Rita Bernardini visita il Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria

Nel giro di pochi giorni sono ritornata alla Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria perché c'è stata l'altra notte un'altra rivolta
E un po'il modello è stato un po'come quello della volta precedente solo che è accaduto che quattro degli ospiti extracomunitari
Che si trovavano qui tre marocchini e un algerino sono evasi
E la rivolta
Si è manifestata con alcuni focolai di incendio
Accesi lungo tutto il perimetro del centro d'identificazione di espulsione è stato
Dato alle fiamme l'impianto di riscaldamento e di condizionamento per un danno
Che c'è stato riferito perché già hanno fatto fare il preventivo di circa ottanta mila euro
E naturalmente i mezzi che sono stati usati sono quelli di mezzi di sfondamento diciamo
Sono stati un letto che è stato perché sono tutti inchiodati a terra è stato divelto
Che sono state tratte da questo letto delle sbarre da con queste sbarre sono stati
Sono stati divelti alcuni tombini lei di pietra queste pietre poi sono state usate come mezzo di offesa
Insomma il tutto sia risolto con l'evasione di questi quattro e con l'arresto di diciotto extracomunitari che hanno avuto un processo per direttissima che non so come si sia rivolto
Dalle testimonianze che ho potuto raccogliere ero accompagnata da un funzionario della prefetture dal direttore del Centro da queste testimonianze viene fuori
Che in realtà fra i diciotto ci sono anche non colpevoli
Mentre probabilmente molto probabilmente fra coloro che hanno promosso la rivolta
Ce ne sono ancora qua dentro insomma
E purtroppo sappiamo che queste sono cose che accadono anche spesso a pagare non sono le persone che si sono rese responsabili di atti di violenza
Per capire un po'le motivazioni siccome era stato scritto
Soprattutto su internet i attraverso dei mezzi di comunicazione blog e siti di notizie eccetera che il tutto era scaturito da un pestaggio da parte della polizia
Naturalmente io sempre accompagnata dal Direttore del centro dalla funzionaria ho cercato di raccogliere le testimonianze però
Non so quanto siano attendibili però mi dicono quello che mi hanno detto è che le forze dell'ordine si comportano sempre bene con loro
Che non ci sono atti di violenza c'è stato uno che ha detto tranne che quando ci meritiamo le botte perché abbiamo fatto qualcosa
Noi sappiamo che
In realtà
Le bozze non sono ammesse
In questi casi se non è per fermare qualcuno che sta commettendo dei gesti o violenti o dei reati
Insomma loro però ammettono che è giusto che siano picchiati quando non si comportano bene
E così come sembrano buoni i rapporti con coloro che dirigono questa struttura cioè la cooperativa Auxilium
Certo è che la vita qua dentro un vero e proprio inferno per cui
è plausibile che si voglia fuggire da questo posto
Erano presenti duecentocinquantotto reclusi di cui
Cento ventisei donne cento trentuno uomini uno di questi uomini non si trovava dentro la struttura
Perché ricoverato
I tempi molto lunghi di permanenza e cioè centottanta giorni che sapete sono stati ampliati
Dopo l'approvazione dell'ultimo pacchetto sicurezza rendono gli animi esacerbati perché qui sono reclusi
E non fanno alcun tipo di attività sono preoccupati pere le famiglie lontane che non riescono ad incontrare
Molti di loro sono otto assicura dipendenti e per quanto sia qui non ha che sono seguiti
Moltissimo sono molti
Coloro che assumono psicofarmaci e quindi molti erano imbambolato i diciamo
Con tesi opposte gli ospiti che dicono ci imbotti scolo di psicofarmaci
E chi gestisce il centro che dice solo loro che richiedono in continuazione calmanti
Proprio per superare lo stato di frustrazione in cui si trovano
Certo la situazione drammatica non credo che un centro così Possamai funzionare io credo che dovremmo trovare dimensioni sicuramente ridotte di popolazione
All'interno di questi CE mi chiedo quanto sia responsabile trattenermi
Per poi rilasciarli sul territorio fino a centottanta giorni si tratta di persone che o hanno già pagato i conti con la giustizia o che non hanno alcuna colpa sua nonna
è quella di non avere il permesso di soggiorno
E ci sono casi che abbiamo registrato di persone che qua dentro rischiano di scontare l'ergastolo nel senso che
Dopo centottanta giorni vengono rilasciati sul territorio nel giro di pochi giorni vengono ripescati senza permesso di soggiorno e entrano ed escono
E questo otto questo evidentemente deve far riflettere chi ha varato e chi ha la responsabilità di questo pacchetto sicurezza quanto sia
Logico quanto sia logica irresponsabile è una legge di questo tipo comunque
Se incivile devono esistere e devono esistere con periodi di permanenza così lunghi io credo che occorra trovare dimensioni più piccole
E soprattutto per persone esperte non è difficile fare questo se per separare le persone più violente
Quello che quei coloro che hanno commesso reati gravi insomma coloro che sono anche molto spregiudicate
Dalla maggior parte di questi nostri che sono in realtà persone pacifiche
Che
Si trovano in Italia semplicemente e hanno
Figli mogli compagne qui in Italia che che si trova in Italia da
Decine di anni che il loro
E che hanno come unico sogno quello di poter
Avere un futuro dignitoso per i loro figli e per i loro familiari
Ecco io credo che
Bisogna porre mano all'organizzazione
Di questi centri di identificazione ed espulsione e credo anche
Dichiara dei centri per richiedenti asilo e dei centri
E di accoglienza perché almeno quelli che ho visitato io ma ho i dati sottomano e quindi potrei dire che si tratta di tutti i centri di questo tipo
E le dimensioni sono troppo grande
E mentre si gravissimo dimensioni più piccole sarebbe più facile anche e far svolgere delle attività
A chi dentro si trova e per i richiedenti asilo i i centri di accoglienza ma magari trovare delle sistemazioni sul territorio
E quindi un'integrazione sociale