Fiuggi Platea Europa: Premio Fiuggi Storia. Intervista a Carlo Annese dopo aver ricevuto il Premio Fiuggi Storia per la sezione Romanzo Storico

Allora innanzitutto perché
Chi ha partecipato a questo premio
Ha scritto delle cose bellissime io libero ho letto il libro della Janáček ho letto il libro di Fertilio
E sono dei libri straordinari e quindi essere riconosciuto come vincitore di questo premio per me è una cosa
Meravigliosa
Devo dire
Grazie soprattutto a al come dire alla
Capacità di alcune persone
Di a trasmetterà la voglia di ricordare io questo libro lo fa proprio l'ho costruito
Il a distanza insieme a un
Un signore che si chiama Emilio Coccia
Che un ingegnere italiano che vive in Sudafrica e dei direttore del Museo di Zonderwater all'interno del cimitero dove tuttora ci sono duecentocinquanta due
Ma tombe di prigionieri italiani di quel campo
Emilio è una persona
Che
Non solo vuole conservare ricordo ma lo vuole
Tramandare e quindi
Mi ha aiutato in tutte le maniere lui ha trovato negli archivi militari
Di Pretoria a quaranta casse di micro firma sulle quali erano stati riprodotti tutti
Riprodotte tutte le schede cliniche di ciascuno dei prigionieri che sono state richieste insomma
E attraverso quello lui ha ricostruito insieme a me
Tutti i passaggi
E soprattutto insomma lui vuole far capire
Che lì
C'è stato un incontro di due popoli
La capacità degli italiani di sopravvivere di superare le difficoltà di
Adeguarsi hai problemi e
La volontà di una parte considerevole dei sudafricani di non solo applicare la Convenzione di Ginevra a difesa di prigionieri di guerra ma soprattutto trasmettere loro un messaggio di forte uno di grande umanità
Il tuo messaggi
C'è il messaggio e il contenuto alla fine c'è io ho trovato due i diari inediti
Oltre a tante altre cose ho intervistato reduci ha intervistato figli di reduci
Uno di questi diari è scritto da Rosita Zeni che è stato Sindaco
Che era è uno dei protagonisti diciamo di questo libro
Che è stato sindaco socialista di Sesto Calende una città in provincia di Varese all'inizio degli anni settanta
E o trascritte integralmente la parte conclusiva a proposito del suo ritorno in Italia
Dove trovo una situazione disastrosa
Dove fu costretto a pagare il biglietto del treno
Da Milano a Gallarate malgrado fosse stato per sei anni in prigionia
Ma fondamentalmente lui arriva
Ritrova
I suoi genitori ritrova la sua casa e conclude in una maniera bellissima veramente un
Un inno alla libertà è un inno contro la guerra
Non potete rendervi conto di quanto sia beh
E lo scrive
Per ritornare
E trovare il tetto di casa mia
Questa è bellissimo per una conclusione quindi avremo l'occasione oltre a ringraziarti di tornare su questi argomenti non solo riguardo questo libro che ha tenuto cito
Ma sicuramente per tante altre cose che possono uscirne fuori quindi tutta la disponibilità che a condurre scrivono tutti i giorni moltissime grazie il libro
Ha un seguito non scritto io spero che diventi una serie televisiva perché sono stati acquistati i diritti
Ma soprattutto ha un seguito perché tante persone figli gli stessi reduce che sono ancora vivi lo stanno leggendo lo hanno letto e mi stanno contattando perché hanno voglia di
Comunicare la propria testimonianza mi stanno confermando per fortuna tutto quello che io ho scritto
E e contro vorrebbero che io continuassi quindi può Expo di vent'anni veramente un archivio per tornano male in bocca al lupo allora grassetto grazie a voi il crepitio grazie