Intervista a Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr Italia, sull'immigrazione

Siete su Radio Radicale ecco noi Laura Boldrini portavoce dell'UNHCR Italia ovvero l'Alto Commissariato o delle Nazioni Unite per i rifugiati dottoressa Boldrini è stato da poco firmato l'accordo tra Italia e Libia
Si parla di meno o clandestini sul nostro territorio e l'idea è quella di bloccarli direttamente sulle coste libiche ma che fine fanno queste persone
Atto in questi anni non abbiamo alcun partito a a molti arrivi sulle coste italiane prevalentemente di persone transitate per la Libia
Aspetto anche abbiamo visto di persone partite dalla Libia ma non arrivati sulle coste italiane
Quindi vale a dire che ci sono stati in questi anni purtroppo da tanti incidenti di mare tante perdite di vite umane in Quinta attraversata in quella che molti
Chiamano viaggio della speranza
Il fatto che la pericolosità sociale aumentate evidente è evidente perché le imbarcazioni sono sempre più precarie sono comuni direi proprio artigianali fatti con
Due Camere Daria è un una tavola di di legno qualche vite e quindi si capisce che attraversare centottanta miglia in queste condizioni corrisponde veramente a una roulette russa
Detto questo chiaro che quindi bisogna mettere in campo qualche operazione che miri a ridurre la perdita di vita umana un dato però interessante che dallo scorso anno
Sono aumentati i richiedenti asilo tra coloro che sono poi giunti nelle corti italiane
Mentre in passato vedevamo che numerosi erano i migranti economici dallo scorso anno un numero consistente di richiedenti asilo invece approdato sulle coste italiane in particolare lo scorso anno ci sono state venti mila persone che sono arrivate sulle coste italiane
Ecco abbiamo visto che circa sette mila quindi
Un trentacinque per cento più o meno hanno fatto domanda d'asilo ecco hanno fatto domanda almeno
E e quindi un assurdo tre delle persone arrivate a Lampedusa lo scorso anno e una su cinque
Ha ottenuto una forma di protezione dallo Stato italiano che cosa significa significa che
Coloro che arrivando hanno fatto domanda d'asilo si in gran parte questa richiesta ancora ieri è stata riconosciuta quindi era stato dato atto che questa persona che queste persone
Avevano bisogno di protezione internazionale
Quest'anno
La pendenza di un maggior numero di richiedenti asilo sembra anche essere confermata
Quindi vediamo che sulle coste specialmente di Lampedusa sono aumentati i somali sono aumentati gli eritrei i sudanesi cioè persone che fuggono da situazioni di guerra precisazioni violazione dei diritti umani e che chiedono
In Italia protezione ci ha persone che cercano sicurezza e che quindi non rappresentano una minaccia
Alla alla sicurezza dei cittadini italiani ma sono loro queste persone in pericolo e chiedono all'Italia appunto protezione
Dottore diciamo che sono transitate per la Libia quindi di fronte a un accordo Italia-Libia che mira a
A impedire che queste persone arrivino c'è una questione come dire molto
In qualche modo difficile datata
Da affrontare perché non è vero che da un lato bisogna porre fine alla perdita di vite umane
Nell'attraversamento e mi verranno dall'altro però negli accordi che vanno a fare bisogna tener presente che ci sono richiedenti asilo e che quello che hanno diritto di poter accedere a una
Procedura Bertillo cioè a monte il tema che consente loro di avere una protezione
Ecco per quanto riguarda la Libia la Libia ad oggi nonostante appunto
Ci siamo avviati comunque degli interessanti confronti del del degli scambi con le autorità libiche riguardo a al a questa all'aspetto dell'alpino e anche alla possibilità dei firmare la convenzione di Ginevra del cinquantuno ad oggi però questa firma ancora manca
E quindi ad oggi possiamo dire che questo sistema d'asilo che
Come dire evocato prese in considerazione perlomeno non è ancora sviluppato
E quindi per quelle persone che non trovano attualmente in Libia si pone un problema di
Come riuscire a farle allora accedere a una procedura del filo
L'Alto Commissariato delle Nazioni che per i rifugiati
Danni propone a appunto alla comunità internazionale
Di
Essere
Più generosa a punto rispetto alle possibilità che ci sono di trasferire legalmente richiedenti asilo rifugiati che noi donne un Paese che non può offrire
Nessuna perentoria di integrazione quindi di fare dei trasferimenti legali questo programma richiamarne incagliamento stretto al mento
Ci sono paesi come gli Stati Uniti il Canada Paesi come non so la Norvegia la Svezia che da anni partecipano a questi programmi di
Reinsediamento
E le quella quota che non abbiamo a disposizione varia un po'di anno in anno ma diciamo che a livello globale circa cento mila persone lo scorso anno sono state trasferite grazie
A questo programma in tutto il mondo un numero certamente molto limitato ed è un numero che distribuito come su tanti Paesi non fa la differenza però rafforzare questo programma per consentire perlomeno a coloro che si stanno oggi ecco in condizioni
In Libia che non possono avere accesso a una procedura fido quell'atto sarebbe già un modo per affrontare l'argomento per trovare delle soluzioni
Il nostro timore è che non non non sintonia invece
E non non ti via Bari ottanta importanti
Questo fattore quando si va a negoziare
Ecco gli immigrati allora finiscono in carcere e quali sono le condizioni in cui
Poi sono nelle carceri libiche
Guardi chi rientra io i collar mente in Libia e non è munito i documenti quando intercettato le forze dell'ordine finisce in detenzione
E dai racconti delle persone che noi assistiamo poi a Lampedusa o in Sicilia ecco queste condizioni sono se sicuramente condizioni molto dure
Chi parla appunto di molte persone nello spirito spazio per cui molte persone nello stesso istante fra si parla appunto di poco cibo si parla appunto di mancanza di rispetto della persona per cui è ovvio che
Anche questo dovrebbero avere all'attenzione no
Riguardo
A a I rapporti e comunque gli accordi che continuano a fare
Quindi a volte ci dicono queste persone che noi accogliamo a Lampedusa che erano state in detenzione
Per molto tempo e poi sono state rilasciate ma ben può aver capito
Perché ci sono state rilasciate quindi c'è un po'un sistema che molto discrezionale rispetto alle alla ai capi d'accusa e anche rispetto poi
A alla durata della detenzione
Per questo per noi è certo un motivo di preoccupazione dottoressa Boldrini si parla di immigrati clandestini rifugiati profughi ma non sono tutti uguali ci spiega la differenza
Poi il linguaggio il linguaggio infatti deve essere rispettato perché
Le parole in questo caso rispondono a delle
Come dire a delle condizioni molto diverse le appunto il richiedente asilo è una persona che
Fa una domanda di asilo e cerca protezione le questa protezione viene data
A o diventa un rifugiato perché gli ha riconosciuto il livello di persecuzione personale oppure può avere un permesso di soggiorno per motivi sussidiari
Oppure un permesso di soggiorno per motivi umanitari
Ecco qualora restano fugge da un contesto di guerra ha generato violenta generalizzata ma non c'è una persecuzione ad personam
Questa persona sicuramente non può essere rimandata in un contesto di pericolo o no di diritto di violenza ma non avendo caratteri non avendo come dire
Gli estremi per essere riconosciuto rifugiate stante la Convenzione di Ginevra ieri da questo permette umanitario o sussidiario
Quindi il testo succede che però specialmente sulla stampa
Il rifugiato richiedente asilo viene
Confuso o comunque le parole vengono usate come sinonimi con
A l'immigrato irregolare e clandestino il profugo
E questo non essere precisi poi crea anche molta confusione nell'opinione pubblica tant'è che uno degli sforzi che noi come Alto Commissariato facciamo
è di umanizzare questo fenomeno delle degli sbarchi ad esempio perché la gente teme che circa l'invasione i numeri sono comunque sempre la portata e modesti
Specialmente se paragonati al numero di irregolari che sono in Italia
Che non sono venuti via mare ma che sono entrati regolarmente con un visto e poi vedono fermare allo scadere il veto chi arriva via mare in verità sempre di più sono le persone che
Sono le più
In difficoltà le più in pericolo quelle che cercano veramente
Provano l'ultima spiaggia perché non hanno più niente da perde perché hanno lasciato gli affetti il proprio lavoro dal proprio Paese terzo per motivi di persecuzione e di guerra
Ed è un linguaggio mese mi permetta di ricordare che l'Alto commissariato
Circa un anno e mezzo fa appunto scritte ai capi ai direttori delle tutte le testate giornalistiche tagliarne
Evidenziando come il caso di Erba dove appunto tra tunisino marito della vittima padre del bambino uccidere ha citato immediatamente indicato come colpevole
Ecco questo fosse un caso su quale bisognava riflettere perché di fatto
Perché i conti poiché poiché i capi ma intanto sui giornali era stato già processato che questo signore magari mettendo in Italia non poteva essere l'unico colpevole allora scrivemmo
E e gli organi rappresentativi della stampa in primis la Federazione nazionale dell'ordine dei giornalisti
Recepire o no il nostro la nostra come dire sollecitazione il lavoro ha un codice
A uno strumento mirato a fornire giornalisti proprio delle linee guida la cosiddetta Carta di Roma
Ecco la carta di Roma è uno strumento cantiamo voluto elaborare e che poi entrare a far parte appunto del giornalismo italiano da quando è stato definitivamente approvato proprio per rispondere a questa esigenza del linguaggio adeguato
Della delle tutele che devono essere messi in atto quando si intervistano rifugiati vittime di tratta del fatto che
Fare all'informazione dove
No nello stesso contesto emettono notizie di terrorismo notizie di immigrazione come parti indurre a una equazione se non serve
E qui questo appunto vuole essere uno strumento per
Tentare di assistere aggiustare un po'il tiro perché
Abbiamo visto che insomma Emilia
In questi anni non ci hanno dato una visione obiettiva dell'immigrazione hanno reso normalità solo la devianza e hanno parlato solo della devianza rendendola quindi normalità agli occhi degli italiani
Mentre la devianza qui c'è ma è comunque un fattore minoritario rispetto
A a arresto che accanto perché l'immigrazione in questo Paese ha portato tanto in termini produttivi in termini culturali
E questo però che nel tempo oscurato
Per non parlare poi del trattamento riservato ai rifugiati che quasi sempre vengono ignorati o comunque vengono messi in questa grande pentola no de de dei clandestini
E quindi questi soggetti ieri che sono sempre nell'immaginario dei dei soggetti pericolosi
Poi invece io vorrei che si parlasse dei minori che arrivano a Lampedusa dei tre sorelline arrivare la settimana scorsa
Di quattordici otto sette anni anche loro sono sbarcate in cerca di una madre che era già arrivata in Italia tre anni prima e stava legalmente in Italia
Ma che purtroppo non trovava il modo per fare arrivare queste figlie il modo legale avendone diritto perché la burocrazia
Aveva detto una cosa talmente difficile che alla fine queste tre bambine sono arrivate da sole poiché a Lampedusa Church anche questo e non possiamo continuare
Specialmente i media non possono continuare
A a a descrivere questo fenomeno intermittente di invasione di di minaccia perché un ente non è giusto è altamente ingiusto e crea crea purtroppo dell'opinione pubblica
Una percezione sbagliata di questo fenomeno
A parte il problema che molto importante del ricongiungimento familiare lei può dirci quanti sono i rifugiati e ai richiedenti asilo nel nostro Paese
E i richiedenti asilo lo scorso anno sono stati quattordici mila di cui la metà arrivata via mare
Ora di questi quattordici mila circa il dieci per cento ha avuto il riconoscimento dello status di rifugiato ai tempi della convertite la Convenzione di Ginevra quindi riconoscimento pieno
E circa il quarantacinque per cento avuto una forma di protezione c'era o protezione sussidiaria o protezione umanitaria il che significa che
Il cinquantacinque cinquantasei per cento di chi ha fatto domanda d'asilo
Ha visto riconosciuto alla sua istanza dallo Stato italiano a dire che non è che sono tutti imbroglioni
Ecco particolare quelli che sono arrivati chiamare la percentuale di riconoscimento prestampata al quarantacinque per cento
E vi assicuro che solo chi non ha più nulla da perdere si mette su quel gommone sgangherato perché è talmente precario che voglio dire arrivare un una scommessa
Allora a dire che insomma sarebbe importante anche spiegare il fenomeno da questo punto di vista
Così come sarebbe importante non assuefarsi all'idea delle morti in mare è di pochi giorni fare ennesima tragedia di settanta morti ma voi capite settanta morti in mare
Per numero eccome se ci fosse stato un disastro aereo ora la differenza enorme quale che quando c'è un disastro aereo
Si avvia no no tutte le forme di assistenza medica psicologica i numeri verdi per i familiari e quant'altro quando la sciagura invece tocca
Tocca a migranti e richiedenti asilo che muoiono in mare le anche le ricerche che interrompo immediatamente
E quindi questo dimostra come oggi di fatto insomma passata l'idea che
Cecchi merita no più attenzione anche nella vita nel valore della vita e check-in merita meno
Importanza anche nel centro dell'esistenza e questa
A mio avviso insomma è un segnale preoccupante rispetto al a livello di civiltà
Del mondo come dire ricco comunque dell'Europa dell'Italia paese che e invece è sempre contraddistinto per
Accogliente sensibilità
Oggi oggi tutto questo
Come dire è molto
Messa a dura prova sembra che i sentimenti di commutazione D.P. è cassa erano stati spazzati via completamente
Per la paura forse
Di
Violenze ingrandire valida per la paura indotta per la povera indotta per non voler
Vedere questo fenomeno nella sua interezza per non avere la facoltà di vederlo nella sua interezza
Perché il bombardamento mediatico e la retorica politica su questi tematiche dell'immigrazione della video ci hanno indotto a non avere una visione obiettiva di questo fenomeno è quindi la gente chiaramente poi
Percependo aperto un messaggio minatorio ha paura
Ma qui bisogna veramente riflettere bene perché altrimenti come abbiamo visto negli ultimi giorni addirittura qui ci sono sentimenti ostili anche quando
Vengono trasferiti i richiedenti asilo da Lampedusa in altri centri
Ma è possibile questo accada non si era mai vista in Italia io mi ricordo che impattata c'era la gara di solidarietà oggi c'è la gara di ostilità
Non va bene cioè novanta vuol dire che c'è una
Un applicati nazionale collettiva che che noi chi che tutti oggi sono pronti a immedesimarmi rimane il pericolo
Nelle agli immigrati nella figura dell'immigrato e anche in quella dei richiedenti asilo che è l'anello più debole e colui che invece proprio l'uniti cerca sicurezza e cerca protezione
Senta dottoressa da dove vengono i rifugiati che arrivano in Italia
Guardi allora diciamo che vediamo o lo scorso anno ma anche i privilegi di quest'anno perlomeno le domande d'asilo
Provengono principalmente da
Somalia
Che ricrea ad una Etiopia poi c'è anche Afghanistan Iraq poi dire Paesi che purtroppo basta elencarli per capire che
La gente vuole scappare no
Ecco dove c'è un deficit di democrazia dover cioè
Ma
O ci sono situazioni di violenta oramai retta quasi normalità che quel caso della Somalia
Dove ci sono violazioni dei diritti umani dove comunque le minoranze ancora sono in pericolo dove non c'è normalizzazione dove esce la mattina va il mercato non perché si torni a casa la filiera
Paesi che purtroppo producono tra virgolette rifugiati per perché manca tutto quello che consente alle persone di vivere in pace e di parità
Dottoressa come avviene il riconoscimento dello status di rifugiato
D'Italia ma in Italia c'è un tema che è stato introdotto dalla legge Bossi-Fini che prevede un decentramento della della
La procedura di asilo ma non sono state istituite infatti dieci Commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato
E ogni Commissione e comporterà diversi membri il presidente normalmente un prefetto
Poi c'è un membro della Polizia di Stato uno dell'Associazione nazionale comuni italiani e uno dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati
E quindi chi decide rispetto
Alle audizioni che vengono fatte cominci a maggioranza
E la persona che poi c'è la Commissione poi attrezzi possibilità di ripetere di approvare con a lo status di rifugiato esponenti della Convenzione di Ginevra
Oppure di dare un diniego la con il permesso per la protezione sussidiaria o umanitaria
Oppure un semplice diniego con la conseguente decreti di espulsione quali sono i diritti di rifugiati nel nostro Paese
Allora e i diritti e doveri i rifugiati hanno diritti e doveri eventualmente il rifugiato
Deve essere chiaro che non vive di assistenzialismo non costa alle carte dello Stato
Di rifugiato o
Come unica come dire non tenta quella di ieri avviato asse i primi tre mesi ma quando fortunato
Perché solo duemila persone l'anno hanno la facoltà di entrare nel sistema di protezione dello SPRAR no sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che è una rete una rete di Comuni
Che offrono assente anche a queste persone per un periodo limitato ma purtroppo questo sistema non è sufficiente per tutti gli aventi diritto e quindi molte di queste persone non usufruiscono neanche di quelli l'assistenza di sementi
Quindi deve poi è chiaro a chi ci ascolta che non è che i rifugiati vanno a gravare sulle casse dello Stato tolgano qualcosa a qualcuno sono persone che
Ci portano anche un buon patrimonio
Di conoscenze ed esperienze e che sentirono sposta di tale per integrarli
Poi possono essere una risorsa certo se poi queste persone non vengono minimamente avviate alla conoscenza del sistema Paese rischiano a volte di rimanere margini
Ringraziamo Laura Boldrini portavoce dell'UNHCR Italia per essere intervenuta a Radio Radicale grazie dottoressa grazie a voi per l'attenzione a rete arrivederci