Giornata di studi dal titolo " Giuseppe Dossetti all'Assemblea Costituente e nella politica italiana"

Lavori
Secondo il programma indicato e quindi adesso il momento della relazione
Ira Niero Lavalle stamattina professore via aveva omesso di parlare del contributo di Dossetti sugli articoli dieci e undici perché era
Previsto che ne parlasse difatti questo è il tema che affronterà Raniero la Valle Dossetti l'articolo undici e il tema della pace prego
Ma io vorrei veramente ringraziare tutti i presidenti in particolare il presidente Castagnetti per questa iniziativa così straordinaria che si tiene oggi in quest'aula
Devo dire che con una certa emozione ho sentito risuonare in quest'aula la voce di Dossetti
Perché quest'aula e quelle in cui si è proclamata la Repubblica e questo è una cosa che ancora non è stata ricordata oggi Dossetti è stato uno dei grandi artefici della rete
Perché senza la sua spinta perché la democrazia cristiana facesse l'opzione favorevole Repubblica probabilmente quella partita non sarebbe stata vinta
E pensavo questa mattina
Che cosa direbbe Dossetti a vedere questa bella celebrazione questo bel ricordo della sua azione politica
Ho pensato che forse con la sua ironia perché Dossetti era un uomo capace di robinia
Avrebbe forse ha detto mi avessero dato retta prima invece devo darmi dopo forse le cose oggi andrebbero meglio
E questo si adatta al tema che dobbiamo trattare che appunto quello dell'articolo undici e della pace
Nella testimonianza che Dossetti ha dato a Melloni e che Melloni città nella introduzione alla raccolta degli interventi dossettiani la Costituente
Dossetti ha raccontato il modo in cui egli si è preparato a quel compito di costituente
La sua non è stata una preparazione libere ska e nemmeno di diritto costituzionale comparato
Non guardai ha detto le costituzioni straniere perché erano costituzioni nate in altre sedi in altri tempi mi ispira i molto alle esigenze che percepivo nel momento e a quelle che gli imponevano i suoi interlocutori e antagonisti
Ora se questo è vero in generale e tanto più vero per quanto riguarda la proposta formulata da Dossetti per i rapporti dell'Italia con l'ordinamento internazionale e la rinunzia alla guerra che diverranno poi gli articoli dieci e undici della costituzione allora quali erano le esigenze a cui Dossetti si ispirava e perciò quali sono le fonti a cui questi articoli della nostra Costituzione si devono fare risalire
Lo stesso Dossetti ha dato una risposta a questa domanda quando alla fine della sua vita è tornato alla battaglia politica per la difesa della Costituzione ovvero della democrazia
Egli ha più volte detto nel motivare quella sua quel suo impegno quella difesa
Che la Costituzione italiana
Ben più che della sola Resistenza è il frutto di un evento globale di straordinaria portata che è stata la tragedia della Seconda guerra mondiale e la Costituzione
Della nuova comunità internazionale
Un evento enorme diceva a Monteveglio dell'incontro con Nilde Iotti del mille novecentonovantaquattro
Di cui nessun uomo che oggi vive o che nasce solo oggi può o potrà attenuare le dimensioni
Ricordava e basterebbe ricordare i cinquantacinque milioni di uccisi con un coinvolgimento mai visto prima delle popolazioni civili massacrate dai bombardamenti aerei deportate nei campi di sterminio perseguitate e affamate
Era stato perché quegli orrori e quei crimini non avessero più ripetersi da qualunque parte fossero compiuti che l'umanità possiamo usare questa parola che è un soggetto l'umanità
Prevedini Tare un soggetto giuridico un soggetto di diritto ma diciamolo almeno come grande soggetto collettivo
Fu per evitare il ripetersi di quegli orrori che l'umanità aveva deciso di voltare pagina nel mille novecentoquarantacinque
Ed è da questo crogiolo ardente universale come l'ha chiamato Dossetti che è scaturito quell'Oppus maius cioè la ripresa il perfezionarsi del costituzionalismo interno e internazionale
Fu ricorda poi Dossetti da quell'evento globale che scaturirono tre grandi costituzioni postbelliche la Costituzione italiana la Costituzione tedesca e più tardi quella spagnola
Indirettamente frutto dello stesso evento
Che di fatto fece andare in crisi il regime franchista sia pure a scoppio ritardato
Ed è proprio per quel venire di Lida quell'evento mondiale che i costituenti dice Dossetti dovevano per forza uscire da un orizzonte Paesi sanno e inserirsi in una nuova realtà storica globali a scala mondiale
Sentire l'UGL di una nuova solidarietà e l'aspirazione al bando della guerra mantenere ed esprimere una dimensione politica mondiale
Sicché la Costituzione italiana secondo Dossetti è stato anche il frutto di un tra scendi mento di quelle stesse ideologie contrapposte
Che pure si incontrarono in quella concordia discorso nell'Assemblea costituente la Costituzione disse Dossetti è stato anche citato prima andò al di là dell'incontro tra queste qua pure andò al di là dello stesso compromesso tra cattolici e comunisti e liberali
Per avere invece ricevuto l'impronta di uno spirito universale e in un certo modo Trust temporale così desse la provata apre con quella grande maggioranza ora non c'è dubbio che se tutto questo è vero
Il principe internazionalista e pacifista che una delle grandi opzioni della Costituzione repubblicana
Sia figlio di quel il momento magico o troppo più propriamente come diceva Dossetti provvidenziale
Della vita dell'umanità
Quella svolta quella discontinuità nella storia del Novecento voleva dire essenzialmente porre il principio della dissoluzione dei grandi imperi
Per promuovere invece un modello universale di democrazia e di diritto saldamente controllato dalle nazioni che si erano unite nella guerra antifascista e per ciò detto e Nazioni Unite
Che come tali si raccolsero dalla grande assemblea costituente di San Francisco nell'aprile del mille novecentoquarantacinque
Dossetti descrive efficacemente nel discorso di Monteveglio i fattori più significativi di quel cambio d'epoca il declino delle grandi potenze europee l'impulso a una quasi totale decolonizzazione
L'emergere di molti Paesi nuovi in Africa e in Asia l'affacciarsi di due nuove di due nuovi grandi protagonisti come l'India e la Cina il diffondersi dei mezzi di comunicazione
L'irruzione di nuove tecnologie manifestatasi nella guerra con il future tedeschi e poi con la bomba atomica
Io rimescolarsi di culture il modificarsi di costumi la sconfitta di tutta la cultura romantica e dei suoi derivati
L'affermarsi del marxismo la Dempsey del sionismo con ritorno in Israele il risveglio dei popoli arabi e rialzarsi mondiale dell'Islam
E insieme naturalmente il formarsi di due blocchi mondiali contrapposti guidati dalle due nuove super potenza e tutto questo che stava dietro al lavoro costituente e Dossetti ha ben presente come costituente
Questa inclusione dell'Italia nella nuova realtà globale e quindi anche la connessione tra la Costituente italiana e quella di San Francisco
Che faceva dell'Assemblea Costituente italiana quasi una continuazione o una ricezione in ambito nazionale
Di quella fase costituente che aveva dato origine all'ONU e al nuovo ordine internazionale
Ed egli esprime questa connessione nel modo in cui formula nella prima sottocommissione della Commissione dei settantacinque che stava preparando la prima parte della Costituzione
Gli articoli che diventeranno poi gli articoli dieci e undici della costituzione sui rapporti con la comunità internazionale e l'opzione pacifista
Riguardo a quest'ultima la formulazione proposta da Dossetti suonava così cito testualmente lo Stato rinuncia alla guerra come strumento di conquista o di offesa alla libertà degli altri popoli
Lo Stato consente a condizioni di reciprocità le limitazioni di sovranità necessarie all'organizzazione e alla difesa della pace
Questo era la formula proposta da Dossetti
E questo articolo Dossetti hanno che fu approvato in questa forma dalla sottocommissione
Potrà poi come il noto di un processo di arricchimento nel passaggio dalla sottocommissione all'Aula dove nella stesura finale la rinuncia alla guerra diventa addirittura il ripudio della guerra e la guerra viene esclusa non solo a tutela della indipendenza e della libertà degli altri popoli ma anche nel senso più generale come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
Ma ancora più interessante è la formula proposta da Dossetti nell'articolo sull'ordinamento internazionale
La verità è dice Dossetti che gli Stati non stanno insieme nella comunità internazionale perché fanno un patto che potrebbero anche non fare
Ma stanno insieme perché la comunità internazionale è una comunità originaria come lo è lo stato e come lo è la chiesa
E perciò l'articolo proposto da Dossetti alla Commissione diceva virgolette lo Stato si riconosce membro della comunità internazionale e riconosce perciò come originario l'ordinamento giuridico internazionale
Questa formula non arriverà in Costituzione però esprimeva un'idea importantissima
Cioè che la comunità internazionale con il suo ordinamento giuridico non ha bisogno di essere giustificata e a Uto sussistente livelli le rivendicava il principio della asserita citando Aristotele messa di di per sé e per sé stessa e una comunità non derivata non dipende per esistere dal beneplacito di nessuno
L'originalità dell'ordinamento internazionale significava che esso sussiste indipendentemente dalle legislazioni e dal potere degli Stati dunque non ha un'origine patti sia com'era dottrina comune fino al quarantacinque ma come anche diffusa ancora oggi non è cioè semplicemente il concerto degli Stati
Ora questa concezione comportava due importanti conseguenze la prima quella di fondare uno ius internazionale ecco oggi Enzo un diritto internazionale cogente tale perciò da vincolare anche i dissenzienti magari Fo magari fosse così perché otto
La salvezza fisica della terra forse dipende oggi dal fatto che si stabilisca un diritto internazionale cogente di salvaguardia ecologica
E naturalmente un diritto internazionale cogente dovrebbe essere dotato per essere efficace di un sistema di garanzie di un controllo di legittimità che proprio quello che oggi manca nonostante i tentativi molto deboli della corte penali internazionale dell'Aja
Sicché ad esempio perché si abbia un controllo di legittimità occorrerebbe che le decisioni del Consiglio di sicurezza potessero essere sottoposte a un vaglio di legittimità
La seconda conseguenza di quella concezione era che la guerra veniva esclusa in via di principio
Perché nell'unità della comunità originaria
La guerra non è la rottura di un patto la guerra e la negazione dell'origine
E la negazione del fondamento dell'essere come comunità e la scure posta alla radice dell'albero
E proprio Dossetti stabilirà questo nesso tra pace ordinamento dicendo in Commissione che il riconoscimento dell'esistenza dell'ordinamento giuridico internazionale indipendente dalla legislazione dei singoli Stati era già implicito nella norma che la commissione aveva già approvato con cui si era fatto rinuncia alla guerra infatti diceva Dossetti si era fatta rinuncia alla guerra proprio tenendo conto della unitarietà di tutte le nazioni in un unico ordinamento
Perché le due cose vanno insieme originarietà dell'ordinamento internazionale e bando della guerra
Nell'unità dell'ordinamento la guerra e guerra civile e proprio questa anche al di là della lettera e la posizione su guerre ordinamento che espressa da Dossetti
è stata recepita in Costituzione
A Dossetti morto nel novantasei
E stato risparmiato il tentativo di totale di un rovesciamento di queste conquiste del Novecento che si è avuto in questi primi anni del nuovo secolo
Con il Progetto già abortito del nuovo secolo americano
E la istituzione della guerra perpetua contro il terrorismo dichiarato dopo l'undici settembre nonché lo scontro di civiltà con l'Islam
Che Dossetti amava profondamente in ragione della comune fede monoteista
Dossetti però ha visto e perfettamente compreso il prodromo di ciò nella prima guerra del Golfo contro cui prese posizione abbiamo sentito prima la sua citazione
Però non ha dovuto assistere al più radicale sovvertimento che è venuto dopo di quella che era stata la sua prospettiva oggi invece questo è accaduto
Ma si tratta di una sconfitta definitiva
Per rispondere bisogna prima vedere in che cosa consiste il rovesciamento della prospettiva dossettiani ai della prospettiva della Costituzione repubblicana
Essenzialmente il rovesciamento cui oggi assistiamo consiste nel fatto che la auto sussistenza dell'ordinamento internazionale e la sua natura originaria e non pattizia sono state negate sia in via di fatto che in via di diritto
Mentre delle sue funzioni dell'ordinamento internazionale si sono abrogate mettendosi al posto dell'ONU diverse aggregazioni di Stato
Gli stati ovvero prima la NATO con la guerra di Serbia poi gli Stati Uniti da soli poi questi con la comunità dei volonterosi
L'antigiuridicità della guerra messa fuorilegge sia nella Carta dell'ONU che nella Costituzione italiana è stata revocata
La ripudiata è stata rimessa sul trono
E sì invece istituita alla guerra come ordinamento originario
La teorizzazione per la prima volta nella storia della guerra perpetua
Nella sua doppia fattispecie di guerra preventiva e punitiva contro un nemico a sua volta identificato come permanente ufficialmente il terrorismo nella vulgata l'Islam radicale
Fa della guerra una realtà ineluttabile originariamente addossata ogni essere umano che nasce nel mondo come noi e dei diritti
E mi fa della guerra un potere pieno e supremo non sono sempre libero all'esercizio ma di fatto sempre in esercizio
Dossetti come sempre se ne accorse in anticipo cogliendo nella pubblicistica del tempo quella che egli chiamò una per la giapponese ed era questa frase testuale
La guerra non si può ripudiare l'ossigeno
Con ciò si regredisce non solo alla situazione precedente alla Pacem in terris di Papa Giovanni la guerra fuori della ragione
Non sono precedenti al costituzionalismo postbellico la guerra fuori del diritto ma si torna ai primordi della civiltà occidentale
Cioè a quel frammento di Eraclito che faceva della guerra porle mosso il padre e il principio di tutte le cose
Questa vertiginosa restaurazione a cui ora assistiamo e però io penso destinata a fallire certo attraverso molti dolori e ciò per due ragioni
La prima ragione è che essa è incompatibile a questo grado dello sviluppo tecnologico con la continuazione della vita sulla Terra
Se l'umanità ha perso come si dice la sua immortalità non ha tuttavia contratto alcuna propensione naturale al suicidio perciò si fermerà apriva come già fatto nel Novecento di fronte alla guerra nucleare
La seconda ragione e che la guerra di nuovo intronizzato ha in questi primi sei anni del millennio e del secolo
Non è la guerra che era stata deposta nel mille novecentoquarantacinque e nel mille novecentoquarantasette la guerra che viene oggi dichiarata come perpetua è una guerra che in realtà ha perso un suo connotato è essenziale che nella sua natura dialettica
è una guerra asimmetrica che può essere combattuta da una parte sola
All'attuale livello della potenza militare degli Stati Uniti e dei loro alleati a cominciare da Israele la guerra non è più possibile come guerra tra Stati
Non si può stare in guerra contro gli Stati Uniti e sopravvivere
D'altra parte anche gli Stati Uniti archiviando Ginevra negano agli Stati contro cui combattono la qualità giuridica di nemici e vogliono che siano disarmati prima di iniziare la guerra così è successo con l'Iraq sicché quando è venuta la guerra del Libano forte di questa esperienza il Libano si è ben guardato dall'affidare la difesa da Israele alle truppe regolari e ha fatto combattere gli Hezbollah
In questo modo si è salvato il titolo
Ma se non è più possibile la guerra tra Stati vuol dire che ogni guerra e ormai in guerra civile e a combattere sono da una parte eserciti sempre più frustrati
Dall'altra milizie irregolari kamikaze partiti di Dio e resistenti di ogni tipo cioè tutto ciò che noi chiamiamo terrorismo senza perciò riuscire a identificare il fenomeno
Se ogni guerre guerra civile questo vuol dire che nessuno Stato per quanto potente la può più vincere e perciò gli Stati strano costretti a smettere di combatterla
Ma ancora di più la trasformazione di ogni guerra in guerra civile attesta che essa si combatte all'interno di un unico ordinamento internazionale che perciò si conferma secondo l'intuizione di Dossetti come ordinamento originario
E se ormai la guerra è guerra civile vuol dire che sei arrivata ad essere la peggiore di tutte le guerre perché come aveva detto Carl Schmitt
Essa attende assolutamente in condizione incondizionatamente apporre l'avversario nel non diritto a togliere il diritto dell'avversario in nome però del diritto
Ciò proseguiva Schmitt avvelena la lotta la porta durezza estrema facendo degli strumenti e dei metodi della giustizia gli strumenti e i metodi dell'annientamento
L'attuale apparato ideologico della guerra al terrorismo realizza perfettamente questo paradigma
Essa esplicitamente si impone come guerra civile mondiale che si combatte il dovunque e che si configura come guerra dell'umanità contro chi è fuori dell'umanità
Degli stati ingiusti contro gli stati canaglia e nega il nemico la qualità di Di Micco fino alla esplicita ricusazione delle convenzioni di Ginevra sulla tutela dei prigionieri di guerra
Ma proprio perciò la guerra come guerra civile non può essere permanente perpetua perché ciò vorrebbe dire tornare a prima di Opus a prima dello Stato a prima della civiltà
E quando tutto ciò sarà manifesto allora la guerra sarà riconosciuta non solo come illegittima
Non solo come irragionevole
Ma anche con me impossibile
E Dossetti tornerà a vincere ancora una volta così come ha vinto dopo la morte il referendum contro la riforma costituzionale del venticinque ventisei giugno scorso e noi vinceremo con lui
Bene un po'di ottimismo ci vuole allora adesso il professor Guido Formigoni che parla di Dossetti e la politica estera italiana è l'ultima relazione
Grazie
In una delle ultime riunioni di direzione nazionale della DC in cui Dossetti partecipò attivamente l'otto marzo del mille novecentocinquantuno nel quadro di un acceso dibattito su questioni anche di politica internazionale
Egli uscì con alcune considerazioni retrospettive sull'azione politica dei cattolici nel dopoguerra e cito il suo intervento agli anziani e mancata la sensibilità alle esigenze poste dalla nuova democrazia
Mentre i giovani è mancata una tradizione alla quale non si erano ancorati per cui il loro slancio e l'audacia naturale nei giovani li hanno portati a commettere degli errori
E avventatezza e che sono state abilmente sfruttate dalla grande stampa per screditarmi e a volte ridicolizzare le riconosce questi giovani hanno bisogno di maturare di farsi un'esperienza politica di acquistare certe doti che ancora non posseggono nella misura che si richiede
Però lamenta che a questi stessi giovani è mancata l'azione stimola Tricia moderatrice insieme propria degli anziani o per meglio dire della maggioranza del partito fin qui la citazione era una chiave di lettura generazionale
Che subito Gonella e gli altri membri della direzione contestarono accesa mente di un problema politico che possiamo cogliere appropriatamente a proposito del ruolo di Dossetti nella politica estera italiana del dopoguerra
Dossetti non fu mai un esperto un tecnico della politica estera tuttavia la politica estera bere frequentemente un ruolo cruciale nel suo Breve ma intenso itinerario politico
Questa importanza derivava da un elemento essenziale la sua consapevolezza lucida delle nuove interdipendenze mondiali
Che si erano aperte proprio dopo l'esito della guerra e nei tetri albori della guerra fredda
Fino ai primi articoli del quarantacinque poi nella relazione fondativa di civiltà su umana questi elementi appaiono chiari
Ancora più precisamente l'interdipendenza tra orizzonte nazionale e orizzonte internazionale era uno degli elementi centrali della grande trasformazione in atto
Di cui bisognava secondo Dossetti avere consapevolezza
C'era infatti una solidarietà internazionale di fatto sono le parole che usa nel quarantasei dovuta alle inedite possibilità di scambio di relazione
Cui si sovrapponeva però un urto di grandi imperialismo i esasperazione non solo e non tanto dei nazionalismi di vecchio tipo ma piuttosto dell'aspirazione al governo del mondo come necessità intrinseca alla vita dei singoli sistemi anche questa la sua espressione in tale contesto il problema internazionale dell'Italia si connotava essenzialmente per la sua debolezza perché era prossimo al confine tra i due grandi sistemi e per una manifestazione sia economica che politica
Di questa debolezza
Ci si può interrogare sulle radici formative culturali di questa lucide visione del quadro post bellico
è difficile trovare nelle conoscenze che abbiamo qualche spunto preciso che alluda una formazione specifica
Certamente io credo bisogna rimandare alla letteratura della crisi degli anni Trenta ma con la precisa vertenza che l'interiorizzazione di questi schemi
Era avvenuta in Dossetti senza nessun peso di una ricerca di soluzioni ideologiche la consueta logica la terza via cattolica tanto frequenti negli ambienti della sua formazione intellettuale e morale
Dal suo punto di vista l'interdipendenza diveniva l'orizzonte di fatto pesante ingombrante quanto si voglia in cui collocare il percorso politico di radicale discontinuità che occorreva costruire rispetto all'Italia della dittatura ma anche rispetto all'Italia pre fascista occorreva in questa direzione un indirizzo politico forte in primo luogo una coscienza politica capace di connettere problemi diversi
E infine uno strumento chiave del percorso di riforma non scopro credo novità se indico che il disegno di Dossetti cercava di saldare in modo coerente queste tre dimensioni
L'indirizzo di fondo era cercato nel progetto costituzionale in tutta la sua politici poliedricità articolo undici
Naturalmente compreso ma
Ad estensione di tutti i principi della prima parte della carta
La coscienza dell'unità della politica ricollegava ogni scelta di politica estera a un adeguamento dalla politica interna
Particolarmente di quale economica perché le tue dimissioni dove non rafforzarsi reciprocamente
Per seguire un orizzonte di politica estera attiva realizzativa aiutava il disegno di rinnovamento politico del Paese
E mentre in parallelo si poté uscire dalla minorità internazionale post bellica
Solo rafforzando una statualità rinnovata capace di innescare uno sviluppo economico solido
Terzo elemento lo strumento chiave doveva essere un partito democratico nuovo capace di innovazione dibattito progettualità politica selezione di un'appropriata classe dirigente cioè capace potremmo dire di sfondare i confini della tradizionale politica estera affidata a una ristretta élite professionale
Naturalmente su ognuno di questi elementi apparivano particolari debolezze difficoltà che resero complessa la costruzione di un disegno innovatore all'altezza della crisi italiana e ognuno di questi aspetti portava anche a distinguere le posizioni dossettiani
Da quelle di De Gasperi che era interlocutore naturale in questo processo leader trentino aveva infatti costruito una diversa concezione del lavoro costituente
In chiave di prevalente garanzia reciproca una considerazione prudente verso il dirigismo economico e un chiaro patto di alleanza con settori della diplomazia delle vecchie classi nota biliari pre fasciste
Si videro all'opera queste frizioni in tutta l'evoluzione progressiva dell'approccio Dossetti hanno alla politica estera dell'Italia alle prese con i problemi di un'agenda interna e internazionale sempre più fitta
Secondo Dossetti la ricerca da avviare
Doveva e voleva evitare l'errore di cito spingere il giusto apprezzamento della nostra inferiorità economica e dell'inferiorità dell'intera Europa di fronte all'America
Sino al punto da crederci ormai travolti da un determinismo intercontinentale fino alla citazione e parallelamente la tentazione di rifugiarsi nella staticità di quelle che lui chiamava le grandi opzioni dei momenti cruciali mentre occorreva piuttosto perseguire possibilità nuove anche se incerte senza nessuno schema predefinito
Era appunto concepita come una ricerca non con uno schema mentale o come una posizione ideologica
Qui possiamo solo alludere rapidamente alle diverse tappe di questo itinerario già abbastanza studiato anche se non poi così conosciuto nella vulgata storica di questo paese Dossetti inizi occuparsi concretamente di questi problemi sostanzialmente nel costo del quarantasette
Quando alcune premesse della rifondazione della politica estera italiana erano state ormai porte ad opera soprattutto della leadership di De Gasperi
Nel difficile contesto d'uscita dalla sconfitta della definizione delle condizioni della pace
Tentativo di una politica nazionale che staccasse la Nuova Italia dal passato fascista aveva peraltro tenuto scarso successo
Mentre l'incipiente guerra fredda aveva invece disegnato una o più opportunità che leader trentino aveva già colto implicitamente fin dall'inizio del quarantasette
Nei mesi della rottura della coalizione antifascista per ricollocare l'Italia nel quadro di rapporti stretti con la superpotenza da oltre O CEA no
In questo quadro Dossetti lavora sull'ipotesi nuova offerta dall'annuncio del Piano Marshall
Da intendere non nel senso miracolistico di un sostituto di una politica economica italiana ma come stimolano ripresa guidata dell'economia del Paese inserita nell'incipiente integrazione europea
Ecco il collegamento tra le due dimensioni un piano generale di economia
Chiedeva su Cronache sociali nel settembre quarantasette e insieme il tentativo di allentare il grande conflitto ideologico e strategico tra i due super imperialismo occidentale e orientali
Il carattere semplificatorio dello scontro il diciotto aprile non aiutò ovviamente questa costruzione
Ma il successivo forzamento dalla candidatura di Sforza Presidente della Repubblica sembrava poter aprire una discussione almeno sulle modalità sullo stile con cui questa politica era stata fino a quel momento gestita e a prospettare una politica estera che stesse all'interno del quadro occidentale con modalità autonome nel corso della primavera estate quarantotto Dossetti rilanciò queste posizioni
Criticando l'ipotesi dell'Unione occidentale costituita con il patto di Bruxelles
Non il nome lo disse più volte di una posizione neutralista o terza forzista ma secondo la prospettiva di cito
Un ordine del giorno del dicembre quarantotto che sintetizza la sua posizione
Di giungere a concordare con gli altri Paesi europei una formula capace di dare inizio all'unità pacifica e costruttiva dell'Europa
E più precisamente secondo una formula graduale da ricercarsi al di fuori i raggruppamenti particolari di immediato carattere militare
L'ultima frase naturalmente non piaceva a De Gasperi l'ordine del giorno non fu discusso e non fu votato
Ma aveva il significato di sottolineare che non c'era dal suo punto di vista un primato della questione della sicurezza al primato era piuttosto
La nuova opportunità di accelerare l'integrazione europea e il problema rimaneva il solito per cogliere questa occasione occorreva adeguare la politica interna una politica occidentali vista pur necessaria cito diverrà politica di vassallaggio se si continuerà nell'attuale politica di sufficienza economica c'era la polemica aperta contro gli effetti della linea Einaudi accettata nel breve periodo ma ritenuta deleteria se prolungata nel tempo niente dissimile diciamo
A uno schematico terza forza Isma'religioso che pure correva molto in quei mesi nella cultura cattolica
Delineato si poi il Patto Atlantico sull'onda del patto di Bruxelles e l'orientamento del binomio De Gasperi Sforza l'adesione quell'alleanza Dossetti consumo la sua battaglia critica convinto progressivamente della pericolosità della scelta per il discorso politico complessivo costruito
L'alleanza infatti irrigidiva il quadro internazionale conduceva un'Italia ancor fragile ad annullare i propri margini di autonomia rispetto al dominante partner americano hanno un'indulgenza di cui parlava Alberto Melloni
Non comprendeva Dossetti come per De Gasperi questa scelta poteva significare la piena riabilitazione dell'Italia dopo la sconfitta e insieme l'occasione per sostenere l'equilibrio interno del Paese in caso e minacce sovversive ai suoi occhi appariva una caduta
In una politica estera di Mary schieramenti senza dinamismo
Sappiamo che isolato in queste posizioni ma anche all'interno del suo gruppo Dossetti compì un tentativo senza molta fiducia di cercare un'alternativa all'adesione italiana
Che restasse nell'orizzonte del realismo politico e qui possiamo citare ricordare almeno l'idea della federalismo delle nazioni ancora neutrali dell'Europa che appare su Cronache sociali oppure
La sua posizione negli organi di partito per cui sarebbe stato meglio un inserimento graduale negoziando una garanzia unilaterale americana per il periodo intermedio erano posizioni tattiche ambedue non prive di limiti
Ma evocative appunto di un atteggiamento che tentava di
Stimolare il Governo sui problemi reali a una alternativa possibile
Con le vicende del marzo-aprile quarantanove che videro appunto la sconfitta l'isolamento di Dossetti finiva diciamo la fase costituente della politica italiana della politica estera italiana che aveva posto tutta questa serie di premesse non certo favorevoli all'itinerario
Che abbiamo descritto sopra
Dossetti non abdicò peraltro al tentativo di riprendere tale ricerca adattandola alle nuove condizioni internazionali e di internet sulla rivista
Un articolo non firmato autorevole dichiara infatti di non volere in sterili Rossi in una pregiudiziale anti atlantica
Pose le premesse nei mesi successivi di una rincretinito azione quindi della linea atlantica
In cui emergesse l'istanza di costruire un forte pilastro europeo nell'alleanza
E poi
Segui nei mesi successivi un un percorso che modificò progressivamente il fuoco
In occasione della crisi di governo del gennaio del cinquanta comincia a sostenere che l'aspetto programmatico in fondo era secondario rispetto all'aspetto strutturale della politica e quindi che occorreva
Per attuare il famoso terzo tempo dell'attività governativa adeguare le istituzioni il metodo di governo gli uomini a capo dei ministeri
I rapporti partito governo i meccanismi di attuazione delle legge addirittura
Alla realizzazione del programma appunto costituente
In questa direzione si sviluppa una nuova iniziativa politica che coincise con la seconda assunzione della vice segreteria del partito nell'aprile del cinquanta meno conosciuta in fondo nei suoi aspetti del di sviluppo interno
Con uno sfondo internazionale ancora una volta molto condizionante lo sfondo internazionale quando la guerra di Corea del giugno e cinquanta al le la psicosi di guerra che si diffondeva in Europa
Dossetti si accorgono una volta di controllare questo scenario di controllare gli effetti sull'Italia di questo scenario
Ad esempio limitandone gli effetti interni con una precisa polemica contro le ipotesi di volontarismo armato a difesa della democrazia
E quali decise anche di sfruttare le pressioni americane per il riarmo dell'Italia per ottenere esattamente il suo obiettivo cruciale di costruire un forte meccanismo istituzionale di orientamento statuale della crescita economica nella logica del laburismo cristiano che già è stato citato
In un appunto di fine cinquanta
Che poi viene discusso a diventa la base di una serie di riunioni della direzione
Scrive l'adeguazione del programma economico e in ispecie del programma militare agli impegni internazionali e al ruolo assunto nella comunità atlantica comporta indirizzare gli investimenti
Indirizzare il settore energetico il credito mettendo in atto misure di controllo straordinaria dobbiamo operare come un paese in guerra
Il tentativo è cogliere quindi anche questa occasione per ottenere un risultato politico
Nel gennaio del cinquantuno dichiara al popolo non di non credere a un vago ire Nismo il problema è quello di dare nuove efficienza l'azione statale per poter rafforzare la posizione dell'Italia nei consessi internazionali
Sappiamo che però anche in questo caso questa battaglia porta a una sostanziale sconfitta le vicende della legge delega sull'indirizzo di politica economica l'impossibilità di cambiare
Sforza e pelle identificati come portatori di una mitologia politica contraria al suoi obiettivi lo conduce nella direzione del dimissioni da vice segretario
In sostanza io vado a chiudere possiamo leggere in questa parabola
Una non comune lucidità attorno ad alcune mete fondamentali e l'articolazione di un disegno politico che tenesse conto di alcuni obiettivi essenziali ma anche dei contesti tattici via via cangianti
Possiamo forse anche leggere a distanza di tempo qualche elemento di sopravvalutazione delle possibilità di mutamento offerte dalla situazione
A partire dal giudizio sul reale campo di forze presenti nella politica europea
Una forse su sostanziale sottovalutazione della sfida americana
Per finire alle valutazioni eccessivamente
Ottimistiche sull'equilibrio interno allo stesso partito democristiano quell'elemento di audacia con qualche immaturità e avventatezza per citare l'intervento dell'inizio che Dossetti attribuiva ai giovani cioè se stesso fondamentalmente non era stato assente nei giudizi e nelle attese della politica estera del dossettiani d'altro canto l'impermeabilità del gruppo di comando come veniva chiamato attorno a De Gasperi dello stesso De Gasperi rispetto non tanto alle singole proposte ma al nucleo metodologico al nocciolo della proposta dossettiani ha centrato sul rinnovamento democratico della politica estera dava più di un sostegno al giudizio del leader reggiano sulla carenza di integrazione tra le diverse istanze politiche ma anche sull'assenza nella visione di Degasperi di una prospettiva politica moderna e adeguata ai tempi
Altro è un discorso che rifletta sui singoli passaggi sull'interlocuzione che via via si realizzò in questa trama sugli influssi reciproci in merito alle diverse questioni in agenda
A questo proposito credo che una considerazione retrospettiva
Porti a dovere sfumare molto il giudizio Dossetti hanno sul fallimento di questo tentativo politico in fondo
Nella DC il confronto avviato da Dossetti ebbe un ruolo in dubbio per esempio
A spingere De Gasperi accanto ad altre cause naturalmente a rielaborare a fondo la prospettiva tra anti-Stato poi cinquanta
Collegandovi il deciso e complementare sforzo europeista che poi farà di De Gasperi il grande padre dell'Europa
E nel lungo periodo nel medio lungo periodo qualche altro effetto dell'importazione Dossetti Anna nella visione di politica estera il partito democristiano mancherà pensiamo all'epoca delle o atlantismo della distensione reinterpretata da Aldo Moro
Ma naturalmente il quadro complessivo e gli accenti non erano più quelli del radicale tentativo di rinnovamento intravisto da Dossetti come possibile nell'immediato dopoguerra sulla cui scia sarebbe stato probabilmente
Più
Plausibile costruire
Una porta una logica molto più coerente
E molto più incisiva vi ringrazio
A chiusura di questa nostra giornata desidero rinnovare il ringraziamento a tutti voi
Che siete stati presenti per tutta la durata dei lavori
I colleghi parlamentari alla ai familiari a don Giuseppe Maria i nipoti
La rappresentanza dei pronipoti
Alla famiglia religiosa alla sua
Famiglia monastica della piccola
Una famiglia dell'Annunziata qui rappresentata dal suo superiore dato sterili che ringrazio particolarmente
Il vescovo di ausiliare di Reggio Emilia
Ha partecipato a tutti i nostri lavori al professor Giuseppe Alberigo che il segretario della Fondazione per le scienze religiose di Bologna
Ah e
Gli stretti collaboratori stamattina è stata usata questa espressione quelli davvero stretti collaboratori di quella stagione vedo presente Paolo Barbi o Paul devia che è intervenuto questa mattina ma anche di una stagioni immediatamente successiva c'è Bartolucci Cabrini che lavoro
Nel cinquantasei
A Bologna insomma ringrazio tutti per la presenza sarò breve perché è del tutto evidente che io non tra Rho conclusioni
Non solo perché non ho titolo di competenza adeguati ma soprattutto perché la complessità della figura di Giuseppe Dossetti pretende
Di non chiudere ancora il discorso
D'altra parte potrei aggiungere che nella riflessione di questa mattina di oggi pomeriggio ci siamo soffermati solo su una parte della vita e del pensiero di Giuseppe Dossetti
Anche se sappiamo che la sua vita essendo per costata percorsa da un filo unitario e da un'ambivalenza come ha detto Achille Ardigò c'era al Monaco nel politico e il politico nel Monaco
Potrebbe bastare quei sette anni di impegno politico di cui ci siamo occupati per tracciarne un giudizio complessivo
Ma sentiamo di non riuscire di non potere chiudere il discorso
Perché se è vero come ha ha recentemente scritto nel suo ultimo libro Gigi e Andrea Pedrazzi il tempo di Dossetti è passato ed è fuori discussione che
Sì a un dato oggettivo
è ugualmente vero che parecchie delle domande degli allarmi delle esortazioni che ci ha lasciato hanno una valenza che trascende quel tempo sino a toccare inquietare il nostro tempo il nostro presente
Questo incontro ha richiamato parecchie delle domande
Ci propose che pur ha proposto il magistero di Giuseppe Dossetti ma non ha indicato le risposte non era evidentemente compito di questo incontro
è compito della politica ancora
Di questo nuovi che la pratichiamo ne abbiamo qualche responsabilità abbiamo piena consapevolezza e io in particolare so che neppure a me consentito in questa sede aprire un dibattito su scelte istituzionali di politica economica di politica internazionale che peraltro sono sul tavolo
Del Governo e del Parlamento questa non era una sede per aprire un dibattito politico
è stato in ogni caso molto importante riportare Dossetti qui dentro
In questo palazzo dove egli ha potuto rivelare sessanta anni fa in modo così suggestivo
Incantatore lo definì il cardinal Biffi agli occhi di intere generazioni giovani e meno giovani che avevano attraversato il fascismo e la seconda guerra mondiale la sua intelligenza la sua personalità politica
Divenendone punto di riferimento ed è stato importante come ha detto a Raniero la Valle riportarlo in questa sala evocativa dei di due momenti storici
Qui si ritrovarono gli aventi Miani come leggete nel due Lattivi
E venne proclamato l'esito del referendum istituzionali tu avvenimenti che intrecciarono così da di cinture ci hanno così da vicino la biografia
Di Dossetti
Il primo avvenimento la intreccia nel senso che comunque segna l'inizio della stagione lunga e dura del fascismo non era giusto che continuasse anche in questa sede
L'imbarazzante seppure non malevola ma felpata rimozione della sua figura
Dossetti intimi disse in un certo senso anche oggi
Proprio perché
Pone questioni e continua a porre questioni
Ricorderanno i tanti che sono presenti qua e che erano presenti quella dialogo con Nilde Iotti
Nel novantaquattro a monte a Monteveglio
Decorreranno l'inizio dell'intervento di Nilde Iotti a proposito de di una figura che intimidisce
Siamo grati per questo alla fondazione della camera dei deputati di avere voluto questo incontro siamo grati al presidente della Repubblica
E alle altre autorità dello Stato di rally conferite o con la loro presenza alla solennità che meritava
Nel dibattito politico corrente nella pubblicistica politica corrente il nome di Dossetti e spesso è stato ente spesso trasformato nel suo aggettivo non già per definire
Gli addetti di quel tempo
Per lo più non attivi oggi sulla scena politica
Ma per dire di un'ambiguità
Di un supposto sincretismo persino di un possibile tradimento
E allora siamo grati alla Fondazione per le scienze religiose
Di Bologna per la serie di manifestazioni celebrative si completeranno la settimana prossima
Celebrative del decimo anniversario della sua scomparsa
Per aver efficacemente contrastato questa insopportabile come l'ha definita Alberto Melloni il luogo comunismo i tanti luoghi comuni attorno alla figura
I dossier
Così come siamo grati ai professori a tutti i professori che sono intervenuti oggi ma vorrei riferirmi in particolare i professori e lire Pombeni per avere dimostrato l'uno come la difesa della carta costituzionale da parte di Dossetti nulla avesse di nostalgico di conservatore e l'altro ha dimostrato quanto siano prive di fondamento le ricorrenti accuse nei suoi confronti di filo comunismo oltre che di integralismo
Sul dossier Dossetti difensore della Costituzione
Vorrei dire solo una parola dopo l'esito ne ha già accennato giustamente Raniero la Valle così clamorosamente negativo
Del recente referendum costituzionale credo si debba dare atto
A don Giuseppe Dossetti era don Giuseppe Dossetti quello che intervenne allora
Non solo della generosità che lo portò a ingaggiare essi nella difesa della carta ma anche della straordinaria lucidità che li consideri consentiti vedere
Dopo decenni di abbandono della vita politica
Nel sentimento popolare di adesione ai principi della Costituzione la risorsa a cui fare ricorso in un momento grave di crisi della democrazia
Rossetti non era bloccato da una sorta di conservatorismo costituzionale lo ha detto stamattina leopoldo Elia
Coglieva contestualizzarla storicamente penso alla riflessione la sua riflessione sul deposito emotivo e culturale lasciato dalla tragedia dalla seconda guerra mondiale
Contestualizzarla il clima è la situazione socio politica in cui era nata la carta
E proprio in ciò vedeva i limiti e i pregi
Di cui per la verità dei limiti comincia a parlare sin da subito su Cronache sociali come è stato ricordato
E soprattutto
Nel magistrale intervento sullo stato evocato qui dalla relazione di barboni fatto ai giuristi cattolici nel mille novecentocinquantuno
Ampiamente ripreso da una pubblicazione del professor Alberto Alberico
Valutazioni riprese anche in quella sorta di Autobiografia pronunciata Cavriago il tredici febbraio mille novecentottantotto in occasione del conferimento dalla cittadinanza
Onoraria dove si soffermò sui limiti in particolare della seconda parte dalla Costituzione
Egli non riteneva la Costituzione italiana perfetta si doveva la si doveva migliorare
C'era bisogno di un adeguamento non frettoloso alle esigenze di un Paese molto cambiato e di una demo che l esigenze di una democrazia alla ricerca di una
Maggiore efficienza e un più virtuoso ancoraggio con il popolo
Ma c'era bisogno del tutto avvenisse senza mettere a rischio l'unità geografica e politica della nazione del popolo italiano
La preoccupazione per la possibile rottura dell'unità della Repubblica divenne per lui quasi un'ossessione
Tanto percepiva
La leggerezza alla fragilità culturale e morale con cui anche la parte più sana del sistema politico affrontava la questione
La disinvoltura vorrei dire
Abitato come era guardare lontano
Particolarmente toccato in quegli anni da quanto stava avvenendo nella ex Jugoslavia paventava il rischio che si diffondesse non solo in Italia ma in tutta Europa
Forme di neo populismo fondate su sentimenti localistici e nazionalisti
Anche sotto questo profilo il suo fu il discorso della sentinella
Non della sentinella che vede arrivare il mattino ma della sentinella che invita a resistere a durare nella notte
Questo era il suo messaggio resistere nella crisi averne consapevolezza non rimuoverla affrontarlo
Attraversare la crisi per superarla a me pare anche per questo molto appropriata la definizione che ne ha dato il professore alcun pericolo di coscienza del secco
La politica dei primi anni Novanta nelle sue più intime connessioni
Per molti aspetti poco è cambiato era infatti lontana dall'ispirazione dagli intenti dei padri costituenti e distante dallo spirito unitario e di costruttivo della nazione
E rischiava di incrinare anche quei percorsi di revisione di cui pure la carta aveva bisogno
Radunò costituzionalistica numero animo numerosi comitati andò a parlare ai giovani nell'immensità del nord e il sud del Paese
Per cominciare a mobilità resti ha mobilitato in in difesa della carta esposta ai rischi di un'aggressione incolta inconsapevole
Il suo fu uno sguardo che sarebbe vedere dentro la notte e si ritrasse quando capì di avere adempiuto al suo compito
Più che prospetta in quell'occasione fu testimone e protagonista o protagonista vero nella contingenza storica
Consapevole che una stagione stava per chiudersi ma non poteva chiudersi nel segno della devastazione di ciò che fu conquistato con il sangue la passione la fede l'intelligenza Dossetti d'altra parte aveva percepito la fine di un'epoca la chiusura definitiva di una serie di rapporti di forme di organizzazioni sociale
E politiche per questo come ha ricordato Giancarlo Gaeta vedeva la Costituzione come l'ultimo a regime di fronte anche quella Costituzione che lui riteneva dovesse essere cambiata in alcune parti in come argine di fronte al dilagare di una cultura che giudicava eversiva dei fondamenti su cui la democrazia italiana si era fin qui retto
Prima di concludere una parola su un altro tema che gli stava molto a cuore non a caso l'abbiamo messo al centro del
Nostra riflessione pomeridiana quello della pace
E ancora viva in tutti noi la commozione di quella straordinaria
Dimostrazione di
I proventi preveggenza di quelle parole intense sedere
Che vennero pre non pronunciata al tempo della prima opera del golf che qui sono state evocate nel filmato che abbiamo visto
Il cardinal Martini ha parlato di lui come di un profeta di questo tempo in un discorso in cui collocare in particolare un suo giudizio
Sono parole di Martini tagliente Sorgi dico sulla gaudium et spes a proposito della pace proprio perché quel modo di parlarne virgolette
Era tipico della sua profezia un richiamo assoluto intransigente al Vangelo insieme un interesse profondo per i fatti della storia presente in particolare per il tema grande della pace
La pace è uno dei nomi di Dio diceva dossier
Negli ultimi anni della sua vita parlava di questo tema con un coinvolgimento spirituale ed emotivo eccezionali
E con una conoscenza e padronanza politica dei problemi
Internazionali decisamente superiori superiore
A quella del lontano Periodo delle forti discussioni
Contrapposizioni anche con De Gasperi sull'alleanza atlantica o sulla guerra in Corea
E persino degli anni della guerra americana in Vietnam
I problemi della mondializzazione da un lato che lui aveva rivisto per tempo basterebbe ricordare l'attenzione alla Cina in anni in cui pochi lo facevano
Ma soprattutto l'emergere di un inquietante islamismo radicale come reazione ad aggressioni ingiustificate per l'azione di la valle si è soffermata giustamente
In modo suggestivo
Ingiustificate sotto il profilo storico politico e giuridico dell'Occidente rendono particolarmente attuali le sue riflessioni su questa novità l'islamismo
Destinata a condizionare le relazioni internazionale per i prossimi decenni
Ecco perché è finito il tempo di Dossetti ma non è finito il pensiero di tosse
L'esortazione di tasse
Se alla fine degli anni Quaranta la battaglia di Dossetti sull'alleanza atlantica all'interno della DC lo vide soccombere rispetto a De Gasperi
Una personalità guidata da una maggiore esperienza anche da una maggiore età un'esperienza di vita ma anche da una maggiore esperienza in internazionale
E un più consapevole senso della realtà
Anche se le argomentazioni di Rossetti condivido particolarmente le conclusioni del professor Formigoni
Non lasciarono indifferente De Gasperi
Non è che De Gasperi molto alla sua posizione ma non c'è dubbio che l'impegno che De Gasperi assunse
Qua c'è Paolo Bardi che potrebbe dire tante cose all'indomani della firma del Patto Atlantico per dar vita a questo disegno della unificazione politica dell'Europa
Ed è questo impegno aderirà anche a che fare con quell'esigenza che Dossetti aveva proposto di creare una condizione di autonomia per tutto il continente e nostro se tempo di partner si può oggi diremmo di multilateralismo
è esplicitato questo obiettivo nei discorsi di De Gasperi di quel tempo
E la preoccupazione che Dossetti aveva avanzato nella direzione nazionale della DC e a proposito dell'impossibilità della in opportunità che l'Italia sottoscrivesse delle alleanze che fossero solo militari
Questo sull'argomento con cui cercò di fermare
Il pathos alla firma del del del l'adesione al Patto Atlantico
E non c'è dubbio anche di questa preoccupazione cieco nel De Gasperi che diventa il promotore più convinto dell'accetta ma soprattutto che lavorò sullo statuto della CEE
Per introdurvi la politica e fu De Gasperi che inserì un emendamento che venne approvato
Che venne approvato un emendamento in cui si impegnava ci si impegnava entro sei mesi a dar vita all'assemblea costituente per fare dar vita appunto alla costruzione dell'Europa
E quindi l'idea che anche quella che doveva e su una comunità di difesa un esercito unificato dovesse essere guidato dalla politica
E qua c'è il segno di quella suggestione di quella pressione che De Gasperi avanzo in questa direzione
E credo che la ostinazione la resistenza la resistenza del Governo Pella
Che non ha voluto portare mai a ratificare lo statuto il trattato dell'accetta nel Parlamento italiano gli abbia anche aperto uno squarcio su quello che stamattina giustamente è stato evocato come il quarto partito
Ecco su l'effettivo condizionamento di quella generazione contro cui in particolare Dossetti si scagliò
Lo voglio dire perché se è vero che allora risultò soccombente è anche vero che le sue idee avevano cominciato a fare breccia
Da subito da quasi subito nel De Gasperi negli ultimi anni della vita di Vegas ebbene dicevo se è così se è stato così
Alla fine degli anni Quaranta insomma dove li tocco di soccombere io credo che che oggi cinquant'anni credo che cinquant'anni dopo
Le sue posizioni sulla necessità di costruire nuove relazioni impostate non più sul piano della forza tra Occidente Montreux e mondo islamico risultino di una lucidità e di un realismo questa la parola che in de
Ci si rifiuta di associare la figura di Dossetti di realismo politico assolutamente incontestabile
Gli interventi le relazioni di la valle di Formigoni ci hanno aperto utilizzando Dossetti
Anche hanno aperto a un modo di pensare
Alle vicende internazionali assolutamente originali di cui sentivamo la necessità e anche per questo
Ringraziamo assieme agli altri Melloni Balboni che sono intervenute oggi pomeriggio
è stato scritto che Dossetti visse il raro dono di guardare avanti ed è vero
Quante volte indicò soluzioni itinerari che poi il tempo si incaricò di dimostrare quanto fossero pronte
Fa una certa impressione ascoltare il suo ultimo allarme una esortazione quasi disperata
Virgolette
Viviamo in una crisi epocale diceva io credo che non siamo ancora al fondo neppure alla metà di questa crisi
Siamo dinnanzi all'esaurimento delle culture non vedo nascere un pensiero nuovo né da parte laica né da parte cristiana siamo tutti immobili fissi su un presente che si cerca di rabberciare in qualche maniera l'unico credo che vorrei far sentire oggi è il grido di chi dice aspettate vi delle sorprese ancora più grosse e più globali
Dei vari mescole i più totale attrezzati per tale situazione
Convocate delle giovani menti
Che siano predisposte per questo
E che ha piano oltre che l'intelligenza il cuore cioè lo spirito cristiano
Non cercate nella nostra generazione una risposta noi siamo veramente solo dei sopravvissuti in grado però di intuire quello che sta accadendo
Anche se non le risposte
Mi pare così di poter dire alla fine di questa giornata di studio che abbiamo contribuito a restituire Dossetti alla verità storica del suo apporto reale alla politica italiana senza mitizzazione e senza mistificazioni
E ciò basta ad a pagarci per aver assolto tutti insieme semplicemente ha un dovere
Grazie
Allora mi pare che molti dei presenti lunedì saranno a Bologna perché si apre una tre giorni molto interessante facciamo un po'di commozione perché è giusto è giusto grazie ancora
Beh davvero questo filmato CIA consentito di aprire anche con un'intensità emotiva i lavori di oggi pomeriggio
Ci ha ha consentito di misurare ancora una volta
La straordinaria
Dote di di profezia come il cardinal Martini
Ha ricordato parlando di Dossetti l'ha definito un profeta del nostro tempo
Purtroppo stiamo vivendo già i tempi che in quella registrazione insomma ecco furono preconizzato
Da una intelligenza lucida e libera e libera
E quindi anche per questo siamo grato che ci ha grati a chi ci ha messo a disposizione questo materiale io direi di cominciare immediatamente perché anche i lavori di oggi pomeriggio debbono rispondere a un criterio di di dal snellezza e rapidità lo dico
A me stesso ma insomma perché tutti i relatori che sono presenti a questo tavolo insomma tengono conto delle esigenze
Di
Questo incontro cominciamo allora come previsto dal professor Alberto Melloni il titolo della sua relazione dalla Resistenza Cronache sociali relatori possono intervenire sia da quel postazione sia dal tavolo seconda delle loro forze
Prego
Grazie anch'io
Come già è stato fatto questa mattina mi limiterò semplicemente a denunciare alcuni titoli di
Una analisi necessariamente complessa e lenta che cerca di descrivere un aspetto di questo passaggio così
Importante che è quello decisivo che fallì Dossetti un personaggio di prima grandezza dell'orizzonte politico ma anche un personaggio ma grandezza dell'orizzonte intellettuale della ricerca politica e non solo politica della società italiana
Per cui leggerò semplicemente alcune
Cartelle di prologo al mio discorso e poi ne farò una rapidissima sintesi per stare nei tempi che mi sono stati assegnati
Abilità alza partigiana di Dossetti è stata fino al quarantacinque uno degli elementi che hanno determinato la sua immagine pubblica successiva come tutti sappiamo è stato chiamato alla vice segreteria democrazia cristiana delle stata della liberazione
E catapultato a fianco di De Gasperi proprio dal desiderio di rappresentare quasi fisicamente il vento del Nord in un partito che aveva avuto altri protagonisti del rango del giovanissimo professore emiliano del quarto dei comitati di liberazione
Da allora in poi la ricostruzione del suo effettivo ruolo all'interno delle formazioni partigiane della provincia di Reggio e proseguita con studi e lavori
Che si sono intrecciati sempre più profondamente alle rievocazioni che lo stesso Dossetti ha fatto di qui Nesi dei prodromi delle conseguenze che sanno appunto discorsi fatti in diverse occasioni a partire
Dalla celebre
Presentazione alla Costituente in assemblea plenaria dell'articolo sette
Nel corso della quale l'evocazione del martirio
Del suo giovane comandante vicecomandante Elio corona un intervento teso a strappare un consenso non facile al compromesso raggiunto su quell'argomento cruciale e poi proseguiti in tante altre occasioni più o meno private
Fino alle ultime interviste autobiografiche concesse con una generosità che merita forse una riflessione a sé stante
Lungo tutti quegli anni dalla Liberazione alla sua morte Dossetti e quindi in qualche modo di rievocato le tappe del suo impegno resistenziale le sue conseguenze le stagioni successive
Sottolineando tre elementi contraddittori che costituiscono forse uno dei problemi storiografici di quell'inizio e più in generale della parabola politica dossettiani a che oggi qui ci occupa
Il primo elemento che Dossetti sottolinea ed elemento della progressione e a varie riprese egli sottolinea il tipo di progressione che fa di quel giovane studioso della Cattolica costretto da Gemelli alla stanga di diritto romane poi passato al diritto canonico un capo partigiano e poi di un leader politico
Sono lentamente il giovane intellettuale che aveva tenuto le proprie riflessioni al riparo del riserbo di casa Pato Fanny quella casa dove l'ansia progettuale
Era comune ai partecipanti della Cattolica di quel momento e poi di casa Codazzi dove il giovane canonista
Aveva elencato tutte le preoccupazioni rispetto all'eventualità della nascita di un partito cattolico sale alla ribalta dalla ribalta provinciale a quella più rilevante di carattere nazionale e poi costituente e poi parlamentare
Una progressione in cui sono determinanti i contatti diretti con i compaesani di Cavriago che sono quelli grazie ai quali le solidarietà tipo assistenziale nelle quali si trova coinvolto nei nei momenti fra la svolta della guerra l'armistizio
E diventano la chiave di accesso alla attività politica più propria una progressione
Nella quale Dossetti
Che con l'organizzazione del fascismo aveva avuto una serie di rapporti del tutto normali negli anni della prima giovinezza
Matura non solo un distacco iniziato già con il trentanove poi con il quarantatré un distacco non del tutto originale ma invece matura una diagnosi del fascismo questa sì molto originale usanze del fascismo come foto
E nella quale si colloca la guerra e la catastrofe nazionale una diagnosi che pur ritornerà a varie riprese del quarantotto e poi ancora molto oltre fino agli ultimi anni della sua esistenza e quasi a marcare la preoccupazione che ritornare di quel vuoto fosse il ritornare di un fascismo non del fascismo decorativo ed episodico ma di quella cosa che chiamava il fascismo sostanziale
E sempre per tornare al tema della progressione e noto come luglio abbia descritto il passaggio dalla cattolica nella quale il giudizio liquidatorio sui popolari
Ed era originario e fondato sulla precetti mitologica della realtà ad un suo proprio antagonismo antipopolare che sarà una delle radici
Del conflitto con al CIPE De Gasperi e poi con più in generale della sua posizione anche del fascino della sua posizione sulla giovane generazione cattolica del dopoguerra che con i popolari non aveva le cammini senz'altro
E poi ancora la progressione che lo porta volta a volta specificare la qualità del suo impegno del suo impegno politico May frammenti e autobiografici che abbiamo raccolto Fabio Nardelli ed io in un in una specie di documentario che adesso dati non dalla Casa delle letterature
E e molti intrecci è sembrato molto interessante racconto che lui fa della retata alla sede della Capital Ferrari dell'inverno mille novecentoquarantaquattro nella corso della quale Dossetti quasi rischia la vita perché acconsente i volantini azionisti
Che sono elementi interessanti del fatto di come il suo approdo poiché la ribalta politica nella DC non sia stato
Una scelta che veniva da chissà quando da chissà dove ma il frutto di una progressione appunto anche questa lenta e in
Maturata nel tempo di cui alla fine i passaggi decisivi e definitivi avvengono proprio dal momento in cui stringe un rapporto con gli ex compagni di scuola comunisti a Cavriago in una solidarietà tutt'altro che poco
Eloquente
Il secondo elemento tra questo e la progressione che costante nell'autorappresentazione Dossetti alla di quella fase e la sottolineatura
Continua quasi insistente della casualità
A sentire lui quasi tutto è capitato per fattori imponderabili non cercati senza che ci avesse mai pensato prima le riunioni con i professori di casa Pato Fani coi professori milanesi di cui adesso conosciamo di più grazie al volume sull'accusati di Marcello Malpensa e Alessandro Parola solo soltanto degli episodi che si sono interrotti in un nulla di fatto
Nulla di fatto che poi sarebbe un documento sullo stato che
E ancora da trovare se ci riuscissimo
I legami antifascisti con i compaesani comunisti sono tutte necessità che vengono semplicemente dal fatto di trovarsi lì un po'isolati un po'limitati nei movimenti
L'ingegnere l'arresto dell'ingegner piani che lo porta alla guida del movimento provinciale di liberazione e una fatalità dovuta semplicemente alla in avvedutezza dei capi del del CLN che si riuniscono troppo precipitosamente
La stessa decisione
Di accantonare un'aspirazione al sacerdozio dell'aprile mille novecentoquarantacinque
E dovuta alla percezione congiunturale della notte della liberazione
Del ruolo sarebbe potuto giocare per mettere un freno agli ammazzamenti iniziate il giorno stesso della liberazione e poi via la chiamata a Roma alla per pc del DC
Deriverebbe da una casuale conversazione conto se Pignedoli in treno
L'impegno costituente come già veniva detto stamattina evocato semplicemente dal fatto che nel partito non c'era lo spazio per fare quello che voleva lui la vice segreteria una carica provvisoria e via di questo passo
Fino alla conclusione della propria parabola politica
E all'inizio dell'avventura culturale e spirituale a Bologna all'inizio degli anni Cinquanta
Il terzo elemento che ritorna costantemente nell'autorappresentazione do settimana di questa stagione delle fasi di questa stagione
Politiche di cui oggi ci occupiamo e quello però della ulteriori TAC che connota tutta la sua parabola e che fa riferimento ad un bisogno di autenticità cristiana che volta a volta feconde spiazza i singoli impegno in cui Dossetti si immerge
Ho citato quel piccolo passaggio sulla rinvio del farsi prete come avevano registrato i suoi compagni di lotta
Alla vigilia dell'ingresso vittoriose dei partigiani in città
Ma si deve ricordare ancora più chiaramente alludeva già questo questa mattina Paolo Pombeni il lavoro di Civita Suman
Che si vuole occupare del destino e dei problemi della chiesa anche come chiave del lavoro politico
E delle sue rigidità
E ancora più avanti la rivista mancata di quel gruppo metodo nuovo e quella che poi invece effettivamente nascerà col titolo Cronache sociali
Risente di questo continuo sporgersi in avanti di Dossetti di quest'andamento sincopato per cui di digerisce le esperienze a cui dà vita
Quando coloro che ha coinvolto stanno appena iniziando a sperimentarne il passo in questo la pubblicazione dei due volumetti allegati alla rivista Riforma che sociali una forma anticipata di dorsi quello di Giorgio la Pira sulla tesi della povera gente con le candele Soir su una riprova di un interesse ulteriore rispetto alla lotta politica
Che e alla fine arriverà a maturazione con il lavoro sulle che si elogia di Rosmini compiuto durante la convalescenza per la polmonite un lavoro apparentemente ora perduto e che apre la via di una ulteriore stagione progressione casualità ulteriori ITA dunque solo questo un po'le croci del lavoro storiografica le quali già quest'oggi si faceva cenno perché esso delle cose difficili da mettere insieme con gli altri aspetti che non gli studiosi ma tutti hanno percepito di Dossetti cioè il fascino di un grande rigore intellettuale una capacità di visione dell'insieme delle cose
Il fatto di saper depositare queste visioni e queste intuizioni in una formazione
Di un'intera generazione giovane che trova nella sua persona l'occasione di un cambio drastico della propria Titta
Però sono proprio questi stessi elementi che consentono anche quelle forme di banalizzazione molto facili
Che aprono il varco a chi pensi di poter ti Dufferin Dora ignorare gli intrecci concreti di scavalcare il lavoro di rilettura e di scoperta delle fonti di poter saltare la consecutio temporum così essenziale al lavoro storico di fare insomma
Tutto quello che invece ha fatto adesso ritocca la voti sul giovane Dossetti in un volume che credo campi in modo decisivo la conoscenza dei primi anni della formazione di quello che allora si chiamava Pic
Andare oltre la soglia sulla quale si fermi il volume di ricorda la foto mille centotrentanove e un compito ancora aperte non ho certo la pretesa di affrontarlo io in questa sede tanto meno negli ultimi quattro minuti che mi restano
E né penso di poter affrontare qui le molte domande nuove che quel lavoro pone anche sulla parabola politica di Dossetti nella DC e soprattutto sul modo in cui in Dossetti si trasformano
Quelle che erano caratteristiche del clima culturale d'Italia fascista in qualche cosa di diverso sia nel rapporto con i popolari sia per esempio sul tema dell'antiamericanismo
E che si esprime ininterrottamente con una costante dal quarantasette al novantuno e nelle quali colpisce l'assoluta non indulgenza per le capacità rigenerativa ICI
Del sistema politico americano indulgenza che invece quindi riservata propri su Cronache sociali al sistema inglese tanto meno può aiutare gli ultimi tre inutile mi sono rimasti per iscrivermi all'affollato club delle sintesi su Dossetti catturato in lungo e in largo le dimensioni del suo impegno politico arrivando in sostanza documentare una caratteristica ben nota del personaggio che molte circostanze
Dalla Costituente al Concilio
Dalla riforma della legislazione sugli dalla creazione della legislazione sugli istituti secolari a quella sul meridionalismo sfociate dalla Cassa del Mezzogiorno dalla battaglia contro la lex chiese fondamentali sarà quella con riforme costituzionali
Ma che c'ha tre mila duecentonovantaquattro si muove sul terreno in un modo anomalo e quindi dirò semplicemente quello che lo scopo delle pagine che non vi
Leggerò e cioè semplicemente rintracciare
Il percorso e la parabola intellettuale nella quale Dossetti si muove tutti ne conosciamo il vigore e la forza come dirigente e leader politico tutti ne conosciamo il rigore la forza come teologo e come scrutatore delle teologie mancanti la teologia della storia della tradizione College della pace
Quest'elenco delle te lo dice che non ci sono che punteggiano a tutti gli anni cinquanta sessanta e settanta della sua vita ma c'è anche una dimensione molto importante che è quella di grande creatore di cultura Giuseppe Dossetti questo protocollo si possa dire senza tema di smentita
Non è soltanto un enorme consumatore di cultura fin dalla giovinezza di nuovo cito il lavoro di Arrigo cala voti fin dalla tesi di laurea c'è un accesso e uno studio Della canonisti classica medievale che era del tutto inutile al lavoro che stava facendo sul tema della violenza del diritto canonico sulla base delle fonti codici Ali e che testimoni invece una curiosità intellettuale che va ben oltre e brillante a delle cose
Dicevo non è soltanto un grande consumatore di cultura questo prodotto un grande produttore
Di
Di cultura un produttore di cultura che fa riferimento a due grandi aspetti della sua personalità e della sua azione che si trova nell'azione politica di cui oggi ci interessiamo ma che troveremo anche molte altre volte prima di tutto Dossetti procede molto più velocemente una volta appoggiato sul terreno di quanto gli altri non si aspettino da lunghi c'è una forma quasi costante di sottovalutazione delle sue capacità di organizzazione di produzione intellettuale che sorprende e stupisce qualche volta
Anche appunto come diceva la lettera di De Gasperi citata oggi inquieta i suoi le persone che gli sono più più prossime
La seconda caratteristica e quella che nelle cose che fa proprio quel sottofondo quella tenuta sostanziale fondamentale
Dell'impegno per una vita cristiana piena ed autentica per un vero discepolato né più nemmeno che un vero discepolato
E questo costituisce una riserva della quale le esperienze fatte possono rientrare e ritornare in un modo anche questo molto singolare e che rende al ancora più importante distinguere bene i tempi le fasi in momenti cioè il fatto che Dossetti il primo a diagnosticare l'incompiutezza delle cose nelle quali più si è impegnato questa mattina leopoldo Elia citava il giudizio sulla Costituzione
Ma in fondo qualcosa del genere lo saprebbe dire su alcune di quelle riflessioni
Nel sessantacinque sessantasei nelle quali lamenta l'incompiutezza del Concilio comuni incompiutezza radicale legata alla mancata pronuncia autorevole sul tema della pace e della condanna della deterrenza
Al tempo stesso però proprio questa capacità di riserva
Che è costituita dalla ricerca di un autentico discepolato consente alle cose di riemergere dopo il tempo in una valutazione nuova e in qualche modo più
Positività più equilibrata e che mette in luce di più gli elementi di Costanza e di permanenza vale per il Concilio in modo particolare valido di meno per la costituzione per tutto quello che questa mattina poliuria
Ricordava sulla riscoperta diciamo così del valore di una Costituzione di cui aveva Luís stesso criticato gli inadempimenti e le inadempienze nel momento in cui aveva stava chiudendo la sua parabola
La sua parabola politica e proprio per questo mi sembra che sia importante
Ritornare in conclusione solo brevissimamente sull'argomento la parabola intellettuale di cui fra che sociali costituisce il deposito di grandissimo interesse non solo per tutto quello che ancora oggi non si sa penso soltanto gli articoli di Federico Caffè
Non firmati essendo caffè in quel momento
Autorità della Banca d'Italia che non poteva rientrare
Fra i collaboratori di la rivista e ma penso soprattutto gli articoli suoi quelli Dossetti che costituiscono una diagnosi una lettura del percorso politico degli anni fa quarantasette cinquantuno molto originale è molto ricca
E diceva in conclusione volo Santo tornare sull'argomento del dossier Dossetti Eldo strettissimo
Quello che ho detto vorrebbe semplicemente andare a parare con un certo numero di argomenti che qui salto su quella che è una fase che l'UDC in conclusione
Di quell'intervista fatta per pubblicare suoi interventi alla Costituente dove sui suoi rapporti col dossier titoli tagliò corto dicendo l'unico dossettiani ero io
Grazie adesso ascoltiamo il professore Enzo Balboni
Finalità è compito dello Stato nella lavorazione Dossetti Anna poi interromperemo cinque minuti per un coffee break e riprenderemo con le altre due relazioni poi mi ha finito
Grazie
Parlo da questo microfono per essere più rilassato e nello svolgimento dell'argomentazione
Il mio intervento ha un titolo che evidentemente non è un titolo mio ma è un titolo e Dossetti ma che segna in modo forte il tipo di intervento
Chiesto che mi accingo a fare il titolare non abbiate paura dello Stato la grande lezione di Dossetti in tema di funzione ordinamento dello Stato moderno
Il famoso e densissimo discorso che Dossetti pronuncio al terzo Congresso dei giuristi cattolici novembre del cinquantuno che il suo contributo al vivacissimo dibattito che ne è seguito
Presentano un alto grado di compattezza logica ed armonizzano del resto con tutto il suo pensiero mirabilmente sintetizzato nel noto ordine del giorno del nove settembre quarantasei
Sul principio di su dieci sigaretta e riconoscimento delle formazioni sociali intermedie già richiamato da leopoldo Elia
In quel novembre del cinquantuno sono passati ormai sette anni dai sogni e progetti resistenziali e si percepisce nitidamente
Una maggior consapevolezza degli ostacoli reali gli impedimenti di fatto per usare una frase della nuova Carta al progetto di rito Fondazione delle istituzioni pubbliche come passaggio
Intermedie necessario per una vera re format zio del corpo sociale operazione entrambi da lungo tempo spiccate e che avevano motivato l'ingresso di Dossetti in politica
Un ingresso peraltro Daloui sempre considerato fortuito e occasionale e non rispondente ad un beh Ruffo ha una vocazione irresistibile
A questa consapevolezza fa seguito le infatti sul ruolo di quella che potremmo chiamare un'élite politica sapiente e dedicata i liturgici di Dio
Che deve sapersi distinguere contrapporre ad una società pigre corporativa avendo la forza di intervenire su alcuni degli aspetti salienti e più consolidati di essa si trattava con ogni probabilità dell'ammaestramento che Dossetti aveva attratto soprattutto dalla sua esperienza sia nel tempo costituente sia nella prima legislatura repubblicana oltre che nella direzione nella segreteria
Della democrazia cristiana e nella crisi politica del cinquantuno di tale ammaestramento e del suo sapore amaro Dossetti non fa mistero laddove afferma senza finzioni e concludo linguaggio che all'indomani della guerra nel volgere di cito in questo punto brevissimi mesi veniva contenuta la spinta rinnova attrice in pochi anni progressivamente compressa sino ad essere praticamente annullata
Per ora quasi ovunque chiusa la citazione
Soffocata come essa era dal riemergere riprende di tutte le vecchie forze di tutti i vecchi uomini di prima della guerra
Un'affermazione pesante soprattutto se si considera che essa fu Chiesa fu pronunciata dinanzi a una platea rappresentativa di ceti sociali dirigenziali appartenente all'area politica maggioritaria erano i giuristi cattolici che lo stava ascoltando
Ascoltano infatti sedevano molti appartenenti a quel mondo che ha che dal cenno ai vecchi uomini di prima della guerra avrebbero potuto sentirsi toccati anche sul piano personale
Il principale nesso di continuità con gli anni della Costituente anche il cuore della tesi di Dossetti alla base della crisi dello Stato moderno
Vi è un'incomprensione non si sa quanto involontaria ma certamente patrocinata dalle principali correnti di pensiero politico e giuridico su quello che deve essere il fine dello Stato
I riferimenti già fin dall'inizio ha Cocceio secondo il quale la suprema potestas era legittimata se si prefiggeva lo ius to where e il felicità tende fendere
E subito dopo al Bonomo umano un semplici ter tratti rispettivamente dall'Alta scuola processuali Istica di Kyo venda che dalla rocciosa tradizione della scolastica tomista
Servono appunto a mettere in luce ciò su cui l'attenzione era mancata per secoli
Lasciando che l'invenzione prima e l'esaltazione poli della libertà e di essa solo una dominante dimensione si traducesse negli eccessi contrapposti dell'individualismo e dell'autoritarismo
Nella mistica dell'autodeterminazione del singolo o della supremazia dello Stato in quanto tale prima
E poi certamente nella soggezione agli organi che agiscono in suo nome per suo conto attraverso l'esaltazione del concetto di nazione
Un'idea quest'ultima che non per caso accompagna sia i rivoluzionari ismi illuminista piccolo tre della Dichiarazione diritti lo faccia dire nobile settecentottantanove che i totalitarismi italiano e tedesco della prima metà del Novecento
Questo è in sostanza il primo e principale carattere patologico dello Stato moderno e se si tiene presente la radice metafisiche antropologica del concetto di bene comune
E la coerenza delle sue proiezioni politiche giuridiche non si può non scorgere nella compattezza del ragionamento di Dossetti
Una cifra tipica di quel Tom Isma'al quale Dossetti e i suoi compagni di ventura in primis la Pira come del resto fuori d'Italia Maritain
Sono fortemente debitori e che può apparire persino scandalosa che assuma un si accomodi su una prospettiva e una pratica di pensiero debole
Alla riflessione sul finalismo dello stato e all'urgenza di una decisa revisione critica della stessa Dossetti fa seguire la necessità di abbandonare non solo ogni agnosticismo
Ma anche quell'atteggiamento di falso gradualismo che non è altro che un cripto agnosticismo perché è disposto a cedere sul punto fondamentale a causa e dietro il vessillo di una sorta di pessimismo paralizzante
Circa la possibilità di raggiungere l'ambizioso e difficile traguardo
Do
Si tratta quindi di iniziare una via nuova e di percorrerla con decisione
Si consideri in proposito l'irridente taccia di un fuori ISMU boh
Che Carlo nel lutti anfibia Dossetti nel dibattito e che questi respinge concerto sdegno cito e la mia disgrazia passare sempre per un fuorigioco per il giovane Peruffo ricco non riesco a farmi crescere la barba perché ne ho poca l'unica cosa che mi rimane tinge mi capelli per farmi prendere un pochino sul serio
L'atteggiamento di Carnelutti il prestigioso docente avvocato e giurista cattolico
Che funge da debutterà agonista per l'intero svolgimento del convegno è esemplare di ciò che Dossetti critica contrapponendo un modello di re format sì ora di Kale che parta dunque dalle radici in modo sistematico consapevole determinato
In più occasione di parla della necessità di una vera e propria sana sito della politica
Non per tradursi in un più o un un meno dello stato e del diritto come suo principale strumento ma per tradursi in un'azione pubblica alta e altra Qualitel ti va a mente differente salta agli occhi quanto poco Dossetti abbia interesse a seguire Carnelutti
Nella questione dei mezzi di azione dello Stato della primazia Omen o del diritto fra questi che del rapporto fra diritto degli altri strumenti a disposizione per dare forma alla società
Alle loro e sul finalismo nel senso cioè di aver pretermesso la decisività degli scoppi dei fini che si presti spinge la comunità politica denominata Stato
Consegue naturalmente la sottovalutazione del ruolo dei corpi intermedi e dello stesso valore della persona umana
Non c'è contraddizione in Dossetti tra la denuncia del liberalismo nella sua versione individualistica e la contestuale censura di uno Stato
Chi è portato a disconoscere ogni consistenza alle stesse realtà individuali in nome in difesa delle quali esso è assurto
Ciò su cui si appunta la critica è proprio il fatto che si attribuisca un riconoscimento alla pura autodeterminazione dell'uomo e non all'esplicazione della sua personalità e della sua essenza
Questo passaggio unitamente a quello successivo sull'abbandono
Del ruolo di mediazione da parte delle istituzioni pubbliche deve essere apparsa l'uditorio particolarmente inquietante
Visto che più volte Dossetti si è sentito in dovere di esplicitare
La sua adesione ai valori fondanti del liberalismo classico continua a dire attenzione anch'io sono d'accordo sul fatto che lo Stato lo Stato liberale di diritto ma non basta così e poi andiamo a vedere in che cosa lo Stato è stato veramente stato liberale
Ben conoscendo il sostrato profondo di un certo cattolicesimo tradizionalista sia liberale che ne ho corporativo
Che si fa sentire effetti molto chiaramente durante il dibattito Dossetti precisa poiché riconoscimento dei corpi delle associazioni intermedie
Deve essere sempre calibrato sul minimo essenziale del ruolo di essi costruendo un sistema ordinato gerarchico e non seziona lista delle formazioni sociali
Dossetti nella consapevolezza dichiarata
Che certe incrostazioni del passato debbono essere energicamente rimosse non solo per riformare ma anche solo per razionalizzare la società e le sue prospettive di sviluppo intende appunto smascherare chi potrebbe invocare la tutela dei corpi intermedi
Per esigere che certe cristallizzazione è un termine che usa molte volte che lo riprenderà anche Mortati del passato
Restino al riparo della salutare azione di scioglimento e ripulitura che deve essere guidata riduzione democratico lei è un punto cruciale del suo ragionamento
All'interno della dimensione che opera nella politica si sono formate delle incrostazioni che nascono da tanti elementi che poi sono tributaria la storia d'Italia e queste incrostazioni debbono essere sciolte
E ripulite se dall'isteria secondo libera determinazione la guida delle istituzioni democratiche
E probabile e probabilmente questo filologico so ciò su cui si intrecciò nel corso del dibattito il nodo di una ha sparato era mente aspra poche volte io ho letto un dibattito di alto livello in cui c'è un'asprezza di toni da una parte all'altra così netta
Tra luglio e Carnelutti il quale invece pensava Dundee quindi finite istituzioni super partes
Per la mediazione dei conflitti vagheggiando un passato idealizzato nel quali i partiti a differenza dei sindacati visti peraltro anche se con grande diffidenza erano raggruppamenti raccolti intorno a Dini
Ah dal ad ideali e non ad interessi
Non solo Dossetti ma anche soprattutto Mortati un Mortati particolarmente caustico è perentorio si incarica di smascherare i sottintesi dell'abolizione di Carnelutti il conflitto di classe si deve ritti
Solver all'interno delle istituzioni democratiche solo queste istituzioni a doversi far carico in base al dettato costituzionale della redenzione dei lavoratori dalla posizione d'inferiorità in cui attualmente sono tenuti è impossibile immaginare un corpo neutrale
Un Crimella una terza Camera di questo tipo
A politico cui affidare la mediazione dei conflitti ma che non si saprebbe come istituire informare la via maestra se mai è quella di creare percorsi idonei ad ampliare e approfondire
La capacità della classe lavoratrice a fare e a fare acquistare adesso il senso della responsabilità comunitaria
Non si tratta quindi di dei politicizzare il sindacato ma anzi al contrario di politicizzare lo cioè di renderlo consapevole
Dei legami tra gli interessi delle varie componenti alla cecità promuovere nei sindacati dei lavoratori una chiara consapevolezza dei nessi
Che legano le singole rivendicazioni alle varie esigenze di interesse generale che tutto tutte collegate tra loro
Utilizzo due minuti per darvi un senso della drammaticità di questo dibattito del contrasto che avviene tra Dossetti e Carnelutti citando due episodi abbastanza famosi cioè una netta presa di posizione di Dossetti a favore dei lavoratori e sostanzialmente la spiegazione di quelli che lui considerava i disoccupati c'è un passaggio in cui difendendo Di Caro o dice nella ditta riprende il dibattito che meno conosciuto
Del del testo della relazione ecco nel nella relazione aveva individuato un asse di età della funzione di mediazione dello stato addirittura nell'Ancien Regime e questo naturalmente gli aveva sollevato delle critiche di un lauda attor tempo rissa dice ma certamente io non lo davo l'Ancien Régime lacere Jimi intanto non è la Pompadour diceva ha svolto anche una qualche funzione di mediazione certamente però quando svolge la funzione di mediazione cito certo non ha adempiuto alla funzione di mediazione il suo stemma con il quale don Pietro da Toledo nel mille cinquecentotrenta liquidava i disoccupati neanche piccate diciotto mila
Erano briganti li qualificavano briganti ma fondamentalmente erano disoccupati e sino alla fine del Seicento ha continuato nell'Italia meridionale con lo stesso sistema evidentemente quest'aspetto Duch RC non volevo metterlo sugli altari nella mia relazione
Queste molto chiaro sono andato nel tentativo che sta facendo i fare questa benedetta edizione critica del testo a cercare tacitazione lo trovate in Benedetto Croce storia del Regno di Napoli in cui ha ripreso questo passaggio su don Pedro
Da Toledo esattamente con la stessa cifra
E avevo chiesto a Dossetti se l'UE aveva letto Croce e Luís dice sì negli anni giovanili violetto Croce ed era una di quelle persone starà fortunate che io ammiro al quale basta leggere un libro una volta sola nella vita per ricordarselo sempre ecco
Il secondo il secondo episodio è queste riguarda gli ho una posizione che oggi potremmo chiamare di estrema sinistra di Dossetti in quel momento non è che voglio mettere luce solo questo aspetto
Per il passaggio riguarda ed è anche questo un passaggio legato alla alla densità della sua esperienza storica e e un un attacco che viene fatto ai sindacati dei lavoratori perché tutte erano soltanto i lavoratori occupati e non i disoccupati sentite tre righe di Dossetti
La mia esperienza del diritto della realtà storica mi dimostra che i lavoratori disoccupati dei metalmeccanici non sono rappresentate alla categoria dei metalmeccanici perché il sindacato dei metalmeccanici può essere costituito per esempio
Da persone che ricevono la busta paga della FIAT desidera una determinata politica economica finché la disoccupazione non tocca la FIAT cioè finché la FIAT non riduce le ore di lavoro aggiungo io pagate da quaranta da quarantotto a quaranta tale sindacato interesse altissimo a conservare intatto il valore reale della busta paga
Che i metalmeccanici della FIAT ricevono e conseguentemente a un preciso conflitto di interessi
Termini contemporanei in ordine a giudizio sulla politica economica con i lavoratori disoccupati della stessa categoria dei metalmeccanici salto altre parti che in qualche modo vi hanno dato dato già l'idea del senso
Profondo della del di questi interventi dossettiani il in fondo e la critica che lui fa allo Stato moderno è quella classica di avere pretermesso il finalismo dello Stato e in questo modo di avere messo sugli altari soltanto un certo tipo di libertà la libertà economica una sorta di verticale altissima in cui nella c'è una critica anche a Capograssi rispetta su questo punto che era un grande cantore della libertà lui dice è come il quella geometra o quel costruttore che costruisca una grande costruzione di quaranta metri
Per coste dei quali trenta sei sono costituiti dalla libertà economica e soltanto gli ultimi quattro sono della libertà spirituale religiosa che cento o dell'auto coscienza
Che il senso profondo per il quale la libertà deve essere sempre in ogni caso tutelata e questa è una critica profonda che viene fatta a questo riguardo il chiudo semplicemente con l'ultimo paragrafo gli altri potremmo eventualmente leggere nelle negli atti con perfetta circolarità alla chiusura del discorso di Dossetti
Siri la s'si riallaccia al punto di partenza e rappresenta la sintesi dei rilievi critici svolti dinanzi all'alta missione che lo stato contemporaneo deve prefiggersi alla messe di ostacoli che si para dinanzi allo Stato stesso ciò che non ci si può più permettere la timidezza l'incertezza la cautela fine a se stessa
Mi ha sempre colpito fino a quando l'ho sentito la prima volta nella mensa pontificia
D esordio di Giovanni Paolo secondo che entrambe queste personalità di altissime mi dite altissima fede prorompe Serrone la stessa invocazione pronunciando ad alta la voce le parole non abbiate paura
Così non abbiate paura dice Giovanni Paolo a sparare aprite anzi spalancate le porte a Cristo e Dossetti aveva detto molti molti anni prima non abbiate paura dello Stato e lo dice al momento
Della che al momento in cui lascia la politica lascia ma non abbandona la politica questa è la mia synth sintesi non si deve aver paura dello Stato e del suo finalismo non si deve avere timore né di partecipare all'opera di costruzione del nuovo Stato né di supplire negli affetti
Anche perché se quel finalismo sin vera se effettivamente non vi sarebbe nemmeno separazione tra la sfera dei soggetti e quella dei destinatari della normazione dell'innovazione tra la funzione dell'istituzione gli interessi dei cittadini
Il nuovo cittadino cesserebbe infatti di essere e di percepirsi come suddito
Ma sì ma diventerebbe quo Amministrante così c'è un'eco nell'ultimo Benvenuti e arbitro ultimo delle scelte decisive alla formazione delle quali ha partecipato e c'è un'eco in Ruffilli
Ciò di cui si deve aver paura invece che le difficoltà i costi della riforma inducono a dare ad adagiarsi sulle in appaganti persistenza del passato
Di un passato che continuava a pesare nel cinquantuno e che forse continua a pesare tutt'oggi inchiodando ci molte miglia al di qua
Del traguardo di una vera democrazia consapevole effettiva dunque di una democrazia sostanziale
Se non mi fa troppo bello in questa circostanza l'affetto per don Giuseppe questo mi sembra proprio un forte e meditato pensiero costituzionale
Così che sarà lecito consegnare di Dossetti in questo luogo così solenne e appropriato è carico di tanti ricordi la memoria di chi fu e resta costituente per sempre
Grazie anche al professor Balboni vi ha detto leggerete il testo completo della relazione negli atti io credo che li potete leggere sul sito della Fondazione ma la Fondazione li pubblicherà pubblicherà agli atti presso le Edizioni Laterza degli atti del convegno di oggi allora
Come vi avevo anticipato sospendiamo per dieci minuti per una pausa caffè nella sala dei buoi nel corridoio dei Busti qui sulla sinistra uscendo
Desidero rivolgere
Il mio saluto al Presidente Repubblica Giorgio Napolitano che in grazie per averci onorato della sua presenza
Saluto il presidente del Senato della Repubblica Franco Marini
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti
Il presidente Della Corte costituzionale Franco Bile
Le altre autorità presenti e tutti gli intervenuti
Un saluto e un ringraziamento particolare rivolgo al Presidente della Fondazione della Camera dei Deputati Pier Ferdinando Casini
Promotore dell'odierna giornata di studi al vicepresidente della Camera Pierluigi Castagnetti che ne concluderà i lavori
Ai nipoti di Dossetti Giuseppe e Maria che abbiamo l'onore di ospitare in questa sala
E tutti i familiari
A dieci anni dalla scomparsa di Giuseppe Dossetti resta duo inquadrarle la figura all'interno delle categorie tradizionali con cui si impegna patrono la politica e la società e la cultura
Ma la difficoltà dello sforzo e forse l'hai prova più evidente
Della sua scarsa utilità
A Giuseppe Dossetti sufficiente accostarsi senza mediazioni
Rinnovando il ricordo della sua pensoso umanità
Di ciò che egli semplicemente è stato un'eredità indelebile soprattutto perché i come vicepresidenti Castagnetti
Ha avuto il privilegio di collaborare direttamente con lui ma non solo per questi forse nella semplicità di questa lezione ce la chiave per indagare un discorso e una ricerca assai complessa
Io ho avvertito la possibilità quando lo scorso venticinque aprile mi è capitato nella dignità assai di Marzabotto
Di sostare sulla sua sepoltura
Nel piccolo e vera del cimitero sulla collina
Dove sorgeva la chiesa che fu tirato dell'orribile strage nazista
Li Dossetti resto alcuni giorni meditazione
Prima di accingersi a dare il suo contributo decisivo alla formulazione dell'articolo undici della Costituzione
Come a voler accogliere anche con una testimonianza individuale il più generale segno dei tempi
Una personalità intransigente costantemente alla ricerca della sostanza morale del vivere
Consapevole che la centralità della dimensione dello spirito
Per sostenere l'uomo nel compito proprio della sua condizione
Confrontarsi giorno dopo giorno con l'esistente per trascendere i limiti e muoversi verso forme più avanzi arte e inclusive di confidenza
Questa disposizione così acuta da meditazione
Alla costruzione dei riferimenti ideali entro cui iscrivere alla pratica dei comportamenti e delle scelte
è stata sovente addebitata Dossetti come un limite
Ma è proprio questa critica che non sa vedere all'essenziale qualità che Giuseppe Dossetti ha dimostrato di possedere in larga misura
E chi è costitutiva del proprio della politica
L'essere nel presente con la capacità di guardare oltre il presente con spirito libero e autonomia di giudizio
Un dato questo già evidente
Nell'impegno antifascista ma che emerge con particolare forza nella sua interpretazione dell'esperienza da costituente
E della fondazione dell'istruzione della nuova Repubblica democratica nata dalle sconfitte inferte alla dittatura e alla Corea
Tornano alla nostra memoria gli interventi Dossetti nell'ambito della commissione di settantacinque e in assemblea plenaria interventi dei quali certamente emerge il giurista acuto e colto ma che tuttavia mai inducono al tecnicismo e puntano invece direttamente alla sostanza dei problemi ai fattori che nel segno lo stato e possono ambientale le possibili evoluzioni
Vi scorgiamo l'atteggiamento coerente di chi non vede nella costruzione esclusivamente un complesso di regole di procedura
Che non ne esalta come esaustivo da Vuolo può indispensabile di garanzia del cittadino nei riguardi dei poteri pubblici secondo la prospettiva liberale
Che Dossetti rispettava ma riteneva inadeguata ad interpretare la complessità del passaggio costruendo
Nell'azione del Dossetti questura Inter ritroviamo piuttosto l'idea della transizione costituzionale
Come rinascita della comunità nazionale
Come hai costruzione del suo tessuto etico come creazione delle condizioni di un percorso comune
Che tale può essere solo se sorretto
Da un quadro di valori di principi in grado di parlare a tutti e di essere da tutti
Agibili e praticabile
Di questa visione così esigente restano tracce durature in alcune delle principali disposizione della carta costituzionale
Soprattutto in materia di rapporti civili e sociali ma al di là delle singole norme il suo apporto resta impresso nell'impianto complessivo della nostra Costituzione
E soprattutto in quella speciale attenzione alla dimensione sociale della convivenza civile
Ispirata dall'umanesimo cristiano che ha trovato in Giuseppe Dossetti e Giorgio la Pira
Amintore Fanfani e Aldo Moro gli interpreti più alti pure nelle rispettive diversità un'attenzione che è stata alla base del dialogo con le altre grandi culture politiche socialista comunista liberale laiche nella formazione della nostra Repubblica
La tensione io sentii la trasformazione dell'esistente si manifesto dell'arresto
Anche negli anni della prima legislatura repubblicana soprattutto nei ripetuti richiami all'esigenza di uno svolgimento coerente delle premesse contenute nel testo costituzionale nella direzione di una democrazia sociale matura furono gli anni in cui Dossetti si impegnò per affermare la centralità delle questioni del lavoro e delle politiche sociali nel processo di crescita del Paese
Anni che lo videro protagonista delle discussione parlamentare sulla riforma agraria
Sulla istituzione della Cassa per il Mezzogiorno e più in generale sulla priorità della liberazione dal bisogno come finalità strutturale dell'intervento dei poteri politici
Furono tuttavia anche gli anni in cui in un'Italia segnata da un duro contrasto tra le forme alle forze di governo e quelle di opposizione
Più accesa di intensa maturò la dialettica all'interno da Democrazia Cristiana sulle prospettive di sviluppo dell'Italia e sulla sua collocazione internazionale
Quella dialettica
Avete visto la sconfitta della linea sostenuta Giuseppe Dossetti determinando nell'abbandono della scelta nella scena pubblica ed integrare dedizione alle ragioni dello spirito e della vita consacrata
Si trattò di una sconfitta politica ma non certo di uno sconfitta di idee che continuarono a lavorare nel profondo della società
Negli anni difficili della ricostruzione l'esperienza di Dossetti
Aveva infatti interpretato la sensibilità di una parte consistente del cattolicesimo italiano attenta alle dinamiche e i mutamenti sociali più che alle regioni della politica degli schieramenti
Oggi vediamo con chiarezza anche quanto preziose siano stati i semi gettati da Dossetti negli anni del suo impegno politica
Tali si sono rivelati già pochi anni dopo il suo ritiro dalla scena politica
Quando si trattò di costruire le condizioni per allargare la base sul
Da rinnovare i meccanismi della partecipazione del consenso temo
I clericali
Segnato ovunque da lacerazioni segno luogo in da divisioni economiche sociali
Che rischiano di escludere intere generazioni Dante in convivenza umana richiesto uniscono da alcune delle più impegnative intuizione di cross
In questo quadro non possiamo non riconosceva la forte attualità della sulle
Per le questioni dell'equità rispetto diretta derivazione della parola evangelica anche nelle sue implicazioni civili
Come ad esempio in materia fiscale
O nella sua premonizione del boss in rete l'assetto per
I rapporti di produzione
Nella direzione di un mio vitalismo senza fine
C'è un passo di un intervento svolto da Dossetti in un convegno del mille novecento ci
Che offre un esempio assai significativo quell'aspirazione sociale e della sua tensione
Commentando l'Epistola ai Romani di San Paolo
Dossetti rileva che l'apostolo
Nell'intento di riaffermare la necessità di pagare comunque il contributo a chi si deve chiama gli esattori operatori di Turci anche se romani
Anche se paga
Concludendo
A me pare che gli uomini i quali Tetano profila uno stato capace in colpendo dei gravi sacrifici di ordine materiale
Ha lo scopo però gli avviare ad una deformazione del corpo sociale
E ad una maggiore e qualità ASS agli uomini
Debbano vedere finalmente profilattici i tuoi civili la medesima direzione vengono anche la memoria lunghi anni del secondo set incentrati sulla scelta se già adottate
Sulla rigoroso dedizione alle cure dello speaker sul contributo del concilio Vaticano secondo
Un altro evento epocale che ha visto Dossetti operare concretamente
Poi gli anelli salgono infatti l'inizio della sua presenza
Della sua comunità in Palestina
La terra che ha visto nascere convivere dialogare tra loro petali cambiali giovedì a Parma
Una rinnovata meditazione sulle condizioni della già oggetto di un appassionato
Tutto questo rende Dossetti
A noi vicino più di quanto lascino pensare agli straordinari mutamenti
Da quello in cui disse
Oggi come allora infatti la politica resta incapace di sciogliere i nodi del presente se non si sforza di interpretarli al di fuori e al di sopra nella contingenza degli interessi delle convivenze di parte delle convenienze Rita oggi come allora sopra alla politica resta il compito di misurarsi con le attese della povera gente
Per usare la celebre espressione con cui la Pira si riferiva all'azione di Dossetti
Che vorremmo chiamare per ricordare con Patrick il suo inserimento
Prendeva la parola
Signor presidente
Per il Senato
Senta corte costituzionale
Signor presidente della Camera grazie con questa giornata di studio dedicata a Giuseppe Dossetti nel decimo anniversario della sua scomparsa
La fondazione della camera prosegue il percorso iniziato lo scorso febbraio
Destinato a ricordare sia gli anni dell'età della Costituente che i principali protagonisti dei suoi lavori e dei primi passi della nostra Repubblica dopo il laico Calamandrei e oggi la volta del cattolico Dossetti
Personaggio di spicco di quel periodo
Su cui gli storici contemporanei hanno molto scritto per dare piena luce a un contributo forse Breve nel tempo ma rilevante nella vita pubblica del Paese
Nel mondo culturale e nella comunità cristiana
Molti di quegli storici e di coloro che hanno conosciuto di persona e lavorato con Dossetti sono oggi qui
E vorrei rivolgere in particolare un ringraziamento alla personalità cui si deve in particolare questa
Questo incontro di questa mattina i lavori che seguiranno grasse cioè
A Pierluigi Castagnetti vicepresidente della Camera che di Dossetti fu uno stretto collaboratore
Dunque sono qui per ripercorrere i diversi aspetti del suo pensiero dalla concezione dello Stato e delle sue finalità
Al rifiuto della guerra sino alla definizione del ruolo dell'Italia nel contesto delle relazioni internazionali
Dossetti arrivo trentatreenne all'Assemblea Costituente
Dopo un passato fatto di studi severi
Di lotta partigiana e di un impegno politico che lo vide tra i protagonisti della Democrazia Cristiana di quegli anni seppure supposizioni via via sempre più distinte da quelle di De Gasperi
E come lui stesso ricorda in alcuni scritti crescendo la distanza dalla linea del partito aumentava il suo impegno nei lavori della costituente
Dossetti era mosso da un forte convincente
Che la carta costituzionale non dovesse essere espressione ideologica di una parte
Ma risultato di una ricerca comune volta trovare al di là degli schieramenti le convergenze per costruire una società democratica nell'esclusivo interesse del Paese
Dossetti spesso ricorda come in Assemblea
E nella Commissione dei settantacinque il confronto con esperienza e personalità diverse citava quella di Basso e di Togliatti
Lo avesse arricchito di prospettive nuove
Portandolo a sostenere posizioni non sempre strettamente ortodosse rispetto a quelle del partito e all'ispirazione Oltretevere
All'apertura della campagna elettorale come candidato sindaco di Bologna nel mille novecentocinquantasei ebbe a dire
Sono indipendente veramente indipendente dipendenti Simo dalla mia coscienza
Ma proprio la sua indipendenza la sua competenza tecnica e le sue capacità organizzative
Per misura il giovane Giuseppe Dossetti di guadagnarsi
Come ha osservato il professor Pombeni che oggi è con noi
Una sua personale leadership e di emergere come l'animatore di quella che sarà definita la componente cattolica nella Commissione dei settantacinque insieme a personalità come Amintore Fanfani Giorgio la Pira Aldo Moro
Segno forte il libero il suo tanto che dopo l'esperienza della Costituente e dopo i pochi ma intensi e contrastati anni di impegno politico in Parlamento e come aspirante sindaco Bologna
Riemerse in Dossetti la vocazione alla scelta religiosa
A ritiro nello studio e nella meditazione che già lo aveva tentato fra la liberazione le grandi sfide del quarantasei quarantotto
E che egli abbracciò tra il mille novecentocinquantotto e il cinquantanove
E così il sei gennaio mille novecentocinquantanove celebrò la prima messa al santuario di San Luca
Come bolognese permettetemi qui di ricordare questa dimensione essenziale della sua lunga attività
Perché anche il contributo che diede alla Costituente il suo essere protagonista dell'incontro fra le tre culture cattolica liberale social comunista
Acquistano luce se si considera il suo impegno culturale e politico nel variegato contesto bolognese nel dopoguerra
Dossetti era nato a Genova ma veniva da Reggio Emilia e insegnava Diritto ecclesiastico all'Università Cattolica di Milano
A Bologna fondò un centro di documentazione religiose un istituto di formazione culturale per cristiani impegnati in politica
Il Cardinale Lercaro
Lo convinse a candidarsi a sindaco e il suo libro bianco per Bologna come ha ricordato monsignor Bettazzi in un suo ricordo di Rossetti fu letto studiato e parzialmente applicato dalle amministrazioni di sinistra
Poi si ritirò con la piccola famiglia dell'Annunziata da lui fondata presso il santuario di San Luca e più tardi nell'Abbazia di Monteveglio
Attivissimo accanto al suo cardinale durante il Concilio Vaticano secondo divenne vicario generale a Bologna e secondo taluni per poco non fuori ci riesco
Formidabile le sue intuizioni di politica internazionale
Già nei primi anni novanta ben prima quindi dell'undici settembre e vendicare l'Islam e la sua imprevedibilità come un'incognita preoccupante
Altre chiavi del suo pensiero mi colpiscono per la sua attualità
La fiducia nella funzione dei partiti
Finché non si chiudono e irrigidiscono guardando solo al passato e strani al fluire della vita sono sue parole
Il realismo coniugato una forte tensione morale e spirituale
L'idea che la vittoria non stia nel numero dei voti ma nel numero di verità che avremmo potuto seminare
E la distinzione che fece Lugli esponente d'una tradizione all'ora minoritaria ma così influente a Bologna tra minoranza e opposizione Dossetti aveva un'alta di reietti Ica considerazione della responsabilità della minoranza
E di chi la guida in seno alla comunità perché il ruolo di rappresentare la minoranza non può essere ridotto semplicemente a quello di chi guida l'opposizione
Per anni la sua attività si svolse in un clima e in un ambiente monastico ma aperto al mondo per via delle sue lunghe permanenze in Israele e Giordania
Tanto più significativo quindi a metà degli anni novanta il suo ritorno a posizioni pubbliche in Italia con la creazione di comitati in difesa non tanto della Costituzione nel suo complesso
Cui aveva profondamente contribuito ma di alcuni principi che dopo mezzo secolo riteneva ancora fondamentale voglio ricordarne solo due
Primo
L'equilibrio tra poteri dello Stato che Dossetti riteneva indispensabile difendere sempre contro ogni tentativo di prevaricazione dell'uno sull'altro
Ma ancor più di fronte all'ipotesi di indebolimento del legislativo e del giudiziario a favore di un esecutivo
Che a suo parere come testimoniavano anche esperienze estere poteva divenire connotato da forme di personalismo e plebiscitarie Isma'attraverso i nuovi mezzi di comunicazione di massa
Secondo
L'unità e l'integrità dello Stato
Nel settembre mille novecentonovantaquattro Dossetti con Nilde Iotti al fianco parlando all'Abbazia di Monteveglio sostenne che cito testualmente occorre riconfermare in questa sede quanto ha scritto Giorgio Napolitano
E cioè che il discorso del federalismo va collocato all'interno del principio dell'unità e dell'indivisibilità della Repubblica
Questo infatti uno dei principi costituzionali che non solo da parte delle sinistre ma da nessuna parte si debbono mettere in gioco
Il periodo della Costituente fu un periodo straordinario pieno di speranze segnato da da generosità e coraggio ma anche difficile percorso da conflitti politici e ideologici
Eppure si arriva a una soluzione comune e condivisa
Ha una Costituzione che scrive sempre Dossetti al di là delle opposte concezioni dei costituenti spesso affermate in aspre dibattiti ha condotto alla stesura del patto costituzionale
Approvato con una maggioranza del novanta per cento dei membri dell'Assemblea
A rileggere la storia di quegli anni ci sembra di assistere un miracolo a Dossetti tutto ciò appariva un momento magico anzi provvidenziale
Donne e uomini contraddistinti dalle proprie identità politiche che si contrapponevano con durezza sui temi riguardanti il governo del Paese
Si ritrovavano poi in un patrimonio comune di ideali di valori in cui gli italiani hanno continuato a identificarsi a lungo
Certo Dossetti come Calamandrei era consapevole d'aver attraversato una fase unica irripetibile della storia italiana
Quando ancora era presente in tutta la sua tragicità l'evento globale della guerra da poco terminato
Eppure quello spirito proteso alla ricerca d'un punto comune di accordo tra forze politiche riversa sui principi basilari della convivenza nelle istituzioni e quanto mai necessario anche oggi
In anni che hanno visto succedersi cambiamenti di sistemi elettorali di assetti istituzionali di parti rilevanti della Costituzione
Tra contrasti che hanno sempre più diviso invece che unito il tessuto politico e civile del paese
Per concludere osservo che Dossetti non si può ridurre Aldo Settis mo'
E che la forza del suo impegno prima ancora del suo insegnamento è intatta non solo nei cattolici a dieci anni dalla sua morte
Avvenuta lo sottolineo non a caso a Marzabotto dove aveva insediato una comunità in una cascina sul monte solo sole nel luogo in cui era tanto stato sparso tanto sangue innocente
La sua capacità di dialogo
Non deve però far dimenticare la sua coerenza e per certi versi anche la sua intransigenza illustrata da rispetto che aveva per i simboli
Ricordava nei giorni del suo impegno a Bologna
Che c'era un ritratto nelle stanze del PC quello di Stalin e ora non c'è più mentre nelle nostre non c'erano ritratti ma solo un crocifisso e c'è ancora questa ricca esperienza spirituale diritta di parte ma anche come nemica non facilmente etichettabile appartiene al nostro comune patrimonio morale e istituzionale
Non per ultimo in virtù del contributo che Giuseppe Dossetti diede alla scrittura della Costituzione
E per tutto ciò che il nostro omaggio non è formale ma Dossetti alla mente parlando autentico concreto e attuale
Prendeva la parola e il professor leopoldo Elia
Signor presidente della Repubblica signor Presidente della Camera signor presidente del Senato signor Presidente della Corte costituzionale signor rappresentante del Governo autorità colleghi amici
E necessario ma è molto difficile prendere quel tanto danza dal personaggio che serve per considerare storicamente un'esperienza così singolare come quella vissuta da Giuseppe Dossetti in rapporto alla Costituzione repubblicana rimane intorno a lui quell'alone di mistero che protegge una vocazione religiosa tanto intensamente realizzata e che dà ancora oggi al suo carisma un fascino particolare
Certo è che ora possiamo comprendere quel rapporto con la Costituzione non esaurendo lo nella sua fase più importante che si sviluppò nell'Assemblea costituente e nessuno gli organi addetti alla elaborazione del progetto
Ma è continuato per altre due fasi di cui tenterò di segnare qualche tratto di sicuro interesse
Tuttavia anche il profilo così importante del Dossetti costruttore della identità costituzionale italiana
Non potrebbe essere pienamente compreso se non si risalisse alla sua fortissima personalità politica
Egli era in grado di alternare momenti di freddo realismo nell'analisi e nelle iniziative condotte durante un decisivo quinquennio con intuizioni che sfioravano l'utopia
Degasperi riconobbe in luce una vera capacità suggestiva ed ebbe anche a temere che potesse allontanare dalla sua linea politica un gruppo di appartenenti del partito
Ma questa suggestione sia esercitata a lungo anche dopo l'estate del mille novecentocinquantuno proiettando su una parte notevole del suo partito
L'attenzione alla ricerca e l'esigente richiesta di un tono morale confacente al nome cristiano
Dossetti entrò nell'Assemblea eletta il due giugno quarantasei dopo una breve esperienza nella direzione del partito democristiano in cui aveva preso parte ai primi scontri sulla linea degasperiana
Motivo non ultimo che lo indusse a preferire un forte impegno nel lavoro costituente
A questa missione il parlamentare di Reggio Emilia giunse preparato da una esperienza di giurista
Che cedeva di molto il diritto canonico e quello ecclesiastico le materia Dalu insegnate con una visuale storica anche di storia contemporanea
Resa più acuta dalla partecipazione diretta da resistenze
In qualità di presidente del Comitato di liberazione della sua provincia
Assegnato alla prima sottocommissione della Commissione dei settantacinque Dossetti si trovò a svolgere fin dalle prime sedute un ruolo d'iniziativa sia per dare all'attività della Commissione
Una procedura più funzionale sia soprattutto per contribuire in misura determinante al disegno della nuova forma di Stato e della relazione autorità libertà
In questa prospettiva egli esercitò innanzitutto la capacità di convincere i membri della commissione ed in particolare di esponenti dei partiti di sinistra Togliatti è basso
Che era possibile trovare una ideologia comune non di parte né cattolica né marxista secondo l'impegno reciproco di Dossetti e Togliatti
Su cui fondare il nuovo edificio costituzionale
Una concezione umanistica caratterizzata dalla centralità della persona o meglio dei suoi diritti fondamentali riconosciuti e non creati dalla Repubblica tale presupposto comportava il superamento del rapporto Stato individuo che aveva caratterizzato la precedente forma di Stato e cioè il regime fascista
è fuori dubbio che l'idea personalista era stata particolarmente approfondita ed elaborata in ambiente cattolico e che tale origine traspariva con chiarezza
Dalla motivazione e dall'articolato redatto dal relatore La Pira frutto in un serio travaglio intellettuale personale e di gruppo durato almeno un decennio e compiutamente analizzato da Ugo De Siervo
Di fronte alle reazioni di non gradimento manifestate dai componenti laici della sottocommissione
Dossetti non diploma schizzo il testo la Pieri diano
Ma l'ho inserito con il suo notissimo ordine del giorno del nove settembre mille novecentoquarantasei nel solco della politica costituzionale più moderna e non solo nel linguaggio
Sì che il concetto di persona poté passare nel testo definitivo degli articoli due e tre della Costituzione
Con la ricchezza di significati che il relatore aveva elaborato e perciò diritti della comunità delle comunità in cui si svolge la personalità umana
Non modificabilità nemmeno mediante revisione costituzionale dei principi fondamentali attenzione alla concretezza dell'uomo situato con l'arricchimento dei diritti nel passaggio dall'uomo astratto all'uomo concreto come ha poi notato Bobbio nella sua opera dedicata all'età dei diritti
Così l'accoglimento del testo presentato da basso ed elaborato da Massimo Severo Giannini sull'eguaglianza sostanziale
Al loro come ancora oggi in altro contesto di futura effettività non ha rappresentato un compromesso raggiunto tra i due relatori per i principi relativi ai diritti civili
Ma una integrazione davvero arricchente del concetto di uomo situato nella storia del nostro Paese
In questa prospettiva è stato possibile superare le esitazioni iniziali di alcuni costituenti e dello stesso Togliatti a proposito di norme programmatiche
Danno un stemperare in un preambolo
Lo scontro in sede di Commissione plenaria del settantacinque
Fu vinto con l'apporto determinante degli argomenti di Costantino Mortati
Diverso esito ebbe invece il tentativo di la Pira stavolta sostenuto oltre che da Moro e da Dossetti anche da Togliatti
Di finalizzare in positivo l'esercizio dei diritti di libertà articolo sei della proposta del relatore rendendolo funzionale virgolette al bene supremo e personale di ciascuno e da quello comune solidale fraterno di tutti chiusa di pericoli
L'idea è la formula erano ripresi dall'articolo sei del progetto di dichiarazione dei diritti di Emmanuel Mounier riportato dalla pira tra le fonti tenute presenti nella redazione dei testi
Secondo Mounier virgolette la libertà deve servire nelle sue varie forme alla dignità personale di ciascuno e al bene di tutti chiuse le virgolette
Malgrado alcuni tentativi di migliorare l'articolo sei di rapire la disposizione fu lasciata cadere anche per il saggio ostruzionismo del presidente democristiano della sottocommissione Umberto topini
Il quale con altri commissari valutò la pericolosità
Di quella formulazione così contrastante con la concezione individualistica della libertà premiale prevalente nell'area occidentale
Senza dire della vaghezza dei fini troppo aperta la scelta interpretativa da parte dei giudici
Tuttavia una traccia di quel tentativo rimane oltre che nella funzione sociale della proprietà nell'articolo quattro costituzione comma secondo dedicato al dovere del lavoro
Con la scelta di un attività o di una funzione virgolette che concorra al progresso materiale e spirituale della società
Chiuse le virgolette anche se la formula sembra più orientata ad esprimere il carattere non soltanto manuale del lavoro e a tutelare l'attività degli ordini religiosi contemplativi
Per ciò che attiene all'acconto istituzione economica dopo la relazione Togliatti tre ottobre quarantasei da prima sottocommissione in prima sottocommissione
Dossetti diffuse le dieci disse che un controllo sociale dell'economia era una necessità assoluta alla quale non ci si poteva in alcun modo sottrarre sulla stessa linea si esprimeva Fanfani nella terza sottocommissione affermando che non è possibile realizzare il benessere di tutti i cittadini senza un controllo sociale dell'attività economica
Pur mantenendo lo negli schemi della libertà politica
Questi propositi alquanto virtuali di cui è rimasta traccia nei controlli e programmi dell'articolo quarantuno della Costituzione
Furono in realtà contraddetti dalla efficacissima controffensiva liberista
Di Corbino ma soprattutto di Einaudi che il nove maggio mille novecentoquarantasette nell'assemblea costituente motivarono la reiezione dell'emendamento Montagnana a favore della pianificazione
In quel gran confronto vividamente sintetizzato in una rievocazione di Piero Barucci
Ne Dossetti né Togliatti né Fanfani scesero in campo per difendere se non il testo dell'emendamento almeno il senso della loro preferenza per il controllo sociale dell'economia
In realtà intervenne Taviani schierandosi contro la formula Montagnana
Ma l'aria era veramente cambiata rispetto all'autunno quarantasei perché Degasperi aveva già parlato del peso da attribuire al quarto partito
E nei giorni del dibattito sulla pianificazione si approssima avalla fine del tripartito e la formazione di un nuovo governo senza le sinistre
è un vero peccato che essendo Einaudi e Vanoni componenti della seconda sottocommissione
Dei settantacinque per l'ordinamento della Repubblica non si sia potuto svolgere un confronto sulla programmazione economica tra Dossetti Togliatti Fanfani Einaudi e Vanoni
Che avrebbe potuto chiarire tempestivamente alcuni problemi poi risolti
Con disposizioni non esenti da ambiguità
Un tema che divise la prima sottocommissione ed anche la commissione plenaria dei settantacinque fu quello dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa
Non tanto perché si volesse l'abbandono del principio concordatario o la modifica hic et nunc del Concordato vigente
Correvano a rassicurare la Segreteria di Stato illiberale professore astuti e il comunista onorevole reale ma perché il Vaticano e Pio dodicesimo in persona
Pretendevano la menzione esplicita dei Patti lateranensi in una disposizione della nuova carta costituzionale
Significando così il loro interesse per può è il concordato e per il suo con ma e per il suo mantenimento
Dossetti stavolta relatore in prima persona e ebbe di sua personale iniziativa contatti diretti con un fiduciario pontificio monsignor Dell'Acqua
E con Togliatti direttamente nella sede del PCI
Ed il risultato raggiunto scavalcò in parte qualche discutibile articolo Daloui elaborato in sede di relazione ma anche l'autorevole seppur coperto tentativo
Per il capo provvisorio dello Stato De Nicola di far passare un emendamento che sancisse
La continuità della disciplina allora vigente evitando la menzione dei patti firmati da Mussolini
Si arrivò in Assemblea con il testo dell'articolo cinque del Progetto quasi identico a quello poi approvato inaugura il venticinque marzo quarantasette e divenuto successivamente l'articolo sette il fatto che De Gasperi eccezionalmente intervenuto per dichiarazione di voto
Con Dossetti e Togliatti approvasse quella disposizione secondo cui i rapporti tra stato e Chiesa cattolica sono regolati dai Patti lateranensi rappresentava davvero
Unisce un cedimento così grave alle pretese vaticane
La domanda si giustifica
Perché a parte la comune finalità di mantenere la pace religiosa impedendo tra l'altro l'insorgenza di tentazioni legittimi insiste nell'episcopato e nel clero italiano
Nelle affermazioni di Dossetti restava esclusa la costituzionalizzazione del contenuto normativo dei patti
Trattandosi di norme materiali mentre il secondo comma dell'articolo sette era una norma strumentale o sulla produzione giuridica con la conseguenza
Che se la modifica unilaterale delle norme dei patti poteva avvenire solo con ricorso alla procedura di revisione costituzionale
Per le modifiche intervenute con il consenso bilaterale era sufficiente la legge ordinaria di ratifica ed esecuzione dell'accordo come poi è accaduto per le modifiche del concordato nel mille novecentottantaquattro
E soprattutto su questo punto che la posizione di Calamandrei e di Dossetti risultarono contrapposte
Ma nessuna forza politica ripeto era in Tizio nata a proporre la denunzia dei patti o la modifica unilaterale dei suoi contenuti
Sicché i costituenti favorevoli all'approvazione dell'articolo cinque
Nel testo del Progetto in particolare democristiani e comunisti
Erano autorizzati a ritenere che la menzione degli accordi lateranensi non producesse conseguenze giuridiche effettive e che la richiesta vaticana fosse motivata da esigenze di prestigio
E dalla volontà di dimostrare una coerenza di atteggiamenti
Pur nel mutare del regime italiano
Non valeva dunque la pena di aprire un conflitto con la Santa Sede per una formulazione che prendeva atto di un evento storico
Comunque i contatti di Dossetti conclusi con il voto comunista a favore dell'articolo sette
Ebbero un esito che dette a De Gasperi una straordinaria soddisfazione come testimonia Giulio Andreotti né i suoi ricordi
E soprattutto dette agli italiani una prova di unità dei maggiori partiti nell'interesse del Paese
La condotta dei sostenitori dell'articolo sette va dunque inquadrata nel contesto storicamente circoscritto dalla tesi giuridica della non costituzionalizzazione delle norme pattizie
Fatta propria inseguito dai maggiori costituzionalisti italiani
Inoltre per completare il quadro va detto che Dossetti nella sua grande onestà intellettuale ammise più tardi
Che in alcuni passaggi del suo intervento di a vere in alcuni passaggi del suo intervento svolto un ruolo di avvocato di parte sforzandosi di dimostrare la compatibilità con la Costituzione inizi ieri
Di alcune norme concordataria e che solo nel mille novecentonovantaquattro ottantaquattro sarebbero state cancellate
Cancellate in effetti la linea del non inserimento delle norme pattizie nella nuova Costituzione non risolveva tutti i problemi di compatibilità
Come dimostra la lettura dei discorsi di Dossetti e della dichiarazione di voto di Togliatti che presentano significative diversità degli articoli dieci e undici della costituzione si tratterà in altre relazioni
Di notevole interesse mi sembra il breve dibattito in sottocommissione
Su riconoscimento costituzionale dei partiti
Dossetti dichiarò di considerare fondamentale la norma proposta dal relatore basso ritenendo necessario che i partiti stessi virgolette diventi non rilevanti per il diritto mentre praticamente in questo momento
Momento non lo so
In realtà secondo lui virgolette la democrazia si orienta verso un indirizzo diverso
Dalla struttura formalistica della democrazia parlamentare di cinquant'anni fa indirizzo che è necessario interpretare convogliare
Perché dalla possibilità di disciplina e di consolidamento di questa nuova realtà democratica dipenderà alla sussistenza della democrazia
Peraltro chiuse le virgolette peraltro la discussione non andò oltre e l'Assemblea si accontentò della formula ambigua quanto al metodo democratico contenuta nell'articolo quarantanove della Costituzione
Tuttavia le affermazioni di Dossetti dimostrano che a differenza di De Gasperi
E gli assegnava i partiti popolari o di massa il compito di promuovere le grandi riforme economico sociali che all'ora non pochi consideravano la vera attuazione della nuova Costituzione
Per la seconda parte della Costituzione relativa all'ordinamento della Repubblica
Dossetti lascio a Mortati il compito impossibile di realizzare un assetto di governo forte capace di fare approvare le grandi riforme economico sociali promesse nelle norme della Costituzione economica
In realtà come è noto né De Gasperi né Togliatti nella incertezza sui risultati del grande confronto elettorale per il primo Parlamento repubblicano
Vollero rischiare un rafforzamento dell'esecutivo
D'altra parte rimane oscuro come Dossetti conciliarsi il suo desiderio di un governo efficientissimo come quello Acri Morrison
Con un sostegno costantemente offerto al sistema proporzionale di allora addirittura esteso per sua iniziativa
Anche alle elezioni per il Senato repubblicano
Comunque Dossetti rimase comprensibilmente molto legato ai risultati raggiunti specie in tema di principi fondamentali
Osserva asserendo che Togliatti è basso avevano dato il meglio di sé in quella esperienza
E sia concesso a noi di pensare che anche Dossetti la Pira Moro e Fanfani avevano dato la miglior parte di se stessi nella medesima vicenda
Assai finemente Pietro Scoppola annotato
Come all'equilibrio raggiunto in sede costituente tra Dossetti Togliatti è basso facesse pendant l'equilibrio del tripartito degasperiana noi in sede di governo questa giusta osservazione
Che vale specialmente per il periodo in cui si è formato il Progetto della nuova Costituzione
Non va però fraintesa nel senso di ritenere che le posizioni dei giovani della seconda generazione democristiana
Trovassero un pieno apprezzamento da parte di Degas spetta in un colloquio con il nunzio in Italia monsignor bocconcini Duca il Presidente del Consiglio avrebbe affermato
Questi professori hanno combinato qualche guaio
è difficile dire se si riferisse con questa battuta alla circostanza appena richiamata del sostegno di Moro agli articoli sociali della sinistra
O a Dossetti citato subito dopo per i contatti con Togliatti sull'articolo sette o ad entrambi
Ma è certo che Degasperi giudicava eccessiva l'Autonomia dal partito che si erano presi Dossetti e i suoi amici
La seconda fase del rapporto tra Dossetti e la Costituzione è piuttosto triste
Perché non più animata dalla speranza di Dossetti che virgolette il soffio potente del cristianesimo
Chiuse le virgolette fosse in grado di produrre la renovatio della società e dello Stato italiano anche dopo la rottura della coalizione tripartita nel mille novecentoquarantasette
Anzi il ricordo pur così vivo della stagione costituente sicché annunciava in un amaro giudizio sul disegno costituzionale inattuato
La Costituzione è stata messa in un cassetto perché le riforme di struttura non si fanno nemmeno quelle incisive ma non palingenetiche del laburismo inglese
Così trascorse molto tempo fino ai primi degli anni novanta con questo tormentone delle riforme di struttura sognate da cattolici e laici della sinistra democratica
In Dossetti qualche spiraglio si aprì quando con la caratteristica intuizione profetica di cui era dotato nel corso della sua esperienza singolare in cima di capo dell'opposizione nel Consiglio comunale di Bologna
Biennio cinquantasei cinquantasette
Dopo la condanna durissima della repressione ungherese nel novembre del cinquantasei giudicò esaurito irrimediabilmente il sistema del comunismo reale
Ma insieme nel mille novecentocinquantasette dieci a sette anni prima del referendum sul divorzio affermo che i cattolici erano ormai una minoranza in Italia del suo catastrofismo presso subite nei confronti della democrazia cristiana e inutile dire
Intanto deserto tuttavia cominciava a rivalutarsi nella sua mente la Costituzione come acutamente notato Paolo Pombeni
In una polemica seduta del consiglio comunale venticinque novembre cinquantasette Dossetti si chiedeva se un provvedimento del governo corrispondesse
Virgolette a quello che è stato il risultato prestavo prestassi questo sì di tutta la nazione
E cioè al patto costituzionale che è venuto a sanzionare la fisionomia del nostro Stato del nostro popolo ad un determinato momento della nostra storia
In quello noi riconosciamo e riconfermiamo solennemente in questo momento il nostro impegno e rispetto a quello semmai che noi sentiamo e non lo durissimo dissi mutuiamo
Che nei provvedimenti del governo testé presi c'è qualcosa
Che ci mette profondamente a disagio d'altra parte l'ipotesi che aveva unito alcuni protagonisti della Costituente tra cui Dossetti la Pira e Mortati
Era quella di una crisi che ride irreversibile del capitalismo iniziata con le tempeste economiche degli anni Trenta
Ma il capitalismo in tutta l'area occidentale aveva avuto un grande ritorno specie dopo l'esaurimento della cosiddetta Consip detto compromesso socialdemocratico così si giunge alla terza ed ultima fase del ciclo Dossetti alla costituzione questa molto nota del Monaco che lascia dietro le spalle il Silenzio e l'intimità segreta della Piccola famiglia dell'Annunziata
La sua sfida coloro che virgolette mirerebbe ero a una modificazione frettolosa inconsulta del patto fondamentale del nostro popolo
Nei suoi presupposti supremi in nessun modo modificabili chiuse virgolette
è espressa in una lettera al sindaco di Bologna Walter vitali del quindici aprile mille novecentonovantaquattro
Su questo periodo
L'accusa ricorrente è quella di conservatorismo mentre all'opposto il ritorno in campo di Dossetti è ispirato da una rivisitazione del costituzionalismo italiano
Più aggiornato è più maturo egli unisce in una mirabile sintesi la difesa dei principi fondamentali della forma di Stato e di governo
Contro gli attentati presidenzialismo mi e insieme l'apertura per le revisioni puntuali che possano porre rimedio a difetti vecchi e nuovi della nostra organizzazione costituzionale
L'esperienza gli fa vedere gli aspetti positivi del pluralismo istituzionale e degli equilibri realizzati con un sistema di freni e contrappesi
Questo ritorno di Dossetti sia pure per un obiettivo mirato come la difesa della Costituzione
Ha rappresentato anche una grande prova di vitalità intellettuale
Egli ha cambiato in profondità le sue posizioni precedenti si è rammaricato delle riforme economico sociali mancate ma ciò non gli ha impedito di valutare i meriti della costituzione vivente
Di riconoscere l'importanza degli organi di garanzia e in particolare del presidente della Repubblica e della Corte costituzionale
Prima temuta come possibile ostacolo un ritardo al motto riformatore
Di ripensare la costituzione non più come un programma di riforme di struttura ma come un patto di convivenza adottato dal popolo italiano con un consenso comune moderato ed ecco inoltre Dossetti ricerca da storico più che da protagonista le origini della Costituzione repubblicana
Apprendo né per l'avvenire tutte le potenzialità di integrazione di forze assenti alla sua Nashik quest'ultima battaglia dell'antico costituente ha avuto un lieto fine sopravvenuto dopo la sua morte con il responso referendario del venticinque giugno scorso infine e degna di ricordo la convergenza di due personalità così diverse come Dossetti a Calamandrei
In un moto profondo di chi Etas per gli amici caduti nel dramma della Resistenza entrambi alla fine dei loro più importanti interventi nell'assemblea costituente
Rilievo Corano quasi con le stesse parole
Virgolette il sogno di una comunità politica sostanzialmente e non solo formalmente rinnovata come dice Dossetti
Il sogno dei morti di una società più giusta e più umana come dice Calamandrei
La Costituzione e le leggi per attuarla nascono come l'adempimento di un mandato ricevuto da quei resistenti ma se la parola della legge si distacca dalla bocca del legislatore la Costituzione
Destinata a diventare un verbo a temporale si allontana ancora di più dal costituente e dal contesto in cui esso ha operato la Costituzione affermato Dossetti nel suo discorso di Monteveglio del sedici ottobre novantaquattro
Trascende le sue origini e si proietta in un futuro di generazioni che devono ad ogni passaggio
Ridare vita a questa nostra rinsaldata tradizione costituzionale così ci sia
Prende ora la parola il professor Paolo Pombeni
Signor Presidente della Repubblica signor presidente del Senato ce lo presenta alla Camera sufficiente la Corte costituzionale non leggerò questo testo perché il tempo volare quindi cercherò di riassumere quanto o riflessioni che avevo cercato di mettere sulla carta riflessioni difficili perché abbiamo a che fare con una figura tipica che una figura sempre difficile da affrontare per uno studioso di storia politica Dossetti è stata una di queste figure
E basta cominciare dalla contraddizione in cui sto ci si imbatte in luglio che non è un politico di professione ma non è neppure un ingenuo profeta disarmato
Credo che il ruolo politico e Dossetti risulti incomprensibile se non teniamo conto della sua ansia di interpretazione della storia del suo problema di affrontare la politica
Partendo
Da una duplice posizione personale quella di un uomo consacrato e quindi di un uomo che riteneva di avere una missione alla quale dovrà rispondere e quella di un uomo che riteneva che la sua missione fosse quella di leggere il sentimento del tempo
Oggi sappiamo molte cose in più di quanto non sapessimo trent'anni fa sul personaggio certe Dossetti grazie allo studio che appena uscito di Enrico che ha la voti conosciamo anche il prima della sua entrata in politica che un prima estremamente importante
Certamente Dossetti entra in politica con l'esperienza della seconda guerra mondiale esperienza traumatica che ricorderà sempre nelle sue riflessioni
E ci entra
Non solo come riflessioni sulla guerra ma come partecipazione a quell'esperienza resistenziale che nella prima fase lo aveva visto perplesso perplesso dal punto di vista di un uomo consacrato che dovesse accettare l'idea della resistenza attiva armata ma che poi l'accetta pur essendo come è stato spesso detto un uomo che ha rifiutato personalmente l'uso delle armi convinto che la testimonianza dei cattolici in opposizione al nazifascismo fosse un passaggio obbligato
Per poter avere una parte e una parte chiave nella fase storica che sarebbe aperta dopo il dissolversi nel crogiolo della guerra
Delle soluzioni politiche che erano state messe in campo nella prima fase della modernità
Dossetti
Parte con l'idea di creare una civiltà assumano questo il nome che dalla sua associazione un nome che da solo dovrebbe far riflettere sull'impaurita di certe accuse di integralismo e parte con una riflessione che miracolosamente direi quasi sopravvissuta su quelle che lui chiama cito trasformazioni non solo una struttura sociale economica e politica ma nello stesso tipo di civiltà questa è una riflessione forte che tornerà sempre in luglio un'espressione coraggiosa
Perché L'Unità cattolico arriva a denunciare parole sue l'incapacità della chi particolarmente nella funzione di magistero di governo dell'alta gerarchia
E la mancanza in questa quanto ad analisi approfondite quasi a previsione non sempre difficilissime a farsi dei fenomeni politici e sociali
Ma
C'era un riflessioni anche per la società e la politica italiana di in per cui si denunciava cito sempre il pericolo che cita la sua
In un Paese Levantino decadimento del costume pubblico tutto si compra lo stato grande Greppi a quindi numerosissimi gli impiegati continuamente aumentano sì che l'organo crea la funzione l'arrangiarsi e legge generale
Dossetti
è già un uomo pubblico in questo momento
E stato presidente del CLN di Reggio Emilia è stato nella direzione tra democrazia cristiana siete alla Costituente
è già stato detto che non lo ripeto
Secondo una certa vulgata
Che oggi ha anche troppo corso Dossetti viene presentato come un cattolico incline al comunismo questa è semplicemente una sciocchezza
Non lo dico perché se così fosse stato ci sarebbe da scandalizzarsi molte persone di rilievo hanno aderito a quella ideologia in una fase in cui il pura dei Sassi di commettevano in molte parti d'Europa forte attesi di palingenesi politica e sociale
Però questo non è vero per il leader dei così detti professorini che aveva grande attenzione rispetto per gli uomini che animavano quel movimento per la loro capacità di impegno di sacrificio ma che la considerava per riprendere la nota definizione di Maritain una sorta di eresia cristiana
Quando vi fu la rottura del tripartito Dossetti non ebbe esitazioni ad attribuirne la responsabilità alle ambiguità politiche del Partito comunista e socialista e si limitò respinge la tesi che prima dei giornali conservatori che si trattasse di una sterzata a destra
Sostenendo invece che la DC poteva e doveva realizzare da sola quella politica riformatrice che arriva costituito il segno di una svolta politica antifascista
Dossetti fu uno dei pochi leader italiani a capire che uno dei problemi chiave del nostro Paese era la carenza di luoghi di formazione delle élite politiche soprattutto se li si doveva intendere come luoghi di formazione aperta senza barriere di ceto di consorteria
Di qui l'enorme fascino che esercito sulla cosiddetta seconda e terza generazione cioè sugli uomini che erano venuti alla politica senza rapporti con le precedenti esperienze del Partito popolare stuzzica
Nel crocevia che si formò attorno a questa esperienza crebbero gli uomini che avrebbero fatto la politica che poi avrei portato la DC all'appuntamento con la modernizzazione del nostro sistema in quell'esperimento di centro sinistra
Su cui sarebbe ora di aprire un serio dibattito di ieri di rivalutazione
Quel che non va dimenticato che Dossetti ritenne conclusa la sua esperienza politica con la chiusura da questo ente
E noto che chiese al papa il permesso di ritirarsi dalla vita politica in occasione delle elezioni del quarantotto
Il permesso di fu negato perché la Santa Sede non voleva perdere nella sua ideologia di un movimento cattolico pigliatutto il leader che garantiva la presenza sull'alla sinistra
Però indubbiamente dopo il mille novecentoquarantotto comincia una seconda fase del del Dossetti politico il risultato del diciotto aprile gli appare come un risultato da un lato ambiguo
Una come usiamo dire un grande rassemblement però con tendenze diverse però anche come una opportunità un'opportunità perché la DC vero partito di massa con investitura di governo potesse realizzare quella riforma che a suo giudizio era richiesta la svolta storica cui abbiamo fatto cenno
Era un'illusione il giudizio cambia se ci si pone dal punto di vista l'uomo consacrato com'era Dossetti che sottomette la propria azione alla legge superiore di cui si è fatto servitore o da quella del paziente costruttore politico
Per il quale me la cavo con una battuta il meglio è nemico del bene
Ci vuole naturalmente del tempo perché Dossetti maturasse
Il il problema della sua
Difficoltà di presenza nella politica a partire da queste
Da queste premesse Dossetti non era un ingenuo sognatore
Il suo la sua soddisfazione per l'elezione a primo presidente Repubblica di Luigi Einaudi che compare un articolo in cui fa il parallelo con ritratti diciotto aprile
E la soddisfazione di un uomo che vede funzionare la politica e lo scrive lo scrive non non ho tempo di citare maschile con molto in maniera molto appropriata
La politica funziona perché il Parlamento funzione il suo lavoro da questo momento in poi si muoverà su un duplice binario l'analisi di quella che dovrebbe essere la funzione e la funzionalità di uno Stato moderno
E la parte che dovrebbe avere in essa un partito di massa
Questa analisi avrà un suo snodo forte nel congresso della DC di Venezia nel mille centoquarantanove il congresso che lo opporrà a De Gasperi nella richiesta del famoso terzo tempo sociale
è una è un evento chiave memento difficile difficile capire chi in quella contingenza vince veramente che uscì sconfitto io tenderei a pensare che nel lungo periodo entrambi uscimmo sconfitti
Certa una crisi del cinquanta sarebbe sembrato che gli auspici di di Venezia potessero trovare uno sbocco concreto nell'aprile Dossetti tornano in direzione tornava vicesegretario apriva quella fase riformista che avrebbe visto la legge stralcio la riforma agraria l'avvio da casa per il Mezzogiorno
Quelle riforme keynesiani che la Pira aveva preconizzato nel suo famoso articolo sulle attese da povera gente
Ma in quella occasione e in quelle battaglie Dossetti capi anche la debolezza la sua posizione
Nonostante il voto del partito allarga a larghissima maggioranza contro linea Pella fu Pella a vincere quel braccio di ferro e degli capi
Che di fatto il famoso quarto partito era espressione di una democrazia cristiana che si reggeva su equilibri molto più complicati di quelli esistenti fra diverse ideologie interno al mondo cattolico
E resa ancora più complesse dal problema del rapporto con l'ipoteca vaticana
In questo clima diveniva molto concreto il rischio che i dossettiani con quella loro specie di laburismo cristiano per usare ricordare questa famosa formula divenissero semplicemente il cavallo di Troia per una restaurazione clericale che non erano i loro piani
Docet legge dei comitati civici erano dietro la porta la Civiltà Cattolica
Inneggiava a come possiamo dire esperimenti non esattamente progressisti
Dossetti ritenne che a questo si dovesse reagire con forza e la sua reazione prese due vie com'è noto
Non tanto il ritiro dalla politica quanto la distinzione fra quella che lui chiamerà il filone di coloro che avevano condiviso una speranza illuministica di sostanziale rinnovamento che avevano agito per rompere sovvertire il sistema attuale sono parole sue ero serena e quelli che avevano accettato il sistema e avevano agito al suo interno
Dossetti non dava un giudizio radicalmente negativo sulla seconda parte riteneva semplicemente che le due strade dovessero in qualche misura separarsi
Dovessero separarsi perché per per un versante il problema della riforma alla Chiesa diveniva un problema essenziale e qui Dossetti Siri connetteva all'analisi che aveva condotto già nel novembre del quarantasei
E perché dall'altra riteneva che la politica avesse le sue esigenze e che quindi la battaglia perché sceglieva di rimanere all'interno di quel sistema andasse combattuta in maniera diversa
Con questo non sarebbe andata perduta
Ne la sua eredità sul terreno più squisitamente politico
Io credo che sarebbe rimasta la sua lezione magistralmente sposta al già ricordato convegno ai giuristi cattolici cinquantuno a non avere paura dello Stato
Che ormai non era più un entità nemica ma uno strumento nelle mani delle forze popolari e dunque anche e soprattutto dei cattolici che di queste facevano parte altrettanto sarebbe rimasto vivo seppure non so per quanto tempo il suo invito alla rigorosa formazione di classi dirigenti che sentissero il peso e la responsabilità di legittimarsi di fronte al Paese
Per un rigoroso esercizio la competenza è della correttezza politica anche questo una tradizione che pure andrebbe rivalutata per presenze che andarono dall'industria pubblica la RAI
Rimarrà io credo soprattutto il suo invito a misurarsi con la lettura di quelli
Che è un evento in cui egli ebbe grande parte cioè il concilio Vaticano secondo chiamerà i segni dei tempi
Un esercizio difficile certo rischioso ma dal quale non possono esimersi tutti coloro per cui la politica rimane un impegno di servizio al bene comune
Terzo termina qui
C'è Monica la giornata di studio sul Giuseppe Dossetti e l'Assemblea questo ente la politica italiana e che proseguirà nel pomeriggio con i suoi lavori Garcia buona giornata