L'Italia a chi la ama - presentazione del libro di Fabio Granata

Dunque benvenuti a tutti
Benvenuti perché
Insomma non non è la prima volta anziché bentrovati perché per molti di voi non è la prima volta
I ragazzi la Rete G due ragazzi della nostra
In generale tutte le persone più interessata in prima persona questo tema ormai stanno facendo un percorso con Fabio Granata eccome da quando c'è stata la presentazione della nostra proposta di legge
Una presentazione di proposte di legge che in Parlamento ha preso una strada poi vedremo lo capiremo insieme insomma se
Se ha un binario che porterà da qualche parte come speriamo
Oppure no e che però un primo frutto già comincia a farlo a produrlo oggi perché è appunto il libro di Fabio
Che fa abbia fatto qui in edizione
Nell'azzurra Scarano anticamente perché le romanista e quindi spera ancora di vincere lo scudetto ma ce n'è una versione anche lo Sonera più larga davanti
Il Presidente Pisana detta disponibile somma darla in più versioni a seconda delle
Delle squadre di calcio dello Fabio lezioni sono soci davvero fare queste
Le
Grazie ad associazioni soprattutto che sono qui dalla Comunità di Sant'Egidio la CGIL la Caritas
La Caritas che tra l'altro è una fonte di dati impressionanti per noi o tra un po'ne citerò alcuni e sono presi dal dossier Caritas che vale l'Istat se non di più per certi versi
L'ANOLF appunto l'annus Giovanni la Rete G due semplici il grano e gli intellettuali musulmani italiani la Federazione delle Chiese evangeliche l'Amsicora selezione medici di origine straniera
La Federazione cricket Italia che ci accompagna qua già dalla prima volta e che è un esempio dell'Italia che già c'è perché non dobbiamo inventarci che la politica non deve inventarsi perché già esiste
E poi anche con istituzioni come la Provincia di Roma della quale vi parlerò tra poco espressamente
Fabio va chiesto di fare l'introduzione noi
Ciò che iniziamo così parleremo
Ognuno di voi non più di dieci minuti
Per me è un po'imbarazzante perché oltre a coordinare mi devo anche auto non sale per cui accadesse prendo la parola Andrea Sarubbi ricomincia delle col mio intervento per per dirvi una cosa che
Guardando il calendario come al solito
Ma lei ha fregato perché
Age il ventuno aprile Natale di Roma
E conoscendo la sua passione per la storia romana ho pensato che non avesse scelto questa data a caso per cui visto che di solito né ci dividiamo i compiti io faccio il giullare e lui fa l'intellettuale che si occupa di cose romane
Mi sono preparato una contro risposte oggi voglio partire anch'io da Roma e voglio partire non da Romolo perché
Più o meno la storia la conosciamo tutti ma dal suo successore che Numa Pompilio Numa Pompilio non è romano di Roma anzi romano de Roma come diremo quindi ma è di stirpe Sabina
Ora voi direte va bene Romano Sabino che differenza fa no quei tempi e modi stirpe Sabina era comunque uno straniero eppure diventa Re di Roma il
Il primo riducono
Poi dove arriva Anatole poi dopo Anco Marzio arriva Tarquinio Prisco
Tarquinio Prisco pure un bel tipo perché alla madre di Tarquinia quindi anche lei non esattamente romana ma soprattutto al parere di Corinto
Quindi un sangue misto Tarquinio Prisco eppure diventa anche lui un re di Roma e sono due esempi che io non ho inventato ma che ho preso proprio in prestito da un discorso
Che l'imperatore Claudio
Fa al Senato al Senato di Roma il quarantotto dopo Cristo e
Claudio sta spiegando i senatori perché vuole estendere i diritti politici anche ai Galli
Eppure insomma c'era stata una guerra piuttosto violentano contro le galline che che ricordiamo in molti
E lui dice così o perlomeno Tacito negli Annales riporta che Claudio abbia detto queste parole
La pace si consolidò all'interno quando i trans padani furono accolti nella cittadinanza Muntari dell'espressione trans padani in questo momento storico insomma comunque quanti traspare anni furono accolti nella cittadinanza i loro discendenti rimangono con noi
E nell'amore verso questa patria non sono annui inferiori
Sta dicendo questo l'imperatore Claudio al Senato di Roma e questo modello di inclusione di una comunità che non è basata sul sangue
Ma su un patto condiviso e sul sentimento di appartenenza
E ciò che distingue la civiltà romana dalle altre civiltà tant'è vero che l'imperatore si chiede retoricamente ma non solo dice qual è altra cosa studi rovinate gli spartani e gli ateniesi
Quantunque fossero superiori nelle armi sennonché tenevano a distanza i vinti stranieri
Per me è chiaro che non parliamo più di guerra non parliamo di flussi migratori ma l'atteggiamento penso che si capisca abbastanza bene la differenza tra delle civiltà che tengono a distanza gli altri popoli del civiltà che l'includono
Mentre ad Atene a Sparta le porte erano chiuse a Roma tutto è possibile
Per la città con le porte aperte per usare un'espressione del cardinale Martini perché a Roma in quella Roma almeno
è ben chiara la distinzione tra agenzie e Civitas una cosa e l'Agenzia non quindi le proprie origini di sangue un'altra cosa e la Civitas cioè la comunità pubblica
E mi viene in mente l'ultima campagna elettorale negli Stati Uniti perché mi viene in mente
Intanto per la straordinaria mobilitazione delle comunità di seconda e terza generazione col Partito Democratico abbiamo fatto un seminario sulla comunicazione tempo fa e ci fecero vedere
Come Obama
Veniva declinato a seconda delle varie comunità che avrebbero dovuto votarlo per esempio gli irlandesi scrivevano Obama Colautti all'irlandese e gli italiani al posto di quella striscia rossa Blumetti o no il tricolore gli italoamericani
Erano rimasti irlandesi erano rimasti italiani non erano americani tutti però non ha perso le loro radici
E poi chiaramente quella campagna elettorale mi viene in mente perché oltre a quei banner delle varie comunità c'era soprattutto un ragazzo di seconda generazione che veniva chiamato a guidare la prima potenza del mondo
E poi penso invece a all'ultima campagna elettorale Italia quella per le regionali e mi cadono le braccia ma perché mi cadono le braccia perché
Ripenso vado espressamente ho in mente una faccia che la faccia di già ska già scale un ragazzo
Chi ha venticinque anni viene da Città di Castello come Monica Bellucci solo che Monica e di lama un paesello vicino mentre già si è proprio di fermate knock-in Castellano doc
Nome non è propriamente un volo si chiama già scambi
Ed è originario del Punjab lo Stato
Dell'India settentrionale che configura Pakistan che cosa fa già scagiona Scarli ma in Italia quando a sei anni con la sua famiglia adesso ne ha venticinque mi son diciannove anni che è qui
Già Scafa cui tutte le elementari tra cui tutte le medie fra cui tutto il liceo scientifico tecnologico fra cui l'Università prenderci anzi politiche
E io dico anche spot e non un po'te la prendi con calma scienze politiche perché tanto sa che una volta che ai fini del permesso di soggiorno per motivi di studio poi diventano guai
E
E già ska il giorno del
Il giorno delle elezioni vive un momento drammatico
Momento drammatico che poi spesso anche su Facebook lo richiama a una una un disegno di sé con una valigia in mano e si fa chiamare già scadrà s'migrante
Come se fosse una persona sempre condannato essere inviati non perché ci si senta ma perché premente eh la comunità torno che ce lo fa sentire cioè questo e questo quadro giuridico che ce lo fa sentire e insomma diciamo giorno delle lezioni già ska
Sta male e scrive una cosa su Facebook che io ho copiato e incollato sul mio blog e vi leggo testualmente scrive così questo ragazzo
Dice io faccio parte di quella consistente fetta del popolo italiano che un secolo dopo il suffragio universale maschile e mezzo secolo dopo il voto alle donne non potrà votare in queste elezioni se avranno delle ultime elezioni degli di un mese fa
Per noi si sono dimenticati di applicare le regole della democrazia per noi nessuno si è strappato le vesti
Noi siamo gli immigrati siamo i figli degli immigrati dei rifugiati nati in Italia arrivati qui da piccoli le normative vigenti sanciscono per noi lo status di cittadini di serie B
Fintanto che le leggi non cambiano attenzione non potremmo essere gli Obama italiani
Ma nemmeno insegnanti
Avvocati magistrati impiegati dirigenti pubblici ingegneri architetti notai vigili del fuoco poliziotti militari bidelli autoferrotranvieri e qualsiasi altra attività che preveda l'accesso mediante concorso pubblico
Allora quando si sente dire che è tutto un problema di tutto non è tutto un problema di voto
Perché il problema di voto esiste dagli storioni in poi si dice che chi è cittadino e cittadino anche passando del russo Ponzo e cittadino chi può
Essere rappresentate scegliere chi rappresentanti
Ma non è solo questo perché il voto è il tassello di un mosaico che è molto più ampio
è un mosaico ampio mille sfaccettature perché se non può diventare architetto ed utile che tutti prendo architettura se non può diventare ingegneri inutile che tu prenda ingegneri quindi l'autorità otto
Si incanala come altri vogliono non come voi tutti no
Ma è ampio questo fenomeno anche nelle dimensioni e sempre di più perché nell'ultimo anno e qui cito la carità se cito anche
I dati dell'Istat nei nostri ospedali sono nati settantatré mila bambini non italiani
Settantatré mila significa duecento al giorno duecento al giorno significa otto allora otto allora significa due ogni quarto d'ora significa che quando l'ho finito di parlare in qualche ospedale italiano due bambini
Nati non saranno cittadini dagli allora se non vogliamo chiederlo I demografi chiediamo all'ostetrica una risposta ce l'hanno lo stesso ci spiegheranno che l'Italia sta cambiando indipendentemente dalla nostra volontà
E se noi guardiamo quanti sono in questo momento i minori stranieri nati qui e cresciuti qui
Vanno da cinquecentoventi a cinquecentotrenta mila secondo delle stime cinque anche che fossero cinquecentoventi mila come dice l'Istat l'Istat siamo di fronte alla Settima città italiana dopo Roma Milano Napoli Torino Genova e Palermo prima di Firenze e di Bologna
Se noi a questi cinquecentotrenta mila cinquecentoventi mila aggiungiamo quelli che non sono nati qui ma sono arrivati qui da piccoli siamo ottocentosessantadue mila ottocentosessantadue mila
è la settima città italiane è la quinta città italiana scusa dopo Milano Roma Napoli e Torino prima di Firenze di Bologna prima di Genova e di Palermo l'anno prossimo proventi diventano la quarta città cambia saranno più numerosi di Torino alla quale il problema il problema è che tutte queste persone non vivono la stessa città
E non vivendo la stessa ditta non fanno notizia
Perché se facessero novizi sarebbe lo stato di emergenza nazionale con la Protezione Civile mobilitata se tutte queste persone per un giorno decidessero di incrociare le braccia perché sarebbe una città intera che che incrocia le braccia
E perché non fanno notizia non fa notizia perché la normalità non fa notizia queste motivo io e tutto questo è assolutamente normale
Io devo riconoscere rimedio racchiudere che in effetti l'ultimo grido qualcosa si sta muovendo riguardo
I ragazzi dell'anno su quanti ragazzi la Rete G due
Penso al convegno
Dell'anno se la settimana scorsa ragazzi la CISL alla mobilitazione delle ventidue il primo maggio il primo maggio già su internet questa sta girando questa storia si farà una sorta di mayday
Delle seconde generazioni a Milano vedremo che cosa accadrà se qualcuno si accorgerà finalmente
Di questa quinto settima città italiana
Penso a alle iniziative che abbiamo fatto insieme tipo la banca del voto sul mio blog perché io quando ho letto questa storia di di già scavo detto vediamo se c'è qualche italiano che si astiene è disposta a cedere il suo voto
Ha qualche ragazzo di seconda generazione ci siamo inventati una banca del voto virtuale sul
Sul mio blog tanto per far parlare di questa cosa qui no e qualcosa si sta muovendo perché ragazzi sta accorgendo che che devono farsi sentire
E se la politica non li va a cercare sono l'Olanda a doverla cercare
Però
Qualcosa sta accadendo anche in politica devo dire la verità staccando soprattutto a livello locale la Provincia di Roma citavo poco fa non la Provincia di Roma si sta mobilitando
L'assessore alle politiche sociali Cecchini c'ha portato qui queste cartoline vedete queste sono cartoline che
La Provincia stampato sta dando in giro perché venga inviata al Presidente Fini
Chiedendogli
Qui dietro di cambiare la legge sulla cittadinanza e di farne una che
A partire dalla nostra proposta che aveva l'unico pregio di essere bipartisan poi
Magari gli altri ci diranno se era intelligente o meno ma almeno metteva insieme delle storie diverse per un obiettivo comune diceva partire da qui superiamo un po'gli steccati le divisioni e cerchiamo di
Essere attenti a quei ragazzi che sono italiani col permesso di soggiorno italiani col foglio di via stranieri di fatto italiani diritto come dicono i ragazzi dei giovani democratici non abbiano questa campagna ma non solo è successa la Provincia la Provincia di o ad esempio approvato una mozione
In cui si dava sostegno alla nostra proposta di legge ma non è successo sulla Roma successo la Provincia delizie successo la Provincia di Modena è successo in parecchi non li dico tutti i Consigli comunali sparsi per l'Italia allora di ritagli certo quelli centrosinistra no
è capitato anche
In assemblee al maggioranza di centrodestra è capitata Ostia tredicesimo Municipio maggioranza di centrodestra votata votato un ordine del giorno bipartisan per la cittadinanza ai minori è successo nel quarto municipio
è successo
Soprattutto questo veramente va portato qui apposta perché quasi non ci credevo a Napoli Consiglio Provinciale successo lunedì
Lunedì il Consiglio provinciale di Napoli
Che non è solo a maggioranza P.D.L. e dire che a maggioranza berlusconiana nel Consiglio provinciale di Napoli sia della fondatrice del club Silvio ci manchi quindi diciamo che è di provata fede berlusconiana del Consiglio provinciale pure è stata votata all'unanimità
Questo ordine del giorno presentato dal Partito Democratico sul sostegno cittadinanze minore
E allora secondo me questo è un segno importante
E non è un caso che avvenga a Napoli proprio ieri Renzo Bossi ha dichiarato a Bari ti fare io non essere mai sceso sud di Roma
Io non aggiungo altro perché mi pare che il legame tra le due notizie sia piuttosto evidente la parola al Presidente Pisana
Più che un libro sulla immigrazione
Quello Di Fabio Granata e un libro sull'integrazione
Cioè un libro che prende atto del grandioso fenomeno
Che
In Italia procede ormai da trenta quarant'anni
Ed è destinato accresce veri ancora e ad influenzare il sempre più profondamente
I processi economici sociali culturali e politici del nostro
Paese
Qui in Italia noi abbiamo discusso secondo me fin troppo a lungo
Di integrazione secondo il modello francese con l'inglese magari in subordine quello olandese o portoghesi
Cioè
Modelli che si sono
O formati in Paesi che hanno preso dimestichezza con la immigrazione lungo la loro esperienza colonialista
Ma al di là di certe astrazioni in realtà non esistono al mondo
Modelli computing Bening riusciti di integrazione
Esistono
Modelli che naturalmente noi dovremmo poter acquisire esistono invece pratiche più o meno efficienti
E lei di gestione pubblica dell'immigrazione che noi dovremmo semmai studiare e adattare al nostro
Contesto sociale ed economico altre pratiche dovremo inventati
Io credo che quello che ci serve per preliminarmente e un progetto nazionale italiano sulla immigrazione
Che sia fondato su due pilastri
Il primo la determinazione della capacità complessiva
Di
Accoglienza
E del nostro sistema economico rispetto alla forze lavoro che potenzialmente possono affluire nel nostro Paese
è il secondo pilastro e
La determinazione dei servizi sociali gli degli strumenti di integrazione che noi
Possiamo
Offrire agli immigrati
In altri termini si tratta di fare quello che dice lo stesso Ministro Maroni
Quando sostiene che c'è bisogno cito sue parole testuali di un cambio di passo
Nelle politiche attive per la di immigrazione
C'è bisogno cioè e di puntare decisamente sulla ricostruzione del nostro modello sociale impegnando i poteri locali quelli comunali provinciali regionali
E secondo me le risorse impareggiabile del volontariato italiana
L'anima di un progetto di queste un genere non può che essere la scelta del pluralismo
In virtù del quale
Cure religioni e più culture possono convivere e arricchirsi reciprocamente
Nello spazio umano e politico della società appena rotta e della nazione europea
La cosa più importante dei migliori finisco anche a qualche
Sul punto della relazione introduttiva la cosa più importante che gli immigrati gli immigrati una volta stabilizzati in Italia
Ente Rino a far parte della storia italiana e contribuiscano a fabbricati
In questo senso
L'integrazione non è
Una pratica una procedura di carattere umanitario
Oggi mi riccamente solidaristica
E invece una gigantesca operazione politica
La quale sfida la lungimiranza della società civile e delle sue istituzioni
Perché le chiama costruire qualcosa di veramente nuovo
Dopo tre secoli di storia dominati
Dalle identità nazionali
E dalle vecchie chiusure che queste identità e gli Stati nazionali comportato
Ora noi dobbiamo ma penso che noi siamo tutti consapevoli che il nostro futuro bene in sede di italiani dipenderà dalla capacità che avremo di attrarre e integrare immigrati
I demografi ci dicono compra alcolico certi
Che essendo nei prossimi venti trenta anni
Noi vorremmo mantenere il tasso attuale di popolazione attiva e quindi il corrispondente livello di produzione della ricchezza nazionale
Dovremo attirare non meno di duecento mila lavoratori stranieri all'anno
E c'è un sondaggio recente della Galuppo fratto in centotrentacinque Paesi
Il quale ci dice che nel mondo oggi ci sono cioè sette cento milioni di persone in età lavorativa
Tema nascerebbero immediatamente il loro Paese se solo ne avessero la possibilità materiale
Ecco nonostante questo io penso che noi sbaglieremmo se considerassimo l'immigrazione soltanto come una necessità della società occidentale
Perché la mobilità umana e quindi l'immigrazione è in realtà il tratto più saliente della globalizzazione
è il segno di un'ampia curvatura della storia moderna
Che noi dobbiamo seguire e con attenzione altrimenti rischiamo di uscire fuori strada nella costruzione della società del futuro
Noi
Non possiamo
Integrare immigrati già presenti nel nostro Paese né tanto meno gli immigrati che arriveranno
Se continueremo
Ad arroccarci nella Cecca difesa della identità minacciata
Ah Limentani dopo per di più
La paura della diversità specialmente presso quei gruppi sociali che specialmente in una fase
Di difficoltà economiche come queste
Il sentono o insidiato il loro lavoro la loro sicurezza
Io penso che quello che oggi ci chiede
Una visione avanzata
Del problema quello che ci chiede la stessa Unione Europea che pure non è
Molto aperta
Su queste a tematica
Quello che ci chiede la stessa Unione europea e
Che ci sia un approccio globale al problema
Senza per queste o ritenere
Che debba esserci la ressa delle nostre identità
Ai nuovi che vengono
Deve esserci invece l'apertura delle nostre società
Ad energie umane a culture diverse che possono arricchirle farle progredire
Io sono personalmente convinto che
Le radici giudaicocristiane abbiano una
Poderosa forza uniti IVA
Perelli Europa e per la costruzione dell'Europa di domani
Ma noi non possiamo basare esclusivo amente l'unità europea sulle tradizioni e sulle culture nazionali
Perché è per tanti aspetti sono ancora queste che ci dividono sono le tradizioni delle culture nazionali quelle che tengono l'Inghilterra per esempio fuori e dall'Area dell'euro
Peraltro
Io chiedo a me stesso prima che a voi
Se noi italiani spagnoli francesi
Europea in generale anche quelli dell'est se noi però oltre
Duemila anni
Siamo cresciuti sull'antico ceppo culturale greco romano e giudaicocristiane
Perché non potremmo continuare a crescere
Con l'apporto di altre culture di altre sensibilità
Come sono cresciuti e stanno ancora crescendo i Paesi che sono nati per immigrazione gli Stati Uniti d'America il Canada all'Australia è così
E che senso ha
Coltivare
L'incubo di Babele va belle confusa terrà tante lingue poi è atterrata dalla mano di Dio
In un tempo nel quale
Annui Ortu come nelle grandi modernissime città del Golfo si parlano centocinquanta centosessanta di multa il senso
Certamente
La storia e le identità pensano
E vanno fatte valere
Ma la storia Manza
E le identità si evolvono
E si evolvono aprendosi
No non chiudendosi rinvio usa mente in se stesse
Per poi scagliarsi
Contro altre identità questo sarebbe esattamente il sogno di Bin Laden e di tutti i terrorismi internazionale
Concludo
L'identità allora
Non può essere epidemia cristallizzati
Deve essere frutto
Che continuamente sia fine
Del processo storico
E se consiliare allora noi non possiamo fondare la cittadinanza e con cui il tema centrale sul quale vorrei concludere
Sull'etnia cristallizzata
E non possiamo for darla neppure sulla religione
Ma
Su i valori ieri sugli ideali che ci uniscono come italiani eccome europei
Per questo dobbiamo abbandonare definitivamente mi pare un paradosso che invece la si coltivi
La concezione Franco germanica della cittadinanza
Quella cittadinanza e figlia di tre secoli di storia
Degli Stati nazionali
Ed è una storia che tra l'altro ha prodotto due guerre mondiali e una Shoah
Ed è chiaro interesse eccoli quella concezione perché i dinamica un valore fondamentale
Gli manca l'universalismo che proprio degli ideali cristiani
E io credo
Che nulla nemmeno io degli ideali cristiani
Sia o oggi in grado di dare risposte appaganti alle nuove domande che vengono dal processo di globalizzazione
Come vedete ancora una volta nelle grandi svolte della studia
Gli ideali cristiani sono i soliti in grado di dare risposte appaganti anche
A problemi che ci interrogano così fortemente nella nostra coscienza prima
Che
Nel nostro impegno politico grazie
Ma io vorrei
Cogliere l'occasione di rappresentazione di questo libro di Fabio che un bel libro è scritto bene un libro colto coraggioso
è un libro sincero un libro in cui si vede il segno di una passione civile autentica che in qualche misura non prescinde ma va oltre le appartenenze gli schieramenti
Vorrei cogliere l'occasione la presentazione di questo libro per
Dire una cosa che mi sta a cuore
E che considero essere il
La vera questione delle nostre società delle Società italiana delle città europee ed società occidentali da qui
E i prossimi anni non so dire quanto perché dipenderà dalla risoluzione o meno del problema del quale stiamo parlando
Che mondo immaginiamo noi
Che mondo ci stiamo costruendo
Perché attenzione
Le posizioni di identitarie di arroccamento di chiusura non sono solo un fatto italiano anzi
Tendono a proliferare anche acquisendo facile consenso elettorale perché è facile consenso elettorale in tanti altri Paesi europei
Faccio un esempio la civilissima Olanda luogo che è stata per sua natura luogo di accoglienza ed integrazione è un Paese nel quale le forze
Che hanno una posizione diciamo che si avvicina la xenofobia a
Hanno un consenso molto elevato di dati ungheresi sono d'dati che stanno lì di fronte a noi il proliferare di forze di varia natura ispirate al principio identitario e all'idea che l'immigrazione sia
Un fenomeno da contrastare
I da combattere tendono a diffondersi in vari Paesi europei che il mondo ci stiamo costruendo
Che cosa stiamo facendo per i nostri figli e per noi stessi
E
Sta insieme un mondo che abbia la presunzione
Di coltivare
Informa arroccata la propria identità chiudendo sì
A qualsiasi forma di relazione di apertura di dialogo di comprensione di integrazione di cittadinanza
Di coloro che non sono nati in un determinato luogo
Al fondo si ripropone come nei grandi passaggi della storia il tema del rapporto tra identità e apertura
Quando identità e apertura vengono considerate una copia in opposizione il mondo e sempre finito in una guerra
La grandezza dei momenti più delicati di passaggio di una storia umana è stato quando si sono trovate quelle figure quelle culture quell'idea e quei valori quelle politiche
Che anche passando per la cruna dell'ago di un consenso difficile sono riusciti a affermare il principio
Che non esiste altra identità che quella che si cimenta nella relazione con gli altri
L'identità chiusa arroccata l'identità impaurita
Alla fine produce guerra produce violenze produce contrapposizioni
E non ci stiamo giocando
Andando appresso a facile consenso elettorale so benissimo
Lo sappiamo tutti che è molto semplice andare in una città e dire via tutti gli immigrati
Parte che non si fa perché non si può fare perché non non si può realizzare un obiettivo di questo tipo ma so che conquista consenso è una delle tante illusioni demagogiche con le quali il nostro Paese ha convissuto per tanti anni
So che è più difficile fare il discorso che voi avete sentito
Da persone che hanno formazione culturale diverse
Che stanno dietro a questo tavolo ma se non si farà questo discorso
Italia finirà male
Finirà male perché piume che immagini più chiudi le porte
Più quelle persone che tu metti a immagine chiudono le porte che inevitabilmente si affollano davanti alle porte stesse useranno con violenza perché queste porte si aprono e se non si aprono risponderà
Come è successo tante volte nella storia di tanti processi difficili complessi e ritardati di integrazione
Identità e apertura e qui la sfida
Noi dobbiamo decidere e dire ai nostri figli
Che cosa pensiamo per il futuro dell'Occidente
Noi ora siamo un contributo
Non contenente l'Occidente non è un continente ma insomma un un insieme di Paesi di cui l'Europa in grande parte dominati dalla paura asserragliati nella paura
Lo facciamo figli
Giustamente Beppe Pisanu ha richiamato il dato che viene considerato politicamente poco rilevante che per me invece il più
Clamoroso dei dati politici che riguarda l'incremento demografico
Non abbiamo avuto fino all'Ottocento il formarsi di un mondo con un miliardo di esseri umani
All'inizio Novecento eravamo un miliardo e seicento milioni abbiamo finito novecento con sei miliardi siamo dopo dieci anni del due mila sei miliardi otto nei prossimi quarant'anni diventeremo nuove miliardi
Ma questa crescita non è una crescita che si distribuisce in maniera
Equilibrata su tutti i conti
è una crescita che riguarda in primo luogo i Paesi che sono una condizione di maggiore arretratezza e che producono maggiore natalità
Non facciamo figli pretendiamo di andare in pensione in un tempo della vita allungata
Sufficientemente presto da poterci liberare dal mondo del lavoro chiudiamo le frontiere agli immigrati
Che mondo ci siamo riservati
Il combinato disposto di pensioni troppo presto
Di chiusura gli immigrati e di scarsa demografia produce declino economico non è un'opinione è la somma di tre fattori tra di loro inevitabilmente messi relazione
Aggiungeteci per sovra più l'elemento di precarizzazione della vita degli individui e salde Rete un declino economico ad una crescente malessere sociale
Aggiungiamo il fatto che questi decine e decine di milioni di persone che
Vivono nascono in territori nei quali
La vita è una conquista i giorni della vita sono una conquista inevitabilmente cercheranno di andare dove
Si vive di più
E qui è dove si vive
Ed è inevitabile che chi vive stando in un Paese la metà di quanto viviamo noi cerchi di venire dove si vive il doppio
E allora noi cosa facciamo
Chiudiamo le porte ci arrocchiamo due elementi identitario tanto fragile da pensare di non essere in grado di reagire e di reggere alla sfida dell'integrazione della cittadinanza no
Se noi vogliamo avere un futuro nuove società occidentali vogliamo avere un futuro
Noi abbiamo il dovere di fare un grande passo in avanti sul piano dalla cittadinanza lo so che oggi queste parole sono difficili da pronunciare lo so che qualcuno può pensare che siano elettoralmente poco produttiva ma so che questo è il nostro dovere
Ed è vero che non esistono come ha detto Beppe
Diciamo esempi virtuosi ciascun Paese affaticato noi siamo stati un Paese di migranti e lo sappiamo più di ogni altro
Ma se si guarda gli Stati Uniti d'America
Gli Stati Uniti d'America non per caso sono un Paese che non ha conosciuto dittature e che ha sempre avuto anche nei momenti più difficili la sua storia come quello che ha vissuto recentemente sta vivendo non la paura ma speranze
Non ho la sensazione di un declino inarrestabile ma l'idea che se ne possa uscire fuori perché in quel Paese
Storie diverse culture diverse etnie diverse un bisogno di riscatto sociale ha determinato costantemente un motore di crescita e di sviluppo
Non abbiamo bisogno di ritrovare speranze nuora ritroveremo nelle nostre paura
Abbiamo bisogno di aprirci di integrare di guidare naturalmente questo processo di integrazione ma il primo passo e dire a un cittadino che viene qui a lavorare tu sei cittadino
E se in Parlamento prossimamente io mi auguro presto arriverà la legge sulla cittadinanza e quella sacrosanta legge della quale
Anch'io con esponenti del centrodestra sono stato
Promotore per riconoscere il diritto di voto agli immigrati
E se su questo si verificheranno consensi trasversali non dategli una lettura politica non pensate che ci siano strani Macchiavelli ismi del del del tatticismo della politica italiana qui c'è una questione di fondo del futuro la Società Italia
Riconoscere un processo di cittadinanza immaginarsi come Paese aperto a vere la forza il coraggio di immaginare che la propria identità possa conquistare
Culture o possa comunque entrare in dialogo con culture esperienze religioni diverse
O invece
Amministrare secondo me come scarsissimo tempo davanti
Un'identità sempre più vinse Keita impaurita e violenta e persino dissennata tanto quanto appunto lo diceva Sarubbi prima si può leggere quando una persona peraltro eletta in una
In una regione
Dice io non ho mai messo piede sotto Roma dice io non ti farò mai per la
Nazionali italiani
Perché perché questo perché se sei
Fa leva sull'identità non si finisce più c'è sempre un'identità
Più vicina di quella identità nazionale non basta più acqua c'è quella regionale dopo quella regionale c'è quella comunale poi ci sono quelle religiose ma anche quelle religiose sono a loro volta una specie di scatola cinese
L'elemento identitario separato
Dalla capacità di relazione è di per sé un elemento di frantumazione del tessuto sociale
E finisco dicendo questo noi non possiamo
Un agire ad un futuro che sia vissuto a lungo questo paradosso globalizzazione dei mercati interdipendenza delle colonia
Interdipendenza della comunicazione internet la Banca mondiale i processi di integrazione sovranazionale e l'elemento identitario sempre più piccolo
Questa contraddizione non può esserci io lo so che
L'elemento identitario scatta perché si ha paura di un mondo che non si controlla più ma il mondo la grande e il mondo nel quale viviamo nel quale vi daremo nel quale ci muoviamo nel quale
Ci siamo abituati a vivere abbiamo tratto immense potenzialità da un futuro che non è
Un buco nero in fondo un tram ma può essere una straordinarie meravigliosa opportunità che mai nella storia
Dell'umanità si è posta con le condizioni di buona vivibilità che si sono poste oggi
A condizione però di aprirsi
E non di chiudersi
Questo paradosso tra globalizzazione e riflesso identitarie chiusure arroccamento è un paradosso che noi dobbiamo rompere
E spetta a noi che siamo dei decisori politici il coraggio di andare controcorrente
La grandezza della politica se non vuole essere semplicemente un ancella dei processi che naturalmente si determinano e sappiamo che quando la politica si fa
Passiva rispetto a processi soprattutto determinati dalla paura è l'inizio della fine la grandezza della politica sta anche nella capacità di dire dei no
Anche la capacità di dire delle cose che in quel determinato momento non appaiono come quelle più popolari
Ma sono la garanzia e l'investimento sul futuro
Concludo con la citazione più chiare più evidente
Martin Luther King Milano centosessantatré sul modo di Washington dice sogno che un giorno un bambino nere un bambino bianco si diano la mano
Cinque anni dopo viene ucciso da un bianco che gli spara a Memphis
Sembrava un visionario
Eravamo in un'America nella quale
Bianchi e neri non potevano prendere lo stesso pullman non potevano andare la stessa Università
La sessantatré al due mila otto
Un un giovane figlio
Di un'America che ha saputo a fatica trovare i suoi livelli di integrazione diventa Presidente degli Stati Uniti e inaugura la stagione e la fase che che conosciamo
Non bisogna mai credere che le parole siano chiacchiere sono le parole che hanno cambiato il mondo le parole di Martin Luther King cambiato il mondo
Oggi al tempo del coraggio delle parole bisogna avere il coraggio di pronunciare quelle parole che
Per una sorta di di di convenzione appaiono in questo momento blasfemi integrazione cittadinanza apertura dialogo considerazione dell'altro non come di una persona diversa ma come di una persona portatrice di una specialità
Solo così non salva guarderemo la nostra identità io ci tengo la nostra identità ci tengo i nostri valori a quelli che abbiamo conquistato anche passando non ce lo dimentichiamo mai per i gulag staliniani e per i campi di sterminio
Ma questa identità non sopravviverà
Chiudendoci arroccandosi sopravviverà e diventerà cemento di una società vivibile solo la misura in cui saprà aprirsi e riconoscere il diritto di persone che hanno altre culture
Altre carte di identità e magari altre ambito del Giurì di convivere
Dentro un processo che ci porti a condividere
Valori regole e principi che a fatica abbiamo tutti quanti conquista grazie
Grazie Walter Veltroni oltre al Presidente Pisanu che prima di dare la parola Fabio Granata per le sue conclusioni io ci terrei a ringraziare il Presidente Fini che oggi
Non è qui io credo sia stato un atto di grande delicatezza da parte sua non essere qui nei confronti del tema perché come quando
C'è un bambino che vuole preservare e hai paura no che qualsiasi cosa voi possa danneggiare
L'oggetto in questione al io credo che il Presidente Fini
Abbia fatto un atto a me dispiace molto che non sia quello della verità
Però credo che sia stato un atto di saggezza in questo momento abbastanza travagliato in cui anche se avesse detto a caldo ma che è uscito fuori l'agenzia dicendo fino a caldo insomma quindi se là dove è stato un atto molto intelligente lo ringraziamo per l'ospitalità perché poi alla fine è stata la Presidenza alla Camera che con i suoi uffici aiutato
Questa
Questo incontro a Verona
Solo
Ovviamente mi unisco ai ringraziamenti al Presidente Fini aveva tutti
Colori i quali alla Camera hanno reso possibile la presentazione di questo tipo di una cornice fatta di tanti amici tanti colleghi di molta stampa è credo una cornice importante per un bene importante non per un libro importante probabilmente il libro
Coglie un aspetto del dibattito politico sul quale si è prodotta una grande attenzione mediatica e non perché ci sia
Da parte nostra parte mia di Sarubbi di Pisanu di Veltroni una fregola di trasversalismo la verità è che questo tema è trasversale in sé
Nel senso che le vecchie culture politiche nata nel Novecento non possono avere delle ricette pronto ideologicamente precostituito per affrontare una questione
Che è emersa con grandissima forza nell'attualità in dimensioni del tutto inedita cioè la verità è che quelle griglie interpretative
Vengono come dire adesso di colleghi vanno a votare gli arrivano presto a ad essere intaccate da questa da queste nuove dinamiche allora molto rapidamente idea ovviamente non nasce nasce per una volontà una volontà politica di fissare alcune riflessioni ovviamente quindi non c'è nessuna presunzione di conclusioni da parte mia
Alla alle riflessioni molto intelligenti e non poteva essere altrimenti è molto variegate che sono state portate
In questa sede
Noi di abbiamo un creato una condizione di riflessione sul tema in un'esperienza metà politica molto importante qualche anno fa
Ripeto adesso arrivare Aldo Di Lello che partecipo a quell'esperienza il cosiddetto formo delle idee che proprio si intrattenne con grande forza sul tema della cittadinanza
Non c'è soltanto la volontà c'è anche quella
Di declinare una certa idea di cittadinanza e quindi di conseguenza una determinati idea di identità nazionale dinamica per allegata a quella che era veramente la tradizione del modello italiano è stato detto in maniera molto chiara anche se molto diverso
Soprattutto da dal presidente Pisano da Walter Veltroni c'è stata soprattutto la volontà di fissare dei termini come dire di differenza di spetta ad alcuni processi che pure sono stati citati e che ci sembra estremamente presenti nel dibattito politico e culturale attuali in alcuni casi del dibattito politico che ha maggiore
Presa sull'attualità di alcuni fenomeni come quello delle grandi migrazioni
Il cuore della riflessione del libro è una scelta di definizione della cittadinanza come scelta politica
Ed è tutta scritta non lo in modelli esterni non i modelli legati
Innanzitutto fa cerca di fare di sgombrare il campo da una logica secondo la quale parla l'integrazione di cittadinanza significa parlare di politiche di sicurezza di prevenzione sono due campi
E non soltanto da porre stare rigidamente divisi ma che quando vengono uniti poi provocano quelle forme retorico peggio di declinazione delle paura e diffuse paura e comprensibile rispetto ad alcuni processi
Di minaccia sociale di minacce economia ma che la politica dovrebbe sforzarsi non di accarezzare di assecondare ma di governare reindirizzare
Per una politica realmente fatta di integrazione il cuore quindi do ovviamente del ragionamento è legata alle nostre radici culturali più profondo sono state citate
Che sono le radici Greco romane e sono legate proprio alla visione politica della cittadinanza la cittadinanza e la partecipazione al perimetro pubblico da la politica è una scelta politica non è una scelta religiosa non è un'opzione biologicamente data quindi non è una scelta e i etnica
Non Haendel religiosa metti dica non è neanche un contratto sociale come pure il fiorire stando a precisare la cittadinanza e la partecipazione al perimetro pubblico dalla nazioni in questo senso noi riteniamo per le cose che sono state dette parlo noi ecco un noi un termine caro all'ultimo uno del al penultimo libro di Walter il noi plurale cioè noi nel senso che su questo tema c'è una sensibilità comune che è emersa anche da queste
Da queste riflessioni la necessità di andare a individuare una percorso di individuazione del percorso identitario della nostra nazione che Prodi a creare delle condizioni per un nuovo racconto dell'identità nazionale
Guardate io sono francamente molto perplesso non lo ritorni che pure attorno a questo dibattito si sono accesi ma per il taglio che in alcuni casi alla celebrazione è stato dato sul centenario dei cento e del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
Ma non perché sia per questo e ci sarebbe anche da discutere per come è stato affrontato il tema delle identità nazionale ma perché sono convinto che una delle più grandi operazioni culturali
Da portare avanti nelle scuole nelle università e dare la percezione chiara che la storia italiana non può fermarsi
Ha una ruolo a un nuovo bipolarismo tra come dire tra chi va a a difendere in maniera pedissequa eh è assolutamente
E intoccabile Congo da Buy process i progetti risorgimentali e invece una dinamica di mio revisionismo negata a bande meridionali a questioni del genere io credo che la più grande forma
Di regalo che possiamo fare alla nostra comunità nazionale e riuscire a creare in politica così come attraverso dei piccoli e modesti saggi la consapevolezza culturale di cos'è l'identità nazionale
E certamente affonda le radici in maniera molto più profonda degli ultimi centocinquanta anni in cui si è codificato unità politica della nazione
Ma senza comprendere che è una certa idea della cittadinanza e quindi della politica che ha radici profonde e antiche si è citata Roma da parte di Andrea Sarubbi col quale oggi ci siamo un po'
Scambiati i compiti è una certa visione della della cittadinanza intesa appunto come scelta politica possa altrove il Civis Romano sul fumo se non l'accettazione di un'idea di cittadinanza
Che prescindeva il dato religioso prescinde del dato etnico prescindeva il dato geografico ma si era cittadini di una certa idea legata in quella fase
Delicata fase della storia romana ma che certamente è una scelta di natura politica
Da qui
è ovvio che parte una riflessione più complessiva sull'identità nazionale
è soltanto la consapevolezza di questa complessità di intrecci di storia di un racconto profonda antiche nobilissimo che poi si arriva a percepire quella che è la vera grandezza dell'Italia concludo su questa su quest'idea
Qualcuno l'ha detto prima nel libro c'è scritto in molte parti dall'identità chiusa non lascia nulla
Cioè dalla chiusura etnica dalla dalla
Da una forma di autarchia culturale quasi tutta legati Indro flessa sull'identità chiusa non nasce nulla da un punto di vista artistico non lascia nulla da un punto di vista culturale
La grandezza di della proiezione anche artistica storiche artistiche italiane tutta legata a quelle idee universale
Che per il presidente Pisanu ha citato che certamente traslata dalla dignità classica
Cos'altro ha fatto la Chiesa in un passaggio fondamentale della sua storia se nonno coniugare quella grandezza che proveniva dalla sensibilità classi a quindi dalla pluralità della delle divinità in una pluralità di santi e Di Maggi non giungendo si nella come dire la forma di rifiuto dell'immagine e la proiezione della stessa e da qui nasce il Rinascimento e potremmo capire che da qui da questa sensibilità poliedrica di identità dinamica qui nasce il made in Italy nasce l'eccellenza la qualità un'accurata visione
Che poi porta molto spesso ammettere anche per un fatto non di chiusura e quindi cade campanilistica ma
Io a volte per fare giustizia su tante stupidaggini che si dicono superiori storici al suo religioni quando noi pensiamo a cosa va presa badate cumene Federici Anna rispetto ha uno straordinario capo una studiamo processo di integrazione con la civiltà islamica in Sicilia come proiezione di quella contaminazione tra culture che poi produce usa in ulteriore allora questa è la volontà del libro cioè andare a scrivere una nuova idea molto antica ma allo stesso tempo attualissima di dinamismo identitario se così lo possiamo definire che è sempre un divenire legato alcuni valori universali che poi sono stati codificati anche da una grande capacità solidaristica dall'insegnamento cristiano
Un po'e questa la la chiave di lettura che abbiamo voluto dare del libro con un'ultima riflessione che voglio
Che voglio lasciare a chi ha avuto la cortesia di anche ad ci ha dato mi ha dato il piacere di essere presente alla presentazione di questo piccolo lavoro e cioè l'idea che di cittadinanza oggi serve parlarne
Per creare le condizioni per una nuova Italia quindi per creare una condizione non solo di apertura ma di appello di partecipazione al perimetro politico della nazione di questi ragazzi
E sono nati in Italia da genitori non italiano oppure che vivono in Italia danni che qui si sono formati che culturalmente sono italiani nel senso che hanno respirato questo tipo di
Identica privi di rendita
Deve nascere una grande riflessione invece sulla ripensamento della nostra civiltà la nostro concetto di cittadinanza cioè se la cittadinanza
è una capacità attiva di partecipare al perimetro pubblico dall'azione come prima dicevamo
Beh ci sono non soltanto pensare alla concessione di nuove cittadinanze ma anche dovremmo revocare moltissime in molte zone d'Italia e non soltanto al sud rispetto a a esempi antropologici di chiusura alla partecipazione solidale politica alla vita della comunità a me ha colpito moltissimo il fatto che nelle dei territori più
Densamente e col Presidente Pisana e con Walter Veltroni ce ne occupiamo prima soprattutto ovviamente in Commissione antimafia ma dice anche una grande questione culturale
Come in negli ultimi anni negli ultimi mesi lei è unica rivolte su territori densamente controllati dalla criminalità organizzava mafiosa sono state quelle dei migranti cioè la dignità
Della propria condizione non è avvertita dagli abitanti di alcune zone italiane nella rivolta contro in quel caso le coste della camorra della 'ndrangheta dalla 'ndrangheta ma con rivolti a parte è stata avvertita dai migranti
Che hanno che si sono ribellati risposto ad alcune ecco anche questo è un qualcosa che deve fare riflettere su questa volontà
Siccome poi dicono
Che siamo
Perché siamo tutti uguali dall'assenso dalla canzone così rubare alla stessa maniera perché andare a questo punto la privati a dirle ma con qualche sforzo qualche giornata arriverà dire pure questo
Così come Walter ha voluto chiudere il suo contributo
Dal quale all'ringraziamo intelligente alla presentazione del libro citando Martin Luther King per non appiattirci da un punto di vista culturale io farò una citazione
Politicamente scorretti si legge fuori anche dalla svolta di Fiuggi per certi versi inquietante anche per il presidente Pisanu che avverato per vostra informazione anche se ormai lo mettono in quota An insieme che non ha messo ma questa è un'altra storia aspecifiche era Luigi
E cessa c'era un giornale che proprio negli anni nel nel ventennio fascista è un giornale che sia l'universale
Ed era come dire animato da intellettuali che poi hanno un loro percorso evolutivo e pensa Bertola vince tra i tanti
Che poi
Che testimonia una parte della vitalità di quel mondo da cui nascono gruppi dirigenti della pluralità del dopoguerra italiano anche legati alla sinistra italiana e c'era un intellettuale molto importante che si chiamava Alberto Lupini
Per trentadue sull'universale scrive queste parole non c'è nulla di merita diano del rifiuto del ripudia a priori di ogni esperienza sapienza eccellenza straniera e non c'è in beh c'è nulla di più autenticamente tradizionalmente permanentemente italiano dell'accoglierà assimilare ripensare di plasmare ogni esperienza Sapienza ed eccellenza straniera
Io credo che questo tratto di identità dinamica antiche sempre valida dovrebbe essere un po'la cifra che può caratterizzare un nuovo racconto per una novità
Grazie a tutti sappiamo che ci sono richieste di interventi cioè
Sembra che fossero dire qualcosa e
Per noi avremo dei problemi di voto ma sono tornerò
Presidente prego al microfono
Domando
Ringrazio
Ringrazio per questa concezione che mi viene fatta male penso che
Questi incontri siano una delle parti migliori l'attività del Presidente
Fini anche sotto il profilo politico perché esorta a coloro i quali
Abitano qui proporzionalmente a riflettere anche su temi che forse possono essere oggetto poi di attività legislative
Ho ascoltato con grande attenzione
Quello che voi avete detto
In modo particolare di voi mi vorrei riferirmi all'intervento della chiusura finale
Del
L'intervento dell'amico Beppe Pisanu
Quello che il valore del cristianesimo rappresenta una
Delle risorse fondamentali
Per una vita più umana più civile e più giusta
Ebbene io credo che
E
Nella concezione stessa della vita che noi troppi dobbiamo trovare l'identificazione e anche la possibilità di soluzione tanto dell'accoglienza quanto dello sviluppo
Ne abbiamo riflettuto sufficientemente perché vengono da noi perché vengono da noi tanti di finiamo lì
Extra comunitari vengono da noi perché non hanno le risorse elementari più vitali per vivere
Non dovremmo forse noi
Tra le varie attribuzioni che abbiamo come Paese come comunità come europei come italiani
Provvederei forse ad un loro autoctoni no di sviluppo sociale culturale e civile primari
La seconda cosa che mi sembra nato proprio per il schemi che mi sembra frutto di un tale egoismo
La caratterizzazione come modernità
Della scelta di una copia di dare vita
Non accettando questo come un dono
Quale esso eh
Ma vedendolo come un carico
Al quale noi dovremmo corrispondere
Non cercando in una presunta modernità
Di pianificare
Le carte la crescita ma di sviluppare ciò che naturalmente
Il spiritualmente abbiamo il coraggio di dire ci viene donato questo forse è un altro dei grandi doveri della politica italiana ed europea
Non avvalersi soltanto del nostro benessere della nostra ricchezza
E accentuare questa con l'intervento operativo soprattutto del lavoro più manuale
Ma cercare di questa parte farne un modello anche perché noi circhi miriamo su coloro che nel loro Paese sono nati che hanno avuto alla gioia di far nascere
Persone che poi
Non hanno avuto sufficientemente mezzi per poter riformate discorso naturalmente andrebbe completato con altre riflessioni ma volevo aggiungere la vi ringrazio per avermelo consentito
Grazie presidente Selva noi siamo chiamati in Aula di corso ricorso al voto vi ringraziamo tanto per la pazienza e l'attenzione