora perché uno dei difetti il nostro modello distrettuale che ha avuto tanti meriti ma questo è un difetto e che molte aziende sono nate
Immaginando che la conoscenza non costi e che le relazioni si trovano sul posto e quindi non vanno costruite oggi noi dobbiamo dire la conoscenza costa richiede investimenti e le relazioni meriti degli amanti cioè parla questioni che richiedono Investimenti
E quindi c'è questa grande salto da fare perché l'investimento immateriale
Rendiamoci conto è un investimento ad altissimo rischio
Perché mentre l'investimento materiale in capannone voglio dire se non vanno rimedi lì materiale se non va normale zero e debba valere anche un milione se l'idea buona ma può valere anche zero
E la valutazione dell'immateriale
I clienti è così difficile implica un elemento di instabilità nella valutazione del rischio
Cioè la valutazione del rischio coi metodi tradizionali un po'assicurativi
è un po'anche il frazionamento e rischia si basava sul fatto che se tu per esempio come banca fai pure affinamento affidi soldi cioè dice ben diverse alla fine non c'è bisogno che lo sappia bene qual è il rischio di ciascuna quindi non ha investito una capacità di capire
Il futuro di ciascuno di personalizzare ha in qualche modo cercato di andare
Frazionando il rischio ma come fa l'assicurazione ma i rischi dell'immateriale sono tutti i rischi personalizzati
E viepiù sono personalizzati se poi il portatore la conoscenza una persona fisica qualche imprenditore nostro quindi valutarli materialità è una cosa ad altissimo rischio
E su questo
Dico liste la teca di dividere i rischi non funziona bisogna fare il contrario vicina condividerli rischi
Vi è la grande sfida cioè non abbiamo un sistema dove
Come dire quando le cose vanno bene tutti crescono tutti credono di essere individualmente bravi
Quando le cose vanno male scatta già allora il cerino
Cioè io cerco di passare il cerino a quello che sta accanto a me sperando che si bruci rumori lo fa la banca con l'impresa lo fa l'impresa che non c'ha i soldi della banca con i fornitori la fanno i fornitori che non c'erano i soldi vanno pagati con gli operai
è stata già pensierino che è quello che fa i danni fondamentali
E quindi noi abbiamo bisogno di condividere i rischi di costruire delle strutture delle filiere dei sistemi territoriali
Un sistema fiscale un rapporto banche e imprese dove il rischio è condiviso ma devo dire con il
Che si fanno dei contratti che se le cose vanno bene tutti guadagna un po'di più se le cose vanno male automaticamente tutti vengono un po'di più contratti flessibili il discorso del lavoro pagate un giudice la produttività è uno dei peccati
Aveva fatto in apertura
Tornato concordato che Capria venticinque anni
Tutto le fondata
Capri
Esattamente e io ero lì
Era sembravano gli anni gloriosi della Prima Repubblica e in realtà era la china dalla quale poi c'è la Prima Repubblica sarebbe ripresa
Meglio allora
O meglio adesso
Anche per la domanda
Stavolta Vespa la toccato
Ma venticinque anni fa eravamo qui
Convinti che fosse necessario dare spallate alla partitocrazia per togliere quelle ingessatura è collegabile che mortificava la crescita
Il potenziale di crescita del Paese
Allora il tema fondamentale era sciogliere l'intreccio perverso tra politica ed economia
Tutte le grandezze ricordiamo ricordiamo ricordiamo Andreotti con il suffragio universale no viene qua ci disse voi che state parlavo imprenditori esavalente col suffragio universale siamo intoccabili paginate intere di giornali lenzuolate di ricordi
Era il tema in cui c'erano davvero gli intrecci tra l'area
Burocrazia l'impresa e l'economia
Abbiamo parlato di Tangentopoli prima ancora che Tangentopoli necessità dall'ottantasei ottantasette ottantotto
Ma molte delle cose di cui abbiamo parlato allora
Restano i problemi con i quali ci confrontiamo
Abbiamo cambiato più volte il sistema istituzionale abbiamo cambiato più volte il sistema elettorale
Abbiamo fatto passi in avanti no
Non credo
Non credo che abbiamo mai toccato un livello di scadimento così forte della politica italiana quale quello che adesso stiamo
Non credo che abbiamo ormai
Ricordati
La facilità dispensa dirlo correzioni io mi ricordo che De Michelis in quattro piani d'ascensore tenendo a fare un'intervista al TG uno che ha fatto sparire i cinque mila miliardi
Cioè parla cinque mila miliardi significava dare l'avevo capito dopo si vediamo sicuramente cioè c'era
Una cosa grave guardata oggi non abbiamo tornare ad augurare arrivati col debito dove siamo arrivati al Governo abbiamo avuto negli anni negli anni ottanta
Ma in realtà anche un po'prima insomma
Abbiamo avuto un'accelerazione della spesa pubblica
Che ha disastrato legasse del Paese
Ma abbiamo purtroppo oggi
Dei problemi drammatici con i quali ci dobbiamo confrontare problemi che probabilmente sono diversi
Nella capito Lodi come dire definizione ma identici della incapacità della politica di affrontarli e oggi abbiamo un Parlamento che non è in grado di decidere di dibattere se non a colpi di maggioranza anzi di voti di fiducia
Abbiamo un Parlamento nel quale purtroppo oggi si è chiamati a partecipare non in ragione alle proprie qualità la Regione scelte che hanno di fatto delegittimato la stessa democrazia parlamentare
E abbiamo soprattutto
Un'agenda molto chiara di spaccare il Paese da una parte significativa dall'attuale quadro di maggioranza chi ha IMI
E anche inseguita dalla sinistra nel momento in cui decidesse di sganciarsi da quella maggioranza
L'agenda della lega e e resta un'agenda profondamente secessionisti ca e nessuno mi convincerà male che col federalismo è un federalismo che aiuterà il rigore della spesa pubblica e rilancio della competitività del Paese
Allora se riforme davvero noi dobbiamo parlare
Se davvero vogliamo rimettere il paese in condizione di crescere
Ne abbiamo bisogno di recuperare senso delle istituzioni
Priorità dell'agenda riformista e ci sono alcune cose
Che
Pure furono annunziate e che non furono portate avanti cosa sarebbe oggi il Paese
Se non avessimo fatto la legge Biagi
Quale sarebbe il livello di competitività delle nostre imprese il tasso di disoccupazione se non avessimo fatto la legge Biagi
Ed è bastata quella legge per fare davvero del mercato del lavoro italiano un mercato europeo internazionale no un percorso interrotto
Abbiamo fatto una riforma delle pensioni eravamo insieme a Porta a Porta con Maroni e Sacconi ti ricorderai quando fu annunciata la morte di Marco Biagi
E ci dicemmo cosa facciamo
Facemmo la peggiore più dura difficile scelto dalla nostra vita
Abbiamo fatto la riforma delle pensioni fu fatta la controriforma delle pensioni
E siamo tornati indietro siamo fermi
Allora
Purtroppo molte delle cose di cui discutiamo oggi sono le cose di cui
Magari
Con capitoli diversi si discuteva allora l'incapacità del ceto dirigente del Paese di fare passi davanti e siamo tutti ceto dirigente ognuno di noi ha le sue responsabilità
Il mio lo dirò esami la sua coscienza quanto ha contribuito non ha contribuito acché le cose cambiassero
E qui non siamo qui a fare il giudice di nessuno ma ne siamo tutti ce lo dirigente questo Paese propano questa Europa è ferma al palo
Il rischio che noi corriamo non è solamente di un'Italia che va indietro e di un'Europa che corre il rischio di essere all'inizio di un declino inarrestabili ieri sera parlando con il professore
Che il piacere di vivere senese che ha il piacere di vivere a Venezia
Facciamo questo piccolo parallelo Venezia ha dominato l'economia
Mediterranea quando aumenteranno il centro del mondo per cinque secoli
Da quando cui fu scoperta l'America l'asse del potere economico si è spostato dal Mediterraneo all'Atlantico Venezia nel Settecento
Era all'apice della qualità della vita della qualità artistica
Era il meglio del mondo ma alla fine di quel secolo si consegnò ad altri perché ricca pace di governance
Nelle aziende Ivo duecento anni dalle quanto alla fine del Settecento per declinare oggi con i tempi
E con la velocità della competizione mondiale non occorrono duecento anni bastano due decenni l'Europa e in quella situazione siamo il meglio del mondo oggi tra due decenni se non cambiamo profondamente da subito non ci siamo
E questo è un rischio che noi non vogliamo correre io mi rifiuto di correre questo rischio vorrei che tutti ci rifiutarsi vo di rincorrere
Grazie poi il Governo risponderà Raffaele
Tanto veramente vicesegretario il Partito Democratico grazie
Pertanto
Guai dal ventotto
Prevedevano appaiono insufficienti prego prego
Citato grosse
Allora
Allora signori se
Scusate la cortesia di accomodarvi
Signori vi prego così riprendiamo
Allora
Enrico letta
Mi perdonerà
Se prima di parlare
Delle ricette
Economiche
E dei suoi suggerimenti per una
Condizione migliore per quello che l'opposizione di oggi magari un domani
La maggioranza di domani potrà decidere
Io gli chiedo qualche chiarimento sulle premesse politiche
Perché veniamo da un'esperienza
Quella dell'Unione
Nella quale
Mettere insieme delle forse che si rivelarono incompatibili portarono prima a enormi difficoltà
Il Romano Prodi peraltro x difficoltà potenziate rispetto a quelle che lui aveva avuto già nel di Ennio novantasei novantasette
E poi quindi alla
Alla caduta per un incidente giudiziario ma insomma diciamo che
Il Governo non sarà passava benissimo
Adesso
Per convenzione per le sue origini Enrico Letta guarda
Con
Motivato interesse verso ludici per esempio
Ma
L'UDC dice che non intende
Salvo che per un eventuale momento di emergenza del quale se crede parleremo insomma
Non intende giocare la stessa partita di Vendola e di Di Pietro
Al tempo stesso
Bersani invece guarda addirittura ad un unico gruppo parlamentare con Vendola ecco Di Pietro
Allora prima di entrare nel cuore delle riforme che voi proponete
Con chi in un gruppo unico lasciando perdere ore andando breccia chiunque francamente non l'ho ancora molto capito
Ma intanto ringrazio Federica e tutti voi per l'invito che mi scuso perché son venuto con la febbre oggi ma non volevo mancare poi ho anche pensato che
Quando uno ha la febbre in queste condizioni se dice bischerate come si dice dalle mie parti dirette a Lecce alla febbre se invece dice cose
Che condivide dirà non ti illudere dalle secche graffe presidi Venticano arrestare bis Carapezza che no magari diranno pensa che Galan ha detto delle cose anche avendo la febbre ma insomma comunque
Non andrà male spero basso parlar male
Ma io penso questo che
Che di quelle vicende parleremo il giorno dopo oggi c'è bisogno di fare un ragionamento che parte proprio dalle cose di cui abbiamo ascoltato cose molto importanti adesso cioè
Questo Paese ha bisogno di un Governo di responsabilità nazionale
Questo è l'unica cosa che mi viene da dire dopo aver ascoltato
Antonio D'Amato Giorgio Squinzi tutti quelli che hanno parlato fino adesso quindi le questo mettono sto parlando di una
Competizione elettorale che debba vedere da parte nostra lo sciogliere oggi i nodi di una coalizione alternativa a questa io ho le mie idee su quale deve essere la coalizione che dobbiamo fare
Per poter governare dopo le elezioni io penso
Però che oggi la priorità del Paese è quella di avere un Governo di responsabilità nazionale a sua un Governo che
Metta da parte della litigiosità con la quale ci stiamo facendo del male tutti chiuda la stagione di guerra civile un Governo che affronti le questioni chiave del Paese che parta da un'operazione verità su dove siamo
Ieri Federica Guidi ha detto delle cose che io condivido molto cose molto preoccupato e molto attente alla realtà delle cose
Le cose che lei dice
Le cose che dice ogni giorno Emma Marcegaglia le cose che il Centro studi di Confindustria
Racconta quotidianamente lo trovate
Su un giornale straniero
Che ha fatto una cosa che hanno ci fa del male
Però che se non passiamo se non partiamo da qui io credo che i ragionamenti sul futuro ragionamenti complicati
Elaborando i dati del Fondo monetario sulla sul decennio che abbiamo dietro le spalle ventidue mila due mila dieci emettendo la crescita cumulata anno per anno di questo decennio
E mettendo i centottanta Paesi del mondo e facendo una graduatoria dei centottanta Paesi del mondo viene fuori il seguente dato
Che è un giornale spagnolo ha fatto e il dato è solo
Si capisce lo stesso quello che sto per dire che questi sono i centottanta Paesi del mondo
Questa è la crescita del decennio che abbiamo detto le spalle l'ultimo Paese del mondo il centottantesimo è il Paese che ha avuto il terremoto tutte orribile che c'è stato cioè IT che è un Paese che addirittura fatto una crescita
Con meno negativa se togliamo IT
Purtroppo l'ultimo Paese del mondo è l'Italia al centosettantanove Asimo posti
Con una crescita cumulata nel decennio quando dico decennio per essere chiari un decennio in cui
Per sette anni ha governato Berlusconi ma per tre anni ha governato anche il centrosinistra quindi sto facendo un ragionamento come ha fatto ancora adesso le responsabilità sono
Per me ovviamente c'è chi ne ha di più di altri però le responsabilità sono cumulate ma il dato qui terribile
E che questo dato l'ultimo Paese al mondo con una crescita cumulata del due virgola quattro per cento
Due virgola quattro per cento con
Agli altri Paesi come noi quando dico gli altri Paesi come noi di con la Francia di con la Germania dico a il Regno Unito su tutti i Paesi che hanno fatto chi ha fatto un saluto il presidente Marcegaglia
Tutti i Paesi che hanno fatto
La Francia ha fatto il dodici in dieci anni la Gran Bretagna ha fatto il quindici la Spagna ha fatto il ventidue
Gli Stati Uniti hanno fatto il diciassette
In
Dieci anni non abbiamo fa la Germania ha fatto il nome non abbiamo fatto due due virgola quattro e c'è un altro Paese l'unico altro paese che nelle nostre stesse difficoltà
Un pochino meno perché ha fatto il sei comunque ma che appunto centosettantotto avessimo
Che è il Giappone
Noi e il Giappone e siamo i malati del mondo
Perché siamo i malati del mondo secondo me da qui che dobbiamo partire per i ragionamenti sul da farsi perché io dico Governo di responsabilità nazionale oggi
Perché noi e il Giappone siamo le due i due Paesi
Non soltanto le due
Grandi industrie manifatturiere colpito duramente dalla Cina
Ma soprattutto siamo le due società vecchie essenza fame
Vecchie e senza fare due società nelle quali non c'è
La capacità per cui i giovani siano il motore di questa società il Giappone una società per classi per
Censo per meccanismi bloccati noi siamo una società nella quale se oggi facciamo il paragone con gli anni
Prima sono stati citati gli anni Sessanta
Se noi facciamo il paragone tra i trentenni di oggi trentenne degli anni Sessanta
Questo paragone oggi solo raccontare così i trentenni degli anni Sessanta i nostri genitori
I genitori di quelli che sono qui sono i trentenni che facevano più i lavori
Lavorava tanto
Facevano figli
E mantenevano i loro genitori i trentenni di oggi non per colpa loro mediamente
Non lavorano non fanno figli e sono mantenuti del loro genitori o noi affrontiamo la forza
Da questo dato
Questo dato vuol dire che noi dobbiamo rimettere religione nel motore
Creare un meccanismo per cui non escano da casa trentun anni come età media siamo il Paese europeo in cui si è scelto il TAR della casa
Onestamente ma come si può pensare che un ragazzo che esce da casa trentadue anni cioè che fino a trentadue anni la mamma gli ha fatto la spesa gli ha lavato i vestiti
Questa persona non ha avuto un problema di gestirsi un bilancio domestico che a trentadue anni entra nella società e rischia qualcosa ma cosa avrà mai a rischiare se a trentadue anni
Entra nella società e si fa ed è costretto a fare delle scelte qui il problema ovviamente non è è soltanto legato alla volontà dei giovani allegato le condizioni la casa
Il primo lavoro
Tutte condizioni complesse ma sono le condizioni che dobbiamo affrontare cito questi dati perché ho la nostra società e noi
La classe politica capisce che queste sono le priorità onestamente quarant'anni le priorità che oggi
Occupano le prime pagine dei giornali da giorni settimane
Non sono le priorità permetterci dietro le spalle il decennio perduto
Perché quello che ho voluto raccontare
Non è un dato per deprimersi
Non mi interessa deprimersi
Anzi voglio che reagiamo
Quello che ho voluto raccontare che il Centro studi di Confindustria conta quotidianamente che la Banca d'Italia certifica ogni giorno è che abbiamo dietro le spalle un decennio perduto perché quando si ha due per cento di crescita in dieci anni vuol dire che oggi siamo al due mila
Oggi siamo al due mila
Dieci anni sono passati e non siamo fermi al due mila il resto del mondo
Ha camminato o a Corso noi siamo al due mila
E questo vuol dire che questo decennio che abbiamo detto le spalle è il peggior tolte le guerre
è il peggior decennio della storia dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
Allora se noi non partiamo da questi dati e se non ci raccontiamo la verità tra di noi
E se diciamo che dobbiamo voltare pagina e la pagina si volta soltanto se vogliamo il cambiamento
Chi vuole conservare la situazione esistente vuole mantenere questa situazione e questa situazione non va bene e siccome qui c'è il futuro della crescita italiana
Perché noi faremo crescita nel futuro se voi oggi che siete i giovani imprenditori farete nel futuro tassi di crescita
Con un Paese con uno Stato con una burocrazia che vi consentirà di farli che siano in grado di toglierci dal decennio perduto di toglierci dall'ultimo posto nel mondo io penso che quello che deve accomunare la volontà di cambiare
è esattamente questo un patto tra tutti quelli che vogliono cambiare in politica
Di destra e di sinistra e tutti quelli che vogliono cambiare nell'impresa e nella società perché credetemi crediamoci così non si può più andare avanti Enrico questo discorso non fa una piega ma se guardiamo
Facciamo due riflessioni una sul passato e una sul presente il passato se non ricordo male l'unico periodi in cui c'è stato un Governo che responsabilità nazionale è stato per il settanta settantanove che è il compromesso storico accordo
Era un periodo in cui la gente si aspettava di più i partiti storicamente antagonisti si offendevano meno
Conosce offendevano affatto ma sono gli anni nei quali facendo di fatto
Due finanziarie perché i partiti sono per tutelare interessi legittimi delle loro di chi Verona ci sono stati due anni in cui c'è stata la responsabilità nazionale sostanze dal novantadue novantaquattro che sono stati gli anni in cui si è cominciata la riduzione del debito
Si è cominciato a fare la riforma delle pensioni si è cominciato immettere nel nostro Paese
I primi elementi di concorrenza operano necessario ritengo che oggi siamo in quel momento siamo in un momento in cui c'è bisogno subito di una pagina che si volti e di un accordo politico
Che consenta a tutti di smetterla di fare la guerra civile di mettere al primo posto le priorità le priorità sono queste sono la riforma fiscale non possiamo continuare con un fisco come
Come quello che abbiamo oggi un fisco che ha tre il record tutte e tre negativi per chi fa impresa
Il primo record e il fisco Bono il più grande nero d'Europa
Secondo record e il fisco in Europa più pesante su chi produce e su chi lavora
Terzo raccordare il fisco in Europa più generoso sensi sulla rendita di Ravenna di farlo io penso che noi dobbiamo cambiarlo efficienti di farlo con Di Pietro e Vendola questo no io penso che dobbiamo farlo
So che a ciò che poi porta in varie non vende se dobbiamo fare
Fanno o dobbiamo farlo con un Governo di responsabilità nazionale subito questa empirico
Se tu chiedevi a luglio a Casini che cos'è un Governo di responsabilità nazionale
Ti diceva io e Berlusconi melanconico so benissimo adesso se tu ritieni che vuol dire
Intanto dice che strategicamente lui quella compagnia non la vuole sessi precipita perché barche incosciente porta il Paese verso le elezioni allora
Non vuole più il Governo per fare grazie a Dio è finita questa finzione il Governo di fare la riforma elettorale ma vuole anche lui un Governo per fare la riforma fiscale la riforma e cioè tutte le le Grosseto per gestire l'emergenza finanziaria
La mia domanda alla luce del premesso che sono d'accordo su tutto quello che ha detto
Ma sapendo storicamente correzione alle cose io ti dico tutte queste riforme economiche le fa eco nulla un Governo che va da Casini a Vendola io qualche perplessità
Cioè non vorrei che cioè questo Governo può tenere i conti stretti sa benissimo Gati riferisce a Tremonti
E se la matrice ammazzare incontri con la signora Maria è molto ma secondo che questo Governo che riguarderebbe i conti in ordine io parlo prima missione imporle premessa uno come Raffaele Fitto persona che io stimo
Profondamente che sta facendo anche previsti nel suo Governo ha ragione e che sta facendo bene il suo l'amico in questo Parlamento oggi
La possibilità
Di fare un'operazione come quella del novantadue e novantaquattro che ha tirato fuori l'Italia dalle secche nelle quali
Era in cui ognuno mette da parte lei ha la parte
E le bandiere perché di alabarde di bandiera nel nostro Paese in questo momento per affrontare questi problemi
Non è la priorità la priorità è un'altra bisogna tenere i conti pubblici sulla linea di quello che Tremonti ha fatto fino adesso e bisogna affrontare queste priorità
Io dico erano italiani sull'Italia commissariata in Parlamento non esisterà più sano tutti in galera guarda che il Parlamento di oggi è commissariato peggio del Parlamento di Crema perché questo fa
E questo Parlamento voglio
Tradurre
Più concretamente quello che ha detto D'Amato prima
Quando si dice che c'è da fare alla legge elettorale nuova questo
Obbrobrio per cui siamo rappresentati in Parlamento da persone che sono lì soltanto perché sono fedele di un capo
Di destra di centro di sinistra che li ha messi lì per la loro fedeltà no perché rappresentano qualcuno il Parlamento deve essere eletto dai cittadini bisogna tornare a un sistema elettorale
Che lei abbia
Parlare
Pontina giudicarlo
Il Governo di responsabilità nazionale Maione comincia dove io penso che in questo senso abbia una grande responsabilità le forze sociali del Paese
Perché se le forze sociali del Paese a partire da Confindustria a partire dai giovani dai confini a partire dai rappresentanti dei lavoratori obbligano
Le forze politiche a uscire da questa situazione ripeto
Di guerra civile che si parla di tutto tranne che delle cose di cui stiamo parlando oggi io non so se avete avuto la percezione che ho io forse ho sbagliato
Ma la mia percezione queste
Che quello di cui si parla qui oggi quello di cui avete parlato qui ieri le cose sacrosante che ha detto Federica Guidi ieri sui giornali di oggi
Sui giornali di oggi e sui media italiani di queste ore hanno lo spazio di un francobollo dentro pagine e pagine di spazzatura se questo è il senso
Io penso che dobbiamo ognuno per la sua parte
Ognuno per la sua parte e io penso di aver detto delle cose che nella mia parte sono di rottura
Ognuno per la sua parte deve fare gesti di rottura ludico a persone che stimo come Raffaele come tanti altri perché la responsabilità di lasciare il Paese nelle condizioni in cui oggi il Paese
è una responsabilità che poi
Ci verrà un giorno imputata perché non è vero che poi
Tutto uguale un giorno i nostri figli quando gli avremmo dato un secondo decennio perduto dopo il decennio perduto che abbiamo dietro le spalle ci verranno a chiedere il conto e ci verranno a chiedere un conto
Che noi dovremmo essere in grado sul quale dovremmo essere in grado di dare delle risposte io penso che quest'oggi è la vera responsabilità di chi ha trenta quarant'anni che guarda quello che sta facendo guarda soprattutto al futuro
Ma guardi io credo che tutti questi ragazzi adesso che esco ogni sua parte brave dei corretta visto quante cose già già e tra questi mi ci metto anch'io il problema che poi tanti anni diciamo di esperienza mi dicono benissimo d'accordo andiamo a vedere
Tu hai ed è legittimo sfasciare il centrodestra prenderti la parte più illuminata Fitto so chi altro
Sistemare Beppe Pisanu alla vertice di questa
Nuova compagnia di non aver dato frutto del futuro
Farlo soffocato dalla realtà che operano anche una sfida che ovviamente devono avere un Presidente del Consiglio donna lo dico qui
è un altro giacché hanno offerto un incarico questo da promosso un'opera pubblica soltanto
Approvato altre
Allora però prima di fare non scusami operanti
Ho capito dove quei attingere a destra non ho capito dove Marter sinistre
Adesso a parte a parte gli scherzi a parte
Vorrei però parte
Io penso questo che nel nostro Paese un Paese che aveva colpito nella prospettiva dell'affitto non so se le faccio un danno o se le faccio ho letto sul Sole ventiquattro Ore una
Una battuta una dichiarazione di una vostra collega
Del Piemonte se non mi sbaglio Barbara Gallo
Che ha detto una cosa secondo me di grande dove
Perfetto
Che ha detto una cosa che a me ha colpito molto perché è una cosa che rappresenta una svolta culturale del nostro Paese che dobbiamo far partire io vorrei che la facessimo partire da qui siccome il nostro Paese bloccato dai Comitati per il no
Facciamo una grande tra alleanza trasversale perché era tanti comitati per il sì
Il sì alle cose che vogliamo fare le cose che vogliamo fare vanno supportate perché nel tempo di oggi non si può pensare che si vuol fare una cosa
E poi la si lascia fare così no perché le forze della conservazione in questi tagli e sono molto maggiore rispetto alle forze del cambiamento dell'innovazione lo dico perché su tanti temi e ho citato i temi della società citato i temi del fisco
Ma
Alcuni cambiamenti costano ne faccio faccio un esempio di un cambiamento che costa cecità o prima i giovani
Ma ci rendiamo conto che oggi
L'università ieri c'è stata la Gelmini
Rimesta facendo sta cercando di fare una riforma universitaria pensava che l'opposizione cattiva fosse nell'opposizione
Conservatrice che non vuole le riforme poi si è resa conto che
L'opposizione la sua riforma stava nella durata dei rischi per la riforma stiamo discutendo e la stavo seguendo sala muti la stiamo discutendo è una buona riforma Saonara no sono intelligenti devono no non puoi dire così non può dire così perché quella riforma
La Gelmini e la portate l'ha tolta perché Tremonti gliel'ha fatta togliere non perché c'è un atteggiamento da parte dell'olio perché non
Assunto grandi no non è che il vero è il cuore della questione poi tornano a livelli di andarsene se non riesce a fare la vitol intorno all'Università per una questione che è chiaro perché un rapporto generazionale secondo me è fondamentale
Perché ci sono delle scelte in positivo delle scelte negativo che dobbiamo fare oggi
Faccio torno al paragone degli anni Sessanta negli anni Sessanta l'università è stato il vero ascensore sociale dell'Italia perché
Perché chi non era proveniente da una famiglia laureata allora ha fatto carriera accademica sia laureato ha fatto carriera accademica abbiamo sfornato i migliori professore universitario di quel periodo
Perché c'era l'ascensore sociale oggi io invito ognuno di voi a riflettere
Sulla realtà che conosciamo oggi può fare carriera accademica soltanto ci viene da una famiglia facoltosa perché i primi dieci anni della carriera accademica
O ai i genitori dietro le spalle che ti pagano la casa ti girano l'assegno e ti consento di fatto la famiglia ma se tu pensi di vivere soltanto con quello che guadagni
Dagli assegna assegnini guardo Arullani penso che possa confermare tutto questo che l'università ti consente di avere tu fino a trentacinque quarant'anni o un
Assegno stabile non ce l'hai
O noi capiamo che va cambiato questo e quindi
A parità di risorse a parità di risorse so che la Gelmini su questo d'accordo facciamolo
Mio padre professore universitario sta andando in pensione adesso professore di matematica Pisa sta andando in pensione adesso settantatré anni
Io penso che se i professori universitari andassero in pensione a sessantacinque anni
E il costo
Mio padre oggi
Settantatré anni va in pensione ha uno stipendio che vale cinque stipendi di ricercatori trentenne
Cinque stipendi ricercatore tradite se professore universitario andassero in pensione a sessantacinque anni
E con quei soldi
Si facessero due operazioni la prima se quel professore universitario dei sessantacinque anni che sta andando in pensione si chiama Umberto Veronesi
Massolo se si chiamò Umberto Veronesi l'università alla quale appartiene agli uffici non andartene per carità rimani perché c'è bisogno di te
E rimane fino a cento anni
Ma se non si chiama Umberto Veronesi va in pensione e con quei soldi facciamo
Una soluzione straordinaria di ricercatori a trent'anni che siano in grado quindi a quell'età di uscire di casa questa cosa che è stata bloccata in Parlamento da un'alleanza conservatrice bipartisan
Di destra di centro e di sinistra perché
Ci sono alcuni
Che pensano che invece che sia giusto che si continui così allora io dico siamo pronti tutti insieme a fare un'alleanza trasversale perché su queste cose il nostro Paese vada sull'
Strada del cambiamento e lasci da parte la conservazione o facciamo questo oppure queste statistiche continua a non essere secondo me
Il destino dell'Italia e non lo vogliamo che siano questo quest'ente ricorse la Gelmini accettasse quell'emendamento che valuterete la riforma
Con questo e con altri cambiamenti sì con i soldi
Qual è la riforma no attenzione perché questo ragionamento sulla di folla riforma senza i soldi è una riforma che non si può fare bene se ci sono i soldi la riforma si può votare ma ci devono essere soldi perché le risorse
Voglio vuol dire dare le risorse vuol dire rendere possibile non soltanto
Che ci sono i ricercatori ma che le università possono lavorare
Vuol dire rendere possibile che ci sia un piano di ricerca di lungo periodo
Fammi finire con questa battuta un Governo di destra
Il Governo francese che tante difficoltà c'è
è un Governo che ha fatto una scelta affatto un piano di cento miliardi di tagli per rientrare dal debito perché il debito è un problema che noi dobbiamo l'ha detto se dell'intera la sua relazione di ieri
Il debito vuol dire scaricare sui giovani sui nostri figli i nostri problemi il debito va affrontato il Governo francese ha tolto da Italia e tutto ciò che ricerca università innovazione io penso che lo dobbiamo fare lo stesso bene grazie Nicoletta
Anche sul limitare sul palco il Ministro del re i rapporti con le Regioni da pensioni degli italiani Raffaele Fitto
Grazie anch'io voglio innanzitutto rivolgere un saluto un ringraziamento a Federica Guidi i giovani di Confindustria per avermi dato oggi la possibilità con questo invito di essere presente qui
Devo dire che avevo immaginato un certo tipo di intervento ma il dibattito che ha avuto modo il piacere di ascoltare mi spinge a integrare questo mio intervento queste mie considerazioni
Che si sarebbero concentrate in modo particolare anche sulle competenze più dirette penso ai temi del federalismo e del Mezzogiorno ma che appunto alla luce anche un po'delle considerazione che ho ascoltato si spostano anche su una visione più ampia su alcuni temi di carattere politico
Ma anche su alcune scelte che penso sia giusto portare avanti a partire dalla considerazione che nel suo intervento il professor nulla mi ha fatto che la cura del cerino
Nel senso che questo cerino e girato un po'durante il dibattito di questa mattina non vorrei che alla fine ci fosse l'idea che questo sino potesse essere consegnato al netto delle proprie responsabilità di ognuno nell'ambito di un sistema Paese
Al al momento di attualità cioè al Governo per poter rimettere
Proprie responsabilità e quindi venir meno anche dei contributi utili e positivi in questo senso
Detto questo è evidente che il Governo non può che assumersi le piene responsabilità e dare delle indicazioni chiare anche rispetto al momento arriviamo agli obiettivi che devono essere
Portati avanti
Io rivendico lo faccio con molta chiarezza perché è venuto un po'meno nelle riflessioni e penso che debba essere ricordato rivendico questi oltre due anni di azione di governo
Li rivendico in modo concreto convinto perché non vorrei
Che la spazzatura sono d'accordo con Enrico letta
Che
Spesso si legge sui giornali la spazzatura possa far tornare come attualità e centralità questioni che nulla c'entrano con
I temi di cui dobbiamo occuparci facendo però dimenticare alcune questioni che sono fondamentali ed importanti che sono collegate appunto all'azione che il Governo ha portato avanti in questi due anni ho letto con molta attenzione le tesi del vostro convegno
Ho letto ASP non avendo potuto ascoltare l'intervento di Federica Guidi e penso che ci siano notevoli spunti di riflessione
Utili sollecitazioni e temi sui quali il Governo deve necessariamente nei prossimi mesi assume le proprie responsabilità e cercare insieme in un confronto costante positivo con le parti sociali
Costruire un percorso che si è fatta anche di scelte concrete sia sui temi della semplificazione che su quelli della innovazione
Ma anche e soprattutto
Non dimenticando alcuni aspetti che sia la tesi dei giovani di Confindustria che la reazione di Federica Guidi richiama che sono quelle collegate tanto al debito pubblico che
Diciamo è stato un po'assente nel dibattito neanche voglio
Utilizzarlo come giustificazione ma voglio dire
Quando noi diciamo di voler fare tante cose quando noi chiediamo tante risorse da investire
Non vorrei che ci dimenticassimo il contesto di carattere internazionale
La situazione del debito pubblico nel nostro paese che sono elementi sui quali penso a una riflessione sostanziale debba essere fatta perché
Aiuta anche a comprendere il lavoro che si è fatto in questi due anni e non voglio
Soffermarmi a lungo su questo ora penso che alcuni elementi vadano recuperati perché non c'e non solamente elementi di chiarezza di verità ma sono elementi che consentono anche nei prossimi mesi io mi auguro di riprendere il filo di un dialogo
E lo dico non a caso in questa circostanza che in questi due anni complesse e difficili ha visto nell'azione del Governo
D'intesa con le parti sociali tranne chi
Ha deciso autonomamente di chiamarsi fuori
Un lavoro molto utile e positivo che ha delineato scelte soluzioni che penso vadano nella direzione del dei temi che sono alla base del nostro ragionamento
Parlate giustamente di spesa pubblica e di debito pubblico
E non è che voglia rivendicare strumentalmente questo ma ci sono degli elementi che vanno ricordati che non possono non essere ricordati e che sono alla base del lavoro che in questi due anni si è fatto e non delle polemiche che in questi giorni leggiamo sui giornali
Perché se le polemiche di questi giorni hanno l'obiettivo da una parte di cancellare due anni e passa di governo Conte risultati sui quali mi soffermerò e dall'altra di immaginare che
Polemiche molto discutibili e volutamente costruite possano immediatamente fare immaginare scenari diversi io penso che questo non possa essere un elemento di riflessione seria per il nostro Paese
Era su questo
Voglio ricordare alcuni dati i dati sono quelli delle manovre che il Governo ha varato in questi due anni in questa fase di crisi
Ma non è che sono state per ventisette miliardi nel luglio del due mila otto appena insediati ci
E nel luglio di quest'anno per ventiquattro miliardi di euro
Di tagli per la gran parte quasi tutta la totalità strutturali di spesa pubblica con una serie di impatti che ci sono stati su questa direzione
Che hanno visto anche una visione tesa ad affrontare la tenuta sociale della crisi che industry Paesi ha prodotto tensioni e situazioni molto più complesse
Vorrei ricordare non a caso qui perché è stato un tavolo utile fra Governo regioni fra Governo regioni e parti sociali dell'accordo sugli ammortizzatori sociali
Che non sono stati garantiti così a prescindere sono stati garantiti con otto miliardi di Euro straordinari per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga e che hanno garantito fino al trentuno dicembre di quest'anno una tenuta sociale importante che ci indicano già adesso
La strada che il Governo deve seguire con le parti sociali a partire dai prossimi giorni per prorogare questo accordo e avere una garanzia di tenuta sociale anche perché guardate
Basta guardarsi intorno anche nel resto d'Europa per capire quanto la tenuta dei conti pubblici e le manovre che sono state
Fatti in questa direzione e le risposte date abbiamo creato nel nostro Paese un contesto differente dei risultati che oggi
Ci consentono di poter guardare anche a quelle scelte strutturali alle quali fare riferimento in questo senso io penso che sia
Importante fondamentale cogliere gli aspetti che emergono anche dalle riflessioni di questa mattina e di farlo però conoscendo anche il nostro sistema Paese
Il nostro sistema Paese è un sistema complesso
Costituzionalmente complesso perché io ho ascoltato molte cose una tavola rotonda che sarebbero auspicabili e per le quali bisogna lavorare in questa direzione però dobbiamo raccontarcela e per come sono dobbiamo ricordarci per esempio che siamo in un Paese nel quale una riforma costituzionale quale quella del Titolo quinto approvata con
Forme tempi e metodi molto discutibili nel due mila uno ha consegnato a questo Paese un sistema delle competenze costituzionali tra diversi livelli istituzionali che sono alla base di molte delle questi lui che noi indichiamo come un problema del nostro Paese e che sono le risposte purtroppo spesso negative anche ad una mancanza di responsabilizzazione della classe dirigente a diversi livelli non solo finanziari ma anche e soprattutto strutturale e di competenza appunto costituzionale su questi temi dobbiamo interrogarci e dobbiamo indicare anche delle prospettive all'interno delle quali c'è una strategia più ampia che io
Rivendico anche dal punto di vista dell'azione del Governo su alcune linee essenziali sulle quali penso che sia fondamentale
E dirò qualcosa anche sulla tenuta del quadro politico e sulla prospettiva al termine di questo mio intervento sulle quali penso che sia importante e decisivo anche
Cercare di comprendere come poter lavorare insieme rispetto ad alcuni temi fondamentali
Antonio D'Amato ha accennato il tema del federalismo le cose che l'ha detto non su questo ma su altro
Mi vedono consenziente sul tema del federalismo però io penso che sia doveroso di portare la discussione nel merito del problema l'abbiamo un Paese strano nel quale
C'è un federalismo mediatico
Gli slogan lo scontro politico e poi c'è un federalismo di merito la lettura degli atti bene io sono dell'avviso che questa riforma sia una riforma lo dico da meridionale
Sulla base della mia esperienza personale di governo anche a livello locale il federalismo sia una grande opportunità soprattutto per il Mezzogiorno del Paese e lo dico in modo convinto
Lo dico in modo convinto anche per i contenuti di questa riforma
Perché i principi della responsabilizzazione delle classi dirigenti il principio del miglioramento della qualità della spesa ci deve portare anche delle riflessioni che sono strettamente collegate e connesse ai temi di carattere generale penso al debito pubblico vogliamo parlare di sanità
Vogliamo parlare dell'impatto che sul debito pubblico a livello complessivo atto il debito del sistema sanitario laddove c'è un principio di il resto stabilità rispetto a chi produce il deficit è di necessario carico di responsabilità da parte di chi può e deve subentrare conseguentemente su questo
Vogliamo parlare cioè di scelte che rispetto alla necessità di avviare un percorso di profondo rinnovamento dal punto di vista la classe dirigente nel nostro Paese punti in modo
Chiaro a dare risposte in questa direzione era il federalismo a elementi di unità nazionale per quanto mi riguarda che non sono quelli del dibattito politico
Non sono quelli e la contrapposizione della battuta semplice con la quale poter rappresentare la divisione del Paese ma sono quelli che sono scritti nella legge che io rivendico perché in questo Paese spesso si discute
Per sentito dire non si va nella direzione chiara dei contenuti dei provvedimenti il provvedimento sul federalismo fiscale parla in modo molto chiaro della perequazione integrale che cos'è la perequazione integrale
E quella forma di garanzia da parte dello Stato che per quelle Regioni che hanno una minore capacità fiscale con determinati tempi prevede in modo chiaro rispetto ai contenuti della Costituzione la possibilità di garantire in modo Intek tale cioè al cento per cento la copertura delle spese per le funzioni fondamentali della nostra Costituzione sanità assistenza istruzione e lo fa rispetto a tre materie che costituiscono più del novanta per cento dei bilanci
Delle nostre regioni e che quindi danno la possibilità di da presentare la differenza che c'è fra la minore capacità fiscale e la necessità di garantire queste risposte da dare a questo tema
Si ricollega pienamente su un altro concetto fondamentale sul quale io penso si debba lavorare insieme in modo diretto nei prossimi mesi
Che è indicato nei cinque punti per i quali il Governo ha ottenuto la fiducia nei giorni scorsi nel dibattito parlamentare e sul ma ne sono convinto anche il Governo debba attivare un percorso di recupero di quel dialogo con le parti sociali io leggo molto positivamente
L'incontro di questi giorni delle parti sociali anche
Le modalità e gli obiettivi che questo tavolo indica alla politica al Governo e penso che su questo bisogna lavorare rispetto anche
Ad alcune di queste tematiche una in particolare io la voglio evidenziare che è quella del Mezzogiorno siamo a Capri questo convegno l'organizza
Confindustria i giovani di Confindustria nazionale ma di intesa con e il le regioni del Mezzogiorno d'Italia con il Comitato delle regioni del Mezzogiorno evita
Penso che su questo tema si debba dire qualche parola di chiarezza anche e soprattutto rispetto alle questioni sulle quali è stato fatto un riferimento e siccome il tema
Delle della organizzazione e le regioni del Mezzogiorno che anche all'interno della vostra associazione
Rappresenta un'esigenza di una finalità penso che meriti una riflessione in questa direzione va su questo vogliamo dirci alcune e le
Enti di verità non per rappresentare una contrapposizione fra i due parti del Paese e per individuare una strategia che dia delle risposte precise
Vogliamo dirci che dalla ricognizione effettuata nei mesi scorsi dal Governo emerge che affronterete risorse FAS di cui tanto si parla della pece ente programmazione l'utilizzo reale o oggi rimane pari al trentotto quaranta per cento dopo sette anni dall'avvio di questa programmazione
Vogliamo dirci che oggi a metà percorso comunitario noi abbiamo della programmazione due mila sette due mila e tredici risorse pari a quarantatré miliardi di euro perché di questo parliamo
Nella programmazione due mila sette due mila tredici che sono limitate in questa fase ad un utilizzo pari al sette otto dieci per cento e siamo a metà percorso
Su questo c'è la possibilità di ricondurre un argomento come quello del Mezzogiorno e delle politiche di interventi strutturali e forti
Vogliamo mettere in discussione le modalità con le quali queste risorse vengono attribuite ai territori vogliamo avere da parte anche vostra perché dobbiamo condividerlo un percorso che possa mettere in campo una politica che
Concentri l'uso delle risorse
Le grandi interventi strutturali ed eviti una frammentazione in mille rivoli di spesa che non produce nessun impatto non nel Mezzogiorno del Paese ma nel Paese perché i dati del Mezzogiorno sono i dati che complessivamente rendono quella crescita impossibile e che condizionano poi la crescita complessiva del nostro Paese perché la lettura differenziata dei dati del nostro Paese ci indica questo e allora è
Paradossale su questo tema che non ci sia una politica che vada direttamente in radice ad affrontare questa questione e allora
I temi quali quelli delle infrastrutture i temi quali quelli della ricerca dell'innovazione della scuola cogliendo i dati che l'OCSE ci consegna rispetto alla disparità che c'è nel nostro Paese
I temi collegati anche alla legalità e la sicurezza che sono temi fondamentali
Sui quali penso sia indispensabile mettere in campo un'azione mirata all'interno del Mezzogiorno che possa costituire che sicuramente costituisce una grande opportunità per il nostro Paese
E dico su questo l'ha accennato ieri il Ministro Romani e lo voglio sottolineare che c'è un altro tema di fondo che nel Mezzogiorno ancor più vero che la riforma degli incentivi
In un Paese nel quale fra i diversi livelli di competenza istituzionale di incentivi si sovrappongono e talvolta producono perdono di efficacia il tema che è stato inserito anche nostri confronti quali quelli di ripristinare un credito di imposta che possa consegnare innanzitutto l'auto ma vuole la spesa e che possa garantire anche l'efficacia degli interventi penso che sia all'interno di questo sistema una opportunità fondamentale rispetto anche ai contenuti
Che all'interno del Piano per il Mezzogiorno dobbiamo portare avanti sono tematiche queste che non sono da rinviare nel tempo sono tematiche
Vanno affrontate nei prossimi giorni
All'interno di un programma di rilancio della fase due del governo se così vogliamo chiamarla rispetto a temi dello sviluppo però qui io dissento dal giudizio rispetto alla fase precedente perché quello che si è fatto fino ad oggi
Io penso che vada valorizzato bene e al meglio anche perché se è vero che negli ultimi dieci anni i temi della crescita si sono ridotti e profondamente nel nostro Paese dobbiamo anche capire la tempistica
Le fasi dei fattori esterni rispetto a questo le crisi che hanno accompagnato questo periodo e anche capire che magari in alcuni periodi lo dico non per
Facile polemica ma per una semplice presa d'atto in alcuni periodi nei quali
Non vi era l'incedere di alcuna crisi c'è stato un mancanza di crescita ma soprattutto c'è stata anche un aumento della spesa pubblica nel nostro Paese
Sono temi sui quali penso sia indispensabile leggere i dati anche che ci vengono consegnati perché sono dati dai quali non possiamo in alcun modo prescindere se vogliamo fare un'analisi
Serena e chiara su questa direzione allora io penso che su questi temi ci sia bisogno di riprendere il percorso da parte
Del governo di riprenderlo anche rispetto ad alcune tematiche sette sono quelle alle quali ho fatto riferimento e che devono essere oggetto anche
Delle riflessioni che sono state fatte questa mattina che sono all'interno delle tesi di Confindustria vado ad una riflessione più di carattere politico perché questa mattina
I temi e che sono stati approntati soprattutto nella parte finale hanno una valenza più di carattere politico io
Non condivido per nulla il tentativo in atto nel nostro Paese e di rappresentare
Momenti gravi come la conclusione di vera politica cioè Tangentopoli con tutto ciò che comportava quella fase
Al momenti che ne vediamo attualmente
Io non condivido per nulla le cose che ho ascoltato in questo momento perché sinceramente ritrovarsi arrivo su temi di carattere governativo per esempio i temi della forme l'università anziché scelte sulle quali sono convinto che ci si possa trovare insieme per valutare positivamente i contenuti la necessità di vararla
Temo e penso però che su questi temi sia molto più complessa e difficile ipotizzare scenari diversi
E molto difficile perché sinceramente e paradossale criticare la legge elettorale che attualmente regge questa maggioranza di Governo e rivendicare l'azione parlamentare che possa conseguentemente cambiare l'esito della scelta degli elettori sono le cose che vedo in contrasto l'una con l'altra anche perché se no su questo tema vogliamo portare avanti una strategia dobbiamo farla sui temi con i su quello che può unirci sui temi che possono guardare ad una prospettiva l'interesse del Paese diversamente sembrerebbe un'operazione
Che ha l'obiettivo esclusivamente di stravolgere il mandato elettorale di cambiare in Parlamento i contenuti di una mandato elettorale e soprattutto di farlo questo sarebbe un paradosso con un Parlamento delegittimato
Perché se è vera la prima tesi che questo Parlamento è frutto di una legge elettorale che di fatto porta in Parlamento gente che non ha questo radicamento ancor più per la seconda che sarebbe sinceramente singolare assistere al fatto che un Parlamento delegittimato in parte essa così come ascoltato possa produrre un Governo che dia stabilità chiuda questo Paese sinceramente ragionamento non lo colgo non lo comprendo ma soprattutto va nella direzione opposta rispetto ai contenuti reali sui quali dobbiamo confrontarci
Allora io penso che sia necessario recuperare lo spirito che ha accompagnato il lavoro di questi due anni
Chiudere una brutta parentesi
La brutta parentesi è quella di questi mesi
E dico di questi mesi lo dico qui
Non a caso non di questi giorni di questi giorni ma di questi mezzi uscire cioè da una logica per la quale
La polemica strumentale dal punto di vista politico sia utilizzata esclusivamente per colpire
Lo dico assumendomi la responsabilità di quello che dico e non lo dico ripeto relativamente a questi giorni ma penso che sia importante ed opportuno voltare pagina rispetto a quanto è accaduto da quest'estate ad oggi per recuperare gli argomenti che devono essere oggetto di un contro do serio concreto positivo e utile per dare a un Governo la possibilità di governare legittimato da una maggioranza direttori ma anche per poter ricostruire
Un contesto istituzionale che è quello nel quale recuperare il filo del dialogo sui problemi seri nel Paese su quello che ho ascoltato sulla competitività del nostro Paese
Perché non penso che tutto questo possa essere portata avanti immaginando scenari e situazioni differenti
Ma per poter dare credibilità e forza al nostro Paese dobbiamo affrontare queste tematiche cercando di dare una garanzia di stabilita dal punto di vista dei contenuti ma soprattutto rispetto all'azione del Governo e oggi c'è un Governo che che la mente legittimato perché è un Governo che ha affrontato la campagna elettorale delle elezioni europee e quella delle elezioni regionali esattamente con le critiche che vengono rivolte anche in questi giorni e che
Ha avuto un consenso
Caro è aperto da parte degli elettori e questo consenso va rivendicato per dare credibilità e forza all'azione del Governo e su questo io penso che sia utile e necessario avviare un confronto
Utile necessario avviarlo sui temi indicati all'interno dei cinque punti del Governo sulla lettera che ha già avviato il Ministro Tremonti per mettere in campo quattro tavoli di confronto per avviare la riforma fiscale del nostro Paese
Sui contenuti del documento che le parti sociali stanno costruendo sui temi del mercato del lavoro sui temi delle competenze costituzionali sui temi del Mezzogiorno che sono sicuramente una delle tematiche fondamentali sulle quali costruire questo lavoro ecco
Su questo io penso che sia necessario calibrare un'azione soprattutto su questo penso che sia necessario importante recuperare una forte iniziativa politica
Su questi temi sono convinto che questo Governo abbia tutte le carte in regola per poter rilanciare la sua azione
Per superare tutti i temi e i problemi che sono stati oggetto di a elementi che nulla hanno a che vedere
Con la politica che nulla hanno a che vedere con l'azione del Governo che nulla hanno a che vedere con tutte le questioni che sono state
Oggetto delle vostre politiche vostri documenti su questi temi sono certo che l'avevo la possibilità di dipendere immediatamente questo lavoro e mi auguro e sono certo che anche questa due giorni
Sia utile in questa direzione le farò avere ascoltato dal Ministero autonomi dal Ministro Romani il contributo economico
Contattando avranno in questa direzione trovano molti punti di convergenza con il sistema confindustriale
Hanno l'obiettivo di mettere in campo un'azione che dal punto di vista politico istituzionale le risposte a questo Paese
Questo lo dobbiamo confrontarci attardarmi scenari di carattere politico complessivo cerco di recuperare la parte positiva del dibattito di questa mattina
Molti temi anche sollevati da chi ha una posizione politica differente rispetto alla mia sono utili alla riflessione e in Parlamento possiamo ritrovarci per migliorare e integrare i provvedimenti e le questioni che noi portiamo avanti
E questa è la base di lavoro e rispetto a questa base di lavoro mi sembra anche singolare un altro tema su questo chiudo
Se c'è un Governo che delegittimato il che non può governare
Io penso che la cosa più logica sia quella di chiedere a chi ha letto questo Governo cosa ne pensa
Non penso che sia utile possibile immaginare scenari differenti in questa direzione e colgo anche un po'stravaganti le ipotesi alternative perché sono ipotesi che hanno un obiettivo molto discutibile
Che è quello di immaginare un proseguo diverso da quello scelto dagli elettori
Noi su questo dobbiamo essere chiari dobbiamo spendere parole di chiarezza se in questa direzione non c'è una possibilità di continuità lo dobbiamo rivolgerci così come accaduto nel due mila otto atti ha avuto la possibilità di decidere
Le sorti di questo Paese e lo dico qui in questo contesto dove e in anni passati anche partecipando in altri ruoli ho ascoltato sui temi delle leggi elettorali
E della chiarezza nel rapporto con gli elettori parole chiare e ineludibili e da queste parole chiare e ineludibili io penso che ci sia la possibilità per dare forza al percorso del nostro Paese e anche al futuro
Del nostro Governo sul quale io personalmente sono assolutamente fiducioso ma non è un ottimismo della circostanza l'ottimismo convinto al quale penso De
Va a guardare con maggiore prospettiva e sicurezza anche soprattutto quel contesto sociale che può dare al nostro Paese in una fase così complessa una spinta utile e positiva
Su questo terreno sono certo che avremo insieme con voi anche la possibilità di lavorare
Positivamente a partire dai prossimi giorni grazie
Bene io ringrazio naturalmente il
Presidente del Senato Renato Schifani per essere qui con noi a oggi
Lo invito naturalmente a salire sul palco ricordo che lei oggi anche
Le funzioni delle a capo di Stato e il Capo dello Stato e del Presidente della Repubblica quindi invita a salire sul palco e lo ringrazio per l'onore che ci fa il Presidente del Senato
Renato Schifani
Autorità
Signore e signori tutti voi ringrazio innanzitutto la Presidente Federica Guidi e tutti voi giovani imprenditori per questo invito che ho accolto con piacere
Saluto la presidente Emma Marcegaglia
Per superare la crisi
Si possono
Si devono costruire insieme
Percorsi di ottimismo attraverso il senso della realtà
Una collaborazione effettiva tra Stato imprenditori forze sociali una solidarietà praticata non soltanto invocato
Vi è una fase storica nella quale
Share gli scenari internazionali sono continuamente mutevoli
Ed è pertanto difficile la oggettiva puntuale interpretazione
La globalizzazione è un fenomeno pervasivo che accelera sempre più i suoi effetti
E il commercio mondiale staremo dell'Ande nostri mercati
In particolare
La crescita dell'economia mondiale ha dato segni di rallentamento già nel corso dell'estate sugli scenari del prossimo futuro gravano ancora profili di
Profonda incertezza
Tutti i dati dicono che l'Italia è stata toccata solo in parte da questa forte decelerazione
Con la manovra del luglio scorso sono stati eliminati molti enti inutili
Ridotti i costi del Parlamento gli stipendi dei politici dei magistrati e degli altri dirigenti pubblici
Tagliati i costi dei ministeri del dieci per cento e quelli per le auto blu del venti del dieci per cento il finanziamento dei partiti bloccati gli aumenti contrattuali per i dipendenti pubblici
A regioni province e comuni è chiesto di ridurre le spese meno produttiva
Si agita infine anche sul fronte delle pensioni in particolare dei quando l'età pensionabile alla speranza di vita
Ora il nostro sistema previdenziale stabile è sicuro come riconosciuto dagli osservatori internazionali
Non spetta a me giudicare né il merito né la congruità di queste scelte
Posso solo dire che non sono state né facili né indolori ma necessarie per preservare la nostra affidabilità sui mercati finanziari
L'UDC tanto severi quanto inappellabile
In un momento così complesso e di crisi è forte il rischio di speculazione
Il Paese non può permettersi fasi di stabilità incertezza contrapposizione politica forzato
Ebbene evitare crisi di sistema irreversibili e ciascuno di ogni ordine e grado e chiamato all'esercizio del buonsenso e della ragionevolezza
Recente caso irlandese ha rilanciato i dubbi sull'euro debito che restano striscianti sui mercati
L'Europa e probabilmente destinata nei prossimi anni ad una crescita bassa anche a causa degli obiettivi di risanamento delle finanze pubbliche che ciascuno Stato sta adottando
Dopo la fase della stabilità di bilancio occorre al più presto rafforzare l'azione di promozione dello sviluppo coniugando entrambi gli obiettivi stabilità di bilancio e sviluppo economico
è opportuno adottare al più presto contro misure strutturali di fronte ad una ripresa economica mondiale che appare incerta e non omogenee
Lo scatto in avanti del Paese non si ottiene aspettando il successo degli altri
Ma lavorando duramente per una svolta vera fondata sulle riforme sulla rinascita del modello Italie
L'Europa sta già ora reagendo alla crisi sta costruendo una linea di difesa esterna contro la speculazione
So bene quanto la crisi dell'ultimo biennio ad abbia messo a dura prova la vostra capacità di resistenza
Dagli invece tecnica dagli interventi svolti finora emerso con evidenza che fenomeni di selezione ristrutturazione organizzativa tra le vostre fila sono stati particolarmente intensi
Altrettanto serie sono state le ricadute che ne sono derivate sul piano dell'occupazione efficacemente contrastate con gli interventi di sostegno al reddito
Ciononostante i motivi di ottimismo non manca
I dati più recenti evidenziano segnale di stabilizzazione dopo la sua peggiore crisi dei tempi dalla seconda guerra mondiale
Tutte le previsioni concordano su una ripresa internazionale graduale e non sappiamo quando riprenderà una crescita stabile e duratura
In questo contesto le imprese italiane sono riuscite a difendere la loro competitività anche all'interno dei Paesi ad economia avanzata pure un quadro di accentuata globalizzazione dei mercati
Occorre tenere alta l'attenzione e guardare avanti
I Paesi ricchi sono chiamati a dotarsi di una maggiore competitività a causa della progressiva crescita dei mercati emergenti
Ed il prevedibile aumento della domanda di questi ultimi di beni e servizi di qualità che vadano al di là del mero consumo prefigura infatti l'apertura di nuovi mercati e lascia intravedere importanti oppure Dominita per il made in Italy
L'inventiva il dinamismo all'intraprendenza dei nostri imprenditori vero capitale delle nostre genti sono certo consentiranno di cogliere pienamente anche questa preziosa opportunità
Tra tanti giovani imprenditori
E possibile individuare chiaramente diffusi i nuclei di eccellenza che sfidando le avversità del mercato e scommettendo su una ripresa diffusa dell'economia hanno dimostrato tutte loro dinamismo e la loro solidità
I dati mostrano che le imprese specie nei distretti a maggiore vocazione industriale
Hanno colto positivamente la sfida della qualità dell'innovazione della differenziazione dell'integrazione superando il livello tradizionalmente locale dei loro mercati di sbocco
I motivi di ottimismo dunque non mancano ma vanno rafforzate
Penso alla fiducia nel made in Italy e rispetto al prodotto straniero che secondo recenti regia ricerche e del novantuno per cento per gli alimenti del sessantasei per cento per i vestiti del cinquantacinque per cento nei mobili
Noi produciamo eccellenza
Il made in Italy è un fattore strategico di successo che occorre sfruttare al massimo
La difesa del marchio Italia
è un obiettivo prioritario per il rilancio dell'intera economia nazionale di cui si è fatta carico la legge cinquantacinque del due mila dieci
Oggi il più imitato al mondo è proprio l'ingegno italiano soprattutto in quei Paesi che dispongono di manodopera a costi ridotti e che mettono sul mercato copia di nostri prodotti
Si determina così un doppio danno per il nostro sistema
Ci impediscono di capitalizzare i nostri successi e confondono disperdono svalutano le nostre eccellenze
Resta essenziale perciò che anche lo Stato svolga adeguatamente il proprio ruolo pur in un quadro di risanamento selettivo della spesa per la tutela dei prodotti nazionali dei nostri prodotti
Da troppo tempo l'impresa subisce un costo aggiuntivo tutto la lentezza di inefficienza della burocrazia su cui si sta lavorando anche vincendo resistenze e vecchie logiche corporative
La legge non può rappresentare una corsa ad ostacoli per i nostri imprenditori ma la garanzia dell'equilibrio tra interesse individuale e interesse collettivo
L'Italia deve trovare al suo interno il consenso ad uno sforzo massiccio che deve raggiungere un traguardo preciso accrescere
La competitività e la produttività delle sue impresse ciò affiancato da un progressivo alleggerimento delle tasse
Il Governo ha ricevuto pochi giorni fa in proposito giudizi ed indirizzi chiari dal Parlamento
Nella risoluzione con la quale è stata approvata la decisione di finanza pubblica
Si è impegnato il Governo a completare l'attuazione del federalismo fiscale come chiave per stabilire rilanciare il patto su cui si fonda l'unità nazionale e inoltre ad avviare una graduale riduzione della pressione fiscale
Ma la grande opportunità di crescita per tutto il Paese è il sud
L'area più fornita di risorse umane territoriali ambientali non ancora utilizzato
Per questo è indispensabile che al Governo dia seguito alla puntuale applicazione del Piano straordinario per il Sud utilizzando al meglio i circa cento miliardi di euro tra Fondi europei Fondi nazionali FAS due mila sette due mila tredici
E i fondi recuperati nel precedente ciclo due mila due mila sei perché non spesi
Il sud può e diventare il volano per l'intero Paese
E per lavorare al meglio per la sua rinascita sarà utile una cooperazione tra pubblico e privato e saranno necessarie le massime facilitazioni fiscali e l'utilizzazione di nuovi strumenti finanziari con l'obiettivo di trasferire l'innovazione alle piccole e media impresa
Il sud paga anche il grave peso della presenza della criminalità organizzata nonostante i grandi successi ad oggi conseguiti nel contrasto alla mafia
Il superamento della crisi e la crescita strutturale sono impossibili senza il recupero pieno della legalità nei territori e nella gestione della cosa pubblica
Le buone leggi non bastano se non sono seguite la condotte rigorose e trasparenti
La legalità è un valore irrinunciabile che non ha e non può avere colore politico
è un principio sul quale non va tollerato alcun indugio è requisito indispensabile di ogni progresso e benessere che chiede a ciascuno il protagonismo di un contrasto vero e fiero ad ogni forma di criminalità
E sulla linea dell'affermazione della legalità posso assicurarvi che nel rispetto di tutti i ruoli parlamentari mi adopererò fattivamente perché l'esame del disegno di legge anticorruzione in discussione al Senato possa essere votato in aula quanto prima
E la legalità che rende il profitto giusto la giustizia resta il fine dell'attività economica perché la stessa economia non è solo una tecnica di produzione scambio distribuzione della ricchezza ma richiede il senso morale delle scelte
E voi giovani siete chiamati ad operare avendo quali punti di riferimento i valori rinunziabile della legalità e della giustizia
Non è una strada semplice da percorrere soprattutto al sud ma è l'unica via da seguire per contribuire al pieno sviluppo del nostro Paese
Confindustria le regioni meridionali
Adottato scelte coraggiose dei suoi componenti va il mio vivo apprezzamento è sincero apprezzamento
Ma occorre un lavoro di squadra che richiede la vostra convinta adesione
Sono certo e l'ho sempre sostenuto che la rinascita dell'Italia sarà realizzata anche grazie alla capacità che saprete dimostrare con il vostro entusiasmo e con la vostra voglia di fare crescere le imprese nel pieno rispetto dell'etica imprenditoriale
Occorre poi recuperare il grave ritardo infrastrutturale del Mezzogiorno che è uno dei più gravi fattori frenanti dello sviluppo
Nel prossimo futuro restano di fondamentale importanza il sostegno alla formazione professionale e l'aggiornamento continuo delle imprese
La grande scommessa e la meritocrazia che va premiata perché innalzare la produttività del lavoro
Una questione quest'ultima di delicatissima portata sociale a cui soluzione dovrà necessariamente vedere la responsabile collaborazione tra le rappresentanze degli imprenditori e le organizzazioni sindacali
Tutti gli imprenditori italiani rappresentanti di una storia nobile e importante del Paese sono consapevoli che la richiesta dell'impresa e il capitale umano si può e si deve essere amici dell'impresa e amici dei lavoratori
La cultura dei diritti si oppone alla distorsione degli abusi perché il primo effetto del fallimento dell'impresa la negazione e la negazione del primo diritto il diritto al lavoro
Nella storia del Paese lo Stato
è stato accanto sia alle imprese sia i lavoratori e onestamente possiamo riconoscere che nessun successo del passato è stato un'avventura in solitudine di qualcuno
Oggi
Lo Stato può farsi garante di un patto nuovo fra imprese e lavoratori per il lavoro stabile di tutti in grado di aprire la strada di un benessere diffuso e duraturo
Il posto di lavoro va tutelato sempre e comunque perché esso stesso un fattore di crescita economica
Il nostro mondo del lavoro delle mostrare però segni di apertura adeguandosi alle esigenze dei mercati internazionali
Contrastando così denota concorrenze estere con i denti del lungimiranti visioni imprenditoriali è politica in questo scenario il sindacato sarà chiamato a svolgere un ruolo essenziale e strategico
La vera questione e quella di fare dell'Italia un Paese moderno anche in questo indispensabile settore con nuove visioni e nuovi accordi condivisi
Ma la politica industriale non può consistere nella consegna di un assegno al cancello di una fabbrica
Riguardo invece specializzazioni apprendistati politiche di ricerca e sviluppo efficaci ed efficienti i mercati dei capitali di rischio
In tale senso università innovative lavoratori qualificati e specializzati rappresentano certamente alcune
Del
Risorse fondamentali che garantiscono la competitività del sistema industriale
Il piano per la semplificazione amministrativa due mila dieci due mila dodici presentato dal ministro per la pubblica amministrazione si pone l'obiettivo di ridurre entro il due mila dodici i costi gravanti sulle imprese del venticinque per cento sessantotto miliardi di euro l'anno
Semplificare le procedure per le piccole e medie imprese
Si tratta di una riforma a costo zero indispensabile per consentire al Paese di agganciare la ripresa attrarre nuovi investimenti occorre pertanto attuarlo con velocità e convinzione
Nel corso del recente forum sulle piccole e medie imprese del di Prato sono emerse come sempre stanze richieste di forma che meritano la massima attenzione
In quella sede il ministro lavoro invitato Confindustria a proporre al prossimo tavolo delle trattative per il varo della riforma fiscale che almeno il trenta per cento del salario sia legato alla produttività
Ad oggi invece solo il cinque per cento del salario e del passato
Un ruolo centrale emerso anche in relazione alla velocità zero
Velocizzazione dei pagamenti della pubblica amministrazione verso le imprese fornitrici è importante il vostro contributo su questi temi
Il futuro economico del Paese dipende quindi in definitiva da come sapremo sostenere l'intero sistema delle imprese prioritariamente di quelle giovani e maggiormente impegnate nella innovazione e nella sperimentazione di strategie competitive di successo
Ben al di là di ogni significato economico occorre sottolineare che nelle pieghe di una società con sempre definita in crisi ci sono da sempre splendide realtà di persone come voi che riescono ad innovare e dare ricchezza per tutti
La ripresa
Può essere affrontata investendo in prima persona con coraggio capacità e determinazione
Per la crescita del Paese ci fa bene sperare l'intesa raggiunta giovedì tra Confindustria e Abi
Su quattro punti cruciali mezzogiorno semplificazione ed efficienza della pubblica amministrazione ammortizzatori sociali e ricerca è stato conseguito un accordo importante
Mi auguro che il Governo saprà darvi seguito con saggezza nei prossimi provvedimenti di politica economica allo scopo
La cultura del fare e del saper fare e la rete che sorregge il destino del Paese
Dopo il secondo conflitto mondiale le ferite si sono sanate grazie al contributo di tutti e così nacque il miracolo italiano
Dopo la crisi economica che stiamo attraversando
Con la generosità e collaborazione fra imprenditori e lavoratori giovani anziani cittadini ed istituzioni
è possibile di scoprirsi nazione e tessere di nuovo insieme con visione lungimirante di speranza la storia dell'Italia la nostra storia la nostra gloriosa storia vi ringrazio
Invito a salire sul palco per il suo intervento la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia
Schifani ministro Fini
Ca carissimi amici
Devo dirle che per me è sempre una grande emozione salire quest'su questo palco di Capri perché mi ricorda fosse il periodo più bello nella mia vita quando ho fatto il presidente dei giovani
E perché da questo palco negli anni e anche oggi sono sempre uscite idee intelligenti proposte
Riflessioni che possono essere utili al dibattito politico economico del Paese e quindi
Io vi ringrazio per averci dato anche oggi l'opportunità di ascoltare un dibattito serio e utile
Lasciatemi anche fare un ringraziamento a Federica oggi Federica questo è il tuo ultimo caprini ancora davanti molti mesi importanti
Di della tua caro Ica però questo l'ultimo Capri quindi a nome di Confindustria meno a nome mio personale voglio ringraziarti per tutto quello che hai fatto fino adesso per il suo ruolo è svolto con intelligenza e far
Periferico visto
Poletto ovviamente le tue pesi molto interessanti e ti capisco quando all'inizio parli di un senso di déjà vu dell'idea che
Come dire sempre nei nostri convegni ormai da molti anni ci ritroviamo analizziamo eri analizziamo i vizi di questo Paese i ritardi di questo Paese quelli che proprio condizionano la capacità di crescita del nostro Paese
Sappiamo lei detto anche tu mondo è cambiato moltissimo ha cambiato nell'ultimo periodo è cambiato molto con la crisi il problema non è solo qui uscire dalla crisi economica il problema
è affrontare una discontinuità strategica molto forte molto importante che noi sentiamo sulla nostra pelle
Ecco ma nonostante questo come si diceva i mali del Paese rimangono gli stessi i problemi del Paese sono lì fornita volevo sono sul tavolo e poco si vede in termini di avanza mento da questo punto di vista certo alcune cose sono state fatte
Ha ragione il Ministro Fitto abbiamo durante la crisi ha evitato che la spesa pubblica crescesse siamo stati tra i Paesi che ha tenuto più sotto controllo debito e deficit su questo punto io tornerò
Ma certo le grandi riforme che noi crediamo creiamo da tempo sono ancora a venire
Però credo Federica che noi ci dobbiamo dire che nonostante questo senso un po'così dirà se di di difficoltà
Noi dobbiamo continuare ad andare avanti e fare il nostro mestiere ne dobbiamo continuare ad essere una voce forte non dobbiamo stancarci nel ripetere le nostre analisi non possiamo mollare perché questa è la nostra funzione
E dobbiamo continuare a rappresentare un'Italia vera seria che va avanti che combatte che combatte sui mercati e cerca di fare il suo mestiere nel migliore modo possibile anche in una congiuntura difficile come questa
E credo quindi che sia importante che a maggior ragione in un momento difficile per il Paese come questo noi continuiamo a rappresentare un pungolo essenziale affinché il Paese faccia una strada migliore rispetto a quella fatta fino adesso
Perché penso che proprio per non perdere posizioni competitive per non perdere posizione sui mercati internazionali
La prima cosa che è necessaria è che il Paese non deve perdere il senso disse non deve perdere il senso di quello che sta facendo
E credo che in questo momento il rischio mi sembra forte
E allora io dico una cosa una prima cosa ecco quando ogni giorno il dibattito politico viene travolto da temi che nulla hanno a che fare con l'agenda di un'Italia seria
Noi certamente ci arrabbiamo e ci indigniamo e questo lo vogliamo dire con chiarezza ci arrabbiamo civile
Ma il primo dovere che abbiamo e che sentiamo è che dobbiamo comunque anche in questa condizione difficile misurare le parole
Quanto più né volano di incredibili
E quanto più stile e sostanza della politica si allontanino da una soglia minimali di decoro
La nostra reazione deve a maggior ragione Conseil concentrarsi sulle cose serie da fare questo l'abbiamo fatto lo facciamo oggi e lo continuiamo a fare
Certo probabilmente questo non basta non basta più e su questo punto poi tornerò ma la nostra azione è proprio quella di misurare le parole di guardare le cose serie di parlare dell'agenda delle cose da fare
E di concentrarci sui temi seri
E quindi lasciatemi fare alcune riflessioni sui temi che avete posto con le vostre tesi
Come dice bene Federica e come Confindustria danni richiama la dea malizia dell'Italia e la crescita non ripeto dati li abbiamo detti in tutte le situazioni non abbiamo un grave problema di crescita che non è di oggi viene da lontano viene quanto meno
Da metà degli anni Novanta e bassa crescita vuol dire disoccupazione vuol dire problema per l'impresa ad essere competitive vuol dire rischio anche per la coesione sociale e alla fine anche il rischio per la democrazia allora
La vera priorità assoluta per tutti noi deve essere ritornare
A crescere tutto tutto il dibattito dovrebbe essere proprio su questo grande tema il tema della crescita
Dalla dalla riforma dell'università
Portata avanti dal Ministro Gelmini ieri l'abbiamo sentita voi sapete che non siamo stati tra i primi a supportare lo sforzo del ministro Gelmini noi pensiamo che questa riforma sia perfettibile
Possa essere migliorata ma è una prima riforma importante che finalmente parla di merito parla di diversa governance nelle università
Parla di una serie di cose dove appunto si rompono finalmente le baronie certo bisogna fare di più ma noi pensiamo che questo sia un primo passo importante quindi veramente ospitiamo chiediamo formalmente
Che nel mille proroghe che verrà presentato nelle prossime due settimane ci siano i novecento milioni che servono per rendere questa riforma vera forzabile era
Non è solo l'università e la ricerca sono le infrastrutture la ricerca tutte cose l'Energia tutte cose che conosciamo che diciamo da sempre ne abbiamo presentato
Nel corso della scorsa Assemblea maggio un documento che si chiama Italia due mila quindici dove diciamo chiaramente
Un po'in continuità con l'azione che Confindustria fa ormai da molti anni quali sono le riforme da portare avanti che cosa non ha funzionato nelle riforme che sono state portate avanti in passato un bel sopra un benchmark internazionale e l'azione veramente che va intrapresa in questo momento quindi le cose da fare sono molto chiare
Ma io qui oggi voglio parlare di un tema
Importante perché
Oggi giustamente il dibattito e quasi sempre sul tema della disoccupazione tema che noi condividiamo area essere uno dei temi emergenza di questo Paese non abbiamo un tasso disoccupazione all'otto virgola tre per cento certo migliore rispetto alla media europea ma ricordiamoci che abbiamo un tasso disoccupazione soprattutto concentrato nel Mezzogiorno d'Italia e soprattutto concentrato nella fascia giovanile più
Del ventisei per cento disoccupazione giovanile quindi questo è un tema
Molto importante che ne abbiamo ben presente che nel dibattito di oggi di oggi però vorrei parlare anche di un altro tema che il tema delle imprese il tema della difficoltà che oggi deve vivono le imprese
Ieri in un interessante incontro la LUISS il premio Nobel Christopher pista vidas ha detto una cosa che per noi è ovvia ma l'ha detto a lui quindi questo forse assume maggiore importanza il lavoro lo creano solo le imprese non c'è altro modo per creare lavoro
Che allora
Va detto con chiarezza che oggi le imprese italiane vivono un momento di grande difficoltà e come è stato detto
Nel dibattito precedente vivono anche un senso di solitudine ha un senso di abbandono voglio dire poche cose ma credo che siano molto note
A noi che facciamo impresa forse un po'meno note a chi non vive d'impresa è vero che probabilmente il peggio della crisi devastante del due mila nove alle spalle
è altrettanto vero che i dati dicono che c'è una parte di imprese italiane che comunque ha mantenuto la quota di mercato anche durante questa crisi devastante questi sono dati chiari evidenti
Ma io voglio dire una cosa molto chiara oggi noi abbiamo davanti una situazione di grande difficoltà
Di scarsissima visibilità ognuno di noi ormai è una visibilità sui propri ordino sulle cose che deve fare a due o tre mesi massimo abbiamo davanti una situazione di grande incertezza
Abbiamo davanti una competizione durissima e spesso l'andamento delle materie prime non per tutti i settori ma per molti settori di fatta annulla completamente immagine dell'impresa allora ne stiamo vivendo un momento complicatissimo il gioco della competizione
Globale durissima questo il fatto che si vede qualche dato migliorativo sul PIL o sulle quote di mercato non deve far pensare che
La momento è meno difficile anzi in un certo senso il momento è ancora più difficile perché come dicevo
Siamo veramente in una discontinuità strategica molto importanti e ognuno di noi deve pensare
Come riposizionare le proprie aziende come vincere i propri competitori come vincere questa competizione che dicevo e sempre tutti dura allora quando io sento alcuni politici dire
Che noi non possiamo prendere come modelli la Cina e Brasile ovviamente rispondo è vero e certo però ricordiamoci che noi competiamo per vendere i non prodotti nostri processi con Cina Brasile Indonesia africane competiamo con tutti questi Paesi e competiamo con loro anche nell'attrarre investimenti allora
Il tema della competitività il tema della capacità dell'impresa di stare sui mercati con successo è un tema essenziale
Se noi non risolviamo questo ne avremo ulteriori problemi di disoccupazione avremo problemi molto seri nella capacità di crescita del nostro Paese noi sappiamo bene
Siamo i primi a dirlo che la competizione e la crescita non la si fa con la spesa pubblica e quel debito su questo
Fitto ha totalmente ragione però oggi e più che mai urgente improcrastinabile che il paese si doti di una visione di medio turn termine di una volontà riformatrice profonda ed era
Che mette in condizione il Paese l'impresa e di essere più competitive di riuscire a stare sul mercato se noi non facciamo questo e non lo facciamo con urgenza i problemi del Paese sono gravi
Antonio D'Amato prima detto mi pare che in due decenni probabilmente siamo fuori fosse stato anche troppo ottimista proveniente rischiamo di essere fuori anche in meno tempo perché ormai il tempo non è più una variabile indipendente il tempo scorre moltissimi altre stanno facendo scelte forti altri Paesi hanno un'agenda molto chiara per rendere i propri imprese più competitive
Allora noi oggi abbiamo veramente bisogno di una visione di medio termine
Di una volontà riformatrice che ci rimetta nelle condizioni di crescere
E di essere competitivi
Ricerca e innovazione scuola mercato del lavoro Pubblica amministrazione tasse sono i grandi capitoli irrisolti del sistema italiano
Che se non verranno affrontati oggi e velocemente veramente creeranno problemi al sistema delle imprese e di conseguenza al sistema italiano
E nell'ambito di questa situazione voglio ricordare qui un punto di cui si parla forse troppo poco voi ricorderete che nel momento peggiore della crisi nel due mila nove
Non mettiamo a punto insieme alle banche insieme al Ministero del Tesoro uno strumento importante lo strumento della moratoria per le imprese dei debiti bancari uno strumento
Che ha avuto grande successo aiutato molto in prese si stima che siano certa duecento mila le imprese che hanno aderito hanno chiesto una moratoria per un totale di circa sessanta miliardi di finanziamenti diciamo su cui c'è la moratoria ecco
Questa moratoria sta per arrivare al termine arriverà al termine entro la fine di quest'anno e c'è un problema grave che cosa faranno queste imprese qui se noi non ci concentriamo su questo tema se non rimettiamo velocemente in piedi un accordo
Banche in prese e Governo per aiutare queste imprese certo selezionando le migliori dalle peggiori non siamo mai per aiutare chi non ha diritto di stare sul sul mercato ne non vogliamo aiutare e supportare le imprese decotte vogliamo però che ci siano strumenti che possano aiutare in prese che hanno difficoltà sul credito che hanno difficoltà R sei vivono una restrizione dei che evito ma che hanno ancora una capacità di fare impresa hanno ancora un'idea imprenditoriale forte ecco su questo bisogna lavorare sappiamo bene che non possiamo chiedere troppo alle banche che hanno sofferenze in crescita
Che devono
Lavorare devono adeguarsi a Basilea tre ma certamente questo è un tema sul quale dobbiamo velocemente e urgentemente lavorare dobbiamo concentrarci
Su questi temi che riguardano le imprese lo dobbiamo fare molto velocemente e dobbiamo davvero mettere a punto una strategia di supporto alla competitività dell'impresa e con una particolare attenzione
Alle piccole e medie Enzo boccia
Due settimane fa a Prato ha stilato un'agenda che io condivido totalmente le cose sono le stesse anche qui maggiore attenzione alla capitalizzazione strumenti per capitalizzare l'impresa utili reinvestiti detassati un aiuto un supporto veramente all'impresa e che continuano a investire quindi questo
è un tema importante nell'ambito di un tema più ampio della competitività dell'impresa
Ma la domanda è ed è molto chiara c'è questa concentrazione sul tema della competitività
C'è questo atto concentrazione sul tema della crescita sulle difficoltà dell'impresa dico solo che di conseguenza dell'occupazione beh Amato a me pare che la risposta sia molto chiara non c'è questa concentrazione si parla di tutto tranne che di questo tema e ne siamo stanchi le ripeterò
Ma dobbiamo ripeterlo ancora una volta
Lo ripeto non c'è una visione complessiva non c'è una volontà riformatrice non c'è una chiara azione per andare in questa direzione e allora noi davanti a questa situazione perché parlare
E denunciare questa cosa non basta in un momento difficile come questo abbiamo deciso di fare due cose la prima
è quella che facciamo ormai da Kim danesi richiamiamo continuamente la politica ai suoi doveri di serietà
E quindi a ogni polemica a ogni dossier a ogni gossip noi abbiamo replicato con forza
E abbiamo chiesto a maggioranza e Governo di andare avanti e io ho qui lo voglio ripetere anche oggi io continuo a pensare che in questa condizione le elezioni anticipate non sono la soluzione
Immaginate cosa succederebbe sei mesi di campagna elettorale drammatica Company con fango che arriva da tutte le parti nel momento in cui noi dobbiamo affrontare questi problemi dobbiamo anche presentare un'agenda della fonte
Allora ne ancora una volta richiamiamo alla serietà ma su questo punto tornerò la seconda cosa che abbiamo fatto davanti a una situazione così difficile abbiamo deciso
Tipo fare una cosa per conto nostro e per la prima volta dopo tanto tempo ne abbiamo messo al tavolo tutte le associazioni di impresa e tutti si da campi compresa la CGIL e abbiamo provato a darci un'agenda abbiamo detto lavoriamo insieme diamoci un metodo in un momento così difficile
Lasciamo fuori da questo tavolo le cose che ci dividono e ce ne sono cerchiamo di concentrarci tutti sul bene del Paese rinunciamo ognuno di noi a rappresentare il cento per cento degli interessi dei propri iscritti cosa che ovviamente ne dobbiamo fare per dovere
Ma proviamo a stilare un'agenda comune un'agenda per la crescita
E per l'occupazione ecco vi devo dire che
Questa è un'idea che è partita da noi ovviamente come tutte le idee siamo partiti con grande entusiasmo ma anche con alcune timori che la cosa potesse non andare avanti invece vi devo dire che la cosa sta andando avanti in due settimane
Lei non solo abbiamo convocato i tavoli non solo abbiamo discusso
Ma su quattro punti fondamentali abbiamo già trovato accordi e abbiamo portato avanti e stiamo proprio in questi giorni oggi stesso
Manderemo una lettera al Presidente del Consiglio a tutti i ministri sulle nostre proposte su quattro temi fondamentali il Mezzogiorno e su questo voglio dire qualcosa il tema della
Pubblica amministra
Ma in particolare del blocco della partenza dei cantieri delle infrastrutture non sono stati aperti assolutamente cantieri in questo periodo sulla ricerca e innovazione e sulle emergenze sociali
Voglio dire una cosa sul Mezzogiorno guardate io
Sono veramente convinto e lo sono profondamente
Da donna e da imprenditrice del nord sono assolutamente convinta che il sud è un volano di crescita
Di potenzialità economiche non solo per il Mezzogiorno stesso ma per tutto il Paese su questo non ci sono dubbi lo voglio dire con chiarezza la nove sono io sono molto convinta di questo così come lo è tutto Confindustria
E allora noi abbiamo portato tutte le parti sociali a condividere un'agenda che è molto chiara
E che è quella che ha detto prima anche il Ministro Fitto primo la guerra la criminalità organizzata il problema della cagnetta organizzata ancor prima che è un problema conobbi compro
Beh ma sociale e civile su questo certamente lo Stato e le istituzioni devono fare la propria parte lo stanno facendo devono continuare a fare
Ma c'è un unico modo per provare a risolvere questo problema e che tutte le aziende tutte le imprese tutte le associazioni di impresa
Dicano con chiarezza noi non vogliamo e non tolleriamo nessuna forma neanche la minima
Di collusione tra impresa e e criminalità organizzata non è possibile ci deve essere un confine chiaro netto senza ma e senza forse questa è una scelta chiara che noi abbiamo fatto già da tempo
L'abbiamo fatta partire proprio dalla Sicilia e oggi e patrimonio comune non solo di tutte le associazioni del sud ma anche delle sezioni del nord ecco in questo in questo documento anche tutte le altre associazioni d'impresa
Commercianti artigiani cooperative tutti si impegna a non firmare protocolli di legalità si impegna no a fare un'azione forte dove veramente si allo danaro dalle nostre associazioni coloro che hanno anche la minima collusione con la permetta organizzate e penso che questo se un fatto molto importante di cui dobbiamo essere orgogliosi
Il secondo tema è già stato toccato i fondi strutturali
Prima di tutto bisogna fare molto chiarezza su quanti sono questi fondi ma diciamo ove
Ministro Fitto lo sta facendo ci sono circa quarantatré miliardi di euro di fondi strutturali per il periodo due mila sette due mila tredici ad oggi spesi per il sei per cento scusate ma questa è una vergogna nazionale cioè non si può ma c'era una cosa di questo tipo
Allora noi pensiamo che ci sia solo una cosa da fare ci siamo anche mossi vedo qui Caldoro che saluto ci siamo incontrati con cristiana coppole altri vice Presidenti con tutti i i Governatori del Mezzogiorno credo che qui dobbiamo fare davanti una situazione straordinaria dobbiamo fare uno sforzo straordinario so che Caldoro la pensa così e si sta muovendo in questa situazione noi dobbiamo
Concentrare creare una cabina di regia e concentrare l'utilizzo di questi fondi lo dobbiamo fare su poche grandi azioni che sono dal nostro punto di vista
Le infrastrutture materiali materiali la scuola la ricerca innovazione e appunto la criminalità dobbiamo andare a rinegoziare i fondi con Bruxelles dobbiamo farlo in fretta dobbiamo fare in modo che questi fondi che saranno gli ultimi grandi fondi che arriveranno nel soggiorno vengano investiti in modo serio credibile non si disperdono in mille rivoli non vadano in mano alla criminalità organizzata non vadano in mano le clientele vadano in mano agli imprenditori seri bravi onesti quelli che investono nel Mezzogiorno che sono tanti e quelli devono avere
Aiuto e supporto da questa fase
Però dobbiamo dire con altrettanta chiarezza e questo è un punto che è stato condiviso nell'agenda con i governatori c'è un problema che riguarda il patto di stabilità interno dobbiamo capire come fare siamo bene consapevoli del problema del debito e deficit però noi dobbiamo superare questo tema del patto di stabilità e fare in modo che ci sia una nettizzazione almeno di una parte della
Della quota regionale che va appunto a cui investire sui fondi strutturali quindi su questo ci stiamo muovendo stiamo collaborando con il Ministro Fitto con i Presidenti delle Regioni e riteniamo che questo sia un tema fondamentale e andremo avanti con determinazione
Gli altri temi velocemente sui quali abbiamo già trovato un accordo al tavolo delle parti sociali dicevo prima sono la semplificazione
Della pubblica amministrazione e una serie di proposte concrete per far partire i cantieri infrastrutture aiutati
Già finanziari ma bloccati noi abbiamo chiesto nella precedente finanziaria che ci fossero ci fosse uno stanziamento di due miliardi per i piccoli cantieri
La Spagna ha fatto molto su questi piccoli cantieri ci sembravano la cosa migliore per dare subito un po'di energia un po'di aiuto al sistema dell'impresa è che di questi due miliardi a noi risulta che siano stati aperti cinquanta milioni di cantiere sostanzialmente niente allora anche questo non è più sopportare in un momento di crisi come questa
Dobbiamo fare tutto il possibile perché i finanziamenti gli investimenti in infrastrutture finanziati da fondi privati e da fondi pubblici che sono pronti a partire non rimangono vittima di veti incrociati continui ma possono partire subito dando veramente un po'e aiuto un po'di supporto all'economia del nostro Paese il secondo tema sul quale abbiamo trovato un accordo è la ricetta innovazione tutte le parti sociali insieme chiedono che nel decreto mille proroghe che dovrebbe tre varato appunto tra due settimane ci sia una rifinanziamento per un miliardo del credito d'imposta per ricerca innovazione l'unico che può veramente aiutare le imprese a fare più ricerche innovazione noi
A quando quando il ministro del tesoro dell'economia ci dice però attenzione perché lì ci possono essere delle truffe o delle cose ne diciamo ne non vogliamo più soldi vadano i truffatori ci mancherebbe altro siamo disponibilissimi
A la ragionare su controlli ex post su supporti di tutto tipo per evitare che questo succeda però questo non deve diventare l'alibi per non dare invece i soldi all'impresa serie brave che vogliono investire ricerche innovazione
E vogliono rendere le proprie imprese più forti e più competitivo
L'ultimo punto riguarda le cosiddette emergenze sociali ne chiederemo ancora qui nel mille proroghe che vengano
Prorogati gli ammortizzatori sociali in deroga
E che venga reso strutturare la detassazione al dieci per cento del salario di produttività perché questo è un modo vero e serio per dare più soldi ai lavoratori in tasca e di aumentare il livello pur di produttività delle nostre
Delle nostre imprese quindi questa è un'agenda seria
Lavoreremo questi sono i primi quattro punti lavoreremo su altri tre punti che sono la produttività i costi della politica il federalismo il fisco e contiamo nel giro di qualche settimana di chiudere tutto questo lavoro che poi dal nostro punto di vista dovrebbe essere proprio la agenda riformatrice del Paese e l'agenda che dovrebbe essere anche all'attenzione di chi dovrà poi stilare i la proposta italiana per appunto il patto di il patto di crescita europeo che dovremo presentare ad aprile
Quindi c'è un'Italia seria che vuole andare avanti che crede nel Paese che si prende delle responsabilità e questo è per noi molto importante però voglio dire anche un'altra cosa accanto a questo lavoro che ne stiamo facendo
Insieme a tutte le altre parti sociali noi però non recepiamo di un millimetro da una convinzione altrettanto forte
Quella che dicevo prima il Paese ha un grande problema di competitività e di produttività noi tra il novantasette due mila sette abbiamo perso dieci punti di competitività rispetto alla Germania che il nostro benchmark allora
Non c'è dubbio che
Questa perdita dipende da tante cose dipenderà uno scarso investimento ricerca innovazione dipende da
Poca formazione che si fa dipende da un'insufficiente dotazione infrastrutturale
Però lo voglio dire con altrettanta chiarezza la mancanza di produttività e di competitività dipende anche dalle regole del mercato del lavoro ed alle regole delle relazioni sindacali questo per noi è chiaro
è ovvio che su questo ne vogliamo lavorare
Vedete io credo che in questi anni che sono stati anni di bassa crescita per l'Italia però insomma comunque di crescita
Io penso che tutti noi abbiamo tollerato che in alcuni casi non dappertutto ma in alcuni casi se arrivasse a tassi di assenteismo folli a fase malattia invalidità
Ha reagito a rigidità organizzative nelle fabbriche senza senso ad ore effettivamente lavorate troppo basso signori questo noi non ce lo possiamo più permettere non è una cosa sulla quale possiamo dissertare noi non ce lo possiamo più permettere
E permettetemi anche di dire che siamo anche stanchi di sentir dire che
Fare queste cose vuol dire ledere i diritti dei lavoratori ma tutelare i falsi invalidi e farsi malati vuol dire tutelare i lavoratori no vuol dire tutelare gente che non fa il proprio mestiere quindi non è questo
Anzi noi pensiamo che invece vadano pagati meglio e di più la stragrande maggioranza dei lavoratori che fanno successo delle nostre imprese che appunto sono i lavoratori che con noi
Portano avanti le nostre
E allora proprio per questo dopo tanti anni l'immobilismo noi a due nel due mila nove abbiamo varato una revisione degli assetti contrattuali stiamo lavorando su deroghe contrattuali del contratto dei metalmeccanici siamo di fianco alla FIAT di Marchionne e a far Marina italiana ma non solo per la FIAT e ne stiamo di fianco a qualsiasi imprenditore italiano che vuole investire in Italia che crede ancora nell'Italia ma che chiede e che le fabbriche siano organizzate siano governabili e chiede appunto di poter lavorare semplicemente come si lavora negli altri Paesi quindi noi su questo
Andremo avanti su questa parte che riguarda la relazione in mi bem del lavoro e mercato del lavoro andremo avanti non ci fermeranno le polemiche non ci fermeranno le intimità Moni non ci fermeranno anche alcune forme di violenze che non ci piacciono che sapete hanno colpito Raffaele Bonanni a cui fa la nostra solidarietà e la nostra amicizia
E che hanno anche colpito recentemente la nostra Confindustria di Padova quindi noi andiamo avanti e siamo convinti che questa sia una strada fondamentale da portare avanti così come vado verso la conclusione
Noi guardiamo con attenzione anche quello che sta avvenendo in Europa perché noi guardiamo ovviamente nelle nostre fabbriche ma guardiamo anche che cosa succede in Europa e quali sono i casi positivi in un certo senso da prendere come benchmark e pensiamo che in casi positivi per capire quale deve essere l'azione di governo oggi sono due uno la Germania di cui parliamo da tanto tempo
La Germania ha fatto un ente straordinario forze sforzo di produttività
Ha fatto riforme del mercato del lavoro durante il Governo Schroeder e oggi ha la capacità di crescere al tre virgola quattro per cento del PIL è campione di esportazioni tutela i salari
E al tasso di disoccupazione più basso di sempre da quando c'è stata l'unificazione europea quindi per noi la Germania un benchmark ed è per questo che noi continuiamo a lavorare sulla produttività
Ma c'è un altro Paese che oggi sta mostrando un successo che in un certo senso prima era insperato
E il Regno Unito di Cameron di David Cameron del Camerun quando era in atto ha fatto un'azione di coraggio straordinaria molti di dicevano attenzione noi abbiamo un undici per cento di deficit di beni attenzione al taglio della spesa pubblica potrebbe creare un enorme problema nel Paese
Lo ha deciso di scegliere un'altra strada ha fatto un massiccio taglio sta impostando un massiccio taglio della finanza pubblica
Tagli era di novanta qui Menga novantaquattro miliardi di euro il la spesa pubblica e il deficit passerà dall'undici per cento al due per cento del PIL in quattro anni questa è la manovra correttiva più grossa
Dell'Inghilterra dalla dal dopo quella secondo dopoguerra farà taglierà quattrocentonovanta mila dipendenti nel pubblico impiego andrà avanti in questa direzione e allora
Io credo che e tutto questo lo sta facendo lo annunciato e cresce
Nella nella nell'anno crescerà di un due virgola otto per cento allora questo sta dimostrando
Che i Paesi che stanno crescendo in Europa sono i Paesi che sposano la produttività da una parte il taglio della spesa pubblica dall'altro l'ora questo e quello che anche noi dobbiamo fare questa la situazione che noi dobbiamo seguire allora
Noi diciamo chiaramente anche la politica italiana ne dobbiamo tagliare la spesa pubblica c'è ancora spazio quando sentiamo molti dire
Non c'è più spazio di tagliare la spesa pubblica diciamo non è vero guardate qual è il livello di spesa pubblica in Italia cinquantadue virgola quattro per cento del PIL più di metà del PIL allora c'è spazio certamente per cambiare
Dobbiamo tornare a parlare di privatizzazioni
Dobbiamo fare una lotta vera all'evasione fiscale adesione fiscale al sommerso e dobbiamo recuperare soldi per tagliare le tasse sulle imprese sui lavoratori e per in era in quelle poche cose che possono veramente darci la possibilità di crescere ricerca innovazione scuola università esattamente quello che stanno facendo i Paesi che stanno crescendo di più
Mi avvio amici alle conclusioni
Io
Credo che
Davvero noi stiamo vivendo un periodo difficilissimo
Ricorderete circa un mese fa io a Genova avevo detto che la nostra pazienza stava finendo perché davanti una situazione così difficile
Non vedevamo come dire una spinta a cambiare le cose attratto due settimane fa al convegno della della piccola avevo dato atto volentieri che qualcosa si era mosso i contrasti interni alla maggioranza sembravano un po'a calare
Era avvenuta finalmente la nomina del ministro dello sviluppo era stata presentare la realtà la legge di stabilità che era rigorosa
Ma ora ci risiamo
Lo scontro interno alla maggioranza si era aperto con una violenza molto forte
E soprattutto una nuova ondata di fango lambisce credibilità e prestigio delle istituzioni di governo
Allora c'è una prima cosa che ne dobbiamo dire con assoluta chiarezza questo Paese deve ritrovare il senso il rispetto delle istituzioni e dello Stato senza questo non possiamo fare niente
L'assenza del senso del rispetto dello Stato e delle istituzioni e di come la gente le percepisce
Danneggia il paese nella sua immagine internazionale e questo è un fatto importante perché come noi gira il mondo e cerca di conquistare mercati internazionali
Paralizza l'adozione dei provvedimenti più urgenti e necessari per ridare fiato alla crescita e per avere la fiducia dei mercati internazionali
Certo io questo lo voglio dire con chiarezza non mancano ministri e sono anche qui presenti sono venuti qui in questi giorni che continuano a lavorare con lena che continua a fare bene il proprio mestiere
Nel mille proroghe sono in arrivo speriamo ospitiamo alcune iniziative importanti come ho detto prima su ricerca innovazione o sugli ammortizzatori ma la verità
Che la paralisi che colpisce il Paese ormai avanza io lo voglio dire con chiarezza
Il Parlamento non lavora quasi più
Non riusciamo a nominare il presidente della Consob questa un'autorità fondamentale per il la terra per i mercati
C'è uno smarrimenti ciò molto forte
Io penso che cresce la mancanza di fiducia
Allora così il Paese non va avanti così il Paese non va avanti dobbiamo cambiare dobbiamo cambiare profondamente il Paese va governato non può essere abbandonato a se stesso
Spetta alla politica decidere il da farsi con Confindustria non deve e non vuole indicare alla politica quali sono le cose da fare noi però diciamo una cosa molto chiara bisogna recuperare il senso dell'unità
Della serietà della capacità di lavoro e permettetemi dobbiamo ancora prima recuperare il senso della dignità senza la quale non possiamo fare
Lasciatemi anche dire che per noi che facciamo impresa e anche piuttosto squallido otto costatare che molti deputati della maggioranza
In questi giorni pensano molto di più al loro futuro magari a cambiare ad andare di qua al di là piuttosto invece che pensare alloggi del Paese anche questo però non è più accettabile non possiamo avere
Gente che pensa solo di andare di qualità
E voglio dire però con altrettanta chiarezza che non ci interessa non è meno
Alchimie partitiche che discutano magari per mezzi di legge elettorale c'è un problema di legge elettorale ma magari
Che ci porta indietro a sistemi proporzionali che portino a mille partitini frammentati Dio ci scampi e liberi l'abbiamo già vissuto
Nel passato di questo Paese e che magari poi per trovare un accordo visto che saranno
A maggioranze molto allargate molto diversificate trovino l'accordo facendo ripartire la spesa pubblica anche questa non è la soluzione che non potrà
A noi interessa non soluzioni che affrontino con visione di insieme con spirito riformatore
L'agenda della crescita quella che abbiamo indicato come parti sociali ma che tutti credo almeno nella maggior parte del Paese condividiamo l'agenda quindi condivisa cioè
Io penso che milioni di italiani che lavorano duro ogni giorno chiedono e meritano un Paese al quale la politica dia più dignità
Allora tutti coloro che vorranno le addensare questa agenda della crescita questa agenda delle riforme noi siamo pronti a dare una mano e a lavorare insieme con dignità
Con rispetto perché noi nonostante tutto vogliamo bene a questo Paese crediamo in questo Paese crediamo nelle nostre imprese e quindi noi vogliamo lavorare in questo modo innanzitutto per l'Italia e soprattutto per i nostri figli grazie
Bene io veramente due parole di chiusura ringrazio naturalmente tutti gli ospiti illustri che hanno animato anche questo venticinquesimo convegno di Capri che è la mia Presidenza io insomma ho avuto l'onore di
Come dire di organizzare
Naturalmente ringrazio e ma per le
Per le
Parole insomma che mi hai voluto regalare all'inizio del trenta entra ringrazio naturalmente il Presidente del Senato Renato Schifani il Ministro Fitto tutti gli altri ospiti che hanno animato il dibattito di oggi di ieri
Io sinceramente non voglio più parlare del tema nel retta e ha già parlato tanto voi avete fatto
Certamente un ottimo lavoro io come diceva Emma sono arrivata al termine insomma della mia stagione convegnistica rimango ancora qualche mese naturalmente però in termini di convegni questo è l'ultimo
Io con è veramente ringraziare di cuore tutti miei amici colleghi il mio movimento dei giovani imprenditori quello che mi ha accompagnato qua in questi
Due anni e mezzo e naturalmente tutto il Comitato interregionale del sud ho tanti amici fra di voi
Cristiano totem naturalmente che oggi
è il progetto leader Mauro Macaolo Giorgio cappello naturalmente Dario Polignano Gabriella Megale Sebastiano Caffo Silvia Cianciullo ma dov'era meno non li ho letti ma mi sono scritto che dall'emozione probabilmente qualcuno che poteva anche sfuggire
Ringrazio di cuore veramente tutta la Segreteria nazionale giovani pittori Michela Fantini che
è stata ed è
Lacalamita tutta la segreteria naturalmente hanno a Cosenza
Naturalmente
Tutti ragazzi nuovi che sono arrivati come Cecilia come le sanno come Francesco naturalmente Daniela Cannizzo e Fulvia ma Dio che sono altre colon importanti Anna Cosenza che non è fisicamente qui con noi però me naturalmente tutta Confindustria che in questi due anni e mezzo insomma ci ha supportato ci ha aiutato e ci ha sostenuto quindi io
Vi ringrazio di cuore per questi bellissimi due anni e mezzo di una rete regalato e sul punto
Univoca lungo il futuro