"Se Dio c'è" - presentazione del libro di Sergio Zavoli (edito Rai-Eri Mondadori) (presso la Sala degli Arazzi della RAI, Viale Mazzini 14)

Allora
Ci scusiamo per il
Come si usa dire per il leggero ritardo
Io penso che faremo una
Presentazione abbastanza compatta anche se il numero delle persone presenti fa presumere
Un interesse che al di là del della media di questi appuntamenti tenne presentiamo oggi un libero
Di Sergio Zavoli
E Piero Coda è un libro di tra ieri
Coedizione con Mondadori
Ed è un libro importante non non perché si dice così ogni volta che si parte per la presentazione di un libro
Ma perché un devo dire che
Sergio Zavoli
Qualche anno fa scrisse un altro libro
Che si chiamava socialista di Dio
E se c'è un un certo scalpore allora
Questo titolo
E naturalmente poi la la storia di Sergio Zavoli
Che rappresentava ed era rappresentata assai bene da quel da quel titolo
Che peraltro in quell'epoca creo un qualche tipo di di reazione
Oggi il titolo e altrettanto importante anche se nel arrivare qui e nel presentare io avrò un ruolo molto limitato darò semplicemente la parola le persone che sono invitate che sono accanto a me quindi presenterò uno alla volta
Dicevo ho partecipato qualche tempo fa ad un ad un'altra tavola rotonda che ma altro grande della televisione
Dove citato Zavoli recitare Ettore Bernabei
Aveva convocato a tavola rotonda dal titolo Dio è morto poi giungeva in televisione
Naturalmente era un altro titolo che creava un certo scalpore però altro ente non è che ci fermiamo al titolo nel parlare di un libro e le persone che sono intorno a me come dire interverranno per presentarlo per commentarlo e come di consueto gli autori avranno la parola alla fine iniziamo degli interventi che saranno Brevi poema eventualmente saranno poi ribattuto i se necessario poi c'è anche un pubblico quindi qualche diciamo stimolo possiamo prendere anche da voi
Ma vorremmo stare nell'ordine di un di un'oretta in mezzo massimo ecco penso che questo sia il tempo previsto inizia Paolo Flores d'Arcais che fondatore
La rivista
Micromega e che anche direttore di questa rivista e che collabora con diversi giornali la Repubblica il paletto il paese altri giornali de docente di filosofia presso l'Università la Sapienza di Roma quindi
Ma una discussione suo Dio fra
Credenti e non credenti a qualche cosa di paradossale e di assolutamente asimmetrico perché
Un credente
Inevitabilmente necessariamente direi
Proprio in forza della sua fede cerca di convertire
Perché fa parte della sua convinzione più profonda e
Altruistica
Quello di comunicare e far condividere ad altri
Un orizzonte di salvezza
Il non credente invece latino
Non ho nessuna motivazione per convincere il credente che la religione è per dirla con Freud un'illusione
Non ha nessuna motivazione proprio in forza della sua convinzione di disincanto perché ateismo non significa altro che
La convinzione che tutto si gioca su questa terra
Nel tempo limitato
Nella finitezza
E se questo è l'orizzonte di chi non crede a chi non crede evidentemente interessano solo i valori e le azioni che ciascuno compie su questa terra
Che poi
Lo si faccia per motivi religiosi e non religiosi proprio dal punto di vista di chi non crede la cosa è
Largamente indifferente conta che i valori e le azioni conseguenti siano rientrate per esempio
Alla solidarietà all'eguaglianza alla giustizia e non alla prepotenza alla prevaricazione allo sfruttamento eccetera questi valori queste contrapposizioni queste diverse azioni contano
Per chi è convinto che tutto si giochi nella finitezza della nostra vita dalla durata
Incerta
E questo comporta una serie profonda di conseguenze appunto rende
Inutile insensato il tentativo di convincere il non credente il credente che le cose qui crede
Ragionevolmente non reggono anzi
Nello scorso anno io voto moltissime discussioni a seguito di un numero molto fortunato di MicroMega su questo problema di discussioni contanti esponenti della chiesa
Alle volte con alcuni sacerdoti straordinariamente impegnati anche nella vita sociale così impegnati per generosità da far cinque vergognare per il nostro egoismo
Uno di questi una volta prima di un dibattito mi disse sei se io non credessi
Vivere in modo del tutto diverso guarderei gli altri semplicemente come ha strumenti per la mia soddisfazione
Io non so se davvero sarebbe così penso che quella persona continuerebbe a fare la vita impegnata anche se non credesse ma tuttavia è evidente che per esempio di fronte a una situazione di questo genere
Io proprio perché non credo ma voglio impegnarmi per alcuni valori sono ben felice che invece quella persona creda e sarei terrorizzato se smettesse di credere
Passasse a valori opposti completamente lontani opposti a quelli del Vangelo
Tuttavia siccome
Di teologia si discuta in questo libro
Il problema della ragionevolezza
Delle affermazioni principale affermazioni teologiche lo dobbiamo affrontare
E allora a me sembra che questo libro in questo libro Zavoli riesca su quasi tutti i temi tranne due poi lo accennerò a porre davvero tutti i problemi
Di un confronto fra credenti e non credenti tutti i possibili dubbi
Sulla religione
E tutti i possibili dubbi in tutta la loro articolazione questi dubbi vengono continuamente ripresentati in tutte le sfumature sfaccettature utilizzando praticamente tutto quello che nella discussione sul tema c'è stato negli ultimi anni
Su tutti i temi
Sub due
Ci sono domande che sarebbe si sarebbero potute porre in maniera più radicale
Quelle che riguardano il problema storico di Gesù e quindi i Vangeli
E quello che riguarda la chiesa e la politica oggi qui credo che si potessero opporre altre domande che non sono state poste ma per il resto davvero
Chi è tutto
Dal punto di vista delle domande
Se le risposte dovessero illustrare una posizione filosofica
Allora io direi con assoluta sincerità
Che le troverei straordinariamente deludenti
Che dovrei dire che di fronte a una ricchezze articolazione delle domande le risposte non ci sono
Non non non riescono a convincere
Siccome però non si tratta delle risposte
Di un filosofo o di una scuola filosofica
Ma si tratta delle risposte che lo dico non per controbilanciare la critica di prima ma perché ne sono profondamente convinto che esprimono al meglio al meglio
Ciò che la teologia cattolica oggi è in grado di dire
Secondo me questo significa che la mancanza di risposte convincenti
Ci dice quanto in realtà più che mai sia vero oggi che l'unico argomento della fede che la fede stessa
Nel senso stretto rigoroso del credo qui a absurdum
Che ha avuto grandissima dignità alle origini della vicenda cristiana e che poi come fino a
Fino a un grosso modo all'anno mille almeno in varie forme
Anche se prima già c'era stato Agostino e che poi si è perduta come argomentazione forte della fede
E che invece secondo me è più che mai rimane l'unica possibile argomentazione per la fede perché ripeto di fronte a tutti i dubbi che da
Credente problematico credo che questo sia Zavoli
Pone non trovano assolutamente risposte convincenti sul piano razionale o ragionevole poiché abbiamo pochi minuti io non provo neanche entrare nel merito ma credo che veramente suoni risposta si potrebbe discutere e si potrebbe vedere che queste risposte di Piero Coda rappresentano il meglio
Che la teologia cattolica oggi è in grado di dire di dare e rappresentano comunque qualcosa che non soddisfa minimamente come risposta rispetto alle domande poste
Prendiamo
Il problema del male nel mondo per fermarci solo a questo problema che coda
A un certo punto considera
Con una certa sufficienza come astratta poco interessante la formulazione classica che c'è già nel pensiero greco di questo problema
Un dio onnipotente infinitamente buono come può aver
Permesso il male nel mondo se il male cioè o non ne infinitamente potente o non è infinitamente buono
Eppure questa è la domanda a cui non si è data risposta in due mila anni di arrovella mento di grandissimi spiriti su questo argomento
Quando si arriva a dire ad esempio che di fronte al male l'unica risposta è la croce cioè un Dio che condivide questo male questa non è una risposta anzi vorrei dire che di fronte all'uomo che soffre
O al bambino che soffra l'innocente che soffre
Questa risposta finisce per essere addirittura profondamente immorale perché il Dio che decide di soffrire non è una buona ragione per infliggere sofferenza chi non la chiesta
E in realtà l'unica risposta che alla fin fine in questo come in altri problemi viene data
Dietro un incalzare
Che è molto rispettoso che è molto partecipe
Ma che è un incalzare di domande
Alla fine la risposta è sempre
Spero
è l'unica reale risposta che troviamo costantemente andando a scavare in ogni problema mistero
Che è l'unica vera risposta possibile
Ma se l'unica vera risposta possibile alla fin fine ogni volta è mistero
E anzi qualche cosa di ineffabile indicibile anche qui proprio quando si entra nella nel cuore della teologia le definizioni di Dio la conoscenza di Dio e così via se infetti alla fine sempre a questo punto e il teologo e costretto ad arrivare ebbe io credo che questo sia la dimostrazione più definitiva che
L'unica argomentazione per la fede è la fede stessa
Perché davvero in termini di discorso umano di razionalità umana comunque la si voglia interpretare in tutte le formulazioni
Del termine razionalità o addirittura ragionevolezza si arriva sempre a quel fondo a quell'abisso che l'indicibile e l'indicibile bisogna prenderlo sul serio se davvero dio è mistero ed è indicibile ebbene non dirne nulla ebbene semplicemente avere quell'atteggiamento per chi è illuminato dalla sede di stupore e gratitudine
Che non può in alcun modo però essere comunicato attraverso argomentazioni di nessun genere
Che alla fin fine
Sperimentabilità solo nell'esperienza mistica e l'esperienza mistica è per definizione
L'esperienza assolutamente verticale che non può in nessun modo essere trasferita e comunicata perché a quel punto non sarebbe più esperienza mistica diventerebbe un'esperienza logico di alloggi ecco di fronte a questo io credo che
Allora il nuovo
Il problema del confronto fra credenti e non credenti possa trovare la migliore delle soluzioni se davvero si prende consapevolezza di questo stato di cose perché una fede che riconosce
Di fondarsi solo su se stessa è una fede che non pretenderà
Di imporre agli altri le sue verità
Sapendo che appunto questa verità è un dono
Non è argomentabile
E quindi non può imporsi non può imporsi soprattutto in tutte le conseguenze etico politica
Che ne discende è una fede vissuta in questo modo non solo non crea problemi di rapporto fra credenti e non credenti ma apre completamente a un confronto a un'azione comune o a una contrapposizione a seconda dei valori che credente e non credente scelgono colloca Lorin morali e ITC politici
Laddove invece la pretesa di poter argomentare razionalmente
Le verità teologiche e le conseguenze etico politiche
Che ne discendono che è la posizione ufficiale della Chiesa ribadita in tutte le encicliche di Karol Wojtyla con straordinaria fermezza e durezza compie compreso contro teologie
Che queste cose mettono in discussione perché una delle encicliche fondamentali di Karol Wojtyla è la Veritatis Splendor che appunto è sopra è stata giornalisticamente trattata solo per alcune cose che riguardavano la morale sessuale ma che fondamentalmente invece come si evince dallo stesso titolo
Un'enciclica contro ogni fronda teologica chiamiamola così quindi se invece questa
è la posizione del cattolicesimo d'oggi e allora certamente si creano profondissimo i problemi nei rapporti con i non credenti perché una posizione che ritiene che le verità della fede siano anche razionali anzi le uniche razionali e umane
Benché la Federica qualcosa di più ma non ci possa essere convinzione razionale umana in conflitto
Con la fede perché questo sarebbe il prodotto di una ragione non corretta ecco una posizione di questo genere ovviamente taccia ogni posizione morale o politica in conflitto con quelle del Vaticano di irrazionalità o addirittura di disumanità ed è evidente che a questo punto si apre un conflitto
Estrema
Laddove io credo invece se si sceglie la prima posizione
Si tratta allora di vedere quanti sono i cattolici disposti a prendere sul serio il Vangelo e a impegnarsi per quei valori cosa che molti laici sono dispostissimo il
Affari grazie
Grazie
Il secondo intervento è Di Pietro Prini credo di poterlo presentare ricordando un suo libro recente lo scisma sommerso che era stato pubblicato palesemente fuori commercio l'edizione fuori commercio
Ed è direi il saggio di un filosofo cattolico che forse desidererebbe che la fede cristiana
Potesse sopravvivere avvolte a certe rigidità istituzionali della chiesa la parola attraente siccome siamo entrati nel merito pena Pietro Prini
Deve spingere
Grazie presidente
Cominciò subito
Da un pretesto che mi ha dato dall'intervento di del professor Flores d'Arcais
Il pretesto che l'affermazione di a simmetria del nostro
Del nostro dialogare del nostro discutere tra credenti e non crede io non ritengo che ci sia assi metri e la dimostrazione mie data la dimostrazione anziché vorrei dovrei togliere dovrei eliminare questa parola
Ma la giustificazione di quello che io dico mi è data proprio da questo libro
A cui devo dare il merito di avere impostato in una maniera nuova
Ho direi comunque non solita questo problema voi non troverete in questo libro
Prove dell'esistenza di Dio motivazioni dell'esistenza di Dio
Non ci sono
Il libro illa la la la motivazione della per la discussione nasce dal fatto indiscutibile
Presente
Il male nel mondo il male
Profondamente radicale quello che già accanto aveva chiamato il male radicale
Del mondo
Il
Capitolo
Secondo di fronte al male nel mondo
Ritengo che le prime ottanta pagine scritte da Zavoli siano le più interessanti le più le più
All'ESA in mente
Attribuibile ad un grande giornalista siano le primi ottanta pagine le prime ottanta pagine proprio per la descrizione di questo male
Nel mondo
Vi leggo solo le due righe con cui incomincia il capitolo secondo se Dio c'è
Perché assistiamo all'azione devastante del male
Sulla sua creazione
Dopo d'aver descritto gli infiniti aspetti
In quasi incredibili aspetti
Te la presenza del male nel mondo
O di quella
Ed soprattutto di quella che Dostoevskij chiamava
La punizione
Della vittima innocente quante vittime innocenti sono soprattutto i bambini soprattutto i poveri soprattutto di i diseredati quanti innocenti sono nel mondo e costretti a afflizioni ha dolori inauditi ebbene se dal momento che assistiamo
All'azione devastante del male nella creazione che si attribuisce a Dio
Possiamo e dobbiamo porci la domanda se Dio c'è com'è possibile questa situazione questa presenza del male nel mondo
Ora io vorrei proporre un'osservazione generale restando nei limiti che io ritengo necessari per potere eventualmente anche voi passare ad una secondo il ad un secondo intervento quando sentiamo tutto tutti quello che dicono i nostri colleghi
Ebbene
La
Posizione assunta da Zavoli e a cui al corrisposto il teologo coda
Ecco Estra
Zavoli assunto lo stimolo lo stimolo problematico critico continuamente
Continuamente interessato e paziente in certo modo del male di cui il padre
Ecco è possibile
Pensare a questo
Insieme alla presenza di Dio e alla responsabilità di Dio come creatore del mondo come provvidenze
Agli eventi degli eventi del mondo ecco
A mio avviso
La risposta
E più e tale da coinvolgere tutto il senso
E questo ha ragione Flores d'Arcais tutti nel senso che diamo alla fede cosa vuol dire crede
Cosa vuol dire credere
Certamente
Non è della fede il voler convincere gli altri
Il non credente gli atti il voler convincere delle proprie convenzioni delle proprie credenze oggi anche il problema
Antico missionario è cambiato profondamente così mi dicono certamente è si vuole cambiarlo io ho testimonianze dirette di chi è andato a in in regioni in regioni difficilissime
E che ha
Voluto convivere insieme a popolazioni
Che avevano un tipo di cultura tribale a arcaici Issey ma e certamente lontanissima dal cristianesimo
Ha voluto semplicemente dare una prova di convivenza non faceva discorsi non faceva ritti non non si presentava come il predicatore
Era uno che viveva insieme
A questi fratelli che viveva insieme a questi fratelli
Le loro sofferenze e Chieti pregava il suo Dio
Se così si può dire il suo perché lo riteneva anche loro
Pregava il suo Dio con la stessa fede con la stessa sensibilità con cui riteneva e vedeva che i suoi i suoi con i fratelli pregavano le loro divinità
Ecco quindi è lontanissimo dall'idea
Della fede
Che a coprire i il cristiano almeno il cristiano maturo di oggi
è ha raggiunto io penso per esempio a quell'esempio fortissimo del cristiano maturo
Il luterano Bonhoeffer che è morto nel campo di concentramento per morto per l'affermazione della propria fede ma che non ha mai avuto l'idea di dover imporre di dovere
A condurre i suoi fratelli a quella fede
Perché il Bonhoeffer rappresenta oggi il cristianesimo maturo
Che non ha affatto questa questo questo senso di imperialismo davvero una fede migliore degli altri davvero una fede da imporre quindi agli altri
Ecco quindi non c'è questa volontà di convincere di persuadere l'altro non c'è la volontà in nessun modo perlomeno io lo ritengo se da da conversazione che ho avuto con il con con sua Eminenza il cardinale Silvestrini anche lui so che è di questo avviso io ritengo che si arrivi si sia arrivati a questa profonda epurazione del concetto di fede per cui per cui ecco quello che oggi
Era pensiamo come il concetto di fede
Estremamente problematico nel
Credente stesso
Oggi se è vero che la Chiesa che la fede come diceva Sant'Agostino sino oncologi tattoo nulla est se non è pensata e nulla e se c'è dunque una fede è insito nella fede il pensare che la fede
C'è però codesto che il pensare la fede
Passa attraverso questa continua problematicità questa continua
Interrogazione non c'è credente che sia veramente credente che non si interroghi continuamente te la famosa frase evangelica
Che chiede addio
Di confortarlo nella propria incredulità per la propria incredulità
Quindi la fede sta all'interno di questa continua come possiamo chiamare la problematicità interroga sterilità
La fede non è un repertorio di proposizioni come veniva presentato forse da qualche parte chissà o da qualche o da qualche istruttore catechistico catechistico
La fede non è affatto un repertorio di proposizione sicure dalle quali non si può
Non si può
Allontanarsi dalla quale il credente è obbligato a non allontanarsi
Il mio maestro Gabriel Marcel diceva che la fede non è neanche possibile
In sì non lappone in un mondo che non sia soggetto di dubbio metafisico cioè che che non sia soggetto del dubbio più radicale
Era ora una delle sue espressioni
Che ripeteva a Parigi quando quando io conversavano con lui non c'è nessuna situazione in cui il credente possa dirsi alieno
Liberato dal incertezza
Dalla problematicità di fatti per noi filosofi abituati alla Storia della Filosofia
è chiaro che per esempio in un mondo libero dalla incertezza dove non è possibile l'incertezza come nel mondo di Spinoza o anche nel mondo di Hegel non è possibile la fede
La certezza razionale non consente la fede bene
Ma quello che io vorrei osservare a questo libro dove in certo modo come Alberto Flores d'Arcais è vero che ci sono tutti i problemi riguardanti la fede o quasi tutti insomma
Zavoli è stato pungente nel porre le sue domande alziamolo perché aveva davanti come siccome il suo colloquiante
Ecco in questo libro forse quello che è meno evidente è proprio il via il metodo il mio era il filo conduttore
Di un problema di questo genere di un l'uno problematica di questo genere
Forse è meno evidente il problema che
è quello che io chiamerei della nascita della scienza moderna come del primo passo della renovatio Ecclesie
Forse mio amico
Severino non sarà d'accordo nel contesto ma il primo passo della innovazioni prese voi sapete per due secoli
Si è parlato si è discusso soprattutto nei colloqui con la Chiesa ortodossa tra Chiesa cattolica e Chiesa dove si è discusso di questo problema ecco il primo il il primo punto su cui si è venuti d'accordo in questa in questa Italia in testa convergenza di ricerca è stato quello che la la la Fede la chiesa la la fede il patrimonio di di verità o patrimonio di di certezze
Che è comune ai credenti
è un patrimonio che Stein Sierre
Al al patrimonio della ricerca cioè al ai dubbi della ricerca questo è stato veramente uno degli aspetti più importanti e la scienza che cosa ha fatto Galileo
A mio avviso la scienza moderna è stata la proposta di un tipo di cultura di un orientamento della cultura che ha cambiato effettivamente il mondo perché il mondo moderno in atto dalla nascita della scienza
Ebbene questo questa nascita della scienza cosa cosa ha portato alla Chiesa appunto ha portato il primo passo se fosse stato accolto il primo passo Telaro innovazione tesi il il primo promotore della della del rinnovamento della Chiesa non è stato l'utero non è stato neppure Ilia
Del Concilio di Trento lo perdoni il cardinale non è stato neppure il Concilio di Trento il primo passo è stato la liberazione l'offerta di liberazione del patrimonio di verità
Che la chiesa
Trasmette per eredità di una tradizione e per eredità
E conservando l'eredità dei testi sacri
Il primo passo il primo giorno offerto dalla chiesa è stato la liberazione di questo patrimonio da tutto la Palazzo
Favola torio da tutto
Dato
Mitico
Uso la parola politico appunto nel senso di formula torio
Mitico che
Che
è stato veramente
La la motivazione
Più grave della negazione di Dio
Pensate per esempio
Alla lettura dei primi due capitoli della Genesi i capitoli famosi della creazione
Si parla di un mondo che non è affatto il mondo
Il cui noi viviamo pensate se il mondo in cui noi viviamo possa in qualche modo assimilarsi all'Eden dove non c'è lotta per la vita dove non c'è conflitto
Tra i viventi dove non c'è breve dove non c'è altro che la felicità il benessere e così via non c'è
Questo mondo quella il il il il il la creazione di quel mondo non è la creazione del mondo nostro in cui viviamo
Altro
Motivazione tende la identificazione della creazione di Dio del mondo
A motivazione c'è
La perché notissima notissimo Milito del peccato originale la colpa si usa dire
Il male
L'uomo che l'ha compiuto adesso
Finisco solo di dire questo questo modello di di giustificazione
E
La motivazione è il il il fatto il male eh
Nato per per il grandissimo bene che Dio ha dato all'uomo nella sua creazione il massimo bene che è la libertà se ha dato la libertà
Io doveva consentire che ci fosse la possibilità che l'uomo volesse il proprio male che l'uomo fosse responsabile del proprio male e di qui quindi la la l'idea della punizione l'idea dell'inferno l'idea dalla dalla dannazione eterna insomma tutto l'apparato mitico che è venuto al cristianesimo è venuto da quella falsa proposizione
Della del offerta dai primi capitoli della Genesi comici come facilmente si è capito Katie io non poteva chi avevano un un valore fabula storioni i sei giorni le sei giornate
Impiegate da Dio nella creazione del mondo così avevano un valore fabula torio tutte le il re i ticket tutto quello che c'era di fattuale nella proposta della nella nella proposta cosmologica Mela cosmologia nella cosmologia
Proposta dal dal tema dal tema cristiano dal tema biblico e poi cristiana ebbene
Finisco subito ebbene quando si è capito che
La scienza offre
Una maniera di vedere il mondo verificabile una maniera di vedere il mondo sia pure non nei termini dell'antica metafisica il termine assoluti nei termini in cui parlavano i grandi metafisici come Platone come Aristotele ma si è visto
Che la la la scienza ha offerto il Galileo ha offerto veramente il senso
Di una forma di sapere che
E verificabile eh
Non falsificabilità è falsificabilità come direbbe Popper ebbene quando si è visto questo
Si è capito che la scienza ha offerto all'uomo e quindi alla Chiesa la possibilità di liberare
Il il patrimonio del messaggio di liberarlo dal fabula torio dal mitico
Cos'è avvenuto purtroppo tutti sappiamo cos'è avvenuto di Galileo
Galileo fu condannato al silenzio Galileo fu condannato a dire che la terra che la terra è ferma e che la proposizione che la Terra giri è proposizione filosoficamente non accettabili eccetera ecco ecco la colpa di questa posizione è dovuta all'autoritarismo al al Mona ricchissimo al alla alla struttura generare circa non so nel senso sacramentale ma gerarchica nel senso organizzativo della chiesa
La la la proposta degli l'ipotesi ipotesi copernicana voi sapete è stata proibita
Non è stata proibita nelle scuole
Ecclesiastiche fino all'ottavo decennio delle secolo dei ci porta e la Chiesa si è tirata fuori da questo immenso vantaggio che le offriva la scienza secondo me oggi sì la chiesa
Come dovrà fare secondo me se la Chiesa
Riesce a liberare sì ad accettare veramente questa proposta straordinaria fatta da per esempio da un uomo come Galileo
Se riesce a liberarci di questo di questo peso enorme
Già il fabula Torrio
La splash la chiesa
Si può offrire una fede che nella età della scienza come può essere detta la nostra età
Sa distinguere nelle proposizioni già dette di fede il fattuale cioè quello che è di competenza assoluta della scienza perché sul fattuale è la scienza che deve decidere
Lo sa distinguere dal simbolico cioè quel patrimonio che va al di là del fatto
Che da quel patrimonio che e il patrimonio veramente veramente tale da da da valere appunto come come patrimonio sacrale di fede
Non da imporre agli altri ma che fa vedere al mondo un senso di vino per usare una parola di Severino un'espressione di Severino
Il mondo che ha un senso di vino e appunto perciò questo libro cerca il senso di vino
Cioè tuttavia riscontrabile nel Montreux
E questo è il vero valore a mio avviso di questa di questa
Grazie diedero confessare che in presenza attorno al tavolo di tanti filosofi oltre teologico
Mi sento in qualche imbarazzo ora a fare quello che la mente faccia quando siamo nel consiglio di amministrazione di togliere la parola ai miei consiglieri però devo dire che noi al massimo parliamo di satirico quindi credo che da questo punto di vista qui siamo dal ad un altro livello e quindi io non ho la possibilità
Ora do alla parola vi chiedo scusa ma faremo credo punto un giro soltanto ma a Emanuele Severino
Filosofo accademico dei Lincei e anche Medaglia d'Oro che la Repubblica per i benemeriti della cultura
Non posso citare le pubblicazioni di Severino posso solo dire che nell'ottantuno la casa editrice ha dei sì via dedicato una collana una
Innanzitutto cioè libero un pochino dagli patinata andare perché
Il tema del libro estremamente interessante uno dei temi più degni di essere pensati ma vorrei fare i miei complimenti a alla Mondadori e poi gli autori
Al dottor Zavoli e a monsignor coda
Perché un libro molto bello
Certo si tratta di una concordia discorde
Sono due autori
Che tirate le somme mantengono le loro posizioni
E per esempio il tono mi è piaciuto moltissimo il tono dolente che col quale Zavoli incomincia ritorna nel finale
E si potrebbe dire
Le domande di Zavoli
Provocano delle risposte in coda che sembrano lasciare Zavoli nel punto in cui si trovava ma a sua volta Corder si trova nella posizione di ribadire la sua il suo concetto
è nonostante l'inquietudine di Zavoli dico concordia discorde perché dopotutto tutte e due si pongono nell'ambito della fede
E i in un modo estremamente interessante perché io penso che semplice cardinal Silvestrini che la Chiesa ufficiale sia in qualche modo distinta la la dottrina della Chiesa ufficiale la dottrina ufficiale della Chiesa sia in qualche modo distinta da quello che vien fuori dalle pagine di questo libro
E che in molti punti e audace
Audace per esempio quando Cota dice io sono stato scolaro di pare i soldi e i pareri sono leggeva Schelling
E Schelling pensava che all'inizio dal nulla Dio usciva queste uscite additivo dal nulla sarebbe la radice del male
Dopo Zavoli chi chiede ma questo è accettabile dalla Chiesa cosa risponde proprio in questi termini no però si vede che cosa è tentata è tentato da questa concezione e tentato da questa figura del nulla perché coda qui te lo voglio dire
C'è una una sorta di pericolosa vicinanza tra quell'inferno
Di cui dice ricorda l'inferno e quasi quasi alla lettera il testo evangelico l'inferno è il luogo dove le creature che hanno peccato sì perdano definitivamente nel nulla
Dici così
E poi c'è questa vicinanza pericolosa col concetto di Ken oggi
Di un Dio che si annulla che si accosta la figura infernale biondino che si annulla per far apposto la creatura anche questo la chiesa cosa non so
E fino a che punto ti consente di dirlo ma questo era per richiamare gli aspetti estremamente
Notevoli di questo libro data parte il tema il tema esige che sia considerato un po'di per se stessa
E qui penso che loro si siano accorti che nell'atteggiamento si distribuisce tra
Latteo Flores d'Arcais
E il non atti devo primi
E penso che tutti siano di preparati ad ascoltare prima parlare latte poi non Attilio
E no se si pensa troppo poco che
La contrapposizione
E sottese una solidarietà di fondo
E cioè che gli amici di Dio nella sostanza pensano quello stesso che pensano i nemici di Dio
Ecco questo sarebbe il preliminare non so corda fino a che punto tuo sia d'accordo su questo punto sa del preliminare
Questa discrepanza a terra
A te i tra nemici e amici di Dio è proprio una discrepanza così radicale come una grande lite in una grande famiglia una grande lite in famiglia
Perché dico questa
Ma proprio riprendendo quanto dicevo prima a proposito di quella dimestichezza dj sud uditivo del Dio cristiano con nulla
E della creatura
Peccaminosa che se ne va nel nulla dell'inferno dico che c'è una concordanza di fondo per che sia laterale Flores d'Arcais tu che dici risolviamo tutti i problemi io a questo mondo sia il credente la sostanza di questo mondo le intendo non allo stesso modo e cioè è un mondo che si lascia padroneggiare o dagli uomini o da Dino ma è padroneggia bile
Appunto lo si può far giocare tra l'essere e il nulla
E monsignor code gioca molto e mi è venuto fuori il monsignore ma insomma c'è anche Fassino e quindi vi gioca molto su su questa su questo oscillazione delle cose tra l'essere e il nulla anche anche il concetto di amore anche il concerto di amore
Un certo momento ossia Zavoli si accorda sono d'accordo
Nell'intendere l'amore come un po'far Sr
Comunque far Sr
E e che quando noi amiamo facciamo essere la teologia dice innanzitutto dire creatore fai Chanel
Allora è chiaro che in questa sede noi possiamo soltanto accennare così ho qualche spunto ma chiedo si si fa essere non è forse perché si è convinti
E ciò che si fa il signore di per sé sarebbe nulla
Non vuole essere più che una Puccio il punch e nell'orecchio questa mia domanda ma allora la radice di ogni annientamento di ogni omicidio nome fornisce quell'omicidio che consiste nel nel porre le cose nel nulla dall'altro tomba del nulla
Dopodiché arriva un salvatore che dice ecco io sollevo il coperchio dalla tomba del nulla e Di Salvo vediamo e cioè la pulce nell'orecchio alla radice dell'amore non c'è l'odio dell'omicidio che pone le cose nella tomba del nulla
Il concetto di amore ecco qui lo vorrei
E mi auguro che
Zavoli coda abbiano scrivere un altro libro
Mettendo in questione il concetto il concetto di amore
E ci sono delle par delle parole che a pronunciarle tutti battono le mani se diciamo libertà tutto è bello c'è batta le mani poi diciamo more per Capello
E invece i problemi grossi stanno in queste parole chiave che crediamo di poterlo usare con uno dei parchi parto invece i problemi radicali stanno qui
Presidente posso a quello per la per due minuti certamente sì no perché prima cedola comandati presidenze degli
E ne abbiamo rotto gli schemi abbiamo rotoli scrive ancora allora due ricorsi
Dove noti a proposito del della tonalità ritorno alla tonalità che in modo differenzi ante accomuna
Zavoli code
A proposito coda mi piace progetta o devo concludere
Con crudo code
Torno un attimo su questa
Consonanza perché
Il tono generale del libero che ripeto è molto bello
E quello di chi si mantiene con con un'affettività con un'ascia Timonchio diversa all'interno dalla sede
E poi c'è l'apertura verso la verità
Vorrei evitare pensare su quel passo Paolino Paolino celebra il
Dove San Paolo dice ora viviamo
Ora vediamo
E per speculum in enigmi morte
Poi vedremo facce affaccia allora la situazione del faccia faccia è una situazione paradisiaca
Dove si vede la verità sembra una verità che non non può essere messo in dubbio non si può essere in Paradiso
E dire ma fosse dubito che quello che vedo sia di no Paradiso esige l'assenza dal duca il luogo della della delle piste dell'Epifania radicale della libertà allora ecco io una domanda che vorrei fare sia Zavoli che accorda perché naturalmente da tutti i credenti c'è chi si colloca nella fede
Paolo mi sei testimone anche turco ma ancora di più se prefetto il cardinale Silvestrini Paolo dice che
Delle tre cose la carità
La speranza e la fede la più importante andate
E l'amore
Perché è chiaro che in Paradiso non ci può essere né fede né speranza perché si vede e quindi non si spera più di a vere sia
Ma non ci può essere nemmeno fede perché la sede della condizione in cui ci si trova quando non si vede per speculum
In enigma The quindi tutta questa situazione frenante nella nel in Paradiso di ammenda
La fede non c'è più il Paradiso non c'è più la speranza rimane l'amore L'Unità perché con al fondo del concerto di amore vuol dire L'Unità L'Unità in verità bene allora ecco la domanda e chiudo
E possibile passare dalla sede alla verità questo mi piacerebbe sentire Zavoli che cosa risponde
Perché Tommaso diceva Pietro Maso dapprima
Diceva che la fede il fra
Finanziamento
Sotto la scienza sì sotto la conoscenza
Incontrovertibile della verità
E quindi essendo sotto non è verità incontrovertibile
Allora se la sede non è la verità incontrovertibile tanto è vero che in altro luogo Paolo dice che l'argumentum non apparenze un cioè la fede l'argomento delle cose che non appare non stanno in luce non si mostravano nella loro verità e possibile un cammino che ci cocci porti dava non verità alla verità
E possibile Zavoli
Ecco un'uscita dalla situazione di dubbio
E chi qual che momento era senza disperazione
Sì sin dal principio ci si colloca all'interno della non verità e la fede onde Rita cioè stiamo perlomeno quanto diciotto maggio in proposito
E camminare ecco se lei ci immaginiamo una situazione in cui dovremo arrivare alla verità
Chiedo il cammino che facciamo e il cammino lì nella verità no perché la verità sta là dietro la porta alla quale noi dobbiamo arrivare Luna camminiamo nella non verità nella fede
Ma allora camminando nella non verità non potremo mai arrivare alla verità quella porta resterà chiusa
Qui mi permetto di dire bisogna affermare l'opposto del testo evangelico nel quale dice occhi busso sarà aperto no
Sì la verità è un punto d'arrivo
Al quale si dovrebbe arrivare magari percorrendo la strada della fede e della non verità allora a chi bussa non sarà aperto
Il risvolto positivo di questo discorso vuol dire che essi noi abbiamo un rapporto positivo con la verità
Siamo originariamente nella verità
E allora la fede l'atteggiamento pessimistico dell'uomo pessimismo
Da tempo dico che il cristianesimo portino al pessimismo di fondo del pensiero occidentale ma mi recito la tentazione di prolungare il discorso e credo una parola
Chiara
Beh devo dire che
Le domande che sono state poste a coda piazzale vi sono giacca
Tale spessore tra la giustificare un altro libro che RAI ieri Mondadori credo sono pronte a sostenere però devo dire che adesso
Dopo i filosofi in qualche modo su penso che diamo
Lo dico in maniera tra virgolette sono poi la parola la chiesa no no no so scherza ho detto tra virgolette Minerva italica no ma ho detto semplicemente che abbiamo qui due persone ancora che devono parlare poi conclude Sergio
è chiaro che il riferimento il cardinal Silvestrini
Nato a Brisighella settantasette anni fa
Voi dite ma l'età dei cardinali è nota un fatto che non si può nascondere quindi fatto che Brisighella gli dà soltanto una nota diciamo che verrà vicina Zavoli che da quelle parti cioè quella sull'Adriatico
Però devo dire io non mi sognavo lontanamente di pensare che parlasse la Chiesa anche perché gli incarichi che ha avuto Silvestrini non riguardano queste tematiche
E più noto in modo sintetico che ora non citerò ma come il ministro degli esteri della quando avuto incarichi
Al congregazione per le Chiese orientali della della chiesa e poi il Consiglio per gli affari pubblici della Chiesa quindi dicevo interviene quindi come tutti diciamo liberamente per la tavola rotonda per dare il suo punto di vista su questo libro evidentemente ridimensiona così la presentazione
Ma io intervengo come amico decise altre al Senato Sergio ma come si fa a dire di no Sergio botto l'amicizia di tanti anni
Secondo può e anche Piero coda insomma siamo molto amici qui siamo tutti amici
Credo che diventava amico anche di Severino che è la prima volta che ci vediamo perché gli altri gli altri allora che dico io non rappresenta affatto la Chiesa rappresento un sacerdote
Che pensa viziare opera cerca insomma cerca di avere un po'di fede Lori prima cosa volete dedicare all'amico Paolo ormai mi sono abituato ad andare presentazione insieme con loro esso ha già che lei mi dice tu hai la fede però all'aggregazione io la fede non convince grave non convince
Io ho paura che queste dichiarazioni così apodittiche sono molto simili a quelle del Santo Uffizio che lui combatte sempre
Però prendiamo complesso allora
L'unica cosa Paola chi e non accetto e questa che il Dio che decide di soffrire è una risposta immorale
A beh se è in buona compagnia perché Giampietro l'apostolo il principe degli apostoli aveva detto al giudice una cosa di questo genere tu sei il Messia ma il Messia non può partire
Allora questo è il problema che sta il grande vero vero vero grande mistero
Più allora Beckett Paolo chiamai e chiesi Camp nello scandalo per i Giudei mai scandalo per per tutti parte
Allora che privo di via di questo libro Victory ebbero io devo dire che è un libro che merita non solo perché gli autori vedono siamo li stimiamo sappiamo han fatto tante altre cose
Ma perché è un libro chiaro
Ricco ricco di quella richiesta che il sapere Zavoli in tutte le sue cose passiamo certe interviste insomma
La notte della Repubblica che tutti ricordiamo questo è in quel modo in quella grandezza diciamo in quella comunque opacità di dimensione in tutti i sensi e anche coraggioso
Per me le domande che lo impone all'inizio come ha detto anche il professor Prini sono chiare e quelle settanta pagine sono forti se siamo fragili Dio perché c'è il fatto Abete vittima dalla libertà
Se si è onnisciente non sapevi dalla nostra debolezza stesse onnipotente perché non è sconfitto il male
E poi perché il dolore presente nell'intera storia del mondo nonostante l'otto a Paterson IVA I grandi veri veri grandi problemi allora viene il problema anche del ministero gli dissi e Faoro che si voi Ti voi ve la cavate dicendo mistero ma lo dice anche Bobbio dice che l'unica regge religiosità sua è il mistero qui siamo insieme e il ministero per ministero per noi è un mistero
Certo
Noi pensiamo che questo rivelarsi di Dio e in Gesù e quello che ci ha dato il perché insomma
Io non sono non sono Origene Paolo e tu uno Tours tu sei come c'è insomma io non sono certamente pomeriggi allora
Io mi accontento Deep di andare un po'dietro un po'come fa Giustino quando dice agli imperatori per spiegare per cosa sono i cristiani dice questa non è una filosofia questo è un modo di vivere questa è una è una un impegno di vita e questo per me è la grande cosa che dobbiamo tenere presente
Cioè e qui viene la parte che a me interessa interessato di più perché io sapevo benissimo che stando Frater filosofi il problema del male il problema Dio sarebbe stato sviscerato e che gli vada direi io mi sentivo come padre Cristoforo
Quando perdi parlava
Stava là al pranzo idolo dei consapevole di allora io invece mi sono fermato sul sul coso sul capito una chiesa al bivio punto interrogativo
Anche perché mi interessa molto io la vivo continuamente sta Chiesa al bivio questa chiesa al bivio che dice
Che la domanda diciamo quale
C'è una chiesa come a due velocità
Una
Obbedire agli impulsi dello spirito l'amicizia l'accoglienza la solidarietà la comunione la comprensione soprattutto
Questo diciamo considerare ogni uomo tua fratello proprio nel profonda l'altra è la velocità storica
Questo tributo che si paga che si paga
Che si taglia
Dice qui ai limiti e condizionamenti agli interessi delle persone dei gruppi lo sappiamo purtroppo quanto in toni epoca dalla Chiesa non per niente il Papa ha fatto una serie di richieste di perdono ma ne potrebbe fare tante altre di questo genere
Ne abbiamo anche adesso da chiedervi perdono allora aperta velocità storiche dovettero pagare e mi su questo punto mi ha confortato
Quelle due cose che sono dette
Che cioè c'è coda
Che è lo spirito
Trattiene la richiesta dei suoi doni per adattarlo alla capacità ricettiva dell'anima della culture umane cioè quella che la chiesa spirituale la chiesa diciamo vera
Però c'è anche quella un cammino ecco per cui viene fuori un Bernardo e dichiaro di Chiaravalle che ha un grande mistico però poi va a predicare la crociata
Allora c'è questa specie come devo dire
Lo spirito che trattiene nella sua ispirazione la richiesta dei Doria e leda secondo la capacità ricettiva è un grande punto
Di mistero storico l'altro che è quella che riguarda che riguarda il modo di comunicare la fede
E che mi piace molto che la frase che a detta di lombarda sardo
Che la comunicazione della verità della fede della grazia
E come la manna nel deserto
Se ne prendi di più il giorno dopo già è vecchia e c'è c'è un'attualità vecchi asciutto molto quello che ha detto il professor Prini che cioè c'è come devo dire
Una
Come a dire una purificazione anche del linguaggio teologico che viene dall'assenza dallo scontro e quante sono queste poche situazioni il consiglio l'ha detto concilia ha detto che la Chiesa
è consapevole che molte cose le sono venute dal non solo dai laici non solo dal pensiero più laico ma dagli avversari lo dice Nagar di una città
Ora io dico
Questo è il problema questo è il problema
E è una lezione che noi facciamo fatica perché ogni giorno abbiamo bisogno di ripetersi alla
Di riprenderla e poi andiamo un po'avanti e poi torniamo indietro ed è un con una cosa di questo genere continua continua nella storia sì io prendo gli argomenti di quel capitolo della Chiesa al bivio se c'è il premier il capitolo della Chiesa la democrazia non è ancora finito questo Pietro sappiamo bene centocinquant'anni
Di confronto centocinquant'anni e non è ancora finito
Mi diceva un teologo
Molto serio
Classico direi quasi tradizionali sia ma come mai nell'Ottocento si è fatto così e e ancora non non siamo riusciti a trovare nella
Libertà politica enunciato il nucleo cristiano
Che l'hanno capito pochi la chiave l'aveva capito la prima volta
E il vescovo Chiaramonti di Imola che fu qua Pio settimo no quando disse che per Libè la libertà le l'eguaglianza la fraternità ci voleva il Vangelo lo dice verso quando dice che le due cose libertarie eguaglianza most
Non non possono pure andare facilmente insieme se non c'è quell'altra che alla fraternità che poiché il Vangelo
Ma lasciamo stare questo è uno dei temi garantiti continui e ancora adesso noi vediamo la fatica che si fa nella politica ad accettare
Questo dato fondamentali di responsabilità morale che viene dalla democrazia e lo vediamo vediamo anche ma la campagna elettorale
La seconda cosa si potrebbe dire sempre di questi punti della Chiesa storica che
Il il problema della scelta dei poveri ecco io direi Piero Coda che è un fatto di più di un fatto psico Nale
E quello io credo che la parola più elevata su questa la detto Dossetti quando ha detto
Che
Prendendo la parola del Vangelo hip i poveri li avrete sempre non vuol dire che è un dato sociologico fate quel che volete ma il pomeriggio dei poveri ci saranno sempre no
è un dato teologico dice Dossetti perché il Cristo è il Messia
E diciamo l'incarnazione
Allora l'immagine l'immagine vera di Cristo sono i poveri figuriamoci a imparare questo
Figuriamoci imparare che significa la Chiesa poveretto tutto il resto quello quello che disse Lercaro in un fumoso documento discorso alcolici poi ci sono ancora e altre cose una cosa bella che mi è piaciuta code è stato quel portare ogni tanto la sottolineatura degli apporti orientali alla teologia
Ai temi teologici che sono dibattuti tu porti molto bene questi testi
Contributi orientali alcuni dei quali sono estremamente sono estremamente originali rispetto alla nostra alla nostra poi ancora
Sempre in in altri così
Quello che
Diciamo ecco che lo strumento collegiale e indispensabile alla Chiesa e questo è un problema
è un problema oggi attualissimo
Non si potranno fare diciamo come devo dire confronti
E diciamo con la cultura e e soprattutto non si potranno dare delle risposte ai credenti
Prese dalla fede se non ci sarà questa collegialità è un è un è una cosa difficile
è una cosa difficile ma grazie a Dio Giovanni ventitré il Concilio ci hanno dato questa prova queste specie ha fatto fare che sta il pieno dalla quale non si potrà più fare a meno per esempio anche la collegialità dovrebbe indurre a una corsa
Alla pazienza
La paziente è questa
La bioetica suscita dei problemi enormi perché il potere della Scienza che è nelle mani dell'uomo lo rivediamo è enorme è simile a quello della della bomba atomica
Però allora prima di dare delle risposte io direi
è un discorso di Chiesa
Facciamo un discorso generale
Di siamo uomini di siesta uomini come noi ecco pensate solo alla responsabilità per voi per gli uomini per il futuro
Quelle spese del le risposte le troveremo con calma però se ci sarà questo stato d'animo
Questo più che allo stato non ci sarà questa comprensione comune credenti e non credenti lavoreranno insieme e si troveranno delle soluzioni feconde
Fruttuosi che faranno nastri è un po'come quando nel quarantacinque si discuteva fanno uso pacifico dell'energia atomica e l'arma nucleare fortunatamente
Usato una volta sola Marchese abbiamo rischiato di usarla parecchie volte non è ancora detto
Ecco allora ecco questa è la bioetica cioè una grande cosa alla responsabilità la responsabilità per l'uomo credo che la Chiesa col Vangelo colla col con le l'ispirazione biblica la può dire
E credo che oggi sarebbe anzitutto questo da fare poi con calma si vedranno le risposte ma come dice va be'il libero piace tornando all'inizio e ho finito è questo
In fondo alla tecnica di Zavoli e di cosa
Ci può dire quello di San Tommaso cosa faceva San Tommaso nella nelle sue nelle eh nero Assumma
Al primo diceva sì procedi tu vide tour quote
E cioè diceva tutte quelle che che che non diciamo i dati della rivelazione prateria Prete Selton tra Est ecco allora sono le obiezioni che che Zavoli accumulate pre terra per
Rispondi o dicendomi alla fine il libro è una specie di risponde e dice dicendo ma sempre con quell'intento che è stato detto lì
Ti ho mai detto da da un von Balthasar che è come una manna per un giorno poi verranno altri altre possibilità ci verranno altri libri spero che non potete fare degli altri grazie
Grazie ora la la parola
Agli ultimi due interventi io chiedo scusa io dico
Può andarmi a occupare di un tema molto meno attraente che quello dalla par condicio da un'altra parte
Otto solo meno attraente nel senza nessun giudizio dei vive allora
Piero Coda è è un professore da un professore di teologia
Professore di teologia sistematica presso la Pontificia Università lateranense e anche membro della commissione episcopale italiana per il progetto culturale
E consultore del Pontificio Consiglio per il dialogo tra le religioni e naturalmente quello che insieme a Sergio Zavoli l'abbiamo sentito più volte chiamare in causa ha firmato questo libro quindi io
Intatti la parola mi scuso con le persone che sono presenti il l'editore era ieri non due non si possono sapere ma market essere al posto mio grazie terzetto
Io dico poche cose
Perché i temi posti sul tappeto in questo interessantissimo
Dialogo in questa interessantissima e di alto livello tavola rotonda sarebbero molti
E di grande spessore di grande interesse direi non soltanto teoretico ma pratico di attualità
Io vorrei dire pochissime cose essenziali
La prima che
Per e sul tipo di di dialogo di dibattito che si è instaurato nell'esperienza di questo libro che io ma assolutamente non non mi ero proposto e in un certo modo neppure Zavoli penso anch'potrebbe testimoniarlo in atto così da una direi ricerca comune da un dialogo comune
Quasi per caso
E avendo come primo interesse non tanto anche se poi evidentemente è entrato questo non tanto diciamo così il pubblico al quale si sarebbe rivolto ma l'interesse personale
Circa queste domande
E direi non solo l'interesse per chi apposto formalmente le domande
Ma per chi se le poneva
Ascoltando le domande in qualche modo cercando anche insieme una linea di risposta
Flores d'Arcais diceva giustamente c'è una simmetria una a simmetria ed è vero effettivamente c'è e la argomentato con una con grande acutezza
Mettendo in rilievo alcuni punti che mi piacerebbe effettivamente poter discutere spero che ci sia occasione me lo auguro di cuore direi però che c'è anche una simmetria
C'è una simmetria nell'atteggiamento che entrambi in qualche modo ci ha spinti entrambi ci sia abitati l'asimmetria quale la simmetria di mettersi in gioco dimettersi a rischio di rispondere a una sfida che è posta per tutti
Non so se avete notato perché i al a letto questo volume l'introduzione di Zavoli a un certo punto dice con una frase di sapore vagamente manzoniano dice Zavoli
Beh Piero Coda impegnandosi in questo dialogo
E si riferisce al buon Dio sì sì dice Piero Coda mettendosi in questo diavolo il coraggio o ce l'aveva o se non ce l'aveva se le dato dare se n'è dovuto dare quindi mette mi metto un po'livello migliore di don Abbondio di questo lo ringrazio che come sapete il coraggio secca non avendolo non se lo poteva dare ecco ma detto così in modo un po'umoristico però ce c'è stata questa dimensione fondamentale e cioè per me per primo mettersi in gioco perché perché in fondo
La fede che come diceva Flores d'Arcais giustamente e ha una ragione dentro se stessa
Certamente non è un però una ragione che non ha possibilità in qualche modo di non di certamente non di imporsi non di accampare nessuna possibilità di imposizione questo è fuori dubbio
E della grande laicità che la Chiesa cattolica con fatica ha imparato deve ancora imparare ci auguriamo che impari sempre più che vuol dire questo sostanzialmente ma pur non non dovendo e non potendo imporre nessun tipo di risposta
La fede ha in se stessa una ragione che può essere in qualche modo dia logicamente comunicata per potersi intendere per direi camminare insieme ecco io quello che ho visto anche nell'atteggiamento di Zavoli
è stato questo cioè la la volontà precisa di immettersi seriamente in gioco
E vi devo dire che effettivamente anche per me non è stato un impresa sente ciò scontata perché le domande che lui mi poneva non è che io non me le ponessi come non direi uomo richiedo sarebbe un po'troppo ma diciamo come credente come teologo che fa questo mestiere perché le domande che il il credente il teologo
Continuamente si pone le domande sul senso di ciò in cui crede di ciò a cui crede tifoso che lo fa credere
In fondo la teologia ritorna più volte in queste pagine diceva Agostino è un cui RR
è un cercare in quel re intelletto un che certamente si tiene dal suo interno ma anche ripeto una sua comunicabilità deve avere una sua comunicabilità
Ecco questo per me è stata diciamo così l'impresa più entusiasmante da parte mia vi devo dire molto sinceramente che il risultato editoriale alla fine non è che mi abbia interessato mi interessa c'è sempre un po'di vanità non del siamo siamo uomini eccetera ma non è questo per Mary impresa mi sono messa in questa impresa proprio perché mi sentivo fortemente sfidato
Nella mia identità in ciò in cui credi in ciò per cui cerco di giocare la mia vita
E e in proposito devo dire che il cardinale Silvestrini ha colto bene anche un'altra dimensione quella dimensione del del mettere giustamente in questione il nostro per chi è credente il nostro essere chiesa oggi io ci tengo moltissimo questo capitolo sulla Chiesa perché questo certamente un libro rivolto atti è interessato queste questioni anche dal mondo diciamo così della ricerca della non credenza ma a mio avviso
Altrettanto da parte mia lo è per il mondo ecclesiale
Dobbiamo avere il coraggio molto più coraggio di porci
Quelle questioni fondamentali che ripeteva il cardinale Silvestrini il concilio Vaticano secondo ha posto sul tappeto e che siamo lungi dall'aprire pienamente accolto e che la chiesa oggi è chiamata assolutamente a porsi per poter camminare in un in un atteggiamento di apertura di servizio come dire veniva detto
Ecco ancora una questione incubi spigolo qui trattanti temi tre tematiche ricche che sono state dette alcune che mi hanno maggiormente sollecitato Flores d'Arcais diceva alla fine la questione e quella del mistero la questione quella della mistica ecco questo mi piacerebbe approfondire questa tematica e diceva
Perché è un terreno sulla quale certamente possiamo camminare
Faccia per un'affermazione la mistica a una dimensione verticale fondamentalmente verticale e ha ragione
Il paradosso del cristianesimo che emerge continuamente in queste pagine direi ancora di più da parte di Zavoli che da parte mia perché mi pare che è una direbbe Severino una stemmo un cioè un modo un atteggiamento di fondo tipicamente di Zavoli che gli viene dalla sua esperienze che il cristianesimo è una mistica orizzontale anche allo stesso tempo
Cioè quel toccare diciamo così il mistero
Da cui nasce il dono da una parte la decisione della fede nella sua ineffabili età anche nella sua individualità nella sua personalizzazione unica nella fede cristiana
A dentro disse e questa diceva giustamente Silvestrini questa relazione con il povero con il sofferente con l'altro con il fratello chiamiamolo come vogliamo et in fondo quello che anche Flores d'Arcais diceva cioè c'è questa cioè in fondo Cristo per il cristiano
Perché Cristo è questo pungolo che una volta che la incontrato non ti lascia più in pace non è che Cristo ti mette in pace
Perché
Credere che la fede sia questo vuol dire non aver sperimentato fredde non è che Cristo ti lasci in pace non ti lascia più in pace
Facendoti continuamente ricercare come dono gratuito inaspettato la pace su un altro livello che il livello della relazione con l'altro
Che il livello della non so come dirlo della condivisione e della solidarietà della tesa della pazienza eccetera e tutto questo questo mi parrebbe e qui vengo a riprendere un tema toccato con la solita lucidità da Severino
E con Severino da un po'di tempo che o diciamo la gioia e l'interesse di dialogare su grandi temi teoretici del cristianesimo
E lui ha posto che ringrazio di questo hai posto una questione fondamentale la cito soltanto non posso effettua e evidentemente entrare tu hai ricordato questo passo di Paolo dove la gatte e posta al di sopra della fede che provvisoria giustamente hai detto nel Paradiso nel regno dei cieli non c'è più la fede più della speranza perché sia perché la date
Non mi piace usare questo termine assolutistico che la filosofia moderna giustamente ci aiutati a limitare perché la gatte
è più non diciamo è l'assoluto perché
Perché sa che se non si potrebbe mai dire che c'è un assoluto perché il Dio stesso cristiano è un relativo è una relazione
E bisognerebbe riflettere molto su questo in tutta la prassi il pensare l'essere della chiesa ma comunque perché la gara per la carità
Più perché
Perché perché ci mette di fronte palla realtà
Concreta dell'altro direbbe levi nascosto filosofo di tradizione ebraica al folto
All'invocazione dell'altro e lì
E lì
Glielo dico che pur essendo di mestiere teologo non ci sono dogmi che tengano
L'altro mi interpella
E lì io posso decidere mi liberamente per la carità o per la chiusura
E posso decidere mi fino al punto di poter dare la vita
Di poter dare la vita che senso ecco per me la la ecco il di più della fede
Non di più rispetto ad altre opzioni ma il di più della carità come pienezza della fede rispetto alla speranza la fede pensate eccetera che cos'è è proprio questo
Mettere in gioco ciò che di più prezioso alla fine abbiamo che tutto il nostro essere così come lo sperimentiamo che il nostro Sr corpo sangue realtà storica
Eppure come dice il Salmo la tua grazia vale più della vita
La tua De Grazia cioè il rapporto con te che vuol dire poi il rapporto con l'altro che mi chiede qualche cosa che mi chiedo un pezzetto della mia vita che mi chiede da un pezzetto del mio tempo che mi chiede ecco
Ecco qui Severino grazie perché adesso certamente potremmo cominciare il dibattito su questo tema ma ti ti ringrazio perché il posto un tema
Centrale
Dicendo mi auguro che Zavoli e coda scrivano o così interroghino un'altra volta su su un altro su su questo tema la carità non
Per pietismo ma per capire come te piacerebbe direi la la metafisica il senso ultimo assoluto verità attivo
Perché io sono convinto che lì dove accade questo dove accade questo mio
Essere liberamente impegnato così fino a quel punto di fronte all'altro ecco lì lui non cammino verso la verità ma sono già
In qualche modo nel faccia a faccia che tu dicevi
Di fronte alla verità ecco mi mi accontento dei questo ringraziando veramente
Moltissimo prima di tutto devo dire con cordialità con amicizia Sergio Zavoli per questa esperienza che mi ha fatto fare e che che certamente non è piccola non è stata piccola per me non dico come fatica ma come risultato come esperienza umana come esperienza umana
E ringraziando anche tutti coloro che hanno partecipato con loro contributo così puntuale così ricco e tanto più ricco tanto più stimolante quanto più pungente quanto più detto nella
Nella sincerità delle proprie posizioni nell'apertura delle proprie posizioni
Allora grazie a monsignor Croda sollecita invita al dibattito il professor Emanuele Severino noi sappiamo che la professor Severino a a un aereo forse non so se le uova approfittarne subito una battuta rapidissima visto che poi non sarà non sarà possibile coinvolge l'aula uno scambio d'idee originali
So che lei tre due minuti visto che proprio scappare vent'scusa
Certamente
Credo che ecco un secondo invito che faccio
Racconta
Azzardo nel
Che nel dalla dottrina della Chiesa dalla dottrina ufficiale della Chiesa
Sia presente rispetto al mistero
Che il libero per forza di cose ha sorvolato
Perché se vogliamo ricordare Tommaso
E il mistero non è l'assurda
Ecco questo andrebbe penso chiarito
Perché se fossero assurto allora la fede cristiana dice no all'assurda non dice sì credo via assurdo no
Questa è proprio la posizione
Cosiddetta te lo togli anemia cosiddetta che la chiesa ha lasciato da parte che ritroviamo più avanti
Ecco credo che questo è al ma allora qui sapere che cos'era assurdo impegna la filosofia e è un discorso che faccio spesso gli amici cattolici più di quanto le stesse pur bellissima encicliche del Pontefice facciano cioè avrei piacere che la Chiesa si impegnasse più a fondo nello scorgere la potenza del discorso filosofico sia come discorso filosofico della tradizione greca innanzitutto
Sia la potenza del discorso della filosofia contemporanea la quale spesso non è consapevole dalla propria sotterranea potenza allora ecco sono due libri e che previsto dall'Egitto ascrivere
Grazie
Allora grazie alle professor Severino adesso diamo la parola l'autore Sergio Zavoli
Un altro romagnolo
Non è nato a Ravenna è cresciuto a Rimini mi faccio aiutare dalla quarta di copertina di cui anche cittadino onorario
è stato condirettore del telegiornale unico direttore del del GR uno
Presidente della RAI direttore del Mattino
Ha realizzato è continuata Rizzi da realizzare per l'azienda una serie di documentari e di grandi inchieste che son diventati liberi anche libri importanti ne citiamo alcuni le origini delle civiltà mediterranea clausura viaggio intorno all'uomo nasce di una dittatura la notte della Repubblica
Viaggio nel Sud viaggio alla giustizia credere non credere c'era una volta la Prima Repubblica
Molti di questi libri son diventati molti di questi programmi son diventati liberi per ieri altri partner Ester l'altra editori esterni e molti di questi libri sono stati premiati con dei premi giornalistici molto importanti e lei mi in quello Alfredo la la FIOM Ussuri Guido dorso eccetera
E credo che la stessa sorte riceverà farà questo nuovo libro di Sergio Zavoli presidente po'parlarcene
Mi ha evidentemente molto lusingato allora l'idea di Severino che si possa insieme scrivere non più soltanto un libro ma addirittura due se ne stava andando che li abbiamo
In qualche modo sgominato l'ipotesi che potessimo addirittura rispose CIA scrivono una collana
Lo dico perché io sono in una situazione un po'strabica rispetto a quanto succede
è un po'la situazione nel cardinale Silvestrini eccola visiva io mi trovo qui fra filosofi e teologi
A discettare di cose che non mi appartengono in assoluto anche se come uomo di chiesa
Ho traversato questi problemi li ho vissuti gli ho pensato al tiro valutati che li vivo quotidianamente
Ma non in senso speculativo altrettanto è accaduto a me
Sì che quando Severino
Mi pone una domanda
Dedicate per esempio il nuovo libro sono alla carità
Non so se ho detto Saverio qualcun altro insomma sull'inflazione
Ma io sono spiazzato
A meno che non si tratti anche qui di mettersi d'accordo sui linguaggi la chiesa per esempio si è ostinato a dire
In tutta la sua omiletica
Parlo di quella un pochino più pigra più gran fatica
Più dannosa anche oserei dire
Si è sempre schierata a dire liberare di Pera e redimere redimere mai libera
Credo che la Chiesa si sia messa un pochino fuori dalla comprensione del del linguaggio laico
E dai problemi che linguaggio laico gestisce con maggiore familiarità che sono quelli dalla cronaca dalla storia proprio perché a priori aveva un'idea redentrice
Del mondo per cui di qualunque cosa si parlasse o qualunque cosa si affrontasse la premessa era quella che si dovesse redimere comunque l'atteggiamento di tutti quelli che vicini o lontani dalla Chiesa più o meno vicino più o meno lontani dalla parola Ontani la parola desueta che lontani da dove se la Chiesa e ovunque si è lontani rispetto a che cosa insomma
Questo ha creato dei dei problemi proprio di di linguaggio per la comprensione tra noi eppure oggi voi avete visto con quanta diversa familiarità hanno parlato persone che la pensano in modo opposto
Oggi c'è stato un uomo un consentire su molte cose
Io credo che questo questa grande visibilità della Chiesa dovuta hard al Giubileo
Che ha generato nel mondo laico il sospetto di il ritorno di un atteggiamento trionfante da parte della Chiesa che poteva anche nella vanto di questa testimonianza
Di di lealtà dei suoi fedeli
Al proprio la chiesa di Di Pietro di Cristo Mark che posso avere suscitato una sorta di automatico e quasi inconsapevole o non oso dire psicanalitica reazione che era quella di opporre subito le buone ragioni per le quali vale ancora la pena di distinguo su tante cose
E allora per esempio il grande salto che i cattolici i laici avevano fatto in occasione per esempio dell'enciclica del Papa la Fides et ratio con questa nuova attenzione
Dei le filosofie soprattutto dei filosofi
Laici non credenti ma qui abbiamo proprio alcuni numeri abbiamo proprio qui tra noi l'Iraq Flores d'Arcais
Con Micromega pubblicato un qualcosa che di colpo è diventato un bestseller è una novità assoluta
Nella storia proprio dell'editoria sia pure giornalistica in questo caso o saggistica per promuovere la qualità di questa cosa che effettivamente andava al di là dentro sessanta mila copie con continue ribattute repliche eccetera
Che cosa significa questo che c'è stato un momento in cui è nato qualcosa insomma tra con le esigenze di chi crede
E l'esistenza di chi non crede e qui oggi si sono spesso incrociate anzi questi tentativi di mettere insieme qualcosa che in fondo alla stessa origine poi cammina per vie diverse e forse approderà a soluzioni diverse
Ma all'origine ecco questa inquietudine accomuna tutti quanti
La prima cosa che mi colpisce qui mi spiace non poter rispondere diversamente Severino e questa questione nella fede gratti stampata ecco la gratuità della sede è una cosa che mi ha sempre molto sconcertato
Io ricordo di averne parlato sorprende parlato technology sacerdoti persone anche semplici dalla Chiesa
Aveva detto loro ma come è possibile che come può essere indiscriminato un atto dalla volontà di Dio che dovrebbe essere proprio il paradigma dell'equità
Perché a Luis sia meno io vorrei la fede è nullo l'altro che non l'ha mai chiesta accenna
Quando mi pareva che c'è qui io potessi trovare un motivo quanto meno di incertezza
Circa questa lealtà di Dio nei confronti di tutte le sue di tutte le sue creature
Ecco allora io mi sono chiesto la verità e a sua volta allora è gratuita
Ecco camminando fuori della grazia e si è autorizzati sia in grado si abilita sì se è in condizione di raggiungere la verità
Eppure la mia ragione e
Mi impedisce di Fini
Divincolarmi ha un'idea di impotenza
Giri dimettermi all'angolo
Io io non posso accettarla questa condizione
E allora mi chiedo
Quando è come posso mettere insieme fede e ragione
Se una delle due condizioni deve essere quella dell'aver fede
Quando la mia ragione in grado di convivere e o dico di uscire vittoriosa ma di uscire con la sua Passigli imita proprio speculativa teoretica da un confronto di questa di questa natura
Allora pensavo a quando nella mia vita
Io mi sono confrontato con il problema del sentire o no la fede e di capire se la ragione era più o meno forte
Faccio una confidenza so che molti indecente raccontare cose che appartengono veramente una privatezza molto delicata ma io ricordo i tempi in cui mi capitano molto spesso e purtroppo mi capitò sotto
Anche perché le bombe cadono sempre più vicina se sempre più attratti per questi diritti io ho frequentato un gran numero di nel settore
E mi trovavo a vivere questi diritti
Accanto a persone non credenti presepio atei conclamati eppure lì rispetto così in ascolto terriccio certo assenti rispetto alla liturgia ma ma sicuramente presenti rispetto al significato simbolico che si voleva dare a questa a questo omaggio estremo reso alla persona Carlo e io ricordo che all'identità ideologica e politica di queste persone
Me compreso corrispondeva una sorta come posso dire di non so come dire non specifica la stimo interiore una specie di coerenza ardua per la verità sofferenza qualche volta ma che ti impegnava ad assumere degli atteggiamenti che non sempre parlo per me non corrispondevano a me lo stato d'animo
Sì che io ricordo quando credenti pronunciavano
Le
Le preghiere perciò lunedì sostanze perché è la sola che politico pronuncia allora liberamente dicendo le parole personale Paternostro tutti questo non lo so non saprei seguire con un un rito una messa in scena
Ricordo quando io
Mi conformato al conformismo
Oppure a questa estrema dignità voglio dire a questa coerenza proprio estenuata quasi delle persone che non facevano un gesto che volesse dire guardate io sono qui anche per partecipare
Questa questo rito con altri intenzione sono qui la mia intenzione è quella di essere qui ad assistere a un rito simbolico eccetera
E il giorno in cui si libera simili questa piccola suggestione psicologica io mi sono fatto il segno della croce
E ho detto il Paternostro dicendo le parole del Paternoster
Ecco io ho sentito che nel momento in cui la mia mano lasciava il fianco del mio corpo si alzano andava a posarsi sulla fronte è iniziata il segno dalla croce io lì mi sono chiesto se aveva vinto la fede o la ragione
E mi sono detto che aveva vinto la facciamo
Ed è per questo che lo a tal punto come posso dire credo di averla onorata a sufficienza per potermi permettere di dire adesso però devi fare i partiti venire anche
A qualche a qualche compromesso con qualcosa che in un modo più o meno confuso più o meno sommario ti devo dire ed è cominciato il mio dialogo con la ragione
Quando andai a realizzare clausola cito qui perché è venuto fuori il discorso di coda sul cristianesimo come dimensione orizzontale
Io entrai in questo monastero di clausura Bologna grazie a un cardinale gli allora si chiamavano di sinistra o di destra il cardinale forse si fa ancora un certo uso sicuramente lo si fa perché per Silvestrini questo chi fa gli fa anche onore perché ha mantenuto intatta la sua identità
Andai da Lercaro gli dissi guardi io faccio il radiocronista
Le capisce che la Massimo lusinga per me e per riportare un microfono dove nessuno parlerebbe mai
Vorrei andare in un monastero di clausura
Aveva per il coadiutore nientemeno che Bettazzi quindi era una bella coppia sono e tutti e due si entusiasma Willis ma certamente ma le gambe e mi aprirono le porte di questo monastero quando mi trovai di fronte a queste Cozzo
Posi con una domanda
Ma perché questa dimensione così verticale nonostante perché cercate e gli uomini in giro e non Dio negli uomini
E Lina qui dinamica un dialogo che somiglia un po'a quello con intrapreso dopo tanti anni con altre modalità altri argomenti e altri scopi con Piero Coda si era liberata una grande confidenza
Nel frattempo la mia fede era meno in firma
Però avevo fatto quell'operazione per così dire che che Santa così lo chiama il credere assentendo cioè facendo partecipare alla fede anche la ragione DC Sant'Agostino non ovvie chi crede che non abbia pensato di voler crepe
Da quel giorno
Ho partecipato come ho potuto con i mezzi della mia cultura anche religiosa filosofica
Tra questa grande questione di Dio
In trasmissioni in cicli sospensioni credo non credo alle minacce ma è stato questo libro che mi ha messo di fronte proprio a una grande ha una grande responsabilità anche perché in questo libro usciva nel momento in cui si stava creando non solo in Italia ma specialmente in Italia ecco questo tentativo di
Rimettersi insieme per disputare senza più muri divisori tra appunto
I laici e cattolici
Ecco allora mi sono chiesto se è vero come da più parti si vuole far credere d'altronde che la filosofia e meglio disposta ad affrontare oggi una più a persa
Anche se più azzardata speculazione sulla trascendenza
Ecco questo fiorire di pubblicistica intorno alla questione il ritiro
è una risposta alla secolarizzazione
Ciò significa che ogni negazione fa largo a una riproposta che senza Dio c'è più bisogno di dirlo
Cacciari con dell'inizio riporta in qualche modo Dio al cento dalla filosofia e non per ricondurre a luglio una morale
E men che meno nomi letti perché non gli interessa credo ma proprio per affrontare il tema dell'iniziazione del dell'evento primigenio dalla scaturigine
Ecco questo significa rimettere la nostra storia il Dio vivente cioè riconoscerlo della venuta del figlio
Questo significa che non l'abbiamo più a che vedere con il deus sconfitto ma che si mostra che ci parla
Mi faccio delle domande perché non sarei davvero in grado di dare delle risposte
In realtà
La filosofia non può che assegnare addio un'essenza silenziose
Egli è un ente se si vuole l'Ente Supremo che vive della sua un tono gir nella nella sua specificità e neutralità filosofica senza far parte della nostra vita anzi prima di Cristo
Quindi della ristorazione neppure dalla nostra morte
Ma quale passo ulteriore dovrà fare la filosofia per consentire con un'altra lettura di Dio per esempio con quella sera logica
Ebbene l'incontro tra filosofica e teologica e molto più presenti e più vivo più rispettoso si muove ancora protetto da molte cautele con molti avvedutezza
Ma non ci sono più le risultanze tanto meno Ibarra esce enti un tempo e non so bene che cosa significhi questo mi limito a registrare un fenomeno che deve avere un senso e che dovrà dare degli effetti mi chiedo se la tradizione platonica neoplatonica può essere in questo senso un punto di riferimento di congiunzione mi faccio molte domande certo è che
Alle porte qualche cosa secondo me
Di in qualche modo di fondativa
Sia cioè l'impressione mi scuso per la sommarietà dell'ipotesi che Dio non sia più presente nella forma del dubbio chiede una certezza
Più nel cercarlo che nell'averlo già trovato
Ecco questo che cosa significa
Ecco che cosa ha contribuito
Questi due fenomeni simmetrici che asimmetrici insieme per usare dei termini che hanno avuto corso qui durante questo dibattito l'attenzione reciproca tra fede e ragione e rinnovata da che cosa
Un incontro fra credenti e non credenti
A mio avviso non è più a simmetrico
Mentre il primo vuole convincere il secondo
Il secondo vuole ragionare su ciò che è qui sulla terra lungo la nostra vita è stato detto qui oggi pomeriggio
Cioè tutto si gioca qui
Perché crede anche soprattutto
Ma io voglio ricondurre allora questa cosa alla mia esperienza personale dalla quale del resto sono partito l'idea insensata di volere convincere non può appartenermi perché il mio interlocutore
Monsignor corda è un teorico
Non è neppure quella di farsi convincere
Perché si
Perché non solo non lo chiedevamo e non lo volevano ma perché io ero già nella condizione quanto meno di credere di credere
Io cioè ponevo dei dubbi perché il libro mi poneva il ruolo di rappresentare le ragioni di chi non crede
E perché ciò non fosse una mera finzione retorica
Io lo dichiaro dal principio all'inizio del libro
Sono qui a fare in qualche modo la parte del diavolo
Certo mi ponevo nella mia diciamo qualità di giornalista
Nella mia specie professionale rendendo più semplicemente mi ponevo la la condizione di chi era in grado di
Porre a un teologo grande reputazione le domande che tanti di noi verosimilmente avrebbero voluto porgli solo che fossero delle condizioni minime cioè di poter vedere poco
Mi sono cioè messo dalla condizione di di mediare di farmi da Pontedera
La portavoce del
Nego
Che dentro questa interrogazione anche pressante a volte persino fiscale io non abbia rimesso le mani in tutto il mio laboratorio critico laico
Fondato sulla sulla sul mio pensiero sulla mia ragione sul mio modo di credere
E ne è uscito questo libro
La fede se non è pensata e nulla
Dal soldi si noti si dicono addio io ti credo ma tu aiuta la mia incredulità
Ecco io credo che tra le cose così molto sommaria che gli ho detto la cosa più vera perché certamente la più sentita sia questa che nella fede va
Come posso dire insinuandosi
Una ragione
Che sia autentica
A condizione di essere a disposizione anche di chi ne di chi non crede
E con una regione che per se stessa volesse il primato
Delle sue affermazioni
Non ho detto di proposito dalle sue negazioni
Per ciò stesso verrebbe meno a un principio fondamentale alla sua ragion d'essere che quella di ragionare il nome di qualcosa che appartiene che appartiene a tutti
Ecco
Il pretesto di Dio
In tempi come questi
è molto pericoloso
Perché con l'idea di parlare di Dio si può finire con facilità per parlando alla storia
E parlato dalla storia si finisce con altrettanta facilità per parlare della politica ecco io a questi senza il SISMI non credo che
Ci si debba mettere tutti d'accordo che la storia è la storia di tutti e siamo tutti coinvolti in questo problema che la soluzione migliore
Per chi non ha fede quella di dire è un mistero cavando store quindi con poco ma di fronte a un mondo come quello di oggi
La politica come diceva don Milani è quello di uscirne insieme
è un film insieme vuol dire di fronte anche parliamoci chiaro gli scenari
Che la scienza la tecnologia ci pongono in cui riceve diamo conto che possiamo veramente essere orgogliosi dell'intelligenza che riusciamo esplicito
Ma non sempre disposti a dare il nostro consenso interiore alle cose che scienza e tecnologia mettono in atto
Perché va da sé è risaputo che non tutto ciò che si può fare per ciò stesso racket e cito ecco però di fronte a questi scenari far coincidere insieme
Questi due
Queste due categorie te la federazione mi sembrerebbe proprio una grande sapienza
Non so se dell'uomo divina ma certamente secondo me fondamentale
Ecco io penso che in questo camminare da una città all'altra si debba andare a due a due
Come di dice il Vangelo come ripete Eluard e in quella sua bellissima poesia noi verremo alla metà del due due
Ecco la discrepanza e davvero radicale tra queste due categorie
Oppure una lite in famiglia come è stato detto qui io credo alla lite in famiglia
Io penso che anche la politica assunto queste metafore l'album di famiglia
La disputa fra coloro che
Hanno qualche buon motivo per mettersi a discutere perché c'è sempre il sospetto che in fondo alla discussione
E qualcosa possa essere diverso
Da dove siamo partiti e d'altronde chi fa così grande uso e così prestigioso Della Ragione penso a Flores d'Arcais
Sa bene che
Il primato proprio dell'eresia
è quello di concepire che tutto possa essere o diventare diverso ecco una regione che si rifiuta a questa ipotesi è una ragione con la quale io non consento
Quindi non vorrei
Rimanere dentro la possibile unità di queste due grandi forze
Che potrebbero produrre
Io non credo l'amore nel senso così celestiale virtuoso che si può supporre
Ma come posso dire il consentire con l'altro il riconoscersi nell'altro irritare la parola all'altro il rispettare l'altro questo nostro secolo sarà il secolo dell'auto
Ora ci riconosceremo in tutti coloro nei quali oggi noi non ci sta e chiamo ma che anzi rifiutiamo perché non corrispondono all'idea che noi abbiamo di noi stessi oppure andrà tutto in malora
E sarà anche il secolo del senso del significato perché la gente vorrà capire sempre di più i giovani ormai lo dimostrano tutte
Tutte le volte che possano che vogliono capire che senso ha
In un tempo in cui tutto sembra devoluto ormai all'utile al pratico al conveniente in cui non c'è più un'altra un altro valore che abbia insellatura perdurare si direbbe sicché tutto ce lo siamo lasciato alle spalle e perseguiamo soltanto la facilitare l'effimero il successo
Tutto è a nostra disposizione è dietro l'angolo basta indovinare l'argomento
Ecco e in un tempo come questo io credo che se non mettiamo insieme la fede nella ragione rischiamo di perdere una grandissima occasione
Per riunirci
Non dico il nome del padre e del figlio e dallo Spirito Santo ma di quel qualcosa che fa dell'uomo un'entità che non può essere meno di se stesse cioè meno dell'uomo tant'è che quando mi dicono con quelli quegli atteggiamenti un po'declamato
Ma quale sarà il destino dell'uomo riferendosi anche tre cose molto oggettive come per esempio non so la visione ecologica dall'America così dissennata rispetto a un interesse di carattere generale io mi chiedo ma come quale sarà il destino dell'uomo destino dell'uomo all'uomo stress
Quindi la e la nostra centralità rimettere al centro di tutto quello che noi gli abbiamo detto la nostra voglia di dire che siamo e che cosa vogliamo questo in fondo e il tentativo messo in atto da queste parti ci ringrazia
La riflessione approfondite sul tema di questo libro da parte del relatore ci hanno portato a oltre l'orario previsto per la conclusione del della nostra presentazione poi d'altra parte
La tre giorni
Dice che forse un po'di stanchezza da parte del pubblico
Ci invita a chiudere con queste bellissime parole di Sergio Zavoli tranne se qualcuno dei relatori vuol fare una piccolissima battuta con un un minuto a testa
E allora se siamo tutti d'accordo chiudiamo così grazie a tutti voi e alla prossima occasione grazie buonasera