Comizio di Piero Fassino, segretario nazionale dei Democratici di Sinistra

Una festa che ha determinato anche un elemento disse sfida che noi con forza lanciamo da Palermo alla Casa delle Libertà Cuesta non è più la terra del sessantuno a zero
Resta
E la terra in cui siamo pronti a combattere che a dare il nostro forte contributo l'anno prossimo per le elezioni politiche oltre che a ciò che riguarderà le elezioni regionali e comunali di Palermo
Una festa per la quale dobbiamo ringraziare il nostro gruppo dirigente in particolare Roberto Barbieri che ha creduto in questa occasione per la nostra città un'occasione di rilancio per il partito
Che conferma come siamo in piedi col nostro orgoglio per dire la nostra e lo abbiamo mostrato in questi giorni
Difesi sta valorizzando quegli elementi che stanno alla base caratterizzano la tradizione il senso della sinistra dal nostro partito
Il lavoro che va assolutamente ringraziato di donne e uomini giovani che in modo volontario
Con gratuità con servizio con militanza hanno contribuito alla riuscita di questo che è diventato un evento per la città di Palermo
Noi siamo pronti dicevo a dire la nostra il sindaco di Palermo Diego Cammarata
A giorni alterni annuncia le sue dimissioni per correre alle politiche e poi l'indomani dichiara che non è così
Noi siamo convinti che il suo lavoro a Palermo sia un lavoro che forse a determinare il lunedì
La convinzione che l'Italia possa avere bisogno di luglio quello di cui siamo certi è che Palermo ha bisogno di noi
Bella lo stampo litica
Dei nostri valori del nostro modo di concepire la centralità della persona umana
Una persona umana mortificata in una regione in cui si muore per una malasanità il rimando alla lottizzazione della politica
Il mandato lei sì infiltrazioni della mafia che determinano il fatto che si possa ancora morire come è capitato per ben nove volte per interventi assolutamente normali
E allora il senso di questa festa
Una festa che testimonia anche oggi pomeriggio in questa Bella bellissima presenza che ci ripaga di tanti sforzi il fatto che siamo nella direzione giusta
Abbiamo lavorato perché questo evento risultasse questo un'occasione per potere
Evidenziare che noi non siamo una forza politica che si pone all'opposizione per dire dei no e basta ma che ha un progetto
Una visione della società
Un modo di concepire la stessa società e governarla verso i processi di innovazione e di sviluppo che possono determinarne le condizioni di progresso materiale quotidiano
Siamo questo e siamo in questa sfida elettorale del due mila sei con queste facce convinti che da Palermo verrà un importante contributo anche dopo le elezioni regionali
Il leader del centrodestra siciliani continuavano a dire sì
è finita dodici a due del resto è l'Italia ma qui è un'altra cosa no lo dimostreremo nel due mila sei e dimostreremo come la credibilità del nostro progetto e la forza che abbiamo messo in questo lavoro ci renderà una forza di governo credibile capace di liberare dalla cappa
Nella quale è stata schiacciata la Sicilia e Palermo siamo in condizione di farlo
Possiamo riuscirci è il contributo delle migliaia e migliaia di persone stimiamo circa duecento mila presenze già alla festa dell'Unità e continueremo domani mattina
Quando sarà con noi Romano Prodi a pochi giorni dalle elezioni
Primarie che si terranno nel nostro Paese che dovranno essere un'occasione importante per rafforzare il progetto dell'Unione siamo quindi in questo percorso Palermo come dicevo all'inizio e la Sicilia non sono più la terra al sessantuno a zero è un reperto archeologico è un'illusione del centrodestra
Siamo pronti a vincere a fare la nostra parte dimostrare anche qui
Che il nostro governo i nostri valori migliorano le condizioni di vita della gente ed è per questo e quindi il nostro impegno dovrà andare sino in fondo per fare in modo che l'esito
Ecco ciò che è avvenuto in questa festa dell'Unità sia di fatto una grande apertura di una campagna elettorale
Di una campagna elettorale che anche a Palermo potrà avere quindi le nostre bandiere a sventolare in segno di vittoria e in segno di una Sinistra e di un partito che afferma i propri valori
Diamo la parola al segretario nazionale Piero Fassino
Care compagne e cari compagni per i cittadini di Palermo
Grazie intanto per essere qui questa sera
In questa grande quantità così numerosi e grazie per aver affollato
In queste settimane la nostra festa
Dimostrando così
Come ricordava adesso termine lei
Quanto forte sia la volontà anche qui anche a Palermo anche in Sicilia come il resto del Paese
Quanto sia forte la domanda di cambiamento una domanda di riscatto
Una domanda di innovazione
Che ponga fine a questa condizione di strani
Questo se arriviamo tra un proprio piano per
A una domanda
Quanto sia forte la domanda di innovazione di cambiamento
Che viene ormai da ogni parte del Paese di fronte
Al bilancio fallimentare che la destra presente agli italiani dopo quasi cinque anni di governo
Questa festa come le altre che abbiamo svolto in queste settimane in tutta Italia come la grande festa nazionale dell'Unità Milano che ha visto una partecipazione straordinaria
Segnano l'inizio di una lunga campagna elettorale
Che di qui a nove mesi al meno di nove mesi sette mesi il nove di aprile probabilmente ci porterà a votare
E sappiamo tutti quanto sia decisivo il voto
Con cui tra qualche mese gli italiani dovranno decidere se continuare a dare la loro fiducia a chi ha governato in questi cinque anni a Berlusconi e alla destra oppure se con il voto imprimere quel cambiamento di cui il Paese ha bisogno
E sappiamo tutti come la destra vive una condizione di grande difficoltà
Perché il bilancio che può esibire molto lontano dalle aspettative
E cinque anni fa
Aveva prospettato agli italiani e sulla base delle quali tantissimi cittadini del nostro Paese avevano pensato che fosse una cosa utile affidarsi alle mani di Berlusconi cinque anni fa
Quando la destra ha vinto in questo Paese le elezioni
Lo ha fatto presentandosi con una destra che sarebbe stato capace di modernizzare l'Italia
L'ha fatto come una destra che si presentava come una forza di innovazione di cambiamento
La parola d'ordine con cui Berlusconi parlo al Paese commise molti italiani era la parola più pensioni più dignitose città più sicure adozioni più facile il lavoro che vuoi tu che è il più del più del più sino più a destra si presentò con la destra che avrebbe offerto ogni cittadino più possibilità più occasioni più opportunità
Un messaggio suggestivo messaggio che aveva anche una sua capacità di persuasione perché se tutti presenti a una nazione e gli dissi che a ciascuno offre RAI più possibilità di opportunità di quella che ha avuto fino a quel momento
Può capitare come è capitato che una maggioranza di cittadini
Possa credere a quel messaggio possa pensare che in fondo quel messaggio può dargli le cose che la tempo aspettare che non gli erano ancora state offerte e così una maggioranza di italiani ha dato il voto a Berlusconi ha creduto a quella evocazione ci ricordiamo anche le parole suggestive
Che Berlusconi usava in quel periodo ha creduto al miracolo accaduto al sogno creduto alla possibilità appunto
Che a ciascuno fossero date più opportunità di quelle che fino a quel momento nella propria vita aveva avuto
Cinque anni dopo il bilancio siamo in grado di farlo tutti e ciascuno lo può fare della propria vita
Il modo di governare che la destra ha avuto in questi anni è molto lontano da quelle aspettative da quelle promesse dalle attese che erano state succitate
Il bilancio che la destra presenta all'Italia un bilancio fallimentare che su ogni fronte
Non ha assolutamente mantenuto quell'aspettativa e anzi ha messo a rischio certezze e sicurezze
Condizioni di reddito di vita di lavoro di tanti c'è uno dovesse dire qual è il sentimento che oggi percorre la società italiana
Non sarebbe lontano dal vero nel dire che questo il sentimento prevalente è un sentimento di incertezza di insicurezza
Di maggiore precarietà
Quanti sono i settori pezzi della società italiana
Che guardando questi cinque anni si chiedono non soltanto dove era il più che era stato promesso ma si chiedono se non hanno avuto di meno e se quelle condizioni che sembravano acquisite non sono state messe in discussione penso a
Penso intanto
A centinaia di migliaia milioni di giovani del nostro Paese parto di cui vedete noi viviamo un tempo nel quale accade
Per i giovani per le giovani generazioni che entrano nella vita
Una cosa che non era accaduto alle generazioni precedenti
Alla mia quelli alle generazioni precedente alla mia
Io quando ero giovane avevo la certezza che aveva avuto nella mia vita più opportunità di quella che ho avuto mio padre ho potuto studiare di più e avere più opportunità in effetti di quella che aveva avuto l'ultimo io parlo a sua volta a suo tempo aveva la certezza che avrebbe avuto più possibilità più opportunità più occasione di quelle che aveva avuto suo padre ed è stato così
Oggi non è così
Oggi noi stiamo allevando una generazione nell'incertezza in una condizione di insicurezza e di precarietà che non consente a tantissimi giovani di guardare alla propria vita
E al proprio futuro con quelle certezze quelle sicurezze con cui le generazioni precedenti hanno potuto farlo
Penso a quanti sono i giovani che sono entrate nel mercato del lavoro
Con un lavoro precario lavoro insicuro un lavoro incerto
Quanti sono le migliaia di giovani che è un lavoro o non ce l'hanno quando ce l'hanno un lavoro a termine un lavoro a progetto a un lavoro per qualche mese un lavoro con cui non si può mai sperare di costruire una vita certa sicura e fare quello che ciascuno di noi affatto spera di fare sposarsi fare dei figli comprarsi una casa a costruire le condizioni di una vita sicura certa e serena non è così per tantissimi giovani di questo Paese
E anzi stiamo allevando una generazione nella condizione di una condizione esistenziale di insicurezza e di precarietà che cresce e questo è un dato quei giovani si chiedono dove il di più che ci era stato promesso e guardano la propria vita e la vedono insidiata da mille forme di precarietà
Oppure penso a quante sono le famiglie italiane e sono tantissime
Che in questi anni hanno visto insidiato il reddito con cui vivono e fanno i conti con un reddito che è diventato più magro più povero meno capace di consentire di soddisfare quelle che sono normali essenziali esigenze di vita
L'altro giorno alla Camera dei deputati il Presidente del Consiglio in un discorso surreale in cui veniva rappresentata un'Italia che non c'è che sta soltanto nella propria testa
Ha pensato di Virzì che mai era andata così bene la borsa come negli ultimi anni di mente dico che la stragrande maggioranza delle famiglie italiane
Non si occupa di quella borsa perché non azioni con cui ottenere dividendi la maggioranza degli italiani guarda la borsa della spesa guardare un reddito di vita con cui deve vivere tutti i giorni in un paese in un paese
In un Paese nel quale
La stragrande maggioranza dei cittadini che ha un lavoro a un reddito che Stame vivamente tra i mille e i mille due trecento mila e quattrocento euro in un Paese nel quale sessantacinque per cento dei pensionati ha una pensione che non supera non superano vuol dire che tutti ce l'hanno
Novecento Euro in un Paese nel quale ci sono sacche grandi di disoccupazione di inoccupazione vigente che ogni mese deve fare i conti con un reddito con il quale non è
Dignitoso né vivere né sperare di vivere
E allora anche questo è un punto quelle famiglie italiane tante che avevano sperato in questi anni sulla base di una promessa che gli era stata data di avere un reddito con cui vivere più dignitoso con cui poter osso garantire ai propri figli opportunità maggiori hanno dovuto fare i conti fanno i conti oggi come invece una insicurezza un'incertezza di vita quotidiana di reddito di condizioni di vita molto grande
Penso
All'impresa e a quanti sono gli imprenditori che avevano sperato per il solo fatto che diventava presidente del Consiglio un imprenditore avevano sperato
Che ci sarebbe stato un governo che più naturalmente più facilmente sarebbe stato capace di corrispondere alle domande alle aspettative del sistema imprenditoriale del sistema economico
Non siamo soltanto noi al presidente della Confindustria
Che è da mesi e mesi denuncia la solitudine nella quale sono state lasciate riprese e la crescita zero Elia denunciare se l'assenza di una politica industriale che pagano in primo luogo le imprese lasciate sole di fronte a mercati più difficili e sistema produttivo italiano deve fare tutti i conti tutti i giorni i conti
Con l'assenza di una politica industriale l'assenza di una politica per la ricerca
L'assenza di una politica economica che sia capace di non lasciare le imprese abbandonata a se stesse ma invece la compagnia ne sostenga
In una fase dell'economia globale ed europea che certamente è più complessa e richiede un di più per essere in grado di sostenere di affrontare le sfide della competitività
Penso al mondo della scuola che è stato in questi anni devastato da una politica quella della Moratti che ha messo in discussione fondamentali acquisizioni sul terreno del diritto allo studio della qualità della formazione
Ed è significativo
Ed è significativo ed è significativo
Che la scorsa delle scorse settimane lavorate abbia deciso di congelare l'entrata in vigore della sua presunta riforma se era così buona sera così efficace sei corrispondeva davvero
Così adeguatamente alle esigenze di una scuola che fosse in grado di dare maggiore qualità e formazione ai ragazzi dei giovani
Non avrebbe certamente deciso di congelarla e perché si è trovata di fronte al crescere
Di un'opposizione nel corpo degli insegnanti nelle famiglie negli studenti che mettevano in discussione un modello di formazione o modello scolastico che arretrato e che vecchie che ripropone una gerarchizzazione sociale della formazione della scuola che non corrisponde alle esigenze
Che invece sono quella di fornire oggi molte più formazioni cognizioni nozioni conoscenze con un investimento molto più grande di scuola università formazione di quanto non si sia fatto
Penso al Mezzogiorno siamo a Palermo in una grande capitale
Di questo nostro Paese in uno dei luoghi simbolo di un Mezzogiorno che in questi anni ha lasciato è stato lasciato abbandonato a se stesso non a caso il divario nelle velocità di sviluppo tra nord e sud sono tornate a divaricare assi
Il Mezzogiorno è stato abbandonato dall'assenza di una politica che fosse in grado di guardare a questa parte del Paese non come a un problema come spesso troppo spesso si fama come una straordinaria risorsa perché il Mezzogiorno un patrimonio di conoscenze
Di opportunità di intelligenza e di prese Dini
Valore su cui bisogna scommettere ma non c'è stata in questi anni una politica che ha scommesso su tutto questo
Potremmo continua
Ma vedete quant'è quanti sono i pezzi della società italiana che guardando la propria vita la propria condizione hanno ragione di ricchi di recriminare e di chiedersi dov'è quel di più e quelle maggiori opportunità che erano state offerte non hanno visto maggiore opportunità le famiglie né in termini di reddito né in termini di lavoro no hanno visto più opportunità ai giovani in termini di certezza di vita
Non ha visto più opportunità al Mezzogiorno abbandonato a se stesso ma visto più opportunità la scuola depressa da una politica che l'ha mortificata
Non l'ho visto più opportunità le imprese
Via via guardando la Società italiana i suoi molti interessi
Non possiamo non vedere che chi ha governato in questi anni non è stato in grado di soddisfare quelle che erano le aspettative le attese che venivano dalla Società italiana le domande della società italiana d'altra parte questo non lo diciamo solo noi guardate
Questa denuncia che noi facciamo in modo così severo è in realtà ormai patrimonio largo della società italiana
Ho ricordato prima le denunce reiterate che vengo dalla Confindustria della solitudine in cui sono lasciati all'impresa ma il presidente della Confcommercio che denunciava che il guasto e di una politica che in questi anni ha depresso i consumi
è il presidente dell'associazione nazionale dei costruttori che denuncia un governo che negli ultimi tre anni ha ridotto costantemente con le sue finanziarie le risorse per la modernizzazione infrastrutturale del Paese
Solo gli interessi più significativi e importanti del Paese che misurano guardando alla propria attività
I guasti ai limiti di una politica che non è in grado di soddisfare le esigenze del Paese d'altra parte che sia così
Gli elettori gli italiani lo hanno anche già detto
Perché vedete non si è votato soltanto nel due mila uno quando una maggioranza di cittadini
Italiani ha dato fiducia a Berlusconi si è anche votato nel due mila due si è votato nel due mila tre si è votato nel due mila quattro si è votato nel due mila cinque e c'è un dato costante
Come un filo rosso che percorre questi quattro anni ogni qual volta si è andati a votare l'esito è stato sempre lo stesso la sconfitta elettorale del centrodestra l'erosione dei suoi consensi e la crescita elettorale del centro senese
E allora
Questo vuol dire qualche cosa
Questo vuol dire qualche cosa perché se per quattro anni consecutivi ogniqualvolta si volta
Si voti per eleggere un sindaco presidente di Provincia o presidente di regione si voti per il Parlamento europeo per eleggere un senatore e un deputato in un'elezione suppletiva ogni qual volta si vota l'esito è sempre lo stesso e questo significa una cosa molto semplice
Che si è incrinato pure il profondo rapporto di credibilità di consenso di fiducia dei cittadini nella destra
Perché quegli elettori che dal due mila due due mila cinque non hanno più votato per Berlusconi nel due mila uno l'avevano votato quindi non è vero
Che non l'hanno votato per un pregiudizio si erano fidati della destra si erano fidati di Berlusconi e poi via via quella fiducia l'hanno tolta l'hanno tolta
Di fronte a una politica che giorno dopo giorno ha deluso le loro aspettative e ha dimostrato di non essere in grado di corrispondere alle attese del Paese
Per questo quegli esiti elettorali e d'altra parte guardate
Le dimissioni di Siniscalco di questi giorni
Che cosa sono se non l'epilogo
Di una crisi non se ne è andato via un ministro marginale
Ce l'ha dato visto il ministro dell'economia di questo Paese il secondo uomo per importanza per l'autorità per forza dell'esecutivo dopo il Presidente del Consiglio
E se n'è andato
Dopo che per due anni aveva retto le sorti dell'economia italiana e dopo che nei due anni precedenti le aveva condivise come direttore generale del Tesoro cioè come il principale braccio destro insieme a Siniscalco Tremonti
E se colui che per quattro anni ha gestito l'economia del Paese
A un certo punto se ne va peccato non è un incidente di percorso perché Siniscalco non se n'è andato e perché stanco di fare il ministro non se n'è andato per ragioni di salute ce n'è andato perché consapevole della impossibilità
Alla vigilia della nuova legge finanziaria di presentare per la quinta volta un documento fasullo velleitario incapace di corrispondere all'attesa del paese e è in un sussulto io non sono solito
In un sussulto di dignità a dire il vero per essere onesti arrivato all'ultimo minuto dell'ultimo giorno dell'ultimo anno è utile disarmo ma comunque in un sussulto di dignità ha ritenuto di andarsene
Ha ritenuto andarsene perché non più disposto a fare quello che per quattro anni e insieme a Tremonti aveva fatto e cioè presentare al Parlamento una finanziaria sovrastimata nella crescita
Sopra stimando la previsione di crescita si sovrastima non gli introiti fiscali che da una crescita alta derivano e quindi risulta che
Nelle casse dello Stato entro non molti soldi
Ci sottostima nove lo stesso documento le spese
Cioè si fa credere di spendere di meno e quindi se fai credere che i casi di più e fai credere che spende di meno i quadri qui i conti quadrano Sempre peccato che quadravano sulla carta perché poi l'esito di questa politica fallimentare
Che Siniscalco non se l'è più sentita di fare per le quali si è dimesso
Sono lì un Paese che a crescita zero
Un Paese che non cresce vi è un Paese che non cresce un Paese che non offre nessun opportunità nulla o fra le sue imprese non lo con le sue famiglie nolo fra i suoi giovani e non l'ho preso i cittadini un Paese che accumulato il che ha accumulato il cinque per cento di deficit di bilancio un Paese che si sta nuovamente indebitando come ovvio che sia perché un Paese che non cresce poi come finanzia se stesso se non accumula ricchezza per finanziarsi indebitandosi e di fatto il debito pubblico sta tornando a crescere
I conti stiamo nuovamente diventando in Europa un Paese a rischio come ci hanno detto tutte le i moniti che sono venuti dalla Commissione europea dal Fondo monetario internazionale dalla Banca mondiale dalle principali società di osservazione dell'andamento dell'economia italiana
Questa è l'epilogo il risultato
Di un modo di governare Siniscalco se ne va perché hanno fatto fallimento
Ci riscalda o se ne va perché il miracolo non c'è stato Siniscalco se ne va perché il sogno che avevo l'avvocato evaporato e oggi ci consegnano un Paese devastato privo di sicurezza e di certezze che è segnato da una condizione di grande precarietà
E badate non è
Non è l'unico guasto che Cipro che ci consegna non è soltanto la situazione economica che
Segnata da una condizione particolarmente critica
Una criticità dell'andamento economico si traduce anche in una grande insicurezza sociale
I redditi sono più magri lavoro è meno sicuro prestazioni sociali servizi a cui che sono essenziali per la vita dei cittadini sono a rischio
E non lo diciamo solo noi lo dicono loro guardate questa Finanziaria
Che stanno per presentare ai cittadini al Parlamento è un inganno ai cittadini
Si fa credere ancora il giornale di questi giorni ci fa credere che questa sia una finanziaria che è va incontro alle famiglie che va incontro alle esigenze dei cittadini alle esigenze
Dei giovani non è così è una finanziaria che è incardinata prima di Tullio suprema di tutto su un drastico taglio dei trasferimenti di risorse dallo Stato agli enti locali
Ma presto tagliare i soldi che lo Stato da Comuni Province Regioni significa tagliare i soldi che quegli enti locali usano per l'assistenza domiciliare agli anziani per gli asili nido per i trasporti per la tutela dell'ambiente per la scuola per le politiche giovanili
Si tagliano queste risorse
Le quindi sin si darà un
E quindi ora finanziare che ancora una volta inciderà sul tenore di vita della gente e sarà una Finanziaria che aumenterà le tasse
Formalmente no
Ma dei fatti sì perché perché è ovvio che se si taglia in modo così drastico ai comuni le risorse con cui covoni finanziano quei servizi siccome nessun sindaco
Chiude agevolmente un servizio per i suoi cittadini che cosa ha fatto il sindaco in assenza dei soldi per finanziarlo fa una cosa molto semplice
è costretto ad aumentare Lizzie costretto mentale la tassa raccolta rifiuti o Materazzi a questo argomentare la tassa
Di solo pubblicò che costa e come tale la tariffa negli asili nido alla fine ai cittadini italiani quei tagli costeranno e costeranno sia nella direzione di taglio di servizi sia nella direzione di un costo aggiuntivo in termini fiscali o parafiscali
E questo sarà l'esito della finanziaria un ulteriore aggressione
Ai redditi al tenore di vita di milioni di famiglie italiane questo sarà la Finanziaria
Condita da qualche assegno per questo o per quello
Una finanziaria con la quale si chiederanno ai cittadini italiani molti più soldi di quelli che si fa credere di darle
Come avvenuto in questi quattro anni producendo uno scasso della finanza pubblica
Dei conti dello Stato e un'erosione del potere reale d'acquisto dei redditi c'è una riduzione del tenore di vita di milioni di famiglie italiane che penalizzerà ulteriormente la vita di questo Paese con ulteriore depressione e quindi dei consumi e con quindi una politica che non farà uscire Alitalia dalla condizione di stagnazione economica e sociale nella quale precipita
Ma i guasti non sono soltanto questi sono già abbastanza questo governo e questa maggioranza in questi cinque anni ha prodotto devastazioni anche su altri fronti
Penso al modo devastante con il quale questa maggioranza si è misurata con i problemi della giustizia preoccupandosi unicamente soltanto di impedire che in questo Paese la legge fosse uguale per tutti mettendo in campo continuamente leggi ad personam dei provvedimenti che hanno in hanno incrinato nella coscienza della gente la certezza che la legge è uguale per tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge
Penso al modo proprietario con cui questa destra guardato e ha governato i problemi dell'informazione pensando che l'informazione non è un bene prezioso per una società democratica ma invece è una proprietà
Del presidente del Consiglio stravolgendo Abele l'equilibrio la correttezza l'imparzialità
Penso al modo con cui questa destra
Ha occupato le pubbliche amministrazioni
Mettendo in discussione quello che è il fondamento su cui dovrebbe essere letta qualsiasi Pubblica amministrazione chiunque governi è giovane l'imparzialità di una pubblica amministrazione la sua capacità di corrisponde alle domande dei cittadini e di essere al servizio
Di una collettività
Penso al modo lacerante
Con cui questa destra
Ha voluto a tutti i costi ridisegnare l'assetto dalla Costituzione farà provare una devolution che è il contrario del federalismo ed è la procura la lacerazione della capacità del Paese al tempo stesso di essere un Paese unito a noi del quale ogni comunità possa effettivamente autogovernarsi abbia i poteri e le possibilità per autogovernarsi il Bilancio e questo è un bilancio fallimentare non c'è fronte
Sul quale la destra sia stato in grado di onorare le aspettative che aveva suscitato e invece si è governato colpi distratti di lacerazioni
Ivi compresa
Il modo assolutamente irresponsabile con cui Berlusconi e questo governo ha affrontato un tema così delicato e cruciale come la collocazione internazionale dell'Italia la politica estera di questo nostro Paese il suo posizionamento
Per cinquant'anni l'Italia ha avuto posizionamento internazionale molto chiaro la complementarietà tra l'essere un grande Paese che viveva il suo futura sua vita
E la sua crescita nell'Europa e al tempo stesso il rapporto atlantico nel rapporto tra Europa e Stati Uniti e l'Italia è stato un Paese che ha costruito la sua politica resta al suo posizionamento il suo profilo internazionale intorno alla complementarietà tra queste due scelte
Questa complementarietà è stata rotta lascia il tavolo pestata gerarchicamente subordinata all'opzione atlantica e questo ha fatto sì che l'Italia via via venisse emarginata sempre di più in Europa dove oggi noi non contiamo nulla senza che questo forse compensata in qualche modo da un maggiore peso sulla scena internazionale oggi l'Italia un Paese che non ha peso non la profilo non a ruolo in una fase nella quale l'interdipendenza del mondo la globalizzazione i grandi conflitti che percorrono l'umanità il rischio del terrorismo sollecita avrebbe sollecitato ogni paese
Ad avere una politica estera ad avere una funzione un ruolo sulla scena internazionale
Queste sono le ragioni del loro fallimento
E guardate che sia così ce lo hanno dimostrato in questi giorni
Se fossero certi di aver governato bene non avrebbero bisogno di cercare di cambiare la legge elettorale all'ultimo minuto per cercare menu viene intarsio la sconfitta elettorale
è lei la riprova
Lì la riprova
E lei la riprova la riprova di una destra che sa benissimo che una sconfitta in Kobe
Che se si va a votare i cittadini non rinnoveranno la destra la fiducia allora cercano in qualche modo di parare il colpo e fanno quello che non farebbe nessuno e cioè cercano all'ultimo minuto di cambiare la serratura
Cerco all'ultimo minuto di cambiare la legge elettorale di farla più vantaggiosa se stessi
Dimostrando così l'assenza di qualsiasi senso dello Stato delle istituzioni perché del tutto legittimo sostenere che si possa e si debba cambiare la legge elettorale se si è convinti ma si cambia la legge elettorale
Per dare al sistema politico più solidità più stabilità più certezza perché funzioni meglio detto con parole semplici non è quello che accadrà ci propongono una legge che moltiplicherà all'infinito il numero dei partiti e accrescerà la frammentazione politica ci presentano una legge elettorale che è a chi accentuerà ancora di più la distanza tra politica e Paese
Si presentò legge elettorale che non è fatta per dare stabilità al sistema è fatta unicamente ancora una volta per tutelare delle convenienza di parte anche in questa materia
C'è la regola aurea di questa destra l'interesse privato in atti d'ufficio corretta la verità
E d'altra parte
Che questa maggioranza sia un di uno stato di coma
Di un'agonia lo dimostra
Il fatto che ogni giorno non c'è esponente del centrodestra
Che non riconosca questa stato di crisi fino a rendere evidente ormai la sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio
Insomma
Abbiamo assistito stiamo assistendo a un dibattito che surreale ogni giorno c'è un qualche esponente della maggioranza di centrodestra di che dice che sarebbe molto meglio andare alle elezioni con un leader diverso da quello che sta guidando la maggioranza e il governo di questo Paese
Dopo avere il riso le nostre primarie adesso le vogliono fare loro con una differenza che noi facciamo le primarie per dare fiducia a guidare loro fado le primarie per togliere dal campo militare imbarazzante a di cui non sanno più cosa fare
Questo è questo è lo scenario
Questo lo scenario nel quale ci prepariamo questa lunga campagna elettorale allora qui io penso che noi dobbiamo essere consapevoli della grande responsabilità che stanno sulle nostre spalle
Ed è il fatto che in uno scenario di questo genere non dobbiamo sentire intanto una prima responsabilità la responsabilità di trasmettere al Paese un messaggio di Carandini fiducia un messaggio di speranza di rassicurazione
Perché è del tutto ovvio che è un Paese che percepisce quotidianamente
Che chi lo guida non è all'altezza non ce la fa che percepisce una condizione di incertezza di fragilità nella guida politica del Paese e portato a guardare la propria vita le proprie scelte con maggiore preoccupazione
E portato ciascuno tirare i remi in barca ciascuno etero e portato come dire a scegliere di aspettare di attendere ma un Paese che tira i remi in barca un Paese che attende un paese che si ripiega su se stesse un Paese che rischia ancora di più
è un Paese ancora di meno può avere certezze e prospettive di crescita
E allora noi dobbiamo avere questa forza di dire all'Italia gli italiani che questa crisi nel quale la testa precipitato il Paese non è una crisi irreversibile da questa crisi si può uscire perché l'Italia è un grande Paese Italia un grande paese che è un patrimonio straordinario di tecnologia di impresa e di lavoro di creatività
Di ricchezza e di beni
Di professionalità di competenze
Il problema è che è un Paese che ha tutto questo e può valorizzato dopo questo uscirà dalla crisi ha bisogno di una guida politica che sia capace di mettere a frutto le tante risorse che il paese ha queste il problema italiano il problema italiano
è la divaricazione crescente tra le enormi potenzialità e possibilità che la società italiana esprime l'incapacità di chi guida il Paese di valorizzare tutto questua di chiamare a raccolta le energie di mettere in campo obiettivi estive che convincano ciascuno che vale la pena di spendere sedi scommettere sul proprio talento sulla propria capacità questo è quello che manca
E noi dobbiamo parlare appunto al Paese e trasmettere un messaggio di fiducia di speranza è possibile uscirne e noi abbiamo le idee il Progetto la classe dirigente
Per uscire da questa condizione per far tornare a crescere il Paese
Permettere nuovamente ciascuno nella possibilità di guardare alla propria vita con maggiore certezza e sicurezza
Per consentire a ciascuno di scommettere sulla propria creatività sulla propria competenza sul proprio talento sulla propria vita questo è quello che dobbiamo dire è che dobbiamo fare
In questi mesi creare le condizioni appunto perché il Paese torni a credere in se stesso dopo che la principale responsabilità della destra è proprio questo
Quello di aver creato le condizioni di un Paese insicuro incerto Cuesta è il paradosso ma è anche il segno della crisi della destra
Si erano presentate come coloro che vocabolo miracolo è un sogno e al termine di cinque anni di governo l'ho prodotto una condizione di precarietà e di incertezza di sicurezza nel Paese molto lontano da quell'aspettativa e noi dobbiamo ridare
Alitalia agli italiani fiducia la possibilità di farcela se e noi indichiamo una strada indichiamo una possibilità e allora come trasmettiamo questo messaggio di fiducia come trasmettiamo questo messaggio di speranza
Lo possiamo fare su più fronti
Cioè intanto una scadenza che avviene tra poche settimane
Il sedici ottobre noi abbiamo deciso di chiamare quando dicono dico tutto il centrosinistra
Di chiamare
I cittadini italiani alle consultazioni primarie per investire il leader della coalizione del massimo di legittimazione democratica di consenso popolare partecipativo guardate non è una cosa di poco conto né un adempimento burocratico anche perché
La prima volta nella storia non solo di questo Paese ma di un Paese democratico al di fuori degli Stati Uniti dove c'è una lunga e consolidata tradizione che è uno schieramento una coalizione alla vigilia del voto decide di scegliere il proprio leader non soltanto con le tecniche le modalità tradizionali di designazione ma di aggiungere alla scelta dei partiti politici dal proprio leader anche il consenso dei cittadini un'investitura forte guardate
Tra qualche settimana tra poi due settimane
Noi chiameremo i cittadini italiani a votare in non più di nove mila seggi già solo questo fatto un fatto enorme lo stato italiano quando ci sono le elezioni come l'apparato statale pubblico allestisce sessantaquattro mila seggi tutti Italia dove noi votiamo
Che è una coalizione politica sulla base di un'organizzazione di lavoro volontaria allestì rischia quasi dieci mila seggi a un fatto straordinario di vitalità democratica di partecipazione di modo di concepire la politica la democrazia
E fare in modo che quei dieci mila seggi
Fare in modo che quei dieci mila seggi siano la domenica sedici ottobre
Un grande luogo di vita democratica un grande luogo di partecipazione
Il luogo nel quale milioni di cittadini possano con il loro voto sostenere la scelta del candidato che ci dovrà guidare nella sfida con la testa un fatto enorme vuol dire appunto dare a quelli veramente la coalizione una forza una spinta straordinaria vuol dire trasmette l'idea di una politica in cui il cittadino non è soltanto un elettore passivo ma è invece protagonista di cui si chiede
La partecipazione e il coinvolgimento io credo che dobbiamo intanto utilizzare bene così le primarie come una grande occasione di mobilitazione democratica partecipativa popolare
E poiché quella scadenza cadrà nei giorni in cui cercheranno in ogni modo di forzare sulla legge elettorale le primarie per dire no con una grande partecipazione democratica e popolare ad una un'operazione truffaldina con la quale si vogliono cambiare le regole del gioco
E così intanto in questo modo avvicinando la nostra coalizione i cittadini determinando con le primarie un rapporto attivo e positivo tra elettori ed eletti tra politica
E società
Lanciare trasmettere un messaggio di fiducia e di speranza
Poi dobbiamo trasmettere un messaggio di fiducia e di speranza
Nella battaglia che
Già abbiamo cominciato a fare che ancora di più faremo fin dai prossimi giorni
Intorno alla legge finanziaria legge finanziaria la principale legge che il Parlamento approva e la legge di bilancio lo strumento con cui si definisce come lo Stato usa le sue risorse
E come realizza la propria politica e le proprie politiche in campo economico sociale infrastrutturale ambientale nei vari in tutti i campi in cui lo Stato una responsabilità nei confronti dei cittadini
E la legge finanziaria che si propongono ne ho già parlato e ancora una volta uno strumento ingannevole
E ancora una volta lo strumento che sul lato delle entrate fatto di condoni una tantum provvedimenti straordinari
Quasi tutti di dubbio realismo di dubbia praticabilità che non realizzeranno gli obiettivi di entrata che dicono aggraveranno ancora di più la condizione di deficit e debito che già abbiamo accumulato in questi anni
E sul fronte della spesa una finanziaria che taglia Italia in primo luogo come ho ricordato il trasferimento agli enti locali che significa colpire servizi
Bisogni
Dei cittadini delle famiglie italiane e allora questo è un fronte sul quale noi dobbiamo essere in grado di far arrivare agli italiani qual è la nostra proposta il nostro progetto
Una finanziaria diversa da quella che ci propone il Governo uno una legge finanziaria sopruso incardinato su due grandi priorità primo mettere in campo finalmente quelle politiche che possono consentire all'economia di tornare a crescere
Perché il grande problema italiano che l'Italia non cresce un Paese che non cresce non offre nessun opportunità ai suoi cittadini
Un Paese che non cresce un Paese semplicemente che aggrava la propria condizione di incertezza e di precarietà a rimettere in moto l'economia italiana consentire nuovamente
A questo Paese di essere capace anno dopo anno di produrre ricchezza maggiore rispetto agli anni precedenti e così creare condizioni di produzione di lavoro di impiego di occupazione
Che oggi sono stagnanti siamo il Paese in Europa che al più basso livello di occupazione femminile siamo il Paese che continua ad avere soprattutto nel Mezzogiorno vaste aree di giovani in condizione di disoccupazione di inoccupazione
Siamo un Paese che ha un livello medio di attività che dieci punti inferiore alla media europea questi sono gli indici che dicono la precarietà l'incertezza del nostro modello produttivo di accumulazione ma per fare questo bisogna intervenire sui nodi che hanno creato queste strozzature questi problemi
E allora il problema non è
Come è stato detto per cinque anni senza poi averne anche la capacità di farlo rimettere in moto l'economia attraverso la riduzione fiscale perché non è quella la strada tanto è vero che la riduzione fiscale non c'è stata il meccanismo di accumulazione si è bloccato e si è inceppato i problemi sono altri
Rimettere in moto l'economia significa creme per le imprese nella condizione di ad alzare la qualità delle loro produzioni dei loro prodotti la specializzazione tecnologica occultano sui mercati
Perché noi siamo una grande nazione industriale che è cresciuta negli anni intorno a produzioni di media intensità tecnologica sono proprio quelle produzioni che oggi sono più facilmente delocalizzate nei Paesi dell'Estremo Oriente
Sono quelle produzioni che sono più facilmente riproducibili in Romania o in Albania solo quelle produzioni negli sulle quali si assestano le nazioni emergenti come la Cina o l'India che entrano sui mercati
Se vogliamo reggere il problema è come si alza la qualità
Della della dell'apparato produttivo la specializzazione tecnologica diventa più sofisticata e per questa via si regge la competizione sui mercati globali ma fare questo significa investire molto di più in innovazioni in tecnologia in ricerca
Nel sostegno alle imprese e non è in un sistema produttivo nel quale il novantacinque per cento delle imprese a meno di trenta dipendenti un forte investimento a sostegno delle imprese intermedi ricerche innovazione tecnologia
è prima di tutto un investimento di risorse pubbliche
Siamo un Paese per questo anche fallita la Moratti perché non ha capito questo e non l'ha voluto capire siamo un Paese che ha uno dei Gap competitivi più grandi dal fatto che ha investito meno di altri
In conoscenza sapere studio formazione
Il Presidente del Consiglio l'altro giorno credendo di dire una cosa particolarmente dimostrativa alla Camera ha detto siamo il Paese che in Europa al più alto numero di telefoni Nizza
Non è vero è vero peccato che non ha colto che c'è una differenza perché noi siamo quelli che i telefonini lo comprano ma i telefonini che compriamo noi li producono da altre parti riproducono per esempio in Finlandia e sapete perché
E sapete perché
In Italia li compriamo invece riproducono in Finlandia per una ragione molto semplice perché la Finlandia il Paese che da anni e anni spende il tre per cento del proprio prodotto interno lordo di ricerca e di innovazione tecnologica e l'Italia lo zero virgola cinque per cento bene la differenza tra zero cinque e trenta e la differenza tra chi produce e chi compra
E allora dobbiamo investire molto di più di quanto si sia investito fino ad oggi in sapere conoscenza formazione
Tra avente nelle nel nel nelle classi di età tra venti e sessanta anni non abbiamo al dodici per cento di laureati gli Stati Uniti trentotto la Germania la Francia l'Inghilterra trentacinque trentatré
Cioè si prendono le classi di età più feconde tra venti e quarantacinque anni abbiamo il cinquantasette per cento dei laureati
Il Giappone novantatré la Corea al novantuno la Francia l'ottantasette la Germania l'ottantatré il doppio di quello che abbiamo noi e questo è un grande gigantesco
Divario che incide sull'opportunità di vita e di lavoro
Dei giovani che incide sul livello di specializzazione tecnologica dell'impresa e sulla capacità di perseguire appunto uno sviluppo più sofisticato e più alto e allora abbiamo bisogno investire molto di più ma ancora una volta questo investimento maggiore informazione sapere conoscenza e prima di tutto investimento pubblico
Perché l'investimento nella scuola è investimento pur
Abbiamo una condizione di arretratezza infrastrutturale che paghiamo ogni giorno
Nonostante siamo un Paese che abbia delle possibilità enormi si parla di Cina ed India tutti i giorni giusto
E nei prossimi anni e decenni quello sarà il cuore della dinamica economica mondiale
E quindi è interesse di ogni Paese intensificare le relazioni con laser con questi Paesi ma l'Europa come intensifica le relazioni con quell'area attraverso il Mediterraneo non attraverso l'Atlantico nel Mediterraneo c'è un Paese che è una naturale stazione piattaforma logistica che è l'Italia c'è uno la guarda su una carta geografica l'Italia un gigantesco Moro di cui ho decisa
Portuale una panchina pensate cosa voleva vorrebbe dire fare un gigantesco investimento nella struttura portuale di questo Paese intorno a questo ridisegnare l'assetto infrastrutturale dell'Italia
E pensate per il Mezzogiorno cosa vorrebbe dire queste e come per il Mezzogiorno partirà dalla struttura portuale per ridisegnare le infrastrutture materiale digitale potrebbe essere una gigantesca occasione un gigantesco volano per rimettere in moto l'economia
Applicare tecnologie creare opportunità di lavoro valorizzare territorio
Ma anche qui questo si fa se c'è un gigantesco investimento pubblico
In questo settore servono anche capitali privati che ci sono in quanto però i capitali pubblici tirano allora se è così cioè dobbiamo spendere di più per sostenere la specializzazione tecnologica delle imprese c'è dobbiamo spenderli più per la scuola la formazione cioè dobbiamo spendere di più per modernizzare l'assetto infrastrutturale di cui determinare nuove opportunità di sviluppo come è possibile pensare che facciamo tutto questo e contemporaneamente come dice Berlusconi promettere una generalizzata riduzione delle tasse
Lo capisce un bambino che non ha senso il problema è come si utilizzano bene i soldi che si hanno le si spendono bene non come ci propongono gli italiani delle mance che non risolvono i problemi e se mai anzi li aggrava
Ci vuole una Finanziaria radicalmente diverso su questo fronte intanto il fronte della crescita delle politiche che siano capaci di rimettere in moto l'economia che afferma e offrire l'opportunità a chi vuole investire di poterlo fare
E poi una finanziaria diversa da quella che ci stanno proponendo Tremonti sull'altro grande re nodo che il nodo redistributivo
Mi questi anni c'è stata una redistribuzione di redditi Inc al contrario in Italia hanno perso potere reale d'acquisto
Valore i redditi delle famiglie di basso reddito di medio reddito a vantaggio di un'ora io una ristretta oligarchia di alti redditi
E allora il problema è come si torna a fare una politica che sia socialmente giusta e come si fa una politica fiscale questo sì
Che riconosce la necessità attraverso interventi fiscali di recuperare potere reale d'acquisto di salari e gli stipendi alle pensioni e redditi medio-bassi
Come si determina la politica dello Stato sociale dei servizi che sia capace di incontrare le esigenze delle famiglie e per questa via offrendo servizi garantire anche il reddito di quelle famiglie
Una politica che sia capace di ristabilire redistribuzione di reddito di lavoro di opportunità di servizi in termini cui così noi possiamo appunto parlare un paese incontrare le ha domande le aspettative le attese di tanta gente e trasmettere così un messaggio di fiducia e di speranza
è un messaggio di fiducia e di speranza
Lo possiamo
Lanciare se tanto più questa nostra battaglia sulla Finanziaria di queste settimane si salderà il si deve saldare sempre di più a rendere evidente qual è il nostro progetto di governo il programma che proponiamo al Paese
Perché vedete che Berlusconi non ce la faccio ormai l'hanno capito tutti
Tutti gli italiani non c'è più alcun dubbio che
La destra non sia capace di governare non sia in grado di corrispondere all'esigenza del Paese e quindi non basta noi per convincere gli italiani che bene fidarsi di noi semplicemente indicare denunciare i quarti di Berlusconi anzi
Quanto più ci avviciniamo
Al momento in cui i cittadini con il voto dovranno scegliere tanto più quei cittadini che si sono convinti che Berlusconi se non ce la fa vogliono sapere da noi come intendiamo Franzela che cosa vogliamo fare quali sono le nostre scelte qual è il nostro progetto al nostro programma
E noi così
E noi così possiamo e noi così possiamo
Rendendo evidente su tutti i fronti come abbiamo fatto anche in questa festa dell'Unità che ogni sera
Ha visto qui nostri dirigenti discutere dei più diversi temi che riguardano la vita del paese rendendo evidente le nostre proposte ai nostri programmi nostri progetti confrontandoli con le domande l'aspettativa i cittadini così
Ricostruire un messaggio di fiducia e di speranza
è un messaggio di fiducia e di speranza lo possiamo
Trasmettere
Anche per nel modo con cui il centro sinistra la nostra alleanza politica si offre agli elettori l'immagine che offre come si presenta il cittadine vedete anche da questo punto di vista abbiamo fatto dei passi in avanti
Siamo oggi una alleanza all'Unione del centro sinistra certamente che ha un grado di coesione di unità maggiore di quella che avevamo qualche anno fa non mancano tra di noi ovviamente le dischiude di le discussioni da distinzioni
Anche posizioni diverse su questo o quel tema ma nell'insieme
Noi oggi siamo in grado di coprirsi agli elettori con un grado di coesione molto maggio la presenza di Prodi ormai tutti i giorni sulla scena politica come leader della coalizione certamente un fattore coesivo che rende evidente come la Alleanza ha una leadership ed è guidata il fatto che
Prodi abbia avviato l'elaborazione del programma di governo e che stia girando l'Italia misurandosi città per città con i temi che riguardano la vita dei cittadini è un'altra scelta che aumenta la nostra credibilità e la coesione nostra
Il fatto che con le elezioni amministrative del due mila quattro e con le elezioni regionali del due mila cinque il centro sinistra si sia presentato unito
In tutte le realtà che andavano al voto e abbia capo avuto la capacità di presentarsi con un volto solido e coeso che è stato uno dei fattori che ha consentito di vincere
In un così vasto numero di enti locali è anche un altro fattore così come rete
Noi siamo tutti tesi proiettati a vincere se nel due mila sei per governare il Paese non dimentichiamoci che noi un bel pezzo di paese lo stiamo già governando oggi perché noi governiamo sedici regioni su venti governiamo
Settantaquattro province su centootto governiamo cinque mila comuni su ottomila
è un enorme Ray piccolo di responsabilità istituzionale di governo locale regionale che ci carica
Della responsabilità di corrispondere domande i cittadini ma che ci consente appunto di rendere ancora più credibile la nostra ambizione di governare il Paese perché da come sapremo K essere capaci sa sapremo essere capaci in tutte quelle realtà locali di governare bene
Accrescerà tutto questo anche il credito nostro nel chiedere fiducia agli italiani per governare per governare l'Italia e noi dobbiamo lavorare per tutto questo
E io credo infine
è un messaggio di speranza forte può venire al Paese
Da quello che accadrà qui da quello che accadrà in Sicilia da quello che accadrà Palermo
Nei prossimi appuntamenti elettorali che coinvolgeranno
Questa Regione questa città
Ha detto bene per Minelli sessantuno a zero che è una ferita che ritorna ogni volta che parliamo della Sicilia sta alle nostre spalle quella quella pagina nera
è già superata l'abbiamo già superata
In molte occasioni l'abbiamo superata alle elezioni europee quando la lista Uniti per l'Ulivo ha preso il trenta per cento dei consensi nelle due principali città dell'isola Palermo a Catania
L'abbiamo superato quel sessantuno a zero nelle elezioni provinciali di tre anni fa
E nelle quali abbiamo confermato le province in cui governa rame abbiamo conquistato altre città penso a Ragusa
L'abbiamo che riconfermiamo dimostrato di superare sessantuno a zero l'anno scorso le elezioni amministrative e e-mail nei vari turni elettorali penso la conquista ad Enna e via di questo passo cioè abbiamo via via
Ottenuto la fiducia degli elettori siciliani è dimostrato la capacità di intercettare le domande le aspettative della gente di questa Regione
Io credo che l'appuntamento regionale delle elezioni regionali che noi avremo nei prossimi mesi quindi Sicilia così come la scadenza del rinnovo del consiglio comunale lezione del sindaco a Palermo sono due passaggi essenziali
Due passaggi essenziali nei quali anche qui anche in questa terra noi possiamo direi siciliani che possono fidarsi certamente di più del centrosinistra di quanto non possano fare del centrodestra perché anche qui il centrodestra ha fallito il fallimento di Cuffaro non è inferiore al fallimento di Berlusconi a Roma
Il fallimento di Cammarata non è inferiore al fallimento di berlusconiano
E anche qui anche in questa terra
C'è una domanda di riscatto c'è una domanda di innovazione c'è una domanda di cambiamento che sale
E il successo di questa festa ce lo dice il fatto che in questi giorni appunto la nostra festa come tutte le altre teste che in Sicilia abbiamo svolto a Catania dove andrò quante ne ho finito di parlare a volte
Questa sera
è la dimostrazione di una vivacità di una forza di una disponibilità di tanta gente ad una battaglia
Che restituisca alla Sicilia Palermo la sua dignità la sua forza e ruolo centrale che ha sempre avuto nella vita di questo Paese ecco questo è quello che vogliamo fare questo e quello
Che noi dobbiamo dire e per questi obiettivi
La nostra forza
è pronta
Il centro sinistra ha bisogno l'ho detto di coesione di unità
E noi abbiamo lavorato perché centrosinistra in questi anni uscisse dal cono d'ombra della sconfitta del due mila uno
Ricostruisce un suo rapporto con la società italiana fosse in grado di essere un'opposizione credibile e convincente e via via i risultati elettorali che si sono succeduti dal due mila due al due mila cinque ci ha detto che questo nostro sforzo è stato riconosciuto dagli elettori e premiato dagli elettori di tutto questo vedete
Tutto questo è merito di tanti naturalmente ma tutto questo non sarebbe stato possibile
Se noi non avessimo deciso noi e quando dico noi dico i Democratici di sinistra di spendere la nostra forza per l'unità del tre persone per ricostruire le condizioni di un'alleanza vincente
Credo che valga ricordarlo qui
Sky sulle spalle nostre sta sulle spalle le democrazie si è vista una grande responsabilità
Perché siamo il primo partito del centrosinistra anzi non siamo oggi il primo partito del Paese perché nelle elezioni del due mila quattro del due mila cinque abbiamo preso più voti di Forza Italia
Ed è evidente
Ed è evidente che sulle spalle della forza principale gravi una responsabilità maggiore la responsabilità di essere il baricentro di un'alleanza di utilizzare la propria forza il proprio credito il proprio consenso non soltanto per sé ma per essere un fattore coesivo che tiene insieme l'alleanza e la rende più credibile e quello che abbiamo fatto anzi io voglio dirlo
Qui a ringraziando le compagne e compagni il Palermo del gruppo dirigente regionale siciliano anche qui abbiamo ricostruito una nostra forza al nostro credono sta capacità tenendo insieme costantemente l'identità nostra di una grande forza di sinistra progressista popolare
Che è l'equivalente in Italia nelle grandi forze socialiste e socialdemocratiche
Che vivono ai guidano il campo progressista negli altri Paesi europei abbiamo tenuto tutto questo insieme a una tensione unitaria che abbiamo fatto vincere vivere giorno dopo giorno e anzi
Guardate che se oggi
Noi siamo il primo partito del Paese
Se oggi siamo un partito a cui si guarda con maggiore credito
Se oggi la gente guarda noi come un elemento di garanzia di sicurezza e di speranza
E proprio perché noi abbiamo sempre fatto vivere la nostra forza non in solitudine ma mettendolo al servizio dell'unità nell'alleanza nella coesione bella capacità di costruire uno schieramento che avesse l'ambizione qui proposte come maggioritario e vincente
Questo
Questo e quello
Che abbiamo fatto fin qui e che dobbiamo continuare a fare
Abbiamo tutte le possibilità
Di ottenere obiettivi che ci proponiamo
Diamo la possibilità di raccogliere nel Paese un consenso grande che ci venga dagli italiani la fiducia di milioni di donne e di uomini che guardano a noi
Sperando che non siamo in grado di offrirgli quelle certezze
Quelle sicurezze quelle prospettive che la testa gli aveva promesso e poi non è stata in grado di dare noi lo possiamo fare ma per farlo abbiamo bisogno appunto di fare vivere la nostra politica
Sulle gambe di tanta gente
Nella testa di tanti cittadini nel cuore nell'emozione della passione di tante donne di tanti uomini la destra fallito anche su questo
La destra deluso non soltanto perché non è stata capace di mantenere le promesse che aveva evocato
Ma perché ha offerto ogni giorno l'idea di una politica che era distante dei cittadini offerto ogni giorno l'immagine di una politica in cui prevaleva l'interesse privato di questo o di quello rispetto all'interesse generale dei cittadini
Ha mostrato il volto di una politica non capace di corrispondere alle speranza l'attesa le aspettative alle ansie alle inquietudini
Della gente noi abbiamo un'altra idea della politica non abbiamo un'idea della politica che parte appunto
Dagli uomini in carne ed ossa
Dalle loro
Domando ed ai loro bisogni dalle inquietudini che turbano la loro vita dalle speranze con cui guardano al proprio futuro dalle aspettative
Che vogliono veder soddisfatte per sé e per i propri figli e ci sforziamo di fare in modo che la politica sia capace di incontrare tutto questo e di dare a ciascuno
La possibilità di guardare alla vita propria della propria famiglia dei propri figli con maggiore serenità con maggiore sicurezza con maggiore certezza lo abbiamo fatto in questi anni ha pagato
La gente ci ha riconosciuto oggi guarda noi con maggiore fiducia di quanto non accadesse qualcosa non fa dobbiamo continuare a farlo in questi mesi sapendo che sarà una battaglia dura difficile
Perché tutto quello che abbiamo detto qui questa sera
Ed è noto anche ai nostri avversari ben noto anche a Berlusconi e Berlusconi
Tra le sue virtù perché anche Berlusconi qualche virtù c'era alla tenacia è un combattente uno che fino all'ultimo combatte
E noi dobbiamo essere capaci di combattere un minuto più di lui con la tenerezza la determinazione e la forza che ci deriva dal sapere
Che il Paese chiede un cambiamento e che questo cambiamento noi e solo noi Alitalia siamo in grado di darle