Presentazione del Rapporto "L'impresa che cambia"

Autorità signore e signori il rapporto del CNEL sull'impresa che cambia che oggi presentiamo
Costituisce una utile occasione per riflettere sullo stato di salute del nostro sistema imprenditoriale
Come è noto
La crisi economica ha tratto origine da gravi patologie del sistema finanziario e anche
Da alcune carenze che hanno contrassegnato l'attività delle istituzioni e delle autorità che avrebbero dovuto
Forse con maggiore oculatezza e tempestività esercitare le funzioni di vigilanza
Il paradosso è tuttavia che gli effetti della crisi si stanno rilevando particolarmente negativi per il sistema produttivo
Non soltanto per la contrazione degli ordinativi e conseguentemente del fatturato a causa del crollo della domanda interna ed estera ma anche per i nuovi comportamenti del mondo creditizio
è in atto infatti una contrazione del credito concesso alle imprese
Contrazione dovuta ai timori dell'aumento del rischio di insolvenza dei clienti che risulta particolarmente penalizzante per le aziende di minori dimensioni meno capitalizzate e ovviamente più dipendenti dei finanziamenti bancari
In questo quadro suscitano preoccupazione anche alcune delle ipotizzate modifiche della disciplina del comparto finanziario a partire dalla possibilità di una revisione in aumento dei coefficienti patrimoniali delle banche nell'ambito di Basilea tre
Che potrebbero indurre quest'ultime a contrarre ancor più le attività nei confronti di clienti meno solidi dal punto di vista patrimoniale
Si tratta di rischi gravi che meritano di essere considerati con la massima attenzione
Anche per evitare di trovarci tra poco nella sulla situazione
Di aver assecondato decisioni e comportamenti che pur ispirarci dalle migliori intenzioni potrebbero produrre danni irreversibili al sistema delle piccole e medie imprese che rappresentano come è noto la struttura portante del sistema produttivo italiano
Il valore dell'esperienza italiana delle piccole e medie imprese e ampiamente riconosciuto anche a livello europeo
è un modello
Cui si ispirano da tempo molti dei Paesi che uscendo dalla condizione del sottosviluppo sono alla ricerca di soluzioni che evitino o quanto meno riducano
I danni sociali ed ambientali provocati da processi di industrializzazione forzati basati quasi esclusivamente su imprese di grandi dimensioni tali da provocare un impatto fortissimo sugli assetti economici sociali sul territorio
Le piccole e medie imprese sono in altre parole il canale privilegiato attraverso il quale si realizzano imprenditoria diffusa suscettibile di innescare dinamiche positive
Questo è anche il motivo per cui le istituzioni europee assegnano da tempo
Notevole importanza all'adozione di politiche organiche coerenti di tutela le piccole e medie imprese
Attraverso il cosiddetto Small business accolta che si traduce in una serie di iniziative tra cui l'attenuazione dei vincoli relativi agli aiuti di Stato la semplificazione degli adempimenti e degli oneri per l'avvio di attività d'impresa
E soprattutto il mutamento di approccio da parte delle pubbliche amministrazioni
A quest'ultimo riguardo
Credo che debba essere prioritario rimediare a quella che in Italia è diventato una vera e propria emergenza
Vale a dire i ritardi con i quali le amministrazioni pubbliche provvedono al pagamento dei debiti contratti con i fornitori ritardi che espongono l'impresa
Specie quelle di minori dimensioni
Ha gravissime difficoltà privando L'Espresso della liquidità necessaria alla prosecuzione dell'attività
A ciò si deve aggiungere una considerazione di carattere generale che già a partire dalla fine degli anni Novanta l'economia mondiale ha subito un processo di profonda trasformazione
Che ha cambiato la natura dei prodotti i sistemi di produzione e distribuzione di beni e dei servizi determinando nuove forme di globalizzazione del mercato
Dobbiamo sempre ricordare che è cambiato il funzionamento dell'economia europea ed internazionale entro cui operava anche il sistema italiano
L'adozione dell'euro l'accentuarsi instabilità dei mercati monetari borsistici la rivoluzione tecnologica negli Stati Uniti le innovazioni
E l'informazione della comunicazione l'irruzione sui mercati dei Paesi a basso costo del lavoro
Sono stati fattori essenziali nel determinare il cambiamento di scenario
La globalizzazione ha quindi allargato ossia le frontiere geografiche che quelli della conoscenza
Con la conseguenza che oggi in Italia la sopravvivenza e lo sviluppo delle imprese
Si giocano sul versante della qualità dei prodotti riservisti su quello che la capacità di innovare i processi produttivi ma anche sulla capacità di aprirsi a nuovi mercati con lungimiranza flessibilità intraprendenza
Tutte queste caratteristiche hanno trovato anche se con fatica risposta fin qui nelle specializzazioni convergenti di un fitto tessuto di operatori di servizi di aziende produttive che finora hanno dimostrato una straordinaria vitalità
Una vitalità e una competitività sul piano internazionale va sotto però più che sull'immigrazione strettamente intesa sulla flessibilità e sulla capacità di adattamento
Il modello di crescita basato quasi esclusivamente sull'industria medio piccola che pure ha registrato tanti successi in passato
Oggi potrebbe tuttavia a mio modo di vedere non rivelarsi più adeguato ad assicurare gli spazi di crescita necessari tre affrontare i gravi problemi sociali di cui soffre anche l'Italia
Affinché quel modello possa continuare ad esprimere tutte le potenzialità positive che ha saputo manifestare negli scorsi decenni
è indispensabile ricondurre gli interventi a sostegno delle piccole e medie imprese in un quadro coerente sistematico di interventi e di politiche per lo sviluppo
Occorre in altri termini concepire una politica per lo sviluppo mirata anche ma non esclusivamente alle piccole e medie imprese
Che garante rischi che garantisca la coerenza degli interventi nel breve nel medio periodo temi diversi aspetti così da evitare una dispersione delle poche risorse disponibili
è chiaro
Che la possibilità di ripristinare un ritmo elevato di crescita dipende non solo dalla capacità di resistenza e di adeguamento degli imprenditori ma anche da un generale miglioramento della competitività del sistema italiano nel suo complesso
è un obiettivo che richiede un deciso e qualificato impulso politico perché si tratta di aumentare la qualità dei servizi pubblici garantire la certezza del diritto e l'efficienza del sistema giudiziario
Giungere ad un efficiente dotazione infrastrutturale
Tutelare effettive condizioni di concorrenza rafforzare la capacità del nostro sistema finanziario di accompagnare il recupero e la crescita delle imprese esistenti semplificare razionalizzare il sistema degli incentivi rivitalizzare informe profondamente rinnovata a programmazione negoziata i sistemi economici è chiaro che non cambiano per legge
Ma è certo che il problema di fondo che ci troviamo davanti essenzialmente un problema politico
Dal momento che la prospettiva di cambiamento prospettiva da guidare e sorreggere
Non riguarda solo il sistema imprenditoriale o economico ma la società italiana nel suo complesso
La competizione sui mercati internazionali che vede oggi in Italia in difficoltà infatti sempre meno fra singola impresa
Sempre di più fra sistemi Paese
Per tale motivo è indispensabile che la trasformazione del sistema economico trovi corrispondenza nella maggiore efficienza delle istituzioni che operano sul territorio
Dando vita ad un vero e proprio sistema virtuoso in grado di aumentare le interazioni e la cooperazione tra i diversi settori privati e pubblici
Un sistema in cui ad esempio
L'istruzione professionale egli specializzazioni universitarie
Abbiamo ben presenti le esigenze del sistema delle imprese in cui gli attività di ricerca delle imprese trovino sponde nel sistema di formazione pubblica
Un sistema per fare un altro esempio in cui un'efficace pianificazione territoriale
Favoriscono ordinate espansione delle aree produttive anche attraverso il recupero dell'enorme quantità di difficile manufatti esistenti ormai privi di un'adeguata utilizzazione
Analogo discorso può essere fatto per quanto riguarda la logistica i trasporti mortificata in Italia non tanto dalla carenza di investimenti quanto piuttosto da vincoli di tipo burocratico che da interferenze resistenze di vario tipo
Il Governo in sinergia con gli altri livelli di governo territoriale accertamento un compito gravoso che deve essere svolto con grande impegno dal momento che solo contesti territoriali competitivi possono attrarre talenti in le stime enti e l'Italia a differenza di ciò che accadeva fino agli anni Settanta e oggi fuori dal circuito degli investimenti internazionali e ha difficoltà ad offrire ai giovani adeguate opportunità di lavoro e di studio
Ed è una triste realtà che il nostro Paese nonostante gli sforzi che varie istituzioni compiono quotidianamente non attragga più cervelli ma anzi assista alla fuga di molti giovani talenti dalle indubbie capacità intellettuale
Investire su di loro sulla loro istruzione sull'inserimento nel mondo della ricerca del lavoro
Vuol dire rendere più moderno e le imprese e la società
E credo che questa sia una delle tante ragioni per le quali certamente necessaria una politica di rigore dei conti
Politica che deve però svolse attraverso tagli selettivi e non tagli orizzontali che finiscono per colpire indiscriminatamente ogni settore della pubblica utilità
Significa in altri termini
E di agganciare il nostro sistema economico e sociale alle dinamiche emergenti a livello globale
Per farlo è però necessario reperire adeguate risorse finanziarie anche con il concorso della finanza regionale e locale
Dal momento che il territorio torna ad essere rilevante non più soltanto come luogo in cui si realizza il ciclo produttivo ma anche come ambiente sociale in cui far crescere le attività di produzione di servizi e di ricerca
In questo quadro l'introduzione del cosiddetto federalismo fiscale cariche governi locali nuovi compiti che di nuove responsabilità perché
Come ha detto recentemente il Capo dello Stato
Non c'è alternativa al crescere insieme nord-sud essendo storicamente insostenibili e obiettivamente inimmaginabili che nell'Europa e nel mondo
Prospettive separatiste o indipendentiste
E più semplicemente ipotesi di sviluppo autosufficiente di una parte soltanto
Fosse anche la più avanzata economicamente dell'Italia unita ma ovviamente di queste questioni avremo modo di parlare anche in Parlamento in un'altra occasione e ora do la parola al presidente del CNEL Antonio Marzano
Signor Presidente della Camera
Signor sottosegretario alla Presidenza del Consiglio onorevoli parlamentari signori consiglieri autorità
Devo ringraziare le due volte il Presidente Fini
Prima perché ci ha concesso l'onore di questo incontro nella sede della Camera deputati qui nella Sala della Lupa
E lo dico subito per
Quello che non è stato soltanto un saluto quello che ho appena enunciato ma è un'analisi vera e propria di cui occorre tener conto
Aggiungo che ho ricevuto una messaggio da parte della Presidente del Senato Renato Schifani di cui do rapidamente lettura non potrò essere presente alla presentazione del Rapporto caro Presidente
Ma desidero esprimere tutto il mio apprezzamento per il lavoro prezioso che ha portato alla stesura di questo importante documento sulle trasformazioni sistema imprenditoriale in Italia questo il punto cruciale di questo messaggio di cui
Esprimo il mio grazie al Presidente anche per il Senato
In questa stessa sala
Lo scorso anno ho avuto il piacere di presentare il rapporto sul lavoro che cambia il lavoro che cambia svolto quello su iniziativa congiunta delle presidenze del Senato della Camera e del CREL
Oggi presento il rapporto del CNEL sull'impresa che cambia che integra logicamente quello sul lavoro che cambia
L'articolo uno e quarantuno della Costituzione ma anche altri devono provata la propria la rilevanza concreta nell'attenzione che anche il cane
Presta ai temi del lavoro e dell'impresa come pilastri della democrazia è un coro economica
Il rapporto di oggi molto articolato e tenterò di fare una sintesi
La crisi iniziata nella seconda metà del due mila sette ha investito l'Italia in un percorso che era già
Di bassa crescita
L'Italia non è nuova a processi di ristrutturazione che si sono seguiti una volta finita l'esperienza straordinaria del rapido sviluppo proprio degli anni Cinquanta e sessanta
Gli anni successivi furono caratterizzati da alternanze cicliche definiti dagli economisti come di stop and go
E
Altri ancora
Coinciso però con la necessità di reagire a fenomeni strutturali esterni come l'impennata del prezzo del petrolio ammine novecentosettantatré mille novecentosettantanove
E talaltra con fenomeni invece intervenire come la crisi della grande impresa italiana degli anni ottanta e novanta
Anche la crisi in corso e di origine esterna
Sopraggiungere nel momento in cui una ristrutturazione era già in atto e ciò complica le cose
Secondo i dati della Banca d'Italia solo cinque mila imprese su sessantacinque mila aventi più di venti addetti
Avevano già completato la propria ristrutturazione organizzativa e finanziaria prima del crollo della Borsa americana
Si tratta di un numero che appare contenuto però ci stiamo riferendo ad un aggregato di imprese con un milione di addetti e con casi di eccellenza nei rispettivi settori di specializzazione questi siano quindi già ristrutturate
Però si può dire che la Grandi parte delle imprese italiane abbiano ossia un attraversando un periodo difficile
In parte dovuto a una crisi di domanda estera
Che possiamo augurarci di natura congiunturale e che tuttavia è rivelatrice di una trasformazione anche strutturale non solo congiunturale degli usi e dei costumi della spesa dei rapporti sociali degli stili di vita
Per altra parte conseguenza della concorrenza internazionale che come tutti sanno si è molto inasprita
In queste condizioni potrebbe essere pericoloso assumere una posizione di attesa sperando in un miglioramento ciclico proveniente dal resto del mondo
Né si può pensare di rimettere in funzione l'economia pre-crisi c'è una concorrenza serrata all'impresa e c'è soprattutto un mercato globale che modifica il tipo di specializzazione produttiva delle varie nazioni
L'Italia era un Paese low cost se confrontato con la Germania però di un Paese ai costi rispetto ai nuovi produttori dell'Asia come la Cina
Beninteso
Ci sono segnali di ripresa dagli Stati Uniti le nostre esportazioni possono avvantaggiarsi esistano avvantaggiando anche dal sarà inno di Paesi imposizione evolutiva i cosiddetti Bric
Le imprese però devono operare nella struttura sulla struttura ricostituire i vantaggi comparati che una volta esistevano e anche crearne di nuovi
Di vantaggi comparati
Cosa vuol dire ricostituire i vantaggi competitivi già esistenti e crearne di nuovi
Era risposta dipende dal contesto in cui si opera
In questo contesto per quello che ci riguarda è costituito da piccole e meglio è impresa come ricordava il Presidente
Fine
Queste hanno al tempo stesso vantaggi in termini di flessibilità le piccole e medie imprese ma anche i limiti in termini di rappresentazione in sede politica dei propri problemi di capacità contrattuale
Visto diseconomie di scala
Di eccessivo accentramento delle funzioni imprenditoriali
E di vocazione limitata territoriale
Il nostro rapporto indica alcuni specifici fattori di criticità che l'intreccio odierne avvertono e a cui stanno reagendo appunto cambiando ma che suggeriscono anche linee di intervento utili per le imprese
I cambiamenti come ricordavo sono continui ma vanno governati
L'impressione agiscono ma anche la politica dire reagire
Qui richiamerò solo quattro prospettive anche perché l'intervento del Presidente Fini mi ha già assunte riassunti alcune prima
Segnalo innanzitutto il problema
Di un'adeguata disponibilità di risorse creditizie e finanziarie per queste imprese le piccole e medie
Circa il dieci per cento delle imprese italiane secondo quello studio la Banca d'Italia che citavo prima
Aveva nel periodo pre-crisi progetti di investimento
Che si sono scontrati con la stretta creditizia e finanziaria degli istituti bancari
E con un limitato sostegno delle istituzioni per i ridotti margini di manovra che l'alto debito pubblico consente alla politica di bilancio
Il CNEL non propone beninteso di inserire nuovi strumenti pubblici di intervento ma propone di razionalizzare l'attuale sistema degli incentivi alle imprese
Soprattutto alla luce delle modifiche introdotte dalla riforma del Titolo quinto dalla Costituzione
Il che non è
Rileva a questo proposito la necessità di un diverso e migliore coordinamento Stato-Regioni
Che dia maggiori certezze alle imprese circa la direzione e i tempi della politica industriale
E anche con riferimento ai tempi di erogazione della spesa da parte del settore pubblico in presenza di commesse rivolti alle imprese private
è un riferimento particolare il che nello dedica all'efficienza della Conferenza Stato-Regioni ad un ruolo più vincolante del CIPE alle intese istituzionali di programma
Serve dunque una nuova stagione istituzionale di riorganizzazione istituzionale indirizzata a valorizzare lo spirito di cooperazione fra i diversi livelli di governo
In questo quadro serve anche un'amministrazione pubblica efficiente meno burocratizzata in grado di dare risposte rapide circostanziate ha i suoi utenti
Anche su questi temi in collaborazione con il Ministero competente io è che nella dato a suo tempo ma continuerà a dare il proprio contributo
Seconda prospettiva
Pure in un quadro istituzionale reso più coerente efficace si pone sempre il problema
Delle diseconomie dovute alla Piccola Scala delle piccole e medie imprese che è un fattore di criticità e di cambiamento per un sistema come il nostro
L'Italia è il Paese dei distretti produttivi
Che sono stati action
Anche una risposta al problema della piccola dimensione della singola impresa
Hanno rappresentato uno degli epigoni storici delle trasformazioni dell'impresa nel nostro Paese
Ed i processi di ristrutturazione passati i distretti il distretto rimane importante anche nella mutata prospettiva concorrenziale che stiamo vivendo
Si tratta però di creare sinergie tra imprese operanti nelle varie fasi del processo produttivo
Tra l'impresa
Che costituiscono l'inchiesta filiera produttiva superando le specifiche vocazioni territoriale
Cioè quello che mettiamo in risalto che il distretto che fino adesso Abruzzo un ambito territoriale ora lo deve superare
Vanno cioè incentivati le reti di impresa
Al di là dei confini territoriali finora esistenti sia ai fini dell'organizzazione produttiva sia i fini finanziarie
Infatti da questa impostazione delle intese in Rete delle reti di impresa
Può derivare anche un accesso a nuove joint ventures fra impresa a fonti addizionali di capitale e anche un equilibrio tra addebitati debito e capitale delle singole imprese
E sono alla terza prospettiva
Il sistema produttivo dell'impresa si sta muovendo lungo un percorso di trasformazioni che da un lato minimizzano o tendono a minimizzare i costi del produrre
Dall'altro portano a un tipo di specializzazione differenziata e cioè non più fordista
Differenziata in grado di migliorare la qualità dei beni
Tutto questo si sta affermando e ancor più lo dovrà lungo alcune idee motrici
Che tengono conto da parte dell'impresa di nuovi stili di vita della qualità dell'abitare dei concetti di salute di benessere del tempo libero del turismo
Tutte cose che hanno molto a che fare con la qualità della vita
Cioè con quella parte della nostra quell'aspetto della nostra società che non
Misurato dal PIL ma che dovrebbe essere il CNEL si sta muovendo in questa ed elezione insieme all'Istat operando con l'Istat
Provare espressioni India indicatori integrativi del peso non sostitutivi del Penna ma integrativi
Scorgo comunque in un mondo più o meno diffuso aspetti che indicano che le imprese italiane sono reattive
Lo sono pur pagando uno svantaggio competitivo
In termini di costi di produzione
Sono dunque in prese che reagiscono soprattutto quantitativamente
Alla crisi e alla concorrenza derivante dal resto del mondo
Penso in questo senso sono notizie quasi di cromo all'arresto al Salone del mobile
Di Milano di questi giorni quasi una galleria artistica
All'interno Vinitaly di Verona
Che tra l'altro ha sancito il sorpasso italiano rispetto alla Francia nelle esportazioni di vino di qualità
E poi in Corea alla settimana della moda Milano all'eccellenza mi dite alimentare del nord Italia Parma
Dunque la produzione di qualità
Che necessita di donne e politiche di tutela della sua originalità
I beni immateriali ad alto contenuto di conoscenza i cosiddetti neo beni
Sono
In Italia una risorsa da tutelare
Per questo occorre diffondere la cultura brevettuale
E intervenire sulle procedure procedure di brevettazione europee internazionali il problema si pone in sede europea dire in maniera stringente semplificandola ed armonizzandola
Lo dico anche alla luce di quanto emerso in occasione di una conferenza internazionale in materia organizzata a Roma dal cane
Incorporazione con l'organizzazione mondiale della proprietà intellettuale OMPI oppure While può a seconda delle sigle
Insieme al Ministero degli esteri e dello sviluppo economico
Accanto al made in Italy tradizionale però
Deve essere ricordato il Medina meno conosciuto massa itinerante che era presentato dei prodotti della meccanica
A questo proposito che ricordo che gli ultimi dati disponibili riferì che i primi mesi del due mila dieci indicano una flessione delle quote di mercato in alcuni settori ma paradossalmente
I settori del made in Italy che invece hanno guadagnato posizioni
A parte gli elementari vini che hanno ben tenuto sono stati proprio quelli più colpiti dalla crisi dell'edilizia
E degli investimenti a livello mondiale cioè i macchinari industriali gli apparecchi meccanici e di prodotti derivati dai minerali non metallica
Questo è il made in meno noto meno conosciuto meno ricordato la meccanica ma è quella che stabiliva dimostrando una grande capacità di resistenza e
Progresso
La meccanica italiana resta forte ed è andata meglio dei concorrenti degli altri Paesi europei a cui ha sottratto quote di mercato nei paesi emergenti
Quarto aspetto
Un ulteriore ambito di criticità e quindi di iniziativa anche politica è secondo il CNEL il settore della ricerca
Dello sviluppo tecnologico della promozione della buona o legislazione del capitale umano
Il rapporto individuarne gli spin-off uno degli elementi più efficaci per la promozione dell'imprenditoria tecnico-scientifica
Anzitutto perché essi costituiscono la modalità più diretta attraverso cui è possibile trasferire in ambito produttivo i risultati della ricerca
E in secondo luogo perché gli stessi risultati sviluppando in Conte sviluppati in contesti universitari o comunque di alto profilo tecnico scientifico
Rappresentano un'opportunità rilevante di qualificazione e di diversificazione del tessuto produttivo nazionale
Il problema della promozione e valorizzazione del capitale umano
è di portata cruciale e non è solo italiano
Da un'analisi del testo Peterson istituti di Washington risulta che gli Stati Uniti i più colpiti dalla crisi sono stati i lavoratori con bassa NdA scolarità
è anche emerso che i lavoratori più qualificati hanno addirittura registrato qualche aumento nel tasso di occupazione
Questo dato conferma che l'aumento Della produttività americana anche in periodo di crisi dipende
In misura significativa dalla crescita della quota di lavoratori più produttivi perché più qualificati
Questo discorso vale ancor di più in un'ottica di superamento del sistema fordista a cui accennavo prima
In cui cioè le prevenzioni sono meccanicamente ripetitive
E questo è il quarto fattore
Il superamento del fordismo del cambiamento dell'impresa oggi manifattura e servizi diventa un sistema economico integrato che consente di produrre soluzioni ad hoc
Per i consumatori su misura della domanda dei consumatori
Il tipo di Rete d'impresa auspicato nel rapporto è una rete di tecnopoli di alta qualità
A questo fine la qualità del capitale umano deve avere competenze consolidate nell'individuare i problemi delle piccole imprese e nell'individuare in modi del loro superamento
Deve avere competenze nel miglioramento dei rapporti con la clientela differenziata progettazione commerciale comunicazione servizi post-vendita e nella formazione della cultura dirette
Molto importante l'introduzione e la diffusione di una cultura del risultato
Ma solo sviluppando
Le competenze la capacità
Dei settori che ho ricordato progettazione commerciale comunicazione servizi distributivi post vendita
Le imprese italiane possono trovare la meditazione la meditata il meritato successo anche nei mercati internazionali
Se posso ancora esprimere per inciso una tesi a me cara queste politiche del CNA capitano ma non sono ancora al più necessari per i nostri giovani
Forse sono l'investimento più importante per loro
Ad essi spetta il ruolo di protagonisti in una fase di trasformazione di medio e lungo periodo
Il che nella sempre portato avanti questa idea e mi ha fatto oggetto di concrete azioni di studio e proposta convinto in collaborazione con il Ministero competente
Noi avevamo pressoché nell'il forum dei giovani
Ora stiamo anche pensando di offrire ai giovani che consente saranno il nostro sito un luogo virtuale di narrazione del lavoro e dell'impresa
Uno spazio verde che consenta cioè la messa a fattor comune di quanto fondazioni promossa dall'impresa ed alle organizzazioni sindacali fanno e di quanto in più si potrebbe fare
Dunque e riepilogando
Riforma dei meccanismi istituzionali che presiedono le politiche industriali nei vari livelli di governo
Reti di impresa a raggiera ultra distrettuale politiche mirate alla qualità del prodotto rilevanza del capitale umano
Chiudo richiamando la vostra attenzione sul problema che molto sentiamo al CNEL degli squilibri territoriali e del ritardo del nostro Mezzogiorno
Qui serve una politica per le imprese del sud
Kennedy a modificare il modello di specializzazione produttiva esistente
Troppo polarizzato su settori a basso contenuto tecnologico
A rimuovere il consolidato deficit di dotazione e di funzionalità delle infrastrutture
A elaborare interventi mirati ed efficaci di preparazione e valorizzazione del capitale umano di cui il sud è ricco
La popolazione già e giovane nel suo
E va agli studi
A fronte di esigenze
Continuo a leggere punti vista al CNEL succinto
Tanto urgenti e sentite in questi ultimi anni l'afflato meridionalistica o delle politiche pubbliche ha perso spessore
Impoverito da un drenaggio costante di risorse la cancellazione dei Programmi FAS
La prassi dei cosiddetti progetti coerenti nei programmi dei fondi europei
Veda un indi ideologia localistica che ha parcellizzato e moltiplicato ossidi di responsabilità
Interventi attori
A seguito di una voltura scolastica e non produttiva del principio di sussidiarietà
Autorità
Signori Consiglieri signori convenuti
La crisi in corso
Ha stimolato presso di noi ma anche nel Paese
Un'occasione di riflessione sulle trasformazioni delle imprese
Sul modo in cui questi cambiamenti tengono ad un loro un riposizionamento competitivo
Sulla possibilità di avviare percorsi di riforma condivisi
Con politiche leone
Si potrebbero determinare quei processi che organizzati da Schumpeter
E che comportano certo nel breve periodo
Con il ristrutturazioni inevitabili penosità sociali mai uguale feste
Esiste per questo
Ma anche dinamiche reali favorevoli alla crescita nel medio e nel lungo periodo grazie a tutti
Anche se è irrituale desidero ringraziare il professor Marzano e tutto il CNEL perdurante
Aver offerto anche in questa circostanza come fu l'anno passato
Alla Camera dei deputati ma più in generale al Parlamento con il rapporto che è stato illustrato uno strumento importante per leggere in modo attento alle dinamiche sociali imprenditoriali
E quindi anche per legiferare al meglio
E credo di non dire cosa
Impropria se dico che anche in questa circostanza
Il lavoro del CNEL dimostra non soltanto quella ruolo costituzionale
Che non a caso il CNEL a
Ma dimostra anche per tutti gli attori una processo legislativo il Parlamento il Governo l'autonomia
L'importanza di
Una azione legislativa che sia frutto non soltanto delle legittime posizioni delle parti politiche ma soprattutto che sia frutto dell'analisi corretta dei reali bisogni della nostra economia grazie
Autorità signore e signori il rapporto del CNEL sull'impresa che cambia che oggi presentiamo
Costituisce una utile occasione per riflettere sullo stato di salute del nostro sistema imprenditoriale
Come è noto
La crisi economica ha tratto origine da gravi patologie del sistema finanziario e anche
Da alcune carenze che attua l'attività delle istituzioni e delle autorità che avrebbero dovuto
Forse con maggiore accuratezza e tempestività esercitare le funzioni di vigilanza
Il paradosso è tuttavia che gli effetti della crisi si stanno rilevando particolarmente negativi per il sistema produttivo
Non soltanto per la contrazione degli ordinativi e conseguentemente per fatturato a causa del crollo per la domanda interna ed estera ma anche per i nuovi comportamenti del mondo creditizio
è in atto infatti una contrazione del credito concesso alle imprese
Contrazione dovuta ai timori dell'aumento del rischio di insolvenza dei clienti che risulta particolarmente penalizzante per le aziende di minori dimensioni meno capitalizzate ovviamente più dipendenti dei finanziamenti bancari
In questo quadro suscitano preoccupazione anche alcune delle ipotizzate modifiche della disciplina del comparto finanziario a partire dalla possibilità di una revisione in aumento dei coefficienti patrimoniali delle banche nell'ambito di Basilea tre
Che potrebbero indurre quest'ultime a contrarre ancor più le attività nei confronti di clienti meno solidi dal punto di vista patrimoniale
Si tratta di rischi gravi che meritano di essere considerati con la massima attenzione
Anche per evitare di trovarci fra poco nell'assurda situazione
Di aver assecondato decisioni e comportamenti che pur ispirati dalle migliori intenzioni potrebbero produrre danni irreversibili al sistema delle piccole e medie imprese che rappresentano come è noto la struttura portante del sistema produttivo italiano
Il valore dell'esperienza italiana delle piccole e medie imprese è ampiamente riconosciuto anche a livello europeo
è un modello
Cui si ispirano da tempo molti dei Paesi che uscendo dalla condizione del sottosviluppo sono alla ricerca di soluzioni che evitino o quanto meno riducano i danni sociali ed ambientali provocato processi di industrializzazione forzati basati quasi esclusivamente su imprese di grandi dimensioni tali da provocare un impatto fortissimo sugli assetti economici sociali che sul territorio
Le piccole e medie imprese sono in altre parole il canale privilegiato attraverso il quale si realizza un'imprenditoria diffusa suscettibile di innescare dinamiche progetti
Questo è anche il motivo per cui le istituzioni europee assegnano da tempo notevole importanza all'attuazione di politiche organiche coerenti di tutelare le piccole e medie imprese
Attraverso il cosiddetto Small business accolte che si traduce in una serie di iniziative tra cui l'attenuazione dei vincoli relativi agli aiuti di Stato la semplificazione degli adempimenti e degli oneri per l'avvio di attività di impresa e soprattutto il mutamento di approccio da parte delle pubbliche amministrazioni
A quest'ultimo riguardo
Credo che debba essere prioritario rimediare a quella che in Italia è diventato una vera e propria emergenza
Vale a dire i ritardi con i quali le amministrazioni pubbliche provvedono al pagamento dei debiti contratti con i fornitori ritardi che espongono l'impresa
Specie quelle di minori dimensioni
Ha gravissime difficoltà privandole spesso della liquidità necessaria alla prosecuzione dell'attività
A ciò si deve aggiungere una considerazione di carattere generale
Che già a partire dalla fine degli anni Novanta l'economia mondiale ha subito un processo di profonda trasformazione che ha cambiato la natura dei prodotti i sistemi di produzione e distribuzione dei beni e dei servizi determinando nuove forme di globalizzazione del mercato
Dobbiamo sempre ricordare che è cambiato il funzionamento dell'economia europea ed internazionale entro cui operava anche il sistema italiano
L'adozione dell'euro l'accentuarsi instabilità dei mercati monetari corsisti c'è la rivoluzione tecnologica negli Stati Uniti le innovazioni
E l'informazione della comunicazione l'irruzione sui mercati dei Paesi a basso costo del lavoro
Sono stati fattori essenziali nel determinare il cambiamento di scenario
La globalizzazione ha quindi allargato ossia le frontiere geografiche che quelli della conoscenza
Con la conseguenza che oggi in Italia la sopravvivenza e lo sviluppo delle imprese
Si giocano sul versante della qualità dei prodotti e dei servizi su quello della capacità di innovare i processi produttivi ma anche sulla capacità di aprirsi a nuovi mercati con lungimiranza flessibilità intraprendenza
Tutte queste caratteristiche hanno trovato anche se con fatica risposta fin qui nelle specializzazioni convergenti di un fitto tessuto di operatori di servizi di aziende produttive che finora hanno dimostrato una straordinaria vitalità
Una vitalità e una competitività sul piano internazionale basata però più che sull'immigrazione strettamente intesa sulla flessibilità e sulla capacità di adattamento
Il modello di crescita basato quasi esclusivamente sull'industria medio-piccola che pure ha registrato tanti è successo in passato oggi potrebbe tuttavia a mio modo di vedere non rivelarsi più adeguato
Ad assicurare gli spazi di crescita necessari raffrontare i gravi problemi sociali di cui soffre anche l'Italia
Affinché quel modello possa continuare esprimere tutte le potenzialità positive che ha saputo manifestare negli scorsi decenni
è indispensabile ricondurre gli interventi a sostegno delle piccole e medie imprese in un quadro coerente sistematico di interventi e di politiche per lo sviluppo
Occorre in altri termini concepire una politica per lo sviluppo mirata anche ma non esclusivamente alle piccole e medie imprese
Che garantisca che garantisca la coerenza degli interventi nel breve nel medio periodo temi diversi aspetti così da evitare una dispersione delle poche risorse disponibili
è chiaro
Che la possibilità di ripristinare un ritmo elevato di crescita dipende non solo dalla capacità di resistenza e di adeguamento dell'imprenditoria ma anche da un generale miglioramento della competitività del sistema italiano nel suo complesso
è un obiettivo che richiede un deciso e qualificato impulso politico perché si tratta di aumentare la qualità dei servizi pubblici garantire la certezza del diritto e l'efficienza del sistema giudiziario
Giungere ad un efficiente dotazione infrastrutturale tutelare effettive condizioni di concorrenza rafforzare la capacità del nostro sistema finanziario di accompagnare il recupero e la CRI i cittadini le imprese esistenti semplificare nazionalizzare il sistema degli incentivi rivitalizzare informe profondamente rinnovata la programmazione negoziata
I sistemi economici è chiaro che non cambiano per legge
Ma è certo che il problema di fondo che ci troviamo davanti essenzialmente un problema politico
Dal momento che la prospettiva di cambiamento prospettiva per guidare e sorreggere
Non riguarda solo il sistema imprenditoriale o economico ma la società italiana nel suo complesso
La competizione sui mercati internazionali che vede oggi in Italia in difficoltà infatti sempre meno fra singola impresa
Sempre di più fra sistemi Paese
Per tale motivo è indispensabile che la trasformazione del sistema economico trovi corrispondenza nella maggiore efficienza delle istituzioni che operano sul territorio
Dando vita ad un vero e proprio sistema virtuoso in grado di aumentare le interazioni e la cooperazione tra i diversi attori privati e pubblici
Un sistema in cui ad esempio l'istruzione professionale egli specializzazioni universitarie
Abbiano ben presenti le esigenze del sistema delle imprese
In cui le attività di ricerca delle imprese trovino sponde nel sistema di formazione pubblica
Un sistema per fare un altro esempio in cui un'efficace pianificazione territoriale
Favorisca un ordinato espansione delle aree produttive anche attraverso il recupero dell'enorme quantità di difficile manufatti esistenti ormai privi di un'adeguata utilizzazione
Analogo discorso può essere fatto per quanto riguarda la logistica i trasporti mortificata in Italia non tanto dalla carenza di investimenti quanto piuttosto da vincoli di tipo burocratico e da interferenze resistenze di vario tipo
Il Governo in sinergia con gli altri livelli di governo territoriale accertamento un compito gravoso che deve essere svolto con grande impegno dal momento che solo contesti territoriali competitivi possono attrarre talenti e in le stime enti e l'Italia a differenza di ciò che accadeva fino agli anni Settanta e oggi fuori dal circuito degli investimenti internazionali e ha difficoltà ad offrire ai giovani adeguato opportunità di lavoro che distrugge
Ed è una triste realtà che il nostro Paese nonostante gli sforzi che varie istituzioni compiono quotidianamente non attragga più cervelli Manzi assistano fugati molti giovani talenti dalle indubbie capacità intellettuale
Investire su di loro sulla loro istruzione sull'inserimento nel mondo della ricerca del lavoro
Vuol dire rendere più moderna e le imprese e la società
E credo che questa sia una delle tante ragioni per le quali certamente necessaria una politica di rigore dei conti
Politica che deve però svolse attraverso tagli selettivi e non tagli orizzontali che finiscono per colpire indiscriminatamente ogni settore della pubblica attività
Significa in altri termini dar vita a iniziative capaci di rilanciare l'economia e di agganciare il nostro sistema economico e sociale alle dinamiche emergenti a livello globale
Per farlo è però necessario reperire adeguate risorse finanziarie anche con il concorso della finanza regionale che locale
Dal momento che il territorio torna ad essere rilevante non più soltanto come luogo in cui si realizza il ciclo produttivo ma anche come ambiente sociale in cui far crescere le attività di produzione di servizi e di ricerca
In questo quadro l'introduzione del cosiddetto federalismo fiscale cariche governi locali i nuovi compiti che di nuove responsabilità perché
Come ha detto recentemente il Capo dello Stato
Non c'è alternativa al crescere insieme nord e sud essendo storicamente insostenibili e obiettivamente inimmaginabili nell'Europa e nel mondo
Prospettive separatiste o indipendentiste
E più semplicemente i portici di sviluppo autosufficiente di una parte soltanto forse anche la più avanzata economicamente dell'Italia unita ma o via mente di queste questioni avremo modo di parlare anche in Parlamento in un'altra occasione e ora do la parola al presidente del CNEL Antonio Marzano
Signor Presidente della Camera
Signor sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Onorevoli parlamentari signori consiglieri autorità
Devo ringraziare due volte il Presidente fine
Prima perché ci ha concesso l'onore di questo incontro nella sede della Camera di potati qui nella Sala della Lupa
E lo dico subito per
Quello che non è stato soltanto un saluto a quello che ho appena enunciato ma è un'analisi vera e propria di cui occorre tener conto
Aggiungo che ho ricevuto una messaggio da parte della Presidente del Senato Renato Schifani
Di cui do rapidamente lettura non potrò essere presente alla presentazione del Rapporto caro Presidente
Ma desidero esprimere tutto il mio apprezzamento per il lavoro prezioso che ha portato alla stesura di questo importante documento sulle trasformazioni sistema imprenditoriale in Italia questo il punto cruciale di questo messaggio di cui
Esprimo il mio grazie al Presidente anche del Senato
In questa stessa sala
Lo scorso anno ho avuto il piacere di presentare il rapporto su il lavoro che cambia il lavoro che cambia svolto quello su iniziativa congiunta delle presidenze del Senato della Camera e del CREL
Oggi presento il rapporto del CNEL sull'impresa che cambia che integra logicamente quello sul lavoro che cambia
L'articolo uno e quarantuno della Costituzione ma anche altri vedono trovata la propria rilevanza concreta nell'attenzione che anche il CNEL
Resta e i temi del lavoro e dell'impresa come pilastri della democrazia è un coro economica
Il rapporto di oggi molto articolato e tenterò di fare una sintesi
La crisi iniziata nella seconda metà del due mila sette ha investito l'Italia in un percorso che era già
Di bassa crescita
L'Italia non è nuova processi di ristrutturazione che si sono seguiti una volta finita l'esperienza straordinaria del rapido sviluppo proprio degli anni Cinquanta e sessanta
Gli anni successivi furono caratterizzati da alternanze cicliche definiti dagli economisti come di stop and go
E
Altri ancora
Coincise però con la necessità di reagire a fenomeni strutturali esterni come l'impennata del prezzo del petrolio Mineo novecentosettantatré mille novecentosettantanove
E talaltra con fenomeni invece interni come la crisi della grande impresa italiana degli anni ottanta e novanta
Anche la crisi in corso e di origine esterna
Sopraggiungere nel momento in cui una ristrutturazione era già in atto e ciò complica le cose
Secondo i dati della Banca d'Italia solo cinque mila impresa e su sessantacinque mila aventi più di venti addetti
Avevano già completato la propria ristrutturazione organizzativa e finanziaria prima del crollo della Borsa americana
Si tratta di un numero che appare contenuto però ci stiamo riferendo ad un aggregato di imprese con un milione di addetti e con casi di eccellenza nei rispettivi settori di specializzazione queste siano quindi già ristrutturate
Però si può dire che le grandi parte delle imprese italiane abbiano ossia un attraversamento un periodo difficile
In parte dovuta a una crisi di domanda estera
Che possiamo augurarci di natura congiunturale e che tuttavia è rivelatrice di una trasformazione anche strutturale non solo congiunturale degli usi e dei costumi della spesa dei rapporti sociali degli stili di vita
Per altra parte conseguenza della concorrenza internazionale che come tutti sanno si è molto inasprita
In queste condizioni potrebbe essere pericoloso assumere una posizione di attesa sperando in un miglioramento ciclico proveniente dal resto del mondo
Né si può pensare di rimettere in funzione l'economia pre-crisi c'è una concorrenza serrata all'impresa e c'è soprattutto un mercato globale che modifica il tipo di specializzazione produttiva delle varie nazioni
L'Italia era un Paese low cost se confrontato con la Germania di un Paese ai costi rispetto ai nuovi produttori dell'Asia come la Cina
Beninteso ci sono segnali di ripresa dagli Stati Uniti le nostre esportazioni possono avvantaggiarsi si stanno avvantaggiando anche dal sarà inno di Paesi imposizione evolutiva i cosiddetti Bric
Le imprese però devono operare nella struttura sulla struttura ricostituire i vantaggi comparati che una volta esistevano e anche crearne di nuovi
Di vantaggi comparati
Cosa vuol dire ricostituire i vantaggi competitivi già esistenti e crearne di nuovi
Era la risposta dipende dal contesto in cui si opera
E questo contesto per quello che ci riguarda è costituito da piccole endemiche impresa come ricordava il Presidente
Fini
Queste hanno al tempo stesso vantaggi in termini di flessibilità le piccole e medie imprese ma anche i limiti in termini di rappresentazione in sede politica dei propri problemi di capacità contrattuale
Dissi diseconomie di scala
Di eccessivo accentramento delle funzioni imprenditoriali
E di vocazione limitata territoriale
Il nostro rapporto indica alcuni specifici fattori di criticità che le imprese odierne avvertono e acquistando reagendo appunto cambiando ma che suggeriscono anche linee di intervento utili per le imprese
I cambiamenti come ricordavo sono continui ma vanno governati
L'impressione agiscono ma anche la politica deve reagire
Qui richiamerò solo quattro prospettive anche perché l'intervento del Presidente Fini mi ha già assunte riassunti alcune prima
Segnalo innanzitutto il problema
Di un'adeguata disponibilità di risorse creditizie e finanziarie per queste imprese le piccole e medie
Circa il dieci per cento delle imprese italiane secondo quello studio la Banca d'Italia che citavo prima
Aveva nel periodo pre-crisi progetti di investimento
Che si sono scontrati con la stretta creditizia e finanziaria degli istituti bancari
E con un limitato sostegno delle istituzioni per i ridotti margini di manovra che l'alto debito pubblico consente alla politica di bilancio
Il CNEL non propone beninteso di inserire nuovi strumenti pubblici di intervento ma propone di razionalizzare l'attuale sistema degli incentivi alle imprese
Soprattutto alla luce delle modifiche introdotte dalla riforma del Titolo quinto dalla Costituzione
Il cane
Rileva a questo proposito la necessità di un diverso e migliore coordinamento Stato-Regione
Che dia maggiori certezze alle imprese circa la direzione e i tempi della politica industriale
E anche con riferimento ai tempi di erogazione della spesa da parte del settore pubblico in presenza di commesse rivolti alle imprese private
è un riferimento particolare il cammello dedica all'efficienza della Conferenza Stato Regioni ad un ruolo più vincolante del CIPE alle intese istituzionali di programma
Serve dunque una nuova stagione istituzionale di riorganizzazione istituzionale indirizzate a valorizzare lo spirito di cooperazione fra i diversi livelli di governo
In questo quadro serve anche un'amministrazione pubblica efficiente meno burocratizzata in grado di dare risposte rapide circostanziate ha i suoi utenti
Anche su questi temi in collaborazione con il Ministero competente il che nella dato a suo tempo ma continuerà a dare il proprio contributo
Seconda prospettiva
Pure in un quadro istituzionale reso più coerente efficace si pone sempre il problema
Delle diseconomie dovute alla Piccola Scala delle piccole e medie imprese che è un fattore di criticità e di cambiamento per un sistema come il nostro
L'Italia è il Paese dei distretti produttivi
Che sono stati action anche una risposta al problema della piccola dimensione della singola impresa hanno rappresentato uno degli episodi storici delle trasformazioni dell'impresa nel nostro Paese
E di processi di ristrutturazione passati i distretti il distretto rimane importante anche nella mutata prospettiva concorrenziale che stiamo vivendo
Si tratta però di creare sinergie tra imprese operanti nelle varie fasi del processo produttivo
Tra le imprese che costituiscono l'inchiesta filiera produttiva superando le specifiche vocazioni territoriale
Cioè quello che mettiamo in risalto che il distretto che fino adesso aperto un ambito territoriale ora lo deve superare
Vanno cioè incentivati le reti di impresa
Al di là dei confini territoriali finora esistenti sia ai fini dell'organizzazione produttiva sia i fini finanziarie
Infatti da questa impostazione delle intese in rete delle reti di impresa
Può derivare anche un accesso a nuove joint ventures fra impresa a fonti addizionali di capitale e anche un equilibrio tra addebitate debito e capitale delle singole imprese
E sono alla terza prospettiva
Il sistema produttivo dell'impresa si sta muovendo lungo un percorso di trasformazione che da un lato minimizzano o tendono a minimizzare i costi del produrre
Dall'altro portano a un tipo di specializzazione differenziata e cioè non più fordista
Differenziata in grado di migliorare la qualità dei beni
Tutto questo si sta affermando e ancor più lo dovrà lungo alcune idee motrici
Che tengono conto da parte dell'impresa di nuovi stili di vita della qualità dell'abitare dei concetti di salute di benessere del tempo libero del turismo
Tutte cose che hanno molto a che fare con la qualità della vita
Cioè con quella parte della nostra quell'aspetto della nostra società che non è misurato dal pillola
Ma che dovrebbe essere il CNEL si sta muovendo in questa in ricezione insieme all'Istat operando con l'Istat
Trovare espressioni in India indicatori integrativi del piede non sostitutivi del Penna ma integrativi
Scorgo comunque in un mondo più o meno diffuso aspetti che indicano che le imprese italiane sono reattive
Lo sono pur pagando uno svantaggio competitivo
In termini di costi di produzione
Sono dunque in prese che reagiscono soprattutto qualitativamente
Alla crisi e alla concorrenza derivante dal resto del mondo
Penso in questo senso sono notizie quasi di cronaca persa al Salone del mobile
Di Milano di questi giorni quasi una galleria artistica
All'INPS Vinitaly di Verona
Che tra l'altro ha sancito il sorpasso italiano rispetto alla Francia nelle esportazioni di vino di qualità
E poi in Corea alla settimana della moda Milano all'eccellenza militari alimentari del nord Italia Parma
Dunque la produzione di qualità che necessita di donne e politiche di tutela della sua originalità
I beni immateriali ad alto contenuto di conoscenza i cosiddetti neo beni
Sono
In Italia una risorsa da tutelare
Per questo occorre diffondere la cultura brevettuale
E intervenire sulle progetto procedure di brevettazione europee internazionali problema si pone in sede europea dire in maniera stringente semplificando e
Ed armonizzando ore
Lo dico anche alla luce di quanto emerso in occasione di una conferenza internazionale in materia organizzata a Roma dal cane
Incorporazione con l'organizzazione mondiale della proprietà intellettuale OMPI oppure While può a seconda delle sigle
Insieme al Ministero degli esteri e dello sviluppo economico
Accanto al made in Italy tradizionale però
Deve essere ricordato il Medina meno conosciuto ma assai rilevante che era presentato dei prodotti della meccanica
A questo proposito che ricordo che gli ultimi dati disponibili riferì che i primi mesi del due mila dieci indicano una flessione delle quote di mercato in alcuni settori ma paradossalmente
I settori del made in Italy che invece hanno guadagnato posizioni a parte gli elementari vini chiama ben tenuto sono stati proprio quelli più colpiti dalla crisi dell'edilizia
E degli investimenti a livello mondiale cioè i macchinari industriali gli apparecchi meccanici e di prodotti derivati dai minerali non metallica
Questo è il made in meno noto meno conosciuto meno ricordato la meccanica ma è quella che sta vivendo dimostrando una grande capacità di resistenza e di
Progresso
La meccanica italiana resta forte ed è andata meglio dei concorrenti degli altri Paesi europei a cui ha sottratto quote di mercato nei paesi emergenti
Quarto aspetto
Un ulteriore ambito di criticità e quindi l'iniziativa anche politica è secondo il CNEL il settore della ricerca
Dello sviluppo tecnologico della promozione della buono rigenerazione del capitale umano
Il rapporto individuarne gli spin-off uno degli elementi più efficaci per la promozione dell'imprenditoria tecnico-scientifica
Anzitutto perché essi costituiscono la modalità più diretta attraverso cui è possibile trasferire in ambito produttivo i risultati della ricerca
E in secondo luogo perché gli stessi risultati sviluppando in Conte sviluppati in contesti universitari o comunque di alto profilo tecnico scientifico
Rappresentano un'opportunità rilevante di qualificazione e di diversificazione del tessuto produttivo nazionale
Il problema della promozione e valorizzazione del capitale umano
è di portata cruciale e non è solo italiano
Da un'analisi del perse Peterson istituti di Washington risulta che gli Stati Uniti i più colpiti dalla crisi sono stati i lavoratori con bassa NdA scolarità
è anche emerso che i lavoratori più qualificati hanno addirittura registrato qualche momento nel tasso di occupazione
Questo dato conferma che l'aumento della produttività americana anche in periodo di crisi dipende
In misura significativa dalla crescita della quota di lavoratori più produttivi perché più qualificanti
Questo discorso vale ancor di più in un'ottica di superamento del sistema fordista a cui accennavo prima in cui cioè le perenzioni sono meccanicamente ripetitive
E questo è il quarto fatture il superamento del fordismo del cambiamento dell'impresa oggi manifattura e servizi diventa un sistema economico integrato che consente di produrre soluzioni ad hoc
Per i consumatori su misura della domanda dei consumatori
Il tipo di Rete di impresa auspicato nel rapporto è una rete di tecnopoli di alta qualità
A questo fine la qualità del capitale umano deve avere competenze consolidate nell'individuare i problemi delle piccole imprese e nell'individuare in modi del loro superamento
Deve avere competenza nel miglioramento dei rapporti con la clientela differenziata progettazione commerciale comunicazione servizi post-vendita e nella formazione della cultura dirette
Molto importante l'introduzione e la diffusione di una cultura del risultato
Ma solo sviluppando
Le competenze la capacità
E settori che ho ricordato progettazione commerciale comunicazione cervice distributivi post vendita
Le imprese italiane possono trovare la meditazione la meditata il mercato successo anche nei mercati internazionali
Se posso ancora esprimere per inciso una tesi a me cara queste politiche del comando capitano ma non sono ancora più necessari per i nostri giovani
Forse sono l'investimento più importante per loro
Ad essi spetta il ruolo di protagonisti in una fase di trasformazione di medio e lungo periodo
Il che nella sempre portato avanti questa idea e ne ha fatto oggetto di concrete azioni di studio e proposta con l'India in collaborazione con il Ministero competente
Noi avevamo pressoché nell'il forum dei giovani
Ora stiamo anche pensando di offrire ai giovani che conserveranno il nostro sito un luogo virtuale di narrazione del lavoro e dell'impresa
Uno spazio verde che consenta cioè la messa a fattor comune di quanto fondazioni promossa dall'impresa ed alle organizzazioni sindacali fanno e di quanto in più si potrebbe fare
Dunque e riepilogando
Riforma dei meccanismi istituzionali che presiedono le politiche industriali né i vari livelli di governo
Reti di impresa a raggiera ultra distrettuale politiche mirate alla qualità del prodotto rilevanza del capitale umano
Chiudo richiamando la vostra attenzione sul problema che molto sentiamo al CNEL degli squilibri territoriali e del ritardo del nostro Mezzogiorno
Qui serve una politica per le imprese del sud
Che miri a modificare il modello di specializzazione produttiva esistente
Troppo polarizzato su settori a basso contenuto tecnologico
A rimuovere il consolidato deficit di dotazione e di funzionalità delle infrastrutture
A elaborare interventi mirati ed efficaci di preparazione e valorizzazione del capitale umano di cui il sud è ricco
La popolazione Gio e giovane nel suo
E va agli studi
A fronte di esigenze
Continuo a leggere punti visto che nel succinto
Tanto urgenti e sentite in questi ultimi anni l'afflato meridionalistica o delle politiche pubbliche ha perso spessore
Impoverito da un drenaggio costante di risorse la cancellazione dei Programmi FAS
La prassi dei cosiddetti progetti coerenti nei programmi dei fondi europei
E da un indi ideologia localistica che ha parcellizzato e moltiplicato sedi di responsabilità
Interventi attori
A seguito di una vettura scolastica e non produttiva del principio di sussidiarietà
Autorità
Signori Consiglieri signori convenuti
La crisi in corso
Ha stimolato presso di noi ma anche nel Paese
Un'occasione di riflessione sulle trasformazioni delle imprese
Sul modo in cui questi cambiamenti tendono ad un loro un riposizionamento competitivo
Sulla possibilità di avviare percorsi di riforma condivisi
Con politiche di dove
Si potrebbero determinare quei processi e che io Rizzati da Schumpeter
E che comportano certo nel breve periodo
Con il ristrutturazione inevitabili penosità sociali mai uguale feste esiste per questo
Ma anche dinamiche reali favorevoli alla crescita nel medio e nel lungo periodo grazie a tutti
Anche se è irrituale desidero ringraziare il professor Marzano e tutto il CNEL Perna
Aver offerto anche in questa circostanza come fu l'anno passato
Alla Camera dei deputati ma più in generale al Parlamento con il rapporto che è stato illustrato uno strumento importante per leggere in modo attento alle dinamiche sociali imprenditoriali
E quindi anche per legiferare al meglio
E credo di non dire cosa
In propria se dico che anche in questa circostanza
Il lavoro nel CNEL dimostra non soltanto quella ruolo costituzionale che non a caso il CNEL a
Ma dimostra anche per tutti gli attori al processo legislativo il Parlamento il Governo ad autonomia
L'importanza di
Una azione legislativa che sia frutto non soltanto delle legittime posizioni delle parti politiche ma soprattutto che sia frutto dell'analisi corretta dei reali bisogni della nostra economia grazie