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Luca Coscioni parla davanti ad un'associazione che si occupa della malattia che lo ha colpito e rilancia la battaglia per la clonazione terapeutica nel nostro paese.
Per questo, chiede di entrare nel Comitato Nazionale di BioeticaSan Giovanni Rotondo (FG), 11 gennaio 2002 - Il presidente di Radicali Italiani Luca Coscioni è intervenuto alla conferenza stampa in occasione dell'apertura di una nuova sede dell'AISLA - Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica per ribadire la necessità della legalizzazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali e per ricordare che la sua … candidatura a membro del Comitato nazionale di bioetica potrebbe essere un significativo passo avanti in senso liberale per il nostro paeseLa sclerosi laterale amiotrofica in cifre "In questo momento - ha chiarito Luca Coscioni - sono circa 37.500 i cittadini dell'UE colpiti dalla sclerosi laterale amiotrofica che stanno lottando per la propria sopravvivenza, alcuni camminano aggrappati ai loro bastoni, altri vengono spinti sulle loro carrozzine, altri ancora respirano faticosamente tenuti in vita da respiratori alimentati attraverso un foro praticato all'altezza dello stomaco.
Tutti sperano che venga messa a punto una terapia efficace che lotti o rallenti la progressione" di questa malattia che "toglie il bene più prezioso: la libertà".La speranza dalla clonazione terapeutica"Ora - ha affermato il presidente di Radicali Italiani - con la clonazione terapeutica e con le prime applicazioni precliniche delle cellule staminali si è aperta la porta della speranza per migliaia di persone nel mondo che oltre ad aver salva la vita potrebbero avere un miglioramento del loro stato di salute"Speranza negata in ItaliaAttualmente la ricerca in Italia è sovvenzionata e consentita soltanto per quanto riguarda le cellule staminali cosiddette adulte e "il ministro della Salute Girolamo Sirchia ha deciso lo stanziamento di 40 miliardi in due anni, per le ricerche sulle sole cellule staminali adulte e post natali".
Coscioni ha ricordato che "se in futuro le cellule staminali adulte non dovessero rivelarsi la fonte più efficiente nella cura delle diverse patologie, il fatto di averne privilegiato la sperimentazione, e il finanziamento, a scapito di quelle embrionali, come sta accadendo in Italia, provocherebbe al nostro Paese un danno economico e sociale enorme e costringerebbe centinaia di migliaia di cittadini italiani malati ad un odioso turismo sanitario verso quelle nazioni all'avanguardia anche nelle applicazioni terapeutiche delle cellule staminali embrionali".
Anche i collaboratori di Sirchia smentiscono il ministro "È proprio uno degli scienziati italiani più titolati nel settore delle cellule staminali a smentire Sirchia", informa Coscioni.
Il condirettore dell'Istituto sulle cellule staminali del San Raffaele di Milano Angelo Vescovi, da poco nominato dal ministro della Salute , membro della nuova Commissione sulle Cellule Staminali che dovrà erogare i finanziamenti ai diversi progetti di ricerca, infatti "da scienziato serio, ha recentemente dichiarato che al momento attuale non siamo ancora in grado di dire quale sia la fonte più efficiente per curare le diverse patologie: se le cellule adulte o quelle embrionali"La battaglia di Radicali Italiani "Come Radicali Italiani - ha spiegato Coscioni - stiamo raccogliendo in tutta Italia le firme sulla nostra proposta di legge di iniziativa popolare in materia di clonazione terapeutica e di procreazione medicalmente assistita", che prevede da un lato "l'utilizzazione degli embrioni soprannumerari a scopo di ricerca e per finalità terapeutiche e dall'altro la creazione di nuovi embrioni, cioè la clonazione terapeutica propriamente detta".Voglio entrare nel Comitato Nazionale per la BioeticaIn questi giorni numerosi scienziati, ricercatori, politici, giornalisti, personalità della società civile e del mondo dello spettacolo, assieme a tantissime persone malate, e ai loro familiari, hanno inviato al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, una lettera appello "affinché - ha spiegato il presdinte di Radicali Italiani - prenda in considerazione la possibilità di nominarmi membro del nuovo Comitato Nazionale per la Bioetica".
"Il mandato del comitato - ha sottolineato Coscioni - è infatti scaduto il 31 dicembre scorso, ed il Presidente del Consiglio dovrà nominare quanto prima, i nuovi membri".
"Garantisco - ha dichiarato Luca Coscioni - all'Onorevole Berlusconi, se deciderà di accordarmi la propria fiducia, vi garantisco, che la mia sarà una voce, sì di parte, la parte liberale del nostro Paese, ma proprio per questo, rispettosa delle altre, aperta al confronto, e alla ricerca di un dialogo possibile, necessario, non più ulteriormente procrastinabile"."Certo - ha osservato - io sono anche una persona malata, non me lo sono dimenticato, e come potrei del resto? Ma vorrei entrare nel Comitato, con la parte più sana di me: quella che colpita 7 anni fa dalla sclerosi laterale amiotrofica, è stata capace di fare di una malattia, un momento di rinascita, di progettualità, ed iniziativa, politica".Cosa farei nel Comitato"Nel Comitato - ha dichiarato Luca Coscioni - credo di poter portare tre cose.
La prima: un approccio, scientificamente e metodologicamente, aperto ai temi della bioetica, che deriva dalla mia formazione culturale, dal mio essere, scienziato sociale.
La seconda: un pensiero e una prassi liberale.
Terzo: il fatto, non trascurabile, che porto sul mio corpo, e nel mio spirito, i segni di ciò che potrebbe significare, per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, la bioetica, quando dal laboratorio, si passerà alle applicazioni cliniche".
Per questo, chiede di entrare nel Comitato Nazionale di BioeticaSan Giovanni Rotondo (FG), 11 gennaio 2002 - Il presidente di Radicali Italiani Luca Coscioni è intervenuto alla conferenza stampa in occasione dell'apertura di una nuova sede dell'AISLA - Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica per ribadire la necessità della legalizzazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali e per ricordare che la sua … candidatura a membro del Comitato nazionale di bioetica potrebbe essere un significativo passo avanti in senso liberale per il nostro paeseLa sclerosi laterale amiotrofica in cifre "In questo momento - ha chiarito Luca Coscioni - sono circa 37.500 i cittadini dell'UE colpiti dalla sclerosi laterale amiotrofica che stanno lottando per la propria sopravvivenza, alcuni camminano aggrappati ai loro bastoni, altri vengono spinti sulle loro carrozzine, altri ancora respirano faticosamente tenuti in vita da respiratori alimentati attraverso un foro praticato all'altezza dello stomaco.
Tutti sperano che venga messa a punto una terapia efficace che lotti o rallenti la progressione" di questa malattia che "toglie il bene più prezioso: la libertà".La speranza dalla clonazione terapeutica"Ora - ha affermato il presidente di Radicali Italiani - con la clonazione terapeutica e con le prime applicazioni precliniche delle cellule staminali si è aperta la porta della speranza per migliaia di persone nel mondo che oltre ad aver salva la vita potrebbero avere un miglioramento del loro stato di salute"Speranza negata in ItaliaAttualmente la ricerca in Italia è sovvenzionata e consentita soltanto per quanto riguarda le cellule staminali cosiddette adulte e "il ministro della Salute Girolamo Sirchia ha deciso lo stanziamento di 40 miliardi in due anni, per le ricerche sulle sole cellule staminali adulte e post natali".
Coscioni ha ricordato che "se in futuro le cellule staminali adulte non dovessero rivelarsi la fonte più efficiente nella cura delle diverse patologie, il fatto di averne privilegiato la sperimentazione, e il finanziamento, a scapito di quelle embrionali, come sta accadendo in Italia, provocherebbe al nostro Paese un danno economico e sociale enorme e costringerebbe centinaia di migliaia di cittadini italiani malati ad un odioso turismo sanitario verso quelle nazioni all'avanguardia anche nelle applicazioni terapeutiche delle cellule staminali embrionali".
Anche i collaboratori di Sirchia smentiscono il ministro "È proprio uno degli scienziati italiani più titolati nel settore delle cellule staminali a smentire Sirchia", informa Coscioni.
Il condirettore dell'Istituto sulle cellule staminali del San Raffaele di Milano Angelo Vescovi, da poco nominato dal ministro della Salute , membro della nuova Commissione sulle Cellule Staminali che dovrà erogare i finanziamenti ai diversi progetti di ricerca, infatti "da scienziato serio, ha recentemente dichiarato che al momento attuale non siamo ancora in grado di dire quale sia la fonte più efficiente per curare le diverse patologie: se le cellule adulte o quelle embrionali"La battaglia di Radicali Italiani "Come Radicali Italiani - ha spiegato Coscioni - stiamo raccogliendo in tutta Italia le firme sulla nostra proposta di legge di iniziativa popolare in materia di clonazione terapeutica e di procreazione medicalmente assistita", che prevede da un lato "l'utilizzazione degli embrioni soprannumerari a scopo di ricerca e per finalità terapeutiche e dall'altro la creazione di nuovi embrioni, cioè la clonazione terapeutica propriamente detta".Voglio entrare nel Comitato Nazionale per la BioeticaIn questi giorni numerosi scienziati, ricercatori, politici, giornalisti, personalità della società civile e del mondo dello spettacolo, assieme a tantissime persone malate, e ai loro familiari, hanno inviato al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, una lettera appello "affinché - ha spiegato il presdinte di Radicali Italiani - prenda in considerazione la possibilità di nominarmi membro del nuovo Comitato Nazionale per la Bioetica".
"Il mandato del comitato - ha sottolineato Coscioni - è infatti scaduto il 31 dicembre scorso, ed il Presidente del Consiglio dovrà nominare quanto prima, i nuovi membri".
"Garantisco - ha dichiarato Luca Coscioni - all'Onorevole Berlusconi, se deciderà di accordarmi la propria fiducia, vi garantisco, che la mia sarà una voce, sì di parte, la parte liberale del nostro Paese, ma proprio per questo, rispettosa delle altre, aperta al confronto, e alla ricerca di un dialogo possibile, necessario, non più ulteriormente procrastinabile"."Certo - ha osservato - io sono anche una persona malata, non me lo sono dimenticato, e come potrei del resto? Ma vorrei entrare nel Comitato, con la parte più sana di me: quella che colpita 7 anni fa dalla sclerosi laterale amiotrofica, è stata capace di fare di una malattia, un momento di rinascita, di progettualità, ed iniziativa, politica".Cosa farei nel Comitato"Nel Comitato - ha dichiarato Luca Coscioni - credo di poter portare tre cose.
La prima: un approccio, scientificamente e metodologicamente, aperto ai temi della bioetica, che deriva dalla mia formazione culturale, dal mio essere, scienziato sociale.
La seconda: un pensiero e una prassi liberale.
Terzo: il fatto, non trascurabile, che porto sul mio corpo, e nel mio spirito, i segni di ciò che potrebbe significare, per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, la bioetica, quando dal laboratorio, si passerà alle applicazioni cliniche".
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