Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Signora Ilaria lei il ventidue ottobre ha visto il corpo senza vita di suo fratello Stefano Cucchi persona detenuta nel reparto detentivo del carcere
Pertini di Roma com'era l'aspetto esteriore del viso del corpo di suo fratello morto Bahrein condizioni indescrivibile aveva ai visto completamente
Per ordinato aveva impegni tecnico gli occhi con occhio compiono occhio che sembrava quelli dall'ordine aveva la Mastella a mio avviso sembrava rotta e era meno
E non avendo iscrivibile
Cosa ha pensato quando ha visto il corpo senza vita di suo fratello ridotto in quella maniera
Non era possibile andare a una parte troppo inspiegabile troppo assurda che gli hanno fatto
Che appalta che ha sofferto perché io l'ho lasciato che stava bene e lo fanno evitando quel tempo
è stato lasciato morire lentamente in solitudine senza darci la possibilità di stargli vicino mentre moriva neanche di sapere perché stava male
E questo lo Stato mi deve rispondere riguardano
Allontanano italiano il tribunale
Cinque il Codice di procedura penale
Italia d'appello di Palermo seconda sessione
Dal cinque aprile mille novecento
Buona sera e ben trovati l'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena
Quella che avete appena ascoltato è la voce di Ilaria Cucchi la sorella di Stefano Cucchi il giovane trentunenne romano che è morto il ventidue ottobre
Presso il reparto detentivo dell'ospedale
Pertini
Di Roma Stefano era detenuto soltanto da sei giorni Stefano era sottoposto a misura cautela aree in carcere Stefano era infatti indagato in ordine al reato di detenzione e spaccio di una modica quantità
Di sostanza stupefacente
Non abbiamo capito bene in quale momento però Stefano ha subito delle forti percosse che hanno determinato delle gravi lesioni fisiche lesioni a causa delle quali morirà poi
Il ventidue ottobre nel centro detentivo dell'ospedale Pertini di Roma
Tra poco ascolteremo la voce
Di Ilaria Ilaria Cucchi la sorella appunto di Stefano Cucchi tra poco ascolteremo la voce di Ilaria Cucchi che ci racconta
Passo dopo passo questa incredibile vicenda che ha riguardato una persona detenuta inattesa in attesa di giudizio
Ma prima di ascoltare la testimonianza della signora Ilaria Cucchi può essere utile
Mettere a fuoco quelli che sono stati passaggi fondamentali che poi hanno determinato hanno determinato la morte
Di di Stefano Cucchi una persona detenuta morta non soltanto per le botte subite ma anche perché si è trovata schiacciata da quell'ingranaggio burocratico che oggi è diventato il processo penale
E il carcere
Vediamo cosa è successo
All'una di notte del diciassette ottobre due mila e nove servono con chi viene fermato dei carabinieri
Vi è trovato in possesso di una modica quantità di sostanza super facente
Viene fatta la perquisizione a casa dei genitori dove Stefano convive
Non viene trovato nulla servono sta ancora bene cammina sulle proprie gambe tranquillizza i genitori li saluta servano viene portato nella camera di sicurezza della stazione Tor Sapienza
Dei carabinieri
Il giorno dopo la mattina del diciassette ottobre Stefano viene giudicato per direttissima dinanzi al giudice monocratico della settima sezione
Del tribunale di Roma in Aula c'è il padre nota che Stefano non sa molto bene ha infatti il viso gonfio egli Occhineri
Dopo un'ora l'udienza
Termina con un rinvio un rinvio al diciassette novembre servono viene portato giù nelle camere di sicurezza del Tribunale di Roma e lì un medico del tribunale certifica che Stefano a nel sul volto degli evidenti segni traumatici
Se vanno comunque viene portato nel carcere Regina Coeli di Roma
Dove come prassi
Viene subito visitato da un medico prima di entrare in cella il medico del carcere di Regina Coeli constatate le gravi condizioni di salute in cui versa Stefano nega
L'accesso in carcere a Stefano e dispone con urgenza il ricovero Di Stefano in un pronto soccorso
Se fanno quindi viene portato nel pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli
Di Roma all'isola Tiberina Stefano rimarrà dell'ospedale Fatebenefratelli fino alle ore ventitré e cinquanta orario in cui Stefàno
Chiede di essere dismesso dall'ospedale nonostante il parere negativo dei medici medici che sono costretti a dismettere dall'ospedale Stefano ma che certificano che Stefano a
Tre vertebre rotte e la mandibola seriamente
Lei signor nata
Se fanno comunque viene portato di nuovo nel carcere Gina cioè di Roma dove viene rinchiuso in una cella della settima sezione insieme a un'altra persona detenuta
Diciotto ottobre due mila e nove un altro medico del carcere Regina Coeli Roma
Visita nuovamente Stefano e si rende conto per la seconda volta
Che sulle condizioni di salute sono assai gravi per questa ragione dispone per la seconda volta un ricovero urgente in un pronto soccorso ospedaliero
Se fanno esce dal carcere gira cioè i Roma e viene portato per la seconda volta
Nell'ospedale Fatebenefratelli
Di Roma Stefano questa volta accette il ricovero presso l'ospedale Fatebenefratelli Roma ma accade qualcosa infatti la direzione del carcere di Regina Coeli non avendo personale a sufficienza per sorvegliare sempre in ospedale
Dispone che Stefano sia trasferito nel reparto detentivo dell'ospedale Pertini Pertini di Roma dove Stefano morirà all'alba del ventidue ottobre
Due mila e nove
Per i giorni in cui Stefano è stato detenuto e ed è passato da un dal carcere all'ospedale dall'ospedale al carcere dal carcere l'ospedale i genitori non sanno nulla
Di Di Stefano queste notizie infatti l'abbiamo persino di radio carcere sentendo il direttore del carcere e di Regina Coeli Roma il dottore il dottor Mariani ma c'è di più
Una volta che se fanno infatti è morto la famiglia non riceve nessun
Nessun avviso
Però
In tarda mattinata del ventidue ottobre suonano alla porta dei genitori Di Stefano due carabinieri quei carabinieri hanno in mano un foglio e la notifica dell'avviso che i genitori Distefano possono nominare un consulente tecnico
Per assistere l'autopsia Di Stefano Stefàno è morto con quella notifica Lamhamdi Stefàno la signora Rita apprende che il figlio che il figlio è morto
Queste in estrema sintesi
è la cronaca
Della morte di una persona detenute in attesa di giudizio una persona detenuta che si chiamava se fanno Cucchi certamente ucciso dalle botte che ha ricevuto dei vari Stati distintivi in cui si trovava ma Stefano Cucchi
è morto anche peraltro se farlo con chi è morto per quella burocrazia
Che lo ha trattato non come una persona che aveva bisogno di aiuto bensì lo ha trattato come un pacco postale
Servono è morto per quella burocrazia che ha giocato colui come fosse un pallone mandandolo di qua e dilla
Se fanno con chi è morto perché è stato rimbalzato da una camera di sicurezza dei carabinieri fino a un'Aula di Tribunale
Da lì al carcere dal carcere l'ospedale dall'ospedale di nuovo al carcere e poi ancora di nuovo in ospedale così
Così si uccide una persona detenuta che ha bisogno di aiuto in un istituto dello Stato chiamato chiamato carcere
Questa
Voce che tra poco ascolterete la voce di Ilaria cookie la sorella di Stefano insieme a Ilaria Cucchi percorremmo
Le tappe più salienti di questa incredibile vicenda ovvero la cronaca della morte di Stefano Cucchi persona detenuta inattesa in attesa di giudizio
Ilaria Cucchi lei è la sorella di Stefano Cucchi che deceduto nel reparto detentivo dell'Ospedale Pertini di Roma all'alba delle ventidue del ventidue
Ottobre
Ecco ci può raccontare come è iniziata questa vicenda quando Stefano è stato arrestato la prima volta come nessun inizia di cui si sei giorni terribili e dunque a mio fratello è stato arrestato nella notte del quindi e del sedici ottobre
E dai carabinieri a Roma
I nella zona più Claudio perché trovato in possesso di una piccola quantità di droga sembrava che si trattasse di venti grammi di fumo
I carabinieri lo fermano e non resto neppure cosa fanno l'arresto anomali carabinieri vengono a casa dei miei genitori per tre e questi redatta cammina
Intorno all'una e mezza di notte
In camera ovviamente non trovano nulla addirittura restituisco la mia madre le chiavi della macchina dicendo le signora non si preoccupi per così poco vedrà che domando mazzata domiciliare
Ecco e e i tuoi genitori quindi che vivono insomma vivevano purtroppo insieme a Stefano hanno avuto modo di vedere se farlo nel momento la perquisizione no certamente ecco e come stava Stefano la notte e la notte del sedici ottobre
Da quando stava benissimo aveva il viso pulito camminano sulle proprie gambe e non dava alcun segno di sofferenza
Quindi insomma al di là della preoccupazione certo dell'arresto tali i tuoi i suoi genitori non hanno dubitato nulla circa
Il quello che poi sarebbe successo dopo ovvero l'ipotesi che
Se fanno fosse stato picchiato
Esattamente possiamo dire che all'una di notte del diciassette ottobre per essere precisi Stefano Sava fisicamente bene
Delicata con il rito valido e che camminava per la veranda
Tra l'altro credo che sua mamma sia stato l'ultimo momento in cui l'ha visto vivo vero esattamente
Purtroppo e
Il giorno seguente
Si è svolto il processo per direttissima dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Roma settima sezione se non sbaglio lì è andato su Papa Giovanni però
Esatto ecco a mezzogiorno dalla dalle cara insicurezza che stanno sotto le aule del tribunale arriva arriva Stefano e su Boban cosa nota
Allora innanzitutto mio padre notare il volto di terra non gonfio
E temi e di lividi sotto gli occhi ci pochini liquidità esattamente Occhineri che volto confermerà molto Mario e la cosa che lo ha colpito immediatamente era questo volto gonfio
Su uova non ho avuto modo chiaramente per di parlare con Stefano durante l'udienza vero nate non per qualche minuto alla presenza dei carabinieri e
Mio fratello entrando Archetta carabinieri ma come avevo chiesto di abitare il mio legale
Ovviamente gli ha toccato il l'avvocato d'ufficio
A quindi comunque io sto aperta premia Parella va fatto il nome del del nostro legale di famiglia dell'avvocato Stefano Maranella
Ha quindi se ne fanno la sera mentre viene passa la notte non l'abbiamo detto non sono Stefano passa la notte nella stanza di sicurezza dei carabinieri Tor Sapienza giusto fatta probabilmente alla battaglia non è
E ha ragione legale di fiducia vadano anche a quell'avvocato di famiglia e
I carabinieri diciamo si dimenticano di nominare l'avvocato di fiducia e Stefano si trova difeso da un avvocato penalista produttrice
Esatto
E sappiamo insomma qual è il livello degli avvocati d'ufficio almeno a Roma insomma adesso chiaramente lo affermo io quindi Stefano si trovano soltanto gonfio nel viso
Anche forse un po'un po'disorientato ma anche
Con la sorpresa di non trovare in quell'aula il proprio avvocato e alla richiesta
Gravemente richieste
A quel punto il l'udienza si conclude in poco tempo un muro un'oretta vero errato allora permette all'udienza finisce
E il giudice dispone la misura cautelare in carcere per suo fratello e rinvia l'udienza all'erario tredici novembre al tredici novembre quindi un mese circa un mese di rinvio per un processo così banale
Esattamente perché le ragioni di questo non mi sono chiare
Ricordiamo che si trattava l'ipotesi di reato l'accusa a carico di Stefano era la detenzione
Di sostanza stupefacente sì evidentemente l'accusa ha ipotizzato un'ipotesi di Spacciante alle ettari però nonostante tutto è facile immaginare con un processo del genere sia estremamente facile da
Da risolvere ma bastava fare un patteggiamento esattamente
E magari ottenere una detenzione domiciliare ecco ma lei crede che in qualche maniera qualcosa non si ha funzionato anche nella l'ingiustizia che voglio dire che se
Se e Stefano avesse avuto avesse fatto i patteggiamenti avesse avuto la detenzione domiciliare forse non sarebbe morto
Esattamente ma a anche ancora da prima che mio fratello avesse avuto il nostro legale quello che lui aveva richiesto a mio fratello non sarebbe morto perché avrei dovuto un altro dissenso esattamente
Ma l'avvocato d'ufficio cosa detta su poppa lavorando intensamente alimenta decadere vecchietta firmando per cui non mi deve spiegare in malattie ma l'obbligo di fila priva di firma internamente
Evidentemente il giudice ha ritenuto che mio fratello poter una persona talmente pericolosa da non poterla rimettere in libertà in attesa del FUS
Noi aspettiamo è anche legata e l'anno per capire le motivazioni di questa sentenza accetto anche di questo ordinamento
Giovanissimo anche noi di radio carcere specie comunque queste carte della francamente
Il ricordiamo ecco per inciso e anche per obiettività che servono aveva dei piccolissimi precedenti penali artatamente volto lo diciamo anche perché alla Camera ore percorrete
Se lo dobbiamo dire allora si finisce questa il sedici il diciassette ottobre chiedo scusa finisce questo udienza finanziati al giudice monocratico di Roma suo papà saluta
Saluta Stefano no esatta e questa volta è suo papà che per l'ultima volta che suo figlio no eccetera
Si abbracciano essi dicono non ti preoccupare no retta recato nessuno dei due Maggi Nava cosa sarebbe come successe vale darebbe Valentino va esattamente
Alle intanto signora Ilaria quali notizie le arrivavano suo palla chiamata sabato talora anche poter cosa le ha detto grandi Carmini quartetti però è che mento ma purtroppo
Vedremo di capire come mai tutti noi sembrava talmente strana quel tavolo la decisione del giudice
E soprattutto perché la sera prima carabinieri se l'hanno fatta una cosa talmente semplice
E quindi vedrà un po'dalle nuvole non ve lo aspettavate accettavamo una maniera più assoluta
Anche il momento in cui mio padre l'ha visto con il veto così impegnato Veltroni che ha detto va beh comunque Antoniano Parma letto la nota tempi se finisse il protetta quella di
Pacata ha quindi lei dice sono va in qualche maniera sottovalutato i segni che aveva sul viso Stefano perché mai tradire non molla tanto al momento era
Ma tanto subisce che nessuno in quell'aula tra giudice e pubblico ministero si sia accorto di questi segni no tratta anche e mi risulta che fratello appiattato avete dato
E
Per volare alto in tribunale infatti d'una volta finita l'udienza Stefano viene portato nelle camere di sicurezza juke sanno i sotterranei del Tribunale di azioni voglio di Roma
E viene e compare questo medico del tribunale vantato quindi io vorrei anche capire per quale motivo è stata ritenuta da mio fratello dovette venisse dato quindi allora c'era un qualcosa non andava certo eccetto che c'è qualcosa non andava
Tra l'altro ieri proprio il direttore del carcere di Regina Coeli
Mariani ci ha detto che esiste questo certificato di questo medico del
Tribunale di Roma pacchetti segnala eventi traumatici al volto Distefano insomma quindi ordinariamente a ha notato qualcosa
Io la verità del Teatro affetto di avere tutte le carte in mano perché avere un quadro reale della situazione fino ad ora parliamo di corte
Qua divertenti da dire insomma ma insomma ci va giù no no sminuita però io aspetto tant'è che non abbiamo comunque i tetti di latte ma
Rubata da regolare contraria allora finita l'udienza Stefano viene portato nel carcere Regina Coeli di Roma intatto
Ecco
A questo punto cosa cosa succede il medico visita il medico visivo medico del carcere come poi fanno età e di prassi medico visita Stefano e che dice
Questo insomma anche grazie all'aiuto suo e di Radio darsele dall'ondata vede appunto della vita di questo medico il quale dice che il ragazzo e non può entrare in carcere in quanto sta male
Ebbene la la la toccato portando e così viene mandata al pronto soccorso Stefano questo succede sabato diciassette ottobre se però viene portato nel che nel pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli no esattamente
Ho servono rimane del pronto soccorso all'ospedale Fatebenefratelli fino a notte fonda fino alle ventitré e cinquanta poi accade qualcosa di strano
E questo tempo e per quanto mi è stato riferito da voi e appunto e mi viene detto che a mio fratello vengono noi diagnosticate tutte le vertebre rotte
E gli vengono dati e venticinque giorni di diagnosi
Lavora Partanna che sembrerebbe che mio fratello è al
Investito e tornare in carcere questa a me è un altro grande buco nero perché
Già perché Stefano infatti a mezzanotte meno dieci di sabato diciassette Scuotto Bre firma le dimissioni dall'ospedale non lo sa di parere contrario dei medici e
Insomma noi perché la ragazza detta male dovrebbe però non è che il mare è tornato in carcere
Berno e di radio carcere le malelingue ci dicono che spesso
La stessa Polizia penitenziaria spingere persone detenute
A essere dimessi dall'ospedale per evitare di fare i turni troppo lunghi
Di piantonamento però insomma sono sono malelingue Marisa pensa azione sedere bisogna bisogna vedere Bevacqua Pagani Avarello quella che era
Tendere sembra che sia tornato dico tempra perché qua tipo sembra tutto ancora dal mente talmente confuso naturalmente tanti vuoti
Comunque mi sembra che verranno quella terapia Adornato in cartella destinatario alla quella sì era la sera di le divide Disabato dicesse tutto per suo fratello viene rimesso in effetti in c'è l'
La nella settima sezione insieme un altro detenuto viene rimesso in cella come le diceva e come noi abbiamo preso dal direttore del carcere giace lì e il dottor Mariani
Viene messo in cielo stante che abbia tre vertebre rotte e anche la mandibola lesionata pare
Cosa accade però il giorno dopo un altro medico del carcere di Regina Coeli visita nuovamente suo fratello Stefano
E la cosa incredibile che anche questo medico dispone un nuovo ricovero
Quindi qualcosa vostra pareva essi leva su due o i medici del carcere di Regina Coeli Roma sono impazziti tutto d'un tratto
Oppure suo fratello in carcere non ce la può costare metà Ravello alla male
Quindi torna di nuovo al pronto soccorso
E sempre del Fatebenefratelli Fatebenefratelli evidentemente lì viene di nuovo diagnosticata la stessa cosa e e questa volta mio fratello decide dire all'ospedale ciò che evidentemente questa dell'Ottava male certo decide di restare in ospedale ma da lì viene spostato al Sandro Pertini dove in reparto carcerario
Allora qui Carella
E il secondo dal variabili inizia il buio vere e proprie voi che avete attraversata da lì lontano più non ci ha dato questa delle nulla allora signora Ilaria prima di arrivare nella zona più buio di questa brutta storia attento
Mamma mia
Se che abbiamo di cerchiamo di capire perché la la direzione del carcere di Regina Coeli ha deciso di spostare Stefano dal carcere dell'Isola Tiberina al Fatebenefratelli al riparto detentivo perché mancavano gli agenti per fare il piantonamento
Questa è la ragione che ci ha detto il dottor Mariani
Quindi per questo ma che va bene toccato questo motivo viene voi sposato che chi poi è un motivo che ci fa pensare anche alle prime che era stato riportato cioè alla prima no e si fa insomma in qualche maniera le malelingue Dardano ragione ma di lingue messe in questa questa elezione dà ragione ma di lingue nel senso che
Poteva essere sta di fatto che e un conto forse esso già ascolto in tutti Italia però
Degli hanno i nostri ascoltatori devono sapere che e Ford dubbio che un conto è l'ospedale Fatebenefratelli che uno dei migliori di Roma altra cosa è in reparto detentivo del carcere Pertini di Roma dove tra l'altro
E merita mi risulta che quello è un vero e proprio carte recitano dei medici che però sono quelli relativa
E quindi è un reparto a parte rispetto all'ospedale Sandro Pertini
Dopo un reparto appare leggemmo entrare la signora la ovviamente no le attuali però avevamo da quello che accadesse ad accadere in questi giorni
è un reparto parte non c'è Toni Negri del Sandro Pertini ho capito quindi è poco una galera dentro l'ospedale altamente esattamente
Ed allora l'appello per l'altra info probabilmente vi è anche quella
Ma il se fanno
Con tre vertebre rotte la mascella rovinata ma insomma servono era numerato di statura Rapanà molto è peraltro anche nelle materie settanta
E quando è morto dettava intrattenimento
Insomma in queste condizioni Stefano viene messo lì ecco sembra quasi che
Stefano sia molto non soltanto per le botte ma anche per
Tutti questi
Passaggi burocratici incomprensibili non trattamento che una persona che rimane schiacciata è questo che fa rabbia nettamente e tra l'altro paventata detto ad adottare a
Che l'unica volta in questa degnata di investire fuori a parlare con noi è stato anche qui dal deserto
Che mio fratello e rifiutava alcune cure e che non si volevano aderire ma io ritengo che comunque è una struttura medica magari erano trovata una qualche altra soluzione dico una flebo per esempio mi
Papà insomma suo fratello era tipo da fare sciopero della fame ad oltranza ceppo del quale ragione no mio fratello poi
Per come la possa vedere io aveva di totalmente rovinato che quando la dottoressa mi dite li portavo la carne non la mandava io non credo che sarebbe fatta mandarla per come l'ho detto io
Perché nella visto da morto non è la lettera morta purtroppo ci arriviamo a questo alla lei a un certo punto signor nell'aria inizia ad andare all'ospedale Sandro Pertini perché volevo dice giusto
Esattamente non è tra l'altro deve tener presente che in tutto questo i carabinieri stanno abitato il tabacco alle nove di sera del fatto che mio fratello era stato ricoverato al Sandro Pertini quindi con ventiquattro ore deve irritato rispetto a quando avvenne il primo
Chiudo corta no quindi voi voi sapete molto dopo che infatti io non sapevo neanche il passaggio prima approda Melacca no al pronto soccorso del Fatebenefratelli laddove veniamo devo fare all'oscuro di tutto ma fare calamità detta dal a Maratea
Ovviamente rendendoli appena l'Angola avere criteri piantando pertinente sì e chiedendo notizie del proprio figlio sì viene risposto che
Essendo Abbado che era non è possibile avere notizie tornare lunedì mattina e non Dario mi danno l'orario in cui è impossibile parlare con i medici da cui punti turno non tornare lunedì mattina
E vengono fatti entrare lì vengono definite temi dei documenti
E
Da comporti affatto fa una una responsabile un un agente
E la quale le comunità mi dispiace ma non possiamo parli parli parlare con i medici perché non c'è arrivata l'autorizzazione diventino lento
Già perché voi tra l'altro nel frattempo avevate fatto giustamente richiesta per fare i colloqui composto Consob con suo fratello risuona ce l'abbiamo fatto effettivamente la scaletta accanto
Lei deve capire noi non altra mai trovati in una situazione del genere che seguiamo quello che ci veniva detto che c'è nel momento in cui si parlava di autorizzazione
Del carcere per parlare con i medici e noi aspettavamo questa tentazione perché ci è stato detto
Come non vi preoccupate tornate domani che tanto l'autorizzazione deve arrivare a
Non avviene e fare l'altro voglio ma di fronte a una persona che sta male così tanto male ma c'è bisogno dell'autorizzazione per dirmi guardato figlio è in queste condizioni
Debuttò siamo la cosa particolare che questa persona di Terni però non vi preoccupate perché ragazza tranquillo
Mi dimetterò almanaccare l'offerta tanto raffigurati tali calabra ma avrà avuto qualcosa però
Intanto sta in ospedale pensa una bella penali e comunque per poter fare una vera graverebbero quanto meno netta certo anche perché lo ricordiamo ma insomma se ce ne fosse bisogno voi non è che siete abituati avere a che fare col carcere quindi
Non sapevate bene com'è ancora neanche come uomo muovere deve per ottenere un colloquio quindi per questo aspettavate l'autorizzazione dal carcere Regina Coeli nottata che parlava di trazione deve arrivare dal magistrato più che più che altro ma insomma
Va detto vado detto pure una mezza fesseria diciamo la verità tranchant e quindi voi aspettate aspettate aspettate
E intanto passano i giorni ma una cosa
è vero che sua mamma sono sua mamma che si chiama Rita e è vero che la signora Rita
Ha saputo della morte di suo fratello attraverso una du una notifica fatta dei carabinieri questa è la cosa ancora più grave via Tarello
Deceduto all'alta
Del ventidue dicembre due ottobre i i carabinieri si decanta mancata di mia madre e le notificano a mezzogiorno e mezza non intercetta di mio fratello ma il decreto con il quale Bipiemme
E accettato la comparsa del a
Delle
E del consulente tecnico per effettuare dato e a integralmente revoche o no quindi so mamma viene a sapere della morte
Di del figlio canine ragionamento inerente la laurea la notifica fatta Pubblico Ministero che allo avvia avvisa che potete nominare un consulente tecnico per la si
Se dalla Russia insieme dall'estero tremare a favore questo no della Margherita nessuno vi ha chiamato da una spietatamente no nessuno da chiamato dal carcere nera
Assolutamente no Petta avessero chiamato come normalmente si fanno qualunque struttura medica al momento del decesso nel
Ci saremmo precipitati lì come mai c'è la
Ce lo dicono quando lui ha detto spostato spostato nella nella camera mortuaria
E tra l'altro ci dicono a mezzogiorno e mezzo che quel giorno a mezzogiorno e mezzo fino a questa nomina perché mandate un legale
Come vogliamo mandare un legale
Eccetto che è una notizia tragica quindi come la dai la dai erano notizie terrificanti però è anche molto la questione dei tempi perché tutto questo ritarda
Sì sì ma accetto questo è giustissimo però faccio presente che la legge
Impone al direttore del carcere un vero a a chi ha in cura la persona detenuta impone a queste persone di avvisare nei modi migliori le persone di per sé i familiari della seduta
Di un eventuale decesso ed io e la legge glielo impone di farlo anche subito
Quindi questo è evidentemente una debito
Che può essere ben gap mettere gli ottanta e poi appunto quella volta non avete avuto neanche il tempo
Di appunto dominare l'avvocato porge avete avuto difficoltà tra la disperazione del resto preordinare un merito nominare un legale atti che deve essere certo
Certamente
E se tema medio nord mentre lei c'era quando sua ma ha preso questa notifica no era utero era mia figlia di un anno
Ma che ha fatto sua mamma Cesa disarma piegate il ginocchio leggetela
Il bello perché le torno a ripeterlo ai comunque in cuor nostro
E in buona fede tentavamo finché era incatenato era la preoccupazione dopodiché era in ospedale e era rotto le cure dei medici che sicuramente non poteva essere una cosa grave altrimenti l'avrebbero detto
Non ci sarebbe stato questo muro quindi è stato il genero
Adesso l'indagine c'era il pubblico ministero barba sono sbagliati altamente schierate allo io ma parla della che arrivavano volontariamente dalla laiche una Bibbia perché accadeva che sta morendo
è stato lasciato morire lentamente in solitudine senza darci la possibilità di farli vicino mentre moriva neanche di sapere perché stava male
E questo lo Stato mi deve rispondere a detta di questa cosa
Signora signore l'aria lei di lei prima mi ha detto che ha visto il corpo purtroppo senza vita Di Stefano il suo fratello
E
Come come è stata comunque come si presentarono sarà in condizioni indescrivibili aveva il visto completamente
Per ordinato aveva impegni tecnico gli occhi e con un occhio compiono più che sembrava fuori dall'ordine aveva la Mastella a mio avviso sembrava rotta e era nero
E non avendo iscrivibile
Cosa pensano i lavori perché i qua ovviamente non ho detto
Cosa ha pensato quando ha visto il corpo senza vita di suo fratello ridotto in quella maniera
Non era possibile andare a una parte troppo inspiegabile troppo assurda che gli hanno fatto
Che appalta cazzo terzo perché io l'ho lasciato che stava bene e lo fanno ridando quel tempo
No anche perché
Dico un'ovvietà ma insomma suo fratello band doveva essere processato diciamo anche il detenuto però da qui attuata veramente e veramente al
E
L'appello ma io
Io non sto mettendo in dubbio nulla proprio tanto evitando che mi devono spiegare come è stato possibile lui stava bene e io l'ho rivisto in quel modo
Per soltanto per il commesso un reato può e neanche tanto grave insospettata a pacchetto quello voglio sorvolare non era in cartella comunque sotto la tutela dello Stato
E quindi
E quindi mi devono rispondere del motivo per cui ma lo fanno ridando così
Voi adesso lei da Seat lei signora Ilaria tesi e magari avere anche io ad oggi alterne hanno emettono sta chiamata del kolossal mettono la però non abbiamo produttivo l'informazione nulla replicare così del tetto
Questo il decorso dell'eventuale causa che ha portato al dissesto di mio fratello c'era buio ancora oggi
Ne ha a suo padre né a lei signora Ilaria nessuno vi ha detto niente di ha minimamente chiarito cui veramente non l'accettano regolamenti a parte che volete
Ancora oggi porte chiuse
Quindi in qualche maniera quelle notizie che siamo riusciti ieri sera a prendere in maniera frammentata dal direttore del carcere di Regina Coeli erano le uniche notizie alle prime notizie lei a presiedere avere tramite voi
Veramente
In realtà era tutto il buio per cui sarà questa morte inspiegabile di mio fratello capitata non so come non so perché
Ieri sono stati i funerali di Stefano netta
E oggi inizia un'altra stagione un'altra battaglia voi giustamente la riproducano guerriere alla famiglia agguerrita perché io assolutamente non posso permettere
Che questa storia canali voi avete un'altra un altro capitolo archiviato perché purtroppo lei giustamente dice così perché
In passato tanti sono stati casi di persone detenute morte
Che poi sono finite con un'archiviazione no esattamente una volta greca io mi metto nelle mani dello di dello stato diciamo così per usare le sue parole e poi mi succede qualcosa difficilmente la famiglia riesce ad avere ragione
Esatto esatta sembra quasi che il carcere sia un luogo senza giustizia no amerei mancata di avere ragione chiedo che venga nata una spiegazione normativo valido
Voglio motivo nonché annunciato la ragione non mi importa la ragione ognun motivo voglio sapere perché io ieri ho fatto i funerali di mio fratello
Che era trentun anni era un ragazzo di anno di vita e l'ultima volta che la vetustà va benissimo
Signora lei l'ha detto altre l'ha detto anche prima
Voi non avete per fortuna insomma lavorate avete uno studio di geometri lo possiamo dire tranquillamente
Lavorate da in con tranquillità e la prima volta che avete a che fare con la giustizia la cui storia normali ecco
Probabilmente non non non potevate neanche immaginare che è successo notevole la realtà
Purtroppo una realtà che noi
Di radio carcere su Radio radicale cerchiamo di esaminare ogni settimana vuole vuole dire qualcosa a quei cittadini liberi che non credono che queste cose possano avvenire che si sentono così immuni
Da queste gravi deficienze dello Stato
Che credevo di esserlo anch'io credevo che lo Stato potere l'istituzione che ti tutelate e inverte dallo Stato ad oggi non ho avuto nessuna risposta sulla morte di mio fratello
Soltanto perché era detenuto pertanto perché era detenuto
Il cui sulle blue jeans no assolutamente era comunque mio fratello era il figlio dei miei genitori viene che lo alla mia andando Kanza tanto ad avere perché che cosa aveva fatto
Il pensiero che magari può aver sofferto perché mia sorella molto lentamente in solitudine questa nota che ci porteremo sempre dentro e nessuno ci ha dato la possibilità di farli vicine vive nelle la mano mentre stava male
Neanche un cane
No
Questa dunque la voce di Ilaria Cucchi
La sorella di Stefano Cucchi il trentunenne romano deceduto il ventidue ottobre due mila e nove
Presso il centro detentivo dell'ospedale
Pertini Pertini di Roma una testimonianza quella che ci ha voluto gentilmente di lasciare Ilaria Cucchi che non poche non toccare
Le nostre conoscenze come a questo punto è difficile non interrogarsi alla luce di quanto è accaduto a Stefano Cucchi che è morto come persona
Presunta non colpevole
Come difficile appunto non interrogarsi circa il modo con cui vengono trattate le persone detenute all'interno delle carni di sicurezza della polizia giudiziaria siano essi carabinieri o poliziotti
Il caso di Stefano Cucchi ci deve anche far porre degli interrogativi in merito al modo in cui una persona detenuta viene poi concretamente giudicata una volta che si trova di fronte a un giudice ed infine il caso di Stefano Cucchi non può che farci
Domandare interpellare circa il modo in cui una persona detenuta venga trattata all'interno all'interno delle carceri
Siamo arrivati così a quello spazio a cui teniamo tanto ovvero lo spazio che dedichiamo alle lettere scritte delle persone detenute nelle carceri tutta Italia
Ci scrivono Ciro Enrico Pasquale Rosario Giacomo Raffaele Angelo Giovanni e Pasquale
Dalla prima sezione del carcere di Vasto carissimo Riccardo siamo un gruppo di detenuti nel carcere di Vasto ed iscriviamo per dare voce i nostri disagi divise per infatti che qui nel carcere di Vasto siamo costretti a vivere in quattro detenuti dentro celle piccoli sì me il che rende la nostra di tensione un vero e proprio inferno infatti anche il carcere di Vasto e sovra affollatissimo si tratta di un carcere che potrebbe ospitare solo centosettanta detenuti ma noi oggi siamo siamo più del doppio un sovraffollamento che di fatto blocca tutto qui nel carcere di Vasto la lavanderia rotta nella saletta dove passavamo alcune ore adesso ci stanno alcuni criteri detenuti costrette dormirci dentro non ci forniscono detersivi es saponi per lavare noi e la cella dove siamo per tutto il giorno perché dicono dicono che non hanno più soldi ma non solo scrivono ancora queste persone detenute del dai nel calci di Vasto qui ci sono detenuti gravemente malati chi ha il diabete
Chi è cardiopatico eppure eppure le medicine non ci sono l'unica cosa positiva che c'è qui né calci di Vasto è il rapporto con la Polizia penitenziaria che divide co noi tutti i disagi di questo carcere a dimentica ma amo gli educatori qui sono soltanto due e non riescono a finire le relazioni comportamentali
Così capita sempre più spesso che ci troviamo davanti al magistrato sorveglianza che deve però rinviare l'udienza perché manca
La relazione
Dell'educatore
Ti salutiamo con tanta stima dei salute dice anche Marco Pannella Rita Bernardini la lettera è firmata da Ciro Enrico Pasquale Rosario Giacomo Raffaele Angelo Giovanni e Pasquale persone detenute nella prima sezione del carcere di Vasto ragazzi grazie a voi per questa lettera mi spiegate magari nelle prossime le tre che che magari mi scrive Rete mi spiegate meglio qual è la situazione di questi detenuti che dormono adesso nella sala
Delle della socialità del carceri vasto
Vincenzo dal carcere di l'isola di Favignana il terribile carceri Favignana che ricordo per chi non lo sapesse
è un carcere che si sviluppa sotto terra sostanzialmente le celle sono messe a dieci metri a dieci metri sotto il livello del mare addirittura quando do quando c'è il mare mosso le persone detenute nelle carceri Favignana che sarà appunto sotto terra sentono le onde sbattere sulle mura
Delle delle loro scelte insomma una cosa incredibile un carcere meramente indegno ci scrive Vincenzo dal carcere l'isola di Favignana
Caro Riccardo mi trovo nel terribile carcere di Favignana non perché condannato ma perché sottoposto a misura di sicurezza detentiva ovvero sono un internato
Nel due mila due infatti ho finito di scontare la mia pena ma un magistrato scrivendo che ero pericoloso mi ha applicato la misura di sicurezza detentiva
Prima era moderna poi mi hanno fatto girare l'Italia dal modello a Sulmona da Sulmona Isili in Sardegna
Fino ad arrivare fino a qui ovvero nel carcere di riso di Favignana un posto che è più una vecchia galera che un penitenziario non solo il nostro celle sono delle vere e proprie caverne ma qui la severità e veramente eccessiva
Ti dico solo che la mattina quando ci fanno la conta ci dobbiamo far trovare in piedi vestiti e con la televisione spenta obblighi che per noi sono incomprensibili degli io o quarantott'anni scrive ancora Vincenzo dal carcere di Favignana
Io quarantott'anni fuori dal carcere fuori dal carcere non ho proprio nessuno la mia unica speranza per tornare libero è dimostrare che fuori posso lavorare onestamente ma se rimango qui nel calci di famiglie Anna non posso di certo farlo per questa ragione ho chiesto di essere trasferito nella casa lavoro di Modena dove il lavoro cene e lo posso anche trovare fuori ma loro mi dicono sempre di no sempre di no e così io senza condanna resto in carcere
Caro Riccardo che dici faranno la riforma del Codice penale ti saluto con gratitudine sperando che Dio copiate più spesso di noi internati a lettere firmate da Vincenzo persona detenuta nel carcere Favignana
Caro Vincenzo grazie a te per la lettera io non credo che
Presso faranno una riforma del Codice
Del Codice Penale insomma non non non non vedo aria
Di riforme soprattutto di riforme di riforme serie per quanto riguarda le persone sottoposte a misure di sicurezza detentiva
Noi radio carcere ci non ci siamo occupati e certamente scene torneremo ad occupare non temere anzi scrivi ICI e scrivi civile di un'altra le tre e raccontaci bene e come sono fatte queste c'era nel caso di fare indiana che sono appunto sotto il livello del mare
Gigetto dal carcere Marassi di Genova caro Riccardo mi trovi in carcere da circa un anno perché mi hanno condannato a dieci anni
Per un tentativo di acquisto di cocaina una condanna che mi sembra un po'eccessiva visto che non ho consumato il reato una condanna scrive di getto nel carcere di Genova una condanna che mi pesa ancora di più dovendola scontare
In un carcere come il Marassi Genova in celle infatti siamo in nove
In nove detenuti sempre chiusi non possiamo fare nulla per tutto il giorno nel lavorare né studiare
I giocatori e come se non ci fossero le cure mediche non sono pressoché inesistenti questa e in breve la carcerazione al Marassi Genova ora domando è giusto che io passi i miei prossimi dieci anni in carcere in questo modo
Dov'è la legalità della pena dov'è la sua rieducazione saluto tanto Marco Pannella è elette Riccardo che se la nostra unica voce in queste buio mura la lettera è firmata da Gigetto persona detenuta
Nel carcere Marassi Genova
Del carcere Marassi ci siamo occupati la scorsa
La scorsa settimana è un carcere spetti dove il sovraffollamento annulla qualsiasi iniziativa anche la buona volontà di chi li ci lavora
Ed è vero nove persone lì sono ristrette in una cella colpisce che una persona che deve scontare una pena così alta come Gigetto insomma dieci anni in carcere non sono non sono uno scherzo colpisce che appunto che deve deve scontare dieci anni in carcere
Lo di debba scontare in una cella sovraffollate PAI condannato all'ozio insomma è veramente ha ragione Gigetto è veramente una situazione fuori dal mondo e il
Mi rendo conto che chi si trova in certe circostanze come Gigetto che deve aspettare dieci anni
Di di vita per Audi passati uno c'è una sola folata ecco c'è rischio e uno impazzisce o di questo mi rendo conto progetto che ENI duro e cerca di magari trovare un carcere dove vuoi andare e fare istanza facci sapere
Antonio dal carcere Poggioreale il Napoli in un'altra perla del delle firmamento penitenziari italiani mamma mia caro Arena chi deve informare che qui
Nel carcere di Poggioreale l'altro giorno è morto un ragazzo detenuto nelle celle di transito del padiglione Salerno
Qui in casa cioè si dice che questo ragazzo sia morto per aver assunto metadone insieme ad altre medicine
è l'ennesima triste notizia che chi arriva da Poggioreale un carcere scrive Antonio un carcere quello di Poggioreale dove è più facile morire che vivere in carcere dove è più facile morire che vivere
Il fatto è che qui viviamo come animali in cella si sta in otto i nove ed anche in dieci detenuti è una cosa terribile
Io devo scontare una lunga condanne pensare di dover passare questi anni in questo modo mi fa impazzire scrive Antonio ho chiesto tante volte di potere se trasferire in un carcere dove io possa lavorare ma mi hanno sempre risposto di no
Così io come i miei compagni di tenuti a Poggio Reale dobbiamo patire molte pene in più oltre la condanna e questo e questo non è giusto
Pensa che il degrado di Poggioreale lo devono patire anche nostre famiglie che per fare il colloquio con noi si devono mettere in fila fuori dal carcere
Dalla notte precedente
Caro Riccardo io denuncerò tutti questi abusi che patiscono ma sappi che se mi succede qualcosa non è stata per volontà mia a buon intenditor
Poche parole la lettera è firmata da firmato da Antonio persona detenuta nel carcere
Poggioreale in a Napoli Antonio ci porta
Innanzitutto una bruttissima notizia ovvero che un altro ragazzo è morto
Nel padiglione e Salerno del carcere Poggio Reale di Napoli presumo che quel ragazzo fosse un nuovo giunto furbo o forse si trovava lì di passaggio perché era nelle celle di transito certo come dice come dice Antonio
L'immagine proprio questa forse è vero nel carcere Poggio Reale di Napoli è più facile morire che vive
Salvatore Carlo dal carcere di Parma caro Riccardo
Essere detenuti nel carcere di Parma è veramente una pena in più pensa che viviamo in due dentro una cella lunga quattro metri e larga un metro e mezzo una celletta due veramente non ci possiamo muovere
Qui lo spazio che abbiamo a disposizione talmente poco che non possiamo neanche usare il bidet
Insomma più che una cella quella del carcere di Parma sembra
Anzi è un piccolo sgabuzzino un piccolo sgabuzzino dove noi siamo costretti a rimanerci dentro inoltre siamo tutte e due di Napoli a causa dei conta danza e nostre famiglie non possiamo fare i colloqui con regolarità sai non tutti si possono permettere un viaggio di ottocento chilometri a settimana
Noi abbiamo fatto centinaia di richieste per essere avvicinati a Napoli ma non ci hanno mai non ci hanno mai risposto
Il direttore del carcere di Parma scrivono ancora Salvatore Carlo
Dice che questo è un carcere modello ma non è affatto vero ti diciamo solo che qui non veniamo neanche curati le medicine non ci sono e quando è la fortuna di incontrare un medico magari ci fa anche una diagnosi sbagliata
Ad esempio io afferma Carlo sono un anno e mezzo che aspetto un'operazione alla gamba e so sempre peggio ma qui non sembra interessare a nessuno sappi che ti seguiamo sempre
Ciao la lettera firmata da Salvatore Carlo due persone detenute del carcere di Parma anzi
Lo so che la la realtà è quella che avete descritto due persone detenute in uno dei tanti sgabuzzini del carcere di Parma infatti magari lo scontro che non sanno mai Cascini Parma alle celle fatti
Tutte uguali tutte piccole ditte strette e lunghette come l'hanno descritte e Salvatore e Carlo tutte celle così celle chiaramente destinate per una sulla persona detenuta
Magari di serve anche per titoli pericolosi celle che prova adesso vengono usate per tutti è quello dove lo vengono a chiamare carcere modello va bene
Emiliano dal carcere Isernia caro Riccardo sono detenuto dall'ottobre del due mila e sei e all'inizio ero detenuto nel carcere Bibbie di Roma un carcere
Dove ho potuto lavorare facendo l'idraulico pensa che le cose andavano tanto bene che il direttore mi ha consentito di lavorare anche fuori dal carcere insomma in tre anni
Facendo l'idraulico mi sono costruito un'ottima condotta carceraria e la mia pena aveva acquisito un senso per il mio domani scrive emiliano dal carceri Sergio
Poi il tredici agosto di quest'anno all'improvviso mentre lavoravo mi hanno chiamato e mi hanno detto che mi trasferivano insomma in poche ore scrive emiliano dal carcere di Isernia insomma in poche ore tutto si è sgretolato mi hanno messo su un furgone
E mi hanno portato nel carcere di Cassino un carcere dove stavamo detenuti in cinque dentro una cella non più grande di venti metri quadri un vero e proprio incubo in quella cella del carcere di Cassino non avevamo
Nulla per lavarci e neanche l'acqua avevamo a qualche spesso non usciva dal rubinetto della cella così abbiamo organizzato una protesta non violenta per avere i nostri diritti e di tutta risposta la direttrice
Sapendo che la protesta pacifica era partita dalla nostra cella ci ha fatto trasferire
Tutti e cinque
E questo solo perché chiedevamo rispetto per noi detenuti ti rendi conto
Ci hanno messo su un furgone ci hanno portato a Viterbo pone Frosinone Civitavecchia Pisa ed infine qui a Isernia un carcere quello di Isernia molto sopra ATO pensa che potrebbe contenere cinquanta detenuti ma noi siamo più del doppio non a caso qui a Isernia ogni giorno c'è chi si taglia le braccia vuole pancia
E tutto quel sangue solo per chiedere rispetto rispetto Riccardo caro la verità è che non ce la facciamo più e ho paura che prima o poi l'esasperazione
Avrà il sopravvento guarda il mio caso stavo dando un senso la mia pena lavorando e guarda come mi hanno ripagato trasferendo mi da Rebibbia dove lavoravo fino Isernia
Dove passo le mie giornate in una cella solo affollata non è giusto non è giusto ti abbraccio da uomo e da detenuto la lettera è firmata da Emiliano persona detenuta
Nel carceri Serbia obiettivamente la vicenda di Emiliano colpisce ed emblematica colpisce perché non è giusto che la persona detenuta che si sta creando un su un percorso carcerario costruttivo attraverso il lavoro venga sbattuta
Da da un caccia l'altro all'improvviso e soprattutto senza avere una chiara dichiarazione del motivo perché questo questa la e la questione l'altro aspetto della vicenda dire emiliano
è che è emblematica infatti chissà quante devo ai tre volte succede che una persona detenuta sta svolgendo bene la sua attività lavorativa
La si stare inserendo sta pian piano imparando lavoro e prova di uno per l'altro all'improvviso viene sbattuto dall'altro carcere e deve ricominciare
E deve ricominciare da capo si veramente non è giusto e dispiace
Emiliano comunque non perdere non perdere coraggio non perde la calma soprattutto
Sappi che io sono in contatto con tua mamma quindi qualsiasi cosa sto mamma mi chiama ecco soprattutto non perdiamo non perdiamo non perdiamo la calma
Salutiamo Mario torrenti de che ci scrive dal centro clinico del carcere Gea cioè io Roma Mario spiegarci bene come divide in cella quanti siete sibi cura e con le passate le vostre giornate
Salutiamo Giovanni dal carcere Pagliarelli Palermo e Cese dal carcere Rebibbia di Roma
Prima di salutarci io vi ricordo che domani come tutti i mercoledì con il Riformista troverete la pagina di
Radio carcere pagine di radio carcere che conterrà conterrà più argomenti mi divido a segnalare bene un paio prima di tutto l'intervento
Di un magistrato ovvero di Luca Palamara presidente dell'Anm un articolo ampio un articolo di apertura sulla pagina di radio carcere riformista di domani la NM siamo per le
Le riforme ma non per le intimidazioni e il titolo dell'articolo scritto da Luca Palamara che domani troverete sulla pagina di radio carcere riformista la la protesta perché la magistratura è in stato di agitazione e ha indetto assemblee per giovedì in tutta Italia lei ne M. ribadisce sia al dialogo per restituire efficienza la giustizia ma a bassa con annunci mina ANCE stravaganti
Dal Governo questo insomma in grandi linee il contenuto dell'editoriale che domani troverete sulla pagina di radio carcere riformista pagina che però conterà anche una una cronaca asciutta però insomma
Piena di elementi relativa appunto alla morte di Stefano Cucchi che questa sera abbiamo affrontato qui la versione radiofonica di
Di radio carcere domani sulla pagine di radio carcere un editoriale dal titolo servono Cucchi come muore un detenuto non solo botte ma anche i fatti che hanno contribuito alla morte del giovane detenuto romano e poi si apre domani sulla pagina di radio carceri riformiste vi segnalo che pubblicheremo due lettere che ci arrivo dal carcere la prima è quella che ci ha scritto Nino dal carceri Trento e la tra che pubblicheremo e la lettera che ce l'ho scritto i compagni di tenuti nella settima sezione del carcere l'Ucciardone di Palermo questo ed altro domani sulla pagina di radio carcere
Del riformista
Siamo giunti praticamente alla fine di questa puntata di radio carcere vi ricordo i recapiti di radio carcere prima di tutto il numero di telefono per entrare in contatto come Riccardo Rina per tutta la settimana questo è il numero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto
Erano sei quattro otto otto sette otto uno chiamate questo numero durante la settimana se non ci sono lasciate il nome il numero di telefono perché io vi richiamo ricordo anche il nostro sito che all'indirizzo www punto radio carcere punto com
Ed infine ricordo soprattutto le persone detenute l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere come aumentarle questo legame che c'entra
Voi che siete in carcere inno che cerchiamo di far sentire la vostra voce queste l'indirizzo radio radicale rubrica radio carcere
Via Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma scrivete scrivete scrivete radio carcere
Non lasciate che le ingiustizie che subite rimangano protette da quelle quattro mura grazie ad Alessandro tutori prassi senza in regia e grazie a tutti voi
Che anche questa sera
Da una casa da una macchina ed anche da una cella
Avete ascoltato una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Allontanano italiano il tribunale
Cinque il Codice di procedura penale
Italia d'appello di Palermo seconda sessione
Data cinque aprile mille novecento