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La Corte e la Procura cercano di convincere Milosevic ad accettare un consiglio di difesori in aula.
Mustafa Candic parla della JNA in Croazia e Bosnia ErzegovinaL'Aja, 11 novembre 2002 - Nell'udienza odierna del processo a carico di Slobodan Milosevic giudici e accusa hanno cercato di convincere l'imputato ad accettare un consiglio di difensori in aula.
L'ex uomo forte di Belgrado si è opposto affermando che la Corte deve lasciargli il tempo di condurre il processo da solo e asserendo di conoscere meglio di chiunque altro i fatti che gli vengono contestati.Conclusa inoltre la deposizione di … Mustafa Cardic, ex ufficiale dei corpi di sicurezza dell'esercito federale.La deposizione di Mustafa CardicMustafa Cardic è stato ufficiale nei reparti speciali per la sicurezza della JNA, l'esercito federale yugoslavo, in Croazia.
Nella deposizione resa presso la Terza Corte del Tribunale Penale Internazionale per la ex Yugoslavia ha chiarito ulteriormente i metodi di 'reclutamento' degli infiltrati nell'esercito croato."Non vi è stata discriminazione nei miei confronti - ha affermato il teste - ma c'era discriminazione nei confronti dei croati.
Quando la guerra è iniziata e molti hanno cercato di disertare.
Venivano poi portati davanti alla corte marziale, sottoposti a lunghissimi ed estenuanti interrogatori in cui venivano minacciati e maltrattati.
A quel punto - ha proseguito Cardic - venivano spesso costretti a diventare, nella migliore delle ipotesi, collaboratori croati della JNA".Il teste dell'accusa ha spiegato che circa 300 agenti speciali della JNA avevano il compito di "penetrare nelle strutture civili e militari della Croazia".
In particolare "gli obiettivi pricipali - ha aggiunto - erano le stazioni di polizia e le istituzioni civili"Un consiglio di difensori per Milosevic?In seguito alle continue interruzioni del dibattimento in corso causate dalle condizioni di salute dell'imputato, la Procura ha richiesto espressamente alla Corte di assegnare un consiglio di difesa per proseguire il processo nel rispetto dei limiti temporali e del diritto alla difesa dell'imputato.I giudici hanno cercato di convincere Milosevic ad accettare la proposta e far sì che i suoi associati lo possano aiutare nella preparazione del caso e negli interrogatori in aula, ma l'ex uomo forte di Belgrado non sembra aver intenzione di cedere"Vorrei ricordarVi - ha affermato Milosevic rivolgendosi alla Corte - che non avete il diritto di impormi un consiglio di difensori"."Dovreste darmi il tempo - ha aggiunto - di leggere tutte le pagine, di curarmi, anche perché sapete bene che non scapperei".Presidente May: "E' molto difficile per lei preparare gli esami per i testimoni"Slobodan Milosevic: "Siete voi che non mi mettete nella condizione di non aver tempo per prepararmi per il processo e per curarmi.
Nessuno sa quanto ne so io su questi avvenimenti.
Non sono gli avvocati che curano la salute.
Inoltre visto che non riconosco la legittimità di questa Corte, non accetto che mi venga imposto un consiglio di difesa in una Corte che non riconosco"Giudice O-Gon Kwon: "Che ne direbbe di far sedere i suoi associati qui in Corte?"Slobodan Milosevic: "Non mi servono, non ho bisogno di loro qui"Presidente May: "Lei sta sottovalutando la portata di questo processo .
Se lei deve portare delle testimonianze, deve sapere come farlo in modo pratico.
Il problema è che lei dovrebbe avere qualcuno che la aiuti con gli incartamenti e con le testimonianze.
Lei deve capire che è nel suo interesse e in quello di nessun altro"Giudice Robinson: "L'entità del caso può essere compresa dalla quantità delle persone impiegate per portare avanti questo caso dalla Procura.
Ci sono almeno 7 persone nel banco dell'accusa e lei è da solo.
Resta il fatto che comunque la Corte dovrà decidere.
Il punto è che non vi è alcuna chiara risposta legale a questo, noi dovremo prendere in considerazione tutti questi elementi e poi decidere come agire"Amicus curiae Tapuskovic: "Il problema è che comunque non potremmo procedere in aula senza di lui, qualunque sia la scelta della Corte, sia che gli imponiate un consiglio di difesa, sia che non lo facciate"La Corte ora dovrà decidere se assumere la responsabilità di imporre un consiglio di difesa, fornendo appigli legali per un eventuale appello, oppure rimettersi alla scelta di Slobodan Milosevic, che in questo modo rischia di non essere in grado di portare avanti la sua difesa.
Mustafa Candic parla della JNA in Croazia e Bosnia ErzegovinaL'Aja, 11 novembre 2002 - Nell'udienza odierna del processo a carico di Slobodan Milosevic giudici e accusa hanno cercato di convincere l'imputato ad accettare un consiglio di difensori in aula.
L'ex uomo forte di Belgrado si è opposto affermando che la Corte deve lasciargli il tempo di condurre il processo da solo e asserendo di conoscere meglio di chiunque altro i fatti che gli vengono contestati.Conclusa inoltre la deposizione di … Mustafa Cardic, ex ufficiale dei corpi di sicurezza dell'esercito federale.La deposizione di Mustafa CardicMustafa Cardic è stato ufficiale nei reparti speciali per la sicurezza della JNA, l'esercito federale yugoslavo, in Croazia.
Nella deposizione resa presso la Terza Corte del Tribunale Penale Internazionale per la ex Yugoslavia ha chiarito ulteriormente i metodi di 'reclutamento' degli infiltrati nell'esercito croato."Non vi è stata discriminazione nei miei confronti - ha affermato il teste - ma c'era discriminazione nei confronti dei croati.
Quando la guerra è iniziata e molti hanno cercato di disertare.
Venivano poi portati davanti alla corte marziale, sottoposti a lunghissimi ed estenuanti interrogatori in cui venivano minacciati e maltrattati.
A quel punto - ha proseguito Cardic - venivano spesso costretti a diventare, nella migliore delle ipotesi, collaboratori croati della JNA".Il teste dell'accusa ha spiegato che circa 300 agenti speciali della JNA avevano il compito di "penetrare nelle strutture civili e militari della Croazia".
In particolare "gli obiettivi pricipali - ha aggiunto - erano le stazioni di polizia e le istituzioni civili"Un consiglio di difensori per Milosevic?In seguito alle continue interruzioni del dibattimento in corso causate dalle condizioni di salute dell'imputato, la Procura ha richiesto espressamente alla Corte di assegnare un consiglio di difesa per proseguire il processo nel rispetto dei limiti temporali e del diritto alla difesa dell'imputato.I giudici hanno cercato di convincere Milosevic ad accettare la proposta e far sì che i suoi associati lo possano aiutare nella preparazione del caso e negli interrogatori in aula, ma l'ex uomo forte di Belgrado non sembra aver intenzione di cedere"Vorrei ricordarVi - ha affermato Milosevic rivolgendosi alla Corte - che non avete il diritto di impormi un consiglio di difensori"."Dovreste darmi il tempo - ha aggiunto - di leggere tutte le pagine, di curarmi, anche perché sapete bene che non scapperei".Presidente May: "E' molto difficile per lei preparare gli esami per i testimoni"Slobodan Milosevic: "Siete voi che non mi mettete nella condizione di non aver tempo per prepararmi per il processo e per curarmi.
Nessuno sa quanto ne so io su questi avvenimenti.
Non sono gli avvocati che curano la salute.
Inoltre visto che non riconosco la legittimità di questa Corte, non accetto che mi venga imposto un consiglio di difesa in una Corte che non riconosco"Giudice O-Gon Kwon: "Che ne direbbe di far sedere i suoi associati qui in Corte?"Slobodan Milosevic: "Non mi servono, non ho bisogno di loro qui"Presidente May: "Lei sta sottovalutando la portata di questo processo .
Se lei deve portare delle testimonianze, deve sapere come farlo in modo pratico.
Il problema è che lei dovrebbe avere qualcuno che la aiuti con gli incartamenti e con le testimonianze.
Lei deve capire che è nel suo interesse e in quello di nessun altro"Giudice Robinson: "L'entità del caso può essere compresa dalla quantità delle persone impiegate per portare avanti questo caso dalla Procura.
Ci sono almeno 7 persone nel banco dell'accusa e lei è da solo.
Resta il fatto che comunque la Corte dovrà decidere.
Il punto è che non vi è alcuna chiara risposta legale a questo, noi dovremo prendere in considerazione tutti questi elementi e poi decidere come agire"Amicus curiae Tapuskovic: "Il problema è che comunque non potremmo procedere in aula senza di lui, qualunque sia la scelta della Corte, sia che gli imponiate un consiglio di difesa, sia che non lo facciate"La Corte ora dovrà decidere se assumere la responsabilità di imporre un consiglio di difesa, fornendo appigli legali per un eventuale appello, oppure rimettersi alla scelta di Slobodan Milosevic, che in questo modo rischia di non essere in grado di portare avanti la sua difesa.
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