22 AGO 2001

Meeting di Rimini: Monti, L'entrata in vigore dell'Euro potrà causare una crescita dell'inflazione

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 56 min 50 sec

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Rimini, 22 agosto - Mario Monti, commissario europeo, e Carlo Secchi, rettore dell'Università Bocconi di Milano hanno partecipato all'incontro dal titolo: "Lilliput sfida i giganti, etica e concorrenza in Europa", nell'ambito del Meeting 2001 per l'Amicizia tra i popoli, sul tema: "Tutta la vita chiede l'eternità".La ripresa dell'EuroNel corso del suo intervento al meeting di Rimini, Monti si è detto soddisfatto del "fisiologico riequilibrio" tra l’Euro, ritornato a competere sui mercati, e il dollaro, segno questo dei "benefici strutturali portati dalla moneta unica" all’economia comunitaria.

''Esiste il rischio - ha aggiunto Monti - che l'entrata in vigore dell'Euro venga colta come occasione per un aumento dei prezzi e quindi per una crescita dell'inflazione".

Secondo il commissario europeo le campagne italiane di prevenzione attutiranno questo effetto, e, comunque, i "benefici che l'Euro ha prodotto ancor prima di entrare in vigore siano superiori ai rischi di svantaggio''."Lo scudo fiscaleRelativamente allo "scudo fiscale" che il Governo sta studiando per incentivare il rimpatrio dei capitali all’estero, provvedimento che sarà presentato come emendamento alla Tremonti bis e che prevede un’imposta sostitutiva tra l’1 e il 3 per cento, Monti ha espresso parere favorevole, definendolo «il passo conclusivo di una lunga e complicata traiettoria dell’Italia verso una maggiore normalità economica e finanziaria».Il rilancio del MezzogiornoCirca l’ipotesi formulata dal viceministro Gianfranco Miccichè, secondo cui l’Italia potrebbe richiedere alla Unione Europea agevolazioni tributarie per il rilancio dell’economia del Mezzogiorno, Monti ha affermato che «se si trattasse di aiuti di Stato agli investimenti, la strada ci vedrebbe favorevoli».

Lo sviluppo di alcune regioni non può passare solo «attraverso una minore pressione fiscale»: Monti ha giudicato negativamente la via della fiscalizzazione degli oneri sociali, indicando, invece, la via della rimozione delle cause strutturali del sottosviluppo.

leggi tutto

riduci