Forum tra "Il Vicino Oriente", "Il Riformista" e "Radio Radicale" con il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini

Benissimo
Stesse preside
Va bene
Pronti
Sapete tutti cominciamo forum Italia in Medioriente col Ministro degli affari esteri onorevole Franco Frattini organizzato da Radio Radicale dalla rivista vicino Oriente mensile dell'omonima fondazione
Discuterà con il ministro il direttore di Radio Radicale Massimo d'ordine
Ringraziamo il ministro per la grande disponibilità salutiamo chi ci ascolta sulle frequenze di Radio Radicale ricordando che appunto l'intera registrazione dell'incontro sarà disponibili in audio invidio su Radio radicale
Il Medioriente dunque quanto mai
Vicino al nostro Paese per storia tradizione e per una serie di importanti fattori oggi che creano con quell'aria di Legambiente indissolubile penso per esempio i flussi migratori grande ricchezza per alcuni
Grande problema peraltro penso i flussi economici
Qui abbiamo tanto sentito parlare e dibattere anche in questi giorni a margine dell'arrivo del Presidente Ahmadinejad
A Roma e rappresentanza di un Paese con cui l'Italia un interscambio economico di proporzioni immenso penso alla religione dimensione con cui il coincide in tanti Stati mediorientali la sfera politica penso al terrorismo alla sicurezza
Per mantenere la quale l'Italia oggi nel quadrante mediorientali impegnati un consistente numero di soldati comincerei ministro
Sulle citando in apertura un intervento introduttivo lei e alla Farnesina da pochissimo e mi piacerebbe per capire però quali sono i punti che ha maggiormente condiviso nella politica di chi l'ha preceduto penso
All'onorevole Massimo D'Alema e quali invece qua e un suo giudizio diverso veramente
Insomma in che modo cambierà e se cambierà la politica estera italiana in Medioriente rispetto a quella del Governo Prodi
Ma in primo luogo bisogna dire
La politica estera dell'Italia
Ha avuto sempre degli assi portanti fondamentali
E questi assi portanti
L'hanno caratterizzata direi indipendentemente dal colore politico dei Governi vi sono alcuni temi
Come ad esempio il ruolo dell'Italia nel Mediterraneo che sono stati sempre una caratteristica della nostra azione quindi
Forte legame con l'Europa
E allo stesso tempo proiezione mediterranea dell'Italia
Questo è stato in passato e questo sarà
Con il Governo Berlusconi e con la mia guida della diplomazia italiana
Certamente
L'evoluzione che la politica euromediterranea sta attraversando e sta vivendo
Per determinerà dei passi in avanti non userei la parola discontinuità ma userei proprio la parola passi in avanti
Noi stiamo per varare con la presidenza francese di Sarkozy la Presidenza europea francese per questo Progetto proprio di Unione mediterranea
Che l'Italia sostiene con convinzione e che certamente darà un impulso importante a quell'integrazione dei paesi della riva sud del Mediterraneo e della riva estero quindi del Medio Oriente
In una strategia europea
Che non può più essere autoreferenziale allora è evidente che questo vuol dire
Dimensione politica dimensione economica dimensione culturale e dimensione della sicurezza in questo noi quindi faremo dei passi avanti offrendo ad esempio
La come Presidenza dell'Unione mediterranea
Ad un grande Paese della riva sud cioè all'Egitto questo sarà un passo avanti notevole perché si passerà da quello che è stato tradizionale rapporto di collaborazione o cooperazione
Ad una vera e propria congestione di processi politici perché
Francia ed Egitto copresidente dell'Unione mediterranea daranno il senso di questo
Per il Medio Oriente l'Italia ha sempre esercitato un ruolo di equilibrio ad esempio nel conflitto israelo palestinese
Qui certamente ci sono dei punti di vista che io
Ho espresso con grande chiarezza che
In parte di vergogna da quelli del mio predecessore io sono convinto che ammassa non sia un interlocutore possibile per noi
Da quando l'Unione europea proprio sotto impulso della presidenza italiana ha incluso Hamas tale organizzazioni terroristiche io credo
Che quello che sta accadendo in questi giorni il continuo lancio di razzi devastanti
Da Hamas che controlla la Striscia di Gaza contro Israele
Sia un fattore destabilizzante che anzitutto crea problemi ad Abu Mazen Abu Mazen purtroppo va
Rafforzato non ha
Una grandissima forza politica ed ecco perché
Se noi considerassimo Hamas come un normale interlocutore
Finiremmo con l'indebolire proprio Abu Mazen e quindi uno dei due attori del processo di pace
L'altra questione su cui ricordo invece che il mio predecessore sosteneva la necessità di un negoziato con Hamas diretto cosa che a mio avviso francamente sarebbe controproducente ma
Certamente l'altro punto è il Libano
In Libano l'Italia alla guida del contingente UNIFIL due
Che sta facendo un gran bel lavoro devo dire
Le nostre forze armate con quelle degli altri Paesi impegnati nella missione
Stanno garantendo che nel sud del Libano ci sia una fascia cuscinetto dove le armi non si tengono e non si usano questo tra l'altro per i nostri amici israeliani è un fatto rassicurante perché
Da nord attacchi missilistici contro Israele non ne arrivano più e questo è un grande risultato
Ma non è finita la missione solo cominciata
Perché è chiaro che un Libano senza un esercito affidabile purtroppo deve subire le milizie di Hezbollah e le milizie di Hezbollah devono essere invece disarmati queste un altro punto di grande chiarezza su cui questo Governo con la mia guida alla Farnesina dirà una parola molto chiara ecco questi sono alcuni degli scenari che ora nel Medioriente si stanno evolvendo come sempre con grande rapidità
Sì ma trovo molto chiaro potrei proprio agganciarmi da questo scenario mediorientale differenze emergono senza una Fabio nel rapporto con emerso anche con sulle questioni Hezbollah ma per esempio la questione della Risoluzione mille settecentouno
Sembra mostrare almeno a detta di stile non tanto una questione di regole di ingaggio quanto piuttosto di
Logica costitutiva della Risoluzione stesse lei stesso poco fa via accennava rispetto all'iniziativa non solo militari ma più propriamente politiche che riguarda la situazione libanese e questo Governo
Che interlocutori intende assumere che iniziative intende prima voi diciamo con grande chiarezza crediamo che l'attuazione delle risoluzioni ONU sul Libano
Debba essere più efficace di quanto non sia stato finora
Io ne ho parlato a lungo con il il mio collega il Ministro della difesa
Ma ne ho parlato anche con il generale Graziano e debbo dire che nell'ultimo mese proprio per l'impulso che questo Governo ha dato
Ci sono stati dei fatti importanti né altri termini senza cambiare quelle che si chiamano regole di ingaggio che sono un'azione delle Nazioni Unite non può essere un'azione unilaterale dell'Italia
Noi abbiamo registrato nell'ultimo mese undici mila veicoli ispezionati in quella zona e venti mila persone fermate e questo è un risultato grandissimo che in passato
Devo dire abbiamo mancato per poco un carico di armi quindi ci avviciniamo a quelle effettività
Che noi vorremmo fosse quella non solo di
Garantire che in quella zona cuscinetto non vi siano gruppi armati
Ma che non circolino le armi perché se continuano a circolare le armi che la Siria via Iran
Continua a fare scivolare in quella zona cosa accade
Che la missione UNIFIL due viene frustrata nei suoi obiettivi
E allora se leggiamo bene le risoluzioni anche se forse quelle risoluzioni NA nacquero in un contesto in cui non si poteva fare di meglio ma quelle risoluzioni dicono
Che si può reagire con le armi quando gli obiettivi della missione UNIFIL sono messi in dubbio o a rischio
Allora se io trovo un carico di armi fermo una macchina e c'è
Il fondato sospetto
Che gli occupanti della macchina portino armi
E reagiscono quando c'è il fondato sospetto anche in quel caso le nostre truppe hanno il diritto di usare le armi quindi un'interpretazione più efficacia
Più efficace in un momento in cui parlare di cambio delle regole richiederebbe una procedura
Specialmente mancando il governo libanese perché il Primo ministro Siniora è insediato ma il suo Governo no abbiamo sentito il capo della maggioranza abbiamo sentito Hariri che ha detto sospendiamo i negoziati
Per formare il Governo fino a che
Il quadro dell'accordo di Doha non sarà rispettato quindi in un momento in cui non c'è un Governo
Esercito libanese debolissimo come lo stesso Presidente neo eletto se lei manda dichiarato è evidente che noi dobbiamo affidarci sull'interpretazione
Più efficace delle regole dire ai nostri soldati che insomma il loro ruolo oggi
E forse l'unico baluardo vero mancando un esercito per non doversi affidare alle milizie di Hezbollah cosa che francamente io personalmente non
Fa
Senta spostando una ecco con l'attenzione dalla quadrante mediorientale e ponendoci con una logiche più di fondo rispetto al problema delle risoluzioni ONU un tema che si ripropone anche il recente vertice FAO la riproposto sui giornali
L'efficacia e la congruità rispetto ai problemi degli organismi internazionali da questo punto di vista e lei sa che i radicali mi hanno fatto un cavallo di battaglia
Soprattutto per quel che dica guarda proprio la carta attuativa dell'Atac carta istitutiva dell'ONU e la sua attuazione
Una organizzazione delle democrazie dibattito che in questo momento appassionerà inchini risultava agli americani
Lei cosa pensa di questo aspetto del fatto che poi le decisioni vanno prese con Paesi che Maura spettano i diritti umani Vallario su questo sono molto si impatta etico da sempre
Con la posizione che i radicali hanno espresso
Quando fui Ministro l'altra volta tra il due mila due il due mila quattro Ministro degli esteri
Rilancia ai proprio all'ONU durante la presidenza italiana dell'Unione europea nel due mila tre
Quella che all'ora nacque come la Community of Democracy is che è una grande Rete globale di Paesi democratici che si mettono insieme non
Per frustrare gli obiettivi dell'ONU ma per dire con grande chiarezza noi crediamo nel multilateralismo ma vogliamo che sia un multilateralismo efficace
Basato sui diritti sui diritti della persona sulla democrazia e quindi sulla promozione della democrazia nel mondo a questo concetto io resto ancora legato io
Credo che rilanciare la comunità delle democrazie come strumento non contro l'ONU ma per rafforzare l'ONU sia indispensabile io devo dire sinceramente
Uno dei punti che vedo nella riforma dell'ONU non è anzitutto
Il Consiglio di sicurezza con un seggio permanente in più o in meno
Ma il ruolo dell'Assemblea generale
E della sua democraticità perché se c'è un blocco di Paesi non democratici se c'è un Paese che offende ogni secondo i diritti umani e poi mette il vento alla presa di decisioni
Che in qualche modo toccano grandissimi problemi
è questo è un problema allora
Riflettendo sulla riforma delle Nazioni Unite questo aspetto della democraticità delle istituzioni e io credo debba essere in Francia
Si tratta il signor ministro il suo Governo
Anche per alla sua composizione diciamo di coalizione
A inevitabilmente secondo la stampa un rapporto del polo di venire compresso in alcuni momenti con l'Unione europea
A parte ogni polemica sulla questione delle leggi sull'immigrazione io volevo chiederle sulla questione più volevo porre una questione più generale
Sembra ritorna d'attualità il concetto di Europa delle parti
Lei prima accennava esser così e recente le conferenze stampa insieme anche il premier Berlusconi
è una parte le pratiche che si contrappone un po'sogno Spinelli hanno la
Al manifesto di Ventotene ma è anche al lavoro dei federalisti
Come vede lei queste queste contese teoriche che essi porsi riuscire a mille euro ma io la vedo così io dico che l'idea spinelliana e dei federalisti
Oggettivamente ci piaccia o non ci piaccia non ha trovato nel Trattato di Lisbona una risposta il Trattato di Lisbona
Assai più chiaramente di quel Trattato costituzionale che firma Morrone ma nel due mila quattro e che non fu ratificato per il nostro ANCE ESE e olandese
Il Trattato di Lisbona
Oggettivamente marca di più il ruolo degli Stati ad esempio dove dai Parlamenti nazionali un diritto di interlocuzione che può arrivare fino al detto sulle iniziative europee
Nel momento in cui
E non è solo un particolare
Ci si è messi a discutere lungamente sul lindo e sulla bandiera che non sono soltanto simboli ma sono segni
Sostanziali
E il risultato è stato che addirittura si è discusso se chiamare l'Alto rappresentante Ministro degli esteri dell'Europa e si è detto di non chiamarlo così ma di chiamarlo Alto rappresentante
Oggettivamente il clima che in Europa si è respirato negli ultimi anni e che ha portato i francesi a dire di no e anche gli olandesi non è l'antieuropeismo ma è
Una reazione bisogna dirlo francamente a quello che negli anni Novanta era un europeismo un po'di maniera
Fatto soltanto di slogan dell'Europa è bella perché Bellan poi alla fine si è capito che i popoli non erano stati coinvolti in questo esercizio
E allora i popoli hanno reagito hanno cominciato a chiedere il referendum hanno detto ma insomma spiegateci perché questa Europa nulla dovremmo accettare così come siamo arrivati a queste reazioni ecco perché l'Europa che stiamo costruendo farà dei passi avanti abbiamo eliminato il diritto di veto nazionale sulle più grandi decisioni e questo è stato un grande passo avanti
Abbiamo dato alla Carta dei diritti fondamentali valore vincolante prima non ce l'aveva
Certamente
Abbiamo dato più stabilità al Consiglio un Presidente del Consiglio che durerà due anni e mezzo invece i sei mesi
Sarà un passo avanti indubbio ma è chiaro che l'idea
Spinelliana un'idea che oggi
Gli Stati membri dell'Europa non hanno condiviso
Sì signor ministro si appena spenta l'eco delle polemiche sulle ultime affermazioni di Ahmadinejad su Israele rien
Vendette un Paese molto importante per l'Italia siamo quasi a sei miliardi valore dell'interscambio con questo Paese poi e sistemi di una società
Molto particolare il cui settanta per cento ha meno di trent'anni quindi non ha vissuto nell'epoca dello Scià né tanto meno quello della rivoluzione khomeinista io volevo chiederle quale sarà insomma dal appunto dal suo punto di vista
Il modo con cui si lavorerà IRI verso questo Paese quale sarà la nostra politica idealismo realismo pragmatismo come procedete
Ci saranno contatti per esempio con i riformisti che negli ultimi anni hanno creato una sponda elettorale con il partito dell'ex presidente Rafsanjani ci saranno dei colloqui con il nuovo presidente al Parlamento la lingerie in che maniera pensa ma io credo che
Si debba distinguere tra
Il Presidente dell'Iran e il suo popolo
Il Presidente dell'Iran non può essere per noi un interlocutore perché è evidente che chi proclama la distruzione di Israele occhi chiama grande Satana i nostri amici americani
Ci pone un muro tra noi
è evidente che io distinguo il Presidente dal suo popolo perché il popolo iraniano è un popolo che ha con l'Italia un'antica tradizione
I nostri tecnici i nostri imprenditori che hanno fatto un'esperienza di lavoro e la fanno tuttora in Iran hanno intorno a sé un ambiente di persone che apprezzano l'Italia
Quando il contesto iraniano era diverso non avevamo contatti regolari con l'Iran fummo tra quelli che sostenevano la necessità
Di negoziare un accordo commerciale organico con l'Europa
Io visita intera hanno varie volte quando c'era Khatami Presidente dell'Iran quindi le componenti
Riformista e progressista e dell'Iran possono essere i nostri interlocutori certo il presidente del Parlamento neo eletto che è sicuramente assai lontano dalla rigidità del presidente Ahmadinejad è un personaggio a cui noi guardiamo con interesse debbo dire con sincerità peraltro
Che mentre in una prima fase
Ricordo ad esempio il movimento degli studenti così detto
Sembrava poter emergere un movimento riformista davvero antagonista le ultime elezioni hanno dimostrato probabilmente sono gli effetti di un regime duro anzi durissimo
Che questa opposizione vera è stata ridotta fortemente quindi
Fare certamente uno sforzo perché riemerga non le forze dialoganti queste un obiettivo assoluto noi abbiamo bisogno di un dialogo con l'Iran ma in queste condizioni
L'unica possibilità seria e quella di seguire la strada che l'Europa i grandi Paesi europei Francia Germania Gran Bretagna gli Stati Uniti hanno seguito di rigore
E di credibilità delle sanzioni dicevamo prima del ruolo delle Nazioni Unite su un tema del genere Nazioni Unite si giocano la loro credibilità esce un rapporto dell'Agenzia sull'energia atomica
Che ci dice che probabilmente
Violazioni ce ne sono state e molte
Non accade nulla non si può accettare
Se le sanzioni debbono esserci e credo che debbano esserci debbano essere poi anche attuate allora ecco perché l'Italia assume una posizione più netta che nel recente passato
Alla fine negli ultimi giorni dello scorso Governo il mio predecessore aveva
Forse finalmente compreso l'importanza di dare
Un convinto sostegno ad una linea che non fosse quella seguita da Prodi di dialogo con Ahmadinejad ma di fermezza più noi saremo fermi
Più io credo il popolo iraniano avrà una possibilità di capire che l'isolamento internazionale un danno per il popolo non so se sia un bene per il presidente di quel Paese ma certo per il popolo grande da
A proposito di difese Disney come vedrebbe un rapporto se non un ingresso di Israele nell'Unione europea che è
è un grande sogno ed è un
Diciamo
Un obiettivo politico
Che noi dovremmo su cui lo dovremo riflettere perché nella sostanza c'è un dato
Israele è l'unica democrazia del Medio Oriente questo è un punto noi parliamo di comunità delle democrazie parliamo di dialogo tra i Paesi democratici Israele nettissima mente lo è
è chiaro che
L'Europa sta ragionando
Sulle prospettive di allargamento
E c'è chi dubita persino dell'allargamento alla Turchia io dico dubita persino perché io sono favorevole all'allargamento verso la Turchia ma c'è un ragionamento su quale sia l'espansione che l'Europa potrà venire
è chiaro che cominciare a parlare di Israele allargherebbe il discorso moltissimo io credo che però simbolicamente noi dobbiamo cominciare a trovare da subito
Degli strumenti
Che permettano di avvicinare Israele all'Unione europea sulla base della condivisione di valori e princìpi comuni che sono la democrazia il rispetto dei diritti della persona umana
E certamente quindi quei diritti fondamentali che per l'Europa sono diventati ormai vincolanti nel Trattato di Lisbona ma che sono regole cogenti anche in Israele guardiamo
All'indipendenza della magistratura israeliana che ha processato Presidenti la Repubblica costringendo le dimissioni
Che processa Primi Ministri senza nessunissimo problema cioè è il Paese democratico a cui noi guardiamo come qualsiasi dei nostri Paesi
Allora un primo segnale io lo darò
Tra qualche giorno
La mia collega la ministra degli esseri viventi israeliana mi verrà a incontrare a Roma e io offrirò ad Israele un dialogo politico strutturato non quindi limitato a degli incontri episodici
Ma un tavolo permanente di dialogo strategico Italia e Israele questo esiste tra Israele e gli Stati Uniti esiste con la Gran Bretagna non esiste con altri Paesi europei io non voglio fare e quindi
Un primo passo per dire
Che allo stesso tempo l'Italia bilateralmente propone un confronto politico permanente a tutto campo
Ma anche l'Italia si imbatte
Affinché l'Europa e questo dovrebbe avvenire al prossimo Consiglio dei ministri degli esteri elevi il livello della accordo di associazione Europa e Israele noi abbiamo un dialogo politico Europa Israele che eguale a tutti quelli degli altri Paesi dell'Area diciamo del vicinato
Riteniamo che con Israele questo rapporto possa avvenire un upgrading possa venire un livello politico più elevato noi sosterremo questa tesi e intanto l'anticipiamo a livello bilaterale con l'Italia
Ciò molto
Un'ultima domanda visto che
E abbiamo spaziato venire al mondo
C'è un'area che in effetti è abbastanza dimenticare il tema dell'Estremo Oriente non tanto la Cina i cui
Ci occupiamo per le vicende olimpica per quello che avviene il Tibet che chiede
Ma l'Estremo Oriente
Che pure e dove pure ci sono importanti investimenti italiani per esempio in Vietnam
E poi lì vicino la Cambogia ed Larousse lì ci sono problemi di
Diritti umani problemi di minoranze problemi addirittura di libertà religiosa per una comunità cristiana piccola ma significativa
Da questo punto di vista per la verità l'intervento del Governo precedente non è stato particolarmente significativo si può sperare in qualcosa di più ma io devo dire che ricordo
Con grande interesse le missioni di Marco Pannella in Vietnam le azioni che lui ha fatto e le azioni che
Il Partito radicale ha fatto proprio in quella parte del mondo
Devo dire che a differenza del dell'ultimo Governo italiano
Il Parlamento europeo invece aveva affrontato questo tema
E lo ha fatto molte volte con dei documenti importanti io sono
Intenzionato a riprendere in mano partendo proprio da lì dalla posizione dell'Europa
Verso Paesi come il Vietnam nell'Hauser come tutta la zona indurci mese dove oggettivamente diritti umani libertà religiose sono stati non solo violati ma anche un po'dimenticati
Quindi partendo da quelle battaglie e partendo da quello che
Il Parlamento europeo ha detto con delle risoluzioni importanti
Io chiederò
Alla
Sottosegretario che ho delegato per l'Asia di occuparsi di questo
Grazie grazie tante