Forum ANIA Consumatori - "Gli scenari del welfare. Tra nuovi bisogni e voglia di futuro"

Buongiorno
Benvenuti
Tutti in questa
Splendida villa in questo splendido posto con un panorama
Magnifico su Roma
Questo forum rappresenta la prima uscita pubblica del Forum ANIA consumatori
Un forum che come trovate scritto nella Scheda all'interno della cartellina vuole essere
Una sede di confronto paritetico tra compagnie associazione dei consumatori ed esperti indipendenti
Per progettare e sviluppare assieme iniziative proposte di soluzione sui principali temi assicurative di interesse dei cittadini
Il
Primo tema che abbiamo discusso scelto all'interno della fondazione e quello del welfare
Un
Problema vecchio e allo stesso tempo nuovo
Il programma che avete nella cartellina come vedete evidenzia
Una
Breve introduzione che farò io a nome
Della
Fondazione in qualità di vicepresidente o il professore De Rita illustrerà la ricerca di cui trovate nella cartellina una breve sintesi ma la ricerca intera può essere
Asportata dalla sito www
Della
Forum infine seguirà alla tavola rotonda comma
Esponenti del mondo sindacale della ricerca delle istituzioni permettere a fuoco questo tema del welfare e infine seguirà le conclusioni del professore del Presidente Fabio Cerchiai
Per venire ad una breve
Introduzione
Signore e signori la ricerca sui vecchi e nuovi scenari del welfare che le associazioni consumatori e ANIA hanno convenuto si pone l'obiettivo di contribuire
A un dibattito guardando al futuro
Alla ricerca non abbiamo chiesto soluzioni ma stimoli su cui riflettere è una miniera di dati e di scenari che ci attendono nei prossimi anni sui quali costruire indicazioni e proposte
Il termine Welfare ci richiama molti problemi
Dalle pensione agli ammortizzatori sociali all'infanzia gli anziani la salute la scuola i giovani le donne e così via è quindi un tema complesso che coinvolge milioni di cittadini e famiglie e quindi tutti noi
Welfare richiama una domanda di protezione sociale crescente
Resa ancora più forte dalla recessione in atto
Un welfare che va collocato tuttavia in un contesto nuovo diverso da quello del passato
Riflettere quindi su come riprogettare questo welfare significa avere presente i nuovi scenari
Il ruolo della famiglia che non è quello del passato le famiglie sempre più ristrette sempre più Sindaco l'allungamento della vita l'invecchiamento della popolazione che aprono problemi nuovi
Di autosufficienza e una base produttiva sempre più ristretta
Non da sottovalutare inoltre che il mancato sviluppo comporta minori risorse disponibili nonché l'accesso dei giovani al lavoro in età sempre più tarda e con forme di lavoro sempre più precari
A tutto ciò si aggiunga la mancanza di interventi organici da parte delle istituzioni che spesso hanno favorito sprechi inefficienze assistenzialismo mi o provvedimenti di mero rinvio del problema
Con ricadute negative sulla qualità del servizio e con un aggravio dei costi per i cittadini e per le stesse famiglie
Questa nostra riflessione avviene anche in un periodo storico in cui il livello di povertà e di indebitamento delle famiglie sta aumentando
Troppo spesso si parla di riforma del web fa ma dietro la parola riforma si intendono solo tagli e non riorganizzazione e non riqualificazione come invece tutti noi vorremmo
Per la prima volta nella storia i nostri figli rischiano di avere certezze di lavoro e certezze di welfare minori rispetto alle generazioni precedenti
Occorre quindi ripensare questo nostro sistema di welfare in cui lo Stato garantiva tutto
Riprogettare il futuro non deve e non può significare minore protezione
Bensì un sistema di sussidiarietà tra pubblico e privato che consenta di salvaguardare mutualità e solidarietà
Di recuperare più efficienza nella gestione nonché una maggiore responsabilità del singolo cittadino
Un sistema di welfare quindi basato su più pilastri quello principale
Resta l'assistenza garantita e di base che deve essere lo Stato ad assicurare
A cui si affianca un secondo pilastro di welfare decentrato su base categoriale o territoriale che possa integrare quello nazionale come già è avvenuto con l'esperienza della previdenza integrativa
Un terzo pilastro è certamente quello individuale assicurativo
Che tuttavia deve svilupparsi in un quadro di norme e di informazioni trasparenti sui costi
Sui rendimenti sui rischi perché troppo recenti sono le esperienze sul risparmio per essere dimenticati
Importante resta quindi a nostro avviso anche un ruolo delle autorità di controllo e qui sono presenti in questa nostra sala numerose istituzione autorità
In merito al welfare a cui si aggiunge anche noi riteniamo un ruolo delle associazioni consumatori non soltanto di educazione ma anche di controllo infine va aggiunto i tre pilastri anche un quarto pilastro
Che spesso viene dimenticato ed è l'apporto del volontariato
Che in alcuni settori vedi salute assistenza riveste un ruolo insostituibile e spesso anche sostituisce quello che dovrebbe essere un ruolo della famiglia
In merito alle risorse necessarie quindi al tema della sostenibilità del nuovo welfare questo non deve presupporre certamente ulteriori tasse contributo a carico dei lavoratori e dei pensionati
Bensì utilizzare le risorse che possono scaturire dalla lotta agli sprechi che restano numerosi alla maggiore efficienza
Ad una strategia tra pubblico e infine e privato e infine ad un recupero delle risorse nell'aria dell'evasione
Da non sottovalutare inoltre le nostre riflessione anche quelli che sono i messaggi culturali
Che cittadino riceva che i giovani ricevono ci riferiamo al ricorso al gioco al ricorso alla scommessa all'illusione che tramite la vincita si può garantire una rendita vitalizia per la pay Chiaia
Tutti noi siamo ben consapevoli che i rischi del domani e della vecchiaia occorre pensare oggi occorre costruire alloggi non con il gioco ma con scelte razionali e responsabili
Indispensabile quindi è anche un'educazione finanziaria previdenziale soprattutto nei confronti di giovani è ovvio che con un lavoro precario un basso salario spesso le priorità le emergenze dei giovani vanno in altra direzione
Le condizioni di Nola autosufficienza di molti anziani rappresentano una vera e propria emergenza per le famiglie
Un problema questo già evidenziato sia dal sindacato dei pensionati ma confermato anche nella ricerca che sarà presentata
Successivamente
E che tuttora non ha trovato una risposta adeguata da parte dell'istituzione
Così come ancora restano soluzione insufficienti per gli altri aspetti del welfare dagli asili agli ammortizzatori sociali di cui lire ieri discutevano tra
Organizzazioni sindacali e impresa
Come associazioni consumatori ci interroghiamo anche su quale possa essere un nostro ruolo in tutela del cittadino rispetta Roberto una cosa è certa
Se nel passato le associazioni consumatori avevano come priorità
I temi della tutela del consumatore sui prodotti sui beni di consumo
Oggi e ancora di più lo sarà nel futuro la sfida per le associazioni consumatori sarà sempre di più sulla qualità l'efficienza la trasparenza dei servizi
Le associazioni consumatori quindi possono svolgere un ruolo
Di informazione di educazione ma anche di controllo e di negoziazione degli standards di qualità
Indispensabile quindi una politica di welfare che guardi lontano come dice il titolo di questo nostro forme
Che sappia coniugare sostenibilità e prestazioni contrastare quelle lobby interessati e sono vaste ad un welfare pubblico dequalificato per favorire interessi privati
Le priorità quindi vanno i giovani per impostare una previdenza non più caratterizzata sul lavoro a tempo indeterminato che una volta ma caratterizzata dai mille i lavori flessibili e spesso precarie
Vanno alle famiglie per una riqualificazione dei servizi
E non dei tagli che continuamente leggiamo e conto tocchiamo con mano vanno agli anziani con misure di sostegno in modo particolare alla non autosufficienza
Le risorse sono scarse come sappiamo affidata la ripresa dello sviluppo alla lotta all'evasione l'importante e avviare un percorso che come dice la ricerca del
Abbia voglia di futuro
Ho
Come ci ricorda un grande educatore don Lorenzo Milani
Non dobbiamo aspettare che lo Stato campi dobbiamo essere noi con le nostre idee le nostre proposte e soprattutto con il rimboccarsi le maniche a far cambiare questo stato
Per concludere
Perché è una Fondazione ANIA consumatori dà risposta è semplice è uno strumento di ricerca di confronto sui grandi temi scenari del mondo assicurativo
Consapevoli
Che una maggiore conoscenza non limita la reciproca autonomia al contrario può rafforzare il tavolo di confronto fra imprese e consumatori
Per una maggiore e concreta tutela dei singoli delle famiglie e dell'intera società grazie
Lascio adesso la parola
Al professor De Rita per la sua relazione per la sua introduzione alla ricerca che trovate nella cartellina
Grazie lande
Troverete una sintesi della ricerca nella cartellina alla ricerca tutta intera che sono
Due trecento pagine a ritrovarlo sul sito ANIA forum consumatori quindi a me tocca soltanto una riflessione di avvio
Di questo panel di discussione che avete di fronte quindi non farò un'illustrazione la ricerca ma
Cercherò di essere anche
Interpreti un momento particolare
Momento particolare questo tutti dicono che dobbiamo andare verso un sistema misto
Che il sistema di welfare italiano è troppo stato centri col bisogna dare spazio ad altre realtà ad altri responsabilità la responsabilità delle famiglie dei singoli
Degli enti locali delle fondazioni e quant'altro
In effetti se uno va a vedere nella ricerca c'è chiaramente questa tendenza
In pratica
Il
Gli enti locali dicono che il cinquantotto per
Il cinquantotto per cento degli enti locali intervistati dicono ci vuole il sistema misto
Le imprese che fanno attività sociale
Non le imprese profit ma le imprese che intervengo nel sociale hanno una percentuale uguale cinquantasette per cento la popolazione la gente comune si vede un po'meno il quaranta per cento
Però significa che
Questa idea del sistema misto è passata
Soltanto che
Per ragioni che non riesco ancora definire e adesso stiamo misto non è che sia così chiaro
Ne sentiamo l'esigenza diciamo che bisogna che partecipano consumatori individui famiglie enti locali
Associazioni di volontariato però alla fine qualche cosa
Che non convinzione su questo non entusiasmo e sta propensione al sistema misto sembra più un'affermazione retorica una
Espressione di volontà che una vera prospettica
E allora
Mi permetto di dire in questo momento che
L'unica cosa che non ci possiamo permettere su questo argomento dell'organizzazione del guardi ferree lo strabismo
Lo strabismo è quello che ci fa pensare che sia all'orizzonte lo ha portato in mano un determinato assetto mentre invece
Non c'è
Faccio sostanzialmente due esempi uno mio personale
In fine anni Settanta credo fosse settantanove io scrissi
In un libro al ricordo vi Alessandro Molinari che era stato il mio direttore ad altri mezzi un saggio intitolato verso la personalizzazione e privatizzazione del sociale
Indicando una tendenza c'è la tendenza personalizzare i bisogni a personalizzare le attese a personalizzare i desideri a quell'epoca andati modo l'introito marxismo se vi ricordate bene una pendenza personalizzate
A personalizzare che poteva diventare anche una tendenza a monetizzare
Già allora c'era per esempio nella scuola nella nelle specializzazioni post universitarie nel consumo di farmaco c'era questa connessione fra personalizzazione privatizzazione
Sono passati trent'anni non è successa
Lo strabismo era troppo forte
Ma se andate anche a un livello più
Razionale e più politicamente concreto pensa dal libro bianco di Sacconi suo prima
Sul welfare
E voi trovate nello stesso strabismo il tentativo di di dare innovazione articolazione forse non richiamo le Bix alla big society
Tanto di moda almeno un anno e mezzo fa dire ritentare una distribuzione un sistema misto
è bastata una crisi piuttosto profondo
Dal punto di vista economico una congiuntura faticosa un'esigenza delle famiglie dei singoli di proteggersi comunque e anche in quello schema
è risulta è entrato in cono d'ombra il vero problema è il nostro problema è il problema di non essere prego no essere
Strabici di non essere cioè in qualche modo
Di non sovrapporre le nostre speranze le nostre intuizione a quello che è la realtà dei fatti
Cioè io fosse più libero dei miei lieve mie idee e direi che oggi
Mi piacerebbe capire comune Lower forse si affermando una logica se mi capitalistica se uno pensa che in fondo gran parte
Del sistema è fatto da grandi flussi finanziari da cinquanta milioni di clienti la tecnologia di altissimo livello le componenti per una cultura capitalistica del welfare ci sono tutti ma
Non lo dico lo dico soltanto perché
L'ho pensato qualche volta ma non esclude
Ritorniamo hanno
Non dobbiamo essere presi non dobbiamo avere in questo senso di una cultura
Troppo anticipatore rispetto alla realtà e perché
Perché la realtà di fatto la realtà che abbiamo di fronte che
Malgrado le affermazioni e le imprese dicono dobbiamo collaborare rinvenienti locali sono tutti in qualche modo in fermento per rinnovare o per chiedere di innovare nei fatti se comunale permanenza
Della storia sociale di questo un Paese che resta
La solita che io dico ogni altra con
Voi sapete quanto io sia affezionato al modello italiano alle realtà territoriali dell'organizzazione sociale ed economica che ci siamo dati negli ultimi sessant'anni specialmente negli anni settanta
Ma nel sociale e ancora più provo questa attacca
Sembrerebbe ancora undici che e siamo ancora legati a un anziano o una sicurezza ad anni tre
Quando
Sull'onda di un rapporto con
Nel mondo del lavoro e sull'onda di una riforma strutturale dell'amministrazione pubblica degli enti pubblici si dette luogo alla vera nasce del Governo
Siamo ancora lì
Siamo ancora lì
Siamo ancora un bisogno di sicurezza che la gente esprime nei confronti dello Stato
Il novanta per cento della popolazione degli atti si fida sul web solo bene dello Stato
Oppure ma come si sono
Cliniche private università prestigiose
La società si compagnie di assicurazione che offrono prodotti diversificate no solo lo Stato
Come se
A un certo punto quella dimensione perché nata che è cresciuta sia
Vista come una permanenza obbliga
Non si capisce
Lo si capisce perché è nata in quella maniera è nata come un welfare statuale nababbo nuovo welfare garantito politicamente
Non a caso ho citato gli anni Novanta è nato come un meccanismo di grandi organizzazioni che comunque danno consistenza pensate a quanto dalla consistenza degli anni Trenta all'INPS
E Fantoni da abbia da oggi con sue ventisei gestioni articolate dà proprio il senso che quello è
Il welfare italiano verso il denaro per il novanta per cento è quello
Con una soddisfazione
Non male
Perché anche quando sia insoddisfatti nella ricerca lo troverete la gente anche quando insoddisfatta diceva e meglio quello che mi danno piuttosto che quello che potrei non a venire
C'è la paura che scompaia anche una dimensione qualche volta degna di reclamo però almeno cinque
Arriva non è più o meno confusamente revisione di welfare in altri Paesi che dicono in fondo teniamoci buono questo vuol fare perché abbiamo teniamoci buono questo rapporto che abbiamo sulla realtà
Di copertura del bisogno
E allora
Il problema dunque
Dove nasce la dimensione utili revisione di articolazione
Se noi vogliamo fare
Nella ricerca c'è una frase che
Probabilmente non
Non
Non è del tutto corretta che dice la revisione dello Air France Boffa soltanto con un colpo di mano tipo la legge sulla scala mobile dell'ottantaquattro
Cioè con una
Rottura profonda degli schemi
Probabilmente è anche vero perché chi con i miei collaboratori hanno studiato visto vocato con mano questo irrigidimento del welfare su se stesso sulle proprie radici e sulle proprie organizzazione dicendo ma se vogliamo fare
Un qualche cosa non possiamo fare il welfare mix soltanto con la buona volontà dobbiamo esserne amicali e
Trasformare
Dove stanno i ponti di evoluzione di trasformazione
Bisogna dirlo chiaramente non stanno mai nei quattro grandi
Protagonisti delle circolari welfare i politici di una politica diciamo così il la realtà degli enti locali gli operatori sociale imprese o meno e le aziende profit di questi quattro o di queste quattro categorie
Direi che per certi versi i meno motivati sono i primi gli ultimi
Le aziende profit perché in qualche modo son sempre state considerate estranei
Sono state considerate sempre con sospetto
Con una logica che
E anche sono viste con sospetto ma con le loro difficoltà
Io penso alla compagnia assicurazione debba entrare quindi in realtà tipo la non autosufficienza cui spesso viene chiamata
Mi sembra difficile che posso farlo
Perché è difficile che è difficile tecnicamente
Io che ho fatto il Presidente una compagnia per sei sette anni
Un certo punto chiesto una polizza per la mia non-autosufficienza vanno guardate dicendo Presidente non gliela possiamo fare è troppo vecchi calcoli attuariali dovremmo far pagare un premio
Non c'è bensì ma
Avendo pensa avendoci pensato all'epoca in cui avevo fra i cinquantacinque sessanta anni non credo che molti italiani aspetto pensino prima dei cinquant'anni alla buona ma alla non autosufficienza ritengono di essere breve
Le compagnie sono
Di in difficoltà rispetto al sociale a parte i loro problemi che conosciamo tutti che abbiamo visto anche
Nell'ultima posizione
Dell'ANIA sulla prigionia delle compagnie nell'RC auto che in pratica di ne riduce la capacità di movimento nel sociale sono proprio prigionieri
Gli altri privati sono qualche università privata qualche clinica privata ma anche loro sentono di essere nel momento in cui entrano in in circuito sono sospettabile
Non sospettabile magari qualche
Università telematica può essere sospettata lo ammetto
Di non grande serietà ma alcuni grandi gruppi privati che sono entrati in
Mette in campo sanitario certe volte no
Pensiamo ha un grande gruppo qual è quello di De Benedetti che aveva già nei suoi cliniche nel momento in cui ha chiesto la quotazione in borsa
Per fare interventi che mi aveva ma un'autosufficienza ha trovato dei dubbi sia
Sui giornali perché siamo stati addirittura pagina dei giornali sull'argomento sia nelle autorità di controllo consone
Sulla concorrenza cannoneggiamento tardi raccomandabili di votazione c'è il clima non c'è un clima favorevole
Per il privato il privato star lì a difesa se c'è qualche spazio fa qualche spazio la non autosufficienza
Fa anche i due convegni due convegni delle società delle compagnie di assicurazione qua sacche la non autosufficienza italiani la risolvono con le badanti perché il sistema non è un sistema che accetta la sfida del privato
Così come anche i politici gli altri due elementi di
Lunedì riferimento quello popolare dei politici voli diceva anch'essi sostanzialmente demotivato
Perché entra nel sociale diventa sempre più difficile la stagione del riformismo di cui io stesso faccio parte nata nel dopoguerra alla fine già tentate tutte al dato tutto
è stanca
No oggi parlare di riforma del sociale estremamente difficile
E poi il Comune ci sarebbe bisogno di una trasformazione profonda di questa realtà
Rimangono allora tre elementi e due l'ho già detto e cioè le imprese che fanno sociale e
Gli enti locali e dall'altra parte i cittadini
Il cittadino continua ad essere quello che io dicevo a me settantanove ottanta un grande perso analizzatore
Il sociale viene personalizzato il bisogno sociale personalizza soltanto non è privatizzato
Volo personalizzazione bisogno ma lo fa pagato allo Stato
L'eccedenza di analisi mediche e
Adolfo
Le attività collaterali della scuola qualsiasi cosa si tende a farla a caricarlo sullo Stato lo Stato resta da una parte il monumento a cui tutti si attengono perché è il vero
Punto e il muro della sicurezza
è il muro angolare della sicurezza però al tempo stesso e anche
L'Oscar eviti il punto in cui si scaricano anche le piccole furbizie
Del welfare italiano
C'è un processo di personalizzazione io penso per quello che ho messo occupa presente del farmaco che una cosa
In coincidenza personali sano si autocorrezione del farmaco se lo out trentotto per cento i danesi auto prescrivere il farmaco cioè personalizza la diagnosi addirittura
Però poi data al medico di base si fa a far
La ricetta nonno pagava ormai i luoghi non
Personalizza ma non privatizza
E questo è un punto diciamo così che crea quella
Dimensione in cui diceva se io devo fare un sistema misto
Il eviti privati stanno in un cantuccio più o meno a difesa Heathrow fitte
I politici si sono stanca di fare il format stanno a guardare fanno solo interventi puntuali magari una volta ogni quindici anni pensiamo
All'intervento di misure pensione voi si ritirano in buon ordine perché se
C'è troppa tensione
Il e i i clienti gli utenti i cittadini consumatori vede quello che volete nel
Si comportano con questo processo personalizzato ma non privatizzato personalizza vanno monetizzato
Ebbene allora a quel punto restano due
Gli elementi fondamentali da una parte
Gli enti locali dall'altra parte le imprese sociali che stanno dentro un sistema di fornitura di servizi
In una società
Abbiamo scritto e lo ribadiamo in cui si parla tanto di sociale ma si partecipa poco al sociale
Perché è vero che ci auto procediamo al farmaco lo facciamo pagare lo Stato ero anche la capacità di stare nel sociale diciamoci la verità al settanta per cento in Italia non parte non fanno nessuna attività sociale
E dico il trenta per cento che lo fa un tredici per cento si dichiara donatore di di sangue e il sei per cento appartenente all'associazione di volontariato
Per fare un welfare mix ci vuole una capacità del della gente di sentire il sociale come proprio
Se lo sente solo come personale
Personalizza il bisogno ma non lo sente come
Clima generale della società a diventare più equanime più solidale più attenta alla qualità dei bisogni e diventa molto
Limitato
Restano quindi in in gioco gli altri due soggetti da una parte degli enti locali da una parte nella
Le imprese sociali
Una delle cose che appare chiaramente da questa ricerca nella crescita di potere e diffusi di ruolo degli enti locali
Nessuno pensa di sì ma l'ente locale no no dall'ente locale oggi si è assunta rumorosi assunto un ruolo che in pratica di grande provatamente
Perché nel confine del Comune specialmente in comune CEE
Una possibilità di fare intervento sociale perché i bisogni sono a portata di mano sono visibili perché il consenso passa molto spesso attraverso l'intervento adopera diverse gli anziani o alla cooperativa di scuolabus perché il meccanismo è un meccanismo
Di aderenza alle famiglie di rapporto quasi quotidiano senza magari passa per l'Associazione nazionale con i consumatori Sacconi gli utenti dei servizi
è impressionante vedere come
Fra tutti coloro che dicono il sistema deve restare così come
Gli enti locali sono quelli che
Presente no una risposta affermativa altissimo
Come a dire ormai ci siamo assestati su questo punto abbia
O uno un tipo di responsabilità nel sociale Ceroli ce lo gestiamo come vogliamo o come sostiene
L'unico problema che prima non meno meno soldi di prima però nessuno può chiedere
Le nostre responsabilità chi deve trattare con la fondazione bancaria che ci dà un po'di soldi per lui per il vostro scolastico chi deve trattare con
Una organizzazione internazionale che viene
Ancora è il Comune
Comunque
Il Comune diventa un un queste La nove per me
Però romanocentrica o in qualche modo
Macro centri do per me una sorpresa vedere come il Comune di in qualche modo dice queste
Con un'altra zona
Affermazione che mi hanno fatto andare qua si investe in cui rinunciano anche allo sviluppo locale agli interventi sullo sviluppo locale vogliono spostare i soldi relativi allo sviluppo occupazionale
Industriale e imprenditoriale sul sociale
La loro prima vera responsabilità se la sentono nel sociale
Questo per esempio a dei dei problemi che abbiamo visto anche una ricerca su nel federalismo prossimo venturo
Perché il federalismo il prossimo venturo se non riesce a calibrare la sua
Dimensione di welfare
Legata alla dimensione dell'ente locale e finisce per essere qualche cosa via astratta
Chi vuole oggi costruire il federalismo secondo me deve partire non vanno bene c'è stato quell'autonomia dal primato dei Comuni ma deve partire dal tanto che la maggior parte delle posizioni della gente la maggior parte della posizione dei poteri locali sono in favore di una dimensione di una responsabilità forte dell'ente locale
E poi a più non abbia la capacità di ferro la qualità e cioè però tenete conto che
La vera
Più anche il vero motore il consenso del potere consenso perché nel sociale passa gran parte del consenso locale e nel sociale passa anche una gran parte
Del potere degli enti locali orfani la convenzione per gli anziani e la convenzione con nel terzo settore con un'altra azienda del terzo settore fa comunque va bene
Secondo ultimo protagonista di questo gioco e cinque è il problema è quello dell'impresa sociale
Sentiremo porre del su questo argomento però sono dei delle strutture e si dimostra oggi molto più dinamica e via
Non ho strutture di anno
In qualche modo sfruttato anche la crisi per occupare spazi sono strutture che hanno
Si sfidano anche sul piano dalla qualità sul monitoraggio dei problemi
Dei propri interventi sia sono realtà che danno un po'di
Senso privatistico senso privato il senso non burocratico all'intervento pubblico che danno anche un senso dire che appartenenza
E e di crescita di appartenenza mondi cattolici e moderati ammoniti volontariato varia
Che però hanno solo vizio solo difetto che dipendono dei flussi finanziari che arrivano al comune tra il Comune redistribuisce con convenzione
Sono un mondo
Vitale certamente un mondo vitale ma sono mondo dipendente
Dice ma siamo tutti i dipendenti anche l'ente locale dipendente dal patto di stabilità interno
In tutti sia anche le imprese profit sono dipendenti da qua dalla congiuntura economica o tutti i dipendenti ma questo è
Il l'impresa era richiamiamo l'impresa sociale cioè l'impresa che fa l'imprenditorialità del sociale oggi ha una sua dignità
Che
Quindici anni fanno non avremmo mai conosciuto noi abbiamo conosciuto
Ma il fatto diverse
Il dipendente chiudiamo
Queste e questi sono i cinque punti
I cinque su questi cinque protagonisti chiede
Che corrisponde a Rovigo quasi con cattiveria
Alle alle cifre che vi ho dato all'inizio il sessanta per cento delle imprese della popolazione crede nel
Nel mix Netval fermezza il cinquantotto per cento delle imprese del cinquanta per cento degli enti locali
Tutti per il welfare mix ma poi
Come fa il welfare mix se non
Se sei i cinque protagonisti in qualche modo hanno logiche diverse
L'unico meccanismo di mix
Che si abbiamo verificato e diviene molto enfatizzando è il mix di responsabilità locali gestito dai Comuni le Unioni dei Comuni i consorzi di comuni la capacità di far
I gli accordi
Mi pare attenersi fra Comuni ed altre enti l'innovazione e la sperimentazione di formule tv accordi con la Fondazione accordi con
Riscontro eccetera eccetera
Non è quello il mix tra cui pensava
Il mix a cui pensavamo a cui dobbiamo pensare è un mix di sistema non un mix
A meno che il destino di questo Paese non sia quello di diventare un Paese comunitario in cui i problemi veri specialmente quelli sociali si risolvano all'interno
Di una cultura comunitaria paese per paese o gruppi di paese per Paese per il resto ognuno dei vede nell'oggi lui uno dei soggetti va in parte per proprio conto
Ha un proprio
I cittadini fanno personalizzazione ma non privatizzazione
Quando hanno problemi
Privatizzato ma soltanto nei momenti di grave bisogna
Allora ricorrono anche arrestare familiare
I politici stanno oggi inattesa ma non perché ci sia la crisi politica ma perché cinquant'anni di riformismo senza sbocco c'hanno un po'scoglio nato scusate il termine parlo anch'io come
Come
Un politico che non sono
Le la la la grande struttura
Delle imprese private
Non vede le opportunità i protagonisti veri sono gli enti locali e le imprese di servizio ma queste porte reitero non uno a un mix di sistema ma
A un mix di comunità
Il che molto diverse
Può darsi che sia anche giusto anch'io credo di aver scritto in qualche parte
Negli ultimi due anni che il nostro destino e diventare una società comunitaria di rete di valorizzare la comunità locale però nel mix diciamoci la verità come fa a tutta la comunità che vuole
Ma poi
La forza e la persistenza della macchina pubblica degli ultimi sette novant'anni questo avrà sempre un successo enorme
E non è una colpa della persistenza era colpa dell'altro popolazione che vede soltanto nello Stato la sua
E in effetti anche nel momento in cui
Ci si rivolge
Al sindacato o all'associazione dei consumatori per essere difeso etiche la difesa e in Terna al meccanismo della responsabilità pubblica
è come il reclamo televisivo contro la malasanità hanno
Perché l'aspetto
Il giudice revoca nel momento in cui si fa monitoraggio del sociale nota il fatto che il consumatore o il signore Associazione nazionale l'associazione di consumatori o il sindacato sa di dover difendere
Il il singolo all'interno del grande meccanismo pubblico
Non perché sia giusto far così ma perché è quello
Che esiste e quello che funzioni e quello a cui la gente da legittimità Porfidia
Allora queste diciamo così il panorama Dio un processo di devo dire
Soltanto i testi e faccio tante e convegni a quello di oggi mi sembra che sia importante per tutti
Proprio perché
Dai il segno di un passaggio che non è un passaggio tutti insieme appassionatamente mi riguardi fermezza
Non è questo
Tutti insieme in un meandro diverso non a caso come adesso spiegherò
Abbiamo con una Cerchiai grandi al Comitato direttivo
Della della Fondazione anni al consumatore abbiamo articolato e di interventi perché
Il i oggi il welfare mix sei ancora
Un meandro di responsabilità e di potere
Un membro di ricorsi
A sfide personali aziendali di volontariato di ente locale e quindi in qualche misura questa è la nostra responsabilità il nostro modo di essere studiare quest'argomento
Il perché
Abbiamo
Questo panel che avete di fronte
I primi due che interverranno sono Epifani e Mastrapasqua
Si capisce perché l'ho già detto
Sono
La realtà originaria di quella macchina che resiste ancora permanente e con l'Ulivo
Il sindacato perché rappresenta quella connessione fra sociale fra copertura dei bisogni sociali e il lavoro da cui partirono
I nostri padri negli anni trenta ANAS Vasco perché rappresenta
Quasi emblematicamente
Con la sua Presidenza immense la struttura
Pesante che attraversa il tempo e che in fondo viene riconosciuta come non solo legittimo ma addirittura legittimata a intervenire ulteriormente dicevo prima
Ventisette ad esempio di ventisei ormai gestione dei dei singoli problemi che via via sono stati affidati al
Nella sede di identici nella seconda coppia di
Quindi interventori sarà invece con dottor Garonna come
Direttore generale dell'ANIA cioè l'intervento pubblico l'intervento profit nelle sue prospettive e invece Oliviero Olivero
Presidente De Tilla organizzazione per forme del terzo settore che rappresenta quelle imprese sociali che stanno dentro la macchina attuale e che in fondo sono l'unico elemento di novità che abbiamo dato
Abbiamo avuto negli ultimi
La terza copia invece sarà una coppia sostanzialmente che attiene alla responsabilità dei singoli e
Come consumatori saranno Garigliano componente nel nostro forum
Il rappresentante dei consumatori e PPI Michela come sapete è un giurista dell'Università di Milano Marchetti è inc fondatore storico della prima organizzazione dei consumatori che ci sia stata definita
Finisce come notti dietro le conclusioni è vero soltanto una
Mondi di Rambo
Finisce tra Fornero che conoscete tutti perché e certamente la persona che a seguito con più attenzione e serietà questo settore la parola allora va direttamente di fame da
A
Fatemi fare bene il gestore dei tempi
Frey piaceva i quindici minuti ciascuno io a dodici darò segni di impazienza
Sì buongiorno
Provo a fare
Qualche riflessione sul
Sul lavoro curato dal professor De Rita e sulle cose
Sulle cose che lui ha detto naturalmente non mi sfugge
Il paradosso che informa
è risultato del lavoro
C'è un lavoro che
Puntava accogliere le novità della sistema misto pubblico-privato nel
Nel settore del welfare
E che si è imbattuto inizialmente con una situazione apparentemente paradossale cioè che il novanta per cento delle persone intervistate ha detto che in realtà si riconosce bene nei servizi pubblici due
E naturalmente questo secondo me non è solo paradosso è qualcosa di più profondo che credo valga la pena una discussione come questa approvare un attimo a
La quale a capirne i motivi
Io credo che motivi sono sostanzialmente di diversa natura il primo
Riguarda il fatto che noi siamo restiamo una società che invecchia
Quando parla la società che invecchia penso esattamente all'Italia una parte dell'Europa di questi anni siamo stati una Società giovane negli anni Cinquanta e Sessanta
Siamo una società che invecchia una società che invecchia una percezione dei problemi dei rischi
Diversa
Da una società giova una società giovane una società più dinamica una società che invecchia e per di più ha scarsissima mobilità sociale e territoriale come la nostra ha una percezione diversa
Voglio anche aggiungere che questo destino di essere i giovani e vecchi come nella vita delle persone riguarda anche le società il Paese
Oggi ne siamo in questa condizione non lo siamo stati trent'anni fa alla Cina oggi in una condizione di avere tanti giovani ma già la Cina si interroga
Sul fatto che da qui a qualche anno avrà quattrocento milioni di persone ultrasessantenni
La secondo e che
Accanto alla società che invecchia sicuramente c'è una somma di bisogni che crescono e si differenza su questo si personalizza non si differenza
Sono state studiate questi questi comportamenti queste esigenze e qui si è posto il problema del rapporto tra
Tra pubblico e non pubblico
Perché mentre il pubblico e più efficiente su una offerta standardizzata evidente che ci sono seriamente ci sono personalizzazione sui quali sono forse più efficienti altre forme di
Soluzione dei problemi e di gestione del servizio
Ho detto questa percezione dei rischi che cresce un'insicurezza che sale problema dell'insicurezza è un problema un po'singolare delle nostre società
Perché sale anche malgrado molte cose ci dicano del contrario
Lei ha sempre colpito andate l'America questa vicenda
Che è successa in Arizona nei confronti degli immigrati messicani
Si è montata una campagna contro l'aumento della criminalità in Arizona da parte di questi immigrati messicane e tutte le statistiche tutte le statistiche
Degli ultimi dieci anni ci dicono che in altre zone i delitti contro le persone contro i beni sono drasticamente calato
Una cosa paradossale della quale non si sa spiegare nessuno
Amministrazione divide conservatrice repubblicana democratica non riescono a venire a capo del fatto
Che in quello Stato degli Stati Uniti sta crescendo un'ondata contro i messicani
Senza che ci sia un fondamento razionale e fondato di queste preoccupazioni ma è così
Non c'è un motivo ma c'è se la gente ritiene questo
E infine
C'è il fatto che con una crisi la gente avuto più bisogno dello Stato la percepito come tale ma d'altra parte
Lo dico la verità ma come poteva essere il contrario
Se addirittura la grande finanza e la grande banca dovuto ricorra allo Stato
Se cioè i cittadini hanno dovuto saldare le istituzioni finanziarie bancarie in mezzo mondo come si poteva pensare che di fronte addirittura questo fatto inimmaginabile fino a qualche anno fa
Poi il cittadino il lavoratore che perde il posto di lavoro il giovane precario chi si ammala quello che non autosufficiente non debba pensare che c'è comunque lo Stato che pensa Luigi se addirittura lo Stato si è accollato
Questo po'po'di debiti e di indebitamento per salvare il sistema bancario e finanziario una parte del mondo non in tutto il mondo mano a parte consistente consistente del mondo
Quindi a me sembrano questi un po'le radici del del paradosso che la
Che la ricerca la ricerca propone mentre mi pare di capire che ci sono altre cose nella quale invece
L'andamento della ricerca non copre tiene che secondo me invece sono ancora in piedi ne abbiamo parlato per tantissimi anni delle disuguaglianze del nostro sistema di welfare
Cioè del fatto che accanto a questa richiesta pubblica di protezione di tutela dai rischi dalle difficoltà
Ci sia bisogno di un welfare ma ci sia bisogno di un welfare che sia
Un po'più giusto del welfare che noi
Abbiamo e continuiamo ad aderire che da questo punto di vista le cose peggiorano forse non migliori
La crisi ha dimostrato ad esempio che il nostro sistema di ammortizzatori sociali troppo ineguale troppe
C'è chi ha diritto
A qualcosa e c'è chi non ha diritto a nulla
C'è chi ad oltre un diritto aggiunge un altro diritto e c'è chi ha nulla aggiunge un altro nulla
Devi ed abbiamo dovuto fare tutti Mastropasqua lo sa per intervenire nei casi di crisi così estesi ricorre un meccanismo come la cassa integrazione in deroga che stato benvenuto ma
Che ha un piccolo problema è totalmente discrezionale
Interviene dove ti chiedono dove tu pensi di intervenire non c'è un fondamento cioè equitativo a parità di condizioni ammortizzatori sociali che aggiungo scoraggiano totalmente qualsiasi previsione su sui lavori precari sui giovani cioè
E questo è un primo grande problema secondo me resta molto ineguale anche il sistema previdenziale
Anche dopo l'ultime decisioni del Governo
Perché e la cosa che io rimprovero al Governo su questa scelta
Che nel momento in cui ha innalzato l'età pensionabile poi avevo altre idee su come e ho altre idee su come andasse innalza tu non puoi pensare di non far finta di non vedere che c'è un gigantesco problema della previdenza dei giovani del futuro non può e non vederla
E aggiungo che non può non vederla che rispetta i rischi non può cumulare sul giornale di oggi tre rischi per il futuro
Il rischio del contributivo puro
Il rischio dalla previdenza integrativa esattamente fondata sulla stessa logica e rischio di percorsi di carriera così ineguale
Col contributivo puro se io vado in pensione esattamente l'anno in cui il PIL Mikado del cinque per cento io perdo il cinque per cento del mio montante contributivo fatto tutta la vita e la stessa cosa mi può avvenire con un fondo per l'integrativo
Lì si sono cercati quel dente idea ammortizzatori ma questo problema quando lo risolviamo
E i coefficienti di trasformazione debbono però spetta forza essere così stupidi c'è uguali per tutti
Noi che l'abbiamo inventata del prima sistema contributivo non potevamo fare come ha fatto la Svezia dopo di noi
Ricorre al qualche modifica che aggiunge intelligenza e coefficiente di trasformazione perché non è la stessa cosa lavorare in miniera dietro una scrivimi ad essere uomo essere donna
E perché non si è colta questa occasione che magari rendeva più sostenibile insieme più ecco
Sulla sanità e disuguaglianze sono legate
Alla capacità di gestione
Noi non abbiamo una sanità di età
Abbiamo due forse tre
Ci sono Regioni aree dove la sanità pubblica funzione e quella privata funzione
Ci sono regioni in cui non funziona la sanità pubblica e aggiungo magari non funziona neanche la sanità privata perché non c'è mai
E lo dico non solo per il welfare un privato bello un pubblico cattivo c'è un privato buono privato Gatti e c'è un pubblico buono e c'è un pubblico pentito e dobbiamo abituarci a ragionare così se non facciamo un'ideologia e non partiamo dalle cose che ci su
La stessa cosa vale per tutto l'insieme dei servizi socio sanitari di un territorio
Abbiamo territori dove le reti funziona le reti di prossimità di domiciliazione le reti pubbliche private e pubbliche sociale e ci sono zone dove non funziona su questo ha ragione De Rita c'è proprio una cultura
La cultura della rete non è soltanto la cultura dell'interesse individuale che lega la persona Rete è una cultura che lega l'idea stessa della partecipazione alla rete sociale indipendentemente dal mio rapporto
Questa è la differenza si io vado in Toscana colgo se vado in Calabria accolgo altra cosa su due realtà totalmente diverso e d'intesa una società che reagisce che si modulo che agisce che non è passiva di la non la vedo
E tutto questo vale riguarda
Poi le conseguenze nel rapporto
Con il welfare le ultime due questioni
Noi andiamo verso una fase di risorse pubbliche ancora più scarsa dall'attuale
Io non so come sia interpreterà il patto di stabilità che stanno riscrivendo a Bruxelles
Ripeto quello che abbiamo discusso ieri sera c'era il professor Cerchiai
Nel tavolo di confronto se ha ragione Tremonti
Siamo messi male
Se hanno ragione gli altri stiamo ancora peggio
Perché con quel patto di stabilità un Paese come il nostro per il debito che era sarà nei prossimi anni dovuto non a non poter spendere
Ma a dover tagliare di più
Questo implica se vogliamo essere onesti realistici e non parlare del sesso degli angeli che andremo verso una fase di crescita purtroppo bassa
E verso una fase di risorse pubbliche scarse
E questo naturalmente rispetto e ragionamenti che ci stiamo facendo pone dei problemi del tutto forse del tutto inediti perché questo interviene non su un corpo che è cresciuto ma su un corpo che in questi anni si è indebolito
E da questo punto di vista trovo che allora il nodo si sposta e diventa centrale quello che dà vita diceva rapporto tra
Responsabilità pubblica al Governo nazionale responsabilità locali delle Regioni e dei Comuni
Attorno a questo secondo me si snoda il futuro possibile del Paese
Perché se non si fa chiarezza sulla responsabilità se non la si smette
Di avvantaggiare se stesse caricare i problemi sull'altro livello amministrative regionali se non si lavora diciamo in un sistema ordinato in cui sono chiare
Le ha responsabilità e le risorse ripeto senza furbizie
Il rischio di un permanente conflitto istituzionale sull'utilizzo delle risorse al Regione delle politiche di welfare secondo me e destinato ad aggravare i problemi di cui parlate infine e ho finito
Tutto questo porta a dire che c'è sicuramente
E questo è un problema che riguarda
Un ritardo generale e riguarda una grande stratificazione sociale e culturale all'interno del nostro Paese un diverso rapporto tra
Cittadino
Cultura delle proprie responsabilità e propri diritti dei propri doveri e cultura nei confronti dell'uguale
Da questo punto di vista anch'io mi son convinto e fermorestando vuole senza del pubblico non si può però continuare a pensare al rapporto tra cittadino e pubblico in base alla quale il cittadino resta soggetto passivo
Da questo punto di vista un'idea di welfare moderna implica che il cittadino sia attivo nei confronti
Del proprio quel fa delle proprie scelte della propria responsabilità
Credo che Epifani ha giustamente sottolineato questo doppio
Perché non entra giustifico minuti per intervento
L'esigenza di una governance
Di sistema più che una riforma un assetto un mix e d'altra parte un'esigenza di partecipazione e di controllo da parte dei cittadini mettiamolo fra
Le è cosa da mettere
Su carta all'interno anche del nostro lavoro dal Forum presidente Mastrapasqua alle
Dunque
Indubbiamente
Parlare del welfare dalla
Diciamo dall'osservatorio dell'INPS
è qualcosa che a seconda di come poi finirà il pane di stamattina mi sento assolto ho accusato di essere come spesso dice verità
Talmente forte
E centralista che avrei qualche difficoltà
Ad impostare i miei ragionamenti io
Ereditato l'INPS sette dovrebbe tre morti seguirà dopo di me posso fare però alcune riflessioni da un osservatorio più o meno privilegiato
Una per molti vinse la parte pensioni
Mi piace affermare e far sapere a tutti che sui miei
Duecentosettanta miliardi di euro circa che spende ogni anno centoquaranta centocinquanta sono di pensioni centoventi centotrenta sono di assistenza
Che sono cifre
Non così spesso osservate ma sono cifre imponenti
L'INPS è un unicum al mondo cioè non esiste l'istituto in tutto il mondo che unisce la previdenza e l'assistenza come l'esperienza italiana dell'istituto
Ed è talmente un unicum ed è talmente
Una intersezione tra gli aspetti previdenziali e assistenziali che ancora oggi ne abbiamo difficoltà a separare il Bilancio della previdenza da quello dell'assistenza
Ancorché ci siano tecniche le più sofisticate
Non è facile separarlo
Questo perché negli anni si è creato un sistema di
Protezioni un tessuto intrecciato di protezioni
Che ha sempre visto vinse quale interlocutore di tutta la popolazione perché l'INPS e tutele bambini quando nascono le mamme quando parto escono lavoratori attivi le aziende le aziende vanno sanno in crisi la gente che andava in pensione addirittura poi c'è la visibilità quindi tutto l'arco della vita e non solo
Viene intermediato dall'istituto
In quel far garantito
Un welfare che come diceva prima Epifani nel momento della crisi ha fatto sì che le persone ha visto una sensazione di certezze
Sensazione con percentuali così alte date anche
Da un sistema che ha ha lasciato alle spalle l'in sé carrozzone vincesse inaccessibile e
Posso permettimi di dire un in sé un po'più efficiente un po'più efficace ma soprattutto più trasparente
Per cui mentre prima c'era una sorta di
Chiusura
Dei dati chiusura di quello che c'era nella pancia dell'Istituto oggi con non poche difficoltà l'Istituto sta cercando di
Utilizzare un web di utilizzare la trasparenza e cosa che può interessare a questo
In questo in questa giornata
Far capire e far conoscere i propri assicurati quello che
La loro storia previdenziale
Che poteva sembrare no un'esperienza singolare
Da molti reclamata come la famosa busta arancione no che in tutta
Che nel nord Europa viene spedita all'INPS ha ritenuto di non mandare né una busta né di colorare la di arancione ma ha ritenuto invece di far conoscere sul web a tutte le persone quella che è la loro situazione previdenziale mensilmente aggiornata
Non per una vogliano di
Di trasparenza non motivata ma per una voglia di
Far capire alle persone cosa sta succedendo sulla propria storia previdenziale e che cosa può e deve succede molto in cui questa per
Andrà in pensione quindi
Aver mandato ventidue milioni di lettere a luglio mandarne quattro milioni e parasubordinati tra la prossima settimana è un'operazione forte ventisei milioni di persone ricevono a casa una lettera vanno sul sito facilmente dicono
Ecco questo che io mi hanno versato ecco quello che non mi hanno versato
Noi ancora non forniamo la simulazione siamo stati da qualcuno criticati
Perché
Non riteniamo che tu possa improvvisamente dare a tutti i cittadini
Un'informazione se non prima c'è una confidenza una cultura
Ci si ottiene riuscissi a dare da impossibile a un lavoratore a progetto al terzo anno simulazione della pensione ci sarebbe forse un sommovimento sociale in Italia ma non dovuto
A a una carenza del pubblico dovuto a una non capacità delle persone di saper leggere proprio futuro attraverso la previdenza
Questo si unisce alla riforma delle pensioni noi
Dobbiamo come ente pubblico ovviamente attuarla e e l'attuazione
Sta nel fatto che con un'aspettativa di vita che cresce quindi con l'età pensionabile che cresce con un sistema contributivo che ha una serie di presupposti positivi ma neanche di negativi
Oggi non si possa
Fare affidamenti e solo sul pilastro pubblico
Per quanto riguarda la previdenza discorso diverso invece è quello della
Dell'assistenza
Noi eroghiamo questa grande massa di denaro sono circa
Duecentosettanta prodotti dell'assistenza che l'INPS eroga c'è di tutto io
Li ho letti ieri alla fine non non non mi ci trovavo più perché riusciamo a proteggere credo quasi tutto sicuramente forse in un modo
Spesso non troppo equilibrato sono leggi del trentadue del trentanove cambiate interventi che l'hanno continuate a modificare
Però funziona
Però la famiglia e sfido chiunque di voi non tanto nei grandi centri dove non c'è la non si avverte l'esigenza del bisogno se non quella dell'assistenza
Ma se alcuni di voi è senz'altro vanno nelle città più piccole nei paesi
Bellini l'ufficio dell'INPS
è l'ultima cosa che uno chiuderebbe si chiude prima al comune dell'INPS perché se c'ha il minimo problema vai all'ufficio dell'INPS a chiedere qualcosa e lo tieni
Nei tempi giusti spero e nei tempi sempre più corti però lo tieni
Poi c'è l'ente locale ce la Regione cioè la Provincia ci sono le associazioni c'è tutto un mondo
Che oggi è
Disconosciuto
Perché non esiste
Un sistema che ci faccia capire quant'è l'impatto dell'assistenza sul nostro Paese
Tant'è che nell'ultima manovra è stato messo un articolo da molti non letto che dice che presso l'INPS reperita ci scuserà ma tocca sempre a noi e istituito il casellario dell'assistenza
Perché l'Italia non sa a chi come da dove arrivano i soldi
Abbiamo le cose più strane il cuneo ai cassintegrati fa lo sconto sul bollo c'è di tutto per cui ci sono dei cassintegrati non dico ricchissimi
Ma molto più bene abbienti rispetto a quelli di altre città
Dove l'INPS è riuscito invece a mantenere almeno un architrave di certezze c'è almeno sotto quella soglia non si va
Sicuramente c'è una
Totale
Forma di innovazione spesso di competizione tra comuni tra Province e non parlo di Regioni
E allora qual è l'esperienza che oggi
Dal mio osservatorio
Che è riuscita a coniugare le esigenze dello del locale
A quella che però deve essere la certezza di mantenere dei diritti soggettivi universali
Cassa integrazione in deroga invalidità civile ovvero
Si decide di
Passare questa competenza alle Regioni
E lo dico da
Spesso l'intermediazione dell'Ente regionale con le organizzazioni sindacali locali Guglielmo non è riuscita a fare quella giusta intermediazione non avremmo un tiraggio della cassa integrazione al quarantacinque per cento con una richiesta sempre maggiore
Per cui significa che non c'è ancora una cultura sul locale
Di qual è la vera esigenza e qual è la risposta che dallo Stato
L'INPS presente sulla cassa in deroga diventa non solo l'erogatore ma diventa anche il controllore di quello che si fa sul sul territorio perché mai volesse Dio che no ci ci sta un'anarchia tale che poi
C'è una diseguaglianza sul territorio caso emblematico la invalidità civile
Quando io leggo sui giornali che nella scorsa finanziaria un grande successo è stato mettere trecento milioni sulla NATO sufficienza e nessuno si era accorto che l'INPS da sedici miliardi l'anno più o meno sulla stessa materia
Beh insomma io vedo che il dibattito spesso riesce no a concentrarsi su piccole cose senza capire che ci sta qualcosa di più grande quando io addosso un'invalida civile
Il settanta per cento come viene accompagnamento poi lasciamo par vere i falsi invalidi falsi accompagnati
B significa che il fenomeno
Non è trascurato ma significa pure che spesso l'ente locale e riuscire a trasformare quello che era una legittima e doverosa no dovere del pubblico e dello Stato in una forma nodi
Di consociativismo che spesso ha fatto vedere quello che voi tutti quanti leggete sui giornali allora
Che cosa ha rappresentato e rappresenta oggi ancora l'intervento centralizzato rispetto a quello che posso dare enti locali la garanzia del diritto soggettivo senza limitazioni di spesa
Io questo lo devo dire perché forse non tutti lo sanno le stesse sociali dell'INPS non hanno tetto di spesa
Quella degli enti locali si
Quindi non sarà facile trovare un mix
Tra quello che oggi si trasferisce all'ente locale che potrà gestire in autonomia e quello che invece è un diritto soggettivo perché questo lo lo dice la Costituzione per cui se i miei invalidi passano da sedici miliardi a trentadue io quest'anno pago trentadue
E nessuno mi mette un limite un'asticella di spesa allora
è giustissimo trasferirlo verso il territorio il ragionamento e le suggestivo e appassionante appassionato
Come quello che sarà sul federalismo non si può pensare conferendo fiscale mantenere centralizzato il farla se è l'aspetto assistenziale
Però
Sull'assistenza e più delicata che non sul fisco ci vuole un'attenzione massima gli esempi fino a oggi lo devo dire
Non sono entusiasmanti non sono costruttivi
Ho parlato della cassa integrazione del del maledetta
Da calibrato bene dove si dà la responsabilità è come viene controllata perché
Se sul fisco forse qualcuno paga di meno lì forse c'è un cassintegrato c'è un invalido c'è un
Non autosufficiente che potrebbe ottenere di meno quindi su questo nessuno si può permettere lo Stato per primo di delegare senza controllo grazie
Allora adesso passiamo alla seconda l'opera di interventi Garonna proprio leader
Ma io vorrei
Cominciare
Sottolineando un aspetto di metodo
Dello studio che oggi presentiamo
Mi pare importante sottolineare che il Forum mania i consumatori parte da uno studio
Presentato con ricchezza di dati di tabelle che voi avete in cartellina e tra l'altro vi raccomando veramente di leggerlo e molto ricco
Molto ben fatto ecco
Il forum parte da un'analisi date da uno studio poteva partire dalla
Espressione dalla difesa degli interessi di cui sono portatori le diverse componenti del Forum
Con il rischio di essere schiacciato nel breve periodo perché
Percezioni tra sempre molto legato a breve periodo e non riesce
A vedere oltre la curva
Poteva partire dalla ricerca del consenso poteva partire un esercito di comunicazione no è partito da una ricerca
Sui dati sui fatti sui trend
E questo mi sembra un punto fondamentale un punto importante perché io credo
Che sia necessario farlo a trecentosessanta gradi se vogliamo veramente capire come sta evolvendo soprattutto
Imparare a governare il futuro del welfare e il nuovo
E il quadro il quadro effettivamente che ci presenta lo studio ricco anche di prospettive di opportunità però è molto preoccupante
è molto preoccupante perché ne vediamo Lissi un mix comizi crisi alimentare esplosivo tra trenta che non stanno insieme
Da una parte questa tendenza che
è crescente
Dei bisogni personalizzati diceva giustamente verità crescono i bisogni legati allo straordinario cambiamento dell'economia e della società che ne stiamo vivendo attenzione questi sono
Problemi di un'economia che cresce si sviluppa
Poco male sono problemi dello sviluppo
Che crea la prospettiva della longevità e quindi non le vediamo negativamente come l'invecchiamento dalla popolazione
Che creava il bisogno di conoscenza e di life long learning e quindi crea questa domanda forte di istruzione nella nell'età media e nella e nell'età avanzata
Che ripropone in modo nuovo la centralità della famiglia anche nel welfare ma di una famiglia che oggi diversa da quella
Che era ieri
Insomma i bisogni crescono
D'altro canto
Se questi bisogni vengono gli entrati nel vecchio modello nella vecchia cultura ragione Epifani ci sono problemi di percezione problemi di cultura che vanno
Sottolineate che vengono ben evidenziati dalla ricerca se poi ci si rivolge allo stato è solo allo Stato per avere risposte a questi bisogni emessi crea
Il rischio chi un mix esplosivo
Di bisogni insoddisfatti di frustrazioni che alimentano insicurezze che spiegano l'insicurezza che spiegano la sfiducia che c'è
Attenzione questa sfiducia non è soltanto un problema sociale problema economico perché sfiducia significa incidere sulle prospettive di consumo sulle prospettive di investimento sulle prospettive di domande quindi sulla capacità di crescita chiaro il nostro sistema e quindi
Ecco cercare
Di capire
Come perché si creano questi disposta con i di percezione ostacoli culturali
Che ci impediscono in qualche modo di vedere il nuovo che avanza perché il nuovo welfare questo mix collaborazione pubblico-privato questa attenzione i territori questo moto tavoli dove la società civile
C'è e si sta sviluppando gli enti locali eccetera
Però è anche vero che
La comprensione la percezione di questo problema non è sufficiente quindi noi dobbiamo fare anzitutto operazione trasparenza un'operazione di verità
Sulla realtà e sul futuro depurazione nel nostro Paese qui io fatemi subito anche per animare il discorso commentare quello che ci diceva l'amico Mastrapasqua che io stimo rispetta sta facendo tra l'altro occorre dare atto all'INPS sul lavoro incredibile
Per non soltanto
Garantire la sostenibilità finanziaria economica dei conti dell'INPS ma anche per comunicarle cittadini e che trasmettere quindi fiducia però attenzione non ci siamo
Caro Mastrapasqua e non ci siamo
La percezione
Che c'è nel pubblico di oggi abbiamo ben documentata con la ricerca che sia ancora lo Stato a garantire oggi e domani
La risposta ai nostri bisogni
Ma io credo dobbiamo avere il coraggio che è un coraggio politico Franco Maggio di responsabilità sociale pratica se esigenze di dirlo chiaramente
Non c'è un futuro
In termini di capacità di risposta dello Stato di questo Stato gli organi dello Stato e di
Che avrà le difficoltà e di fare lo ricordava con o senza le decisioni del dell'Unione europea ma con l'inesorabile logica dei mercati finanziari che ci fanno vedere che il re è nudo
Questo Stato non sarà in grado di garantire
Una risposta soddisfacente temi di pensione in termini sanità ai giovani di oggi
Questo dobbiamo dirlo non c'è questa percezione guardate drammatico il dato che nella ricerca i nostri giovani credo che avranno una pensione non ce l'avranno ci avranno una pensione che sempre più in questo veramente
Facendo dell'INPS
Intervento fondamentalmente assistenziale che assomiglierà sempre di più una pensione minima ispezione griderà ancora tassi soluzione del quaranta per cento tra non molti anni ecco io credo
Che il coraggio di un'operazione verità che dica questo al Paese dobbiamo prendercela
E quindi l'etica della responsabilità la collaborazione tra pubblico privato il fatto che noi capifamiglia si prendano in mano il nostro nostro destino
Per assicurare un futuro in termini di pensione nostri figli per assicurare un futuro intermedi assistenza sanitaria e questo dobbiamo averlo ed è un problema di oggi di un problema urgente qui ha ragione Epifani ci sono dei paradossi da cui dobbiamo uscire lui
Citava giustamente il paradosso
Tra percezioni e e cultura e e realtà ma io ne cito
Altri paradossi a cominciare da quello
Tra risparmio sotto assicurazione ebbe viviamo in un paese che si caratterizza tra i Paesi
Industrializzati per la sua grande capacità di risparmi nostro un Paese ricco in termini ricchezza finanziaria ne siamo i primi posti in Europa anche nella crisi la nostra capacità di risparmi è straordinaria
E siamo un Paese
Che non destina risorse a prendersi cura dei problemi fondamentali del nostro futuro che non canalizzate questo risparmio verso la risposta ai bisogni
Che riguardano l'invecchiamento che riguardano la sanità che riguardano la lontra anche che riguardano
Le prestazioni sociali a che queste o questo è un paradosso da cui noi dobbiamo
Dobbiamo uscire siamo un Paese sotto assicurato
Siamo un Paese in cui tassi di assicurazione
Sono la metà di quelli che sono in Francia i Paesi hanno i vicini in Francia e in Germania per non parlare poi il confronto con i Paesi chiara una cultura assicurativa più avanzata come i Paesi anglosassone ecco questo è un paradosso
Ecco questo è un paradosso da cui noi dobbiamo uscire
Dobbiamo farlo per lo sviluppo del Paese
E per lo sviluppo anche certamente della capacità del settore assicurativo in quanto
Componente
Privato di questo nuovo mix in grado di soddisfare i bisogni dobbiamo dove questo è un salto che noi dobbiamo dobbiamo fare perché
E volevo capire perché non riusciamo
A fare il
Il salto di qualità al di là della
Dell'assicurazione auto nell'assicurazione danni
Abbiamo grandi spazi grande potenziale la previdenza integrativa è ferma al palo ma dobbiamo sbloccarla previdenza integrativa
Ma senza segnali appunto di trasparenza anche interventi di tipo fiscale
Noi non riuscì non riusciamo a fare questo salto nella sanità altrettanto certo abbiamo milioni e mezzo di polizia salute sono troppo poche dobbiamo potere sviluppare ma con un trattamento fiscale che insomma io credo che su questo ci si potrebbe dilungare a lungo ma credo che
Il valore
Dello studio fondamentale
E quello di far capire come noi ci troviamo in una fase di passaggio interessante per molti aspetti
Ricca di opportunità
E che però se non riusciamo a gestirla se non riusciamo a governare
Dal punto di vista del sistema
Ci pone dei rischi molto gravi di conflagrazione di rischi di alimentazione di insicurezza dei rischi di sfiducia e di
Mancanza proprio di
Senso delle istituzioni del ruolo delle istituzioni ecco noi possiamo
A questo
Porre rimedio con una con una consapevolezza comune io credo che quindi lo studio del formarsi interessante che la presentazione di questo studio per forma venga proprio
Poche a poche ore di distanza dalla riunione che abbiamo avuto ieri all'ABI tra le parti sociali che mi pare che
Lo stesso clima che c'era allora
Di costruttivo protagonismo e di senso di responsabilità delle parti sociali che sono classe dirigente di questo Paese e che quindi
In un
Rapporto che senza ignorare la politica non cerca di svolgere un ruolo di supplenza rispetto alla politica si pongono il problema di
Che cosa fare insieme
Per porre mano a dei problemi che sono urgenti che vanno affrontati insieme io ho apprezzato questo riferimento che faceva
De Rita al modello italiano
Nel panorama degli
Dei nuovi welfare che si vanno delineando in Europa e nel mondo anche in Asia
Ecco come si colloca il modello italiano è un modello
Pisani e faceva riferimento che riflette soltanto diciamo ciò che invecchia una Società Stati che una società che non riesce a trovare in se stessa la forza per rigenerarsi o
Possiamo ritrovare anche in questo modello alcuni punti di forza io voglio essere ottimista io credo che la crisi in fondo
Ha fatto tramontare logiche liquidatorie sull'anomalia italiana abbiamo scoperto si versiamo pesato altissimo debito pubblico con uno Stato
Distorto e distorsivo con un con un eccesso di di di regolamentazione e di
Mancanza di flessibilità
Nel sistema la burocrazia la giustizia tutti problemi che noi conosciamo per abbiamo anche scoperto che alcuni di questi problemi sono proprio anche degli altri Paesi che ne abbiamo alcuni elementi di fortuna o forse partire gli elementi di forza per costruire
Una nostra capacità per esempio alla finanza di fare della anche relationship banchi di fare anche relationship Insurance ricordate il disegno con cui da una logica anglosassoni si guardava al nostro modo di fare finanza
Bene io credo che anche rispetto al nuovo welfare possiamo forse recuperare
Un
Un protagonismo fondato sulla valorizzazione dei punti di forza del nostro modello che pone la famiglia al centro del verso la famiglia può stare al centro del welfare se però la famiglia viene aiutata
Se però la famiglia anche dei meccanismi di incentivo e disincentivo fiscale vede riconosciuto il suo ruolo quando si occupa
Di a livello di classe media soprattutto quando si occupa di appunto assicurare un futuro a se stessa
è propria i propri figli
Il cui si vede un protagonismo dalla società civile la nostra società civile ricca per carità contro
Dei difficoltà e con difficoltà però e certamente la società in cui ci sono organizzazioni cioè c'è una tradizione dell'attivismo sociale dell'impegno sociale
Ci sono delle associazioni dei consumatori con cui abbiamo un dialogo qualche volta difficile ma con cui riusciamo anche a fare degli studi approfonditi insieme concorre a presentarli in un quadro di consenso e di impegno ed impegno reciproco
C'è un settore assicurativo importante solido che è passato
Per la crisi
Subendone certamente l'urto e l'impatto ma è passato in modo solido più solido di quello che abbiamo visto negli altri Paesi occorre rivendicare con orgoglio anche la nostra capacità di fare assicurazione di farla bene e di farla bene ecco io credo che su questo modello italiano
Di collaborazione tra pubblico e privato con opportuni adattamenti noi possiamo costruire oggi siamo alla fase dell'analisi Corano siamo maturi forse per fare delle proposte oggi abbiamo degli ostacoli da superare questi ostacoli purtroppo sono radicati che sono stato lì di percezione di cultura
La mancanza di una cultura della finanza Urbino cultura delle assicurazioni nel nostro Paese quelle problema di educazione
Alla cultura finanziaria assicurativa che significa anche educazione alla cultura dello Stato ne abbiamo una carenza di cultura dello Stato le due cose sono in pendant tra di loro abbiamo questo Stato onnipresente
E che risolve tutti i problemi che può far piacere diciamo in campagna elettorale a chi fa promesse che poi
Diventano
Esigibili soltanto in un futuro in un futuro incerto e di cui comunque non si tiene conto ma che invece devono preoccupare fondamentalmente chi
Vogliamo svolge un ruolo di classe dirigente sapendo che ciascuno deve fare la sua parte a me pare che
Dall'analisi ricca del professor De Rita emergano anche alcuni spunti positivi questa collaborazione tra pubblico e privato si può fare in parte già c'è
Va però resa sistema e va governata in quanto sistema da questo punto di vista certo vogliamo fare appello
Alle istituzioni al Governo perché facciano parte del Governo
Di questo sistema però c'è mi pare da registrare già oggi una disponibilità delle parti sociali delle associazioni della società civile e dell'industria a svolgere un ruolo non secondario ma da protagonista in questa vicenda
Grazie Paolo Olivero
Beh anch'io sono
Particolarmente contento di delle parole che ha speso il il professor De Rita in avvio di questo incontro odierno
Rispetto al al ruolo che il terzo settore l'economia sociale
Svolge oggi la contesto italiano e soprattutto su quelle che posto ebbero essa le prospettive per il terzo settore in un sistema corretto di quel faro di quel forno x
In particolare vorrei sottolineare quelle sono le grandi opportunità
Che ci sono davanti che mi pare punto già in parte siano emerse nel dibattito di questa mattina
Opportunità che io credo siano tutte connesse a
Tema che non è emerso con la terminologia abituale ma che appunto poi nella realtà è sotteso molti interventi che quello della sussidiarietà
Cioè come riuscire a costruire una società della quale do le responsabilità siano di partite in maniera differente
Rispetto a quanto non si sia fatto fino ad oggi
Perché io credo che innanzitutto la grande opportunità lo ricordava proprio in conclusione segretario Epifani di un nuovo protagonismo civico
Il sistema attuale ha ampiamente deresponsabilizzato
Questo abbiamo
Dircelo con con schiettezza
I risultati sono su vari fronti problematici da un lato
Certamente il discorso di una spesa pubblica spesso non qualificata nonna che non sia rilevante ha detto bene
Il presidente il direttore il Presidente Mastropasqua ma certamente che in molti campi potrebbe essere meglio
Indirizzata se appunto ci fosse più responsabilità
Inoltre questa mancanza di protagonismo ha portato intera generazioni ad avere un rapporto con lo Stato perone
Corretto e questo lo si può
Notare bene in particolare in alcune
In alcune aree del nostro del nostro Paese io credo che soltanto andando a
Cambiare alcune delle regole del gioco né possiamo arrivi farla nascere questo protagonismo che è indispensabile per un cambiamento radicale di cui sentiamo tutti la necessità
Nell'ambito del welfare ma anche in altri settori vitali del nostro Paese
Dobbiamo però farsi che questo protagonismo civico sia sostenuto complessivamente la nostra società
E voglio dire che in questi anni abbiamo avuto la percezione a più riprese che chi scommette
Chi in qualche modo ha il coraggio di affrontare
La propria vita come una sfida e di avventurarsi anche penso ad esempio nell'ambito
Di attività out imprenditoriale così questo tipo non trova dietro di sé
Un consenso e un'attenzione affinché vi possa essere quell'aiuto nell'eventualità in cui a quel rischio e non corrisponda successo dobbiamo stare attenti a questo riguardo perché è un tema decisivo se ne vogliamo accresce il protagonismo dobbiamo contestualmente far comprendere che lo Stato
Ne ha inteso come la collettività la società intera accompagna questo processo ed è disposto anche a venire incontro alle esigenze di chi a questo atteggiamento virtuoso
Vi è poi un secondo tema che io vedo come grande opportunità di un sistema di quel farmi se cioè la personalizzazione delle risposte qui ha detto bene posso De Rita ha spiegato bene l'ambivalenza di questa
Di questa appunto trasformazione in corso
Credo che nel mondo del terzo settore
Nel mondo appunto che parzialmente io rappresento
Questo
A un riverbero positivo nella contestuale auto-organizzazione dal basso dei cittadini
Ovvero si richiedono sì servizi più personalizzati si cerca di avere una risposta territorialmente più confacente alle esigenze ma sia anche nel mondo appunto o del sociale una precisa volontà di andare a costruire insieme con altre persone che sono in situazioni simili nomi più identiche ma simili dei processi che possono prendere
Concrete queste queste istanze e che porto un possono dare delle risposte in questo senso in particolare e importante riattivare è stato detto pocanzi il protagonismo familiare
Le famiglie sono uno straordinario strumento lo stiamo vedendo in questo momento di crisi ma l'abbiamo visto in tante altre circostanze
Per una scommessa naturalmente bisogna far sì che si sentano anche se accompagnate e che vengano riconosciute anche come soggetti collettivi o ritengo che in Italia si sia troppo a lungo dimenticato
Che la famiglia è un soggetto sociale e come tale va riconosciuta anche collettivamente anche nelle sue responsabilità penso appunto alla responsabilità della cura dell'educazione tanti sono gli ambiti
Della UE il far che vedono alla famiglia protagonista in quanto tale non soltanto come somma di individui che la compongono
Pensiamo oggi al tema della dell'Guelfa Ra familiare cosiddetto per quanto riguarda l'assistenza ma su questo tornerò in conclusione
Vi è poi la opportunità legata alle
Soluzioni individualizzate i anche flessibili che possono portare a delle riduzione degli sprechi e anche un aumento della soddisfazione dei cittadini
Il nostro mondo laddove opera correttamente e agisce in un'ottica innovativa e tenendo strette relazioni con la società non sempre le imprese sociali il mondo il terzo attore
Lo tra poco fa questa azione virtuoso ma laddove lo fa riesce a raggiungere questi risultati con una enorme convenienza per la tutto il tessuto ciclico
C'è poi un tema più ampio che Rocco soltanto ma che chiaramente non sarà questione a voi sconosciuta cioè il fatto che tutto ciò
Aumenta la crescita di una democrazia sociale democrazia sociale che oggi
Si sta via via esaurendo e che porta comunque a quella crisi complessiva del nostro sistema democratico che poi ha un riverbero anche sulla democrazia politica
I limiti che riscontriamo rispetto al quale bisogna che ci mettiamo lavorare
A partire dalla analisi che condivido del professor De Rita che oggi parlare di quel farmers
E ancora soltanto evocazione di un qualcosa che nel concreto non c'è nonostante alcune sperimentazioni nonostante evocazioni costanti rispetto a questo moderno
Intanto noi riscontriamo una fatica costante
Proprio condensa la cosa che posso detta diceva cioè al fatto che il finanziamento il flusso economico per le organizzazioni che operano nell'ambito del terzo settore
Nel nel sistema di quell'farà
Deriva esclusivamente o quasi esclusivamente dagli enti dagli enti locali con tutti
Gli elementi negativi perché da qui cioè da questo derivano sia
Sotto il profilo molto concreto
Del dei flussi che si stanno riducendo e dei tempi che si stanno allungando spesso mettendo
Soggetti terzo settore della condizione di operare in maniera non corretta all'interno di questo di questo mercato ma anche
Facendo sì che vi sia una dipendenza culturale
Dal mondo e che annullando quindi anche quel grande beneficio che portato appunto i nostri soggetti in quanto soggetti privati sia pure con una vocazione
A servizio pubblico ma e questo e chiaramente un un aspetto sul quale bisognerà intervenire appunto probabilmente andando a costruire un modello di finanziamento differente rispetto a quello attuale almeno parzialmente differente
Un secondo aspetto e il ruolo incerto che ne cogliamo dello Stato che non ha fino ad oggi deciso qual è la sua funzione gestore al regolatore
In molti casi nello stesso ambito nello stesso settore e l'uno e l'altro
E questo impedisce una seria pianificazione un rapporto corretto tra le nostre organizzazioni e le istituzioni pubbliche
E soprattutto alimenta un elemento che debbo dire
Oggi sta mortificando una parte consistente del terzo settore cioè l'esternalizzazione a basso costo in questi dieci quindici anni
Di sviluppo molto forte molto ampio del terzo settore come gestori di attività nell'ambito di welfare noi abbiamo assistito in molti casi a dell'esternalizzazione al massimo ribasso con
Scarsissima attenzione alla qualità
Che veniva prodotta nel nostro Veneto azioni e con invece un'attenzione forte alla riduzione dei costi questo e mortificante nel nostro Veneto azione stanno sempre di più cercando di unirsi per respingere questa modalità
Affinché appunto ugual farmers
O Guelfa Community come le preferiamo dire per certi versi non sia morte della qualità e molte Guelfa o riduzione costante di un buon di un buon Guelfa
Infine
Vi è la difficoltà a riconoscere una funzione di pianificazione anche al terzo certo
Noi rivendichiamo con forza complessivamente
Di avere anche un ruolo di rappresentanza delle istanze dei cittadini quella tema della bocca sicché localizzazioni consumi visti che ben conoscono perché da sempre e Stato al cuore della loro della loro azione
Noi non vogliamo soltanto tutelare e di volta in volta andare a trovare soluzioni innovative ai bisogni emergenti vogliamo anche con seguire a risolvere quelli che sono i problemi che stanno a monte in molti casi è problematica e soprattutto ne vogliamo incidere nell'ambito della prevenzione
Quando parliamo di Guelfa nel nostro Paese continuiamo a parlare quasi esclusivamente di situazioni da sanare
E non piuttosto di processi che possono portare alla vita buona alla vita attiva di cui tanto si parla nel libro bianco del Ministro Sacconi noi vorremmo essere considerati una parte fondamentale
Nella pianificazione soprattutto in questo ambito di pianificazione
Di politiche attive che vadano a promuovere la vita buone che quindi anche possano in maniera consistente nel tempo andare a migliorare la percezione di vita dei cittadini e contestualmente anche la spesa pubblica
In alcuni in alcuni ambiti
Dobbiamo dire che purtroppo noi abbiamo accolto in molte situazioni in questi anni ancora la volontà precisa da parte degli enti locali ma anche dello Stato
Di a considerare il terzo settore come un soggetto subalterno come un soggetto appunto mero esecutore e questa non è
Una politica intelligente perché in questa forma il terzo settore
Non dieci a sprigionare quelle che sono le sue potenzialità riesce a realizzare soltanto molto parzialmente quelli che sono i suoi obiettivi una proposta conclusiva
Se un tema sul quale io credo ed è stato già evocato sul quale io credo si stia vedendo inazione qualcosa di diverso rispetto al passato ed è il tema della guai far di cura
In particolare per i non autosufficienti
Quel quel far fai da te che è nato nelle famiglie italiane quell'Guelfa ma del badantato che insomma in varie a me è già stato anche indagato in questi ultimi anni uguali farà interno il quale di e oggi un ampio livello di irregolarità
Di è una situazione spesso non soddisfacente né per i lavoratori che vi operano nere per le famiglie
Ebbene io credo che questo potrebbe diventare il primo grande campo nel quale andare a sperimentare un modello di welfare mix nuovo nel quale
Andare anche a mettere
In campo tutte questi elementi virtuosi che citavo citavo poc'anzi è una pianificazione vera
In particolare sottolineo che oggi all'interno di questo modello di essi un inserimento di risorse anche cospicue lo citava
Accordo voglio ribadire il presidente Mastrapasqua ma
E vero anche che le famiglie in molti casi integrano cioè quindi vi sono risorse proprie che si aggiungono non vi sono ancora altre risorse perché appunto i fondi assicurativi in questo ambito non sono stati costruiti
E qui bisognerà riflettere seriamente per il futuro del nostro del nostro Paese e certamente però un settore nel quale si possono immaginare delle soluzioni nuove
E nelle quali io credo il terzo settore possa avvenire una funzione strategica non soltanto nella gestione ma anche nella presa in carico dei problemi
Per accompagnare le famiglie qui evoca soltanto il tema ma voi tutti lo comprenderete per accompagnare le famiglie nella scelta di quello che
Il la soluzione migliore
Per
La situazione della quale ci si trova a vivere non dimentichiamoci che un buon sistema di quel Formis e un sistema che
Sicura particolarmente della presa in carico che da a questo un
Elemento centrale cruciale per il sistema noi oggi vediamo che anche nelle sperimentazioni fatte di quel farmi x questa e demandata o al singolo che in molti casi non è in grado
Di andare a compiere le scelte migliori oppure al pubblico che però
In questo caso non svolge fino in fondo a parer mio la sua funzione
Forse pensare che il terzo attore possa lavorare anche in questo ambito in quanto soggetto dalla parte dei cittadini
E qui le organizzazioni di consumatori presenti capiranno molto bene che cosa intendo ebbene può essere anche una nuova modalità per immaginare il futuro di un welfare come dico
Che a questo punto non chiamerà e nemmeno mixa ma davvero comunitario perché
Va a vedere nella comunità appunto la responsabilità complessiva
Grazie
Allora io sono
Negli ultimi due interventi prima
Accornero
Sono cambiano e i visti prima che abbia
Grazie Presidente io vorrei analizzare con voi i nuovi scenari del vuole fare partendo dai modelli europei
Alcuni modelli europei con
Una cautela metodologico non si possono trasferire modelli acriticamente da un Paese all'altro
Ma d'altra parte l'innovazione nasce dal analizzare copiare migliorare
Tratto tre temi perché sono vicine alla mia sensibilità e che sono indirettamente o direttamente legati alla mia esperienza il giovane le donne che lavorando e le famiglie indebitate
Incominciamo dal tema dei giovani
I miei due colleghi sa Gustavo da alcuni anni vedono come me negli occhi dei nostri studenti un'ansia progressiva rispetto al futuro
Anzi a rispetto alle prospettive del mondo del lavoro anziana rispetto alle prospettive
Personali e familiari costruirsi una famiglia e quant'altro
Questo problema è un problema collegato anche con il nostro sviluppo economico
Selezionare una classe dirigente o più in generale e selezionare i soggetti migliori per poterli inserire nel mondo del lavoro sta diventando fondamentale il capitale umano è l'elemento strategica o che almeno in Europa
E nell'Occidente deve essere sviluppato
E qua noi abbiamo per esempio un modello abbastanza interessante che il cosiddetto Lean fare
Cioè collegare Lorna indire egual Serra per esempio in Gran Bretagna il Progetto partendo da un'ipotesi ben precisa
L'ipotesi che nei primi tre anni di vita e probabilmente nei primi cinque anni di vita si gioca gran parte delle capacità conoscitive del giovane
E quindi
Il giovane deve essere in qualche misura accompagnato e come dire orientato
Attraverso un intervento tendenzialmente incentivante come incentivare incentivare attraverso dei bonus dati alla famiglia
Che segua le indicazioni e che a livello di asilo nido che a livello di scuola secondaria che a livello di scuola superiore orientano i giovani e tra l'altro i giovani più capaci verso l'impegno e la capacità organizzativa
Non scendo nei dettagli ma il modello diventa un modello interessante soprattutto se coniugato a un altro aspetto che l'aspetto del passaggio alla
Mondo del lavoro in cui il giovane oggi si trova di fronte alla difficoltà di
Rendersi indipendente sia economicamente e quindi anche psicologicamente
Di qui la necessità di trovare delle forme di precisa vario odi bonus che il giovane trova ai diciott'anni
Per poter
O iniziare un'attività lavorativa o investire personalmente non la sua formazione o progredire nella sua formazione
E qua la scelta
è ovviamente una scelta strategica non a caso il Paese come la Finlandia che hanno investito nella formazione hanno avuto un boom economico fortissimo e questo sta dando risultati
C'è il risvolto della medaglia ed è il la dispersione scolastica
Noi abbiamo in alcune regioni d'Italia un tasso elevato di dispersione scolastica
Non do i numeri ma riconosciamo sono abbastanza drammatici collegati con il tasso abbastanza elevato di non conoscenza
Ed è e non competenze matematico scientifiche ma anche non competenze linguistiche sapete che nella
Statistica a livello mondiale versiamo ad un livello medio bassi siamo crollati ad un livello medio-basso
Qua c'è un'altra esperienza abbastanza interessante non europea ma sudamericana Brasile Messico
Che hanno collegato di incentivi cioè sostanzialmente gli assegni familiari alla prosecuzione della formazione
Cioè la familiari serve l'input a condizione che prosegua nell'attività formativa
Questo diventa uno strumento interessante per
Legare
La scelta familiare al progresso di carattere culturale della soggette in quanto tale
Secondo tema
Lo dico io soggetto non sospetto il tema delle donne che lavorano o una nuova che da poco ha avuto un bambino e si pone il problema se proseguire o non proseguire un'attività lavorativa
E tutti stiamo constatando che la mancanza di accesso al lavoro delle donne ma più ancora di prosecuzione nella carriera delle donne
Ha un costo sociale abbastanza elevato
Laddove le donne hanno un livello elevato direi responsabilità economiche
Non sono un economista ma il PIL è cresciuto notevolmente a me ha colpito il dato che in Cina il ventotto per cento delle dirigente sono donne
Questo stadio di indicare è che è necessario realizzare anche sotto questo profilo una serie di
Incentivi e di stimoli
Perché si coniughi la capacità di seguire
Nei primi anni di vita di Giovanni invece i bambini per esempio la Francia adottato il meccanismo dei tre anni
Per tre anni la madre può seguire il bambino con uno allo stipendio molto più ridotto poi entrare nel meccanismo lavorativo
Barrette lo conosciamo tutti consente non solo la mamma ma anche al padre di svolgere questo tipo di funzione
La conciliazione del facciali Piera con un'attività lavorativa secondo me sta diventando uno strumento di carattere strategico dal punto di vista non solo del Welfare ma anche economico
Perché nel merito l'elemento della sovra indebitamento delle famiglie
Che un tema che l'Italia non aveva vissuto in passato adesso con la crisi economica e con l'emergere del
Indebitamento legato al credito al consumo sta emergendo qua c'è un problema a mio avviso di educazione economico-finanziaria da sviluppare
La Gran Bretagna ma sviluppa atta intensamente intanto nei confronti dei ragazzi dei bambini
Per
Abituarli ad un consumo consapevole consumo consapevole non vuol dire soltanto un consumo attento ma vuol dire un consumo ecocompatibile vuol dire un consumo sostenibile e quant'altro
Ma anche gli adulti
C'è ormai un problema di sovra indebitamento derivante dalla inconsapevolezza è stato detto da più parti delle conseguenze della crisi economica
Io sono stato colpito dal fatto che alcuni colleghi americani che sostengono che questa crisi economica
Dal punto di vista economico finanziario si risolverà ma dal punto di vista culturale e una crisi di lungo periodo
è una crisi in cui cambieranno i paradigmi dell'impresa
Per la gestione nella famiglia del rapporto del consumatore nei confronti dei prodotti e probabilmente quindi anche di tutti gli elementi che derivano dalle risorse scarse
In questo quadro educare
Direi meglio formare il cittadino adultizzazione consapevole delle risorse non è soltanto più un problema di quel fermo
Ma diventa un problema di investimento nell'utilizzazione complessiva efficiente delle risorse umane
Perché il soggetto sopra indebitato entra in crisi e non è in grado di sviluppare più attentamente la propria attività lavorativa una depressione
Si sta diffondendo notevolmente
L'ultimo elemento gli anziani
Anche nei confronti
Degli anziani paradossalmente viene a fare nulla educazione economico-finanziario
Un modello interessante per esempio è stato quello di convincere l'anziano arrendere liquida
Il patrimonio che normalmente a che il patrimonio immobiliare i cittadini italiani hanno circa gli anziani soprattutto circa l'ottanta per cento degli immobili
Per utilizzarlo i affondi per la quarta età per il che è errata e quant'altro pare che questo abbia delle grosse resistenze non solo dei figli che si aspettano di ereditare l'immobile ma anche lo stesso anziano
Evidentemente è una mancanza di cultura
Economico finanziario
Tutto questo io lo inserirei in un quadro che il quadro della competizione europea
Sì che tutto andava bene
La competizione europea era soffitto
Quando c'è una crisi economica ogni classe dirigente tende a difendere la propria collocazione
E quindi i propri posti di lavoro e quindi utilizzare tutti gli strumenti
Ufficiosi di protezionismo
Quindi attenzione che probabilmente in futuro ci troveremo con le norme a tutela del consumatore con gli strumenti del welfare etc a vedere che ogni Stato europeo
Sulla base dei principi che il trattato consente tende a tutelare la propria realtà economica e quindi evidentemente anche noi dobbiamo essere consapevoli e giocarci questa carta grazie
Villini nell'ultimo
Grazie
Io volevo partire da una
La riflessione che ho fatto come hanno fatto tanti sullo scarso successo dei fondi pensione
Che
Nel due mila sette il quando da finanziaria del due mila sette rilancio
L'investimento delle somme accumulate come trattamento di fine rapporto in fondi pensionistici privati
Imponendo una gestione prudente di questo che avesse è il salario differito venne accolta con grandi squilli di tromba e attese anche di un un grande business che fu stimato allora se non sbaglio in circa venti miliardi
Di
Di euro poi le cifre oggi delle adesioni a questi fondi
Sono rispetto all'esigenza che è un'esigenza obiettiva di questo secondo di questo altro pilastro insomma della previdenza
Una necessità storica oggettiva sono sono attese
Largamente deluse val la pena di
Spendere qualche parola integrando quella
Bellissima come al solito analisi ricostruzione
Socio culturale che ha fatto magistralmente come sempre professor De Rita con qualche elemento un po'più come dire terra terra
Da da giurista forse che
Intanto una notazione non da giurista ma da uomo della strada naturalmente la disponibilità la propensione a dedicare investire risorse
Al di fuori dei sistemi di previdenza pubblica alla previdenza privata naturalmente e
Direttamente proporzionale alla disponibilità
Economica e quindi necessariamente più bassa in tempi come questi di impoverimento crescente delle famiglie e di
Disoccupazione alta tra i giovani e di altrettanto alto lavoro precario
Ma al di là di questo che un assoluta credo ovvietà mi
Preme sottolineare due profili due aspetti di come
Con la Finanziaria del due mila sette in poi la
Quest'anno nuovo rilancio questo nuovo inizio sicura di dire fu fu presentato e ordinato
E nuovo
Un po'così comunque l'amichevole provocazione dal titolo di un bel libro
Che in materia ha scritto Giuliano Amato con Mauro Mare
Per il Mulino del due mila sette il saggio si intitola si intitola il gioco delle pensioni due punti Rihanna ad aprile
Il che fa pensare più che a un sistema di allocazione razionale di risorse
A un gioco ad alto rischio
Allora sotto questo aspetto
Le campagne informative
Che
Comprese quelle del Governo
Un Governo
Al quale così
Lo dico
Personalmente ero
Euro favorevole con un'affettuosa amicizia per il addirittura anche per il
Per il
Presidente nel Prodi ma tuttavia nelle campagne informative dello stesso Governo e anche in quelle di alcuni sindacati non quello di Epifani
Non venne detto chiaramente a una platea di investitori diciamo così certamente non soffi steccati
Che il nuovo sistema comportava tipicamente
I rischi delle altalene del mercato finanziario
Senza reti sostanziali di protezione laddove come
E nel caso di ricordarlo il TFR diciamo così aziendali assistito da una grave inerzia pubblicistica sulla restituzione del capitale della percezione di un
Ben pur modesto interesse
è questo
è molto grave molto grave anche
Fu anche un incidente sfortunato perché da lì a poco il mercato finanziario altro che altalene montagne russe
Tanto che l'anno dopo un anno dopo Sergio Bocconi sul Corriere come un articolo nel supplemento economico dice i fondi pensione finiscono al tappeto fotografando una diffusa chiazza di rosso
Che si stava mangiando in troppi casi le risorse
Accantonate dai
Cantonate versate dai lavoratori ma
C'è anche di più
Questo è un grave difetto negando si parla di educazione di informazione eccetera allora bisogna
Bisogna
Chiunque insegna che l'educazione l'informazione
Va fatta avendo riguardo al pubblico tipico a cui ci si riferisce queste un pubblico tipico non di sofisticazione finanziaria e quindi
Gli andava detto esplicitamente qualche parola in più
Ricordo invece un
Un sito di un sindacato che non è ripeto quello che
Che presentava questa una straordinaria opportunità sembrava uno spot
Patinato va beh
Ma c'è di più perché nel normare questo nuovo regime
La possibilità
Di ripensamento con il centro non cessa al lavoratore
Andava e va in una sola direzione
Chi preferiva attenere TFR in azienda
Può poteva se può successivamente optare per conferirlo un po'un fondo pensione ma non vale il contrario
Quando quei quindi chi sia dell'uso dei risultati della gestione dei fondi non può uscirne per ritornare al fondo aziendale ritornando alla
La metafora di Giuliano Amato sta inchiodato a un tavolo dirlo lette
In questa eravate grandi vincite grandi perdite ma vorrebbe tornare a un più domestico casareccio tranquillo tavolo di briscola e non può deve restare lì a Montecarlo magari
Montecarlo perché c'è un granché casino
Allora
Non soltanto
Sì dovrebbe ripensare questo meccanismo del non ritorno
Non ritorno è un
è un ostacolo
è un ostacolo forte anche in questa
In questa materia
E
Bisognerebbe anche immaginare che so che ci
Ci sono
Ci sono proposte ci sono discussioni un sistema di garanzia che non sia quella pubblica perché no ritroviamo ma che sia una
Diciamo così conti rischi di investimento è un'assunzione del rischio sistemico
Da parte per esempio di un pool di compagnie assicuratrici istituti bancari e finanziari che magari
Anche con il pagamento di un modesto il premio possa dare quella tranquillità
Che oggi
Non c'è e non c'è quando avviene gara autovie Aranti tra dal fondo pensione insomma
E non c'è anche quando
Nelle proposte che ha fatto il ministro Damiano di una
Di fondi di fondi diciamo di
All'interno di un fondo di garanzia all'interno di ciascun fondo pensione all'inizio alimentato da parte della contribuzione degli scritti questi credo che siano
Insufficienti penso personalmente a dare una equivalente garanzia
Perché qui su questo piano è la sicurezza là che il senso di tranquillità che fa premio su tutto avete un bel
Dire che ci sono vantaggi fiscali eccetera eccetera ma
Con
Le altalene dei mercati finanziari
Che si teme possano ripetersi in un futuro che speriamo non si verifichi ma che si sono verificate e hanno ascoltato sulla pelle
E con quel sistema di
Lucchetto
Da cui non ci si sgancia io credo che
La riflessione di tipo storico e ciò è
L'indubbio attaccamento un po'retrò al pubblico eccetera vada anche un pochino aggiornata a questi
A questi diciamo
Piccoli meccanismi dell'attualità grazie
Tante
Ricacci ambito l'atto a grandi scenari e nell'arte in molto incisive appiglio ladies saggezza che ci portiamo a casa e ci serva no nel giudicare
A
Per qualche tempo e questo rapporto non fa eccezione questo rapporto è chiaramente un rapporto molto vasto
Forse anche un tantino troppo correggere
Che spazia su moltissimi temi
Io da economista
Io dico sempre che gli economisti stanno abituati a ragionare in maniera abbastanza deduttiva quindi riferisse fanno la linearità piuttosto che la circolarità
I preferiscano le cose tipo definite
Anziché quelle che appunto per essere tanto basti finiscano per sfuggire
Però è anche una questione di capacità lui è bravissima e fosse gli economisti sono un po'più limitati e quindi è bene che vengano le cose anche in maniera
Un briciolo ha più ne metta
Devo dire che quando sono andata in rapporto alla prima pagina mi è venuto a uno scoramento quasi totale e che quindi sei sintesi della ricerca
Punto uno due Gulino la domanda crescente di tutela pubblica
E lo scoramento e mi è venuto perché a detta ma colonne sanno avvinta anni che si radicalmente che si parla ictus pazzi che intende fare riforma bella sistema di welfare
Andando poi sempre sostanzialmente a pescare dentro l'universo pensionistico perché poi di fatto anche le cose che si hanno
A
Un disegno coerente
Sono pochissimo
A
Quindi sarà vent'anni che si fanno riforme e ci ritroviamo adesso con queste crescente domandarvi tutela pubblica in realtà come spesso succede il titolo
Distorce un pochino al contenuto il contenuto almeno quello che io c'ho visto nelle risposte e con me verità stesso ha ricordato nella sua relazione e molto più articolato
Quindi il pubblico tradisce paure
E mica qui anche in una domandargli tali tutela una domanda di garanzia
Ma forse anche qualche Desideria di provare strade nuove
E di trovare interlocutori diversi rispetto ai solito sessanta
Quindi cioè una visione direi in chiaroscuro con me d'altronde in chiaroscuro
è a mio avviso la realtà non solo economica ma anche sociale del Paese
Io voglio qui soltanto firmarmi su quella Pinter mela parabola della previdenza perché la trovo abbastanza emblematiche perché questo Paese sulla previdenza ha dimostrato di essere così come
Abbastanza genialmente
Ma poi poco coraggioso
Abbastanza innovativo ma poi conservativo e un continuo
Stop and go vai avanti un po'e cerchi di tornare indietro
Alcune cose anche di di quelli che sono state dette qui oggi da Guglielmo Epifani che io considero un sindacalista molto aperto
Mi hanno acceso una lampadina non vogliamo tornare indietro rispetto a certe cose e della previdenza ecco noi dobbiamo resistere alla tentazione di tornare indietro avevamo fatto nel novantacinque una buona riforma
L'abbiamo fatta nel novantacinque con la lungimiranza di diverse persone che ci hanno lavorato
Diverse parti sociali che ci hanno creduto magari anche con enorme difficoltà di spiegarla ali ai lavoratori alle famiglie
Era comunque una riforma che poteva essere come dire rivendicata in Europa per una volta l'Italia poteva tracciare una strada
Ci ha battuto la Svezia che ha introdotto la riforma molto simile alla nostra l'anno dopo cala realizzata
Non ha avuto
Il visto successivi la realizzata l'ha mandata quasi a regime ormai già ci siamo la perfezionata la continuata monitorare nella sua applicazione e sapete cosa ha fatto
L'ha esportata in molti Paesi europei
Perché io mi ricordo in quegli anni seconda metà degli anni Novanta primi anni Duemila
Quando si andava ai convegni internazionali nessuno credeva che l'Italia avesse fatto quella riforma e tutti invece erano lì a imparare il modello svedese
E tutti erano lì a studiare e i colleghi svedesi i nostri andavano ad aiutare i Governi dei Paesi
Del dell'ex
Dell'orbita dell'ex Unione Sovietica e andavano ad aiutare per mettere in piedi un sistema pensionistico su basi un po'più moderni noi quindi siamo partiti ma poi
Ci siamo fermati poi non abbiamo avuto il coraggio
E tutto il seguito dal novantacinque non sono partita dalla riforma Amato ma insomma potevo anche partire dal novantatré ma tutto il seguito esattamente un andamento di questo tipo
Perché nel novantacinque si fa la riforma ma nel novantasette Prodi prova con la riforma di tutto il welfare
Cioè vuole andare molto più in là delle pensioni non ci riesce
Cambia qualcosa nel Pubblico impiego cioè qualcosa che riguarda noi poiché c'è il due mila
Con il nuovo Governo Berlusconi che arriva con queste deleghe le deleghe che portano poi nel due mila cinque e poi nel due mila quattro al due mila cinque e poi di nuovo nel due mila sette
Il Governo Prodi e poi nel due mila nove ancora il Governo Berlusconi e anche nel due mila dieci
Allora questa è una riforma che
Non appartiene più nessun partito oggi per cui la si può guardare in maniera come dire senza se la si difende non si è necessariamente iscritti al partito a piuttosto che il partito BT la si deve guardare
Per l'appunto in maniera indipendente
Questa riforma così lenta tradisce l'attitudine del Paese quello che è stato detto al gradualismo gradualismo che però e quasi esasperante perché vinti anni terra
Qua una riforma
Chi non è
Ancora praticata perché le pensioni che l'INPS calcoli lavora sono ancora tutte quelle del vecchio regime
Tutte quelle di quella buona garanzia pubblica che piaceva moltissimo a tutti
Ma chi non piacerebbe sentirsi dire De Rita con quanto andrà in pensione
Ottanta per cento dell'ultima retribuzione questa è una bella garanzia se lavori quarant'anni va bene
Magari alcuni sono figurativi va bene lo stesso ma è l'ottanta per cento una garanzia oggi o domani quando le pensioni saranno contributive
Al lavoratore bisognerà dire qui quanto a rispondere alla domanda del lavoratore con quanto andrò in pensione
E sarà difficile perché la risposta sarà dipende
Dipende se hai versato tanto
Dipende se il PIL è cresciuto dipende se hai fatto previdenza integrativa dipende se i mercati finanziari hanno funzionato bene oppure se invece hanno e io poso qualche cosa dei tuoi diversamente
Tutto questo naturalmente è un cambiamento epocale
Il mio punto non è che non dovevamo farlo badate bene io sostengo che la riforma contributiva
è una buona riforma e va difesa e non dobbiamo tornare indietro va difesa in maniera netta
Tutto questo però richiedeva
Una grande comunicazione sincera e trasparente nei confronti di lavoratori famiglie Giovanni e così via invece questa operazione nuovi non l'abbiamo fatto
Questo operazione noi l'abbiamo sempre rinviata abbiamo sempre pensato questa sì che richiedeva coraggio
Questa sì perché ci vuole coraggio a dire tutto sommato la verità alle persone e molto più facile
Molto più pagante politicamente forse anche non me ne voglia Epifani sindacalmente qualche volta e molto più magari anche come professori universitari perché anche noi
Abbiamo le nostre responsabilità ma è molto più pagante illudere le persone
Il far credere il loro che sia possibile avere le tutele far credere loro che si è possibile avere le garanzie anche sui fondi pensioni
E non dirgli Maya signori chi paga queste garanzie perché le garanzie che le offre il privato un'assicurazione privata oppure le offra allo Stato a costo zero non esistano
E se qualcuno vuole una garanzia importante che questa garanzia sia trasparente
Che sia trasparente il costo della garanzia
Che stia dentro una polizza di assicurazione o stia dentro le pensioni pubbliche che paga il dottor Mastropasqua o stia dentro le pensioni della coppia per le pensioni integrative
Noi questa operazione del dire guardate che il welfare e una bellissima Cozza
Gli italiani avevano in mente che il welfare la bellissima cosa soltanto perché garantisce
Noi dobbiamo dire una cosa diversa il welfare e come una bella casa costruita bene
Le case costruite bene sta gli italiani e poi ci hanno debole per le case lo diceva già il mio collega Calia no ma
Cosa ben costruita sta su perché e ben equilibrata nella costruzione
Il welfare ben costruito non è quello che dà garanzia destre manca perché un welfare di questo tipo e un sistema pensionistico di questo tipo
è un sistema e in realtà che vive sul debito
Un debito persino più
A preoccupanti di quello rappresentato da titoli che tutti conosciamo
Perché è un debito implicito è quella cosa che abbiamo imparato a definire onere sulle generazioni future
Ma non è un onere finto è un onere vero
Allora tutte queste garanzie carine popolari
Costano
E se noi non poniamo rendere espliciti i costi l'unico modo è quello di rinviarli al futuro
Ed è per questo che noi oggi abbiamo queste generazioni che pagano
Queste generazioni le quali
Di Livorno incertezze insicurezze preoccupazioni sul fatto che noi abbiamo cercato di tratte nere
E di aggrapparsi a garanzie che non erano più sostegni
Allora io non ho nessuna nostalgica
Per il sistema pensionistico pubblico che sta morendo quello di tipo retributivo
Le ultime pensioni B poi ci sono le pensioni miste perché la nostra è una storia infinita non è un
Non è davvero mai finita però insomma queste pensioni retributive dell'ottanta per cento dell'ultima retribuzione
Queste così consolatorie
Erano un inganno
Quindi non bisogna avere nostalgica per quelle cose lì erano un inganno sotto molti profili
Epifani menzionava le diseguaglianze certe
Quel sistema era profondamente ingiusto ma non perché dava di più ai più poveri ma perché dava di più e più ricchi che tutto il contrario di quello che lo Stato sociale deve fare
Di quello che un sistema di welfare ben disegnato deve fare io non ho mai visto che si debba
Soltanto perché si prende l'ultima parte della retribuzione quella più alta quello che di solito premia quelli che stanno meglio che hanno più capitali
Un anno che quindi hanno una curva retributiva migliore se tu prendi quella parte l'agli dall'ottanta per cento di quella cosa là
Implicitamente stai dando a una persona ricca molto di più di quanto non stai dando una persona più povera
Dobbiamo rammaricarci di aver messo in soffitta non ancora speriamo di riuscirci un sistema di questo tipo io personalmente no
Io trovo che queste erano le cose che bisognava spiegare agli italiani ma era anche un sistema distorsivo
Vi dicevo una casa ben fatta una casa ben fatta e una casa che a equilibrio e non la delle storture
Il sistema ahimè delle pensioni di anzianità e non sono con me Franco Modigliani che usava dire le pensioni di anzianità sono un furto area a danno dei lavoratori capirà Epifani che usava questa espressione molto forte
Però le pensioni anzianità
Aveva no un aspetto di implicita tassazione sul proseguimento dell'attività lavorativa funzionavano come un meccanismo
Si è accesa la lampadina puoi andare con la pensione di anzianità Bacci subito perché se non ci va e ci perde
Questo è un messaggio che tutti capivano infatti la gente cercava di andare in pensione di anzianità
Questa è una seconda stortura di quel sistema che le pensioni contributive hanno eliminato adesso non c'è più o non ci sarà più quando saranno finalmente pagate le pensioni contributive non ci sarà più quella distorsione
La gente capirà che se continua a lavorare
A un premio non solo perché versa di più
Ma perché va in pensione più tardi
E quindi andando in pensione più tardi quindi stupidi questi centri di conversione di cui parlava Epifani
Lo
Premiano nel senso che gli danno
Gli spalmando il capitale su un periodo più corto e quindi gli ed hanno una pensione più elevata mi sembra un cattivo messaggio
Incentivare le persone a lavorare più a lungo quando la vita cresce a me sembra un messaggio fondamentale sembra un messaggio da Paese che tende a costruire delle case
Che stiano in piedi piuttosto che a far finta di mantenere in piedi
Con delle pezze delle case che in realtà sono piene di boutique questo è quello che noi abbiamo realizzato vedete e una operazione esattamente in controluce cioè una buona riforma presentata quasi come se non lo fosse
Con una timidezza eccessiva senza andare alla radice dei problemi
E questo è quello che noi ancora oggi paghiamo
Perché perché la crisi economica c'è stata c'è stata per tutte per le famiglie
E non è naturale che di fronte al fatto che le persone non sanno va molto bene mandargli la comunicazione sono contentissima
Che finalmente arriviamo a questa operazione trasparenza quindi mi felicito convenienza
Però le persone hanno vissuto per venti anni un latte nella
A desiderio di
Ripristinare le certo le le certezze del passato
E la paura del futuro arriva la crisi è chiaro che le persone si aggrappano alle tutele di chi gliele può dare e se non gliele dallo Stato l'impresa e private di tutele non è che
Sono
Diciamo così non è il mestiere delle imprese private di dare tutele e imprese private danno servizi e se questi servizi includono garanzie questi sono i servizi che possiamo dare
Allora mi sembra che in tutto questo noi abbiamo effettivamente oggi un rischio
E il rischio è che
Che questa riforma così non posso Bring dell'alta perché non è più nitida non è più puliti prima la riforma anche perché
L'ho detto allora sono arrivati interventi successivi non sempre del tutto coerenti col disegno inizia lei questa riforma e sostanzialmente ecco possiamo anche scriverla così e come un abito di alta montagna
Su un corpo Posh fatto
Sicuramente invecchiato
E sicuramente
Così un po'
Non non non proprio da modella diciamo
Noi abbiamo una riforma di questo tipo sulla previdenza e questo
Questo snodo che c'è ora e rischioso proprio perché di fronte a questa situazione
Può essere una tentazione molto forte quella di dire mali pensioni contributive
Arriveranno nel due mila quattordici due mila quindici le prime quelle miste
Arriveranno grossomodo in quel
Quel momento lì perché finora si contano sulle sulle dita di due mani le pensioni contributive in pagamento qui invece abbiamo ancora quattro cinque anni
E vi pare che non possa stessi sorgere qualche bel ingegno in questo Paese e dire ma chi ci ha impiccati all'albero delle pensioni contributive
Non possiamo tornare indietro ai bei tempi in cui lo Stato protettiva un mezzo per cento della retribuzione finale
E chi ci sia costretti a prendere fondi pensioni che non hanno una garanzia pubblica per quale motivo dobbiamo ecco questo io lo vedo come un rischio serio perciò io credo che sia molto importante
Chi
I consumatori le associazioni dei consumatori Linux i professori gli studiosi is
Sindacalisti
Lei associazioni di imprenditori che sono coinvolti nel sistema di welfare
Si attengano a questa operazione verità e non consentano nessun ritorno al passato questa è la cosa importantissimo
L'altra cosa che vorrei dire e attenti agli slogan
Perché noi abbiamo
Oggi sempre invocato questo welfare mix
Ma che cos'è questure fermi sa io sono stata credito insieme al mio maestro Onorato Castellino tra i primi a scrivere dell'opportunità di un sistema previdenziale
Diversificato il parte poggiante su una robusta gamba pubblica e in parte su una
Gamba privata o pilastro privato meno robusto ma comunque complementare sensibilmente complementare
Quindi non sono una neofita sotto questo profilo ma perché abbiamo voluto osso ho suggerito il sistema misto solo perché miglioravano la stabilità della casa di quel disegno
E la risposta ai perché così otteniamo una migliore diversificazione de rischi
è questo che ci permette se non facciamo questo il fatto che sia di Montà andare a braccetto tra pubblico e privato ente locale è stato
Ente locale cittadini Ente locali imprese sociali tutta questa cosa qua e tutto un ambaradan del quale possiamo tranquillamente fare almeno
Se non realizza la vera diversificazione del rischio
Allora noi abbiamo pensioni pubbliche che sono ancorati al PIL
E pensioni private che sono ancorate all'andamento dei mercati finanziari
Le due variabili posti tengono l'economia generale l'equilibrio economico generale mostra che le due si tengono ma non vanno necessariamente insieme non solo strettamente con le correlate
Allora è questa la diversificazione se noi aggiungendo un privato a qualcosa che fa lo Stato aggiungiamo un reale diversificazione facciamo un'operazione utile di tenuta della casa
Se invece non facciamo questo e lo facciamo solo in risposta uno slogan oggi tutto deve essere sostenibile tutto deve essere ambientalmente friendly e tutto deve essere misto
Domandiamoci perché e soprattutto domandiamoci nel momento in cui realizziamo
A
Progetti misti che cos'è che otteniamo aggiungendo qualcuno a un progetto che già c'è questa è la cosa che io vorrei che gli italiani capissero e su cui riflettesse
Allora grazie da tutti i miei colleghi tavolo rotondo a siamo un po'in ritardo ma
Non di tantissimo Fabio lavorò Fabio cerchia
Presidente
Io inizio il mio intervento con un ringraziamento credo da parte anche di tutti voi ai relatori per il dibattito che è stato un dibattito vivace come abbiamo sentito diversi punti di vista ma anche un dibattito
Intenso costruttivo e quindi che quindi positivo
L'indagine presentata oggi arriva al termine di un percorso
Che abbiamo fortemente condiviso nell'ambito di questo organismo di cui io sono Presidente e che voglio presentarvi il foro magna consumatori è una fondazione una fondazione voluta
In termini comuni dalle imprese di assicurazione e dalle associazioni dei consumatori per trovare un un luogo in cui la partecipazione paritetica come ricordava Landi nella sua nel suo intervento di apertura parità dica non solo sul piano quantitativo di uguaglianza di tutti
Numero di componenti ma anche sul piano qualitativo in termini di
Qualità di apporti e di contributi trovasse una stanza di compensazione che potesse essere il presupposto
Per delle proposte concrete per delle iniziative comuni per cercare di dare soluzione al problema è che affidati esclusivamente
A ruolo tradizionale della parte sociale che inevitabilmente portatrice di un suo interessa o a ruolo
Che tutti riconosciamo alla politica difficilmente facevano passi avanti
E perché perché la politica si discute molto la politica si è allontanato dalla gente la gente si è allontanata dalla politica
Non so cosa sia vero puramente sono vere entrambe le cose alla cosa di cui io dopo svariati anni in cui mi occupo visti problemi di settore ma ho interlocuzione con la politica di cui mi sono reso conto che sono assolutamente convinto perché c'è una materia prima di cui la politica
Non riesce a fare a meno
Ed è il consenso il consenso presuntivo d'altra parte
Quando parliamo quanto uguali
Con uomini politici nella privato del dello scambio cordiale di diversi anche punti di vista ti viene detto chiaramente che consenso
è materia prima su cui la politica
Fonda la sua iniziativa la sua lezione e anche la sua elezione impieghi e più che comprensivo che possa esserci questo aspetto ma allora per cercare di dare una soluzione reale ai problemi
Bisogna portare alla politica delle proposte non solo concrete ma che si origina la lega consenso
Ed ecco qual è lo dicevamo ieri con la con Guglielmo Epifani lo diceva luglio diciamo un po'tutti anche nell'incontro ieri il ruolo che le parti sociali nel loro insieme arti sociale i rappresentanti di impresa
Presentanti
Dei lavoratori di rappresentanti della società civile possono avere quello di costruire una proposta condivisa
Non è facilissimo perché ognuna portatore interessi allora l'esordio sempre questa qui siamo riuniti nel presupposto che ciascuno di noi dimentichi di essere portatore di un interesse di parte
Dopodiché non è mica faceva creata ognuno di noi è portatore di un interesse di parte qui inizia un processo di mediazione che deve effettivamente dare un risultato risultando lo abbiamo qua quello a cui dobbiamo tendere
Noi parliamo di una cosa
Che io ma il cittadino italiano ritengo una delle tante cose positiva del nostro Paese si chiama uguale a farlo classiche a protezione sociale
Critichiamo pure i sistemi attuali fanno acqua non tengono quello che volete però siamo seguente rispetto ad altri un Paese fortunato chi ci ha preceduto
E che ci ha preceduto anche decenni addietro ha ben operato ha ben lavorato ha costruito ha costruito un sistema
Che oggi presenta belle necessita di revisione profonda ma della CIDA Davison profonda perché
Perché quel sistema dei esprimo una delle considerazioni che facciamo spesso fra di noi è stato costruito su un modello di società
Che nei prossimi anni non ci sarà più
Era il modello che la società
Che si stava integrale industrializzato andò modello della società che aveva una previsione di crescita economica continua più o meno alta ma continua dove non veniva neanche mente
Guerre a parte gli episodi di rottura
Del dinamismo economica a parte che potessero esserci delle fasi di depressione c'era stata quella del ventinove poi era stata scartata perché abbiamo cinquanta anni di risultati tutti in in crescita in crescita
Con tassi di sviluppo anche significativi quindi era un problema di
Ripartizioni o se volete allocazioni di ricchezza crescenti inteso come ricchezza del Paese
Noi siamo e non si è dato a questo punto di vista probabilmente diversa
Facciamo fatica a crescere all'uno per cento dobbiamo impegnarci per vedere come si può dare alimenta una crescita più alta
E probabilmente non è con le soluzioni di ieri probabilmente non è con un modello di ieri è difficile pensare alla super industrializzazione del nostro Paese per esempio
C'è più il rischio di una diminuzione di industrializzazione come leggiamo da fenomeni delocalizzazione e quant'altro
Allora bisogna ripensarlo al sistema qui c'è scritto nuove esigenze e voglia di futuro
Che ci sono sembrati proprio i due punti su cui confrontarsi dove nuove esigenze non significa soltanto esigenza in più come emerso anche dalla dibattito perché ci sono delle esigenze in più
L'esigenza dalla terza e quarta età erano molto meno sentite
Trenta quaranta anni fa perché la vita media era molto più corta quindi un'esigenza in più ma nuove esigenze sono anche proprio correlate ha necessità di rivedere le soluzioni che erano state date ai problemi di ieri
E sicuramente sono state fatto delle cose nel frattempo ma queste cose sono degli adattamenti di sistema al io giudiziale le riforme previdenziali che si sono susseguite sono state molte ispirate a recuperare dei
Presupposti e anche di sostenibilità economica del sistema
Che non è poi il primo degli obiettivi da conseguire
Perché primo gli obiettivi a seguire la sorella sociale del sistema
Certo che senza Rossella economica non riesco poi a a fornire la sostenibilità sociale ma quella per cui vale la pena di combattere la sostenibilità sociale del sistema che è garantita
Dalla l'avallo dato dalla sua sostenibilità economica allora se così credo che sia indispensabile immaginare una necessità di riorganizzare il sistema a riguardo
Ci sono dei cambiamenti di fondo la vita umana si allunga a dismisura per nostra fortuna questo però significa che il politico di oggi se vuole preoccuparsi non solo di come andranno le elezioni tratte sei mesi o fra tre anni
Deve porsi il problema di quella che sarà la società l'organizzazione dello società frammentando i fra trent'anni e il numero dei gli over ottanta sarà un numero impressionante che richiede un'organizzazione sociale completamente nuova
Per la quale bisogna fare degli investimenti e degli investimenti fin d'ora quella dell'usato però investimenti perché a mio giudizio anche quell'aspetto di ripresa economica
Non passa mica soltanto attraverso tre capannoni in più
Può passare anche attraverso un rilancio del sistema economico
Che va invece che a costruire tre capannoni piova
Realizzare delle realtà di erogazione di servizi sociali che nel momento in cui sono erogative lì
Ovviamente la madre loro i polipi economico cioè in altri termini può darsi che il capannone di ieri sia la casa di accoglienza di domani per la persona di terze quarte età
Perché avremo una popolazione di quel tipo
Un altro grande problema è che più che giustificata figure affitti chi fa assicurazioni se non lo sa l'allungamento dell'età pensionabile perché c'è l'allungamento della vita umana
Questo però ritarda il turn over che già è complicato nel mondo del lavoro
Quindi significa che l'occupazione giovanile
Io sono un diciannovenne che ha incominciato a lavorare come tante da mia generazione e si è laureato lavorando ed era estremamente diffusa la cosa oggi si comincia ora venticinque ventisei ventisette anni quanto più
Si ritarda l'uscita dal lavoro inevitabilmente dobbiamo accettare che la coperta fa quel giochino che tutti conosciamo qualche volta con la testa la spalla e qualche volta come lascia scoperti i piedi
Per cui è una è un rimedio doveroso ma non è la soluzione grazie dei problemi diceva Guglielmo prima io francamente lo ribattuto colui già in altre occasioni
La pensione del giovane affezionati giovane
è un rischio terribile per il futuro perché certo che il sistema contributivo che ha tutta la sua logica anche perché la vecchia promessa sarebbe infedele per la insostenibilità economica della stessa però da un mese darà un esito
Che non consentirà il mantenimento del tenore di vita se nel frattempo non si fanno intatto
E questa è una provocazione si deve caricare la generazione di oggi che non può essere lasciata la relazione di domani perché ci vogliono vent'anni per risolvere questo problema non è neanche chiaro come
Allora
Questa analisi che noi abbiamo condotto assieme che il dal professor De Rita c'ha aiutato arrendere
Scientificamente la sua dimensione come diceva Landi è una premessa
E io voglio considerarla proprio così dichiararla proprio così non per ridurne né
La portata ma per accrescerne la potenzialità di contributo una premessa per passare attraverso questa analisi a
Formare delle proposte concrete
Che possono perché nascono all'interno di organizzazioni come questa come forma ANIA consumatori cioè con le caratteristiche che dicevo in apertura
Essere delle proposte che si originano
Già condite fatemelo dire così di consenso e quindi possano essere preso in considerazione dalla politica di destra o di sinistra dal Governo passato presente e futuro quello che volete
Con un'attenzione
Che francamente parlo della mia incapacità di proposta
Le proposto e della
Mia parte qua col senza il consenso sono non hanno mai avuto il merito di essere considerata io credo che lo strumento dell'assicurazione lo strumento dell'assicurazione
Poi c'è l'industria assicurativa sia
Indispensabile per trovare il modo visti
Dare un contenuto effettivamente protettivo ad alcune iniziative lo strumento l'assicurazione significa la tecnica assicurativa
La a garanzia di cui parlava Sabina
E di cui parlava il rosso di Dini
Bisogna certamente comunicarla meglio rendano trasparente chiarire che il costo ma sta nella tipica tecnica assicurativa nelle polemiche o nelle discussioni nei dibattiti che di cui ho fu interprete al tempo della riforma della previdenza complementare
Premesso che noi siamo sempre stati favorevole perché c'abbiamo mentalità degli assicuratori affatto che i lavoratori possono avere il diritto a tornare al ti afferra
Ci fu ampia discussione all'epoca Guglielmo se la ricorderà lagna era l'unica ora associazione
Favorevole a questo perché perché la testa stava alla garanzia del risultato che è tipica dell'attività dell'assicuratore come siamo sempre abbiamo sempre chiesto che i fondi pensione la loro offerta possano investire
In prodotti assicurativi quando lo ritenga
Di ramo primo
Perché lì cioè la garanzia di risultato c'è il consolidamento anno per anno cioè all'esenzione del rischio che il
L'andamento dei mercati finanziari
Possa determinare che l'obiettivo per cui ho accumulato quel montante non vada perduto e qui
Arrivo a un'altra considerazione brevissima
Bisogna essere tutti trasparenti ma Antonio la trasparenza arriva fino in fondo come tu sai sicuramente d'accordo quando tutto mi permetti sapere quanti contributi io ho pagato
Tu mi dai un'informazione che fino a un po'di tempo fanno avevamo quindi è un'informazione preziosa la maggior parte dei nomi però non è in grado di interpretare questa informazione
L'interpretazione sta nella presunzione di che cosa mi serve pagato quei contributi se continuasse a pagare quello cioè proprio nella simulazione a cui tutti riferivi tu come sempre da quella persona
Estremamente corretta oltre che competente che ha sei ha detto camminiamo per gradi per non introdurre un eccesso di preoccupazione ecco io credo che l'eccesso sia negativo
Che però noi dobbiamo uscire l'ha detto
ESA prima un po'da
Le ansie che sono un po'
Un sentimento negativo il ragionevole percepisco qualche cosa ma non capisco che cosa assicurata
Passando alla preoccupazione una preoccupazione non eccesso di prudenza alla preoccupazione che so che ci sono delle cose che non funziona a cui Dabo mettere rimedio
Come farlo
Perché farlo attraverso
Un utilizzo ottimizzato delle risorse disponibili Prima Repubblica ci mancherebbe però anche qui
Le pubblica le pubbliche si dice che che che addirittura
Qualcuno l'ha detto ormai la parola riforma è unita tolgo qualcosa mentre un tempo la parola riforma significa do qualche sta le pubbliche sono limitante
In latenti del tentativo la necessità e di ridurle
E quindi come si risolve il problema si risolve solo utilizzando meglio il risparmio che oggi già hanno i generiamo che la società meglio significa in modo più coerente con la soddisfacimento dei bisogni
In un'ottica prospettica ecco che quindi credo che la soluzione sta non lo so se nelle due forme x in ugual far di sistema fatemelo definire così un guaio far di sistema dove le parti responsabili
E a partire dal pubblico ma tutti insieme hanno un ruolo un ruolo attivo un ruolo di proposta
Un ruolo non reciprocamente ingeneroso
Perché nessuno può fare a meno dell'altro la la realtà è questa che non c'è spazio quindi è ovvio che che il pubblico
E la cosa più più deve deve dare l'apporto maggiore però io credo più nei tre pilastri
Paola
Non non credono e trepidante un credo sulla possibilità che ci siano tre cose distinte un pilastro buoni dice c'era pericolo un po'la Costituzione non sta in piedi mettiamo al secondo pilastro quando chiamo il terzo credo in una visione d'assieme
Che fin dall'origine progetta la casa su una fondazione che ai tre pilastri che è una cosa diversa dalla appiccicare un pilastro all'altro per evitare che la casa crolli
Ecco questo è
Quello che noi vorremmo diventare capaci di fare e certamente per essere capaci di fare questo non basta
Il Forum ma ANIA consumatori occorre un collaborazione una cooperazione aperta con le forze sociali con la politica
Alla quale io arriverei dopo che abbiamo raggiunto una
Base di concretezza no di risposte e di proposte
Perché nel ruolo proattivo oggi crediamo ormai tutti fino della stessa cerchiamo tutti fino a un certo punto ma senza la quale senza la politica
Non si può combinare nulla in questo ambito quindi
La sua presenza e la sua partecipazione essenziale ma bisogna sollecitarla arrivando già con dei progetti condivisi mi auguro
Che nel nostro piccolo saremo capaci di essere portatori di queste proposte ancora vi ringrazio per la vostra attenzione